Eterno Auriga - Ottobre 2015

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OTTOBRE 2015

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traduzione italiana del Sanathana Sarathi dell'Organizzazione Sathya Sai Italiana

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16 ottobre - 22 ottobre ... Veda Purusha Saptaha Jnana Yajnadalle ore 18 del 14 novembre alle 18 del 15 novembre. ........... .....Global Akhanda Bhajan18 novembre ...................................Rathotsavam19 novembre ....................................Giornata della Donna22 novembre ....................................34a Convocazione dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai 23 novembre ....................................90° Genetliaco di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba25 dicembre ....................................Natale

Ottobre 02 15© Sri Sathya Sai

Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam

4 Liberazione dai Legami Discourse di Bhagavan del 24 marzo 1971

6 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca13 Bharat è la Terra che Dio Ama Dai Nostri Archivi16 Avventura a Kodaikanal John Behner18 Un Giorno con il Team dell’Ospedale Mobile Sri Sathya Sai Dottor Sailaja Kamaraju20 Celebrazioni del 90° Compleanno di Bhagavan Pellegrinaggio dei Devoti degli Stati dell’India25 Divina Transformazione Rama Varma27 La Chiamata del Flauto Effulgenza della Gloria Divina29 L’Ostentazione Porta all’Infelicità Chinna Katha30 Notizie dai Centri Sai

S O M M A R I O

“La Liberazione, o Moksha, non è un paradiso speciale o esclusivo a cui si deve ottenere l’ammissione; non è uno stato o un’acquisizione o un possesso speciali. Essa consiste semplicemente nella rimozione del falso convincimento di essere legati e limitati dal corpo, dai sensi, dall’intelletto, dalla mente, dall’ego e da altre fantasie.”

E t e r n o A u r i g aE t e r n o A u r i g aDedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità

VERITÀ RETTITUDINE PACE AMORE NON VIOLENZA

Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

Prossime Festività a Prasanthi Nilayam

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4 Ottobre 2015 Eterno Auriga

P A R O L A D E L L’ A V A T A R

MIndagate nel Regno della Verità

OLTI SADHAKA (CHI PERCORRE il sentiero della realizzazione) hanno osservato discipline lunghe e

severe per riuscire a entrare nel regno in cui non c’è alcun legame; essi hanno recitato il Nome, meditato sulla Forma o sottomesso i sensi. Altri si sono avventurati, con la ragione come unica guida, nel regno della consapevolezza interiore e hanno scoperto che la liberazione consiste nel raggiungere la Realtà che si cela dietro tutti i fenomeni transitori e caleidoscopici, ma le esperienze di questi eroi, uomini e donne, sono scartate come millanterie di sciocchi da coloro che vivono sulla fragile superficie del primo dei cinque involucri della personalità umana, cioè il corpo fisico.

Essi identificano il corpo come se stessi e non cercano, dietro la falsità, nel regno della Verità.L’attaccamento al corpo genera legame

Tali cinici, che condannano il metodo vedantico di affrontare i problemi della vita, non sono rari neppure nella terra in cui il Vedanta nacque! La ragione di questo loro atteggiamento è che essi non afferrano il fatto che il Vedanta rivela nient’altro che la storia vera di ognuno di essi, che cerca solamente di mostrare a ognuno la sua immagine reale, libera da lacune o

LA LIBERAZIONE DAI LEGAMIQuesto Discorso di Bhagavan, estremamente illuminante, contiene la quintessenza di tutto il Vedanta e fornisce all’uomo la conoscenza pratica per ottenere la liberazione e la libertà dai legami.

Dal seme dell’amore spunta il germoglio della devozione al

Signore. Il devoto vede tutto come manifestazione della magnificenza

di Dio, ogni atto come la Sua Opera, ogni parola come la Sua Voce; egli offre ogni pensiero, ogni parola e azione ispirato e sospinto da Lui

verso di Lui. Pertanto per il devoto, il mondo non è che Dio! Egli è il

mondo, non c’è un secondo. Il frutto dell’albero dell’Amore è Jnana.

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esagerazioni. La Liberazione, o Moksha, non è un paradiso speciale o esclusivo a cui si deve ottenere l’ammissione; non è uno stato o un’acquisizione o un possesso speciali. Essa consiste semplicemente nella rimozione del falso convincimento di essere legati e limitati dal corpo, dai sensi, dall’intelletto, dalla mente, dall’ego e da altre fantasie. Qual è esattamente il legame di cui bisogna liberarsi? I legami sono forgiati dalla paura e dall’ansia, sono prodotti dal desiderio che tiene l’individuo nella sua stretta. Fondamentalmente, la paura nasce perché pensate che davanti a voi ci sia un altro, un secondo! Se non c’è alcun secondo, chi si può temere? La prima persona è colui che vede, la seconda è “tutte le altre cose ed esseri” visti, osservati: la natura.La consapevolezza dell’Unità è la saggezza più elevata

Il mondo oggettivo è l’illusione causata dall’ignoranza che impedisce di sapere che è l’Uno che appare come i molti. L’ignoranza è causa dell’identificazione con l’io limitato e dell’attaccamento al “mio”, per cui, quando qualcuno a cui siamo attaccati muore, ci sentiamo disperati, mentre, quando muore qualcuno che non rientra nella cerchia degli amici e parenti, noi non ne siamo affatto turbati. È questo senso dell’“io” e “mio” a causare dolore e paura. Per questo le Upanishad proclamano che solamente la rinuncia dona l’immortalità, la libertà e l’appagamento. La saggezza più elevata consiste nella consapevolezza dell’unità, dell’Uno che è tutto questo. In effetti, c’è un solo Brahman, non due, e voi sperimentate questo nel sonno profondo quando tutti i pensieri, i sentimenti, le emozioni, le passioni, gli attaccamenti e la conoscenza cessano e rimane solamente l’Io. Ma la Beatitudine non si conosce nel sonno! Solamente al risveglio voi dite: “Ho

fatto un buon sonno.” Se foste consapevoli della Beatitudine, il sonno sarebbe Samadhi perché il sonno è beatitudine pura. Allo stesso modo, nel periodo di veglia, voi avete la conoscenza, ma non la beatitudine. Se potete sperimentare la conoscenza dello stato di veglia contemporaneamente alla beatitudine dello stato di sonno, quella è Moksha, la vera Liberazione. Allora avete consapevolezza, conoscenza e beatitudine pure; siete il Sat-Cit-Ananda (Esistenza-Conoscenza-Beatitudine) Stesso, puro e semplice.Acquisite la Saggezza che può portare alla Liberazione

Dovete cercare il momento in cui lo stato di veglia diurna passa nello stato di sonno e concentrarvi in quel momento purificandolo di tutte le agitazioni e i pensieri che distruggono la Saggezza e la Beatitudine. Certamente, all’inizio è difficile! Quando siete al volante dell’auto, lontano nella notte, c’è un momento fatale in cui, dalla condizione dello stato di veglia, scivolate nel sonno: non c’è niente che non possiate imparare con la pratica! Avete acquisito la capacità complicatissima e strana di camminare eretti, di scrivere, leggere e interpretare tutto con la pratica, non è vero? Questo è il modo di sperimentare la sola Saggezza che può darvi la Liberazione dalla paura e dal dolore.

Dal seme dell’amore spunta il germoglio della devozione al Signore. Il devoto vede tutto come manifestazione della magnificenza di Dio, ogni atto come la Sua Opera, ogni parola come la Sua Voce; egli offre ogni pensiero, ogni parola e azione ispirato e sospinto da Lui verso di Lui. Pertanto, per il devoto, il mondo non è che Dio! Egli è il mondo, non c’è un secondo. Il frutto dell’albero dell’Amore

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6 Ottobre 2015 Eterno Auriga

CELEBRAZIONI DI ONAM E CELEBRAZIONI DI ONAM A Prasanthi Nilayam, durate sei giorni, sono cominciate il 23 agosto 2015 con un

erudito discorso del famoso architetto Sri G. Sankar. Narrando la storia della sua trasformazione da marxista a devoto di Bhagavan, l’insigne oratore ha esortato tutti a seguire i Suoi insegnamenti e servire Manava (l’uomo) come se si servisse Madhava (Dio). Ciò che è seguito è stato un “bouquet” di canti devozionali eseguiti da Sri Vittal Bhagavathar, cantati in stile Abhang, dedicati al Signore Vitthal. Cominciando la sua esibizione con “Jai Jai Ram Jai Jai Ram Vitthal Hari”, il cantante ha fatto seguire il canto “Ram Krishna Hari Om” e successivamente un altro canto a Vitthal “Vitthal Vitthal Panduranga”, concludendo l’offerta devozionale con il Bhajan “Hari Bhajan Bina Sukha Santhi Nahin”. In tutti i sei giorni di celebrazioni di Onam a Prasanthi Nilayam, i devoti del Kerala hanno condotto, mattina e pomeriggio, il canto dei Veda e dei Bhajan.

Il primo elemento del programma del 24 agosto è stato un erudito discorso del giudice dell’Alta Corte del Kerala, D. Seshadri Rao Naidu. Soffermandosi sugli insegnamenti di Bhagavan relativi all’unità delle fedi, l’eminente oratore ha sottolineato che le diverse fedi sono come le varie sale di una grande villa. Sollecitando tutti a sviluppare la fede in Bhagavan, ha affermato che Egli ci condurrà alla nostra destinazione se la nostra fede sarà salda. È seguito un “banchetto” vero e proprio di musica strumentale “fusion” presentata da Sri K. Anoop Bhaskar che, con composizioni classiche, ha soffuso l’intero ambiente di

fervore devozionale per quasi 45 minuti, e ha terminato la sua presentazione con il Bhajan “Govinda Krishna Jai”.

La mattina del 25 agosto, Sri Padma Kumar con il suo complesso ha eseguito un concerto di musica devozionale. Cominciando alle 8,20, il cantante ha intrattenuto i devoti con la sua melodiosa esecuzione di canti devozionali dedicati alla Divina Madre e a Bhagavan, che comprendevano “Gaana Priye Amba Karunamayi” (la compassionevole Madre Divina che ama i canti) e “Antaranga Sai Anaatha Naatha Sai” (Sai, l’Abitante Interiore, protettore degli indigenti). Nel pomeriggio, due oratori hanno parlato all’assemblea. Il primo è stato Sri Haridas.

Parlando del “Narayaneeyam”, il cui canto cerimoniale è stato condotto

nell’Auditorium Poornachandra, l’erudito oratore ha sottolineato che Bhagavan Baba non è altro che il Signore Narayana Stesso, e Prasanthi Nilayam è la vera casa della gente del Kerala in cui essa è venuta per celebrare l’Onam. Il secondo oratore è stato Sri Govind Bharatham che ha parlato ancora del Narayaneeyam, osservando che esso è un trattato che ha insegnato Jnana e Bhakti ai devoti.

Recitazione cerimoniale del “Narayaneeyam” nell’Auditorium Poornachandra.

L

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A questi discorsi è seguita una presentazione di musica devozionale eseguita da Sri Vishnu Bhat e il suo gruppo. Cominciando alle 17,30 con la preghiera al Signore Ganesh “Gaja Mukha Gaja Mukha Gananatha” (il Signore Ganesh, Maestro degli esseri celestiali, ha una proboscide da elefante), il cantante ha colmato l’intero ambiente di sacralità con la briosa esecuzione di canti devozionali che comprendevano “Swagatam Krishna” (benvenuto Krishna), “Charanam Sharanam Bhagavan” (reverenti omaggi ai Piedi di Loto del Signore).

Nel programma del mattino del 26 agosto, i Giovani Sai del Kerala, ragazzi e ragazze, hanno offerto una ghirlanda di canti devozionali ai Piedi di Loto di Bhagavan.

Cominciando alle 8,20 con il popolare canto carnatico “Japata Japata Harinama Manuja”, i cantanti hanno poi eseguito il Bhajan di Mira “Payoji Maine Ram Ratan Dhana Payo” (ho trovato il gioiello dal Nome Divino). Essi hanno poi trattenuto i devoti con selezionati canti devozionali in Hindi, Malayalam e Tamil. Nel programma del pomeriggio, Sri Jyotilal, Segretario Generale del Governo del Kerala, ha parlato per primo all’assemblea. Soffermandosi sul messaggio di Onam, l’eminente oratore ha sottolineato che il principale insegnamento di Onam è la resa a Dio e lo sradicamento dell’ego, come esemplificato dall’imperatore Bali. È seguito

un concerto di musica carnatica eseguito da Smt. Vaikom Vijayalakshmi e il suo gruppo. Cominciando con la composizione dedicata al Signore Ganesh “Pranamamyaham Sri Gowri Sutham” (offro reverenti omaggi al Figlio di Parvati), la cantante non vedente, ma divinamente dotata, ha soffuso l’intero ambiente di fervore devozionale con la melodiosa esecuzione di composizioni di Thyagaraja che sono seguite. Ha poi cantato Bhajan che includevano “Darshan Deejo Bhagavan” (dacci il Darshan, Bhagavan), “Tripura Sundari Maa” (la Madre Divina è l’incarnazione di ogni bellezza), “Koti Pranam Shata Koti Pranam” (milioni di omaggi a Sai). Sono seguiti i Bhajan eseguiti dagli studenti e conclusi con l’Arati dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.

Il 27 agosto 2015, è stata messa in primo piano la devozione estremamente pura e divinamente pia di Radha quando gli studenti dello Sri Sathya Sai Vidya Vihar di Aluva hanno messo in scena la commedia danzata “Radha Bhakti”.

Scritta e composta da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba Stesso, la commedia è cominciata alle 17 con l’appropriata diffusione audio di un Discorso di Bhagavan. Ha fatto seguito un avvincente ritratto dell’intensa devozione di Radha per Krishna, che ha fissato il più alto ideale da emulare da parte di tutti gli uomini. Impreziosita

Canti devozionali eseguiti dai Giovani Sai del Kerala nel Sai Kulwant Hall.

La commedia danzata “Radha Bhakti” degli studenti dello Sri Sathya Sai Vidya Vihar di

Aluva.

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8 Ottobre 2015 Eterno Auriga

con emozionanti testi e incantevoli danze degli studenti, la commedia ha trasmesso con forza il messaggio secondo cui la vera devozione a Dio è la via maestra per la liberazione dell’uomo. L’ottima recitazione degli studenti, i bellissimi costumi e il trucco hanno reso più affascinante la commedia. Nel giorno di Onam, il 28 agosto 2015, il gioioso spirito della festività ha soffuso l’intero ambiente di Prasanthi Nilayam di festosità e allegria. Nel Sai Kulwant Hall, luogo delle celebrazioni, c’erano splendide decorazioni nello stile del Kerala, oltre a speciali variopinte decorazioni floreali sul Samadhi di Bhagavan. La mattina di Onam, la famosa vocalista carnatica Kumari Abhirami Ajay ha reso più gioiosa questa sacra festività quando ha presentato un coinvolgente concerto di musica vocale. Cominciando il suo programma con un canto di preghiera che invocava il Signore Ganesh, la talentuosa cantante ha affascinato i devoti per circa un’ora con le sue dolci esecuzioni di canti devozionali fra cui “Shambho Mahadeva”, “Darshan Do Bhagavan” (concedici il Tuo Darshan, o Bhagavan), “Mandara Giridhara Madana Manohara” (il Signore Krishna è l’incarnazione del fascino e della bellezza), “Om Namah Sivaya” (salute a Te, Signore Siva). La banda di percussioni dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai ha poi eseguito alcuni pezzi allegri, seguiti dai Bhajan. Dopo il programma del mattino, come da tradizione di Onam, ai devoti è stato offerto un sontuoso banchetto nella South Indian Canteen.

Il programma del pomeriggio è cominciato con un erudito discorso del professor N. R. Madhava Menon, Rettore della Guru Ghasidas Central University di Chhattisgarh. Sottolineando l’armonia nell’evidente diversità della cultura indiana, l’erudito oratore ha affermato che ogni indiano dovrebbe essere orgoglioso di questa cultura, unica nel suo genere, che

si basa sul nobile ideale del “Samasta Loka Sukhino Bhavantu” (che tutti gli esseri di tutti i mondi possano essere felici!). Hanno fatto seguito la consegna delle medaglie d’oro ai vincitori del concorso di saggio annuale e il Bhajan Mahotsava (canto dei Bhajan). I vincitori sono stati: Kumari Kasturi Shah di Thiruvananthapuram per la scuola superiore, Kumari Anita Tajuddin del distretto Palakkad per il livello interuniversitario e la signora Sheetel M.C. di Kozhikode per quello dell’università. A questa edizione del concorso, hanno partecipato circa 25.000 studenti provenienti da circa 11.000 istituzioni educative del Kerala. La commedia intitolata “Navavidha Bhakti” (i nove gradini della devozione) è stata successivamente messa in scena dagli studenti dello Sri Sathya Sai Vidyapeeth, Srisailam.

La commedia ha messo in luce i nove gradini della devozione, cioè Shravanam (l’ascolto delle storie e della gloria di Dio), Kirtanam (il canto delle Sue lodi), Vishnusmaranam (la contemplazione del Signore), Padasevanam (il servizio ai Suoi Piedi di Loto), Vandanam (l’atteggiamento di profondo rispetto verso tutte le forme di vita), Archanam (l’adorazione rituale), Dasyam (l’atteggiamento di servo dedito e fedele verso Dio), Sneham (il sentimento d’amicizia verso Dio) e Atmanivedanam (la completa resa a Lui), illustrando ogni passo della devozione con un episodio tratto dai testi mitologici. È seguito un Discorso Divino

Una scena della commedia “Navavidha Bhakti” messa in scena dagli studenti dello

Sri Sathya Sai Vidyapeeth, Srisailam.

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di Bhagavan in cui Egli sottolinea che l’uomo dovrebbe concentrare la mente su Dio e seguire la via della spiritualità. Baba ha detto che tutti i nove passi della devozione aiutano l’uomo a controllare la mente e a indirizzarla verso Dio. Ha concluso il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”. I Bhajan sono proseguiti e terminati con l’Arati.

13° ANNIVERSARIO DI RADIO SAI

Il 29 agosto 2015, in occasione del 13° anniversario di Radio Sai, la sua squadra ha presentato “90 Anni di Sathya Sai” nell’ambito delle celebrazioni del Compleanno di Bhagavan. Delineando la storia della vita di Bhagavan attraverso commenti, canzoni, videoclip di Discorsi di Bhagavan e la proiezione di un video illustrante il tema “Chi è Sai?”, i membri del team hanno messo in luce il profondo messaggio di Baba secondo cui Egli altro non è che il Supremo Essere Cosmico che ha preso una forma umana per elevare e servire l’umanità e mostrare il sentiero del servizio con amore e compassione per l’uomo.

SRI KRISHNA JANMASHTAMIIl 5 settembre 2015, un profondo

fervore devozionale ha contrassegnato la celebrazione della sacra festività di Sri Krishna Janmashtami, svoltasi a Prasanthi Nilayam. Il programma è cominciato alle 8,20 con le fauste note del Nadaswaram eseguite dalla banda degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. È seguita una sequela di canti devozionali di cantanti dell’Istituto, fra cui “Vinati Karoon Mein” (io prego il Signore), “Namo Narayana” (reverenti omaggi al Signore Narayana), “Govinda Hare Krishna”. Nel frattempo, è entrata nel Sai Kulwant Hall la processione di mucche splendidamente decorate, condotte dai

musicisti di Nadaswaram e dagli studenti che cantavano i Veda.

Il corteo comprendeva anche vitelli, piccioni ecc. Dopo aver dato loro da mangiare con amore, è stato offerto l’Arati alle mucche, dopo di che la processione è tornata allo Sri Sathya Sai Gokulam. Ha fatto seguito una bella danza degli studenti della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai.

La proiezione di un video del Discorso di Bhagavan in occasione dello Sri Krishna Janmashtami ha segnato la conclusione della cerimonia. Narrando i Divini Lila del Signore Krishna in relazione al sollevamento della montagna Govardhan col dito mignolo e la creazione di mucche e vitelli quando questi furono portati via dal Signore Brahma per mettere alla prova la Divinità di Krishna, Swami afferma che gli scherzi divini di Krishna erano misteriosi e pieni di beatitudine.

Tutti - Egli continua - possono riflettere su questi Leela e sperimentare la beatitudine. Baba termina il Discorso con il Bhajan “Govinda Krishna Jai”.

10° ANNIVERSARIO DELL’OSPEDALE MOBILE SRI

SATHYA SAIA Prasanthi Nilayam si è tenuta una

grande cerimonia per celebrare il 10° anniversario dell’Ospedale Mobile Sri Sathya Sai, che, negli ultimi dieci anni, ha svolto un efficace servizio raggiungendo

Mucche e vitelli nel Sai Kulwant Hall in occasione dello Sri Krishna Janmashtami.

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quasi cinquecentomila abitanti in 600 villaggi e ha fornito assistenza medica al loro domicilio. Inoltre, circa 300 medici che forniscono i loro servizi nell’ospedale mobile, e numerose personalità, hanno partecipato alla cerimonia, fra cui il dottor L.V. Subramanyam, Segratario Capo Speciale dell’Istruzione Medica e il dottor Nalini Mohan, Commissario dell’AYUSH. L’ospite principale della cerimonia è stato il dottor Kamineni Srinivas, Ministro della Salute, dell’Educazione Medica e del Benessere Familiare dell’Andhra Pradesh.

In via preliminare, il dottor Narasimhan, direttore dell’ospedale mobile, ha fatto un dettagliato resoconto della genesi e della crescita di questo progetto di servizio che è stato lanciato da Baba Stesso il 30 marzo 2006. Spiegandone le caratteristiche salienti, il dottor Narasimhan ha sottolineato la necessità della regolarità del servizio e la continuità dell’approccio dei medici che, ha detto, sono stati i tratti distintivi dell’ospedale mobile.

Successivamente, l’ospite d’onore, dottor Kamineni, ha dichiarato il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dall’ospedale mobile e dall’Istituto Superiore Sri Sathya Sai di Scienze Mediche che aveva visitato di primo mattino. Egli ha anche pubblicato un libro sull’ospedale mobile. Dopo di ciò è stato proiettato un documentario

raffigurante l’effettivo funzionamento giorno per giorno dell’ospedale mobile nei villaggi.

Il 6 settembre 2015, le procedure delle celebrazioni del 10° anniversario sono cominciate alle 8,20 con i discorsi di tre illustri oratori. Il primo è stato il dottor Choudhary Voleti, Direttore dello SSSIHMS. Sottolineando il punto di vista medico della missione di Bhagavan di servizio all’uomo, l’eminente oratore ha sottolineato l’importanza di fornire assistenza medica ai pazienti a tutti e tre i livelli: fisico, mentale e atmico. Il secondo relatore, dottor Vinod Kumar Varma, Direttore dell’Ospedale Generale Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam, ha sottolineato il potente ruolo dell’amore come ingrediente più efficace nella cura del paziente. L’ultimo oratore, dottor Ashwini Kumar, ha narrato alcune toccanti esperienze durante il suo servizio nei villaggi e ha osservato che il Grama Seva è Rama Seva, come insegnato da Bhagavan Baba. Successivamente, sono stati distribuiti gli apparecchi acustici a persone bisognose. In conclusione, quasi 300 medici dell’ospedale mobile hanno ricevuto onorificenze e doni.GIORNATA DEL SAI SANNIDHI

Il 6 settembre 2015, gli ex studenti di Bhagavan che lavorano in diversi dipartimenti dell’Ashram e negli ospedali hanno celebrato la Giornata del Sai Sannidhi (la vicinanza di Sai) per esprimere la loro gratitudine a Bhagavan per l’amore e le benedizioni che Egli ha riversato su di loro durante i giorni i cui erano studenti e anche successivamente. Evidenziando il sacro vincolo dell’amore tra Baba e i Suoi studenti, hanno prima narrato le loro esperienze della vicinanza di Bhagavan e della grazia a Kodaikanal, poi si sono soffermati su molti eventi che rivelavano la Sua divinità e che sono stati fonte di preziosi insegnamenti appresi ai Suoi Piedi di Loto. Questi brevi discorsi degli ex studenti si sono alternati a

Il dottor Kamineni Srinivas, Ministro della Salute, dell’Educazione Medica e del

Benessere Familiare dell’Andhra Pradesh parla all’assemblea nel Sai Kulwant Hall.

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bei canti devozionali, alcuni dei quali sono stati: “Madhuram Nee Gaanam” (il Tuo canto è dolce), “Hum Tere Hain Sai Hum Tere Hain” (siamo Tuoi).

CONFERENZA IN MEMORIA DI S. G. SUNDARASWAMY

La conferenza in memoria di S.G. Sundaraswamy è un evento annuale che viene svolto all’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai (SSSIHL) e che è stata istituita in onore del defunto Sri S.G. Sundaraswamy, decano della professione legale a Bangalore e ardente devoto di Baba, dal figlio, Sri S.S. Naganand, fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust. La prima conferenza si è svolta sabato 12 settembre 2015 nel Campus dell’Istituto di Prasanthi Nlayam.

L’evento è cominciato alle 15 con i canti vedici degli studenti. Il dottor R. Sai Sathish, professore aggiunto nel Dipartimento di Chimica dell’SSSIHL, ha poi dato il benvenuto all’ospite d’onore, professor Seeram Ramakrishna, rettore dell’Istituto, al giudice M.N. Venkatachaliah, vicerettore, e al professor K. B. R. Varma, Fiduciari dello Sri Sathya Sai Central Trust, agli amministratori, agli insegnanti e agli studenti dell’SSSIHL.

Il professor S. Siva Sankara Sai, preside della Facoltà di Scienze dell’SSSIHL, ha introdotto il relatore, professor Seeram Ramakrishna, direttore del Centro per

le Nanofibre e le Nanotecnologie del Dipartimento di Ingegneria Meccanica presso l’Università Nazionale di Singapore.

Riconoscendo il privilegio, unico nel suo genere, di essere all’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, il professor Seeram ha detto che nel mondo ci sono più di 20.000 università e di averne visitate più di mille, ma di non aver mai conosciuto un’università come quella nel mondo intero. Egli ha detto che tutti, a un certo punto, pongono la domanda: “Qual è lo scopo della vita?”, e ha osservato che la domanda ci aiuta a iniziare a toccare i confini del dominio spirituale. Parlando delle necessità fondamentali della vita, tra cui cibo, vestiario, alloggio, salute e felicità, ha osservato che l’innovazione è l’unico modo per affrontare queste necessità. Ha poi affermato che, nel corso dei millenni, mentre avevano luogo molte innovazioni, nessuna ha avuto un impatto più profondo sulla società umana dell’innovazione della Nanotecnologia, avvenuta nel 21° secolo.

Ha quindi brevemente spiegato il concetto di Nanoscienze utilizzando l’esempio dello spessore della carta e ha sottolineato l’importanza della stessa spiegando il cambiamento delle proprietà della materia e dei materiali dalla macro alla microscala, usando l’esempio dell’oro e dei suoi cambiamenti di colore nei vari spessori. Ha aggiunto che la Nanotecnologia e le sue applicazioni sono state molto importanti in vari campi della medicina rigenerativa, dell’ingegneria dei tessuti, della salute, del cibo, delle industrie tessili, dell’automobile, dell’energia, dell’ambiente, della diagnostica, della terapeutica e di molte altre applicazioni industriali.

GANESH CHATURTHIFesteggiamenti e devozione hanno

contraddistinto la celebrazione del Ganesh Chaturthi a Prasanthi Nilayam. La mattina

Conferenza Commemorativa di S.G. Sundaraswami nell’Auditorium dell’Istituto.

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della festività, 17 settembre 2015, gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai hanno eseguito un’offerta di musica devozionale al Signore Ganesh. Oltre agli Stotra e a un numero di danza dedicato al Signore Ganesh, essi hanno presentato un’emozionante miscellanea di canti devozionali che includeva “Siddhi Vinayaka Jai Gananatha” (il Signore dei Gana elargisce successo), “Ekadanta Jagannath” (il Signore dell’universo che ha una sola zanna), “Jai Deva, Gananath” (salutiamo il Signore di Gana). La sessione di Bhajan che è seguita comprendeva anche Bhajan di Ganesh condotti dagli studenti e seguiti in coro con profonda devozione dai devoti raccolti nel Sai Kulwant Hall. Il programma mattutino si è concluso con la distribuzione di Prasadam e l’Arati.

Il programma del pomeriggio è iniziato con un discorso di Sri Anil Kumar sulla magnificenza del Signore Ganesh. Il dotto oratore ha detto che il Signore Ganesh è conosciuto come Colui che rimuove gli ostacoli. Elencando i tre ostacoli principali dell’uomo, cioè l’ignoranza, la povertà e il dolore, egli ha narrato alcuni episodi relativi a come Sri Sathya Sai Baba, il Sai Ganesh di Puttaparthi, abbia rimosso gli ostacoli dei devoti e portato felicità nella loro vita. In precedenza, nel suo intervento introduttivo, Sri G.S.R.C.V. Prasada Rao, Segretario dello Sri Sathya Sai Central Trust, aveva lodato lo zelo missionario con cui Sri Anil Kumar diffonde il Messaggio Divino di Bhagavan in India e nei Paesi d’oltremare.

È seguita la proiezione di un Discorso di Bhagavan, tenuto in occasione di un Ganesh Chaturthi.

Ganesh, afferma Bhagavan, è Colui che rimuove gli ostacoli e dispensa ogni conoscenza e saggezza. Ha aggiunto che l’uomo dovrebbe sviluppare intelligenza come Ganesh e seguire il percorso della devozione. “Se volete diventare devoti di Sai, amate tutti e servite tutti”, dice in conclusione Bhagavan, terminando il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Rama Rama Ram”. Il programma si è concluso con l’Arati dopo la distribuzione di Prasadam a tutti.

Dopo la conclusione del programma nel Sai Kulwant Hall, è iniziata l’adorazione delle statue del Signore installate in scuole, università, dipartimenti dell’Ashram e ospedali nei rispettivi locali. Dopo aver eseguito, il 17 e 18 settembre 2015, l’adorazione delle statue, il 19 settembre gruppi di studenti e devoti le hanno portate

Adorazione di Vinayaka nello Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division.

Carri magnificamente addobbati nel Sai Kulwant Hall.

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L E A Z I O N I E V I D E N Z I A N O I L C A R A T T E R E

T UTTI VOI DOVRESTE essere fieri di essere nati in questa sacra

terra, famosa da sempre come terra dello yoga (comunione divina), del sacrificio altruista e delle azioni dedicate a Dio. Voi siete i figli di Madre Veda che vi ama con affetto tale da avervi chiamati qui ad assistere a questo grande rito vedico.I Veda innalzano l’essere umano al livello del Divino

Bharat è la terra che Dio ama perché Egli è sceso qui spesso come Avatar e vi si sta muovendo anche ora per portare avanti la missione di restaurare il Dharma in coloro che lo ignorano. Questo sacrificio rituale vedico è un ingrediente di quel grande compito. È davvero un peccato enorme che Bharat, che ha meritato una fama così grande nel campo spirituale, sia oggi alle prese con la danza demoniaca del vizio e della malvagità in un contesto di falsità, ingiustizia, odio e conflitto. La nazione è sprofondata nell’ansia e nella

paura. Pertanto, in questo frangente, bisogna accendere la lampada

dell’amore e della speranza, e dare coraggio e fiducia sia con i precetti sia con l’esempio. I Veda sono la radice effettiva della

cultura bharatiya; quindi è dovere preciso di ogni figlio dell’India

osservare i riti, i rituali, le ingiunzioni e le istruzioni in essi descritti. Molti hanno preso l’abitudine di chiedere quale sia l’oggetto di queste regole e che cosa

se ne ricavi. Bene, lasciateMi dir loro che l’unico scopo cui i Veda mirano è rendere divino l’essere umano per mezzo di una serie di esercizi spirituali. Essi lo guidano dallo stadio animale, in cui egli crede di essere solamente il corpo che soffre fame, sete e desideri vari, a quello dell’umanità in cui riconosce di essere ben più elevato di un animale. Più tardi, lo persuadono a usare l’intelligenza e la discriminazione per

sublimare le passioni e le emozioni fino al Livello

Divino in cui si gode

BHARAT E LA TERRA

CHE DIO AMA

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14 Ottobre 2015 Eterno Auriga

di beatitudine eterna. I Veda sviluppano la scienza fondamentale dello spirito. Comprenderla bene e metterla in pratica costituisce il dovere che ogni essere umano ha verso se stesso. Tale scienza porta alla rimozione dell’ignoranza e all’acquisizione della conoscenza, non di quella delle cose materiali del mondo che cambiano e diventano obsolete ogni pochi anni! Essa correda il ricercatore della chiave che svela tutta la gamma di quella conoscenza appresa la quale tutto è conosciuto.Il rito per il benessere del genere umano

Tornando al rituale dello Yajna che stiamo inaugurando, noterete che i pandit (studiosi) pronunciano la parola “svaha” ogni volta che le offerte santificate vengono poste nel fuoco sacro; essi dicono che questo fa sì che l’offerta sia consumata totalmente dal fuoco. Ora, il consumare è la natura propria del fuoco, per cui non c’è alcun bisogno di rivolgersi a esso in questo modo. Non è logico dichiarare che si debba pregare il fuoco di essere e comportarsi come fuoco. Questa parola è pronunciata per plaudire all’energia e allo splendore che sono latenti in esso e invocare il Fulgore Divino che permette al fuoco di splendere e purificare. Alla deità che presiede si chiede di portare l’offerta al Dio cui è dedicata dicendo: “Indraya Svaha, Keshavaya Svaha, Rudraya Svaha, Varunaya Svaha” ecc. Indra, Keshava, Rudra e Varuna riceveranno l’oblazione attraverso Agni, deità che presiede al fuoco, solamente se essa è invocata e destata dal termine “svaha”. Non c’è altro chiarimento che penso di dover dare ora.

I Veda sono innumerevoli. Si dice: “I Veda sono infiniti”, e qui può nascere la questione del perché siano necessari infiniti Veda per descrivere il cammino del progresso

spirituale. Facciamo un esempio: per far capire a un bambino il significato di una parola, il genitore o il maestro usano spesso una sequela intera di altre parole. Spiegare significa elaborare, ripetere e illustrare, per cui, per spiegare a uomini d’intelligenza media o scarsa, si rese necessario avere un numero di testi e scritture complementari o supplementari e, dato che tale numero è immenso, essi furono considerati “infiniti”. Lo scopo di tutti i Veda, per quanti siano e per quanto vario sia il loro argomentare, è lo stesso: condurre l’essere umano dallo stadio animale, attraverso quello umano, fino all’altezza dell’Autorealizzazione Divina.

Dall’Assoluto Universale si manifestò Brahman, il Principio Cosmico, e da Brahman originò il Karma (attività regolata) basato sulle prescrizioni vediche. Gli Dei sono compiaciuti da questo tipo di Karma, per cui concedono la pioggia istruendone il Dio, Parjanya (Indra), a benedire il mondo e le sue genti. I raccolti crescono e il cibo è disponibile per il consumo; con il cibo, l’essere umano ottiene salute, forza e vitalità; per mezzo di essa egli si moltiplica e riproduce. Questo è il ciclo secondo i Veda: Karma, pioggia, raccolti, cibo, fecondità. I kratu (rituali elaborati) di questo tipo sono compiuti per invocare le piogge al tempo giusto, le stagioni appropriate, e pace e prosperità per il mondo intero. È l’attività a mostrare se l’individuo o la società sono buoni o cattivi. Il termometro misura la temperatura del corpo e dice se lo stesso è sano o malato; il Karma, o attività, è l’indicatore del carattere. Osservando le azioni, il movente, le conseguenze e la misura del coinvolgimento di una persona, è possibile definire se sia una bestia o il Signore delle anime individuali, come dire il Divino, Dio Stesso.

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Pregate intensamente con fedeIl kratu è anch’esso un Karma, sebbene

un Karma vedico, dedicato all’acquisizione del benessere del mondo. Tutto il Karma fatto per assicurare il benessere degli altri, senza aspirazioni per il beneficio personale, è Karma buono che gli Dei apprezzano come un kratu. Le conseguenze negative, che certamente vi capiteranno se avete commesso dei Karma errati, possono essere contrastate impegnandosi in Karma benefici, acquisendo così del merito.

Oggi non si cerca di contrastare il male con il bene, per cui la nazione sta scivolando velocemente nel declino. Come può il Paese sollevarsi? Il Paese non è semplicemente una parte della carta geografica o un pezzo di terra: è un insieme di uomini, donne e bambini legati da particolari tradizioni e modi di vivere e di pensare trasmessi perché validi e preziosi da generazioni di patrioti e maestri di vita spirituale.

Come sapete, Yajna significa “sacrificio”, “rinuncia”. Lo Yajna celebrato qui non ha desideri individuali specifici di cui chiedere il soddisfacimento. Lo scopo è ottenere la prosperità e la pace né per alcun individuo, né per alcuna religione, comunità o nazione, ma per tutto il genere umano.

Questo Yajna viene compiuto per il benessere del mondo. Voi dovreste unire il vostro benessere con quello del mondo. Come potete essere contenti se il vostro

vicino è disperato? Per questo, Io vi chiedo di smettere di pregare per il vostro progresso; pregate per la pace, la prosperità e la felicità di tutta l’umanità indipendentemente dalla regione o dal colore.

Pregate con intensità e fede, e la grazia si riverserà su di voi. Un cuore colmo d’Amore non può essere contaminato dall’egoismo e dalle sue conseguenze maligne. Così come desiderate la salute fisica, cioè la salute delle membra del corpo, dovreste allo stesso modo impegnarvi per la salute dell’umanità, cioè la pace e la gioia per tutte le zone di tutte le nazioni. Se abbracciate questo modo di vedere più ampio, comincerete a subire sempre meno le vostre difficoltà e a partecipare sempre di più a quelle degli altri. Questa è l’offerta iniziale di voi stessi nel grande Yajna chiamato vita.

- Estratto dai Discorsi di Bhagavan pronunciati in occasione della festività di Dasara

Bharat è la terra che Dio ama perché Egli è sceso qui spesso come Avatar

e vi si sta muovendo anche ora per portare avanti la missione di

restaurare il Dharma in coloro che lo ignorano.

è Jnana (Saggezza), la sua dolcezza è la Beatitudine e quel frutto contiene di nuovo il seme dell’amore da cui il germoglio genera le sue foglie. Nella Visva Virat Svarupa (Forma della totalità della manifestazione grossolana), che Krishna concesse ad

Arjuna di vedere, questi vide se stesso come i suoi fratelli e cugini.

- Discorso Divino di Bhagavan del 24 marzo 1971

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16 Ottobre 2015 Eterno Auriga

U NEL 1989 CHE BHAGAVAN Baba partì per Kodaikanal per un soggiorno di 6 settimane. Un fatto assolutamente inusuale, poiché di

solito Egli si fermava per due o tre settimane. Ma quell’anno era stato deciso che il Bhajan Hall, adiacente alla residenza di Swami e rimasto uguale dalla sua costruzione, dovesse essere ampliato, essendo ormai

diventato troppo piccolo per il numero di devoti presenti al Suo Darshan. Il modo migliore di allargare il salone era di scavare dietro lo stesso, dove il pendio proseguiva la sua spinta verso l’alto.

Scava più in ProfonditàDopo il Darshan mattutino, tutti gli

uomini sani e robusti e anche molte donne si unirono allo scavo del pendio. La terra, contenuta in piccoli cesti, veniva passata da un devoto all’altro per fare un interramento, dove in seguito anche lo spazio del Darshan fu ampliato. Il nostro Amato Bhagavan usciva ogni mattina per supervisionare il lavoro e poi distribuiva a tutti noi con le Sue mani frullati freddi in cartoni di tetrapak. Ma la parte migliore erano le domande o le osservazioni che faceva. Un giorno mi chiese: “Quanti piedi?” Stavo scavando nel pendio e, ingenuamente, pensai che volesse sapere quanti piedi riuscivamo a scavare nel muro del Bhajan Hall. Gli dissi: “Solo il tempo di prendere una rotella metrica”, ma, senza fare altri commenti, Egli proseguì il cammino. Più tardi, confrontando le idee con un amico, questi mi disse che Swami intendeva “scavare più in profondità”. Compresi allora che Swami parlava del progresso spirituale, non della costruzione in corso. Nel mio caso, “quanti piedi” si riferiva agli attaccamenti alla famiglia e il mio amico aveva ricevuto un consiglio sull’introspezione.La Storia di Krishna e le Inestimabili Materializzazioni

Nel pomeriggio, al termine del Darshan, avevo la fortuna di andare nel soggiorno di Swami per la riunione con gli studenti. Qui Swami chiedeva a uno studente di parlare

Ogni tanto Swami faceva anche commenti interessanti, come una sera quando ci disse: “Shirdi Baba era Colui che raccoglieva il cibo, Sathya Sai è Colui che lo cucina e Prema Sai sarà Colui

che serve il cibo.” Tutti noi ricevemmo il messaggio.

John Behner

F

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Ottobre 2015 17 Eterno Auriga

ed Egli stesso riprendeva la narrazione della vita di Krishna, raccontando la storia come solo qualcuno che era stato presente poteva fare. Ogni sera ascoltavamo rapiti la storia e Swami la costellava di materializzazioni. Una sera materializzò l’anello di Kamsa, chiamato Vijaya Bhushana. L’anello era stato dato a Kamsa dal suocero, Jarasandha, al fine di conquistare più terre; finché Kamsa lo indossò, fu invincibile. Swami fece girare l’anello fra tutti noi; era enorme, troppo grande per il mio pollice. Aveva una pietra verde, con un blu profondo al centro. Poi Swami soffiò sull’anello ed esso tornò nella sua dimora originaria.

Un’altra sera Swami materializzò un dono che Sathyabhama aveva ricevuto per il matrimonio con Krishna: un cigno d’oro, il cui corpo era un piccolo cesto. Il collo del cigno era completamente coperto di diamanti. Si trattava di un gioiello che avrebbe reso orgoglioso qualunque artigiano. Swami pose il cigno sul tavolo accanto alla Sua poltrona, ma non lo fece scomparire. Il giorno dopo chiedemmo agli studenti che cosa fosse successo al cigno. Risposero che Swami l’aveva portato nella Sua stanza e da lì nessuno sapeva dove fosse finito.

Ogni tanto Baba faceva anche commenti interessanti, come una sera quando ci disse: “Shirdi Baba era Colui che raccoglieva il cibo, Sathya Sai è Colui che lo cucina e Prema Sai sarà Colui che serve il cibo.” Tutti noi ricevemmo il messaggio.

Quando le sei settimane di scavi e movimento terra si conclusero, salimmo sui nostri veicoli per seguire Swami che andava a Ooty. Sulla strada si trovava Coimbatore, una città che da troppo tempo soffriva di siccità, ma, mentre l’auto di Swami si avvicinava, i cieli si aprirono e ci fu un rovescio di pioggia in risposta alla presenza del Signore. Preghiamo che tutti i nostri lettori sentano il “rovescio di pioggia” della Sua grazia durante le celebrazioni del 90° Compleanno.

– John Behner è il Presidente salvadoregno della Zona 2 dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai.

nel Sai Kulwant Hall per la cerimonia del Nimajjan (immersione). Non appena, alle 16, è cominciato il canto dei Veda, le statue guidate da gruppi di studenti e da devoti che cantavano i Bhajan hanno cominciato ad arrivare in sala in magnifici carri e palanchini. In tutto, sono stati schierati nel salone 22 bellissimi veicoli, che hanno offerto un grandioso spettacolo. I veicoli più attraenti riguardavano un elefante gigante, una nave, una macchina fotografica, un faro e un gran numero di bellissimi templi. Dopo che questi veicoli si sono metodicamente sistemati nel salone, gruppi di studenti e devoti hanno

fatto il giro del salone dei Bhajan cantando Mantra vedici e Bhajan. Sono seguite le danze di giubilo degli studenti della Scuola Primaria Sri Sathya Sai e della Scuola Secondaria Superiore. Successivamente, il bramino del Mandir ha offerto l’Arati a tutte le statue, il che ha contraddistinto la loro rimozione per l’immersione. Dopo aver chiesto le benedizioni di Bhagavan, esse sono state portate fuori dal salone per l’immersione. È seguita una breve sessione di Bhajan. Il programma si è concluso alle 18 con l’Arati, dopo la distribuzione del Prasadam a tutti.

...continua da pagina 12

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18 Ottobre 2015 Eterno Auriga

Dr. Sailaja Kamaraju

L

UNA GIORNATA CON LO STAFF DELL’OSPEDALE MOBILE SRI SATHYA SAI

A MISSIONE DI BHAGAVAN SRI Sathya Sai Baba e il Suo infaticabile lavoro svolto per migliorare i livelli educativi e sanitari dei poveri hanno

avuto un profondo impatto sia in India sia all’estero.

Egli stesso ha prestato particolare attenzione al programma di studi e al progetto delle istituzioni educative e sanitarie; il risultato finale è il Suo magnifico sistema sanitario, che serve gratuitamente i più poveri fra i poveri. Bhagavan Baba è il fondatore del General Hospital a Prasanthi Nilayam e dei Super Speciality Hospital, che forniscono assistenza medica specialistica e ultraspecialistica agli abitanti dei villaggi. Nonostante l’enorme successo di questi ospedali, Egli ha proseguito con un’esortazione intensa per il coinvolgimento della comunità e l’impegno sociale a favore di coloro che hanno difficoltà per la lingua, le finanze e i trasporti. Grazie a ciò, un decennio fa si è materializzato il progetto dell’Ospedale Mobile Sri Sathya Sai.

I medici e il personale paramedico lavorano intensamente da dieci anni e proprio lo scorso settembre hanno celebrato a Prasanthi Nilayam il decimo anniversario.

A tal proposito, è quanto mai opportuno passare in rassegna l’enorme mole di lavoro e servizio prestati gratuitamente alle comunità rurali in tutti questi anni. Ora, prendiamoci un minuto per comprendere l’imperscrutabile Volontà di Swami nello scegliere lo staff capeggiato dal dottor Narasimhan per il progetto dell’assistenza sanitaria mobile. Completata la specializzazione in medicina generale in giovanissima età, il dottor Narasimhan divenne presto un medico privato molto richiesto. Dopo pochi anni di esercizio della professione giunse un invito da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba a far parte, in qualità di responsabile, del progetto dell’ospedale mobile. Prendendo la chiamata come ordine supremo, egli lasciò il suo studio per cominciare a lavorare giorno e notte alla realizzazione dell’ospedale mobile. Poco dopo si materializzò una squadra di collaboratori, composta di medici e personale paramedico, assolutamente all’altezza del concetto e della filosofia di quest’ospedale mobile. Dopo numerosi incontri progettuali fu chiaro che le scuole dei villaggi rappresentavano una piattaforma perfetta per l’educazione sanitaria e per i campi medici, nonché di facile accesso per le comunità rurali del distretto di Anantapur nell’Andhra Pradesh, dichiarata zona soggetta a estrema siccità e carestie.

Dopo aver completato le formalità con il governo locale, le aree rurali spalancarono le porte all’ospedale mobile, considerata la penuria di servizi medici. Sebbene all’inizio sia partito come una piccola unità medica mobile, oggi, dopo dieci anni, offre regolarmente da 12 a 15 specialità mediche. Si dovrebbe essere coscienti del generoso lavoro svolto per dodici giorni al mese con tre squadre di medici che fanno servizio per quattro giorni in ogni campo. La giornata inizia alla South Indian Canteen di Prasanthi Nilayam, dove tutti i medici e il personale paramedico salgono sul furgone

Cure sanitarie direttamente nei villaggi.

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Ottobre 2015 19 Eterno Auriga

e raggiungono il villaggio locale cantando i Bhajan. All’arrivo c’è un canto collettivo del Mantra della Vibhuti e di Santhi, che prepara a una giornata movimentata. Ancor prima, già alle 6,30 del mattino, al campo ha inizio l’educazione sanitaria. Vi immaginate il dottor Narasimhan che arriva al campo verso le 6,30 per dare insegnamenti sull’assistenza sanitaria di routine e sulla medicina preventiva agli abitanti dei villaggi (200-300 persone che si riuniscono sul posto per ascoltarlo)? Il campo medico si tiene in un villaggio in posizione centrale, dove convergono gli abitanti di 30-40 villaggi circostanti. Attualmente il progetto interessa circa 600 villaggi della regione di Rayalaseema nell’Andhra Pradesh.

Al campo operano varie specialità; ogni medico visita 60-90 pazienti al giorno, per un totale di 600-1200 pazienti seguiti mediamente in un giorno. I medici discutono fra loro i casi e fanno riferimento agli specialisti presenti al campo con un approccio multidisciplinare. Al campo vengono offerte medicina generale, chirurgia generale, pneumologia, cardiologia, ginecologia, pediatria, ortopedia, otorinolaringoiatria, odontoiatria, neurologia e trattamenti psichiatrici.

L’offerta di un approccio multispecialistico, addirittura su un ospedale mobile, va al di là della mia immaginazione e comprensione. Raggi, ecografie e circa 15 tipi di analisi del sangue è ciò che offre questo mezzo attrezzato, che fornisce i risultati nel tempo record di 20-30 minuti. Ma sul posto vengono effettuate anche biopsie chirurgiche e altre procedure minori. Nel caso in cui siano richieste ulteriori indagini, i pazienti vengono indirizzati allo Sri Sathya Sai Super Speciality Hospital o ad altri centri nello Stato che collaborano al progetto.

Inoltre un’instancabile squadra di professionisti, composta di infermieri, farmacisti e tecnici di laboratorio e, in

aggiunta, Seva Dal e operatori sanitari della comunità che fanno da guida ai pazienti, manda avanti il progetto apparentemente senza sforzo. Il piano generale di Swami e il Suo munifico amore sono esemplificati da un pranzo puro e delizioso proveniente dalla South Indian Canteen di Prasanthi Nilayam, che viene servito sul posto a tutta la squadra. I vari medici lavorano con passione da diversi anni. Un progetto non è destinato a riuscire semplicemente per i suoi metodi e l’attuazione se non si riesce a toccare l’anima dei pazienti. L’energia del progetto dell’ospedale mobile passa attraverso l’affettuosa accoglienza, le parole gentili e i grandi sorrisi dei dottori e del personale paramedico, che sono contagiosi.

Dopo il Maha Samadhi di Swami c’è un grande bisogno per noi devoti di aggregarci e restare uniti, operando per il compimento della Sua Missione Divina. Forza! Mettiamo insieme le nostre mani e dimostriamo che il “servizio all’umanità è servizio a Dio”.

Esprimo tutta la mia gratitudine e i miei ringraziamenti a Bhagavan Sri Sathya Sai Baba per le iniziative che ha intrapreso e per l’immenso sostegno e, soprattutto, per le ininterrotte benedizioni riversate su ogni persona associata a questo stupendo e regolare programma mensile. Considero un privilegio l’opportunità di aver potuto accompagnare lo staff medico durante questa mia breve visita. Prego Baba di benedirmi con molte altre opportunità di questo tipo negli anni a venire. Chi è interessato può associarsi a questo programma divino e guadagnarsi le benedizioni di Bhagavan.

– Il dottor Sailaja Kamaraju è un ricercatore presso il Dipartimento di Medicina, Divisione di Ematoncologia del Medical College del Wisconsin a Milwaukee (WI), U.S.A.

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20 Ottobre 2015 Eterno Auriga

N ELL’AMBITO DELLE celebrazioni del 90° Compleanno di Bhagavan

Sri Sathya Sai Baba, le Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva di vari Stati hanno organizzato i pellegrinaggi di devoti dai loro rispettivi Stati e allestito, a Prasanthi Nilayam, eccellenti programmi musicali e culturali.Andhra Pradesh - Oltre 4500 devoti, fra cui 2600 bambini Bal Vikas dell’Andhra Pradesh e del Telangana, sono giunti a Prasanthi Nilayam per un pellegrinaggio di 6 giorni e, nell’ambito delle celebrazioni del 90° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, hanno presentato programmi musicali e culturali.

La mattina del 30 agosto 2015, un gruppo di questi bambini Bal Vikas ha presentato un programma di canti devozionali che comprendeva “Jai Jai Ram Sai Ram”, “Narayana Narayana”, “Hare Rama Hare Krishna Hare Sai Hare Hare”, terminando con il canto in Telugu “Rama Kodanda Rama”. I Bhajan che sono seguiti sono stati anch’essi condotti dai bambini Bal Vikas. Nel programma del pomeriggio del 30 agosto, Sri A. Ranga Rao, Coordinatore dello Sri Sathya Sai Trust, ha parlato delle Scuole Sathya Sai dell’Andhra Pradesh e del Telangana. Narrando di come Bhagavan abbia sempre riversato il Suo Amore sugli studenti e trascorso del tempo con loro per guidarli, l’eminente oratore ha illustrato come, con la grazia di Bhagavan, gli studenti delle Scuole Sathya Sai dell’Andhra Pradesh e del Telangana si siano contraddistinti non solo negli studi scolastici, ma si stiano formando come futuri cittadini ideali dell’India. Successivamente, gli studenti delle Scuole Sathya Sai di questi due Stati

hanno presentato la commedia danzata dal titolo “Sri Rama Bhakti Samrajyam” (il regno della devozione per Rama), che ha rappresentato la storia dell’illustre Santo Thyagaraja.

La commedia ha ritratto come questo leggendario santo compositore e pioniere della musica carnatica abbia disdegnato le ricchezze terrene, affrontato prove e tribolazioni per mano della mentalità affaristica del fratello e, infine, guadagnato la grazia e la visione diretta di Rama, unico scopo della vita umana. Impreziosito dalle migliori composizioni di Thyagaraja e dalle emozionanti danze dei bambini, la commedia ha trasmesso il forte messaggio secondo cui la devozione unidirezionale per il Signore è la via maestra per raggiungerLo.

Il programma del mattino del 31 agosto è cominciato con un breve discorso di Kumari Y. Padmaja, Coordinatrice Aggiunta Bal Vikas dell’Andhra Pradesh e del Telangana, in cui ella ha illustrato il progresso e la crescita del movimento Bal Vikas nei due Stati, mettendo in luce la sua indiscussa influenza nel plasmare la vita dei bambini. È seguita una grande adunata di 300 bambini

Una scena dalla commedia “Sri Rama Bhakti Samrajyam”.

CELEBRAZIONI DEL 90° COMPLEANNO DI BHAGAVAN

Pellegrinaggio dei devoti degli Stati dell’India

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Ottobre 2015 21 Eterno Auriga

Bal Vikas, e insegnanti che sono entrati nel Sai Kulwant Hall cantando assieme canzoni sui valori.

Il raduno ha messo in evidenza gli insegnamenti di Bhagavan sui temi dell’unità delle fedi, la salvaguardia della Natura e l’amore per la madre e la madrepatria, e indicato i centri spirituali della Missione Sathya Sai, i grandi santi dell’India, i sacri testi del mondo, gli Avatar di Dio ecc. Mentre la processione avanzava eseguendo canti sui valori, i bambini Bal Vikas nel Sai Kulwant Hall sventolavano bandierine dei Bal Vikas.

Il programma del pomeriggio è cominciato con brevi discorsi di due bambini Bal Vikas, che hanno messo in luce la vita, gli insegnamenti e la missione di Bhagavan ed esortato tutti a fare della loro vita la Missione di Bhagavan seguendo il sentiero dell’amore e della compassione, che tutto conquistano, da Lui esemplificato. Dopo questi discorsi, un gruppo di bambini Bal Vikas ha eseguito un’incantevole danza Kolatam. Compiendo movimenti ritmici al suono di dolci parole ed elettrizzante musica, gli studenti hanno composto, per la gioia degli spettatori, molte splendide coreografie. Sono seguiti coinvolgenti canti di gruppo a cui hanno partecipato, assieme ai loro insegnanti, tutti i 2600 bambini Bal Vikas presenti nel Sai Kulwant Hall. Cominciando con il canto “Sri Ganesha Sivuni Kumara” (Ganesh, figlio di Siva), gli studenti hanno soffuso l’intero

ambiente di vibrazioni spirituali con canti devozionali che comprendevano “Tu Pyar Ka Sagar Hai” (Tu sei un oceano d’amore), “Narayana Mantram Sriman Narayana Mantram”, e concludendo con il canto popolare “Sai Matha Biddalam Andaram” (tutti sono figli di Madre Sai). È seguito un grande spettacolo di musica strumentale dei bambini Bal Vikas che ha emozionato tutti.

Alcuni dei brani suonati dai musicisti in erba erano “Madhura Mohana Ghanasyama Sundara Sai” e “Brahmamokkate” (Dio è uno), seguiti da una miscellanea di Bhajan. Essi hanno concluso la loro meravigliosa presentazione con il Bhajan “Govinda Krishna Jai”.

Il 1° settembre 2015, tutti i programmi, mattina e pomeriggio, compresi il canto dei Veda e dei Bhajan, sono stati condotti dall’Ala Femminile dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’Andhra Pradesh e del Telangana. La mattina, dopo il canto dei Veda, le cantanti dei due Stati hanno presentato un programma di coinvolgenti canti devozionali intitolato “Sri Sathya Sai Sudha Madhuri (dolcezza nettarea di Sai). La sessione ha contrassegnato anche l’inaugurazione di una Clinica Mobile a beneficio degli abitanti nel distretto di Chittoor nell’Andhra Pradesh. Questa è l’11a Clinica Mobile di questi due Stati che fanno parte delle attività “medicare”.

I responsabili senior giunti da Prasanthi Nilayam hanno onorato l’evento. Il

Il raduno Bal Vikas nel Sai Kulwant Hall.

Lo spettacolo di musica strumentale dei bambini Bal Vikas.

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22 Ottobre 2015 Eterno Auriga

programma del pomeriggio è iniziato con il discorso della dottoressa D.S.D. Shyamala, ex studentessa del Campus di Anantapur, attualmente coordinatrice dell’Ala Educativa del distretto del Godavari orientale nell’Andhra Pradesh. Parlando della crescita dei Bal Vikas, del Nagar Sankirtan, delle lezioni Bhajan, delle iniziative di formazione professionale ecc, la dottoressa Shyamala ha fornito una breve testimonianza delle attività Seva dell’Ala Femminile dell’Organizzazione Sai dei due Stati. Ha fatto seguito un’accattivante esibizione di Veena della nota esponente di musica classica carnatica, dottoressa R. Madhuri Devi. Cominciando con la composizione “Mahaganapatim”, dedicata al Signore Ganesh, ha poi suonato il primo Bhajan cantato da Baba “Manasa Bhajare Guru Charanam”, seguito da “Om Namah Sivaya Sivaya Namah Om”, musica “fusion” e composizioni classiche carnatiche. Al termine del concerto, la dottoressa Madhuri Devi e gli artisti che l’accompagnavano hanno ricevuto i complimenti.

Il 2 settembre 2015, tutti i programmi del mattino e del pomeriggio prevedevano il canto dei Veda e i Bhajan condotti dai devoti del distretto di Visakhapatnam nell’Andhra Pradesh. La mattina, essi hanno anche presentato uno splendido programma di canti devozionali intitolato “Sri Sathya Sai Sangeeta Sudha”. Cominciando con il canto Hindi “Aaye Hain Tere Dar Pe

Pujari” (i Tuoi fedeli sono giunti alla Tua porta), i cantanti hanno poi eseguito “Enta Madhuram Sri Rama Smaranam” (quant’è dolce il canto del Nome di Rama!) e un altro splendido canto dedicato a Bhagavan Baba. L’amore per la madrepatria ha formato il tema centrale quando, il pomeriggio del 2 settembre, i Giovani Sai del Visakhapatnam hanno presentato la commedia musicale danzata “Sai Padham Lo Nava Bharatham” (la nuova India sulla Strada di Sai).

La commedia musicale ha illustrato quanto sia meschino per le persone abbandonare la propria cultura, il modo di vivere e i princìpi soltanto per guadagnarsi da vivere. Essa intendeva correggere questa terribile tendenza con il Metodo Sai.

Il 3 settembre 2015, il programma è cominciato con il discorso di Sri Dinakar Kadam, ex studente dell’Istituto. Successivamente, i Giovani Sai e gli ex studenti dell’Istituto hanno messo in scena la commedia estremamente realistica “Nethi Karthavyam” (la nostra attuale responsabilità) che ha mostrato come gli insegnamenti di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba abbiano indirizzato, in tutto il mondo, la mente dell’uomo verso la spiritualità, l’etica e la moralità attraverso pratiche spirituali e attività di servizio come i Bhajan, il Nagar Sankirtan, i Bal Vikas, il servizio disinteressato e i valori umani, attenuando, in tal modo, l’influenza dei sei nemici interiori

Inaugurazione della clinica mobile.

Una scena della commedia “Sai Padham Lo Nava Bharatham”.

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Ottobre 2015 23 Eterno Auriga

dell’uomo in questa Era di Kali, cioè Kama, Krodha, Lobha, Moha, Mada e Matsarya (desiderio, ira, avidità, illusione, orgoglio e gelosia).

Il nobile tema, la semplice storia, l’eccellente recitazione dei giovani e la talentuosa regia hanno fatto della commedia un’ammirevole presentazione. Mentre i Bhajan proseguivano, i partecipanti hanno ricevuto i complimenti.

La sei giorni di programmi musicali e culturali disposti dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’Andhra Pradesh e del Telangana è terminata il 4 settembre 2015 con una presentazione di musica devozionale, unica nel suo genere, del rinomato cantante Sri Sai Ram Iyer di Mumbai. Questo cantante, divinamente dotato, ha eseguito canti devozionali sia con voce maschile sia femminile, affascinando il pubblico. Egli ha eseguito canti devozionali popolari fra cui “Ram Ka Guna Gaan Kariye” (cantate il Nome di Rama), “Sathyam Sivam Sundaram” (Dio è verità, bontà e bellezza) e “Sainath Tere Hazaron Haath” (Sai ha migliaia di mani). Ha poi concluso la sua bella presentazione con una miscellanea di Bhajan. È seguita una breve sessione di Bhajan, durante la quale il cantante è stato onorato con uno scialle e gli artisti che gli avevano fornito supporto strumentale e vocale hanno ricevuto i complimenti.

All’inizio della mattina, si è tenuta una grande cerimonia nell’Auditorium Poornachandra per celebrare lo Sri Venkateswara Swami Santhi Kalyanam (il matrimonio celeste del Signore Venkateswara).

Dal famoso tempio del Signore Venkateswara, a Dwaraka Tirumula, sono state portate le statue delle divinità e alla cerimonia ha partecipato un numero elevato di devoti.Rajasthan - Dal 7 al 9 settembre 2015, nell’ambito delle celebrazioni del 90° Compleanno di Bhagavan, è giunto a Prasanthi Nilayam dal Rajasthan, per un pellegrinaggio di tre giorni, un gruppo di devoti che ha presentato programmi musicali e culturali. Il 7 settembre, essi hanno messo in scena una commedia sulla vita e gli insegnamenti di Kabir, il famoso mistico e santo poeta dell’India, che ha risvegliato

Una scena della commedia “Dhai Akshar Prem Ka”.

La commedia dei Giovani Sai e degli ex studenti dell’Istituto.

Lo Sri Venkateswara Swami Santhi Kalyanam.

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24 Ottobre 2015 Eterno Auriga

la mente del pubblico contro le ristrette credenze rituali, e stimolato il combattere in nome della religione, proponendo la dottrina dell’unità di tutte le fedi e patrocinando la via dell’amore per la redenzione dell’uomo.

Intervallata dagli immortali Doha (distici a rima baciata) di Kabir, la commedia dal titolo “Dhai Akshar Prem Ka” (esprimere Amore, la parola di due lettere e mezzo) ha mostrato in modo semplice i suoi universali insegnamenti attraverso la recitazione, i dialoghi e i commenti.

La ricca cultura e il folclore del Rajasthan sono venuti alla ribalta quando, l’8 settembre, il gruppo di cantanti folk del Rajasthan, Manganiyar Loka Kalakar Vrinda, del distretto di Barmer nel Rajasthan, ha presentato brillanti canti popolari devozionali. Cominciando il programma con il canto “Aao Sai Babaji” (vieni, Signore Sai), essi hanno incantato il pubblico per oltre un’ora con un’emozionante interpretazione di canti devozionali in stile folk che comprendeva “Mere Ghar Mein Sajan Aaya” (il Signore è venuto a casa mia), “Damadam Mast Kalandhar”, “Chaap Tilak Sab Chheeni Re Mose Naina Milaike” (hai portato via la mia identità con un solo sguardo). La presentazione è terminata con il canto popolare Sufi “Padharo Hamare Desh” (o Signore, vieni nella nostra terra).

Il 9 settembre, i bambini Bal Vikas e i Giovani Sai del Rajasthan hanno presentato la commedia “Sai Grama Vahini”, basata sul Programma Integrale per i Villaggi dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva. La commedia ha messo in luce come i volontari Seva Dal dell’Organizzazione Sai abbiano portano una totale trasformazione dei villaggi che prima erano colmi di malattie, disoccupazione e della pessima abitudine di bere alcolici.Madhya Pradesh e Chhattisgarh – Dal 12 al 13 settembre 2015, oltre 2000 devoti

del Madhya Pradesh e del Chhattisgarh sono giunti a Prasanthi Nilayam per un pellegrinaggio di due giorni e hanno presentato un programma di musica devozionale e due commedie. Il 12 settembre, 36 giovani, provenienti da un villaggio tribale del Chhattisgarh, hanno presentato la commedia “Sri Ram Vanvas” (l’esilio di Rama), una danza popolare tribale che ha dipinto la storia del Ramayana, illustrando gli avvenimenti relativi alla storia di Rama, Lakshmana e Sita a Panchavati durante il loro esilio. Accompagnata dal costante canto del Nome di Rama e impreziosita da dolci canzoni con l’accompagnamento di musica tribale, la commedia, al termine, ha trasmesso il messaggio di Swami di “Ama Tutti, Servi Tutti”.

I Bhajan composti da Kabir sono stati il primo spettacolo del programma del 13 settembre 2015. Presentati dal famoso cantante di Bhajan di Kabir, Prahlad Tipania, e il suo gruppo, i Bhajan non solo hanno toccato il cuore di tutti con la loro semplicità e profondità, ma hanno anche veicolato le profonde filosofiche verità contemplate nelle Upanishad e in altre Scritture. Alcuni di questi erano “Aaya Hai Sab Jayega, Ni Raja Ranku Fakir” (chi è nato sicuramente morirà, che si tratti di un re o di un mendicate) e “Zara Dheere Dheere Gaadi Haanko” (guida lentamente il veicolo della

La danza popolare tribale che illustrava la storia del Ramayana.

continua a pagina 26...

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Ottobre 2015 25 Eterno Auriga

risaputo che tutti coloro che sono giunti alla vicinanza fisica di Bhagavan Baba hanno un’esperienza unica da raccontare.

Ho chiesto il permesso e le benedizioni di Bhagavan per scrivere alcuni avvenimenti che hanno portato me e mio marito al Suo divino ovile e che hanno trasformato la nostra vita.La Prima Chiamata di Bhagavan Baba

Mio marito ebbe un incarico a Indore dal 1978 al 1980. La nostra vita era occupata in tanti tipi di attività mondane. Non avevamo né visitato alcun luogo santo né letto qualche libro spirituale o religioso. Eravamo, in effetti, molto ignoranti per quanto riguardava la spiritualità. Comunque, il passato è passato, ma racconto questo per spiegare come arrivò nella nostra vita la prima chiamata di Sai.

Un giorno, mio marito, dottor Varma (a quei tempi Maggiore Varma) e io, assieme ai nostri figli Kanika e Rohit, andammo da un oculista di nome sri Sancheti per un controllo agli occhi di mio marito. Non appena entrammo nel suo ambulatorio, notammo una grande foto di Sri Sathya Sai Baba. A quel tempo, non sapevamo chi quella foto ritraesse; quindi, chiedemmo all’oculista: “Chi è?” Sancheti rimase un po’ sorpreso e disse: “Non Lo conoscete? È Sri Sathya Sai Baba.” Mio marito dimenticò di farsi controllare la vista e iniziò, invece, a chiedere di più su Baba. Anche se non

restammo pienamente convinti, sentimmo una forte attrazione verso di Lui guardando la sua grande foto. Accorgendosi del nostro interesse, sri Sancheti ci regalò alcuni anelli con l’immagine di Baba e anche una Sua bella fotografia seduto sul Jhoola (altalena) con addosso una veste bianca.

Felici di ricevere quella bella foto, la incorniciammo e la mettemmo nella nostra camera da letto. In qualche modo, la foto cominciò a portare una trasformazione nella nostra vita. Ogni volta che la guardavo e fissavo lo sguardo negli occhi di Baba, Egli mi trasmetteva: “Un giorno potrete venire a stare con me a Puttaparthi.” Cominciammo

DIVINA TRANSFORMAZIONE

èRama Varma

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ad accendere bastoncini d’incenso davanti alla foto e io presi a frequentare, il giovedì, le sedute di Bhajan che si svolgevano a casa di una mia amica (la moglie di un colonnello in pensione) a Indore.Rafforzamento della Fede in Bhagavan

Il seme della spiritualità seminato a Indore aveva bisogno di nutrimento, che ci fu fornito da Chatterjee Dada (il padre di un maggiore dell’esercito), quando mio marito fu inviato, come ufficiale comandante dell’ospedale militare, a Barmer (Rajasthan). Chatterjee Dada era un anziano uomo molto umile, pio e fedele devoto di Bhagavan Baba ed era solito visitare l’ospedale militare regolarmente e ogni volta cantava la Sua gloria. Tutte le volte che incontrava mio marito, gli dava da leggere molti testi su Baba. Dopo aver letto il libro “Visione del Divino”, fummo pienamente convinti che Swami fosse l’Avatar del Kali Yuga e cominciammo a seguire i Suoi insegnamenti. La vita di Baba è il Suo messaggio. Leggemmo anche tre volumi di “Sathyam Sivam Sundaram” e molti altri libri scritti da ardenti devoti.

Nel 1984, Chatterjee Dada andò a Puttaparthi da Barmer per il Darshan di Swami. Egli lo chiamò per un colloquio privato e gli disse che c’era un medico che avrebbe voluto chiedergli più libri da leggere. Swami gli dette anche due pacchetti di Vibhuti come Prasadam e disse:

“Uno per te e uno per il medico.” Quando Chatterjee Dada tornò a Barmer, consegnò a mio marito il pacchetto di Vibhuti datogli da Baba. Dopo averlo ricevuto, mio marito pianse di gratitudine e disse fra sé: “Io sono seduto così lontano, a circa 3000 chilometri di distanza da Puttaparthi, eppure Baba sa di me e mi ha fatto pervenire la Vibhuti!” La Sua onnipresenza ci lasciò esterrefatti e da quel giorno, fino a oggi, ci siamo arresi totalmente ai Suoi Divini Piedi di Loto. Obbedendo al Suo Ordine Divino, nel novembre del 2003 ci trasferimmo definitivamente a Puttaparthi.

Concludo il mio scritto con un’umile preghiera ai Piedi di Loto di Bhagavan:

Dall’alba al tramonto penso a Te, a ogni respiro parlo di Te, a ogni passo, vedo i Tuoi Divini Piedi di Loto. L’Aura luminosa intorno ai Tuoi capelli mi fa sentire al di là del tempo e dello spazio; sento di condividere i miei pensieri con tutti, non attraverso le parole, ma scrivendo. Mio Maestro Divino, fa’ vivere questo corpo per anni e anni recitando il Tuo Nome nei secoli dei secoli.Samasta Lokah Sukhino Bhavantu

(Possano tutti gli esseri di tutti i mondi essere felici!)

– Smt. Rama Varma è autrice di sei libri sugli insegnamenti di Swami

...continua da pagina 24

vita). È stata poi presentata da circa 125 bambini Bal Vikas e Giovani Sai del Madhya Pradesh e del Chhattisgarh la commedia danzata “Narmada Gatha” (storia del fiume Narmada). La commedia ha rappresentato la leggendaria storia del Narmada come figlia del Signore Siva e ha messo in luce la sua sacralità. Sulle sue rive si trovava l’Ashram di Valmiki, e Adi Sankara ebbe il

suo famoso dibattito con Mandana Mishra. Questa commedia, ben diretta e ben presentata, è stata ulteriormente arricchita dalle elettrizzanti danze dei bambini.Dopo di ciò, sono continuati i Bhajan, terminati con l’Arati dopo la distribuzione a tutti del Prasadam.

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Ottobre 2015 27 Eterno Auriga

LA CHIAMATA DEL FLAUTO

Effulgenza della Gloria Divina

TRASCORSO UN ANNO DA quando partii da Prasanthi Nilayam, salutai con un cenno Sathya Sai

Baba e arrivai negli Stati Uniti. Quando ripenso a quel fatidico giorno di luglio in cui incontrai Baba per la prima volta, mi rendo conto di quanto, da lì in poi, sia stato veloce il progresso spirituale.

Andai a Puttaparthi per la prima volta nel 1964 per vedere alcuni miracoli, perché avevo sentito dire che un grande santo stava mostrando delle Siddhi. Pensavo di restare per un giorno per vedere i miracoli, ma, dopo una fugace apparizione di Baba, cambiai tutti i miei programmi, annullai tutti i viaggi, estesi il mio visto ecc., per restare con il Maestro!

Il Suo Prema (Amore) è una cosa tangibile che entra nel cuore, e lo riempie d’amore divino per tutti gli esseri. Attraverso la presenza di Baba, il corpo diventa come una nuvola di luce, senza peso, senza tempo.

Quando ripenso a me stessa a Rishikesh, non riesco a credere che sia potuto avvenire un simile cambiamento. Ricordo quando, seduta presso le rive del Gange, così riflettevo: “Chi di tutti quelli che ho incontrato è il mio Maestro, il mio Guru?” Nel mio cuore gridai, invocai l’Himalaya e i santi che vi risiedono, nascosti alla vista dei mortali: “Chi di voi mi aiuterà, chi mi aiuterà?” Mentre sedevo in silenzio assorta nel dilemma, udii una voce, ed ecco apparire un giovane proveniente da un vicino Ashram che non avevo mai visto prima. Senza presentarsi, disse: “Se vuoi raggiungere presto l’obiettivo devi rinunciare a tutti gli insegnanti, tranne uno. Scegline uno e l’otterrai.” Detto ciò, se ne andò. Seduta lì, al buio, vicino al Gange,

con l’acqua scrosciante ai miei piedi e il suo ruggente “Om” nelle orecchie, buttai mentalmente via tutto il passato e i suoi molti insegnanti. Nel giro di due settimane mi trovai a Prasanthi Nilayam davanti a Sri Sathya Sai Baba. Alla Sua Presenza, il cuore e l’anima erano completamente in pace. Solo la vista dell’aureola dei capelli, o la veste arancione, diffusero, attraverso di me, un’ondata di senso di Pace. Egli chiese (come chiede a tutti coloro che giungono a Lui): “Che cosa vuoi?” “Dio”, fu tutto ciò che riuscii a rispondere. Nei giorni successivi mi concesse molti brevi colloqui privati. Qualche parola, un sorriso, ma era riconoscibile un cambiamento interiore. Prema cominciò a riempire il mio essere fino a traboccare. Sin da quei primi giorni, diventai spiritualmente

È

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28 Ottobre 2015 Eterno Auriga

uno con il Guru. Mentre camminavo, mi spostavo, pregavo, ero con il Maestro nella coscienza. Tuttavia non era abbastanza. Egli mi guidò in avanti, verso l’alto con le parole “noi”, “egli” che significavano “non fermarti finché non diventerai Lui, la Coscienza Universale Unica”.

Prima della mia partenza da Prasanthi Nilayam, Baba creò dei regali, prendendoli, con un gesto della mano, dal “deposito universale” o, come Egli dice, dal “Magazzino Sai”. C’erano una piccola immagine per un anello con il volto del Maestro, la Vibhuti, immagini… oh! molti regali, ma il più grande dei Suoi miracoli non sono le manifestazioni spirituali delle “Siddhi”, ma il Miracolo Divino, la trasformazione dell’anima. Con le Sue piccole gentilezze, i piccoli gesti, Egli dilata la coscienza. Un giorno, stando in piedi davanti a un gruppo con il volto raggiante, disse dolcemente: “Sono molto felice”, e sentii anch’io quella felicità che è al di là delle parole. Era il Suo modo ineguagliabile di concedere la grazia dell’Ananda.

Quando gli chiesi Moksha (la Liberazione), Egli rispose: “Compi la Sadhana con grande determinazione. Swami ti aiuterà.” I giorni nell’Ashram erano colmi di convinto impegno. Spesso partecipavo per ore a “riunioni” senza capire una parola di ciò che veniva detto, ma, quando Baba si alzava in piedi per parlare e colmava il salone del Suo Amore, il luogo diventava di un bianco radiante per lo splendore di Dio, e il mio essere rispondeva, il cuore si apriva e l’amore m’inondava. Egli mi ha dato tanti doni dello spirito. Il dono di vedere il mondo intero come Prakash (luce), Dio, l’Essenza, si rivelò davanti ai miei occhi con i doni di Ananda, Prema, Pace, Felicità. Egli dice: “Io do con la mano volta verso il basso; la Mia mano si gira verso l’alto solo per ricevere i doni dell’amore divino del devoto.”

AvendoLo visto in numerose circostanze, L’ho sempre unicamente identificato come la perfezione in azione: pacifico, umile, amorevole, gioioso, ma assolutamente

gentile e fanciullescamente giovane. Questi sono tutti gli attributi della Sua varia natura. Eppure, quello stesso Corpo è in grado di controllare gli elementi e produrre qualunque manifestazione materiale. Non ha mai ostentato o abusato del dono delle Siddhi, usando solo i Suoi poteri spirituali per aiutare gli indifesi, i sofferenti, i malati, gli indigenti e, a volte, solo per la felicità, come fece quando, con un gesto della mano, prese dal magazzino universale il dolce Halwa (budino) ancora caldo, di una qualità mai assaggiata prima. Egli mi parlò del calore yogico nel mio organismo causato dall’intensa Sadhana e, con un rapido movimento della mano, prese dal “nulla” questo dolce, e me lo mise in mano dicendo: “Questo è dolce, cioè è calore; mangialo”, ridendo nel Suo modo inimitabile, che fa ridere di gioia anche tutti coloro che ascoltano.

Mentre sono seduta qui a New York, a riflettere e a scrivere, non ripenso più agli anni di lotta spirituale come a rifiuti vani e inutili. Sono stati anni di preparazione che mi hanno portato ai piedi del Maestro, di Sai Baba.

Siedo qui, per grazia di Baba, non amando..., ma come l’amore stesso; non cercando l’Ananda..., ma come la coscienza dell’Ananda che si è resa manifesta in me. Una dolcezza, una radiosità interiore, che risplende ugualmente in tutti, permea anche il mio essere. Non ho più bisogno di cercare di risvegliare il centro del cuore. Tutta me stessa è il centro dell’amore, perché io sono l’eterna Ananda e Santhi. Chi c’è là fuori? Io non esisto più come tale: sono parte del Tutto Cosmico.

La mente non teme più il futuro né dissipa il passato, poiché Lui, Baba, ha detto: “Swami è sempre con te”, e il richiamo del flauto viene sempre udito nel mio cuore e un giorno o l’altro tornerò di nuovo ai sacri piedi di Krishna.

– Dall’articolo di Hilda Charlton, “Sanathana Sarathi” 1966

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U

Chinna Katha

NA VOLTA, UN GRUPPO DI indiani andò a Nuova York per partecipare a una conferenza.

Essi si organizzarono per risiedere in un moderno hotel a più piani. Il capogruppo prese per sé e per tutti i membri del suo gruppo delle stanze all’80° piano, dato che riteneva che lui e quel gruppo di indiani fossero superiori agli altri e perciò dovessero stare al piano più elevato..

Un pomeriggio, essi uscirono assieme per delle compere e acquistarono un certo numero di cose che pensavano di mostrare con orgoglio ai loro amici e parenti in India per renderli felici.

Quando tornarono in albergo con i loro acquisti, mancò improvvisamente l’energia elettrica. Poiché l’ascensore si era bloccato, tutti i membri del gruppo dovettero salire le scale per raggiungere l’80° piano. Salire tanti scalini, portando il peso degli acquisti, non fu solo un compito difficile, ma richiese anche molto tempo. Per dimenticare la fatica di salire le scale, il capogruppo ideò un piano che prevedeva che tutti, a turno, dicessero qual era l’obiettivo della propria vita. Così,

tutti i membri del gruppo spiegarono ciò che volevano raggiungere nella vita. Mentre continuavano a salire fino all’80° piano, fu la volta del capogruppo di dichiarare l’obiettivo della propria vita. I membri del gruppo, però, rimasero sorpresi quando egli non disse nulla. Poiché era stato lui ad aver fatto quella proposta, tutti gli chiesero di parlare del suo obiettivo di vita, al fine di portare a termine l’argomento. Con il volto che rifletteva infelicità e impotenza, il capogruppo allora lamentò: “Cari amici! Lasciamo da parte il mio obiettivo di vita, poiché il mio compito attuale è andare a prendere la chiave della mia camera al pianterreno poiché l’ho dimenticata lì.

Devo svolgere l’arduo compito di scendere tutte le scale e salire fino alla mia stanza.” Era stato lui a volere che tutti stessero al piano più elevato, non è vero? Fu un disagio autoimposto che egli si era procurato.

Questa è la triste condizione dell’uomo odierno. Egli si abbandona all’ostentazione e attira su di sé l’infelicità.

L’Ostentazione Porta all’InfelicitàL’Ostentazione Porta all’Infelicità

Il capogruppo e gli altri membri tornarono felici all’hotel dopo aver fatto acquisti.

Il capogruppo dovette patire delle sofferenze per la sua mania di ostentazione.

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30 Ottobre 2015 Eterno Auriga

IS U D A F R I C A

L 15 MARZO 2015, I GIOVANI Sathya Sai del nord della regione KwaZulu-Natal del Sudafrica hanno partecipato all’evento denominato I

Giovani che Vivono per la Verità, nell’idilliaca città di Howick, a circa 90 km da Durban.

Hanno partecipato all’evento novanta membri del gruppo giovani provinciale, volti a sviluppare la conoscenza spirituale attraverso la pratica degli ideali Sathya Sai. I giovani di altre province del Paese hanno programmato di organizzare eventi simili nelle loro località.

Il 6 maggio, il Centro Sathya Sai di Hillside, vicino a Durban, ha celebrato la Giornata di Easwaramma con la cerimonia di apertura di un centro di apprendimento di computer. Per questo progetto, la Nedbank, una banca locale, ha donato otto computer. All’evento hanno partecipato oltre 160 devoti Sathya Sai e un rappresentante della Nedbank. Il centro di apprendimento fornirà essenziali lezioni di informatica e d’accesso a Internet ai bambini bisognosi della comunità, in particolare con progetti scolastici. I Giovani Sathya Sai si sono impegnati a fornire lezioni di informatica ai membri della comunità.

R U S S I A E P A E S I

L I M I T R O F IDal 20 al 22 febbraio 2015, la SSIO della

Zona 8 ha ospitato un incontro annuale a San Pietroburgo per ripercorrere gli eventi dell’anno passato e pianificarne altri per il futuro. Alla riunione hanno partecipato 28 importanti responsabili senior della SSIO di Azerbaigian, Bielorussia, Russia e Ucraina.

Ha partecipato all’incontro anche la signora Marianne Meyer, Direttrice dell’ISSE Europeo. Il rappresentante SSIO dell’Ucraina ha affermato che, anche negli attuali e recenti inquietanti momenti, i Centri e i Gruppi Sathya Sai hanno unito gli sforzi per aiutare i rifugiati in fuga dalle zone di conflitto. I responsabili della SSIO provenienti da altre aree hanno descritto gli aiuti umanitari, tra cui la consegna agli sfollati di un camion carico di generi di prima necessità. I membri SSIO dell’Ucraina pregano ogni notte per la pace. Sri Valery Voshchinin, Presidente della Zona 8, ha riferito in merito alle attività di servizio svolte dalla SSIO.

Dall’8 al 9 marzo 2015, quarantasette giovani di tre Paesi e 20 città hanno partecipato al secondo festival di Zona dei

Il seminario “I Giovani che Vivono per la Verità”.

L’incontro dei responsabili Senior della SSIO a San Pietroburgo.

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Ottobre 2015 31 Eterno Auriga

l’Amore è la Via, l’Amore è la Meta. Esso comprendeva un seminario sulla diffusione delle informazioni, con riferimento al sito web della Zona e della nuova rivista Sai Ram. Altre presentazioni comprendevano seminari sulla trasformazione personale, sull’unità dei Centri e Gruppi Sathya Sai, e interessanti progetti creativi. I Giovani Sathya Sai di Vitebsk hanno presentato una scenetta che rifletteva umoristicamente le sfide della Sadhana personale e il Centro di Minsk ha presentato un canto.

Il convegno ha organizzato tavole rotonde su nuove idee nel lavoro, nella comunicazione e sulla Sadhana personale.

M A C E D O N I ANel fine settimana del 31 marzo 2015,

l’Istituto di Educazione Sathya Sai (ISSE) del Sudeuropa, la SSIO della Macedonia, e il centro educativo di Lighthouse hanno svolto un seminario pubblico sull’Educazione Sathya Sai ai Valori Umani (SSEHV). Al seminario di due giorni, incentrato sulla metodologia d’insegnamento dell’SSEHV e di Educare, hanno partecipato 25 persone fra cui insegnanti delle scuole pubbliche e private, e psicologi scolastici.

Tavola Rotonda a margine del convegno nazionale in Bielorussia.

giovani vicino a Mosca sul tema Il Servizio è la Fioritura dell’Amore. I giovani hanno visto il filmato sulle attività di servizio della SSIO in altre Zone e si sono svolte lezioni sul costruire giocattoli per bambini, bracciali e fiori di carta da distribuire ai bambini negli orfanotrofi. I partecipanti hanno svolto un gioco allegorico, seguendo i lavori che illustravano i valori dell’amore e del servizio. Altre attività della festività comprendevano canti, balli, spettacoli teatrali e un gioco di squadra, tutti rivolti a mostrare il meglio delle qualità umane.

In tutte le Regioni della Zona 8, compresa la Russia, il 4 aprile 2015, si sono tenuti incontri pubblici per mettere in evidenza gli inestimabili insegnamenti di Bhagavan. Agli eventi hanno partecipato 212 membri della SSIO e oltre 140 altre persone. L’incontro ha fornito informazioni sulla vita e gli insegnamenti di Sri Sathya Sai Baba come pure sui valori umani. Inoltre, i membri Sathya Sai hanno parlato dell’infanzia di Bhagavan, delle loro esperienze, dell’Organizzazione Sathya Sai e del suo lavoro a tutti i livelli. Sono stati proiettati filmati sui progetti di servizio. Gli incontri sono finiti con informali dibattiti durante l’intervallo per il tè e con la distribuzione di un DVD con citazioni di Bhagavan, libri e calendari relativi. Molti visitatori, sorpresi dell’imponenza delle opere della Missione di Sathya Sai e stimolati dalle amorevoli esperienze dei devoti Sai, hanno mostrato interesse per approfondire la conoscenza su Bhagavan e la SSIO, e per partecipare ai progetti di servizio.

B I E L O R U S S I AIl 28 febbraio e il 1° marzo 2015, trentadue

membri Sathya Sai dei Centri e dei Gruppi di Minsk, Vitebsk, Mozyr, Baranovichi e Lida hanno partecipato al convegno nazionale della SSIO, svolto annualmente dal 1998. Il tema dell’incontro era L’Amore è la Sorgente,

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32 Ottobre 2015 Eterno Auriga

Il seminario era caratterizzato da lavori di gruppo sui valori umani della verità e dell’amore, e da presentazioni relative all’Educazione Spirituale Sai in tutto il mondo. Gli insegnanti partecipanti hanno mostrato vivo interesse a integrare l’SSEHV nei loro programmi di studio. Il prossimo seminario per lo stesso gruppo è previsto in ottobre 2015.

U. S. A.Nei giorni che precedono il 24 aprile 2015,

Giornata del Maha Samadhi, i devoti Sathya Sai hanno organizzato, nella Regione del Medio Atlantico, programmi sulla salute e sull’igiene. Inoltre, l’11 aprile, i Centri Sathya Sai di Nuova York hanno svolto un campo medico presso l’East Elmhurst, Queens, New York City, cui hanno partecipato circa 60 volontari Sathya Sai, compresi medici professionisti, servendo 90 persone, che hanno ricevuto controlli sanitari, visite mediche e un kit per l’igiene.

Il 21 marzo 2015, circa 50 volontari Sathya Sai, tra cui medici professionisti, hanno organizzato un campo medico a Houston, Texas. Oltre a un completo controllo sanitario, i pazienti hanno ricevuto informazioni su una nutrizione equilibrata e un kit sanitario.

Per aiutare gli sforzi volti a contenere il mortale virus “Ebola” in Africa occidentale, i bambini SSE della California del Nord hanno raccolto forniture mediche per gli

operatori sanitari e le famiglie delle vittime della malattia.

Il progetto, attuato in onore sia della Giornata del Maha Samadhi sia della Giornata di Easwaramma, è stato condotto da due studentesse SSE del Gruppo 4, provenienti dal Centro Sathya Sai di San José nel nord della California. Questi studenti si sono commossi per la sofferenza delle migliaia di persone colpite dal virus Ebola e per il coraggio degli operatori sanitari che hanno messo a repentaglio la propria vita per curare le persone affette dalla malattia. Con la guida dei loro insegnanti SSE e l’aiuto dei Giovani Sathya Sai, i bambini hanno contattato la MedShare (associazione senza fini di lucro che raccoglie dagli ospedali statunitensi il surplus di medicinali e di attrezzature, e li distribuisce, nei Paesi in via di sviluppo, agli ospedali che ne hanno necessità, – N.d.T.) per la spedizione di forniture all’Africa occidentale. È stato istituito il sito web www.region7saicenters.org/SSEStopsEbola per fornire informazioni sul progetto. I bambini hanno raccolto 33.018 paia di guanti di nitrile, 5365 mascherine, 370 saponette, 18.116 bende adesive, 129 bottiglie di disinfettante per le mani, 16.469 salviette personali e 280 bottiglie di sapone liquido. Prima della spedizione, sono state stampate delle preghiere sulle oltre 1000 etichette di articoli selezionati.

Seminario sull’Educazione Sathya Sai ai Valori Umani (SSEHV)

Forniture mediche pronte per la spedizione in Africa occidentale.

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Ottobre 2015 33 Eterno Auriga

I T A L I ADal 1° al 3 maggio 2015, oltre 200 membri

Sathya Sai del Sudeuropa hanno preso parte al Precongresso Mondiale presso la struttura Mother Sai, vicina a Milano. Ai responsabili senior della SSIO si sono uniti i rappresentanti delle SSIO di Spagna, Italia, Croazia, Slovenia, Francia, Svizzera, Grecia, Macedonia, Serbia e Bosnia ed Herzegovina. La caratteristica particolare del congresso è stata la traduzione simultanea in italiano, spagnolo e croato dei discorsi tenuti in lingua inglese. Nelle due sessioni giornaliere, gli stimolanti canti devozionali nelle diverse lingue hanno incantato il pubblico, e i giovani hanno organizzato un programma di intrattenimento mettendo in mostra i loro talenti. Il bellissimo ambiente naturale della Mother Sai ha offerto ai delegati un ambiente ideale per discutere di spiritualità.

C A N A D ALe Giovani Sai del Centro Sathya Sai

di Toronto hanno intrapreso un nuovo progetto per servire i residenti di un centro d’accoglienza femminile chiamato Sistering. L’istituto mette a disposizione servizi di base per donne indigenti e senzatetto che, durante il giorno, hanno bisogno di un ambiente sicuro. La struttura offre alle donne la prima colazione, merende, pranzo e fornisce assistenza per trovare un alloggio. Quattro o cinque giovani volontari Sathya Sai visitano il rifugio il primo sabato di ogni mese, aiutano a preparare e a servire i pasti e collaborano alle pulizie. Il personale della struttura e i residenti sono sempre felici di vedere i volontari Sai, che, dal 2014, fanno visita alla struttura.

P O R T O R I C OIn Portorico, nei mesi di febbraio e

marzo 2015, l’ISSE ha organizzato il quinto concorso di storie sui valori umani per alunni scolastici. 55 studenti delle scuole pubbliche, sette di quelle private e una scuola

domestica di 25 città hanno presentato 72 storie. Di queste, 18 sono state selezionate e raggruppate in tre categorie a seconda della classe. Il 5 maggio, i tre autori che hanno presentato le opere vincitrici per ogni categoria sono stati premiati a Caguas. Alla cerimonia di chiusura hanno partecipato 68 persone, tra cui gli autori premiati, i membri ISSE, genitori, insegnanti, prèsidi e i giudici del concorso scolastico. Una signora, fra gli ospiti d’onore, è rimasta molto colpita dalle attività dell’ISSE e si è congratulata con gli educatori Sathya Sai per aver organizzato l’evento incentrato sui valori umani. In particolare, ella è rimasta particolarmente impressionata del fatto che il lavoro è stato svolto senza richieste di fondi e senza farne pubblicità. Si è inoltre sentita benedetta per aver appreso di Sri Sathya Sai Baba e delle Sue opere.

B R A S I L EIl 25 aprile 2015, circo 90 genitori, studenti

e i membri del personale amministrativo e della comunità locale hanno partecipato a un incontro presso la Scuola Sathya Sai di Minas Gerais, Brasile. L’evento era incentrato sull’autotrasformazione e i valori umani, ed è cominciato con la Meditazione sulla Luce. Dopo un dibattito di gruppo sulla gratitudine, è stato proiettato un video. Gli studenti Sathya Sai hanno partecipato alla danza chiamata “Danza Circolare”, seguita dalla “Capoeira”, che è una forma di arte marziale brasiliana basata sulla tradizione afroangolana. Gli studenti hanno poi presentato la commedia intitolata “La Leggenda della Manioca”, circa l’origine della pianta della manioca, tipico cibo brasiliano della tradizione del popolo indigeno guarani. I bambini dell’asilo e della prima elementare hanno presentato la danza tradizionale per bambini “A Linda Rosa Juvenil”. Dopo il programma, i partecipanti hanno aiutato a ripulire i locali.

– Organizzazione Internazionale Sathya Sai

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34 Ottobre 2015 Eterno Auriga

I N D I AGujarat – Il 5 settembre 2015, nel villaggio di Rajwada, in occasione della fausta ricorrenza dello Sri Krishna Janmashtami, lo Sri Sathya Sai Seva Samithi di Navsari, nel Gujarat, ha organizzato, nel villaggio di Rajwada, un programma speciale di Godaan (donare mucche come beneficienza), nel quale sono state donate 20 mucche agli abitanti bisognosi, tra cui tre vedove appartenenti ai villaggi di Bhunwadi, Rajwada, Kanbad e Vakasariya.

Il dottor A.G. Dave, Gestore del Bhagavan Mahaveer Vishwa Kalyan Trust, ha onorato l’evento presiedendo la cerimonia. Nel suo stimolante discorso, egli ha spiegato l’importanza dell’assistenza sanitaria e dell’amore nella vita degli animali, particolarmente delle mucche, e ha promesso di compiere servizio come medico a tutte le mucche a titolo gratuito e ovunque se ne presenti la necessità. Nel suo discorso, Sri Manohar Trikannad, Presidente della SSSSO dello Stato del Gujarat, ha narrato molte esperienze con Bhagavan e spiegato il significato di questo speciale programma. Successivamente, si è svolta la cerimonia di offerta delle mucche ai beneficiari, seguita dai Bhajan. Manipur – Il 13 giugno 2015, nel Sai Prasanthi Mandir di Mantripukhri, nell’Imphal orientale, si è svolto un Convegno di un giorno a livello statale dell’Ala Servizio

dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Manipur a cui hanno partecipato circa 100 delegati di vari distretti del Manipur.

In tale occasione, nei loro discorsi il Presidente dell’Organizzazione Sai dello Stato di Manipur e altri responsabili senior hanno sottolineato la necessità di mobilitare i volontari Seva Dal per il Prasanthi Seva, sviluppare programmi Bal Vikas e organizzare altri campi medici per le persone bisognose. Altri argomenti di discussione sono stati la Tecnologia per il Servizio, la Missione dell’Acqua Potabile e la Gestione delle Calamità Naturali. Si è svolta anche una sessione interattiva in cui i partecipanti hanno dibattuto circa le attività di servizio dell’Organizzazione Sai.Tamil Nadu – Il 15 agosto 2015, a Sundaram, si è svolto un simposio intitolato “La Trasformazione attraverso il Servizio Medico”, a cui hanno partecipato oltre 350 medici che stanno svolgendo servizio in vari dispensari Sai. In tale occasione, il dottor M. Vijai Kumar ha raccontato la sua diretta esperienza di osservare l’amore di Swami per un paziente sia nella Sua forma fisica sia in quella cosmica, e la trasformazione a cui ciò ha portato. Il dottor Sundararajan, chirurgo plastico, ha parlato della gioia del servizio medico grazie alla sua lunga esperienza con esso a Chennai, Puttaparthi e Whitefield. Il dottor Krishnamurthy di Madurai ha parlato delle sue personali esperienze circa la dolcezza della grazia di Sai.

Il convegno a livello statale di Manipur dell’Ala Servizio.

Agli abitanti dei villaggi vengono donate mucche come beneficienza.

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C’è un pericolo nei fenomeni della comunicazione. Per prima cosa, come gli occultisti sanno, il piano astrale inferiore contiene numerosi impostori, simulatori e anche peggio, sempre pronti a cogliere l’opportunità di comunicare con questo mondo. Quindi, le forze psichiche non proprio buone, non così benevole, potrebbero facilmente iniziare a manifestarsi sotto le mentite spoglie del grande nome spirituale. Perciò, le persone possono essere ingannate e indotte in errore, con il risultato finale di promuovere nell’uomo orgoglio, egotismo e desideri più bassi, invece che le sue aspirazioni spirituali superiori. C’erano indicazioni che l’avidità e il desiderio di notorietà erano già sorte tra i seguaci, quando, sulla rivista dell’Ashram, sotto la direzione di Baba, apparve un avviso. Esso affermava: “Alcune persone fanno cattivo uso del Nome di Baba, e dichiarano che Egli sia in comunicazione con loro, dando loro messaggi, rispondendo a domande e concedendo udienze, allo scopo di guadagnare soldi o fama.” L’avviso continua dicendo che tali fenomeni devono essere spiegati sia come manifestazione di spiriti sia come pura falsità di persone eccentriche o truffatori: “È dovere dei devoti fermare simili inganni con saggi consigli e un fermo rifiuto.” Baba chiarisce che i destinatari devono considerare l’autenticità di qualunque evento psichico, ma non devono mai usarlo come mezzo per attrarre una folla a scopo di pubblicità, fama o per far soldi.

Non si Dovrebbe Far Cattivo Uso dei fenomeni fisici

– Da “Sai Baba: l’Uomo dei Miracoli” di Howard Murphet

Il discorso principale “Sai Medicare – la Via che Sta di Fronte” è stato tenuto da Sri V. Srinivasan che ha sottolineato la necessità di formare una squadra di volontari paramedici come interfaccia fra medici e pazienti per meglio ottemperare alle istruzioni dei medici e ottenere migliori risultati.

Venerdì 21 agosto 2015, nell’ambito delle celebrazioni del 90° Compleanno di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del distretto di Tirpur, nel Tamil Nadu, ha celebrato 90 matrimoni collettivi.

Per questa grande cerimonia di matrimoni collettivi, sono state selezionate coppie appartenenti a famiglie molto povere e per lo più residenti in piccoli villaggi. A ogni coppia sono stati offerti un Mangal Sutra, nuovi abiti e forniture di generi alimentari per un mese. Inoltre, è stata emessa una tessera sanitaria

per ogni coppia affinché possa avvalersi di trattamenti gratuiti durante il periodo della gravidanza e del parto ed essere totalmente esentata da spese in un ospedale gestito da un medico devoto.

La Presenza di Bhagavan era chiaramente visibile quando è apparsa la Vibhuti sul Prasadam e, il giorno del matrimonio, sulla stoffa dei vestiti delle coppie di sposi.

Matrimoni collettivi organizzati dall’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del

Tamil Nadu.

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Dichiarate di essere senza ego

– Baba

Quando si prende una noce di cocco da

offrire nel tempio, la si acquista dopo

che la sua fibra è stata rimossa; allora la

offrite a Dio, spezzandola in due. Questo

simboleggia la distruzione dell’ego e la

resa al Signore. Perciò, dovete rimuovere

la fibra del desiderio per gli oggetti dei

sensi e poi andare davanti al Signore

privi di Kama e Krodha (desiderio e

ira); lì dichiarerete di essere senza ego

rompendo la noce di cocco in due. Sarete

accettati allora, non prima.

Concerto di musica carnatica di Smt. Vaikom Vijayalakshmi e il suo gruppo.

Canti popolari devozionali eseguiti dai cantanti popolari del Rajasthan Manganiyar Loka Kalakar Vrinda.

Presentazione di musica devozionale da parte di Sri Sai Ram Iyer di Mumbai.

E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i