Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“....

33
• Formatura • Costruzione, produzione e assemblaggio di componenti • Finitura e decorazione Guida per la lavorazione Lexan ® Lastre ® 9030 • Exell D • Exell D ST • Margard SG305 • ULG1000• Gepax GE Structured Products Scheda tecnica (conforme a scheda produttore) Distribuita da SARGOM S.R.L.

Transcript of Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“....

Page 1: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

• Formatura

• Costruzione, produzione e

assemblaggio di componenti

• Finitura e decorazione

Guida per la lavorazione

Lexan ®Lastre®

9030 • Exell D • Exell D ST • Margard SG305 • ULG1000• Gepax

GE Structured ProductsScheda tecnica (conforme a scheda produttore) Distribuita da SARGOM S.R.L.

Page 2: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2

Introduzione

Questo opuscolo si propone come una guida per lalavorazione delle lastre di policarbonato Lexan“.

Vengono discussi i metodi di formatura, costruzione,produzione e assemblaggio di componenti, finitura edecorazione. Per maggiori informazioni o consigli viinvitiamo a contattare la GE Structured Products.

Indice

1.0 Formatura ............................................................................................................................................................3

1.1 Pre-essiccamento................................................................................................................................................4

1.2 Termoformatura ..................................................................................................................................................5

1.3 Riscaldamento e raffreddamento ....................................................................................................................6

1.4 Formatura per caduta libera su stampo maschio o femmina ......................................................................7

1.5 Formatura a pressione ......................................................................................................................................8

1.6 Formatura di lastre a coppia..............................................................................................................................9

1.7 Progettazione del prodotto ..............................................................................................................................10

1.8 Stampi e progettazione dello stampo ............................................................................................................12

1.9 Cupole e piramidi..............................................................................................................................................13

1.10 Piegatura a caldo ..............................................................................................................................................14

1.11 Curvatura a freddo............................................................................................................................................15

2.0 Tecniche di fabbricazione ................................................................................................................................16

2.1 Impiego di utensili da taglio e di seghe ........................................................................................................17

2.2 Foratura..............................................................................................................................................................18

2.3 Fresatura ............................................................................................................................................................19

2.4 Dispositivi di fissaggio meccanici ..................................................................................................................20

2.4.1 Viti, dadi e bulloni ............................................................................................................................................21

2.4.2 Sistemi di rivettatura ........................................................................................................................................22

2.5 Tecniche miste di fabbricazione ......................................................................................................................23

3.0 Finitura, decorazione e pulizia ........................................................................................................................24

3.1 Resistenza chimica............................................................................................................................................25

3.2.1 Verniciatura........................................................................................................................................................26

3.2.2 Serigrafia............................................................................................................................................................27

3.2.3 Trattamenti antistatici ......................................................................................................................................28

3.3 Adesivi e sigillanti ............................................................................................................................................29

3.4 Raccomandazioni per la pulizia ......................................................................................................................32

Page 3: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3

1.0 Formatura

I prodotti ottenuti con l'impiego di lastre Lexan“vengono progettati e realizzati in un'ampia gammadi forme e dimensioni per innumerevoli applicazioninei più disparati settori: dai componenti per treni adalta velocità alle insegne e cartelli stradali, dallecassette delle lettere alle parti per motoslitte. Unodei metodi più economici per la produzione diqueste parti è la termoformatura.La termoformatura di lastre di policarbonato Lexan“è un processo ormai ampiamente utilizzato in moltisettori industriali e artigianali, che consente alprogettista un notevole grado di libertà nellosviluppo di forme complesse con caratteristiche dicosti/prestazioni che presentano significativivantaggi rispetto a metodi di produzione piùtradizionali. Basso costo delle attrezzature,produzione di parti di notevoli dimensioni e tempidi riapprovvigionamento ridotti: sono tutti elementiche contribuiscono a fare della termoformatura unprocesso ideale per la realizzazione di prodotti dalastra. Con l'introduzione di Lexan“ Exell“ D eLexan“ Margard FMR, lastre con particolaritrattamenti superficiali che ne aumentanoconsiderevolmente la resistenza ai raggi UV eall'abrasione, si sono aperte per i progettisti nuove,insperate e interessanti opportunità per larealizzazione di una vasta gamma di nuoveapplicazioni. Mentre il processo di termoformatura èsostanzialmente molto semplice, sono inveceabbastanza diverse tra loro le fasi di lavorazione,produzione, progettazione e finitura. Per assistere ilprogettista e il trasformatore nella selezione delmetodo di produzione più adatto, la sezioneriportata qui sotto riassume alcune delle tecnicheusate nella progettazione e produzione di prodottitermoformati in lastre di policarbonato Lexan“.

Tavola 1.0: Formabilità

Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di Formatura a Piegatura a caldo Curvatura a Laminazione Laminazionesottovuoto* libera su stampo lastre a coppia* a pressione /a freddo** freddo piana curva

maschio o femmina

Lexan® 9030 x x x x x x x xMargard® MR5E xMargard® MRA3 xMargard® HLG5 x xMargard® HLGA3 x xMargard® FMR x x xMargard® FLG5 x x x xExell® D x x x x x xExell® D ST x x x x x xGradi per insegne x x x x x xCTG x xFR gradi x x x x x xGepax® x x x x x xUltem® x x x x x

*Il contatto con la superficie dello stampo può causare una leggera opacizzazione (perdita di trasparenza) e una distorsione ottica della superficie della lastra trasparente.**Le superfici resistenti all'abrasione o protette contro l'azione dei raggi UV possono risultare danneggiate attorno all'area piegata durante il processo di piegatura.

Page 4: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.1 Pre-es s i ccamento

4

La maggioranza delle resine termoplastiche, inclusoi prodotti in lastra, sono igroscopiche, assorbonocioè umidità. L'umidità si accumula nella lastra delpolimero durante la produzione, il trasporto e lostoccaggio. Nella condizione "come estruso" nonpresenta alcun problema. Durante la formatura,però, un grado di umidità eccessivo può causare laformazione di bolle e altri problemi di aspettosuperficiale, come pure una riduzione delleproprietà.Sebbene l'entità di acqua assorbita non siasignificativa se comparata a quella di altri materialiigroscopici, è comunque essenziale che essa vengarimossa prima della formatura. Si raccomandal'impiego di un forno a circolazione d'aria calda aduna temperatura di 125°C ± 3°C. Per evitaredeformazioni, la temperatura di essiccazione nondovrebbe superare i 125°C e il volume d'aria nelforno dovrebbe essere cambiato sei volte all'ora perpermettere una corretta rimozione del vaporeacqueo. Dopo la rimozione della pellicola protettiva,le lastre vanno appese verticalmente nel forno diessiccamento e pre-essiccate conformemente alleraccomandazioni indicate nella Tavola 1.1. Inalternativa, le lastre possono essere poste surastrelliere avendo cura di lasciare uno spazio diseparazione tra le lastre di circa 1.0 - 2.5 cm. Dopo ilpre-essiccamento, la lastra può essere lavorataentro poche ore. Il limite di tempo dipende dallospessore della lastra e dalle locali condizioniambientali.

Tavola 1.1: Tempi di essiccamento raccomandati

Spessore della lastra (mm) Tempo di essiccamento (ore)

0.375 0.15

0.50 0.25

0.75 0.50

1.00 1.00

1.50 1.50

2.00 3.00

3.00 4.00

4.00 10.00

5.00 16.00

6.00 24.00

8.00 36.00

9.50 40.00

12.00 48.00

Page 5: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.2 Tecniche d i t ermoformatura

5

Le lastre di policarbonato Lexan“ sono facilmentetermoformabili e l'impiego di questo processoconsente la realizzazione di un'ampia gamma diapplicazioni. Le fasi principali del processo ditermoformatura sono il riscaldamento, la formaturae il raffreddamento di una lastra termoplastica. Visono diverse tecniche di formatura, alcune dellequali richiedono solo il riscaldamento della lastraalla temperatura voluta e il suo sempliceadattamento alla forma di uno stampo maschio ofemmina. Altre, come la formatura sotto vuoto e apressione, richiedono che, dopo il riscaldamento, lalastra venga sottoposta ad un processo di formatura(di adattamento cioè alla forma di uno stampoopportunamente predisposto) mediantel'applicazione della pressione o del vuoto.Sebbene ogni processo sia leggermente diverso, lefasi principali sono, come illustrato nelle figure 1.1-1.4, molto simili tra loro. La lastra viene dapprimabloccata (su tutto il suo perimetro) su un telaio difissaggio. Una sorgente di calore viene posta soprala lastra aumentando progressivamente latemperatura fino a quando la lastra assume unaconsistenza plastica. Viene allora rimossa lasorgente di calore e sollevata la tavola portastampo.L'aria che si trova nello spazio tra la lastra e lostampo viene rimossa e la lastra si distende sullostampo assumendone la forma. Per riprodurre piùfedelmente particolari configurazioni dello stampo odettagli si può anche applicare una pressione sullato positivo dello stampo. La lastra vieneraffreddata, lo stampo abbassato e il prodotto vienetolto dalla macchina. Viene infine rimosso il telaio difissaggio e, se necessario, vengono effettuatelavorazioni meccaniche supplementari per finire ilprodotto. Come processo di produzione, la tecnica offrenotevoli vantaggi ed è largamente impiegata per lasua semplicità e i bassi costi di produzione.Il processo di termoformatura non può essereimpiegato per le lastre Lexan“ Margard“ in quantopotrebbe danneggiarne i rivestimenti protettivi.

I principali vantaggi della termoformatura sono:

• possono essere prodotte sia parti di piccoledimensioni sia parti di grandi dimensioni

• tempi brevi di riapprovvigionamento• serie di piccola - media dimensione• flessibilità

Fig. 1.1: Fig.1.2:

Formatura in positivo Formatura in negativo

Fig. 1.3: Fig. 1.4:

Formatura a bolla Formatura con contromaschio

Elemento riscaldante

Materiale

Conduttura per il vuoto

Stampo

Prodotto

Stampo

Stampoverso l'alto

Formatura finale

Soffiaggio della bolla

Maschioverso il basso

Elemento riscaldante (a sandwich)

Materiale

Page 6: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.3 Riscaldamento e raf freddamento

6

Nella produzione diparti termoformate dibuona qualità, il fattore

critico è il riscaldamento controllato e uniformedella lastra di policarbonato Lexan“. Èraccomandato l'uso di elementi riscaldanti del tipo asandwich che consentono di riscaldare lentamente euniformemente la lastra su entrambi i lati. Possonoessere del tipo a raggi infrarossi in ceramica oquarzo. Si raccomanda anche l'impiego di timerproporzionali con una velocità di riscaldamentocontrollata. Una particolare attenzione va infineriservata all'influenza delle variazioni di corrente e aitiraggi dell'aria. Basse velocità di riscaldamentocompensano eventuali punti di surriscaldamento epermettono anche ai bordi della lastra diraggiungere la temperatura di formatura richiesta.Si raccomanda di pre-riscaldare il telaio di fissaggioad una temperatura di 120°C - 130°C. Poiché lalastra di policarbonato Lexan“ si raffreddarapidamente, è essenziale che il controllo finale e ilriscaldamento siano effettuati sulla stessa macchinadi formatura. Per formature meccaniche esottovuoto le temperature della lastra varianonormalmente tra i 170°C e i 225°C.

Le condizioni ottimali di formatura dipendono daldisegno della parte, dal rapporto di stiramento,dallo spessore della lastra e dalla tecnica diformatura impiegata. Valgono comunque leseguenti regole di base:

• formature a basse temperature consentono diottenere una migliore resistenza a caldo, diminimizzare i punti di assottigliamento delmateriale e, in generale, di ridurre i tempi di ciclo

• formature ad alte temperature consentono diridurre al minimo i livelli di tensione interni maaumentano il ritiro e lo spessore del materialepotrebbe non essere uniforme.

Un compromesso tra le due varianti permette disolito di produrre parti con proprietà accettabilimantenendo i tempi di ciclo entro limitisoddisfacenti.

I tempi diraffreddamentodipendono da numerosi

fattori: l'ambiente, la temperatura di formatura, latemperatura e il materiale dello stampo, il sistemadi raffreddamento, lo spessore della parte e lageometria del pezzo. Tuttavia, poiché ilpolicarbonato Lexan“ ha una temperatura dideformazione relativamente elevata, le parti formatepossono essere rimosse dallo stampo a circa 125°C.Per il raffreddamento non è consigliabile utilizzareuna circolazione d'aria forzata o acqua.

Fig. 1.5: Riscaldamento a sandwich

Telaio di fissaggio

Lastra

Riscaldamento

Raffreddamento

Sorgente dicalore

Sorgente dicalore

Page 7: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.4 Formatura per caduta libera su stampo maschio o femmina

7

Questa tecnica di termoformatura è la più semplice.La lastra viene riscaldata e "adagiata" su unostampo maschio o femmina: sotto l'azione del suostesso peso o di una leggera pressione meccanica,la lastra assume man mano la forma dello stampo. La lastra (priva della pellicola protettiva) e lo stampovengono posti in un forno a circolazione d'ariacalda. La temperatura viene aumentata fino al puntoin cui la lastra cede sotto il suo peso (tra i 140°C e i155°C) adattandosi alla forma dello stampo. Stampoe lastra possono poi essere tolti dal forno e lasciatiraffreddare. Le figure 1.6 e 1.7 illustrano le fasifondamentali. Il superamento della temperatura di transizionevetrosa del Lexan si traduce in una diminuita qualitàottica della parte. Il pre-essiccamento non ènecessario poiché le temperature di lavorazionesono relativamente basse. Questo processo di formatura può essere unacombinazione di metodi diversi. Questi includono:

• formatura per azione del peso stesso della lastraportata ad una temperatura di 155°C

• formatura per azione del peso stesso della lastracon una leggera pressione meccanica (temp.155°C)

• curvatura a freddo in una maschera di montaggioe sistemazione in un forno a temperature tra i140°C e i 155°C

• curvatura a freddo della lastra su uno stampo,esposizione ad una temperatura di 150°C eapplicazione del vuoto per ottenere una formatridimensionale.

Per evitare la formazione di incrinature superficialisu prodotti dotati di speciali rivestimenti otrattamenti, vanno osservate rigorosamente leistruzioni concernenti la curvatura a freddo. La fase di raffreddamento dovrebbe essere semprelenta e non forzata. Quando la formatura vieneeffettuata ricorrendo al sistema della caduta liberadella lastra su stampo maschio o femmina, usarelastre opportunamente sovradimensionate perevitare problemi di ritiro del materiale. Inalternativa, le lastre possono essere poste nel fornocon lo stampo direttamente all'esterno del fornostesso. Quando la lastra ha raggiunto latemperatura richiesta, va velocemente rimossa eadagiata sullo stampo dove, per il suo stesso peso,tenderà ad assumere la forma finale. Il passaggiodal forno allo stampo deve essere effettuato moltovelocemente poiché la lastra Lexan“ perderapidamente la sua plasticità una volta tolta dalforno. Tipiche applicazioni realizzate con questo sistemasono visiere e vetri di sicurezza per auto, dove lelastre di policarbonato Lexan“ soddisfanofacilmente le severe esigenze qualitative impostedalle normative internazionali e dagli stessicostruttori. In questi tipi di applicazione lo stampodeve essere realizzato in materiali ad alta lucentezzacome acciaio, alluminio o anche vetro per ottenerela necessaria qualità ottica.

Fig. 1.6 / 1.7: Tipico set-up per la formatura a caduta

libera

Page 8: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.5 Formatura a press ione

8

La formatura a pressione è fondamentalmentesimile alla formatura sottovuoto. Durante lo stadiofinale dell'operazione di formatura viene peròapplicata sul lato positivo dello stampo ariacompressa per forzare la lastra a conformarsi inmodo più preciso allo stampo. Si possono cosìottenere anche configurazioni con spigoli vivi egeometrie con dettagli molto accurati. Le fasi principali della lavorazione sono illustratenella figura 1.8, con la camera a pressione montatasopra lo stampo. Superfici goffrate e raggi moltoridotti sono tipici esempi dei dettagli che possonoessere ottenuti con questo processo.

Fig. 1.8: Formatura a pressione

Camera a pressione

Elemento riscaldante (a sandwich)

MaterialeStampo

Soffiaggiodellabolla

Massimaaltezza dellabolla

Stampo versol'altoe camera apressione verso il basso

Formaturafinale

Applicazione del vuoto

Conduttura per il vuoto

Applicazione della pressione

Page 9: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.6 Formatura di las tre a coppia

9

La formatura di lastre a coppia è uno sviluppo dellatecnologia di formatura sottovuoto che consente diformare contemporaneamente due lastre "gemelle"e di realizzare applicazioni con sezioni caveermeticamente sigillate. Le fasi principali delprocesso sono illustrate nelle figure 1.9a-d. Quando si usa questa tecnica è essenziale uncontrollo accurato delle temperature poiché solo unlato della lastra viene riscaldato. La possibilità dicontrollare il riscaldamento in singole aree dellalastra è di importanza vitale. È necessario ancheinstallare delle fotocellule per controllare lacurvatura della lastra (il cosiddetto "insellamento")man mano che la temperatura aumenta. Spessoviene utilizzata aria calda per evitare che le duelastre vengano a contatto. Il processo si presta molto bene per la produzionedi parti cave, in particolare di grandi dimensioni,come p. es. contenitori per bagagli, condotte diventilazione, cupole e aperture per tetti. La giunzione tra le due parti viene ottenutacombinando la fusione dei due materiali e lapressione esercitata sugli stampi. Non è perciònecessario l'impiego di adesivi o colle. Questometodo può essere utilizzato per produrre particomposte da due diversi materiali, colori e spessori.Attrezzature che consentono il controllocompletamente automatico del processo sonoprodotte dalla Geiss-Germania e dalla Shelley-UK.

Fig. 1.9a-d: Formatura di lastre a coppia

Fig. 1.9a

Fig. 1.9b

Fig. 1.9c

Fig. 1.9d

Stampo femminametà inferiore

Le lastre prendono la forma dello stampo

Aria sottopressione attraversol'ugello

Parte cavaformata

Con la pressione dell'aria,le lastre prendono laforma dello stampo

Vuoto inserito

Vuoto inserito

Vuoto inserito

Vuoto inserito

Stampo femminametà superiore

Due lastreriscaldate

Riscaldamentoa sandwich

Page 10: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.7 Proget taz ione de l prodot to

10

I fattori più importanti che influenzano laprogettazione di un prodotto ottenuto pertermoformatura sono classificabili in quattrocategorie principali: funzione, economia, estetica eproduzione. Le prime tre di queste sono largamentedipendenti dal prodotto stesso. Nell'ambito dellaproduzione sussistono però alcune limitazioniimposte dalla natura stessa del processo. Perfacilitare il compito di progettisti e produttori alleprese con la realizzazione di un prodottotermoformato, riassumiamo qui di seguito i fattoriche svolgono un ruolo particolarmente critico nellafase di produzione.

La geometria delcomponente determinail grado di imbutitura

della lastra che, a sua volta, è una funzione delrapporto di stiramento. Il rapporto di stiramento è larelazione tra l'area della superficie del prodottotermoformato (S) e la superficie della lastradisponibile all'interno del telaio di fissaggio (s).(Vedi figura 1.10a-b)

Rapporto di stiramento (QS) = S/s

= LW + 2LH + 2WH

LW

Una relazione simile esiste anche tra lo spessoredella lastra e lo spessore medio del prodotto.

QT = T / T'

Queste raccomandazioni presumono che ladistribuzione degli spessori sia in tutto il pezzouniforme, con una geometria della parte più o menosimmetrica. Se il componente è lungo e sottile,l'imbutitura può essere unidirezionale causando inalcune aree un assottigliamento eccessivo. In questicasi si raccomanda di limitare la profondità diimbutitura ad un valore uguale alla larghezzaminima del prodotto. Per prodotti formatisottovuoto, viene comunemente accettato comemassimo un rapporto di stiramento di 3:1.

In tutti i casi, sia che sitratti di una formaturapositiva o negativa, tutti

i cambiamenti di geometria devono prevedere raggipiuttosto ampi. Il criterio di base è: tutti i raggidovrebbero essere almeno uguali allo spessoredella parete. Le linee guida generali sono illustratein figura 1.12.

I prodotti realizzati conlastre di policarbonatoLexan“ tendono, come

tutti i materiali termoplastici, a ritirarsi con ilraffreddamento. È perciò essenziale che tutte lesuperfici abbiano adeguati angoli di sformo perfacilitare il distacco della parte dallo stampo. Per stampi positivi si raccomanda di utilizzare angoliminimi di 2°-3°. Se la geometria della parte lopermette, sarebbero comunque preferibili valori

Fig. 1.10a-b: Determinazione delle dimensioni del

pezzo tranciato

LT'

W

H

L

W T

Area riscaldata

Dimensione della lastra

Area riscaldata + 2x15 mm per il fissaggio

Stampo20°20°

Fig. 1.11: Dimensioni del pezzo tranciato

richieste per la formatura

Geometria del prodotto

Raggi del prodotto

Angoli di sformo

20° Role

Page 11: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.7 Proget taz ione de l prodot to

11

compresi tra i 5° e i 7°. Per formature negative siraccomanda di utilizzare angoli minimi di 0.5°-1°. Selo stampo presenta una superficie lavorata (p. es.goffratura), i valori dovrebbero salire fino ad unminimo di 2°-3°. Per evitare l'aumento delle tensioniinterne ed eccessive difficoltà di rimozione dellaparte a causa del post-ritiro nello stampo (0.8-1%),l'estrazione della parte in Lexan“ dovrebbe avveniread una temperatura di 120°C.

Con la formaturasottovuoto è possibilerealizzare dei

sottosquadra. Questo rende però più complessi glistampi e più critica la lavorazione. I sottosquadrasono più comuni nelle formature negative e il modopiù semplice per ottenerli è di far uso nello stampodi una parte staccata, rimovibile. Un tipico esempio è quello di un bordo attorno allacirconferenza della parte come mostrato in figura1.13.La parte staccata può essere un anello in uno o piùpezzi che viene rimosso una volta che la parte ècompletamente formata. Questo metodo per creareun sottosquadra richiede ovviamente più lavoro conun inevitabile allungamento del tempo di ciclo.Per grandi serie, le parti movibili possono essereinstallate nello stampo e azionate mediante cilindripneumatici o idraulici.

Fig. 1.13: Tipico disegno di un sottosquadraFig. 1.12: Raggi minimi raccomandati

T - Spessore iniziale della lastraTmin- Spessore minimo della parte formata Rp - Raggio sullo stampo positivoRn - Raggio sullo stampo negativoRs - Raggio nell'area, o vicino all'area, dove vi è un

accumulo di tensioni

Tmin

Tmin

T

Rn≥4Tmin

Rs≥10Tmin

Rp≥2T

Sottosquadra

Page 12: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.8 Stampi e proge t taz ione de l lo s tampo

12

Gli stampi utilizzati per la formatura di lastre dipolicarbonato Lexan“ sono relativamente economicie possono essere realizzati sfruttando diversimateriali. In funzione del numero delle parti da produrre edella loro qualità, gli stampi possono essererealizzati in legno, gesso cotto, resine epossidiche,poliestere con cariche metalliche o metallo. Poichédevono resistere a pressioni molto basse(normalmente la sola pressione atmosferica),l'usura è molto limitata e lo scorrimento delmateriale plastico contro la superficie dello stampoè minimo. Per prototipi e produzioni di piccole serie puòessere utilizzato il legno che offre sì significativivantaggi in termini di disponibilità e facilità dilavorazione ma che presenta anche qualchesvantaggio. Gli stampi in legno non sono stabilidimensionalmente, in particolare alle altetemperature di formatura, e spesso, con parti digrandi dimensioni, la pressione che deve essereesercitata per il distacco del pezzo può danneggiarela superficie dello stampo. Per lotti di produzione medio-grandi èraccomandato l'impiego di resine epossidiche oacriliche con indurimento a freddo o di materiali perstampi caricati con alluminio. In questi casipotrebbe essere necessario provvedere lo stampo dicanali di raffreddamento per eliminare il caloreaccumulato. È essenziale per la stabilità e laresistenza della parte che la temperatura dellostampo venga mantenuta costante durantel'operazione di formatura.

Per compensare il post-ritiro del pezzo, tutte le

dimensioni dovrebbero essere maggiorate dello0.8%-1%.

L'evacuazione dell'ariadallo stampo deveessere effettuata quanto

più rapidamente possibile. La grandezza delleaperture per il vuoto non dovrebbe però essere taleda lasciare segni sul prodotto dopo la formatura. Per evitare che sulla parte termoformata rimanganodei segni in corrispondenza delle aperture per ilvuoto, si raccomanda di tenere il diametro dei forisu valori compresi tra 0.5 e 0.75 mm. I fori possonoessere alloggiati nella parte inferiore dello stampoper migliorare l'evacuazione dell'aria, comeillustrato in figura 1.15a. La figura 1.15b illustra i distanziatori e il disegnodella fessura.

Fig. 1.14: Un tipico stampo per la formatura

sottovuoto

Fig. 1.15a: Aperture per il vuoto raccomandate

Fig. 1.15b: Disegno della fessura raccomandato

0.3-0.5 mm

Stampo

Rondelledistanziatrici

Piastra di base

Diametro dei fori compreso tra 0.5 e0.75 mmRaccomandata l'alesatura del foro

ø 0.5-0.75 mm

Ritiro

Aperture per il vuoto

Page 13: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.9 Cupole e p iramidi

13

Le cupole sono probabilmente le applicazioni piùsemplici realizzate con il processo ditermoformatura. La tecnica comporta il fissaggio deibordi della lastra e, dopo il riscaldamento,l'applicazione di una leggera pressione sulla parteinferiore della lastra. La lastra si stira come unamembrana elastica formando la cupola. Con unaccurato controllo della pressione, la forma vienemantenuta fino a quando la lastra si è raffreddata.Le fasi principali del processo sono illustrate infigura 1.16.Aggiungendo un'ulteriore fase al processo possonoessere prodotte le piramidi, come mostrato in figura1.17. Un semplice scheletro di legno funge dastampo: dopo l'applicazione della pressione, lostampo viene sollevato, portato a contatto con lacupola e la lastra viene lasciata raffreddare sullostampo. Il contatto con lo stampo è limitato ai bordidella piramide: con questo sistema possono essereprodotte facilmente parti con una buona qualitàottica. Le temperature di lavorazione raccomandatesono comprese tra i 170°C e i 180°C.

Fig. 1.16: Cupole ottenute per soffiaggio senza stampo

Air Air

Final part

Fig. 1.17: Tipica formazione a piramide

Mould

Final part

Aria Aria

Parte finale

Stampo

Parte finale

Page 14: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.10 Piegatura a ca ldo

14

La piegatura a caldo è un processo che implica ilriscaldamento della zona di piegatura perpermettere la formatura di lastre di notevolespessore e di angoli più acuti. La lastra vieneriscaldata localmente lungo la prevista linea dipiegatura utilizzando un elemento riscaldante aradiazione, abitualmente un elemento riscaldante aresistenza elettrica. In funzione della messa a puntoutilizzata, la lastra può essere riscaldata su uno o suentrambi i lati. Se si opta per il riscaldamento su unsolo lato, la lastra deve essere girata più volte perottenere un riscaldamento ottimale. Durante ilprocesso di piegatura a caldo, si può evitare ditogliere la pellicola protettiva. Quando la lastra ha raggiunto la temperatura di155°C-165°C, gli elementi riscaldanti vengono spentie la lastra piegata con l'angolatura richiesta. Pertolleranze precise e/o per produzioni di grandi serie,si raccomanda l'impiego di una piegatrice dotata dielementi riscaldanti su entrambi i lati. In questocaso è indispensabile disporre di un sistema dicontrollo delle temperature degli elementiriscaldanti. Una messa a punto tipica è illustrata in figura 1.18. Poiché il processo prevede un riscaldamentolocalizzato, le caratteristiche di dilatazione dellalastra non sono completamente prevedibili. Perlastre di larghezza fino a 1 m, la linea di piegatura èabitualmente diritta. Per lastre di larghezzamaggiore di 1 m, la linea della piegatura è spessoconcava con una tendenza dei bordi esterni asollevarsi, come mostrato in figura 1.19.Possono essere costruite semplici maschere dimontaggio per permettere alla lastra di raffreddarsiin una posizione tale da ridurre il grado didistorsione. In tutti i casi si raccomanda di condurrepreliminarmente alcuni test su prototipi perdeterminare la fattibilità dell'operazione dipiegatura.

Fig. 1.18: Tipica messa a punto per la piegatura

a caldo

Fig. 1.19: Possibile effetto di spigolo concavo su

lastre di notevole larghezza

Telaio di fissaggioinferiore con canali diraffreddamento

Elementoriscaldante a filo caldo

Lexan“ Lastra

Telaio di fissaggiosuperioreimperniato

Intelaiaturadi supporto

Page 15: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

1.11 Cur vatura a freddo

15

Con questa tecnica la lastra viene posta sottotensione. Adottando alcune precauzioni, tuttavia, lecaratteristiche fisiche e meccaniche della lastra nonvengono sostanzialmente alterate.

Questa tecnica implicasemplicementel'installazione di una

lastra curvata mediante applicazione di una leggerasollecitazione di flessione su tutta la lastra. I livelli di tensione nella curva sono in funzione dellospessore e dei raggi della lastra: se questi nonsuperano il massimo raccomandato, la tensione nonavrà alcuna influenza sulle proprietà e sulleprestazioni della lastra. I criteri base per il calcolodei raggi minimi sono: 100 volte lo spessore dellalastra per lastre Lexan“ senza rivestimenti otrattamenti superficiali, 175 volte lo spessore dellalastra per lastre Lexan“ Exell“ D e 300 volte lospessore della lastra per lastre Lexan“ Margard“FMR. La Tabella 1.2a riassume i raggi raccomandatiper una gamma di spessori della lastra. Questatecnica non è raccomandabile per le lastre Lexan“Margard“ MR5E. Poiché le combinazioni ditensioni/sollecitazioni elevate e sfavorevolicondizioni chimiche possono causare la formazionedi incrinature esterne o interne (fenomeno dellostress cracking), è essenziale che primadell'installazione venga controllata la compatibilitàchimica di tutti i materiali. La curvatura di lastre Lexan“ CTG o di lastre Lexan“senza rivestimenti o trattamenti superficiali, primadel processo di formatura a caduta libera su stampomaschio o femmina, può essere fatta con raggi 100volte lo spessore della lastra.

La elevata duttilità dellelastre Lexan, anche abasse temperature,

rende possibile l'utilizzo del processo di piegatura afreddo. Il processo, tuttavia, comporta un certogrado di deformazione plastica permanente e irisultati dipendono dallo spessore della lastra,dall'attrezzatura impiegata e dall'angolo dipiegatura. Una tipica operazione di piegatura afreddo è illustrata nelle figure 1.20 e 1.21.

Raccomandazioni per la piegatura a freddo

• Usare utensili a spigolo vivo.• Permettere al materiale di compiere tutto il

processo di rilasciamento delle tensioniaccumulate durante l'operazione di piegatura (±

Tabella 1.2a: Raggi minimi per la curvatura a freddo

Spessore Lexan® Exell® D Lexan“ senza rivestimenti della lastra Raggio min. o trattamenti superficiali

(mm) (mm) Raggio min. dei prodotti (mm)1.0 - 1001.5 - 1502.0 350 2003.0 525 3004.0 700 4005.0 875 5006.0 1050 6008.0 1400 800

1-2 giorni).• Non ridurre l'angolo di piegatura durante

l'installazione o non tentare di forzare la lastranella posizione desiderata.

• Per ottenere ottimi risultati, effettuarerapidamente l'operazione di piegatura.

• In caso di piegatura di lastre goffrate, lacompressione va esercitata sulla superficiegoffrata.

• Poiché immediatamente dopo la piegaturainterviene un fenomeno di diminuzione delladeformazione dopo l'allontanamento dellasollecitazione, si aumenta abitualmente il valoredi piegatura teorico per compensare il ritornodel materiale.

• Dopo la piegatura, le lastre colorate possonomostrare variazioni di colore lungo la linea dipiegatura.

È necessario che i bordi delle lastre Lexan“ sianolisci e non presentino intagli (bordi arrotondati e/orastremati a 45°) per evitare la formazione diincrinature laterali durante la piegatura. Per limitarela deformazione elastica, l'angolo di piegatura vieneabitualmente limitato a 90° o più per lastre fino a 6mm di spessore. Lastre Lexan“ con spessori più elevati (8, 9.5 e 12mm) possono essere piegate a freddo fino ad unangolo di 135°.Dopo l'operazione di piegatura nella lastrarimangono tensioni residue che potrebbero ridurrela resistenza all'urto del materiale nell'area lungo lalinea di piegatura. L'impiego di questa tecnicadovrebbe quindi essere limitata ad applicazionimeno critiche. Il rivestimento antiabrasione delle lastre Lexan“Margard“ MR5E e FMR e la superficie con laprotezione contro i raggi UV della lastra Lexan“Exell“ D potrebbero subire dei danneggiamentiattorno all'area di piegatura. Per maggioriinformazioni sulle tecniche di formatura, viinvitiamo a contattare il Centro di assistenza tecnicalocale della GE Structured Products.

Fig. 1.20 e 1.21: Piegatura a freddo

Curvatura a freddo

Piegatura a freddo

Tabella 1.2b: Raggi minimi per la curvatura a freddo

Spessore Lexan®

della lastra Margard® FMR5E/FLG5*(mm)

2 6003 9004 12005 15006 18008 2400

* Un lato rivestito FMR5E

Page 16: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2.0 Tecniche d i fabbr icaz ione

16

La fabbricazione può essere definita come lacostruzione, la produzione o l'assemblaggio di uncerto numero di parti di un relativo componente.Per prodotti derivati da lastre di policarbonatoLexan“ questo potrebbe comportare la costruzionedi pannelli per finestre, la produzione di un grandecartello autostradale o l'assemblaggio di unoschermo di sicurezza attorno ad un pezzo dimacchina utensile. In un modo o nell'altro, ognunodi queste applicazioni richiede operazioni chegenericamente definiamo di fabbricazione. Lasezione seguente prende in esame alcune delletecniche e dei processi utilizzati per "fabbricare"prodotti finiti partendo da lastre di policarbonatoLexan“ e fornisce una serie di raccomandazioni eavvertenze per ottenere i migliori risultati.

Page 17: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2.1 Impiego di utens i l i da tagl io e d i seghe

17

Le lastre di policarbonato Lexan“ possono esserefacilmente e accuratamente tagliate e segateutilizzando normali attrezzi d'officina. Seghecircolari, seghe a nastro, seghetti alternativi ecomuni seghetti da traforo danno tutti risultati piùche soddisfacenti. Vanno tuttavia rispettate alcuneimportanti indicazioni di massima. Qui di seguitovengono date delle istruzioni di carattere generale,rinviando ai singoli paragrafi per raccomandazionipiù specifiche.

• La lastra deve essere sempre accuratamentebloccata durante tutte le operazioni di taglio perevitare vibrazioni e bordi tagliati irregolarmente.

• Tutti gli utensili devono essere adatti per il tagliodi materiali plastici, con lame a denti fini.

• La pellicola protettiva va lasciata sulla lastra perevitare graffiature e altri danni superficiali.

• Ad operazione ultimata, i bordi di tutte le lastreLexan devono essere puliti e non devonopresentare tacche o dentellature.

• Se è possibile, si dovrebbe provvedere a toglieretutti gli sfridi e la polvere formatasi impiegandoun getto d'aria compressa.

Questo tipo dioperazione di taglio è ilpiù comune e sebbene

la velocità di taglio e di avanzamento non siano cosìcritiche come per altri materiali plastici è comunqueimportante attenersi alle seguenti istruzioni.

• Sono generalmente preferite lame conplacchette riportate di carburo di tungsteno, condenti alternati smussati a 45° su entrambi i latiper migliorare il taglio e ridurre la pressionelaterale.

• Usare sempre una bassa velocità diavanzamento per ottenere un taglio netto.

• Iniziare sempre il taglio con la lama allamassima velocità.

• Per lastre singole, con spessore inferiore ai 3mm, è preferibile usare seghe a nastro oseghetti alternativi invece delle seghe circolari.

Queste possono essere deltipo convenzionale a nastroverticale o del tipoorizzontale appositamente

sviluppato per il taglio di lastre di materiali plastici.In entrambi i casi è importantissimo che la lastra siaadeguatamente supportata e bloccata durantel'operazione di taglio. Le guide della sega vannotenute il più vicino possibile alla lastra per ridurre latorsione della lama e il taglio non in linea.

La cosa più importantedi cui si deve tenereconto quando si usaquesto tipo di taglio è il

supporto e il bloccaggio, specialmente se si usa ilseghetto alternativo. Le lame con uno spazio tra identi di 2-2.5 mm sono ideali, avendo cura dimantenere una bassa velocità di avanzamento.

Sega circolare Sega a nastro

Angolo di spoglia inferiore 20°-30° 20°-30°

Angolo di spoglia 5-15° 0-5°

Velocità di rotazione 1800-2400 m/min 600-1000 m/min

Spazio tra i denti 9-15 mm 1.5-4 mm

Tabella 2.1: Raccomandazioni per l'impiego di

utensili da taglio e di seghe

Fig. 2.2: Tipica sega circolare con placchette riportate di

carburo di tungsteno adatta per il taglio di lastre Lexan“

Una lama con placchetta riportatadi carburo di tungsteno per il tagliodi lastre Lexan“

Dettagli di una sega tipica:

Diametro 400 mmSpazio tra i denti 12 mmProfondità dello spazio tra dentisuccessivi 11 mmVelocità dell'albero 4000 giri/min

Denti alternati smussatia 45° su entrambi i lati

Angolo dispogliainferiore 25°

Spazio tra i denti

Profonditàdello spaziotra dentisuccessivi

angolo dispogliada 3° positivoa 3° negativo

Seghe circolari

Seghe a nastro

Seghetti alternativi eseghetti da traforo

Page 18: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2.2 Foratura

18

Per forare lastre Lexan“ possono essere impiegatitrapani standard ad alta velocità con punte elicoidaliin acciaio o trapani con punte angolari a cuneo.Possono essere usate anche punte con placchetta diriporto in carburo di tungsteno che mantengono illoro filo di taglio. Il fattore più importante da tenere presente quandosi effettuano forature su lastre Lexan“ è il caloregenerato durante il vero e proprio processo diforatura. Per ottenere un foro pulito e dai contorniprecisi, con tensioni ridotte al minimo o inesistenti,è importante mantenere su valori minimi il caloregenerato. Seguendo poche regole basilari, non saràdifficile ottenere fori puliti e privi di tensioni.

• È importante liberare di frequente il foro perevitare l'accumulo di trucioli e un eccessivocalore causato dall'attrito.

• Togliere frequentemente il trapano dal foro eraffreddarlo con aria compressa.

• La lastra o il prodotto devono essereadeguatamente bloccati e supportati per ridurrela vibrazione e per ottenere un forocorrettamente dimensionato.

• Non bisogna praticare fori ad una distanza dalbordo della lastra inferiore a 1-1.5 volte ildiametro del foro.

• Tutti i fori devono essere più grandi del bullone,della vite o dell'elemento di fissaggio, perpermettere la dilatazione e la contrazionetermica.

• Per produzioni di serie si raccomanda l'impiegodi punte elicoidali con placchette di riporto incarburo di tungsteno.

Avanzamenti e velocità di foratura sono riassuntinella Tabella 2.2 con le varie configurazioni dellapunta nelle figure 2.3 - 2.6.

Tabella 2.2: Raccomandazioni per la foratura

Diametro del foro Velocità (giri/min) Avanzamento (mm/min)

3 1750 125

6 1500 100

9 1000 75

12 650 50

18 350 25

Angoli della punta raccomandati:

Angolo di spoglia inferiore α 15°Angolo di spoglia λ 0°-5°Angolo incluso dell'estremità ϕ 120°-160°Angolo d'inclinazione dell'elica β 30°

sezione

angolo deltaglientetrasversale 130°

fili ditaglio

α λ

β

ϕ

B

A

Fig. 2.3 e 2.4: Tipica configurazione di una punta

taglientetrasversale

90°

parallelo al filodi taglio

parallelo allasuperficie datagliare

bordi ditaglio conangolo dispogliazero

Angolo dispoglia 5°

Fig. 2.6: Punta adatta per lastre sottili

Fig. 2.5: Punta adatta per fori larghi

errato rmodo correttoAngolo tra itaglienti(angoloincluso)

Page 19: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2.3 Fresatura

19

La lastra Lexan“ può essere lavorata usandofresatrici convenzionali dotate di utensili da taglioad alta velocità.Ancora una volta va sottolineata l'importanza didisporre di un adatto sistema di bloccaggio dellalastra da lavorare. Maschere di montaggio edelementi di fissaggio meccanici o mandrinipneumatici (sottovuoto) sono normalmente adattiper il bloccaggio della lastra. La Tabella 2.3 riassume le velocità di taglio e diavanzamento con un tipico utensile da taglio deltipo illustrato in figura 2.7. Un raffreddamento acircolazione forzata d'aria consente di mantenerevelocità di taglio più elevate. Va fatta tuttaviaattenzione a non surriscaldare il materiale. Non èraccomandabile l'impiego di fluidi da taglio perlubrificare o raffreddare la lastra.

La rifilatura/sbavatura computerizzata è un processocompletamente automatico. È estremamenteaccurato e funziona sia orizzontalmente cheverticalmente. L'uso di una maschera di montaggiocon sottovuoto evita le vibrazioni della parteassicurando un taglio senza irregolarità. Èraccomandabile l'impiego di router di tagliostandard ad alta velocità a due facce con placchettedi riporto di carburo di tungsteno, con una velocitàdi taglio di ca. 250 m/min a 25'000/30'000 giri/minper uno spessore della lastra di 4 mm.

Tabella 2.3: Raccomandazioni per la fresatura

Angolo di spoglia inferiore 5°-10°

Angolo di spoglia 0°-10°

Velocità di taglio 100-500 m/min

Avanzamento del taglio 0.1-0.5 mm/giro

Fig. 2.7: Una tipica fresa

filo di taglio

Page 20: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2.4 Dispos i t iv i d i f i s saggio meccanic i

20

Salvo poche eccezioni, tutte le tecniche diassemblaggio meccaniche comportano qualcheforma di dispositivo di fissaggio aggiuntivo. Lascelta del dispositivo è spesso dipendente dallanatura del fissaggio richiesto. Mentre i rivettitendono ad essere permanenti, viti e dadi possonoessere più o meno frequentemente rimossi e alcunitipi di clip a molla possono essere sia permanentiche rimovibili.Ci sono molti tipi diversi di sistemi di fissaggiomeccanici che possono essere usati con successoper assemblare componenti di lastre in materialeplastico. Qui ne vengono presi in considerazione solo alcunia titolo d'esempio.

Per semplicità, questi sistemi sono suddivisi in tregruppi:

• viti, dadi e bulloni• rivetti• clip a molla o altri dispositivi di fissaggio

Con tutti questi sistemi di fissaggio occorre tenerein considerazione due importanti fattori. Primo:vanno previste delle tolleranze per compensare ledilatazioni e le contrazioni termiche. Tutti i fori, glialloggiamenti, etc. devono essere lavorati amacchina con dimensioni maggiorate rispetto alvalore teorico richiesto per permettere le variazionidimensionali che intervengono con i cambiamentidi temperatura. Secondo: la distribuzione dellacoppia di serraggio dovrebbe essere quanto piùuniforme possibile. Con l'aiuto di rondelle ingomma (compatibile chimicamente con la lastra dipolicarbonato), di viti larghe e delle teste dei rivetti,la coppia di serraggio dovrebbe essere distribuita suun'area più ampia possibile e non dovrebbe essereeccessiva.

Materiale m/m°C x 10-5

Lastra Lexan 6.7Vetro 0.7 - 0.9Alluminio 21. - 2.3Acciaio 1.2 - 1.5

Tabella 2.4: Coefficienti di dilatazione termica

Page 21: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2.4.1 Vi t i , dadi e bul loni

21

La maggioranza diqueste viti sonorealizzate in acciaio, ma

per applicazioni speciali vengono utilizzati altrimetalli e leghe. In questa pagina vengono mostratialcuni esempi di questo tipo di sistema di fissaggio.Le figure 2.9 e 2.10 illustrano dispositivi di fissaggioper lastra conosciuti come àncore a 'vite cieca' e'dado cieco'.

Le viti automaschiantisono largamenteutilizzate nell'industria

delle materie plastiche. Introdotte nel foroopportunamente predisposto, sotto l'azione dellaforza di avvitamento formano il proprio filetto: sonoutili in tutti i casi in cui è previsto che un assieme diparti debba poter essere disassemblato eriassemblato. Sebbene la maggioranza di queste vitisiano progettate per pezzi stampati in materialeplastico, esse possono, con l'ausilio di clip a molla erondelle o distanziatori, essere adattate perapplicazioni ottenute da lastra. Le figure da 2.11 a2.14 mostrano alcuni tipici sistemi di fissaggio.

Se l'applicazionerichiede unassemblaggio a vite, è

di vitale importanza tenere in considerazione leseguenti raccomandazioni.

• Non utilizzare viti a testa conica perché l'azione di'cuneo' esercitata dalla testa conica causaun'eccessiva sollecitazione sulla lastra. Questopuò causare la rottura della parte.

• Accertarsi che tutte le tracce d'olio, grasso e altririvestimenti eventualmente presenti sulle vitisiano rimossi prima dell'assemblaggio. Certi olî egrassi possono causare la formazione diincrinature interne o esterne del materiale(fenomeno conosciuto anche con il nome distress cracking).

Fig. 2.9 e 2.10: Àncora a 'dado cieco' e a 'vite cieca'

Fig. 2.11-2.14: Altri tipici sistemi di fissaggio

Il distanziatore a gambo è libero di ruotare edè preassemblato sulla vite. Un caricocontrollato della molla è applicato sulmateriale plastico.

Lastra di metallo,elemento pressofuso o inmateriale plastico di ogni

spessore.

È disponibile un'ampia gamma diforme di filetto.

Sono disponibili diversi stilidella parte terminale a punta.

Sono disponibili diversi stilidella testa.

I filetti all'interno deldistanziatore esercitano unaresistenza all'azione di strappoche si viene a determinare nellasottile lastra di metallo.

L'elemento portante del distanziatoresopporta il carico di chiusura.

Cappuccio di tenuta

Rondellametallica congommalaminata

Lastra

Metallosagomato

Forosovradimensionato

Rondella metallicacon gomma laminata

Lastra Lexan

Viti d'assemblaggio

Viti automaschianti

Precauzione

Page 22: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2.4.2 Sis temi d i r ive t ta tura

22

Sebbene la rivettatura sia una tecnica popolare edefficace, ci si dovrebbe sempre attenere ad alcunelinee guida quando si ritiene opportuno far ricorso aquesto metodo di assemblaggio. La rivettatura puòcausare sollecitazioni sia radiali sia di compressionenella lastra e dovrebbero essere adottate tutte lepossibili precauzioni per distribuire queste forze suun'area quanto più ampia possibile. In un assemblaggio 'plastica - plastica', siraccomanda l'impiego di rondelle metalliche disupporto con gomma laminata per ridurre lesollecitazioni di compressione. Se il diametro delrivetto con una rondella di gomma è leggermentesuperiore al diametro del foro, allora le tensionisulla circonferenza verranno trasmesse alla rondellapiuttosto che alla lastra. Per le giunzioni 'plastica -metallo', la testa del rivetto con una rondella digomma dovrebbe trovarsi a contatto della plastica eil foro nella lastra dovrebbe essere largo asufficienza per permettere le dilatazioni termiche. Ladimensione del foro è 1.5 volte il diametro delrivetto espanso. I diametri dei rivetti dovrebbero essere quanto piùgrandi possibili e la lunghezza ca. 5-10 volte il lorodiametro. La GE Plastics Structured Productsraccomanda l'utilizzo di rivetti d'alluminio, ottone erame. Vi sono diversi tipi di sistemi di rivettatura: il piùpopolare rimane comunque quello della ribadituradel rivetto. Questo sistema permette di assemblaredue componenti con l'accesso alla zona dellarivettatura limitato ad un solo lato. Le figure 2.15 e2.16 illustrano tipici assemblaggi con rivetti.

Fig. 2.15

Rondella digommacompatibile

Lastra Lexan“

Fig. 2.16: Tipico assemblaggio con ribaditura del rivetto

Rondella di supporto inmetallo

Plastica

Plastica

Rondella di supporto congomma laminata

MetalloRondella digommacompatibile

Foro sovradimensionato

Page 23: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

2.5 Tecniche mis te d i fabbr icaz ione

23

Per tagliare e fabbricare prodotti con lastre dipolicarbonato Lexan“ vengono utilizzate moltetecniche diverse.

Queste tecniche comprendono:

• Tranciatura• Punzonatura• Maschiatura• Taglio laser• Taglio con getto d'acqua

Sebbene queste tecniche vengano utilizzate disovente, se ne sconsiglia il loro impiego perchécausano inutili sollecitazioni nella parte finita odanno luogo a finiture superficiali piuttostoscadenti. Sia la tranciatura che la punzonatura causanoun'azione di taglio con una cesoia/taglierina o unpunzone che tendono a lasciare una superficie ditaglio alquanto irregolare. Questa superficiecontiene spesso delle mini-fratture che possonocausare col passare del tempo il cedimento dellaparte. È possibile effettuare operazioni di maschiatura nelpolicarbonato Lexan“. Il processo, tuttavia, èabitualmente limitato alle parti stampate. Vitiautomaschianti o viti d'assemblaggio richiedonouna profondità minima per ottenere la necessariaforza di tenuta e i prodotti in lastra non hanno ilnecessario spessore.

Il taglio laser delle lastre GE non è raccomandato acausa dei seguenti svantaggi:

• Bordi del taglio irregolari• Depositi carboniosi sui bordi del taglio• Aumento del livello di tensioni nelle lastre con

spessori elevati

Con il taglio a getto d'acqua (water jet), vannotenute presenti le seguenti considerazioni:

• Nessuna tensionatura indipendentemente dallospessore della lastra

• Il bordo del taglio richiede una successiva finitura• Limitata velocità di taglio• Attrezzature costose

Per maggiori informazioni sulle tecniche difabbricazione o su un qualsiasi processod'assemblaggio vi preghiamo di contattare il piùvicino Centro d'assistenza tecnica della GEStructured Products.

Page 24: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.0 Fini tura, decoraz ione e pul i z ia

24

Come fasi finali in un processo d'assemblaggio, lafinitura e la decorazione assorbono la maggior partedel tempo e richiedono un'accurata analisipreventiva dei vari parametri in gioco. Le operazionivengono abitualmente eseguite sulla superficie avista delle parti assemblate. Per la funzionalitàottimale dei componenti è essenziale prestareattenzione ai dettagli. In questo particolare ambito,una specifica considerazione deve essere riservataai prodotti chimici con cui viene a contatto la lastradi policarbonato Lexan“. Indipendentemente dalfatto che il prodotto chimico sia una vernice, unadesivo o un agente di pulizia, è essenziale che siacompatibile con la lastra Lexan“. La GE Structured Products dispone di un databasecompleto con l'elenco dei sistemi compatibili. Tutti iCentri di assistenza tecnica della GE StructuredProducts sono inoltre disponibili per dare ogni tipodi supporto e di consiglio in merito.

Page 25: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.1 Res i s t enza chimica

25

La resistenza chimica di un termoplastico dipendeda cinque fattori principali:

1. Livello di tensioni nell'applicazione2. Temperatura3. Tempo d'esposizione4. Concentrazione chimica5. Tipo di prodotto chimico coinvolto

Il policarbonato Lexan“ ha una buona resistenzachimica, a temperatura ambiente, ad un'ampiagamma di acidi organici e inorganici diluiti. Inquesta categoria sono compresi anche acqua, olîvegetali, soluzioni di sali neutri, idrocarburi alifaticie alcol. Quando un termoplastico viene attaccato daun prodotto chimico, questo attacco avviene in treforme. Nel primo caso il prodotto chimico vieneassorbito dal materiale plastico con conseguenteplastificazione e/o cristallizzazione del materiale. Isegni visibili di questo tipo d'attacco sonorigonfiamenti o imbiancamenti superficiali. Ilpolicarbonato Lexan“ è influenzato in questo mododa solventi parziali come le aldeidi e gli esteri abasso peso molecolare, chetoni, esteri, idrocarburiaromatici e idrocarburi perclorati. Un attacco chimico che può comportare ladistruzione parziale o totale del policarbonatoLexan“ interviene anche quando il prodotto entra incontatto con sostanze alcaline, sali alcalini, amminee in presenza di elevate concentrazioni di ozono. Il terzo tipo di attacco è spesso il più difficile daprevedere dal momento che sono le condizioniambientali a stabilire se il materiale plastico sarà omeno influenzato. Le combinazioni di certi ambienti, abbinate asollecitazioni e/o deformazioni, causano nelpolicarbonato screpolature o incrinature che, alungo andare, possono portare ad un completocedimento del materiale. Le screpolature possonoessere causate, a livelli moderati-alti disollecitazione, da idrocarburi a basso pesomolecolare. Prodotti come l'acetone e lo xilolopossono causare incrinature anche a bassi livelli disollecitazione e il loro impiego dovrebbe quindiessere evitato.Tenendo in considerazione la complessità dellacompatibilità chimica, tutti i prodotti chimici che siritiene possano entrare in contatto con ilpolicarbonato dovrebbero essere preventivamentetestati. Per i prodotti da lastra, il contatto piùfrequente è quello con sigillanti, guarnizioni e varimezzi di pulizia. La verifica della compatibilità chimica, figura 3.1, èun processo in corso presso la GE StructuredProducts e molti prodotti standard sono già statitestati. Un elenco completo di prodotti per la pulizia,guarnizioni e sigillanti è disponibile su richiesta. Unelenco ridotto di alcuni dei più comuni composti èriportato nelle Tabelle 3.2-3.6.In caso di dubbio su un qualsiasi aspetto dellacompatibilità chimica del policarbonato Lexan“consultate sempre il più vicino Centro di assistenzatecnica della GE Structured Products.

Il rivestimentoresistente all'abrasionedel Lexan“ Margard“

offre un ulteriore vantaggio in termini di resistenzachimica. Il rivestimento brevettato è resistente adun'ampia gamma di agenti chimici che in condizioninormali potrebbero essere dannosi per ilpolicarbonato Lexan“. La Tabella 3.1 riassume i risultati di una serie di testcondotti su lastre di policarbonato Lexan“ con esenza rivestimento.I test comprendono anche una valutazione dellaresistenza all'urto e in ciascuno dei casil'applicazione del prodotto chimico non haevidenziato alcun significativo effetto sullaresistenza all'urto del Lexan“ Margard“. I test sonostati condotti su campioni di 3 mm con un tempo diesposizione di 5 minuti, a temperatura ambiente ein assenza di sollecitazioni.

Fig. 3.1: Sommario della compatibilità chimica della lastra

Lexan“

Classe chimica Effetti

Acidi (minerali) Nessun effetto nella maggior parte delle condizioni diconcentrazione e temperatura.

Alcoli Generalmente compatibiliAlcali Accettabili a bassa concentrazione e a bassa

temperatura. A concentrazioni e temperature più elevatecausano corrosioni e attacchi come evidenziato dalladecomposizione del materiale.

Idrocarburi alifatici Generalmente compatibili.Ammine Cristallizzazione superficiale e attacco chimico.Idrocarburi aromatici Agenti solventi e in grado di causare la formazione di

incrinature esterne o interne. Detersivi e prodotti per la pulizia Soluzioni di saponi delicati sono compatibili.

Dovrebbe invece essere evitato l'utilizzo di materialicontenenti elevate concentrazioni di prodotti alcalini eammoniacali.

Esteri Causano la cristallizzazione del materiale. Svolgono inparte anche un'azione solvente.

Succhi di frutta e bevande analcoliche Compatibili a bassi livelli di sollecitazione. Alcuni concentrati non sono raccomandati.

Benzina Non compatibile a temperature elevate e con alti livelli disollecitazione.

Grassi e olî I tipi a base di petrolio puro sono generalmentecompatibili. Molti additivi usati, però, non lo sono: imateriali contenenti additivi vanno quindipreventivamente testati.

Idrocarburi alogenati Agenti solventi e in grado di causare la formazione diincrinature esterne o interne.

Chetoni Causano la cristallizzazione del materiale e la formazionedi incrinature esterne o interne. Solventi.

Olî e grassi siliconici Generalmente compatibili fino a 80°C.

Fig. 3.1: Test di resistenza chimica del Lexan“ Margard“

W = imbiancamento superficiale S = dissoluzione superficiale

Prodotti chimici PC non rivestito Lexan“ Margard“ MR5E

Toluolo W/S ok

Acetone S ok

Metiletilchetone S ok

Diclorometano W/S ok

Acido solforico (95-97%) ok ok

Acido cloridrico (32%) ok ok

Ammoniaca (25%) ok ok

Diluenti (Sikkens 1-2-3) W/S ok

Benzina Super (Esso) W/S ok

Diesel (Esso) ok ok

Carburante C ok ok

Spray per capelli ok ok

Resistenza chimica delLexan“ Margard“ MR5E

Page 26: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.2.1 Vernic ia tura

26

Sia semplice o complessa, decorativa o funzionale,a mano o automatica, la verniciatura di prodottirealizzati con lastre Lexan“ offre al progettista lalibertà di creare effetti eccezionali in un'insegna o inun semplice codice a colori per le istruzioni. A patto di rispettare determinate condizioni di base,per le lastre Lexan“ possono essere utilizzate lamaggior parte delle tecniche già impiegate perverniciare legno, metalli, materiali da costruzione ealtre materie plastiche. Il fattore importante è,ancora una volta, la compatibilità. Vanno utilizzatisolo sistemi di verniciatura approvati. Alcune vernicie diluenti non sono compatibili con la lastra Lexan“e possono causare incrinature del materiale e unariduzione della resistenza all'urto. Le vernici impiegate dovrebbero avere una buonaflessibilità. Vengono utilizzate anche combinazioni diprimer flessibili con rivestimenti di finitura duri.Ogni vernice impiegata dovrebbe mantenere unbuon grado di flessibilità anche a temperature al disotto dello zero. La verniciatura non è invece raccomandata per ladecorazione dei lati dotati di speciali rivestimentidelle lastre Lexan“ Margard“ MR5E o Lexan“Margard“ FMR: potrebbero infatti verificarsiproblemi di adesione della vernice.

• Pulire la lastra e rimuovere le cariche statichesuperficiali con pelle scamosciata inumidita ocon aria ionizzata.

• Evitare velocità di applicazione della vernicetroppo elevate e spessori dello strato umidotroppo consistenti.

• Lasciare essiccare adeguatamente prima diapplicare maschere di spruzzatura alle areeverniciate.

• Durante l'essiccamento non esporre le superficiverniciate a condizioni ambientali con bassetemperature e alta umidità.

• Usare aria secca in tutte le linee ad ariacompressa.Scaricare frequentemente i separatori dicondensa.

• L'evaporazione dei solventi presenti nellasuperficie verniciata dovrebbe essere la piùrapida possibile mediante il mantenimento diun'appropriata circolazione d'aria.

• Per la finitura delle superfici post-decorateattenersi ai procedimenti di lavorazione amacchina e di rifinitura raccomandati.

Fig. 3.2: Sistemi di verniciatura per lastre Lexan“ senza

rivestimenti superficiali

Fornitore Vernice Diluente Commenti

AKZO Coatings Autocryl - Acrilica bi-comp.01-69004 06-302007 Primer/bi-comp./PURClasse 45 Rivestimento finale/bi-comp./PUR

Diegel PA 21 24896 Acrilica flessibile mono-comp.

Schaepman C1 F57 VOA 462 AcrilicaC1 W28 Acqua Acrilica/a base acquosaC4 P212 VOA421/H4P4 Acrilica bi-comp.

Herberts R 47633 - Primer bi-comp.41605 11098 Rivestimento base metallizzato BMWR 4790 - Rivestimento trasparente bi-comp.R 4780 - Sistema monostrato bi-comp.

Becker TH 130 NT19 Rivestimento finale bi-comp.DJ-331-5176 ET-134 Primer (flessibile) mono-comp.TC 132 - Rivestimento trasparente bi-comp.

HSH Interplan 1000 A base acquosa mono-comp.

Morton L446 U987 Sistema acrilico mono-comp.

NB. Per informazioni riguardanti le tecniche d'applicazione e le proprietà vi invitiamo a contattare il relativo fornitore della vernice.

Raccomandazioni per la verniciatura

Page 27: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.2.2 Ser igraf ia

27

La stampa serigrafica è un processo ormaiconsolidato che offre un'ampia gamma di opzioniper la finitura decorativa. Nella maggior parte deicasi, tuttavia, la stampa deve essere realizzata primadell'installazione poiché il procedimento dilavorazione si svolge sostanzialmente su pianiorizzontali ed è generalmente limitato a parti didimensioni piccole-medie. Il processo consiste nel far passare, sotto l'azioneesercitata dalla racla di serigrafia, inchiostri diconsistenza abbastanza viscosa attraverso un retinomolto fine trattato in modo da permettere ilpassaggio dell'inchiostro solo attraverso le areedella matrice non occluse. Vengono utilizzatiinchiostri speciali formulati in modo da passareattraverso le maglie del retino ma ancorasufficientemente viscosi da prevenire la 'fuga'dell'inchiostro. Questo tipo di operazione di finitura è spesso usatonell'industria delle insegne ed è disponibileun'ampia gamma di inchiostri e diluenti perserigrafia. Va sottolineata, ancora una volta, l'importanza delcontrollo della compatibilità chimica dei prodottiimpiegati: si raccomanda di utilizzareesclusivamente inchiostri e diluenti la cuicompatibilità con la lastra Lexan“ sia stataadeguatamente testata. Questo procedimento di lavorazione non è adattoper decorare Lexan“ Margard“ MR5E, Lexan“Margard“ FMR5E e Lexan“ Margard“ MRA3.I gradi Margard“ con rivestimento su un solo lato,come Lexan“ Margard“ HLG5, Lexan“ Margard“FLG5 e Lexan“ Margard“ HLGA3 possono essereserigrafati sul lato non trattato.

Fornitore Inchiostri

Sericol Seritec TH Polyplast PY Uvispeed UX

Diegel HV/Z

Gibbon Inks & Coating Ltd. MalercrylPolyvin/Marlerstyrene

Coates Vynaglaze/Vynafresh/Touchkey/HG/PK/PK-Jet

Pröll Jet 200/Thermo-Jet /Noriprint PS

Marabu Marastar SR/Maraplast D

Fig. 3.3: Inchiostri serigrafici per lastre Lexan“ senza

trattamenti superficiali

Raccomandazioni per la serigrafia

• Usare solo inchiostri e diluenti approvati.• Non mischiare differenti vernici e inchiostri. • Non sostituire i diluenti per serigrafia con

diluenti utilizzati per la verniciatura a spruzzo.• Non aggiungere agli inchiostri solventi quali

toluolo, xilolo, acetilcellulosa, metiletilchetoneo altri prodotti chimici affini.

• Usare pelle scamosciata inumidita con acquao panni soffici per evitare abrasioni o graffidurante la pulizia prima della stampa.

• Usare il colore corretto dell'inchiostro/verniceper ottenere l'opacità richiesta.

• Mantenere durante la fase di essiccazione unabuona circolazione d'aria e ventilazione.

Page 28: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.2.3 Trat tament i ant i s ta t i c i

28

Come per tutti i materiali isolanti, la lastra dipolicarbonato Lexan“ tende ad accumulare sullasua superficie cariche statiche. È spesso necessariopulire e 'scaricare' la superficie prima di procedere aprocessi di verniciatura o di serigrafia.

Nella maggior parte dei casi è sufficiente pulire lalastra con una pelle scamosciata inumidita o trattarecon aria deionizzata la superficie. Un altro metodoefficace per minimizzare l'accumulo di carichestatiche è il controllo dell'umidità relativa: maggioreè l'umidità relativa, minore sarà l'accumulo dellecariche statiche. L'umidità relativa dovrebbepreferibilmente essere sempre superiore al 60%.

Page 29: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.3 Ades iv i e s ig i l lant i

29

L'uso di adesivi per unire materiali diversi è orauniversale. Nel corso degli ultimi vent'anni, itecnologi che operano nel campo dei polimerihanno sviluppato adesivi con un'ampia gamma diproprietà e di profili applicativi. La tecnologiadell'adesione è diventata di diritto un ramodell'industria delle materie plastiche, in grado dioffrire una tecnica che è uno dei metodi più efficacied economici per unire componenti plastici tra loroo con altri materiali. È però una tecnica che spesso causa non pochiproblemi. Alcuni adesivi/sigillanti formano unagiunzione flessibile, altri una giunzione rigida.Alcuni sono adatti per il riempimento di interspazimentre altri sono ideali per la giunzione di parti astretto contatto tra loro. Alcuni resistono ad elevatetemperature, altri no. La scelta dei tipi di adesivo èvasta, tanto quanto lo sono le aree applicative. Èperciò estremamente importante selezionareaccuratamente l'adesivo e assicurarsi che siacompatibile con i materiali che vengono utilizzati econ le condizioni ambientali in cui la parte dovràoperare. L'importanza della compatibilità chimica è statadiscussa nella Sezione 3.1 e il processo di selezionee prova degli adesivi è in continua fase di sviluppopresso la GE Structured Products. È disponibile undatabase completo che riporta tutti gli adesivi testatie considerati compatibili con le lastre dipolicarbonato Lexan“. Si raccomanda vivamentecomunque di controllare prima dell'uso lacompatibilità di tutti gli adesivi che si intendeimpiegare nel processo di lavorazione. La Tabella 3.5 presenta una visione d'insieme dialcuni dei criteri iniziali usati per selezionare unadesivo e la Tabella 3.6 fornisce un elenco di adesivicompatibili indicando i tipi generici, i nomicommerciali e le aree di applicazione. Le figure 3.2 e3.3 illustrano alcune tipiche configurazioni digiunzione e possono servire da guida perdeterminare la corretta geometria della giunzioneper una determinata applicazione.

Page 30: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.3 Ades iv i e s ig i l lant i

30

Tabella 3.6: Guida per la selezione degli adesivi per lastre di policarbonato Lexan“

* Questi prodotti sono compatibili con le lastre Lexan“ dotate di speciali trattamenti superficiali, Lexan“ Exell“ D, Lexan“ Margard“. Altri sigillanti siliconici potrebbero contenere prodotti reticolanti a base diAMMINE o BENZAMMIDE che non sono compatibili con le lastre Lexan“ e che potrebbero causare fenomeni di tensocorrosione (corrosione sotto sforzo). Prima di usare altri sigillanti siliconici, consultare ilproduttore.

Gli adesivi, i nastri adesivi e i sigillanti elencati sono stati testati solo in condizioni atmosferiche normali per determinare la loro compatibilità e le caratteristiche di adesione con le lastre Lexan“. L'effettivascelta dell'adesivo dipende dal disegno della giunzione, dalle circostanze in cui la giunzione verrà utilizzata e dalle prevalenti condizioni ambientali. In tutti i casi il tipo di adesivo dovrebbe essere primatestato nelle esatte condizioni in cui si troverà successivamente ad operare per determinare la sua piena compatibilità e le sue prestazioni.

Tipo di adesivo Nome del Per unire la Sistema a 1/2 Fornitore Commentiprodotto lastra Lexan“ a: componenti

Epossidico Scotch Weld Metalli, materiali plastici, 2 comp. 3M Company Reticolazione rapida, epossidico DP 110 gomme con elevata resistenza al taglio

Epossidico Scotch Weld Materiali plastici 2 comp. 3M Company Epossidico con elevata DP 190 resistenza al taglio

Poliuretanico Bison PUR Materiali plastici, metalli, 2 comp. Perfectalegno

Poliuretanico Plio-grip 6000 Materiali plastici, metalli, 2 comp. Good Year Flessibile, tempo d'impiego legno molto breve (10 min.)

Collante a caldo Jet Melt 3736 Materiali plastici, legno 1 comp. 3M Company Buona resistenza termica.Jet Melt 3764 Materiali plastici, legno Resistente a olio e acqua

Collante a caldo Macromelt XS6335 Materiali plastici, metalli, 1 comp. Henkel Trasparentevetro, ceramica

Siliconico *Silpruf® SCS2000 Lexan® senza trattamenti superficiali 1 comp. GE Bayer Silicones Eccellente adesione, resistente Lexan® Exell® D, ai raggi UV e agli agenti Lexan® Margard® MR5E + FMR atmosferici, flessibile.Materiali da costruzione

Siliconico *SEA 210 Materiali plastici, vetro 2 comp. GE Bayer Silicones Reticolazione rapidametallo, legno

SSiliconico Multi Sil Lexan® senza trattamenti superficiali 1 comp. GE Bayer Silicones Eccellente adesione, resistente Lexan® Exell® D, ai raggi UV e agli agenti Lexan® Margard® MR5E + FMR atmosferici, flessibile.Materiali da costruzione

Nastri Scotchtape Materiali plastici, vetro, - 3M Company Adesivizzato sui due lati, VHB Range metalli autoadesivo

Nastri Fas Tape Metalli/Materiale plastico - Fasson Adesivizzato sui due lati

Nastri PS-18 - - Velcro Nastro con chiusura tipo 'Velcro'

Nastri SR 321 - - Multifoil PE espanso, 2 latiSW 321 PE espanso, 2 lati

Nastri 5669 - - Sellotape PE espanso, 2 lati

Tabella 3.5: Gruppi di adesivi e profilo delle proprietà

Comportamento Comportamento Numero di Limiti di Riempimentoall'urto all'umidità componenti temperatura (°C) interspazi

Epossidici Cattivo Molto buono 1 o 2 200 + +

Poliuretanici Molto buono Buono 1 o 2 140 +

Collanti a caldo Buono Buono 1 60 +/-

Siliconici Eccellente Molto buono 1 o 2 250 +

Page 31: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.3 Ades iv i e s ig i l lant i

31

Giunzioni a sovrapposizione

La giunzione a sovrapposizione a doppia testaassicura la massima uniformità di distribuzionedelle tensioni nell'area sottoposta a carico.

La giunzione a sovrapposizione con ribassopermette una distribuzione più uniforme delletensioni di quanto sia in grado di fare una giunzionea sovrapposizione singola rastremata.

Una giunzione a sovrapposizione singola rastremataè più efficace di una giunzione a sovrapposizionesemplice, consentendo la flessione del bordo dellagiunzione sotto sforzo.

Una giunzione a sovrapposizione doppia garantisceuna maggior rigidità rispetto ad una giunzione asovrapposizione semplice.

Una giunzione a sovrapposizione semplice puòoriginare sotto carico una sollecitazione a leva o dipelatura, particolarmente nell'incollaggio di lastresottili.

Una giunzione a sovrapposizione circolare puòessere usata per dare maggiore rigidità e resistenzaad un assemblaggio e per minimizzare l'inflessionedelle lastre piane.

Le giunzioni a sovrapposizione a doppia codahanno una migliore resistenza alla flessione dellegiunzioni a doppia testa.

Giunzioni di testa

Le giunzioni maschio/femmina arrotondate hanno ilvantaggio di autoallinearsi e possono fungere daserbatoio di troppopieno per gli adesivi.

Le giunzioni maschio/femmina con superficied'appoggio a cuneo funzionano come stop dicontrollo per lo spessore dell'adesivo.

Le giunzioni maschio/femmina incassateaumentano la resistenza all'effetto leva dellegiunzioni di testa in linea.

Le giunzioni di testa in linea non sono di solitoraccomandate per la maggior parte dei tipi diapplicazioni.

Fig. 3.3: Configurazioni di alcuni tipi di giunzioni

1. Giunzione maschio/femminaarrotondata

2. Giunzione maschio/femmina consuperficie d'appoggio a cuneo

3. Giunzione maschio/femmina

4. Giunzione di testa

Fig. 3.2: Configurazioni di alcuni tipi di giunzioni

1. Giunzione a sovrapposizione adoppia testa

2. Giunzione a sovrapposizione conribasso

3. Giunzione a sovrapposizione singolarastremata

4. Giunzione a sovrapposizione doppia

5. Giunzione a sovrapposizionesemplice

6. Giunzione a sovrapposizionecircolare

7. Giunzione a sovrapposizione adoppia coda

Page 32: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

3.4 Raccomandazioni per la pul i z ia

32

La pulizia periodica delle lastre di policarbonatoLexan“ può essere effettuata facilmente e senzal'impiego di speciali agenti di pulizia.Ciononostante, come per tutti i materialitermoplastici, certi prodotti chimici possono causaresia danni strutturali che superficiali e occorreadottare alcune precauzioni per evitare ogni agentechimico aggressivo. L'agente base di pulizia per tutti i prodotti inpolicarbonato Lexan“ è una soluzione di acquatiepida con sapone neutro o detersivo per usidomestici, utilizzando un panno morbido o unaspugna per rimuovere le tracce di sporco. Per prevenire la formazione di macchie residue,tutte le superfici devono poi essere risciacquate conacqua fredda e asciugate con un panno morbido. Inalcuni casi questo potrebbe però non esseresufficiente, rendendo necessario l'impiego di certiprodotti pulenti a base di solventi per rimuoveremacchie ostinate, graffiti, etc. In questi casi iprodotti pulenti elencati qui di seguito sonoapprovati per utilizzo a temperatura ambiente:

• Alcol metilico• Alcol etilico• Alcol butilico• Alcol isopropilico• Acqua ragia minerale• Eptano• Esano• Etere di petrolio (punto di ebollizione 65°C)

Se si rende necessariopulire la lastra Lexan“prima della formatura,si raccomanda di

rimuovere la polvere eventualmente presente conun getto d'aria ionizzata o di passare sulla lastra unpanno morbido inumidito con acqua o con unamiscela di alcol isopropilico e acqua.

Raccomandazioni per la pulizia di Lexan“Margard“

L'esclusiva superficie della lastra Lexan“ Margard“offre un'eccellente protezione contro l'attacco diprodotti chimici. Persino i graffiti fatti con vernicespray possono essere facilmente e rapidamenterimossi. Tuttavia, proprio per la presenza di questorivestimento resistente all'abrasione, si dovrebbeevitare l'uso di agenti pulenti abrasivi e/o attrezzi dipulizia che potrebbero danneggiare o graffiare ilrivestimento.

Il procedimento di pulizia raccomandato per larimozione di graffiti, etc. è il seguente:

• per vernici, segni di pennarello, inchiostri,rossetto, etc. utilizzare i prodotti per la rimozionedei graffiti. (Vedi Tabella 3.7)

• per etichette, adesivi, utilizzare cherosene oacqua ragia minerale.

• lavare poi con una soluzione calda di sapone erisciacquare con acqua pulita.

Punti da ricordare • Non usare abrasivi o agenti pulenti fortemente

alcalini.

• Non raschiare mai la lastra con tergivetri,

lamette o altri utensili appuntiti.

• Non pulire le lastre Lexan“ sotto il sole cocente

o a temperature elevate, perché questo

potrebbe causare la formazione di macchie.

Fornitore Prodotto Applicazione

Chemalex Vandalex spray/manuale

Nucoat AG 2 manuale/panno

Prochemko Graffitex III manuale/panno

Jumbo J.T. Graffity spray/manuale/panno

!

Tabella 3.7: Prodotti raccomandati per la rimozione dei

graffiti

Pulizia prima dellaformatura

Fornitori di prodotti di pulizia raccomandati

DiverseyLever Divizia DiverseyLeverOdborárska 52 Rautatienkarn 9-11SK-831 02 Bratialava FIN-20200 TurkuSlovakia FinlandPh: 07 - 501 29 88/ Ph: 02 - 269 72 22Ph: 07 - 525 48 95

DiverseyLever DiverseyLever ABHaachtesteenweg 672 Röntgenvägen 3B-1910 Kampenhout S-14152 HuddingeBelgium SwedenPh: 016 - 61 77 77 Ph: 08 - 779 93 00

DiverseyLever AG DiverseyLeverCH-9542 Münchwilen Jamestown RoadSwitzerland FinglasPh: 071 - 969 27 27 Dyblin 11

IrelandDiverseyLever Ph: 08 - 779 93 00Wienerbergstrasse 7A-1103 Vienne DiverseyLeverAustria Calle Rosselon 174-176Ph: 01 - 60 55 70 08036 Barcelona

SpainDiverseyLever SRO Ph: 93 - 323 10 54Táborskâ 5/979140 00 Praha 4 DiverseyLeverCzech Republic General OfficesPh: 02 - 61 22 25 24 Weston Favell Centre

Northampton NN3 8 PDDiverseyLever A/S United KingdomSmedeholm 3-5 Ph: 01604 - 40 53 11DK-2730 HerlevDenmark DiverseyLeverPh: 044 - 85 61 00 Mallaustrasse 50-56

Postfach 81 03 60DiverseyLever France D-68 219 Mannheim9-11, Avenue du Val de Fontanay Germany94133 Fontanay Sous Bois Ph: 0621 - 875 70FrancePh: 01 - 45 14 76 76 DiverseyLever

Maarssenbroekseweg 2DiverseyLever (Offices) 3606 AN MaarssenVia Meucci 40 Netherlands20128 Milan Ph: 030 - 247 69 11ItalyPh: 02 - 25801 Web page:

www.diverseylever.comDiverseyLever Sp. z.o.o.UI Zupnica 1703-821 WarsawPolandPh: 022 - 670 24 32

Prodotti pulentiraccomandati

SUMALIGHT D12

BRUCODECID(prodotto pulente per situazioni

particolarmente difficili p. es. stazioni

ferroviarie)

Page 33: Guida per la lavorazione - sargom.it Lexan.pdf · termoformati in lastre di policarbonato Lexan“. Tavola 1.0: Formabilità Materiale Formatura Formatura per caduta Formatura di

Americas

United StatesGE Plastics1 Plastics AvenuePittsfield, MA 01201Tel. (1) (413) 448 5400

BrazilGE Plastics South AmericaAv. Das Nacoes Unidas, 12995 - 20 AndarEdificio Plaza Centenario04578 - 000 Sao Paulo, SpBrazilTel. (55) 11 5505 2800Fax (55) 11 5505 1757

ArgentinaGE Plastics South AmericaAv. L.N. Alem 619 9 Piso1001 Buenos AiresArgentinaTel. (54) 1 317 8753Fax (54) 1 313 9560

Europe

The NetherlandsGeneral Electric Plastics B.V.Plasticslaan 1PO Box 117NL - 4600 AC Bergen op ZoomThe NetherlandsTel. (31) (164) 29 27 42Fax (31) (164) 29 19 86

United KingdomGE Plastics Ltd Old Hall RoadSaleCheshire M33 2HGUnited KingdomTel. (44) (161) 905 50 01Fax (44) (161) 905 50 04

ItalyGeneral Electric Plastics Italia S.p.A.Viale Brianza 181I - 20092 Cinisello Balsamo (Mi)ItalyTel. (39) (02) 61 83 42 61Fax (39) (02) 61 83 42 09

GermanyGeneral Electric Plastics GmbHEisenstraße 5D - 65428 RüsselsheimGermanyTel. (49) (61 42) 601 101Fax (49) (61 42) 601 259

SpainGET sl (Gestión y Especificaciones Técnicas)Agente Oficial España y PortugalC/Girona, 67, 3°-2a08009 BarcelonaSpainTel. (34) (93) 488 03 18Fax (34) (93) 487 32 36

FranceGeneral Electric Plastics France S.à.R.L.Z.I. de St. Guénault B.P. 67F - 91002 Evry-CedexFranceTel. (33) (1) 60 79 69 57Fax (33) (1) 60 79 69 21

Pacific

AustraliaGE Plastics (Australia) Pty. Ltd.175 Hammond RoadDandenong, Victoria 3175AustraliaTel. (61) 39 794 4204Fax (61) 39 794 8563

BeijingGE PlasticsCitic Building, 3rd FloorNo. 19 Jian Guo Men Wai AvenueBeijing 100004ChinaTel. (86) 10 6500 6538Fax (86) 10 6500 6476

GuangzhouGE Plastics GuangzhouRoom 1212, Yi An PlazaNo. 38, Jian She 6 RoadGuangzhou, 510060ChinaTel. (86) 20 8387 2818Fax (86) 20 3128 or 3118

Hong KongGE Plastics Hong Kong Ltd.Rm 1008, Tower 1, The Gateway25 Canton RoadKowloonHong KongTel. (852) 26 29 0880Fax (852) 26 29 0801

IndonesiaGE Plastics IndonesiaMenara Batavia 5th Floor,JI KH Mas Manyur kav.126Jakarta 10220IndonesiaTel. (62) 21 574 4980Fax (62) 21 574 7101

JapanSP Pacific Ltd.Nihonbashi Hamacho Park Bldg. 5th Floor2-35-4 Nihonbashi HamachoChuo-ku, Tokyo 103JapanTel. (81) 3 569 6301Fax (81) 3 569 6306

KoreaGE Plastics Korea Co. Ltd.#231-8 Nonhyun-DongKangnam-KuSeoul 135-010KoreaTel. (822) 510 6290Fax (822) 510 6606

ShanghaiGE Plastics Shanghai10th Floor, Shartex Center88 Zunyi Road(s)Shanghai 200335 ChinaTel. (86) 21 6270 6789Fax (86) 21 6270 9973Fax (86) 21 6270 9974 Fax (86) 21 6270 9975

SingaporeGE SingaporeGE Tower, 240 Panjang Pagar Road#500 Singapore 088540Tel. (65) 326 3900Fax (65) 326 3946

TaiwanGE Plastics13th Floor, #168Tun Hua North RoadTaipeiTaiwanTel. (886) 2 514 9842Fax (886) 2 514 9921

ThailandGE Plastics Thailand15th Floor, Thaniya Plaza Buiding52 Silom Road, Bangkok 10500ThailandTel. (662) 231 2918Fax (662) 231 2322

GE Structured Products

Ogni informazione, raccomandazione o suggerimento – scritto o orale – fornito da General ElectricCompany, USA, o da qualsiasi altra sua consociata, affiliata ovvero dai relativi rappresentantiautorizzati, sono dati in buona fede, sulla base delle cognizioni ed in base alla prassi al momento inessere presso la General Electric. I prodotti della General Electric Company, o se applicabile, quelli delle Società collegate o affiliate,sono venduti in base alle Condizioni di Vendita stampate sul retro della conferma d’ordine o dellafattura o disponibili a richiesta. Il presente documento non comporta alcuna modifica, mutamento,sostituzione o rinuncia ad una qualsiasi delle Condizioni di Vendita. Ciascun utilizzatore del prodotto èresponsabile della relativa scelta e della idoneità del prodotto fornito al particolare scopo cui èdestinato e ciò attraverso tutte le fonti disponibili (incluso il collaudo del prodotto finito, nellecondizioni ambientali del caso). Poiché l’effettivo utilizzo dei prodotti è al di fuori del controllo diGeneral Electric Company, delle sue consociate e affiliate, tale uso è sotto la specifica ed esclusivaresponsabilità dell’utilizzatore e General Electric Company, le sue sussidiarie ed affiliate non sarannoritenute né responsabili né perseguibili per qualsiasi danno occorso per incorretto o errato uso deimateriali. Nessuna informazione, raccomandazione e/o suggerimento forniti possono essere interpretaticome fatti per consentire la violazione di brevetti, o per consentire la concessione di una licenza su unbrevetto della General Electric Company, USA, o qualsiasi sua società consociata, ovvero per consentirela concessione del diritto di depositare qualsiasi brevetto.

Lexan® e Valox® sono marchi registrati della General Electric Co., USA.

PP

/SP

E/T

M/p

roce

ssin

g g

uid

e/It

a/1

0-0

2

www.GEStructuredProducts.com