Esperienze di marketing personale

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Paola Bonavolontà, Silvia Carbone, Luciano Cassese, Andrea Colaianni, Alessandra Colucci, Cristina Mariani, Giuseppe Mauriello, Antonio Monizzi, Francesca Mura, Jacopo Pasquini, Michele Polico, Danilo Pontone, Alessandro Prunesti, Elisa Sartore, Alessandro Sportelli, Enrico Ratto, Enrico Tonetto, Claudio Vaccaro, Agnese Vardanega, Daniele Vinci. con il prezioso contributo di: Una raccolta di post e di interviste di Stefano Principato Esperienze di marketing personale
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    17-Oct-2014
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ebook sul marketing personale: 10 post e 20 interviste

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Paola Bonavolontà, Silvia Carbone, Luciano Cassese, Andrea Colaianni,Alessandra Colucci, Cristina Mariani, Giuseppe Mauriello,

Antonio Monizzi, Francesca Mura, Jacopo Pasquini, Michele Polico,Danilo Pontone, Alessandro Prunesti, Elisa Sartore,Alessandro Sportelli, Enrico Ratto, Enrico Tonetto,Claudio Vaccaro, Agnese Vardanega, Daniele Vinci.

con il prezioso contributo di:

Una raccolta di post e di intervistedi Stefano Principato

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Una raccolta di post e di interviste

Duecento giorni sono trascorsi dalla nascita del mio blogdedicato al marketing personale.

Giorni intensi e ricchi di stimoli che mi hanno aiutato a for-mulare e condividere alcuni modelli riflettendo sullʼespe-rienza maturata nel corso di tanti anni.

Sono entrato in relazione con tante persone che hannopartecipato in vario modo (commenti, link, retweet, mi

piace, mail) alla vita del blog e che mi hanno offerto la possibilità di scambiare espe-rienze e riflessioni.

Di sicuro il punto di forza dello sviluppo e dellla capacità di attrazione del blog è statalʼidea, nata quasi per caso, di fare delle interviste.

In tutto ho raccolto 20 interviste che raccontano il marketing personale attraversolʼesperienze dirette di professionisti e consulenti, preziosi e stimolanti contributi cheho voluto raccogliere in questo ebook per permetterne una più facile e comoda let-tura.

Questo ebook è , quindi, una raccolta di spunti e riflessioni utili per un migliore ap-proccio alla propria promozione e alla valorizzazione delle proprie competenze.

Un grazie di cuore a Paola, Silvia, Luciano, Andrea, Alessandra, Cristina, Giuseppe,Antonio, Francesca, Jacopo, Michele, Danilo, Alessandro, Elisa, Alessandro, Enricoe Enrico, Claudio, Agnese e Daniele per la loro disponibilità, cortesia ed il loro pre-zioso contributo di know how e passione.

Buona lettura.

Stefano Principato

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Il marketing personale è in pratica lʼapplicazione della metologia, dei principi, delletecniche e degli strumenti del marketing alle persone nellʼambito del loro lavoroe delle loro attività professionali.

Non tutto lʼintero impianto concettuale del marketing può essere applicato in toto aduna persona, ma necessita di alcuni opportuni adattamenti e rimodulazioni.

Normalmente personal marketing, self marketing e personal branding sono uti-lizzati come sinonimi. Altri termini usati sono self-branding e self-positioning. Non esiste, tra i vari autori che si occupano del tema, una visione unica.

In realtà, secondo me, esistono delle differenze.

Il self marketing può essere inteso come lʼinsieme di tutte quelle attività di comuni-cazione, on line ed off line, volte a promuovere se stessi nellʼambito della propria pro-fessione e carriera lavorativa.

Il personal branding, invece, riguarda sostanzialmente la propria reputazione per-sonale ed il modo in cui si è vissuti dal proprio mercato di riferimento.

Il personal marketing, quindi, è il processo attraverso il quale una persona sipuò posizionare in modo distintivo sul mercato soprattutto nellʼambito della suaprofessione e carriera lavorativa.

Nel processo del personal marketing si definiscono in passi successivi di analisi:1. Chi sono (competenze, conoscenze, personalità)2. Che cosa offro (prestazioni, servizi, know how)3. A chi mi rivolgo (clienti, aziende, partner, associazioni, community)4. Perchè dovrebbero preferire me (value proposition).

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Che cosa è il personal marketing?

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Dunque il personal marketing rappresenta la parte più strategica, il self marketing laparte più operativa ed il personal branding la risultante delle attività intraprese edquindi il sistema di misurazione e di valutazione dei risultati.

Normalmente le attività di personal marketing possono essere utili per:

- entrare più facilmente nel mondo del lavoro (o rientrare dopo un periodo di assenza)

- migliorare la propria posizione lavorativa e sviluppare percorsi di carriera

- aumentare la propria visibilità e le occasioni di business

- strutturare in modo più interessante il proprio know how e le prestazioni offerte

- creare e sviluppare un proprio network di relazioni.

Normalmente la maggior parte degli studi e delle riflessioni sul marketing personaleè orientato al mondo delle imprese e al lavoro allʼinterno di esse.

Ma per i professionisti, i consulenti ed i free lance il marketing personale può rap-presentare il proprio modo di fare business ed avere successo sul mercato.

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Il mio marketing personale

10 miei suggerimenti per migliorare l'approccio al proprio marketing personale. Forse pochi per essere un vero e proprio manifesto, ma sufficienti per cominciare aguardare al proprio personal business in modo nuovo.

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Strategie di visibilità

La visibilità è un grande sogno inseguito, ricercato, qualche volta realizzato; spesso,però, svanisce rapidamente nel nulla. Un grande obiettivo perseguito tenacemente da molte persone anche se, in realtà, lavisibilità dovrebbe esser un mezzo e non un fine.

In questa matrice ho cercato di esemplificare 4 strategie di visibilità di base per-seguibili a seconda degli obiettivi strategici di fondo (notorietà, immagine, reputa-zione e rintracciabilità), dei pubblici a cui è rivolta e dei media/strumenti con cuiviene conseguita.

Spero che aiuti a riflettere sulla sua reale necessità e su quale tipo di visibilità sia piùutile in base alle proprie specificità di business. In qualche caso si potrebbero anche seguire più strategie in contemporanea.

E tu quale strategia di visibilità persegui?

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Marketing personale: working plan

Un working plan pensato per aiutare i professionisti, i consulenti e i free lance a de-finire i punti fondamentali del proprio piano di marketing personale.

10 domande che indicano le scelte fondamentali da compiere.

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Quattro i principi guida per le risposte:

- la coerenza nelle strategie perseguite e le varie scelte,- la distintività rispetto ai competitors,- lʼessere credibili agli occhi dei clienti, - la sostenibilità di quanto si afferma e si intende fare.

Un sistema di scelte da compiere attraverso una attenta analisi dei punti di forza e didebolezza personali e professionali, delle opportunità e delle minaccie presenti nelmercato di riferimento.

Non esistono ricette e formule magiche, non ci sono scorciatoie o trucchi.

Attraverso un processo di analisi, devi formulare le scelte prioritarie e pianificare letue attività di promozione. Poi devi agire e fare le cose che hai progettato di realizzare. Attraverso una continua attività di monitoraggio e verifica puoi correggere (anche incorsa) le tue strategie ed adattarle alle risposte del tuo mercato, ai cambiamenti delloscenario, alle occasioni che si manifestano.

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Le 8 qualità per sviluppare il tuo personal brand

Noi "markettari" amiamo particolarmente gli acronimi e le lettere puntate multiple: lefamose 4P di Kotler, e poi le 6P, le 8P e via dicendo. Così dopo una navigazione di qualche ora tra siti e blog dedicati al personal marke-ting ho individuato e organizzato ben 8C ovvero concetti che iniziano con la lettera Cche rappresentano, secondo me, qualità/attributi utili e necessari per sviluppare un ef-ficace brand personale.

In sintesi:

1. Consciousness – ConsapevolezzaIl punto di partenza: la consapevolezza del proprio valore, delle proprie capacità, maanche dei propri limiti e delle possibilità offerte dal mercato, dalla tecnologia, dallasocietà.

2. Constancy - CostanzaEssere costanti nellʼimpegno, nel promuoversi ma anche nel rispettare gli impegnipresi; darsi anche tempo per realizzare i propri obiettivi.

3. Consistency - CoerenzaEssere coerenti tra ciò che diciamo e ciò che facciamo, tra lato pubblico e quello pri-vato, tra promesse e fatti concreti.

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4. Clarity - ChiarezzaAvere chiarezza di obiettivi, di chi siamo, a chi ci rivolgiamo, ma intesa anche cometrasparenza nel proporsi e nell'agire.

5. Courage – CoraggioCi vuole davvero coraggio per diventare più visibili, esprimersi in pubblico e on line,commentare e condividere le proprie idee ed esperienze, anche per ammettere i pro-pri errori.

6. Competence – CompetenzaUna qualità da sviluppare in modo permanente attraverso l'esperienza, lʼapprendi-mento e lʼascolto continuo.

7. Compelling – essere ConvincentiEssere convincenti non vuol dire vender fumo, ma essere assertivi e proattivi. Trovareil modo di fare davvero la differenza concretamente.

8. Creativity – CreativitàPer trovare nuove soluzioni e nuovi modi di lavorare, di proporre idee e progetti, percercare sempre di rinnovarsi.

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Come migliorare la competenza professionale

Seconda parte dedicata ai miei acronimi del marketing personale. Le 3E (education, experiences, expertise) mettono in relazione gli aspetti teorici, pra-tici e conoscitivi che formano la competenza professionale.

Di solito, infatti, dalla formazione teorica si passa alla pratica attraverso una serie diesperienze che, cumulandosi, portano a costituire un solido bagaglio di competenze.

Le competenze però non sono immutabili o valide per sempre.

Analisi continua dello scenario, l'introduzione di innovazioni (non solo tecnologiche),collaborazioni e scambi con gli altri professionisti portano a rimodellare e riformulareil proprio set di competenze che, attraverso un percorso di formazione continua, por-tano a far crescere, migliorare e aggiornare la nostra competenza professionale.

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Personal Branding Management

Alcune riflessioni sulle conoscenze utili per sviluppare il proprio approccio al perso-nal marketing ed al personal branding.

Partendo dall'intenzione di progettare un percorso formativo utile a professionisti econsulenti, ho individuato 4 macro-aree di conoscenza da acquisire e svilupparenel tempo.

La prima riguarda il marketing e la capacità di analizzare il proprio mercato, sce-gliere un target a cui rivolgersi, differenziarsi nel proprio contesto competitivo.

La seconda è relativa al coaching inteso come insieme di conoscenze che aiutanoa manifestare la propria leadership, sviluppare la motivazione e la propria autostima,sentirsi in grado di fare la differenza nella propria professione.

La terza è focalizzata su alcuni tools utili nella comunicazione relazionale come lacapacità di scrivere in modo efficace, presentare idee e progetti, creare e gestire unproprio network di relazioni, gestire i conflitti e dialogare in modo reciprocamente utilecon i propri interlocutori.

L'ultima riguarda alcune conoscenze tecnologiche legate al web e ai social mediacome la capacità di conversare on line, creare e sviluppare un proprio blog, conoscerei principi fondamentali dell'uso dei motori di ricerca e della condivisione di contenutisu diverse piattaforme attraverso i social network.

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Un trionfo di P per il personal branding di professionisti, consulenti e freelance. 12Ps organizzate a 5 livelli. Un percorso sequenziale per definire il tuo piano di mar-keting personale e quindi lo sviluppo del tuo personal brand.

Una concettualizzazione nata dal mio precedente info-grafico chiamato working plan.Lʼoriginalità del modello credo che sia proprio nel percorso proposto con unapproccio strategico e progettuale allo stesso tempo.

Le 12Ps del Personal Branding

Le 12P, organizzate nei 5 diversi livelli, in sintesi esprimono:

a. Personal asset: il tuo patrimonio personale

Personality - La tua personalitàQuali aspetti della tua personalità possono aiutarti nel tuo business? Su quali pregidel tuo carattere puoi investire? In che cosa puoi migliorare? Che cosa invece devitenere sotto controllo?

Passion – Le tue passioniQuali sono le tue passioni? Cosa riesce a farti stare bene? Cosa ti entusiasma? Comele tue passioni possono aiutarti nel tuo lavoro? Come trasferire lʼentusiasmo e la mo-tivazione nel tuo quotidiano?

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b. Professional asset: il tuo patrimonio professionale

Purpose – I tuoi propositiChe tipo di professionista sei o vuoi essere? Quali sono la tua missione e la tua vi-sione? Quali sono i valori in cui credi e con cui vuoi proporti sul mercato? In qualemercato intendi operare? Con chi ti devi confrontare? Come puoi migliorare il tuo es-sere professionista?

Potential – Il tuo potenzialeQuale è il tuo potenziale professionale? La tua formazione, le tue esperienze, il tuoknow how, le tua abilità e le compenze specifiche. Come migliorare la tua compe-tenza professionale?

Le prime 4P rappresentano lʼidentità del professionista. Come tale ha una dimensione dinamica e deve spesso essere aggiornata e rinnovataalle luce delle esperienze maturate, delle conoscenze acquisite e del livello di con-sapevolezza raggiunta. Le seconde 8P invece sono relative allʼaspetto progettuale e allo sviluppo delpiano di business.

c. Professional strategy: la tua strategia di sviluppo professionale

Professional goal: gli obiettivi professionaliQuali sono gli obiettivi che decidi di realizzare attraverso il tuo piano? Usi il metodosmart (specifici, misurabili, accessibili, realistici, fissati nel tempo) per definirli?

Positioning – Il tuo posizionamento nel mercatoPerchè i tuoi clienti dovrebbero scegliere Te? Che cosa ti differenzia dai tuoi compe-titors? Quali problemi sei in grado di risolvere? In che cosa eccelli?

d. Network strategy: La tua strategia per sviluppare il tuo network

PeopleChi sono i tuoi clienti? Come puoi aiutarli? In che cosa migliori il loro business o la lorovita? Dove sono i tuoi clienti? Come puoi contattarli/raggiungerli? Come acquistanonormalmente ciò che tu offri?

PartnersCon chi puoi integrare la tua offerta: a monte o a valle? Chi può collaborare con te?Chi ti può sostenere nel tuo business?

e. Il tuo marketing mix : le variabili chiave

PerformanceQuale è la tua offerta di valore? Quali prestazioni offri? Quali servizi aggiuntivi? Chetipo di esperienza offri ai tuoi clienti? Quali garanzie offri a supporto?

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PricingQuanto vale il tuo lavoro? Quali prezzi e tariffe? Quali costi, non solo monetari, sei di-sposto ad assumerti? Quali costi devono sostenere i tuoi clienti? Quali rischi corrononel rivolgerti a te?

PackagingCome dare una concretizzazione al tuo know how? Come rendere tangibile il tuo va-lore?Come dare una forma fisica al tuo brand? Come curi gli aspetti tangibili e quelli in-tangibili della tua attività?

PromotionCome promuoverti on ed off line? Con quali strumenti e con quali risorse? Come pia-nifichi le tua attività?

Mi ripropongo di approfondire ciascuna delle 12P in successivi post.

Intanto che cosa ne pensate del quadro generale?

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4R Strategie per trovare clienti

Chi trova un cliente trova un tesoro. Ma diventa ogni giorno sempre più difficile ecomplicato riuscire a farlo.

Come può un professionista trovare un nuovo cliente?

Quattro sono le strade potenziali possibili da percorrere, con diversi strumenti adisposizione.

La prima è la Ricerca diretta, tra le varie fonti disponibili, dei nominativi di potenzialiclienti e della varie possibilità di contatto.

La seconda è l'avvio e la costruzione di una Relazione attraverso incontri e con-tatti diretti oppure mediati.

La terza è la Raccomandazione, intesa nel suo senso più nobile, che avviene at-traverso una segnalazione spontanea, o sollecitata in modo strutturato, di qualcuno

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diverso da noi che ci promuove verso il potenziale cliente.

La quarta è lo sviluppo di una Reputazione che porta il potenziale cliente a cercarcio contattarci direttamente.

Per ogni strategia ci sono diversi strumenti possibili di comunicazione e di relazionecome nella mappa che ho provato a tracciare.

Le strategie non sono incompatibili tra loro, ma appare difficile riuscire a percorrerletutte allo stesso tempo. Quindi sarebbe consigliabile una scelta o una loro pianificazione diversificata neltempo.

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Le 4F delle relazioni on line

Ho provato a riassumere in una slide 4 modi possibili di relazionarsi on line:l'estraneo (foreign), il seguace (follower), il tifoso (fan), l'amico (friend).

All'inizio la nostra comunicazione è rivolta nella maggior parte dei casi a degli estra-nei per farci conoscere e ricevere attenzione attraverso la condivisione e la pubbli-cazione di nostri contenuti e la segnalazione dei contenuti di altri.

Pian piano cominciamo ad avere dei follower che ci iniziano a seguire e tornano ma-gari spesso a vedere gli aggiornamenti del nostro blog o del nostro profilo sui varisocial network.

Attraverso la qualità dei contenuti, la nostra capacità di condividere temi interessantie di creare interesse sulla nostra attività on line qualcuno comincia a diventare nostrofan e a segnalare o condividere a sua volta i nostri contenuti.

In alcuni casi, invece, riusciamo a stabilire una relazione di friendship attraverso ma-gari un commento diretto o una richiesta di approfondimento o la partecipazione aduna conversazione on line.

Ovviamente non tutte le relazioni che stabiliamo on line diventano reali relazioni diamicizia professionale utili al business.

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Però via via con il tempo inizia un processo di selezione delle persone che vengonoa conoscenza e seguono la nostra attività. Tale processo permette di entrare in relazione con quelle persone che realmente pos-sono essere interessate ad avere un rapporto con noi. Ciò è indubbiamente condi-zionato non solo dal nostro campo di attività professionale, ma anche dal nostro mododi essere e di relazionarci on line.

Con la linea continua ho tracciato la possibile evoluzione della modalità, mentre lalinea tratteggiata indica una potenzialità minore di passaggio da una modalità all'al-tra.

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Il piano di comunicazione in estrema sintesi

Il piano di comunicazione è uno strumento utile per definire, programmare e gestirele attività di comunicazione di unʼorganizzazione e di una azienda in un certo arcotemporale, normalmente un anno.

Normalmente un piano di comunicazione è costituito da 8 fasi:1. L'analisi dello scenario2. La definizione degli obiettivi di comunicazione3. La segmentazione e la scelta dei pubblici di riferimento4. La scelta della strategia5. La scelta dei contenuti6. La scelta delle attività e degli strumenti7. La misurazione dei risultati8. Il Budget a disposizione e il Timing delle attività.

Una esercitazione, che utilizzo spesso in aula per introdurre il piano di comunica-zione per una piccola impresa o per una micro attività, consiste nel rispondere pro-gressivamente ad una serie di domande.

La tecnica delle 5W (who, what, when, where, why) aiuta a porre le giuste domandeper approcciare alla comunicazione sia dal punto di vista dellʼimpresa sia da quello,molto più importante, dellʼinterlocutore.Infine 3 How per pianificare le attività, misurarle ed implementarle.

Con le 5W:1. Con chi dovrei/potrei parlare? Chi è più interessato?2. Che cosa dovrei dirgli? Che cosa gli interessa sapere?3. Quando dovrei parlarci? Quando è disponibile ad ascoltarmi?4. Dove potrei parlargli? Dove è più facilmente raggiungibile?5. Perche ci devo parlare? Perchè dovrebbe ascoltarmi?

Con le 3H:a. Come programmo le attività?b. Come misuro e valuto i risultati?c. Come sviluppo le relazioni?

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Le 20 interviste

Le interviste sono state pubblicate in ordine alfabetico

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Il marketing personale è uno strumento di orientamento e di bilancio sia con gli altriche con se stessi.Una volta che si comprende quanto questo strumento può facilitarci, lo si può utiliz-zare con efficacia in molti contesti non solo nella professione ma anche nella vita per-sonale.Avere una struttura permette di essere più efficaci, di progettare, definire unobiettivo e poter anche modificare la rotta per arrivarci.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Il mio l'ho chiamato lʼapproccio delle 4 c: cuore, corpo, cervello, contesto.Sono le variabili che utilizzo, nutro ed adatto, con le quali entro in relazione e che miconsentono di ascoltare di volta in volta le necessità del cliente, singolo o gruppo, edi rispondere autenticamente con competenza.Di creare relazione prima che commissione.Perché per me il marketing è relazione.Eʼ reale interesse, è reale beneficio offerto, è affiancarsi e non sostituirsi. Essere presenti e disponibili, di supporto. Diventare un punto di riferimento, e dunque affidabili, sempre rispettosi, etici. Con tutti, clienti e non, concorrenti e se stessi.Creare rete e creare contatti significa frequentarli, on line o no. Non è una collezione su Facebook o LinkedIn. Eʼ uno scambio preferibilmente mutuale, un arricchimento anche qui preferibilmentemutuale.Viene sempre prima la persona. Sviluppare la relazione, conoscere, essere curiosi dialtri mondi, ampliare il nostro e contribuire ad ampliare lʼaltro.Eʼ una strada a due direzioni. Una comunicazione appunto di comune interesse esviluppo. Ancora una volta sviluppo personale o professionale.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Lʼinganno. Promettere ciò che non si può mantenere. Vendere effetti speciali.In pratica, evitare gli errori che Porter definiva comuni: troppo o troppo poco (over ounder positioning), confuso, non credibile.Vietato essere noiosi, verbosi e cattedratici.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Il web offre molte occasioni per aumentare la propria visibilità. Possiamo costruire fi-nestre di visibilità, a patto di (cfr. Johari) essere consapevoli di cosa mostriamo maanche disponibili a migliorare ciò che gli altri vedono di noi che noi non vediamo.Se pensiamo di comunicare i nostri servizi, è impensabile che questo non passi evenga veicolato da come comunichiamo noi stessi.Da ciò che crediamo intimamente di noi.Per essere scelti bisogna scegliersi, accettarsi, piacersi, convincersi per primi.Nel pratico vuol dire frequentare corsi di sviluppo competenze o percorsi individuali.

Paola Bonavolontà

“Il nostro vantaggio

competitivosiamo noi”

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Perché il mercato non ci aspetta.Ci siamo sempre. Stanchi o demotivati, depressi o fiduciosi. Sicuri, fumosi, rinuncia-tari, confusionari o organizzati allʼossessione. Sia che ci perdiamo nellʼanalisi senzapassare allʼazione sia che agiamo senza pensare alle conseguenze possibili.Per dare il meglio è necessario sentirsi al meglio, avere piena consapevolezzadella propria swot ed essere disponibili e desiderosi di migliorarsi continuamente. Se consideriamo il marketing come lʼarte di generare un autentico valore per il cliente,la promozione di noi stessi comincia dal riscoprire e coltivare il proprio valoree saperlo diffondere, comunicare, condividere.Con vero interesse per noi e lʼaltro. Rispetto per noi e per lʼaltro.E ciò che non sappiamo fare, lasciamolo agli esperti. Altrimenti soffochiamo di pro-poste il mercato ma non il target, con la conseguenza che cʼè sempre meno atten-zione ed interesse per ciò che viene urlato e proposto nel luogo e nella modalità erratea discapito di tutti.E…per chi proprio il marketing non sa cosʼè, un ottimo consiglio è di cominciare conlʼeducazione.Le relazioni vanno coltivate.Inutile chiedere un contatto per poi ignorare una domanda che arriva da quel contatto.Errato considerare lʼaltro un mero contenitore o destinatario per i nostri messaggi,ma una persona con gusti e personalità, emozioni e preferenze.Clienti o fornitori tutti noi siamo persone. Che possono cambiare ruolo ma ciò cheabbiamo da offrire intimamente resta.Anche nella giungla della competizione. Il nostro vantaggio competitivo siamonoi, il nostro io, quello che continua a lottare nonostante le difficoltà, a credere no-nostante le delusioni.A stupirsi delle meraviglie e a crearne di nuove.

Paola Bonavolontà: Mi occupo di sviluppo personale e professionale di singoli egruppi; di formazione adulti con corsi teorici e laboratori esperenziali.Laureata con lode in Economia e Commercio, ho ricoperto ruoli di marketing mana-ger in multinazionali quali Colgate Palmolive, LʼOreal, Revlon in Italia e negli StatiUniti.Formazione Post Universitaria: Master triennale in Gestalt Counseling Professionale,Master Practitioner in PNL – Programmazione Neurolinguistica, Master in Artcoun-seling; Hoffman Quadrinity Process, Avatar, Costellazioni Familiari, Formazione delSe, Videocounseling, Dancecounseling, Laboratorio di Voce e teatro delle emozioni.

Link:http://it.linkedin.com/in/paolabonavolontahttp://www.energiacreativa.orghttp://counseling.style.it

“Per esserescelti bisogna

scegliersi, accettarsi, piacersi,

convincersi per primi”

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Silvia Carbone

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Ritengo che un approccio strutturato al marketing personale sia estremamente im-portante per un professionista e maggiormente necessario per chi come me si sta af-facciando al mondo del lavoro.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Personalmente ritengo che la redazione di contenuti di qualità sia il primo step percostruire una reputazione e acquisire autorevolezza nel proprio settore professionale.Oltre al blog su cui scrivo, altrettanto importante è per me lʼutilizzo dei social network.

Per questo motivo ho creato una serie di profili (su Twitter, Facebook, LinkedIn, Frien-dFeed, e Foursquare), che utilizzo per condividere le mie esperienze.I social network infatti consentono di incrementare la propria visibilità online,interagire con la propria rete di contatti, informarsi e diffondere notizie in modo sem-plice e diretto.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Dimenticarsi che i social network sono fatti di persone, di relazioni.Sui social network bisogna interagire, avviare comunicazioni e non limitarsi a spam-mare link.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

1. Diffondere non solo i propri contenuti, ma anche quelli dei nostri contatti.Loro faranno lo stesso.

2. Imparare ad ascoltare e condividere le proprie esperienze, senza dimenticaredi interagire con i propri interlocutori.

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“i social network sono fatti

di persone, di relazioni”

Page 25: Esperienze di marketing personale

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Silvia Carbone, laureanda in Marketing, Comunicazione Aziendale e Mercati Glo-bali, ha lavorato come Account Executive presso Ninja LAB, il laboratorio strategico-creativo specializzato in non-conventional, viral e social media marketing e collaboracon Ninja Marketing, il primo magazine/osservatorio dedicato al marketing non-con-venzionale.

Link:http://www.linkedin.com/in/silviacarbonehttp://www.ninjamarketing.it/author/yukikohttp://www.ninjalab.it/it/

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Molto! Se vogliamo dare un voto in una scala da 1 a 10 possiamo dire che la rilevanzadel MKT personale ha un peso sul proprio successo professionale pari ad 8. In questa sede io faccio riferimento alla nozione di Marketing in generale e non allasola promozione personale.Fino a qualche anno fa i nostri genitori e i nostri professori ci insegnavano che il ti-tolo di studio e il voto conseguito rappresentavano l'unico fattore discriminante del no-stro successo personale. Oggi però non è più così.

Le scelte fatte quando si era giovani e i titoli di studio che sono stati ottenuti, rappre-sentano nel migliore dei casi solo il presupposto (necessario e non sufficiente) percompetere nei ruoli e nelle posizioni aperte sul mercato.

Le professionalità cambiano di continuo ed oggi è anche più difficile progettareun percorso di studio prevedendone il successo. Ad esempio chi oggi si iscrive ad ingegneria non può essere sicuro che tra 5 anni ilmercato del lavoro esprimerà la stessa domanda di ingegneri di oggi, e la stessacosa si può dire di tutte le altre professionalità.

Oggi siamo tutti costantemente sul mercato, anche chi ha un contratto a tempoindeterminato o esercita una professione tradizionale e codificata come quella del-lʼavvocato, del dentista, dell'ingegnere etc etc. Esistono solo poche nicchie di immobilità, determinate dalla sopravvivenza, e dallaforza di alcune corporazioni (es. i notai).

Se consideriamo come prospettiva temporale tutto lʼarco della vita di un lavoratore,ci rendiamo conto che non esiste più un "tempo della scuola", un "tempo del lavoroe della carriera" e un "tempo della pensione", diversamente da quanto avveniva neglianni '60 e '70. Tutti ci ritroviamo a vivere alternando periodi di "studio", "lavoro" e"brevi pensionamenti".

Dal mio punto di vista quindi oggi per avere successo occorre definire ed implemen-tare una strategia di "Mkt mix Personale" in un ottica di processo (continua e co-stante), investendo su di se con la formazione (definisco il prodotto e ne curo laqualità), studiando i bisogni di mercato e l'offerta che riusciamo a realizzare (posi-zionamento), ed infine identificando canali di comunicazione e strumenti per la ge-stione delle relazioni ottimali in relazione al proprio budget.

Quindi intendendo per "MKT personale" la capacità di definire i servizi professio-nali che si offrono sul mercato del lavoro e la capacità di promuoversi e co-struire solidi legami e relazioni e di identificare il proprio posizionamento e lapropria nicchia di mercato, mi sento di sostenere che il MKT personale incide peroltre lʼ80% sulle possibilità di successo dellʼindividuo.Altri fattori come il ceto sociale, il titolo di studio, l'ambiente, il territorio, e le compe-tenze pregresse, influiscono per una parte davvero marginale sulle opportunità disuccesso di un individuo.

“Definire ed implementare una strategia

di Mkt mix Personale”

Luciano Cassese

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Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Personalmente utilizzo 4 strumenti/tecniche per promuovere le mie attività profes-sionali:1. CRM: cerco di incrementare le attività che svolgo con ogni cliente pregresso. Curando la qualità dei servizi svolti posso chiedere di aumentare la quantità di com-messe

- Peso in termini incidenza sul tempo complessivo dedicato alle attività di promozione: 10%

- Risultati in termini di crescita del fatturato anno precedente 10%2. Web MKT: attraverso un blog e il sito della società promuovo le attività e le com-petenze personali.

- Peso in termini incidenza sul tempo complessivo delle attività di promozione:45%

- Risultati in termini di crescita del fatturato anno precedente 5%3. Lavoro associativo: Frequentazione associazione professionale promozione dioccasioni di incontro da vivo tra professionisti ed esperti.

- Peso in termini incidenza sul tempo complessivo delle attività di promozione:40%

- Risultati in termini di crescita del fatturato anno precedente 5%4. Buzz MKT ovvero “Sfruttare il passaparola” chiedendo ai propri clienti contatti e re-ferenze. Economico. Basta una semplice domanda: “Conosci qualcuno che….vor-rebbe fare…..?” .

- Peso in termini incidenza sul tempo complessivo delle attività di promozione:5%

- Risultati in termini di crescita del fatturato anno precedente 5%

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Per quel che è la mia esperienza on line posso dire che gli errori più comuni sono due:1. Definizione non ottimale prodotto offerto in termini di area di attività e pro-fessionalità. E' importante saper rispondere alla domanda: Cosa offri? Di cosa tioccupi? Quale obiettivo persegui con la presenza on line? Non si può pensare di promuoversi se non si sa ancora bene cosa si vuole fare.

2. Valutazione costi benefici assente. Promuoversi on line richiede tempo. Tantotempo per ottimizzare i propri sforzi e renderli produttivi periodicamente occorre fer-marsi e fare il punto della situazione per valutare quali sono le attività che portano unrisultato e quali no. Può capitare di dover chiudere un sito, o sopprimere un progettodi blog che non porta risultati.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

- Primo e fondamentale passo: Definire con chiarezza il proprio prodotto e il proprio posizionamento.

- Secondo: Condividere informazioni per farsi conoscere.

Esperienze di marketing personale 27

“Condividereinformazioni

per farsi conoscere”

Page 28: Esperienze di marketing personale

- Investire nella produzione di un Blog professionale con una grafica semplicema gradevole. - Usare strategicamente i social Network, promuovendosi come una personapositiva seria ed affidabile.

Da evitare nel modo più assoluto di pubblicare foto ed immagini non coerenti con unaimmagine professionale su tutti i social network (Fb in primis).

- Utilizzare lʼarticle marketing. - Sfruttare il buzz marketing, costruire coltivare, una propria rete di contatti erelazioni. Chiedere su internet o di persona: "ciao! conosci qualcuno che ha bisogno di una consulenza in.... " non costa nulla!

Luciano Cassese si formato negli ambienti del volontariato, dove, impegnato in unaesperienza decennale nellʼeducazione dei ragazzi, ha fatto della formazione la suapassione principale. Laureatosi in scienze politiche nel 1997 ha completato la sua formazione con un Ma-ster in economia internazionale ed oggi è docente abilitato di Diritto ed Economia,Formatore e Web designer. Da oltre dieci anni è formatore ed esperto di comunicazione. Ha maturato esperienze in progetti su commessa pubblica e privata, collaborandocome professionista con imprese di differenti classi e dimensioni.Le sue aree di competenza come formatore sono: Marketing, Web Marketing, Co-municazione e vendita, Motivazionale, Orientamento. Nel 2008 crea il sito Professione Formatore, editoriale di formazione e sito di condi-visione di risorse. Dal 2009 è il presidente dellʼAssociazione Formatori Professionisti, associazione dicategoria a carattere mutualistico fondata sul principio della condivisione della cono-scenza.

Link:http://it.linkedin.com/in/lucianocassesehttp://www.professioneformatore.ithttp://www.formatoriprofessionisti.org

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Page 29: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

A mio parere una strategia di marketing personale è fondamentale non solo oggi, maè da sempre alla base del successo per un professionista e non solo per chi si oc-cupa di comunicazione. Negli ultimi anni più che mai, la risonanza delle relazioni che creiamo sono am-pliate grazie ai social media, la reputazione personale non interessa più solo coloroche lavorano nel nostro stesso settore, ma ad un audience molto più allargata.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Direi che gli strumenti sono una naturale evoluzione di quello che cerco di fare tutti igiorni nel mio lavoro; non tento quindi di focalizzarmi su di essi, quanto più sulla con-divisione delle mie esperienze. Il mio blog è quello che più di tutti utilizzo, grazie alla possibilità di argomentare i mieipunti di vista, mentre Twitter è un modo di condividere l'esperienza e gli spunti inte-ressanti che provengono non solo da me, ma dal mercato di cui mi occupo in gene-rale; perché no, far conoscere anche le mie passioni e il mio modo di essere.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Volere tutto e subito. Una promozione personale deve essere qualcosa di non artifi-ciale, qualcosa che nasca dalla propria expertise e dalla propria personalità. Evitare quindi una strategia di over-activity su tutti i social network, condividere linksenza aver letto il contenuto o promuovere solo le proprie attività. L'obiettivo in primis è di migliorare se stessi, prendendo il meglio delle esperienzealtrui.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Trovare prima di tutto un proprio posizionamento, che sia il più possibile differente daquello degli altri. Creare un proprio tone of voice e uno storytelling che si sposi bene con chi siamorealmente, per non deludere nessuno nel momento in cui si incontrano offline lestesse persone con cui abbiamo avuto un esperienza online.

Andrea Colaianni

Esperienze di marketing personale 29

“Creare un proprio toneof voice e unostorytelling”

Page 30: Esperienze di marketing personale

Andrea Colaianni, Marketing e Social Media Strategist, è autore del blog WoMar-keting dove analizza le principali campagne marketing, advertising, social media,buzz e viral marketing. Blogger italiano e francese è co-autore del primo libro sul Buzz Marketing nei SocialMedia. Oltre a PromoDigital del gruppo internazionale Wikio, ha collaborato con diverseagenzie inglesi e francesi e insegna marketing e social media marketing in diversimaster e università italiane.

Link:http://www.linkedin.com/in/andreacolaiannihttp://www.womarketing.netsons.org/http://www.hoepli.it/libro/buzz-marketing-nei-social-media/9788895962375.asp

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Page 31: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Direi che è imprescindibile. I rapporti professionali si basano sulle stesse dinamicherelazionali che caratterizzano le interazioni personali, solo che molto spesso in am-bito lavorativo i tempi a disposizione per farsi un'idea della persona che si ha di frontesono molto brevi.Da qui l'importanza ancora maggiore di comunicarsi correttamente, possibilmente difarsi precedere da informazioni sulla propria attività, sulle proprie competenze e sulleproprie caratteristiche in generale, di avere un "personal brand" curato e coerente. Come per le aziende, avere delle strategie di marketing ben delineate non vuol direessere falsi e costruiti, "fare le tattiche", tutt'altro.

Significa avere ben chiari gli obiettivi da perseguire, essere consapevoli delleproprie competenze, risorse e capacità, conoscere le proprie specificità e com-prendere come rendere tutto questo facilmente percepibile per i propri interlocutori. Avere una strategia di personal marketing articolata, crearsi un brand che ne sinte-tizzi e contribuisca a veicolarne l'identità, permette di poter impiegare meno tempo aspiegare sé stessi e il proprio lavoro, di dedicarne una quantità maggiore ad ascol-tare e comprendere esigenze e necessità dell'interlocutore: l'ascolto e la costru-zione dell'empatia sono essenziali per portare a termine un lavoro accurato e inlinea con le aspettative del cliente.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Innanzitutto cerco sempre di fare scelte che mi rappresentino realmente: il mio mododi vestire, il mio modo di mangiare, il mio modo di parlare e di scrivere, così comela foto dei miei profili sui social media e il layout del mio personal blog... sono tutti ele-menti che mi descrivono, ognuno raccontando qualcosa di me. Dunque inutile mettere un serio tailleur quando, per prima io, se lo indosso non misento me stessa. Esporre sinceramente quel che si è è il primo passo per costruire una reputa-zione che nessuno potrà smentire o rovinare dato che corrisponderà al vero.Da quando esiste utilizzo il corporate blog di Queimada per esprimere opinioni e con-dividere idee sul marketing, sulla comunicazione e sulla pubblicità, ma ad un certopunto mi sono resa conto che la mia identità professionale era più sfaccettata e mul-tidimensionale di quel che poteva apparire utilizzando tale strumento: è per questoche ho deciso di aprire il mio personal blog.

Sul mio sito posso evidenziare tutte le esperienze che completano la mia attività pro-fessionale in azienda, posso sperimentare senza correre il rischio di tradire la lineaeditoriale istituzionale della mia società, posso espormi maggiormente. Il mio blog è un "luogo virtuale" dove tengo traccia di tutto quel che faccio, dove riflettosulla comunicazione e il marketing, ma anche sui luoghi che visito, sui film che vedo,sulle persone che incontro... in piena libertà e autonomia. Infine, oltre al blog, ho creato una serie di account sui principali social network(Twitter, Facebook, LinkedIn, FriendFeed, Google Reader) in modo da dare mag-giore visibilità alle mie attività professionali dato che il mio lavoro mi insegna che ciòche non è percepibile è come se non esistesse.

Alessandra Colucci

Esperienze di marketing personale 31

Page 32: Esperienze di marketing personale

Di questi utilizzo soprattutto Twitter poiché mi dà modo di aggiornarmi e interagirequotidianamente con persone stimolanti pur non avendo moltissimo tempo a dispo-sizione; inoltre, rispetto ai miei interessi, mi consente di ridurre moltissimo il "rumore"e cioè tutte quelle informazioni che, nel momento in cui consulto il mio account, nonmi sono utili.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Non avere una strategia che sia chiara e ben definita sin dall'inizio, ottenuta attra-verso un buon metodo progettuale. Bisogna saper cosa si vuol dire prima di parlare e scegliere un tono adatto alcontesto in cui si agisce: è così anche sul web. Prima occorre analizzare la propria situazione di partenza, poi fissare degli obiettivi,trovare i mezzi e gli strumenti più adatti a raggiungerli, studiarne le modalità di fun-zionamento (anche implicite), scegliere quelli più rappresentativi del proprio modo diessere, darsi delle regole sul loro utilizzo e solo dopo mettere in pratica qual che nefrattempo è diventato un piano strategico. Non basta un'intuizione per costruire una comunicazione efficace e un personal brandcarismatico.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Sono tante le cose da tenere a mente, ma credo che quelle più importanti e valide inqualunque ambito siano 3:1. Ascoltare e condividere le esperienze degli altri, essere empatici: l'era del mar-keting push è finita da un pezzo, la comunicazione consiste sempre in uno scambiobidirezionale.2. Interagire, e non solo online: nessun contatto va trascurato perché ogni networkè costituito da persone.3. Curare ogni minimo dettaglio, sempre: sono spesso le piccole cose a fare ladifferenza.

Alessandra Colucci è consulente in pianificazione strategica e Brand Care pressoQueimada, la società romana di comunicazione, marketing e branding che ha creatoinsieme a Vincenzo Bernabei, nonché editrice e contributor di Brand Care magazine,house organ che si propone di connettere idee per creare innvovazione.Insegna Brand Management presso IED - Istituto Europeo di Design, sia al triennalesia nel master che coordina. Connette idee e condivide riflessioni sul suo personal blog.

Link:http://it.linkedin.com/in/alessandracoluccihttp://www.queimada-agency.comhttp://www.alessandracolucci.com

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“Sono spessole piccole cose

a fare la differenza”

Page 33: Esperienze di marketing personale

Cristina Mariani

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

E' indispensabile, ma attenzione: non confondiamo il marketing con la promo-zione (in questo caso, auto-promozione), che è solo una delle 4 P del marketing. Non dimentichiamo le altre 3. Il prodotto (in questo caso, noi stessi); in che modo siamo diversi dagli altri?Perchè i clienti dovrebbero scegliere proprio noi? Il canale di distribuzione ("place"); abbiamo riflettuto su come è meglio "collocare" inostri servizi? Proponendoci direttamente ai clienti o alleandoci con aziende o colleghi già presentisul mercato? Il prezzo. Scegliere se fatturare a giornata, a progetto e a che tariffe dovrebbe es-sere frutto di una scelta, non di ciò che offre il mercato.E infine sì, anche la promozione. La rete ci aiuta molto in questo, lo prova il fatto cheora sto dando questa intervista. Ma la morale è: bilanciare queste 4 P non è solo un mestiere, è quasi un'arte. Fare marketing personale significa, per me, trattare noi stessi come un "prodotto" etrovare un equilibrio armonioso tra queste 4 P (oltre a quello tra vita personale e pro-fessione).

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Ho scritto un libro (sto scrivendo il secondo e ho in programma una serie) e questomi ha dato molta visibilità oltre a un contatto con i lettori che mi sta dando moltissimosotto il profilo professionale e umano. Inoltre scrivo con passione sul mio blog e intervengo quando posso su altri.Non amo molto Facebook ma è una mia antipatia istintiva, non professionale.E poi faccio networking con amici e colleghi: gli incontri personali sono sempre spuntidi crescita.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Scrivere dei contenuti banali o copiati da altri. Usare un tono, una "voce" che nonè la propria.Non essere autentici. Far finta di essere qualcosa che non si è.La rete confonde e maschera, a volte esalta, ma prima o poi i clienti bisogna pur in-contrarli e qui casca l'asino.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Studiare bene i propri potenziali clienti per capire come è meglio comunicare conloro.Se sono propensi all'uso di Internet (non è detto), aprire un blog.Scrivere dei contenuti utili usando un linguaggio semplice, alla portata di tutti(l'umiltà traspare dagli scritti e ispira simpatia, l'arroganza maldispone).Curare i propri clienti attuali, pochi o tanti che siano, piccoli e grandi.Sfruttare il passaparola, sia reale che virtuale, l'arma più potente (e low cost!) a no-stra disposizione.

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“Perchè i clienti

dovrebberoscegliere

proprio noi?”

Page 34: Esperienze di marketing personale

Cristina Mariani, laurea con lode in Economia e Commercio presso lʼUniversità Com-merciale Luigi Bocconi nel 1987, ha svolto attività professionale in società di consu-lenza internazionali e successivamente come imprenditrice nella piccola azienda dalei fondata che ha gestito per 15 anni. Libera professionista dal 2005, si divide tral'attività di consulenza orientata soprattutto alle PMI, la cura del blog "Marketing LowCost - idee e spunti pratici per piccole imprese" e l'attività di formazione sia in aulache online.Docente Assolombarda. Ha scritto il libro "Marketing Low Cost" (ed. Franco Angeli2009), e ha in uscita una serie di volumi nella nuova collana "Low Budget Marketing".

Link:http://www.marketinglowcost.typepad.com

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Page 35: Esperienze di marketing personale

Giuseppe Mauriello

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Il personal marketing nel contesto odierno, secondo la mia visione, ha assunto unavalenza strategica di rilievo nell'approccio tra il consulente/professionista freelance edil suo mercato di riferimento.

La diffusione capillare di internet e l'interazione in real time, derivante dalla presenzanei social networks, sono stati sicuramente una leva determinante.In virtù di esperienze di lavoro iniziate già venti anni fa con part time durante il per-corso di studi, considero che la comunicazione off line ha tutt'oggi un ruolo crucialenel personal marketing, e che ad essa deve integrarsi una performante presenza online, tramite l'individuazione dei canali più idonei alla propria personalità/com-petenza professionale e all'impiego appropriato di tecnologie web 2.0.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Oltre ad una buona e collaborativa presenza nei social networks, i miei strumentistrategici si riassumono in:

1. Trasparenza;2. Concretezza;3. Expertise.

Nell'ordine sopra citato, poiché valuto importante la mia expertise ma non decisiva(non sono un consulente McKinsey…)

Credo che, dopo l'orientamento al Prodotto (Marketing 1.0), seguito da quello alCliente (Marketing 2.0), probabilmente ci stiamo dirigendo verso un orientamento al-l'anima (Marketing 3.0 ???).

Eʼ possibile vendere valore ai propri “partner di canale” (un ibrido di imprese,consumatori e dipendenti), generando un ulteriore valore aggiunto alla comunità ingenerale, il cosiddetto “profitto sociale”. Partner di canale che sono enti sia “con”, sia “senza” finalità di lucro. Alcuni miei recenti clienti, ad esempio, sono figli dell'empatia generata da un post suFacebook o da un incontro sociale avuto nelle mie attività di volontariato.In sintesi: marketing emozionale, sviluppando in modo annesso un considerevolemarketing territoriale, (e non mi riferisco solo al comprensorio di appartenenza, maanche all'individuazione di specifiche aree dove poter penetrare).

Qual'è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Errori da evitare nel personal marketing (sia on line sia off line) possono derivare:- Assenza totale di una pianificazione strategica rivolta ai potenziali clienti;- Assenza di un processo di posizionamento lineare rispetto ai propri competitors.

Il proprio positioning deve avvenire secondo unʼevoluzione “step by step”.Internet ha generato due paradigmi chiave:

- Liquidità delle risorse;- Densità delle opzioni.

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“Trasparenza,Concretezza,Expertise”

Page 36: Esperienze di marketing personale

Siamo in una fase di Hypercompetition (Dʼ'Aveni dixit), sia per le imprese che per iconsulenti.L'approccio è valido per entrambi: in un ambiente ipercompetitivo, la strategia deverivolgersi allo sviluppo di una serie di vantaggi competitivi temporanei e bendefiniti.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Partire dallʼanalisi di se stessi con l'utilizzo di alcuni strumenti classici, come l'analisidi un proprio presumibile scenario competitivo e un'analisi SWOT.

Concludo con alcune pillole di riflessione:- Trattate i vostri clienti con amore e i vostri concorrenti con rispetto;- Focalizzatevi sui clienti cui potete offrire il massimo dei vantaggi;- Offrite il massimo delle vostre competenze, fissando prezzi equi e congruenti conla qualità proposta.

La visibilità aiuta a generare il Word of Mouth (passaparola) tra potenziali clienti, espesso è incrementale maggiormente nelle relazioni off line che preferisco.

“La tua offerta Marketing sarà eccellente se avrà comportato benefici in termini di bu-siness economico e sociale al Cliente”.

Giuseppe Mauriello, consulente freelance marketing, social media e sales deve-lopment per PMI, presente in unʼampia serie di social networks, anche nel LuxuryGoods, attivo principalmente su Linkedin, Facebook e Twitter.

Link:http://www.linkedin.com/in/giuseppemauriellohttp://www.facebook.com/giuseppe.pino.mauriellohttp://www.giuseppemauriello.it

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Page 37: Esperienze di marketing personale

Antonio Monizzi

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Innanzitutto voglio ringraziarti per lʼopportunità di dare il mio parere su un argomentoche mi intriga molto e che mi impegna anche professionalmente.Vorrei cominciare affermando che un approccio Marketing Oriented sia oggi im-prescindibile per chiunque si ponga obiettivi da raggiungere, sia nello svolgi-mento di una professione o di un progetto e, financo, di vita.Intendendo per Marketing Oriented, un agire dettato dalla fondamentale considera-zione che in un mondo affollato e plurale, il successo dipende da quanto siamo ca-paci di rispondere ad una domanda essenziale, “Reason Why”? “Perché IO”?

Comprendendo che se voglio “vendere” la mia professionalità, le mie competenzeed abilità, devo trovare un elemento distintivo chiaro ed incontrovertibile, che mipermetta di distinguermi da quanti offrono vantaggi e soluzioni eccessivamente ano-nime, generiche e sovrapponibili.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

In relazione alla mia personale esperienza, il mio agire è improntato al motto “Pensada cliente…Agisci da professionista!” Il primo passo è …. ASCOLTARE!Un ascolto attivo, analitico, che mi serve a capire con quale stile e con quali conte-nuti prendere parte al grande “Talk”, alla grande conversazione ipertestuale, dicendola mia in coerenza con gli obiettivi che mi sono preposto.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Credo che la voglia di “barare” almeno un pò sia un rischio concreto, sia in relazionea come presentare il proprio profilo, la propria personalità da una parte, e dallʼaltramagari appropriarsi magari con un pò di leggerezza di contenuti altrui. La grande forza del web sta nel lungo periodo che penso garantisca un successovero e duraturo a contenuti genuini ed originali.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Partecipare a community e forum in linea con i propri interessi, facendo commenti aipost su blog e social network.Cercare le giuste ed opportune occasioni di raccontarsi e farsi conoscere, farapprezzare il proprio valore e le proprie competenze, realizzando questo propositosempre in modo COSTRUTTIVO e umile, in caso contrario si otterrà lʼeffetto contra-rio.Credo anche che sia importante scrivere contenuti, magari pochi, ma costantemente,pertinenti e di qualità.

Pubblicarli sul proprio blog o sito che sia, e magari proporli a siti di riferimento in re-lazione al contesto in cui si opera.

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“Il primopasso è ….

ASCOLTARE”

Page 38: Esperienze di marketing personale

In una seconda fase invece credo che sia assolutamente pertinente e produttivo ri-correre alle testimonianze di chi con noi ha collaborato o ha avuto modi di avvalersidel nostro contributo.

Un ultimo suggerimento…. Ricorrere al modus operandi del Test & Track, provare emisurare, ed ancora provare.

@ntonio Monizzi – The Marketing CoachPiù che un "mestiere" una forma mentis, una scelta di stile e di vita.La mia mission:Ripensare, Dire, Agire e Fare Marketing, diffonderne metodologia e filosofia sia perquanto riguarda le organizzazioni che le persone, prestando particolare cura alla con-temporaneità ed alle sue implicazioni nella cosiddetta era del Web 2.0 svolgendo lafunzione di animatore e facilitatore del percorso di definizione strategica di impresae lavorando sulle competenze trasversali delle persone, cosi da permettergli di pilo-tare consapevolmente questo processo.Il mio motto:Pensare da Cliente, agire da Professionista.

Link:http://it.linkedin.com/in/antoniomonizzihttp://www.facebook.com/antonio.monizzihttp://themarketingcoach.it/http://corsidiformazione.qadra.net/

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Page 39: Esperienze di marketing personale

Francesca Mura

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Ritengo che un approccio strutturato al marketing personale sia estremamente im-portante per un professionista e che gli strumenti offerti dai nuovi media costituiscanounʼottima risorsa per incrementare la propria visibilità in modo più mirato, celere edefficace.Penso inoltre che lʼelaborazione di una strategia di marketing personale costitui-sca non solo un valido strumento di promozione professionale ma anche un mo-mento di valutazione delle competenze acquisite che permette di orientare ilproprio percorso formativo e professionale.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Personalmente ritengo che la redazione di contenuti e risorse di qualità sia fon-damentale nellʼattuazione di una strategia di promozione efficace per diversi motivi;in primis perché le risorse valide contribuiscono a definire la reputazione personalee permettono di acquisire autorevolezza nel proprio settore professionale. Inoltre i contenuti validi sono doppiamente efficaci in quanto vengono spontanea-mente segnalati e linkati e gli inbound link permettono non solo di guadagnare visi-bilità ma sono particolarmente importanti in ottica SEO poiché consentono dimigliorare il posizionamento delle pagine web nelle SERP dei diversi motori diricerca.

Un altro strumento di cui mi avvalgo e che ritengo sia particolarmente utile e validosono i social networks.Credo infatti che partecipare in modo attivo ai social networks che sono più con-facenti alla tipologia di promozione che vogliamo attuare, che sono più indicati perlʼambito professionale in cui operiamo e che per le loro prerogative si avvicinano mag-giormente ai nostri interessi e preferenze costituisca unʼottima occasione non soloper acquisire visibilità ed incrementare la propria rete di contatti ma anche di crescitaprofessionale. Tra i diversi social a disposizione quello che preferisco è Twitter; trovo infatti che siaestremamente utile in quanto permette di informarsi e di diffondere notizie e conte-nuti con celerità e senza fronzoli ed anche perché costituisce un ottimo terreno diconfronto e di dialogo tra professionisti.Inoltre riguardo ai social networks è fondamentale tenere presente che sono stati rea-lizzati appositamente per favorire la comunicazione tra gli utenti; considerarli solouna vetrina per la promozione professionale e per i propri contenuti sarebbe pocoproduttivo e limitante.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Gli errori che si posso fare nella propria promozione online sono diversi soprattuttose ci si sta approcciando a dei media che sono nati solo recentemente come i socialmedia.Inoltre attuare la promozione online può essere ancora più difficile e complesso senon si ha ancora delineato una strategia precisa o non si sono stabiliti gli obiettivi daraggiungere.

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Page 40: Esperienze di marketing personale

Un consiglio valido soprattutto per i neofiti è quello di cominciare a piccoli passi etestare gradualmente gli strumenti a propria disposizione.Attualmente tra social networks, piattaforme di microblogging, forum tematici, ecc...abbiamo solo lʼimbarazzo della scelta, e questo dato è sicuramente è destinato a cre-scere. Ciò può generare confusione e causare un dispendio di risorse e tempo; per questomotivo una fase preliminare di test e monitoraggio degli strumenti a nostra disposi-zione ci permette di individuare quelli che sono più confacenti e consoni ai nostriobiettivi, di ottimizzare le nostre risorse e di strutturare la nostra reputazione in modopiù solido, coerente ed efficace.Altro errore, che rispecchia una convinzione abbastanza diffusa, è la tendenza a cer-care di essere nel numero di social networks, forum e aggregatori di notizie più ele-vato possibile.

Ciò può essere estremamente dannoso per diversi motivi; in particolare, come ac-cennato, per quanto concerne il fattore tempo in quanto dedicarsi indiscriminatamentea troppi impegni distoglie dal dedicarsi ad attività e strumenti di promozione più indi-cati. Inoltre in questo modo si rischia di essere dispersivi e di frammentare eccessi-vamente la propria strategia di promozione e di fornire dei contributi di scarsaqualità che in genere sono poco efficaci e non concorrono a migliorare la reputa-zione o a promuoverla ma anzi possono risultare nocivi e controproducenti.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Vi sono diversi aspetti da curare per incrementare la propria visibilità.Il primo suggerimento che ritengo sia opportuno dare ad un professionista è quellodi consultare attentamente le disposizioni in merito alla promozione personalestabilite dallʼOrdine professionale, se presente, a cui si è iscritti.Alcuni Ordini Professionali, come ad esempio quello degli psicologi, in diverse re-gioni regolamentano la promozione personale in modo abbastanza rigido ed è sem-pre opportuno informarsi sulla normativa in merito, sullʼeventuale presenza dilimitazioni e sulla necessità di richiedere delle autorizzazioni specifiche.Oltre a questo consiglio preliminare molto dipende dal settore in cui si opera, dal-lʼambito in cui si effettuerà la promozione, dagli strumenti che si prediligono, dalle ri-sorse a propria disposizione, dalle competenze pregresse, del tempo di cui si disponee via dicendo.Ciò implica che non sia possibile delineare una strategia comune applicabile a tutti icontesti, ma ritengo che vi siano comunque delle linee guida che possono esseregeneralizzate.

Riprendendo quanto accennato precedentemente, ritengo che la scelta degli stru-menti di promozione costituisca un aspetto estremamente importante per aumen-tare la propria visibilità.Credo infatti che la partecipazione ai social networks che più si avvicinano al nostroambito professionale, ai nostri interessi, allʼattività di self marketing che vogliamosvolgere possa essere unʼottima occasione di promozione ed al contempo di cre-scita.

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“unʼefficacestrategia dimarketing

personale sialʼattuazione

di un costanteprocesso diformazione”

Page 41: Esperienze di marketing personale

Un altro strumento molto utile, se non fondamentale, per incrementare la propria vi-sibilità è la redazione di un blog, anche se occorre considerare che ha lo svantag-gio di richiedere molto più tempo rispetto ad altre tipologie di promozione e maggioricompetenze pregresse; in primis nella progettazione grafica e strutturale di un sito.

Infine ritengo che uno degli strumenti fondamentali per poter incrementare la propriavisibilità e per poter sviluppare unʼefficace strategia di marketing personale sia lʼat-tuazione di un costante processo di formazione non solo nel proprio ambito pro-fessionale ma anche in ambiti in continua evoluzione come quello dellacomunicazione e quello dei media.

Francesca Mura è laureata in Psicologia dellʼApprendimento e della Comunicazionepresso lʼUniversità degli Studi di Cagliari, è la curatrice del blog scientifico: “Psicolo-gica-Mente” in cui vengono trattate principalmente tematiche relative allʼambito psi-cologico ed in particolare inerenti alla Psicologia sociale ed alla Psicologia dei massmedia.

Link:http://twitter.com/FrancescaMurahttp://psicologicamenteblog.blogspot.com

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Page 42: Esperienze di marketing personale

Jacopo Pasquini

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Credo che lʼinvestimento nel personal branding per un professionista sia alta-mente remunerativo e nello stesso tempo indispensabile.

La comunicazione online di oggi permette la costruzione di reti e di touchpoint im-pensabili fino a qualche anno fa, in un processo che si espande e si auto-alimenta.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Prima di scendere in campo occorre pianificare la propria strategia di “Personal BrandIdentity” da cui deriveranno pubblico di riferimento, contenuti, obiettivi, forme di dia-logo, tempi e quindi i singoli strumenti.

Al momento utilizzo il mio blog come piattaforma base di conversazione da cui fac-cio declinare i miei social media abituali: facebook, twitter, linkedin, friendfeed, deli-cious, flickr, youtube, slideshare e anobii.

Esperienze di marketing personale 42

Page 43: Esperienze di marketing personale

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Non ho dubbi: approcciare in modalità “interruption” pur di ottenere notorietà imme-diata. Ricordiamoci sempre che le relazioni proficue hanno bisogno di un orizzontetemporale di medio/lungo periodo.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Consiglierei di iniziare con il freno a mano tirato e di analizzare bene il contesto co-municativo. Il marketing personale richiede tempo e soprattutto tanta passione per produrrerisultati di qualità.

Jacopo Pasquini, autore del blog Doctor Brand e consulente marketing, comunica-zione, branding e social media. Si occupa di online banking in Banca MPS e fa partedello Staff del Master in Comunicazione dʼimpresa – Università degli Studi di Siena.

Link:http://it.linkedin.com/in/jacopopasquinihttp://www.doctorbrand.it/

Esperienze di marketing personale 43

Page 44: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Credo dipenda dai casi e dai settori. Il professionista spesso ha risorse scarse, sia di soldi che di tempo, per la propriapromozione, e spesso dedicarsi molto a questo aspetto limita il tempo per il lavorovero oppure per l'aggiornamento professionale.

Chiaramente, se il professionista sviluppa prodotti o servizi facilmente scalabili (adesempio un fumettista, che può vendere n copie dello stesso oggetto), egli può de-cidere di dedicare del tempo a questa attività, oltre che del budget per retribuire unteam di collaborazione per queste attività.

Di meno lo può fare il professionista consulente, il quale guadagna in base al tempoche dedica al lavoro vero e spesso - se ha mercato - ha poco tempo per farlo.Un caso a parte siamo noi professionisti della comunicazione, che poniamo moltacura nella nostra comunicazione, anche se il tempo scarseggia sempre.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Credo che le mie capacità e conoscenze siano la mia migliore promozione.Cerco di trovare il tempo per scrivere dei buoni post su alcuni temi specifici, ma nonho una strategia strutturata di autopromozione.Ammetto che all'inizio curavo molto di più la mia comunicazione online di quanto lofaccio adesso.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Credo dipenda dai contenuti. Se un professionista online scrive informazioni pocoaccurate, e soprattutto la cosa emerge in maniera evidente, egli avrà poco mercato.Un altro errore è quello di utilizzare codici di comunicazione sbagliati, ma questoè un problema che anche molte aziende hanno, e che si può evitare soltanto colla-borando con una agenzia o un consulente.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Chiaramente non c'è una regola che vada bene a tutti, ci vuole un abito su misura.Molto spesso si pensa solo all'online, invece quello che consiglio io - nonostante la-voro nel campo della comunicazione online - è di ricordarsi che anche l'off line hamolta importanza.

Conoscere le persone, i colleghi, stringere rapporti e "mani" ha ancora un peso moltoforte per la propria comunicazione. Il problema è in ogni caso che spesso la visibilità da sola non basta, per trovare iclienti.Il buon marketing non si deve fermare alla comunicazione online, ma anchealla cura nella gestione della relazione con le persone, alla qualità del servizioofferto e via dicendo.

Michele Polico

Esperienze di marketing personale 44

“ci vuole unabito sumisura”

Page 45: Esperienze di marketing personale

Michele Polico, strategist e consulente Web, ha recentemente fondato la propria so-cietà e dato vita al progetto Young Digital Lab. Ha scritto un libro su Twitter: Twitter marketing.

Link:http://www.youngdigitallab.comhttp://www.linkedin.com/companies/young-digitals-srl-unipersonalehttp://www.ledizioni.it/catalogo/catalogo_11.Twittermarketing.html

Esperienze di marketing personale 45

Page 46: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Secondo me oggi il personal marketing è un'attività decisamente importante. Nonpenso che vi siano però determinate tecniche da mettere in pratica per poi poter af-fermare che una persona stia più o meno facendo personal marketing. Io associo il termine "personal" esattamente alla persona.

Nel momento in cui decidi di essere attivo sul web ed entrare a far parte di quelmondo che viene definito web 2.0, allora ti stai mettendo in gioco, ti stai facendoconoscere e stai comunicando a qualcuno ciò che sei.Se tutto quello che fai riesci poi a direzionarlo verso la tua attività professionale eccoche unisci due cose: te stesso e la tua professione.Ecco che così facendo, la tua attività di marketing personale riuscirà sicuramente atrarne benefici.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Come dicevo nella precedente domanda, non attuo strategie particolari. Io sono me stesso sul web come anche nel mondo offline.Per farti un esempio, la cosa a cui io tengo moltissimo è essere sempre puntualenelle risposte a coloro che mi pongono delle domande: sia quando posso essered'aiuto sia quando non posso.

La strategia migliore è quindi comportarmi come se avessi la persona davanti a me.Strumenti che utilizzo? Tutti quelli che permettono comunicazione: blog in primis (al-tissima forza comunicativa ed espressiva). Social network: facebook; twitter; linkedin; friendfeed. Messaggistica istantanea:skype. Anche le email sono un buono strumento se usate ad hoc.Oggi sono questi quelli che utilizzo di più e che la maggioranza conosce. Se domanice ne saranno altri, allora userò pure quelli ;)

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Direi sicuramente l'arroganza e la complessità discorsiva. Sul web è molto facile essere fraintesi, e anche se a te sembra di non aver fatto odetto niente di male, dall'altra parte dello schermo c'è sempre qualcuno pronto a ca-pire male o a fraintendere i tuoi toni.Proporsi con il piede sbagliato potrebbe avere ripercussioni anche nel lungo periodo.E' facile essere etichettati come "pessimi comunicatori".

Un'altra cosa che trovo controproducente è presentarsi solo ed esclusivamenteper promuovere se stessi.I migliori rapporti sul web li ho creati con persone professionali che però oltre allapropria attività sanno mettere in gioco anche la propria simpatia.

Il web è anche divertimento, quindi miscelandolo con la professionalità si pos-sono ottenere grandi risultati.

Danilo Pontone

Esperienze di marketing personale 46

“Con il web invece tutto è possibile”

Page 47: Esperienze di marketing personale

Un ultima cosa da non fare? Sarò ripetitivo ma: se qualcuno ti pone una domanda,allora rispondi. Non essere indifferente!

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Non posso rinnegare il mezzo che è stato la mia fortuna: il blog. Se vuoi farti conoscere credo che questo sia il primo passo da compiere.Certamente è difficile, ma ci vuole costanza. Se credi di potercela fare, allora stai sicuro che la visibilità arriverà di conseguenza.Partecipare anche sui blog di altre persone che si occupano della tua stessa attivitàè un ottimo metodo per farti notare. E poi...negli ultimi due anni sono rimbalzato daun forum all'altro che parlavano di web marketing.

E continuo a farlo. In questo modo le persone leggeranno sicuramente ciò che hai dadire, i consigli e suggerimenti che offri.Fa parte del tuo personal marketing anche questo. Partecipa ovunque. Se io potessi andare a piedi in America tra due minuti ci andrei, ma non posso.Con il web invece tutto è possibile. Fatti vedere e trovare un pò dappertuttonon è difficile.Se vuoi farti notare e renderti più visibile, di mezzi ce ne sono, alla faccia del posi-zionamento sui motori di ricerca :)

Danilo Pontone lavora presso una web agency dove si occupa di Seo (Search en-gine optimization), Sem (Search engine Marketing) e Social Media Marketing. Da piùdi 5 anni Blogger per passione e professione. Scrive su due blog: il primo è Hotel2.0, dove tratta di web marketing turistico e Seo per tutte le strutture ricettive, l'altropiù personale è il Blog di Danilo Pontone, nato per spezzare la routine lavorativa e peril semplice diletto di scrivere. E' anche uno degli autori del primo magazine collabo-rativo sul web marketing turistico: Web Travel Marketing.

Link:http://danilopontone.wordpress.comhttp://www.facebook.com/web.travel.marketinghttp://it.linkedin.com/in/danilopontone/it

Esperienze di marketing personale 47

Page 48: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Lo ritengo essenziale. Il mercato del lavoro sta cambiando notevolmente; e le aziendericercano sempre più spesso profili professionali specializzati su aspetti particolaridei loro progetti di business.

Eʼ essenziale adottare le strategie migliori per farsi trovare pronti ad accogliere lesfide del mercato e le richieste delle aziende.

Nulla può essere lasciato al caso; occorre creare una strategia che prenda in con-siderazione non solo i social media, ma anche la cura delle proprie relazioni “offline”personali e professionali.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

La strategia che utilizzo è quella “a rete”: curo la mia presenza online attraverso la ge-stione dei contenuti sul mio blog personale, su Facebook e Linkedin.

Partecipo ad eventi sullʼinnovazione digitale e svolgo relazioni pubbliche facendo“networking” con gli altri professionisti.

Cerco di condividere contenuti con altri professionisti e siti web che considero“nodi autorevoli” di competenze e informazione, in grado di offrire una leva di visibi-lità anche alle mie attività.

Lʼintegrazione con lʼoffline resta fondamentale; da questo punto di vista, i libri chepubblico mi aiutano molto.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Lʼassenza di coerenza tra i diversi profili online e lʼistinto di usare i social networkcome se si stesse facendo una chiacchierata in famiglia.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Crearsi un sito ben posizionato a livello SEO, e ricco di contenuti: articoli, audio, videoda integrare sui diversi social media.

Specializzarsi su una “nicchia” ancora poco frequentata.

Collaborare online con altri professionisti, condividere link, far girare la conoscenzaper guadagnare autorevolezza.

Alessandro Prunesti

Esperienze di marketing personale 48

“Specializ-zarsi su una

“nicchia” ancora pocofrequentata”

Page 49: Esperienze di marketing personale

Alessandro Prunesti è nato a Roma nel 1979. Svolge attività di docenza e consu-lenza nel campo della formazione, della comunicazione di marketing applicata ai so-cial media e dellʼEnterprise 2.0. Eʼ docente alla Business School del Sole 24 Ore eallʼUniversità Europea di Roma. Eʼ autore di diverse pubblicazioni sulla comunicazione di marketing e i social media.

Link:http://it.linkedin.com/in/alessandroprunestihttp://alessandroprunesti.wordpress.com/http://www.francoangeli.it/ricerca/Scheda_Libro.asp?ID=17362&Tipo=Libro

Esperienze di marketing personale 49

Page 50: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Per un professionista che fa, come me, del marketing il proprio mestiere l'approcciostrutturato è fondamentale. Mi trovo tutti i giorni a dover organizzare il mio lavoro, aiutare colleghi e clienti a pia-nificare scadenze, condividere con loro strategie ed obiettivi: quindi mi viene naturalestrutturare anche questo aspetto della mia vita lavorativa.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Cerco che la mia strategia sia omogenea online e offline: curo il più possibile i prin-cipali siti di networking online, quanto (e con la stessa intensità) il rapporto personalecon coloro i quali entro in contatto.

Mondo del lavoro e rapporti personali spesso hanno confini sfumati, in quantodiventa fondamentale mostrare me stessa così come sono anche nella vita di tutti igiorni.

Tramontata definitivamente l'era dell'avatar virtuale "scollegato" dalla vita reale, sonofortemente convinta che presentare il proprio profilo su Linkedin piuttosto che le pro-prie attività professionali su facebook e twitter sia importante quanto dimostrarsi di-sponibili quando un cliente chiede una consulenza su Skype o via telefonotradizionale.

Altre strategie riguardano lʼapproccio più operativo: rispondere alle critiche con fer-mezza ma pacatamente fornendo il proprio punto di vista, non nascondere propriepassioni e idee, sempre e comunque nel rispetto degli altri e delle loro posizioni.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Forzare la propria immagine verso quello che non si è. Il social web da questo puntodi vista non perdona: se si commette lʼerrore di dare una immagine di se troppo di-versa, utilizzando un linguaggio da “superiore” o sparando messaggi in modalità bro-adcasting come nei vecchi media, i propri contatti in rete si renderanno presto contoche si ha a che fare con un fake e si verrà rapidamente messi ai margini.

Conquistare una corretta reputazione online non è una operazione semplice nèimmediata, ma non cʼè altro modo di migliorare la propria identità professionale.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Impegnarsi costantemente nella formazione professionale, seguire seminari einterventi, consultare la Rete e fornire una piccola grande parte delle proprie com-petenze con pareri e consigli; leggere molti blog legati al proprio ambito professionale,commentare e fare critiche costruttive intorno a quello che viene detto.

Il resto è dato dalla pazienza di saper attendere i frutti del proprio lavoro.

Elisa Sartore

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“Conquistareuna correttareputazione

online non è una operazionesemplice nèimmediata”

Page 51: Esperienze di marketing personale

Elisa Sartore, laureata presso lʼUniversità degli Studi di Padova in Comunicazionedelle Organizzazioni Complesse con una tesi sui modelli di business del mercato mu-sicale online, si occupa di Marketing e Internet Marketing. Dopo aver collaborato con uffici stampa pubblici e di una azienda di moda, è appro-data alla consulenza aziendale strategica.Appassionata di musica e di nuove tecnologie, approfondisce il ruolo dei social mediae la loro rapida evoluzione a livello sociale e di mercato.

Link:http://it.linkedin.com/in/elisasartorehttp://www.2010trends.it/2010

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Page 52: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Eʼ fondamentale più o meno come lo è sempre stato. Ritengo il marketing perso-nale un modo efficace per esprimere al meglio se stessi e ciò che davvero si è,ancor più che una vera e propria strategia nel più nobile senso della parola.Secondo me ciò che fa davvero la differenza nel marketing personale è lʼatteggia-mento mentale del professionista e non di certo gli strumenti di cui dispone che, perquanto possano risultare utili ed efficaci, considerati da soli hanno poco valore.

La differenza la fa sempre la “persona”. Oggi a differenza di ieri il web ci permettedi entrare in contatto con chiunque in maniera semplice, veloce e diretta.Il marketing personale è a tutti gli effetti comunicazione, e se disponiamo di strumentiche la facilitano (ed amplificano) e siamo in grado di esprimere al meglio i nostri puntidi forza non possiamo che trarne incredibili benefici.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Strategia e strumenti cambiano di volta in volta in base agli specifici obiettivi.In generale, attualmente integro Facebook, Web Marketing Forum, i video, il mio sitopersonale, gli articoli sui giornali, ed ogni volta che posso lʼoffline.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Il primo errore da evitare secondo me è “pensare solo online”. Ho avuto modo di ri-flettere molto su questo argomento nellʼultimo anno e studiando ciò che avviene on-line sia in termini di marketing personale sia in termini di web marketing “aziendale”(permettimi il termine) ho compreso che spesso la differenza sulla promozione onlinela fa proprio ciò che facciamo offline.Vedo tanti che si strappano i capelli (la mia è caduta naturale :-) ) cercando chissàquali segreti stratagemmi per promuoversi online e non si accorgono di ciò che hannosotto gli occhi.

Ti confesso che solo due anni fa mischiare online ed offline sarebbe stato per mecome bestemmiare, fino a quando non mi sono accorto che i rapporti offline sono piùsemplici, più efficaci, più solidi.Mi sono accorto che lʼoffline gode ancora di una certa autorevolezza ed influenza lescelte ed opinioni della gente (anche inconsciamente).Se sei offline esisti davvero! Se sei su facebook … forse.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Prendendo spunto da quanto ho appena scritto suggerirei ai ragazzi che desideranoaccrescere la loro visibilità di integrare ciò che fanno online (dare valore attraversoblog, forum, social, etc.) con quanto sono in grado di fare offline. La domanda da porsi è: “Cosa posso fare offline che influenzi positivamente lamia visibilità … online? Cosa posso fare offline che esalti e dia valore alla mia pre-senza online?

Alessandro Sportelli

Esperienze di marketing personale 52

“La differenzala fa sempre la persona”

Page 53: Esperienze di marketing personale

Come ciò che faccio offline può trasmettere FIDUCIA a chi mi contatta online?”.Facciamo spesso finta di dimenticare che la gente continua a spendere gran parte deipropri soldi offline. Uno dei motivi è secondo me la mancanza di fiducia e di contatto “umano”, di con-versazione spontanea … la stessa comunicazione del panettiere sotto casa che ognigiorno mette da parte il pane che ci piace di più.Portare qualcosa di umano, di reale, di “familiare” online può trasmettere fiducia?

Alessandro Sportelli, appassionato di web marketing e fondatore del forum italianosul Web Marketing. Amministra la Webfactory srl, azienda che eroga servizi di webmarketing e gestisce alcuni portali tra cui Webmarketinguniversity.net e Facebook-strategy.it (pubblicazione prevista per fine maggio) dedicato al marketing su facebookper aziende. Collabora inoltre con SMAU, Ilgiornale.it, Aicel.

Link•http://it.linkedin.com/in/alessandrosportellihttp://www.webmarketingforum.it/http://www.webmarketinguniversity.net/

Esperienze di marketing personale 53

Page 54: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Credo che il marketing personale sia sempre stata una delle priorità del professioni-sta. Di solito si dice "prima non esisteva la definizione", tuttavia penso che ciò siavero ma riduttivo. Il punto, piuttosto, è che le relazioni di un professionista, un manager, un imprendi-tore, prima di internet erano codificate in modo chiaro, spesso gerarchico, per cuiognuno poteva fare marketing di sè stesso muovendo leve note, definite, codificate. In una struttura verticale classica, come può essere una grande azienda, non dico chenon fosse dura far passi avanti, ma erano note le variabili su cui agire.

Oggi, il web ha accentuato l'entropia dei rapporti, che poi è una delle cose più sti-molanti del web. Ognuno di noi si trova di fronte ad un punto di domanda quando scrive un nuovo con-tenuto sul suo blog, quando risponde ad una discussione sul social network profes-sionale, quando decide di accettare l'amicizia di un collega, ad un superiore o ad unconcorrente. Le regole sono saltate, e in questo sano disordine è fondamentale strutturare unastrategia, trovare un denominatore comune delle propria personalità per parlare agliinterlocutori.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Innanzitutto ho scelto di tenere un blog all'interno della mia azienda, ospitato sullostesso dominio. Questo per dare chiarezza alla mia comunicazione, essere trasparente sulle mie in-tenzioni, dare un'evidenza al mio ruolo. Su questa scelta ho ragionato a lungo, con colleghi e collaboratori: puoi fare culturadisinteressata nello stessa piazza in cui fai business? Poi si è posta una seconda questione: oltre alla mia attività consulenziale, sono ungiornalista proprio nel settore imprese e business, il rischio del conflitto di interessi eraevidente: anche qui, ho deciso di esplicitare i miei ruoli professionali, e a secondadello spazio in cui scrivo ho scelto di rendere sempre evidente il mio ruolo in quelmomento. Diciamo che queste sono domande e dubbi che nascono all'interno della realtà ita-liana, poco articolata, abituata a relazionarsi con "una persona-un ruolo". In realtà più dinamiche, più ricche di opportunità, è accettato - anzi è considerato unvalore aggiunto - il fatto di poter aver più ruoli nella stessa società, nella stessa vita.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

La mancanza di chiarezza, soprattutto sul lungo periodo: parlo di mesi, di anni. E' facile approcciare una persona, un'azienda, un qualsiasi portatore di interesse, esostenere la conversazione qualche giorno, qualche email. Ma essere coerenti, affidabili, chiari verso i propri interlocutori e reggere allaprova del tempo, è fondamentale per crearsi una vera reputazione.

Enrico Ratto

Esperienze di marketing personale 54

“Le regolesono saltate, ein questo sano

disordine èfondamentalestrutturare una

strategia”

Page 55: Esperienze di marketing personale

L'errore tattico è "chiedere", fare marketing personale in modalità "push": penso chequalsiasi tipo di business, personale o aziendale, con un minimo di intelligenza e au-dacia, possa essere visto da angolature che permettono di essere interpellati, richiestiper le proprie competenze, piuttosto che chiedere. Questo non significa evitare di "proporre", anzi, ma penso che sia chiara l'accezioneche do al termine "chiedere".

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Individuare e agire sulla "coda lunga" delle proprie caratteristiche personali. Tutti siamo "brillanti" o "riflessivi", "molto onesti" o "capaci a risolvere i problemi", "ca-paci di concentrazione" o "grandi innovatori". Ma queste sono caratteristiche inflazionate, ti gettano nel pieno della competizione. Perchè non valorizzare quelle caratteristiche di nicchia (ciò non significa "stra-vaganti"), agire su capacità realmente distintive, anche se poi attireranno l'atten-zione di un numero limitato di persone. "Quella persona è molto brava nella realizzazione di video-seminari" non significa es-sere "brillanti in pubblico". Bene: realizza video seminari, postali sul web, e rifiutati di apparire in pubblico senon ti si tratta di un video-seminario, perchè non è il tuo campo, faresti solo confu-sione e brutte figure. Conosco molti professionisti che lo hanno capito: non esporsi se non è il campo in cuipuoi funzionare davvero. Analizzare le situazioni sia in positivo - quando si tratta di valorizzare - sia in nega-tivo - quando si tratta di evitare una partecipazione (ad un blog, ad una discussioneon line, ad un incontro, ad un progetto di lavoro comune). In questo modo, più che incrementare la visibilità, la focalizzerete.

Enrico Ratto è un giornalista e libero professionista, consulente per CPL in progettidi eCommerce e Direttore Responsabile di Eccellere Business Community.

Link:http://it.linkedin.com/in/enricoratto/ithttp://www.cplweb.it/http://www.eccellere.com/

Esperienze di marketing personale 55

Page 56: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Secondo me, in passato, il vero motivo per cui un cliente sceglieva un professionistainvece di un altro era fondamentalmente il passaparola che proveniva dal suo networkdi conoscenze. Da qui la necessità per il professionista stesso di conquistarsi visibi-lità in quellʼambito, cosa che tutti in realtà cercavano di fare in maniera più o menosistematica.Oggi la situazione sta progressivamente cambiando. Rimane lʼimportanza del pas-saparola (che ricopre e ricoprirà sempre comunque un ruolo importante anche inmodi diversi) ma ad esso si stanno affiancando altre forme di comunicazione com-pletamente nuove.In questi ultimi anni abbiamo assistito ad alcuni fenomeni che hanno cambiato le re-gole del gioco:• i mercati sono diventati sempre più competitivi anche per i professionisti, amaggior ragione nella fase economica attuale;• i mercati sono sempre meno di massa e si frazionano sempre di più in seg-menti ristretti;• la rete Internet mette a disposizione di tutti numerosi nuovi strumenti di comunica-zione.

Una delle conseguenze del primo punto è che i clienti sono molto più attenti e liberinella scelta del professionista cui affidare un lavoro; sono più esigenti e non è dettoche un personaggio consigliato da un collega imprenditore o da unʼassociazione dicategoria sia, più o meno automaticamente, considerato la persona giusta. Sulla decisione influiscono tutta una serie di considerazioni e di variabili che la con-dizionano fortemente; tendono a prevalere fattori oggettivi e la decisione è presa conmaggiore attenzione. Conta di meno il passaparola e si tende ad essere semprepiù selettivi.Lʼaltro aspetto segnalato al secondo punto, ci dice che è sempre più importante laspecializzazione: il professionista deve essere focalizzato su settori e temi specifici.Mercati più ristretti vuol dire competenze particolari più elevate. Il vantaggio è che in un mercato circoscritto i competitori sono in numero minore; ilrovescio della medaglia è che bisogna essere riconosciuti e visibili in quegli ambitispecifici.Per il professionista, allora, il punto-chiave diventa: visto che il passaparola sta di-ventando progressivamente insufficiente, come rendere altrimenti individuabili le mieparticolari competenze? E qui arriviamo al terzo punto: allʼaumento di bisogno di en-trare in contatto con i potenziali clienti corrispondono le ampie possibilità che la reteInternet ci mette a disposizione. Oggi è possibile integrare facilmente le forme tradizionali di personal branding connuove modalità offerte dalla rete Internet; essa ha introdotto una rivoluzione nella co-municazione tra soggetti abbattendo barriere e innalzando la possibilità di raccogliereinformazioni.In passato i professionisti hanno comunque sempre fatto del marketing personale inmodo, secondo me, molto rudimentale, però i fenomeni che ho indicato li spingonoper necessità verso un approccio maggiormente strutturato, come farebbe una qual-siasi azienda.

Enrico Tonetto

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Page 57: Esperienze di marketing personale

Perciò vedo molto favorevolmente che un professionista che vive il nostro tempo uti-lizzi gli strumenti più adatti per fare del marketing di sé stesso. Più che una possibilità lo vedo come una necessità.Dal punto di vista della fase dʼideazione del piano di marketing personale non vedogrosse difficoltà: in sostanza, si tratta di riflettere bene su cosa si sa fare e a chi lo sivuole proporre. Identificare i motivi per cui un cliente dovrebbe scegliere noi al posto di uncompetitore. Fatto il piano, gli strumenti necessari sono facilmente individuabili, lecapacità tecniche necessarie sono di basso livello, i costi bassi. Si tratta di scegliere, tra le numerosissime opzioni disponibili, quelle più coerenti conil proprio progetto individuale. Il vero ostacolo, a mio modo di vedere, è rappresen-tato dalla gestione. Per esempio, la mia attività comporta la presenza assidua presso i miei clienti e unforte coinvolgimento nelle attività operative; credo che questo sia il modo più comunedi lavorare della maggior parte dei professionisti. E allora si pone la questione di quanto tempo e quante energie il professionista puòdedicare al proprio marketing personale. Se realizzare un sito web promozionale (un sito-vetrina) può comportare un investi-mento di tempo limitato, ben diverso è se uno degli strumenti scelti per il proprio mar-keting personale è un blog o una newsletter che, ovviamente, richiedono unʼattivitàcostante e di qualità per portare a dei risultati.Perciò io credo che sia molto importante per un professionista trovare un puntodi equilibrio, un giusto compromesso, tra la soluzione ideale e quello che potràrealisticamente sostenere. Un piano di marketing personale concreto, da implementare accuratamente, senzacreare false aspettative negli interlocutori; credo che non ci sia nulla di peggio che de-ludere le attese una volta che le si è destate.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione ?

Cerco di mettere in pratica il compromesso di cui parlavo prima.La mia strategia è molto semplice e di basso profilo; è un processo che si evolve con-tinuamente. Eʼ iniziata con un approccio tradizionale (le relazioni pubbliche, la parte-cipazione ad eventi, i contatti con i potenziali partner, …) e si è estesa, da qualcheanno a questa parte, allʼutilizzo degli strumenti Internet, cercando di cogliere lʼop-portunità offerta dalle tecnologie.Prima di tutto, ho scelto che la mia presenza sul web riguardasse rigorosamentesolo lʼaspetto lavorativo; separare nettamente la vita professionale da quella privataè stata una decisione che consiglio a tutti anche se, su questo punto, so che ci sonoopinioni diverse e, magari, sarebbe anche interessante aprire una discussione. Io credo che a un mio potenziale cliente non interessi nulla (e non debba interessarenulla) se io amo la montagna o il mare o la musica lirica; altri preferiscono renderepubblici tutti gli elementi che li caratterizzano come persona.Sono presente in vari professional network. Quello che preferisco è LinkedIn che con-sidero il migliore anche alla luce delle ultime evoluzioni della piattaforma (possibilitàdi aggiungere applicazioni, gruppi, …). Sono comunque presente anche in Viadeo, che ho verificato essere piuttosto attivo,Xing e Plaxo.

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“credo che sia molto

importante per un

professionistatrovare

un punto diequilibrio, un giusto

compromesso,tra la soluzioneideale e quello

che potrà realisticamente

sostenere”

Page 58: Esperienze di marketing personale

In tutti questi network sono iscritto a vari gruppi ma, al momento, non svolgo in essiun ruolo attivo per mancanza di tempo; quando posso leggo le discussioni e a volte(molto raramente) intervengo.Ho una mia pagina su Facebook (dove ho conosciuto Stefano Principato): ne facciouso per postare articoli ed informazioni che raccolgo dalla rete e che hanno attinenzacon la mia attività professionale o che sono interessanti per me (e spero per altri). Trovo che sia uno strumento molto utile e potente come aggregatore di conoscenzee notizie da varie fonti: questo è lʼunico luogo dove, ogni tanto, metto qualche cosadi non strettamente professionale.Ho un mio sito personale incentrato su “chi sono-a chi mi rivolgo-cosa faccio-casi disuccesso”: è una semplice vetrina senza alcuna interattività fatta eccezione per ilclassico contact form. Vi pubblico anche, sotto la label documenti, dei white-paper, delle ricerche, degli studiche trovo in rete o che ricevo tramite newsletter che mi sembrano interessanti. Deposito il tutto Scribd, un ottimo servizio di condivisione dove chiunque può con-sultarli.Infine ho chiuso recentemente, dopo un anno di sperimentazione, il mio account suTwitter perché di fatto non lo utilizzavo mai; secondo me Twitter è molto adatto a chiè sempre in mobilità ma questo non è il mio caso e comunque non sento la neces-sità di avere contatti immediati di tipo social, anche se questa sembra essere lʼultimatendenza.Come dicevo la mia strategia è in divenire; in particolare sono conscio che dovreifare molto di più per sviluppare seriamente la mia auto-promozione sul web, ma sonoaltrettanto consapevole che il tempo e la costanza da dedicare a queste attività sonoper me limitati. Perciò sono stato costretto ad adattarmi a un compromesso e penso spesso alle evo-luzioni future, che potrebbero essere:• aprire un blog,• partecipare attivamente ai gruppi o crearne uno mio,• implementare una newsletter per i miei potenziali clienti come attività connessa a unsistema di Crm personale.Quello che per me è oggi importante è selezionare i miei interlocutori; passareda un marketing personale di massa (essere sul web in maniera indiscriminata) a unmarketing molto selettivo, quasi one-to-one.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line ?

Credo che gli errori più gravi siano due. Il primo è quello di promuovere unʼimmaginesul web contraddittoria. Oggi noi tutti siamo letteralmente bombardati di informazioni; questo ci porta, per evi-dente mancanza di tempo, a prendere decisioni sulla base di prime impressioni o ad-dirittura di pregiudizi. Tutto si risolve in tempi brevissimi e abbiamo bisogno, per decidere, di poche infor-mazioni ma molto chiare. Se queste informazioni sono contrastanti, il potenziale cliente si disorienta e la suaattenzione passa immediatamente ad altro anche se potenzialmente ci potrebbero es-sere le condizioni per un interesse concreto.

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“rispettare le opinionidegli altri

senza rinunciare

alle proprie”

Page 59: Esperienze di marketing personale

Lʼaltro errore che desidero sottolineare (e lo dico anche a me stesso) è lʼinco-stanza. Ci sono persone in rete che per un certo periodo sono molto attive; poi, im-provvisamente, scompaiono perché si verificano altre priorità. Questo comportamento genera nei contatti un senso di precarietà e di sfiducia; in uncerto modo, si diventa ai loro occhi inadempienti e quindi inaffidabili. E nessuno affida un lavoro a chi considera (magari inconsciamente) inattendibile;semplicemente lo cataloga tra quelli da non prendere in considerazione.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Credo che la cosa fondamentale da fare sia un assessment iniziale nel quale chia-rire molto bene cosa si sa fare, cosa si vuole fare e se nel mercato esistono delle op-portunità negli ambiti identificati.Se queste idee sono chiare, tutto il resto viene di conseguenza. Prima di tutto pen-sare e sviluppare un piano strategico personale per poi passare alla sua imple-mentazione.Suggerisco una strategia dei piccoli passi perché la rete va conosciuta progres-sivamente nelle sue potenzialità e va utilizzata in funzione degli obiettivi stabiliti, avalle dellʼassessment, che possono però modificarsi in divenire dopo le prime espe-rienze. Prudenza, quindi. Eʼ importante avere sempre in mente la salvaguardia della propria reputazione on-line. Vanno anche misurati costantemente i feed-back delle azioni attivate, inmodo da innescare un circolo virtuoso allʼinterno del quale gli strumenti e i meccani-smi vengano sempre più affinati.Inizierei dai professional network cercando di partecipare attivamente alle discussionidei gruppi interessanti. Consiglio di essere sempre positivi e affidabili: rispettare le opinioni degli altrisenza rinunciare alle proprie. Sapere ascoltare è importante: non parlare solo di se stessi, non essere autorefe-renziali. Mettere a disposizione degli interlocutori le proprie competenze con entu-siasmo. Non dimenticarsi mai che chi ci chiede qualcosa lo fa per soddisfare un suo bisognoed è importante fornirgli delle risposte: se ne ricorderà.

Enrico Tonetto: sono laureato in ingegneria e ho sviluppato una solida esperienzadi marketing e commerciale in aziende ICT, multinazionali e italiane. Faccio il Consulente ed il Temporary Manager nelle aree commerciale, vendite e mar-keting e, fondamentalmente, progetto e realizzo piani di sviluppo.I miei clienti sono Pmi attive nel settore Ict e tecnologico, solitamente localizzate nelNord-Est dellʼItalia; ad esse fornisco un supporto strategico e operativo flessibile, diqualità e accettabile in termini di costi e tempi per permettere loro di acquisire van-taggi competitivi concreti.

Link:http://it.linkedin.com/in/enricotonetto/ithttp://www.enricotonetto.it/

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Page 60: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

La stessa importanza che dovrebbe avere per un brand vero e proprio: formazionesul campo, adozione di una strategia e soprattutto tanta sperimentazione sulle azionie strumenti relativi. Metodologia e strategia sono fondamentali ma sul web l'approccio strutturato sitiene sempre insieme a quello DE-strutturato: parlerei più che altro di approcciostrutturato alla sperimentazione continua. "Sbagliare continuamente ma correggere rapidamente" è il mio motto: vedere sèstessi come una "beta" perenne per migliorare costantemente le proprie strategie dipromozione non è un opzione ma un obbligo.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Mi ripeto: le stesse che dovrebbero usare un'azienda o un brand. Ascolto e aggiornamento continuo, condivisione di contenuti interessanti, pro-duzione di contenuto di qualità, conversazione sui temi affini, monitoring del buzzgenerato. Il tutto dovrebbe contribuire alla costruzione e rafforzamento del proprio network di re-lazioni, fatto di un "nucleo caldo" di "heavy contacts", un cuscinetto di contatti me-diamente frequentati e una "long tail" di relazioni più sporadiche.

Essere presenti il più possibile sul web (quello che chiamo "approccio prezzemolo")spesso paga ma non è sufficiente: in ogni caso bisogna fare i conti con il tempo per-sonale che di solito è una risorsa finita. Ovviamente poi esistono una serie di strumenti (e anche qui la sperimentazione con-tinua è un'obbligo) che aiutano ad organizzare e monitorare la propria presenza on-line, facendo risparmiare tempo e risorse. Penso all'organizzazione quasi maniacale delle liste (twitter, facebook, mail, ecc...) edei feed, agli alert, alle ricerche salvate...tutti strumenti a costo zero che consentonodi organizzarsi scientificamente il proprio panorama di fonti e dati.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

1) Fingere o costruirsi un personaggio: prima o poi si capisce che è fuffa. La coerenza tra i contenuti di cui ti fai portavoce e lo stile di comunicazione che adottiè la chiave del successo.

2) Approcciarsi in modo commerciale: anche questo si intuisce a un kilometro di di-stanza e si viene giustamente emarginati.

3) Lanciare il sasso e nascondere la mano: se si inizia un progetto, un thread o unflame bisogna avere le spalle larghe per portarli fino in fondo.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Guardare ciò che fanno gli altri, osservare attentamente, capire.Entrare con il piede leggero, chiedendo permesso.

Claudio Vaccaro

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“La Rete è umana

più di ogni altra cosa”

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La Rete è umana più di ogni altra cosa, ha i suoi tempi e le sue dinamiche: vannocomprese a fondo, senza aver paura di sbagliare ma approcciandosi con moltaumiltà. I risultati hanno bisogno di costanza e tempo, un po' come la palestra :)

Claudio Vaccaro è Web Product Manager per Libero.it (tra i domini più visitati in Ita-lia), dove si occupa di progettare strategicamente e seguire operativamente l'evolu-zione di servizi web in ambito Social Networking e Mobile. Da 12 anni Internet è per lui passione e lavoro: le sue specialità sono il concepting ela progettazione marketing di nuovi prodotti e applicazioni, con competenze chevanno dalla user experience design al busienss model design. Fondatore di Socialware.it, blog tra i primi ad analizzare le tendenze di mercato in am-bito Social Media, Web 2.0 & Marketing 2.0 affianca attività di formazione e consu-lenza in ambito Social Media Marketing & Internet PR, convinto che in Rete ilMarketing e l'IT siano due lati della stessa medaglia e debbano essere entrambi 'so-cial' per esprimere al meglio le loro potenzialità. In precedenza ha partecipato a startup di alcuni tra i primi social network in Italia,come Succodimelone e Pix-yu, vincitori del premio Web Italia nel 2006 e 2009.

Link:http://it.linkedin.com/in/claudiovaccarohttp://www.socialware.it/

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Page 62: Esperienze di marketing personale

Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Naturalmente, sappiamo tutti come sia in generale molto importante comunicare inmaniera corretta la propria immagine.

Oggi poi, Internet e gli strumenti del Web 2.0 offrono nuove opportunità, ma rendonoun po' più complicato il tutto. Quindi direi che un approccio strutturato sia diventato davvero importante per tutte leprofessioni.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

A mio parere, in rete la migliore promozione è la presentazione e la diffusione dicontenuti mirati.

Ad esempio, io ho aperto il primo blog allo scopo di comunicare quello che faccio io,e quello che fanno i sociologi in generale, in quanto forse in Italia non tutti hanno leidee chiare su questo: questo certo non aiuta a promuovere le nostre professioni.

Sempre per far conoscere me, il mio lavoro, e soprattutto i contenuti del mio lavoro,ho iniziato ad utilizzare i social networks, e soprattutto Twitter.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Mostrare quello che non si è, sia nel senso di "vendere fumo", sia nel senso di for-nire una immagine personale diversa da quella reale.

Bisogna comunicare quello che si è e quello che si fa in maniera mirata, mal'autenticità alla fine paga.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibiltà?

Immagino che intendi la visibilità su Internet. Prima di tutto, utilizzare un blog per comunicare i contenuti della propria pro-fessione. Il blog aiuta anche ad entrare in rete con altri professionisti o con i potenziali clienti.

Poi, diffondere i contenuti con i social media: una pagina su Facebook, un ac-count su Twitter ecc.Fondamentale, però, è utilizzare i social media per dialogare, conoscere, scam-biare idee.Anche in questo caso, l'autenticità paga.

Agnese Vardanega

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“utilizzare isocial media

per dialogare,conoscere,scambiare

idee”

Page 63: Esperienze di marketing personale

Agnese Vardanega: sono nata nel 1966, insegno Metodologia e tecnica della ricercasociale come professoressa associata all'Università di Teramo. Sono in rete oramai da più di tre anni. Inizialmente, con un sito statico che serviva acomunicare agli studenti le informazioni sui corsi, poi, iniziando a sfruttare sempre ascopo didattico gli strumenti del web 2.0: distribuire i materiali, gli avvisi, gli aggior-namenti ecc.Parallelamente, agli inizi del 2009, avevo aperto un blog che voleva avere finalità "di-vulgative". Agli inizi del 2010, il tutto è stato integrato nel mio sito personale. Nel 2009 nasce il progetto Territori Sociologici, come collana di working papers e la-boratorio di ricerca, e nella primavera scorsa, insieme a Lucio Colavero, abbiamoaperto LaDemocrazia.it.

Link:http://www.linkedin.com/in/agnesevardanegahttp://www.agnesevardanega.euhttp://www.territorisociologici.info

Esperienze di marketing personale 63

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Quanto ritieni sia importante oggi un approccio strutturato al marketing personale per un professionista?

Viviamo in un contesto overbranding, lʼorientamento per le persone è diventato indi-spensabile.Negli ultimi tempi ci siamo accorti che il valore della persona supera quello azien-dale. L'azienda diventa contenitore di valore. Di conseguenza per un professionista che svolge attività di impresa, o di consulenza,è importante saper gestire la propria reputazione che è quella che ne determina ilvalore, a maggior ragione se si ha un'attività di impresa. Fare marketing personale è unʼattività delicata perchè mettere in gioco la propria re-putazione significa scommettere su se stessi.

La cosa positiva di ciò è che chi intraprende un percorso di marketing personale stapiù attento a non commettere errori perchè rischiando "la reputazione" del propriapersona non ha molte altre chance da giocare in caso di fallimento in quel settore.Il mio consiglio è quello di non sottovalutare il potere del personal marketing. Per strutturare un piano di marketing personale è richiesto tempo, pazienza e dedi-zione. Ci vuole professionalità e molta bravura nellʼapproccio ai rapporti interperso-nali. Conoscere gli strumenti ed utilizzarli seguendo una strategia.

Quali strategie e strumenti utilizzi normalmente nelle tue attività di self marketing e promozione?

Io ho cominciato mentre ero all'Università nel 2006 circa, grazie a Stefano Epifani(allora mio docente) e blogLab: da lì nasce il mio primo blog "studentefreealance"(colui che impara in ogni contesto, questo è il significato), come strumento di relazionecon chi utilizzava il web. Mi sono reso conto presto delle enormi potenzialità di utilizzare il web come desk permettere in condivisione il proprio pensiero. Da allora ho iniziato ad interessarmi sempre di più alle pratiche web. L'errore che spesso commettono tutti è che si pensa che per utilizzare il web sia ne-cessario essere esperti informatici. La mia esperienza dice il contrario.Io non conoscevo neanche una lettera del codice html, avevo solamente tanta vogliadi imparare e avere la possibilità di mettere in mostra le mie capacità. Ho iniziato adutilizzare costantemente forum, blog, social network, piattaforme di microblogging. Ho imparato a fare la selezione di ciò che mi è utile e cosa non lo è.Attualmente utilizzo Facebook, Twitter, Friendfeed, Meemi, forum, blog, aggregatoridi notizie come Oknotizie, Wikio, Liquida.

E' necessario avere consapevolezza delle proprie azioni nel web: Facebook è un ottimo amplificatore per via dei grandi numeri, e per tale motivo con-siglio di stare molto attenti a ciò che si pubblica sul proprio profilo.In più permette di conoscere persone in base ad interessi comuni o la stessa pro-fessione. Eʼ così che ho avuto modo di conoscere Stefano Principato.

Twitter è un luogo di scambio diretto, come una "sala" conversazioni. Pochi caratteri e facilità di discussioni, talvolta accese. Quando è nato ha subito avutoun grande incremento di iscrizioni, attualmente se ne fa un uso più moderato, almenoin Italia, e non sempre è utilizzato correttamente.

Daniele Vinci

Esperienze di marketing personale 64

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FriendFeed è unʼaltra piattaforma di microblogging che permette facilmente di con-dividere video, immagini e naturalmente anche un testo senza però limiti di lun-ghezza.

Meemi.com è una community “made in Italy” che sfrutta una piattaforma di micro-blogging, divertente, molto social (nel vero senso della parola),una community di-versa dalle altre a mio avviso. Un esempio? Lʼaltra volta avevo bisogno di una “consulenza informatica” DURANTELA PARTITA DELLʼITALIA AI MONDIALI e ho ricevuto 5, e dico cinque, consulenzediverse in tempo reale.In più, come ho avuto modo di scrivere è lʼunica piattaforma di social networking, checonosco, in cui hai la possibilità di scrivere al suo creatore ed avere la risposta intempo massimo 10 secondi!

I Forum nonostante abbiano perso popolarità ritengo siano un ottimo strumento peravere conoscenza di molte cose tecniche che governano il web ed in più se utilizzaticorrettamente, offrendo informazione, danno la possibilità di farsi conoscere comeesperti del proprio settore

Il Blog è personalmente un biglietto da visita profondo. Dove, volendo, si puòtracciare un profilo della persona che lo scrive. Io attualmente utilizzo più blog, sto ap-punto costruendo una rete di blog personali. Partendo da Studentefreelance, il primo blog che ho creato, che adesso è diventatoDaniele Vinci … alle prese con il marketing quotidiano. Comunikafood che tratta il tema del marketing nel settore food. In più scrivo su altriblog che scrivo ospitati da piattaforme come Vinix, un social network di produttori divino e Comunitazione che è la prima e più grande community sul mondo della co-municazione e del marketing.

Gli aggregatori, ritengo, siano uno strumento poco utilizzato ma che offrono un buonposizionamento sui motori di ricerca. Io utilizzo spesso Oknotizie, Wikio, e Liquida. Utilizzo invece meno Delicious, anche se ritengo che in ambito internazionale siamolto utile perché largamente utilizzato fuori dallʼItalia.Esiste anche Linkedin come strumento di relazione tra professionisti, una specie di“forum” professionale. Io lo lʼho usato raramente, fino a qualche tempo fa avevo un problema che non per-metteva di connettermi facilmente a causa del router e dei pacchetti di dati, questoha determinato il mio poco interesse verso questo strumento. Ma poi grazie ai forumho risolto, come dicevo prima i forum specialistici forniscono le risposte a quasi ognitipo di problema.

Qual è a tuo parere l'errore assolutamente da evitare nella propria promozione on line?

Eʼ sbagliato fornire solo informazioni personali e non condividere informazionidi altri, abbiamo ancora l'abitudine a pensare come un broadcasting.Essere arroganti della propria visione dei fatti. Non accettare le critiche. Scrivere informazioni "intime" sui social network pensando di stare al bar con gli amici.

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“Il Blog è personalmente

un biglietto da visita

profondo”

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Essere volgare nel linguaggio: va bene essere spontanei ma esiste anche il buonsenso.

Che suggerimenti daresti a chi volesse incrementare la propria visibilità?

Il suggerimento migliore è sempre quello di invitare ad iniziare ad utilizzare gli stru-menti quali blog, socialnetwork e microblogging in maniera coordinata e con una stra-tegia.Non credere che esistano dei "guru" da seguire e che il loro "verbo" sia unico ed in-sindacabile. Anzi, a volte stimolare la conversazione ponendo il proprio punto di vista,anche se contrario, può essere un buon modo per essere "presenti" nel web.

Ci sono persone con maggiore esperienza del web ed altri che utilizzano informa-zione riciclata per proporsi come esperti. ATTENZIONE!Il web è strutturato come una rete, ma la sua particolarità sta nel fatto che all'internodi questa rete assume maggiore rilevanza chi ha maggiore quantità di link verso il pro-prio sito. Diventa quindi banale pensare che se uno è famoso offline è molto probabile, perquestione di poca conoscenza della rete da parte di molti, che anche nel contesto on-line avrà una quota di rilevanza molto elevata a causa della sua notorietà e quindi deivari link di riferimento. Allo stesso modo se un blogger comincia ad avere ascolti e link verso di lui è moltoprobabile che qualche "società di informazione" compri la sua "rilevanza". Eʼ per questo importante avere la giusta conoscenza del web, non per sovvertire que-sta regola, assolutamente, ma per avere la capacità di comprendere che è quanto maiinutile e poco vantaggioso seguire i "leader" del web compiacendo alle loro opinionie linkandoli pensando di avere in cambio notorietà.

E' molto più utile, come dicevo prima, esprimere il proprio disappunto, se motivato,per avere più attenzione.Per incrementare la propria visibilità è senza dubbio necessario essere origi-nali. Poi si può scegliere di trattare un tema "popolare" o un tema "specifico": ciò che pre-mia è solo l'originalità nel modo di raccontare.

Chi frequenta il web non ha voglia di "sapere" ma di "conoscere". La distinzione sta nel fatto che il web, come piattaforma, attualmente non è ancorain grado di fornire formazione a 360 gradi; è più reale pensare che il web, come uncontesto, che attualmente offre la possibilità di "conoscere persone" ed attraversoloro instaurare un rapporto professionale, o di conoscenza, per avere maggiore in-formazione. Questa intervista/collaborazione tra me e voi ne è la prova!Altrimenti continueremo a seguire "i soliti" punti di vista da chi "produce" informazioneper lavoro.

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“Chi frequentail web non ha voglia

di sapere madi conoscere”

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Daniele Vinci: mi sono specializzato in marketing e comunicazione alla Sapienza diRomaHo fatto un Master in Comunicazione dʼImpresa presso lʼUniversità di Siena.Collaboroda 4 anni con il portale Comunitazione.it, dove mi occupo di trattare i temi del mar-keting e della comunicazione.Gestisco un blog dove appunto i miei pensieri sul mondo del marketing.Attualmente non ho un lavoro fisso e molto probabilmente tra non molto andrò ad in-crementare il numero delle statistiche sulla fuga dei cervelli allʼestero.Lʼultima mia collaborazione professionale ha contribuito allʼideazione e la realizza-zione di Pmicamp, il primo barcamp per le pmi che si è svolto a Siena a giugno 2010.

Link:http://it.linkedin.com/in/danielevincihttp://studentefreelance.blogspot.comhttp://www.comunitazione.it

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Ecco invece 20 buoni consigli:

1. Imparate ad ascoltare2. Guardate ciò che fanno gli altri3. Analizzate bene il contesto comunicativo4. Trovate prima di tutto il vostro posizionamento, che sia il più possibile differente da quello degli altri5. Focalizzatevi sui clienti cui potete offrire il massimo dei vantaggi6. Agite su capacità realmente distintive7. Specializzatevi su una nicchia ancora poco frequentata8. Condividete informazioni per farvi conoscere9. Scrivete dei contenuti utili usando un linguaggio semplice

10. Sforzatevi di essere originali11. Curate ogni minimo dettaglio, sempre12. Cominciate a piccoli passi e testate gradualmente gli strumenti a disposizione13. Siate coerenti, affidabili, chiari verso i vostri interlocutori14. Cercate di essere sempre positivi e affidabili15. Mettete a disposizione le vostre competenze con entusiasmo16. Utilizzate i social media per dialogare, conoscere, scambiare idee17. Coltivate e curate le relazioni18. Impegnatevi costantemente nella vostra formazione professionale19. Abbiate la pazienza di saper attendere i frutti del vostro lavoro20. Provate e misurate, ed ancora provate.

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Riepilogando... in sintesi

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Stefano PrincipatoConsulente e formatore nelle strategie di marketing e lacomunicazione dʼimpresa, esperto di personal brandinge business plan.

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Grazie per lʼattenzione