EDSlan Informa 02 2015

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Transcript of EDSlan Informa 02 2015

P. 22

10 motivi per scegliere innovaphone

Sommario

P. 51

Patching da sinistra e da destra di Datwyler

P. 75

EDITORIALE Proiettati verso il futuro 5

L’HELP DESK RISPONDE 6

Expo 2015, il cuore grande dell’innovazione 8

EDSLAN Nuovi accordi di distribuzione per EDSlan 10

IN PRIMO PIANO HP Networking. L’evoluzione del networking secondo HPN 12

DALLE AZIENDE

3CX offre i vantaggi di un sistema telefonico basato su software 14

Allied Telesis, leader nell’IP Networking, annuncia la partnership con Smart Cities Council 15

Gli specialisti del Wireless Smart Antenna Technology al tuo servizio di Zyxel 19

PUBLIREDAZIONALE

2N Telekomunikace presenta una soluzione di controllo accessi completa 27

L’INTERVISTA Polycom e il workplace del futuro 28

PRODOTTI L’intelligenza acustica per favorire la produttività delle aziende e il

benessere per chi lavora di Plantronics 35

CASE STUDY Servizi ancora più efficienti per FIDES SpA grazie a un’infrastruttura

tecnologica performante 40

TECNOLOGIE La promessa dei servizi di hosting di Audiocodes 46

Keor Multiplug, UPS monofase Legrand per applicazioni domestiche 47

COSA C’È DI NUOVO

Huawei e Intel® insieme per offrire alle imprese nuove soluzioni server ad alte prestazioni 52

FOCUS ON Allied Telesis potenzia il proprio portfolio di soluzioni wired e wireless

grazie alle tecnologie wireless avanzate di Extricom 60

ATTUALITÀ Neutron, il Wireless Managment System di EnGenius 64

SOTTO I RIFLETTORI Brocade amplia l’offerta Effortless Network con ulteriori

innovazioni nel Campus LAN 68

A VIVA VOCE Connettori a fusione Fujikura 73

PILLOLE DI TECNOLOGIA Telefónica: uno fra i più importanti Provider

telefonici al mondo sceglie Teldat 80

LO SAI CHE? 83

IL FORUM DI EDSlan Cyberloafing 92

LA VOCE DEL COMMERCIALISTA Estensione del reverse charge nell’ambito

del settore edile 94

EDSlan ConStile 97

Panasonic risponde alle necessità delle PMI con un telefono attento al budget

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La rivista di

Nel tuo lavoro l’efficienza è il dato più importante?

Master HE definisce il nuovo stato dell’arte degli UPSDalla professionalità ed esperienza di Riello UPS, nasce l’evoluzione della gamma Master HP con il lancio della versione HE (High Efficiency): il primo UPS al mondo ad unire in un unico prodotto l’affidabilità di un UPS con trasformatore a valori di efficienza leader del mercato (99,4% in modalità off-line e 95,5% in modalità on-line) e al fattore di potenza pari a 1 (KVA=KW). La gamma è disponibile da 100 a 800 KW e trova il suo ideale impiego in Data Center di ultimissima generazione. I Master HE possono essere integrati nei più moderni sistemi “smart grid” consentendo anche l’implementazione di soluzioni di accumulo energetico. Le eccellenze del Master HE garantiscono mediamente il riconoscimento di 16 TEE all’anno, che contribuiscono ulteriormente ad abbattere il ROI.

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Riello UPS per Data Center:una risposta di qualità.

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Reliable Power fora sustainable World

Proiettati verso il futuro

Cari Clienti,in questi primi sei mesi dell’anno abbiamo stretto numerose nuove partnership che testimoniano la volontà di EDSlan di continuare a crescere ed evolvere. Essere un distributore a valore aggiunto significa anche essere in grado di selezionare le tecnologie più innovative per rispon-dere alle mutevoli esigenze del mercato e andare a completare la propria offerta con prodotti che servono a realizzare infrastrut-ture moderne, a prova di futuro, con la volontà di essere sempre all’avanguardia, in linea con le complesse dinamiche del mercato.Stiamo continuando ad aumentare la nostra presenza in mercati come quello della Sicurezza e della Videosorveglianza. Dalla Sicu-rezza Perimetrale alla Sicurezza Informatica, passando per Vide-ocitofonia IP, Storage e Disaster Recovery, l’offerta di EDSlan per realizzare infrastrutture di Sicurezza su IP oggi copre ogni esigen-za. Ma IP significa anche Networking, IT, Cabling. Mondi che noi di EDSlan conosciamo benissimo e sui quali possiamo generare vero valore aggiunto.Per rispondere alle nuove modalità operative dei nostri clienti, che hanno sempre meno tempo per gestire processi di routine come gli ordini, abbiamo lanciato verso la fine del 2014 il nostro Webstore che vi invito ad usare, accessibile in qualsiasi momento sia dai Clienti Registrati che dai Prospect. Uno strumento ulteriore per esservi di supporto, a qualsiasi ora.Perché in EDSlan non ci stanchiamo mai di esservi vicini.

Buona Lettura!

Il DirettoreBarbara Pedrazzani

L’Editoriale

EDSlan INFORMA

Numero 2 Aprile/Maggio/Giugno

EDIZIONE 2015

Redazione:EDSlan Spa

Via Damiano Chiesa, 20 20871 Vimercate (MB)

Direttore Responsabile:Luigino Saracchi

Direttore Editoriale:Barbara Pedrazzani

Caporedattore:Samanta Fumagalli

SSP [email protected]

Collaboratori:Stefano Fumagalli

Fabio AndrianòCristina Ciambellini

Stefania LicottiValentina Piscino

Progetto Grafico:Marzia Mavilla - Saracchi Studio

Grafica e Impaginazione:Saracchi Studio

Strada Petrarca, 7 - 43121 Parma

Ufficio CommercialePubblicità:

Samanta FumagalliSSP Communication

[email protected]

Stampa:Grafiche Baraggia Srl

Via Luigi Ornato, 14 - 20162 Milano

Registrazione:Tribunale di Parma n.3 del 17/02/2009

Periodico trimestrale. Copyright © SSPCOMMUNICATION. La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. La Casa Editrice non si assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati e di errori degli articoli stessi in cui fosse incorsa nella riproduzione della rivista.

Prodotto con carta Green Label e inchiostro ecologico.

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La rivista di

tempo spostati sulla piattafor-ma VoIP di Contact Center e dovranno interagire con gli ope-ratori ancora presenti sulla vec-chia centrale.Gli operatori sulla nuova piatta-•forma dovranno essere in grado di rispondere sia a campagne inbound ingaggiando flussi pre-senti sulla vecchia centrale, sia a campagne outbound sfruttando i flussi E1 presenti sul nuovo ga-teway full VoIP. Gli operatori ancora presenti, •durante la fase di migrazione sulla vechia piattaforma, do-vranno poter rispondere alle campagne di oubound ingaggia-te attraverso i flussi attestati sul nuovo gateway full VoIP.Il sistema SBC dovrà intercon-•nettersi, attraverso il protocollo SIP, con altri sistemi delocaliz-zati nel resto d’Europa. Il sistema SBC dovrà connettersi •in futuro, con flussi voce Full IP

terminati da diversi provider. Il tutto, vista la criticità del ser-•vizio, dovrà essere in HA e sup-portare il numero massimo di operatori disponibili.

Una volta delineate le esigenze del cliente, discusse le potenzialità e i li-miti delle varie componenti si è pas-sati alla fase di PoC (Proof of con-cept) che terminerà a metà del 2015 e vedrà la realizzazione del progetto completo entro fine 2016.

Soluzione effettuataI componenti del nuovo sistema di Contact Center, che dovranno esse-re implementati tra loro, sono:

SBC (Session Border Control-•ler);Sistema di telefonia tradiziona-•le con scheda IP per connetter-si all’SBC tramite il protocollo SIP;Piattaforma di Contact Center •

Soluzioni da implementare e criticità da affrontare

Dopo un’approfondita analisi delle componenti presenti presso l’uten-te finale si è iniziato un percorso di planning e design dell’infrastruttura VoIP che nella prima fase è servito a delineare i punti chiave del progetto che avrebbero dovuto servire come linee guida alla realizzazione dell’in-frastruttura:

Tutti gli operatori di Call Cen-•ter attestati oggi sulla centrale tradizionale, verranno in breve

In questo numero vi presentiamo la richiesta di un nostro partner che aveva la necessità di implementare un grosso Contact Center Multicanale in modo da migliorare drasticamente la customer experience dei clienti che ne avrebbero usufruito. Per fare questo vi era la necessità di mettere in comunicazione diversi sistemi VoIP presenti nell’infrastruttura dell’end user e su di essi implementare nuove funzioni. I diversi sistemi nativamente pur parlando lo stesso protocollo non sapevano colloquiare tra di loro in maniera corretta.

La soluzione “Session Border Controller” per connettere diversi sistemi VoIP

L’interesse mostrato dai nostri lettori per “L’Help Desk Risponde” ci spinge anche quest’anno a proporvi questa rubrica in cui vi riportiamo analisi e risposte relativamente a diverse tematiche e scenari che ci vengono sottoposti dal portale dell’assistenza tecnica EDSlan accessibile dal sito www.edslan.com.

a cura di Marco Pellicioli

L’Help Desk Risponde

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Multicanale;Gateway VoIP per interconnet-•tere nuovi flussi telefonici E1.

Per motivi di spazio editoriale e per non riportare informazioni su com-petenze che non sono del sottoscrit-to, in questo articolo tratteremo la sola configurazione della compo-nente SBC e del gateway VoIP.

SBC (Session Border Control-ler)Il componente SBC è l’intelligenza e il cuore del sistema che provvederà a mettere in comunicazione tutti i componenti dell’ ecosistema VoIP instradando le chiamate, secondo le regole di routing e le policy configu-rate. Gli apparati SBC che si è deciso di usare per lo scenario sopra deli-neato sono due macchine fisiche in HA geografico tra di loro, con un mi-nimo di DSP (Digital Signal Proces-sor) a bordo in modo da poter soddi-sfare future esigenze di transcoding tra i vari componenti.Le configurazioni delle macchine, identiche e ridondate tra di loro ve-dono come primo step la creazione e identificazione tramite indirizzi IP o FQDN (Fully Qualified Domain Name) di tutti gli oggetti presenti nella rete VoIP assegnando a ognu-no dei componenti un SRD (Signa-ling Routing Domain). Questo pas-saggio permette di identificare la provenienza della chiamata per ap-plicare le dovute policy ed evitare di accettare chiamate da entità estra-nee al sistema. Nel nostro scenario gli SRD creati sono stati tre: il server di Contact Center, l’IPpbx e il Gate-way Voip.A ogni SRD è stata associata una SIP Interface che mette in ascolto sull’interfaccia ethernet dell’SBC la porta di comunicazione per la se-gnalazione SIP. Nel nosro caso si è scelto di utilizzare la 5062 per il trunk con il Contact Center, la 5064 verso l’IPpbx e la 5068 per il trunk verso il gateway VoIP; la macchina SBC risponderà solo a queste porte scartando tutti i pacchetti con desti-nazione diversa.

Per la parte di media invece sono stati configurati due Media Realm che permetteranno di utilizzare dei range diversi di porte UDP utilizzate per la componente RTP della chia-mata, un Medial Realm verrà con-diviso tra il server di Contact Center e il gateway che sono installati sulla stesso segmento di rete. La necessi-tà di fissare delle porte, che devono essere dimensionate in base al nu-mero di chiamate contemporanee, è dovuto alle restrittive policy di sicu-rezza del cliente che ha richiesto di lavorare su alcune porte specifiche aperte in precedenza sui firewall in-terni.Una volta creati i dovuti SRD, messi nelle condizioni di comunicare tra-mite le interfacce SIP, per la parte di segnalazione e i Media Realm per la parte di Voce sono stati creati i tre IPGROUP che identificano i sistemi presenti nella rete VoIP; i tre IP-GROUP sono stati configurati come “Server” che identifica un sistema con indirizzo IP “conosciuto”; sem-pre all’interno dei due IPGROUP sono state configurate le porte di de-stinazione su cui i due sistemi VoIP lavorano; nel nostro caso sia il Con-tact Center sia l’IP PBX e il Gateway Voip lavorano in ascolto sulla porta 5060.Una volta creati gli oggetti per iden-tificare e gestire le tre Call Legs ab-biamo, in un primo test, fatto ruo-tare tutte le chiamate provenienti dalla Call leg1 (Contact Center) ver-so la Call Leg2 (IPpbx) verificando i comportamenti e la gestione dello stack SIP da parte dei due server, in-dividuando le correzioni da appor-tare ai vari pacchetti nei differenti scenari di comunicazione richiesti dal cliente.

Tutte le correzioni, sia legate ai cam-pi presenti nei pacchetti SIP sia la gestione di mimiche diverse di al-cuni scenari sono stati configurati nella parte di configurazione “Me-dia Handling” e “Conditions Rules”. Purtroppo per problemi di spazio dovremo rimandare questa parte complessa, ma molto potente e inte-

ressante a un altro articolo.Una volta messe in comunicazione le due Call Leg sopra descritte ab-biamo configurato le rotte da e verso i numeri esterni sull IPGROUP del Gateway Voip (Call Leg 3), verso questo gateway; lavorando in Sip standard, non è stato necessario normalizzare altri messaggi oltre a quelli precedenti. Oltre a queste connessioni in futuro il sistema SBC dovrà connettersi an-che a sedi periferiche del cliente con situazioni locali analoghe a queste e se il provider di fonia lo permetterà terminare in modalità “full VoIP” i nuovi flussi voce provenienti dalla rete Pubblica.

Gateway VoipIl Gateway Voip è stato configurato in maniera molto semplice e il più possibile trasparente per lasciare tutta la potenza di routing, mani-pulation e instradamento alla com-ponente SBC, che come descritto prima fa da collettore per tutte le segnalazioni SIP.La configurazione, tralasciando la pura parte IP e quella ISDN si basa su due rotte:

“IP to TRUNK” che instrada •tutte le chiamate provenienti dall’ SBC verso il mondo PSTN, impegnando in maniera ciclica tutti i flussi E1 attestati sul Ga-teway.“TRUNK to IP” che instrada tut-•te le chiamate proveniente dalla PSTN verso l’SBC.

Tutto il sistema è monitorato da un software di gestione SNMP avanza-to che rileva il numero delle sessio-ni SBC attive sia Inbound che out-bound e in caso di fault o degrado delle comunicazioni VoIP o ISDN invia i dovuti allarmi agli ammini-stratori del sistema.

L’Help Desk Risponde

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La rivista di

Dopo un processo durato quasi dieci anni (era il 2006 quando si propose la candidatura), l’Expo 2015 di

Milano è entrato finalmente nel vivo lo scorso primo maggio. La manifestazione, come noto, ha al suo cen-tro il tema dell’alimentazione, ma non può essere certo tralasciato il suo legame strettissimo con l’innovazione. Basti pensare che Enel, partner ufficiale dell’evento, ha fatto dell’area Expo una vera e propria smart city, dota-ta di tecnologie all’avanguardia che caratterizzeranno le città del futuro: dai più moderni sistemi per la gestione e il controllo della rete elettrica, la smart grid, fino ad arrivare agli impianti di accumulo dell’energia elettrica, alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e all’illu-minazione pubblica intelligente ed efficiente.

Ogni padiglione ha poi a disposizione un sistema di Energy Management dedicato che rende partecipe il vi-sitatore dell’utilizzo dell’energia e combina le più avan-zate tecnologie. Per esempio, è possibile monitorare e controllare consumi e fabbisogno energetico, ottimiz-zare i flussi di energia e integrare gli impianti da fonte rinnovabile e i sistemi di accumulo.

Tutte soluzioni, insomma, che prefigurano un vasto uti-lizzo delle soluzioni Ict. Non a caso, oltre a Enel, figu-rano tra i partner tecnologici della manifestazione nomi

del calibro di Telecom Italia, Cisco Systems, Accenture, Samsung e società specializzate come Banzai, Fabbrica Digitale, Best Union e tante altre.

L’intera area di Expo 2015 è Open Wi-Fi e, più in gene-rale, tutti i padiglioni sono dotati di tecnologie di ultima generazione. Occorre poi citare la presenza a Expo 2015 di ben 24 start-up italiane, attive nei settori Agrifood, life science, social innovation, industrial, smart cities, ener-gy, environment. Queste giovani imprese sono state se-lezionate tra centinaia nel bando start-up per Expo, pro-mosso da Regione Lombardia e Unioncamere e dedicato a start-up guidate da imprenditori under 35. Insomma, la tecnologia è di casa a Expo e, infatti, esistono dei team interni che sovrintendono al funzionamento degli appa-rati IT e digitali presenti nell’esposizione milanese.

Il funzionamento di queste strutture è stato raccontato in due recenti interviste a CorCom due persone che so-vrintendono a questi aspetti della manifestazione: Gui-do Arnone, direttore technologies & digital Innovation di Expo 2015 e Luigi Vassallo, direttore dell’Information Technology. Vassallo ha spiegato come il team dell’area IT di Expo 2015 sia un gruppo ristretto con figure di alto profilo che hanno maturato esperienze specialistiche e di system integration, spesso in contesti di elevata com-plessità.

La particolarità è data proprio da Expo 2015, che è una società con un termine temporale ben definito, ossia ot-tobre 2015. La sfida per il reparto IT è perciò soprattutto quella di gestire un’enorme complessità e un parco di fornitori eterogeneo, dunque, bisogna sapere affrontare la system integration sia sul fronte applicativo sia in area networking.

Inoltre, occorre essere in grado di presidiare l’operatività giornaliera, poiché ogni dettaglio può diventare mission

Smart city, start-up e tecnologie di ultima generazione. Di tutto questo si parlerà il prossimo 18 giugno in occasione di EXPOInnovationLAB

Expo 2015, il cuore grande dell’innovazione

Da sinistra: Guido Arnone, Director Innovation, Products and Services di EXPO e Luigi Vassallo, CIO di EXPO

ICT4Trade per EDSlan

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ICT4Trade per EDSlan

critical. Il vantaggio è di avere a disposizione partner del calibro di Telecom, Accenture, Cisco ecc. Tanto che, evi-denzia Vassallo a CorCom, è stato messo in piedi - grazie al supporto del Security Operation Center di Telecom - un progetto di cybersecurity di primo livello. Secondo il direttore dell’Information Technology questa particolare esperienza sarebbe replicabile anche in aziende struttu-rate, si potrebbero creare team progettuali dedicati, con logiche premianti legate al raggiungimento dei risultati.Arnone ha invece raccontato i segreti del team digital, diviso in tre diverse aree di competenza: un team dedi-cato ai sistemi di back-end, uno sull’online e un terzo per il digitale sul sito espositivo. Tutti dotati di competenze orizzontali e capaci di gestire fasi progettuali eteroge-nee.

Due sono i fiori all’occhiello dell’innovazione digitale di Expo 2015, secondo il direttore technologies & digital Innovation: il virtual tour via Web di Expo, che consente una navigazione immersiva nella realtà virtuale, con tec-nologia Oculus, per visitare padiglioni e spazio espositi-vo. Poi i totem interattivi, che consentono l’interazione attiva con i clienti durante la visita.

Che Expo 2015 sia un evento a scadenza non spaventa Arnone, secondo cui l’esposizione offre ai professionisti del settore un’occasione per reinventarsi, capire come sta evolvendo il mercato e migliorare le proprie compe-tenze.

Di tutti questi temi legati all’innovazione si parlerà in occasione di EXPOInnovationLAB, l’apposito progetto di comunicazione sviluppato a partire da marzo da EDSlan e ICT4Trade, con il prestigioso patrocinio ufficiale di Expo 2015, che avrà il suo momento culminante nell’evento in programma il prossimo 18 giugno presso l’esposizione universale. In questa occasione interverranno per l’appunto Arnone e Vassallo, ma anche Fabio Lalli, CEO

e fondatore di IQUII e grande esperto di Internet of Things, Gabriele Faggioli, legale, adjunct professor MIP-Politecnico di Milano e presidente del Clusit, Isabel Aranda, country manager di Context Italia e Sara Porro, food writer, collaboratrice di Dissapore.it.

Un’occasione per tutti gli operatori del settore per ca-pire, toccare con mano e provare a fare tesoro di spunti concreti per migliorare la propria vita e il proprio busi-ness.

I relatori: in alto, Fabio Lalli, CEO e fondatore di IQUII, e Gabriele Faggioli, legale, Adjunct Professor MIP-Politecnico di Milano e Presidente del Clusit; qui a sinistra, Isabel Aranda, Country Manager di Context per l’Italia, e Sara Porro, food writer collaboratrice di Dissapore.it

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La rivista di

EDSlan Eventi

In questi primi sei mesi dell’anno EDSlan ha stretto nuove colla-

borazioni con importanti brand ri-conosciuti a livello internazionale.

Tra i primi accordi siglati quel-lo con EnGenius, produttore che of-fre soluzioni di wireless gestito (con-troller), access point da interno ed esterno a doppia radio con supporto agli standard 802.11n e 802.11ac, access point da soffitto, switch giga-bit PoE e la famiglia di router cloud con funzionalità di videosorveglian-za, tracciatura gps e telefonia VoIP.

Le soluzioni EnGenius sono indirizzate a quei clienti che operan-do nel segmento delle PMI ricercano prodotti estremamente competitivi con un rapporto prezzo/prestazione che gli consenta una remunerazione in termini di marginalità maggio-re rispetto a Brand che occupano share di mercato rilevanti in Italia.

Diversi gli accordi stretti in am-bito videosorveglianza, che confer-mano l’attenzione sempre più spinta da parte di EDSlan verso il mondo della sicurezza perimetrale in una fase storica in cui si assiste a una for-te migrazione dall’analogico all’IP.

Tra i primi accordi sigla-ti a inizio anno quello con Arecont Vision®, produttore americano di telecamere IP megapixel ad alte prestazioni ed elevata qualità. L’ac-cordo con Arecont Vision va proprio nella direzione di offrire al canale le soluzioni di un vendor che fin dalla sua fondazione, 12 anni fa, si è sem-pre concentrato, in modo pioneristi-co, esclusivamente sulla tecnologia IP megapixel. Ancora oggi il suo head quarter e la sua produzione risiedono negli USA, a garanzia della qualità e dell’attenzione rivolta

alla ricerca e sviluppo. La gamma di prodotti, tutti made in USA, comprende le soluzioni all-in-one SurroundVideo®, MegaDome®, MegaView®, MegaBall®, MegaVideo® e le soluzioni per l’installazione serie D4. Tutti i prodotti offrono un rapporto prezzo/prestazioni eccellente e l’integrazione con le migliori piattaforme VMS (Video Management Software).

L’offerta di videosorveglian-za si è anche ampliata con l’ingres-so dei brand Grundig e Skilleye. La gamma professionale di prodotti per la Televisione a Circuito Chiu-so SkillEye si rivolge al mercato della sicurezza di fascia media pro-ponendo un’estesa collezione di soluzioni analogiche, SDI e over IP convenienti. Rappresenta la scelta ideale per gli installatori alle prese con il competitivo mercato odierno.

Grundig Security è leader nella produzione di soluzioni video profes-sionali, telecamere analogiche e over IP, registratori digitali DVR, sistemi HD-SDI, NVR, il tutto contraddistin-to dalla riconosciuta qualità tedesca.

È più recente infine l’accordo con Brand-Rex, azienda leader a livello globale nella produzione di cavi e componenti per le infrastrutture di rete e per le applicazioni industriali. Fondata nel 1972 a Glenrothes, in Scozia, e presente oggi in oltre 50 Paesi nel mondo, Brand-Rex offre una gamma completa di prodotti per le infrastrutture di cablaggio in rame e in fibra ottica. Il catalogo Brand-Rex contiene più di 7500 prodotti tra sistemi in rame, sistemi in fibra ottica (tra cui un esclusivo sistema a fibra soffiata chiamato Blolite), cablaggi pre-terminati, sistemi ad alte prestazioni per data-

center e cablaggi IIMS (Intelligent Infrastructure & Management System) con gestione intelligente. Le sue soluzioni sono utilizzate per realizzare infrastrutture di rete e data-center, e anche per applicazioni in ambienti estremi grazie ai cavi speciali a prestazioni elevate rivolti ai mercati aerospaziale, automobilistico, industriale, ferroviario, della Difesa e dell’ingegneria navale. Con questa partnership EDSlan punta al mercato della Pubblica Amministrazione, dove Brand-Rex è già riconosciuto e utilizzato grazie alle omologazioni ISCOM, oltre che al mercato delle telecomunicazioni.

La prima parte del 2015 ha visto la firma di numerose nuove partnership che ampliano ulteriormente l’offerta di EDSlan

Nuovi accordi di distribuzione per EDSlan

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GOODBYESTATUS QUO.

HELLOBROCADE.THE NETWORK MUST TRANSFORM.The network status quo has not kept up with the application, compute, and storage industries. Enter Brocade. Innovations in fabrics, Software-Defined Networking, and Network Functions Virtualization are enabling organizations to increase performance and build the network of tomorrow. Say hello to transformative technology. Say hello to Brocade.Get the facts: brocade.com/networkfacts

© 2014 Brocade Com

munications System

s, Inc. All Rights Reserved.Other brands, products, or service nam

es may be tradem

arks of their respective owners.

#networkfacts

Un’azienda come HP, che mira a soddisfare le esigenze comples-

sive di connettività di una dimen-sione aziendale, non può non ave-re capacità di soddisfare esigenze eterogenee, wireline e wireless, che sono ormai una costante in tutti gli ambienti d’impresa.

Per HP Networking questo signi-fica unificare l’infrastruttura di switching e router con la compo-nente mobile, un’operazione che racchiude in sé una grande sfida e, insieme, una grande opportunità.

Gli utenti devono poter accedere alla rete e ai servizi correlati ovunque si trovino, indipendentemente dal tipo di connessione, wired o wireless.

Le soluzioni LAN wireless devono poter offrire alle aziende una rete unificata affidabile, flessibile e agile in grado di aumentare la produt-tività, ridurre i costi e supportare l’innovazione basata sui dispositivi mobili.

La virtualizzazione, in questo ambi-to, ha definitivamente imposto una diversa impostazione architetturale, in grado di generare più efficienza, migliore operatività, riduzione ge-neralizzata dei costi creando i pre-supposti per il passaggio a un IT as a service.

In sostanza, anche il networking deve evolvere. La corporate cloud, privata o pubblica, e la pressione cui è soggetta l’infrastruttura di networ-king in virtù di nuove applicazioni e servizi, determina una richiesta di elasticità nella gestione del traffico e una migliore risposta in termini pre-stazionali e di quality of service.

Il networking del mondo enterpri-se non appartiene più al mondo del client-server. Le problematiche di gestione del workload e della diffe-rente allocazione di banda, priorita-rizzazione del traffico e riduzione dei tempi di latenza, devono oggi essere risolte con una diversa concezione del networking.

Quale? Quella che trae ispirazione dal Software Defined Networking, o SDN, un’architettura di networking che consente un disaccoppiamento logico-fisico tra il data layer e il con-trol layer.

Con SDN significa, in definitiva, ri-solvere la complessità attraverso la stessa logica di astrazione con cui è stata concepita l’evoluzione di ser-ver e storage.

HP sta interpretando un ruolo da protagonista in questa nuova di-mensione tecnologica. Ne parliamo

con Stefano Brioschi, Category Ma-nager HPN Italy.

Quali possono essere gli ambiti di impresa da cui è possibile trarre vantaggio dalle nuove tecnologie di networking?

“Le soluzioni di networking sono particolarmente orientate alle azien-de per esempio dell’hospitality che devono offrire servizi di mobilità e servizi legati alle applicazioni che ci seguono nella vita di tutti i giorni”.

Parliamo della Mobility. Quali sono le vostre proposte in questo ambito?

“HP Networking si sta differenziando puntando su un’offerta molto orientata ai servizi. Il mercato del Mobile visto come parte

Intervista a Stefano Brioschi, Category Mana-ger HPN Italy

L’evoluzione del networking secondo HPN

In Primo Piano

www.hp.com/it/networking Il networking del mondo enterprise non appartiene più

al mondo del client-server. Le problematiche di gestione

del workload e della differente allocazione di banda,

prioritarizzazione del traffico e riduzione dei tempi

di latenza, devono oggi essere risolte con una diversa

concezione del networking.

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dell’infrastruttura è da sempre presente nel portfolio HP: mi riferisco a tutta la parte di controller, access point, software management.

Quello che sta cambiando è la parte dell’offerta del software a corredo: pensiamo al software di geolocaliz-zazione, piuttosto che al software che permette di gestire il controllo delle macchine.

Vi sono poi tutta una serie di servizi che permettono al detentore della rete di andare a controllare meglio per esempio l’afflusso che ha presso il proprio punto vendita o presso il proprio l’hotel, e una serie di altri servizi che offrono nuove oppor-tunità di business a chi fornisce la connettività”.

Si muovono i primi pas-si verso la virtualizzazione del networking, attraverso quel-lo che viene definito Software Defined Networking (SDN). Perché un’azienda dovrebbe valutare investimenti in questa direzione?

“Con Converged Infrastructure, HP ha presentato una strategia basata sulla convergenza totale delle infra-strutture. Il passo successivo è stato un forte investimento in ambito SDN che ha permesso all’utente di avere un’applicazione in grado di guidare il cambiamento dell’infrastruttura.

Si tratta di una rivoluzione resa possibile grazie all’OpenFlow, uno standard su cui HP basa la propria strategia per dare all’utente finale e ai partner la possibilità di poter ope-rare al meglio in infrastrutture com-plesse già esistenti. La nostra part-nership con Microsoft ha permesso di amplificare l’infrastruttura SDN non solo in ambito data center ma anche in ambito branch office”.

Quali sono le aree di indu-stry dove vi state focalizzando in Italia?

“La nostra business unit è focalizza-ta sulla parte dell’enterprise in ge-nerale. Stiamo allargando la nostra organizzazione per collaborare me-glio con aziende con una struttura

internazionale che si trovano in ter-ritorio italiano. Stiamo continuando a collaborare per tutta la parte delle SMB con i nostri account sul terri-torio. Il mercato a cui stiamo dando particolare attenzione è il mercato dei service provider”.

Quali le nuove iniziative per i partner? “HPN sta prestando grande atten-zione ai partner e al mondo networ-king. Abbiamo ampliato notevol-mente il portfolio e abbiamo dovuto dare ai partner strumenti nuovi per andare sull’utente finale. I merca-ti che stiamo targetizzando si sono ampliati molto e quindi abbiamo bisogno di essere vicini ai clienti sul territorio”.

Software-defined Networking

SDN si basa sullo standard emer-gente OpenFlow, uno standard defi-nito dalla Open Networking Founda-tion (ONF) nel 2011. Si tratta di un protocollo aperto standard per le comunicazioni che si trova alla base delle Software-defined Networks (SDN). L’interfaccia OpenFlow offre accesso e comunicazione tra i livelli di controllo e infrastruttura dell’ar-chitettura SDN sia fisica che vir-tuale. Accentrando il controllo dei dispositivi del livello infrastruttura, Openflow semplifica la gestione e la programmabilità della rete, proprio come promettono le SDN.

Semplifica la gestione della rete e la programmazione dei dispositivi di rete;

Consente la modifica dinamica •del flusso del traffico;Consente alla rete di essere più •reattiva alle esigenze aziendali;HP dispone della più ampia base •installata del settore per quanto riguarda l’infrastruttura basata su OpenFlow.

GLI UTENTI DEVONO POTER ACCEDERE ALLA

RETE E AI SERVIZI CORRELATI OVUNQUE

SI TROVINO, INDIPENDENTEMENTE

DAL TIPO DI CONNESSIONE, WIRED

O WIRELESS.

In Primo Piano

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La rivista di

3CX sviluppa il pluripremiato 3CX Phone System, un PBX

basato su software per Windows. Progettato per l’amministratore IT, è facile da installare e gestire e può tagliare i costi delle chiamate del-le imprese fino al 70%. 3CX Phone System offre una soluzione di Uni-fied Communications ricca di fun-zionalità che permette di ottenere maggiore produttività e mobilità. Garantisce molti vantaggi rispetto ai sistemi proprietari tradizionali e soluzioni basate su appliance, come Asterisk.

Semplice da installare e confi-gurare 3CX Phone System apporta una se-rie di vantaggi unici. Come software PBX basato su Windows, è molto facile da configurare e gestire. Ag-giornamenti e interni addizionali possono essere aggiunti con pochi clic del mouse. 3CX può essere in-tegrato con altre applicazioni Win-dows, come Salesforce e Outlook, consentendo alle aziende di intera-gire più efficacemente con i clienti. L’integrazione VoIP-CRM consente di tenere traccia delle interazioni con i clienti, consentendo di col-tivare le relazioni e aumentare le vendite.

Apporta alle aziende una maggiore mobilità 3CX assicura che le aziende resti-

no collegate dentro e fuori dall’uf-ficio, offrendo ai dipendenti un maggiore livello di mobilità. Con 3CXPhone per Android e iOS, i di-pendenti possono rispondere alle chiamate in ufficio con i propri di-spositivi mobili, anche quando sono lontani dalla scrivania. Utilizzando la funzione di presenza, è possibi-le vedere se qualcuno è disponibile per rispondere a una chiamata, così le aziende con più uffici o lavoratori remoti possono rimanere in contat-to. Con la nuova funzionalità di web conferencing, 3CX WebMeeting, le aziende possono ridurre i costi di viaggio, tenendo presentazioni e in-contri virtuali a distanza.

Riduzione dei costi telefonici fino al 70%Installando 3CX, le aziende sono in grado di ridurre i costi telefonici fino al 70%, con chiamate tra uffici gratuite e senza costi di chiamata per i lavoratori remoti. 3CX offre anche softphone per Mac, Windows, Android e iOS gratuitamente, così le aziende possono collegare tutti i dispositivi al proprio sistema telefo-nico. Inoltre, come soluzione open

standard, è possibile scegliere tra una varietà di comuni telefoni IP, fornitori VoIP e gateway per creare il loro sistema telefonico ideale a un prezzo conveniente.

Crea la soluzione perfetta di comunicazione3CX offre una varietà di prodotti diversi per i partner e i clienti. Per i partner, 3CX Cloud Server consente di ospitare fino a 50 PBX per i loro clienti. 3CX Voice Application De-signer è un altro grande strumento, che consente ai partner di progettare visivamente un’applicazione vocale per i clienti, senza sprecare settima-ne sulla scrittura del codice.

Per i clienti, 3CX offre una serie di moduli add-on per consentire alle aziende di creare un sistema telefo-nico su misura per le loro esigenze. Con il 3CX Phone System Pro pos-sono beneficiare di integrazione CRM, nonché funzionalità avanzate di call center. E per quelli nel setto-re dell’ospitalità, 3CX Hotel Module può essere utilizzato per trasforma-re 3CX Phone System in un PBX per hotel.

3CX Phone System offre una soluzione UC all’avanguardia basata su software

3CX offre i vantaggi di un sistema telefonico basato su software

Dalle Aziende

www.3cx.it

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www.alliedtelesis.it

Allied Telesis, leader nell’IP Networking, annuncia la partnership con Smart Cities Council

Dalle Aziende

Smart Cities Council è l’organizzazione di opinion leader che contri-buisce alla definizione di policy e scelte dell’emergente settore Smart City

A llied Telesis, fornitore globale di soluzioni sicure Ethernet/

IP e leader nello sviluppo di reti IP Triple Play, ha recentemente annunciato il proprio ruolo di Lead Partner all’intero dello Smart Cities Council (SCC), un organismo di leader che offre consulenza agli enti locali per programmi di miglioramento dell’efficienza e della qualità della vita, utilizzando tecnologie e soluzioni innovative. Mentre la popolazione è in costante crescita a livello mondiale e in tutto il mondo tende a concentrarsi nelle aree urbane, emergono nuove sfide per migliorare la vita quotidiana nelle città. L’SCC immagina un mondo in cui la tecnologia digitale e il design intelligente vengano sfruttati per creare città intelligenti, sostenibili, con uno stile di vita e posti di lavoro di alta qualità, promuovendo vivibilità, capacità lavorativa e sostenibilità. Allied Telesis offre, da sempre, il proprio sostegno agli enti pubblici per implementare la loro visione di realtà interconnesse e intelligenti, attraverso tutta la città. Utilizzando le soluzioni altamente resilienti di

Allied Telesis e sofisticati servizi di monitoraggio di rete, molte città in tutto il mondo hanno incrementato la sicurezza, implementando sistemi di telecamere IP, reso ospedali più efficienti e intere zone residenziali più vivibili. Le Soluzioni Wireless di Allied Telesis offrono sia tecnologie cell-based sia basate su blanket, in grado di rispondere a qualsiasi esigenza, dalle piccole aziende ai grandi ambienti, con ampiezza di banda e servizi eccezionali. Secondo Philip Yim, senior vice president Global R&D Program Management, Allied Telesis: “Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione che coinvolge le Smart Gigabit Cities di tutto il mondo. Le città che permettono alle persone di comunicare a velocità Gigabit su reti wireless e wireline avranno più opportunità di attrarre i migliori e più brillanti imprenditori, rendendo così possibile una prosperità economica.

L’Internet of Things (IoT) e le Smart Gigabit Cities sono sinonimi, e rappresentano gli aspetti chiave di qualsiasi processo di rivitalizzazione delle città”. Inoltre, le Smart Gigabit Cities che implementano le soluzioni di sicurezza fisica integrate di Allied Telesis sono in grado di proteggere e servire le loro comunità attraverso l’integrazione di una pletora di tipologie di sensori, che forniscono una rappresentazione geospaziale dell’area installata e portano la gestione di un ente locale a un nuovo livello di efficienza e sicurezza.

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La rivista di

Da cent’anni potete contare su di noi: •massimequalitàeaffidabilità•soluzioniintegrateegarantite• innovazioniperilvostrorisparmioditempoedenaro

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Forte del successo riscontrato con il telefono VoIP DECT M65

e la stazione base multi-cella M700, la berlinese snom technology AG, leader nella produzione di telefoni VoIP professionali basati sullo standard SIP settore della telefonia VoIP SIP, ha annunciato di recente diversi nuovi cordless DECT IP, che non solo soddisfano elevati standard di sicurezza, ma risultano altamente interoperabili oltre che particolar-mente user-friendly.

Con il nuovo bundle M325, costitui-to dalla stazione base DECT M300 a cella singola e dal telefono cordless M25, snom offre ai propri clienti una soluzione ottimale per passare in modo semplice e veloce alla telefonia VoIP digitale senza fili. La soluzione DECT a cella singola sup-porta fino a 20 cordless VoIP. Con un raggio d’azione che raggiunge i 300 metri all’aria aperta e 50 metri all’interno di un edificio, la base M300 garantisce un’ampia coper-tura, che può essere ulteriormente estesa collegando fino a tre ripetitori M5 per garantire che non ci siano aree non coperte dal segnale.

La soluzione DECT a cella singola di snom è facile da installare con il suo provisioning. Inoltre la base presen-ta la stessa interfaccia dei telefoni da tavolo snom, per un’esperienza utente confortevole. Questa solu-zione può essere integrata all’ampia gamma di centralini IP. Per avvaler-sene non sono necessarie ulteriori licenze per codec, funzioni o canali audio aggiuntivi, non comporta quindi alcun costo aggiuntivo.

Il telefono M25, disponibile anche

separatamente, può essere utiliz-zato anche in configurazioni multi-cella con la base M700. Grazie ad un perfetto handover, la base M700 permette agli utenti di spostarsi fisicamente durante una chiamata, passando da una cella all’altra, senza alcuna interruzione delle con-versazioni, offrendo così un’ottimale mobilità all’interno degli edifici. Con i suoi telefoni DECT, M65 e M25,

snom commercializza quindi due di-spositivi cordless dotati di audio HD a banda larga, che associano un’ele-vata qualità della voce alla massima mobilità negli edifici aziendali.

Con la serie M, snom technology mira a soddisfare le esigenze degli utenti che operano sia negli uffici sia in ambienti industriali. Il modello top di gamma, il robusto M85 che ha visto il proprio debutto al CeBIT 2015, completa la serie di telefoni IP DECT in modo ideale. L’M85 è conforme alla classe di protezione IP65 ed è quindi resistente a pol-vere, acqua e temperature estreme.

Progettato per le condizioni d’uso più impegnative, snom completa con esso la serie M di telefoni DECT IP ad elevate prestazioni. Come i telefoni M25 e M65, anche l’M85 presenta un’interfaccia utente estremamente intuitiva.

La batteria ad alte prestazioni e l’audio a ban-da larga CAT iq

dell’M85 garantiscono fino a 12 ore di autonomia in conversazione con un’elevatissima qualità della voce. Il vivavoce integrato e la compatibilità con cuffie Bluetooth garantiscono infine la massima comodità all’in-terno e tra le sale conferenze.

Dalle Aziende

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snom ha annunciato di recente diversi nuovi cordless DECT IP altamente interoperabili e user-friendly

Da snom un portafoglio completo di soluzioni VoIP DECT

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ZyXEL presenta i propri Access Point a standard AC per reti

aziendali di classe Enterprise e in-stallazioni in ambiente Hospita-lity/Education in cui sia richiesto il supporto a un elevato numero di client, quali sale congressi, aule magne, centri commerciali, aree fieristiche, musei e aeroporti. Per far fronte alle richieste di un nu-mero sempre più elevato di con-nessioni e di impianti sempre più efficienti, ZyXEL ha sviluppato molte nuove tecnologie per i nuovi Access Point della serie WAC6500. Tra le più importanti è sicuramen-te l’integrazione delle ZyXEL Smart Antenna, che permette all’Access Point di modificare il segnale erogato dalle proprie antenne per adattarsi all’ambiente in cui è posizionato, al traffico e al carico di lavoro in modo dinamico. Il balzo prestazionale e di copertura è di livello generazionale e pone i nostri nuovi Access Point WAC6500 al top del mercato.

1.Per ambienti ad alta densità di utentiLe altissime prestazioni di cui sono capaci i nuovi Access Point WAC6500, rendono questi prodotti ideali in ambienti ad alta densità di connessioni, come centri commerciali, musei, centri espositivi, sale congressi, hotel e scuole.

2.Per le realtà più complesseLa combinazione tra le nuove tecno-logie integrate negli Access Point e le potenzialità dei controller WLAN ZyXEL, migliora ogni aspetto dell’in-frastruttura Wireless, raggiungendo livelli di efficienza, copertura e nu-mero di connessioni finora impen-sabili.

3.Per le prestazioni al topLe nuove tecnologie sviluppate da ZyXEL e integrate negli Access Point WAC6500 li rendono tra i più prestazionali del mercato, superan-do per performance e copertura gli apparti di classe Enterprise di molti altri produttori.

4.Per il nuovo Standard ACGli Access Point WAC6500 suppor-tano il nuovo standard 802.11ac con velocità di trasmissione dati fino a 1.75Gbps, ottimale per supportare adeguatamente i nuovi smartphone e tablet di ultima generazione.

5.Per la tecnologia Smart AntennaLe nuove Smart Antenne ZyXEL derivano da un progetto innovativo, che permette agli AP di scegliere tra oltre 700 schemi differenti di segnale radio, ottimizzati in funzione dell’ambiente circostante, del numero di client e delle interferenze esterne, permettendo un enorme balzo in avanti in quanto a copertura, efficienza e prestazioni.

6.Per la Sicurezza degli utentiGli Access Point WAC6500 suppor-tano vari metodi di autenticazione e integrano la tecnologia Layer-2 Iso-lation per proteggere e isolare il traf-fico di ogni singolo client collegato alla rete Wi-Fi, prerogativa obbliga-toria per qualsiasi realtà aziendale e negli ambienti Hospitality.

7. Per migrare dai vecchi AP One-to-oneI nuovi WAC6500 sono il prodotto ideale per migrare uno a uno dai vecchi AP di precedenti generazioni e sfruttare le potenzialità della

tecnologia AC, senza ripetere le lunghe e costose operazioni di survey e planning.

8.Per la facilità di installazioneLa tecnologia ZyXEL APFlexTM

semplifica e accorcia il processo di installazione, senza la necessità di pre-configurazioni quali ad esempio l’inserimento manuale dell’indirizzo IP. Il progetto Tool-less rende i nuo-vi WAC6500 estremamente facili da fissare a parete o soffitto senza l’uti-lizzo di attrezzi.

9.Per la Qualità costruttivaLa qualità dei nuovi Access Point WAC6500 va oltre le nuove tecnologie integrate, basti pensare allo chassis metallico realizzato per schermare le interferenze elettromagnetiche, ai canali di raffreddamento per ridurre al minimo il surriscaldamento e molti altri dettagli che caratterizzano l’alta qualità del progetto.

10.Per ZyXEL One NetworkLa serie WAC6500 è parte integran-te di ZyXEL One Network e suppor-ta ZON Utility, l’innovativo servizio inter-device che semplifica e velo-cizza il management e la configura-zione della rete aziendale.

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La rivista di

La nuova famiglia di prodotti include InstaRack

LAN e InstaRack Server.InstaRack LAN è progettato specificamente per il networking e la distribuzione dell’alimentazione multilivello. Il nuovo rack offre alte prestazioni e qualità impareggiabile abbinate a funzioni esclusive quali l’architettura senza telaio che lo rende unico sul mercato. Il rack pronto da assemblare InstaRack LAN è disponibile in quattro dimensioni standard con una stabile e robusta struttura da 19” in grado di sostenere un carico di 550 kg e assemblabile in soli 30 minuti.Il secondo prodotto della famiglia InstaRack è InstaRack Server, progettato specificamente per i data center. L’unità è offerta in 12 dimensioni diverse, con una capacità di carico di 800 kg. Questo rack per server è dotato di porte anteriori e posteriori perforate per migliorare la ventilazione.I prodotti InstaRack, inclusi InstaRack LAN e InstaRack Server, offrono agli utenti, come i gestori di rete e gli ingegneri del data center, i seguenti vantaggi:

1. Costi di spedizione e im-magazzinaggio ridotti: grazie al loro design flat pack. La soluzione flat pack rende queste unità facili da assemblare soprattutto per applica-zioni con limitazioni di spazio per l’accesso.

2.Assemblaggio rapido: grazie al basso numero di componenti e ai raccordi a vite identici, le unità possono essere assemblate in soli 30 minuti garantendo comunque un alto livello di stabilità.

3.Architettura senza telaio e gestione flessibile dei cavi: il design innovativo dell’unità elimina la necessità di instradamento dei cavi ed aiuta a ottimizzarne la gestione. In particolare, il coperchio superiore da 800 mm di larghezza è dotato di punti di ingresso sui lati anteriore, posteriore e laterali che rendono semplice e flessibile la gestione del cablaggio. Pannelli laterali per un accesso semplificato: tutti i prodotti InstaRack sono dotati di pannelli laterali separati verticalmente che possono essere installati facilmente e fissati senza l’aiuto di attrezzi. I pannelli agevolano la gestione e consentono di accedere velocemente e facilmente ai dispositivi installati.

Con questo innovativo design flat pack, la famiglia di prodotti InstaRack fornisce una valida risposta all’esigenza dei distributori

di contenere al massimo i costi di trasporto e magazzino.

Grazie alle varie dimensioni tra cui scegliere e alla facilità di assem-blaggio dell’architettura senza tela-io, questo tipo di rack è certamente la soluzione ideale per i gestori dei data center che devono contenere i costi e incrementare l’efficienza.

La nuova famiglia InstaRack e il re-sto dell’offerta Channel di Emerson Network Power, sono facilmente configurabili per tutti i Partner cer-tificati IPP (Innovation Partnership Program) grazie al nuovo tool on-line ChannelProductSelector.com.

Armadio rack modulare ottimizzato per sveltire l’assemblaggio, agevolare l’installazione e semplificare il cablaggio

Dalle Aziende

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InstaRackTM

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InstaRack LAN

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1. Soluzione lineareL’innovaphone PBX si differenzia per l’architettura di prodotto lineare e per la sua solidità. L’hardware è privo di parti mobili e non necessita di sistemi operativi complessi. La telefonia IP e la soluzione UC di innovaphone richiede minimi costi di manutenzione.

2. Impianto a risparmio energeticoI componenti dell’innovaphone PBX sono in durevole acciaio spazzolato ed in grado di dissipare il calore. I componenti sono ottimizzati in termini di consumo energetico ed adatti ad un utilizzo PoE: tutti i dispositivi di innovaphone possono essere alimentati via Ethernet.

3. Migrazione gradualeQuando si installa un innovaphone PBX come nuovo centralino e

soluzione UC non è necessario adeguare immediatamente i dispositivi. È possibile una migrazione graduale alla telefonia IP. L’infrastruttura esistente viene inizialmente mantenuta e la sostituzione è portata avanti „step by step”.

4. La sede centrale ha tutto sotto controlloIl centralino IP di innovaphone e la soluzione di UC possono, anche fra più filiali, essere gestite centralmente, con una notevole riduzione dei costi. Per ogni utente, le singole applicazione UC sono facilmente attivate, installate e gestite sul PBX centrale.

5. Aperto verso l’alto

I componenti dell’innovaphone PBX sono combinabili fra loro in numero a piacere: non esiste un limite.È possibile attivare un numero pressoché illimitato di utenti e filiali.

6. High-Tech senza fronzoliIl centralino VoIP innovaphone PBX è unico per la sua estrema facilità d’uso. L’interfaccia utente dell’innovaphone PBX è sempre la stessa. L’hardware è costituito da un “box” con implementate tutte le funzioni. Non necessita di un server ed ha un sistema operativo proprio, per l’utilizzo è sufficiente una formazione minima.

7. Comunicazione senza limiti Per team geograficamente distanti, i vantaggi di una soluzione di Unified Communications, Video, Conferencing, Chat, Application Sharing sono enormi. La possibilità di accedere alle informazioni di presenza attraverso diverse fonti permette una comunicazione senza confini anche a grandi distanze. Un risparmio di tempo e risorse dei collaboratori.

8. Costi telefonici ottimizzatiCon il PBX di innovaphone e le funzionalità UC, le imprese possono scegliere liberamente fra le differenti connessioni. Il cliente può approfittare di tariffe vantaggiose e decidere, senza vincoli, per la migliore offerta.

9. Lo si può affittare o prendere in affittoL’innovaphone PBX non deve necessariamente essere installato in azienda. Con una soluzione Cloud è possibile abbassare drasticamente i costi di investimento. Inoltre,con la Virtual Appliance (IPVA), l’innovaphone PBX offre una soluzione ottima per società che intendono proporre ai propri clienti il servizio di PBX Hosting.

10. Le spese di viaggio in picchiataLe videoconferenze creano una comunicazione face-to-face e rendono superflui molti viaggi di lavoro. L’innovaphone Application Sharing permette a persone in sedi diverse di lavorare contemporaneamente allo stesso documento.

I principali vantaggi ed i risparmi potenziali grazie alla telefonia IP ed alle soluzioni UC di innovaphone

Dalle Aziende

www.innovaphone.com

10 motivi per scegliere innovaphone

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Sempre più aziende sono impe-gnate nel ridurre il loro impatto

ambientale e nell’abbassare i costi operativi: Power-over-Ethernet rap-presenta in questo contesto una via efficace per risparmiare energia.

PoE è in circolazione da diversi anni – i primi telefoni IP usavano questa tecnologia ben prima che fosse lar-gamente riconosciuta come un mez-zo alternativo per fornire energia a un dispositivo, poi standardizzata dall’Institute of Electrical and Elec-tronics Engineers (IEEE).

Dal momento che PoE usa i fili esi-stenti in un cavo Ethernet per forni-re sia energia che dati a un Powered Device (PD), porta a una riduzione dei fili di alimentazione che sareb-bero necessario collocare all’interno delle pareti, e quindi anche di tutti i problematici lavori che sarebbero richiesti: scavare, perforare, costru-ire, manodopera. Nei casi in cui non c’è alimentazione disponibile, non richiede l’uso di batterie dannose per l’ambiente.

I dispositivi PoE sono scalabili – possono essere accesi o spenti su richiesta, grazie all’uso di funzioni integrate di gestione del’energia. Power Sourcing Equipment (PSE) permette di trovare un dispositivo sul cavo Ethernet che richiede ener-gia, e di inviare la quantità necessa-ria al dispositivo piuttosto che un flusso costante.

Switch gestiti PoE possono anche spegnere un PD quando è inattivo, il che consente di risparmiare molta enegia nel tempo. L’energia richie-sta in standby può rappresentare il 10% del consumo totale di energia di un’azienda.

In contrasto, un converter elettrico standard richiede energia AC co-stante, non può essere gestito fa-cilmente per ottimizzare l’energia, e sarà soggetto a sovratensioni e blackout.

Standard come IEEE 802.3az EEE (Energy-Efficient Ethernet) richie-dono un dispositivo PoE per rispet-tare le linee guida in difesa dell’am-biente.

Una tipica installazione PoE può fornire dati ed energia a una distan-za di 100 metri. Questa distanza può essere estesa con un ripetitore PoE, che può essere installato ai 100 me-tri per raddoppiare la distanza, e ri-petuto se necessario. Non c’è inter-ruzione del flusso di dati con l’uso di un ripetitore, ma l’alimentazione sarà leggermente intaccata più il di-spositivo è lontano dalla connessio-ne originale.

Power-over-Fibre (PoF) aggiungerà una nuova dimensione al concetto di PoE. Così come i dati viaggiano alla velocità della luce, la fibra ottica permetterà di fornire energia a un range di circa 2 Km.

La soluzioni ibride possono collega-re reti esistenti in rame, consenten-do loro di usare tecnologia PoE su un’area estesa, fornendo energia a dispositivi remoti che avrebbero al-trimenti bisogno di centinaia di me-tri di cavi elettrici unmanaged. PoE dovrebbe essere visto come un’agile alternativa green alle in-stallazioni tradizionali cablate, per ogni cosa, da piccoli uffici fino a reti su larga scala di videosorveglianza in outdoor.

LevelOne produce un’ampia gamma di apparati PoE, incluse soluzioni adatte a implementazioni come la videosorveglianza in outdoor e di digital signage

Perchè Power-Over Ethernet è un passo in avanti sulla via della sostenibilità

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Dalle Aziende

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La rivista di

EDSlan ha stretto un accordo con AASSET Security Italia, società

facente parte con la casa madre AASSET Security International del gruppo olandese Technology Com-pany TKH Group NV (TKH). In base a questo accordo EDSlan distribuirà le soluzioni di videosorveglianza a marchio Grundig e Skilleye an-dando così ad ampliare notevolmen-te la gamma di prodotti offerti per coprire ogni esigenza installativa.

La gamma professionale di prodotti per la Televisione a Circuito Chiuso SkillEye si rivolge al mer-cato della sicurezza di fascia media proponendo un’estesa collezione di soluzioni analogiche, SDI e over IP convenienti. Rappresenta la scelta ideale per gli installatori alle prese con il competitivo mercato odierno.

Grundig Security è leader nella produzione di soluzioni video professionali, telecamere analogiche e over IP, registratori

digitali DVR, sistemi HD-SDI, NVR, il tutto contraddistinto dalla riconosciuta qualità tedesca.

Grazie a questo nuovo accor-do, EDSan andrà ad ampliare ancora di più la già estesa offerta in ambito sicurezza, attestandosi quindi come distributore in grado di coprire le esigenze installative e progettuali di impianti di videosorveglianza a 360°. Inoltre, la partnership consentirà a EDSlan di distribuire anche Fore!, la nuova soluzione aperta per la gestione della sicurezza intelligente delle PMI di TKH Security Solutions, divisione di TKH Group NV.AASSET Security Italia collaborerà con EDSlan per offrire supporto dalla progettazione al collaudo d’impianti professionali, sia analogici che digitali SDI e Over IP.

“Fino a qualche anno fa – spiega Flavio Venz, Amministratore Delegato di AASSET Security Italia Spa - la televisione a circuito chiuso era ad appannaggio di impiantisti specializzati che installavano impianti in banche, centri urbani ecc. L’abbassamento dei costi di questi prodotti ha decretato un successo commerciale della TVCC che oggi è impiegata non solo in ambiti aziendali ma anche residenziali. Questo, unitamente all’ingresso della tecnologia IP nell’ambito della

TVCC, ha fatto in modo che a quel nucleo di impiantisti specializzati si siano aggiunti impiantisti non specializzati nel TVCC, bensì per esempio nell’IP. Chi opera nel mondo IP oggi monta anche le telecamere. Proprio per raggiungere questo target abbiamo scelto EDSlan che si rivolge in modo trasversale a un target ampio e variegato di system integrator e installatori”.

“L’industria della sicurezza vive una significativa fase evolutiva – sottolinea Rodolfo Casieri, Direttore Commerciale di EDSlan – e il nostro obiettivo è offrire prodotti di alta qualità in grado di soddisfare le esigenze degli installatori professionali e dei system integrator più strutturati che sono naturalmente alla ricerca di prodotti e servizi differenzianti. La scelta di distribuire marchi come Grundig e Skilleye rientra in quest’ottica”.

Dalle Aziende

www.tkhgroup.com

La nuova partnership posiziona sempre più EDSlan come distributore di riferimento nel mercato della videosorveglianza

Grundig e Skilleye nel portafoglio EDSlan

GRUNDIG SECURITY È LEADER NELLA PRODUZIONE DI

SOLUZIONI VIDEO PROFESSIONALI

LA GAMMA PROFESSIONALE DI PRODOTTI PER LA TELEVISIONE A CIRCUITO CHIUSO

SKILLEYE SI RIVOLGE AL MERCATO DELLA

SICUREZZA

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Lo scorso 21 aprile si è tenuta a Milano la 5° edizione dell’even-

to annuale che Brocade dedica al canale. Per la prima volta quest’an-no sono intervenuti anche i partner dell’Ecosistema Brocade - EDSlan, EMC, Fujitsu, Hitachi, Lenovo, Zycko - a sottolineare quanto questo appuntamento sia cresciuto diventando non solo un momento di aggiornamento per Brocade verso i suoi reseller e SI ma anche un’op-portunità di networking e confronto tra tutto l’Ecosistema dei partner.

Brocade ha richiamato l’attenzione di rivenditori e system integrator presenti in sala osservando come il mondo del networking stia vivendo un periodo di cambiamenti radicali con la presenza sempre più prepon-derante di mobile, cloud, big data e social business. Tutto è cambiato rapidamente negli ultimi 20 anni mentre la rete IP è rimasta la stessa. È giunto quindi il momento di un passaggio obbligato verso il New IP.

Perché il New IP?Perchè è progettato per il cloud, è mobile, basato sul software e integrato con l’ecosistema appli-cativo. E’ basato su open standard, protocolli open e su soluzioni open source. Utilizza gli analytics per estrarre dalla rete dati pregiati, com-pliant con le policy senza intervento umano, focalizzato su piattaforme non prodotti, ed è tutto integrato con l’ecosistema applicativo. “Per affrontare tutte queste nuove sfide i Partner hanno bisogno di rivoluzionare il disegno delle reti accompagnando i clienti nel viaggio verso il New IP che ha come propri fondamenti il software networking e la virtualizzazione” spiega Elena Bonvicino, Channel Account Manager di Brocade. “L’investi-mento verso il New IP è un passaggio

necessario ed è in quest’ambito che stiamo creando nuove opportunità con cui lavore con i nostri Channel Partner. Abbiamo investito molto sui partner e sulla loro formazione e continuiamo a farlo perché ci cre-diamo. Ci sono nuove aree di mer-cato su cui puntare e quindi nuove opportunità di business e fatturato. Occorre però che il Partner compia il passaggio da semplice rivenditore a consulente per il proprio cliente fino a diventare a volte un service provider, occorre cioè sostituire la sola rivendita di soluzioni con la proposizione di servizi e lo sviluppo di applicazioni. Da qui passa il cammino verso il New IP e Brocade è pronta ad accompagnare i suoi partner in questo percorso.”

Le testimonianze dei Part-ner raccolte durante l’evento“La nostra collaborazione con Brocade è recente ma abbiamo già fornito alcuni prodotti ad Aziende presenti sul nostro territorio per re-alizzare una nuova infrastruttura di centro stella e ci siamo dotati di un magazzino differenziato di soluzioni per il campus. Vendiamo in gran parte i modelli ICX6450 e ICX6430 che ci permettono di servire sia clienti di piccole dimensioni (un cliente tipo con 10-20 utenti) che clienti di dimensioni più grandi (che arrivano fino a 100 utenti). Lavore-remo anche su alcuni prospect per andare a proporre la soluzione VDX per il data Center. Oggi il “prezzo” conta ancora molto nella trattativa, soprattutto sui clienti più piccoli, ma fondamentale è anche la nostra

consulenza e il nostro consiglio”. Luca Saldarini, SISTEC SRL

“Siamo partner di lunga data sia di Brocade che di EDSlan. Storicamen-te siamo specializzati nel networking e nella sicurezza, ma stiamo se-guendo da vicino gli ultimi sviluppi del software defined networking. I prodotti Brocade sono funzionali e affidabili, dal punto di vista tec-nico sono una garanzia. Anche il rapporto con le persone è ottimo, ci conosciamo personalmente da tanti anni. In questo mercato competitivo e in continua evoluzione ciò che conta è collaborare col vendor e anche col distributore per creare nuove opportunità insieme; questo è senz’altro il compito più difficile”.Paolo Marsella, ADITINET CONSULTING SPA

“La nostra partnership con Brocade è giovane. Abbiamo scelto Brocade due mesi fa per arricchire la nostra offerta e perché crediamo che Brocade sia un leader di mercato. Noi siamo in 250 dipendenti, dislo-cati tra Milano, dove seguiamo un cliente importante come Fastweb, e Limena dove c’è il team che segue la prevendita e la progettazione. Non abbiamo ancora avuto modo di co-noscere a fondo tutti gli strumenti e il supporto che Brocade offre anche se qualcuno lo abbiamo già provato: sicuramente il configuratore funzio-na molto bene. C’è anche tutta una parte di webinar per l’e-learning molto valida che, sono certo, ci aiuterà nella formazione.” Diego Rocco, NEST2 SPA

Alla 5° edizione del “Brocade Partner Meeting” presenti anche i partner dell’Ecosistema Brocade

La strada verso il New IP con Brocade

Dalle Aziende

www.brocade.com

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La rivista di

24-pubbBicsi_Layout 1 29/04/15 09:38 Pagina 1

Il bisogno di controllare e regola-re l’accesso delle persone in un

edificio sta crescendo sensibilmente sul mercato e rappresenta uno dei principali aspetti della sicurezza di persone e cose.

2N Telekomunikace propone una nuova e completa soluzione di con-trollo accessi, che abbina le funzioni tipiche del controllo accessi ai dispo-sitivi di chiamata 2N® Helios IP op-pure ai nuovi dispositivi stand-alone 2N® Access Unit, con tutte le funzio-ni e i vantaggi derivanti dall’utilizzo delle moderne infrastrutture IP. Il nuovo sistema è stato progettato per il segmento SOHO/SME e ab-binato alle soluzioni intercom 2N Helios IP rappresenta la soluzione ideale per qualsiasi edificio.

Il sistema 2N è basato su schede RfID/NFC da installare all’interno dei videocitofoni 2N® Helios IP Verso e 2N® Helios IP Force e sul nuovo lettore stand-alone RfID/NFC 2N®

Access Unit. Completano il sistema la nuova APP per smartphone, 2N®

Mobile Key, e il software di gestione

2N® Access Commander. L’utilizzo delle schede all’interno dei citofoni 2N Helios IP offre all’utente una sola interfaccia (il citofono) da utilizzare per le chiamate e il controllo del varco. Il dispositivo 2N® Access Unit può essere utilizzato dove non sia richiesta la comunicazione audio.

I nuovi lettori, non solo supportano la tecnologia RfID, 13.56 MHz Mifare, ma anche il nuovo standard NFC (Near Field Communication). Grazie a questa tecnologia, ciascun utente del sistema, utilizzando l’APP 2N® Mobile Key, sarà in grado, avvicinando il proprio cellulare al lettore, di attivare l’apertura della porta.

2N® Access Unit è un dispositi-vo stand-alone: si collega alla rete LAN, supporta la tecnologia RfID e NFC. Si installa a parete o ad incas-so, e si configura semplicemente at-traverso l’interfaccia web. Può esse-re alimentato in PoE e collegato, se necessario, ad altri dispositivi, quali un pulsante di apertura, un sensore di porta aperta oppure un sistema TVCC.

2N® Mobile Key è la nuova APP per tutti gli smartphone con sistema

Android; trasforma il telefono cellulare in una carta di accesso. Basterà installare un videocitofono 2N® Helios IP con lettore NFC oppure un dispositivo 2N® Access Unit in corrispondenza degli ingressi all’edificio; ciascun utente potrà utilizzare il proprio smartphone, con installata l’applicazione 2N® Mobile Key, come carta di accesso. Sarà sufficiente avvicinare il cellulare al dispositivo installato a parete, per accedere all’edificio.

2N® Access Commander è un’ap-plicazione software che consente la gestione del sistema di controllo accessi ad amministratori di siste-ma, manager e utenti. È un softwa-re intuitivo, si installa su un server virtuale e può essere utilizzato at-traverso un qualsiasi web browser, da un dispositivo mobile o da un computer. È caratterizzato dalla semplicità di installazione e d’uso, e fornisce livelli di accesso diversi, in relazione al ruolo degli utenti.

Nuovo lettore RfID e NFC per i videocitofoni 2N® Helios IP Verso e 2N® Helios IP Force, nuovo lettore RfID e NFC IP standalone, APP e Software di gestione

2N Telekomunikace presenta una soluzione di controllo accessi completa

Publiredazionale

www.2nsoluzioni.it

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La rivista di

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e ogni giorno nascono

nuovi modelli e nuove tecnologie in grado di incidere nei processi in modo profondo: ad esempio, con l’arrivo di nuovi e sempre più evoluti device mobili che concedono ai dipenden-ti la libertà di lavorare da qualsiasi luogo, queste tecnologie continua-no a modificare il modo di vivere e percepire l’ambiente di lavoro.

Polycom ha annunciato all’inizio dell’anno alcuni trend tecnologi-ci che delineranno sempre più i ‘luoghi di lavoro’ del futuro. Ma come saranno questi workpla-ce del futuro? Lo abbiamo chie-sto a Giovanni Berardi, Channel Account Manager di Polycom.

“L’espansione globale porta a lavo-rare coniugando differenti fusi ora-ri. Le aziende del futuro avranno quindi bisogno di strumenti di col-laboration che amplino le capacità del business e dimezzino le distanze e i tempi di risposta. È inevitabile che le grandi compagnie mondiali adottino gli strumenti di collabo-ration, ma anche le realtà più pic-

cole possono trarre grandi van-taggi da questo tipo di strumenti.

In un’indagine recentemente com-missionata a Quocirca da Polycom, in materia di video collaboration e delle modalità di adozione presso le aziende, emerge che più del 90% di coloro che usano regolarmente il video per collaborare hanno riscon-trato una produttività maggiore, una migliore collaborazione all’interno dei gruppi di lavoro, un aumento del risparmio economico e una ri-duzione delle spese di viaggio. Oltre l’80% beneficia di questo risparmio

per snellire i processi decisionali e migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei propri dipendenti.

Sembrerebbe quindi che la vi-deo collaboration sia una so-luzione da adottare subito.

“Nonostante la ricerca riveli i molti benefici dell’utilizzo della video col-laboration, continuano comunque ancora ad esistere molti ostacoli nel raggiungimento di un’ampia adozio-ne di questi sistemi. Sono davvero poche le società che hanno ampia-mente implementato la video col-laboration per gli utenti desktop e mobile e nella maggior parte dei casi hanno limitato la disponibilità del video alle sale riunioni più grandi.

Il modo di lavorare delle perso-ne però sta cambiando. Mobility,

Polycom e il workplace del futuroAbbiamo intervistato Giovanni Berardi di Polycom per capire come tecnologie come la videoconferenza e la collaboration stiano cambiando il modo di lavorare in un mondo sempre più globale, connesso e online

www.polycom.com

Intervista

Giovanni Berardi

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BYOD, social e soluzioni per la col-laboration come quelle della vi-deoconferenza, combinate con il desiderio di ridurre i reali costi di gestione, stanno imponendo alle aziende di tutto il mondo di modi-ficare il concetto tradizionale di uf-ficio. Stiamo avendo la conferma, in questo momento, del notevole im-patto che la video collaboration sta avendo, e nonostante siano solo una minima parte delle aziende a livello mondiale a utilizzare regolarmente questi sistemi di videoconferenza, i risultati di questa ricerca hanno po-tuto comunque evidenziare il poten-ziale di queste soluzioni in ogni am-biente lavorativo e in tutti i settori.

Qual è il rapporto con Microsoft e col nuovo Skype for Business?

“Microsoft e Polycom hanno una visione comune nell’offrire un’espe-rienza di collaboration che aiuti i propri clienti a ridurre le distanze. Per questo oggi stiamo ampliando le nostre soluzioni per permettere alle PMI, come per le grandi azien-de, di ottenere benefici dalla video collaboration. La nostra partnership

con Microsoft non è mai stata tan-to forte come in questo momento, rendendo ancora più significativa la richiesta da parte del mercato di un’esperienza di collaboration che aiuta i nostri clienti ad aver successo nelle proprie attività di business”.

In cosa consiste l’infrastruttu-ra Polycom RoundTable?

“Polycom e Microsoft hanno pre-sentato l’infrastruttura Polycom RoundTable e programmi per la for-nitura di una nuova serie di soluzio-ni per la video collaboration, pensate esclusivamente per Skype for Busi-ness. Il primo device di questa nuo-va offerta è la Polycom RoundTa-ble 100, una soluzione video utile e semplice da utilizzare per le huddle rooms che permetterà alle piccole e medie imprese (PMI) e ai team di lavoro di ottenere con Skype for Business e Lync 2013 un’esperien-za completa di video collaboration, comprensiva anche di strumenti per la video, voice e content collabora-tion, fruibili tramite il semplice ac-cesso ai propri account di Skype for Business. La RoundTable 100 avrà bisogno solo di pochi minuti per es-

sere installata e pronta all’uso e non avrà bisogno di domini corporate o infrastrutture on-premise, rendendo così il tutto semplice da utilizzare an-che senza l’aiuto dei responsabili IT.

Polycom e Microsoft hanno anche annunciato che la serie Polycom CX per le soluzioni di video collabo-ration, tra cui anche sistemi per la Unified Conferencing come la Poly-com CX8000 room system, la Poly-com CX5100 e la Polycom CX5500, diventeranno parte della serie di prodotti Polycom RoundTable. Tut-ta questa serie di prodotti insieme costituiscono la base dell’impegno di Polycom e Microsoft per diffondere a livello globale, nell’era digitale, più di 50 milioni di sale riunioni di tutte le forme e le dimensioni, miglioran-do in questo modo la collaboration per ogni tipo di azienda. Inoltre, anche i Polycom VVX business me-dia phones saranno i primi telefoni a supportare la prossima offerta di cloud voice service come parte del-la piattaforma Microsoft Office 365.

Intervista

29

La rivista di

Intervista

Abbiamo incontrato Salvatore Moria, direttore commerciale

Italia di Riello UPS, che ci ha presen-tato in anteprima il nuovo MULTI POWER (MPW), un UPS modulare allo stato dell’arte per data center e molte altre applicazioni.

Può spiegarci in cosa consiste la soluzione modulare Riello UPS e perché è importante?Il MULTI POWER, progettato per garantire continuità e qualità dell’alimentazione di data center e altri ambienti critici, eccelle perché elimina la necessità di sovradimen-sionare inizialmente l’UPS per far fronte a possibili esigenze future; la totale scalabilità permette di dila-zionare l’investimento facendo cre-scere il gruppo di continuità in fun-zione delle necessità, ottimizzando l’investimento iniziale e TCO.

Quindi il vero vantaggio è l’eco-nomicità?Oltre all’assoluta affidabilità del

MULTI POWER, l’economicità è si-curamente importante, al pari della flessibilità. Ci sono comunque molti altri vantaggi come l’altissima tec-nologia implementata, il livello di prestazioni e di efficienza, l’elevata manutenibilità, l’innovativo sistema di controllo con LCD touch screen e intuitiva e facilissima interfaccia GUI. Infine, ed è in assoluto il pun-to più importante, è l’unico UPS del genere totalmente progettato e costruito in Italia, con tutti i conse-guenti vantaggi in termini di assi-stenza, personalizzazione, logistica e qualità.

Per quali applicazioni è stata sviluppata questa soluzione?Vien facile pensare ai data center ma la totale scalabilità del MULTI POWER (può crescere da 1 a 28 mo-duli, in orizzontale e in verticale), e delle batterie (da 1 a 10 cabinet), lo rende perfetto per qualsiasi applica-zione. Anche l’ingombro ridotto lo rende ideale per ogni PMI con spazi limitati. Infine, il rendimento estre-mamente efficiente e il basso TCO sono ulteriori fattori che devono in-durre CIO e CEO a prenderlo forte-

mente in considerazione.

In che modo un cliente EDSlan potrebbe proporla?Il MULTI POWER è un’opportunità eccellente per installatori, VAR e Sy-stem Integrator. La totale scalabilità e la versatilità del MULTI POWER permettono di proporlo, opportu-namente configurato, a un grandis-simo ventaglio di utenti in ambienti critici ad alta densità.

Che supporto offre Riello UPS?Riello UPS supporta l’attività di distributori e professionisti, a cui offre consulenza e know how per confezionare ogni volta progetti e offerte al top; oltre a ciò, il servizio post vendita offre numerose opzioni di assistenza e teleassistenza. Ma il supporto in assoluto più importante è insito nella filosofia di Riello UPS, che si presta sempre a realizzare so-luzioni con altissimo grado di per-sonalizzazione, permettendo a VAR e installatori di presentare progetti assolutamente unici, customizzati al 100%.

Riello UPS Multi Power è un UPS modulare allo stato dell’arte per data center ad alta densità. Proget-tato per garantire continuità e qua-lità dell’alimentazione di data center e ambienti critici, Multi Power è to-talmente scalabile.

Riello UPS Multi Power può crescere infatti da 1 a 28 moduli, in orizzon-tale e in verticale, passando così da

www.riello-ups.it

Multi power, la scelta migliore per i data center ad alta densita’Dal leader italiano degli UPS un’innovativa soluzione modulare che è anche un’opportunità di business per installatori e VAR

Salvatore Moria Direttore Commerciale Italia Riello UPS

30

Intervista

una capacità iniziale di 294kW a una capacità massima di 1176kW. Anche le batterie possono essere espanse fino a 36 unità per singolo cabinet e a un massimo di 10 Battery Cabinet collegati in parallelo. Per lo sviluppo dei moduli di alimentazione MPW e di altri importanti aspetti del siste-ma, al fine di garantire i massimi livelli di potenza disponibile, sono stati utilizzati i componenti più affi-dabili e all’avanguardia, oltre a inno-vative tecnologie di controllo. I prin-cipali componenti d’alimentazione e gli assemblaggi all’interno dei MPW sono stati specificamente progettati e realizzati su misura, in collabora-zione con i singoli produttori. Inol-tre, per ottimizzare le prestazioni complessive, invece di utilizzare i componenti standard reperibili sul mercato, il team Ricerca e Sviluppo di Riello UPS ha progettato specifi-camente molti componenti, compre-si i moduli IGBT e i pacchetti asso-ciati. I Multi Power ospitano così un assieme ottimizzato di componenti, che garantisce migliore affidabilità ed efficienza complessiva. Lo stes-so modulo di alimentazione utiliz-za un “principio di alimentazione wireless” che accorcia le distanze di interconnessione di alimentazione tra schede, componenti e connetto-ri, migliorando le connessioni stesse e riducendo al minimo le perdite di potenza complessiva.

Le avanzate tecnologie implementa-te negli MPW garantiscono la piena potenza nominale anche con fattore di potenza di carico unitario (kVA = kW) senza alcuna perdita di potenza anche quando si opera a tempera-ture fino a 40°C; anche in modalità on-line a doppia conversione l’effi-cienza del sistema è molto elevata, superiore al 96,5%. Con carichi solo al 20% i Multi Power raggiungono comunque rendimenti eccezionali, superiori al 95%.

L’intera soluzione Multi Power è sta-ta sviluppata con particolare atten-zione al fine di garantire sicurezza operativa e prevenire guasti dovuti a problemi di comunicazione tra i componenti. I moduli di potenza non sono controllati da un solo micro-processore ma da tre, ciascuno con compiti diversi e specifici. Allo stes-so modo, il Power Cabinet è dotato di due microprocessori separati, uno per regolare le operazioni generali dell’UPS e un altro –separato- per gestire la comunicazione con l’uten-te. Inoltre, tre bus di comunicazione dedicati gestiscono e trasmettono i dati. In termini di monitoraggio e di controllo del sistema complessivo, tutte le temperature dei componenti principali sono continuamente sor-vegliate. Inoltre all’interno del Po-wer Cabinet sono incorporati fino a quattro sensori di temperatura

per garantire un funzionamento co-stante ed efficiente. Il modulo UPS è dotato di tre ventole a velocità con-trollata per assicurare che non ci sia energia sprecata quando il livello di carico applicato al sistema aumen-ta o diminuisce. Allo stesso tempo, ogni ventola include un cosiddetto “terzo filo” (controller) che avverte immediatamente il microprocessore in caso di guasto, circostanza nella quale il microprocessore aumenterà la velocità delle rimanenti ventole operative per compensare la caren-za di raffreddamento.

L’unità batteria contiene anche una protezione interna dedicata e un sofisticato sistema di controllo per monitorarne lo stato. Ciò permette di controllare la temperatura e la tensione/corrente fornita da ogni singolo modulo batteria e quindi di identificare e avvertire l’utente se uno di essi è difettoso o sta per gua-starsi. Questo riduce notevolmente il rischio di guasto alle batterie, av-visando immediatamente del pro-blema imminente affinché vengano adottate per tempo le azioni preven-tive più appropriate.

Gli utenti possono beneficiare dei diversi sistemi di comunicazione sviluppati appositamente per il per-sonale IT, per i manager dei servizi e per i tecnici di assistenza. Il touch-screen LCD da 7”, gli slot di comu-nicazione e le schede relè, insieme con le porte di servizio dedicate, assicurano che la configurazione, il controllo e il monitoraggio dell’UPS siano operazioni facili e intuitive, al pari dell’integrazione con qualsia-si sistema di gestione dell’edificio e dell’infrastruttura del datacenter (DCIM). Multi Power è infine com-patibile con i più recenti sistemi operativi.

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La rivista di

Le persone oggi lavorano da più luoghi e su più dispositivi. La

produttività sta valicando i confi-ni dell’ufficio, con un tasso legato all’utilizzo di dispositivi mobili in continuo aumento. Gli auricolari diventano strumenti sempre più im-portanti, perché agevolano il lavo-ro in movimento e abilitano quello che viene definito l’ufficio ‘mobile’. Tra i produttori leader di cuffie e dispositivi viva voce per il lavoro ‘a mani libere’ vi è sicuramente Jabra, brand presente da ormai diversi anni nell’offerta di EDSlan, che sul canale investe e crede fortemente con risultati che premiano gli sforzi.

Lo scorso anno Jabra ha registrato una crescita di fatturato consistente e anche il 2015 si è aperto positiva-mente, nonostante una situazione generale del mercato che non la-scia ancora intravedere inversioni di tendenza. Abbiamo intervistato

Alessandro Vitali, Channel Account Manager per l’Italia, e Barbara Mel-loni, Italy & Iberia Channel Marke-ting Manager, per conoscere le no-vità per il 2015.

A.Vitali: “Anche quest’anno conti-nuiamo ad avere una forte focaliz-zazione sul canale. È una strategia che ci sta dando buoni risultati, e il numero di rivenditori sempre più attivi è in continuo aumento. Per supportare il canale abbiamo inseri-to una persona basata a Londra con il ruolo di Inside Sales Support per il Canale. Giuseppe Stella è italiano ed è coinvolto in tutte le nostre attività, sia nella pipeline, che nei meeting, ecc. Si occupa di contattare i riven-ditori attivi che non hanno un busi-ness particolarmente sviluppato con Jabra o che fanno acquisti sporadici. Li contatta per offrire un supporto sales, commerciale o per qualsiasi altra esigenza. Li aiuta su trattative, problematiche commerciali e tecni-che. Contatta anche il distributore per metterlo al corrente della tratta-tiva che il tale cliente ha in essere. Aiuta nella spinta delle campagne e delle promozioni, fa follow up su eventi ed attività, oltre ad essere di aiuto anche per iniziative sviluppate insieme al distributore”.

Per quanto riguarda supporti online?

B. Melloni: “Introduciamo una novità. Avevamo una partner-net poco user-friendly, perché in inglese e accessibile con password. Quest’anno abbiamo creato www.jabraitalia.com, un nuovo portale a tutti gli effetti dedicato ai partner, ma non solo. Molto intuitivo e semplice da navigare e utilizzare: qui si trovano facilmente promozioni, listini e catalogo, news su prodotti ed eventi. L’accesso è libero, senza password, proprio per agevolare l’utilizzo e qui i partner possono trovare tutto ciò che serve per il business, dalle schede prodotto, agli eventi, ai comunicati stampa, alle immagini dei prodotti, alle novità, fino alle promozioni e campagne: è come avere un back office”.

Per quanto riguarda il rappor-to con i partner, su cosa state lavorando?

B. Melloni: “Lavoriamo sempre a stretto contatto con i nostri partner strategici. In particolare con Cisco ed anche Microsoft, stiamo svilup-pando sempre più delle feature per i nostri prodotti che aiuteranno a in-crementare l’adozione di soluzioni di Unified Communications. Questo oggi è il vero punto critico, perché le aziende si dotano di soluzioni di UC ma poi non le usano appieno. Un esempio è dato dalla nostra ultima serie di cuffie professionali Jabra EvolveTM che ora vanta la certifica-zione e la piena compatibilità con Skype for Business (ex Lync), per un

Jabra sempre più in ascolto del…canaleAi suoi rivenditori Jabra offre un supporto a 360° dal punto di vista commerciale, tecnico, di prodotti demo e di training

Intervista

Alessandro Vitali.

www.jabra.com

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uso ottimizzato del nuovo softwa-re di video chiamata di Microsoft. Con le cuffie della gamma Evolve, è possibile passare facilmente e im-mediatamente le chiamate dal soft-phone Skype for Business sul PC al proprio smartphone, semplicemen-te estraendo il cavo dalla presa jack 3.5mm e inserendolo nella stessa presa del device mobile: la chiamata viene automaticamente indirizzata al dispositivo mobile. Quindi se, ad esempio, l’utente è alla scrivania im-pegnato in una chiamata con Skype for Business ma deve improvvisa-mente e immediatamente lasciare l’ufficio, basterà staccare il cavo del-la cuffia Jabra Evolve dal controller USB e potrà continuare a parlare in mobilità perché la telefonata verrà automaticamente trasferita al suo smartphone. Grazie a questa nuova funzionalità chiamata Jabra Intelli-gent Call Transfer, gli utenti posso-no trasferire agevolmente le proprie chiamate da un ambiente all’altro – VoIP, mobile, softphone – in base alle proprie esigenze. Questa funzio-ne conserva il suo scopo originario di creare una zona di concentrazione per l’utente che si trova in ambienti open space rumorosi e l’upgrade a Skype for Business non fa altro che ampliare la possibilità di gestire le proprie chiamate trasferendo que-sta zona di concentrazione da un ambiente all’altro. Ciò favorirà la concentrazione e la produttività di ciascun lavoratore”.

A cosa attribuite questo vostro andamento positivo sul merca-to?

A. Vitali: “In un momento di crisi le aziende hanno capito che dove-vano cambiare modo di pensare e al contempo ridurre i costi. Le UC hanno fatto sicuramente da traino. Si è partiti sfruttando argomenti come la riduzione dei costi, ma poi ci si è resi conto che la soluzione di UC non è completa se non ha tutti i pezzi che servono per usarla al me-glio e la cuffia sta diventando sem-

pre più uno strumento di cui non si può fare a meno. Le aziende hanno capito che una cuffia adeguata è uno strumento di lavoro: se dai un prodotto sbagliato a un utente che è sempre sul campo per lavoro, il suo rendimento e la sua produttività ne risentiranno. Crediamo che si an-drà sempre più in questa direzione. Come Bill Gates pensava a ‘un PC su ogni scrivania’, possiamo dire che laddove c’è un telefono e un PC puoi metterci anche una cuffia. Mol-te aziende la forniscono già ai nuovi dipendenti insieme a PC e telefono, come dotazione di base quindi. La nostra filosofia è permettere agli utenti di lavorare in ogni momento, in ogni luogo, con qualsiasi disposi-tivo. Oggi con un’unica cuffia puoi usare qualsiasi dispositivo e passare dall’uno all’altro. E sia che tu sia in ufficio al silenzio o fuori nel rumore, devi avere una cuffia con tecnolo-gia a cancellazione di rumore che ti consenta di lavorare al meglio, sen-za che tu debba fare nulla. Vogliamo aiutare le persone a lavorare bene e con profitto”.

Avete da poco cambiato uffici: cosa ci raccontate sulla nuova sede di Vimercate?

B. Melloni: “Siamo al Centro Dire-zionale Torri Bianche di Vimercate.

Nei nuovi uffici abbiamo una demo room dove andremo ad organizzare con frequenza regolare dei training per rivenditori, con l’obiettivo di far comprendere quali sono i trend di mercato per inquadrare la cuffia all’interno dei nuovi scenari, portan-do anche la testimonianza di part-ner strategici e tecnologici. Inoltre nell’ottica di permettere ai partner di testare i nostri prodotti e di farli testare ai loro clienti, abbiamo isti-tuito un “programma demo” grazie al quale i rivenditori stessi potranno acquistare un demo-kit composto fino a 5 prodotti ritenuti più utili per il loro business. Nel caso inve-ce di rivenditori che stiano facendo un’implementazione Cisco Jabber e/o Microsoft Skype for Business, se ci segnalano e registrano il deal o l’opportunità, possono ottenere fino a 5 prodotti Jabra gratuiti per il cliente da testare durante la fase di POC, questo sempre nell’ottica di supportarli al meglio e far andare in porto la loro trattativa”.

Intervista

ANCHE QUEST’ANNO CONTINUIAMO AD AVERE UNA FORTE FOCALIZZAZIONE

SUL CANALE. È UNA STRATEGIA

CHE CI STA DANDO BUONI RISULTATI, E IL NUMERO DI

RIVENDITORI SEMPRE PIÙ ATTIVI È IN

CONTINUO AUMENTO

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La rivista di

Gigaset AS160Il cordless intuitivo e affidabile.Progettato per rendere le telefonate più semplici, si può scegliere di parlare in vivavoce

in qualsiasi momento durante una conversazione semplicemente premendo il tasto

vivavoce illuminato

Wherever you go.

L’impatto dell’acustica è spesso ignorato nella progettazione

degli uffici e questo risulta dannoso in termini di produttività: ovunque si lavori il rumore di sottofondo si infiltra in ogni conversazione e non consente agli interlocutori di intrat-tenere telefonate professionali. Plantronics oggi propone soluzioni professionali che migliorano il be-nessere dei lavoratori e incrementa-no la produttività grazie alla possi-bilità di gestire l’acustica ovunque ci si trovi: in un ufficio affollato, in un aeroporto, in un bar e con qualsiasi dispositivo si utilizzi (telefono fisso, smartphone, tablet).Secondo un recente studio dell’Uni-versità della California, i rumori indesiderati nei luoghi di lavo-ro disturbano la concentrazione, diminuiscono la produttività e au-mentano lo stress tra i colleghi. Il 70% degli impiegati pensa che la propria produttività sarebbe più alta se l’ambiente lavorativo fosse meno rumoroso, mentre l’81% dei mana-ger è indifferente al problema. Le cuffie e gli auricolari di Plan-tronics, con tecnologia avanzata di cancellazione del rumore, consento-no a tutti i professionisti di ottenere un’esperienza di telefonia a banda larga unica, di ridurre la trasmissio-ne di fastidiosi rumori di fondo, di offrire comunicazioni dall’audio più naturale e di qualità superiore e di ridurre l’eco che può pregiudicare la chiarezza delle chiamate. Plantronics permette di migliorare il

benessere e la produttività in ufficio attraverso l’intelligenza acustica. Le sue soluzioni sono pensate per aiu-tare dipendenti e professionisti. “L’acustica gioca un ruolo enorme nel grado di soddisfazione e nella produttività della forza lavoro” spie-ga Philip Vanhoutte, Senior Vice President e Managing Director Eu-rope & Africa di Plantronics. “Nel contesto di oggi, è estremamente importante per le aziende prendere i provvedimenti opportuni per defini-re l’audio nel loro ambiente lavorati-vo. Come Plantronics, siamo felici di assicurare che chi lavora abbia le so-luzioni necessarie per un’esperienza di comunicazione di alta qualità”.

Con l’introduzione di quattro nuovi prodotti UC di Plantronics, i dipen-denti possono essere a proprio agio, in modo da concentrarsi, connettersi e collaborare in ambienti lavorativi open space e in movimento. Le so-

luzioni sono la Blackwire 725, primo auricolare ste-reo UC di Plantronics con cancella-zione del rumore attiva (ANC Active Noise Cancelling) per chi vuole esse-re sempre concentrato in ambienti lavorativi rumorosi; il Voyager Edge UC, l’ultimo prodotto della famiglia Voyager di auricolari Bluetooth, adatto a chi è in costante movimen-to; il Calisto 610, un vivavoce porta-tile per conference call ovunque ci si trovi; il Clarity 340, pensato per coloro che hanno problemi di vista, udito e agilità.

Ora, chi lavora in ufficio e in movi-mento dispone degli strumenti giu-sti per controllare il rumore esterno, e per ascoltare e farsi ascoltare chia-ramente.

I rumori indesiderati nei luoghi di lavoro disturbano la concentrazione, diminuiscono la produttività e aumentano lo stress tra i colleghi

L’intelligenza acustica per favorire la produttività delle aziende e il benessere per chi lavora

www.plantronics.com/it

Prodotti

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La rivista di

Il compito principale di un software DCIM (Data Center

Infrastructure Management) è il controllo della infrastruttura fisica del data center, dove generalmente unità di raffreddamento, sistemi di distribuzione della potenza e dispositivi di controllo ambientale fanno uso di apposite reti di sensori. Con l’aggiunta di un modulo RFID per l’identificazione a radiofrequenza dei dispositivi installati nei rack, il controllo si può facilmente estendere anche al Capacity Management del data center mediante una semplice connessione via rete al software DCIM.

La funzione di Capacity Management è in grado di rispondere in modo au-tomatico alle seguenti domande de-

gli amministratori di un Data Center:

In quale armadio è installato il •server? Quali rack unit (U) sono utiliz-•zate dal server? Qual è la potenza nominale dei •server installati nel rack? Quanti altri server di una certa •potenza possono essere instal-lati? Qual è la potenza frigorifera di-•sponibile per quel rack?Le unità rack libere e la potenza •frigorifera in eccesso sono suf-ficienti per installare un nuovo server nell’armadio?

Con una soluzione DCIM come Rit-tal RiZone 3.5 insieme al Dynamic Rack Control (DRC), basato sulla tecnologia RFID (Radio Frequenced Identification), è possibile risponde-re a tutte queste domande.

Il cuore del siste-ma: l‘antenna di pre-cisione RFID

Il cuore del Dynamic Rack Control è una antenna RFID ad alta precisio-

ne installata a tutta altezza ai lati del profilo 19”. L’antenna può associare più di un tag RFID a ogni unità rack (HE/U/rack unit: 44,45 mm). Que-sta opzione non è banale: ciascuna U di altezza dispone infatti di tre fori di montaggio posti a una distanza di soli 8 millimetri l’uno dall’altro e con un armadio di 42 U di altezza i fori complessivi sono 126. L’anten-na è in grado di identificare i com-ponenti con una precisione pari ad 1/3 delle unità rack. Grazie a una antenna RFID integrata nel rack e ai tag RFID associati alle apparecchia-ture installate, l’IT Manager saprà sempre in qualsiasi momento quali componenti sono installati nel rack e in quale posizione. I tag sono con-figurabili e possono memorizzare dati importanti quali: produttore, modello, peso, unità di altezza ne-cessarie per l‘installazione, inter-valli di manutenzione e attività già programmate o interventi sugli ap-parecchi (ad esempio componenti server, di rete, sistemi storage, ecc.) e trasmetterli automaticamente al software DCIM. Il tag viene appli-cato all’apparecchio e lì rimane per tutta la durata del suo ciclo di vita. Le informazioni dei tag rendono possibile la completa tracciabili-tà dell’apparecchio, anche quando questo viene spostato in un altro punto del rack o in un altro armadio server all’interno del data center.

Il DCIM è il rileva-tore dei dati

I tag installati negli armadi vengono interrogati regolarmente dal softwa-re DCIM di Rittal RiZone via SNMP e memorizzati in un database. Qui, i dati sono aggregati per fornire all’utente una visibilità completa della capacità a livello del singolo rack, a livello di fila (batteria di ar-madi) e a livello di sala. Sulla base di tali dati è possibile pianificare

Capacity Management – come tener traccia degli asset di un DC

Data Center Infrastructure Management

Prodotti

www.rittal.it

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in modo trasparente ed efficace le successive espansioni sia dei ser-ver che dell’infrastruttura di rete: si possono identificare gli armadi con unità di altezza libere e capacità di cooling ancora disponibili, infine è possibile prevenire la formazione di hot spot (sacche di calore) do-vute all’eccessiva concentrazione di calore all’interno del rack. L’aspet-

to interessante è che una soluzione DCIM è in grado di segnalare tem-pestivamente eventuali sovraccari-chi nel data center: se si supera un limite di soglia predefinito, sia esso riguardante la capacità frigorifera, la potenza elettrica assorbita, le uni-tà di altezza occupate o il peso dei dispositivi installati, l’amministra-tore viene allertato tramite e-mail o

tramite una segnalazione grafica sul pannello di controllo. Inoltre è pos-sibile trasmettere i dati e gli allarmi a un sistema di gestione di livello superiore.

Configurazione delle soglie

Le soglie possono essere definite non solo a livelli di singolo rack, ma anche per le batterie di rack, le sale data center o l’intero edificio in modo da adattarsi alle caratteri-stiche del sito. In caso di allarme è subito evidente in quale livello ge-rarchico della infrastruttura si sia verificato il problema. Il software DCIM di Rittal RiZone è di norma integrato con sistemi di misura e controllo dei parametri ambientali, quali: temperatura, umidità, prote-zione antieffrazione e fumo.

Cosa è la RFID?

È una tecnologia che consente di leggere e archiviare dati senza ne-cessità di contatto fisico e visivo. Essa è utilizzata per implementare funzioni automatiche di identifica-zione, rilevazione, registrazione e immagazzinamento.

Con l’aggiunta di un modulo RFID per l’identificazione a radiofrequenza

dei dispositivi installati nei rack, il controllo si può

facilmente estendere anche al Capacity

Management del data center mediante una

semplice connessione via rete al software

DCIM.

Prodotti

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La rivista di

3CX, azienda sviluppatrice del centralino software di ultima ge-

nerazione 3CX Phone System, con il nuovo prodotto 3CX WebMeeting ha sbaragliato i concorrenti nella categoria “Unified Communication” aggiudicandosi il premio “Prodotto più Innovativo”.

Questo è avvenuto in occa-sione del CeBIT 2015 di Hannover, una delle più importanti fiere IT del mondo. Il premio è stato ritirato dal CEO Nick Galea e da Markus Kogel, Sales Manager area EMEA.

3CX WebMeeting è stato scel-to per il suo uso innovativo della tecnologia WebRTC. WebRTC è la nuova piattaforma open standard di Google che consente agli utenti di lanciare webmeetings direttamente

dal browser, senza dover scaricare e installare nessun client. 3CX ha lanciato la versione hosted di 3CX WebMeeting nell’agosto 2014 e la versione on-premise nel febbraio 2015.

Fin dal suo lancio 3CX Web-Meeting ha ricevuto riscontri positi-vi sia dai partner che dagli utenti fi-

nali. 3CX WebMeeting è gratis fino a 10 utenti contemporanei per tutte le licenze di 3CX Phone System v12.5.

I premi Innovationpreis-IT 2015 Award sono organizzati da Initiative Mittelstand, un portale on-line di informazione che fornisce alle aziende aggiornamenti sui pro-dotti e le tecnologie più innovative disponibili.

Nick Galea, 3CX CEO ha com-mentato: “Questo premio è il rico-noscimento di 3CX come un’azien-da all’avanguardia nel settore della telefonia e dell’Unified Communica-tions.

Siamo i primi vendor a offri-re una soluzione di videoconferenza multi-punto su tecnologia WebRTC che è inoltre integrata con il nostro centralino senza costi aggiuntivi.

Il premio “Prodotto più inno-vativo”, selezionato da una giuria di esperti, è un riconoscimento molto prestigioso in Germania e noi siamo molto felici del fatto che la nostra capacità di innovare venga ricono-sciuta all’interno del settore IT.”

Prodotti

3CX premiata al Cebit3CX vince il premio “Prodotto più Innovativo” con 3CX WebMeeting

www.3cx.it

3CX WEBMEETING È STATO SCELTO PER IL SUO USO

INNOVATIVO DELLA TECNOLOGIA

WEBRTC.

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Jabra, produttore di soluzioni per le comunicazioni a mani libere,

ha annunciato il lancio delle nuo-ve cuffie Bluetooth® Jabra Ste-alth UC, una versione migliorata e ottimizzata per UC delle cuffie Jabra Stealth, lanciate nel 2014.

Le Jabra Stealth UC sono delle cuffie mono Bluetooth 4.0 pic-cole e molto discrete, nonché le più leggere della loro categoria, ca-ratterizzate da un peso di solo 7.9 grammi. Offrono inoltre massima comodità in un design compatto e un audio in HD con riduzione del rumore – tecnologia Advan-ced Noise Blackout™ - e l’ultima versione della tecnologia Bluetooth.

Scelta perfetta per un uso quotidia-no con smartphone, tablet e laptop, la novità delle Jabra STEALTH UC risiede nel dongle per le UC di cui sono provviste; potrete così trasferi-re comodamente le chiamate dal sof-tphone allo smartphone e viceversa.

“Ci impegniamo costantemente affinché i mobile worker possano sfruttare tutti i vantaggi sia dei loro dispositivi mobili, sia delle solu-zioni UC. Sappiamo per esperienza

che uno degli elementi cruciali per tali comunicazioni è l’auricolare, che colma il divario tra gli utenti e la promessa di maggiore efficienza e flessibilità. Le Jabra Stealth UC sono il dispositivo ideale per col-mare questo divario, consentendo all’utente di essere sempre connes-so, di beneficiare di un dispositivo con tecnologie top di gamma e dal design discreto ed ergonomico,” di-chiara Jean Baptiste Pain, Ma-naging Director di Jabra South.

Tra le funzionalità più significa-tive degli auricolari Jabra Stealth UC, sicuramente da citare la funzio-ne Multiuse che permette di avere un’unica cuffia per tutti i dispositi-vi di comunicazione, le tecnologie NFC per un accoppiamento imme-diato, Bluetooth 4.0 fino a 30 me-tri di copertura wireless, MicroPO-WER™ che riduce le dimensioni per un design discreto e aumenta l’effi-cienza delle batterie e Dual Noise Blackout™ 3.0, per una cancel-lazione di rumore di sottofondo.

Gli auricolari Jabra Stealth UC sono provvisti inoltre di Earhook ed Eargel aggiuntivi per una vestibi-lità perfetta, controllo intelligente del volume che si regola automati-camente in relazione all’ambiente circostante e tasto per il controllo vocale dello smartphone che con-sente l’attivazione remota di Siri, Google Now e Microsoft® Cortana.

Le cuffie più leggere della loro categoria: 7.9 grammi di pesoJabra Stealth UC: la libertà di fare di più!

www.jabra.com

Prodotti

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La rivista di

Ha sede a Catania e filiali a Pa-lermo e Napoli. Lavora su

commesse di grandi aziende e oggi annovera tra i propri clienti i prin-cipali brand del credito al consumo, del banking, del leasing, delle utili-ties. Per queste ragioni ha forti ne-cessità in termini di efficienza, fles-sibilità e sicurezza che le consentano di garantire un servizio puntuale ed affidabile a una molteplicità di in-terlocutori estremamente esigenti.

L’ esigenza iniziale

Due anni fa l’azienda Fides si è trova-ta nell’esigenza di svecchiare l’infra-struttura esistente, migliorarla e im-plementare tutta una serie di servizi che non esistevano o erano gestiti in outsourcing o che, comunque, pre-sentavano problematiche di gestione su cui era possibile effettuare degli interventi di forte efficientamento.

L’ approccio progettuale e le soluzioni adottate

L’azienda è composta da una sede principale e diversi sedi periferiche che fanno capo alla sede master.“Il primo step è stato quello di mi-gliorare sia l’infrastruttura esistente di server virtuali che la parte di net-working” spiega Daniele Schilirò, Responsabile Tecnologie e Sistemi di Fides SpA, che si è occupato fin dal suo arrivo in Fides due anni fa dell’intero progetto. “Da qui è nata la necessità di acquistare apparati di networking, tutta la componen-tistica passiva per il cablaggio di una nuova sede, e anche i firewall necessari per mettere in sicurez-za tutto il perimetro sia della na-vigazione aziendale, che della po-sta e dell’interscambio tra le sedi”.

Il progetto era sfidante perché oc-correva stravolgere tutta la con-sistenza tecnologica aziendale.“Conoscevo EDSlan da più di 15 anni e sapevo quali e quanti prodot-ti poteva avere a listino e che tipo di supporto riesce ad offrire ai propri clienti in fase di prevendita e post-

vendita” spiega Schilirò. “Ho con-tattato il Sales Account Manager di Area di EDSlan, Giuseppe Androna-co, con il quale in passato abbiamo gestito diversi progetti simili, ho spiegato il progetto che dovevamo affrontare e dopo una serie di incon-tri e conference call congiunte con la parte di supporto specialistico di EDSlan, abbiamo definito insieme le soluzioni da adottare, ottenendo già su carta prestazioni affidabilissime”.

Per la parte di networking sono stati selezionati prodotti Allied Telesis, per la parte di compo-nenti passivi è stata scelta Pan-duit, per la sicurezza i firewall WatchGuard e per la business conti-nuity i gruppi di continuità Riello UPS.

L’ implementazione

Il progetto prevedeva di svecchiare totalmente gli apparati di rete del-la sede principale di Catania. Oggi tutto si basa su prodotti Allied Te-

Informa

Sono di Allied Telesis, Panduit, Riello UPS e WatchGuard le soluzioni fornite da EDSlan a Fides SpA per creare un’infrastruttura di rete efficiente e affidabile

Servizi ancora più efficienti per FIDES SpA grazie a un’infrastruttura tecnologica performante

www.fidesspa.eu

Case Study

Fides S.p.A. (www.fidesspa.eu)

è una società specializzata nei

Servizi per la Tutela del Credito ed è

una tra le realtà più affermate nel settore

a livello nazionale.

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lesis delle serie AT-SBx908 come core, e AT-x510 - sia PoE che stan-dard - per gli switch dipartimentali.“Contestualmente stavamo svec-chiando anche l’infrastruttura virtuale: siamo passati da un’in-frastruttura Dell a IBM e aveva-mo necessità di implementare una dorsale a 10 GB per poter sfruttare appieno la virtualizzazione e con AT-SBx908 tutto ciò è stato pos-sibile” spiega Schilirò. “Abbiamo attivato un doppio backbone 10 gigabit ridondato in fibra ottica”.

Per la nuova sede di Catania che stava per nascere, molto grande ri-spetto alle altre sedi poiché avreb-be accolto circa 150 postazioni PC, è stato fatto un cablaggio Cat. 6 su tecnologia Panduit. L’ufficio di circa 700 mq è su un unico piano: poco più di 500 i punti dati in con-nessione fra i due armadi diparti-mentali, uno core e uno seconda-rio. Sono state realizzate dorsali in rame aggregando dei canali fino a 4 GB in rame (è stata anche predi-sposta la possibilità di avere un 10 GB) e dorsali in fibra ottica sempre aggregando fino a 4 canali a 1 GB.

La parte di sicurezza è stata affida-ta a Firewall WatchGuard XTM 545 (n.2), in alta affidabilità. “Conosco da tanti anni i firewall WatchGuard e personalmente ne ho anche otte-nuto la certificazione. Uso anche il loro software di gestione. Questo sicuramente ha pesato nella scelta dei prodotti WatchGuard che sono semplici da usare a affidabili” que-ste le considerazioni di Schilirò.

Nella nuova sede sono stati anche installati 2 gruppi di continuità Riello UPS SDL 10000 TM, entram-bi con pacco batterie aggiuntive BB SDL 240-A5 e modulo di manage-ment via rete NETMAN 102 PLUS.“Abbiamo implementato nei due ar-madi dipartimentali i gruppi Riello UPS necessari sia a servire tutta l’in-frastruttura tecnologica in termini di networking, routing e firewalling in genere, sia per gestire le posta-

zioni dei singoli referenti dei vari raggruppamenti” precisa Schilirò. Il gruppo di continuità Riello UPS eroga servizio in caso di mancanza della corrente elettrica a postazioni critiche o comunque essenziali per il mantenimento minimo dei servizi”.

Considerazioni finali e be-nefici ottenuti

“L’implementazione nel suo com-plesso è durata qualche mese” con-clude Schilirò. “I dispositivi sono ar-rivati a dicembre 2013 e in un mese siamo riusciti a preparare tutti gli apparati e i firewall. Sono stati in-stallati e messi in produzione tra la fine di gennaio e l’inizio di febbra-io 2014. La sede più importante è stata completata a metà 2014. Non abbiamo avuto criticità particolari. Conosco bene EDSlan e i suoi tec-nici che lavorano con professiona-lità; sapevo di poter contare su un buon supporto in caso di proble-matiche o dubbi. I pochi problemi nati in corso d’opera sono stati ri-solti con poche telefonate e qualche modifica alle configurazioni inziali”.

“Se dovessi pensare ai benefici che abbiamo ottenuto, citerei sicuramen-te la versatilità: conosco ogni singolo apparato e questo ne facilità la padro-nanza nella gestione. Le performan-ce in generale e le velocità in termini di comunicazioni sono migliorate molto all’interno delle singole sedi”.

Case Study

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La rivista di

Ardena Srl (Gazzada) è l’unica concessionaria della provincia

di Varese che offre l’intera gamma di autovetture, veicoli commercia-li e industriali Mercedes Benz, ol-tre che la gamma di city car Smart. Conta più di 900 clienti che ogni anno scelgono Ardena per l’acqui-sto di autovetture e veicoli nuovi, più di 500 acquirenti dell’usato e

oltre 10.000 passaggi in officina.Per migliorare l’accoglienza clien-ti e la gestione interna del flus-so chiamate, Ardena si è trovata nell’esigenza di sostituire il vecchio impianto telefonico, che risultava costoso, obsoleto e poco funzionale. La soluzione proposta

Ascoltate le esigenze e valutati i possibili miglioramenti, Aviatel Srl, system integrator di Gallarate specializzato in soluzioni di comu-nicazione audio - video - dati, ha proposto ad Ardena una piattafor-ma di Unified Communications fles-sibile e scalabile, che in futuro potrà

Informa

Ardena Srl, concessionaria Mercedes Benz per la Provincia di Varese, ha scelto AVIATEL SRL - System Integrator di Gallarate - per implementare una nuova piattaforma di comunicazione Full-IP Alcatel-Lucent Enterprise

IP TELEPHONY: una Grande Opportunità per le Aziende

Case Study

www.alcatel-lucent.com

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gestire espansioni e nuovi servizi.

È stato installato un Server Telefonico Open Touch di Alcatel-Lucent Enterprise (ri-conosciuto come il più affida-bile e performante in ambi-to Business), con Telefoni IP Deskphone e cordless IP-DECT per garantire la mobilità interna degli utenti. Per garantire la mobi-lità della forza vendita, sono state rese disponibili applicazioni sugli smartphone in dotazione ai ven-ditori e interfaccia software su PC.

Si è passati da un utente tradizio-nale, che prima utilizzava il tele-fono seduto alla scrivania, a un utente ‘smart’ che oggi dispone di un telefono IP flessibile e ricco di funzionalità e di un Server Tele-fonico che lo abilita a servizi evo-luti di Unified Communications

La piattaforma convergente Full IP di Alcatel-Lucent Enterprise ha semplificato il processo di imple-

mentazione, grazie alla possibilità di essere pre-configurata e gestita al 100% da remoto; ha anche per-messo l’installazione dei nuovi te-lefoni IP in “parallelo” al vecchio impianto sempre funzionante, ri-ducendo il disservizio del passaggio al nuovo sistema a pochi secondi. Aviatel, system integrator operati-vo nel campo ICT dal 1997 e Part-ner Certificato di Alcatel-Lucent Enterprise, ha realizzato il proget-to ed eseguito direttamente l’intera attività di Installazione, Configura-zione e Set-Up, Personalizzazioni.Oggi tutti gli utenti in Ardena possono utilizzare un apparec-chio telefonico IP di ultima gene-razione collegato alla Rete LAN aziendale, usufruire di APP su smartphone, dell’elenco chiamate effettuate e ricevute sul proprio PC .

La soddisfazione di Ardena

Oggi in Ardena sono indipendenti nella gestione del Server Telefoni-co: Aviatel garantisce sempre as-sistenza specialistica, ma per pic-cole modifiche di configurazione sono indipendenti, il che velocizza tutte le operazioni e gli interven-ti richiesti dal personale interno.

Da sottolineare è anche la semplici-tà nell’utilizzo dei nuovi telefoni IP, molto intuitivi anche nella gestione di servizi come conference call, voi-ce mail, trasferta delle chiamate ver-so utenti esterni su cellulare. Grazie alla soluzione di Alcatel-Lucent Enterprise ora tutti i dipendenti di Ardena possono fruire di un Siste-ma Telefonico di ultima generazio-ne, flessibile e sicuramente miglio-re. Il servizio, il know-how tecnico e la professionalità forniti da Aviatel hanno portato a un ottimo risultato.

Case Study

Il passaggio alla nuova soluzione

è avvenuto senza interruzioni dell’attività, in quanto la

piattaforma di Comunicazione IP è

stata pre-configurata e testata secondo

specifiche richieste.

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La rivista di

Wherever you go.Gigaset

Rivestimento ingomma

Prooli audioSupportomulticella

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Resistenza agli urtiResistenza allapolvere

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Gigaset E630 Il portatile Eco DECT, estremamente robusto, progettato per adattarsi a tutte le situazioni.

THE IN

TERNATIONALSTANDARD

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Il mercato della comunicazione d’impresa è andato spostandosi

da qualche tempo dai servizi di te-lefonia legacy a modelli di servizi di hosting. Secondo l’ultima ricerca di AudioCodes, quando si compara il tasso di crescita del SIP trunking con le linee in hosting, il 75% delle nuove linee sarà in hosting, renden-do quest’ultimo il vero vincitore a lungo termine con quasi 18 milioni di linee di servizio hosting che ci si aspetta vengano implementate en-tro il 2018.* Ma mentre questo spostamento comporta chiaramente vantaggi per i fornitori di servizi che offrono l’ho-sting, ci sono comunque delle sfide da affrontare. Implementare ser-vizi di hosting per le aziende non è un compito semplice. Il passaggio da servizi di connettività a opzioni completamente in hosting richiede un cambiamento nei modelli di ven-dita, fornitura e supporto. E richie-de una chiara comprensione delle esigenze di business del cliente.

Cosa cercano i clienti business?

In molti casi, le aziende non cono-scono la tecnologia e i prodotti. Ma

riconoscono le necessità di soluzio-ni e servizi avanzati che forniscano loro del valore aggiunto rispetto alla connettività di base. Le aziende vo-gliono ridurre i costi, specialmente le piccole e medie imprese che con limitate risorse sono costrette ad affidare ad esperti in outsourcing la manutenzione e l’aggiornamen-to. Manifestano preoccupazioni sui problemi inerenti la sicurezza – in particolare sulla sicurezza dei dati archiviati nel cloud di Service Pro-vider e sulla sicurezza della rete dati e voce aziendale quando ci si muove verso un servizio full IP.Anche la produttività dell’azienda è un altro motivo di preoccupazione. Le aziende sono sempre alla ricerca di un aumento di produttività e de-gli strumenti giusti e del giusto am-biente di comunicazione per i loro dipendenti. E le aziende devono po-ter comunicare in modo efficace con i loro clienti e fornitori. Quando un cliente chiama un’azienda, si aspetta una risposta immediata. Un’azienda non raggiungibile, anche solo per pochi minuti, ridurrà il grado di soddifsazione del cliente e potrebbe costare dei soldi all’azienda stessa.

L’opportunità per il Service Provider

Tutte queste preoccupazioni posso-no essere ben gestite da un Service Provider che offra un modello di servizi in hosting. Servizi voce e UC in hosting forniscono un’eccellente opportunità per il Service Provider per rivolgersi ai clienti che si stanno

spostando dalla telefonia legacy, e offrire loro qualcosa di nuovo e at-trattivo che porti loro valore. Non solo il Service Provider può mantenere la sua clientela, ma può anche avvantaggiarsi di nuove op-portunità di fatturato poiché il mer-cato sta spostandosi da PBX tradi-zionali a modelli in hosting molto più attrattivi in termini di costi e funzionalità. Nuovi servizi a valo-re aggiunto, che sono offerti come parte del modello di hosting, posso-no includere molte più funzionalità dello standard PBX, e creare nuove entrate attraverso un modello di li-cenze.I Provider possono anche ottimizza-re i costi di rete. Servizi di gestione in hosting semplici e facili da gestire porta minore complessità e una ri-duzione del CAPEX. Ciò può essere ottenuto usando apparati interope-rabili, sistemi di gestione automati-ca e di garanzia della qualità.

Imparare dai casi di suc-cesso

I Service Provider possono impa-rare da chi ha già offerto servizi in hosting con successo. Come eviden-ziano le numeriche, c’è un numero crescente di aziende che stanno già traendo vantaggi dai servizi in ho-sting forniti dai Service Provider e ci si aspetta che questa tendenza con-tinui ad aumentare.

“Per saperne di più sui servizi in ho-sting e per conoscere i migliori passi da compiere quando si sta conside-rando questo passaggio, leggete il White Paper di AudioCodes: “Maxi-mize Your Hosted Voice and UC Ser-vices” scaricabile qui: http://online.audiocodes.com/hosted-voice.

*Basato sull’ultima ricerca di AudioCodes e i report di Infonetics e Jefferies

Il passaggio da servizi di connettività a opzioni completamente in hosting richiede un cambiamento nei modelli di vendita, fornitura e supporto

La promessa dei servizi di hosting

www.audiocodes.com

Tecnologie

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Keor Multiplug sono UPS mo-nofase per apparecchiature in-

formatiche domestiche e/o impianti audio e video. Consentono l’alimen-tazione sicura e costante per le ap-parecchiature elettroniche presenti nelle abitazioni.

Gli UPS Keor Multiplug garantisco-no una protezione completa dai ri-schi di sovratensioni, sovraccarichi, cortocircuiti, surriscaldamenti.

Il pulsante di alimentazione ha un LED di segnalazione che fornisce indicazioni visive sullo stato di fun-zionamento dell’UPS, nel caso di allarme queste vengono evidenziate da segnali acustici.

Gli UPS Keor Multiplug dispongono di un pulsante di ripristino per la ripresa rapida dell’attività dopo un sovraccarico.

In mancanza dell’alimentazione principale l’UPS continua a funzio-nare con le batterie e si riavvia auto-maticamente quando viene ripristi-nata l’alimentazione.Gli UPS Keor Multiplug, disponibili

in due versioni rispettivamente con con valori nominali di 600 e 800 VA, dispongono di un’ampia dotazione di prese di corrente per consentire di gestire tutti i dispositivi sensibili dell’abitazione.

6 prese sono alimentate in autono-mia e protezione contro le sovracor-renti, 2 sono protette per alimentare carichi con assorbimenti istantanei elevati quali stampanti laser o scan-ner.

Le prese di corrente possono essere di standard italiano/tedesco.Gli UPS Keor Multiplug dispongono di una coppia di prese RJ11/RJ45 per la protezione di una linea di se-gnali per telefono, modem o telefax.Per controllare i parametri del di-spositivo e gestire l’arresto auto-matico dei computer alimentati dispongono di una presa USB at-traverso cui è possibile scaricare il software UPS Communicator (solo per Windows) dal sito di Legrand www.ups.legrand.com, accedendo alla sezione relativa ai software.

Dispongono di un’ampia dotazione di prese di corrente per consentire di gestire tutti i dispositivi sensibili dell’abitazione

Keor Multiplug, UPS monofase Legrand per applicazioni domestiche

Tecnologie

www.bticino.it - www.legrand.it

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La rivista di

Tecnologie

Il KX-TGP600, successore del KX-TGP500, ha debuttato al Mobile World Congress di Barcellona. E’

un sistema personalizzabile che offre un’ampia gamma di accessori supplementari; supporta fino a otto telefoni per unità DECT ed è compatibile sia con i telefoni da tavolo wi-reless (KX-TPA65), sia con i modelli portatili (KX-TPA60); inoltre, le aziende che necessitano di coprire bisogni diffe-renti, come la gestione dell’ufficio e il lavoro in magazzino, potranno integrare i terminali con dei ricevitori.Un vantaggio esclusivo del KX-TPA65 consiste nel fatto che è un telefono da tavolo con interfaccia DECT. Ciò permette agli utenti di posizionarlo sulla scrivania senza dover predi-sporre cablaggi, con un notevole risparmio di costi e tempi di installazione.Grazie alla possibilità di utilizzare simultaneamente otto linee SIP esterne, l’assistenza clienti diventa più efficiente, mentre i costi e l’impegno necessari per installare e gestire le linee esterne separate vengono eliminati del tutto.Tutte le funzioni programmabili sono accessibili tramite una console di gestione Web. Ad ogni modo, la funzione di implementazione del sistema consente di definire imposta-zioni di configurazione e gestire i telefoni da remoto. Per la manutenzione gli utenti possono decidere di gestire il siste-ma a livello locale, direttamente tramite l’unità di base, o affidarsi a un fornitore di servizi.Carlos Osuna, Product Marketing Manager di Panasonic, ha dichiarato che “Il KX-TGP600 è uno strumento azien-dale straordinario, sul quale gli utenti possono contare per migliorare le proprie comunicazioni e, allo stesso tempo, ri-durre efficacemente i costi. Grazie alla sua qualità eccellen-te, alla grande affidabilità e alla semplicità di installazione, rappresenta un’opportunità di sicuro interesse per il merca-to SOHO e per le aziende orientate a una maggiore mobilità, anche se con disponibilità di personale limitata”.

In occasione del Mobile World Congress, Panasonic ha presentato un nuovo sistema telefonico cordless SIP dedicato al mercato delle PMI

Panasonic lancia KX-TGP600,il nuovo telefono cordless SIP

In tutta Europa si porta attualmente avanti il cambia mento dalle connessioni di rete analogiche o ISDN ad

un protocollo Internet (IP) uniforme. Gli utenti finali ed i rivenditori devono quindi confrontarsi con la la telefonia IP, dove anche il tema della sicurezza gioca un ruolo importante. innovaphone, produttore di soluzioni di telefonia IP e di Unified Communications made in Germany, ha una soluzione sicura.

La sicurezza: una priorità per innovaphone

L’innovaphone PBX dispone di un’ampia gamma di meccanismi di sicurezza di differenti tipi che offrono nel loro insieme la migliore protezione possibile contro i più diversi tipi di attacchi.

innovaphone può fregiarsi del marchio di qualità “IT Security made in Germany” di Tele-TrusT. Tale marchio viene assegnato solo alle aziende IT tedesche che sviluppano i loro prodotti in Germania e che soddisfano i rigorosi criteri per la sicurezza IT e per la protezione dei dati.

Perchè innovaphone è così sicura? L’innovaphone PBX gira su un sistema operativo •proprietario, particolarmente snello e veloce. Un sistema operativo inattaccabile da virus, worm e trojan. Le differenti modalità della comunicazione, dalla •creazione della connessione tramite connessione voce e dati fino all’amministrazione ed all’accesso ai dati di indirizzo, possono essere controllate tramite un‘ampia varietà di protocolli di sicurezza standard.Una sfida particolare per la sicurezza è la comunicazione •senza limiti e la mobilità. Per questo, nell’innovaphone PBX è implementato il protocollo DTLS-SRTP che rende possibile la crittografia da terminale a terminale ed è, quindi, sicuro.

Telefonia IP sicura – made in Germany

www.innovaphone.com www.business.panasonic.it

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L a richiesta sempre crescente di integrazione di contenuti, di aumento della velocità di trasmissione

e il diffondersi di nuovi protocolli di comunicazione si sta espandendo su mercati nuovi e consolidati rendendo necessario e inevitabile l’adeguamento delle infrastrutture di comunicazione.

3M da anni supporta l’implementazione e lo sviluppo delle reti FTTH mediante un’ampia gamma di prodotti che con-sentono di gestire interconnessioni e giunzioni in fibra otti-ca in modo semplice e affidabile.

Per le reti di accesso, in particolare, 3M mette a disposizione dell’utilizzatore la gamma di muffole 3MTM BPEO Evolu-tion.

La modularità, concetto già consolidato nelle installazioni di cablaggio rame, si ritrova nella gamma delle muffole di giunzione e terminazione BPEO Evolution.

Il corpo è disponibile in ben 5 taglie differenti per soddisfare molteplici necessità di occupazione di spazio e di capacità (da 12 a 576 fibre): in gamma troviamo le nuove due taglie introdotte (S0 ed S1,5) e le taglie tradizionali (S1, S2 ed S3).

Nella nuova serie evolution le muffole BPEO sono già dotate di un sistema di organizzazione e gestione delle fibre sulle quali è possibile applicare gli appositi cassetti portagiunti in quantità e tipologia adatte alle necessità contingenti (giunti a fusione, meccanici, splitter, gestione del singolo circui-to…).Infine, le molteplici combinazioni di applicazione delle por-te ECAM di ingresso cavi rendono le muffole 3MTM BPEO Evolution estremamente versatili.

Tra le caratterisitche delle muffole 3MTM BPEO Evolution si evidenzia senz’altro quella di poter essere installate senza il bisogno di particolari attrezzature in quanto la gestione delle stesse è completamente meccanica.

Muffole di giunzione e terminazione per fibre ottiche

3M™ Bpeo evolution

L ’estrema diffusione dei cavi in alluminio rivestiti in rame (CCA) nei mercati europei è senza dubbio

fonte di enormi incertezze. La causa è principalmente il gap conoscitivo all’interno della catena di distribuzione low cost di prodotti a marchio proprio che diffonde inconsapevolmente cavi di rete e cavi orizzontali a nucleo solido in CCA dichiarati conformi agli standard ISO11801, TIA-568C o EN50173-1. In alcuni casi, però, i certificati di conformità allegati non rappresentano nemmeno il reale prodotto fornito.

È fondamentale che tutte le parti coinvolte comprendano i limiti e i rischi correlati all’uso dei cavi in CCA. A differenza dei cavi in rame, i conduttori in alluminio hanno proprie-tà elettriche e meccaniche inferiori. Come conseguenza di-retta, ciò comporta una scarsa trasmissione del segnale, in particolare alle basse frequenze, e una flessibilità limitata che porta a un difficile contatto fisico tra le due estremità. Inoltre i cavi in CCA destano forti preoccupazioni per la loro tendenza a surriscaldarsi troppo se impiegati in applicazio-ni quali l’alimentazione Power Over Ethernet (POE).Tenuto conto di tutto ciò, è importante che gli utenti che decidono di acquistare cavi a basso costo siano consapevoli del fatto che i loro sistemi attuali e/o futuri potrebbero non essere supportati adeguatamente. Ma, in definitiva, cosa dicono gli standard riguardo ai cavi in CCA? Gli standard europei e internazionali EN 50288-3-2 e ISO/IEC 61156 non riconoscono il cavo in alluminio rivestito in rame come strumento adeguato. È chiaro che se un cliente cerca per-formance elevate, massima disponibilità del sistema, spesa di capitale minima e la capacità di migrare verso tecnologie future, dovrà sicuramente prendere in considerazione solo l’implementazione di cavi in puro rame.

Spesso il basso costo dei cavi cela l’ingannevole opportunità di trarre elevati margini di guadagno con ridotte spese di capitale

Infrastrutture di rete – mai scendere a compromessi con la qualità dei cavi

Tecnologie

www.te.com/enterprise-eusolutions.3mitalia.it/wps/portal/3M/it_IT/Telecomms/Networks

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La rivista di

WatchGuard Technologies, lea-der globale nei firewall mul-

tifunzione, ha annunciato alla RSA Conference di San Francisco la nuova versione del suo siste-ma operativo Fireware®, che ora permette di controllare facilmente la quantità di dati a cui i dipendenti hanno accesso, e anche quando e per quanto tempo. In uno studio con-dotto da due professori americani emerge che fino all’80% del tempo che i dipendenti passano su Internet ogni giorno non ha niente a che fare col lavoro : è stato stimato che le or-ganizzazioni perdono fino a $4,500 per dipendente all’anno a causa del cosiddetto “cyberloafing”.

“La maggior parte delle aziende è consapevole che i dipendenti offro-no migliori prestazioni se hanno la possibilità di svolgere una breve at-tività personale su Internet durante la giornata lavorativa, ma la chiave è cercare di trovare il giusto com-promesso”, dichiara Brendan Pat-terson, director of product mana-gement in WatchGuard. “La nostra

nuova versione di Fireware OS 11.10 rende semplice per i professionisti IT impostare le quote di tempo e dati assicurando da un lato che i di-pendenti siano contenti e dall’altro che la loro produttività non venga compromessa”.Il vantaggio del nuovo sistema ope-rativo per una piccola azienda è su-bito evidente, poiché ha un impatto immediato sulla produttività. Le nuove capacità di quote di Fireware si estendono anche alle funzionalità di accesso ospiti. Ciò permette alle realtà operanti nei settori hospitali-ty e retail di impostare parame-tri per l’accesso degli ospiti a Internet – assicurando che nessun ospite possa negativamente incidere sulle prestazioni della rete a danno degli altri. In aggiunta alle funzioni di quota di tempo e dati, il nuovo software permette anche agli amministratori di rete di impostare policy per i siti web usando nomi e non numeri, inclusa una funzionalità “wildcard” per coprire in modo con-veniente molteplici domini con una policy.“Usando nomi e non numeri non solo è più semplice e più intuitivo per i professionisti IT impostare po-

licy, ma con la nostra funzionalità wildcard possono catturare tutti gli indirizzi IP entro un dato dominio senza dover impostare policy per ciascuno di esso”, spiega Patterson. “Un buon esempio può essere ican-has.cheezburger.com, memebase.cheezburger.com, failblog.cheez-burger.com, e così via. La funziona-lità wildcard, che permette di cattu-rare collettivamente tutti quei siti, offre ai professionisti IT enorme ef-ficienza nell’impostare policy contro gruppi particolari di siti web”.La possibilità di usare nomi e non muneri in Fireware garantisce an-che un considerevole minor consu-mo di potenza di processo rispet-to a soluzioni concorrenti, perchè WatchGuard non fa una ricerca in-versa durante ciascuna transazione per aggiornare gli indirizzi IP. “No-nostante la nostra soluzione abbia grande potenza di processo, non è necessario sprecarla su questa fun-zione. Ancora una volta, l’approccio di WatchGuard è quello di un uso più efficiente delle risorse”, conclu-de Patterson.WatchGuard Fireware 11.10 è dispo-nibile per tutte le appliance di sicu-rezza XTM e Firebox, ed è disponi-bile per i clienti da aprile 2015.

WatchGuard Technologies affronta il problema del ‘cyberloafing’ con l’upgrade del suo nuovo sistema operativo Fireware Fino all’80% del tempo speso sul web dai dipendenti non ha nulla a che vedere col lavoro; il ‘cyberloafing’ può incidere sul profitto dell’azienda quanto le violazioni di rete

www.watchguard.it

Sotto i Riflettori

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Con il pannello angolato KS 24x-a e un secondo sistema

composto dal pannello KS 24x-s e dai moduli RJ45 Keystone angolati tipo KS-TA, Datwyler introduce contemporanea-mente nel mercato due solu-zioni per le applicazioni LAN e data center in grado di offri-re diversi vantaggi rispetto ai patch panel tradizionali. Il nuovo pannello angolato KS 24x-a (19”, 1U) rappresenta una soluzione alternativa a quelli standard decisa-mente conveniente sotto il profilo del risparmio di spazio all’interno degli armadi rack. Il suo design, in-fatti, consente di rinunciare all’im-piego dei classici pannelli guidacavi, raddoppiando, di fatto, la densità di porte RJ45 a parità di unità rack occupate o, viceversa, dimezzando il numero di unità rack richieste a parità di porte RJ45 offerte. Inol-tre, permette di prevenire i danni derivanti da una piegatura eccessiva delle estremità dei patch cord.

Ulteriori vantaggi sono rappresenta-ti dall’accorciamento della distanza tra le porte RJ45 e i vani laterali di gestione cavi all’interno degli arma-di rack e da una più agevole gestione delle connessioni/disconnessioni.Ciascun pannello angolato consente l’installazione di fino a 24 moduli RJ45 Keystone in modo estrema-mente semplice e rapido, senza l’au-silio di alcun attrezzo.

A ciò si aggiunge la più recente pro-posta di Datwyler, costituita dal patch panel KS 24x-s (“split”) dotato di 2x 12 porte nelle quali alloggiare, nuovamente, fino a 24 nuovi moduli RJ45 Keystone schermati KS-TA.Questa soluzione, a differenza di quella descritta prima, presenta un

pannello dal tradizionale design piatto dotato di due ordini di 12 porte ciascuno (uno superiore e uno inferiore), nelle quali si possono al-loggiare i suddetti moduli schermati KS-TA, caratterizzati da un’angola-zione di 45 gradi.Tale concetto peculiare consente di ottenere un ingombro ridotto in pro-fondità del patch panel senza rinun-ciare ai vantaggi offerti dal pannello angolato descritto precedentemente. Per ulteriori informazioni:[email protected], www.cabling.datwyler.com

Da Datwyler, due nuovi pannelli per una gestione delle permutazioni conveniente, efficiente e sicura

Patching da sinistra e da destra

Tecnologie

www.datwyler.com

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La rivista di

Huawei e Intel confermano la collaborazione strategica per

offrire prodotti di ultima genera-zione alle imprese. Combinando la leadership tecnologica di Intel con l’esperienza di Huawei nelle solu-zioni ICT, le due aziende mirano a fornire soluzioni innovative che ga-rantiscano un significativo valore aggiunto ai clienti del settore.Grazie a questa solida collaborazio-ne, Huawei e Intel hanno presentato una gamma completa di soluzioni server Huawei per data center evo-luti in logica cloud e dotati della fa-miglia di processori Intel® Xeon® di ultima generazione. Questa al-leanza ha consentito a Huawei di sviluppare un portfolio completo di server con capacità elaborativa e di storage altamente innovative, tra cui i Blade server, che offrono

un’architettura convergente, instal-lazione veloce e flessibile ed elevato risparmio energetico, e i Rack ser-ver, che garantiscono performance di virtualizzazione migliorate del 70% e un’avanzata tecnologia di in-memory computing.Al recente Mobile World Congress 2015 di Barcellona, Huawei e Intel hanno annunciato inoltre l’esten-sione della loro collaborazione per offrire agli operatori di telecomu-nicazioni una maggiore sinergia tra le piattaforme hardware e software, utilizzando applicazioni cloud per implementare tecnologie server, storage, di rete e di gestione delle infrastrutture. L’utilizzo delle archi-tetture Intel DPDK e Open vSwitch nella piattaforma FusionSphere di Huawei consente di migliorare le prestazioni di virtualizzazione di rete della piattaforma, fornendo agli operatori una soluzione cloud affi-dabile che migliora l’efficienza e la gestione e riduce al contempo i co-sti di servizio; in questo modo i data center tradizionali si trasformano in data center cloud.“La collabora-zione con Intel ci consente di proporre una gamma completa di server con capacità ela-borativa e soluzioni storage che spa-ziano da applicazioni entry-level ai sistemi più evoluti di ultima genera-zione”, ha commentato Alessandro Cozzi, Country Director Enterprise Business Group Huawei Italia. “In-tel è un partner strategico per Hua-wei con cui stiamo collaborando su molte iniziative in diversi conte-

sti applicativi. Inoltre – prosegue Cozzi – grazie all’accordo con Intel quale fornitore esclusivo di proces-sori per i server Huawei, possiamo usufruire delle versioni più aggior-nate e recenti dei software Intel e renderli disponibili in brevissimo tempo sui nostri prodotti. Questo ci garantisce un importante vantaggio tecnologico e soprattutto la possibi-lità di offrire ai nostri clienti solu-zioni all’avanguardia. L’accoppiata Huawei-Intel – conclude Cozzi - è assolutamente vincente e questo è confermato dai recenti dati di Gart-ner relativi al mercato globale dei server”.Il portafoglio di prodotti e soluzioni di Huawei Enterprise è vastissimo e include prodotti e soluzioni per le infrastrutture di rete azienda-li (switch ethernet, router, WLAN, MSTP, WDM), per le comunicazio-ni aziendali (soluzioni per call cen-ter, di unified communication e per videoconferenze), per data center (server, soluzioni di storage, switch e router ethernet), cloud computing (a livello Iaas, PaaS e SaaS) e pro-dotti e soluzioni dedicati a settori verticali (e-Government, e-City, e-Health, e-Education per la pubblica amministrazione, GSM-R per il si-stema ferroviario, soluzioni digitali per l’industria petrolifera e Smart Grid).

Huawei e Intel hanno presentato una gamma completa di soluzioni server Huawei per data center evoluti in logica cloud e dotati della famiglia di processori Intel® Xeon®

Huawei e Intel® insieme per offrire alle imprese nuove soluzioni server ad alte prestazioni

enterprise.huawei.com/en/

Cosa c’è di Nuovo

R

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Un aspetto erroneamente ritenu-to marginale nell’arredamento

di un contenitore per networking è quello relativo all’accessoristica da inserire, che ha come scopo fonda-mentale quello di rendere facilmen-te installabili i componenti attivi e passivi che devono essere inseriti nel rack o nel box, ma, soprattutto, rendere rapidi gli interventi definiti MAC (Move-spostamento, Add-ag-giunta, Change-cambiamento) rela-tivi alla manutenzione di un sistema LAN.

Le strutture di gestione dei cavi e dei patch cord, sia in verticale che in orizzontale, sono fondamen-tali per ottenere quanto scritto so-pra. Per questo i cosiddetti passaca-vi da associare ai patch panel rame e ottici sono disponibili in diversi formati, sia in altezza (numero di unità rack), sia come profondità de-gli anelli che servono per la corretta sistemazione dei patch cord.

Se il numero e le dimensioni di questi sono considerevoli, con-viene adottare strutture alte 2 uni-tà con anelli profondi, in modo che gestiscano i cordoni di collegamento dei pannelli di permutazione instal-lati sia sopra che sotto; piuttosto che adottare un passacavi alto 1 unità per ogni patch panel (o apparato) installato.

In questa maniera si ottimizza l’occupazione di spazio nell’arma-dio/box, specie in ambienti in cui il costo della superficie occupata dal contenitore influenza il prezzo del servizio all’utente finale (leggi data center).

Ma il discorso vale anche per situa-zioni meno complesse, perché utiliz-zare armadi più piccoli fa comunque risparmiare.

La gestione verticale è altret-tanto importante; proprio per que-sto gli armadi FCM larghi 800 mil-limetri hanno i fori dei montanti 19” ricavati su una struttura di metallo larga circa 100 millimetri, nella qua-le sono presenti finestrature rettan-golari, che possono essere utilizzate per la sistemazione dei patch cord che collegano componenti posizio-nati in unità rack distanti tra loro.

Oppure si possono installa-re anelli metallici, sfruttando i fori circolari distribuiti lungo la fascia metallica, per rendere più sempli-ci le operazioni di sistemazione e permutazione. I fori possono essere utilizzati anche per il passaggio di fascette in nylon, per il bloccaggio di cavi di diverso uso.

Per i prodotti che non sono dotati di alette di fissaggio 19” è di-sponibile un’ampia scelta di ripiani, sia fissi che estraibili, con profondità e portate diverse, in modo da poter essere installati nei vari contenitori.

È fondamentale considerare la portata di quanto sarà posato sul ripiano già in fase di progettazione, in quanto una valutazione sbagliata potrebbe portare alla flessione del ripiano o, addirittura, dei montan-ti 19”, compromettendo la stabilità dell’armadio e del suo contenuto.

Un discorso a parte meritano le ruote, che devono essere facilmen-te installabili (quindi la struttura del

contenitore deve essere predispo-sta) e orientabili, sufficientemente robuste per supportare il carico che graverà su di esse e dotate di freno, così da bloccare il rack una volta in posizione d’impiego.

Tutte queste problematiche sono state affrontate e risolte da FCM, grazie all’esperienza matura-ta da anni di presenza sul mercato, dalle capacità progettuali e dall’ado-zione di materiali e tecniche di pro-duzione all’avanguardia.

Cosa c’è di Nuovo

Anche l’accessoristica da inserire in un armadio per networking merita grande attenzione

Gli accessori per armadi e box: una componente fondamentale

Cosa c’è di Nuovo

www.fcmcarpenterie.com

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La rivista di

Frequentemente compresse e piegate durante l’installazione

e manipolate abitualmente da per-sonale IT, le patch cord sono spesso viste come uno degli elementi più sostituibili e come componenti di commodity nel data center.Ma dato che sono la primaria con-nessione per i server nei data center e per gli switch nelle LAN, le patch cord sono la prima linea di difesa contro le interruzioni di servizio.

Stranded contro Solido Una delle questioni più comuni

è se usare conduttori stranded o so-lidi per patch cord. Conduttori solidi sono costituiti da un singolo corpo in rame, mentre i conduttori stran-ded sono costituiti da più cavi sottili di rame. I conduttori stranded usati nel cablaggio sono spesso costituiti da sei cavi attorno a uno centrale per un totale di 7 cavi per condutto-re, per un diametro complessivo che è circa lo stesso di quello di un con-duttore solido.

I conduttori solidi offrono una

migliore attenuazione generale e una più bassa resistenza DC rispet-to a conduttori stranded. Dal mo-mento che stiamo spostandoci verso frequenze più elevate e una più alta potenza del PoE Plus, i conduttori solidi supportano molto meglio la più elevata velocità di dati e la mag-giore potenza d’oggigiorno. Rappre-sentano un must per cavi orizzontali che corrono nelle LAN — la più alta attenuazione rende i cavi stranded insufficienti per qualsiasi lunghezza che superi i 10 metri.

D’altro canto, i conduttori stranded sono considerati più fles-sibili rispetto ai conduttori solidi e perciò sono spesso usati per patch

cord dove la più alta attenuazione non è un problema date le distanze più corte.

Ma cosa accadrebbe se si potesse avere il meglio dei due mon-di — la flessibilità di un conduttore stranded con le prestazioni di uno solido? Con la tecnologia brevetta-ta di Belden, Bonded-Pair, questo è possibile.

Bonded contro Nonbon-ded

Nei cavi Bonded-Pair i conduttori solidi delle coppie di cavi sono fissati lungo l’asse longitudinale per assicurare che nessuna apertura tra i conduttori si possa creare e possa influire sulle prestazioni. L’installazione e la manipolazione di coppie nonbonded tende a causare aperture tra i conduttori che possono influire negativamente sulle prestazioni elettriche. Queste aperture possono manifestarsi sia nei conduttori nonbonded solidi che in quelli stranded. Nei patch panel, dove le patch cord sono soggette a continue curvature e stress, le coppie nonbonded possono degradare in modo significativo nel corso del tempo.Una delle cose più importanti riguar-do ai cavi Bonded-Pair è che offrono più elevate tensioni di trazione mas-sima e un più stretto raggio di curva-tura rispetto alle altre coppie di cavi, mantenendo la loro integrità fisica anche in una patch cord che è sot-toposta allo stress dell’installazione

e a continue manipolazioni. Infatti, le patch cord Bonded-Pair sono le uni-che patch cord sul mercato che su-perano il test di stress meccanico TIA.

Cosa significa questo per te?

Significa che puoi avere la flessibili-tà di una patch cord stranded con le prestazione di un conduttore solido. Significa che non ti devi preoccupa-re della lunghezza e dell’attenuazio-ne della patch cord. E con le applica-zioni moderne a più alte frequenze e a più elevate potenze PoE Plus, significa che non avrai più l’intera prestazione di rete che ruota attor-no alle prestazioni di un componen-te instabile come quella di una patch cord di bassa qualità.

Usare conduttori stranded o solidi per le patch cord?

Patch Cord Bonded-Pair: la tua prima linea di difesa

www.beldensolutions.com

Cosa c’è di Nuovo

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La rivista di

Quaero, azienda che si occupa di data management e analytics con uffici in Charlotte e Boston, e un terzo

ufficio a Bangalore in India, ha scelto AudioCodes One Box 365 per fornire una soluzione completa in grado di abilitare Lync Enterprise Voice per utenti Office 365. Quaero ha ac-quistato One Box 365 usando un innovativo modello OPEX “pay-as-you-go” proposto dal suo system integrator che ha significativamente ridotto il TCO dell’azienda.Quaero era passata attraverso un paio di cambiamenti di proprietà, e come risultato, aveva cambiato nel corso del tempo diverse tecnologie: era ora alla ricerca di una soluzio-ne affidabile per passare da Cisco a Lync 2013. Come parte del progetto, i manager di Quaero intendevano usare Lync per collegare i loro uffici in Charlotte e Boston. Oltre alle sfide dal punto di vista tecnico nel passare a Lync, un significativo ostacolo era rappresentato dai costi da so-stenere. Occorreva adottare un modello OPEX “pay-as-you-grow”, che permettesse di unire i costi di apparecchia-ture, licenze e servizi in una spesa unica mensile per singola postazione. Per raggiungere lo scopo, il team di Quaero ha implementato un paio di soluzioni Lync AudioCodes One Box 365 – uno per l’ufficio a Charlotte, l’altro per l’ufficio di Boston per garantire le necessaria resilienza - e grazie al pia-no di leasing offerto da Jabra e coordinato dal system inte-grator, è stato possibile applicare una forma di pagamento mensile, rispondendo così alle esigenze di Quaero.Il case study Quaero è disponibile sul sito di AudioCodes.

One Box for Lync è parte della suite di prodotti e servizi del programma One Voice for Lync di AudioCodes che semplifica e accelera l’implementazione di Lync Enterprise Voice

AudioCodes One Box 365 offre un risparmio di costi e una soluzione Lync resiliente all-in-one

www.audiocodes.com

Prysmian Group ha ottenuto un contratto da Telecom Argentina, uno dei principali fornitori di telefonia fis-

sa e mobile, oltre che di servizi Internet, per la fornitura, l’installazione e il commissioning di una rete passiva FTTH. Questo contratto è parte di Despliegue Redes Urbanas Óp-ticas Pasivas, un progetto più ampio sviluppato da Telecom Argentina per costruire nuove reti FTTX/FTTH.Il progetto, per circa 1.3 million USD, ufficialmente è partito nel 2014 anche se è stato assegnato nel 2012. La rete FTTH fornirà accesso a un totale di 1500 case. In particolare:

I quartieri di Islas, Golf e Puerto nella città di Escobar •(70 km da Buenos Aires), dove la rete FTTH raggiunge-rà approssimativamente 1000 case; Pasionaria a Martinez (25 km dalla città di Buenos Ai-•res), dove la rete FTTH raggiungerà 100 case; Torre Duomo a Córdoba (700 km dalla città di Buenos •Aires), dove la rete FTTH raggiungerà 300 case; Il quartiere Area 60 a Brandsen (90 km da Bue-•nos Aires), dove la rete FTTH raggiungerà 100 case.

I cavi forniti sono principalmente cavi in fibra single mode G652D per l’installazione in condotti, e cavi in fibra single mode 657A per il collegamento con ogni casa. Questi cavi così come gli accessori di connettività (join boxes, splitter, patchcord, pigtail, etc.) sono stati fabbricati nello stabili-mento di Prysmian a Sorocaba in Brasile.Questo progetto conferma che Prysmian Group è tra i principali player sul mercato che può fornire una soluzio-ne completa per reti FTTH. Inoltre, in base al risultato di questo primo progetto ‘chiavi in mano’, l’augurio di Gruppo Prymian è che Telecom Argentina rimanga soddisfatta del lavoro del gruppo e della qualità dei prodotti forniti, a tal punto da considerare di acquistare altri prodotti (cavi, ac-cessori di connettività, ecc.) e collaborare con Gruppo Pry-smian anche in futuro.

Fornitura, installazione, commissioning di una nuova rete FTTH

In Argentina connessione in fibra per 1500 case

www.prismyangroup.it

Cosa c’è di Nuovo

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L telecamere IP di ultima gene-razione di Sony, mini dome,

bullet e fisse, supportano ora la ro-tazione dell’immagine, che consente di riprendere immagini in verticale utilizzando quella che viene comu-nemente chiamata “visualizzazione corridoio”.

Ideale per le applicazioni di sicurez-za e videosorveglianza all’interno di hall e corridoi, questa innovativa modalità permette di ruotare elet-tronicamente l’immagine della tele-camera di 90 gradi.

In tal modo sarà possibile vedere ogni dettaglio all’interno delle sce-ne critiche, nel formato corretto con orientamento verticale 9:16 (ritrat-to), senza perdita di pixel e con riso-luzione Full HD.

Visuale perfetta nelle hall e nelle corsie all’in-terno dei negozi

Con l’ultima versione del firmware 2.4.0 per le telecamere di rete IP di Sony, ora disponibile, viene integra-ta nella telecamera un’esclusiva fun-zionalità di rotazione dell’immagine. Ciò consente una nuova modalità di visualizzazione “corridoio”, nota an-che come modalità “hall”, che risulta di straordinaria utilità per le scene che si sviluppano in altezza.

Cambio di scena per le telecamere di Sony con la nuova rotazione dell’immagine

Durante l’installazione, la telecame-ra viene fissata a 90 (o 270) gradi ri-spetto al piano orizzontale. Ciò si ot-tiene ruotando fisicamente il corpo della telecamera di un quarto di giro oppure regolando l’orientamento del modulo dell’ottica nel caso dei modelli mini dome. Il sensore della telecamera cattura ora immagini alla massima risolu-

zione, ma orientate in senso ver-ticale con un rapporto di formato 9:16, anziché nel normale formato orizzontale 16:9. In tal modo l’intero sensore è in grado di coprire l’area di interesse, senza perdita di pixel in corrispondenza dei bordi dell’im-magine. Grazie a una copertura del-la scena alla massima risoluzione, l’identificazione e la ricerca forense di riprese video registrate risultano più accurate e affidabili.

Per compensare questo cambia-mento dell’orientamento fisico, la funzione di rotazione ruota elettro-nicamente l’immagine della teleca-mera di 90 gradi. Ciò assicura che il flusso video risultante appaia nel senso giusto quando viene visualiz-zato mediante il software client in rete.

Inoltre, il nuovo aggiornamento del firmware permette alla telecamera di generare un’immagine “specula-re”, ideale se si utilizza il dispositivo per offrire ai conducenti di autobus o alla polizia ferroviaria una visione di quanto accade alle loro spalle, così come in altre applicazioni simili.

http://www.sony.it/pro/arti-cle/video-security-corridor-view-detailed-images

E’ possibile vedere ogni dettaglio all’interno delle scene critiche

Rotazione dell’immagine: tutti i dettagli, con le proporzioni corrette

Cosa c’è di Nuovo

www.sony.com

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L ’adozione senza precedenti a cui stiamo assistendo di dispositivi

mobili nel panorama aziendale, si-gnifica che l’accesso wireless è oggi più importante che mai e continue-rà a esserlo per il prossimo futuro. Le innovazioni tecnologiche che lo standard 802.11ac ha reso disponi-bili porteranno a una crescita conti-nua della domanda di soluzioni per l’accesso wireless, assicurandogli così un ruolo fondamentale nelle infrastrutture di unified network aziendali. La domanda degli utenti sarà sempre più di copertura wire-less pervasiva e affidabile e di mo-bilità continua. Quest’espansione wireless richiede piattaforme di ge-stione strettamente integrate. È re-cente, in questo ambito, la nascita di Allied Telesis Wireless™, divisione

di Allied Telesis Group, creata per potenziare l’esistente portafoglio di soluzioni convergenti Wired e Wire-less in grado di rispondere alle esi-genze degli ambienti difficili come i grandi spazi pubblici, magazzini/logistica/impianti di produzione in-dustriali, scuole e ospedali in Nord America, Europa e Asia. La nuova realtà integra l’ex squadra Extricom e le attività acquisite: la proprietà intellettuale, le tecnologie avanzate, il portafoglio prodotti e la sua base di clienti. L’esclusiva tecnologia Extricom Channel Blanket™ sarà in grado di potenziare le soluzio-ni per infrastrutture wireless di Allied Telesis grazie all’affidabilità wire-like, all’alto throughput, alla mobilità impareggiata, all’immu-nità al rumore senza precedenti e

all’installazione e manutenzione più semplici rispetto alle diverse alter-native presenti sul mercato. A com-plemento dell’esistente controller Allied Telesis Unified Wireless (UWC) e della Serie TQ di access point, la linea di prodotti Extricom assicurerà serivizi voce, dati, vi-deo e di localizzazione ad alte pre-stazioni, con roaming ininterrotto negli ambienti ad alta densità più impegnativi. Seiichiro Sato, Allied Telesis director of Global Product Marketing, ha osservato, “La for-mazione di Allied Telesis Wireless e il lancio della linea di prodotti Extricom, permetteranno ad Allied Telesis di offrire ai clienti un im-pareggiabile e completo portafoglio di soluzioni wireless e wired LAN. Questo importante sviluppo con-ferma, ancora una volta, il nostro continuo impegno nell’estendere il portafoglio di soluzioni per l’acces-so, potenziandolo con un’importan-te offerta in ambito di accesso wire-less e consolidando la leadership di Allied Telesis nel settore delle infra-strutture di rete fissa”.

Allied Telesis Wireless™ è la nuova divisione di Allied Telesis Group, creata per potenziare l’esistente portafoglio di soluzioni convergenti wired e wireless

Allied Telesis potenzia il proprio portfolio di soluzioni wired e wireless grazie alle tecnologie wireless avanzate di Extricom

www.alliedtelesis

Focus On

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Aruba Networks, Inc. (NASDAQ: ARUN) lancia un segnale alle

imprese dopo che un nuovo rappor-to sulle misure di sicurezza dei di-spositivi mobili rivela che le aziende sono ancora impreparate a gestire i pericoli per la sicurezza causati dal comportamento della #GenMobi-le, la nuova generazione di utenti esperti che si affida ai dispositivi mobili per ogni aspetto del proprio lavoro e per le comunicazioni perso-nali. Secondo lo studio ‘Securing #Gen-Mobile: Is Your Business Running the Risk?’ sulla sicurezza dei dati

aziendali, che ha coinvolto più di 11.500 lavoratori di 23 Paesi, è in aumento la propensione dei dipen-denti a operare in un ambiente di lavoro che facilita la condivisione al costo della sicurezza. Emerge, inol-tre, che aziende tecnologicamente più avanzate di settori fortemente regolamentati, uomini con alto li-vello di reddito e mercati emergenti, presentano i maggiori rischi per la sicurezza dei dati aziendali.Per Aruba Networks sono tre le ten-denze che indicano come la #Gen-Mobile stia spianando la strada a comportamenti pericolosi nel mon-do del lavoro. • Condividere è la norma: sei dipendenti su dieci condividono regolarmente dispositivi personali e di lavoro con altre persone. Qua-si un quinto degli intervistati non protegge i dispositivi con password,

il 22% dei dipendenti ha dichiarato di non avere preso misure di sicu-rezza per facilitare la condivisione. I dati relativi al piano globale restano confermati anche per l’Italia dove, in particolare, il 23% di chi non usa password sostiene di farlo per poter condividere più facilmente con altri il proprio dispositivo.

• Aumenta l’indifferenza sulla sicurezza: la sicurezza scivola al quinto posto, dietro a marca e si-stema operativo, nella classifica dei fattori che influenzano la #GenMo-bile nelle scelte d’acquisto di nuovi dispositivi. Quasi 9 intervistati su 10 (87%) assumono che il reparto IT si incaricherà della loro sicurezza; circa un terzo (31%) ha perso dati a causa di un utilizzo scorretto del di-spositivo mobile. Dai dati italiani scopriamo che, a causa dell’uso improprio del dispo-

I nuovi rischi per le imprese. L’Italia è il terzo Paese più a rischio in Europa

Ricerca Aruba Networks #GenMobile: la condivisione batte la sicurezza

www.arubanetworks.com

Focus On

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sitivo mobile, il 35% ha perso infor-mazioni o dati personali e l’8% ha perso dati di carattere finanziario della propria organizzazione. Nella decisione di acquisto di un nuovo dispositivo la sicurezza è al terzo po-sto dopo sistema operativo e costo. Il 91% ritiene che il reparto IT della propria azienda abbia attuato misu-re adeguate per proteggere device e applicazioni, l’88% si affida a esso per la protezione dei dati personali. • Vince il fai date: più della metà (56%) degli intervistati dichiara di essere disposto a disobbedire al proprio responsabile per completa-re un progetto, un’altra metà (51%) dichiara che le tecnologie mobile permettono maggiore produttività e condivisione, oltre tre quarti (77%) sono disposti a risolvere in autono-mia problemi tecnici. In Italia, resta elevata – anche se scende lievemen-te (47%) rispetto al dato globale – la percentuale di dipendenti disposta a disobbedire al proprio responsabile; il 54% dichiara che l’adozione di tec-nologie mobile aumenta la produtti-vità; il 72% ha gestito in autonomia questioni tecniche o ritiene di poter-lo fare.“I professionisti che appartengo-no alla #GenMobile sono flessibili, trasparenti e collaborativi, ben di-sposti ad aumentare la produttivi-tà e la crescita dell’impresa. Detto questo, sono dipendenti che non si fanno problemi a condividere i dati aziendali e non si preoccupano della sicurezza”, sostiene , CMO di Aruba Networks.La ricerca ha evidenziato una forte disparità fra diversi settori, persone e Paesi rispetto all’utilizzo dei dispo-sitivi mobili e dei dati. Le differenze in setto-ri diversi

• I dati persi nel settore finan-ziario: il 39% degli intervistati che operano nella finanza ammette di aver perso dati aziendali per l’utiliz-zo improprio dei dispositivi mobili, una percentuale maggiore del 25%

rispetto alla media degli altri settori. Il settore Pubblico (esclusa l’Istru-zione) presenta i rischi minori per la perdita e il furto di dati.• I rischi maggiori sono nell’hi-tech: i dipendenti di aziende tecnologiche sono quasi due volte (46%) più propensi di quelli che operano nella sanità o nell’istru-zione a rinunciare alle password che proteggono i loro dispositivi se ri-chiesto dall’IT.• Gli insegnanti a lezione di sicurezza: secondo la ricerca, gli educatori sono più propensi (28%) a conservare le password su sup-porti cartacei rispetto ai dipendenti del settore hi-tech. Gli insegnan-ti hanno ottenuto il punteggio più basso rispetto agli altri settori sulle abitudini di protezione degli smar-tphone con password personali.

I rischi affrontati da ciascuno

• Gli uomini sono più esposti al furto di dati: gli uomini sono più portati (20%) a perdere i dati perso-nali o di clienti a causa dell’utilizzo scorretto dello smartphone, hanno il 40% di possibilità in più delle donne di cadere vittima del furto d’identità.

• I dipendenti più giovani pos-sono creare problemi alla sicu-rezza dell’azienda: gli intervistati sopra i 55 anni hanno la metà delle probabilità di essere vittima del fur-to di identità o di perdere dati per-sonali e di clienti in confronto ai di-pendenti più giovani. La fascia di età più esposta alla perdita di dati e al furto di identità è quella dei dipen-denti che hanno tra i 25 e 34 anni. • Più alti sono gli stipendi mag-giori sono i rischi: i dipendenti che guadagnano più di $60K hanno una probabilità due volte maggiore rispetto ai dipendenti che guada-gnano meno di $18K di perdere i dati finanziari dell’azienda e sono più portati (20%) a perdere i dati personali per l’utilizzo scorretto o il furto del dispositivo mobile. In

tema di condivisione delle password dei dispositivi, la percentuale dei dipendenti che guadagnano più di $75K è tre volte più disposta a con-cedere le password rispetto ai colle-ghi che guadagnano meno di $18K.

Mappa dell’andamen-to dei rischi nel mondo • Grossi rischi, grande cresci-ta: i mercati emergenti e in crescita come Cina, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti (UAE) sono considerati fra i Paesi più esposti ai rischi. Alla maggiore assunzione di rischi corri-sponde maggiore crescita e migliori opportunità, quanti rischi per la si-curezza.• L’occidente si sta muovendo in sicurezza: in tal senso, i Paesi meno a rischio sono quelli dei mer-cati occidentali tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Svezia. Le aziende faticano ad adattarsi Lo studio evidenzia come le azien-de potrebbero non essere prepara-te a ciò che le attende poiché più di un terzo (37%) non possiede alcun tipo di policy di base per i disposi-tivi mobili – in Italia è il 38%. Qua-si un quinto (18%) dei dipendenti non protegge i dispositivi personali con password – in Italia il 10% usa la stessa password per accedere a qualsiasi dispositivo, dai siti alle ap-plicazioni web – cosa che fa ritenere che i dipendenti non siano protetti da una strategia basica in tema di sicurezza.Secondo Aruba Networks, se le aziende gestissero in modo strate-gico le questioni riguardanti la si-curezza, con soluzioni flessibili, po-trebbero sfruttare l’approccio della #GenMobile orientato alla condivi-sione delle informazioni per guidare l’innovazione dell’impresa.

Tecnologie

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La rivista di

EnGenius, lo storico costruttore di apparati radio, punta moltis-

simo per il 2015 sulla sua soluzio-ne di wireless gestito Neutron con i prodotti della serie EWS. Questa soluzione è in grado di gestire reti wireless composte fino a 50 access points ma nel terzo trimestre, con il rilascio di EzMaster, tale limite ver-rà eliminato.Il target di questa soluzione sono le reti wireless del mercato SMB per applicazioni di hospitality (hotel e campeggi), Unify Communications (aziende) e Educational (scuole, campus universitari e biblioteche). Grazie ai dispositivi EWS è possibi-le creare reti wireless, anche molto complesse, con pochi click.La particolarità di Neutron è l’inte-grazione del controller degli access points all’interno di uno switch gi-gabit PoE+ gestibile Layer2. In que-sto modo è possibile concentrare le funzionalità di switch, di alimenta-zione, di controllo della rete wireless in un unico dispositivo. Inoltre non esistono canoni di manutenzione, costi per aggiornamento o licenze da acquistare per incrementare il nu-mero di access points nell’impian-to. Ogni switch/controller Neutron della serie EWS viene fornito con già in dotazione il numero massimo di licenze di access point gestibili. Ad esempio, EWS7928P (switch 24 porte gigabit PoE 802.3at/af com-pletamente gestibile Layer2) è già in grado di gestire “out-of-the-box”

50 access points senza dover acquistare licenze aggiuntive. Pertanto una rete composta da 22 access point gestiti EWS210AP può essere gestita proprio da un EWS7928P senza dover acquistare licenze o dispositivi aggiuntivi.

Tutti gli switch EWS supportano funzionalità di gestione lato switch di Layer2 come ad esempio QoS, ge-stione dell’alimentazione PoE com-pleta (abilitazione/disabilitazione dell’alimentazione, limite di poten-za per porta, liste di priorità per l’alimentazione), gestione completa delle VLAN e controllo accessi ACL. Dal punto di vista della gestione, il sistema Neutron si basa su di un sistema a cluster, in cui gli ac-cess point EWS vengono riuniti in gruppi (clusters) in cui si creano regole comuni (ad esempio il nu-mero degli SSIDs, l’eventuale tag-gatura in VLAN, regole di sicurez-za) da applicare su tutti gli access point membri con un solo click.

Il sistema permette inoltre di creare un diagramma dinamico della rete wireless, grafici in tempo reale sull’uso della rete suddiviso per clients e access points. Log di sistema, alert via email in caso di problemi, Fast Roaming per il passaggio da un access point a un altro senza interruzioni, il Band Steering per forzare gli utenti

a connettersi prima sulle radio a 5GHz, gestione mappe e piantine e inoltre autoaggiornamenti di tutti i dispositivi con avvisi tramite mes-saggi “popup”.Gli switch EWS sono disponibili in 4 modelli che vanno da 8 porte switch per 20 access points fino a 48 porte per 50 access points.Gli access point EWS sono dispo-nibili in 4 modelli da interno che vanno dalla versione a singola radio a 2,4GHz fino al dual radio 11ac a 1750Mbps, e due modelli da esterno 11ac a 1750mbps disponibili in ver-sione IP65 e IP68 ad alte prestazio-ni.Nel corso del terzo trimestre 2015 verranno rilasciati, a completamen-to della gamma, nuovi access point e un nuovo switch EWS. È attivo da aprile 2015 il nuovo pro-gramma di partnership EnGenius, EnPartner, che offre anche corsi e webinar gratuiti dedicati alle so-luzioni Neutron 11ac a 1750Mbps, e due modelli da esterno 11ac a 1750mbps disponibili in versione IP65 e IP68 ad alte prestazioni.Nel corso del terzo trimestre 2015 verranno rilasciati, a completamen-to della gamma, nuovi access point e un nuovo switch EWS. E’ attivo da aprile 2015 il nuovo pro-gramma di partnership EnGenius, EnPartner, che offre anche corsi e webinar gratuiti dedicati alle solu-zioni Neutron.

Un’innovativa soluzione per la rete wireless gestita

Neutron, il Wireless Managment System di EnGenius

Attualità

www.engeniustech.com

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Prysmian Group consente di rag-giungere gli ambiziosi obiettivi

stabiliti dall’Unione Europea, per-mettendo agli operatori europei di te-lecomunicazioni di affrontare le sfide dell’Agenda Digitale Europea (DAE). Tra le varie soluzioni, tre sono i prodotti chiave che Prysmian vuole porre in evidenza, che appartengo-no alla gamma di soluzioni per il FTTH: Flextube® Technology, che fornisce una più facile gestione e un più rapido accesso alle fibre, ri-ducendo drasticamente il tempo di installazione; la soluzione per reti sotterranee esterne RetractaNetXS adatta idealmente per implementa-zioni FTTH; e il sistema VertiCasaxs, progettato specificatamente per for-nire una connessione in fibra ottica per unità abitative multiple (MDU). I prodotti e le soluzioni Prysmian sono i veicoli per la fornitura di tec-nologia per l’Agenda Digitale Euro-pea, che afferma che la banda larga alla velocità di 30Mbps dovrebbe essere disponibile in tutta Europa entro il 2020. Il Gruppo Prysmian è orgogliosa della parte che sta gio-cando nello sviluppo della banda larga in Europa e non solo, e sta la-vorando a questo con le proprie fab-briche e gli uffici sparsi in Europa.

Prysmian sta realmente collegando il futuro.Un primo esempio della risposta del gruppo Prysmian all’esigenza cre-scente di miniaturizzazione dei cavi, la tecnologia Prysmian Flextube®, offre numerosi vantaggi per le im-plementazioni FTTH. Molti dei pro-dotti sono equipaggiati con la fibra bend-insensitive G.657.A2 di Pry-smian Group, BendBrightXS. Flex-tube® offre un significativo valore aggiunto a installatori e operatori.La soluzione per reti sotterranee esterne RetractaNetXS impiega un cavo costruito in modo tale da essere retrattile dal punto di distribuzione nella muffola fino all’edi-ficio del cliente. Re-tractaNetXS impiega un cavo che è riempi-to con piccoli moduli in fibra. Questi mo-duli sono progettati per essere tagliati in un punto nella rete

e retratti a un altro da cui possono essere soffiati attraverso i micro-condotti direttamente ai locali del cliente. Infine, il cavo VerticasaXS per MDU ha moduli estraibili e può anche pre-sentare connettori di elevata qualità direttamente montati e controllati in fabbrica. Questo previene la ne-cessità di accesso ripetuto ai locali del cliente e permette una finitura diretta dell’installazione in-house. Semplica anche in modo significati-vo la procedura di pianificazione per l’installatore.

Consentono agli operatori di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Digitale

Le soluzioni in fibra di Prysmian Group

www.prismyangroup.it

Attualità

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La rivista di

Wherever you go.

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serie di switch ProSAFE M6100 a chassis (www.netgear.it/M6100) è il primo chassis al mondo a offrire, a un prezzo vantaggioso, una soluzione ad alta densità di porte Gigabit e 10G in un formato 4U. La serie M6100 include switch Gigabit a livello di accesso e switch 10 Gigabit a livello di distribuzione in un formato 4U. È caratterizzata da una capacità di switching e routing di più di 1,4 Tbps, backplane passivo, gestione completa e fabric distribuita, offrendo così resi-lienza e scalabilità elevate. Le caratte-ristiche del sistema operativo e della gestione di sistema superano le com-plessità della fornitura di servizi L2/L3/L4 per le implementazioni edge e core nelle PMI. La funzionalità UPOE estende il proprio potenziale e fornisce una protezione reale degli investimen-ti, supportando l’adozione di futuri di-spositivi e applicazioni.

Le caratteristiche e i vantaggi di uno Chassis, ma al prezzo di una soluzione stackable

Schede supervisor integrate•Supporto PoE/PoE+/UPOE PoE •quando richiesto;480Gbps di backplane inter-mo-•dulo; L2/L3/L4 routing integrato.•

La serie M6100 è stata pensata per es-sere al centro della rete di un’organiz-zazione di dimensioni medio-piccole, o come soluzione di accesso o di aggrega-zione nella rete di un campus di grandi dimensioni o di una filiale aziendale di medie dimensioni. Per coloro che ne-cessitano di una connettività desktop resiliente tramite tecnologia Gigabit, o 10G per esigenze di server virtualizzato e storage, la M6100 offre la maggiore velocità di backplane disponibile sul mercato, con failover hitless per assi-curare un servizio eccellente a livello enterprise.

Inoltre, la serie M6100 offre diverse combinazioni per adattarsi a tutte le esigenze: fino a 144 porte Gigabit o 72 porte 10 Gigabit. NETGEAR propone uno Starter Kit Pro-SAFE M6100 (XCM-8903SK-10000S) ad un prezzo con-veniente che include gli

elementi essenziali per una soluzione pronta all’uso:

1 chassis di base M6100-3S •(XCM8903);1 blade 40x1G + 4x10G •(XCM8944);1 scheda figlia per abilitare il PoE+ •(XCM89P);1 alimentatore (APS1000W);•1 vano ventola front to back •(AFT603);Kit di montaggio in rack (con ma-•niglie); Kit di slitte a scorrimento per •rack.

Infine, la serie chassis ProSAFE M6100 include Garanzia Hardware a Vita, so-stituzione entro il giorno lavorativo successivo a Vita e Supporto Tecnico a Vita 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Netgear ridefinisce gli standard degliswitch a chassis con la serie M6100

www.netgear.it

Attualità

E’ caratterizzata da una capacità di switching e routing di più di 1,4 Tbps, backplane passivo, gestione completa e fabric distribuita

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La rivista di

Brocade ha introdotto ulteriori innovazioni alla propria gam-

ma Campus LAN, volte ad aiutare le aziende a realizzare la strategia Ef-fortless Network e a gettare le fon-damenta per il New IP.

Lo switch Brocade ICX 7250 offre la densità di porte 10 GbE più elevata del settore tra tutti gli switch di pari categoria, per rispondere al forte au-mento di traffico video e wireless da parte degli utenti, che mette a dura prova le reti campus.

Brocade ha presentato Switch Port Extender, una nuova tecnologia dell’architettura HyperEdge, pro-gettata per semplificare l’implemen-tazione e la manutenzione continua-tiva della rete. Grazie alla maggiore automazione, consente la condivi-sione di servizi e gestione di rete tra gli switch della famiglia ICX 7000 distribuiti su tutto il campus.

Leader nell’SDN e nelle innovazio-ni per il New IP, Brocade ha inoltre esteso il supporto OpenFlow 1.3 agli switch ICX 7450 e ICX 7750 per con-sentire soluzioni SDN nelle architet-ture LAN. Attraverso l’unione con Brocade Vyatta controller, i clienti potranno ora iniziare a sfruttare le opportunità dell’automazione SDN.

“Le aziende oggi richiedono un’in-frastruttura campus LAN scalabile e a elevate prestazioni, per affron-tare la proliferazione di dispositivi

mobili, di grandi quantità di con-tenuti multimediali, e le aspettati-ve in continua crescita degli utenti – ha dichiarato Jason Nolet, senior vice president, Switching, Rou-ting e Analytics Products Group di Brocade. “Inoltre, i clienti deside-rano soluzioni di networking che li aiutino ad aumentare l’agilità IT e a ridurre i costi operativi attraverso l’automazione e la gestione consoli-data.

Brocade affronta queste problemati-che in modo diretto con i suoi nuovi switch di campus e con le funziona-lità abilitanti per SDN. Le sue so-luzioni complete, sia hardware che software, sono progettate per fornire scalabilità flessibile, gestione sem-plificata e interoperabilità basata su standard aperti in reti multivendor di elevata qualità.

Informazioni su pro-dotti e tecnologie

• Brocade ICX 7250 offre una densità di stacking superiore del 50% rispetto agli switch presenti sul mercato e raggruppa fino a 576 por-te GbE in uno chassis virtuale e in un unico touchpoint di gestione. Per assicurare a imprese e organizzazio-ni la possibilità di scalare i servizi di rete facilmente, con l’evolversi delle

loro applicazioni, sono disponibili i servizi Layer 3 completi per ICX 7250 per ridurre i costi capitali all’in-gresso e proteggere gli investimenti.

• Switch Port Extender, gesti-to in modo centralizzato, consen-tirà agli switch ICX 7250 e ICX 7450 di includere le caratteristi-che e le funzionalità avanzate di ICX 7750 e semplificherà la ge-stione per ridurre i costi operativi.

• OpenFlow 1.3 è completamen-te supportato negli switch Brocade ICX sia implementati singolarmen-te, che in stack misti o distribuiti, garantendo flessibilità di imple-mentazione SDN in tutti gli armadi.

• La famiglia di switch Broca-de ICX è certificata con il control-ler Brocade Vyatta® basato su Open Daylight e supporterà altri control-ler conformi con Open Daylight.

Brocade amplia l’offerta Effortless Network con ulteriori innovazioni nel Campus LAN

Sotto i Riflettori

www.brocade.com

68

Sotto i Riflettori

EDSlan, in collaborazione con Alcatel-Lucent Enterprise, ha

organizzato presso la sua sede di Vi-mercate un evento aperto ai rivendi-tori dal titolo “Mobility ovunque e Security? Con Alcatel-Lucent OmniPCX Office si può!”.

Il successo di registrazioni ha porta-to EDSlan a bissare l’appuntamento aggiungendo oltre al 25 marzo anche la data del 26 marzo, a sottolineare la rilevanza che queste tematiche - Mobility & Security - stanno riscon-trando sul mercato.

Non si è trattato di una semplice presentazione commerciale, bensì di una dimostrazione pratica che ha dato la possibilità di toccare con mano le tecnologie e gli applicativi necessari per creare un ufficio re-moto e funzionante.

Sostanzialmente per la demo live sono stati realizzati due ambien-ti basati sulle soluzioni di comu-nicazione e di data networking di Alcatel-Lucent Enterprise: una sede

centrale e una filiale dotata delle stesse funzioni e degli stessi servizi utilizzati nella sede centrale.

Si è puntato sul concetto di ‘Mobi-lità’ - per dimostrare che un dipen-dente anche allontanandosi dalla sede centrale può continuare a la-vorare come se fosse in sede - e sul concetto di ‘Sicurezza’, dimostrando come tutti gli eventuali apparati di sicurezza che gestiscono impianti di allarme ecc. possono essere ripro-dotti nella filiale o nella sede remo-ta.

Allo stesso tempo è stato dimostrato come i dipendenti possono usufru-ire tramite smartphone degli stessi servizi anche fuori dalla sede centra-le e dalla filiale.Con i prodotti Alcatel-Lucent Enterprise è stata creata l’infrastrut-tura della sede centrale, utilizzando una centrale OmniPCX Office e un Controller per la gestione delle VPN, per garantire i collegamenti remoti con uno o più uffici/filiali sparsi nel mondo. Per l’infrastruttura della filiale re-mota è stato utilizzato un Remote Access Point (RAP) che interfacciato con il Controller della sede centrale ricrea ne ricrea la stessa situazione. Grazie al RAP si è sviluppata tutta l’infrastruttura necessaria al norma-le funzionamento di un ufficio, con apparecchiature dati e telefoniche.

Inoltre in filiale, sono stati aggiunti i videotelefoni Alcatel-Lucent En-terprise, integrati con un videoci-tofono 2N per la gestione degli in-gressi (cancello e portone). Il tutto integrato con MobiCall, soluzione ideale per creare da più tipi di siste-mi eterogenei un’unica struttura di informazioni e di allarmi, omogenea e potente.

Dal momento che tutto ciò è funzio-nante anche su smartphone Android e iPhone è stato possibile gestire an-che l’off-site dei collaboratori: fuori dagli uffici della sede o della filiale, il dipendente può interagire total-mente con i servizi della centrale e con i colleghi.

L’evento di successo che ha richia-mato la presenza di numerosi clienti EDSlan, è stato riproposto a Pado-va il 6 maggio e sarà organizzato a Roma il 24 giugno presso la filiale di EDSlan.

Mobility ovunque e Security? Con Alcatel-Lucent OmniPCX Office si può!

www.alcatel-lucent.com

Successo di adesioni alla presentazione con demo tenutasi in EDSlan il 25 e 26 marzo, che ha puntato sulle tecnologie e gli applicativi di Alcatel-Lucent Enterprise

Sotto i Riflettori

“Mobility ovunque e Security? Con Alcatel-Lucent

OmniPCX Office si può!”

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La rivista di

Quanto è importante la crescita nel tuo business?

Multi Power, l’UPS modulare scalabile sino a 1MW + ridondanzaIl Multi Power è stato progettato per proteggere tutti gli ambienti critici ad alta densità, raggiungendo al contempo la massima disponibilità di alimentazione. Il Multi Power cresce con le esigenze del business, senza dover sovradimensionare l’UPS - ottimizzando sia l’investimento iniziale che il TCO (Total Cost of Ownership). Non appena la domanda aumenta, la soluzione modulare Riello Multi Power può espandere la sua capacità di potenza, mantenendo i massimi livelli di protezione dell’alimentazione, disponibilità, manutenibilità, ridondanza e risparmio dell’investimento.

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Riello UPS, la scelta migliore per i Data Centre ad alta densità

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Quanto è importante la crescita nel tuo business?

Multi Power, l’UPS modulare scalabile sino a 1MW + ridondanzaIl Multi Power è stato progettato per proteggere tutti gli ambienti critici ad alta densità, raggiungendo al contempo la massima disponibilità di alimentazione. Il Multi Power cresce con le esigenze del business, senza dover sovradimensionare l’UPS - ottimizzando sia l’investimento iniziale che il TCO (Total Cost of Ownership). Non appena la domanda aumenta, la soluzione modulare Riello Multi Power può espandere la sua capacità di potenza, mantenendo i massimi livelli di protezione dell’alimentazione, disponibilità, manutenibilità, ridondanza e risparmio dell’investimento.

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Il firewall UTM WatchGuard Firebox® M440 è stato nominato da SC Magazine “Recommended UTM Product” in un group test sulle appliance SIEM e UTM pubblicato recentemente. WatchGuard non solo ha ricevuto il punteggio massimo di 5 stelle, ma è stato anche identificato come “il mi-gliore tra tutti” in una lista di vendor che includeva i principali competitor sul mercato.

SC Magazine ha definito Firebox M440 un dispositivo UTM di vera classe enterprise con un potente throughput e alcune delle migliori capacità all-in-one nella sua classe.

Il laboratorio ha anche riconosciuto il valore di WatchGuard per la ricca documentazione con cui viene forni-to il prodotto e il set-up semplice, per la sua interfaccia utente ben proget-tata, e la sua capacità di trasforma-re dati grezzi in security intelligen-ce con WatchGuard Dimension™.

M440 ha anche raggiunto la prestazione di 1.6GbE di throu-ghput con tutte le funzionalità di sicurezza attive, il che ne fa quindi un ottimo investimento secondo la rivista americana.

“WatchGuard Firebox M440 ren-de semplicissimo per i professio-

ni IT creare segmenti, mappare il traffico, creare policy personaliz-zate basate sul traffico presente in ciascun segmento, e vedere instan-taneamente come influiscono sul traffico”, spiega Brendan Patterson, director of product management in WatchGuard. “Questo award, insie-me agli altri che hanno riconosciu-to questo firewall come ‘a powerful beast’, è molto importante per i no-stri team perché è una conferma del valore che stiamo fornendo ai nostri utenti finali per aiutarli a proteggere le loro reti”.

Firebox M440 fornisce la stessa robusta sicurezza, elevate perfor-mance e strumenti di gestione fles-sibili che contraddistinguono an-che le altre soluzioni UTM e Next Generation Firewall (NGFW) di WatchGuard, ma questo modello fornisce anche una robusta densità di porte con 25 porte Ethernet da 1 Gb e due porte 10 Gb SFP+ (fibra).

Questo elimina la necessità di com-plesse configurazioni come le VLAN e semplifica il processo critico di applicare policy appropriate per il traffico su molteplici segmenti di rete. Include anche Dimension, che fornisce l’unica vista in tempo reale sul mercato con un unico pannello di controllo dell’effetto che ciascuna policy sta avendo su quel segmento di rete.

WatchGuard Firebox M440 nominato ‘Recommended UTM Product’ da SC Magazine Potenza, funzionalità e prezzo competitivo alla base della massima valutazione per M440 e del riconoscimento di ‘Recommended UTM Product’ di SC Magazine

Sotto i Riflettori

www.watchguard.it

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Il principio è lo stesso dei connet-tori “meccanici” ovvero connettori

prelappati con giunto a crimpaggio meccanico tramite il gel di accoppia-mento, solo che il giunto viene fatto a caldo con la giuntatrice a fusione.

Il risultato netto è che si ottengono delle prestazioni ottiche eccezionali (pari a quelle di un pigtail) con in piu le prestazioni meccaniche di una patch cord acquistata in fabbrica, perché se montati su bretella con ri-vestimento da 2mm o 3mm il corpo del connettore stesso viene ancorato al kevlar che sta sotto la guaina del rivestimento appunto, rendendoli in questo modo robusti al tiraggio.

I connettori a fusione (nome tec-nico Fuse Connectors) esistono in diverse versioni, a seconda del tipo di connettore (SC, LC, ST, FC, nella versione per fibra SM anche SC/APC ed LC/APC, e anche MPO per fibre a nastri Ribbon) del tipo di fibra (SM, 62,5/125 OM1, 50/125 OM2 e 50/125 OM3) e del tipo di rivesti-mento su cui vanno montati (900um tight, bretella 2mm o 3mm)

I connettori garantiscono perfor-mance elevate e semplicità di in-stallazione, il giunto a fusione viene

eseguito a circa 1cm dalla punta e quindi richiuso nel corpo del con-nettore stesso, evitando la necessità di installare un box ottico o patch panel per contenere la cartolina por-tagiunti.Possono essere molto utili in ambito di installazione F.T.T.Home oppure F.T.T.Antenna, nonché per elimina-re la extra lunghezza delle bretelle presenti nelle centrali o nei riparti-tori ottici di edificio (R.O.E.) o stra-dali (armadi di sezionamento)

Sono compatibili con i modelli di Fujikura FSM-17sFH, 18s, 19s, 11s, 12s, 21s, 60s e 70s, ovvero con tutte le giuntatrici delle ultime 2-3 gene-razioni, e anche con giuntatrici di altre case costruttrici, purchè siano dotate di sistema di testine porta-fibra estraibili (in gergo Fiber Hol-ders).La semplicità di installazione li ren-de facili da montare in campo (basta una giuntatrice e i soliti accessori e attrezzi per la preparazione della fi-bra ottica, ovvero una taglierina di precisione, sguainacavo, spellafibra, alcool/fazzoletti e forbici per il ta-glio del kevlar. L’affidabilità nel tempo dei connet-tori è garantita da giunto a fusio-ne e dal fatto che non ci sono parti meccaniche mobili che si possono usurare. Le performance durano nel tempo come per la lavorazione di tipo classico eseguita tramite pigtail e cassetto otticoPossono anche essere utilizzati per “farsi in casa” una certa rapidità del-le bretelle ottiche di lunghezza cu-stomizzata (eventualmente avendo già delle semi-bretelle di lunghezza

opportuna, preconnettorizzate da un lato e aperte per la lavorazio-ne dall’altro) oppure dei cavi “tipo break-out”, acquistando il kit di sfioccamento con la piovra dimen-sionata per il cavo, infilando le fibre all’interno di una guaina da 2mm o 3mm opportunamente predisposta, e ancorando il tutto alla piovra di sfioccamento e alla guaina del cavo stesso.Anche nel caso di videosorveglianza si può evitare di utilizzare un box porta-giunto connettorizzando una bretella ottica che arriva diretta-mente nella telecamera.

In breve gli utilizzi sono molteplici, la facilità di installazione è estrema e la durabilità nel tempo eccezionale, queste caratteristiche fanno dei con-nettori a fusione un prodotto molto interessante per il presente e per il futuro di varie tipologie di installa-zione di reti in fibra ottica

Connettori a fusione Fujikura

Da circa 2-3 anni esiste una nuova

tecnologia di connettorizzazione per i cavi e bretelle

in fibra ottica, ovvero i cosiddetti

“connettori a fusione” anche

chiamati “giuntabili” in campo.

A Viva Voce

73

La rivista di

SELEA - Via Aldo Moro, n. 69 - 46019 Cicognara (MN) - Italy - Tel +39 0375 889091 - www.selea.com

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Parking & Control accessC’è un mercato, che da una crescita lenta sta rapidamente passando a quella che gli inglesi definirebbero “growth fast”. Stiamo parlando del controllo accesso veicolare attraverso l’uso di sistemi di lettura targhe che consentono di eliminare “componenti” spesso scomodi da gestire come: pass, telecomandi, smart card e gli stessi ticket. TARGHA 512 e 504MP sono le soluzioni Selea per soddisfare a pieno questo tipo di esigenze.

Traffic control & security roadPosizionate agli ingressi e uscite delle principali arterie comunali, le telecamere di lettura targhe free flow Selea TARGHA 704MP, costituiscono un’efficace soluzione per il controllo del traffico e del territorio, in grado di fornire elementi utili alle indagini (a seguito di furti, rapine, incidenti con fuga) e informazioni in tempo reale della presenza di soggetti potenzialmente pericolosi, come coloro che stanno entrando nell’area alla guida di auto rubate e auto non assicurate.

Containers reading La sicurezza nei Terminal Container, è diventata un’esigenza prioritaria nei Porti. Complice del cambiamento, l’aumento degli scambi internazionali e la necessità di sicurezza tenendo traccia delle merci, attraverso l’automazione del processo di carico e scarico delle merci containers. Per questo i porti si stanno adeguando alle nuove tecnologie Selea TARGHA 704 ILB che permettono loro di velocizzare il processo di controllo e aumentare la sicurezza dei trasporti merci.

Dangerous goodsAi valichi di frontiera, in autostrada, nelle gallerie, aeropor ti e aree ad alto rischio d’impatto ambientale, è diventata un’esigenza il tracciamento dei mezzi che traspor tano sostanze pericolose. Le telecamere intelligenti TARGHA 704TKM leggono le tabelle ADR (codici KEMLER-ONU) delle merci pericolose e contemporaneamente i numeri di targa dei mezzi traspor tatori.

Al Mobile World Congress di Barcellona Panasonic ha intro-

dotto un innovativo telefono IP da tavolo: il nuovo dispositivo è intelli-gente, economico ed è arricchito da un’ampia gamma di funzioni a valo-re aggiunto.

Progettata per le aziende che necessitano una soluzione di comu-nicazione flessibile e a costo conte-nuto, la serie KX-HDV130 miglio-ra le comunicazioni business delle PMI.

Questa soluzione permette di ottimizzare i costi nel lungo periodo, con un importante risparmio econo-mico, reso possibile anche grazie alla semplicità di installazione, al consumo ridotto e ad una minore necessità di manutenzione.

Carlos Osuna, Marketing Ma-nager di Panasonic Communication Solutions, spiega: “La serie KX-

HDV130 reppresenta la nuova generazione di telefoni IP professio-nali da tavolo.

Partendo dal successo dei te-lefoni KX-UT113/123, questa nuova soluzione offre un equilibrio perfet-to tra il basso costo totale di proprie-tà (TCO) e l’elevato livello di qualità che Panasonic offre ormai da molto tempo nel settore PBX. Questo te-lefono dimostra il grande impegno che Panasonic dedica alla progetta-zione e distribuzione di soluzioni di comunicazione eccellenti ed econo-miche in Europa”.

I nuovi telefoni presentano una varietà di funzioni quali suono HD con audio a banda larga e viva-voce full-duplex, che assicurano una maggiore nitidezza delle comunica-zioni vocali. Inoltre, i terminali pos-sono gestire due account SIP, sono dotati di due porte LAN e possono essere alimentati tramite Ethernet.

Il KX-HDV130 è il primo di un’ampia gamma di telefoni IP da tavolo che Panasonic lancerà nei prossimi mesi, dal modello HD standard a terminali da tavolo che supportano le comunicazioni video a colori.

“Il livello di completezza della linea di telefoni da tavolo Panasonic sarà così alto da poter rispondere alle esigenze di tutte le aziende, indi-pendentemente da fattori quali di-mensione e complessità”, conclude Carlos Osuna.

La serie KX-HDV130 permette di ottimizzare i costi nel lungo periodo, con un importante risparmio economico

Panasonic risponde alle necessità delle PMI con un telefono attento al budget

www.business.panasonic.it

Al Mobile World Congress di

Barcellona Panasonic ha introdotto un

innovativo telefono IP da tavolo: il

nuovo dispositivo è intelligente,

economico ed è arricchito da un’ampia gamma di funzioni a

valore aggiunto.

Publiredazionale

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La rivista di

L’ installazione della fibra è più facile ed economica con la nuo-

va 3M Easy Cleaver, che va a com-pletare il portafoglio esistente 3M di soluzioni “easy” per la gestione della connettorizzazione e giunzione in campo della fibra ottica.

Il nuovo tool commercializzato da 3M consente ai service providers, con un contenuto investimento di capitale, di soddisfare le crescenti richieste di collegamento in fibra delle utenze. Nessun training spe-cializzato è richiesto per l’utilizzo della nuova Easy Cleaver di 3M.

Easy Cleaver consente di effettuare circa 120 tagli piatti e precisi me-diante un design innovativo ed un meccanismo a filo diamantato che sostituisce la tradizionale lama. Per questo motive la Easy Cleaver non richiede manutenzione nè rotazione della lama.

“Crediamo che Easy Cleaver rivolu-zionarà l’installazione della FTTH” afferma Cheryl Liu – Product Mar-keting Manager della divisione 3M Communication Markets Division. “Con il rapido incremento della do-manda di fibra nelle case, abbiamo

visto un crescente bisogno di gestir-la in modo economico e veloce.

Questo nuovo tool consentirà a un numero maggiore di operatori di disporre di taglierine di qualità senza dover sostenere ingenti spese iniziali”. Leggera e resistente, la nuova Easy Cleaver è indicata per applicazioni interne ed esterne. La taglierina gestisce cavi rivestiti e drop e include indicatori appositi per il taglio della fibra in accordo con le necessità dei connettori e giunti 3M. Una volta terminati i 120 tagli indicati dal contatore presente sulla taglierina, essa dovrà essere sostituita.Da più di 50 anni 3M ha sviluppato prodotti per l’industria delle infra-strutture di rete. Global customer hanno deciso di affidarsi alla qualità dei prodotti 3M per le proprie reti. Il reparto 3M Communication Mar-kets Division opera costantemente nel collegamento di smart grids a smartphones, di campi eolici a ser-ver farms, di wirelines a wireless. Oggi 3M va oltre collegando reti xDLS e FTTN alle imprese. In 3M, collaboriamo e traduciamo la scienza in soluzioni capaci di miglio-rare concretamente la vita di tutti i

giorni. Con un fatturato di 32 mi-liardi di dollari USA e oltre 90.000 dipendenti, operiamo al servizio dei clienti in 200 paesi del mondo. In Italia 3M ha una presenza con-solidata in più di 50 anni di attività, circa 1000 collaboratori, un fattura-to di oltre 455 milioni di euro e una vastissima gamma di soluzioni tec-nologiche. I più elevati standard di sostenibili-tà caratterizzano la sede di Pioltello (Milano) e una sede a Roma, tre uni-tà produttive e un centro di distribu-zione.

Per maggiori informazioni visita il sito www.3Mitalia.it, seguici su Twitter @3Mitalia e unisci-ti alle conversazioni utilizzando #LifeWith3M.

3M Easy Cleaver3M porta la fibra a casa velocemente e a un basso costo con la nuova Easy Cleaver

solutions.3mitalia.it/wps/portal/3M/it_IT/Telecomms/Networks

A Viva Voce

Il nuovo tool commercializzato da 3M consente ai service providers, con un contenuto

investimento di capitale, di soddisfare le

crescenti richieste di collegamento in fibra

delle utenze.

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C on il termine cloud computing si indica la fornitura di una

serie di servizi IT di diversa natura a partire da una piattaforma di elaborazione o da una località fisica sconosciuta all’utente finale. Questi servizi sono costantemente disponibili, offrono un’elevata velocità di risposta e, soprattutto, il problema della loro gestione spetta a qualcun altro.

Per fare un esempio ispiran-doci alla nostra vita quotidiana, si tratta di un modello molto simile a quello che troviamo nelle abitazioni di tutta Europa. Quando un utente accende una lampadina elettrica, non è a conoscenza del luogo in cui la corrente elettrica è stata im-magazzinata, della distanza da cui proviene o dei meccanismi con cui è stata generata. Si tratta sempli-cemente di un servizio disponibile on demand, fornito da una società di servizi pubblici tramite uno SLA (Accordo di fornitura).

Lo stesso tipo di servizio for-nito da un sistema IT esterno loca-lizzato nel cloud sta conquistando i leader del business con la promessa di una maggiore flessibilità ed effi-cienza, garantite da soluzioni sca-labili che non prevedono spese ag-giuntive di capitale. Questo diventa un argomento particolarmente allet-tante per molti CIO, naturalmente a favore dell’inserimento del cloud computing all’interno della propria azienda.

Ad ogni modo, il passaggio ad un modello basato su cloud può es-sere una vera sfida. Nel settore sono stati infatti sollevati parecchi quesiti riguardanti principalmente la sicu-rezza dei dati contenuti nel cloud e l’infrastruttura fisica richiesta per l’installazione.

Quando si usa un modello ba-sato su cloud l’utente finale “cede” i propri dati ad un terzo e, a meno che nel contratto non vengano stipulati degli accordi specifici sulla sicurezza e sulla risoluzione di eventuali dan-ni, l’utente finale si affida completa-mente alle capacità del provider di servizi cloud. Ciò può comportare che la riuscita della gestione e del-la protezione dei dati, fin nella do-cumentazione dei cosiddetti MAC (spostamenti, aggiunte e modifiche) nel cablaggio fisico, non dipenda più dal personale IT dell’utente finale.

Tale questione può diventare problematica se si considera il livello di reportistica di controllo e protezione dei dati che le aziende devono rispet-tare in base alle leggi locali ed interna-zionali, come ad es. la Sarbanes-Oxley (USA) e la Direttiva sulla Protezione dei Dati (UE). Utilizzando un sistema di connettività gestito nel rispetto di queste legislazioni, i provider di servi-zi cloud possono guadagnare massima visibilità sulle modifiche a livello fisico e offrire questo vantaggio al cliente, come livello aggiuntivo di conformità.

Inoltre, la rapida espansione dei servizi basati su cloud sta met-tendo a dura prova l’infrastruttura esistente, tramite la quale sono in-terconnessi server, switch di rete e dispositivi di archiviazione. Il rapi-do aggiornamento tecnologico de-gli apparati attivi richiede che l’in-frastruttura di rete dei Data Center sia adeguatamente progettata e re-alizzata per agevolare l’adozione di nuove architetture e tecnologie.

Dato tutto ciò e considerata anche la necessità di scalare velocemente i servizi e aggiungere costantemen-te nuovi clienti, il tutto garanten-do comunque un livello sostenuto di servizio, il cablaggio dei sistemi cloud può diventare un’enorme sfi-da. L’implementazione di sistemi in rame e fibra pre-terminati può esse-re una risposta efficace, in quanto questi risultano in grado di garanti-re un ottimo livello di performance e tempi di installazione veloci, assicu-rando flessibilità alla rete.

Riconsiderando gli ultimi 25 anni dell’industria delle reti e dell’archiviazione, è evidente che i cambiamenti a livello di aspettative del cliente, tecnologie e legislazione sono stati numerosi. L’installazione di un’infrastruttura gestita e fles-sibile che integri il supporto di una sufficiente quantità di banda larga deve fare però ancora molta strada oggi per evitare numerosi limiti tec-nici e finanziari in futuro.

Il cablaggio dei sistemi cloud

www.te.com/enterprise-eu

Si tratta semplicemente di un servizio disponibile on

demand, fornito da una società di servizi

pubblici tramite uno SLA (Accordo di

fornitura).

A Viva Voce

Il passaggio a un modello basato su cloud può essere una vera sfida

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La rivista di

Con una risoluzione quattro volte superiore a quella del Full HD,

la prima telecamera di sicurezza di rete 4K di Sony, SNC-VM772R, offre una chiarezza e una sensibilità da leader del settore per le applicazioni critiche di videosorveglianza e monitoraggio video.

Grazie all’ampio sensore dell’immagine a elevata sensibilità CMOS Exmor R™ da 1”, al potente motore di elaborazione e all’ottica zoom di alta qualità, l’SNC-VM772R è in grado di effettuare riprese video 4K ricche di dettagli anche in condizioni di quasi completa oscurità.

La maggiore risoluzione 4K offre nuove, interessanti opzioni di monitoraggio. In genere, la videosorveglianza di un’area di grandi dimensioni richiede una telecamera PTZ e diverse telecamere fisse. L’SNC-VM772R è in grado di trasmettere in streaming una visuale complessiva della situazione in bassa risoluzione, oltre a un massimo di quattro visuali in risoluzione nativa 4K di specifiche aree ritagliate della scena; inoltre, consente l’individuazione di più soggetti in movimento. Il registratore da 20 megapixel garantisce la registrazione di immagini statiche di alta qualità con una risoluzione superiore a 4K, consentendo l’esame approfondito di una scena per la ricerca di prove.

Le impostazioni dell’immagi-ne vengono selezionate automatica-mente in base ai requisiti di un’am-

pia gamma di ambienti operativi, oppure possono essere regolate ma-nualmente. Inoltre, è possibile uti-lizzare profili personalizzati per ottenere una flessibilità operativa persino maggiore.

La straordinaria qualità dell’immagine della telecamera vie-ne ulteriormente migliorata grazie a funzionalità quali stabilizzazione dell’immagine ottica, che garanti-sce immagini più stabili, e modali-tà defog, che offre immagini nitide in presenza di foschia. Inoltre, gli illuminatori IR integrati portano le eccellenti prestazioni in condizioni di scarsa luminosità a un livello su-periore, garantendo una copertura ideale di notte.

L’app per smartphone o tablet semplifica e velocizza ulteriormente l’installazione e la configurazione, consentendo la regolazione da remoto del campo visivo.

Questa discreta telecamera mini dome include un design rinforzato impermeabile e funzionalità antimanomissione, che la rendono ideale per complesse applicazioni di sicurezza e videosorveglianza costante sia in interni che in esterni.

www.pro.sony.eu/4ksecurity @SonySonySecurityEU#4KSonySecurity

Le informazioni inserite in questo articolo sono da ritenersi preliminari. Maggiori dettagli saranno disponibili successivamente.

La prima telecamera di sicurezza 4K di Sony: SNC-VM772RRicchezza di dettagli e sensibilità eccellenti per applicazioni di videosorveglianza costante per interni ed esterni

A Viva Voce

www.sony.com

Telecamera di videosorveglianza di rete mini dome a infrarossi 4K rinforzata con ampio

sensore CMOS Exmor R™

Grazie all’ampio sensore

dell’immagine a elevata sensibilità

CMOS Exmor R™ da 1”, al potente motore

di elaborazione e all’ottica zoom di

alta qualità, l’SNC-VM772R è in grado

di effettuare riprese video 4K ricche di dettagli anche in

condizioni di quasi completa oscurità.

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La rivista di

Pillole di Tecnologia

ZyXEL dispone di una gamma di soluzioni di security denominata Next Generation Firewall che si distingue

per la capacità di rispondere efficacemente alle nuove sfide tecnologiche cui le aziende devono far fronte.

I Next Generation Firewall di ZyXEL sono dotati di tutte le caratteristiche necessarie a supportare le aziende in ambito di sicurezza della rete, offrendo loro, oltre alle funzionalità classiche di UTM, servizi avanzati, quali: application intel-ligence, antivirus, IDP, content filtering, antispam, wireless controller, access point, VPN gateway, unified policy e sup-porto single sign-on.

Questa nuova gamma costituisce un sistema di sicurezza completo, affidabile e flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze di aziende di qualsiasi dimensione, con un costo di implementazione e di gestione contenuto.

Sono disponibili tre famiglie di prodotti, con caratteristi-che diverse in base al contesto applicativo: la serie Perfor-mance, per aziende fino a 25 utenti, la serie Advanced per aziende fino a 200 utenti e la serie Extreme, per realtà fino a 500 utenti. Sul mini sito dedicato è possibile trovare in-formazioni e approfondimenti sull’intera gamma.

www.usg.zyxel.it

Disponibili tre famiglie di prodotti, con caratteristiche diverse in base al contesto applicativo

ZyXEL Next Generation Firewall, mai più barriere solo Security

Prima di implementare le soluzioni di Teldat, Telefónica utilizzava come linea di resilienza ISDN a

128Kbps o 64Kbps. Il passaggio della linea principale sulla banda larga (da ADSL a banda stretta a FTTH/Fibra) ha por-tato a un aumento dei clienti e relativo incremento di dati sulle linee di failover. A questo punto, ISDN non era più adeguata: era necessario un sistema di failover che offrisse un backup adeguato. Un altro punto da risolvere sia per il reparto pre-vendita, che per il reparto post-vendita era riuscire a calcolare con precisione i costi effettivi dell’installazione e quelli finali per l’attivazione del failover. Telefónica ha optato, ritenendolo il migliore, per un sistema di failover di tipo cellulare.

L’introduzione del Teldat-4Ge con HSPA + o con resilienza LTE, in base al tipo di servizio richiesto dal cliente, ha soddi-sfatto tutte le esigenze di Telefónica. Il Teldat-4Ge è un dispositivo di backup standard compatibile con qualsiasi router aziendale, viene posizionato dove la co-pertura cellulare è migliore, ha un design elegante, è “fanless”, può essere installato a parete e funziona su PoE: una caratte-ristica unica, quest’ultima, rispetto a prodotti concorrenti. La comunicazione tra il router della linea principale e il Teldat-4Ge è realizzata creando uno scenario LAN virtuale di livello 2 via Ethernet e protocolli standard. La gestione generale del Teldat 4Ge è interna al router della linea principale.

Il Teldat-4GE è compatibile con qualsiasi modello di router aziendale e viene installato da Teléfonica sui router di linea principale attivi e in nuovi progetti per utenti finali.

Telefónica: uno fra i più importanti Provider telefonici al mondo sceglie Teldat Telefónica, società di telecomunicazioni spagnola con sede a Madrid, è uno dei maggiori Provider al mondo con più di 300 milioni di accessi

www.teldat.comwww.zyxel.it

80

ProSAFE WC9500 di NETGEAR è il primo Wireless Controller in grado di gestire fino a 600 Acess Point

e 36,000 client simultaneamente per cluster (stack da 3 Controller). Inoltre, offre una localizzazione “ultra-fast” degli Access Point, funzionalità Layer 2 e Layer 3 per il fast roaming, connettività 10 Gigabit, un Captive portal per l’ac-cesso Guest e un’architettura completamente distribuita.

Progettato per essere semplice da gestire, permettere agli utenti di configurare il sistema in pochi minuti ed è compa-tibile con lo standard 802.11ac per soddisfare tutte le esi-genze delle reti wireless di oggi.

Grazie alla garanzia a vita, la sostituzione NBD dell’Har-dware a vita e il supporto tecnico via chat a vita, potrete accedere a un’ampia gamma di servizi di supporto. Questo garantirà una protezione completa del vostro investimen-to, riducendo i rischi di malfunzionamento dell’Hardware.

Il primo Wireless Controller a elevata capacità a un prezzo conveniente per le PMI

Netgear ProSAFE WC9500

G li armadi rack Serie Master Evo prodotti da FCM sono contenitori smontabili di dimensioni

medio/grandi per l’installazione a pavimento. Presentano una struttura portante piegata e saldata, con parti assemblate tramite viti e dadi.

Realizzati in lamiera d’acciaio di diverso spessore (a secon-da delle esigenze), sono dotati di una porta anteriore in ve-tro temperato antinfortunistico (secondo la normativa UNI 7142), apribile a 180°, provvista di chiusura a leva e serratura con chiave. Il pannello posteriore e i pannelli laterali a tutta altezza sono facilmente rimovibili.

Il tetto smussato e fessurato, per l’aerazione naturale, è predi-sposto per l’installazione di ventole per l’aerazione forzata; la flangia è rimovibile per l’ingresso cavi.Il fondo forato permette un facile inserimento dei cavi; è pos-sibile chiuderlo, totalmente o parzialmente, tramite apposite piastre (disponibili a coppie).

I montanti 19” anteriori e posteriori in acciaio zincato sono re-golabili in profondità con continuità e forati secondo lo stan-dard IEC 297-1, con segnalazione delle unità.

Tra le altre caratteristiche si segnalano: zoccolo alto mm. 100, con pannelli laterali rimovibili; punto di messa a terra; con-tinuità elettrica tra le varie parti dell’armadio; grado di pro-tezione IP30, secondo la norma EN 60529; verniciatura con polveri epossidiche colore RAL9006, con effetto satinato.Le portate nette (componenti installati) vanno dai 300 kg de-gli armadi fino a 28 Unità, ai 400 kg degli armadi più alti.

Armadi rack serie master evo: gli ‘smontabili’ di FCM

Pillole di Tecnologia

Indicati per l’installazione di componenti attivi e passivi: tutta la qualità del made-in-Italy

www.fcmcarpenterie.comwww.negear.it

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La rivista di

Soluzioni

Datwyler offre una gamma di sistemi di cablaggio la più completa possibile. Qualunque sia la vostra esigenza, siamo in grado di soddisfarla con la pro-posta più mirata.

Sistemi schermati: • Classe FA/Cat. 7A • Classe F/Cat. 7 • Classe EA/Cat. 6A

• Classe E/Cat. 6 • Classe D/Cat. 5eSistemi non schermati: • Classe E/Cat. 6 • Classe D/Cat. 5e

Completano l‘offerta di Datwyler: sistemi completi in fibre ottiche di ogni tipo e componenti per Fonia.

A prova di futuro

Datwyler è tra i principali costruttori e promotori al mondo di soluzioni di cablaggio strutturato capaci di supportare la trasmissione di dati alla velocità di 10 Gb/s. In particolare i sistemi di Classe EA/Cat. 6A stanno riscuotendo un significativo successo di mercato e Datwyler propone, fin dalla nascita di questo segmento emergente, un sistema tanto affidabile sotto il profilo delle prestazioni quanto competitivo sotto l‘aspetto della tecnica d‘installa-zione e dell‘economicità.A questa si affianca, specialmente per il settore dei Data Centre, la soluzione di Classe FA/Cat. 7A, che rappresenta lo stato dell‘arte del cablaggio e che offre, in prospettiva, la possibilità di supportare trasmissioni fino a 40 Gb/s.

CABLAGGI STRUTTURATISU MISURA

Dätwyler Cabling Solutions AGGotthardstrasse 316460 Altdorf / SvizzeraT +41 41 875-1268F +41 41 [email protected] www.cabling.datwyler.com

Cent’anni di qualità svizzera.

Lo Sai Che

Whad Cab sono gli UPS monofase Legrand per cabine di trasformazione. Si tratta di UPS on line doppia conversione per l’alimentazione e la protezione delle cabine di trasformazione MT/BT. Le potenze erogate di 1250 VA e 2500 VA, garantiscono un’alimentazione elettrica ottimale per le

bobine di sgancio e per i relè di protezione dei quadri MT. Per entrambi i modelli sono disponibili cabinet batterie aggiuntivi che consentono di allungare l’autonomia fino a 3h. Tutti i prodotti della gamma sono conformi alle normative CEI 0-16.

Lo sai che...

Panduit introduce il nuovo cavo Advanced MaTriX con un diametro di soli 7,1 mm per la versione 23 AWG (Channel link 100 m) e 6,1 mm per la versione 26 AWG (Channel link 70 m).Il cavo fa parte della linea TX6A™ 10Gig™ UTP in rame che utilizza tecnologia avanzata MaTrix e comprende connettori,

patch cords e patch panel, per offrire sluzioni di connettività completa.Fornisce un’eccellente sop-pressione della diafonia aliena (PSANEXT e PSAA-CRF); migliora la flessibilità di installazione consentendo l’organizzazione dei cavi in canalizzazioni già esistenti.

Lo sai che...

snom è coinvolta in un progetto che vede il più grande distretto scolastico elementare della California, con oltre 29.000 allievi, dotarsi gradualmente di Microsoft Lync (a breve Skype for Business) e di oltre 3000 terminali IP snom UC edition della serie 7xx. La migrazione dalla piattaforma VoIP

tradizionale a Lync assicurerà a tutti gli istituti scolastici strumenti adeguati per una collaborazione ottimale. I telefoni VoIP snom 715 e 725 hanno appena ottenuto la certificazione per Lync e Skype for Business.

Lo sai che...

EnGenius offre fin da ora una gamma completa di disposi-tivi con il pieno supporto allo standard 802.11ac con veloci-tà superiori al Gigabyte.I vantaggi rispetto ai prece-denti standards sono una standardizzazione della fun-zionalità di beamforming compatibile anche tra dispo-sitivi di brand diversi, il multi

user MIMO per ottimizzare il traffico dati su radio e una maggiore spaziatura radio.Si suggerisce già da ora l’im-plementazione di questo standard nelle nuove reti wi-reless in quanto tutte le pre-visioni indicano come prossi-ma la disponibilità di questo standard in tutti i nuovi di-spositivi mobili.

Lo sai che... www.engeniustech.com

www.snom.com/it

www.bticino.it - www.legrand.it

www.panduit.com

83

La rivista di

OfficeServ 7000 è una gamma di Sistemi di Comunicazione inno-

vativi che integra le tecnologie telefo-niche tradizionali con quelle IP e Wi-Fi, creando dei sistemi omogenei in termini di innovazione tecnologica.

Il risultato è un sistema di co-municazione in grado di forni-re soluzioni differenti, a secon-

da delle esigenze del cliente.Grazie ai progressi e agli in-vestimenti di Samsung in Ri-cerca e Sviluppo, la gammaOfficeServ 7000 può essere oggi considerata più evoluta, semplice ed affidabile rispetto a soluzioni com-poste da differenti moduli separati.I sistemi OfficeServ 7000 suppor-tano un’ampia gamma di telefoni multifunzione digitali o IP, con so-fisticate funzionalità, alcune stan-dard, altre opzionali, in grado di garantire l’ottimizzazione delle vo-stre soluzioni di comunicazione.I telefoni dispongono di tasti pro-grammabili che consentono agli utenti di memorizzare le fun-

zioni desiderate e attivarle con la semplice pressione di un ta-sto, garantendo una estrema semplicità di accesso ai servizi.La nuova gamma di telefoni IP Samsung serie SMT-i vanta un design innovativo, premiato col prestigioso “iF Communication Design Award”, ed evoluti servizidi Unified Communication (UC) per soddisfare tutte le esigenze aziendali.

Supportano un’ampia gamma di telefoni multifunzione digitali o IP, con sofisticate funzionalità, alcune standard, altre opzionali

Sistemi di comunicazione serie OfficeServ 7000

tlc.samsung.it

Publiredazionale

RiMatrix S: il primo data centre prodotto in serie. Facile da installare e pronto all’uso.

Make easy.

www.rittal.it

Allied Telesis, leader nell’IP networking, amplia la sua già

famosa gamma di switch xSeries grazie alla nuova serie di switch x930 ad alte prestazioni. La nuova serie - che si compone di cinque modelli, che presentano una varietà di configurazioni di porte che supportano anche uplink 10 Gigabit e la potenza di Allied Telesis Virtual Chassis Stacking (VCStack™) - offre tutta la flessibilità e le prestazioni adatte alle esigenze di aggregazione e distribuzione delle applicazioni core.

La Serie x930 supporta Allied Telesis Management Framework™ (AMF), la tecnologia esclusiva Allied Telesis che consente alle aziende di abbassare i costi operativi e aiuta gli amministratori IT a ridurre i carichi di lavoro quotidiani.

Automatizzando molte attività di gestione comuni, quali la modifica delle configurazioni, l’aggiornamento del firmware, l’estensione della rete o la sostituzione di unità danneggiate, AMF consente di utilizzare un’interfaccia di gestione unificata e zero-touch per l’installazione e il recovery dei dispositivi.

Grazie ad AMF gli ICT manager possono risparmiare notevole tempo e denaro - un grande vantaggio laddove sono utilizzati un gran numero di switch distribuiti in un campus. Questa nuova serie di switch consente, inoltre, di unificare, su una singola piattaforma, la gestione delle reti cablate e wireless, riducendone la complessità e ottimizzandone

l’amministrazione.

Il Wireless Manager di Allied Telesis può essere un’applicazione integrata all’interno della Serie x930, per ridurre ulteriormente i costi e migliorare i livelli di servizio di tutta l’infrastruttura wireless.

Quando il Wireless Manager è gestito in sinergia con AMF, i benefici di un’interfaccia di gestione unificata si estendono a tutta la rete cablata e wireless, semplificando l’amministrazione e la manutenzione della rete wireless.

In qualità di switch di distribuzione, la serie x930 è

ideale per le medie e grandi aziende come università, ospedali ed enti della Pubblica Amministrazione in quanto offre un’estrema flessibilità delle configurazioni unita ai benefici della tecnologia VCStack di Allied Telesis.

Con l’intelligenza di AMF e il supporto del Wireless Manager, inoltre, la serie x930 è uno switch di core ideale per le aziende di piccole e medie dimensioni, proprio perché in grado di ridurre i costi operativi, attraverso l’automazione della rete e la capacità di integrare le reti cablate e wireless in un’unica piattaforma.

La Serie x930 è dotata di funzioni per la resilienza, affidabilità e flessibilità:

160G di stacking links e stackable •fino a 8 unità, per un backbone resiliente ad alta velocità, ideale per le applicazioni campus distribuite o scenari dual-core di disaster recovery.

Doppio alimentatore •hotswappable che garantisce una facile manutenzione e servizio non-stop, ma anche opzioni PoE+, per consentire di adeguare l’alimentazione alle esigenze concrete del cliente.

Il modello AT-x930-24GSTX •ha 24 porte combo in rame e 24 porte combo in fibra, per le applicazioni in cui è essenziale la flessibilità delle connessioni in fibra e rame

La serie X930 è una piattaforma •a prova di futuro poiché SDN-ready e con software aggiornabile per supportare 40G Ethernet

Per maggiori informazioni sulla Serie x930: alliedtelesis.com/switches/x930

I nuovi switch di distribuzione ad alte prestazioni hanno funzionalità di Unified Management

Allied Telesis presenta la serie di switch x930

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RiMatrix S: il primo data centre prodotto in serie. Facile da installare e pronto all’uso.

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www.alliedtelesis.it

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La rivista di

Sono ormai finiti i tempi in cui i reparti IT imponevano quale tipo

di dispositivo mobile era autorizzato ad accedere alla rete. Le policy Bring Your Own Device (BYOD) da un lato consentono oggi l’aumento della produttività e della soddisfazione dei dipendenti, dall’altro mettono a dura prova le reti aziendali.In particolare, sono le reti legacy, presenti in campus e filiali, a risultare poco idonee a questa nuova tendenza. Ma quali sono i limiti delle reti legacy nel supportare un approccio di tipo BYOD? E quali le nuove esigenze?Le cause dei limiti imposti dalle reti legacy al BYOD sono quattro:

1. Rigidità: sono state progettate perché fosse l’IT a gestire utenti e percorsi. I dipendenti non possono personalizzare il loro modo di usare la rete, il che va a svantaggio della produttività. 2. Limiti di sicurezza: sono state realizzate con confini ben definiti ma ora presentano rischi per la sicurezza poiché gli utenti si connettono con dispositivi mobili che non esistevano quando la rete è stata progettata.3. Complessità: per modificare la configurazione della rete sono necessari tempo e tanto lavoro perché bisogna generare degli script e modificare la CLI (Command Line Interface). Le reti sono più complesse perché la trasmissione di dati, video e voce deve avvenire in modo fluido, anche con il wireless.4. Lentezza della rete a tre livelli: questo tipo di rete è stata progettata quando la maggior parte dei dipendenti utilizzava un computer desktop e il wireless era ancora privilegio di pochi dirigenti. Rispetto all’architettura a due livelli, quella a tre livelli rallenta la rete,

perché ad ogni utilizzo richiede un hop aggiuntivo.Nuove esigenze con l’avvento del BYODOggi un singolo utente può disporre di computer, laptop, tablet e smartphone, tutti collegabili alla rete, anche contemporaneamente e si aspetta prestazioni costanti, sia che che si connetta alla rete dalle sale riunione o dagli spazi comuni. L’architettura di rete classica non può sostenere questa trasformazione.Anche il migliore dei firewall non è in grado di fornire la totale protezione dai dispositivi sconosciuti. La sicurezza non può più limitarsi a proteggere i confini esterni della rete; deve essere applicata in tutti i punti della rete in cui gli utenti si collegano. Le modifiche alle reti legacy sono sempre state apportate a mano, tramite CLI. Tuttavia, il numero dei nuovi dispositivi fa sì che ciò non sia più possibile.Le tecnologie altamente collaborative, come la virtualizzazione, la collaborazione in video, il VoIP e la collaborazione fra gruppi di lavoro, richiedono reti a bassa latenza. Si pensi al caso della virtualizzazione dei desktop: i dati e le applicazioni risiedono nel cloud, il che significa che il dispositivo deve essere connesso al server basato su cloud ogni volta in cui l’utente deve utilizzare le applicazioni. Ma questo processo, con la vecchia architettura a tre livelli che richiede un hop aggiuntivo sulla rete, risulta estremamente lento.Best practice per reti BYODLa complessità che il BYOD sembra aggiungere alla rete potrebbe essere scoraggiante, in realtà può risultare un’ottima occasione per ripensare la propria rete semplificandola. Riprogettare la propria rete con

un’architettura a due livelli consente di avere una maggiore larghezza di banda e un throughput più veloce. Una Software Defined Network può essere riconfigurata in modo semplice soddisfacendo le esigenze in continuo mutamento dell’utenza.Strumenti di nuova generazione possono ridurre il rallentamento della rete; una rete aggiornata è più flessibile e scalabile e straordinarie applicazioni di gestione della rete possono mostrare agli amministratori con esattezza quali dispositivi sono collegati, a quali dati stanno cercando di accedere e quanto sono sicuri, il tutto da una piattaforma a schermata singola.

Semplice, scalabile, sicura: una soluzione BYOD completa da HPLa soluzione HP Bring Your Own Device (BYOD) fornisce una via robusta, semplice, sicura e scalabile per le vostre aziende per consentire agli utenti di accedere alle informazioni dai loro dispositivi personali. Questa soluzione fornisce gli elementi essenziali per un accesso sicuro alla rete e va anche oltre, creando una rete cablata e wireless unificata facile da gestire, scalabile per adattarsi all’aumentare del numero di device personali, e pronta per il software defined networking (SDN). Affrontare la sfida del BYOD diventa semplice con HP.

La soluzione completa per il BYOD di HP garantisce tutti i vantaggi del Bring Your Own Device e una rete unificata pronta per il ‘software defined networking’

Riprogettare la rete per il BYOD

Publiredazionale

www.hp.com/it/networking

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La rivista di

Nel corso degli ultimi 15 anni, l’avvento di Internet

ha ridefinito il modo di lavorare anche in ambito industriale e si prevede che nei prossimi 10 anni l’IoT (Internet of Things – letteralmente l’Internet delle cose) rivoluzionerà radicalmente i settori manufatturiero, dell’energia, dell’agricoltura, dei trasporti e altri settori industriali fondamentali per l’economia.

Soprannominato Industrial Internet (delle cose), questa ultima ondata di tecnologia porterà opportunità senza precedenti, insieme a nuovi rischi, per le imprese. Essa combinerà la portata globale di Internet con una nuova abilità di controllare direttamente il mondo fisico, comprese le macchine, le fabbriche e le infrastrutture che definiscono lo scenario moderno. Sebbene l’Industrial Internet sia agli arbori, i cambiamenti che porterà saranno diffusi, ridefinendo il ruolo delle organizzazioni e dei Paesi nell’economia globale e diventerà un fattore chiave per la crescita, l’occupazione e la competitività. L’integrazione dell’ IT con l’auto-mazione introduce la necessità di una maggiore sicurezza, la facilità d’uso, una rapida implementazione e l’infrastruttura di rete adeguata a supporto.

Per questo motivo Panduit sta collaborando con i leader di settore per creare soluzioni, architetture e servizi che consentano di ridurre i rischi, migliorare le performance operative, l’affidabilità e implementare con successo reti e architetture EtherNet.

Questo risultato è ottenuto mediante:

soluzioni di infrastruttura •fisica di rete ottimizzate per ridurre i rischi e aumentare la produttività in azienda;

la collaborazione efficace tra •produzione e IT, fornendo una guida alla progettazione per l’allineamento della rete industriale fisica e logica;

soluzioni integrate e •interoperabili, strumenti e servizi per semplificare la progettazione e l’implementazione di una rete EtherNet per una maggiore gestione del rischio.

L’utilità dell’IoT può essere grande come la vostra immaginazione, ma di seguito citiamo alcuni esempi sui potenziali di utilizzo dell’Internet of Things:

Quality Intelligence: aggiunta di •nuove variabili di qualità e dati più precisi per il monitoraggio della produzione in tempo reale e il controllo statistico di processo al fine di anticipare variazioni non previste.

Gestione degli asset: aggiunta •di nuove variabili per il monitoraggio delle prestazioni degli impianti, previsione dei guasti e relativi avvisi.

Sicurezza: personale con •dotazioni elettroniche collegate, in grado di monitorare gli indicatori di salute e sicurezza chiave, quali la temperatura corporea o l’esposizione a elementi pericolosi.

Nel prossimo futuro ci aspettiamo di vedere di più l’uso di sensori intelligenti e dispositivi in ambiente industriale, fornendo enormi quantità di nuovi flussi di dati che possano essere utilizzati per tutta la catena del valore. Per questa ragione negli ultimi anni sono nate nuove organizzazioni per supportare e accelerare i cambiamenti previsti dall’IoT.

Tra queste possiamo annoverare Industrial IP Advantage, Industrial Internet Consortium (IIC) e ODVA che coinvolgono le più grandi aziende del settore, quali Cisco, Panduit, Rockwell Automation, AT&T, GE, IBM e Intel. Le aziende citate stanno lavorando allo sviluppo di soluzioni per aumentare la sicurezza in fabbrica e alla creazione di nuovi standard e modelli di riferimento sostenibili.

L’Industrial Internet porterà opportunità senza precedenti, insieme a nuovi rischi per le imprese

Soluzioni Panduit per l’Internet of Things in fabbrica

www.panduit.com

Publiredazionale

Armadio per cablaggio industriale

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La rivista di

Thera Technology nasce nel 2008 con l’obiettivo di dar vita a una

società in grado di offrire servizi IT a 360°. Nel corso degli anni si è svi-luppata principalmente nel campo della progettazione e installazione di impianti tecnologici, con particolare attenzione al settore congressuale.

Thera Technology è fin dal 2008 partner tecnologico di Fiera Milano Congressi S.p.A. Quest’ul-tima ha in gestione il Milano Con-gressi Centre (MiCo) composto da 2 padiglioni di Fiera Milano City battezzati nel 2011 come MiCo Nord e MiCo Sud. Il rapporto con Fiera Milano Congressi S.p.A. prevede un servizio di assistenza solo ed esclu-sivamente per gli uffici. Attraverso un supporto professionale, di qua-lità e di crescente fiducia, il legame tra le due aziende si è fortificato fa-cendo divenire Thera Technology IT Manager del core business (eventi congressuali), nonché dell’area di back office (Azienda Fiera Milano Congressi).

Chiediamo al Sig. Massimo Scolaro, Legale Rappresentante di Thera Technology, quali sono stati alcuni degli ultimi casi applicativi che hanno visto la collaborazione con EDSlan.

Avete rifatto alcuni padiglio-ni di Fiera Milano Congres-si usando soluzioni Panduit. Cosa avete fornito e installato in particolare?

“Abbiamo utilizzato il brand Panduit per l’ammodernamento tecnologico della parte passiva del network dei padiglioni MicoNord e MicoSud, da cat. 5 a cat. 6 e da fi-bra ottica multimode a fibra otti-ca singlemode. In particolare sono stati impiegati componenti pas-sivi quali patch panel, patchcord, cavoUTP, frutti RJ45, pigtails e bus-sole. La scelta di Panduit è avvenu-ta in quanto è sinonimo di ottima qualità, ciò si sposa con la filosofia di Thera Technology di soddisfa-re le esigenze dei propri clienti con installazioni che garantiscono uno standard qualitativo elevato.”

Siete partner tecnologico di Smau. Ci spiega qual è il vostro livello di collaborazione?

“Occorre fare una premessa. SMAU, essendo un evento IT-Ba-sed, ha storicamente dovuto affron-tare problemi di connettività WiFi in ogni roadshow. Detto ciò siamo stati coinvolti in una “sfida” fina-lizzata alla fornitura di connettivi-tà WiFi per gli espositori di qualità eliminando le varie problematiche riscontrate in passato. Thera Tech-nology si è incaricata di progettare ad-hoc (ove la location lo permette-va) un sistema WiFi di alta affida-bilità partendo dall’evento svoltosi

presso Fiera Milano City.Nella progettazione sono stati iden-tificati due brand: WatchGuard Firebox M400 con gli AP 200 e Aruba Istant AP 105. La scelta è scaturita dalle elevate performan-ce di entrambi e dalla semplicità di montaggio e management dei due sistemi. L’ottimo risultato ottenuto ha trasformato la “sfida” in una part-nership tra le aziende. Tale legame non si basa sull’aspetto economico (compravendita del servizio WiFi), ma su un rapporto di scambio siner-gico e proficuo per entrambe le par-ti: Thera Technology fornisce con-nettività e assistenza sul WiFi e ha per “controvalore” uno spazio espo-sitivo all’interno di tutti i roadshow come vetrina commerciale.”

Avete anche a che fare con EXPO. Cosa è stato fatto, cosa avete implementato?

“Grazie all’intensa collabora-zione con Fiera Milano Congressi, e avendo quest’ultima in gestione due padiglioni (Conference Centre e Auditorium) nell’area EXPO, Thera Technology è stata incaricata di pro-gettare e creare l’infrastruttura di network e il sistema WiFi dei padi-glioni. È stato realizzato il cablaggio strutturato e forniremo assistenza tecnica in oltre 300 eventi che si svolgeranno da oggi sino alla chiu-sura di Expo2015.”

Partner tecnologico di Fiera Milano Congressi, Thera Technology fornirà assistenza tecnica in oltre 300 eventi che si svolgeranno sino alla chiusura di Expo2015

Thera Technology, servizi IT a 360 gradi

www.www.theratechnology.it

Publiredazionale

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Come trovare nuove fonti di guadagno

www.flukenetworks.com

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In u n r e c e n t e sondaggio di Fluke

Networks, a cui hanno partecipato più di 800 installatori, il 44% di essi ha indicato di aver dovuto testare alcuni collegamenti una seconda volta poiché erano stati utilizzati i limiti sbagliati. Il 37% ha detto di dover gestire letture di attenuazione negativa nelle fibre; ottenere una lettura di attenuazione negativa in una fibra è come registrare un tempo negativo in una corsa sui 100 metri: è evidente che qualcosa non va! Il tempo complessivo per la soluzione di queste problematiche è stato stimato in più di 45.000 per ogni mese. Un tester più rapido può ridurre solo di poco il tempo da dedicare alla risoluzione di questi problemi. Una soluzione più efficace consiste nell’eliminarli completamente.

Test dei cavi a prova di errore

CertiFiber® Pro - Accelera ogni fase del processo di certificazione dei cavi in fibra ottica

CertiFiber Pro rileva l’attenuazione ottica eseguendo un test automatico

in soli 3 secondi su due fibre in due lunghezze d’onda, misurandone la lunghezza com-plessiva e calcolan-done il budget di at-tenuazione. Basato sulla piattaforma Versiv, CertiFiber

Pro offre test e report di livel-lo 1 (di base) o livello 2 (estesi) se utilizzato insieme al modulo OptiFi-ber Pro. Il pratico modulo quad sup-porta reti in fibre ottiche multimo-dali e monomodali ed è conforme a Encircled Flux. È possibile analizza-re i risultati dei test e creare report professionali utilizzando il software di gestione LinkWare.

DSX-5000 CableAnalyzer™ - Accelera ogni fase del processo di certificazione dei cavi in rame

DSX-5000 CableAnalyzer migliora l’efficienza della certificazione delle reti in rame con una velocità senza precedenti nei test in categoria 6A e classe FA, rispondendo al requisito di precisione di livello V standardizzato IEC. Il sistema di gestione ProjX aiuta ad assicurare la corretta esecuzione dei test fin dal primo intervento ed a controllarne l’avanzamento. Supporta la suite completa di standard per la resistenza bilanciata essenziali al Power over Ethernet (PoE): IEC61935-1 e 11801-1-4, IEEE 802,3af, IEEE 802,3at e

ANSI/TIA/EIA-568-C.2.

OptiFiber® Pro OTDR – Creato per le aziende

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Poiché i progressi tecnologici consentono ora di certificare i cablaggi in pochi secondi, si potrebbe pensare che non sia possibile migliorare ulteriormente questo aspetto del processo di installazione. Non è così!

91

La rivista di

Internet ha portato indiscussi van-taggi ma anche nuove minacce

alla produttività, che possono pro-venire dall’esterno ma anche e mol-to spesso dall’interno dell’organiz-zazione aziendale.

Alcune stime fanno ritene-re che circa il 75% dei furti di dati complessivi avvengano da parte di dipendenti (basti pensare alla copia del database dei clienti da parte di un dipendente prima di passare alla concorrenza).

Senza però giungere alla com-missione di veri e propri reati, vi sono anche altre forme dispersive di efficienza produttiva causate da prassi come l’accesso alla rete per finalità extra lavorative, i cui costi non si limiteranno solo alla perdi-ta di risorsa produttiva ma anche ai danni provocati dall’imprudente attività svolta in rete dal lavoratore (introduzione di virus informatici, gestione di ulteriore spam ma an-che, ad esempio, minacce di discri-minazioni interne ecc.).

E’ quindi evidente come il cyberloafing (o ozio telematico) po-trebbe costituire non soltanto una perdita economica ma anche de-generare in problemi connessi con la responsabilità dell’azienda ver-so i lavoratori (art. 2087 cod. civ.: “l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del la-voro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei presta-tori di lavoro”) oppure dell’azienda verso i terzi in ragione del compor-tamento dei propri dipendenti.

La soluzione al problema ap-parirebbe in sé abbastanza sempli-ce: esistono programmi informatici a basso costo (quando non addirit-tura gratuiti) che consentono di mo-nitorare il traffico da e verso i propri server, i propri siti e le proprie pagi-ne internet (comprese quelle sui so-cial network e sulle app di messag-gistica), con un livello di dettaglio che può spingersi all’identificazione fisica delle controparti in rete e alla loro profilazione.

Quando però tale attività vie-ne realizzata dal datore di lavoro nei confronti dei dipendenti, essa è automaticamente illegittima ai sen-si degli articoli 4 e 8 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970) e delle regole del Codice della Privacy (L. 196/2003), poiché consentirebbe al datore di lavoro di esercitare una sorveglianza remota e continua-tiva nei confronti dei dipendenti, verificando diligenza e correttezza nell’adempimento delle loro man-sioni.

Il divieto si estende anche ai cosiddetti “controlli difensivi”, cioè quelli diretti a prevenire la commis-sione di illeciti da parte del dipen-dente infedele, anche se recentissi-me elaborazioni giurisprudenziali ne hanno contemplato l’ammissibi-lità.Certo è però difficile valutare pre-ventivamente se si è in presenza di un sospetto sabotatore (che quindi potrebbe essere “profilabile”) o di un normale fannullone.

Qualsiasi iniziativa di con-trollo del datore di lavoro deve par-tire comunque da un assunto: può essere realizzato attraverso metodi

a cura dell’Avv. Claudio Rossi

Attivo dal 2000 nel settore del diritto civile e commerciale, quello dell’Avv. Claudio Rossi è uno studio legale nel senso più classico del termine. “Credo che per affrontare in modo soddisfacente le odierne e più disparate problematiche giuridiche che coinvolgono la vita imprenditoriale e personale di ciascuno, sia necessario un rapporto diretto e personalizzato”.

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Qualsiasi iniziativa di controllo del datore di lavoro deve essere realizzato attraverso metodi leciti

Cyberloafing

Il Forum di EDSlan

92

Il Forum di EDSlan

leciti, conosciuti e trasparenti, in-formando preventivamente i dipen-denti dell’eventualità che vengano sottoposti a controllo.

La soluzione individuata da alcune aziende è la predisposizione di un regolamento interno (la cosid-detta policy aziendale, di cui dev’es-sere data ampia conoscenza ai lavo-ratori) che chiarisca in dettaglio i comportamenti leciti, quelli tollerati e quelli invece vietati e sanzionati, individuando altresì preventiva-mente i software in grado di bloc-care determinate tipologie di siti, di chat e di download.

Anche il Jobs Act (L. 10.12.2014 n. 183) sembra che in un futuro assai prossimo possa giunge-re in aiuto.

Tra le varie altre disposizioni, l’art. 1, c.7, lett. F, contempla una specifica delega al Governo riguardo “la revisione della disciplina dei con-trolli a distanza sugli impianti e su-gli strumenti di lavoro”, da attuarsi

alla luce dell’evoluzione tecnologica e rendendo compatibili “le esigenze produttive e organizzative dell’im-presa con la tutela della dignità e della riservatezza dei lavoratori”.

Sembra dunque che il legi-slatore dia finalmente segni di aver colto la colossale asimmetria ormai esistente tra tecnologia e legge, rin-

viando però il suo intervento a de-creti attuativi di cui non si conosce ancora il contenuto.

È facile prevedere che il per-corso per individuare tali contenuti non sarà particolarmente breve, in quanto manca totalmente una disci-plina specifica ed unitaria.

Neppure a livello europeo esi-stono oggi linee-guida certe e la revi-sione della direttiva sulla protezione dei dati personali procede dal 2012 con sorti alterne, spesso soggette agli impulsi ed alle impressioni del momento (in ultimo quelle successi-ve all’attentato di Parigi).

INTERNET HA PORTATO

INDISCUSSI VANTAGGI

MA ANCHE NUOVE

MINACCE ALLA

PRODUTTIVITÀ, CHE

POSSONO PROVENIRE

DALL’ESTERNO MA

ANCHE E MOLTO

SPESSO DALL’INTERNO

DELL’ORGANIZZAZIONE

AZIENDALE.

93

La rivista di

Come avevamo anticipato nel precedente articolo pubblica-

to su EDSlan Informa n. 1/2015, la Legge di Stabilità 2015 ha apporta-to delle novità all’art. 17 del D.P.R. 633/1972, introducendo nuove ipo-tesi di applicazione del meccanismo del reverse charge sostanzialmen-te in tre settori di attività: il setto-re edile, il settore energetico ed il settore della grande distribuzione. Per quanto riguarda il settore dell’edilizia, la nuova lettera a-ter) dell’art. 17 del D.P.R. 633/1972 pre-vede che dovranno assolvere l’IVA mediante il reverse charge le “pre-stazioni di servizi di pulizia, demo-lizione, installazione di impianti e completamento relative ad edifici”.La nuova normativa ha desta-to sin dal principio alcuni dubbi interpretativi, i quali sono stati chiariti dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 14/E del 2015.

Per quanto riguarda l’ambito soggettivo, la

Circolare conferma che il sistema del reverse charge si applica a prescindere dalla circostanza che le prestazioni siano rese:

dal subappaltatore nei confronti 1.delle imprese che svolgono l’at-tività di costruzione o ristruttu-razione di immobili, ovvero nei confronti dell’appaltatore prin-cipale o di un altro subappalta-tore; nei confronti di un contraente 2.generale a cui venga affidata dal committente la totalità dei lavo-ri.

Inoltre, la Circolare specifica che tale sistema si applica anche a pre-

scindere dal rapporto contrattuale stipulato tra le parti ed a prescindere dalla tipologia di attività esercitata.Per quanto riguarda l’ambito ogget-tivo, la Circolare, nell’individuare le prestazioni alle quali è applica-bile il reverse charge, conferma che debba farsi riferimento unicamente ai codici attività della Tabella ATE-CO 2007, sezione F. Tale criterio deve, quindi, essere assunto al fine di individuare le prestazioni di pu-lizia, demolizione, installazione di impianti e completamento relative ad edifici. Occorre comunque tener presente che i soggetti passivi che rendono i servizi di cui alla lettera a-ter), devono applicare il reverse charge indipendentemente dalla circostanza che si tratti di prestatori che operano nel settore edile e dal fatto che si tratti di contratto di ap-palto o subappalto. Devono, invece, ritenersi escluse dal reverse charge le forniture di beni con posa in opera in quanto tali operazioni, ai fini IVA, costituiscono cessioni di beni e non prestazioni di servizi, poiché la posa in opera assume una funzione acces-soria rispetto alla cessione del bene.

Al fine di meglio delineare l’ambito applicativo della norma in commento, la Circolare ha definito anche il significato da attribuire alla parola “edificio”, definen-dolo come “un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologi-ci che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che delimita un edificio può confinare con tutti o alcuni di questi elementi:

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a cura del Dott. Rag. Roberto Gabana

Chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate

Estensione del reverse charge nell’ambito del settore edile

La Voce del Commercialista

94

l’ambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine può riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edi-ficio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unità immo-biliari a sé stanti”. Sulla base della ricostruzione sopra operata, si ritie-ne dunque che non rientrino nella nozione di edificio e vadano quindi escluse dal meccanismo del reverse charge le prestazioni di servizi di cui alla lettera a-ter) aventi ad oggetto, ad esempio, terreni, parti del suo-lo, parcheggi, piscine, giardini, etc., salvo che questi non costituiscano un elemento integrante dell’edificio stesso (ad esempio, piscine collocate sui terrazzi, giardini pensili, impian-ti fotovoltaici collocati sui tetti, etc.).

In relazione al termine “completamento”, che ha creato non pochi dubbi sin dall’inizio, si osserva che lo stesso è utilizzato dal Legislatore in modo atecnico; l’arti-colo 3 del Testo Unico dell’edilizia non menziona infatti la nozione di completamento, ma fa riferimento ad interventi quali manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrut-turazione edilizia. La Circolare ha dunque chiarito che, data la man-canza di una definizione nel Testo Unico dell’edilizia, è necessario fare riferimento ai codici ATECO 2007, quali: intonacatura e stuc-catura (43.31.00), posa in opera di casseforti, forzieri e porte blindate (43.32.01), posa in opera di infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili e simili (43.32.02), rivestimento di pavimenti e muri (43.33.00), tin-teggiatura e posa in opera di vetri (43.34.00), attività non specializzate di lavori edili (muratori) (43.39.01) e attività di completamento e di fi-nitura degli edifici non preceden-temente specificati (43.39.09).

Si ritiene che debbano dun-

que ricadere nell’ambito di applica-zione della novella in commento le manutenzioni, mentre non debbano ricadere in tale ambito le prestazio-

ni di servizi relative alla prepara-zione del cantiere (43.12), in quan-to le stesse non sono riferibili alla fase del completamento ma a quel-la propedeutica alla costruzione. L’ultimo chiarimento importante della Circolare 14/E del 2015 riguar-da il comportamento da adottare di fronte alla situazione in cui il presta-tore effettui, all’interno di un unico contrato, una pluralità di prestazio-ni di servizi, alcune soggette all’in-versione contabile e altre al regime ordinario.

In questo senso, è stato spe-cificato che, in presenza di un uni-co contratto comprensivo di una pluralità di prestazioni di ser-vizi in parte soggette al regime dell’inversione contabile e in parte

soggette all’applicazione dell’IVA nelle modalità ordinarie, si do-vrà procedere alla scomposizione delle operazioni, individuando le singole prestazioni assoggetta-bili al regime del reverse charge.

Tuttavia, stante la complessità del-le tipologie contrattuali riscontra-bili nel settore edile, le indicazioni di cui sopra potrebbero risultare di difficile applicazione con riferimen-to all’ipotesi di contratto di appalto, comprensivo anche di prestazioni soggette a reverse charge ai sensi della lettera a-ter), avente ad ogget-to la costruzione di un edificio ovve-ro interventi di restauro o ristruttu-razione edilizia; in tal caso, in una logica di semplificazione, si ritiene che, anche con riferimento alle pre-stazioni riconducibili alla lettera a-ter), trovino applicazione le regole ordinarie e non il meccanismo del reverse charge applicate all’intera fattispecie contrattuale.

Come avevamo anticipato nel

precedente articolo pubblicato su

EDSlan Informa n. 1/2015, la Legge

di Stabilità 2015 ha apportato delle

novità all’art. 17 del D.P.R. 633/1972,

introducendo nuove ipotesi di applicazione del meccanismo del reverse charge

sostanzialmente in tre settori di

attività: il settore edile, il settore energetico ed il

settore della grande distribuzione.

La Voce del Commercialista

95

La rivista di

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LA TECNOLOGIA PER VIVERE MEGLIO EDSlan CONSTILE N.2 - 2015

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

LA RICERCA DEL GUSTO, IN

VIAGGIO CON GIOVANNI

LA STARTUP ITALIANA DEL VENTENNE CHE SFIDA ZUCKERBERG

STORIA DI UN SUCCESSO

PERSONAGGI

L’EXPO 2015 SECONDOPHILIPPE DAVERIO

PIANTE E PEDALI: LA RINASCITA DELLE

BOTTEGHE

BUSINESS LIFE

LA RICERCA DEL GUSTO, IN VIAGGIO CON GIOVANNI - pag. 100

EXPO 2015 SECONDO PHILIPPE DAVERIO - pag. 104

LA STARTUP ITALIANA DEL VENTENNE CHE SFIDA ZUCKERBERG - pag. 108

L’ITALIA DALL’ESTERO? LA RACCONTO CON UN FILM - pag. 111

PIANTE, PETALI E PEDALI: LA RINASCITA DELLE BOTTEGHE - pag. 115

SOMMARIO

sommario

LA TECNOLOGIA PER VIVERE MEGLIO EDSlan CONSTILE N.2 - 2015

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

LA RICERCA DEL GUSTO, IN

VIAGGIO CON GIOVANNI

LA STARTUP ITALIANA DEL VENTENNE CHE SFIDA ZUCKERBERG

STORIA DI UN SUCCESSO

PERSONAGGI

L’EXPO 2015 SECONDOPHILIPPE DAVERIO

PIANTE E PEDALI: LA RINASCITA DELLE

BOTTEGHE

BUSINESS LIFE

98 - EDSlan constile maggio

EDITORIALE

è un valore che noi italiani fatichiamo a riconoscere come

tale. Forse si tratta del bene più prezioso, di quella misura

tanto effimera quanto dannatamente concreta che col suo

inesorabile incedere muove i miliardi del commercio, in un

vano tentativo di arrestarne il corso.

Si tratta del tempo.

Quanto siamo disposti a pagare per stare alla moda, al ‘passo col tempo’?

E quanto spendiamo per vivere sani, per ‘avere più tempo’? O ancora per

migliorare il nostro aspetto in modo che si ‘annullino i segni del tempo’? Eb-

bene, nonostante gli sforzi per scacciarne gli effetti, la nostra penisola non

riesce proprio a convincersi che il tempo non sia solo un nemico da combat-

tere, ma può al contrario essere uno straordinario alleato verso il successo.

Dalle nostre parti le chance, il successo, la telefonata giusta, arrivano quando

si è di gran lunga passata la boa che segna la metà del percorso. Per alcune

ragioni tra il culturale e l’inopportuno, con una spocchia degna di un Paese

che si fregia del suo passato per non pensare al nebuloso presente, dalle

nostre parti il giovane è visto come un bamboccio, un fessacchiotto, uno che

“deve farne ancora di strada”.

E i giovani di strada ne fanno eccome, spesso per poi finire all’estero dove

ricevono fiducia, stima e contribuiscono ad arricchire e migliorare il Paese

che li ospita.

Direttori 25enni, marketing manager che non hanno ancora 30 anni, o pro-

fessori universitari che diventano tali prima di avere un solo capello bianco.

Succede nei Paesi del Nord Europa, in Olanda o in Inghilterra per esempio,

dove il tempo è ancora un valore che si cerca di sfruttare oltre che combat-

tere. Il giovane ha spirito, voglia di fare bene, scova dei punti di vista nuovi

anche dove il suo collega più esperto vede solo una perdita di tempo. Le uni-

versità, in questi Paesi, finiscono prima che in Italia, e a 22 o 23 anni i ragazzi

sono sul mercato, aggressivi e volenterosi, consapevoli che sì l’educazione

importa… ma che il mestiere lo si impara sul campo.

In questo numero di EDSlan Constile conosceremo le storie di alcuni giovani

o ex giovani che sono riusciti a pensare come nei Paesi del Nord pur restando

in Italia, consapevoli che ogni cosa ha il suo tempo, e in fatto di società di

solito il primo tempo è sempre il migliore.

Matteo Achilli è un giovane la cui inventiva ha fatto il giro del mondo, tanto

da essere paragonato al -giovane- Mark Zuckerberg. E così i fioristi sognatori

con la passione per le bici, o lo chef stellato che -da giovane- ha girato il

mondo alla ricerca del sapore giusto. Ma anche il secondo approfondimento

su EXPO 2015 con un Philippe Daverio appassionato e molto altro su cui

riflettere, conoscere e curiosare.

di STEFANO FUMAGALLI

Direttori 25enni,marketing manager che non hanno ancora 30 anni, o professori universitari che diventano tali prima di avere un solo capello bianco

L’Italia

C’dei giovani vecchi

99EDSlan constile -maggio

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

Alcuni ristoranti de-

vono scegliere quale

aspetto valorizzare per accattivarsi

la clientela scelta come riferimen-

to. C’è chi punta alla tradizione e

chi all’innovazione, chi sottolinea il

prestigio dell’elaborazione dei sapori

e chi sceglie la semplicità.

“La Credenza” di San Maurizio Ca-

navese, a due passi da Torino, non

ha bisogno di scegliere, anzi fa van-

to della doppia anima che da sempre

ha guidato lo chef Giovanni Grasso e

il suo prestigioso team. Da una par-

te la voglia di creare un ambiente fa-

migliare, accogliente, quasi casalin-

go. Dall’altra la vulcanica creatività

che ha da sempre contraddistinto le

scelte artistiche ai fornelli, una ricer-

ca che è stata arricchita da viaggi in

tutto il mondo alla scoperta di nuove

combinazioni e sapori.

“Fusion ma non confusion” è uno dei

motti del ristorante, che negli anni

ha fatto incetta di riconoscimenti.

Dalla Stella Michelin del 2006, fino

alla ‘Forchetta’ del Gambero Rosso,

la Corona Radiosa sulla Guida di Pa-

olo Massobrio e 1 cappello (15,5)

sulla Guida de l’Espresso.

“Da sempre ho viaggiato moltissimo

per trovare nuovi sapori, per sco-

prire e conoscere” racconta lo chef

Giovanni Grasso “ed è grazie a que-

sto mio viaggiare che ho conosciuto

Igor Macchia 19 anni fa”.

Igor è col tempo diventato una co-

lonna portante de La Credenza, an-

che se tutto iniziò per caso, con il

contatto segnalato grazie a un com-

pagno di classe che ha suggerito a

Giovanni di chiamare l’amico.

“La cucina fusion si fa contaminare”

dice Giovanni ‘ma nasce dal territo-

rio. Io sono stato a Singapore per

la prima volta nel 1992. Lì ho capi-

to come funzionava il mondo dell’al-

ta cucina e il livello professionale che

era necessario. Poi con gli anni ho

viaggiato anche a Hong Kong, Jakar-

ta, in India… spesso anche Igor ve-

niva con me. Negli ultimi anni è lui

che viaggia spesso, per continuare

l’arricchimento della nostra cucina.

Pensa che in alcuni periodi siamo ar-

rivati a fare fino a 6 o 7 mesi fuo-

ri, all’estero. Adesso invece abbiamo

ridotto a un paio di mesi, ma l’ele-

mento viaggio non deve mancare.

Giovanni spiega perché i viag-

gi sono un elemento essenziale,

un ingrediente necessario alla

creatività in cucina: “Per esempio

alcune spezie di Singapore… quando

porti la tua cucina in giro per il mon-

LA CREDENZA

SI TROVA INVia Cavour 22

San Maurizio Canavese (TO)/www.ristorantelacredenza.it

“La voglia di assaggiare cose diverse migliora anche il modo di cucinare

La ricerca del gusto

100 - EDSlan constile maggio

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

La ricerca del gustoin viaggio con

Giovanni

101EDSlan constile -maggio

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

“Da sempre ho viaggiato moltissimo per trovare nuovi sapori, per scoprire e conoscere

do devi assaggiare anche lo street-

food, devi scoprire. E incredibilmen-

te alcuni elementi li vuoi portare nel

tuo modo di fare cucina! Delle spe-

zie ne devi conoscere i tipi, ma an-

che l’utilizzo, e quello si impara sul

posto. 22 anni fa ho anche cono-

sciuto delle paste, che qui ancora

non erano arrivate”.

Giovanni parla della sua cucina

come di un diario, un libro iti-

nerante che aggiunge una pa-

gina a ogni viaggio. “Devi avere

la capacità di capire che non puoi

stravolgere la tua cucina con un sa-

pore del tutto nuovo. Magari prima

lo proponi a un cliente abituale fuo-

ri menù… poi rielabori e modifichi,

e inserisci i sapori innovativi grada-

tamente”.

“Con l’esperienza anche la clien-

tela è cambiata,’ spiega Giovan-

ni, è cresciuta con noi. In qual-

che caso i cambiamenti strutturali

sono stati anche da parte nostra,

nei cuochi. Abbiamo toccato la no-

velle cucine, poi la cucina fusion a

una nuova cucina ora più leggera.

Il cliente moderno è curioso, si in-

forma di più. Anche il ristoratore

ha dovuto crescere e migliorarsi”.

A differenza di molti ristoranti, pie-

tre miliari delle eccellenze italiane,

alla Credenza non c’è un piatto che

più di altri ne rappresenti la svolta.

“Noi crediamo di più nello stile de

La Credenza. L’equilibrio tra la va-

lorizzazione degli ingredienti, alla

materia prima, al fatto che ti pos-

sa stupire, sia con gli occhi che con

il gusto”.

Un punto di forza de La Credenza

è la straordinaria cantina, una ricer-

ca di oltre 10 anni per circa 900 eti-

chette custodite in un luogo ideale

di mattoni, pietra e legno, risalen-

te al ‘700, dove le materie prime si

prendono cura del prezioso tesoro.

“Una buona cucina ha bisogno di un

buon vino e viceversa, dice Giovan-

ni, perché un buon vino valorizza un

buon piatto. Mia moglie Franca è

una bravissima sommelier. Noi fac-

ciamo molta ricerca anche per co-

noscere i produttori di vino. Siamo

stati i primi al mondo con un siste-

ma di gestione dell’iPad della carta

dei vini. In pratica oltre al cartaceo

abbiamo un sistema grazie al quale

il cliente può sempre accedere alla

carta aggiornata. Addirittura il clien-

te da casa ha accesso alla cantina

o al menù, e ancor prima di pre-

notare può fare le proprie scelte”.

Ma Giovanni Grasso, se deve

scegliere un posto nel mondo,

dove andrebbe a mangiare? “Fin

tanto che ho voglia di conoscere mi

sento vivo. Ho molti locali nel cuore.

Ma quello che mi piace è la ricerca.

La voglia di assaggiare cose diverse

migliora anche il modo di cucinare”.

102 - EDSlan constile maggio

Viaggiatore Gourmet

Giovanni Grasso e la sua Credenza sono stati e rimarranno per sem-

pre il primo tassello di un percorso professionale che ha portato la

nascita del Club esclusivo di Viaggiatori Gourmet, che oggi ho l’ono-

re di guidare nelle tappe del nostro Roadshow Excellence nazionale

e internazionale.

Primo ristorante a “convenzionarsi”, prima tessera la mitica

Numero 1 venduta a uno dei loro clienti, oggi diventato un grande

amico gourmet.

Devo davvero tanto a Giovanni Grasso e a sua moglie Franca, sen-

za dimenticare Igor Macchia e Chiara Patracchini validi scudieri di

quasi 10 anni di crescita e di successi. Per me ogni anno è un po’

come tornare a casa, dove tutto ha avuto inizio… è sempre una

grande sensazione aver condiviso questo percorso di crescita. Oggi

la Credenza è un ristorante di grande livello, ogni anno migliorato da

continui investimenti dei patron per abbellirlo e arricchirlo di conte-

nuti. Troverete una cucina innovativa, ma quanto mai schietta e di

grande mestiere perché, e non poteva essere altrimenti, chi lavora

alla Credenza ha sempre voglia di crescere e migliorarsi e patron e

cuochi si possono sicuramente definire dei veri Viaggiatori gourmet

per lo spirito e la loro voglia di viaggiare per il mondo, scoprire, co-

noscere, migliorarsi ogni giorno con l’obiettivo di offrire il massimo

ai propri clienti. Avanti tutta!

I MENU DEL VIAGGIATORE

Claudio Sacco

Claudio Sacco ha creato

Viaggiatore Gourmet alias

altissimoceto.it nel 2006.

www.altissimoceto.it

103EDSlan constile -maggio

PERSONAGGI

ualcuno lo critica, al-

tri pensano sia solo

una macchina per far

girare i soldi dei soli-

ti noti, c’è chi ne va pazzo e chi pen-

sa che sia stata una benedizione. Co-

munque la si legga non c’è un solo

italiano che non conosca Expo 2015,

anche se il più delle volte il primo

contatto mediatico è avvenuto a cau-

sa di uno dei numerosi scandali.

Tuttavia, piaccia o meno, l’investi-

mento da parte del Paese è stato ma-

stodontico, e così quello delle nume-

rose aziende coinvolte. Dai produttori

di food and beverage alle agenzie

agli uffici turistici. Una volta accesa

la macchina non si è potuti tornare

indietro, e tra inciampi e scivoloni il

circo si è aperto e ora non resta che

aspettare di capire se lo sforzo darà

qualche frutto.

Per cercare di anticipare i tempi ab-

biamo chiesto a uno che di critica se

ne intende parecchio. Esperto d’arte,

scrittore e studioso, Philippe Daverio

è uno che Milano la conosce eccome,

che l’ha vissuta da dentro e da fuori i

palazzi del potere, che in fatto di par-

lar chiaro non è secondo a nessuno.

Professor Daverio, ma secondo

lei ha ancora senso nel 2015, tra

turismo di massa e viaggi low

cost, fare delle esposizioni inter-

nazionali?

Se lo scopo è un approfondimento in-

ternazionale di un tema specifico sì.

Il tema Milanese sull’alimentazione è

un argomento fondamentale, molto

attinente con questo periodo storico.

Per esempio l’Expo di Shanghai, il cui

tema era Città migliore, vita migliore,

ha lasciato traccia.

L’Italia non riesce a difendere il

proprio ‘Made in Italy’ ma pensa

che Expo la risollevi. Troppo ot-

timismo?

“È un’illusione che Expo da sola pos-

sa risollevare il Paese. Certo, l’entu-

siasmo attorno alla manifestazione è

fondamentale, ma vedremo solo in

seguito che cosa succederà. Io sono

possibilista, anche se per ora l’inizio,

tra scandali e scivolate, non ha illumi-

nato molto. Ma come ho detto io re-

sto positivo”.

Expo è un business per multina-

zionali o c’è ancora della cultu-

ra?

““L’evento sarà un banco di prova

L’EXPO 2015 secondo

Philippe Daverio

“È un’illusione che Expo da sola possa risollevare il Paese

104 - EDSlan constile maggio

PERSONAGGI

105EDSlan constile -maggio

PERSONAGGI

106 - EDSlan constile maggio

Anche questo aspetto si capirà solo

dopo. Il padiglione Italia per esem-

pio mi dà molta fiducia, è un esem-

pio del meglio del nostro Paese. In-

somma, per quanto mi riguarda darò

piena fiducia per sei mesi, e poi ve-

dremo. Hanno chiesto fiducia, la con-

cedo, ma poi staremo a vedere.

Milano si è preparata bene

all’evento?

“La città da l’impressione di non es-

sersi del tutto accorta di Expo. L’even-

to sarà un banco di prova. Deve sa-

pere che io sono andato a cavallo

per moltissimi anni. Se uno mi diceva

che sapeva cavalcare perfettamente,

l’unica cosa che potevo fare era dargli

le redini in mano e vedere cosa suc-

cedeva. A questo punto speriamo che

vada bene sia per i Milanesi che per

tutti gli italiani. D’altro canto, l’Italia in

questo genere di manifestazioni di so-

lito ha fortuna, e le cose alla fine van-

no per il meglio”.

A Milano per esempio manca una

conduzione, nessuno si è preso la re-

sponsabilità di coordinatore per quan-

to riguarda la parte turistica. La co-

municazione della città non è arrivata.

Milano non si è raccontata nel mondo

per creare attesa e per fare in modo

che il turista si organizzi visitando i

nostri tesori.

L’unica informazione che esiste è co-

struita per chi già conosce un po’ l’Ita-

lia. Il turista di Bangkok invece, che

pure visiterà Expo, magari vorrebbe

vedere la città, ma la comunicazio-

ne online o cartacea non esiste o è

molto scarsa. È come se l’Expo italia-

na pretendesse di italianizzare il glo-

bo terrestre. Siccome gli italiani si or-

ganizzano poco e male quando vanno

all’estero, pensiamo che anche a tut-

to il resto del mondo piaccia fare al-

trettanto.

Cosa resterà dell’evento?

“Non molto, se saremo fortunati re-

steranno le infrastrutture utili a quel-

la parte di città, che per altro ne ave-

va bisogno. Shanghai ha dato risultati

formidabili nel dopo-Expo, altre cit-

tà invece molto meno. Per ora c’è il

dato dei molti biglietti venduti, e gran

parte si tratterà di turismo italiano. In

questa fase deve prevalere la fiducia,

tra sei mesi chiederemo il conto”.

In questa fase deve prevalere la fiducia, tra sei mesi chiederemoil conto

PERSONAGGI

107EDSlan constile -maggio

Da qualche mese

il mondo del-

la tecnologia

mondiale guarda con attenzione alle

mosse di un 23enne italiano che pro-

mette di dare dei grattacapi ai colos-

si della rete.

Il caso di Matteo Achilli diventa un

fenomeno internazionale quando lo

scorso anno gli viene attribuito dai

media di tutto il mondo il titolo di

‘Italian Zuckerberg’, grazie alla sua

società Egomnia.

Un successo cui è seguita la confer-

ma della prestigiosa pubblicazione

Made in US, Business Insider, che ha

segnalato Matteo Achilli come il ter-

zo under 30 più influente al mondo.

E poi l’incoronazione della BBC, che

ha inserito Achilli nel documentario

“The Next Billionaires”.

Un terremoto Made in Italy che na-

sce da un’intuizione del giovanissi-

mo Matteo, classe 1992, che già du-

rante gli ultimi anni all’università ha

cercato di venire incontro a una del-

le più importanti necessità del mo-

derno mercato del lavoro, ovvero

far incontrare chi cerca e chi offre

una posizione lavorativa. Il cosiddet-

to “job-matching” è stato risolto con

un brillante algoritmo.

A pochi anni dal lancio, Egomnia è

la piattaforma italiana del genere più

grande, con più di 400 mila profili e

900 aziende aderenti.

Matteo con Egomnia hai scalato

il successo in un tempo incredi-

bilmente breve. Qual è stata la

novità che ha segnato la svol-

ta?

“Per il mio sito la novità è stato il

ranking. Molte aziende ricevono de-

cine di migliaia di CV, ma poi è diffici-

le capire davvero chi è valido in base

a una ricerca manuale. Con Egomnia

ogni CV riceve un punteggio, ed è

più semplice selezionare i candidati.

Alcune aziende ci stanno chiedendo

di utilizzare Egomnia per tutte le ap-

plication, quindi Egomnia è una piat-

taforma ma anche un prodotto”.

La tua startup, con sede a Roma,

ha intercettato un bisogno pri-

mario del mercato del lavoro,

quello di far incontrare con pre-

cisione e accuratezza domanda

e offerta.

LA STARTUP ITALIANA DEL VENTENNE

CHE SFIDA ZUCKERBERG

Achilli Matteo

“Egomnia è nata con un investimento famigliare di meno di 10mila euro

STORIA DI UN SUCCESSO

108 - EDSlan constile maggio

STORIA DI UN SUCCESSO

109EDSlan constile -maggio

PRODU

CTION“L’algoritmo inizialmente è nato per

poter dare un punteggio alle perso-

ne, un ranking. Questo punteggio è

poi valutato dalle aziende che stanno

svolgendo la ricerca. L’idea è così uti-

le sia per chi fa la ricerca ma anche

per chi vuole essere valutato, in par-

ticolare i giovani in cerca di lavoro.

In breve tempo giovani talenti han-

no popolato la piattaforma. Nel mon-

do oggi manca un vero spazio virtua-

le per giovani talenti”.

Ma il fatto di essere italiano è

stato un limite o un plus?

“Io penso che la storia del giovane

ragazzo che crea una startup di suc-

cesso ha avuto molto appeal pro-

prio perché sono Italiano. Una vi-

cenda come la mia in altri Paesi è

meno straordinaria. Negli Stati Uni-

ti per esempio molti hanno una star-

tup. Quando sono andato in vacanza

a visitare la Silicon Valley, per vede-

re come funzionava, mi sentivo nor-

male. In Italia invece se fai una star-

tup sei speciale”.

Perché secondo te tutte le mag-

giori imprese legate alle poten-

zialità della rete nascono oltreo-

ceano? Cosa manca in Europa?

“Negli Stati Uniti c’è una cultura che

tende al rischio. In Italia siamo più

risparmiatori. Cercare di fare impre-

sa in Italia allo stesso modo di come

si fa negli Stati Uniti potrebbe essere

sbagliato. Siamo sì arrivati in ritardo

rispetto agli USA ma quello non può

nemmeno essere l’unico modello.

Quello va bene là. A volte esportare

un modello non funziona. Io mi sono

mosso nel mio ambiente. Il concetto

è che arriviamo dopo a capire l’im-

portanza di questo nuovo settore.

Non siamo così propensi al rischio, e

poi ogni Stato dell’Europa è diverso.

Spesso da noi nascono società che

sembrano americane ma non sono.

Ho notato che spesso quando si par-

la di Egomnia e di me all’estero si ha

rispetto perché è qualcosa di un al-

tro Paese. Chissà se Egomnia fosse

stata americana? Magari non aveva

così risalto o magari sarebbe diven-

tata un colosso da subito”.

Quanto è costato passare

dall’idea alla pratica?

“Egomnia è nata con un investimen-

to famigliare di meno di 10mila euro.

Siamo passati da entrate di meno

di 12mila euro nel 2012, fino ad un

fatturato di quasi 300mila Euro nel

2013. Ora diamo lavoro ad una ven-

tina di persone”.

Come hai reagito a questo incre-

dibile successo mediatico?

“All’inizio è stato inaspettato. Nes-

suno mi aveva contattato per dir-

mi che sarei stato definito ‘The Ita-

lian Zuckerberg’, non ero preparato

nemmeno io. Poi mi ha fatto molto

piacere anche il riconoscimento di

Business Insider, perché porta a due

conseguenze. La prima è che si ac-

cendono i riflettori sull’Italia anche

a livello tecnologico. Non conosco di

altri startupper italiani così giovani,

penso di essere stato il primo. E la

seconda è perché questo riconosci-

mento mi ha aiutato a portare avanti

il lancio internazionale del sito, avve-

nuto a partire dal 15 aprile”.

www.egomnia.com

In Italia invece se fai una startup sei speciale

““

STORIA DI UN SUCCESSO

L’ITALIA DALL’ESTERO?

LA RACCONTO CON UN FILM

110 - EDSlan constile maggio

PRODU

CTION

STORIA DI UN SUCCESSO

L’ITALIA DALL’ESTERO?

LA RACCONTO CON UN FILM

C’è chi il Bel Paese lo fa as-

saggiare, chi lo racconta

con le opere d’arte e chi ne spiega

le caratteristiche della società. Ma c’è

anche chi pensa che il nostro Paese

si sappia raccontare da solo, e che il

modo migliore per farlo sia attraverso

l’occhio curioso di una cinepresa gui-

data dalla mano abile di un regista.

Il cinema italiano sta vivendo un mo-

mento di piacevole riscoperta negli

ultimi anni, ma pochi film riescono a

trovare fortuna all’estero e a diventa-

re testimoni della nostra cultura. Le

case di distribuzione cercano prodot-

ti ‘dai grandi numeri’ e l’Italia riesce a

dire la sua solo quando parla a suon

di stereotipi e luoghi comuni.

Tuttavia il nostro cinema è vivo e bril-

lante, e necessita investimenti e im-

pegno perché torni a raccontare nel

mondo i pregi - non solo i difetti - di

noi italiani.

A Londra è nata lo scorso ottobre una

realtà che sta poco alla volta riscuo-

tendo un successo sempre più solido

e un seguito considerevole. Cinema

Italia UK propone film italiani che non

sono stati ancora distribuiti in Inghil-

terra. Rigorosamente in lingua origi-

nale, le proiezioni hanno sempre sot-

totitoli inglesi per assicurare il giusto

Gli spettatori sono per la maggior parte italiani, ma anche inglesi o di altre nazionalità

111EDSlan constile -maggio

mix di pubblico. Cinema Italia UK è

diventato col tempo un punto di ag-

gregazione e di aggiornamento per

i moltissimi italiani che vivono e la-

vorano a Londra, per poi allargare il

proprio pubblico ad inglesi - e non

solo - che amano la cultura e il cine-

ma italiano.

Le proiezioni avvengono al cinema

Genesis, una venue caratteristica e

piacevole nella vibrante East London.

Durante una delle proiezioni di Cine-

ma Italia UK tutto l’edificio si trasfor-

ma in una Italia in miniatura.

Molte persone ormai si conoscono e

si salutano affettuosamente tra loro -

il che è molto poco British, ma mol-

to più caloroso - e chiacchierano con

piacere in attesa dell’inizio del film.

Prima che le luci in sala si spengano

viene sempre presentato un ospite,

magari il regista, magari un attore del

film, che sarà poi a disposizione del

pubblico per qualche domanda prima

o dopo la visione.

Ad aprire le danze c’è sempre Clara

Caleo Green, la fondatrice e direttrice

artistica di Cinema Italia UK.

Con una lunga esperienza nel mondo

del cinema, Clara ha guidato come

Associate Director e Sponsorship Di-

rector l’Italian Film Festival UK sin dal

1996.

Insomma, Londra e gli inglesi vo-

gliono conoscere il nostro cinema, lo

amano e lo rispettano.

Ma come sta andando secondo

la direttrice l’avventura di Cine-

ma Italia UK?

“Non vorrei sembrare troppo entu-

siasta. Ma i feedback che riceviamo

sono ottimi. A memoria l’unica criti-

ca recente è stata quella di un amico

che lamentava che proponiamo trop-

pe commedie. In verità in cartellone

abbiamo film molto differenti tra loro.

Recentemente abbiamo proiettato

“L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti.

Molti con le lacrime mi hanno fatto i

complimenti per la scelta”.

STORIA DI UN SUCCESSO

112 - EDSlan constile maggio

STORIA DI UN SUCCESSO

113EDSlan constile -maggio

Da poco Cinema Italia UK ha

raddoppiato l’impegno

“Sì, prima proponevamo un film al

mese, ora abbiamo aggiunto anche

un documentario”.

Scegliere come raccontare l’Italia at-

traverso uno schermo non è facile.

Come avviene la scelta dei film?

“Il nostro pubblico è molto vario, ma

la cosa importante è che abbiamo

sempre la sala piena. Gli spettatori

sono per la maggior parte italiani, ma

anche inglesi o di altre nazionalità. Le

scelte che propongo sono il frutto di

una consultazione di fonti, ma trovo

ispirazione anche attraverso ciò che

leggo, oppure dai risultati dei festi-

val o magari su consiglio di qualche

buon amico”.

I londinesi sono per natura e per abi-

tudine curiosi e propensi allo scoprire

nuove culture. In particolare la curio-

sità e la stima verso gli italiani sono

da sempre particolarmente forti.

E così Cinema Italia UK ha proposto

una vetrina costante, un’esperien-

za che per la prima volta propone un

progetto culturale oltremanica che

vada oltre le rassegne e i festival uf

ficiali.

Cinema Italia UK propone un pro-getto che va oltre i festival ufficiali “

www.cinemaitaliauk.co.uk.com

STORIA DI UN SUCCESSO

114 - EDSlan constile maggio

BUSINESS LIFE

Il trend delle botteghe di

una volta ha ormai con-

quistato tutte le metropo-

li. Da New York a Berlino, passan-

do per Valencia e Parigi, la moda dei

cultori del viver sano coi principi del-

la nonna ha conquistato proprio tutti

con esperimenti sempre più audaci.

Milano resta al passo e negli ulti-

mi anni ha visto nascere decine di

multi-shop, la cui offerta schiaccia

l’occhio al salutista, allo sportivo e

all’ambientalista, per poi conquista-

re la fiducia di un pubblico sempre

più ampio.

Uno dei primi e più riusciti tenta-

tivi si trova in Via Nicola D’Apulia,

zona Nord, poco distante da Piaz-

zale Loreto. Qui incontriamo Marco

e Stefania che seguendo le rispet-

tive passioni hanno deciso di creare

un pittoresco e riuscitissimo intrigo

di pedivelle, fiori, carene da oliare e

radici da annaffiare.

“Io seguo la parte delle biciclette

e Stefania dei fiori”, ci spiega Mar-

co “ma poi se serve ci si scambia di

ruolo”.

Al lavoro da 2012, Bici & Radici è uno

dei pionieri del trend delle botteghe

di una volta, un’onda che comincia

con la passione per le due ruote -

cresciuta in modo esponenziale ne-

gli ultimi anni a Milano - e prosegue

con la voglia di verde e natura.

“L’idea è nata quasi per gioco. Nel

nostro background c’è un’attività

culturale con dei laboratori e una ci-

clofficina all’aperto, nel verde, dove

si coltivavano anche delle piante.

Ben prima del fiorire dei recenti ‘orti

in città’ noi eravamo già su questo

filone”. Marco spiega che si tratta-

va nello specifico di un’associazio-

ne culturale nata nel 2000 a Corsico,

zona sud di Milano, che per più di 10

anni ha portato avanti diversi pro-

getti e proposto attività culturali.

Piante, petali & pedali:

la rinascita delle botteghe

Il concetto è quello di vita meno frenetica, anche se a Milano è piuttosto difficile “

115EDSlan constile -maggio

BUSINESS LIFE

Marco e Stefania nella loro bottega

“Abbiamo organizzato per anni cine-

forum, spettacoli e mostre, fino al

dicembre 2014 quando l’associazio-

ne ha terminato le attività”.

Già qualche anno prima però Mar-

co e Stefania capiscono che è il mo-

mento di concretizzare qualcosa, e

decidono di unire le rispettive pas-

sioni per il verde e per le biciclette.

“Abbiamo indagato un po’, fatto ri-

cerche su internet, e abbiamo nota-

to all’epoca che non esisteva anco-

ra in Italia niente del genere. L’idea

di base era di proporre una bottega

che fornisse tutto il necessario per

vivere. E così è stato. Con la bici ti

muovi e senza inquinare, mentre le

piante danno frutti e consentono per

una certa misura di mangiare frut-

ta e verdura e in più ti abbellisco-

no la casa”.

E così in un sol colpo Marco e Ste-

fania hanno accontentato gli am-

bientalisti e i naturalisti, due sensi-

bilità che per fortuna sono in grande

crescita e che spesso si sommano

e completano. E così il ciclista con-

vinto, con la necessità di riparare il

mezzo, si trovava ad apprezzare la

selezione di piante, e la signora col

pollice verde si lasciava convincere

a montare in sella e inquinare meno

l’aria di tutti.

“Alcuni clienti ancora oggi non ca-

piscono bene che perché abbiamo

questa varietà nell’offerta dei pro-

dotti, altri ci suggeriscono di aprire

succursali in Nord Europa dove sono

molto più sensibili di noi ai problemi

dell’ambiente”.

Ma la bottega di una volta, a cui

Bici&Radici e altri negozi simili si ispi-

rano, non solo proponeva un ricco

ventaglio di prodotti e servizi, piut-

tosto un approccio diverso al clien-

te. Non c’era fretta nella bottega,

non c’era nemmeno la necessità di

comprare sempre qualcosa, alle vol-

te si entrava solo per fare due chiac-

chiere.

“Io alle volte mi trovo a parlare con

delle persone per intere mezz’ore,

senza la necessità che comprino

qualcosa. Noi veniamo da attività

culturali, la proposta commerciale

arriva dopo. Il concetto è quello di

vita meno frenetica, anche se a Mi-

116 - EDSlan constile maggio

BUSINESS LIFE

117EDSlan constile -maggio

BUSINESS LIFE

lano è piuttosto difficile”.

E così, senza fretta, Marco e Stefa-

nia hanno portato un po’ di verde

in città e aiutato a limitare l’uso di

mezzi inquinati. Tutti contenti?

“Sì, ci piace che anche a Milano sia

scattata la voglia di verde, la pas-

sione per gli orti sui balconi e cose

di questo genere… Mentre sul tema

bici c’è una deriva non tanto bella,

una corsa alla bicicletta più scassata

e al risparmio a tutti i costi.”

Marco ha le idee chiare e va drit-

to al nocciolo della questione: “In-

somma, la bicicletta deve essere si-

cura. È un mezzo che ci fa viaggiare

in mezzo alle auto e su strade spes-

so accidentate. Qualcuno usa l’ali-

bi dei furti, ma poi la questione si

attorciglia, perché se uno cerca bici

a costo basso spesso sono rubate,

e qualcuno ruberà altre bici per ri-

fornire quel mercato lì… In Italia

avevamo un artigianato di altissimo

livello e grande passione per le bici-

clette di qualità, ma questo orgoglio

si è un po’ perso. Davvero non capi-

sco - spiega Marco - come si possa-

no spendere con leggerezza 300 €

per un cellulare che dopo due anni è

obsoleto, e volerne spendere meno

della metà per una bicicletta che se

tenuta bene può durare una vita”.

Abbiamo indagato un po’, fatto ricerche su internet, e abbiamo notato all’epoca non esisteva ancora in Italia niente del genere “

www.bicieradici.com

118 - EDSlan constile maggio

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