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e estetica sociale DI ANGELA NOVIELLO E MORAG CURRIN ESTHETITALY 86 I benefici dei trattamenti estetici eseguiti prima, durante e successivamente a una storia di malattia, sono innumerevoli, ma la corretta formazione resta la chiave per il successo. “Dottore... Perderò i capelli?”. Questa è una delle domande più ricorrenti che segue la comunicazione di una diagnosi di tu- more e che ha portato medici e psicologi all’attenzione di aspetti che fino a qualche tempo fa potevano apparire solo frivoli o apparentemente mar- ginali. La perdita della propria identità dovuta agli effetti collaterali delle te- rapie – quali perdita dei capelli, perdita di ciglia e sopracciglia, variazioni di peso, mutilazioni, edemi, pallore e occhiaie – induceva le persone a sen- tirsi solo come pazienti. Oggi finalmente, mediante gli interventi psicoso- ciali svolti in modo complementare alle terapie, è possibile prendersi cura delle persone interamente. Ed ecco che, grazie all’esperienza e alla ricer- ca, si concretizza anche in Italia nel 2013 un nuovo concetto di estetica (presente da oltre vent’anni negli Stati Uniti: “Oncology Esthetics”) con- siderato oggi a tutti gli effetti un trattamento complementare: “l’Estetica Oncologica”, il cui metodo è il risultato di una lunga e attenta ricerca in- ternazionale avvalorata dalla ricerca scientifica e la cui finalità è quella di ripristinare l’identità delle persone, contenere gli effetti collaterali delle te- rapie, rilassando la mente e il corpo alla vigilia delle terapie migliorandone la qualità della vita nella tutela della loro sicurezza. Fino a qualche hanno fa impensabile, ma oggi finalmente una realtà! Le estetiste infatti hanno la possibilità di incontrare la malattia durante il corso della propria attività lavorativa per tutta la vita. In alcuni casi l’han- no vissuta in prima persona, in altri hanno dato supporto a un famigliare o a un amico, ma talvolta incontrano le proprie clienti che hanno dovuto o stanno affrontando un percorso di cura.

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e estetica socialeDI ANGELA NOVIELLO E MORAG CURRIN

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I benefici dei trattamenti esteticieseguiti prima, durante esuccessivamente a una storia dimalattia, sono innumerevoli, ma la corretta formazione resta la chiave per il successo.

“Dottore... Perderò i capelli?”. Questa è una delledomande più ricorrenti che segue la comunicazione di una diagnosi di tu-more e che ha portato medici e psicologi all’attenzione di aspetti che finoa qualche tempo fa potevano apparire solo frivoli o apparentemente mar-ginali. La perdita della propria identità dovuta agli effetti collaterali delle te-rapie – quali perdita dei capelli, perdita di ciglia e sopracciglia, variazionidi peso, mutilazioni, edemi, pallore e occhiaie – induceva le persone a sen-tirsi solo come pazienti. Oggi finalmente, mediante gli interventi psicoso-ciali svolti in modo complementare alle terapie, è possibile prendersi curadelle persone interamente. Ed ecco che, grazie all’esperienza e alla ricer-ca, si concretizza anche in Italia nel 2013 un nuovo concetto di estetica(presente da oltre vent’anni negli Stati Uniti: “Oncology Esthetics”) con-siderato oggi a tutti gli effetti un trattamento complementare: “l’EsteticaOncologica”, il cui metodo è il risultato di una lunga e attenta ricerca in-ternazionale avvalorata dalla ricerca scientifica e la cui finalità è quella diripristinare l’identità delle persone, contenere gli effetti collaterali delle te-rapie, rilassando la mente e il corpo alla vigilia delle terapie migliorandonela qualità della vita nella tutela della loro sicurezza. Fino a qualche hannofa impensabile, ma oggi finalmente una realtà! Le estetiste infatti hanno la possibilità di incontrare la malattia durante ilcorso della propria attività lavorativa per tutta la vita. In alcuni casi l’han-no vissuta in prima persona, in altri hanno dato supporto a un famigliareo a un amico, ma talvolta incontrano le proprie clienti che hanno dovuto ostanno affrontando un percorso di cura.

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IL TRATTAMENTO ESTETICO RIVOLTO ALLE PERSONE

IN CURA PER UNA PATOLOGIA ONCOLOGICA

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I numeri possono destare paura o sor-presa, ma il mondo dell’estetica devein qualche modo essere sensibilizzatoallo scenario presente e futuro ed es-sere preparato ad affrontarlo. In questiultimi decenni si è registrato in Italia uncostante incremento della prevalenzadi pazienti con storia di patologia onco-logica: siamo passati da 2 milioni e 244mila nel 2006 a oltre 3 milioni di casi nel2016, con una previsione stimata di 4milioni e mezzo previsti nel 2020. Gra-zie a prevenzione, diagnosi precoce,ricerca e terapie innovative, i tumori fan-no sempre meno paura. Quello che untempo era considerato un “male incu-rabile” è divenuto in molti casi unamalattia da cui si può guarire, o co-munque con cui si può convivere, unamalattia che può consentire alle per-sone di vivere una vita attiva e soddis-facente (AIRTUM – Beatrice Lorenzin,Ministero della Salute). Pertanto riteni-amo un dovere poter rispondere in mo-do concreto e consapevole alle esigen-ze di queste persone, prima durante edopo le terapie, anche da un punto divista “estetico”. Come sostiene il Min-istro della Salute Beatrice Lorenzin “nel-la lotta al cancro è fondamentale im-postare un approccio integrato e multi-disciplinare per la proposta terapeuticae sviluppare e garantire un’offertaadeguata di assistenza sul territorio, re-alizzando una presa in carico globaledella persona nei suoi bisogni sanitari,sociali e relazionali attraverso l’inte-grazione dei vari attori istituzionali e nonistituzionali, le famiglie e le associazionicon la loro forte capacità di “prendersicura”. Moltissime persone in cura nonconoscono la possibilità di essere sot-toposti a un trattamento estetico si-curo, non sanno quali informazionitrasmettere all’operatore e nel dubbio dinon poter essere trattati (fatto ancorpiù grave) negano la presenza dellamalattia e delle cure stesse, mettendoa rischio se stessi, la propria salute e l’operatore inconsapevole.

una cura straordinariaI trattamenti estetici comportano innu-merevoli benefici alle persone in curaper una patologia oncologica e ancoradi più nel periodo di recupero post malat-tia.Per l’estetista è un lavoro gratificantee colmo di significato che si concretiz-za più che mai nel “prendersi cura”. I benefici che inizialmente possono sem-brare marginali, in realtà impattano sul-lo stato emozionale, psicologico e sullaqualità della vita delle persone in mododavvero straordinario.

Il contatto. Durante il trattamento ilcontatto è in grado di supportare e con-fortare una persona ancor più che at-traverso l’uso di qualsiasi parola. Essoè in grado di diminuire la sensazione deldolore, diminuire l’ansia, generando fidu-cia e speranza.L’ascolto. Durante la seduta, le piccoleconfidenze trovano conforto e rinforzanola consapevolezza di essere accolti.Il trattamento degli inestetismi cu-tanei. Gli effetti collaterali delle terapieinfluiscono sullo stress psicologico esociale, sulla depressione. Di prassi gliinestetismi cutanei devono essere ri-portati al medico oncologo, esistono co-munque moltissime condizioni cutaneein cui un operatore preparato può avereun suo ruolo ed essere di grande sup-porto (sempre in accordo con il medicostesso).Prevenzione. L’estetista ben preparataè in grado di analizzare la pelle e riscon-trare possibili anomale neoformazionicutanee che necessitino di un’indaginepiù approfondita eseguita dal derma-tologo. Deve inoltre educare i propri clienti alla corretta esposizione al solee alle dovute precauzioni.I prodotti skin care. Possono alleviarela disidratazione, nutrire e proteggere la

pelle. Un’estetista consapevole è in gra-do di analizzare gli ingredienti allacostante ricerca di referenze adatte –non tossiche, non irritanti, non can-cerogene – da usare per i propri tratta-menti e da poter raccomandare con si-curezza ai propri clienti.Ancora oggi molti medici non sono beninformati circa i trattamenti cheun’estetista oncologica può essere ingrado di eseguire. È molto importantepertanto divulgare costantemente que-sta possibilità.

una nuovaspecializzazione daabbracciare concoscienzaMoltissime estetiste sono davveroamorevoli, ma quando si tratta di lavo-rare con persone malate l’empatia dasola non è più sufficiente. È necessarioinfatti acquisire le corrette informazioni,possedere una profonda passione per ilproprio lavoro, avere sete di sapere,avere voglia di approfondire, conosceree aggiornarsi, di fare esperienza, di es-sere professionali e sempre più com-petenti.

È FONDAMENTALE IMPOSTARE UN APPROCCIOINTEGRATO E MULTIDISCIPLINARE PER LA PROPOSTA TERAPEUTICA

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Collaborare con i medici non solo sipuò ma in questo caso si deve! Per con-vincere un medico ad affidarci i propripazienti è necessario dimostrareconoscenza, credibilità e basi scienti-fiche.Conoscenza. Se decidi di svolgere l’at-tività di estetica oncologica nel tuo cen-tro, devi acquisire tutte le conoscenze ele competenze per poter trattare le per-sone in totale sicurezza. I trattamenti de-vono essere sempre personalizzati sul-la singola persona, non esistono infattiprotocolli di lavoro standard, ogni per-sona necessita di trattamenti person-alizzati secondo la propria storia clinica,

è fondamentale la compilazione di unascheda di anamnesi dettagliata, i prodot-ti cosmetici selezionati dovranno essereformulati appositamente per il tratta-mento delle pelli ipersensibili e nondovranno contenere alcun ingredienteche possa in nessun modo interferirecon lo stato di salute della cute o dellapersona stessa. Pochissime estetisteinfatti conoscono i rischi nell’uso di co-smetici su soggetti che presentano unsistema immunitario compromesso esovraccarico di tossine. Inoltre alcuniprodotti possono interferire con la fun-zionalità dei farmaci stessi.Credibilità. L’estetista dovrà fornire almedico la propria esperienza e l’evi-denza nell’aver acquisito le correttecompetenze attraverso percorsi di for-mazione credibili e avvalorati da studiscientifici.Evidenza. Mostrare al medico gli studiscientifici e la ricerca che avvalorano labontà, la sicurezza e l’efficacia del meto-do utilizzato.Trattamenti sinergici. L’estetista, at-

traverso l’apprendimento di tecnichespecifiche, potrà essere di supporto aipropri clienti in relazione a una moltitu-dine di effetti collaterali causati dallachirurgia, dall’assunzione di chemiote-rapici, radioterapia, ormoneterapia, te-rapie biologiche. Potrà inoltre avvalersidi strumenti quali il linfodrenaggio, ildermotaping, l’aromaterapia, la der-mopigmentazione medicale e il make-up.L’aspetto comunque più rilevante cheteniamo a sottolineare è l’importanzadel ruolo dell’estetista che deve esserespecificamente formata per garantirel’erogazione di un servizio sicuro a tuttele persone, con una storia di malattiapresente o passata, che decidono di af-fidarsi alle sue sapienti mani. I tratta-menti estetici devono sempre essereeseguiti con avvallo del medico onco-logo e non devono mai interferire conla malattia o con le terapie in atto. Essi devono essere considerati tratta-menti complementari con il solo fine digenerare benessere.

ANGELA NOVIELLO è Direttore Italia e Co-ordinatore Europa di OTI Oncology TrainingInternational Oncology Esthetics.

MORAG CURRIN è Fondatrice di OTI On-cology Training International Oncology Es-thetics. Ha creato il metodo Oncology Esthet-ics e la relativa certificazione Internazionale, hauniformato il metodo per diversi paesi nel mon-do (Australia, Canada, Italia, Nuova Zelanda,Regno Unito, Stati Uniti, Korea e Filippine).

[email protected]

L'ESTETISTAONCOLOGICA DEVE

ESSERE SPECIFICAMENTE

FORMATA

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Oncology Training International Oncology Esthetics è l’Ente Internazionale pioniere nella creazione di percorsi di formazione che prepara professionisti del benessere al trattamento Sicuro, dal punto di vista estetico, delle persone in cura per una patologia oncologica. Siamo oggi Leader Mondiali per innovazione, riconoscimento e per il rivoluzionario metodo educativo, siamo presenti in 8 Paesi nel mondo. Più di 2000 operatori certificati nel mondo e più di 200 in Italia!

OTI Italia in collaborazione con Salute allo Specchio dell’Ospedale San Raffaele organizza corsi avanzati di specializzazione rivolti ai professionisti del settore estetico con l’obiettivo di formare operatori certificati in Oncology Esthetics in grado di trattare, da un punto di vista estetico, le persone in corso di cure oncologiche. L’Estetica Oncologica oggi intesa come Trattamento complementare, una reale rivoluzione nel settore estetico.

Oncology Esthetics è il metodo sicuro per l’esecuzione del trattamento estetico rivolto alle persone in terapia oncologica, è il risultato di una lunga e attenta ricerca avvalorata da studi scientifici. Il metodo considera ogni aspetto della malattia oncologica, compresi i differenti approcci terapeutici, dando indicazioni precise sulle modalità di esecuzione dei trattamenti estetici e sui prodotti che si possono utilizzare al fine di operare in totale sicurezza.

Angela NovielloDirettore Italia e coordinatore Europadi OtI Oncology training International -

Oncology Esthetics

2, 3 e 4 Aprile - Lugano8, 9 e 10 Maggio - Milano25, 26 e 27 Settembre - Milano

PROSSIMIC O R S I

Per informazioniwww.oti-italy.comFB oncology esthetics italia

Sede : OTI I taly Oncolog y Es thet ics - Via Borgospes so, 18 - Mi lano - Tel .02 76001202

PH. Marco Casiraghi