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THEMA Protagonisti della sanità numero1 2012 eHealth Esperienze a confronto RENATA POLVERINI GIANLUCA CALABRÒ ANGELO MUCCICONI NEHLUDOFF ALBANO FRANCO MANISCALCO GIORGIO ORSI STEFANO QUAINI Speciale Regione Veneto CLAUDIO DARIO CLAUDIO SACCAVINI Supplemento a Politiche sanitarie, n 1, gennaio-marzo 2012 Sped Abb Post – DL 353/2003 (conv in L 27/02/2004 n 46) art 1, comma 1, DCB Roma

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THEMAProtagonisti della sanità numero1 2012

eHealthEsperienze a confronto

RENATA POLVERINIGIANLUCA CALABRÒ

ANGELO MUCCICONINEHLUDOFF ALBANO

FRANCO MANISCALCOGIORGIO ORSI

STEFANO QUAINISpeciale Regione Veneto

CLAUDIO DARIOCLAUDIO SACCAVINI

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Fuori ThemaL’Information Communication Technology è entrataormai in ogni agenda della politica e delle organizza-zioni, con ambiti di applicazione molteplici e poten-zialità decisamente rivoluzionarie.Il settore dell’assistenza sanitaria partecipa quindi apieno diritto alla trasformazione in atto, con la crea-zione dei Centri Unici di Prenotazione, del FascicoloSanitario Elettronico, del certificato telematico di ma-lattia, della ricetta medica elettronica, delle esperien-ze di telemedicina.L’obiettivo è quello di accrescere l’efficienza generale ela sostenibilità del settore sanitario, migliorando l’ac-cesso alle cure e ponendo il cittadino sempre più alcentro del sistema sanitario.Se dalle esperienze raccolte in questo fascicolo si col-gono le diverse velocità con le quali le nostre Regionisi stanno muovendo, emerge chiaramente come il pro-cesso avviato stia comunque coinvolgendo tutti e siairreversibile.

Supplemento al n. 1 – 2012 di Politiche sanitariewww.politichesanitarie.itDirettore responsabile: Giovanni Luca De FioreRedazione: Mara LosiIl Pensiero Scientifico Editore srlVia San Giovanni Valdarno, 8 – 00138 Romawww.pensiero.ittelefono +39 06 862821fax +39 06 [email protected] grafico e impaginazione: Typo, RomaImmagini: ©2012 Photos.comStampa: Arti Grafiche TrisVia delle Case Rosse, 23 – 00131 RomaFinito di stampare nel mese di aprile 2012© Il Pensiero Scientifico Editore srlLa riproduzione e la divulgazione dei contenuti di Themasono consentite fatti salvi la citazione esaustiva della fonte e il rispetto dell’integrità dei dati utilizzati.

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La digitalizzazione come efficacestrumento di cambiamento nellarealtà sanitaria della Regione LazioRENATA POLVERINI

Il Sistema Informativo SanitarioRegionale come infrastrutturaportante dell’organizzazionesanitaria sardaGIANLUCA CALABRÒ

Un approccio di sistema per renderela sanità digitale un supportoefficiente dell’organizzazionesanitaria della Regione AbruzzoANGELO MUCCICONI

EDOTTO: un progetto ad ampio raggio per la sanitàelettronica in PugliaNEHLUDOFF ALBANO

Riqualificazione dell’assistenza e tecnologie digitali L’esperienza dell’ASP di SiracusaFRANCO MANISCALCO

L’universalità come punto di forzadel progetto CRS SISS nella Regione LombardiaGIORGIO ORSI

Telemedicina: una sfida da potenziare in LiguriaSTEFANO QUAINI

Sanità digitale sotto l’insegna della partecipazione di tutti gli attori coinvoltiCLAUDIO DARIO

Il ruolo di Arsenàl.IT e gli obiettivi futuriCLAUDIO SACCAVINI

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Speciale Regione Veneto

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Bisogna riconoscere che l’Italia ha fatto passi da gigante nell’ultimo decennio per recuperare la distanza che la separava dagli altri Paesi europei nel settore dell’informatizzazione sanitaria. Come si colloca il Lazio rispetto alle altre Regioni italiane e quali sono i progetti più interessanti che sono stati avviati?

L’informatizzazione in ambito sani-tario rappresenta una delle leve dicambiamento più efficaci e duratu-re per perseguire gli obiettivi di mi-glioramento dell’assistenza ai citta-dini insieme al monitoraggio dellaspesa sanitaria. Ricordo, infatti, chesiamo impegnati a ridurre il deficitstrutturale in materia sanitaria ere-ditato dalle passate amministrazio-ni. I sistemi informativi rappresen-tano, pertanto, un forte asset nel-l’azione di governo di questa Giun-ta e sono in fase di avvio cantieriprogettuali che vedono al centrol’assistenza ai cittadini, in particola-

re alle categorie più fragili. Penso alprogetto SIAT (Sistema InformativoAssistenza Territoriale) per la presain carico dei soggetti fragili con l’at-tivazione dei servizi del territorio, at-traverso reali principi di bisogno etrasparenza, come l’assistenza do-miciliare, gli hospice e le residenzesocio-assistenziali. È fondamentaleche in ogni momento gli operatorisociali o sanitari siano a conoscenzadel tipo di assistenza fornita al citta-dino; è necessario evitare sovrappo-sizioni o, peggio ancora, esclusioniper incapacità di valutazione del bi-sogno. Inoltre, attraverso la Centra-

Anche nel Lazio si sta avviando il progetto del FascicoloSanitario Elettronico

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La digitalizzazione come efficacestrumento di cambiamentonella realtà sanitaria della Regione Lazio

INTERVISTA A

RENATA POLVERINIPresidente Regione Lazio

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le Acquisti che abbiamo istituito,stiamo per lanciare iniziative voltealla realizzazione del nuovo Sistemadi Gestione dell’Emergenza 118 e delnuovo Sistema di prenotazione del-le prestazioni specialistiche Recup.Questi interventi, insieme all’avviodella cosiddetta prescrizione elettro-nica, come prevede la legge, consen-tiranno finalmente un salto di qua-lità della Regione Lazio, che si collo-cherà al livello delle più avanzate Re-gioni italiane. Queste ultime, peral-tro, negli ultimi anni hanno investi-to ingenti risorse in questo campo.Infine, voglio ricordare che siamoormai in fase di partenza per il pro-getto del Fascicolo Sanitario Elettro-nico, che permetterà ad ogni cit-tadino di poter disporre delleproprie informazioni sani-tarie presso qualsiasi pun-to di assistenza, dal me-dico di medicina gene-rale al pronto soccorso.

Non pensa che bisognerebbe investire di più per informare i cittadini dei nuovi strumenti disponibili grazie all’introduzione delle tecnologie digitali in sanità?

Certamente. Abbiamo sempre atti-vato gli strumenti necessari a garan-tire una idonea informazione e co-municazione al cittadino sui dirittie sui servizi, in ambito sanitario enon solo. Naturalmente via via chealtri progetti saranno resi disponi-bili ai cittadini e agli operatori nonmancheremo, come abbiamo giàfatto, di promuovere campagne dicomunicazione istituzionale effica-ci, che consentano a tutta la popo-lazione di prendere consapevolezzadei cambiamenti in atto. n

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Quali sono i progetti di sanità elettronica attivi nella sua Regione e in che modo vengono incontro alla necessità di garantire un accesso più equo dei cittadini ai servizi sanitari?

II Sistema Informativo SanitarioRegionale si configura come l’infra-struttura portante dell’intera orga-nizzazione sanitaria, nella quale siintegrano le informazioni in sensoverticale, tra livello regionale e li-vello aziendale, e orizzontale, traDistretti e ambiti territoriali, in gra-do di fornire ai decisori di qualsiasilivello (Distretto, Azienda, Regione)‘rappresentazioni’ utili al governo ealla gestione della sanità (o sistemasociosanitario).Lo stato dell’arte delle tecnologiedell’informazione e delle comuni-cazioni nell’ambito del sistema sa-nitario della Regione è rappresenta-to da una serie di iniziative che ri-guardano tra le altre: l’integrazione delle reti profes-sionali dei medici di medicina ge-

INTERVISTA A

GIANLUCACALABRÒDirettore Generale della SanitàAssessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza SocialeRegione Autonoma della Sardegna

Il Sistema InformativoSanitario Regionalecome infrastrutturaportantedell’organizzazionesanitaria sarda

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nerale e dei pediatri di libera scel-ta, la creazione del Fascicolo Sa-nitario Elettronico e l’implemen-tazione del ciclo di prescrizioneelettronica (progetto MEDIR);

lo sviluppo dell’anagrafica assi-stibili della Regione Sardegna(progetto ANAGS);

la realizzazione del sistema in-formativo dei laboratori unici dianalisi a livello aziendale (pro-getto SILUS);

la creazione di un centro serviziICT dedicato alla sanità regionale(progetto CRESSAN) e l’aggior-namento tecnologico dei CEDdelle Aziende Sanitarie (proget-to INFRAS);

l’attivazione di un numero dipubblica utilità per l’accesso alleprenotazioni sanitarie (progettoNRS-1533);

la realizzazione del Sistema Infor-mativo Sanitario integrato Regio-nale (progetto SISaR), che ha im-

pattato su tutti gli ambiti del si-stema sanitario, dall’amministra-zione e controllo all’area ospeda-liera, dalla gestione delle risorseumane alla prevenzione, dallaprenotazione delle prestazionisanitarie ai servizi territoriali, etc.

Parlando in particolare di efficacia ed efficienza, quali miglioramenti è in grado di offrire una nuova organizzazione dell’assistenza che faccia sempre più ricorso all’utilizzo delle tecnologie digitali?

Un sistema integrato di gestione deiservizi sanitari e assistenziali devesuperare la mancanza di allinea-mento tra processi e sistemi infor-matici di governo (informazionali)e processi e sistemi di servizio/ero-gazione (operazionali), e deve esse-re finalizzato a:

sostenere i processi di migliora-mento della qualità dei servizi;

favorire l’analisi epidemiologicae dei bisogni di salute;

facilitare l’accesso ai servizi (an-che attraverso sistemi unificati diprenotazione);

monitorare l’appropriatezza cli-nica e organizzativa delle presta-zioni erogate;

sviluppare sistemi efficienti di ar-chiviazione dei dati sanitari;

favorire gli interventi strategici estrutturali di razionalizzazione emiglioramento dell’efficacia edell’efficienza del sistema sani-tario.

I macro-obiettivi che la RegioneSardegna si è posta, in relazione al-le seguenti finalità, sono:migliorare la qualità dell’assi-stenza sanitaria, in termini di li-velli di servizio, tempi di attesa,soddisfazione del paziente e ca-pacità di diagnosi e cura;

creare i presupposti decisionali eil supporto tecnologico necessa-ri per una programmazione sa-nitaria adeguata alle reali neces-sità del territorio.

Tali propositi si traducono in unaserie di obiettivi operativi, che co-stituiscono il tessuto strategico cheguida gli interventi attualmente incorso di realizzazione o di avvio: favorire la circolazione delle co-noscenze e la diffusione dellecompetenze;

migliorare l’efficacia e l’efficien-za del sistema sanitario in termi-ni di gestione delle risorse mate-riali ed immateriali e di riduzio-ne della spesa;

superare i problemi legati all’in-sularità, in termini di interazio-

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ne con le comunità scientifichenazionali ed internazionali;

integrare le reti professionali,mediante strumenti di collabo-razione e diffusione delle cono-scenze;

superare le disomogeneità e ledisparità territoriali in ambitoICT tra le Aziende Sanitarie,Ospedaliere e Universitarie dellaRegione;

correlare sempre più strettamen-te processi, sistemi informativi digoverno e sistemi di erogazionedei servizi;

introdurre strumenti tecnologi-ci innovativi al fine di sviluppa-re al meglio le potenzialità del Si-stema Sanitario Regionale.

I miglioramenti che ci si attende daquesta serie di iniziative, alcune del-le quali stanno giungendo a matu-rità proprio nella corrente annuali-tà, lavorano nella direzione di risul-tati sistemici di efficienza quali ilcontrollo della spesa, il migliora-mento dell’appropriatezza prescrit-tiva, il potenziamento della capaci-tà di governo e di programmazioneed il monitoraggio dei Livelli Es-senziali di Assistenza.Più in dettaglio i risvolti in terminidi efficienza ed efficacia del ServizioSanitario Regionale impattano nel-le seguenti direzioni:migliorare l’efficienza delle cureprimarie attraverso l’integrazio-ne in rete dei professionisti al fi-ne di agevolare i processi di con-tinuità assistenziale;

supportare gli interventi di pre-venzione attiva sul territorio;

contribuire alla riduzione deitempi di attesa per le prestazionisanitarie e a una migliore gestio-ne delle liste;

facilitare l’accesso ai servizi po-tenziando la scelta dei cittadiniattraverso l’interoperabilità tra isistemi di prenotazione;

consentire il miglioramento deiprocessi integrati di assistenza so-ciale e di assistenza sociosanitaria,mediante l’organizzazione di ununico punto di accesso (PUA) al-le prestazioni, a livello di distret-to sociosanitario (integrazioneassistenziale tra processi di tiposanitario come le prestazioni in-fermieristiche, mediche e riabili-tative, e quelli di tipo sociosani-tario come l’ADI, la residenziali-tà diurna o a tempo pieno, etc);

supportare il miglioramento del-la qualità dei servizi sanitari e fa-

vorire il consolidamento e lo svi-luppo delle eccellenze attraversol’introduzione delle soluzioniorientate al governo clinico, allaformazione continua in medici-na, alla misurazione dei risultatie alla telemedicina;

produrre tutti i dati necessari adadempiere il cosiddetto debitoinformativo verso tutti i soggettiistituzionali;

consentire una gestione efficien-te ed efficace del processo delleattività di compensazione intraed extraregionale relative agliaspetti della mobilità;

migliorare la qualità dei docu-menti elettronici all’interno delsistema sanitario regionale. n

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II Sistema Informativo Sanitario Regionalesi configura come l’infrastruttura portantedell’intera organizzazione sanitaria

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A che punto è nella sua Regione la realizzazione di un progetto organico capace di rendere la sanità elettronica una struttura efficace di supporto alle scelte di politica sanitaria e in grado di coordinare l’azione di tutti gli attori coinvolti?

Stiamo mettendo a sistema tuttauna serie di esperienze verticali, chehanno caratterizzato anche punti dieccellenza (per esempio, il Fascico-lo Sanitario Elettronico) privi, pe-rò, della necessaria ingegnerizza-zione complessiva.La nostra Regione sconta un sistemaparcellizzato che non ottiene massacritica nella gestione delle attivitàcomplessive. La presenza di una di-

stribuzione territoriale in 4 ASL (checomunque rappresenta una razio-nalizzazione rispetto alle 6 presentifino a 2 anni fa) fa sì che la differen-za di esperienze e modelli organiz-zativi, sia erogativi che gestionali ocontabili, porti a una difficile omo-geneizzazione di struttura.Nell’ultimo periodo si è comunquepassati da un approccio di ‘soluzio-ne’ ad un vero approccio di sistema,che sta consentendo non solo la pu-ra conoscenza dei dati/eventi, maanche un’analisi nell’ottica della‘business intelligence’ (o analysis). Ad ora strumenti e ‘sensibilità’ so-no ancora allo stato grezzo, ma è fa-cile immaginare che, in tempi rapi-

eHealth. Esperienze a confronto

INTERVISTA A

ANGELOMUCCICONIDirigente Servizio Gestione FlussiInformativi, Mobilità Sanitaria,Procedure Informatiche e Emergenza Sanitaria, Regione Abruzzo

Un approccio di sistema per rendere la sanità digitale un supporto efficientedell’organizzazione sanitaria della Regione Abruzzo

Le fonti informativedevono essere adeguate per ampiezza di conoscenza e profondità di analisi

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EDOTTO:un progetto ad ampio raggio per la sanitàelettronica in Puglia

di, avremo la maturità necessariaperché le scelte derivino da fonti in-formative adeguate per ampiezza diconoscenza e profondità di analisi.

Cartella clinica informatizzata e Fascicolo Sanitario Elettronico sono due dei cavalli di battaglia del processo di informatizzazione della realtà sanitaria. L’Abruzzo è tra le dieci Regioni che stanno collaborando al progetto ISPE per l’interoperabilità europea e nazionale del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico. Vuole descriverci questa esperienza?

Attualmente siamo inuna fase avanzata della spe-rimentazione e presto avremoi primi riscontri di attività. Si èscelto di utilizzare il protocollo In-FSE proposto dall’Istituto Superio-re di Sanità e le attività andranno acoprire, almeno in questa fase, la re-dazione del patient summary.Relativamente alla nostra esperien-za, dopo aver costruito l’infrastrut-tura del Fascicolo Sanitario Elettro-nico, siamo attualmente concentra-ti sulla realizzazione delle procedu-re operative di produzione del fasci-colo. Al momento, in attesa delle de-finizione ultima del garante dellaprivacy che farà ulteriore chiarezzasu alcuni aspetti, siamo concentratisul versante Repository delle attivitàsanitarie, cioè su un sistema che de-finisca e governi le procedure di in-formatizzazione, dematerializzazio-ne e conservazione, da cui è facilededurre sia il fascicolo sanitario siale attività di cruscotto e analisi. n

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INTERVISTA A

NEHLUDOFFALBANOResponsabile del Progetto ‘Edotto’Segretario e Componente del TSE(Tavolo per la Sanità Elettronica)della Regione Puglia, Assessoratoalle Politiche della Salute

È stato da poco presentato Edotto, il Nuovo Sistema Informativo Sanitario della Regione Puglia che rappresenta molto di più di un semplice aggiornamento del sistema preesistente. Vuole descriverci gli elementi che ne fanno uno strumento all’avanguardia dal punto di vista dell’innovazione tecnologica rispetto al panorama italiano?

Attraverso una programmazionestrategica in materia di ICT in sani-tà, la Regione Puglia ha voluto apri-re una nuova stagione molto im-portante di innovazione con pro-getti di sanità elettronica che cam-bieranno considerevolmente l’as-setto del Servizio Sanitario puglie-se. Tra questi, il progetto Edottorappresenta uno dei pilastri fonda-mentali della sanità elettronica pu-gliese in considerazione della suaestensione, complessità ed innova-tività sia con riferimento alle solu-zioni tecnologiche adottate, ai siste-mi di sicurezza informatica e per iltrattamento dei dati, sia in ragione

Edotto collegaospedali e territorio,medici e distretti,amministrazione e management

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eHealth. Esperienze a confrontodelle aree applicative realizzate. Ilprogetto coinvolge, infatti, tutte leAziende Sanitarie e gli Istituti delServizio Sanitario Regionale, e rag-giunge la quasi totalità dell’organiz-zazione sanitaria periferica metten-do, di fatto, in collegamento ospe-dali e strutture territoriali, medici edistretti sociosanitari, strutture am-ministrative e management. Mi pre-me sottolineare come Edotto siaportatore di un elemento di assolu-to valore, rappresentato dal lavorodi progettazione effettuato in questianni con il coinvolgimento degliesperti dell’Assessorato, dell’Ares,degli altri organismi regionali insie-me a quelli delle strutture sanitarieed amministrative direttamentecoinvolte dai processi di informa-tizzazione. Tutti questi interlocuto-ri hanno messo in discussione, revi-sionato, migliorato, innovato, uni-formato e omogeneizzato i proces-si organizzativi. Peraltro, l’adozionedi tecnologie in grado di assicurarela cooperazione tra Edotto e gli al-tri sistemi di sanità elettronica re-gionali (Portale della Salute, Fasci-colo Sanitario e rete dei medici, etc.)nonché con i sistemi informativiaziendali consentirà di ottimizzarela gestione delle anagrafi e dei pro-cessi di attività.Tutto questo si-gnificherà un ra-dicale miglioramentodell’efficienza sanitariaed amministrativa con ri-flessi sulle attività di program-mazione, di analisi, studio, moni-toraggio e verifica nonché sulla ge-stione ed il governo del Servizio Sa-nitario sia da parte del managementdelle Aziende Sanitarie sia da partedell’Assessorato e degli altri organi-smi regionali.

È stata prevista un’adeguata formazione del personale sanitario perché sia in grado di accompagnare in modo positivo la sua introduzione?

Il progetto Edotto realizzerà nel Ser-vizio Sanitario pugliese un’impor-tante fase di addestramento checoinvolgerà, per tutta la durata delprogetto, circa 6000 operatori sani-tari, tecnici ed amministrativi, sia-no essi direttori delle Aziende Sani-tarie, dirigenti delle articolazioniorganizzative o professionisti, fun-zionari e addetti, fino a coinvolgereanche circa 4500 ulteriori soggetti‘esterni’, e cioè i medici di medicinagenerale, i pediatri di libera scelta,gli operatori delle strutture privateaccreditate ed altri soggetti che, avario titolo, interagiscono con il

Servizio Sanitario. L’addestramen-to si svolgerà sia con modalità tra-dizionali, in aula, mediante modu-li specifici per ciascuna area appli-cativa di Edotto, svolti in ognunadelle province pugliesi, sia median-te l’utilizzo della piattaforma ‘Edot-to-learning’, che rappresenta un ve-ro e proprio sistema di gestione ditutto il percorso di addestramentoe che sarà accessibile agli operatoridelle Aziende Sanitarie e degli isti-tuti del Servizio Sanitario Regiona-le sia per attività di refresh, sia perpercorsi di autoistruzione, sia per losvolgimento di interi moduli for-mativi mediante l’utilizzo di WBT(web based training). In alcuni casiè stato anche previsto un supportodel tipo ‘training on the job’ per par-ticolari tipologie di strutture sani-tarie (accettazione e urgenza). n

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La sua è una delle Regioni sottoposte a Piano di Rientro. In che misura ritiene che siate riusciti a trasformare questa emergenza in un’occasione di sviluppo e innovazione per la sanità siciliana?

L’esigenza di garantire la sostenibi-lità del Sistema Sanità ha fatto sì chel’attuazione dei Piani di Rientro ab-bia assunto negli ultimi tempi unruolo centrale nelle strategie di go-verno del Servizio Sanitario Nazio-nale in molte Regioni italiane.L’attenzione dei diversi attori si èconcentrata in questi ultimi tempisulla ricerca della maggiore effica-cia ed efficienza nell’erogazione deiservizi sanitari, onde prevenire inu-tili sprechi e razionalizzare l’impie-go delle risorse disponibili, attual-mente esigue, riorientando tutte leattività connesse alla domanda disoddisfazione del bisogno di salute

verso la direzione dell’appropriatez -za, garanzia di economicità, equità,accessibilità, flessibilità degli inter-venti.Il Piano di Rientro è divenuto, in talsenso, un’opportunità di migliora-mento per la sanità della nostraprovincia grazie agli interventi cheabbiamo realizzato in ottemperan-

za alla riforma sanitaria del 2009.Primo fra tutti la rimodulazione deiposti letto, che ha determinato unarazionalizzazione degli ospedali, eli-minando offerte poco importanti epotenziandone altre finora carentio sviluppandone di nuove necessa-rie, ma finora non presenti. Traqueste merita particolare menzione

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Riqualificazionedell’assistenza e tecnologie digitaliL’esperienzadell’ASP di Siracusa

INTERVISTA A

FRANCOMANISCALCODirettore Generale, ASP Siracusa

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lo sviluppo di posti letto ordinari diPronto Soccorso presso il PresidioOspedaliero di Siracusa, l’aperturadi posti letto destinati ai post-acutiquali la lungodegenza, e nuovi po-sti di riabilitazione nel PresidioOspedaliero di Noto di prossima at-tivazione. Inoltre, l’istituzione diposti letto di hospice per malati ter-

minali e di RSA, l’apertura di nuo-vi reparti nel Presidio Ospedalierodi Augusta quali la Neurologia el’Oncologia in itinere, la program-mata apertura di altri 4 posti di ria-nimazione a Siracusa e di posti tec-nici di osservazione breve nei Pron-to Soccorso aziendali e di terapiasubintensiva nei Presidi Ospedalie-ri di Avola e Lentini.Altri interventi hanno riguardatol’erogazione dei servizi in rete, tracui la rete cardiologica, oncologica,nefrologica, secondo il modello hub& spoke, che consente un’ottimiz-zazione delle risorse disponibili, svi-luppando nei punti previsti una as-sistenza con risorse ottimizzate epiù qualificata. È previsto lo svilup-po di altre reti integrate quali il per-corso nascita e la rete per il poli-traumatizzato nonché la rete riabi-litativa.Ma la vera scommessa su cui stiamoinvestendo sarà il territorio. L’aper-tura di 4 Presidi Territoriali di Assi-stenza, infatti, rappresenta, e rap-presenterà sempre più, la nuovamodalità di organizzazione dell’of-ferta assistenziale. Un’organizzazio-ne che sarà fondata sull’idea vin-cente di riorientare i servizi verso lalogica dei percorsi assistenziali, al fi-ne di garantire un’importante of-ferta sanitaria integrata alla croni-cità e promuovere la reale presa incarico del paziente fragile, che oggirappresenta la risposta cultural-mente più evoluta ai problemi di sa-lute sul territorio.

Quali interventi sono stati realizzati per garantire la riqualificazione dell’assistenza territoriale, una realtà particolarmente carente in Sicilia,

in considerazione delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali?

Alla luce delle possibilità offerte dal-le tecnologie digitali abbiamo effet-tuato più interventi indirizzati a ri-qualificare l’assistenza.Tra i più rilevanti, e già definiti,figurano l’informatizzazione delCUP aziendale, con la diversifica-zione delle liste per Raggruppa-menti Omogenei di Attesa (RAO),che consente di assegnare la preno-tazione non più sulla base di prio-rità cronologiche, bensì su quelladelle priorità cliniche, nonché la let-tura delle immagini diagnostiche adistanza tramite i sistemi PACS eRIS. Il primo consente l’acquisizio-ne, la trasmissione e l’archiviazionedi immagini, mentre il secondo col-lega l’anagrafica del paziente e tuttii dati generati dal flusso di lavoro al-le immagini dell’esame richiesto.Ma un altro momento importantein tal senso è stato lo sviluppo delsistema Farmanalisi, che consentel’analisi e il monitoraggio delle pre-scrizioni farmacologiche ai pre-scrittori e al servizio farmaceuticopreposto al controllo.Tra le innovazioni più rilevanti infase di definizione, infine, possiamoannoverare il portale medico di ba-se, che consentirà ai medici di fa-miglia di interagire con i sistemi in-formativi aziendali e di prenotaredirettamente i propri assistiti, e lacartella clinica informatizzata, ingrado di standardizzare le procedu-re ospedaliere, riducendo notevol-mente la possibilità di errori in am-bito clinico e sviluppando un siste-ma informatizzato di raccolta dati,assai utile per la programmazionesanitaria dei servizi. n

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Le tecnologie digitaliconsentono di riqualificarel’assistenza sanitaria

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L’innovazionecontinua e la semplificazione dei rapporti tracittadino e sanità sono le sfide attuali

La sua Regione è sicuramente all’avanguardianella realizzazione della sanità in rete. Vuole descriverci i punti di forza del progetto CRS SISS e eventuali criticità ancora presenti?

Ritengo che il punto di forza fon-damentale risieda ormai nell’uni-versalità di utilizzo dei servizi offer-ti dal SISS da parte degli attori coin-volti e nel grado di maturità com-plessivo del sistema. Universalità si-gnifica che tutti gli operatori, siasingoli professionisti che Enti edAziende, accedono al sistema escambiano dati ed informazioni inmodo trasversale in tutti i processidi rilievo, arricchendo progressiva-mente il patrimonio informativo asupporto dei processi di cura e delgoverno del Servizio Sanitario.Oltre alla totalità dei medici di me-dicina generale, delle farmacie, delleASL e delle Aziende Ospedaliere la‘rete’ SISS connette ora più di 2500strutture private accreditate e si apreprogressivamente alle strutture assi-stenziali del territorio, con servizispecifici per l’ambito sociosanitario.L’universalità implica anche uno

sviluppo e una offerta sempre piùampia di servizi applicativi, sia sulfronte della gestione del dato clini-co e del processo di cura, sia in am-biti di servizio quali i sistemi di ren-dicontazione piuttosto che i sistemiautomatici di pagamento.Questa universalità, sancita da unalegge regionale che, oltre a rendereobbligatoria l’adesione al SISS pertutte le strutture sanitarie accredi-tate, ha definitivamente stabilito ilpassaggio da ‘progetto’ a ‘sistema’, hapermesso di raggiungere risultatiobiettivamente rilevanti anche dalpunto di vista numerico: 89 milio-ni di prescrizioni, 16 milioni di do-cumenti clinici e circa 6 milioni difascicoli sanitari elettronici gestitinel corso del 2011 rendono conto diun volume di attività completa-mente informatizzato che trova po-chi riscontri a livello europeo.La maturità implica che non sonopiù in discussione le scelte tecnolo-giche, anche se viene mantenuta unaattenzione costante all’innovazione,ma ci si focalizza sempre più sulle at-tività volte all’estensione, integra-zione e consolidamento in modo dagarantire un passaggio definitivo adun sistema completamente in rete.Più che di criticità parlerei di sfide,la prima delle quali è certamentequella legata all’ampliamento ed in-novazione continua dell’intero siste-ma in un periodo in cui ci vienechiesto un uso molto attento dellerisorse. Occorre quindi coniugareuna continua innovazione tecnolo-gica, necessaria a garantire un alto li-vello di qualità e sicurezza, con le esi-genze di contenimento della spesa acui il sistema sanitario è soggetto. La seconda sfida, in coerenza anchecon le richieste e le riforme propo-ste dal governo, riguarda la sempli-

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INTERVISTA A

GIORGIO ORSIResponsabile SistemaInformativo e SupportoOrganizzativoAzienda Ospedaliera ‘Luigi Sacco’Polo Universitario, Milano

L’universalità come punto di forza del progetto CRS SISS nella RegioneLombardia

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ficazione dei rapporti tra cittadinoe mondo della sanità, con la diffu-sione di servizi, peraltro già attivi,sempre più fruibili relativi alle fasidi richiesta di informazioni, preno-tazione, consultazione dei propridati clinici, certificazioni e paga-menti, verso un cittadino semprepiù informato e consapevole delleproprie scelte.

Con riferimento in particolare all’esperienza del Fascicolo Sanitario Elettronico, le reti di patologia e i percorsi diagnostico-terapeutici assumeranno un ruolo sempre più rilevante. Vuole descriverci le potenzialità di questi strumenti?

La realizzazione di questa infra-struttura universale solida e sicura,che comprende tra le componentiprincipali la rete, i protocolli di co-municazione e l’identificazione cer-ta degli utenti (sia pazienti che pro-fessionisti) e la disponibilità del fa-scicolo permettono adesso lo svi-luppo certamente più veloce di spe-

cifici servizi applicativi a supportodelle attività cliniche. Le iniziative relative alla reti di pa-tologie nascono con la ROL (ReteOncologica Lombarda), che ad og-gi vede l’adesione di più di 120strutture su tutto il territorio regio-nale, e si amplia negli anni succes-sivi con la nascita delle reti relativealle malattie rare, all’epilessia, al-l’ematologia, allo stroke, mentre al-tre ancora sono in fase di studio.Il vantaggio principale di queste re-ti è proprio, come dice il nome, lacapacità di creare e consolidare inetwork di professionisti che ope-rano sullo stesso tipo di patologia,condividendo non solo i dati deipazienti (ottenendo quindi un pro-cesso di cura più omogeneo e con-tinuo in tutte le sue fasi), ma anchela conoscenza e le best practice spe-cifiche del settore.Con le reti di patologia quindi le co-munità mediche hanno gli stru-menti per condividere e scambiarsiinformazioni, in modo strutturatoe confrontabile, relativamente a pa-zienti che sono costretti a sottopor-si a cicli di cure estremamente lun-ghi, spesso anche per tutta la vita,con la garanzia che tutta la storiaclinica venga mantenuta e resa frui-bile a qualunque professionistacoinvolto nel processo di cura.Nello stesso modo i percorsi dia-gnostico-terapeutici permettono, al-l’interno della stessa rete, di stabili-re e condividere il percorso di un pa-ziente, basandosi sulla sua specificapatologia e sulle sue particolari con-dizioni, collegando i vari professio-nisti e aiutando a superare quel con-fine che spesso si crea tra l’ospedale(ricovero) e le cure territoriali.La Regione ha aspettative elevatedalla diffusione di questi strumenti

in termini sia di miglioramento delprocesso di cura, sia di facilitazionee semplificazione dei percorsi per ipazienti.

Un aspetto importante del progetto ehealth riguarda la privacy dei cittadini. Quale strada ha intrapreso la sua Regione per garantirla?

L’attenzione verso questo tema daparte di Regione Lombardia, in tut-te le fasi di disegno e realizzazionedel SISS, è sempre stata molto alta.Il confronto con il Garante è conti-nuo, con una verifica puntuale del-la correttezza delle scelte adottate ri-spetto alla normativa. Tale attenzione si riscontra fin dalprimo passo, nel momento del-l’adesione del cittadino al SISS, me-diante la sottoscrizione del consen-so al trattamento dei dati effettuatocon il Fascicolo Sanitario Elettroni-co, e prosegue in tutti i passaggi le-gati alla gestione del dato clinico.L’adozione della carta operatore pergli utenti abilitati permette di trac-ciare in modo robusto e sicuro sial’accesso al sistema sia ogni accessonon solo al singolo documento cli-nico da parte del personale medicoed infermieristico, ma anche al datoamministrativo da parte degli ope-ratori presso gli sportelli o gli uffici. La realizzazione di meccanismi dioscuramento, ove richiesto dallalegge o dall’interessato, garantisce lariservatezza delle informazioni cli-niche, che pure rimangono dispo-nibili in rete ai soli autorizzati. La Regione fornisce anche l’oppor-tuno supporto a tutte le Aziende Sa-nitarie perché sia garantita la cor-retta gestione dei rapporti con i for-nitori di tecnologia relativamente altema privacy. n

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Ritiene che la sua Regione stia sfruttando appieno i vantaggi che alcune esperienze di sanità elettronica, come quella della telemedicina, offrono in considerazione della presenza di caratteristiche territoriali difficili e di una prevalenza di popolazione anziana?

La Regione Liguria sta lavorando inquesta direzione allo scopo di ren-dere sempre più efficace ed econo-micamente sostenibile la sua azioneed il servizio ai cittadini utenti delsistema sanitario. Bisogna incideremaggiormente, anche se esistonorealtà che già in tale campo svolgo-no un servizio di elevatissima qua-lità; basti pensare al servizio di dia-gnostica di laboratorio operativopresso l’ASL 1 imperiese, che ad og-gi lavora con un programma inno-vativo di refertazione in tempo rea-le sia a livello ospedaliero sia terri-toriale. Ma di sicuro la sfida della te-lemedicina deve essere ancor piùpotenziata e valorizzata, mentre inaltri contesti si può ancora svilup-pare e ricorrere a soluzioni innova-tive. Penso, per esempio, a progetti

quali la radiologia domiciliare, cheaiuterebbe a ridurre le liste d’attesaandando a casa dei pazienti con se-veri problemi di mobilizzazione.

Già da alcuni anni è attivo in Liguria il Conto Corrente Salute, un modello di Fascicolo Sanitario Elettronico al quale il cittadino può decidere liberamente se aderire o no. Come è stato accolto dagli assistiti? Esiste la paura che informazioni personali possano essere violate?

Ovviamente nella nostra epoca bi-sogna mettere al primo posto i di-ritti alla privacy dei pazienti e nonsi può abdicare in tal senso. Co-munque come con tutte le innova-zioni, che spesso vengono accoltecon diffidenza, è necessario un pe-riodo di rodaggio per poter espri-mere al meglio le potenzialità diquesto sistema innovativo, che dicerto darà risultati importanti. Ita-lia dei valori da sempre sostiene lanecessità di innovazione del siste-ma sanitario e spenderà molta del-l’azione politica del proprio man-dato in questa direzione. n

Telemedicina: una sfida da potenziare

in LiguriaINTERVISTA A

STEFANO QUAINIConsigliere Regionale LiguriaPresidente Commissione Sanità,Regione Liguria

SpecialeRegione Veneto

filo diretto

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SpecialeRegione Veneto

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eHealth. Esperienze a confronto

Perché nasce il Consorzio Arsenàl.IT?

Si tratta di un’esperienza inedita,nata dall’esigenza di dare rispostecondivise nel campo dell’eHealth alivello regionale. L’esperienza pilo-ta fu avviata nel 2005 con l’alloraConsorzio di Telemedicina, natosulle fondamenta di una ricerca fi-nalizzata sulle applicazioni eHealthnell’ambito della Regione Veneto.Dall’indagine emerse un quadroche presentava molte applicazioni eapprocci differenti con l’evidente li-mite dell’interoperabilità nello stes-so campo clinico. La risposta fu lacostituzione di Arsenàl.IT, CentroVeneto per la Ricerca e l’Innovazio-ne per la Sanità Digitale, che rag-gruppa tutte e 23 le Aziende Socio-sanitarie e Ospedaliere della Regio-ne Veneto.Arsenàl.IT offre possibilità di con-fronto nel contesto della ricerca edell’innovazione, partendo dal pre-supposto che occorra lavorare al-

l’interno delle Aziende e coinvolge-re i clinici per ottenere vantaggi atutti i livelli. Voglio sottolineare lanatura volontaria dell’adesione, chesi traduce in una partecipazione de-cisa da parte dei singoli attori, i qua-li, agendo sulla leva della motiva-zione, sono i reali protagonisti.

Il progetto DOGE si inserisce in un disegno più generale indirizzato a realizzare un’architettura complessa e integrata del Sistema Sanitario Regionale, che vede coinvolti tutti i soggetti che partecipano al processo di cura: cittadino, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, Aziende Sanitarie e infine Regione. Come hanno reagito i singoli protagonisti alla sua introduzione e progressiva implementazione?

Il progetto DOGE è stato avviatocome esperienza pilota nell’Azien-da ULSS 19 di Adria, un contestoche per caratteristiche (bassa densi-tà abitativa in un ampio territorio)ben si prestava alla messa in rete deimedici di medicina generale e deipediatri di libera scelta. Il risultatoè stato la costruzione della rete at-tualmente in via di espansione a li-vello regionale, che rappresenta unodei pilastri per la costruzione delFascicolo Sanitario Elettronico.Fondamentale anche l’aspetto dicompletamento del ciclo prescritti-

INTERVISTA A

CLAUDIO DARIOPresidente del ConsorzioArsenàl.IT e DirettoreGenerale Azienda ULSS 9Treviso

Sanità digitale sotto l’insegna della partecipazionedi tutti gli attori coinvolti

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SpecialeRegione Veneto

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vo, in particolare con la messa a re-gime dell’ePrescription. Nonostan-te una diffidenza generalizzata ri-spetto all’introduzione della novità,abbiamo rilevato sin dall’inizio nel-l’ambito dell’esperienza pilota unottimo livello di collaborazione daparte degli attori coinvolti nel pro-cesso, che hanno contribuito in ma-niera determinante al raggiungi-mento dell’obiettivo. Possiamo direche oramai la maggior parte deimedici di medicina generale e pe-diatri di libera scelta è pienamenteconsapevole dei miglioramenti cheDOGE introduce a livello operati-vo; per questo è disponibile ad ac-cettarli.Grazie al sistema introdotto, infat-ti, i medici hanno rilevato la possi-bilità di migliorare il processo di cu-ra dei propri assistiti mediante la di-sponibilità di dati clinici in temporeale. Un’opportunità che permettedi agire molto più rapidamente, ga-rantendo la continuità del processodi cura.

Un altro progetto importante è HEALTH OPTIMUM, un progetto europeo di telemedicina cofinanziato dalla Regione Veneto avviato già dal 2005. Vuole descrivercene l’importanza e i risultati raggiunti?

HEALTH OPTIMUM si è dimo-strato un progetto di successo dalmomento che la sperimentazione dimodelli di servizio è diventata oc-casione di messa a regime di servi-

zi innovativi, a loro volta generato-ri di nuove opportunità nel campodell’eHealth. Si tratta di un progetto europeo chedal 2004 al 2009 ha permesso l’im-plementazione e lo sviluppo dei ser-vizi di teleconsulto neurochirurgi-co e telelaboratorio in tutte leAziende Sociosanitarie ed Ospeda-liere della Regione Veneto, oltre al-la sperimentazione del teleconsultoneurologico e la gestione decentra-ta dei pazienti in terapia anticoagu-lante orale. Oggi grazie a HEALTHOPTIMUM oltre 1000 professioni-sti utilizzano in maniera routinariaservizi di telemedicina a livello re-gionale, dove si effettuano 2300 te-leconsulti l’anno in un sistema‘hub&spoke’ che collega 34 poli pe-riferici a 7 centri specializzati, se-condo un modello che, di fatto, haanticipato la programmazione re-gionale. Un dato fondamentale è ilrisparmio sui trasporti evitabili, chesono stati ridotti del 75% grazie alteleconsulto. I servizi implementa-

ti e sperimentati al termine del-l’esperienza progettuale sono en-trati a far parte del sistema sanita-rio regionale, a dimostrazione delsuccesso dell’iniziativa, che rappre-senta una pietra miliare nei servizidi telemedicina a livello regionale.Un obiettivo raggiunto anche gra-zie all’apporto fondamentale delconfronto con i partner europei.

Quali sono i miglioramenti in termini di efficacia e efficienza dei nuovi servizi offerti nel settore digitale per le Aziende Sanitarie e qual è il valore aggiunto di mettere a confronto la propria realtà con realtà diverse a livello europeo?

È indubbio che il sistema di condi-visione e lavoro di rete che permet-te l’esperienza di Arsenàl.IT sia im-portante per ogni singola AziendaSociosanitaria ed Ospedaliera. Lostiamo sperimentando concreta-mente, per esempio, attraverso Ve-neto ESCAPE, progetto di digitaliz-zazione del processo documentale,che oramai ha visto l’estensione delservizio di scarico referti all’80%delle Aziende Sanitarie venete. Unprogetto che incide sulle abitudinidei cittadini veneti e che produce ri-sparmi notevoli sia per l’utente siaper il sistema sociosanitario regio-nale. Stiamo parlando di 72 milio-ni di euro l’anno per i cittadini chenon devono più recarsi agli sportel-li e di quasi 8 milioni di euro inquattro anni per il sistema della sa-nità veneta. Inutile dire come que-

Per innovare bisognariuscire a cambiare i comportamenti dei singoli e delleorganizzazioni

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SpecialeRegione Veneto

sto genere di cambiamenti incidasulla vita quotidiana dei cittadinitanto quanto sull’organizzazionedelle Aziende. I progetti nei quali Arsenàl.IT rap-presenta un supporto tecnico im-prescindibile per le Aziende ap-portano vantaggi soprattutto alivello organizzativo, perchépermettono un innesto diknow-how che garan-tisce ad ogni singolaAzienda di fare un saltodi qualità. L’esperienza fino ad oggi svi-luppata nell’ambito del Con-sorzio dimostra come le parolechiave dell’innovazione in sanitàsiano ‘mettere in sinergia’ e ‘far col-limare’. Ciò che permette di passareda prototipi a servizi consolidati al-l’interno di una rete sovraziendaleè la capacità di mettere assiemestratificazioni diverse dell’organiz-zazione, dai clinici ai pianificatori,e per raggiungere l’obiettivo è ne-cessario riuscire a tenere sovrappo-sti e collimati i diversi livelli di inte-razione. Per innovare bisogna riu-scire a cambiare i comportamentidei singoli e delle organizzazioni eArsenàl.IT sta riuscendo nel suo in-tento di innestare idee nuove e fa-vorire impulsi positivi grazie ad ungrande lavoro di team. In tale con-testo si inserisce anche l’esperienzadi confronto con i partner europei,perché attraverso studio e condivi-sione di buone prassi internaziona-li si possono elaborare modelli ope-rativi aderenti alle esigenze dellesingole Aziende. n

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eHealth. Esperienze a confronto

INTERVISTA A

CLAUDIOSACCAVINIDirettore Tecnico Consorzio Arsenal.ITTreviso

Il ruolo di Arsenàl.ITe gli obiettivi futuri

Qual è la mission del Consorzio Arsenal?

Arsenàl.IT, consorzio volontariodelle 23 Aziende Sanitarie ed Ospe-daliere della Regione Veneto, si con-figura come centro di competenzaveneto per l’eHealth, che ha comeobiettivi primari quelli della pro-gettazione, dello sviluppo e della va-lutazione di applicazioni di eHealthsovraziendali, al fine di migliorare iprocessi sanitari e l’assistenza al cit-tadino nell’ottica della collabora-zione interaziendale.Il Consorzio si propone come sog-getto competente nel costruire mo-delli sostenibili di servizi sanitari, ingrado di promuovere il migliora-mento del sistema nel contenimen-to dei costi. Tutto questo con un

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SpecialeRegione Veneto

forte accento sull’interoperabilità esull’utilizzo di standard internazio-nalmente riconosciuti. L’innovazione è il perno dell’azioneesercitata da Arsenàl.IT, che racco-glie esperienze e competenze dieHealth a livello nazionale ed inter-nazionale, patrimonio di ciascunaAzienda Sociosanitaria ed Ospeda-liera della Regione Veneto, e svolgeuna continua attività di ricerca perl’innovazione e progettazione dinuove soluzioni mirate al migliora-mento delle infrastrutture e dell’or-ganizzazione. I valori che sostengo-no l’azione del Consorzio sono ba-sati sul confronto e la condivisioneprogettuale, sullo scambio continuodi idee e suggerimenti, sull’adozio-ne di sistemi applicativi ‘aperti’, chepermettano lo sviluppo ulterioredelle piattaforme di eHealth, in ba-se alle esigenze di sviluppo delleAziende Sanitarie venete, sulla va-lorizzazione delle soluzioni già pre-senti sul campo, fino al sostegnoagli operatori, via via coinvolti nel-le diverse attività progettuali, chevengono avviate.L’attività di ricerca svolta dal Con-sorzio è orientata allo studiodell’Health Technology Assessmentnel campo della sanità digitale, perfornire strumenti che assistano,supportino e guidino chi definisceed esercita scelte in sanità.Arsenàl.IT ha sviluppato una cultu-ra aziendale che si basa su: innova-zione, dinamicità e condivisione. Loriflettono il modello organizzativoatipico e flessibile, il metodo di la-voro e l’approccio verso la ricerca.

Grazie a questo si muove con estre-ma flessibilità ed energia, dando im-pulso a nuove soluzioni che valoriz-zano e permettono di migliorare lepotenzialità dei soci nell’ottica dellacollaborazione e condivisione.Avvalendosi di un team giovane equalificato, si configura come cen-tro di riferimento specializzato, ingrado di fornire analisi, proposte erisultati a servizio dei consorziati inuna logica di rete.

Qual è il metodo utilizzato per lo sviluppo e la gestione di un progetto?

Il team di Arsenàl.IT è punto di ri-ferimento tecnico e opera in ma-niera qualificata nella costruzionedi reti internazionali nell’ambitoeHealth per contribuire all’indivi-duazione delle linee guida per larealizzazione di progetti di sanitàelettronica, supportando le sceltedei decision maker. Il sistema di lavoro sul quale si basal’azione di Arsenàl.IT prevede la ri-

sposta ai bisogni delle Aziende as-sociate attraverso progetti che pos-sono sussistere grazie a finanzia-menti mirati, che non vanno a gra-vare sulle casse dei soci e produco-no benefici in termini di ritornoeconomico. I bisogni vengono rac-colti attraverso osservatori, dai qua-li vengono rilevati dati significativiinerenti il settore eHealth dal baci-no di esperienze delle 23 Aziendeconsorziate. A questo genere di fun-zione si affianca un’attività di ricer-ca, studio e confronto dei modellidi riferimento nel panorama nazio-nale ed internazionale.Il Consorzio rappresenta il punto diriferimento tecnico più naturale perpoi disegnare proposte progettualida sottoporre ai diversi soggetti isti-tuzionali, pubblici e privati, nel-l’ambito degli stanziamenti e dei fi-nanziamenti relativi alla ricerca e al-lo sviluppo di soluzioni nell’ambi-to dell’ICT in sanità.Il team di Arsenàl.IT è a disposizio-ne di tutti i soci per individuare so-

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luzioni e realizzare progetti per ri-spondere ad esigenze specifiche, for-nendo contributi tecnici di elevatovalore aggiunto in chiave di costru-zione di rete, interoperabilità, stan-dardizzazione e sostenibilità econo-mica. Arsenàl.IT si avvale inoltre dicompetenze non soltanto tecnichema anche legali, cliniche e sociali.

Diamo uno sguardo al futuro... quali sono le priorità che richiedono più ricerca per l’innovazione e la progettazione di nuove soluzioni?

Il Consorzio Arsenàl.IT, come orga-nismo espressione di tutte le 23Aziende Sanitarie ed Ospedalieredella Regione Veneto, ha l’obiettivodi rispondere alle esigenze dei socitenendo in considerazione le indi-cazioni regionali. Il Piano SanitarioRegionale 2012-2014 si prefigge diinnalzare il livello di cooperazionetra le diverse parti in gioco nel Si-stema Socio-Sanitario Regionale at-traverso l’utilizzo dell’ICT, in modo

da migliorare qualitativamente i li-velli di assistenza, facilitando l’inte-grazione tra i professionisti e tra lestrutture sociosanitarie. La conti-nuità dell’assistenza sarebbe cosìsupportata dalle informazioni informato elettronico e verrebbe a cre-scere la partecipazione e la consape-volezza dei cittadini verso il proprioprocesso di diagnosi e cura. Nellospecifico, l’obiettivo regionale è direalizzare un’infrastruttura che: renda disponibili le informazio-ni cliniche dell’assistito;

adotti soluzioni che possanocooperare con altri domini percreare la storia clinica;

permetta che le informazioni delpaziente siano consultabili a li-vello regionale e/o nazionale;

garantisca elevati livelli di sicu-rezza e rispetto della privacy;

sia intrinsecamente affidabile edisponibile sempre;

sia modulare, e non in modomonolitico, per evitare una rapi-da obsolescenza del sistema;

abbia la minima invasività possi-bile rispetto ai sistemi esistenti,sia per salvaguardare gli investi-menti fatti, sia per non aggravarela complessità dei sistemi locali.

In quest’ottica Arsenàl.IT supportain modo propedeutico le AziendeSanitarie del Veneto nella realizza-zione di servizi eHealth, sulla basedi standard e profili internazionali,tra cui il profilo XDW (Cross En-terprise Document Workflow) rea-lizzato da Arsenàl.IT in collabora-zione con IHE (Integrating the He-

althcare Enterprise) nel 2011. XDWha come obiettivo la creazione di undocumento di workflow nel quale èpossibile tener traccia di tutti glistep del processo clinico e dei do-cumenti prodotti dalle strutture(ospedaliera, territoriale, farmaceu-tica, etc) e dagli attori coinvolti nelprocesso di cura. Una soluzioneinedita ed innovativa, elaborata dalteam di Arsenàl.IT in risposta aduna serie di osservazioni emerse daiclinici, che sarà applicata nei variprogetti in corso e futuri.Il Consorzio Arsenàl.IT porta inol-tre avanti diversi progetti regionalied internazionali con l’obiettivo dimettere in pratica le indicazionidettate dalla Digital Agenda euro-pea, una delle sette iniziative farodella strategia Europa 2020, e dalPiano d’Azione eHealth 2012-2020,che mirano a stabilire il ruolo chia-ve dell’ICT per raggiungere gliobiettivi che l’Europa si è prefissatacon l’intento di uscire dalla crisi e dipreparare l’economia dell’UE per lesfide del prossimo decennio.Pertanto Arsenàl.IT mira anche al-la definizione di soluzioni eHealthinteroperabili focalizzate sulle pato-logie con maggior impatto sociale eche coinvolgono una sempre piùcrescente parte della popolazione: lepatologie croniche. Inoltre, la repli-cabilità dei servizi implementati sibasa sull’evidenza dei risultati e sul-l’Health Technology Assessment nelcampo della sanità digitale, che for-nisce strumenti che assistano, sup-portino e guidino chi definisce edesercita scelte in sanità. n

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eHealth. Esperienze a confronto

I progetti e-healthdelle AziendeSanitarie venete sono realizzati sullabase di standardinternazionali

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