Effetti della chirurgia bariatrica sulla densità minerale ossea: confronto tra il bypass gastrico e...

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L’Endocrinologo (2014) 15:47 DOI 10.1007/s40619-014-0010-4 NOVITÀ IN ENDOCRINOLOGIA Effetti della chirurgia bariatrica sulla densità minerale ossea: confronto tra il bypass gastrico e la sleeve gastrectomy Paola Fierabracci Pubblicato online: 13 marzo 2014 © Springer International Publishing AG 2014 Commento a: Effect of bariatric surgery on bone mineral density: comparison of gastric bypass and sleeve gastrectomy. N. Vilarrasa, A.G. Ruiz de Gordejuela, C. Gómez-Vaquero, J. Pujol, I. Elio, P. San José, S. Toro, A. Casajoana, J.M. Gómez. Obes Surg (2013) 23:2086–2091 Lo scopo dello studio era di valutare la variazione della densità minerale ossea (BMD) in un gruppo di donne obe- se di età e indice di massa corporea paragonabili, valutate a distanza di un anno dall’intervento misto di bypass ga- strico (RYGB) o restrittivo di sleeve gastrectomy (SG). A questo scopo, sono state reclutate 33 donne obese sottopo- ste a RYGB e altrettante sottoposte a SG. In tutti i soggetti veniva eseguito il dosaggio delle concentrazioni plasmati- che della vitamina D (25OHD3) del paratormone (PTH) e dell’insulin-like growth factor-1 (IGF-1) basalmente e do- po un anno dall’intervento di chirurgia bariatrica e in tutte veniva eseguito lo studio della composizione corporea me- diante dual-energy X-ray absorptiometry (DXA), un anno dopo l’intervento chirurgico. Le donne che erano affette da osteoporosi o erano in terapia ormonale sostitutiva o aveva- no altre condizioni morbose che potevano interferire con il metabolismo del calcio venivano escluse dallo studio. La densità minerale ossea a distanza di un anno dalla chi- rurgia bariatrica era simile nei due gruppi di donne sottopo- P. Fierabracci (B ) U.O. Endocrinologia I, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Pisa, Italia e-mail: pfi[email protected] ste a RGYB o SG, come pure non si osservava alcuna rela- zione tra ridotta densità minerale ossea e tipo di intervento, e concentrazioni di PTH, 25OHD3 e IGF-1. La quantità di massa magra e l’età risultavano tra i principali determinanti della densità minerale ossea. Gli autori concludono che l’im- patto dei due interventi sulla densità minerale ossea è para- gonabile e non rilevante, e che devono essere considerate a rischio di avere una perdita di massa ossea più consistente le donne in menopausa, anche se la prevalenza di osteoporosi dopo l’intervento era piuttosto bassa. Lo studio di Vilarrasa e collaboratori suggerisce che sia il RYGB che la SG sono interventi di chirurgia bariatrica con un impatto limitato sul metabolismo fosfo-calcico, purché vengano introdotti preparati multivitaminici standard conte- nenti vitamina D e calcio, come raccomandato dalle linee di consenso internazionali sulla chirurgia bariatrica. Vanno tuttavia sottolineati alcuni limiti dello studio: non è dispo- nibile un’indagine DXA prima della chirurgia, e non sono stati valutati i principali marcatori di rimodellamento osseo e le loro variazioni in base al calo ponderale. Questi aspet- ti, il limitato periodo di follow-up e il numero relativamente basso di soggetti rendono necessari ulteriori studi per valu- tare il reale impatto delle tecniche di chirurgia bariatrica sul metabolismo osseo.

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L’Endocrinologo (2014) 15:47DOI 10.1007/s40619-014-0010-4

N OV I TÀ I N E N D O C R I N O L O G I A

Effetti della chirurgia bariatrica sulla densità minerale ossea:confronto tra il bypass gastrico e la sleeve gastrectomy

Paola Fierabracci

Pubblicato online: 13 marzo 2014© Springer International Publishing AG 2014

Commento a:Effect of bariatric surgery on bone mineral density:comparison of gastric bypass and sleeve gastrectomy.N. Vilarrasa, A.G. Ruiz de Gordejuela,C. Gómez-Vaquero, J. Pujol, I. Elio, P. San José,S. Toro, A. Casajoana, J.M. Gómez.Obes Surg (2013) 23:2086–2091

Lo scopo dello studio era di valutare la variazione delladensità minerale ossea (BMD) in un gruppo di donne obe-se di età e indice di massa corporea paragonabili, valutatea distanza di un anno dall’intervento misto di bypass ga-strico (RYGB) o restrittivo di sleeve gastrectomy (SG). Aquesto scopo, sono state reclutate 33 donne obese sottopo-ste a RYGB e altrettante sottoposte a SG. In tutti i soggettiveniva eseguito il dosaggio delle concentrazioni plasmati-che della vitamina D (25OHD3) del paratormone (PTH) edell’insulin-like growth factor-1 (IGF-1) basalmente e do-po un anno dall’intervento di chirurgia bariatrica e in tutteveniva eseguito lo studio della composizione corporea me-diante dual-energy X-ray absorptiometry (DXA), un annodopo l’intervento chirurgico. Le donne che erano affette daosteoporosi o erano in terapia ormonale sostitutiva o aveva-no altre condizioni morbose che potevano interferire con ilmetabolismo del calcio venivano escluse dallo studio.

La densità minerale ossea a distanza di un anno dalla chi-rurgia bariatrica era simile nei due gruppi di donne sottopo-

P. Fierabracci (B)U.O. Endocrinologia I, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana,Pisa, Italiae-mail: [email protected]

ste a RGYB o SG, come pure non si osservava alcuna rela-zione tra ridotta densità minerale ossea e tipo di intervento,e concentrazioni di PTH, 25OHD3 e IGF-1. La quantità dimassa magra e l’età risultavano tra i principali determinantidella densità minerale ossea. Gli autori concludono che l’im-patto dei due interventi sulla densità minerale ossea è para-gonabile e non rilevante, e che devono essere considerate arischio di avere una perdita di massa ossea più consistente ledonne in menopausa, anche se la prevalenza di osteoporosidopo l’intervento era piuttosto bassa.

Lo studio di Vilarrasa e collaboratori suggerisce che sia ilRYGB che la SG sono interventi di chirurgia bariatrica conun impatto limitato sul metabolismo fosfo-calcico, purchévengano introdotti preparati multivitaminici standard conte-nenti vitamina D e calcio, come raccomandato dalle lineedi consenso internazionali sulla chirurgia bariatrica. Vannotuttavia sottolineati alcuni limiti dello studio: non è dispo-nibile un’indagine DXA prima della chirurgia, e non sonostati valutati i principali marcatori di rimodellamento osseoe le loro variazioni in base al calo ponderale. Questi aspet-ti, il limitato periodo di follow-up e il numero relativamentebasso di soggetti rendono necessari ulteriori studi per valu-tare il reale impatto delle tecniche di chirurgia bariatrica sulmetabolismo osseo.