ELEMENTI DI STORIA ED EPISTEMOLOGIA -...
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Premessa
L’omeopatia fa parte della medicina
L’omeopatia evita contrapposizioni
Condivide gli strumenti di indagine della medicina
Non va confusa con le “erbe” e non è sinonimo di dose infinitesimale
La farmacologia omeopatica si basa sul mantenimento dell’effetto tossico a dosi minori
Il modello di malattia è unitario
materiale didattico riservato
RAGIONI DELL’OMEOPATIA
Ricerca di una farmacologia razionale
Contrapposizione al complessismo umoralista
Ricerca di un sistema patologico razionale
Osservazione dei fenomeni
Fecondo punto di partenza nella sintesi a priori kantiana
materiale didattico riservato
DOTTRINE DOGMI
materiale didattico riservato
Umoralismo ippocratico
Osservazione dei fenomeni
Semplice terapeutico
contraria similia
Scuola post- ippocratica
Corruzione di umori
Generazione spontanea
Aristotele, Galeno, Plinio
IPSE DIXIT
Ippocrate per il modello patologico umoralista
Aristotele per la “generazione spontanea”
Galeno per la terapia umoralista
Plinio per la storia naturale
materiale didattico riservato
PRIMUM NON NOCERE…
materiale didattico riservato
…DEINDE EVACUARE
Razionalismo ippocratico
Empirismo galenico
Nozione di semplice (unitario)
Nozione di complesso farmacologico
Specifico terapeutico
Attivazione di emuntori
CENSURA SIMPLICIUM
materiale didattico riservato
Invocata da Linneo a inizio
XVII secolo
Contro la polifarmacia galenica
Presunta conoscenza dei semplici nei formulari complessi
Forma, odore, sapore, colore, signature
FARMACOPEA UMORALISTA
materiale didattico riservato
Forti dosi complessimo
Ripetizione frequente delle dosi Evacuazione degli
umori corrotti o in eccesso
Uso sporadico e casuale dei semplici specifici (es.:
mercurio/sifilide)
Pratiche chirurgiche evacuative:
salassi, setoni, fontanelle, cauteri, vescicanti, etc.
LABIRINTO DEI MEDICI
materiale didattico riservato
Integrazione tra umoralismo e generazione spontanea
Gli insetti non nascono dagli insetti, ma dalla putrefazione delle
sostanze organiche (umori)
Osservazione ippocratica (filosofia
della natura)
Dogma aristotelico razionalista
Inibizione dello studio infettivologico
PROFILO DI HAHNEMANN
materiale didattico riservato
Rifiuto dei sistemi dogmatici
Recupero della osservazione ippocratica
Rifiuto delle speculazioni
Ricerca di un modello condiviso
Attuazione della sintesi a priori
Superamento delle barriere filosofiche tra razionalismo
ed empirismo
OPERA DI HAHNEMANN
Fase dello studio sperimentale dei farmaci (1789-1816)
Fase della individuazione del modello di malattia cronica (1816-1818)
Fase clinica di correlazione tra l’aspetto sperimentale farmacologico e il modello di malattia cronica (1818-1843)
materiale didattico riservato
CONTESTO DELLA SCOPERTA
materiale didattico riservato
1789: istruzioni per i chirurghi sulle malattie veneree, insieme a una nuova preparazione mercuriale
Il mercurio agisce come specifico anti-infettivo
Rifiuto della pratica umoralista evacuativa
Forti dosi di mercurio: scialorrea,
diaforesi, diarrea Induce alterazioni simili alla sifilide
LEGGE DI HUNTER
Due febbri simili non possono coesistere
Contesto della giustificazione
materiale didattico riservato
Mercurio specifico
Sintomi simili a quelli indotti dal miasma sifilitico
Nozione di agente patogeno
specifico Virus dei latini
(forza)
Vasta letteratura nei secoli
Studio delle malattie iatrogene
da mercurio
Prescrizioni errate e/o forti
dosi
Rifiuto dell’umoralismo
SPERIMENTAZIONE PURA
materiale didattico riservato
Mercurio e sintomi indotti
Applicazione ad altre sostanze
Studio delle malattie artificiali
Somministrazione su volontari sani
Intuizione sensibile del farmaco
Effetti peculiari
Sperimentazione intenzionale della china
CINCHONA OFFICINALIS
materiale didattico riservato
Scelta non casuale della prima sperimentazione
Efficacia antipiretica
Azione specifica antimalarica
Effetto astringente e non evacuativo
Percezione sensoriale: febbre, meteorismo,
gastralgia, dolori ossei notturni, etc.
Effetti puri
MODELLO SPERIMENTALE
materiale didattico riservato
Conoscenza teorica del mercurio
Applicazione sperimentale della
china
Farmacopea basata sulla sperimentazione delle
singole sostanze
MATERIA MEDICA
materiale didattico riservato
Compilazione degli effetti sperimentali di ogni singolo
farmaco
Su volontari sani
Nascita della farmacologia sperimentale
moderna
FARMACOLOGIA I
materiale didattico riservato
L’omeopatia studia le modificazioni indotte dalla sperimentazione
pura di un farmaco
Farmaco/veleno
Agente perturbatore
Sistema in equilibrio
Modificazione dell’equilibrio in un
sistema
FARMACOLOGIA II
1. Ogni sostanza, introdotta in un organismo, determina uno stato di alterazione ad essa specifico
2. Una sostanza in grado di modificare uno stato di equilibrio preesistente alla sua assunzione è definita farmaco
materiale didattico riservato
FARMACOLOGIA III
I farmaci vanno sperimentati singolarmente (nozione di unitario)
Gli effetti peculiari sono definiti primari (proprietà intrinseche, o pure, del farmaco)
Agli effetti primari subentrano gli effetti secondari (collaterali, avversi), dovuti alla reazione dell’organismo (attivazione degli emuntori)
materiale didattico riservato
FARMACOLOGIA IV
materiale didattico riservato
Effetti iniziali
Specifici del farmaco
Uso terapeutico
Compaiono in tutti gli sperimentatori (anche se
con tempi diversi)
Si manifestano nella prima fase di sperimentazione
Dapprima con disturbi generali e poi con sintomi di stato
particolari
FARMACOLOGIA V
materiale didattico riservato
Effetti (consecutivi, collaterali, reazioni
avverse, azioni secondarie)
Compaiono in una fase avanzata di sperimentazione
Esprimono il tentativo di
eliminare la noxa patogena Attivazione
degli emuntori
Reattività individuale
Uso umoralista
Da evitare in terapia
SCHEMI ANALOGICI
Effetti iniziali
Prima fase aspecifica (analogia con prodromi infettivi)
Fase di stato (analogia con i sintomi peculiari di una infezione)
Effetti consecutivi
Fase terminale (eliminazione noxa patogena, analoga alla convalescenza di una malattia infettiva)
Aspecifica e imprevedibile
materiale didattico riservato
FARMACOLOGIA VI
materiale didattico riservato
Necessità di diminuire gli effetti consecutivi
Atteggiamento condiviso dalla
moderna farmacologia
Diminuzione delle dosi
Mantenimento effetti iniziali
Attenuazione per diluizione
dinamizzazione Esaltazione
effetti iniziali
Nozione di potenza
LA SIMILITUDINE IN NEUROPATOLOGIA
APPUNTI SUL GLATIRAMER (uso dei farmaci omeopatici nella medicina convenzionale)
MOLECOLA
Sinonimi: copaxone o copolimero-1
Farmaco di sintesi (con gli stessi aa. a sequenza casuale della MBP)
Glutamina, lisina, arginina e tirosina
Inizialmente studiato in EAE
Studi controllati hanno dimostrato la sua efficacia nella SM relapsing-remitting (con o senza IFNβ)
Riparazione della mielina (evidenza RMN)
MECCANISMO D’AZIONE
Induzione di T
regolatori
Reattivi al glatiramer
CD4+
CD8+
Th2 specifici inducer
suppressor
Riduzione T citotossici e Th2
autoreattivi
Tolleranza immunitaria
In comune la sequenza 82-99
di BMP Riduzione di
IFNγ (infiammatoria)
Aumento di IL-4, IL-10 e TGFβ (anti-
infiammatorie
Farmacologia sperimentale
Somiglianza tra ef fetti tossicologici e sperimentali
Non esiste inversione di effetto
U s o o m e o p a t i c o d e l l a c o n o s c e n z a farmacologica a dosi basse , ma non necessariamente ultradiluite
Uso della “dinamizzazione”
materiale didattico riservato
§110
…considerai gli effetti tossicologici, descritti da a u t o r i p r e c e d e n t i , d e l l e s o s t a n z e farmacologiche somministrate in grande quantità per sbaglio, per uccidere se stessi o altri, o giunte per altri motivi nello stomaco delle persone sane, i quali coincidevano con le o s s e r v a z i o n i c h e f e c i d u r a n t e l a sperimentazione delle stesse sostanze, su di me e su altri.
materiale didattico riservato
§110
Nessuno di questi osservatori presagiva che i sintomi, da loro raccontati solo come testimonianza della dannosità e velenosità di tali sostanze, contenevano delle indicazioni sicure sulla forza dei farmaci, tali da cancellare efficacemente malesseri simili nelle malattie naturali, ossia che queste stimolazioni patologiche, potessero essere dei cenni sui loro effetti curativi omeopatici.
materiale didattico riservato
§110
Solo sull’osservazione di tali modificazioni nello stato di salute, indotte dai farmaci sugli organismi sani, si fonda l’unica ricerca possibile delle forze farmacologiche, dato che non si può arrivare al lo stesso risultato con un ragionamento fatto a priori, o con l’analisi chimica, o con l’odore, sapore e aspetto dei farmaci e nemmeno con l’effetto di uno di questi o di una mistura (ricetta), direttamente nelle malattie
materiale didattico riservato
MODELLO PATOLOGICO
materiale didattico riservato
Superamento del dogma umoralista
Anticipazione del modello microbiologico
Nozione di specifico causale
mercurio/sifilide Aspetto farmacologico
Esempio di malattia infettiva cronica
Malattie acute epidemiche
Farmaci acuti specifici
PATOLOGIA I
Uso del termine miasma nel significato di infezione
Miasmi acuti danno manifestazioni cliniche sempre identiche (agenti patogeni fissi)
Miasmi cronici venerei inducono sintomi fissi (sifiloma, blenorragia, condilomi)
Non tutte le infezioni croniche sono veneree
materiale didattico riservato
PATOLOGIA II
materiale didattico riservato
Infezioni veneree Farmaci specifici
Mercurio: ulcera venerea e blenorragia
Thuja: condilomi
Infezioni acute
belladonna/scarlattina drosera/pertosse
sublimato/dissenteria bryonia-rhus/tifo phosphorus/tifo
aconitum/tifo petecchiale sulphepar/difterite
veratrum-cuprum/colera
PATOLOGIA III
materiale didattico riservato
Inefficacia del criterio di similitudine nelle malattie
croniche non veneree
Identificazione delle malattie croniche non veneree in un modello
uniforme
Corrispondenza dei sintomi cutanei con la malattia interna Forte analogia con la
sifilide
7/8 di tutte le forme croniche
Eczema/kraetze sintomo cutaneo
della psora
PATOLOGIA IV
materiale didattico riservato
psora Eczema/kraetze sulla cute
Manifestazione primaria
Agente patogeno unico
Contagio molto diffuso
Facile soppressione o remissione
spontanea
Sintomo esterno della malattia interna chiamata psora
Sulphur è lo specifico dell’eczema primario
PATOLOGIA V
materiale didattico riservato
Scomparsa di eczema primario (per
soppressione o remissione spontanea)
Infezione latente
Sintomatologia prevalentemente
funzionale
Disturbi intermedi evolutivi
Nozione di farmaco antipsorico
Materia medica specifica
PATOLOGIA VI
materiale didattico riservato
Efficacia del criterio di similitudine antipsorico
Correlazione con il modello di malattia psorica
Agente patogeno unico Sulphur specifico solo nella
psora primaria
Hepar sulphur specifico nell’eczema
non primario
E nelle reinfezioni
Scelta degli antipsorici più adatti
DAI MIASMI AI BATTERI…
materiale didattico riservato
Nozione di normalità statistica
Estrema diffusione e contagiosità
interpersona del miasma psorico
Possibilità di individuazione nei batteri più
comuni Dimostrazione clinica
dell’agente patogeno unico
Nozione di organismo in Leibniz
Nella tradizione del pensiero filosofico e scientifico moderno il termine organismo sottintende l’insieme delle modalità, con cui un essere vivente sviluppa e mantiene la sua struttura nel tempo.
Il termine è relativamente nuovo nella accezione comune e sta a significare organizzazione, contrapposto a organum e organicum, a partire solo dal XVII e, ancora di più, dal XVIII secolo.
Organismo si contrappone a meccanismo
materiale didattico riservato
Nozione di organismo in Kant
Kant intende l’organismo come un ente che ha, nella sua organizzazione (Organisiertes Wesen), una realizzazione finalistica (Naturzweck), qui intesa come la capacità di avere in sé l’effetto e la sua causa.
Questa nozione riconosce, evidentemente, l’insufficienza del modello meccanicista, rivalutando la vita come fenomeno, che ha un suo scopo.
materiale didattico riservato
Nozione di forza vitale
Sia per Leibniz, sia per Kant, le ragioni del meccanicismo non forniscono alcuna spiegazione in merito alla vita e alle sue ragioni d'essere.
Descrivendo il funzionamento del corpo umano, ad esempio, non riusciamo a trovare risposte, riguardo la provenienza del principio vitale, ossia in quella forza che permette l’auto-organizzazione dell’essere vivente, distinguendolo da un macchina costruita dall’uomo.
materiale didattico riservato
Monadi
Leibniz si domanda quale può essere il principio, che dà forza ed energia all'esistenza. La vita non proviene dagli atomi, i quali non sono altro che estensione di materia nello spazio (nel senso cartesiano di res extensa).
Analogamente agli atomi, intesi come frazioni indivisibili della materia, Leibniz introduce il concetto di monadi ossia frazioni indivisibili e impercettibili della sostanza immateriale (definita spirito) e della percezione, le quali hanno la caratteristica di essere inestese, non essendo composte di sostanza materiale.
materiale didattico riservato
Forza vitale/ambiente
La realtà è costituita, pertanto, da un numero infinito di monadi, quante sono le manifestazioni e le percezioni della realtà vivente.
Questo aspetto è molto importante, per la comprensione della forza vitale descritta da Hahnemann, in quanto spiega come il principio vitale possa essere alterato dalle influenze nocive esterne e, soprattutto, possa essere percepito come disturbo, ossia rappresentato nell’individuo come percezione
materiale didattico riservato
Percezione sensoriale
La percezione consapevole è chiamata da Leibniz appercezione, mentre sotto il nome di piccole percezioni rientrano tutti quelli stati di coscienza inconsapevoli ma ugualmente presenti.
Queste possono essere identificate negli stati d'animo, chiari nel loro insieme, ma confusi nelle loro parti e in ogni caso ben osservati negli effetti psichici e mentali delle sperimentazioni omeopatiche.
materiale didattico riservato
Principio vitale unitario
Lo stesso Shelling radicalizza due importanti convinzioni sulla forza vitale, mutuandole da Kant.
La prima è che l’organismo deve essere inteso come una realtà unitaria, che possiede in sé il proprio principio di organizzazione.
La seconda è rappresentata dalla estensione di forza vitale a tutta la natura, la quale viene considerata come una realtà globale, ossia un organismo universale, animato da un solo principio vitale.
materiale didattico riservato
Nozione di sensibilità
Vedere nell ’organismo un sistema di auto-organizzazione basato sulla forza vitale sta a significare la possibilità di percepirne i mutamenti, mediante le sensazioni
Questo concetto è ribadito da Hahnemann nella nozione di farmacologia sperimentale (intesa come appercezione degli artefatti sintomatologici, indotti dalla somministrazione di una sostanza) e di patologia acquisita (intesa come insieme di sintomi indotti da un agente patogeno e appercepiti con le sensazioni).
materiale didattico riservato
Monade/forza vitale
Riprendendo Leibniz, dunque, la monade dell’organismo è la forza vitale.
Questa modifica il suo equilibrio a s e conda de l l e impre s s ion i , che provengono dall’esterno, sia nel senso della farmacologia, sia nel senso della patologia.
materiale didattico riservato
Kant
La vita consiste nella azione di forze stimolatrici (stimolo vitale), verso le quali l’individuo è in grado di produrre una risposta (facoltà vitale).
La salute, in questo senso, deriverebbe dall’equilibrio che si ottiene tra l’insieme degli stimoli e l’insieme delle risposte
Hahnemann considera la forza vitale come un processo (ossia, come una funzione) in grado di mantenere armonia tra i sensi e le attività.
materiale didattico riservato
Hahnemann
quando l’uomo ammala, dapprincipio è perturbata solo questa forza vitale – presente ovunque nell’organismo – dallo stimolo di qualche agente patogeno.
Tale perturbazione è in grado di produrre sintomi, ossia sensazioni spiacevoli e funzioni irregolari, il cui insieme è considerato, genericamente, come malattia.
Gli agenti patogeni non sono elementi astratti, bensì contagiosi, quali gli stimoli specifici del morbillo, della scarlattina, della varicella, etc.
materiale didattico riservato
In conclusione
Con il termine forza vitale siintende l’insieme dei processi fisiologici, che permettono a un individuo di mantenersi in uno stato di salute, ossia in uno stato di equilibrio, dal quale si può deviare facilmente, soprattutto quando uno stimolo patogeno esterno è in grado di suscitare una risposta.
La funzione originaria della forza vitale, pertanto, si identifica, per molti versi, con la capacità di discriminazione dell’individuo, rispetto all’ambiente.
materiale didattico riservato
MALATTIE CRONICHE
materiale didattico riservato
Manifestazioni secondarie della
psora Processo terminale
evolutivo di tipo lesionale e degenerativo
Scarsa possibilità terapeutica
Nosologia moderna