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EMOPATIE ANESTESIOLOGIA

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EMOPATIEANESTESIOLOGIA

IL SANGUEIL SANGUEL’apporto di materiali nutritizi e di regolazione, il prelievo di sostanze di rifiuto dalle cellule dell’intero organismo umano e la difesa da corpi patogeni e corpi estranei è assicurato da un tessuto connettivo fluido, racchiuso da un sistema di vasi comunicanti: il SANGUE. Esso è costituito, per un 55%, da il SANGUE. Esso è costituito, per un 55%, da una soluzione acquosa di proteine, lipidi, glucosio, aminoacidi e ioni, detta PLASMA. Il restante 45%, sono gli “elementi figurati” del sangue, quali gli ERITROCITI, i LEUCOCITI e i TROMBOCITI. I costituenti della parte corpuscolata sono prodotti dagli ORGANI EMOPOIETICI, ovvero dal midollo osseo rosso, dalla milza e dalle ghiandole linfatiche. sanguesangue sangue centrifugatosangue centrifugato

L’EMOPOIESIL’EMOPOIESI

Processo attraverso il quale a partire da una CELLULA Processo attraverso il quale a partire da una CELLULA

PLURIPOTENTE si formano tutte le diverse cellule del PLURIPOTENTE si formano tutte le diverse cellule del

sangue.sangue.

Durante lo sviluppo fetale l’emopoiesi si svolge dapprima Durante lo sviluppo fetale l’emopoiesi si svolge dapprima

nel sacco vitellino, successivamente nel fegato e nella nel sacco vitellino, successivamente nel fegato e nella

milza, e infine nel midollo osseo rosso presente nelle milza, e infine nel midollo osseo rosso presente nelle

ossa brevi e piatte e nelle epifisi delle ossa lunghe. ossa brevi e piatte e nelle epifisi delle ossa lunghe.

Tutto inizia da cellule

staminali totipotenti che si

differenziano già nel

periodo embrionale nel

midollo sono rappresentati

tutti gli stadi ma solo le

cellule differenziate

raggiungono il circolo.

ERITROPOIESI

Comporta quattro divisioni cellulari, a partire dal proeritroplasto, che si differenzia per stimolazione da parte dell’eritropoietina, derivano 16 eritrociti.

MIELOPOIESI O GRANULOCITOPOIESI, MONOCITOPOIESIMIELOPOIESI O GRANULOCITOPOIESI, MONOCITOPOIESI

La cellula staminale emopoietica da origine a mioeloblasti che , dopo una mitosi, si differenziano in promielociti capaci di dividersi più volte e produrre i mielociti delle tre serie, neutrofila, eusinofila e basofila successivamente immessi nel sangue dal quale raggiungono i tessuti connettivali.

La monocitopoiesi parte dallo stesso precursore mieloide.

LINFOCITOPOIESI

Si ha la produzione, nel midollo osseo, di cellule staminali linfoidi che, nello stesso midollo, sono in grado di differenziarsi in linfociti B e di migrare nel timo dove maturano in linfociti T.

PIASTRINOPOIESI

Le piastrine maturano a partire da precursori mieloidi che dopo mitosi ripetute si differenziano in megacariociti. I trombociti sono frammenti di citoplasma periferico comprendenti granuli e organuli cellulari che si staccano dal megacariocita maturo.

LE EMOPATIE

CLASSIFICAZIONE:

► EMOPATIE NEOPLASTICHE

► EMOPATIE NON NEOPLASTICHE

EMOPATIE NEOPLASTICHEEMOPATIE NEOPLASTICHE

LEUCEMIELEUCEMIELEUCEMIELEUCEMIELEUCEMIELEUCEMIELEUCEMIELEUCEMIE

⇒ ACUTE⇒ leucemia linfoblastica acuta (LLA)

⇒ leucemia mieloide acuta (LMA)

⇒ CRONICHE⇒ leucemia linfocitica cronica (LLC)

⇒ CRONICHE⇒ leucemia linfocitica cronica (LLC)

⇒ leucemia mieloide cronica (LMC)

Esistono poi altri tipi di leucemia più rari, come la leucemia a cellule capellute o la leucemia prolinfocitica

LINFOMILINFOMILINFOMILINFOMILINFOMILINFOMILINFOMILINFOMI

MIELOMIMIELOMIMIELOMIMIELOMIMIELOMIMIELOMIMIELOMIMIELOMI

LeucemiaLeucemia

Gruppo eterogeneo di malattie Gruppo eterogeneo di malattie tumorali dei leucociti, date da tumorali dei leucociti, date da gravi alterazioni nei processi di gravi alterazioni nei processi di sintesi e maturazione cellulare. sintesi e maturazione cellulare.

Quadro clinicoQuadro clinico: invasione del : invasione del Quadro clinicoQuadro clinico: invasione del : invasione del midollo osseo da parte di un midollo osseo da parte di un clone neoplastico che porta alla clone neoplastico che porta alla distruzione delle cellule distruzione delle cellule emopoietiche normali, con emopoietiche normali, con anemia, infezioni frequenti e gravi anemia, infezioni frequenti e gravi ed emorragie.ed emorragie.

Le cellule leucemiche si accumulano nel midollo osseo, sostituendo le normali cellule emopoietiche e invadono molti tessuti, tra cui il fegato, la milza, i linfonodi, il SNC, i reni e le gonadi. Poiché le cellule “vivono” nel sangue, possono accumularsi e danneggiare ogni organo o apparato. L'infiltrazione leucemica appare come un insieme di cellule rotonde indifferenziate , con una modesta alterazione della funzione tissutale , eccetto che nel SNC e nel midollo osseo. L'infiltrazione meningea determina un aumento della pressione intracranica con edema della papilla e paralisi dei nervi cranici.

Sintomi:Astenia StancabilitàPalpitazioni Dispnea

Fattori di rischio:Radiazioni ionizzanti (relazione diretta tra dose

assorbita ed incidenza)

Solventi (benzene,...) e

colorantiFarmaci particolari utilizzati per il cura dei tumori

Fumo di sigarettaDispnea Febbre ed infezioniEventi emorragiciDolori ossei Ingrossamento linfonodale

Fumo di sigarettaPer la maggior parte dei casi la causa rimane, tuttavia, ignota, perché lamolti pazienti non sono portatori di unodei fattori di rischio precedentementeelencati.

Leucemia Linfoblastica Acuta

Origina da cellule (blasti) della linea linfoideRapidità di insorgenza dei sintomi e della progressione della malattia che può indurre la morte molto velocementePuò essere curata con la sola chemioterapiaColpisce prevalentemente i bambini con un età inferiore

Leucemia linfocitica acuta

Colpisce prevalentemente i bambini con un età inferiore ai 15 anni, mentre invece la percentuale di incidenza diminuisce negli adultiClassificazione FAB (Francese-Americana-Britannica):L1 ⇒piccoli blasti con scarso citoplasma

L2 ⇒blasti grandi e di dimensioni variabili

L3 ⇒blasti grandi e citoplasma intenso

Cause sconosciute

Leucemia Mieloide Acuta

Origina da cellule della linea mieloideRapidità di insorgenza dei sintomi e della progressione della malattia che può indurre la morte molto velocementePuò essere curata con la sola chemioterapia Colpisce prevalentemente l’adulto

Leucemia mielogena acuta o mielocitica acuta

Colpisce prevalentemente l’adulto

Classificazione FAB (secondo i differenti aspetti morfologici delle cellule blastiche):M0 ⇒ Indifferenziata; M1 ⇒ Mieloblastica indifferenziata;M2 ⇒ Mieloblastica differenziata; M3 ⇒ Promielocitica; M4 ⇒ Mielo-monocitica; M5 ⇒ Monocitica; M6 ⇒ Eritroblastica; M7 ⇒ Megacariocitica.

Cause sconosciute

Leucemia Linfocitica Cronica

Espansione clonale di linfociti apparentemente maturi che interessa i tessuti linfoidi, con progressiva infiltrazione del midollo osseo e comparsa di questi elementi cellulari nel sangue perifericoColpisce l’adulto, generalmente sopra i 60 anniLa terapia specifica include corticosteroidi, radio e chemioterapia. Non è dimostrato che la terapia possa

Leucemia linfatica cronica

chemioterapia. Non è dimostrato che la terapia possa prolungare la sopravvivenzaIl sottotipo più frequente è quella che colpisce i linfociti B; altre espressioni di LLC sono state raggruppate in: leucemia prolinfocitica, fase leucemica del linfoma cutaneo a cellule T (p. es., la sindrome di Sézary), leucemia a cellule capellute e leucemia linfomatosa (cioè, mutamenti leucemici osservati negli stadi avanzati del linfoma maligno)

Eziologia sconosciuta, ma in alcuni casi è familiare

Leucemia Mieloide Cronica

Proliferazione a livello della linea mieloide, caratterizzata clinicamente da un'iperproduzione di granulociti a livello del midollo osseo e in aree extra midollariEvolve invariabilmente verso una crisi blastica (acutizzazione), possono poi svilupparsi tumori

Leucemia mieloide, mielogena o

granulocitica cronica

(acutizzazione), possono poi svilupparsi tumori extramidollariHa un andamento stabile nel tempoNon colpisce al di sotto dei 10 anni di età Il 95% pz. presenta un’alterazione del cromosoma Filadelfia (derivato dalla traslocazione tra i cromosomi 9 e 22), ma sono rilevate alterazioni anche di altro tipo

LEUCEMIA A CELLULE CAPELLUTEMalattia linfoproliferativa con accumulo nel sangue periferico, nel midollo osseo, nella milza, nel fegato e nei linfonodi di linfociti dotati di caratteristiche proiezioni filamentose del citoplasma.

Predisposizione familiare in alcuni rari casi.

2% di tutte le forme leucemiche.

Sintomi:Astenia

Calo ponderale

Dispnea da sforzo

Febbre di natura infettiva

Epatomegalia e splenomegalia

AnemiaAnemia

LEUCEMIA PROLINFOCITICA

Disordine linfoproliferativo a decorso subacuto caratterizzato

dalla proliferazione di linfociti che si accumulano nel sangue

periferico, nel midollo osseo, negli organi linfatici

Predisposizione familiare in alcuni rari casi.

Incidenza 20-30 volte inferiore a LLC. Colpisce maggiormente i soggetti anziani (65-70 anni) di

sesso maschile (M/F: 4/1).

Linfoma

Malattia linfoproliferativa; tumore che trae origine dalle ghiandole linfatiche, ovvero da tutte quelle cellule che hanno la funzione di difendere l’organismo dai possibili agenti l’organismo dai possibili agenti patogeni.

Classificazione:

1. Linfoma di Hodgkin

2. Linfoma non-Hodgkin

1. Linfomi di Hodgkin 2. Linfomi non- Hodgkin

■ Tumore relativamente raro, ma la cui incidenza è in aumentoColpisce tra la seconda e terza decade o gli anziani sopra i 70 anni■ Fattori di rischio:fattori

■ Non necessariamente derivano dalle ghiandole linfatiche (anche da stomaco, intestino, cute, SNC)■ 1/1000 over 70 colpiti in un anno■ Fattori di rischio:fattori

predisponenti e causali (immunodeficienze, malattie autoimmuni, agenti infettivi, chimici e fisici); ■ Terapia multidisciplinare (radio e chemioterapia post asportazione linfonodi interessati)

anno■ Fattori di rischio: può essere associato a infezioni virali e a immunodepressione■ Polichemioterapia, radioterapia; trapianto midollo osseo con cellule staminali; trattamenti farmacologici

1. Linfomi di Hodgkin 2. Linfomi non- Hodgkin

Sintomi:■ Linfonodi ingrossati(soprattutto i linfonodi cervicali)

■ Febbre ondulante, sudorazione notturna

Astenia

Sintomi:■ Ingrossamento ghiandole linfatiche(superficialmente, ma possono essere colpiti anche vie digerenti, midollo osseo, cute)

■ Diffusione cellule ■ Astenia■ Anoressia■ Stitichezza■ Mancanza di appetito■ Esauribilità■ Orticaria

■ Diffusione cellule tumorali anche alla milzae al fegato■ Minore frequenza per febbre, sudorazione notturna e perdita di peso (segno indiretto della malattia)

Secondo l’OMS:⇒ Linfoma di Hodgkin con prevalenza linfocitaria modulare ⇒ Linfoma di Hodgkin classico⇒ Linfoma di Hodgkin inclassificabile

Oppure la classificazione in base ai diversi quadri clinici:⇒ Predominanza linfocitaria ⇒ Sclerosi nodulare ⇒ Cellularità mista ⇒ Deplezione linfocitaria

1. Linfomi di Hodgkin LE CLASSIFICAZIONI E LA STADIAZIONE

⇒ Deplezione linfocitaria

Stadiazione (secondo Ann Arbor)

I stadio: coinvolgimento di una sola regione linfatica (I); coinvolgimento limitato di un singolo organo o sito extralinfatico (IE). ;

II stadio: coinvolgimento di due o più regioni linfatiche dallo stesso lato del diaframma (II), oppure interessamento localizzato di un solo organo o sito extralinfatico assieme all’interessamento di una o più sedi linfatiche dallo stesso lato del diaframma (IIE).

III stadio: impegno di più regioni linfatiche sopra e sotto il diaframma (III), che può essere accompagnato da interessamento localizzato di un organo o sito extralinfatico (IIIE), o della milza (IIIS) o di entrambi (IIIES).

IV stadio: coinvolgimento diffuso o disseminato di uno o più organi o siti extralinfatici con o senza coinvolgimento di sedi linfatiche. Gli organi interessati sono indicati con un simbolo: H (fegato), L (polmoni), M (midollo), P (pleura), O (ossa), D (cute).

Mieloma

Il mieloma è un tumore che colpisce le plasmacellule che originano dai linfociti B e sono deputati alla produzione degli anticorpi.Le plasmacellule assumono Le plasmacellule assumono caratteristiche di tipo maligno, proliferano in continuazione e gradualmente tolgono spazio alle cellule normali del midollo osseo .E’ anche chiamato mieloma multiplo, perchè può colpire più sedi all’interno dell’organismo.

Sintomi:■ Dolori ossei (aggravati nei

movimenti) e fratture diffuse (per rilascio di citochine che assottigliano il tessuto osseo)

■ Infezioni (a livello

Cause: Le vere e proprie cause sembranotuttora sconosciute

Alterazione acquisita (non ereditaria) del DNA di una singola cellula, da cui origina un clone di cellule tumorali.

■ Infezioni (a livello bronchiale, polmonare, delle vie urinarie; causate dalla produzione di immunoglobuline monoclonali non funzionanti)

■ Anemia, stanchezza, facile affaticabilità

L’alterazione si verifica durante la sequenza di sviluppo e maturazione dei linfociti B, e porta alla generazione di plasmacellule patologiche

Radiazioni massive e a dosi elevate

Il mieloma è un tumore nettamente più frequente nei soggetti di sesso maschile. In Europa colpisce circa 5 persone ogni

100.000 abitanti. Nell’80% dei casi le persone affette hanno un’età superiore a 60

anni. E’ una patologia molto rara fino alla quinta decade.

Lesioni da mieloma in veduta LL del cranio e AP del bacinoLesioni da mieloma in veduta LL del cranio e AP del bacino

EMOPATIE NON NEOPLASTICHE

DIMINUZIONE del numero delle cellule corpuscolate del sangue

ANEMIA, LEUCOPENIA (GRANULOCITOPENIA), PIASTRINOPENIA

DEFICIT FUNZIONALI CONGENITI E ACQUISITI

AUMENTO del numero delle cellule corpuscolate del sangue

ERITROCITOSI, LEUCOCITOSI (GRANULOCITOSI), PIASTRINOSI

Condizione caratterizzata dalla diminuzione della massa degli eritrociti al di sotto dei valori

considerati normali. Può anche essere definita come la riduzione della

quantità di emoglobina, o del valore dell’ematocrito, o di entrambi .

Il numero di globuli rossi non è attendibile nella valutazione di un’anemia,infatti

ANEMIAANEMIASintomiSintomi: : costanti e connessi al costanti e connessi al diminuito apporto di Odiminuito apporto di O22 ai tessuti e ai tessuti e all’attivazione di meccanismi all’attivazione di meccanismi compensatori cardiovascolaricompensatori cardiovascolari

Senso di stanchezzaSenso di stanchezza

Difficoltà respiratorieDifficoltà respiratorie

PalpitazioniPalpitazioni

Pallore a livello della cute e delle Pallore a livello della cute e delle nella valutazione di un’anemia,infatti esistono situazioni in cui il numero di

eritrociti è normale ma i valori di emoglobina sono ridotti.

E’ possibile definire un’ anemia sulla base della grandezza dei globuli rossi

(a.normocitica, a.macrocitica, a.microcitica) e del contenuto di emoglobina (a.normocromica,

a.ipocromica).

Pallore a livello della cute e delle Pallore a livello della cute e delle mucosemucose

Possibili disturbi a livello del SNCPossibili disturbi a livello del SNC

Cefalea, vertigini, ronzii auricolariCefalea, vertigini, ronzii auricolari

Un’anemizzazione rapida a Un’anemizzazione rapida a seguito di emorragie può portare a seguito di emorragie può portare a

danni irreversibili per mancato danni irreversibili per mancato compenso cardiovascolare.compenso cardiovascolare.

Tipi di ANEMIE MECCANISMO

LIVELLO DEL DANNO CASUALE

MALATTIE CORRISPONDENTI

alterata crescita e differenziazioneCellulare

cell.staminali totipotenti aplasia midollare

cell.staminali orientate aplasia pura della serie ro ssa

anemia da diminuitaproduzione di globuli rossi

alterata sintesi del DNA

compartimento delle cell. in crescita e in via di

maturazione

a.megaloblastica da carenza di vit.B12 e/o folati

alterata sintesi del gruppo eme a.ipocromiche da carenza di Fe

alterata sintesi della globina sindromi talassemiche

alterazioni di membrana

difetto intrinseco a globuli rossi maturi

sferocitosi

alterazioni enzimatiche deficit glucosio-6-fosfatosdeidrogenasiglobuli rossi maturi

anemie da aumentata

distruzione di globuli rossi

(anemie emolitiche)

alterata struttura e sintesi della globina

emoglobinopatie,sindromi talassemiche

danno meccanico difetto esterno ai globuli

rossi maturi

emoglobinuria da marcia

danno da agenti fisici, chimici, biologici

a.emolitiche

anticorpi a.immunoemolitiche

anemie da perdita di sangue

perdita di globuli rossianemizzazione dopo emorragie acute

anemizzazione da emorragie croniche

L’anemia si presenta quando il quantitativo dell’emoglobina si riduce sotto i 13 grammi% nell’uomo e 12 grammi % nella donna , a prescindere se il numero dei globuli rossi possa ridursi sotto i 4,5-5 milioni di emazie per mm3 (oligocitemia ).

Tipi di anemia (1)

Da carenza di ferroPer produrre la giusta quantità di emoglobina il midollo osseo ha bisogno di ferroche si introduce tramite l'alimentazione: un basso livello di questo elemento chimico causa l’anemia. Gli alimenti ricchi di ferro sono: il fegato (di manzo, maiale, cavallo), la carne rossa, i legumi e il tuorlo delle uova.

Anemia da deficienza di vitamineAltro elemento importante per la produzione di globuli rossi sani è la presenza di acido folico e di vitamina B12. E’ importante avere una dieta ricca per consentire acido folico e di vitamina B12. E’ importante avere una dieta ricca per consentire all'organismo di assorbire la quantità necessaria di nutrienti. La vitamina B12 si trova nel fegato, nel rene e nel pesce, nella carne rossa e nei formaggi. L'acido folico si trova nel fegato, in alcune verdure a foglia verde, negli agrumi, nei legumi, nei cereali,..

Anemia da malattie cronicheRaramente colpisce bambini. E’ causata da infiammazioni croniche e anche da malattie intestinali, che provocano un malassorbimento delle sostanze nutritive (celiachia).

Tipi di anemia (2)Tipi di anemia (2)

Anemia aplasticaE' la più grave ed è causata dalla limitata capacità del midollo di produrre globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Fortunatamente è poco comune, ma può essere scatenata anche da farmaci.

Anemia emoliticaE' caratterizzata dalla distruzione veloce dei globuli rossi tanto da non permettere al midollo di rimpiazzarli. Colpisce generalmente l’adulto.Anemia mediterranea o talassemiaE' una malattia congenita ereditaria, assai comune nel nostro paese, caratterizzata da una produzione irregolare di emoglobina. Esistono due tipi di talassemia: la ‘minor' (si è portatori sani, non ci sono sintomi e non costituisce talassemia: la ‘minor' (si è portatori sani, non ci sono sintomi e non costituisce alcun rischio se non quando si decide di avere un figlio: nel caso si trovi un partner anch'egli portatore sano, le probabilità di avere un bambino malato è del 50%) e la ‘maior' (la malattia è conclamata e non esiste altra forma di cura se non trasfusioni di sangue e trapianto di midollo; è una malattia che può essere ormai facilmente diagnosticabile anche in fase prenatale)Anemia falciformeMalattia ereditaria, detta anche anemia a cellule falciformi in cui l‘emoglobina possiede una struttura anomala, a S. Tale condizione determina la carenza di ossigeno nel sangue, l'abbassamento del pH plasmatico e la conseguente alterazione degli eritrociti, che assumono la forma di una falce o di mezzaluna e ostruiscono la circolazione nei vasi di piccolo calibro.

LEUCOPENIA

Diminuzione dei leucociti nel sangue al di sotto dei normali valori

fisiologici.Vi sono l.globali e l.parziali, neutrofile (neutropenia, la più comune, che può arrivare alla completa scomparsa dei granulociti neutrofili, agranulocitosi),

linfocitiche (linfopenia), eosinofile

Fattori di rischio:

Malattie infettive (morbillo, influenza, setticemia, tifo addominale, febbre maltese, salmonellosi,epatite,..)

Malattie infiammatorie

Alcune neoplasie con invasione metastatica del midollo osseo

linfocitiche (linfopenia), eosinofile (eosinopenia).In generale, la

GRANULOCITOPENIA è riferita alla riduzione, nel sangue periferico e nel midollo osseo, del numero assoluto di granulociti. Spesso però è riferita alla NEUTROPENIA, visto che la

diminuzione di eosinofili e basofili è rara.

Esposizione ripetuta o massiva a forti dosi di radiazioni ionizzanti

Sostanze radioattive

Farmaci

Solventi industriali (benzolo, toluolo,..)

Granulocitosi eosinofila → malattie allergiche

PIASTRINOPENIA o trombopenia e PIASTRINOSI o trombocitemia

Normalmente le piastrine nel sangue variano da 200-400 mila per mm3. La PIASTROPENIA è la diminuzione al

di sotto dei valori normali dei trombociti nel sangue.

Al contrario la PIASTRINOSI indica situzioni patologiche o fisiologiche in

cui è possibile riscontrare un aumento delle piastrine circolanti

Cause di piastrinopenia: fattori ereditari, fattori acquisiti cioè che compaiono dopo la nascita. Esistono tre grandi categorie, secondo il meccanismo che porta alla diminuzione del numero delle piastrine nel sangue circolante, aumento delle piastrine circolanti

(fino a 1 milione per mm3). Può essere primaria qualora sia elemento

dominante del quadro clinico e caratterizza le malattie

mieloproliferative o secondaria se accompagna il decorso di altre

malattie (infiammatorie croniche , reumatiche, neoplastiche o in

risposta a trattamenti farmacologici).

piastrine nel sangue circolante, tenendo presente che una stessa causa (come infezioni e farmaci) può agire con più meccanismi (piastrinopenia da diminuzione della produzione;piastrinopenia da aumentata distruzione; piastrinopenia da sequestro).

Aumento dei globuli rossi nel sangue al di sopra dei valori considerati normali (4,5-5 milioni/mm3).

ERITROCITOSI o policitemia o poliglobulia

Cause di aumento relativo:■ Perdita di plasma sanguigno con Cause di aumento assoluto:

Cause generali: ■ malattie respiratorie croniche ■ nei fumatori ■polycitemia vera (malattia di Vasquez-Osler) ♪

■ Perdita di plasma sanguigno con conseguente aumento della concentrazione del sangue■ Abbondanti perdite di liquidi, per vomito o diarrea (colera, sindromi dissenteriche)■ Impossibilità d’ingestione di liquidi (stenosi pilorica, Cr. Esofago,..)

Cause di aumento assoluto:■ Altitudine■ Ipossia cronica per edema polmonare, vizi cardiaci■ Encefalopatie■ Intossicazione (CO, Pb, As,..)

♪ Malattia neoplastica derivata dall’espansione clonale della cellula staminale trasformata. Cronica, rara, ma possibile, l’evoluzione in leucemia acuta e mielofibrosi. Sintomi: cefalea, prurito, vertigini, scotomi(riduzione

campo visivo), acrocianosi(anomalia dermatologica), parestesie, trombosi, talvolta causa di ipertensione arteriosa.

LEUCOCITOSI

Aumento del numero di leucociti del sangue al di sopra dei valori normali

senza alterazioni della qualità.Esistono forme di l. globali e parziali

(l. granulocitica o granulocitosi; l. linfocitica; l. monocitica). Si hanno,

inoltre, l. da ripartizione o relative e l. da produzione o vere.

L.Relative → la distribuzione dei leucociti, in particolari condizioni fisiologiche o patologiche, può variare a favore della quota circolante di sangue, con diminuzione relativa in altri distretti (milza, fegato,...) → GRANULOCITOSI

Granulocitosi neutrofila → nel corso di malattie infettive (staffilococchi,diplococchi, streptococchi,..), di intossicazioni da produzione o vere.endogene (uremia, acidosi diabetica,..), di avvelenamenti, per punture d’insettoG. eosinofila → infestazioni da vermi, asma bronchiale, malattie allergiche

Leucocitosi monocitica → dopo infezioni a decorso subacuto o cronico (sifilide, TBC)L. linfocitica → pertosse, malattie viraliL. fisiologica → nel neonato (1a

settimana di vita) e nell’adulto dopo intensi sforzi muscolari

L.Vere → aumento reale dei leucociti per accentuata attività del midollo osseo, come conseguenza di emorragie, traumi cranici,..