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Enea Silvio Piccolomini” ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE Prato S. Agostino, 2 – 53100 Siena C.F.le n. 80008380521 Istituto d’arte – Liceo artistico “Duccio Buoninsegna” (Siena) – tel. 0577/281223 Fax 0577/40321 RELAZIONE FINALE Classe 2B sez. Pittura A.S. 2010-1011 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è stata complessivamente poco propositiva e poco motivata all’apprendimento. Negli ultimi tempi si è registrato un maggiore impegno finalizzato al raggiungimento della sufficienza nelle due discipline, ma con una evidente scarsa rielaborazione personale. Alcuni studenti si sono mostrati poco responsabili nei confronti degli impegni scolastici, mentre un esiguo numero ha affrontato uno studio motivato ed ha intrapreso un percorso di crescita che, pur partendo da situazioni iniziali molto diverse, ha consentito di raggiungere dei buoni risultati personali. PREPARAZIONE CONSEGUITA Il programma svolto ha tenuto conto sia della programmazione preventiva sia delle scelte didattiche operate durante l’anno sulla base delle risposte e delle necessità della classe. La preparazione media raggiunta è sufficiente. Alcuni alunni non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, soprattutto per difficoltà inerenti il metodo di studio o la scarsa responsabilità nei confronti degli impegni scolastici. SITUAZIONE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO Il clima all’interno della classe è migliorato nel corso dell’anno scolastico. Permane tuttavia una capacità attentiva non sempre adeguata. METODO Lezione frontale, lezioni dialogate.

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Enea Silvio Piccolomini” ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE

Prato S. Agostino, 2 – 53100 Siena C.F.le n. 80008380521 Istituto d’arte – Liceo artistico “Duccio Buoninsegna” (Siena) – tel. 0577/281223

Fax 0577/40321

RELAZIONE FINALE

Classe 2B sez. Pittura

A.S. 2010-1011

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è stata complessivamente poco propositiva e poco motivata all’apprendimento. Negli ultimi tempi si è registrato un maggiore impegno finalizzato al raggiungimento della sufficienza nelle due discipline, ma con una evidente scarsa rielaborazione personale. Alcuni studenti si sono mostrati poco responsabili nei confronti degli impegni scolastici, mentre un esiguo numero ha affrontato uno studio motivato ed ha intrapreso un percorso di crescita che, pur partendo da situazioni iniziali molto diverse, ha consentito di raggiungere dei buoni risultati personali.

PREPARAZIONE CONSEGUITA

Il programma svolto ha tenuto conto sia della programmazione preventiva sia delle scelte didattiche

operate durante l’anno sulla base delle risposte e delle necessità della classe. La preparazione media

raggiunta è sufficiente. Alcuni alunni non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, soprattutto per difficoltà

inerenti il metodo di studio o la scarsa responsabilità nei confronti degli impegni scolastici.

SITUAZIONE DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO

Il clima all’interno della classe è migliorato nel corso dell’anno scolastico. Permane tuttavia una capacità

attentiva non sempre adeguata.

METODO

Lezione frontale, lezioni dialogate.

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MODELLO VALUTATIVO

Le prove di verifica sono state del seguente tipo: verifiche scritte secondo la tipologia del tema

argomentativo o narrativo. Verifiche orali.

VALUTAZIONE

Valutazione in decimi secondo i seguenti criteri: fino a 4 punti, conoscenza dei contenuti disciplinari, fino a

3 punti, capacità espositiva e formale, 1/2 punti, uso di un linguaggio appropriato, 1/2 punti capacità di

rielaborazione personale e/o progresso manifestato.

Siena. 10 giugno 2011 L’insegnante

Silvia Paghi

PROGRAMMA SVOLTO

ITALIANO-STORIA

CLASSE 2B sez. Pittura

a.s. 2010/2011

Insegnante: Prof. Silvia Paghi

ITALIANO

Periodizzazione del Medioevo. L’Europa intorno al Mille. Dal latino alle nuove lingue volgari. Evoluzione delle lingue romanze. I primi documenti in lingua volgare. Il placito Capuano. La prima letteratura volgare in Francia. Il ritardo della letteratura italiana.

Nuove letterature in volgare in Francia: i poemi carolingi e i romanzi arturiani. Lettura, parafrasi e commento di Il corno di Orlando (da Chanson de Roland). Cenni alla lirica trobadorica in lingua d’oc. La poesia religiosa del Duecento: San Francesco e Jacopone da Todi. La Lauda. Lettura e commento del Cantico di Frate Sole.

Tre scuole poetiche alle origini della nostra tradizione lirica: la scuola siciliana, i poeti cortesi di Toscana, il dolce Stilnovo. Scheda: la rima siciliana. Giacomo da Lentini: Madonna ha ‘n sé vertute con valore. I maggiori interpreti dello stilnovismo. Scheda: tre forme metriche: canzone, sonetto ballata. G.Guinizzelli (solo lettura parziale): Al cor gentil rempaira sempre amore, Lettura, parafrasi e commento di Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira di Guido Cavalcanti

Dante Alighieri: la vita, la poetica e le opere. Il pensiero politico. Da Vita Nuova, lettura e commento di Il primo incontro con Beatrice

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La Divina Commedia: la struttura, lo stile, il simbolismo numerico. L’organizzazione dell’oltretomba dantesco. Lettura e commento dei seguenti canti (parti): Inferno, I, III, V, XIX, XXVI, XXXIII; Purgatorio, XI, Paradiso, XXXIII

STORIA

La civiltà etrusca (cenni). La civiltà romana: dall’inizio fino alle guerre puniche. (cenni).

L’impero tardo-antico.

La nascita del Cristianesimo e i rapporti con l’impero. L’età della crisi e delle riforme: da Marco Aurelio agli imperatori illirici. Diocleziano e le sue riforme.

L’Impero cristiano: Costantino e la pace religiosa. La nascita di Costantinopoli. Teodosio e l’abolizione dei culti pagani.

Il crollo dell’Occidente: Stilicone e il sacco di Roma. Il crollo dell’impero d’Occidente e l’inizio del Medioevo.

Tra Oriente e Occidente: le civiltà medioevali

L’impero bizantino: Giustiniano ed il progetto universalistico. La riconquista dell’Occidente. L’Italia dai Goti ai Bizantini. La figura di Teodora. L’impero dopo Giustiniano.

L’Italia dei Longobardi e di Gregorio Magno. La spartizione dell’Italia. L’invasione dei Longobardi.. La società longobarda. L’età di Gregorio Magno e la diffusione del monachesimo. LA fine del regno longobardo e l’emergere del papato.

L’Islam: nascita di una religione e i fondamenti della fede.

La società feudale

L’impero carolingio. Le origini del regno franco. Carlo Magno: le conquiste e la nascita del Sacro Romano Impero. Il rinascimento carolingio.Il declino dell’impero e la successiva spartizione.

Il sistema feudale. Le origini. L’incastellamento e il sistema curtense.

Le monarchie feudali. La Francia e l’Inghilterra. Il sacro romano impero di nazione germanica e il regno d’Italia. I Normanni nell’Italia meridionale. La lotta per le investiture.

La svolta dell’anno Mille: l’aumento demografico e il progresso delle tecniche agrarie.

Gli studenti: L’insegnante: Silvia Paghi

Siena, 6 Giugno 2011

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A.S. 2010-2011 Classe: 2 B

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE MATERIA: Storia dell’arte

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al punto di

partenza): La classe non ha saputo riproporre nel presente anno scolastico quei valori emersi nel primo anno di corso

di studi. Gli allievi sono spesso apparsi apatici, svogliati e poco propositivi; ciò ha notevolmente influito sul rendimento

del primo quadrimestre. La situazione è migliorata solo negli ultimi due mesi ma l’impegno e la partecipazione sono

stati solo parziali e in massima parte finalizzati al conseguimento di un voto di sufficienza.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale del docente)

a) raggiunti: Solo una minima parte degli allievi ha acquisito ed è in grado di utilizzare un linguaggio storico-artistico

corretto e appropriato; lo stesso vale per quanto riguarda l’acquisizione e l’utilizzazione di strumenti idonei alla

lettura, alla comprensione e alla valutazione del linguaggio specifico dell'oggetto artistico, del suo contenuto, del suo

significato.

b) raggiunti parzialmente o non raggiunti: Sviluppo dell'esigenza di utilizzare l'immagine come supporto costante

all'analisi dell'oggetto artistico; sviluppo dell'esigenza costante alla contestualizzazione storica dell'oggetto artistico

(raggiunti parzialmente, anche per la scarsità di ore a disposizione e di incarichi particolari assegnati al sottoscritto).

3. PROGRAMMA SVOLTO: Il programma svolto è allegato a parte

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI: E’ pressoché impossibile coordinarsi con altre discipline poiché il monte

ore di questa materia nel triennio dell’Istituto d’arte è totalmente sfalsato rispetto alle uniche discipline con cui

potersi rapportare, ovvero quelle umanistiche.

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel processo di

apprendimento): Lezione frontale, coadiuvata dalla riproduzione dal computer d’immagini in formato jpg o power

point e da varie clip riguardanti monumenti e opere d’arte. Tutto ciò che esula dal supporto cartaceo, costituito dal

libro di testo, contribuisce a stimolare l’interesse degli allievi, stante la tendenza dei ragazzi di oggi a utilizzare molto

più gli strumenti multimediali dei libri.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI: Una verifica orale e un questionario nel primo

quadrimestre; due verifiche orali individuali nel secondo quadrimestre. La valutazione complessiva ha tenuto

conto dei seguenti parametri:

- differenza tra i livelli di preparazione iniziale e quelli raggiunti, considerando la partenza individuale;

- maturazione delle capacità comportamentali in relazione alla crescita dell'alunno;

- capacità personali di sintesi e di collegamento;

- impegno, interesse e partecipazione alla vita di classe ed al dialogo educativo;

- risultati forniti dalle prove di verifica.

Siena 10 giugno 2011

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Anno Scolastico 2010/2011 - Programma di Storia dell’arte

Docente: Luciano Cateni - Classe: 2 B

L'Impero romano muore: nasce il Sacro Romano Impero

N. 1 - L'arte della tarda romanità

N. 2 - L'arte paleocristiana

N. 3 - L'architettura

N. 4 - Il mosaico a Roma ed a Ravenna

N. 5 - L'arte barbarica e le cosiddette "arti minori"

N. 6 - L'arte della rinascenza carolingia e ottoniana

Il Romanico. L'arte nell'età dei Comuni

N. 1 - Romano e Romanico

N. 2 - Caratteri generali dell'architettura romanica

N. 3 - Il Romanico in Italia: architettura, scultura e pittura

Il Gotico

N. 1 - Il Duecento e l'arte gotica

N. 2 - Benedetto Antelami

N. 3 - L'architettura gotica in Francia e in Italia

N. 4 - La scultura gotica: Nicola Pisano, Giovanni Pisano, Arnolfo di Cambio

N. 5 - Pittura gotica in Europa e in Italia: le vetrate, Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Pietro Cavallini

IL DOCENTE GLI STUDENTI

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RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE: FRATI LUCIA

MATERIA: MATEMATICA E FISICA CLASSE 2^ B

1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.:

La classe, rispetto allo scorso anno, appare meno interessata al lavoro scolastico. Si sono aggiunti

tre nuovi alunni dei quali due provenienti da questo istituto e un’alunna proveniente dal liceo della

formazione. Il lavoro è più caotico, gli interventi didattici meno incisivi per il clima di apatia che si

respira. Permangono irrisolte gravi situazioni per quanto concerne il rendimento scolastico in

particolare per la presenza di alunni che hanno mostrato un totale disinteresse per la materia. Nel

secondo quadrimestre qualcuno si è lentamente svegliato dal torpore e si è dato da fare, ma

l’interesse si è limitato al raggiungimento della sufficienza.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI:

Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti dalla programmazione di inizio anno per la

maggior parte degli studenti. Il gruppo di alunni che non li ha raggiunti non si è impegnato nello

studio, ha lavorato poco a casa e non ha partecipato allo sportello didattico settimanale che ha

avuto luogo ogni mercoledì dalle 14:00 alle 16:00 a partire dal mese di novembre e per l’intero

anno scolastico.

3.PROGRAMMA SVOLTO:

vedi programma svolto allegato

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

nessuno

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI:

Le spiegazioni sono state prevalentemente di tipo tradizionale con esercizi dimostrativi ed

esercitazioni di carattere formativo, individuali e di gruppo, di applicazione dei contenuti studiati,

con eventuale recupero degli argomenti meno chiari e successiva verifica individuale complessiva.

Sicuramente la metodologia più proficua è stata la lezione partecipata con continui riferimenti alla

realtà attraverso dei veri e propri “problemi reali” come suggerito dalle indicazioni nazionali.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

I criteri di valutazione e le modalità di verifica sono stati quelli già presentati nella programmazione,

che all’inizio dell’anno sono stati esaurientemente illustrati e spiegati ai ragazzi; inoltre per ogni

verifica è stata anticipatamente decisa la data e esplicitato il contenuto; inoltre la consegna è

avvenuta tempestivamente con valutazione oggettiva.

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PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Classe II a.s. 2010/2011

1° MODULO – IL CALCOLO LETTERALE (RIPASSO)

U.D. 1 – I monomie i polinomi

1. Che cosa sono i monomi 2. Le operazioni con i monomi 3. Massimo comune divisore e minimo comune multiplo tra monomi 4. Che cosa sono i polinomi 5. Le operazioni con i polinomi 6. I prodotti notevoli 7. Le funzioni polinomiali

2° MODULO – LA DIVISIONE TRA POLINOMI, LA SCOMPOSIZIONE IN FATTORI

U.D. 2 – La divisione tra polinomi

1. La regola di Ruffini 2. Il teorema del resto 3. il teorema di Ruffini

U.D. 3 - La scomposizione in fattori

1. La scomposizione in fattori dei polinomi

2. Il M.C.D. e il m.c.m. tra polinomi

3° MODULO –LE FRAZIONI ALGEBRICHE, LE EQUAZIONI FRATTE E LETTERALI

U.D. 4 - Le frazioni algebriche

1. Le frazioni algebriche

2. Semplificazione e campo di esistenza di una frazione algebrica

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U.D. 5 – Le equazioni fratte e letterali

1. Le equazioni numeriche fratte

2. le equazioni letterali intere

PROGRAMMA SVOLTO DI FISICA Classe II a.s. 2010/2011

MODULO A – Grandezze e misure

1. Le grandezze

• La misura delle grandezze

• Il sistema internazionale di unità

• La lunghezza

• Area e volume

• L’intervallo di tempo

• Massa e densità

2. Strumenti matematici

• I rapporti

• Le proporzioni

• Le percentuali

• I grafici

• La proporzionalità diretta e inversa

• La proporzionalità quadratica

• Come si legge una formula e un grafico

• Le potenze di 10

• Le equazioni

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3. La misura

• Gli strumenti

• L’incertezza delle misure

• Il valore medio e l’incertezza

• Le cifre significative

• La notazione scientifica

4. Le forze

• Le forze cambiano la velocità

• La misura delle forze

• La somma delle forze

• I vettori

• Le operazioni con i vettori

• La forza-peso e la massa

• Le forze di attrito

• La forza elastica

• Leggi sperimentali e modelli

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RELAZIONE FINALE A.S.20010/2011

Classe 2^ B

DOCENTE: Anna Taddeo

DISCIPLINA: Scienze Naturali e Chimica

1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.

La classe, rispetto all’anno scolastico precedente appare meno interessata al lavoro scolastico. Si sono aggiunti tre nuovi alunni dei quali due provenienti da questo istituto e una alunna proveniente dal liceo della formazione. Il lavoro è più caotico, gli interventi didattici meno incisivi per il clima di apatia e /o rilassatezza che si respira. Permangono, irrisolte, gravi situazioni per quanto concerne il rendimento scolastico in particolare per due alunni i quali hanno mostrato un totale disinteresse per la materia limitandosi all’atto di presenza in classe. Nel secondo quadrimestre, qualcuno si è lentamente risvegliato dal torpore e si è dato da fare ma l’interesse si è limitato al raggiungimento della sufficienza.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti nel Piano Individuale di Lavoro di inizio anno, per un discreto numero di studenti. Il gruppo di alunni che non li ha raggiunti non si è impegnato nello studio, non ha lavorato a casa e non ha partecipato al recupero settimanale che ha avuto luogo ogni Mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 a partire dal mese di Novembre e per l’intero anno scolastico. Si sono inoltre svolti incontri di Educazione alla Salute promossi in collaborazione con la Asl 7 di Siena ai quali gli studenti hanno partecipato con interesse.

3. PROGRAMMA SVOLTO

Vedi allegato

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI

Nessuno

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI

Indicazione delle metodologie utilizzate in prevalenza:

• lezione partecipata

• problem solving

• lezione frontale

• correzione collettiva di esercizi assegnati

• stesura di semplici schede di laboratorio

• lavori di gruppo con tutor per recupero in itinere

• sportello didattico pomeridiano di durata annuale

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METODOLOGIE CHE HANNO DATO RISPOSTE POSITIVE / NEGATIVE DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DEGLI ALUNNI: tutte giocano un ruolo importante, ma sicuramente la metodologia più proficua è la lezione partecipata. L’uso prevalente di una rispetto all’altra dipende da molte variabili: possesso di adeguati strumenti di cultura di base (saper leggere , scrivere e interpretare un testo, saper svolgere semplici

calcoli) argomento da trattare ( quanto è concreto e verificabile da parte dei ragazzi o quanto si riferisca ad argomenti teorici per

i quali è richiesta una certa capacità di astrazione) applicazione e partecipazione al lavoro in classe rielaborazione dei contenuti nel lavoro a casa e ultimo ma non meno importante un concreto interesse per la disciplina. La lezione frontale risulta sempre la più pesante.Tuttavia la materia necessita anche di queste e gli esiti di apprendimento sono molto legati alla capacità di concentrazione e di astrazione dei singoli alunni. Molte difficoltà potrebbero essere superate con l’allestimento di un laboratorio a norma ma in mancanza di ciò l’uso di internet e di DVD con il laboratorio virtuale offre un valido aiuto. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA A DOTTATI:

I criteri di valutazione e le modalità di verifica ,sono allegati alla programmazione annuale. La trasparenza del processo valutativo attuato per studenti e famiglie è stato così articolato: lettura e spiegazione dei criteri di valutazione all’inizio dell’anno scolastico esplicitazione di data e contenuto della verifica scritta comunicazione tempestiva della valutazione correzione in classe della verifica stretti rapporti con le famiglie e/o tutori degli alunni tramite colloqui, telefonate o comunicazioni scritte comunicazione alle famiglie riguardo alle assenze o a gravi episodi disciplinari 7. SUGGERIMENTI Fondamentale è il raccordo e la continua collaborazione tra docenti e famiglie per l’attivazione di strategie finalizzate al benessere psico-fisico dell’alunno/a nella continua ricerca di ciò che è meglio per loro e per la classe.

PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE NATURALI a.s. 2010 / 2011

Classe 2° sez. A/B/C

CHIMICA Libro di testo: “La chimica in moduli” A+B” “ C+D+E”

Valitutti,Tifi, Gentile Ed. Zanichelli

MODULO C “ ALL’ INTERNO DELL’ ATOMO”

UD 1 Le particelle dell’atomo

UD 2 L’atomo e i livelli di energia UD 3 Il sistema periodico UD 4 Il modello a orbitali

MODULO D “DAGLI ATOMI ALLE MOLECOLE”

UD 1 I legami chimici

BIOLOGIA Libro di testo:”Il pianeta vivente”

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Giovanna Zunica Ed. Zanichelli

MODULO A “ LE BASI DELL’ORGANIZZAZIONE”

UD 1 Le proprietà fondamentali dei viventi

UD 2 Le sostanze dei viventi UD 3 Le cellule

UD 4 Le membrane e gli scambi con l’ambiente

Siena, 27 Maggio 2011

Prof.ssa Anna Taddeo alunni

Relazione finale

A.S. 2010/2011 sezione ISTITUTO D’ARTE

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE PIRRETTI LUIGI

MATERIA Tecnologia delle arti applicate – classe II B

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al

punto di partenza:

Si registra un miglioramento delle insufficienze riscontrate nel 1° quadrimestre con un panorama

complessivo medio – alto dei voti assegnati nella disciplina

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale del docente)

a) raggiunti: Conoscenza generale degli elementi di base delle principali tecniche pittoriche b) raggiunti parzialmente o non raggiunti ( con opportuna motivazione/analisi delle cause del mancato

raggiungimento degli stessi); c) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo a.s.

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3.PROGRAMMA SVOLTO (eventualmente in allegato):

Gli acrilici – la pittura a tempera – le modalità di stesura degli impasti cromatici – l’acquerello – la gouache – i pastelli

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel

processo di apprendimento):

Lezione frontale 6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

Si sono svolte verifiche sia di tipo scritto sia di tipo orale volte soprattutto a valutare la conoscenza degli argomenti oggetto del programma del corso

7. SUGGERIMENTI

Programma di Tecnologia delle arti applicate

Classe II B

La pittura acrilica

• I costituenti dei colori acrilici

• storia dei colori acrilici

• vantaggi e svantaggi dell’uso degli acrilici

• i supporti e le tecniche utilizzate nella pittura acrilica

La stesura degli impasti cromatici

• Differenza tra supporti mobili e pitture murali

• la campitura e il chiaroscuro: differenze

• la sfumatura e la velatura: terminologia usata

• stesura materia e sgocciolatura: significato dei termini

La pittura a tempera

• Nozioni storiche

• i costituenti principali

• la tempera alla colla

• i vari tipi di colle usate nella pittura a tempera

• la tempera alla caseina

• la tempera all’uovo

• i pigmenti

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• i supporti per la tempera e loro preparazione

L’acquerello

• Nozioni storiche

• i leganti e gli additivi

• i supporti e la loro preparazione per la pittura

• le tecniche di utilizzo

La gouache

• Nozioni storiche

• le caratteristiche

• i supporti utilizzati

• le tecniche

I pastelli

• Cenni storici

• la composizione dei pastelli

• preparazione dei pastelli

• i supporti utilizzati

• le tecniche

Gli alunni Il professore

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A.S. 2010/11 classe 2B sezione Pittura

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE: Giovanna Cosentino

MATERIA: Disegno Geometrico

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.

La classe, per carattere, sempre poco disponibile ai richiami finalizzati all’acquisizione di una maggiore

responsabilità comportamentale, al fine di ottenere ordine, precisione, puntualità, ancora oggi, fatta

eccezione per pochi, conserva le sue caratteristiche originarie. Solo negli ultimi mesi dell’anno scolastico ha

dimostrato un maggior interesse e una più adeguata partecipazione ai temi proposti. Permangono tuttavia

grosse lacune per quegli alunni, la cui applicazione è risultata assente per tutto l’intero anno scolastico.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Dell’intera classe, solo in pochi hanno acquisito la consapevolezza del rigore tecnico e dell’esercizio

mentale che il disegno geometrico richiede e che non è solo riducibile ad un atto tecnico, ma è soprattutto

forma di conoscenza della realtà; la maggior parte finalizza la disciplina a un uso più o meno corretto degli

strumenti tradizionali e alla sommaria applicazione , quasi sempre meccanica delle principali sue

applicazioni: sezioni, ombre, ecc…

3.PROGRAMMA SVOLTO:

. Sezioni

. Intersezione e compenetrazione

. Ombre

U.D. 1 a) Concetto di sezione

b) sezione in P.O. di gruppi di solidi determinata da piani paralleli ai quadri

c) “ “ “ “ “ proiettanti “

d) riporto in assonometria

e) ribaltamento del piano e ritrovamento della sezione in vera grandezza

b) scale di proporzione e applicazione

c) oggetto di designer in P.O e Assonometria

U.D. 2 a) Concetto di intersezione e compenetrazione

b) ritrovamento in P.O. dei punti di inters. tra solidi e rette

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c) “ “ delle rette di inters. tra solidi e poligoni

d) “ “ delle rette di compenetrazioni tra solido e solido

c) Riporto in assonometria

U.D. 3 a) Teoria delle ombre: principi generali

b) Elementi che intervengono nella determinazione delle ombre: provenienza, direzione,inclinazione

c) ombra propria e portata, reale e virtuale

U.D. 4 a) Ombre in assonometria

b) ombre di segmenti

c) “ figure piane

d) “ solidi

e) “ gruppi di solidi

U.D. 5 a) Ombre in proiezione ortogonale

b) ombre di segmenti

c) “ figure piane

d) “ solidi

e) “ gruppi di solidi

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI

Il piano di lavoro è stato articolato in Unità Didattiche di durata variabile a seconda della complessità

dell’argomento trattato. I contenuti sono stati introdotti teoricamente con lezioni frontali, ponendo la

classe davanti ad un “problema da risolvere”, aprendo una discussione ed invitando ognuno ad intervenire

con il proprio contributo al fine di stimolare interesse e partecipazione; ha avuto seguito poi la dovuta

spiegazione alla lavagna accompagnata da esempi chiarificatori grafici e tridimensionali. Ampio spazio è

stato dato alle esercitazioni grafiche conseguenti , finalizzate a far si che lo studente si impadronisca

dell’argomento in misura adeguata

Per le spiegazioni si è fatto largo uso della lavagna tradizionale, dei gessi colorati e dei modelli dei piani e

dei solidi geometrici. Per le esercitazioni grafiche, ci siamo serviti di fotocopie e materiale di archivio, è

stata utilizzata la normale strumentazione da disegno e supporti cartacei di diverso tipo.

6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

In relazione alle finalità ed agli obiettivi da perseguire le verifiche sono state prevalentemente grafiche.

Generalmente una o più di una verifica per ogni U.D. ed in caso di risultati negativi per una parte

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consistente della classe è stata effettuata una verifica di recupero. Per la valutazione finale si è tenuto

conto:

• della situazione di partenza

• dei progressi conseguiti in base ai risultati emersi dalle verifiche

• dell’acquisizione di una graduale autonomia nella gestione di spazi e tempi di lavoro

• dell’interesse, della partecipazione e del’impegno dimostrati

• del rispetto delle scadenze

• dell’apporto personale ai lavori di gruppo

• della puntualità e della presenza alle lezioni

Siena 3/6/2011 Il Docente

Giovanna Cosentino

PROGRAMMA SVOLTO

DISEGNO GEOMETRICO

CLASSE 2°B a.s.2010/11

DOCENTE: GIOVANNA COSENTINO

. Sezioni

. Intersezione e compenetrazione

. Ombre

U.D. 1 a) Concetto di sezione

b) sezione in P.O. di gruppi di solidi determinata da piani paralleli ai quadri

c) “ “ “ “ “ proiettanti “

d) riporto in assonometria

e) ribaltamento del piano e ritrovamento della sezione in vera grandezza

U.D. 2 a) Concetto di intersezione e compenetrazione

b) ritrovamento in P.O. dei punti di inters. tra solidi e rette

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c) “ “ delle rette di inters. tra solidi e poligoni

d) “ “ delle rette di compenetrazioni tra solido e solido

c) Riporto in assonometria

U.D. 3 a) Teoria delle ombre: principi generali

b) Elementi che intervengono nella determinazione delle ombre: provenienza, dire- direzione, inclinazione

c) ombra propria e portata, reale e virtuale

U.D. 4 a) Ombre in assonometria

b) ombre di segmenti

c) “ figure piane

d) “ solidi

e) “ gruppi di solidi

U.D. 5 a) Ombre in proiezione ortogonale

b) ombre di segmenti

c) “ figure piane

d) “ solidi

e) “ gruppi di solidi

U.D.6 a)proiezione ortogonale di solidi inclinati rispetto ai piani di proiez. con il

metodo del piano ausiliare.

Siena 3/6/2011

IL DOCENTE

Giovanna Casentino

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A.S. 2010-2011 classe II B sezione Pittura RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Andrea Fagioli MATERIA: Plastica

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO

Nella classe sono presenti due studenti seguiti da sostegno che hanno frequentato regolarmente le lezioni, seguendo lo stesso programma della classe. La classe ha frequentato le lezioni regolarmente, tanto da creare un buon rapporto interpersonale e da far emergere un profilo positivo per quanto riguarda la socializzazione. Questo ha fatto sì che ogni alunno sia riuscito ad esprimersi secondo le proprie attitudini.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

La classe ha raggiunto un responsabile e corretto comportamento nei confronti di sé, dei compagni e degli

impegni di lavoro.

La classe ha acquisito solo parzialmente una completa autonomia e maturità nel metodo di lavoro, pur in

un miglioramento complessivo nell’uso dei linguaggi specifici della disciplina.

Gli studenti hanno inoltre sviluppato una più matura consapevolezza delle proprie capacità e dei propri

limiti, migliorando anche l’attenzione al rispetto dei compagni, dell’ambiente e della collettività.

3.PROGRAMMA SVOLTO:

La programmazione è stata suddivisa in Unità Didattiche a tema, con tempistiche esecutive differenti in

relazione ai livelli di difficoltà di ognuna.

1. Progettazione e realizzazione di un elaborato in creta a tutto tondo relativo all’interpretazione di un

versetto o una poesia a scelta dell’alunno.

2. Modellato dal vero di ornati e decorazioni vegetali presenti nei gessi dell’Istituto.

3. Realizzazione di un “gioiello” utilizzando tappo, gabbietta ed eventuali imballaggi della bottiglia di

spumante.

4. Progettazione e realizzazione di un bassorilievo riguardante i quattro elementi empedoclei (terra,

aria, acqua, fuoco).

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5. Progettazione e realizzazione di un bassorilievo in creta raffigurante un modo di dire o un

proverbio.

Gli elaborati plastici sono stati cotti nel forno della scuola.

4. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI

Le lezioni sono state frontali, con interventi individuali su ciascun allievo volti a migliorare la realizzazione

dell’elaborato e le specifiche attitudini. Sono stati impiegati materiali grafici necessari all’elaborazione e alla

realizzazione della progettazione. Sono stati utilizzati tutti i materiali idonei alla modellazione della creta.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

voto 1-3 mancanza totale di conoscenze,

mancanza di abilità valutabili,

rifiuto di partecipazione

voto 4: incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza,

uso elementare non pertinente di elementi tecnici,

errori gravi nella simbologia e nell’applicazione

voto 5: conoscenza e comprensione approssimativa dei contenuti,

linguaggio grafico generalmente inadeguato

voto 6: lievi errori formali, linguaggio grafico generalmente appropriato, conoscenza e comprensione sufficientemente chiare

voto 7: linguaggio grafico adeguato,

conoscenza e comprensione chiare ed assimilate,

applicazione pratica corretta

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voto 8-10: linguaggio grafico corretto, personale ed originale,

conoscenze complete e approfondite e rielaborate,

applicazione pratica autonoma, creativa ed originale,

possesso di un valido metodo di lavoro.

I criteri di valutazione finale hanno tenuto conto: • dei risultati delle verifiche,

• del livello di partenza,

• del grado di conoscenze specifiche acquisite,

• dell’impegno e della partecipazione alle lezioni,

• della puntualità nel rispetto delle scadenze,

• di fattori extra-scolastici condizionanti.

L’insegnante

(Andrea Fagioli)

a.s. 2010-2011

PROGRAMMA FINALE

Plastica

classe II B – Sezione Pittura

prof. Andrea Fagioli

La programmazione è stata suddivisa in Unità didattiche a tema, con tempistiche esecutive differenti in

relazione ai livelli di difficoltà di ognuna.

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Primo quadrimestre

Unità didattiche:

6. Progettazione e realizzazione di un elaborato in creta a tutto tondo relativo all’interpretazione di un

versetto o una poesia a scelta dell’alunno.

7. Modellato dal vero di ornati e decorazioni vegetali presenti nei gessi dell’Istituto.

8. Realizzazione di un “gioiello” utilizzando tappo, gabbietta ed eventuali imballaggi della bottiglia di

spumante.

Secondo quadrimestre

Unità didattiche:

9. Progettazione e realizzazione di un bassorilievo riguardante i quattro elementi empedoclei (terra,

aria, acqua, fuoco).

10. Progettazione e realizzazione di un bassorilievo in creta raffigurante un modo di dire o un

proverbio.

Gli elaborati plastici sono stati cotti nel forno della scuola.

L’insegnante

(Andrea Fagioli)

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A.S. 2010 – 11, sezione: Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” Siena

RELAZIONE FINALE dell’insegnante: Cesare Baglioni

Disegno Professionale di Pittura, classe 2° B, sezione Pittura.

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.

La caratteristica della classe è quella di essere un po’ vagabonda, cioè di non

impegnarsi abbastanza anche nelle materie artistiche. Inoltre questa ha risentito

della presenza di alcuni studenti ripetenti di maggiore età che con il loro

comportamento di

superiorità hanno influenzato negativamente la scolaresca, composta

sostanzialmente di ragazzi dall’atteggiamento infantile. Perciò il mio compito non è

stato facile e si è basato, da un lato, sul rispetto delle regole scolastiche e dall’altro

stimolando la classe ad impegnarsi di più, mediante la conoscenza di vari eventi

artistici ed infine aiutando i vari studenti a migliorare le loro capacità

rappresentative e creative. Inoltre ho cercato di cambiare il più possibile gli

argomenti del programma. Nell’opera di miglioramento dell’atteggiamento della

classe sono stato aiutato anche dall’ insegnante di sostegno, che ha curato più la

relazione con gli studenti. Comunque con il passare del tempo l’atteggiamento della

classe è migliorato, perché invece di seguire gli esempi poco positivi, ogni studente

ha iniziato ha evidenziare una certa autonomia e un modo di operare personale,

determinando una sana competizione per la realizzazione dei lavori assegnati.

Questo ha permesso di dare più impulso allo svolgimento del programma,

permettendo anche di ottenere dei buoni risultati e il miglioramento delle capacità

degli studenti.

2. FINALITA’ OBIETTIVI DISCIPLINARI

Conseguenza positiva del miglioramento dell’atteggiamento degli studenti verso la

materia e il mio insegnamento sono stati il raggiungimento delle finalità e degli

obiettivi didattici stabiliti nel programma iniziale. Infatti abbiamo realizzato:

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l’introduzione graduale alle conoscenze della metodologia progettuale, la

conoscenza delle principali tecniche grafiche pittoriche, il miglioramento della

raffigurazione della realtà e della creatività, con riferimenti agli elementi strutturali

della visione

e alla storia dell’arte.

3. PROGRAMMA SVOLTO (vedi programma allegato)

Il programma ha risentito dell’atteggiamento della classe, ma anche del fatto che

questa lavora lentamente, perché non si concentra sul lavoro, che viene fatto

soprattutto a scuola. Quindi i due principali temi, affrontati sono stati portati molto

a lungo, inducendomi, prima, a cambiare il tema iniziale, perché gli studenti non lo

sopportavano più, mentre il secondo non si è completato, come si vede anche dal

programma finale.

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI

In questa situazione di rapporto difficoltoso con gli studenti, non è stato possibile

effettuare un legame interdisciplinare con altre materie. Così ho preferito stabilire

certi contatti quando la classe aveva consolidate certe conoscenze di base.

L’unico rapporto che ho stabilito è stato quello di far partecipare la classe ad alcuni

concorsi esterni, che hanno riscosso l’interesse degli studenti più preparati.

5. LE METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI

Le metodologie e gli strumenti sono stati quelli scritti nel programma iniziale.

L’unica novità didattica che ho sperimentato, alcune volte, è stata quella di

coinvolgere maggiormente la classe nella spiegazione degli argomenti di

progettazione, provando ha interrogare gli studenti su questi e far spiegare a loro

i contenuti da me trattati durante la lezione.

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6. CRITERI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI

I criteri di valutazione sono stati quelli esposti nel programma iniziale.

7. SUGGERIMENTI

Ho trovato la classe carente nella rappresentazione della realtà e nel disegno dal

vero,

perciò, l’anno prossimo in vista dell’esame del terzo anno, occorrerebbe curare

questo aspetto, da parte della materia specifica e anche dalla mia.

Siena 11/6/2011

L’insegnante

PIANO DI LAVORO EFFETTUATO A. S. 2010-11,

DELL’INSEGNANTE Cesare Baglioni

MATERIA Disegno Professionale di Pittura

CLASSE: 2° B SEZ. Pittura

OBIETTIVI DEL PROGRAMMA

Nell’effettuazione del programma sono stati tenuti in considerazione gli stessi obiettivi:

introdurre gradualmente lo studente alla conoscenza dei principi della metodologia progettuale di elaborati grafici- pittorici; insieme ad appropriate tecniche, strumenti e materiali; migliorare la raffigurazione della realtà sia dal vero che riprodotta da immagini ed allo stesso tempo sviluppare la creatività dell’alunno; informare gli studenti su gli elementi strutturali della rappresentazione visiva, con riferimenti alla storia dell’ arte moderna e contemporanea.

Gli argomenti del programma saranno suddivisi in nove unità didattiche, che sono state effettuate, in modo alterno, nel primo e nel secondo quadrimestre.

CONTENUTI DEL PROGRAMMA

U. D. 1, METODOLOGIA DELLA PROGETTAZIONE

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Spiegazione della metodologia progettuale di vari elaborati grafico –pittorici,. effettuata prima di ogni lavoro;

U. D. 2, FORMA E FIGURA

Continuazione del lavoro dello scorso anno: copia ed elaborazione personale grafico pittorica di un’immagine fotografica del volto dello studente, per effettuare una serie d’esperienze tecniche, d’imitazione e invenzione artistica per elaborare un’immagine creativa, o una copia realista di questo, per poi impaginarla, insieme alle scritte, sulla copertina della cartellina. Tale ricerca è stata ripetuta nelle fasi iniziali: 1) copia della foto con lucido lineare particolarieggiato, ingrandimento del disegno con quadrettatura modulare, imitazione della foto con disegno a chiaroscuro; 2) raffigurazione pittorica della foto con scalature di tre tonalità piatte di grigio, più bianco e nero, per i nuovi studenti e quelli rimasti indietro; 3) Raffigurazione dell’immagine in negativo; 4) raffigurazione pittorica sfumata;. 5) elaborazione creativa personale (tecnica: lapis, matita, pennarelli, tempera, acrilico ). Tale ricerca è stata affiancata da qualche lezione sulla Pop Art. Una selezione di queste opere grafiche sono state esposte nella mostra didattica della scuola, tra novembre, dicembre 2011;

U. D. 3, VOLUME E CONTRASTO

Importanza della luce e dell’ombra per la resa del volume, significato di volume, piani in

rilievo sul piano di fondo, sotto squadri, esercizi di resa del volume sul piano bidimensionale: alfabetizzazione sulla gradazione dei toni, sul chiaroscuro e sfumature tonali,esercitazioni sulle variazioni di tono per ottenere spazi concavi o convessi (tecnica: lapis, matita, pennarelli, penna a china);

U. D. 4, CARATTERI DELLE SCRITTE E COMPOSIZIONE DI QUESTE ENTRO UNO SPAZIO DETERMINATO,

Informazione su i caratteri principali delle scritte e loro costruzione, elaborazione di scritte personali, vari tipi di composizioni delle scritte entro lo spazio della cartellina individuale di ogni studente (tecnica: lapis, pastelli ,matite pennarelli, colori acrilici);

U. D. 5, REALIZZAZIONE DELLA CARTELLINA PERSONALE, impaginando la migliore

elaborazione personale dell’ immagine dello studente, insieme alle scritte

necessarie, del carattere preferito, tale lavoro è stato effettuato sia a casa che a scuola

(tecniche grafiche e pittoriche);

U. D. 6, ELABORATO ISPIRATO AL MONDO DEL CIRCO E DEI SALTIMBANCHI,

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Lavoro grafico-pittorico ispirato dalla visione della mostra delle stampe di Picasso

(tecniche grafiche e pittoriche);

U. D. 7, PROGETTAZIONE DELL’IMMAGINE DI UN MANIFESTO SULLA NASCITA, promosso da un’associazione di dottori, lavoro effettuato da un numero limitato di studenti con bozzetti in scala, grafico – pittorici. Tale lavoro è stato introdotto dalla spiegazione sul manifesto, concezione, struttura, formati, composizione grafica, suddivisioni proporzionali di questo e riduzioni in scala, (tecniche grafiche e pittoriche);

U. D.8, IDEAZIONE DI UN LAVORO GRAFICO SULL’ OTTO MARZO, per la festa della donna, effettuato da un numero limitato di studenti (tecniche grafiche);

U. D. 9, RAFFIGURAZIONE ED ELABORAZIONE PERSONALE DEGLI ANIMALI DELLE CONTRADE e della forme delle bandiere di queste.

Progettazione delle nuove figure degli animali delle contrade, del Palio di Siena e delle nuove forme delle bandiere di queste. nelle seguenti fasi:

1)”Elaborazione degli animali”, ricerca della raffigurazione realistica di questi,

dell’iconografia esistente nelle contrade, successiva elaborazione araldica e personale della bestia, inserita in uno stemma di varia forma. Per la lentezza del lavoro degli studenti non è stato possibile effettuare le ultime due: 2) Elaborazione delle bandiere,

3) composizione tra l’arabesco della stoffa. (varie tecniche grafiche e pittoriche).

I metodi di lavoro, gli strumenti didattici, la modalità di verifica e valutazione, i criteri di valutazione, la valutazione finale, i rapporti pluridisciplinari e gli interventi didattici sono stati quelli scritti nel programma iniziale, di cui parlerò nella relazione finale.

Nel corso dell’anno la classe ha visto e seguito le spiegazioni delle seguenti iniziative artistiche a Siena: mostre “Mestieri d’Autore” Magazzini del Sale, la mostra “Collettiva di Natale” bar il Palio, L’esposizione “ Pablo Ricasso i Saltimbanchi” stampe grafiche di Picasso, Museo d’arte per bambini, Museo S.M. della Scala, visita guidata all’esposizione delle opere di Annigoni, Magazzini del Sale.

Siena 20/10/2010 l’ insegnante

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RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE

LABORATORIO DI TECNICHE MURALI

Docente: Prof.Ferrero Ilaria

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S

Gli studenti hanno conseguito una discreta e in taluni ottima padronanza dei metodi operativi e dei materiali impiegati

attraverso il corretto uso delle tecniche pittoriche apprese nel corso del triennio.

Hanno maturato una sufficiente autonomia critica e alcuni di loro sperimentato nuovi linguaggi e metodi di

rappresentazione ( linguaggi multimediali, fumetto, fotografia)

Permane peraltro una certa resistenza a seguire le indicazioni operative consigliate e al rispetto dei tempi di

consegna.

Buono il dialogo educativo, il rispetto dei ruoli e il coinvolgimento nelle attività di progetto d’Istituto.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI

Gli obbiettivi disciplinari che le esperienze si sono proposte di raggiungere hanno incluso una gamma di

processi che mirano all’acquisizione di:

a) approccio ad una metodologia progettuale che vede nell’analisi del problema proposto e le probabili

strategie operative i principali momenti del processo formativo e metodologico.

b) la sperimentazione di strumenti tecnici e abilità necessarie a produrre in modo consapevole messaggi

visuali.

c) l’acquisizione, nel linguaggio verbale, di una terminologia appropriata specifica della disciplina.

Obiettivi parzialmente raggiunti: in alcuni alunni manca completamente il senso di scansione temporale e il

rispetto dei tempi di consegna . Si pensa di intervenire dando tempi di scadenza più precisi e la suddivisione delle

consegne in unità più piccole.

3. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI

Fondamentale è pertanto il collegamento con la progettazione e il disegno professionale, premessa indispensabile per lo sviluppo coerente e tecnicamente valido degli elaborati

4. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI:

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Lo studente ha raggiunto una formazione di base nel campo delle varie esperienze tecniche attraverso la presa di

coscienza di una cultura specifica nel campo delle arti grafico-pittoriche partendo anche dal patrimonio e dalle

conoscenze personali attraverso :

- Consegna delle indicazioni inerenti la procedura corretta con cui si applicano i materiali pittorici sui vari supporti sia in forma verbale sia tramite esemplificazioni dirette (esempi pratici) o tratti dalla storia dell’arte

- Richiesta di accettazione delle indicazioni procedurali indicate dal docente e ripetizione delle esercitazioni al fine di migliorare le proprie capacità.

- Consegna di un iter progettuale: importanza di dotarsi di un metodo ragionato per risolvere situazioni problematiche, con le seguenti attività: dare all’alunno gli strumenti necessari a risolvere eventuali difficoltà e trasformare l’eventuale errore in una possibilità di accrescimento personale (problem solving)

- abitudine all’osservazione: riconoscimento della dimensione autonoma e creativa, con le seguenti attività: capacità di motivare le proprie scelte e sensibilizzazione del gusto estetico, riconoscimento delle forme stereotipe

- Rispetto dei tempi e di consegna.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI

vedi allegato A

Siena 27/05/2011 la Docente Prof. ILARIA FERRERO

PROGRAMMA SVOLTO

LABORATORIO DI TECNICHE MURALI

Docente: Prof. Ferrero Ilaria

6. PROGRAMMA SVOLTO:

I° quadrimestre: La miniatura celtica: “La cattura di Gesù, La Vergine e il bambinello e il Ritratto di San

Luca”;

- ingrandimento mediante griglia

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- preparazione fondi

- copia ad acquerello su carta

II° quadrimestre: La miniatura italiana: Liberale da Verona e Gerolamo da Cremona

- ingrandimento mediante griglia

- preparazione fondi

- copia ad acquerello su carta

Particolari della pavimentazione del Duomo di Siena

“Le Sibille”

- ingrandimento mediante griglia

- preparazione fondi

- copia ad acquerello su carta

PROGETTI: Alcuni alunni hanno partecipato alla progettazione della decorazione del nuovo reparto di

Rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale delle Scotte.

Il concorso di Satira intitolato a M.Maccari è stato soppresso per mancanza di stanziamenti. Sono state

realizzate scatole dipinte a mano e oggettistica per il mercatino di beneficenza di Natale a favore dei

bambini adottati a distanza in Africa.

7. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI

vedi allegato A.

8. CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI

Una parte del ricavato dell’acquisto delle scatoline è stato utilizzato per rimborsare l’acquisto di cartucce di

inchiostro per la stampante. Si può ipotizzare un fondo per l’acquisto di materiale minuto per i laboratori

(fogli di carta, cartoncino, ad uso degli alunni più disagiati,)

Siena 25/05/2011 la Docente Prof. ILARIA FERRERO

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ALLEGATO A. Criteri di Valutazione Area Propedeutica e di Sezione

Laboratori di Pittura.

Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando:

nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune;

non si rilevano errori nell’uso degli strumenti tecnici;

l’elaborato risponde generalmente al tema proposto;

il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato;

non si rilevano gravi errori nell’esecuzione;

l’impaginazione è sufficientemente adeguata.

Corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento.

Area propedeutica e di sezione:

mancanza totale di conoscenze;

mancanza di abilità valutabili;

rifiuto di partecipazione; livello 1°( voto 1-3)

incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza;

uso elementare o non pertinente degli strumenti tecnici;

errori gravi nella simbologia e nell’applicazione; livello 2° (voto 4)

conoscenza e comprensione dei contenuti approssimativa;

errori non gravi nell’uso della simbologia;

errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici;

linguaggio grafico generalmente inadeguato; livello 3° (voto 5 )

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lievi errori formali;

linguaggio grafico generalmente appropriato;

conoscenza e comprensione sufficientemente chiare;

applicazione pratica generalmente corretta; livello 4° (voto 6)

linguaggio grafico adeguato;

conoscenza e comprensione chiare ed assimilate;

applicazione pratica corretta; livello 5° (voto 7)

linguaggio grafico corretto, personale ed originale;

conoscenze complete, approfondite e rielaborate;

applicazione pratica autonoma, creativa e originale;

possesso di un valido metodo di lavoro. livello 6° (voto 8-10)

Relazione finale

A.S. 2010.11 classe 2B sezione Istituto d’Arte

RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Prof. Mezzacasa Fiorella

MATERIA Laboratorio Arte delle lacche della doratura .

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al

punto di partenza:

Questa classe è composta da 19 ragazzi. Nell’ insieme questi allievi pur mostrando comportamenti tipici di questa fascia di età, pur avendo mantenuto le caratteristiche di partenza mostrandosi ancora eterogenei da più punti di vista del comportamento,nel profitto, della manualità, nella motivazione, si sono rivelati per la maggior parte interessati alla materia. C’è stato molto da fare perché nonostante la motivazione sono spesso propensi alla distrazione e alla leggerezza nel valutare le difficoltà a scapito del risultato. Non si sono infine rivelati insensibili ai numerosi richiami e i risultati medi dal punto di vista del profitto vanno dal più che sufficiente al più che buono

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale del docente)

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d) raggiunti: e) raggiunti parzialmente o non raggiunti ( con opportuna motivazione/analisi delle cause del mancato

raggiungimento degli stessi); f) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo a.s. Si sono raggiunti gli obiettivi prefissati in quanto questi ragazzi hanno imparato nuove tecniche e ne hanno approfondite altre attraverso la pratica , andando verso un approfondimento della cultura specifica delle tecniche relative alle arti figurative e soprattutto verso una maggiore consapevolezza finalizzata alla costruzione di un metodo di lavoro personale.

3.PROGRAMMA SVOLTO (in allegato):

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel

processo di apprendimento):

Metodologia e strumenti didattici (modalità di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi, sia disciplinari che trasversali concordati dal consiglio di classe.) • lezione frontale

• introduzione teorica degli argomenti in forma problematica Strumenti di lavoro • testi di consultazione: riviste, giornali, libri,foto. • Audiovisivi, proiettori,lavagna, lav.luminosa. • fotocopiatrice- P.C e stampante. • Materiale grafico/pittorico per la disciplina. • Visite guidate a Musei, Mostre, luoghi,eventi.

6. CRITERIi DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

Modalità di verifica e criteri di valutazione delle prove (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli strumenti di valutazione.) Strumenti di verifica: esercitazioni grafiche/pittoriche. Verifiche scritte/orali. Criteri di valutazione delle verifiche: rispondenza al tema proposto. Correttezza della composizione. Precisione esecutiva. Uso appropriato del linguaggio scelto. Adeguata impaginazione. Originalità nella rielaborazione del lavoro. Creatività personale. Valutazione La valutazone finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del: livello di partenza

- partecipazione e comportamento - impegno e continuità nell’applicazione allo studio - presenza assidua e attiva in classe - disponibilità verso gli insegnanti, i compagni e il personale ATA - accettazione e rispetto delle regole e delle date di scadenza - consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità - rispetto delle norme di comportamento all’interno dei laboratori - rispetto delle norme sulla sicurezza (legge 626) - rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici.

Siena 27.05.2011 L’Insegnante

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Attività Alternativa alla Religione Cattolica

a. s. 2010/ 2011

Docente: Pasqualina Frusciante

Classe 2B

Obiettivo del corso è stato quello di creare una sensibilità multiculturale educando alla convivenza sociale

nel rispetto delle differenze.

Si è tentato di individuare riti e usanze, che sono caratteristiche di un popolo e una posizione geografica e

da ciò capire i diversi approcci alle diverse credenze.

Molti artisti, oggi come in passato, hanno integrato le suggestioni derivate dal contatto con realtà lontane

alla propria arte.

L’arte, esprimendosi con un linguaggio universale rende più semplice l’avvicinarsi a culture diverse.

Si tenta di raggiungere tale obiettivo attraverso la lettura delle opere d’arte che sono state influenzate da

altre culture come è avvenuto con Picasso e l’Arte Africana, Delacroix e i suoi soggiorni nel mondo arabo,

Gauguin e la Polinesia, di opere d’arte dell’Africa, dell’Oceania, del Sud America e degli Indiani d’America.

Mappa del percorso:

Ogni studente ha scelto un’opera d’arte che ha subito influenza da altre culture extra europee o che sia

appartenente a una cultura extraeuropea.

Si sono analizzati i vari livelli di lettura delle opere e in particolare:

• Livello tecnico-strutturale

• Livello tecnico rappresentativo

• Livello visivo strutturale

• Livello linguistico espressivo

• Livello extratestuale

L’analisi delle opere è stato digitalizzato su un programma di presentazione ( Power Point)

Si sono andate a evidenziare i contributi e l’arricchimento che il multiculturalismo ha apportato nelle opere

da studiare.

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Le lezioni si sono tenute nell’aula computer

Si sono utilizzati programmi come Power Point e Photoshop

Sono state fatte 30 lezioni di 50 minuti ciascuna, in ogni lezione gli studenti hanno analizzato l’opera d’arte

da loro scelta da un elenco propostogli dall’insegnate

Si sono realizzate una ventina di schede di Power Point per ogni opera d’arte.

Le opere scelte sono :

Da dove veniamo, che siamo, dove andiamo di Paul Gauguin

La rinascita di Venere di Alì Hassan

La grande odalisca di Ingres

Lo stagno delle ninfee di Claude Monet

Ritratto di Emile Zolà di Eduard Manet

La donna dei manghi di Paul Gauguin

Bisce d’acqua di Gustav Klimt

Les Demoiselles d’Avignon di Pablo Picasso

Le bagnanti di Gauguin

Sotto l’onda al largo di Kanagawa di Hokusai Katsushika

Sculture dell’Isola di Pasqua