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Istruzioni di montaggio, uso e manutenzione MEDAGLIA D’ARGENTO AL 13° SALONE INTERNAZIONALE DELLE INVENZIONI DI GINEVRA SL dx SL sx SE SV SV bifacciale CLASSIC THARROS M o d e l l i famar famar

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Istruzioni di montaggio,uso e manutenzione

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MEDAGLIA D’ARGENTO AL13° SALONE INTERNAZIONALE DELLEINVENZIONI DI GINEVRA

SL dxSL sxSESVSV bifaccialeCLASSICTHARROS

M o d e l l i

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Presentazione

La caldaia da Lei acquistata è frutto di anni di esperienza nel settore; essa rappresenta quantodi meglio il mercato attuale possa offrirle nel campo del riscaldamento alternativo.Si può riscaldare allo stesso modo e meglio che con una caldaia a gasolio o a gas usufruendodi acqua calda sanitaria a volontà, risparmiando sui costi di gestione e con la possibilità dicucinare cibi alla brace o allo spiedo come ai bei tempi andati.Pertanto La ringraziamo per aver dato preferenza a una caldaia camino Famar e la invitiamoa leggere con la massima attenzione questo manuale.Vi potrà trovare le informazioni relative alle caratteristiche tecniche del prodotto, le istruzioniper una corretta installazione, efficace utilizzo e manutenzione.

Al presente manuale sono allegati:

• Certificato di garanzia;

• Dichiarazione di corretta installazione e avvenuto collaudo.

Una copia della dichiarazione, debitamente compilata e firmata, dovrà rimanereallegata a questo manuale, di cui costituisce parte integrante, unitamente a copiadel certificato di garanzia.

Per un corretto e sicuro utilizzo della caldaia camino è indispensabile che il manuale sialetto attentamente e successivamente conservato con scrupolo.

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Guida al manuale

Il presente manuale è stato redatto dal costruttore e costituisce parte integrante del corredo dellacaldaia camino. Le informazioni riportate sono rivolte sia all’utilizzatore della caldaia camino siaal tecnico installatore. Il manuale va attentamente consultato prima di procedere all’installazionee all’uso della caldaia camino e prima di qualunque altro intervento sulla stessa.Prima di effettuare qualsiasi tipo di intervento è indispensabile disconnettere la caldaiacamino dalla rete elettrica e chiudere la valvola di ingresso acqua.

All’interno del manuale sono riportate:

• Informazioni di carattere generale relative all’installazione di un’apparecchiatura per riscaldamentocon combustione a legna (norme per la canna fumaria, la presa d’aria esterna, ecc);

• Informazioni su struttura e funzionamento della caldaia camino;• Informazioni per la corretta esecuzione dell’installazione;• Informazioni relative a manutenzione e pulizia della caldaia camino e soluzione di eventualiinconvenienti.

L’accurata e costante osservanza delle precisazioni fornite dal manuale è garanzia di sicurezzaper le persone e per l’impianto, la sua economicità di esercizio e costanza di funzionamento.Nella progettazione e realizzazione della caldaia camino sono stati adottati criteri e soluzioniche soddisfano i requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa vigente.L’accurata analisi dei rischi condotta dalla Famar Brevetti srl, ha permesso di eliminare tutti ifattori di rischio. Viene comunque raccomandato il più scrupoloso rispetto delle istruzionifornite da questo manuale che deve essere:• conservato con cura per tutta la vita della caldaia camino (in caso di smarrimento odistruzione dovrà essere richiesta una copia al produttore).• sempre reperibile con facilità• consultato prima di qualsiasi intervento

Questo documento è proprietà esclusiva della Famar Brevetti srl ed il suo contenuto nonpuò essere utilizzato e divulgato, per intero o parzialmente, senza autorizzazione scrittadella stessa Famar Brevetti srl.

N.B. Il termocamino deve essere installato rispettando le norme d'installazione UNI 10683 e UNI 10412-2 e successivemodifiche ed integrazioni e le norme vigenti in materia. L'installazione ed i collegamenti all'impianto devono essereeseguiti a regola d'arte da personale qualificato secondo la legge 5 marzo 1990 n° 46 e soddisfare le prescrizionicontenute nel DM 01/12/1975 con la relativa raccolta applicativa rilasciando la documentazione attestante la sicurezzad'esercizio come prescritto dal decreto 37/2008. L'installatore o il progettista ha l'obbligo di realizzare l'impianto secondole UNI di riferimento ed utilizzare materiali e componenti conformi e coerenti alla tipologia d'installazione.

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Indice

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NORME GENERALI PER L’INSTALLAZIONE DELLA caldaia camino … … … … pag. 61.1. Canna Fumaria … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 61.2. Comignolo … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 101.3. Presa d’aria esterna … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 11

SPECIFICHE D’USO DELLA caldaia camino… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 142.1. A che cosa serve la caldaia camino … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 142.2. Descrizione tecnica della caldaia camino e

dell’impianto di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria … … … … … … … … … 14

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELLA caldaia camino … … … … … … … … … … … … 153.1. Definizioni … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 153.2. Caratteristiche costruttive … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 153.3. Dati tecnici … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 163.4. Dotazioni di serie … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 163.5. Dimensioni… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 163.6. Esploso… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 173.7. Dati identificativi del prodotto … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 183.8. Dispositivi di sicurezza … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 183.9. Schema d’impianto … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 213.10. Schema di allacciamento del dispositivo Fast-Energy tra caldaia camino e caldaia a gas … … … … 21

GUIDA ALL’INSTALLAZIONE… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 224.1. Impianto idraulico… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 224.2. Impianto elettrico … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 224.3. Posizionamento della caldaia camino Famar… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 224.4. Collegamenti alla canna fumaria… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 244.5. Rivestimento, coibentazione e finitura … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 254.6. Prima accensione e prova di funzionalità… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 264.7. Smontaggio e reinstallazione … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 26

GUIDA ALL’UTILIZZO E MANUTENZIONE DELLA caldaia camino … … … … … … … … 275.1. Modalità d’uso… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 275.2. Avvertenze … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 275.3. Caricamento legna e accensione… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 285.4. Pulizia… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 295.5. Fermo della caldaia camino Famar … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 335.6. Inconvenienti e rimedi … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … 33

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Norme generali per l’installazione della caldaia camino 1

fig. 1NO NO SÌ

fig. 2 1.presa d’aria2.apparecchio dicombustione a legna

3.condotto evacuazione fumi

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1.1. Canna Fumaria o caminoIl “motore” della caldaia camino Famar è la canna fumaria.Pertanto essa non deve intendersi, solo come un qualsiasi condotto di evacuazione dei fumima soprattutto come una “pompa” che aspira i fumi prodotti dalla combustione nella caldaiacamino producendo alla base una certa depressione.

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La canna fumaria deve essere opportunamente isolata e coibentata (lana di roccia, argillaespansa, vermiculite) (il tratto che fuoriesce dal tetto deve essere rivestito con laterizio e benisolato); impermeabile, sigillata per essere a tenuta di prodotto della combustione, e costruitacon materiali resistenti alla eventuale corrosione da fumo (UNI 9615).

È opportuno distanziarla da materiali combustibili o infiammabili con intercapedine d’aria odi isolante.

fig. 3presa d’aria

presa d’aria

presa d’aria

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Il rendimento, la funzionalità dell’apparecchio, la sicurezza e la salute degli occupantidipendono anche e soprattutto da un regolare smaltimento dei prodotti della combustione.Alla suddetta canna fumaria deve essere collegato solo ed esclusivamente una caldaiacamino; nessun altro camino, stufa, caldaia o cappa aspirante deve mai utilizzare lo stessocondotto. (fig.1) (fig. 2) (fig. 3)

torrino dicopertura

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Possibilmente utilizzare canne a forma circolare in modo che il fumo possa lambiretutta la superficie interna del condotto riscaldandolo bene ed ottenendo un tiraggiomigliore. Se per ragioni tecniche è necessario installare una canna fumaria di formaquadrata o rettangolare, essa deve avere spigoli arrotondati e pareti il più possibilelisce e senza restringimenti.

È da tener presente che a parità di tutte le altre condizioni l’altezza della cannafumaria cresce all’aumentare dell’altitudine del luogo sul livello del mare e non puòessere comunque inferiore a 5 metri di altezza. Se, per esempio, per una caldaiache si trova a livello del mare va bene una canna fumaria di m 5, la stessa caldaiaavrebbe bisogno di circa m 7, se si trova ad un’altezza di circa m 1000 sul livellodel mare.

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Evitare gomiti, percorsi suborizzontali e brusche variazioni di sezione che, causando deivortici, potrebbero favorire il ritorno dei fumi in camera di combustione. Le curve nelcaso non si possano evitare, si deve cercare di “raddrizzarle”, utilizzando nel primo trattoun tubo di acciaio inox flessibile, evitando in tal modo le curve rigide.(fig.4)

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NO SÌ SÌ fig. 4

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fig. 6

È buona norma alzare la canna fumaria di almeno un metro al di sopradel colmo del tetto (fig. 5-6 )

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fig. 5

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1.2. Comignolo

L’ultimo tratto della canna fumaria deve essere predisposto con il cosiddetto comignolo,dispositivo idoneo a disperdere in atmosfera i prodotti della combustione;

Il comignolo deve essere costruito e dimensionatoin modo da impedire l’entrata in canna fumaria diqualsiasi corpo estraneo, pioggia, neve, etc.

Deve ripetere la sezione e la forma della cannafumaria, ed avere idonea sezione utile di uscita(circa il doppio) (fig. 7)

fig. 7

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Più comignoli in unico spaziodevono avere altezze diverse(fig. 8-9). NO Si

NO Si

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fig. 8

fig. 9

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1.3. Presa d’aria esterna

Il fuoco ha bisogno di aria comburente che lo alimenti. Infatti per ogni Kg di legna asciutta daardere c’è bisogno di almeno 4,5-5 m3 di aria.La caldaia camino Famar volutamente utilizza l’aria del locale in cui il camino è posizionato,che viene prelevata attraverso le griglie di areazione del cassetto.Quindi se l’apparecchio si trova in un locale ermeticamente chiuso, l’aria poco doposcarseggerà con la conseguenza che il fuoco tenderà a spegnersi.

Nel focolare della caldaia camino collegato con lacanna fumaria verticale, si creerà una colonnaascensionale di fumi caldi prodotti dalla legnacombusta. In questo caso l’aria esistentenell’ambiente verrà risucchiata attraverso lagriglia di areazione del cassetto. (fig. 10)A seguito di ciò il locale sarà privato di parte dellasua aria e sarà quindi “in depressione”. Il suddetto locale cercherà di recuperare l’ariaperduta, risucchiandola dalla apertura in contattocon l’esterno: porte, finestre, fessure diserramenti non ermetici, etc.

Ma se il locale dove è installata la caldaia caminoè ermeticamente chiuso, oppure l’aria che entraè insufficiente, l’unica fonte di recupero sarà lastessa canna fumaria, con il risultato che lacolonna dei fumi che stava salendo lentamente,rallenterà la fase ascensionale per ritornareindietro risucchiata dalla depressione cheavevamo segnalato, invadendo il locale stesso. Camino che fa fumo (Fig. 11 )

Per ovviare a questo inconveniente si deverealizzare un’apertura nella parete, nel pavimentoo direttamente con tubazione opportunamentecoibentata discendente dal condotto dove corre la canna fumaria stessa, che conducedirettamente o tramite un condotto la quantità diaria necessaria a ripristinare l’aria utilizzata dallacombustione.

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fig. 11

fig. 10

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Per evitare che questa nuova aria arrivi spiacevolmente fredda, va fatta entrare dietro la caldaia aduna altezza di circa 10 cm dal pavimento, in un’intercapedine formata tra rivestimento, caldaia eprimo tratto di canna fumaria.In tal modo l’aria passando in detta intercapedine esce preriscaldata attraverso la griglia della cappacreando un flusso di riossigenazione naturale dell’ambiente. (fig 15)

In questo modo si ricicla anche l’aria viziata del locale con immissione di aria pulita. La dimensioneconsigliata è di cm 25x40 se di forma rettangolare di diametro 30 cm se di forma circolare. Vaprotetta con una griglia tale da non ridurre la sezione minima e posizionata in modo che non possaessere ostruita.

fig. 15

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Nel caso in cui il camino non fosse addossato ad una parete perimetrale, il condotto di presa d’ariapotrà essere realizzato lateralmente. È possibile anche prelevare aria da un locale sottostante sempreche questo sia areato. Si può anche prelevare da fuoritetto, con un condotto di opportune dimensioniche scenda parallelo alla canna fumaria, avendo però l’accortezza di tenere la presa d’ariasufficientemente più bassa rispetto al comignolo per evitare che venga aspirato il fumo del caminostesso. Se non si può realizzare una presa d’aria diretta con l’esterno, è indispensabile ricorrere asoluzioni alternative come: aprire una griglia regolabile su di una parete, dietro ad un radiatore o sulcassonetto di una persiana avvolgibile. (fig. 12-13-14).

fig. 12

fig. 14

fig. 13

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Specifiche d’uso della caldaia camino

2.1. A che cosa serve la caldaia caminoLa caldaia camino Famar è un prodotto alternativo per il riscaldamento di piccoli e grandiambienti, da utilizzare da sola o in parallelo con altre caldaie a gas, gpl o altro. Vuoleessere una caldaia con l’aspetto esteriore di un camino ed è utilizzata da chi vuoleriscaldarsi risparmiando e rispettando la natura. Si collega direttamente all’impianto diriscaldamento con radiatori, termoconvettori, o riscaldamento a pavimento, etc.sfruttando il principio di riscaldare l’acqua del circuito di riscaldamento.

2.2. Descrizione tecnica della caldaia camino edell’impianto di riscaldamento e produzione diacqua calda sanitaria

La caldaia camino è costituita da unguscio esterno (fig. 16) dove è presente unopportuno circuito per garantire unaidonea circolazione ed un idoneo contattodel fluido circolante (acqua) con le partiriscaldanti; nel blocco del guscio èpresente lo scambiatore dei fumi (cuoredella caldaia camino Famar). (fig. 17)

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fig. 16

Allineato con lo scambiatore c’è un circuito di tubo di rame ricotto di 12 mm di diametroper il riscaldamento del sanitario che lavora “a bagno maria”. La parte anteriore è costituitada una cornice che chiude il focolare, permette la visione del fuoco ed è anche la parteesteticamente a vista somigliando ad un qualsiasi camino chiuso.

fig. 17

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3Caratteristiche costruttive della caldaia

3.1. DefinizioniRendimento globale: S’intende per rendimento globale la percentuale di tutta l’energia fornitadalla legna che viene recuperata per il riscaldamento dell’ambiente.

Rendimento diretto: S’intende per rendimento diretto la percentuale dell’energia fornita dallalegna che viene recuperata dall’acqua a circolazione forzata.

Potenza termica: S’intende per potenza termica la quantità di energia sviluppata nell’unità ditempo durante la combustione della legna e viene calcolata moltiplicando il consumo di legna,espresso in Kg/ora, per il potere calorifico (potenza a focolare).

Potenza diretta o resa all’acqua: S’intende per potenza diretta la potenza che l’acqua ricevedalla fiamma e soprattutto dai fumi.

Potenza globale: Si intende la quantità globale di energia ceduta all’ambiente per ilriscaldamento dell’ambiente stesso (calore ceduto dalla caldaia camino attraverso la conduzione,la convezione e l’irraggiamento).

3.2. Caratteristiche costruttive La caldaia camino Famar ha le seguenti caratteristiche costruttive:

Corpo caldaia in lamiera decapata di acciaio Fe 360 spessori 3-4 mm;

Piano fuoco in lamiera decapata di acciaio Fe 360 spessore 4 mm suddiviso in tre pezzi;

Facciata anteriore con varie forme estetiche;

Serranda di Bypass;

Cassetto per contenimento cenere;

Scambiatore di calore.

Tutto quanto riguarda la caldaia camino Famar dalla fase iniziale di progettazione ed a seguire tuttele fasi di costruzione, imballaggio ed immagazzinamento finale è stato realizzato tenuto conto deirequisiti dettati dalle norme di riferimento e dei requisiti di sicurezza prescritti dalle normativevigenti.

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3.3. Dati tecnici

I dati tecnici di ogni singolo prodotto sono presenti nelle certificazioni allegate e nelle brochuredi riferimento, ed i dati riportati sono stati rilevati presso i nostri laboratori e certificati dallaboratorio accreditato.

3.4. Dotazione di serieLa caldaia camino Famar imballata comprende:

Scivolo per contenimento legna;

Cassetto cenere estraibile;

Convogliatore fumi;

Griglie;

Asta e spiedi per girarrosto;

Pomello per serranda;

Pomelli per fissaggio lastrina di areazione cassetto (solo per i modelli SX e ACBS);

Chiavino esagonale da 4 per rimozione del frontale scambiatore (per la pulizia);

Chiavino esagonale da 3 per apertura porta a scomparsa per pulizia vetri (solo per modelli SL – SE – SV angolo - SV Bifacciale).

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3.5. DimensioniLe dimensioni di tutti i modelli sono riportate nel catalogo generale.

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3.6. Esploso

1 A-1004 CORPO CALDAIA 12 A-1006 TEGOLO PORTA GRIGLIA 1 3 A-1006-5 SCIVOLO 14 A-1004-5 SUPPORTO SPIEDO GIRARROSTO 15 A-1005-25 IMPUGNATURA SPIEDO 16 A-1005-26 FORCHETTE 27 A-1005-27 SPIEDO 18 A-1005-28 MOTORE GIRARROSTO 19 A-1007-8 POMELLO APERTURA SERRANDA 110 A-1007-7 ASTA APERTURA SERRANDA 111 A-1007-1 SERRANDA 112 A-1007-1 TIRANTE SERRANDA 113 A-1008 CAPPA 114 A-1002-5 LASTRINA DI AREAZIONE 115 A-1002-4 CASSETTO RACCOLTA CENERE 116 A-1005-9 FRONTALE D' ISPEZIONE 117 A-1005-7 FRONTALE PARAFUMI 118 A-1005 FACCIATA ANTERIORE 119 A-1005-24 VETRO CERAMICO 120 A-1005-19 ANTINA 121 A-1005-23 MANIGLIA PER ANTINA 122 A-1005-13 PORTA ANTINA 123 A-1003-10 CONTROPESO ANTINA 224 A-1003-9 FUNE IN ACCIAIO 225 A-1003-3 CARRUCOLA 226 A-1005-10 CARTER COPRIFUMI 1

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3.7. Dati identificativi del prodotto

Ogni caldaia camino Famar presenta una targa identificativa.

Esempio

3.8. Dispositivi di sicurezza

Ogni caldaia camino Famar oltre ai controlli a campione di tipo visivo, dimensionale, etc. èsottoposta a controllo unitario ad una pressione di 1,8 Bar (superiore alla pressione max diesercizio consentita che è 1,2 Bar). Infatti ogni caldaia camino è predisposta a livello costruttivo in maniera tale che qualorasi dovesse avere per cause varie una pressione superiore a 1,8 Bar, la particolarestruttura cedendo elimina qualsiasi pericolo garantendo sicurezza a chi ha montato osta utilizzando la stessa. È ovvio che tali possibili inconvenienti di aumento accidentaledella pressione, dovuti ad una non corretta installazione devono essere in qualsiasi modoevitati, in quanto comunque comporterebbero un danno irreparabile alla struttura del gusciodella caldaia camino.L’installazione del termocamino Famar pur essendo estremamente semplice, prevede ilrecepimento di importanti accorgimenti dettati dale normative vigenti in essere (UNI 10683e UNI 10412-2) e successive modifiche ed integrazioni.

Si prega di controllare i dati riportati nella targa, prima di qualsiasi operazione di montaggioe di comunicare immediatamente qualsiasi difformità si dovesse riscontrare.

POTENZA TERMICA NOMINALE

Resa in riscaldamento

Produzione acqua calda sanitaria

Resa all’ambiente

CO misurato (al 13% di ossigeno)

Rendimento

Massima pressione idrica diesercizio ammessa

Leggere e seguire le istruzioni d’uso

Usare solo combustibili raccomandati

Questo apparecchio è idoneo allacombustione intermittente

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FAMAR BREVETTI s.r.l.

EN 13229

UNI EN ISO 9001:2000

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3.8.1. Vaso di espansione

Ogni caldaia camino Famar deve essere obbligatoriamente installata con impianto a vasodi espansione aperto. Questo vaso di espansione deve essere di idonee dimensioni in mododa bilanciare l’aumento di volume dell’acqua quando si riscalda, possibilmente con coperchioe galleggiante con sfera di rame o acciaio inox; se di plastica la sfera fonderebbe quandol’acqua arriva a 100°C, in caso di ebollizione nella caldaia camino.Deve essere posizionato nel punto più alto dell’impianto (altezza minima 3 m al disopra delradiatore più alto) in modo da mantenere anche in pressione l’impianto stesso.Nel caso ciò non fosse possibile si può inserire il vaso di espansione anche in un punto piùbasso avendo l’accorgimento di installare il circolatore sul ritorno rispettando un’altezzaminima di almeno 50 cm dal radiatore più alto. (vedi schema d’impianto 3.9 pag. 21)

Generalmente si installa nei sottotetti o addirittura sul tetto addossato alla canna fumaria; percui è indispensabile proteggerlo attentamente e con cura dal gelo; se l’acqua dovessecongelarsi al suo interno l’impianto diventerebbe a vaso chiuso con tutte le conseguenze delcaso. Per evitare che in fase di riscaldamento parte dell’acqua dell’impianto fuoriesca dal tubodi troppo pieno per effetto della dilatazione, bisogna regolare la posizione delgalleggiante in modo che ad impianto freddo il livello dell’acqua nel vaso di espansionenon superi i 4 cm e ciò per sfruttare tutta la capacità del vaso di espansione senza che siverifichino continue fuoriuscite di acqua da esso che a lungo andare danneggerebbero lacaldaia e l’impianto.Mentre per impianti di medie dimensioni esistono già in commercio vaschette di espansionedi volume standard, per impianti di più grosse dimensioni è necessario dimensionare il vasostesso.

N.B. Consigliamo di tenere chiuso il rubinetto di caricamento dell’acqua per evitare che colpi d’ariete nell’impiantoo anomali funzionamenti del galleggiante possano portare a perdite di liquido nel primario che corrodonochimicamente ed irrimediabilmente il termocamino. A fine stagione inserire all’interno del circiuto primario l’idoneoliquido anticorrosione e ripristinare il livello giusto.

3.8.2. Kit Sistema Plus

Il termocamino Famar risponde all’esigenza, da tempo sentita, di gestire un impianto congeneratore di calore a combustibile solido (a circuito aperto) e di interfacciarlo con un altrogeneratore (a circuito chiuso). Tale esigenza è soddisfatta dal termocamino Famar che, arichiesta, può essere accessoriato con il Kit Sistema Plus completamente premontato,assemblato ed accessoriato con tutta la componentistica necessaria, in modo da evitare

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3.8.3. Tubo di sicurezzaIl tubo di sicurezza collega la caldaia al vaso di espansione.

Deve avere diametro interno non inferiore a Ø mm 22;

Non deve essere intercettato da alcuna valvola;

Non deve avere curve, o se ciò non può essere evitato tali curve devono avere raggi di curvatura maggiori di 1,5 volte il diametro interno del tubo;

Non deve avere tratti in orizzontale e in contropendenza;

Deve essere tassativamente inserito nella parte superiore del vaso di espansioneaperto e non in un punto diverso dello stesso. La ditta declina ogni responsabilità percorrosioni anticipate del prodotto a causa di installazioni e manutenzioni periodichenon conformi alle normative vigenti ed a quanto recitano le presenti istruzioni dimontaggio uso e manutenzione.

notevoli dispendi di energia e garantire un risparmio in manodopera e in materiali. Itermocamini Famar, infatti, sono curati in ogni dettaglio: collegamenti, tubazioni in rame,vaschetta di espansione in acciaio inox, offrendo una sicurezza conforme alle normativevigenti. In questo modo, l’idraulico ha a disposizione nella parte inferiore del guscio deltermocamino, a scelta a destra o sinistra, una serie di connessioni da collegare ai collettoriprincipali.

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3.9. Schema d’impianto

3.10. Schema di allacciamento tra termocaminocon Kit Sistema Plus e caldaia a gas

1 Caldaia camino2 Separatore d’aria3 Valvola di sicurezza tarata ad 1,5 bar4 Valvola di sfiato automatica5 Saracinesca6 Circolatore7 Scambiatore a piastre8 Valvola di ritegno a clapét9 Valvola deviatrice a tre vie motorizzata10 Caldaia murale a gas11 Ingresso acqua fredda12 Uscita acqua calda sanitaria13 Mandata all’impianto14 Ritorno dall’impianto15 Quadro elettrico di comando

16 Raccordo a tre pezzi17 Vaso di espansione da 1 litro18 Valvola di sicurezza da 6 bar (tipo termoscaldabagno)19 Vaso di espansione aperto con galleggiante in rame20 Valvola di regolazione21 Tubo di sicurezza DN 1" o rame 28x1,522 Tubo di scarico DN 3/4" o rame 22x1,523 Scarico di “troppo pieno”24 Rubinetto di scarico caldaia25 Addolcitore a base di sali di polifosfati26 Rete 220 V 50 Hz27 Sonda termometrica28 Sonda barometrica (opzionale)29 Consenso

1 Caldaia a gas2 Termocamino con assemblatoKit Sistema Plus

3 Radiatori4 Chiave d’arresto5 Valvola di sicurezza da 6 bar6 Scarico a vista7 Rubinetto di scarico termocamino8 Circolatore9 Vaso d’espansione e ammortizzatoredi colpo d’ariete

10 Valvola di sfiato automatica11 Valvola di ritegno12 Filtro a tasca13 Manicotto filettato maschio da 1/2”14 Valvola a tre vie deviatrice motorizzata15 Valvola di scarico termico16 Scambiatore a piastre17 Addolcitore a base di sali di polifosfati

o resine a scambio ionico

N.B. Inserire la valvola di scarico termico sullo scambiatore del sanitario come prescritto dalla norma di riferimento.

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Guida all’installazione

4.1. Impianto idraulicoL’installazione va fatta da un tecnico qualificato che dovrà attenersi il più possibile allo schema dimontaggio allegato nel rispetto delle vigenti normative. La casa costruttrice declina ogni responsabilitànel caso di installazione difformi da quella consigliata.È consigliabile allacciare la caldaia camino ai tubi dell’impianto di riscaldamento mediante raccordi a trepezzi (bocchettoni) in modo che in caso di qualche avaria possa essere facilmente asportato.Installare correttamente una valvola di sicurezza non intercettabile da 1,5 atmosfere in modo che nonsi verifichi nessun inconveniente nel caso in cui per un’improvvisa gelata dovesse ghiacciare l’acqua nelvaso di espansione e nel tubo di sicurezza vanificandone la presenza.In zone dove c’è pericolo di gelo è necessario usare nell’impianto anche un fluido termovettore costituitoda acqua additivata con glicole monoetilenico (antigelo) nella percentuale ricavabile in funzione dellaminima temperatura che si è verificata nella zona di installazione. Dopo aver effettuato i collegamenti idraulici ed elettrici, riempire lentamente l’impianto dal basso ossiadal rubinetto di scarico della caldaia stessa aprendo nel contempo tutti gli sfiati dei radiatori in modoche l’aria possa fuoriuscire dall’impianto stesso senza formazione di sacche che ostacolerebbero lacircolazione dell’acqua. Per il collaudo dell’impianto non va assolutamente chiuso il vasod’espansione e comunque evitare che aumenti la pressione in caldaia.Ulteriore sicurezza all’ebollizione è data secondo le normative vigenti applicabili dalla valvola di scaricotermico inserita sulla serpentina interna del sanitario.N.B. È assolutamente vietato far entrare acqua o fluido termovettore in maniera anomala e non controllataall’interno del circuito primario in modo da evitare corrosioni delle parti metalliche costituenti il corpo caldaia.

4.2. Impianto elettricoPer i collegamenti elettrici rifarsi agli schemi annessi al quadro elettrico di comando. Rifarsi allaNorma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in correntealternata e 1500V in corrente continua.

4.3. Posizionamento della caldaia caminoDurante la movimentazione la caldaia camino va mantenuta nell’orientamento indicato sull’imballoesterno senza capovolgerla o spostarla o inclinarla oltre il baricentro dello stesso. La caldaia camino èprovvista di due ganci di ancoraggio nella parte superiore che permettono il facile posizionamento dellastessa e sono dimensionati per portare il peso solo verticalmente. La Famar Brevetti srl non riconoscedanni causati da movimentazioni non corrette. Dopo aver controllato la compatibilità dell’impianto,dell’ambiente dove viene posizionato, la presenza e la corretta costruzione del sistema di evacuazionefumi, procedere a posizionare la caldaia camino nel punto dove deve essere installata, evitando di inserirlaproprio a ridosso della parete considerando di lasciare una piccola intercapedine tra il corpo caldaia ela parete stessa, nel rispetto di tutte le normative vigenti.

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fig. 18

La caldaia camino deve essere sistemata all’altezza che si ritiene più idonea (si consigliano circa25-30 cm dal piano del pavimento). Per i modelli SL dx-sx, SE, SV, SV angolo ed SV Bifacciale,è indispensabile svitare completamente le viti di bloccaggio antina utilizzate durante il trasportoal fine di evitare di murare la caldaia camino con la porta non sbloccata. (fig. 18).È importante sottolineare nuovamente che l’installazione, l’allaccio ed il collaudodella caldaia camino, devono essere eseguiti da personale qualificato (legge 5 marzo1990 n.46) rispettando tutte le normative vigenti.

1 viti di bloccaggio contrappeso

4.3.1. Consigli perpredisporre la presa d’ariaesterna.

Come evidenziato in figura si può predi-sporre un’apertura di idonee dimensioni giàesplicitate ad un’altezza di circa 10 cm dalpavimento, in modo che l’aria pulitaentrando si distribuisca intorno al corpocaldaia ed al primo tratto della cannafumaria e per convezione naturale saleverso l’alto e fuoriesce nell’ambientedall’altra griglia inserita nell’ultimo trattodella cappa, garantendo idonea areazionedell’ambiente e contemporaneamenteriscaldandolo. (vedi fig.15)

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4.4. Collegamenti alla canna fumariaIl collegamento tra il raccordo fumi della caldaia camino e la canna fumaria è molto importante inquanto errori di installazione e anomalie sono molto difficili da individuare ed eliminaresuccessivamente.Per questo motivo diamo alcuni suggerimenti importanti:

Evitare curve rigide e variazioni di sezione;

Sigillare completamente le varie connessioni in quanto deve essere garantita la tenuta ai fumiper le condizioni di funzionamento in depressione;

Raccordare in modo “dolce” facendo delle “S” e non delle “Z” ed utilizzando nel primo trattotubi flessibili; (vedi par. 1.1.)

Non innestare mai direttamente tubi a sezione circolare in tubi a sezione rettangolare oquadrata e viceversa senza avere prima predisposto un raccordo che riporti per ogni lato lasezione giusta; (fig. 19)

Isolare adeguatamente i raccordi per evitare che parti infiammabili di soffitto e pareti possanoprendere fuoco (per esempio lana di roccia o fibra ceramica resistente ad alte temperature);ciò è reso indispensabile quando si utilizzano cappe in cartongesso;

È buona norma, soprattutto in zone ventose, far uscire la canna fumaria ad un’altezza di almenomezzo metro al disopra del colmo dei tetti sovrapponendovi un comignolo estrattivo.

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fig. 19

NoNo

NoSì

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Nel caso si operi una presa d’aria come già specificato non va effettuata alcuna coibentazionené del corpo caldaia, né del primo tratto della canna fumaria in modo da facilitare lo scambioe quindi riscaldare l’aria fredda in entrata. Nel caso in cui la presa d’aria per vari motivi vieneinstallata in altra zona diversa dall’ambiente in cui è inserita la caldaia camino, si deveprocedere a coibentare con lana di roccia il corpo caldaia ed il primo tratto di canna fumariaonde evitare surriscaldamento delle pareti.La finitura può essere di qualsiasi tipo ed è a discrezione e gusto del cliente.

4.5. Rivestimento, coibentazione e finitureNon murare mai la caldaia o i tubi di ferro dell’impianto con calce o gesso, perché tali materialiin presenza di umidità sono altamente corrosivi per l’acciaio.È indispensabile che il rivestimento della caldaia camino sia autoportante e non appoggiatodirettamente ad essa mantenendo una distanza di almeno 2 cm per consentire all’aria dipassare ed evitare surriscaldamento del materiale. Dovrebbe essere costituito da materialinon combustibili (marmo, etc.) o autoestinguenti.È preferibile non posizionare nelle immediate vicinanze della caldaia materiali infiammabiliquali arredi in legno, tendaggi, liquidi infiammabili, etc. Può essere utilizzato qualsiasimateriale o qualsiasi forma scegliendo tra le opzioni che la Famar Brevetti propone, oppurerivestendo la caldaia camino secondo il proprio gusto, ma comunque deve essere semprelasciato libero o almeno facilmente accessibile la parte che copre lo scambiatore. (fig. 20)

fig. 20

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4.6. Prima accensione e prova di funzionalitàNon accendere mai la caldaia camino con assenza totale o parziale di acqua nel circuito delriscaldamento, perché ciò rovinerebbe irrimediabilmente la caldaia stessa.

Per la prima accensione procedere nel modo seguente:

Riempire la caldaia camino e l’intero impianto come descritto precedentemente;

Mentre si riempie l’impianto, tenere aperti gli sfiati dei radiatori e le valvole diintercettazione in modo da evitare sacche di aria che potrebbero inficiare il buonfunzionamento dell’impianto;

Assicurarsi che tutto il circuito e la caldaia camino abbiano all’interno acqua. Nonprocedere all’accensione in mancanza di acqua nel circuito;

Posizionare il quadretto di comando con l’interruttore in posizione “on” e stabilire latemperatura di partenza del circolatore (t°~50 °C);

Accendere la caldaia camino seguendo l’impianto fino a portarlo ad ebollizione econtrollando la funzionalità di tutte le sicurezze presenti (vaso di espansione, valvole disfiato, valvola di scarico termico, etc.) e di tutte le apparecchiature necessarie alfunzionamento dell’impianto stesso;

Assicurarsi che durante la fase di ebollizione l’acqua non fuoriesca dal tubo di troppopieno del vaso di espansione.

Tutto ciò va effettuato prima di rivestire il camino caldaia ed in presenza dell’installatore chealla fine compila la dichiarazione di installazione secondo le prescrizioni e tutta ladocumentazione prevista dalle normative vigenti.

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4.7. Smontaggio e reinstallazioneLa caldaia camino Famar è garantita 5 anni (vedi garanzia allegata). Se durante la vita di questacaldaia si pensa di cambiare posizione, ambiente o luogo di installazione è indispensabileservirsi di un tecnico specializzato che procederà a scaricare l’impianto, disconnettere letubazioni e reinstallare in altro luogo la caldaia camino con le stesse metodiche utilizzate per laprima installazione. Non lasciare mai l’impianto senz’acqua, perché ciò porterebbe ad una rapidacorrosione della caldaia camino stessa.La Famar Brevetti srl declina ogni responsabilità per danni causati al prodotto da personalenon qualificato.

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Guida all’utilizzo e manutenzione della caldaia

5.1. Modalità d’usoLa caldaia camino Famar ha lo scopo di riscaldare l’acqua in essa contenuta garantendo medianteopportuna circolazione, idoneo riscaldamento in tutta la casa (utilizzando sistemi con radiatori,termoconvettori, sistemi a pavimento, a battiscopa, etc.). Nello stesso tempo la serpentina internain rame, riesce a fornire idonea quantità di acqua calda sanitaria per ogni modello di potenzialità egarantisce acqua calda sanitaria a volontà anche a caldaia camino spento, predisponendo unoscambiatore di accumulo.L’acqua riscaldata ad una temperatura sempre inferiore a quella di ebollizione a pressioneatmosferica esce da un tubo di dimensioni 42,4 mm, posizionato nella parte superiore della caldaiae coincide con la mandata dell’impianto. I ritorni si trovano in basso a sinistra e a destra utilizzabilia seconda dell’esigenza di dimensioni 42,4 mm.Durante l’utilizzo della caldaia camino è bene tener presente che l’andamento della combustionedipende soprattutto dal grado di umidità della legna. Per un corretto funzionamento la legnadovrebbe essere asciutta da almeno 4 o 5 mesi; meglio se stagionata.È assolutamente sconsigliabile usare legna appena tagliata, perché contenendo molta umidità bruciamale, sporca e rende poco. A tal proposito bisogna tener presente che otteniamo molto più calorebruciando 8 Kg di legna stagionata anziché 10 Kg di legna appena tagliata.

5.2. AvvertenzeDa quanto sopra esposto ne deriva che:

La caldaia camino Famar deve essere utilizzata solo e soltanto quando si deve riscaldare l’acquadell’impianto di riscaldamento;

La caldaia camino Famar non deve assolutamente essere accesa in mancanza parziale o totaledi acqua nel circuito;

La caldaia camino Famar nei limiti del possibile non deve essere scaricata, né riempita con acquasempre nuova, perché ciò favorirebbe la corrosione della caldaia lato acqua e l’accumulo di calcaresulle superfici di scambio termico riducendone l’efficienza della caldaia e di tutto l’impianto.

La caldaia camino Famar non può e non deve essere utilizzata per riscaldare solo l’acquasanitaria nel caso in cui l’impianto non sia tecnicamente predisposto (valvole deviatricimotorizzate comandate da termostati);

La caldaia camino Famar non deve essere utilizzata con ostruzioni dell’impianto (come adesempio chiusura di tutte le valvole dei radiatori).

La caldaia camino Famar per le sue caratteristiche di specificità che derivano dall’uso per cui è stataprogettata, non deve in alcun modo essere utilizzata per altri scopi diversi da quelli per i quali è statastudiata. La Famar Brevetti srl declina ogni responsabilità per l’uso improprio del prodotto.

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5.3. Caricamento legna ed accensionePosizionare lo scivolo nel modo indicato in figura.Mettere della carta raggomitolata oppure degliaccenditori specifici al centro della caldaia camino, quasiin corrispondenza della griglia centrale. Posizionarelegna sottile e secca a fascio in senso orizzontaleappoggiandola sulla carta e sullo scivolo. (fig.21)Usare legna sottile in basso e via via legna sempre piùgrossa riempiendo completamente la camera dicombustione. Per la nostra caldaia è indispensabile unabuona ed efficiente canna fumaria. Quando una cannafumaria è fredda non tira. Pertanto per innescarerapidamente questo processo di tiraggio evitandocontemporaneamente fumi nell’ambiente in fase diaccensione, bisogna tirare il pomello della serranda dibypass situato in alto sulla parte anteriore destra dellacaldaia o in basso a seconda dei modelli; in tal modo sidà la possibilità ai fumi di andare direttamente nella canna fumaria riscaldandola rapidamente. Lasciare la valvola di bypass aperta fino a quando la combustione non sia idonea. Quindi caricare lacamera di combustione con altra legna di pezzatura sempre più grande disponendola sempre a fascioorizzontale e chiudere la valvola di bypass.Una volta che il fuoco si è acceso e ci si accorge che la cannafumaria “tira correttamente”, si spinge a fondo il suddetto pomello.In tal modo i fumi, richiamati dalla depressione della canna fumaria (che funge da pompa aspirante),saranno costretti a passare nello scambiatore a lamelle che è il cuore della caldaia cedendo la maggiorparte del loro calore sensibile.E da tener presente che la nostra caldaia camino non ha bisogno di fiamma alta per cui può essere utilizzatalegna di grossa pezzatura.

Per i carichi successivi procedere nel modo seguente:

Caricare quando la camera di combustione ha ancora una temperatura elevata e c’è notevolequantità di brace;

Aprire la valvola di bypass e lasciarla aperta per qualche minuto prima di aprire le porte dellacaldaia camino onde evitare un ritorno di fumo nell’ambiente;

Predisporre legna di media e grossa pezzatura, a fascio in senso orizzontale come specificatoprecedentemente;

Chiudere la valvola di bypass.

N.B. Se durante il funzionamento della caldaia camino si vuole un effetto ravvivante della combustione (effetto forgia) si può procedere tenendo per alcuni minuti la suddetta valvola di bypass aperta.

fig. 21

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Volendo far funzionare la caldaia a serranda ed antine aperte, il suo rendimento termico scendenotevolmente ed in tal caso questo apparecchio funzionerà più da camino tradizionale che da caldaiada riscaldamento.Pertanto se si vuole riscaldare l’apparta-mento consumando poca legna ètassativo far funzionare la caldaia adantine chiuse ed a serranda chiusa.È da tener presente che la caldaia caminoFamar per la combustione utilizza l’ariadell’ambiente in cui è sistemata, per cuiper aumentare o diminuire la velocità el’intensità della combustione bastaregolare la griglia di areazione delcassetto. (fig. 22)Per il buon utilizzo e per preservareidoneamente la caldaia camino evitandocondense con successiva corrosionedelle parti basse della stessa si devericordare di farla funzionare sempre aduna temperatura superiore a 50° C ecomunque almeno una sola voltanell’arco della giornata deve superare latemperatura di 80° C.

5.4. PuliziaDurante la combustione della legna si produce pece ed altre sostanze organiche che legandosi conil vapor d’acqua espulso con i fumi forma creosoto, che si deposita soprattutto su superfici fredde,ed è molto difficile da staccare dalle superfici stesse.La caldaia camino Famar ha superato questo inconveniente bloccando questi residui nelloscambiatore che essendo a camera secca raggiunge temperature superiori alla rottura di questeparticelle bruciandole e trasformandole in cenere facilmente asportabile.

5.4.1. Pulizia dello scambiatore e della camera di combustioneSe si brucia legna stagionata la pulizia della caldaia (a parte la cenere da asportare) va fatta almenouna o due volte all’anno. Se, però, la legna è ancora un poco umida, detta pulizia va fatta piùfrequentemente se si vuole che la caldaia stessa riscaldi sempre in modo ottimale.Per quanto dettoprecedentemente, la pulizia è molto semplice; si consiglia di farla a fuoco acceso.

fig. 22

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Si procede nel seguente modo:

Predisporre la serranda di bypass in posizione di apertura.

Ruotare i pomelli per aprire il pannello copri scambiatore.

Svitare le viti del frontale dello scambiatore (fig. 23) con l’apposita chiave in dotazione. (Per i modelli SE, SL dX – SX, SV, SV Angolo, SV Bifacciale dopo il primo frontale procedere a svitarela vite centrale per asportare il secondo schermo fumi).

Passare lo scovolo in dotazione attraverso ogni canale dello scambiatore spingendo nellacamera di combustione i residui di cenere che si staccano. Alla fine aiutandosi con un phonspingere, in camera di combustione tutto ciò che ancora è rimasto.

Nel caso la pulizia viene eseguita a fuoco spento si può utilizzare un aspirapolvere per eliminare iresidui della combustione.Per i modelli ACBS la pulizia va eseguita almeno una volta al mese con una spatolina in quanto loscambiatore per la sua particolare struttura non riesce a bruciare completamente i residui di creosotoe quindi va rimosso più frequentemente.La camera di combustione deve essere pulita annualmente o più di frequente in quanto sulle superficiinterne si forma una piccola patina di creosoto che può essere rimossa semplicemente quando lacamera di combustione è molto calda con una spatola di acciaio.

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fig. 23

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5.4.2. Pulizia della parte anteriore della caldaia camino e del vetro.

La verniciatura è eseguita con polveri poliestere di qualità certificata, polimerizzata in forno allatemperatura dovuta. Per la pulizia si consiglia un panno morbido spruzzato di un additivo antistaticoper eliminare la polvere.Per togliere lo sporco più ostinato basta lavarla con acqua e detergente neutro ed asciugarla con panno morbido.

N.B. Non si possono utilizzare spugnette abrasive e detersivi troppo aggressivi perché potrebberorovinare il rivestimento superficiale. Il vetro ceramico montato sulla caldaia camino Famar resistea shock termici molto alti, però è particolarmente fragile all’impatto per cui si devono evitare colpicon materiali di vario genere evitando di pulirlo con detersivi aggressivi, spugnette abrasive, lanedi acciaio, anche perché, per la particolare struttura della chiusura brevettata, rimane pulito.

Nei modelli SE, SL dX-SX, SV, SV Angolo, SV Bifacciale, primadi procedere alla pulizia aprire l’anta con l’apposita chiave indotazione (fig.24) controllando che dopo la pulizia la stessa antaè stata chiusa in modo corretto. In particolare per aprire le antinedei modelli “SV - SV angolo - SV bifacciale - SL sx” girare la viteesagonale a brugola riportata in figura 24 di 90° in senso orario.Per aprire le antine dei modelli “SE - SL dx” girare la detta vitedi 90° in senso antiorario. Per la chiusura dei modelli “SE”imprimere a detta vite anche una lieve pressione.Per la pulizia si consiglia di procedere con una spugnettamorbida bagnata e ricoperta di cenere sottile. Sciacquando conacqua pulita ed infine con alcool per asciugarlo. Per residui particolarmente resistenti che potrebbero essereschizzati durante la combustione si consigliano delle pagliettineimbevute di detersivo (tipo “Bravo”) a trama molto sottile chevanno imbevute di acqua e di pasta non aggressiva (tipo“Argentil”). Non utilizzare prodotti e pagliette diversi altrimentiil vetro ceramico risulterebbe graffiato irrimediabilmente.

N.B. Piccole bolle d’aria, lievi segni o piccoli graffi sul vetro non devono essere considerati difettima caratteristiche proprie dovute alla lavorazione del vetro ceramico. Comunque ciò non pregiudicala qualità e le prestazioni del vetro stesso.

Per i modelli ad antina dorata è bene ricordare che la doratura è un rivestimento elettrolitico di orozecchino 24 carati, per cui per mantenere costante nel tempo la sua lucentezza è tassativo pulirla conun batuffolo di ovatta imbevuto di alcol evitando qualsiasi prodotto aggressivo o spugnette abrasive.Non rispondiamo per pulizia di dette antine in modo difforme da quanto specificato.

fig. 24

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5.4.3. Pulizia del cassetto ceneriÈ consigliabile svuotare il cassetto contenimento ceneri ogni mattina per evitare inutilidanneggiamenti della caldaia camino in quanto la cenere arrivando alla griglia del focolare modificail fondo della camera di combustione.Siccome la cenere mantiene a lungo la brace accesa, è buona norma utilizzare un contenitore inmetallo posizionandolo in luogo lontano da materiali combustibili o da superfici facilmenteinfiammabili.

5.4.4. Pulizia della canna fumariaNonostante la caldaia camino Famar blocchi il creosoto nello scambiatore, è conveniente ispezionareperiodicamente (una volta all’anno) la canna fumaria e provvedere alla rimozione dei residuiincombusti, che si depositano soprattutto nella fase di accensione a valvola di bypass aperta.

5.4.5. Pulizia della superficie in rame del sanitarioPer evitare un progressivo intasamento di calcare della serpentina di scambio termico per laproduzione rapida di acqua calda, in presenza di acqua molto dura (durezza superiore a 15°F) èconsigliabile installare a monte dell’impianto un addolcitore oppure un inibitore di calcare a base disali di polifosfati.In qualunque caso comunque, è consigliabile il lavaggio chimico della serpentina in rame dellacaldaia camino almeno una volta all’anno. Questa operazione deve essere effettuata da personalespecializzato utilizzando attrezzature e prodotti formulati per lo scopo ed opportunamente tamponati(non aggressivi per il rame).

5.4.6. Manutenzione dell’impianto

Periodicamente (almeno una volta all’anno) verificare:

Tutto ciò che riguarda il vaso di espansione con relativo stato di conservazione, assicurandosidel corretto funzionamento del rubinetto di riempimento, del tubo di sfiato e del troppo pieno.

Isolamento termico di tutte le parti a vista compreso tubo di sicurezza e tubo di riempimento.Circolatore, valvole di sicurezza, etc.

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5.5. Fermo della caldaia caminoQuando la caldaia camino resta ferma per un certo periodo di tempo (durante il periodo estivo,etc.) bisogna eseguire la seguente procedura prima dell’accensione:

Verificare che non ci siano ostruzioni (nidi, etc.) della canna fumaria;

Verificare il livello dell’acqua nella vaschetta di espansione, controllare che sia il livellogiusto e procedere a far uscire l’aria dall’impianto attraverso le valvole di sfiato dei radiatori;

Verificare la girante del circolatore, nel caso sia bloccata svitare il tappo sul circolatore stessoe sbloccarla con un giravite;

Verificare la corretta funzionalità delle parti idrauliche, elettriche ed elettroniche annesse;

Effettuare tutte le operazioni di pulizia e di controllo già evidenziate;

Procedere all’accensione come se fosse la prima;

Verificare lo stato di tenuta e di usura delle guarnizioni e di tutti gli elementi soggetti ad usurae provvedere alla loro sostituzione se necessaria.

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1 ingresso acqua fredda2 uscita acqua calda sanitaria3 saracinesca4 derivazione per eventuale

lavaggio chimico5 vaso di espansione da 1 litro6 valvola di sicurezza da 6 bar7 tubo i rame da 12 mm8 tronchetti filettati da 3/8”9 collare di brasatura

(Non deve essere assolutamente tagliato)

N.B La casa declina ogni responsabilità per allacciamento difforme

5.6. Inconvenienti e rimediPrima di verificare gli inconvenienti ed i relativi rimedi leggere attentamente i paragrafiprecedenti del presente manuale. Dalla esperienza e dagli archivi Famar risultano i seguentiinconvenienti a cui l’azienda risponde con idonei rimedi:

N.B. Le normative vigenti richiedono l’inserimento della valvola di scarico termico sulla serpentinainterna per garantire sicurezza all’ebollizione (UNI EN ISO 10412-2).

fig. 25

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RIMEDI

Controllare la canna fumaria con relativo innesto (connessione traconvogliatore fumi e canna fumaria) e la presenza e la grandezzadella presa d’aria.

Controllare la pulizia dello scambiatore.Controllare la canna fumaria con relativo innesto (connessione traconvogliatore fumi e canna fumaria) e la presenza e la grandezzadella presa d’aria.

Scarsa circolazione dell’acqua nel circuito del riscaldamento dovutaal non idoneo dimensionamento del circolatore per il suddettoimpianto.

Controllare l’idoneo funzionamento del termometro. Controllare lacorretta combustione del quantitativo di legna necessario tenendopresente che detto quantitativo va considerato in peso e non involume. Verificare l’altezza della canna fumaria perché in presenzadi eccessivo tiraggio dovuto a particolari condizioni climatiche, lacaldaia camino potrebbe avere un consumo abnorme. In tal casoprevedere la presenza di una valvola a farfalla innestata appena soprail convogliatore fumi e prima della canna fumaria stessa.

Installare un idoneo separatore d’aria con una opportuna valvola discarico automatica, verificando che l’altezza del vaso di espansionerispetto alla suddetta valvola non sia inferiore ai 4 mt. Nel caso ciònon sia possibile installare il circolatore sulla tubazione di ritornodell’acqua in caldaia, rispettando le istruzioni di montaggio.

Vapor d’acqua contenuto nei prodotti della combustione che sicondensa sulle pareti fredde della camera di combustione e dellacanna fumaria. Fenomeno che scompare proseguendo con l’usodella caldaia.

Controllare l’idonea temperatura in caldaia (circa 70 °C) e l’idoneacircolazione dell’acqua nella caldaia stessa. (Ossia salto termico tramandata e ritorno non superiore ai 10°C).

Controllare lo stato delle connessioni tra caldaia camino e relativetubazioni.

Controllare il perfetto funzionamento della valvola deviatrice dellacaldaia gas (se presente). Controllare che non siano stati tagliatierroneamente i tubicini di rame da Ø12 del circuito sanitario. (Nondevono essere tagliati al di sotto dei 4 mm rispetto al tronchetto ditubo filettato da 3/8’) (fig. 25).Rottura della serpentina interna del sanitario per ghiaccio o peraumento irregolare di pressione (mancanza di valvola di sicurezzada 6 Bar e piccolo vaso di espansione).

INCONVENIENTI

Fumo che fuoriesce da punti della parteanteriore o dalle antine con serranda di bypassaperta ed antine aperte.

Fumo che fuoriesce da punti della parteanteriore o dalle antine con serranda di bypasschiusa ed antine chiuse.

Caldaia che supera la temperatura di utilizzo earriva ad ebollizione con radiatori freddi nellaparte inferiore

Caldaia che sembra non raggiungere latemperatura idonea per l’impianto diriscaldamento

Rumori nell’impianto e nel corpo caldaia condisinnesco del circolatore

Liquido nerastro percolante all’interno della cameradi combustione e sulle pareti esterne del corpocaldaia durante le prime accensioni.

Apparente scarso quantitativo di acqua caldasanitaria.

Improvvisa perdita di acqua nella camera dicombustione

Aumento del livello di acqua nella vaschetta diespansione con fuoriuscita dal tubo di troppo pieno.

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