FARMACI UTILIZZATI NEL TRATTAMENTO SINTOMATICO DEL MORBO ... · Incidenza del morbo di Parkinson...
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FARMACI UTILIZZATI NEL TRATTAMENTO SINTOMATICO DEL MORBO DI PARKINSON
Il morbo di Parkinson fu descritto per la prima volta nel 1817 da James Parkinson
- malattia neurodegenerativa cronica la cui causa è la DISTRUZIONE dei neuroni dopaminergici della SOSTANZA NERA parte compatta
insorge in genere dopo i 50 anni e ha una progressione lenta
I sintomi si manifestano quando la degenerazione dei neuroni DA striatali è > 80%
MORBO DI PARKINSONMORBO DI PARKINSON
Incidenza del morbo di ParkinsonIncidenza del morbo di Parkinson
nel mondo sono stimati 4 milioni di pazienti
nel Nord America la stima è fra 500.000 e 1 milione di pazienti; ogni
anno vengono diagnosticati 50.000 nuovi casi
nel 2040 questi numeri dovrebbero raddoppiare
50% dei pazienti vengono diagnosticati sopra i 60 anni
I trattamenti terapeutici alleviano i sintomi ma non rimuovono le cause
Quali sono i soggetti a rischio?
• 1% della popolazione sopra i 60 anni• leggera prevalenza dei maschi sulle donne• non vi sono legami con l’etnia, lo stato sociale, l’area
geografica, lo stato economico• fattori ambientali: pesticidi (agricoltori), MPTP, infezioni
(encefalite letargica), dieta (caffè: protettivo), fumo (protettivo)
Principali sintomi del morbo di Parkinson(di tipo motorio)
1. Tremori a riposo2. Rigidità delle gambe e del tronco3. Bradicinesia (lentezza nei movimenti)4. Instabilità posturale
Ulteriori possibili sintomi(di tipo non motorio)
1. Micrografia2. Ipomimia (ridotta espressione facciale)3. Disartria (voce bassa; eloquio difficoltoso e poco
comprensibile)4. Costipazione5. Ansietà6. Depressione7. Disturbi del sonno8. Riduzione delle capacità cognitive
Caratteristiche del morbo di Parkinson
Il morbo di Parkinson è caratterizzato dalla perdita selettiva e progressiva dei neuroni dopaminergici della substantia nigra
pars compacta (mesencefalo)
Segno distintivo è la formazione di depositi di proteine, conosciute come proteine amiloidi che:- adottano una conformazione beta-sheet- si aggregano spontaneamente in fibrille- possono dare luogo a canali permeabili agli ioni
PD con i corpi di Lewy, che sono aggregati di proteine (in prevalenza -sinucleina ed ubiquitina) che si sviluppano nelle cellule nervose e soppiantano altri componenti cellulari. Sono generalmente presenti nella substantia nigra e nel locus ceruleus
Substantia nigracellule che producono DA (ovali bruni)
nel cervello sanocervello sanosono assenti nel cervello di
individui affetti da PDindividui affetti da PD
Quali possono essere le cause del PD ?
Fattori ambientali
•• negli anni ’70 casi di parkinsonismo, clinicamente e
patologicamente simili alle forme idiopatiche di PD, furono riscontrati in giovani tossicodipendenti della California
• L’agente che causava l’insorgenza del PD fu individuato: 1-metil-4-fenil-1,2,3,6-tetraidropiridina (MPTP)
• Questo composto in vivo si trasforma in MPP+ che, in analogia a Rotenone e Paraquat (insetticidi), è un inibitore del complesso mitocondriale I.
Parkinson indotto da MPTP
N
CH3
MPTP
N
CH3
MPPP
OCCH2CH2CH3
O
MPTP è un sottoprodotto della sintesi di MPPP (“eroina sintetica”)
MPTP accelera l’evoluzione della forma idiopatica della malattia dai 10-20 anni a poche settimane ⇒ ciò ha consentito la messa a punto di modelli animali per la sperimentazione (PRIMATI)
N
CH3
MPTP
N
CH3
MPDP+
N
CH3
MPP+
+ +
MAO-B
MAO-B
cellule gliali
Probabile meccanismo di neurotossicità di MPTP
• MPP+ è il metabolita di MPTP ritenuto responsabile della neurotossicità. Nei mitocondri inibisce il complesso I (inibisce le NADH-ubiquinoneossido-reduttasi) e porta alla deplezione di ATP
• ? ruolo di MPDP+
• Inibitori delle MAO-B sono in grado di prevenire il Parkinsonismo indotto da MPTP nei primati.
OO
O
O
OMe
OMe
H
H
ROTENONE
N N MeMe+ +
PARAQUAT
Terapie del PD nell’era pre-GENOMICA
L.L. BertramBertram, R. E. , R. E. TanziTanzi, , J.J. ClinClin. . InvestInvest.. 20052005, , 115115, 1449., 1449.
Panoramica dei Geni AssociatiPanoramica dei Geni Associatialle Patologie alle Patologie NeurodegenerativeNeurodegenerative
TossicitTossicitàà della della --SinucleinaSinucleina
•• le mutazioni A53T E46K e A30P causano la perdita dei motoneuroni e l’instaurarsi del PD familiare
• l’accumulo di -Sinucleina troncata causa neurodegenerazione
• l’ -Sinucleina troncata accellera l’aggregazione
dell’ -Sinucleina intera
Il morbo di Parkinson è dovuto alla DISTRUZIONE dei neuroni dopaminergicidella SOSTANZA NERA parte compatta. Le vie nigrostriatali collegano fra loro la corteccia, i nuclei della base, il talamo e la SOSTANZA NERA
NUCLEI DELLA BASE = AMIGDALA + CORPO STRIATO (CAUDATO + PUTAMEN + GLOBO PALLIDO)
Questo circuito riceve informazioni dalla corteccia e le ritorna elaborate alla corteccia stessa La distruzione delle cellule dopaminergiche nella parte compatta della sostanza nerasi traduce in una DA nelle terminazioni nervose dello STRIATO (via NIGRO-STRIATALE)
Alcune vie dopaminergiche presenti nel cervello
VIA DIRETTA
GABA-ergico GABA-ergico Glu-ergico
STRIATO TALAMO CORTECCIA
VIA INDIRETTA
GABA-ergico GABA-ergico
Glu-ergico
STRIATO
TALAMO CORTECCIA
Glu-ergico
N. SUBTALAMICO
GABA-ergico
G. PALLIDO
G. PALLIDO
SN (reticolata)
Il talamo viene liberato dall’inibizione GABAergica e, come conseguenza, l’attività motoria viene facilitata
Viene ripristinato il controllo inibitorio GABAergico sul talamo; l’attività motoria viene inibita
cAMP cAMP
Distribuzione dei recettori dopaminergici
D1 Receptor Family D2 Receptor FamilyD1 D5 D2 D3 D4
Amigdala Ipotalamo Striato S.N.c.
Striato Ippocampo S.N. c. Area limbica Area limbica
N. accumbens Talamo Ippocampo
Corteccia Rafe
Cervelletto Tegmento ventrale
Attraverso la DOPPIA STAZIONE INIBITORIA GABA-ergica questo circuito determina la disinibizione di TALAMO e corteccia cerebrale, con conseguente FACILITAZIONE MOTORIA
CORTECCIA CEREBRALE
STRIATO
SNr
GluGlu+ +
GABAGABA--
TALAMO
GABAGABA--
+ + GluGlu
Circuito di attivazione della corteccia cerebrale motoriaCircuito di attivazione della corteccia cerebrale motoria(VIA DIRETTA) (VIA DIRETTA)
Recettori D1
GABA-ergico GABA-ergico Glu-ergico
STRIATO TALAMO CORTECCIA
D1 +D1 +
DOPAMINA
Nella via DIRETTA i neuroni GABA-ergici dello striato contengono recettori D1 di tipo eccitatorio.I recettori D1 favoriscono il rilascio di GABA favoriscono il circuito fisiologicodi disinibizione del TALAMO e quindi l’eccitazione della corteccia.
GABA-ergico GABA-ergico
Glu-ergico
STRIATO
TALAMO CORTECCIA
Glu-ergico
N. SUBTALAMICO
GABA-ergico
D2 D2 --
DOPAMINA
Nella via INDIRETTA i neuroni GABA-ergici dello striato contengono recettori D2 di tipo inibitorio. I recettori D2 INIBISCONO la via INDIRETTA favorendo l’eccitazione della corteccia
G. PALLIDO
G. PALLIDO
• In condizioni fisiologiche normali la DA rilasciata nello striatodalle fibre nigro-striatali tende a la via DIRETTA (per interazione con rec. D1) e a la via INDIRETTA (per interazione con rec. D2)
l’effetto netto è l’eccitazione della CORTECCIACEREBRALE MOTORIA (in entrambi i casi)
• Nel Parkinson la ridotta disponibilità di DA nello striatotende a la via DIRETTA e a la via INDIRETTA
l’effetto netto è una ridotta eccitazione della CORTECCIA CEREBRALE MOTORIA
Trattamenti Trattamenti FarmacologiciFarmacologici per il Controllo Sintomaticoper il Controllo Sintomaticodel PD (Codificati e Disponibili su Scala Mondiale)del PD (Codificati e Disponibili su Scala Mondiale)
APPROCCI TERAPEUTICI APPROCCI TERAPEUTICI ““DOPAMINERGICIDOPAMINERGICI””
a) SINTESI DOPAMINA a livello centrale
b) RILASCIO DOPAMINA dai siti presinaptici
c) REUPTAKE DOPAMINA
d) METABOLISMO DOPAMINA
e) AGONISTI DOPAMINERGICI
Terminazione Terminazione dopaminergicadopaminergica
SINTESI e METABOLISMO della DOPAMINA
HO
NH2
COOH
HO
NH2
COOH
tirosina idrossilasi
HO
DOPA-decarbossilasi
HO
NH2HO
HO
COOHHO
HO
NH2H3CO
COMT
1) MAO2) AD
HO
COOHH3CO
COMT
L-tirosina
L-DOPA
dopamina
ac. diidrossi-fenilacetico
3-metossitiramina
ac. omovanillico
1) MAO2) AD
MelaninaCOMT
HO
NH2
COOH
H3CO
3-O-metil-L-DOPA
MAO = monoamminoossidasi ; COMT = catecolo-O-metil trasferasi; AD = aldeide deidrogenasi
a) SINTESI DOPAMINA a livello centrale
• La DA come tale non può essere somministrata in quanto, a causa della sua elevata basicità [pKa 10.6 (NH2)] non supera la BEE.
• La somministrazione di tirosina (aa presente nella dieta) è inutile (enzima tirosina idrossilasi è già saturato)
• Il precursore della DA, L-DOPA [pKa 2.32(COOH), 8.72 (NH2)] attraversa la BEE per trasporto attivo ad opera di carrier specifici per gli amminoacidi neutri e viene convertito in DA ad opera dell’enzima DOPA-decarbossilasi(decarbossilasi degli L-amminoacidi aromatici)
HO
NH2
COOH
HO
L-DOPA
Problema: decarbossilazione L-DOPA a livello periferico (>70%):- necessità di aumentare la dose fino a 3-6 g/die- effetti collaterali a livello periferico (ipotensione ortostatica, nausea, vomito)
L-DOPA viene somministrata in associazione con un INIBITORE della DOPA-decarbossilasi che agisca solo a livello periferico.Carbidopa e Benserazide non passano la BEE.
HO
(S)NH
COOHHO
HO
S-( )-CARBIDOPA BENSERAZIDE
HO NH2CH3
OH
NHNH
O
NH2
OH
Prodotti Commerciali: MADOPAR (100 mg L-DOPA + 25 mg Benserazide)SINEMET (250 mg L-DOPA + 25 mg Carbidopa)
A livello periferico i recettori:- D1 sono localizzati sulle terminazioni postsinaptiche della muscolatura liscia dei vasi e causano vasodilatazione diretta
- D2 sono presinaptici e si trovano nei gangli simpatici e nelle terminazioni nervose postgangliari dove causano inibizione del rilascio di NA e quindi indirettamente vasodilatazione
HO
NH2
COOH
HO
DL-DOPA
H3CO
ClH3CO COOEt
COOEtH3COCHN+
EtONa, EtOH
H3CO
H3CO COOEt
NHCOCH3
COOEt
HI risoluzioneL-DOPA
SINTESI DELLA L-DOPA
AcO
(Z)MeO COOH
NHCOCH3
PROCESSO INDUSTRIALE MONSANTO
H2/ [Rh(DIPAMP)COD)]+BF4-
AcO
(S)MeO COOH
NHCOCH3
H
(R,R)-DIPAMPCOD = 1,5 cicloottadiene P
CH3O
P
OCH3
HO
(S)HO COOH
NH2
H
b) RILASCIO DOPAMINA dai siti presinapticic) REUPTAKE DOPAMINA
NH2
AMANTADINA (Symmetrel)
Agente antivirale. La sue efficacia nel morbo di P. fu scoperta casualmente nel 1969.L’efficacia clinica aumenta in associazione con L-DOPA.
Possiede inoltre attività antagonista sui recettori dell’acido glutammico di tipo NMDA
- pKa 10.8 (NH2)- elevata lipofilia- escreta immodificata per via urinaria
d) METABOLISMO DOPAMINAINIBITORI DELLA MAO-B
N
CH3
R-( )-SELEGILINA (DEPRENIL)
CH3 H
Rasagilina (Azilect, TEVA)
HN
La neuroprotezione delle propargilammine nel PD non è correlata alle loro proprietàdi inibizione della MAO-B, ma piuttosto a un effetto anti-apoptotico. Dal punto di vista molecolare, è stato dimostrato che la Rasagilina produce l’effetto anti-apoptoticomediante un’interazione con la gliceraldeide-3-fosfato deidrogenasi (GAPDH), un enzima intermedio del metabolismo glicolitico.
N
CH3
CH3
C CH
(-)-(R)-DEPRENIL: inibitore selettivo MAO-B, anti-Parkinson
(+)-(S)-DEPRENIL: debole inibitore MAO-B, inefficace come agente anti-Parkinson
NH2
CH3
(R)-AMFETAMINA
metabol
Non viene utilizzato il racemo perché l’enantiomero S, oltre a essere poco attivo, viene metabolizzato a (+)-(S)-AMFETAMINA che produce effetti collaterali di stimolazione del SNC. Anche l’enantiomero R viene convertito a ( )-(R)-AMFETAMINA, che ha il vantaggio di essere solo un debole stimolante del SNC.
INIBITORI DELLA COMT
TOLCAPONEagisce sia a livello centrale che periferico
O2N
HO
OH
O
CH3
O2N
HO
OH
ENTACAPONEagisce solo a livello periferico
CN
NEt2
O
In associazione con L-DOPA la proteggono da degradazione metabolica ad opera delle COMT( 3-MeO-DOPA)
e) AGONISTI DOPAMINERGICI
(R)-APOMORFINAAPOKYN (Bertek) - 2004
HO
OH
N
CH3
PERGOLIDE
HN
N
HS
CH2CH2CH3
H
H
HN
N
NHH
CH3H
O
NEt2
LISURIDE HN
N
H
CH3H
Br
O
NHN
O
O
N
HO
H
H
O
BROMOCRIPTINA
H
AgoD1 e D2
AgoD2
PERGOLIDE (Permax)Agonista D2Agonista parziale D1
Lanciata inizialmente comeinibitore del rilascio diprolattina; immessa incommercio per il trattamento sintomatico del morbo diParkinson.
N
NH
H
HCH2-CH2-CH3
H
S
N
NH Br
HO N
H
HCH3
NO
NO
O
HO
H
HAcido lisergico
Leucina
ProlinaBROMOCRIPTINA (Parlodel)Agonista D2Debole Agonista parziale D1
Deriva dalla Ergocristina
TERGURIDE (Dironyl)Agonista D2Agonista parziale D1
N
NH
H
HCH3
N N
H
O
C2H5
C2H5
H
E' attiva pervia parenterale
LISURIDE (Dopergina)Agonista D2Agonista parziale-Antagonista D1
N
NH
H
HCH3
N N
H
O
C2H5
C2H5
N
NH Br
HO
NCH2-CH2-CH2-NMe2
HCH3
ONHEt
CARBEGOLINA(Dostinex, Sogilen, Cabaser)Agonista D2
E' stata lanciata nel 1993 come inibitore della prolattina edimmessa in commercio nel 1996 per trattamento sintomatico del morbo di Parkinson.
ROPINIROLE (ReQuip)
NO
H
NN
SH2N
NH
C3H7
PRAMIPEXOLE (Mirapex)
Agonisti D2Meglio tollerati di Bromocriptina e Pergolide
Morfina
OHO OH
N
CH3
N
HO
OH
CH3H
(R)-Apomorfina
12
3
4
5678
910
11
H+
120°
La (R)-Apomorfina è un agonista dei recettori D1 e D2.Ha notevoli proprietà emetiche, effetti cardiaci (aritmie) e renali (aumental'azotemia).Attraversa la BEE e non viene attaccato dalle MAO.NON è attiva se somministrata per os Il derivato N-propile è 2-90 volte più attivo dell'apomorfina.Le distanze fra:
O10 N = 7.78 A° O11 N = 6.48 A°
sono identiche a quelle della conformazione -trans della Dopamina.
N
HO
CH3H
IsoapomorfinaInattiva
12
3
4
5678
9
10
11
HO N
CH3H
1,2-DiidrossiaporfinaInattiva
1
2
3
4
5678
9
10
11
OH
HO
HO
HO
NH2
HO
NH2
OH
HOOH
NH2
Trans, -rotamero Trans, -rotamero Cis, -rotamero
DOPAMINA
H
H NH2
H
HHO
HO
H
H NH2
H
H
HOOH
NH2
H HH
HHO
HO
ISOAPOMORFINAAPOMORFINA 1,2-DIIDROSSIAPORFINA
N
HO
HO
HCH3
1
23 4
566a
7
89
10
11
(6a,R)10,11-diidrossiaporfina 9,10-diidrossiaporfina
N
HO
CH3
OH
NH
CH3
HO
HO
H
NH
HHO
HO
CH3
H
NH
H
HO
CH3
OHH
NH
H
CH3
HO
HO
Anti (trans) Anti (trans) Sghemba (cis)
HO
HO
NH2
A-5,6-DTN A-6,7-DTN
HO
NH2
OH
-fen
etila
mm
ine
fless
ibili
Apo
rfin
e ri
gide
Diid
ross
itetr
alin
e se
mir
igid
e
NC3H7
C3H7
OH Agonista potente e selettivo per ilrecettore D2.E' più selettivo dellaR-apomorfina.L'attività agonista è legataall'enantiomero S; l'enantiomeroR è un debole antagonista D2.Il regioisomero 6-OH perde granparte dell'attività dopaminergica.
N
C3H7
OH
12
3
456
7
8
5-OH DPTAT
S
ROTIGOTINE (Neuropro) Approvato da FDA nel 2007
Utilizzato come cerotto transdermico nello stadio iniziale diParkinson idiopatico
Stimola i recettori D2 del caudato-putamen
NC3H7
C3H7
OH
NC3H7
C3H7
OH
12
3
456
7
8
Molto potente
NC3H7
C3H7
OH
CH3
Potente
NC3H7
C3H7
OH
CH3
Poco attivo
NC3H7
C3H7
OH
Molto potente
CH3
NC3H7
C3H7
OH
Poco attivo
CH3
5-OH DPTAT
Il trattamento con L-DOPA resta il trattamento SINTOMATICO d’eccellenza nel Parkinson
L’aumento dei livelli di DOPAMINA causa:
- nausea e vomito- ipotensione ortostatica- disturbi psichici (soprattutto in pazienti anziani)
Inoltre, con la progressione della malattia si assiste ad una riduzione dell’efficacia del trattamento con L-DOPA e comparsa di discinesie.Importante ritardare il più possibile l’utilizzo di L-DOPAutilizzando agonisti dopaminergici nei primi stadi della malattia.Gli agonisti dopaminergici sono inoltre utili negli ultimi stadi della malattia quando la degenerazione dei neuroni dopaminergici è tale da non esserci più disponibilità di enzima DOPA-decarbossilasi
IMPIEGO DI ANTAGONISTI DOPAMINERGICI per RIDURRE gli IMPIEGO DI ANTAGONISTI DOPAMINERGICI per RIDURRE gli EFFETTI COLLATERALI EFFETTI COLLATERALI
L’utilizzo di L-DOPA o apomorfina può provocare nausea e vomito sia per azione sulla mucosa gastrica che per attivazione dei recettori D1 del centro emetico (localizzato nel midollo allungato) ⇒ si somministra un antagonista D1 ad azione periferica (es. DOMPERIDONE)
L’uso prolungato di L-DOPA o agonisti dopaminergici può causare l’insorgenza di PSICOSI ⇒ si somministra CLOZAPINA (non interferisce nella regolazione motoria)
NH
N
N N
NHO
Cl
O
DOMPERIDONE
APPROCCI TERAPEUTICI APPROCCI TERAPEUTICI ““NON DOPAMINERGICINON DOPAMINERGICI””
a) ANTICOLINERGICI
b) ANTAGONISTI GLUTAMMATOc) ALTRI APPROCCI FARMACOLOGICI
(es. antagonisti recettore adenosina A2A)
d) TRAPIANTO NEURONALE
e) NEUROPROTEZIONE
L’interneurone colinergico rilascia ACh che attiva il rilascio di GABA nella via INDIRETTA con risultato finale CORTECCIA.
• In condizioni fisiologiche normali la DA attiva i rec. D2 che AChviene INIBITA la via INDIRETTA.
• Nel Parkinson, la mancanza di DA fa sì che l’interneurone colinergicoattivi la via INDIRETTA la CORTECCIA CEREBRALE risulta INIBITA
RUOLO DELL’INTERNEURONE COLINERGICO NELLA VIA INDIRETTA
neurone GABA-ergicoSTRIATO
--
SNC
DA
via indirettaD2D2 interneurone interneurone AchAch ++ GABAGABA
Disfunzioni neurologiche quali bradicinesia e tremore erano note sin dall’antichità e venivano curate con lo IOSCIAMO (il cui principio attivo, la IOSCIAMINA, è un antagonista muscarinico). L’uso della iosciamina e dell’atropa belladonna rimasero la terapia d’elezione fino alla metà del ‘900.
Antagonisti muscarinici di sintesi vengono ancora utilizzati, soprattutto nei primi stadi della malattia, qualora prevalgano sintomi quali il tremore, per controllare la scialorrea o nella sindrome parkinsoniana indotta da neurolettici.Sono farmaci meno potenti dei dopaminomimetici e il loro uso è sconsigliato nei pazienti anziani, nei quali il deficit di neuroni colinergici corticali legato all’invecchiamento può essere aggravato con manifestazioni tipo stato confusionale, sonnolenza, disturbo dei processi cognitivi e della memoria, allucinazioni.
NH3C
OCHC6H5
C6H5
C CH2
OH
RCH2 N
R -NBenztropina(Cogentin)
N
N
N
Triesifenidile(Tremin)
Prociclidina(Kemadrin)
Biperidene(Akineton)
Tutti questi composti hanno una modesta attività antiparkinsonianae presentano effetti collaterali tipici degli antimuscarinici (secchezzadelle fauci, costipazione ed inoltre frustrazioni, allucinazioni, etc ...).
ANTIMUSCARINICI DI SINTESI AD AZIONE CENTRALE
APPROCCI TERAPEUTICI APPROCCI TERAPEUTICI ““NON DOPAMINERGICINON DOPAMINERGICI””
a) ANTICOLINERGICI
b) ANTAGONISTI GLUTAMMATOc) ALTRI APPROCCI FARMACOLOGICI
(es. antagonisti recettore adenosina A2A)
d) TRAPIANTO NEURONALE
e) NEUROPROTEZIONE
RUOLO DEL NUCLEO SUBTALAMICO NELLA VIA INDIRETTA
GABA
STRIATO
GLOBO PALLIDO
--
TALAMO
--GABA
++ Glu
GABA
--
NUCLEOSUBTALAMICO
In assenza di DA la via INDIRETTA è funzionante e il N. SUBTALAMICO diventa iperattivo.
CORTECCIA
Nuovo approccio terapeutico: blocco dei recettori del Glu
Recentemente è stato dimostrato che AMANTADINA è anche un antagonista dei recettori del Glu di tipo NMDA e si ipotizza che la sua efficacia nel Parkinson sia principalmente dovuta a questa attività.
NH2
AMANTADINA
Antagonisti del rec. NMDA, in particolare ANTAGONISTI SELETTIVI per il SOTTOTIPO NR1/NR2B possono essere efficaci nel ridurre l’eccessiva attività glutammatergica del NUCLEO SUBTALAMICO divenuto iperattivo.
•Antagonista -1 adrenergico• Antagonista NMDA non competitivo(agisce sul sito delle poliammine)• SELETTIVO per i rec. NR1A/2B espressi in ovociti di Xenopus
IFENPRODIL
N
CH3
OH
OH
• attività neuroprotettiva in vitro e in animali modello di “stroke”• significativamente attività locomotoria nel ratto trattato con reserpina(modello sperimentale di Parkinson)• effetti collaterali legati all’attività antag. Adrenergica• Studi CLINICI su pazienti affetti da morbo di Parkinson non hanno fornito i risultati sperati.
N
CH3
OH
OH
CP-101,606 (Pfizer)
OH
• Potente antagonista rec. NMDA selettivo per i rec. NR1A/2B • debole attività di antagonista -1 adrenergico• neuroprotettivo in vitro• assenza di effetti collaterali psicotomimetici ( antag. NMDA non selettivi)• in scimmie trattate con MPTP, riduce di circa il 20% i sintomi motori del Parkinsonismo• in associazione con L-DOPA ne potenzia l’effetto (L-DOPA: 30% riduzione sintomi motori; L-DOPA + CP-101,606: 50% riduzione)
L’approccio della NEUROPROTEZIONE è al momento ancora del tutto sperimentale.Classi di molecole oggetto di studio come neuroprotettivi nel morbo di Parkinson sono: • antiossidanti (vitamine E e C)• FANS (inibitori COX-2)•coenzima Q• agenti anti-apoptotici (inibitori delle caspasi)• fattori neurotrofici (GDNF)
In particolare, l’impiego di AGENTI NEUROTROFICI rappresentano l’approccio più promettente in quanto, stimolando la crescita delle cellule dopaminergiche residue o di cellule fetali trapiantate, riparano il danno neurodegenerativo.Attualmente, la maggior parte di questi composti sono peptidi difficili da produrre e che presentano una farmacocinetica sfavorevole.