Fabrizio De Pasquale (AUSL Modena...

20
La “percezione” esterna: la sicurezza in fonderia vista dalle strutture preposte alla prevenzione Fabrizio De Pasquale (AUSL Modena – SPSAL)

Transcript of Fabrizio De Pasquale (AUSL Modena...

La “percezione” esterna: la sicurezza

in fonderia vista dalle strutture

preposte alla prevenzione

Fabrizio De Pasquale

(AUSL Modena – SPSAL)

Silice cristallina: storia del N.I.S.

- Nel 2005 sono state presentate alle parti sociali i

risultati di indagini direttamente svolte dai

SPSAL della nostra regione volte alla determinazione

dell’esposizione a Silice Libera Cristallina (SLC)

- Nel 2006 si è costituito il NIS quale ricaduta italiana dell’accordo di dialogo sociale europeo (NEPSI) è maturata l’esigenza di elaborare proposte operative di prevenzione condivise (tecniche, organizzative e procedurali) di cui richiedere l’applicazione in fonderie con formatura in terra

- Nel 2009 è stato redatto e presentato un documento tecnico (“Buone Pratiche”) contenente le proposte condivise tra gli SPSAL, le Organizzazioni Sindacali di Categoria, Assofond e la INAL-Contarp, per ridurre al minimo il rischio connesso all’esposizione a SLC

Silice cristallina: storia del N.I.S.

- Nel 2009 ha fatto seguito una serie di iniziative di

informazione e formazione, rivolte alle Direzioni

Aziendali, ai loro consulenti ed ai Rappresentanti dei

Lavoratori per la Sicurezza per far lievitare sia la

consapevolezza del rischio presente che la conoscenza su

misure di prevenzione da applicare e modalità più adeguate

per il controllo dei livelli di esposizione residua dei

lavoratori

- Nel 2010, nell'ambito di un progetto regionale di controllo sullo stato di applicazione delle misure di prevenzione del rischio SILICE in diversi comparti produttivi, e’ stata elaborata una lista di controllo specifica per le fonderie di seconda fusione.

- Nel corso del 2010 e 2011 da tale lista di controllo sono

state enucleate le domande guida piu’ rilevanti (Check List

di 2^ livello), in grado di fornire il quadro complessivo delle

misure di prevenzione e protezione adottate dalle aziende e

quindi utilizzate per redigere il presente rapporto

Silice cristallina: livelli espositivi

Silice cristallina:

livelli espositivi ex ante (MO)

Risultati Check List 1° livello in Emilia R.

Risultati Check List 1° livello in Emilia R.

FONDERIE di Modena : (Check list di 2^ LIVELLO)

Sintesi della rilevazione su applicazione delle misure di contenimento dell’inquinamento da silice

FONDERIE di Modena : (Check list di 2^ LIVELLO)

Sintesi della rilevazione su applicazione delle misure di contenimento dell’inquinamento da silice

FONDERIE di Modena : (Check list di 2^ LIVELLO)

Sintesi della rilevazione su applicazione delle misure di contenimento dell’inquinamento da silice

FONDERIE di Modena : (Check list di 2^ LIVELLO)

Sintesi della rilevazione su applicazione delle misure di contenimento dell’inquinamento da silice

Risultati questionario su consapevolezza

del rischio in 3 fonderie dell'Emilia R.

3) La ditta ha informato i lavoratori dei rischi chimici presenti nelle vostre lavorazioni? Se si, in che modo?

Risultati questionario su consapevolezza

del rischio in 3 fonderie dell'Emilia R.

4) Avete mai sentito parlare di Silice Cristallina? La utilizzate e dove

Dai risultati emerge che 71 lavoratori, ovvero il 66,4% del totale, non ha mai sentito parlare di Silice

Cristallina.

Da tale dato si puo' desumere una scarsa conoscenza del rischio e del pericolo derivante da tale sostanza.

Solo 33 lavoratori hanno sentito parlare o sono a conoscenza dell'esistenza della Silice Cristallina.

Alla domanda "Voi utilizzate la Silice al lavoro?", le risposte riflettono i dati appena citati: solo 38 (35%)

lavoratori dichiarano di utilizzarla e non tutti, tra questi, ne hanno sentito parlare nel contesto lavorativo,

tramite assemblee, corsi, volantini, ecc. .

La restante parte dei lavoratori, (69 persone pari al 65%), risponde in maniera negativa o interlocutoria,

denotando disinformazione o incertezza conoscitiva.

Risultati questionario su consapevolezza

del rischio in 3 fonderie dell'Emilia R.

6) Sapete indicare quali interventi di miglioramento delle

condizioni di lavoro ha recentemente attuato la vostra azienda

(ultimi 5 anni)?

Il 76,6%, pari a 82 lavoratori, o non ha rilevato un significativo

impegno da parte della direzione aziendale per un miglioramento

delle condizione di lavoro (finalizzate a garantire una maggior

sicurezza nell'ambiente di lavoro) oppure non risponde in merito.

Si puo’ desumere uno scarso impegno del Datore di lavoro o una

insufficiente capacità di informare il dipendente sulle azioni

intraprese.

Sintesi dei valori di esposizione

(confronto ex ante – ex post (8 ditte)

I valori delle medie di ciascun reparto, inseriti nel programma di calcolo

ALTREX e codificati come “PRIMA” o “DOPO” (rispetto al periodo di

diffusione delle BUONE PRASSI di prevenzione tra le aziende del comparto),

complessivamente, la media aritmetica

complessiva delle esposizioni si attesta nel 2008

sui 38,5 µg/ m3 contro i 26,5 µg/m3 del 2011.

•Va osservato peraltro che, analizzando tali valori medi come previsto dalla

norma UNI-EN 689 /1997, ai dati del 2008 e’ associata una probabilità di

superamento del limite di 50 µg/m3 superiore al 24% (FASCIA ROSSA), mentre

per quelli del 2011 la probabilità di tale evenienza e’ del 3,6% (fascia di

incertezza : ARANCIONE) .

MANSIONE

N° di Misura-

zioni

Bonifica e Post

bonifica (2011)

N° di Misura-

zioni

Pre bonifica

(2008)

Valutazione e valore

medio

(µg/m3)

(2011)

Valutazione e valore medio

(µg/m3)

(2008)

Mediana

(µg/m3)

(2011)

Mediana

(µg/m3)

(2008)

DISTAFFATURA 8 6 ELEVATA

28,9

ELEVATA

51,9 28 50,5

COLATURA GHISA 11 5 ALTA

19,9

ALTA

20,6 18 20

SMATERO-ZATURA /

SELEZIONE GETTI 12 3

ELEVATA

37,9

ELEVATA

43,7 24 33

FORMATURA ANIME A

CALDO 3 5

MEDIA

13,8

MEDIA

14,8 19 12

FORMATURA ANIME A

FREDDO 12 6

ALTA

17,8

ELEVATA

48,4 16 46

SBAVATURA 2 1 ALTA

26,5

ALTA

50,0 NON OTTENIBILE

CARRELLI-STA 4 1 ELEVATA

37,2

MEDIA

16,0 35

Dati pre-post bonifica, raffronto di

alcuni valori espositivi rilevati.

CONCLUSIONI :

Dalla valutazione dei dati raccolti attraverso i diversi strumenti e

metodi applicati, dal confronto dei dati di campionamento raccolti

prima e dopo la diffusione del documento sulle BUONE PRASSI

di PREVENZIONE in Fonderia, sono state elaborate le seguenti

conclusioni:

- Sono ancora molto numerose le aziende del comparto

esaminato che non hanno attivato la implementazione delle

soluzioni tecniche , organizzative e procedurali previste dalle

BUONE PRASSI congiuntamente condivise; cio’ comporta il

permanere di condizioni di insalubrità, rispetto alla diffusione delle

polveri.

- Nella maggior parte dei casi, sono ancora piuttosto limitate le

azioni di bonifica incisive ai fini del miglioramento della

situazione. Le criticità riscontrate dovranno essere ulteriormente

affrontate mediante modifica di alcuni processi tecnologici e

procedure di lavoro.

CONCLUSIONI :

- Nonostante al momento del 2^ ricontrollo (2008-2011)

fossero ancora numerose ed importanti le condizioni di

inadempienza rispetto all’applicazione delle soluzioni

tecniche atte a prevenire la diffusione di polveri di SLC in

aria ambiente, un certo andamento positivo nella riduzione

dei livelli di esposizione sembra essere emerso dal

confronto tra i livelli medi di esposizione dei vari reparti

riferiti al periodo 2007-2008 con quelli ricavati in reparti

analoghi tra il 2008 e 2011. Da tale analisi emerge, tuttavia,

che l'esposizione a Silice Libera Cristallina continua a

rappresentare un problema non trascurabile per i

lavoratori professionalmente esposti del Comparto, in

quanto sono ancora da considerare esposti , quantomeno,

a livelli superiori ai limiti proposti da ACGIH.

CONCLUSIONI

-Vi sono carenze di informazione e formazione dei lavoratori sul

rischio Silice; queste dovranno essere sanate attraverso efficaci

interventi di spiegazione e divulgazione di informazioni su effetti

della esposizione a SLC e modalità per il suo contenimento .

Va comunque ricordato che, in ogni caso, soluzioni tradizionali e

soluzioni innovative richiedono, entrambe, una attenta e

documentata programmazione e gestione aziendale, senza le quali

neppure impegnativi investimenti in tecnologie e procedure, volti a

favorire l’igiene e la sicurezza, possono fornire sostanziali contributi

positivi e portare al perseguimento dei risultati da tutti attesi.

Per concludere ...

GRAZIE