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Rev. 01 05_2014 EXV 2.0

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EXV 2.0

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Installazione - Sicurezza - Uso - Manutenzione

ATTENZIONE

Consultare ATTENTAMENTE questo ma-nuale prima di procedere a qualsiasi in-tervento della macchina(1).

SCOPO DEL MANUALE

- Questo manuale è stato redatto dal Costruttoree costituisce parte integrante del corredo dell’at-trezzatura.Deve essere conservato con cura e consegnatoai responsabili, agli incaricati del trasporto, instal-lazione, uso, manutenzione, riparazione, l’eventua-le smaltimento finale etc...In caso di smarrimento richiederne una copia alcostruttore.

- Le informazioni contenute sono diretteall’utilizzatore professionale(2).Il presente manuale indica l’utilizzo previsto del-l’apparecchiatura e fornisce istruzioni per il traspor-to, l’installazione, il montaggio e l’uso della stes-sa. Fornisce informazioni sulla presenza di rischiresidui.

Il personale adetto alla manutenzionedeve essere qualificato, e avvertito deirischi connessi con le operazioni di ma-nutenzione.

- É opportuno ricordare che il manuale di istruzio-ne non può mai sostituire un’adeguata esperien-za dell’utilizzatore; per alcune operazioni partico-larmente impegnative il presente manuale costitu-isce un promemoria delle principali operazioni dacompiere da operatori con preparazione specificaacquisita ad esempio frequentando corsi di istru-zione presso il costruttore.

- Per una ricerca rapida degli argomenti consulta-re l’indice degli argomenti.

- Il manuale definisce lo scopo per cui l’attrezzatu-ra è stata costruita e contiene tutte le informazioninecessarie per garantirne un uso sicuro e corret-to.

- I disegni/foto sono forniti a scopo esemplificativo.Anche se l’attrezzatura in Vostro possesso si dif-ferenzia sensibilmente dalle illustrazioni contenu-te in questo documento, la sicurezza e le informa-zioni sulla stessa sono garantite.

- Il costruttore, nel perseguire una politica di co-stante sviluppo ed aggiornamento del prodotto, puòapportare modifiche senza alcun preavviso.

- Possibili incidenti possono essere evitati seguen-do queste istruzioni tecniche compilate con riferi-mento alle direttive CEE in materia.

- In ogni caso conformarsi sempre alle norme disicurezza nazionali.

Non rimuovere e non deteriorare le pro-tezioni, le etichette e le scritte partico-larmente quelle imposte dalla legge.

Nessuna parte di questo manuale puòessere riprodotta senza autorizzazioneespressa da parte della società BASSOFRANCO srl.

LEGGERE IL MANUALE

(1) La definizione attrezzatura, sostituisce la denominazionecommerciale a cui fa riferimento il manuale in oggetto (vedicopertina).(2) Sono le persone adibite all’installazione dell’attrezzatura concompetenza specifica del settore edile e di serramenti indu-striali.

LEGGERE IMPORTANTE

LEGGERE IMPORTANTE

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EXV 2.0 Evacuatori fumo - calore

- Le parti di testo da non trascurare, sono stateevidenziate in grassetto e precedute da simboliqui di seguito illustrati e definiti.

Indica pericoli imminenti che possonoprovocare gravi lesioni; è necessarioprestare attenzione.

Indica che è necessario adottare com-portamenti idonei, al fine di evitare inci-denti o danneggiamenti alle cose.

Indicazioni tecniche di particolare impor-tanza.

Indica di consultare ATTENTAMENTEquesto manuale prima di procedere aqualsiasi intervento sull’attrezzatura.

Indica il tipo di operatore che deve o puòeseguire l’operazione descritta.OPERATORE TIPO “A”.Utilizzatore dell’attrezzatura.

Indica il tipo di operatore che deve o puòeseguire l’operazione descritta.OPERATORE TIPO “B”.Manutentore ed installatore dell’attrez-zatura.

PERICOLO ATTENZIONE

LEGGERE IL MANUALE

OPERATORE UTILIZZATOREA

OPERATORE MANUTENTOREB

CAUTELA PRECAUZIONE�

note _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

IMPORTANTE IMPORTANTE LEGGERE

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Installazione - Sicurezza - Uso - Manutenzione

INDICE PER ARGOMENTI

La ditta BASSO FRANCO srl è presente nel mercato dal 1985 con la realizzazionedi evacuatori fumo e calore per lo smaltimento dei fumi e del calore e gli aeratori ADRbrevettati per garantire un efficace ricambio d’aria all’interno delle unità produtti-ve.Per quel che riguarda gli evacuatori di fumo/calore è da precisare che consentono,in caso d’incendio, di “smaltire” i fumi prodotti dalla combustione permettendo cosìla rapida evacuazione dei locali interessati.Da analisi statistiche si è visto che i decessi in caso d’incendio dipendono in granparte dall’effetto dei fumi all’interno dei locali.Oltre allo smaltimento dei fumi, gli evacuatori permettono di diminuire la temperaturainterna dei locali, aumentando il grado di sicurezza per collasso strutturale.Gli aeratori permettono invece di far ricircolare l’aria durante le normali lavorazioni,garantendo così un comfort ambientale molto elevato.

CAPITOLO 1 AVVERTENZE1.1 CONGRATULAZIONI1.2 ASSISTENZA1.3 GARANZIA1.4 DESTINAZIONE D’USO1.5 USO PREVISTO1.6 DEFINIZIONI1.7 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO1.8 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA

CAPITOLO 2 DATI TECNICI2.1 PREMESSA2.2 DATI TECNICI2.3 ETICHETTATURA DI SICUREZZA APPLICATA2.4 ETICHETTATURA CE

CAPITOLO 3 SICUREZZA3.1 PREMESSA3.2 SEGNALETICA DI SICUREZZA3.3 NORME DI SICUREZZA GENERALI3.4 NORME DI SICUREZZA SPECIFICHE3.5 ALLACCIAMENTI3.6 IMPIANTO DI MESSA A TERRA3.7 IDENTIFICAZIONE ZONE A RISCHIO ED A RISCHIO RESIDUO

BASSO FRANCO LUCERNARI S.R.L.

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CAPITOLO 4 INSTALLAZIONE

4.1 MONTAGGIO VALVOLA TERMICA E BOMBOLETTA (*)4.1.1 COMANDO DI EMERGENZA A DISTANZA4.1.2 COLLAUDO FINALE DELL’IMPIANTO4.1.3 ELENCO DEI CONTROLLI DA ESEGUIRE4.1.4 RIARMO DELLA VALVOLA TERMICA

4.2 MONTAGGIO ATTUATORE PIROTECNICO4.3 AVVERTENZE GENERALI PER L’ALLACCIAMENTO ELETTRICO4.4 TIPOLOGIA DI INSTALLAZIONE4.5 CHIUSURA DELL’EFC

CAPITOLO 5 FUNZIONAMENTO5.1 AZIONAMENTO DEGLI EFC E ISTRUZIONI PER UN CORRETTO USO

CAPITOLO 6 MANUTENZIONE6.1 OPERATORE RESPONSABILE6.2 RACCOMANDAZIONI GENERALI PER LA MANUTENZIONE6.3 CONSIGLI PER LA MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO

6.3.1 PROVA DI SCATTO DELLO SPILLO6.3.2 MANUTENZIONE CILINDRO PNEUMATICO

6.4 VERBALE DI CONTROLLO PERIODICO EFC

CAPITOLO 7 SMALTIMENTO7.1 PREMESSA7.2 SMALTIMENTO RIFIUTI7.3 DEMOLIZIONE APPARECCHIATURA

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AVVERTENZE

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CAP.1 AVVERTENZE

1.1 CONGRATULAZIONI

Gentile Cliente , vogliamo congratularci con Leiper aver scelto un Nostro prodotto.

I prodotti BASSO FANCO srl sono costruiti te-nendo conto delle norme di sicurezza vigenti.

In questo manuale sono descritte ed illustrate levarie operazioni di trasporto, di uso ed interventidi regolazione, necessarie per utilizzare e con-servare al meglio la Vostra apparecchiatura.

Vi preghiamo di leggere attentamente leistruzioni e le attenzioni contenute inquesto manuale.

1.2 ASSISTENZA

I tecnici della Ditta BASSO FRANCO srl sono di-sponibili per qualsiasi intervento di manutenzioneordinaria o straordinaria.

La richiesta di intervento deve essere inoltrata allaDitta BASSO FRANCO srl telefonando o invian-do un fax ai numeri riportati in copertina.

Nel caso la Vostra attrezzatura necessitasse di as-sistenza o riparazione, Vi preghiamo di rivolgerVial rivenditore stesso.

LEGGERE IL MANUALE

1.3 GARANZIA

L’attrezzatura è garantita 1 anno in tutte le com-ponenti meccaniche, pneumatiche e elettriche.Qualora tutte queste componenti risultasserodiffettose all' origine, l'attrezzatura verrà sostiuita (il prodotto deve essere stato trattato in modoappropriato secondo le istruzioni d'uso).La garanzia decorre dalla data di consegna del-l' attrezzatura.La garanzia copre la sostituzione gratuita dei pez-zi di ricambio.

Riassumendo, la garanzia non è valida nei seguen-ti casi:

- l’attrezzatura è stata modificata senza averconsultato il personale della BASSO FRANCOsrl.

- errata installazione.

- danni da trasporto o circostanze che comunquenon possono farsi risalire a difetti di fabbricazionedell'’ attrezzatura.

- la riparazione è effettuata da personale non au-torizzato.

- il materiale o i pezzi di ricambio usati per la sosti-tuzione di parti avariate, non sono corrispondentia quelli forniti con la macchina dalla BASSOFRANCO srl.

- l'attrezzatura non sia stata impiegata nel modo enell'uso specifico per cui è stata progettata e co-struita.

Il presidente

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1.4 DESTINAZIONE D’USO

L’attrezzatura è un evacuatore naturale di fumo/calore ovvero un dispositivo che agevola l’eva-cuazione naturale del fumo e calore prodotto daincendi.

L’evacuatore si utilizza in edifici industriali e com-merciali e permette in caso di incendio di:

1) evacuare fumo e calore dall’edificio in misuratale da permettere minori rischi di intossicazioneda fumo per le persone presenti all'interno;

2) facilitare l ’azione dei soccorsi;

3) proteggere il più possibile le strutture dagli ef-fetti dell’incendio (collasso delle strutture portan-ti);

4) proteggere le merci ed i macchinari contro l ’azio-ne del fumo, dei gas caldi e da sostanze corrosi-ve e tossiche che possono svilupparsi;

5) ritardare o evitare l ’ incendio a pieno sviluppo(“flash over”).

1.5 USO PREVISTO

L’uso prevedibile dell’attrezzatura è l’evacuazionedi fumo e calore e la ventilazione dell’edificio in-dustriale o commerciale.

Non si prevedono altri usi possibili.

È assolutamente vietato installare l’ap-parecchiatura in ambienti con atmosfe-ra esplosiva.

Un utilizzo non conforme a quanto previsto dalladitta BASSO FRANCO srl solleva la stessa daqualsiasi responsabilità per danni a persone oa cose.

PERICOLO ATTENZIONE

1.6 DEFINIZIONI

Superficie geometrica d’apertura di unevacuatore di fumo e calore (Av):superficie della sezione inferiore dell’evacuatoredi fumo/calore.

Superficie utile d’apertura di un evacuatoredi fumo e calore (Aa):superficie aerodinamicamente efficacedell’evacuatore di fumo e calore ridotta rispettoalla superficie geometrica d’apertura.Tale valore alla base del calcolo didimensionamento è dato da:

Aa = Av * Cv

Superficie utile totale d’apertura (SUT) deglievacuatori di fumo e calore:somma delle singole superfici utili di apertura.

1.7 DESCRIZIONE DEL PRODOTTOEXV (fig.1)

1. Copertura in policarbonato alveolare2. Cerniere movimento copertura3. Telaio apribile4. Montante superiore5. Sistema leveraggio6. Bomboletta CO2

7. Montante inferiore8. Telaio fisso9. Telaio apribile10. Traverso unione spoiler11. Spoiler fisso12. Spoiler mobile13. Cilindro14. Ampolla termosensibile15. Valvola termica16. Attuatore pirotecnico

PERICOLO ATTENZIONE

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AVVERTENZE

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EXV + SISTEMA DI APERTURAPER AERAZIONE(fig.2)

Stessi particolari costruttivi come per l'EFCnormale con l'aggiunta di:

1. Modifica del cilindro pneumatico per consentirel'apertura controllata dell' EFC.

1.8 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA

PRINCIPI DI BASE

- L’installazione degli EFC mod. EXV deve esse-re realizzata in modo da assicurare, in caso di in-cendio, la fuoriuscita dei fumi e gas caldi prodottied evitare quindi che i locali colpiti siano totalmenteinvasi mantenendo una zona libera da fumo nellaparte inferiore dei medesimi.

- La SUT deve essere dimensionata secondoquanta esposto nella normativa EN 12101-2.

I valori ottenuti rappresentano la superficie mini-ma necessaria.

fig. 2

Tali dispositivi devono essere azionabili da posizionisicure che non presentino pericolo di incendio.

In presenza di impianto per ventilazione giornalierasi raccomanda che l'impianto di evacuazionevenga scaricato dall'aria ultimate le operazionidi apertura e chiusura per la ventilazione.In presenza di evacuatori con comando a distanza per apertura di emergenza( box valvole,centralina) le tubazioni dell'impianto devono essererealizzate in rame.

LEGGERE IMPORTANTE

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AVVERTENZE

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- Nel calcolo della SUT non si deve tenere contodelle eventuali installazioni di aerazione e di ven-tilazione esistenti, a meno che esse, in caso diincendio, possano essere considerate a tutti glieffetti come EFC operanti conformemente alla pre-sente norma; in tale evenienza dovra esserne di-mostrata I’efficienza e la validità.

CRITERI BASE DI COSTRUZIONE E DI INSTAL-LAZIONE

- Gli EFC devono essere installati, per quanto pos-sibile, in modo omogeneo nei singoli compartimentia soffitto.

- In generale e' preferibile installare un numero ele-vato di EFC di dimensioni ridotte piuttosto che pochidi grandi dimensioni.

- Occorre inoltre prevedere, come minima, un EFCogni 200 m2 su copertura piana o con pendenzanon maggiore del 20% ed un EFC ogni 400 m2

con pendenza maggiore del 20% (Ie misure sonoriferite alia superficie coperta).

- Nei locali in cui la copertura ha una pendenzamaggiore del 20%, gli EFC devono essere posti,per quanto possibile, nella parte più aIta, della co-pertura stessa.

- II centro di ogni singolo apparecchio non devecomunque trovarsi al di sotto dell’altezza di riferi-mento h del locale.- Per coperture piane e con pendenza non mag-giore del 20%, la distanza fra gli EFC non deveessere maggiore di 20 m nè minore di 5 m, fra gliEFC e Ie pareti perimetrali la distanza massimadeve essere di 10 m e quella minima di 5 m.

- Per coperture con pendenza maggiore del 20%,la distanza fra gli EFC nonchè fra questi e Ie pare-ti perimetrali, non deve essere maggiore di 20 m.

- La lunghezza laterale di un EFC non deve averelunghezza maggiore di 2,5 m, e la proporzionedella superficie geometrica non deve essere mag-giore di 5:1.

- Nel caso di copertura a dente di sega o a shednon possono essere installati EFC sulla falda ver-ticale o a maggiore pendenza se il loro funziona-mento è negativamente influenzato dal vento.- Per il montaggio di EFC su edifici con altezzamaggiore di 20 m o edifici particolarmente espo-sti, come per esempio i capannoni peraviorimessa, devono essere verificati i parametridi stabilità e sicurezza.

- Particolare cura deve essere posta nella realiz-zazione di tali installazioni al fine di evitare cheesse stesse possano aggravare il pericolo di pro-pagazione di incendio da un fabbricato ad un al-tro, nel fabbricato stesso e da un compartimentoall’altro.

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DATI TECNICI

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CAP.2 DATI TECNICI

2.1 PREMESSA

L’evacuatore di fumo/calore EXV e costruito se-condo la normativa UNI EN 12101-2:2004

STRUTTURA E FUNZIONAMENTO

II telaio apribile e ottenuto da uno speciale profiloin alluminio.La copertura esterna e disponibile in policarbonatoalveolare (vari spessori) del tipo protetto (reazione

II sistema di apertura posta all’interno del telaio ècomposto da un leverismo e viene azionato da uncircuito di sicurezza attivato mediante un’ampollatermosensibile che, in caso di incendio, si rompea 68°C e fa scattare il meccanismo di perforazio-ne della bomboletta contenente CO .

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L’apertura può essere comandata anche a distan-za collegando un attuatore pirotecnico ad unacentralina con rilevatore di fumi e calore o ad unpulsante di emergenza, oppure collegando l’im-pianto ad un box valvole.

L’evacuatore è ispezionabile dall’esterno. L’aper-tura dell’evacuatore avviene per sblocco del si-stema di ritegno (vedi cap. MANUTENZIONE).

La tabella qui sotto riportata illustra alcune dimen-sioni “tipo” di evacuatori, in quanto possono es-sere costruiti con misure variabili da un minimo di70x70 cm ad un massimo di 191x250 cm.

DATI TECNICI EVACUATORI FUMO/CALORE - EXV

TIPO CODICE IDENTIFICATIVO

EXV 70 X 70 70 x 70 cmEXVEXV

150 x 80 cm

EXVEXV

200 x 100 cm250 x 150 cm250 x 191 cm

note _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

note _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

DIMENSIONI (AxB)

EXVEXV 80 X 150EXV 100 X 200EXV 150 X 250EXV 191 X 250

un sistema di controllo sensibile al vento.ed è idoneo per l'installazione a parete solo con

al fuoco in Classe 1).

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CARATTERISTICHE PRINCIPALI

1) SPOILER2) TELAIO APRIBILE3) COPERTURA ESTERNA4) DISPOSITIVO ATTUATORE

Tessuto ignifugo plissettatoProfilato in alluminio.Policarbonato alveolare (vari spessori).Valvola termica che attiva una bomboletta di CO .2

5) SISTEMA DI APERTURA Cilindro pneumatico collegato a sistema di leveraggio per l'

apertura sincronizzata della copertura.

PESO EVACUATORE EXV(max. pesi rilevati)

Dimensioni 1.91 x 2.5 mt

Telaio alluminio + dispositividi apertura automatica < 35 kgCopertura in policarbonato alveolare < 4 kg

Totale < 39 kg

2.2 DATI TECNICI

note _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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DATI TECNICI

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2.3 ETICHETTATURA DI SICUREZZAAPPLICATA

Logo marcatura CE

Divieto di avvi-cinarsi alle per-sone non auto-rizzate

Divieto di usarefiamme libere

Divieto diusare acquaper spegnereincendi

Pericolo caduta

Pericolo appa-recchi in ten-sione

Leggere atten-tamente il ma-nuale Pericolo appa-

recchio ad aper-tura automatica,non sostare nelraggio di azione

Obbligo di uti-lizzare ade-guati sistemi diritenuta e anco-raggio

Obbligo di uti-lizzare scarpeantinfortunistichedurante le ope-razioni di mon-taggio e manu-tenzione

Obbligo di uti-lizzare i guantidurante le ope-razioni di mon-taggio e manu-tenzione

Pericolo schiacciamentoOrgani in movimento

Pericolo generico Avvisare il re-sponsabile dellasicurezza, pri-ma di avvicinar-si ai dispositiviEXV

TARGHETTA 1

TARGHETTA 2

Leggere atten-tamente il ma-nuale

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2.4 ETICHETTATURA CE

Per identificare la Vostra apparecchiatura dovetesaper riconoscere esattamente le siglestampigliate sulla targhetta CE:

TARGHETTA 3

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SICUREZZA

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CAP. 3 SICUREZZA

3.1 PREMESSA

Il rispetto delle norme di sicurezza mette l'operato-re in condizioni di lavorare produttivamente, sen-za pericolo di arrecare danni a se stesso ed aglialtri.E' vietato l'utilizzo dell’apparecchiatura per motividiversi da quelli precedentemente descritti e apersonale non debitamente addestrato.

Prima di iniziare ad operare l'addetto deve essereperfettamente a conoscenza della funzione e po-sizione di tutti i comandi, delle caratteristiche tec-nico-funzionali della stessa, aquisite da un'accu-rata e completa visione del testo contenuto nelpresente manuale.

3.2 SEGNALETICA DI SICUREZZA

Le etichette posizionate sull’apparec-chiatura sono di fondamentaleimportanza per la sicurezza degli ope-ratori che gravitano all’interno diun’azienda.

Leggerle attentamente e memorizzarneil contenuto.Sostituirle se deteriorate o smarrite.

3.3 NORME DI SICUREZZA GENERA-LI

Importante: per il corretto impiego di questa mac-china, ed al fine di salvaguardare l'incolumità delpersonale addetto attenersi scrupolosamente alleseguenti norme di carattere generale.

PERICOLO ATTENZIONE

PERICOLO ATTENZIONE

1) Mantenere ordinata e pulita la zona di in-tervento attorno all’apparecchiatura (in casodi intervento di manutenzione o riparazione).Il disordine sul posto di lavoro comporta pericolo.Il pavimento deve essere asciutto e privo di mac-chie d'olio, di grasso o di ghiaccio.

2) Non lasciare utensili o chiavi sopra l’appa-recchiatura o in prossimità di essa.Dopo ogni intervento di manutenzione, o di sosti-tuzione di accessori, controllare accuratamenteprima di provare l’apparecchiatura:di non lasciare chiavi o attrezzature sopra la cu-pola mobile o fra il telaio di base e la cupola stes-sa.

3) Vestire in modo adeguato.L'abbigliamento dell'operatore deve essere il piùidoneo possibile, vale a dire non troppo ampio eprivo di parti svolazzanti ed appigli. Le manichedevono avere l'elastico. Non bisogna portare cin-ture, anelli e catenine. Possibilmente usare scar-pe antinfortunistiche. I capelli lunghi devono es-sere legati da un elastico od opportunamente con-tenuti.

4) Evitare posizioni instabili.Assicurarsi costantemente di essere in posizionesicura rispetto l’apparecchiatura ed in giusto equi-librio.

5) Chiavi di accesso al quadro elettrico di co-mando.Consegnare la chiave di accesso ai comandi del qua-dro elettrico, alle persone autorizzate all'accesso.

6) Far eseguire le riparazioni da personale qua-lificato.Questa apparecchiatura e le sue parti elettrichesono realizzate secondo le vigenti normeantinfortunistiche.Le riparazioni devono essere eseguite esclusiva-mente da personale qualificato con l'utilizzo di partidi ricambio originali, altrimenti ne potrebbero deri-vare danni per l'utilizzatore.

7) Staccare la tensione.Qualsiasi intervento di manutenzione ordinaria ostraordinaria deve avvenire ad apparecchiaturaferma e priva di alimentazione elettrica. Prima diprocedere disattivare dal quadro l'interruttore ge-nerale di alimentazione.

LEGGERE IL MANUALE

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8) Corretta illuminazione.Per facilitare le operazioni di controllo e diconduzione, il locale che accoglie l’apparecchia-tura deve essere adeguatamente illuminato.

9) Evitare un errato impiego del cavo di ali-mentazione.

Utilizzare solo cavi di sezione adeguata alla po-tenza installata dell’apparecchiatura. Salvaguar-dare il cavo da elevate temperature, olio e spigolitaglienti. Cambiare i cavi ove si verifichi la lorousura o il loro danneggiamento.

10) Corpi estranei.Non interporre corpi estranei tra la copertura mo-bile ed il telaio di base.

11) Non dare tensione all’apparecchiatura ma-nomettendo l'interruttore generale e idispositivi di sicurezza.

12) Conservare con cura il presente manualedi istruzioni.

3.4 NORME DI SICUREZZA SPECIFI-CHE

1) Il montaggio deve essere eseguito sola-mente da personale della BASSO FRANCO srlo da personale debitamente istruito in accor-do con la BASSO FRANCO srl.Non può essere installato da personale non com-petente in materia di installazioni.

2) Nel caso di manutenzione o riparazione daeffettuarsi sopra il solaio del capannone doveè installata l’apparecchiatura:deve essere avvisato il responsabile della sicu-rezza dell’azienda;devono essere predisposti tutti i dispositivi di pro-tezione individuale previsti;la zona dell' intervento deve essere delimitata daapposite segnalazioni sia sul solaio del capanno-ne, sia a terra;nessuno può avvicinarsi alle operazioni di manu-tenzione al di fuori del personale adetto.

3) Per eseguire qualsiasi tipo di manutenzio-ne sull’attrezzatura si deve escludere e ren-dere inneficaci i dispositivi di apertura auto-matica in caso di incendio e fumo (vedi cap. 6MANUTENZIONE).

4) È assolutamente fatto DIVIETO di installa-re l’apparecchiatura in ambienti con atmosfe-ra esplosiva.

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SICUREZZA

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3.5 ALLACCIAMENTI

È a cura del cliente predisporre la rete di alimen-tazione (elettrica, pneumatica), adatta a soppor-tare i picchi di massimo assorbimento dell'impian-to (vedi tabella dati tecnici macchina Cap.02).

Gli impianti elettrici o pneumatici di collegamentoall'impianto devono essere eseguiti da personalequalificato, che rispetti le norme generali di instal-lazione di impianti elettrici. Vedi Norma CEI EN60-204/1.

note _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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EXV 2.0 Evacuatori fumo - calore

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3.6 IMPIANTO DI MESSA A TERRA

L’apparecchiatura deve essere collegata con unefficiente impianto di messa a terra.Collegare i punti di messa a terra al cavo di mes-sa a terra. Rispettare nella fondazione deidispersori di terra e nella scelta dei cavi condutto-ri le normative CEI EN 60-204/1.

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CAUTELA PRECAUZIONE�

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Un comportamento corretto da parte del-l'operatore nell'uso dell’apparecchiatu-ra abbatte il rischio di incidenti da lavo-ro.

3.7 IDENTIFICAZIONE ZONEA RISCHIO ED A RISCHIORESIDUO

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EXV 2.0 Evacuatori fumo - calore

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4.1 MONTAGGIO VALVOLA

- CARATTERISTICHE TECNICHE

Si tratta di un dispositivo di perforazione da instal-lare direttamente sul cilindro attuatore.Al raggiungimento della temperatura di taratura,determinata dalla scelta della fialetta termica, que-sta esplode liberando un dispositivo che perfora ilfondello di una bombola di CO

2.

Il gas affluisce al cilindro provocandone l’apertu-ra.

NOTA BENE: stabilire con il committente comepotrà essere effettuata la manutenzione obbli-gatoria annuale ( se dall'interno o dall'esterno) ese è richiesto anche il comando manuale a distan-za, in modo da prevedere gli accessori adeguati.Per questo la BASSO FRANCO s.r.l.,tramite il pro-prio Ufficio Tecnico, è disponibile per fornire i rag-guagli necessari secondo le diverse esigenze.La BASSO FRANCO s.r.l. non è comunque re-sponsabile della progettazione dell'impianto dievacuazione nel suo complesso.Sarà a carico del serramentista stabilire la formae il numero degli evacuatori in base ai calcoli (vedi

comittente.Le valvole termiche o termoselettrici vengono for-nite già armate (quindi fare attenzione a non rom-pere la fialetta e a non svitare la ghiera posta sot-to la fialetta) e possono essere avvitate diretta-mente al cilindro sul foro specificato.La bomboletta di CO2 deve essere avvitata sullavalvola termica (fig. 1).

NOTA BENE: AVVITARE LA BOMBOLETTASOLO DOPO AVERE CHIUSO L'EFC E RIA-PRIRLO QUEL TANTO CHE VI PERMETTA DIESEGUIRE L'OPERAZIONE. QUESTO PERPERMETTERE LO SFIATO DELL'ARIA CONTE-NUTA NELL'IMPIANTO DURANTE IL RIENTRODELLO STELO.

Utilizzare eventualmente nastro di teflon per mi-gliorare la tenuta dei raccordi.A seguito di una avvenuta evacuazione riarmarela valvola come spiegato nel punto (RIARMO DEL-LA VALVOLA).

4.1.1 COMANDO DI EMERGENZA A DISTANZA

Il comando a distanza può essere effettuato trami-te "boxes valvole manuali" o tramite azionamentoelettrico.

Tramite box valvole manuali (DIS. 6): il box deveessere collegato alla valvola termica posta sul ci-lindro/cilindri tramite tubature in rame Ø6x4 mm eraccordi (esclusi dalla fornitura Basso Franco S.r.l).

L'azionamento elettrico deve essere avvitato sullavalvola termica. Gli azionamenti elettrici posti sul-le varie valvole termiche potranno essere collega-ti tra loro in parallelo (fino ad un massimo di n° 10)e collegati alla centralina seguendo le istruzionifornite dopo avere completato il cablaggio dellastessa. Alla centralina (fornita anche di batterietampone) saranno collegati i rilevatori di fumo e lapulsantiera di emergenza (più eventuali segnaliacustici, esclusi dalla fonitura BASSO FRANCOS.r.l).

- INSTALLAZIONE

1) Rimuovere il coperchio valvola.2) Allentare completamente la ghiera del

portafialetta.3) Spingere lo spillo fino in posizione di arma-

mento (circa 2 mm più all’interno della guar-nizione bianca in Teflon).

fig. 1

UNI9494 / EN12101-2) fatti da Lui o dal Suo

CAP. 4 INSTALLAZIONE

IMPORTANTE!!!

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INSTALLAZIONE

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4) Premere con un dito il perno portafialetta, chedeve rientrare completamente (con un minimosforzo).

5) Inserire la fialetta (la parte a punta verso ilcorpo valvola).

6) Stringere la ghiera del portafialetta (a fondo masenza deformare il ponticello).

7) Rimontare il coperchio valvola.8) Effettuare una prova come previsto per la

manutenzione semestrale (vedi il capitoloMANUTENZIONI)

9) Montare la bomboletta di CO2 prevista.

10) Installare l’unità sul cilindro tramite l’appositoraccordo filettato.

11) Montare, se previsto, l’attuatore pirotecnicosul ponticello portafialetta, avvitandolo fino ache l’estremità sia a circa 2 mm dalla fialetta.

ATTENZIONE! Tale distanza minima èfondamentale per la sicurezza del suofunzionamento

4.1.2 COLLAUDO FINALE DELL'IMPIANTO

Di seguito verranno analizzate le parti dell'impian-to di fornitura BASSO FRANCO S.r.l, l'installatoredovrà naturalmente verificare quant'altro faccia

parte integrante degli evacuatori e contribuisca alfunzionamento degli stessi.

Dopo avere eseguito l'installazione seguendo isuggerimenti finora forniti, è necessario effettuareil collaudo finale per accertare il corretto funziona-mento dell'impianto.L'ideale sarebbe simulare l'emergenza sulla totali-tà dell'impianto, ma naturalmente, per motivi prati-ci ed economici, si dovrà limitare la simulazionead una parte dell'impianto in accordo con i VV .FF.e con quanto prescritto dalla normativa vigente.Nel caso sia installato un sistema automatico dirilevazione non fornito dalla nostra Società,l'installatore si dovrà attenere alle prescrizioni delfabbricante.

4.1.3 ELENCO DEI CONTROLLI DA ESEGUIREa) Verifica del buon funzionamento delle cerniere

dei serramenti.b) Verifica dell'avvenuto intervento dei blocchi in

chiusura (il serramento non si deve poter apri-re a spinta ma solo mediante la bombola di CO2o aria compressa).

c) Esame visivo dell'impianto e controllo delserraggio, di tutti i raccordi, del fissaggio dellestaffe, dei cilindri e delle valvole.

d) In presenza di tubature di rame, controllare latenuta dell'impianto utilizzando un piccolo com-pressore dotato di serbatoio. A valle del serba-toio deve essere montata una valvola di inter-

PERICOLO ATTENZIONE

Produzione: mese.anno Peso

cettazione ed un manometroper visualizzare eventuali ca-dute, di pressione.

e) Verifica delle connessionielettriche per evitare la pre-senza di falsi contatti o di-spersioni.

f) Verifica della carica delle bat-terie (N.B. le batterie vengo-no fornite cariche escollegate; non deve quinditrascorrere molto tempo tral'acquisto e il collegamentoalle rete elettrica).

g) Eseguire una simulazione diincendio (sul numero di EFCrichiesti dai VV.FF. e dallanormativa vigente).

fig. 2

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EXV 2.0 Evacuatori fumo - calore

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Procedere come segue:- svitare la bomboletta di CO2, rompere la fialetta

termosensibile e verificare lo scatto dello spil-lo;

- scollegare gli azionamenti elettrici, attivare irilevatori di fumo, verificare la tensione ai capidei conduttori che collegano gli azionamentielettrici alla centralina; togliere la tensione pri-ma di ricollegare gli azionamenti elettrici;

- riarmare le valvole termiche con nuove fialette.

h) Se richiesta una simulazione realistica:- stabilire con i VV .FF. su quanti e quali EFC

effettuare la prova;- verificare che gli EFC siano in grado di soppor-

tare una falsa emergenza senza subire danniirreversibili;

- scollegare dalla centralina gli azionamenti elet-trici che non dovranno intervenire;

- posizionandosi in sicurezza rispetto al movimentodel serramento e del cilindro, attivare i rilevatoridi fumo e verificare l'azionamento completo de-gli EFC;

- nel caso non fossero presenti azionamenti elet-trici effettuare la prova rompendo manualmen-te la fialetta termosensibile (sempre posizionan-dosi in sicurezza rispetto al movimento delserramento e del cilindro);

- riarmare le valvole termiche inserendo nuovefialette e nuovi azionamenti elettrici.

4.1.4 RIARMO DELLA VALVOLA TERMICA (fig.3)Le istruzioni per armare la valvola termica (fornitecon la valvola stessa) sono le seguenti:a) svitare quasi totalmente il tappo (1) e la ghiera (5);b) spingere completamente verso l'interno lo spil-

lo (2), fino a bordo foro (stando attenti a nonspuntarlo), e fare rientrare il pistoncino (3);

c) inserire la fialetta termosensibile nuova (4) eserrare la ghiera (5);

d) controllare il buono stato della molla (7) ed ilsuo ingrassaggio;

e) avvitare a fondo il tappo (1) eventualmenteingrassando la filettatura;

f) chiudere tutte gli EFC collegati tramite aria com-pressa o CO2 verificando l'intervento dei bloc-chi;

g) avvitare la bomboletta di CO2 (6) nuova;

fig. 3

- In presenza di azionamento elettrico:a) verificare che la centralina non sia ancora in

allarme;b) avvitare i nuovi azionamenti elettrici sulla val-

vola termica e collegarli alla centralina.

MONTAGGIO ATTUATOREPIROTECNICO

- CARATTERISTICHE TECNICHE E INSTALLA-ZIONE

Deve essere avvitato sul ponticello portafialetta.

COLLEGAMENTO ELETTRICODue conduttori.

TENSIONE DI FUNZIONAMENTONormalmente 24 Vcc.

CORRENTE DI FUNZIONAMENTO RACCO-MANDATA1 A a 24 Vcc, minima garanzia 0,6 A.

SOGLIA NOMINALE DI NON INTERVENTO0,15 A per una durata di 30 secondi e ben 3 Aall’impulso di 10 millisecondi.Riteniamo che questo sia il miglior compromessotra resistenza alle correnti indotte e sensibilità diintervento.

4.2

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INSTALLAZIONE

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VITA UTILEIn ITALIA è obbligatorio sostituirli ogni 4 anni,benchè la vita utile garantita sia di 10 anni.

Rimangono valide le prescrizioni di sicurezza giàindicate, specie se la zona è particolarmente sog-getta a fulmini o l’attività nel fabbricato implica l’uti-lizzo di grandi quantità di energia: collegare in pa-rallelo gli attuatori pirotecnici, utilizzare di prefenzacorrente continua 24 V da batterie tampone.

Utilizzare cavi schermati assicuando lamessa a terra della schermatura ad en-trambe i capi.Collegare a massa i telai degli EFC o deiserramenti.I cavi degli attuatori pirotecnici non siinseriscono in canaline assieme ai cavidella corrente di rete, specialmente sedi potenza, nè devono correre incanaline parallele e vicine per lunghetratte.

Durante l’installazione non lasciare cavi lunghi o

pirotecnici.In zone soggette a fulmini o in vicinanza di traliccidi alta tensione o antenne di emittenti radio/televi-sive o ripetitori delle medesime, ed in locali aventigrande utilizzo di corrente (es. discoteche), il ri-schio è superiore.

Valutare quindi la possibilità di inserire, come se-condo dispositivo di apertura un sistema manualee box bombole, oppure un sistema automatico conattuazione su box provvisto di elettrovalvola.

Gli addetti alla sicurezza dell’ azienda o del fab-bricato devono essere adestrati ad eseguire la cor-retta richiusura degli avacuatori in caso di falsoallarme.

Si rammenta che l’attuatore pirotecnicoè un dispositivo di sicurezza: deve prin-cipalmente garantire l’apertura.Limitarne l’efficacia alzando eccessiva-mente la soglia di intervento incidereb-be negativamente sulla sicurezza intrin-seca dell’impianto.

PERICOLO ATTENZIONE

PERICOLO ATTENZIONE

addirittura matasse di cavo collegato agli attuatori

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INSTALLAZIONE

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4.3 TIPOLOGIA DI INSTALLAZIONE

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EXV 2.0 Evacuatori fumo - calore

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ATTUATORE PIROTECNICO

L’azionamento elettrico è munito di 3 fili per il collegamento: 2 verdi e 1 giallo/verde.Fili verdi: collegare alla centrale.Filo giallo/verde: collegare a terra onde evitare che correnti vaganti possano in qualche modo provocarel’accidentale esplosione della carica posta all’interno dell’azionamento elettrico.È buona regola di ogni installatore provvedere alla messa a terra di ogni parte metallica facente partedell’impianto di emergenza.

ATTENZIONE:REGOLARE LA LUNGHEZZA DEL FILO DI COLLEGAMENTO ALL' ATTUATOREPIROTECNICO IN MODO DA PERMETTERE ALL' EVACUATORE DI APRIRSISENZA IMPEDIMENTI.!

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FUNZIONAMENTO

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CAP. 5 FUNZIONAMENTO

5.1 AZIONAMENTO DEGLI EFC EISTRUZIONI PER UN CORRETTOUSO

Ogni EFC viene munito di un dispositivo di aper-tura indipendente ma può essere anche dotato diun dispositivo di apertura a distanza manuale oautomatico.

Il dispositivo termico individuale è garantito perfunzionare alla temperatura di 68°C. Alraggiungimento di tale temperatura il dispositivoautomatico di apertura si attiva.

I dispositivi di azionamento a distanza, compreseeventuali tubazioni, devono essere progettati inmodo che ne sia garantito il funzionamento anchein caso di incendio.

Tali dispositivi devono essere azionabili da posizionisicure che non presentino pericolo di incendio.

Questi dispositivi devono essere contrassegnatiadeguatamente, opportunamente protetti ed inposizione visibile dalla quale sia possibile control-lare il regolare funzionamento.

L’energia di funzionamento deve esse-re AUTONOMA

I dispositivi di apertura a distanza devono essererealizzati in modo da aprire contemporaneamentesoltanto gli EFC posti nel compartimento interes-sato da incendio.

Tali dispositivi, se funzionanti automati-camente, devono essere comandati al-meno da 1 Rilevatore di fumo ogni 80m2 di superficie al suolo.Tali rilevatori devono essere conformialla UNI EN 54/7.

LEGGERE IMPORTANTE

LEGGERE IMPORTANTE

Nei locali protetti con impianti di estinzione a piog-gia frazionata, l’apertura degli EFC deve avveniredopo l’entrata in azione di tali impianti.Questo può essere ottenuto, per esempio,asservendo il comando all’impianto di estinzionestesso.

Se entrambe le installazioni sono coman-date da elementi termosensibili, occor-re che la temperatura a cui si aprono gliEFC sia maggiore di 25°C rispetto a quel-la di azionamento dell’installazione diestinzione.

Gli EFC installati in locali dotati di impianto di pro-tezione antincendio con mezzi di spegnimento aforma gassosa, dovranno essere pilotati solo condispositivi di sgancio manuale posti in luogo ac-cessibile e ben identificabili.

LEGGERE IMPORTANTE

OPERATORE UTILIZZATOREA

In presenza di impianto per ventilazione giornalierasi raccomanda che l'impianto di evacuazione(tubature e cilindri) venga scaricato dall'aria ultimatele operazioni di apertura e chiusura per la ventilazione.In presenza di evacuatori con comando a distanza per apertura di emergenza( box valvole,centralina) le tubazioni dell'impianto devono essererealizzate in rame.

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Installazione - Sicurezza - Uso - Manutenzione

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CAP. 6 MANUTENZIONE

6.1 OPERATORE RESPONSABILE

L'operatore responsabile della sicurezza dell’azien-da, deve:

- lavorare nel rispetto delle norme di sicurezza;

- assicurarsi che i dispositivi di sicurezza non sia-no stati rimossi;

- assicurarsi che i dispositivi di sicurezza siano inbuon stato e funzionino correttamente;

- controllare l'integrità generale delle attrezzature;

- controllare lo stato di conservazione delle attrez-zature o accessori;

Per il buon funzionamento della macchina è ne-cessario eseguire, periodicamente le manutenzionied i controlli di primaria importanza.

L'operatore responsabile della manutenzione del-l’apparecchiatura, deve eseguire queste operazio-ni.

6.2 RACCOMANDAZIONI GENERALIPER LA MANUTENZIONE

ATTENZIONE: assicurarsi, prima di effet-tuare qualsiasi intervento sull’evacua-tore EXV che l'interruttore generale delpannello comandi sia in posizione "0"(nel caso di evacuatore fornito di siste-ma motorizzato di aerazione).

PERICOLO ATTENZIONE

OPERATORE UTILIZZATOREA

OPERATORE MANUTENTOREB

Eseguire l’apertura manualedell’evacuatore in modo da eliminarequalsiasi pericolo possibile di apertura(esplosione della carica di CO2) di emer-genza dovuta a incendio o fumo.

Affidare la manutenzione esclusivamen-te a personale specializzato e compe-tente.

Per eseguire l’apertura della cupoladell’evacuatore EXV l’operatore adetto alla manu-tenzione deve assicurarsi:

1) di aver indossato i sistemi di protezione per-sonale adatti all’intervento da eseguire;

2) deve essere avvisato il responsabile della si-curezza dell’azienda;

3) la zona dell ’intervento deve essere delimita-ta da apposite barriere e segnalazioni sia sulsolaio del capannone, sia a terra in corrispon-denza dell’evacuatore, in modo da evitare in-cidenti alle persone nel caso dovessero ca-dere attrezzi o cose dal foro di apertura;

4) nessuno può avvicinarsi alle operazioni di ma-nutenzione al di fuori del personale adetto;

5) per eseguire qualsiasi tipo di manutenzionesull’attrezzatura si deve escludere e rendereinneficaci i dispositivi di apertura automaticain caso di incendio e fumo;

6) portarsi sulla copertura del capannone in pros-simità dell’evacuatore interessato, utilizzandoun’adeguato sistema di sollevamento (camiongru, scala, ecc);

PERICOLO ATTENZIONE

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EXV 2.0 Evacuatori fumo - calore

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fig. 16.3 CONSIGLI PER LA MANUTENZIO-NE DELL'IMPIANTO

In conformità a quanto richiesto dalla norma UNI-9494 e in attesa di quanto verrà richiesto dallanuova normativa europea.Verranno analizzate le parti dell'impianto di fornituraBASSO FRANCO S.r.l; l'installatore dovrà verifi-care quant'altro faccia parte integrante deglievacuatori e contribuisca al funzionamento deglistessi.

NOTA BENE: MUNIRSI DI COMPRESSOREPORTATILE PER L' ATTIVAZIONE DEI BLOC-CHI.

VERIFICARE LA TOTALITA' DELL'IMPIANTO AD INTERVALLI REGOLARI NON SUPERIORIAI 12 MESI NEL SEGUENTE MODO:

- verifica del buono stato dei serramenti e del-l'assenza di limitazioni all'apertura degli stessi e almovimento dei cilindri;

- controllo del perfetto stato delle valvole termi-che (molla interna non arrugginita e perfettamen-te ingrassata, spillo non spuntato, fialetta non rot-ta o venata) e prova di scatto dello spillo (vedipunto seguente).

6.3.1 PROVA DI SCATTO DELLO SPILLO (rif.fig. 1): togliere la bomboletta di CO2 dalla valvolatermica, svitare la ghiera (5) fino a verificare lasalita del pistoncino (3) e lo scatto dello spillo (2);riarmare la valvola come da procedura.

fig. 1

note ___________________________________

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Installazione - Sicurezza - Uso - Manutenzione

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Peso

- controllo del perfetto stato delle bombolette diCO2

(controllarne il peso verificando che sia com-preso nell'indicazione marcata sulla bombola stes-sa, fig. 3);

- controllo della scadenza delle bombolette CO2(non devono passare più di 9 anni dalla data diproduzione presente sulla bomboletta, in formatomese-anno fig. 2).

fig. 2

- controllo della scadenza degli azionamenti elet-trici (non devono passare più di 3 anni dall'annodi vendita BASSO FRANCO S.r.l indicato dalleprime 2 cifre del SERIAL NUMBER);

- controllo dello stato del cilindro (stelo ben puli-to, tastini di fine corsa non danneggiati).Dopo aver aperto la copertura (vedi paragrafo pre-cedente), spruzzare dell’olio di vaselina tecnicapura sullo stelo del cilindro a gas, ed effettuarealcune aperture e chiusure manuali della copertu-ra in modo da lubrificare lo stelo e le guarnizionidel cilindro a gas;

- in presenza di azionamenti elettrici e centraline:scollegare dalle centraline gli azionamenti elettri-ci; verificare che le centraline in emergenza simu-lata diano in uscita l'amperaggio necessario perla partenza degli azionamenti elettrici (vedere fo-glio di istruzioni dell'azionamento elettrico); verifi-care la carica delle batterie; verificare che icablaggi non siano danneggiati.

SIMULAZIONE DI EMERGENZA SU UNA PER-CENTUALE DEGLI EVACUATORI INSTALLATI(IN BASE A QUANTO RICHIESTO DALLA NOR-MATIVA VIGENTE) EFFETTUANDO LA SCEL-TA A ROTAZIONE OGNI ANNO:

a) in assenza di azionamenti elettrici: romperemeccanicamente la fialetta e verificare l'interven-to effettivo della valvola termica e del cilindro;

Anno di costruzione

a1) in presenza di azionamenti elettrici: isolarel'azionamento analizzato dagli eventuali altri colle-gati ad esso in parallelo; lasciando montatol'azionamento elettrico sulla valvola termica, col-legarne i terminali ad una batteria 24V. Verificarel'intervento effettivo della valvola termica e del ci-lindro;

a2) nel caso in cui si desideri eseguire la simula-zione anche tramite la centrale: scollegare primadalla stessa gli azionamenti elettrici non interes-sati alla simulazione; attivare i rivelatori di fumofino ad attivare gli EFC;

b) sostituire bomboletta, fialetta ed azionamentoelettrico e riarmare la valvola.

NOTA BENE: effettuare la simulazione in sicurez-za prevedendo il movimento del cilindro e delserramento durante l'apertura. Rompere la fialettastando a dovuta distanza. Verificare che ilserramento possa resistere in modo reversibile allasimulazione di emergenza e non ne venga dan-neggiato.

OGNI 3 ANNI:- Sostituzione degli azionamenti elettrici: la sca-denza è 3 anni a partire dall'anno indicato dalleprime 2 cifre del nostro SERIAL NUMBER.

Anno di vendita

- Sostituzione delle batterie presenti nellecentraline con batterie equivalenti (vedere manualed'uso della centralina): la scadenza è 3 anni a par-tire dall'anno indicato dalle prime 2 cifre del no-stro SERIAL NUMBER.

Le batterie (sia in caso di sostituzione/rimozionedella centrale, che in caso di manutenzione) de-vono essere rimosse dalla loro sede ed eliminatein modo sicuro presso centri di raccolta specifici.

OGNI 9 ANNI:- Sostituzione totale delle bombolette di CO2: lascadenza è 9 anni a partire dall'anno indicato sul-la bomboletta a fianco della scritta CO2 (fig. 2).

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EXV 2.0 Evacuatori fumo - calore

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6.3.2 MANUTENZIONE CILINDRO PNEUMATI-CO

Almeno 1 volta all’anno

# Eseguire manualmente o con aria compressauna serie di cicli a vuoto per tutta la corsa utileallo scopo di smuovere il film di grasso che è con-tenuto nel cilindro stesso e che viene inserito du-rante le fasi di montaggio.

Per poter eseguire questa operazione l’operatoredeve:

1) Allentare e rimuovere la bomboletta di CO2dalla base del CILINDRO (fig.4 part.1) utiliz-zando una chiave esagonale da 15 mm.

# Durante le manovre sopra riportate, vi suggeria-mo di eseguire una prova di tenuta pneumaticainserendo aria dalla testata posteriore e verificareche non vi sia trafilamento nè dal foro di alimenta-zione anteriore nè dalla tenuta di scorrimento del-lo stelo.

# Fare la stessa prova di tenuta anche mettendoaria dalla testata anteriore e procedere ai controllicopre precedentemente descritto.

# Accertarsi della tenuta, si può considerare con-cluso il ciclo di verifiche e, prima di riposizionarela bomboletta di CO2

è consigliabile inserire qual-che goccia di olio (specifico per cilindri ad aria)nel foro di alimentazione posteriore ed eseguire amano qualche ulteriore ciclo a vuoto per distribuirlosulle pareti della camera del cilindro, per creareun ulteriore strato di lubrificante dalla doppia fun-zione: di agevolare lo scorrimento del pistone du-rante la traslazione e di preservare maggiormentela gomma delle guarnizioni.

# Consigliamo di evitare di intervenire direttamen-te in caso di presenza di inconvenienti allo scopodi evitare danneggiamenti più gavi di quelli chepotrebbero esistere.

fig. 4

Almeno 1 volta all’anno

# Dopo aver aperto la copertura (vedi paragrafoprecedente), spruzzare dell’olio di vasellina tecni-ca pura sullo stelo del cilindro a gas, ed effettuarealcune aperture e chiusure manuali della copertu-ra in modo da lubrificare lo stelo e le guarnizionidel cilindro a gas.

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Installazione - Sicurezza - U s o - Manutenzione

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- ORGANI MECCANICI

Manutenzione annuale# Verificare ogni 12 mesi l'integrità delle partimeccaniche.

# Lubrificare le cerniere, i perni ed in genere tutte le parti mobili con idoneo grasso o olio lubrificante (fig.14).

# Verificare il dispositivo di apertura manuale per assicurarne il perfetto funzionamento..

# Verificare che le viti di fissaggio staffe cupole siano correttamente fissate.

# Verificare lo stato generale dell'evacuatore.

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EXV Evacuatori fumo - calore

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6.4. VERBALE DI CONTROLLO PERIODICO IMPIANTO EFC

DITTA REPARTOMODELLO DIMENSIONISUA COMMESSA ANNODATA COLLAUDO VERBALE °OPERATORE FIRMAINTERVENTO Semestrale Annuale Biennale Straordinario

OPERAZIONE ESITO NOTEPOSITIVO NEGATIVO

Pesatura Bombolette CO2

Stato valvole

Lubrificazione organi inmovimento

Scatto valvola termica

Verifica cilindropneumatico

Verifica bombole azotocomando centralizzato

Apertura EFC

Varifica comandi

Verifica linee

CONDIZIONI DI GARANZIA

La Società BASSO FRANCO S.r.l. garantisce che i suoi prodotti sono costruiti a regolad'arte e che sono privi di difetti di fabbricazione e di materiali. Questa garanzia è validaper un periodo di 1 anno, decorrenti dalla data di fabbricazione dei prodotti ed è limitataalla sostituzione o riparazione gratuita del pezzo che, entro il termine suddetto, ci saràrestituito in porto franco e che rileveremo essere effettivamente difettoso nei materiali onella fabbricazione.

È escluso dalla garanzia ogni e qualsiasi altro danno diretto o indiretto. In particolare è escluso dallagaranzia e da qualsiasi nostra responsabilità (tranne quella di sostituire o riparare, nei termini e allecondizioni suddette, i pezzi difettosi) il malfunzionamento dei nostri prodotti qualora il loro mancato odifettoso funzionamento sia attribuibile ad un'errata installazione o ad un uso negligente o improprio.

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Installazione - Sicurezza - Uso - Manutenzione

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CAP. 7 SMALTIMENTO

7.1 PREMESSA

Ogni elemento, oggetto, o sostanza risultante daattività umane è destinato, seguendo il naturaleciclo biologico, a trasformarsi in "rifiuto".

I rifiuti si dividono in tre principali categorie:

# Rifiuti di tipo solido-urbano: In questa cate-goria sono compresi tutti i rifiuti derivanti da attivi-tà umane quali carta, stracci, plastica, lattine, bot-tiglie, ecc...

# Rifiuti di tipo speciale: In questa categoriasono compresi tutti quei rifiuti derivanti da lavora-zioni dell'industria di trasformazione (industria chi-mica, raffinerie, concerie, ecc...), da attività arti-gianali (autofficine, laboratori artigianali, ecc...),attività agricole (allevamenti di animali, mangimifici,ecc..) che per quantità e qualità non si possanoconsiderare assimilabili ai rifiuti urbani.

# Rifiuti di tipo tossico-nocivo: In questa cate-goria sono compresi tutti quei rifiuti tossici o noci-vi che sono contaminati o contengono in parte tut-te le sostanze elencate nel DPR 915/82.

7.2 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

Particolare attenzione si deve avere per i rifiuti ditipo "Speciale" e "Tossico-nocivo".

# Lo smaltimento di questi rifiuti deve essere ese-guito secondo le direttive vigenti nel paesedell'utilizzatore in ambito di tutela dell'ambiente.

# E' fatto obbligo, a chi produca rifiuti di tipo "Spe-ciale" o "Tossico-nocivo" (secondo quanto pre-visto dal DPR del 23 agosto 1982 [*] ), la compila-zione dei registri di carico/scarico relativamente aiprodotti che possono per deterioramento, lavora-zione, o trasformazione produrre tali sostanze.

# E' consentito lo stoccaggio dei rifiuti di tipo"Speciale" e "Tossico-nocivo" in attesa del lorosmaltimento definitivo, in contenitori fissi o mobilicon adeguati requisiti di resistenza eimpermeabilità con proprietà chimico fisiche ade-guate alla pericolosità dei rifiuti contenuti.

Inoltre è fatto obbligo dotare tali contenitori conopportuna segnaletica di pericolo (scritte, contras-segni ed indicazioni), previste secondo legge.

# Lo smaltimento dei rifiuti di tipo "Speciale" e"Tossico-nocivo" devono obbligatoriamente es-sere affidati solo ed esclusivamente a ditte auto-rizzate e specializzate per il trattamento specificodella sostanza stessa.

[*] Normativa Italiana

7.3 DEMOLIZIONE APPARECCHIATU-RA

Per la demolizione e successiva rottamazione dellamacchina in Vostro possesso attenersi alla seguen-te procedura:

# Provvedere a scollegare la macchina alla rete dialimentazione elettrica, pneumatica. Verificare, conmacchina priva di alimentazione che il circuitopneumatico non risulti in pressione.

# Consultare l'ente preposto alla verbalizzazionee certificazione di demolizione della macchina,secondo quanto previsto dalle leggi in vigore nelpaese in cui la macchina è installata.

# Effettuare lo scarico, lo stoccaggio e il conse-guente smaltimento secondo legge delle sostan-ze di tipo "Speciale" e "Tossico-nocivo" (olii,grassi, liquido refrigerante e lubrificante, ecc..), pre-senti nei serbatoi di lubrificazione e refrigerazionemeccanica (riduttori, variatori, scatole ad ingranag-gi, ecc...).

# Effettuare lo smontaggio della macchina facen-do attenzione a suddividere i materiali che la com-pongono secondo la loro natura chimica (ferro,alluminio, bronzo, plastica, legno, ecc..).

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# Seguendo le disposizioni di legge in vigore nelpaese di installazione della macchina procederealla rottamazione dei vari materiali ed allosmaltimento dei vari componenti di tipo "Specia-le" e "Tossico-nocivo".

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Installazione - Sicurezza - Uso - Manutenzione

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CAP. 8 VISTE ESTERNE PER POSIZIONAMENTO SPOILER

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