Articolo Aviazione Sportiva Viaggio PUGLIA

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Specialized aviation magazine article over a trip throughout Puglia region - Italy

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Elisa Astorri e Leonardo Melloni

IN PUGLIA CON IL P-92

> I preparativi per la partenza a Montegiorgio

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Prima di iniziare a raccontarvi di questo bellissimo viaggio che ci ha fatto attraversa-re la Puglia vorrei presentare brevemente i partecipanti: Leonardo, 26 anni, ingegnere, pilota; io, Elisa, 23 anni, studentessa di medicina, copilota (anche se alla fine del viaggio si erano invertiti i ruoli); il cosiddetto “Briciola”, un P-92 Echo, 80 cavalli, bianco e rosso, un aereo per me eccezionale, che ci ha permesso di atterrare sempre in poco più di 200 m portandoci ovunque e che mi ha perdonato tanti errori durante “l’appren-distato”.

> Foto 1La pista di Vieste è lunga poco più di 200 metri ed ovviamente Nando Luceri vola uno STOL

> Foto 2In volo su Vieste, che si protende nell’Adriatico

> Foto 3Le saline del Gar-gano, popolate dai fenicotteri

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16 AgostoPARTENZA DA MONTE GIORGIO (AVIOSUPERFICIE “GUIDO PACI” - FERMO) ORE 07:00; ARRIVO A VIESTE (GARGANO) ORE 08:50.Sveglia alle sei di mattina. Aperte le persiane vediamo in lontananza, a nord, un fronte carico di pioggia… uno sguardo attento alla meteo e corriamo al campo, preparando l’aereo in fretta. La pista di Monte Giorgio è lunga 800 m ed il nostro decollo è un po’ più lungo del normale: siamo carichi di benzina, tenda, sacco a pelo, attrezzi, una sacca di vestiti, due giubbotti salvagente, due macchine fotografiche e un numero non ben definito di carte nautiche e guide turistiche! Voliamo sulle colline marchigiane con il sole che sale sul mare e ci lasciamo alle spalle il fronte di nuvole grazie anche ad un vento in coda che ci fa viaggiare ad una ground speed di 180 km/h (con un delta di 30 km/h). In meno di 2 ore atterriamo a “Falchi Grigi” in mezzo ai campi di ulivi, su una pista di 230 m in erba a 2 km dal mare, tra le bel-lissime Peschici e Vieste. Siamo felicissimi, è cominciata una vacanza completamente nuova per tutti e due. “Vieste Car Rental” arriva come d’accordo alla pista alle 9:15 con una Megane grigia. Prima tappa per la colazione sul mare, poi bagno tra le torri di avvistamento dei famigerati Mori (e tra le meduse). Nel pomeriggio decolliamo per un volo sottocosta a Sud di Vieste fino a Baia delle Zagare, il paesaggio è talmente bello che decidiamo di percorrere nel pomeriggio lo stesso tratto anche in macchina (io guido e Leo, stravolto dal viaggio, dorme!). Ce-niamo a Peschici: cavatelli, sugo e ricotta, ma è l’olio che fa la differenza! Dormiamo a casa di una signora che ci affitta una stanza nei pressi del campo, ed è Nando Luceri, fotografo, pilota e musicista jazz, che ci ha assistito con la benzina e consigliato l’alloggio.

17 AgostoPARTENZA DA VIESTE (GARGANO) ORE 10:30; ARRIVO ALLA TENUTA TANNOJA (CASTEL DEL MONTE) ORE 11:30.Ha piovuto di notte, ma oggi c’è il sole, restituiamo la macchina al campo verso le 10:00 e decolliamo indossando i giubbotti salvagente autogonfiabili. Costeggiando il Gargano in direzione Manfredonia Leo esclama: “Ma che è quello? Un deltaplano nero?”. Io non lo vedo nemmeno il Tornado che vola a quota bassissima e ben distante da noi… non facciamo in tempo a prendere le macchine fotografiche che già se ne è andato! Il resto del volo sul Gargano è un po’ movimentato dal Maestrale che scende turbolento dal promontorio sul mare; arrivati sulle saline di Marina di Savoia già si vede in lontananza il profilo del Castello. Dopo il Maestrale “turbolento”, Leo rallenta per fo-

tografare i fenicotteri che popolano tranquilli le saline (mi dicono che il loro nome proprio sia “flamencos”). Leo ed il Sig. Tannoja almeno 15 minuti prima dell’atterraggio cominciano a scambiarsi via radio brevi messaggi su ogni singolo spostamento, in un linguaggio forbito ed impeccabi-le (secondo me sono messaggi un po’ inutili, ma Leo è felice come un bambino!). Atterriamo sulla lunghissima ed ondulata pista tra gli immancabili ulivi ed i mai visti (almeno per noi) trulli. Mentre Leo si occupa delle pratiche noiose (picchettare l’aereo e scaricare i bagagli) io me ne vado con il sig. Tannoja a mangiare i fichi raccogliendoli dagli alberi! La masseria è bellissima: grap-poli di pomodori, cipolle ed origano appesi al soffitto, grandi sale trasformate in museo con antichi strumenti agricoli. Il programma prevede il pranzo e poi una gita al Castello con le biciclette gentilmente prestateci. Non abbiamo preventivato la quantità di antipasti che normalmente vengono serviti al ristorante della masseria… nonostante siano buonissimi non riusciamo neanche a finirli! Un po’ appesantiti e con le mollette sui pan-taloni partiamo tra i trulli verso il castello: gli

> Foto 4Leo accanto al P92 sulla pista di Vieste

> Foto 5La pista con la masseria Tannoja, ai piedi di Castel del Monte

> Foto 6L’ingresso della masseria Tannoja

> Foto 7La pista di Nardò: che ci sarà di bello in una grande “strada tonda”?

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ultimi 3 km di salita sono ripidissimi, provo a lamentarmi inutilmente sperando in una spinta o almeno in una sosta, fingo anche di avere il cambio rotto, ma niente da fare! Leo è implacabile e mi fa pedalare fino alla porta del castello. Prima che il sole tramonti

facciamo un breve volo fino all’aviosuper-ficie Falcone in Basilicata, sorvolando la diga nei pressi di Minervino Murge. La cena alla masseria è eccezionale e dopo il gran lusso culinario ci aspetta una camera quasi sontuosa (non ci sembra vero)!

> Foto 2L’antincendio a Macrì: una Bianchina pick up

> Foto 3Pronti per il decollo al sorgere del sole

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> 1In volo al largo di Gallipoli, diretti verso sud

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18 AgostoPARTENZA DA CASTEL DEL MONTE ORE 10:00; ARRIVO A MACRÌ (SUPERSANO – SALENTO) ORE 12:00.

Non è facile lasciare la Tenuta Tannoja, i suoi proprietari sono stati gentilissimi e la focaccia è sicuramente la più buona della Puglia… con la pancia piena decolliamo verso est. Sorvoliamo Monopoli ed Ostuni per “studiare” la pista che ci aspetta tra qualche giorno (Leo già borbotta su quanto sia corta e nota un palo della luce giusto sull’angolo della testata 02, io però lo so

che non vede l’ora di atterrarci); tagliamo nell’entroterra fino allo Ionio evitando i ben noti spazi aerei vietati, almeno questo è quello che mi è stato detto da Leo; ma la ve-rità è che dall’inizio del viaggio vuole vedere la famosa pista di Nardò... bah! Una enorme “strada tonda” e, come al solito, tanti ulivi. Proseguiamo sulla costa fino a Gallipoli. Si vede il fondo del mare dall’aereo, il Salento è un posto veramente romantico. Gallipoli è molto bella dall’alto: voliamo su Baia Verde da dove ci vede un nostro amico, Roberto, che subito mi chiama; non ci può credere,

> Foto 4L’alba in volo, uno spettacolo unico

> Foto 5La costa del Salento illuminata dal primo sole

> Foto 6Nei vicoli di Bari i banchetti di vendita della pasta fatta in casa

> Foto 7La pista asfaltata di Ostuni, affa-scinante, ma impegnativa

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> Foto 8Elisa indossa il giubbotto salvagente prima del decollo per le Tremiti

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Ultimo giorno in Salento, interamente dedicato al riposo: non ci svegliamo alle 7:00, non corriamo da un posto all’altro, non dobbiamo sbrigarci a far benzina o a partire presto per evitare le termiche. Saremmo rimasti volentieri più a lungo, ma le previsioni meteo dell’aeronautica militare ci dicono che per l’indomani è prevista pioggia sull’estremità della Puglia, così decidiamo di anticipare il volo verso Bari. Faccio solo in tempo a scattare un paio di foto agli affreschi della masseria ed ai suoi proprietari, poi Leo mi trascina in aria. A Bari ci aspettano due amici: Nello e Vittoria. Nello è stato compagno di master di Leonardo in Inghilterra studiando full time turbine a gas aeronautiche (quegli strani oggetti che io chiamavo “soli” suscitando da parte loro di-sgusto ed ilarità). Non è stato facile per loro trovare la pista della Quercia: è sperduta tra campi di mandorli e dei soliti ulivi; ci si arriva con una strada sterrata e soprattutto non ci sono indicazioni. Inoltre i nostri amici, non essendo “ultraleggeristi”, si aspetta-vano una pista d’asfalto con un aeroporto

e delle “strutture”, non una strada sterrata con un hangar “di latta”. Devo ammettere che non avevo grandi aspettative su Bari e che mi sono dovuta ricredere. È una città bellissima, pulita, ordinata, luminosa, ricca di storia (siamo rimasti stupiti dalla bellezza del centro storico che è stato di recente restaurato).

21 AgostoPARTENZA DA LA QUERCIA (BARI) ORE 16:00; ARRIVO A LAMASANTA PICCOLA (OSTUNI) ORE 16:40.Immancabile la sveglia alle 07:00. Voglia-

siamo proprio noi sulla sua testa. Mi aveva-no parlato di questa famosa Masseria Macrì e dell’accoglienza calorosa dei proprietari, ma davvero non mi aspettavo tanto. Non so da dove cominciare: la proprietaria ci permette di usare la sua macchina e la sua casa per 3 giorni, ci cucina le orecchiette con le rape; Fernando ci aiuta a fare ben-zina sotto il sole cocente, ci fa hangarare l’aereo perché il secondo giorno piove e ci fa sempre compagnia quando siamo al campo; Manuel invece si occupa delle istruzioni “turistiche”: spiagge, ristoranti e locali notturni. Come prima cosa corriamo in spiaggia e lì poltriamo per qualche ora di fronte ad uno dei mari più limpidi e belli mai visti; più tardi raggiungiamo Roberto e lo convinciamo a farsi un voletto: Leonardo, che non riesce a stare fermo in spiaggia più di un paio d’ore, è felicissimo e non vede l’ora di rimettersi in aria. La sera stessa ce-niamo con tutta la famiglia di Roberto, sono molto ospitali e gentili; servizio completo: buonissima cena di pesce e visita guidata di Gallipoli per digerire!

19 AgostoCi svegliamo la mattina alle 05:00 decisi a vedere dall’aereo il sole sorgere sul mare. È notte ancora e c’è un po’ di nebbia da con-vezione (il giorno precedente aveva piovuto), ma ad est si intravede una luce arancione. Fernando, immancabile, è già al campo a quell’ora! Decolliamo alle 05:50, la nebbia è sparita, e la poca rimasta è confinata in piccole “sacche” sotto i 30 metri. Sopra è bellissimo! Il sole sorge sul mare e noi volia-mo su e giù per la costa adriatica per circa un’ora tra Otranto e S. Cesarea. Decidiamo quindi di visitare Otranto anche da terra e di farci un bagno nel Salento adriatico. La sera ceniamo alla masseria tutti insieme, è quasi una cena in famiglia e ho l’onore di assistere alla preparazione delle orecchiette con le cime di rapa in una cucina veramente particolare, strutturata su due piani, con un grandissimo forno e il tetto a volta.

20 AgostoPARTENZA DA SUPERSANO MACRÌ ORE 18:00; ARRIVO A LA QUERCIA (BARI) ORE 19:00.

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> Foto 1In volo verso le isole, lasciando il Gargano alle spalle

> Foto 2Sulle Tremiti: uno splendido faro abban-donato

> Foto 3I capanni con i tralicci delle reti dei pesca-tori

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mo visitare quanta più Bari possiamo in un giorno. Tra i vicoli di Bari molte signo-re lavorano a mano la pasta per farne orecchiette e cavatelli; vorrei comprarne chili, ma Leo insiste che siamo gia troppo pesanti… Ripartiamo verso Ostuni, Leo è molto emozionato all’idea di atterrare sulla famosa pista sul mare con il lampione in testata! Non c’è la radio a terra, ma Rocco Gallone ci aiuta chiamandoci al cellulare. Non è facile atterrare: al primo tentativo Leo riattacca; il secondo è quello buono. Il campo di Ostuni è organizzato molto bene: hangar grandissimi scavati nella roccia, pista e raccordi in asfalto, 2 maniche a vento, un bed&breakfast proprio a lato della pista e il mare a 200 metri. Incontriamo tre dei soci che si occupano di noi, ci aiutano a far benzina, ci fanno hangarare l’aereo e soprattutto Rocco (istruttore di MB339) porta Leo a fare un giro sul suo P-92 con motore Limbach. Rimaniamo a chiacchierare di aerei sulla pista finché non tramonta il sole (se fosse per Leo rimarrebbe tutta la notte), poi prendiamo un taxi e andiamo a cena ad Ostuni in un ristorante tipico.

22 AgostoPARTENZA DA LAMASANTA PICCOLA (OSTUNI) ORE 12:00; ARRIVO A PISTICCI ORE 13:10.Per andare al mare la mattina del 22 ci basta attraversare la pista e in 10 minuti siamo con i piedi a mollo. Non rimaniamo molto perché, come al solito, le previsioni meteo ci consigliano di sbrigarci. È un peccato soprattutto perché Rocco ha proposto a Leo un volo istruttivo nel pomeriggio. Saremmo dovuti arrivare a Pisticci il giorno dopo quindi chiamo di corsa il nostro amico Francesco (che ci ospiterà) per avvertire che tra un’ora soltanto saremo lì. Il volo è perfetto (comincio ad imparare…) e Fran-cesco arriva al campo puntuale. Volando dalla Puglia alla Basilicata notiamo come cambia il paesaggio: non più terra rossa, ulivi e trulli, ma un alternarsi di aspre colline e ruscelli che scendono al mare. Al campo

chiamiamo il numero di cellulare dipinto sul-l’hangar ed in meno di mezzora arriva uno dei soci del club che con un delicato lavoro di incastro ci aiuta a mettere l’aereo dentro, tra altri aerei e deltaplani a motore. La nostra meta è Montalbano Ionico, a circa 30 km dal campo di volo. Non posso fare a meno di notare come sia diversa la terra, la vege-tazione. Il paesaggio è più spoglio, ma allo stesso tempo affascinante. Il meglio però deve ancora venire: la mamma di Francesco ci ha preparato un pranzo indimenticabile… seguito da un paio d’ore di riposo, tanto fuori piove!

24 AgostoPARTENZA DA PISTICCI ORE 09:00; ARRIVO A FALCHI GRIGI (VIESTE) ORE 10:30.Dopo una giornata dedicata alla Basilica-ta, con una visita alla splendida Maratea (spiaggia nera ed acqua trasparente), oggi decidiamo di spezzare il viaggio di ritorno e di passare un’altra notte a Vieste. Prima di partire chiamiamo Nando per chiedergli il favore di lasciarci nell’hangar 20 litri di benzina; il nostro pilota/fotografo è gentilissimo e non si limita a farci trovare la benzina ma ci invita ad una serata jazz in cui suona con il suo gruppo! Appena arrivati a Vieste andiamo al mare, a circa 15 minuti a piedi dal campo di volo, e nel pomeriggio partiamo con i nostri salvagente gialli per un lunghissimo volo verso le isole Tremiti: rimaniamo in volo dalle 16:30 alle 19:00 e c’è una luce bellissima sul mare! Voliamo in assenza totale di vento (addirittura si vedono dall’alto le solite meduse) e poi sulle tre isole incantate. È sicuramente la più bella giornata della vacanza! Torniamo a

terra solo perché ci aspettano gli spiedini al concerto jazz, ma saremmo rimasti a volare per ore. Dormiamo nella tenda montata sul campo, accanto all’aereo.

25 AgostoPARTENZA DA FALCHI GRIGI (VIESTE) ORE 09:00; ARRIVO A GUIDO PACI (MONTE GIORGIO) ORE 12:00.La meteo è perfetta, smontiamo la tenda, riusciamo a rimettere tutto nell’aereo e par-tiamo. Siamo costretti a fermarci a Termoli per fare benzina: il lungo volo di ieri alle Tremiti ci ha lasciato poco margine di auto-nomia. Durante il viaggio di ritorno ripasso tutto quello che ho imparato del volo nella vacanza: ho deciso che già il prossimo fine settimana comincio le lezioni per l’attestato. Il viaggio sta finendo, felici e stanchi comin-ciamo a ricordare i vari momenti di questa vacanza che ci ha lasciato veramente tanto. A chi per la prima volta (come noi d’al-tronde), vuole intraprendere questo tipo di viaggio in cui si vuole vivere il mare, il volo, gli amici e la buona cucina, vorrei far notare che una meticolosa e precisa organizzazio-ne prima e durante il viaggio è assolutamen-te necessaria. Durante il viaggio nessuna delle future mete era certa fino all’ultimo momento; tutto dipendeva ovviamente dalla meteo, dalla disponibilità della benzina e dalla disponibilità dell’alloggio. Far “incastra-re” tutto non è stato spesso facile. A noi è riuscito discretamente, tanto che ultima-mente stiamo già pensando alla meta per il prossimo viaggio: noi soli o, perché no, con chi abbia voglia di unirsi. Stiamo anche valutando la possibilità di partecipare ad uno dei tanti raid organizzati. Sicuramente è un’occasione per imparare.

> Foto 4A Vieste montiamo la tenda accanto all’aereo

> Foto 5La nave arenata sul tombolo di Lesina: siamo sulla via del ritorno

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Nota: pubblichiamo con piacere questo fresco racconto di viaggio che, rispetto ai raid che prevedono tratte di 500 e più km al giorno, con atterraggi di vere formazioni di velivoli anche su aeroporti internazionali, sembrerebbe “poca cosa”. In realtà descrive a perfezione un modo sano e fantastico di vivere il volo da diporto: tratte non impegnative, accoglienza ed amicizia sulle varie aviosuperfici e campi di volo; una concezione del volo divertente e dav-vero alla portata di tutti con un minimo di programmazione. Per contattare gli autori di questo articolo: [email protected] - [email protected]