Estrima Birò_Press Book
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Transcript of Estrima Birò_Press Book
Foto: Maurizio G
jivovich
Press bookSELEZIONE DALLA RASSEGNA STAMPA | GENNAIO - MAGGIO 2011
70 km
220 V €<1 €70km
45 km/h
Indice
• Elenco ragionato delle testate
• Elenco ragionato delle uscite (testata, data, titolo, pagina)
QuotidianiIl Sole 24 OreDolomitenIl Gazzettino di Pordenone
SettimanaliIl Venerdì di RepubblicaVitaVivoIl Friuli
MensiliVeicoli elettriciGQ ItaliaAM Auto MeseCasa Facile
PeriodiciMarie Claire Bis
WebEcologiaeLa Repubblica | ParmaStile femminileMarie ClaireAuto InsightItalia.LiveDesign dell’AutomobileLa RepubblicaDonna ModernaIl Mattino di PadovaE-cology.itDottor GadgetGente MotoriUniversy AutoNinja MarketingMotor AgeModa On Line
Elenco ragionato delle testate
Elenco ragionato delle uscite (testata, data, titolo, pagina)
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Rivista: Ecologiae.com Data: 01.01.2011 Frequenza:
Titolo: Birò, lo scooter elettrico Pagina: on line ________________________________________________________________________________
Birò, lo scooter elettrico a quattro ruote
Se l’anno 2010 si è chiuso con un bilancio negativo per l’ambiente, come si legge nel rapporto WWF, il nuovo anno sarà all’insegna della biodiversità e dell’energie pulite, almeno questo è quello che noi tutti speriamo! E’ importante che tutti noi nel nostro piccolo facciamo qualcosa per limitare i consumi e ridurre l’inquinamento. Un modo semplice per cominciare è munirsi di un veicolo elettrico per raggiungere la sede di lavoro, l’Università in cui si studia, o per fare shopping a basso impatto ambientale. Su segnalazione di un lettore oggi vi parliamo di uno dei molti modelli di scooter elettrici ad emissioni zero, Birò della casa Estrima. Questo veicolo si differenzia dagli altri perché è uno scooter a quattro ruote, molto più stabile di un comune scooter e pratico per viaggiare anche con il cattivo tempo e con il freddo. Birò è il più piccolo veicolo elettrico a quattro ruote sul mercato, con appena 103 cm di larghezza e 174 cm di lunghezza, una dimensione perfetta per poter essere parcheggiato negli spazi riservati agli scooter, e per evitare di perder tempo a cercare un parcheggio in una grande città. Lo scooter elettrico Birò si porta con facilità in mezzo al traffico e può viaggiare ovunque, anche nelle Ztl e nei centri storici delle città perché è basso impatto ambientale
Rivista: www.larepubblica.it/Parma Data: 24.01.11 Frequenza: quotidiano
Tipo: servizio Pagina: on line ________________________________________________________________________________
Rivista: Stile femminile Data: 31.01.2011 Frequenza: quotidiano
Tipo: articolo dedicato Pagina: on line ________________________________________________________________________________
Rivista: Marie Claire bis Data: febbraio 2011 Frequenza: semestrale
Titolo: lifestyle Pagina: 62 ________________________________________________________________________________
Rivista: marieclaire.it Data: 10.02.11 Frequenza: qutidiano
Tipo: servizio Pagina: on line ________________________________________________________________________________
Rivista: Vita Data: 18 febbraio 2011 Frequenza: settimanale
Tipo: art. dedicato + citazione Pagina: 7
L’idea del Gruppo Schiavoni
Il gasdotto è alla luce del soledi Lorenzo Maria Alvaro
ASDOTTI ECOATTENTI IN ALGERIA. Progetto di GruppoSchiavoni, sono un sistema di tubature, gestitocon energia fotovoltaica, che trasporta, per con-to della Saipem (Gruppo Eni), il gas provenientedal giacimento Menzel Ledjmet East. Il presi-dente Sergio Schiavoni, padre dell’idea, spiegaa Vita il perché di questa scelta innovativa.
Di cosa stiamo parlando?È una rivoluzione. Quando si costruisce un ga-sdotto ogni 10 chilometri di tubo bisogna posi-zionare delle valvole di controllo. Possono ser-vire solo per regolare il �usso, possono essereuno snodo oppure solo un punto di controllo,ma essendo elettriche hanno bisogno di alimen-
tazione. Per questo da sempre un gasdotto è se-guito da chilometri di �li elettrici che garanti-scono il funzionamento di queste valvole. Ab-biamo pensato di sempli�care il tutto e abbiamodotato ognuna delle 13 valvole installate sul ga-sdotto algerino di sistemi a pannelli fotovoltaiciche assicurano l’energia elettrica ad ogni stazio-ne in modo autonomo e senza interruzione an-che in condizioni particolarmente avverse.
Il che signi�ca abbattimento di costi...Certo, questi sistemi hanno un impatto sul bi-lancio molto modesto. Rispetto al classico rifor-nimento di energia elettrica, pesa il 70% in menoed è anche più e�ciente. Funzionano con il si-stema “stand-alone”, vale a dire sono provvistidi batterie che accumulano energia grazie al sole,assicurando l’alimentazione delle apparecchia-ture anche in assenza di irradiazione, come ac-cade di notte o durante una tempesta di sabbia.
Può essere più preciso?Le tubature sono nel deserto e stiamo parlando
di circa 128 chilometri di tubi. La prima di�coltàche chi fa il nostro mestiere deve fronteggiare èla manutenzione. In genere un gasdotto classicoha bisogno di controlli periodici continui e circaogni sei mesi è necessario un check up completodel sistema. I danni sono dovuti, per lo più, adincidenti e a manomissioni, e con i cavi è undramma. Se qualcuno taglia la linea in un puntoqualsiasi, salta la corrente su tutto il sistema.Con il fotovoltaico abbiamo eliminato questoproblema: ogni valvola è alimentata singolar-mente, quindi se si rompe rimane fuori uso sololei, mentre il resto del sistema continua a fun-zionare. Oggi il check up completo lo facciamoogni 5 anni.
Dunque, più che per attenzione ambientale è unascelta di vero e proprio business?
Una scelta strategica. Siamo più verdi, spendia-mo meno, abbattiamo i rischi, siamo più �essi-bili, quindi anche più e�cienti. Di meglio nonesiste.
Con le valvole alimentate con i pannellifotovoltaici siamo più verdi, spendiamo meno,abbattiamo i rischi, siamo più �essibilin ‘‘ ‘‘
SostenibilitàLucart puntasulla carta ecologica
Nasce dall’esperienza di Lucartgroup il primo impianto in Italiadedicato alla produzione di cartatotalmente ecologica. Ottenutagrazie al recupero delle �bre dicellulosa contenuta neicontenitori di Tetra Pak, la
speciale carta verrà riutilizzata per carta per cucina, cartaigienica, tovaglioli, tovaglie e fazzoletti. www.lucart.it
SostenibilitàDas sostieneTerre des HommesDas Italia, compagnia specializzata in tutela legale,controllata da Alleanza Toro (gruppo Generali), hasottoscritto un accordo con Terre des Hommes, ong chesi occupa della difesa dei diritti dell’infanzia nei Paesi invia di sviluppo. Das si impegna a devolvere a Terre desHommes 2 euro per ogni polizza “Difesa Famiglia”venduta. www.das.it
Customer managementDoppio riconoscimentoper Vodafone ItaliaVodafone Italia si aggiudica due riconoscimentinell’edizione 2011 dei premi “Customer managementmultimedia competence”, l’iniziativa che aggrega societàed enti che si occupano di relazione con clienti e cittadiniattraverso i canali multimediali. Primo premio nellacategoria “Responsabile Servizio Clienti” e secondoposto nella categoria “Azienda per Progetti Innovativi”per l’App My190, che porta le funzionalità del call centerall’interno di applicazioni mobili gratuite persmartphone. www.vodafone.it
TrasportiParma si muove a elettricitàAdesione di 8 case automobilisticheSono otto le case automobilistiche che il 24 gennaiohanno �rmato la lettera di adesione al progetto dimobilità elettrica del Comune di Parma denominato Zec(Zero Emission City): Chevrolet, Citroën, Mitsubishi
Motors, Nissan, Opel,Renault insieme aPininfarina, gruppo Tazzaried Estrima. Ducati Energiafornirà l’infrastruttura diricarica.www.comune.parma.it
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embra una battuta e invece c’èchi ha pensato alla sostenibilitàanche per i funerali. Venezia ha
infatti approvato da poco l’utilizzo dibare di cartone al posto dei classici fe-retri in legno. Per ora la pratica ecolo-gica è destinata soprattutto alla cre-mazione.
A dare il via alla tendenza è il cimi-tero San Michele che ha cercato di ve-nire incontro all’esigenza del capoluo-go veneto di ridurre l’inquinamentodovuto alla combustione delle verniciutilizzate per laccare le bare.
L’impresa di pompe funebri incari-cata, nella persona del titolare RenatoSalvodello, ha speci�cato che «le baredi cartone hanno solo un rivestimentoin cellulosa, e con lo stesso materialevengono fatti i nastri adesivi per sigilla-re il contenitore». Stessa sorte per l’ur-
na cineraria,che viene as-semblatacom materialibiodegradabi-li.
Oltre che all’ambiente, questa in-novazione fa bene al portafoglio: lebare in cartone costano infatti decisa-mente meno delle loro omologhe tra-dizionali.
Anche se per l’Italia sono una no-vità, in altri Paesi, come il Giappone, lapratica delle esequie sostenibili è giàlargamente di�usa.
Il primo funerale ecologico con ba-ra di cartone utilizzata per la cremazio-ne è stato o�ciato il 21 gennaio.
Le condizioni meteorologiche, conla minaccia di piogge, hanno indottogli organizzatori ad approntare dellecoperture in sto�a impermeabile.
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In breve
MinicarBirò. Piccolo (ed elettrico) è meglioMatteo Maestri, 33 anni, di Pordenone, racconta che l’idea gli è venutamentre cercava parcheggio sul lungomare di Lignano Sabbiadoro. Così unanno e mezzo fa ha deciso di ideare il più piccolo veicolo a 4 ruote sulmercato e di produrlo con la sua Estrima, spin-o� dell’azienda di famigliaBrieda che produce attrezzature e macchinari agricoli e per il movimentoterra. Si chiama Birò e le sue misure sono veramente da record: 174centimetri di lunghezza, 103 di larghezza, 45 chilometri all’ora. E si puòparcheggiare nei posti riservati ai motorini. Volendo, può essere dotata diporte e bagagliaio ed è omologata per viaggiare su strada. Consente dipercorrere �no a 70 chilometri con una ricarica completa: è su�cientecollegarlo a una normale presa di corrente da 220V e un pieno di energiacosta, mediamente, meno di un 1 euro. Anche per quanto riguarda lasicurezza, Birò garantisce un’ottima performance grazie a una struttura diprotezione realizzata con un tubolare monoblocco d’acciaio dello spessoredi 3 mm, che deriva dal settore dei macchinari per il movimento terra. Le caratteristiche di Birò lo hanno immediatamente imposto all’attenzionedelle pubbliche amministrazioni: dopo essere stata adottata dalla poliziamunicipale, Birò è stata scelta per il car sharing dalla provincia di Pordenone.Recentemente è stata presentata anche l’evoluzione di Birò: la versione Van,che migliora la capacità di carico di Birò portandola ad oltre 300 litri. Birò Vanè un prototipo pensato per i trasporti nel circuito urbano e indoor. [F.L.]www.estrima.com
Con la bara di cartal’esequia è green
L’idea giustadi Fabio Latino
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Rivista: Autoinsight Data: 24.02.2011 Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato Pagina: on line
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Rivista: Italia.live.it Data: 24.02.2011 Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato Pagina: on line
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Rivista: Design dell’Automobile Data: 24.02.2011 Frequenza: quotidiano
Tipo: servizio Pagina: on line
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Rivista: Veicoli elettrici Data: marzo 2011, N°1 Frequenza: trimestrale
Tipo: citazione in servizio Pagina: 28, 29, 30 e 31
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Rivista: Vivo Data: 10.03.2011 Frequenza: settimanale
Tipo: fotonotizia Pagina: 83
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Rivista: Il Friuli Data: 18.03.2011 Frequenza: settimanale
Tipo: speciale Trasporti Pagina: 11
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22 WIKU Auto &Motor Mittwoch, 30.März 2011
Die Zukunft ist ...elektrisch!ESTRIMA: Großes Interesse amBirò – Für den Liliputaner auf vier Rädern findet sich überall eine Parklücke
Er ist nur 1,74 Meter lang(Sie haben schon richtig
gelesen), 1,03 Meter breitund anderthalb Meter hoch,wird von zwei in den Hinter-rädern sitzenden Elektromo-toren angetrieben und hat ei-ne Reichweite von bis zu 70Kilometern mit einer Batte-rieladung: Die Rede ist vomKleinstwagen namens Biròder Firma Estrima mit Sitz inPordenone. Bei einem Fahr-test hat sich der Stadtfloh alsleicht einzuparkendes, bis zu45 km/h schnelles Freizeit-fahrzeug erwiesen.
Das ungewöhnliche Aussehensorgt dafür, dass alle Blicke aufihn gerichtet sind, wenn manmit dem Birò daherkommt: Erwirkt erfrischend anders – dieMenschen schauen hin, aber sieschauen auch manchmal gerndurch die Scheiben, denn selbstinnen überrascht das witzig-in-novative Design des Mini-Wa-gens.
„Er ist als Motorrad auf vierRädern gedacht, und wir kom-men derzeit mit der Produktion
gar nicht mehr nach“, sagt Alber-to Abate vomPressebüro der Fir-ma Estrima in Pordenone.
Steigen wir ein, er ist schließ-lich für zwei Fahrgäste zugelas-sen. Ein Drehhebel ist für Vor-
wärts- und ein anderer für Rück-wärtsfahren. Es gibt nur einenGashebel, oder besser einenEinschaltknopf, der wie ein Gas-pedal funktioniert; daneben istdie Bremse. Zu fahren ist derBirò, der nachden erstenMeternan einen lautlosen Kinderautoauf dem Rummelplatz erinnert,butterweich. Lautlos setzt er sichin Bewegung und eine automati-sche Startkupplung sorgt dafür,dass er sanft anfährt, auch wennman voll aufs Pedal drückt.
„Er kann nicht umkippen“
Alberto Abate von der FirmaEstrima, der zur Vorführung desBirò eigens nach Bozen gekom-men ist, beruhigt gleich zu Be-ginn der Testfahrt. „Er kannnicht umkippen, weil die Fahr-zeugkante nur wenige Zentime-terüber demBoden liegt“, sagt erund führt gleich vor, dass derBirò auch von kräftigenMänner-händen nicht aus demGleichge-wicht zu bekommen ist. Die 45Stundenkilometer muten imStadtverkehr, wo eh hinter jeder
von BennoZöggeler
Fällt im Stadtverkehr auf: Der mit Batterie betriebene Elektrowagen Birò von der Firma Estrima aus Pordenone.zö
Ein Stadtfloh mit Panoramadach und ohne Ausstoß von Kohlendioxyd. zö
Ecke Stadtpolizisten mit demRadarmessgerät lauern, als aus-reichend an. Ja es ist geradezuein Genuss, durch die Stadt zubrausen, weil die Geschwindig-keit immer passt.
Ideales Stadtauto
Der Birò ist das derzeit kleins-te vierrädrige Elektrofahrzeugauf dem Markt. Zudem ist er einsicheres Fahrzeug für Fahrer mitkleinen Brieftaschen und fahr-bar mit einem Führerschein derKlasse B. Der Stromverbrauchdes idealen Stadtautos liegt beiacht Kilowatt je 100 Kilometer.Der Antrieb erfolgt über vier Ki-lowatt starke Elektromotoren,die in den Radnaben sitzen.
Kleinere Unebenheiten filtertdas Birò-Fahrwerk ganz manier-lich weg, aber bei größeren Lö-chern wird die Fahrgastzelleschon ein wenig durchgerüttelt.
Preis bei rund 8000 Euro
Der Einstiegspreis für den ori-ginellen und stadttauglichenFlitzer liegt bei 7990 Euro. LautAlberto Abate gibt es derzeit
Der Citroen DS4 wird auf demPariser Autosalon seine Welt-premiere feiern. Ab Mitte 2011soll der 4,27 Meter lange Kom-pakte mit seiner coupéhaftenLinienführung und Panora-ma-Windschutzscheibe in derGolf-Klasse auf Kundenfanggehen. Zum Marktstart desDS4 stehen mit dem HDi 110und dem HDi 160 zwei Dieselzur Wahl, die beide serienmä-ßig mit Partikelfilter ausgerüs-tet sind und die Euro 5-Abgas-norm erfüllen.
Für das Hybridauto ToyotaPrius wird in Japan jetzt einspezieller Tongenerator ange-boten. Bei Geschwindigkeitenbis 25 km/h, bei denen derWagen nahezu lautlos vomElektromotor angetriebenwird, verbreitet das Gerät eindezentes Gebrumm. Das neueSystem soll Fußgänger schüt-zen. Denn oft hören Fußgän-ger die Elektromobile nichtund es kommt deshalb zu Un-fällen. Über 25 Km/h wird derBenzinmotor zugeschaltet.
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KURZ NOTIERTzwei Ausführungen vom Birò:Die Grundvariante um 7999 Eu-ro ist der Biro urban. Die besserausgestattete Variante mit Radiound mehreren Komfort-Optio-nals kostet hingegen knapp 9000Euro.
Geladen wird die über 100 Ki-logramm schwere Blei-Batteriezwischen acht und 14 Stunden
an einer normalen 220-Volt-Steckdose. Samt der Batteriewiegt der Birò insgesamt schlap-pe 370 Kilogramm. Wer beiÜberholvorgängen oder in Stei-gungen kurzzeitig etwas mehrLeistung braucht, kann nebendem Lenkrad die Boost-Tastedrücken; dann sind kurzzeitig 20Prozent mehr Leistung an denRädern. Beim Abbremsen wirddie Energie rückgewonnen unddie Batterie aufgeladen. Wennder „Beschleuniger“ gedrücktist, schafft es der Birò in gut zehnSekunden auf die Spitzenge-schwindigkeit von 45 km/h.
Die Fahrerfahrung mit einemBirò ist einmalig. Die geräusch-lose Fortbewegung wird durchdie hervorragende, wenn auchsimple Verarbeitung des Innen-raums unterstützt. Es gibt keinKnirschen, keine Vibrationen,man hört nur den Fahrtwindund das surren der Elektromoto-ren. Wenn das Benzin immerteurer wird und die Parkplätze inden Innenstädten immer rarerwerden, hat der Birò eine großeZukunft. W
Mittwoch, 30. März 2011 Auto &Motor WIKU 23
Zwei Erwachsene haben im Birò Platz. Das Hauptinstrument zeigt auch den Ladestand der Batterie an. zö
Der Birò ist das kleinste vierrädrige Elektrofahrzeug auf dem Markt. Erverbraucht an die 8 Kilowatt auf 100 Kilometer. Die Radnabenmotorenleisten vier Kilowatt. Alberto Abate von Estrima zeigt den Anschluss fürdas Stromkabel. zö
Die weit schwenkbaren Türen haben große Glasflächen. zö Der hintere Laderaum. zö
Rivista: GQ Italia Data: aprile 2011 Frequenza: mensile
Tipo: breve rubrica motori Pagina: 79
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Rivista: AM Auto Mese Data: aprile 2011 Frequenza: mensile
Tipo: pezzo dedicato Pagina: 42
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Rivista: LaRepubblica.it Data: 12.04.2011 Frequenza: quotidiano
Tipo: servizio dedicato (6 pagine) Pagina: on line
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Rivista: Donna Moderna.com Data: 12.04.11 Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato Pagina: on line
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Rivista: Casa Facile Data: aprile 2011 Frequenza: mensile
Tipo: editoriale del direttore Pagina: 9
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Rivista: La Nuova Ferrara Data: 13.04.11
Frequenza: quotidiano Tipo: articolo
Pagina: on line _____________________________________________________________________________________
Rivista: E-‐cology.it Data: 13.04.11 Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato Pagina: on line
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Rivista: DottorGadget Data: 20.04.11 Frequenza: quotidino
Tipo: pezzo dedicato Pagina: on line
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Data: GenteMotori.it Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato Pagina: online
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Rivista: GenteMotori.it Data: 28.04.11 Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato + video Pagina: on line
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Data: UniversityAuto.it Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato Pagina: on line
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Rivista: Ninja Marketing Data: 13.05.11 Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato Pagina: on line
_____________________________________________________________________________________
Rivista: Il Sole 24 Ore Data: 16.05.11 Frequenza: quotidiano
Tipo: citazione Pagina: 5, dorso Affari privati
_____________________________________________________________________________________ Piccole imprese in movimento -‐ Una «foglia» come berlina -‐ La Smart a emissioni zero -‐ City car agli ioni di litio -‐ La prima Range Extender Elettrica al 100% la Nissan Leaf, amichevolmente "foglia" in italiano, è già in prevendita in alcuni Paesi europei con un listino inferiore ai 30mila euro, batteria compresa. Appartiene al segmento delle berline medie. Il propulsore elettrico da 80 kW (109 Cv) è alimentato da batterie agli ioni di litio da 24 kW. L'autonomia prevista con un "pieno" d'energia è poco meno di 200 km; la ricarica avviene in 8 ore. In Italia arriverà verso la fine dell'anno.La Smart ED (Electric Drive) è l'elettrica per eccellenza: pochi ricordano il primo lancio a metà anni Novanta a opera di Nicolas Hayek. Ebbene, già allora era prevista una versione a emissioni zero. Ora la piccola due posti con motore elettrico da 30 kW (41 Cv) circola a proprio agio per le strade delle metropoli riuscendo a percorrere 135 km grazie ai 17 kW della batteria agli ioni di litio. Ancora non è stato deciso il prezzo ma arriverà a metà del 2012.Chevrolet Volt è la prima vettura elettrica dotata di Range Extender commercializzata in Europa, assieme alla Opel Ampera. Il debutto in Italia è previsto per novembre, a 42mila euro. È dotata di un generatore per aumentare l'autonomia, che in solo elettrico è di 40-‐80 km, e consiste in un piccolo propulsore termico a benzina da 1.4 litri che ricarica la batteria agli ioni di litio da 16 kW. In questo modo la Volt arriva a percorrere oltre 500 km.La Citroën C-‐Zero è simile alla Mitsubishi i-‐MiEv e alla Peugeot iOn, con le quali condivide la stessa catena cinematica e il sito di costruzione in Giappone. È una city-‐car a quattro porte con un propulsore elettrico da 47 kW (64 Cv) azionato da una batteria agli ioni di litio da 16 kW. In circa sei ore si ricarica completamente per percorrere fino a 150 km. È già in vendita con un prezzo di listino di 35.900 euro, senza gli incentivi statali, che non sono stati rinnovati. Esportati i tre quarti della produzione di veicoli elettrici italiani -‐ CARENZE STRATEGICHE La debolezza del mercato interno alla fine penalizzerà il settore, anche se le Pmi nazionali sono modelli di eccellenza in Europa. La rivoluzione è partita, ma per ora prevalentemente all'estero. Le imprese italiane della mobilità sostenibile esportano i tre quarti della loro produzione. E sperano che prossimamente si muova qualcosa anche qui da noi. In complesso, in Italia sono poco più di 53mila in tutto i veicoli elettrici attualmente in uso, di cui 3.100 per il trasporto persone, 8.700 per le merci, 950 bus, 5.400 quadricicli e 35mila motocicli. Questi numeri prodotti dalla Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali a Batteria del Comitato Elettrotecnico Italiano, l'organizzazione che aggrega le imprese del comparto non sono sufficienti a fare un mercato. E anche se in Europa al momento le Pmi italiane sono in pole position sia nella componentistica e nel l'elettronica che controlla il motore che nella produzione e adattamento dei veicoli, lo scarso dinamismo del mercato interno alla lunga potrebbe metterle in difficoltà, soprattutto quando nel campo di gioco scenderanno i colossi dell'automotive europeo. Pesa l'assenza di una strategia organica d'interventi, quel "Piano strategico nazionale per la mobilità elettrica" che ancora non ha visto la luce e che dovrebbe promuovere la diffusione dei veicoli a impatto zero e delle infrastrutture necessarie, i punti di ricarica. Gli incentivi statali potrebbero dare il via a una serie di ordini: le auto verdi con accesso libero alle zone a traffico limitato si cominceranno a vedere in giro, in prima battuta, soprattutto come flotte comunali o veicoli da car sharing per la mobilità urbana, così come già oggi sta succedendo nel resto d'Europa. Solo dopo, se gli incentivi saranno adeguati, la rivoluzione del l'auto a emissioni zero potrebbe cominciare ad attrarre la domanda dei privati. Basti pensare che il 50% degli automobilisti italiani si dice disposto, in uno studio di Deloitte, ad acquistare un'auto elettrica solo nel momento in cui potrà garantire un'autonomia di 320 km, mentre i due terzi sono disposti a tollerare un tempo di ricarica non superiore alle due ore, per capire quanto i privati, per ora, siano lontani dalla realtà. Ma le iniziative che si prendono localmente potrebbero dare una prima smossa al mercato. Da Milano a Parma, da Roma a Pisa, dal Trentino alla Toscana, gli enti locali stanno facendo del loro meglio per facilitare l'utilizzo di queste vetture in città, dove avranno un impatto importante sul problema dell'inquinamento. Ad aspettare l'alba dell'auto elettrica italiana c'è una cinquantina di Pmi, che gravitano soprattutto sulla Motor Valley emiliana, ma non solo. Alle aziende storiche sul fronte delle quattro ruote, come la MicroVett di Imola o la Tecnobus di Frosinone, se ne sono aggiunte di nuove come la Tazzari (sempre di Imola), la Estrima di Pordenone che fa un quadriciclo leggero, la Alpina di Varese che fa veicoli commerciali, la Brusa di Lugo di Romagna che costruisce motori elettrici, la Zivan di Reggio Emilia che si occupa di caricabatterie o la genovese Nts che fa inverter per motori elettrici, la e-‐Max e la Italwin per le due ruote, la marchigiana Faam sul fronte delle batterie o la veneziana Thetis su quello dei sistemi per la gestione del traffico. Si tratta quasi sempre di piccole imprese già attive nel mondo della meccanica, che hanno visto nella mobilità a emissioni zero un nuovo fronte di
competitività e di crescita. Ma ci sono anche società più robuste, come la Ansaldo Energia, che si occupa di motori elettrici con la divisione Ansaldo Electric Drives. Il terreno fertile delle imprese si alimenta con qualche buona idea dei centri di ricerca, come il Polo per la Mobilità Sostenibile di Latina, il Centro Ricerche su Economia, Territorio e Ambiente di Pisa, il laboratorio di Sistemi Elettrici per l'Automazione e la Veicolistica del l'Università di Padova, il Cnr e l'Enea, che si occupa soprattutto di supercondensatori e di batterie al litio. Diverse associazioni arricchiscono il panorama, come EuroZev, la eCars Now! e adesso anche Corrente in Movimento, un'associazione di ricercatori under 40 che si sono coalizzati per organizzare un giro d'Italia a emissioni zero, in corso proprio in questi giorni. elenacomelli.nova100.ilsole24ore.com RIPRODUZIONE RISERVATA
Rivista: MotorAge Data: 17.05.11 Frequenza: quotidiano
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Rivista: Moda On Line Data: 23.05.11 Frequenza: quotidiano
Tipo: pezzo dedicato Pagina: cover + on line
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Rivista: Il Ven
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