ENGLISH SUMMARY INSIDE Gli F-104 · 2020. 2. 23. · IRAQI AIRWAYS CARGOLUX ITALIA TRASPORTO AEREO...

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IRAQI AIRWAYS CARGOLUX ITALIA TRASPORTO AEREO 379TH AIR EXPEDITIONARY WING FORZE AEREE IL RITORNO DEI MOONEY AVIAZIONE GENERALE N° 3 - MARZO 2014 - Anno 43 - Mensile - Poste Italiane Spa - Sped.Abb.Post. - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Firenze 1 - IT 5,50 CH CT 14,00 CHF ENGLISH SUMMARY INSIDE Gli F-104 volano ancora

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  • IRAQI AIRWAYSCARGOLUX ITALIA

    TRASPORTO AEREO

    379TH AIR EXPEDITIONARY WING

    FORZE AEREE

    IL RITORNODEI MOONEY

    AVIAZIONE GENERALE

    N° 3 - MARZO 2014 - Anno 43 - Mensile - Poste Italiane Spa - Sped.Abb.Post. - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, DCB Firenze 1 - IT 5,50

    CH C

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    ENGLISH SUMMARY INSIDE

    Gli F-104 volano ancora

    JP4 03/14 01 COP_JP4 12/02/14 08.36 Pagina 1

  • li ultimi F-104 Starfighteritaliani hanno effettuatole missioni finali con l’Ae-

    ronautica Militare dando l’addioai cieli in una memorabile esibi-zione a Pratica di Mare il 30 mag-gio 2004, dopo 40 anni di serviziocon l’AM e a 50 anni dal primovolo dell’indimenticabile caccia.Ma il “cacciatore di stelle”, un ae-reo così diverso da tutti gli altri daavere veramente segnato un’epo-ca, sarebbe un peccato se soprav-vivesse solo come cimelio in un

    museo o gate guardian polveroso.E infatti così non è: l’F-104 volaancora. Rick “Boss” Svetkoff, già pilota diA-4 con l’US Navy e comandantealla Continental Airlines, si ècomprato un F-104 col quale hainiziato a partecipare al circuitodegli air show americani, per poipassare nel 1995 ad una pattu-glia, lo Starfighters Demonstra-tion Team. Basata a Clearwater,Florida, la squadra Starfighters haoperato con tre CF-104, un CF-

    104D biposto, N104RB, e due mo-noposto, N104RD e N104RN, co-struiti in Canada, poi passati al-l’Aeronautica Norvegese e infinearrivati in USA dopo la radiazione,circa 20 anni fa. Ma limitarsi alleesibizioni aeree, anche se spetta-colari, era poco rispetto alle capa-cità ineguagliabili di velocità e disalita del 104 e dopo diversi annidi successi negli air show, è arri-vato l’invito della NASA a trasfe-rirsi al Kennedy Space Center(KSC), per contribuire allo svilup-

    po del Programma Spaziale Com-merciale. Niente di nuovo, la NA-SA aveva già usato undici F-104fra il 1956 e il 1994, come “chaseplane” per vari progetti, a comin-ciare dall’X-15, e per addestraregli astronauti.Svetkoff è arrivato nell’aprile2007 facendo il primo volo al KSC.La squadra è allora diventataStarfighters Aerospace (SFA) e siè trasferita sulla pista della Shut-tle Landing Facility, diventando laprima presenza civile stabile al

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    Gli Starfighter italiani volano ancora presso la NASA, in Florida,spingendo avanti le frontiere della scienza.

    ROBERTO GENTILLI - FOTO STARFIGHTER INC.

    G

    ATTUALITÀ

    stelle per la s F-104: a cacc

  • KSC, e nel 2008 è diventata uffi-cialmente partner di Space Flori-da, organizzazione per sostenerelo sviluppo delle industrie aero-spaziali nello Stato che ospita gliaerei della SFA nell’Hangar RLV(Reusable Launch Vehicle), doveopera una squadra di specialisti diprim’ordine, veterani dell’USAF,tutti con certificazione FAA. La SFA è diventata contractordella NASA sulla base del primoaccordo speciale, Space ActAgreement, firmato dall’agenziaspaziale americana nell’ottobredel 2009, nel quadro di un pro-gramma per il sostegno delle ini-ziative spaziali commerciali, e hainiziato una collaborazione anchecon il Dipartimento della Difesa econ diverse industrie. Si è quindi reso necessario un in-cremento della flotta, che com-

    prendeva i tre F-104, una quartacellula non volante (un F-104Bgià dell’Aeronautica Giordana,aereo personale di re Hussein,l’unico 104 biposto dotato dicannone Vulcan) e un Das-sault Falcon 20, e la fontenon poteva che esserel’ultima forza aerea adimpiegare lo “spillone”,nella sua ultima versione,l’F-104S, l’Aeronautica Militare.La SFA ha quindi acquistato nel2011 cinque F-104, poi ridotti aquattro, arrivati nel gennaio2012. Si tratta dei biposto TF-104G-M MM.54251, 54258 e54261, immatricolati rispettiva-mente N990SF, N991SF eN992SF, e dell’F-104S-ASAMMM.6734, già del Reparto Speri-mentale, che sono stati oggetto diconversione per un controllocompleto delle cellule e dei mo-tori e per ricevere nuovi strumentidigitali. A febbraio gli aerei ex AMricevono la nuova livrea bianca eblu della SFA. L’acquisto non èstato immediato, ci sono volutiotto anni di trattative, data lacomprensibile attenzione dellaforza armata che, fra l’altro, do-veva anche rispettare i dettamidel trattato sulla riduzione dellearmi in Europa, ovviamente assi-curando la de-militarizzazionedegli aerei. È stato ventilato an-che il possibile acquisto di altriquattro F-104S, operazione cheper vari motivi non è stata pubbli-cizzata in questo paese, ma cheriempirebbe di gioia i numerosis-simi ammiratori italiani di questoaereo indimenticato. L’aziendapreferisce dire che non si escludo-no trattative per procurarsi altriassetti e i relativi supporti.

    La squadraIl direttore delle operazioni di vo-lo e “business developer” è unitaliano, il triestino PiercarloCiacchi, veterano dell’Aeronauti-ca Militare, dove ha volato su F-104S-ASAM e F-16 ADF col 18°Gruppo del 37° Stormo. Ciacchiha fatto parte per sette anni, dal2005, delle Frecce Tricolori, doveha occupato progressivamente leposizioni Pony 9, Pony 8, Pony 3,Pony 5 e Pony 11, terminando co-me supervisore dell’addestra-mento acrobatico. Dieci anni faha conosciuto Svetkoff ed è nataun’amicizia che si è completataquando, nel febbraio 2013, l’ita-liano si è unito al gruppo in Flori-da, col compito di applicare la suaeccezionale esperienza di pilota,di tecnico e di gestore di progettiper lo sviluppo della compagnia. Ha detto Ciacchi, che abbiamo in-contrato in occasione di una suarecente visita in Italia. «Diventarepilota mi ha offerto la possibilità direalizzare il mio sogno, ma ora piùche mai mi sento vicino al mio verosogno, sviluppare nuovi mezzi etecnologie per rendere il viaggioverso lo spazio accessibile ad unmaggior numero di persone». Ciac-chi ha un altro legame con lo Star-fighter: il 25 marzo 2004, nel suo

    JP4 - 43Marzo 2014

    cienza ia di

    Il team della StarfighterAerospace con, terzoda destra, PiercarloCiacchi e, quarto, RickSvetkoff, animatoredell’iniziativa.

    Un F-104 della SFA in atterraggio alKennedy Space Center a Cape

    Canaveral dopo un volo con il DART(Dust at Altitude Recovery Technology).

    TYLER L. JONES / UF COMMUNICATIONS

  • ultimo volo col 104, ha voluto sta-bilire un record, quello della duratamassima senza rifornimento in vo-lo. Usando l’esemplare MM.6930,il 9-99 con la livrea speciale rossa,decollato da Grazzanise coi serba-toi pieni, è rimasto in volo 2 ore e50 minuti. Ciacchi e Svetkoff sonoal momento gli unici istruttoriqualificati dalla FAA per convertirealtri piloti sul 104, ma in futuro al-tri piloti acquisteranno la qualificadi istruttori. Il secondo pilota è il tedesco Wol-fgang “Wolf” Czaia, con 50 annidi esperienza, prima con i cacciadella Luftwaffe, e dal 1964 istrut-tore su F-104, poi dal 1970 allaLockheed, per lo sviluppo del suc-cessore dell’F-104, il CL-1200Lancer poi abbandonato. Fino al2000 è stato comandante di aereidi linea, e anche pilota del primoCF-104 di Svetkoff e istruttore al-le USAF Test Pilots School, Ed-wards AFB, e International TestPilots School, Cold Lake, Canada,con un totale di oltre 28.000 oredi volo all’attivo, di cui un decimosu F-104. Czaia inoltre è il collau-datore dei Messerschmitt Me 262costruiti come repliche dalla Le-gend Flyers ad Everett, Washin-gton. Del gruppo faceva parte an-che il generale Steve Ritchie, il so-lo asso dell’USAF nella guerra delVietnam, con cinque aerei abbat-tuti ai comandi di un Phantom,che poi ha dovuto assentarsi permotivi di salute, ma di cui è attesoil ritorno.

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    F-104

    In questa immagine sipossono vedere tre F-104 nei colori dellaSFA ed altri tre, ex AM,ancora da riverniciare.

    Piercarlo Ciacchi aicomandi di un F-104.

    PIERCARLO CIACCHI

  • I voli con la NASACon una velocità superiore aMach 2, un’estrema accelerazio-ne, una salita da 0 ad 8.000 metrianaloga a quella di un missile lan-ciato da una piazzola, l’F-104 èuna piattaforma valida per col-laudare componenti e sensori de-stinati allo spazio. Gli Starfightersono disponibili per ricerche invari campi: aeronautica e aero-spazio, scienze atmosferiche, fisi-ca, ricerca sulla microgravità,scienze planetarie, osservazionedella terra, biologia e medicina. Èstato preparato anche un sillabodi addestramento al volo spazialesuborbitale, aperto al pubblico,della durata di quattro giorni. Le compagnie private che stannosviluppando veicoli spaziali perportare l’uomo nello spazio inpartnership con la NASA stannovalutando la possibilità di usaregli Starfighter per addestrare ipasseggeri alla microgravità, pro-

    prio come fecero gli astronautidella NASA nel secolo scorso. Hadetto il comandante Ciacchi: «Lanostra visione di una compagniamulti-piattaforme capace di of-frire una vasta gamma di serviziper aiutare e sostenere tutti quelliche sono impegnati a sviluppare ilvolo spaziale commerciale sta di-ventando una realtà». È stato sviluppato dalla 4FrontiersCorporation di New Port Richey,Florida, lo Star Lab, un razzo lungocirca 6 metri, del peso di 450 kg,

    per il lancio suborbitale di nano-satelliti, da uno Starfighter. Il raz-zo raggiungerà una quota di 120km e ritornerà a terra con un pa-racadute, per essere recuperatonell’Atlantico al largo della Floridae utilizzato per altri esperimentispaziali, con una capacità fino a100 missioni suborbitali l’anno. LoStar Lab può portare fino a 13 ca-richi, uno dei quali può essere li-

    berato nello spazio attraversoun’apertura nell’ogiva. Dati i costiridotti, l’accoppiata F-104 –StarLab permetterà ad università eistituzioni scientifiche di condurreesperimenti che con altri sistemidi lancio sarebbero troppo costosi. Il concetto prevede che il cacciavoli ad una quota di 20.000 metri,e a quella quota saranno neces-sarie per i piloti tute a pressione,come per gli U-2, che la SFA staora sviluppando, grazie a partner-ship avviate con aziende giovani

    e innovative. Non si tratta di ope-razioni facili, ogni missione dellaSFA deve rispondere alle rigide re-golamentazioni sia della FAA siadella NASA, in un settore, quellodell’impiego di caccia bisonici daparte di operatori privati, in cuipraticamente non ci sono prece-denti. E, trattandosi di un’inizia-tiva privata, deve necessariamen-te esserci un profitto.

    Il dottor Andrew Schuerger, del-l’Istituto di Scienze Alimentari eAgricole dell’Università della Flo-rida, ha lanciato un programmaper esaminare le enormi nuvole dipolvere che si sollevano in Africae arrivano in Florida e che potreb-bero trasportare minacce alla sa-lute dell’uomo, degli animali edelle piante. Per rintracciare lapresenza di microrganismi nellapolvere ad altissima quota la Ear-

    JP4 - 45Marzo 2014

    Il triestino PiercarloCiacchi, veteranodell’Aeronautica Militare,è il direttore delleoperazioni di volo e“business developer”della StarfightersAerospace.

    JASM

    INE LONGO

    NASA

    A caccia di microbi

  • thrise Space Inc., una fondazionesenza fini di lucro che impiega so-prattutto studenti e giovani lau-reati, ha preparato un sensorechiamato DART (Dust at AltitudeRecovery Technology, tecnologiaper la raccolta di polvere ad altez-za) e la macchina più adatta perquesti campionamenti è lo Star-fighter della SFA, che a giugno2013 ha effettuato l’integrazionedel DART e le prove con corse aterra e il 3 dicembre 2013 ha ef-fettuato il primo volo del pro-gramma. Il DART è un cilindrolungo circa due metri, con una se-rie di aperture nell’ogiva, corri-spondenti a filtri di tipo diverso,che si aprono al comando di unoscienziato che vola nel secondoposto del CF-104D. Schuerger analizzerà il tipo e lafrequenza dei batteri presentinella polvere africana, cercandogli eventuali patogeni, per svilup-pare modelli al computer per pre-vedere le epidemie. Si stima cheogni anno arrivino negli USAdall’Africa 50 milioni di tonnellatedi polveri e non si sa quasi nulla

    della presenza di microbi al lorointerno e se vi siano patogeni. Esi-stevano finora dei raccoglitori dipolveri, ma piazzati su tetti di edi-fici molto alti, mentre il DART sot-to le ali di un F-104 può traversa-re diversi strati di polveri. Nellaprima missione, il 3 dicembre, ilmeccanismo del DART è stato te-stato a quote e velocità diverse,preparando al programma com-pleto di rilevazioni del 2014, chesi concentrerà nel periodo dellemassime tempeste di sabbia sullaFlorida, da luglio a settembre. Questa ricerca ha collegamentianche con i programmi spaziali,dato che i veicoli spaziali devonorispondere a rigidi protocolli disterilizzazione per evitare il ri-schio di portare microrganismiterrestri su altri pianeti o satelliti.Quindi se le tempeste di polvereportassero microbi speciali, sa-rebbe necessario cambiare i pro-tocolli per il trasporto di veicolispaziali fino alla piazzola di lan-cio. Le condizioni di estremofreddo e la mancanza di acquadell’alta troposfera, a cui i micro-bi sopravvivono, sono simili aquelle che si trovano su Marte,ed è quindi importante impe-gnarsi per evitare la contamina-zione del pianeta con microbiterrestri. Questo programma è solo unesempio delle capacità operative

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    F-104

    Lo Star Lab, il razzo per il lanciosuborbitale di nanosatelliti.

    La chiave di volta del DART integrato sul 104 è proprio la velocità e la quota permesse dall’aereo.Infatti, nell'unità di tempo il 104 riesce a coprire un’area vastissima, dettaglio fondamentale per ilsuccesso di DART, parlando di nanoparticelle e della loro concentrazione bassissima.

    NASA

    NASA

    TYLER L. JONES

  • della SFA. In particolare, grazie al-le iniziative del comandanteCiacchi, anche molte aziende ita-liane sono a conoscenza dei ser-vizi offerti con gli F-104 e si stan-no aprendo interessanti prospet-tive in campi diversi. Vedremopresto quindi aziende italiane chelavoreranno su progetti america-ni: dopo avere difeso il paese, il104 potrà ancora servire offrendooccasioni per l’affermazione delnostro lavoro. Un’altra nicchia d’impiego per i104 è l’addestramento dei pilotiper i servizi di voli spaziali com-merciali, un settore che vede mol-te iniziative in America vicine al-l’inizio. Un volo con velocità biso-nica e una salita in zoom fino allastratosfera, seguito da una traiet-toria balistica e al ritorno al voloconvenzionale nella troposfera,con decollo e atterraggio, se ne-cessario, su due spazioporti diver-si, è quanto di più simile vi sia allamissione di una navicella orbitale,con in più la radicale differenzache la fase di rientro avviene colmotore, mentre le navicelle rien-trano in volo librato. Questo pro-gramma è chiamato missione Pa-thfinder e servirà non solo a col-laudare l’avionica e preparare i pi-loti spaziali, ma anche a verificarecon la FAA le procedure di con-trollo del traffico aereo, i corridoidi accelerazione, il coordinamen-

    to delle procedure di rientro incontesti totalmente nuovi.Infine, non è da escludere un ri-torno degli Starfighter nel circuitodegli air show, ma non a fini di“intrattenimento” ma per dimo-strare a un pubblico più vasto lecapacità della macchina nel cam-po della ricerca. In fondo c’è qual-

    cosa di simbolico in questa com-binazione: l’aereo che più ha fattosognare, l’F-104, continua a vola-re dal posto da cui sono partiti isogni dell’umanità, Cape Canave-ral, il KSC, e con il lavoro di un pi-lota di quelle Frecce Tricolori, chetrasformano il sogno del volo inbellezza.

    JP4 - 47Marzo 2014

    The last F-104s flew for the ItalianAir Force until 2004. But the unfor-gettable Starfighter still flies. Rick“Boss” Svetkoff organized in 1995the Starfighters Demonstration Te-am, using three CF-104s, built in Ca-nada and formerly of the NorwegianAir Force. Based in Clearwater, thisteam dominated the air show circuit,but the qualities of the plane weresuch that NASA invited Svertkoff tomove to the Kennedy Space Centerto contribute to the development ofthe Commercial Space Program. Thecompany is now Starfighters Aero-space, SFA, the first civil presence atthe Shuttle Landing Facility. The SFA became contractor of NASAin 2009 and cooperates also withthe Department of Defense and in-dustries. Its fleet has grown with thepurchase of one F-104S-ASAM andthree TF-104G-M formerly of theIAF, a long and complex procedure,which included steps to comply withthe CFE Treaty, and contacts are ta-king place to provide further assets.Director of operations and businessdeveloper is Piercarlo Ciacchi, for se-ven years with the Frecce Tricoloriaerobatic team, who provides his ex-perience both as a pilot and as a ma-nager of projects. With a highly skilled team of pilots,the Lockheed F-104 represents anunmatched vehicle for a vast rangeof missions. Its high performancesand reliability makes the F-104’ssimply the best solution to minimi-ze huge investments and longer ti-me frames of rocket and conventio-nal vectors. It contributes to rese-arch in aeronautical and aerospaceresearch, atmospheric science,physics, microgravity research, pla-netary science, Earth observations,life science, medical biotech, edu-cation, public outreach and DOD. Itwill use the re-usable Star Lab roc-ket for the sub-orbital launch ofnano-satellites. The latest mission in cooperationwith the University of Florida is aprogram to analyze dust clouds co-ming to the States from Africa,which may carry microbes and pa-thogens. The F-104 carries a sensorcalled DART, Dust at Altitude Reco-very Technology, which is alreadyintegrated. Thanks to the work ofCdr. Ciacchi, many Italian industriesare interested in the capacities ofSFA, which provides a cheap and ef-fective way to conduct research be-yond the troposphere. Another mis-sion is Pathfinder, a training syllabusto prepare the pilots of the futurecommercial space flight initiatives,while at the same time perfectingwith the FAA the ATC procedures forspace flight.

    ENGLISH SUMMARY

    F-104, chasing thestars for science

    Il profilo di una missione suborbitale per il lancio di nanosatelliti

    NASA