Eugenio montale
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Eugenio Montale
a cura del prof. Marco Migliardi
Indice
Biografia1
Ossi di seppia2
Le Occasioni3
La Bufera4
Satura5
L’opera letteraria
Occasioni
Bufera
Satura
•A Liuba che parte•Ti libero la fronte
•Nuove stanze
Saggi, articoli, prose
Diario 71-72 - Quaderno di 4 anni Diario postumo
Ossi di seppia
•Meriggiare pallido …•Spesso il male …•Non chiederci la parola•Cigola la carrucola…
•Piccolo Testamento•Primavera hitleriana
•Piove•Le rime•Xenia
I primi anni
18961896: a Genova da : a Genova da agiata famiglia agiata famiglia borgheseborghese
Ultimo di sei fratelliUltimo di sei fratelliSalute malfermaSalute malfermaBocciato alle scuole Bocciato alle scuole
tecnichetecnicheStudi di ragioneriaStudi di ragioneriaLezioni di cantoLezioni di cantoLetture in BibliotecaLetture in BibliotecaVacanze a Vacanze a
MonterossoMonterosso
La casa di Montale
Ieri Oggi
In I Tecnica
Nel 1912
La Guerra
Chiese di partire per il fronteEsperienza breve e non significativa in Val
PusteriaApprofondisce il suo interesse per la
poesia e le sue letture poeticheInizia a scrivere: la prima poesia è del
1916 “Meriggiare pallido e assorto”
Meriggiare pallido e assortoMeriggiare pallido e assortopresso un rovente muro d’orto,presso un rovente muro d’orto,ascoltare tra i pruni e gli sterpiascoltare tra i pruni e gli sterpisciocchi di merli, frusci di serpi.sciocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la vecciaNelle crepe del suolo o su la vecciaspiar le file di rosse formichespiar le file di rosse formichech’ora si rompono ed ora s’intreccianoch’ora si rompono ed ora s’intreccianoa sommo di minuscole biche.a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare Osservare tra frondi il palpitare lontano di scaglie di marelontano di scaglie di marementre si levano tremuli scricchimentre si levano tremuli scricchidi cicale dai calvi picchi.di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbagliaE andando nel sole che abbagliasentire con triste meraviglia sentire con triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo travagliocom’è tutta la vita e il suo travaglioin questo seguitare una muragliain questo seguitare una muragliache ha in cima cocci aguzzi di bottigliache ha in cima cocci aguzzi di bottiglia..
Il Fascismo
Firma manifesto degli Firma manifesto degli intellettuali antifascistiintellettuali antifascisti Io non sono stato Io non sono stato
fascista e non ho fascista e non ho cantato il fascismo, ma cantato il fascismo, ma neppure ho scritto neppure ho scritto poesie in cui quella poesie in cui quella pseudorivoluzione pseudorivoluzione apparisse osteggiataapparisse osteggiata
La non iscrizione al La non iscrizione al PNF gli costerà anni PNF gli costerà anni dopo il posto di lavorodopo il posto di lavoro
Un anno fondamentale
Ossi di seppiaEsce la sua prima raccolta poetica nell’indifferenza generale
Il caso SvevoÈ il primo letterato che apprezza I romanzi di Svevo e lo “scopre”
1925
L’amicizia con Svevo
Livia, la moglie di Svevo, Svevo, Drusilla Tanzi e un amico
1929 la vita fiorentina
Al caffè delle Giubbe Rosse, a Firenze, ritrovo di letterati e artisti
Montale con Vittorini
1939 Le Occasioni
Dedicate a I.B. che, alcuni anni dopo si scoprirà essere Irma Brandeis, Clizia
Altra musa sarà la futura moglie, Drusilla Tanzi, detta Mosca, che non compare quasi in qs. raccolta
La preparazione alla guerra è sullo sfondo
Il periodo bellico
Rimane senza lavoro dopo il licenziamento dal Vieusseux
Aiuta gli amici intellettuali ebrei, Saba e Carlo Levi
Durante la Resistenza entra nel Partito d’Azione
Dal 1946 va a Milano al Corriere della Sera
Lo scrittore Carlo Levi
A Milano
Per il Corriere della Sera si occupa di articoli musicali e di critica letteraria
Conosce la terza musa, Maria Luisa Spaziani (Volpe)
Nel 1962 sposa Mosca che morirà l’anno dopo
Mia volpe, un giorno fui anch’io il «poetaassassinato»: là nel noccioletoraso, dove fa grotta, da un falò;in quella tana un tondo di zecchinoaccendeva il tuo viso, poi calavalento per la sua via fino a toccareun nimbo, ove stemperarsi; ed io ansiosoinvocavo la fine su quel fondosegno della tua vita aperta, amara,atrocemente fragile e pur forte. Sei tu che brilli al buio? Entro quel solcopulsante, in una pista arroventata,àlacre sulla traccia del tuo lievezampetto di predace (un’orma quasi invisibile, a stella) io, straniero,ancora piombo: e a volo alzata un’anitranera, dal fondolago, fino al nuovoincendio mi fa strada, per bruciarsi.
Da un lago svizzero
Mia volpe, un giorno fui anch’io il «poetaassassinato»: là nel noccioletoraso, dove fa grotta, da un falò;in quella tana un tondo di zecchinoaccendeva il tuo viso, poi calavalento per la sua via fino a toccareun nimbo, ove stemperarsi; ed io ansiosoinvocavo la fine su quel fondosegno della tua vita aperta, amara,atrocemente fragile e pur forte. Sei tu che brilli al buio? Entro quel solcopulsante, in una pista arroventata,àlacre sulla traccia del tuo lievezampetto di predace (un’orma quasi invisibile, a stella) io, straniero,ancora piombo: e a volo alzata un’anitranera, dal fondolago, fino al nuovoincendio mi fa strada, per bruciarsi.
Eventi
1967
19731975
1977
1981
Gli ultimi anni
Diventa senatore a vitaEsce la raccolta “Diario del 71 e del 72
Vince il Premio Nobel per la Letteratura
Esce la raccolta “Quaderno di 4 anni”
Muore a Milano
1974 Un’intervista a Enzo Biagi
Il premio Nobel
« Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni. »
(Motivazione apportata alla consegna del Premio Nobel per la Letteratura ad Eugenio Montale nel 1975)
Linea del tempo
Ossi di seppia
Le Occasio
ni
La B
ufera
Satura
1925 1939 1956 1971
Seguiranno: Diario del 71 e del 72 (73) Quaderno di 4 anni (77) Diario postumo (96)
Ossi di seppia
Il male di vivereIl paesaggio ligure
La maglianella rete
L’Antidannunzianesimo
Il correlativo oggettivo
La filosofia in negativo
Aspetti
Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Non chiederci la parola
Non chiederci la parola che squadri da ogni latol'animo nostro informe, e a lettere di fuocolo dichiari e risplenda come un crocoPerduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l'uomo che se ne va sicuro,agli altri ed a se stesso amico,e l'ombra sua non cura che la canicolastampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirtisì qualche storta sillaba e secca come un ramo.Codesto solo oggi possiamo dirti,ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
Novità delle Occasioni
la fenomenologia del negativo la fenomenologia del negativo dalla natura (lo spazio) alla storia (tempo)dalla natura (lo spazio) alla storia (tempo)
Siamo negli anni 30
La donna La donna salvificasalvifica
La memoriaLa memoriaPiù Più oscurooscuro
Compare Compare la Storiala Storia
Ti libero la fronte dai ghiaccioli
Ti libero la fronte dai ghiaccioliche raccogliesti traversando l’altenebulose; hai le penne laceratedai cicloni, ti desti a soprassalti.Mezzodì: allunga nel riquadro il nespolol’ombra nera, s’ostina in cielo un solefreddoloso; e l’altre ombre che scantonanonel vicolo non sanno che sei qui.
Non recidere forbice
Non recidere, forbice, quel volto,solo nella memoria che si sfolla,non far del grande suo viso in ascoltola mia nebbia di sempre.
Un freddo cala… Duro il colpo svetta.E l’acacia ferita da sé scrollail guscio di cicalanella prima belletta di Novembre.
1956 La Bufera – I 3 protagonisti
La Storia
Clizia
Volpe
La Bufera e La Bufera e altroaltro
Temi de “La Bufera”
1
•60 poesie scritte prima e dopo la ww2.•Novità della Storia vista come realtà esterna ma incomprensibile per il poeta perchè è assurda•Piccolo Testamento e Primavera hitleriana
3
•Per questo immutabile orizzonte è stato molto criticato dalla critica marxista•Passa il Fascismo, la guerra la speranza della ricostruzione ma la poesia di M. non cambia (Salinari)
2
•Forse proprio perchè la vita è incomprensibile il poeta affronta il tema dei morti•A mia madre, Voce giunta con le folaghe•Quindi attenzione più incentrata sul solito privatismo e il male di vivere che sugli eventi storici esterni
tre temi: 1. la Storia esterna 2. I morti e il male di vivere 3. La continuità
Piccolo testamento
Questo che a notte baluginanella calotta del mio pensiero,traccia madreperlacea di lumacao smeriglio di vetro calpestato,non è il lume di chiesa o d'officinache alimentichierico rosso o nero.Solo quest'iride possolasciarti a testimonianzad'una fede che fu combattuta,d'una speranza che bruciò più lentadi un duro ceppo nel focolare.Conservane la cipria nello specchiettoquando spenta ogni lampadala sardana si farà infernalee un ombroso Lucifero scenderà su una proradel Tamigi, del Hudson, della Sennascuotendo l'ali di bitume semi-mozze dalla fatica, a dirti: è l'ora.Non è un'eredità, un portafortunache può reggere all'urto dei monsonisul filo di ragno della memoria,ma una storia non dura che nella ceneree persistenza è solo l'estinzione.Giusto era il segno: chi l'ha ravvisatonon può fallire nel ritrovarti.Ognuno riconosce i suoi: l'orgoglionon era fuga, l'umiltà non eravile, il tenue bagliore strofinatolaggiù non era quello di un fiammifero.
1971 Satura
Satura
La cronaca entra nell’universo poetico montaliano
Xenia
Linguaggio semplice
Varietà di temi
Lanx Satura
Satira
Text
Esce dopo un lungo silenzio poetico, in cui scrisse solo in prosa “Le farfalle di Dinard”
I temi di Satura
La cronaca Il linguaggio Conclusione
Apparentemente c’è una frattura con La Bufera. Ma…
Entra nella poesia la storia quotidiana, ma non i fatti, il senso della storia. Il poeta, che non la ama, ci ride sopra. Satira
Il linguaggio oscuro, simbolico ed ermetico si fa ora piano e quotidiano. Ma lo stile è sempre eccelso
Si può dire che non c’è frattura, ma continui approfondimentiIl rapporto con la Storia si fa ancora + duro, lo stile resta elevato
Piove
Piove. È uno stillicidio senza tonfidi motorette o strilli di bambini.
Pioveda un ciclo che non hanuvole.Piovesul nulla che si fain queste ore di scioperogenerale.
Piovesulla tua tombaa San Felicea Emae la terra non tremaperché non c'è terremotoné guerra.
Piovenon sulla favola belladi lontane stagioni,ma sulla cartellaesattoriale,piove sugli ossi di seppia,e sulla greppia nazionale.
Piovesulla Gazzetta Ufficiale qui dal balcone aperto, piove sul Parlamento, piove su via Solferino, piove senza che il vento smuova le carte.
Piove in assenza di Ermione se Dio vuole,piove perché l'assenza è universalee se la terra non trema è perché Arcetri a lei non l'ha ordinato.
Piove sui nuovi epistèmi del primate a due piedi, sull'uomo indiato, sul cielo, ottimizzato, sul ceffo dei teologi in tutao paludati,piove sul progressodella contestazione,piove sui works in regress,piovesui cipressi malatidel cimitero, sgocciolasulla pubblica opinione.
Piove, ma dove appari non è acqua né atmosfera,piove perché se non sei è solo la mancanza e può affogare.
Xenia
Titolo Tema Forma Stile
Gli Xenia sono i doni che si fanno agli ospiti quando partono
I ricordi dolci della moglie morta alla quale non aveva mai dedicato poesie
Poesie brevissime, a volte di 2 soli versi, liberi, spesso in forma di diario
Stile molto semplice, colloquiale, come semplice era la Mosca
Ho sceso, dandoti il braccio
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono 5 le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. 10 Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.