EDSlan Informa 02 2014

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Transcript of EDSlan Informa 02 2014

EDITORIALE Un benvenuto ai nuovi vendor! 5

L’HELP DESK RISPONDE 8

INTERVISTA Reti aziendali sotto pressione - HP Networking 12

Riello UPS, specialista nel campo della continuità 14

Netgear: formare il canale per renderlo competitivo 38

DALLE AZIENDE 16

SPECIALE Gigaset entra nel mercato dei tablet con due modelli premium:Gigaset QV830 e Gigaset QV1030 26

PRODOTTI 29

PUBLIREDAZIONALE Proteggi i tuoi dati! - 3M 33

Innovation Partnership Program - Emerson Network Power 40

Riprogettare la rete per il BYOD - HP Networking 50

La comunità di servizio degli UPS - Legrand BTicino 52

Come ridurre i costi di gestione e la complessità delle reti? - Allied Telesis 85

TECNOLOGIE 42

COSA C’È DI NUOVO 53

FOCUS ON Quale partner scegliere per rispondere alle sfi de della telefonia tradizionale e IP? - Alcatel-Lucent 62

Per le soluzioni di innovaphone arriva il marchio “IT Security made in Germany” 62

ATTUALITÀ 63

SOTTO I RIFLETTORI 66

A VIVA VOCE 75

PILLOLE DI TECNOLOGIA 78

LO SAI CHE? 82

IL FORUM DI EDSlan

Il debitore insolvente e la diffi da stragiudiziale ad adempiere 86

LA VOCE DEL COMMERCIALISTA

Le novità fi scali per il leasing 2014 88

EDSlan ConStile 89

P. 25

P. 56

P. 6

Gli eventi EDSlanda non perdere!

Informa Sommario

Partner Program di Allied Telesis: vantaggi a valore aggiunto

Da Teldat i bintec RS353x: la migliore performance con VDSL2 e ADSL2+

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Nuovo sito web per EDSlan

Cari Lettori,

a partire da giugno sarà online il nuovo sito www.edslan.com,

completamente rinnovato nella grafi ca e nelle funzionalità.

Semplice da navigare, essenziale nello stile ma completo nei

contenuti, il nuovo sito offrirà quante più informazioni possi-

bili su EDSlan, sui vendor distribuiti e sull’intera offerta che

sarà visibile in chiaro a tutti.

Questo restyling, importante e necessario, nasce dall’esigenza

di aprire le porte di quella che consideriamo la nostra grande

‘casa’ anche ai rivenditori IT, target abituato a utilizzare stru-

menti online per la gestione quotidiana dell’attività lavorativa.

L’offerta di EDSlan è evoluta e oggi comprende anche soluzioni

come Server, Storage, Tablet, Antivirus, soluzioni per Backup

e Disaster Recovery, servizi in Cloud, in grado di soddisfare le

esigenze di questo canale.

Proprio per essere vicini alle modalità operative e di business

dei reseller IT, EDSlan ha creato il nuovo Webstore, un’area

del nuovo sito accessibile in qualsiasi momento (24h/7gg) sia

da clienti registrati che da prospect per conoscere l’intera of-

ferta EDSlan e fare ricerche libere o mirate sui prodotti sia per

Brand che per Tipologia di prodotto.

Il Webstore consentirà agli Utenti Registrati di effettuare ri-

chieste d’offerta e ai Clienti di completare gli ordini on-line. Ma

EDSlan non abbandona la sua vocazione al ‘supporto’: in ogni

momento, durante l’orario lavorativo, resteremo come sempre

a vostra disposizione con i nostri tecnici EDSlan di Pre-vendita

per chiarire dubbi o richiedere informazioni.

Vi aspetto sul nuovo www.edslan.com!

Il DirettoreBarbara Pedrazzani

Informa L’Editoriale

EDSlan INFORMA

Numero 2Aprile/Maggio/Giugno

EDIZIONE 2014

Redazione:EDSlan Spa

Via Damiano Chiesa, 2020871 Vimercate (MB)

Direttore Responsabile:Luigino Saracchi

Direttore Editoriale:Barbara Pedrazzani

Caporedattore:Samanta Fumagalli

SSP [email protected]

Collaboratori:Stefano Fumagalli

Stefania LicottiValentina Piscino

Cristina Ciambellini

Progetto Grafi co:Marzia Mavilla - Saracchi Studio

Grafi ca e Impaginazione:Saracchi Studio

Strada Petrarca, 7 - 43121 Parma

Uffi cio CommercialePubblicità:

Samanta FumagalliSSP Communication

[email protected]

Stampa:Grafi che Baraggia Srl

Via Luigi Ornato, 14 - 20162 Milano

Registrazione:Tribunale di Parma n.3 del 17/02/2009

Periodico trimestrale. Copyright © SSPCOMMUNICATION. La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. La Casa Editrice non si assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati e di errori degli articoli stessi in cui fosse incorsa nella riproduzione della rivista.

Prodotto con carta Green Label e inchiostro ecologico.

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Informa EDSlan Eventi

EDSlan, in collaborazione con ICT4Trade, organizza un ciclo

di eventi inediti indirizzati agli ope-ratori di canale. In una sorta di tavo-la rotonda moderata dal responsabi-le di ICT4Trade, il giornalista Marco Lorusso, alcuni dei vendor presenti nell’offerta EDSlan saranno a collo-quio con Fiorella Crespi e Stefa-

no Mainetti del Politecnico di Milano per risolvere dei casi utente reali.

Gli eventi a partecipazione gratuita sono rivolti a resellers, system inte-grator, Var e a tutti gli operatori del-la fi liera IT che non solo vivranno in diretta la costruzione di una soluzio-

ne capace di risolvere le esigenze e le criticità dei casi utente dimostra-ti, ma potranno anche partecipare attivamente alla discussione: gra-zie infatti a una app dedicata, sarà possibile condividere con il pubbli-co presente e in tempo reale dubbi strategie, idee, soluzioni.

Quattro inediti Live Show per scoprire attraverso demo e casi applicativi come costruire e vendere una soluzione di valore per i vostri clienti

Gli eventi EDSlan da non perdere!

Fiorella Crespi, Ricercatrice per l’Os-servatorio Smart Working, School of Management del Politecnico di Mila-no, illustrerà due casi utenti reali e in collaborazione con alcuni vendor sarà realizzata una vera mappatura, passo dopo passo, di tutte le componenti chiave per la costruzione di una vera infrastruttura di comunicazione mo-derna capace di mettere al servizio delle imprese i vantaggi del Voice over IP, delle Unifi ed Communication e dello smart working.

Un inedito Demo-Live show durante il quale alcuni vendor dell’off erta EDSlan saranno chiamati a costruire e assem-blare in diretta una soluzione in grado di risolvere le esigenze e le criticità dei casi utente dimostrati.

15 MAGGIO, PadovaHotel Crowne Plaza,

Via Po’ 197

Per informazioni e registrazioni: www.edslan.com

5 GIUGNO, BolognaSavoia Hotel Regency,

Via del Pilastro 2

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Informa EDSlan Eventi

Byod, Big Data, Cloud Computing, nuovi trend, nuovi modi di intendere e accedere alle soluzioni IT, nuovi trend che bussano alla porta delle imprese e chiedono con forza di essere messi al “servizio” del business aprendo scenari di produttività e vantaggi fi no ad oggi non immaginabili o quantifi cabili. Una rivoluzione tecnologica che sta cam-biando le coordinate di mercati storici per il mondo IT come networking, se-curity, datacenter… e sta cambiando il modo di pensare e costruire le in-frastrutture IT. Una rivoluzione che, di conseguenza, chiama in causa nuove e più precise forme di operatori di cana-le. Operatori con più ampie competen-ze e capacità di interpretare al meglio questa nuova onda di business ad alto valore aggiunto.Stefano Mainetti, docente di tecnologie dei Sistemi Informatici al Politecnico di Milano, sulla base della presentazione di tre casi utente reali, inviterà i vendor protagonisti a realizzare una mappa-tura, step-by-step, delle componenti chiave per la costruzione di una vera infrastruttura di networking al servizio del datacenter moderno.

22 MAGGIO, Cavenagodi Brianza (MB)

Devero Hotel, Largo Kennedy 1

Per informazioni e registrazioni: www.edslan.com

29 MAGGIO, RomaSheraton Golf Parco De’ Medici

Hotel & ResortVia Salvatore Rebecchini 39

Fiorella Crespi

MarcoLorusso

StefanoMainetti

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Informa L’Help Desk Risponde

“Gentile assistenza tecnicaEDSlan, un cliente mi ha chie-sto di poter gestire sulla sua rete il traffi co veicolato dal protocollo SSL verso internet in modo granulare, per stabi-lirne la regolamentazione in base alle policies di naviga-zione legate al tipo di utenza, attività che il dispositivo in-stallato oggi non è in grado di supportare.”

Una delle problematiche princi-pali da considerare per mettere

in sicurezza i fl ussi di comunica-zione in internet è sicuramente la valutazione degli scenari dove tali comunicazioni si effettuano utiliz-zando il protocollo HTTPS (Hyper-Text Transfer Protocol over Secure Socket Layer), in pratica la tunneliz-zazione del protocollo HTTP usando quello SSL.Tutti i giorni effettuiamo la navi-gazione sul web utilizzando il pro-tocollo HTTP, che è considerato il metodo storicamente più utilizzato e ancora oggi più diffuso, ma dob-biamo sapere che tutto ciò che è veicolato sulla rete è identifi cabile e ricostruibile da chiunque; infatti tramite appositi software di sniffi ng,

come ad esempio wireshark (www.wireshark.org), è possibile effettua-re un “copia” del traffi co che ha ge-nerato la visualizzazione di una pa-gina web, estrapolando cosa è stato richiesto da un computer e cosa il server, su cui è in hosting la pagina web, ha risposto, usando poi tali dati per generare frodi.Proprio per questo motivo gran par-te dei siti web si stanno attrezzando per mettere in sicurezza la comu-nicazione, adottanto il protocollo HTTPS, in modo da garantire agli utenti, che navigano sulle loro pagi-ne web, una connessione sicura.Per attuare tale cambiamento, la stessa pagina web, richiesta nor-malmente in HTTP, è visualizzabile invece stabilendo un tunnel cifrato (SSL), permettendo in pratica, che i dati siano gestibili unicamente dai due estremi del traffi co (client e ser-ver).

Seguendo i dettami della co-municazione “sicura”, che utilizza i certifi cati digitali, è possibile essere ragionevolmente certi delle seguenti condizioni:• quando voglio visualizzare

un “sito web” sarò certo che sto dialogando con il server

che ho effettivamente cerca-to e che ha in hosting i dati richiesti (questo è garantito dallo scambio di certifi cati digitali);

• la comunicazione sarà cifrata e non potrà né essere osser-vata, né fi ltrata da nessun di-spositivo presente sulla rete (utlizzo del protocollo SSL per la cifratura dei dati).

Per comprendere i nuovi mec-canismi che si introducono nella navigazione web usando la PKI (Pu-blic-key infrastructure) spieghiamo brevemente la sequenza che caratte-rizza una comunicazione cifrata:• un client cerca con un mo-

tore di ricerca la paginahttps://miosito.it;

• appena nel browser, sul client, si clicca sul link trovato, il client contatta il server che ha in hosting la pagina utlizzando l’indirizzo IP che la relativa risoluzione DNS, ha identifi cato;

• a questo punto il server remoto, che viene contattato usando il pro-tocollo HTTPS, invia un certifi cato digitale al client per identifi carsi; in questo frangente, la comunica-zione è ancora “visibile”;

In questo numero vi sottoponiamo la richiesta di un nostro cliente che vuole gestire il traffi co criptato verso internet in maniera dinamica, con la massima fl essibilità riconoscendo il traffi co lecito da quello fraudolento o vietato per policies aziendali

Firewalling…Gestire il traffi co crittografato nel mondo Internet

Ringraziamo tutti i lettori che ci hanno segnalato spunti interessanti all’[email protected] in considerazione le vostre segnalazioni per rendere sempre più stimolante e attuale la rubrica L’Help Desk Risponde

a cura di Marco Pellicioli

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Informa L’Help Desk Risponde

• il client verifi ca il certifi cato rice-vuto, stabilisce che la Certifi cation Autority (CA) che ha generato quel certifi cato sia attendibile. Questa è la fase cruciale dell’inizio del tun-nel cifrato. Esiste nel mondo una lista di CA “attendibili”, alle quali viene unanimemente riconosciuto il compito di emettere certifi cati in modo sicuro, controllato, che atte-stino l’identità del richiedente;

• se il client, fatte le opportune ve-rifi che di tutta la catena di CA, accetta il certifi cato si crea il tun-nel, usando il protocollo SSL. Da questo momento, tutto il traffi co è cifrato e non è possibile gestirlo in alcun modo;

• molti pensano che sia possibile in-tercettare la richiesta di un URL, nel momento in cui dal browser si clicca sul link: in realtà, la fun-zione GET (protocollo HTTP) che identifi ca la ricerca della pagina web, passa nel tunnel SSL e non in chiaro, insieme al certifi cato digi-tale nel server remoto.

Il punto fondamentale è quindi comprendere che una volta accetta-to il certifi cato, non c’è più nessuna possibilità di ispezionare il traffi co tunnelizzato in SSL.

L’utilizzo sempre più diffuso del protocollo HTTPS impone una ri-fl essione che presenta due situazio-ni distinte:• da un lato questa tecnica è utiliz-

zata, come già detto, per rendere sicura una comunicazione che av-viene sul web. Si pensi all’acces-so sicuro di portali quali banche, poste e telecomunicazioni, che gestiscono tutte le transazioni con carta di credito ecc;

• dall’altro lato è molto facile intu-ire che chi non vuole essere “vi-sto”, per scopi che non sono leciti, ha tutta la possibilità di utilizzare questa stessa identica tecnica.

Facendo riferimento alla spie-gazione relativa alla comunicazione cifrata non è possibile quindi uti-lizzare tecniche di URL Filtering su

protocollo HTTPS, come invece sul protocollo HTTP o di analisi An-tivirus, questo perchè la richiesta dell’URL non è “visibile” al motore di fi ltraggio, come un eventuale vi-rus non sarebbe analizzabile, perché cifrato.Per poter disporre di una analisi sul protocollo HTTPS, che permetta poi una completa gestione del traffi co, è necessario impostare una architet-tura che da un lato non invalidi la struttura delle comunicazioni rese sicure dai certifi cati digitali, ma dall’altro renda ispezionabile ciò che effettivamente transita in un tunnel SSL in modo da poter applicare le regole di fi ltering presenti sul proto-collo http. Per concretizzare questa possibilità e risolvere le richieste del cliente è necessario installare presso l’utente fi nale un fi rewall che si faccia carico di gestire, per conto del client, una richiesta indirizzata a un server re-moto, usando appunto il protocollo HTTPS. Il nostro fi rewall dovrà sa-per dividere e gestire un tunnel ci-frato in due parti.

L’apparato che abbiamo deciso di installare viste le specifi che esi-genze del cliente è un UTM (Unifi ed Threat Management) con funzioni di proxy avanzate, in cui i tunnels cifrati saranno stabiliti tra il client e UTM per poi creare un’ulteriore legs sicura tra UTM e server remoto: a questo punto un modulo interno dell’UTM è in grado di effettuare la “decryption” del traffi co in HTTPS, traducendo così i dati criptati nel loro formato originale http, proto-collo su cui è quindi possibile appli-care qualsiasi tecnica di gestione del traffi co.Le regole, per quanto riguarda la navigazione sicura volute dall’uten-te fi nale, che abbiamo provveduto a implementare sul fi rewall, sono state le seguenti divise su due tipi di utenti.

Utenti TOP• Nessuna regola restrittiva sui siti

sicuri.

Utenti Standard• Navigazione consentita solo verso

siti sicuri.• Blocco totale verso siti ludici di

intrattenimento quali social net-work, games ecc. anche se visi-tati tramite il protocollo sicuroHTTPS.

Per poter analizzare il traffi co tra il client e il nostro UTM, la parte di comunicazione iniziale, relativa alla gestione dei certifi cati digitali, rimane integralmente valida come tecnica ma introduce uno scenario che va ben compreso, specie nei suoi risvolti pratico-legali, argomento che per motivi di spazio non è pos-sibile trattare in questo articolo, ma è importante capire che il certifi cato che verrà inviato al client, non sarà quello originale del server remoto. La CA interna dell’UTM si farà ca-rico di generare un “fake certifi cate” che contiene la totalità delle infor-mazioni originali, lato client: l’uni-ca informazione che mi permette di capire che il certifi cato non è quello originale è il nome della CA, con-tenuto nel certifi cato stesso; con questa tecnica non si compromette la validità del certifi cato ma è stata semplicemente sviluppata una va-riante che rende possibile di fatto l’ispezione del traffi co SSL.Questa variante potrebbe creare dei problemi agli utenti che, come buo-na norma nella sicurezza informati-ca, dovrebbero verifi care il certifi ca-to digitale per confermare l’accesso a un server remoto, controllando tutte le informazioni in esso contenute e soffermarsi sul nome della CA che lo ha emesso. Avendo un proxy HPPS nel mezzo, l’utente si accorgerebbe che il certifi cato non è stato genera-to dal sito a cui ci si sta collegando e potrebbe ritenere questo collega-mento manipolato da entità esterne. Per questo motivo si dovrebbe anche considerare l’aspetto informativo in relazione all’utlizzo di tale dispositi-vo in una rete locale, considerando di raccogliere una lista di siti “istitu-zionali” (negoziati con gli utenti del-la local area network) che non do-

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Informa L’Help Desk Risponde

GLOSSARIO TECNICO

HTTPS: (HyperText Transfer Pro-tocol over Secure Socket Layer) è il risultato dell’applicazione di un pro-tocollo di crittografi a asimmetrica al protocollo di trasferimento di iperte-sti HTTP. Viene utilizzato per garan-tire trasferimenti riservati di dati nel web, in modo da impedire intercet-tazioni dei contenuti che potrebbero essere eff ettuati tramite la tecnica di attacco del man in the middle.Certifi cation Autority (CA): è un ente di terza parte, pubblico o priva-to, abilitato a rilasciare un certifi cato digitale tramite procedura di certi-fi cazione che segue standard inter-nazionali e conforme alla normativa europea e nazionale in materia. Il si-stema in oggetto utilizza la crittogra-fi a a doppia chiave, o asimmetrica, in cui una delle due chiavi viene resa pubblica all’interno del certifi cato, mentre la seconda, univocamente correlata con la prima, rimane segre-ta e associata al titolare. Una coppia di chiavi può essere attribuita ad un solo titolare. UTM: (Unifi ed Threat Management) è una soluzione nel settore della si-curezza della rete, e dal 2004 ha gua-dagnato valuta come soluzione di difesa gateway di rete primaria per le organizzazioni. La tecnologia UTM è l’evoluzione del fi rewall tradizio-nale in un dispositivo all-in-one per la sicurezza di rete, in grado di svol-gere molteplici funzioni di sicurezza all’interno di un unico apparecchio: il fi rewall, prevenzione delle intrusioni di rete e gateway antivirus (AV), ga-teway anti-spam, VPN, fi ltraggio dei contenuti, bilanciamento del carico, la prevenzione di perdite di dati e il reporting on-appliance.SSL: (Secure Sockets Layer) è un protocollo crittografi co progettato per garantire la sicurezza delle co-municazioni su Internet. Utilizzando certifi cati X.509 e quindi crittografi a asimmetrica per verifi care la con-troparte con la quale stanno comu-nicando, scambiandosi una chiave simmetrica. Questa viene quindi utilizzata per cifrare dati che fl ui-scono tra le parti. Questo permette scambio di dati in maniera riservata. Diverse versioni dei protocolli sono molto diff use in applicazioni quali la navigazione web, posta elettroni-ca, fax Internet, instant messaging e voice-over-IP (VoIP).

vranno essere ispezionati dall’UTM con attivo il servizio di “proxy SSL”.Questo è possibile in quanto un pri-mo livello di fi ltraggio è effettuabile sul nome (CN) del certifi cato, pren-dendo poi la conseguente decisione se effettuare o meno la decryption dei dati veicolati in SSL.Presso il nostro cliente, per scelta dell’utente fi nale, si è deciso di non implementare questa funzione, per-ché ritenuta non necessaria.

Spieghiamo ora nel dettaglo le fasi di funzionamento del proxy SSL per comprendere i meccanismi di confi gurazione dello stesso.Di seguito trovate un’immagine che spiega il fl usso di una richiesta SSL con una breve spiegazione di tutti i passaggi.

1. L’UTM effettua una redirezione alla sua interfaccia di loopback ed effettua una query DNS per risol-vere l’FQDN del server SSL remoto cercato.2. Il modulo proxy effettua una ne-goziazione SSL scaricando il certifi -cato che viene inviato dal server SSL remoto e blocca la connessione nel caso in cui:• il server non propone nessuna in-

formazione SSL;• il certifi cato è self-signed (questa

funzione può essere modifi cata);• il certifi cato proposto dal server

non è approvato da nessuna CA presente sull’UTM (questa funzio-

ne può essere modifi cata);• il certifi cato è scaduto (questa fun-

zione può essere modifi cata);• il certifi cato è stato revocato (que-

sta funzione può essere modifi ca-ta);

• il server richiede l’autenticazione.3. Una volta che la negoziazione è stata validata, il proxy SSL analizza il CN ed effettua un confronto con le regole di SSL fi ltering all’interno delle quali possiamo settare 3 diver-si comportamenti:• decrypt;• block wihtout decrypt;• pass without decrypt.4. A negoziazione terminata il proxy genererà un certifi cato “fake” usan-do la CA interna.5. L’UTM proporrà il certifi cato fake al client ed è per questo motivo che il client deve avere la CA, che usiamo sull’apparato, come trusted altri-menti darà un avviso di sicurezza.6. Come ultimo passaggio abbiamo lo scambio di dati che avverrà:• in maniera criptata tra il client e

l’UTM, usando il certifi cato fake;• i dati passano decriptati all’inter-

no dei proxy SSL permettendo per esempio di fare analisi antivirus, antispam, mail fi ltering e URL fi l-tering;

• tra l’UTM e il server remoto, i dati vengono criptati con il certifi cato fornito dal server stesso.

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Informa Intervista

La diffusione di molteplici stru-menti di comunicazione, unita

a una forza lavoro sempre più di-stribuita sul territorio, ha generato infrastrutture aziendali complesse che non riescono ad essere gestite dalle reti legacy. Le soluzioni HP permettono alle aziende di realizza-re un ambiente altamente collabora-tivo e produttivo grazie alle unifi ed communications, che garantiscono al personale aziendale la migliore esperienza d’utilizzo, indipenden-temente dal dispositivo utilizzato o dal luogo in cui si lavora.

I nuovi HP multiservice router (MSR) basati su standard aperti comprendono il modulo HP MSR Survivable Branch Communications Module (SBM) - la prima soluzione completa del settore per la business continuity - e la nuova piattaforma HP MSR Open Architecture (OAP) con VMware vSphere Series. Que-ste soluzioni ottimizzano e sempli-fi cano la comunicazione grazie alla reale interoperabilità con le piatta-forme Microsoft e con quelle basate su cloud, consentendo alle aziende di aumentare la produttività e con-testualmente di ridurre costi e com-plessità.

Ne abbiamo parlato con Luca Guerra, HPN Solution Archi-tect di HP Networking.

Secondo la vostra esperienza, qual è la situazione delle infra-strutture delle aziende italia-ne che si trovano a fare i conti con la domanda di adozione di nuovi strumenti per la ‘Colla-boration’?Le modalità di comunicazione stan-no cambiando in modo radicale ne-gli ultimi anni e le aziende hanno sempre di più la necessità di abilita-re servizi di collaboration, di video conferencing e di condivisione delle risorse per dare un valore aggiunto ai propri dipendenti e incrementare il loro business.

Tuttavia, il trend dell’Unifi ied Co-munication & Collaboration ha un impatto signifi cativo sull’infrastrut-tura di rete e spesso, specialmente in ambiente SMB, ci troviamo di fronte sia ad aziende con infrastrut-ture suffi cientemente pronte ma con necessità di ottimizzazione delle ri-sorse, sia ad aziende con infrastrut-ture non adeguate alle richieste di innovazione che le nuove tecnologie

portano con sè.

Nel 2013 avete lanciato i nuo-vi multiservice router (MSR30 e MSR50) basati su standard aperti. Quanto è importante l’adozione di standard aperti?L’utilizzo di standard aperti è fonda-mentale perché fornisce la possibili-tà di sviluppare un intero ecosistema attorno al prodotto, consentendo di sviluppare soluzioni tra apparati e vendor diversi ma interoperabili tra loro.

Inoltre, garantisce un’espan-dibilità e una fl essibilità di crescita, consentendo alle aziende di utiliz-zare sempre la soluzione più adatta alle loro esigenze senza incorrere in problemi di compatibilità con l’in-frastruttura esistente.

Quali sono i vantaggi offer-ti dall’interoperabilità con le piattaforme Microsoft e con quelle basate su cloud che que-sti router offrono?Le applicazioni di Unifi ed Comuni-cation and Collaboration di Micro-soft e i servizi basati su Cloud di so-lito nelle grandi aziende sono gestiti centralmente, ma devono essere fa-cilmente accessibili anche dalle sedi remote dislocate sul territorio.

Tipicamente questa tipologia di Router è utilizzata in un ambiente di Branch Offi ce, con la possibilità di integrare tutti i servizi in una sola piattaforma in grado di offrire con-nettività geografi ca, dando libero accesso a tutti i servizi resi disponi-

Le nuove capacità offerte dal traffi co voce su rete dati richiedono un’infrastruttura di rete capace di supportare in maniera sicura e affi dabile i servizi voce per tutta l’azienda

Reti aziendali sotto pressione

NON SARÀ PIÙ NECESSARIO

UTILIZZARE DIVERSI DISPOSITIVI PER LA CONNETTIVITÀ, MA

UN UNICO APPARATO

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Informa Intervista

bili centralmente. Questo vantag-gio consente alle organizzazioni di abilitare ovunque i propri servizi in modo semplice, migliorando la pro-duttività aziendale.

I multiservice router compren-dono il modulo HP MSR Survi-vable Branch Communications Module (SBM) che dispone del software Microsoft Lync Sur-vivable Branch pre-installato: che vantaggi offre?Il tipico modello di infrastruttura per Unifi ed Communication prevede che i branch offi ce remoti siano par-te di un sistema centralizzato rag-giungibile attraverso la Connettività WAN. In questo contesto, l’utilizzo del modulo MSR SBM di HP con-sente di avere piena ridondanza per i branch offi ce, che, anche in assen-za di collegamento geografi co con la sede centrale, saranno in grado di comunicare ed effettuare chiamate attraverso le linee tradizionali pre-senti localmente.

Un altro vantaggio è dato dal fat-to che non sarà più necessario utiliz-zare diversi dispositivi come server o mediagateway per la connettività, avendo la possibilità di integrare tutto in un unico apparato.

Infi ne, la possibilità di utilizzare all’interno dei nostri Router tre tipo-logie di moduli SBM che supportano un diverso numero di utenti gestiti, consente alle aziende un risparmio sui costi di investimento.

E per quanto riguarda la piat-taforma MSR Open Architectu-re con VMware vSphere Series, sempre compresa nei nuovi router serie MSR30 e MSR50, cosa offre?Oggi l’utilizzo della virtualizzazione è indispensabile per le aziende di qualsiasi tipologia e dimensione. In questo contesto, i moduli HP MSR serie OAP integrati con VMware vS-phere sono una componente chia-ve delle nuove architetture Branch offi ce, e offrono la possibilità di in-

tegrare i servizi di virtualizzazione direttamente all’interno dell’infra-struttura di rete, con il vantaggio di rendere più semplice il deployment e di ridurre i costi e la complessità attualmente legati all’utilizzo di più dispositivi.

Se la collaborazione costituisce un elemento critico per la

produttività del personale, le nuove capacità off erte dal

traffi co voce su rete dati richiedono un’infrastruttura di

rete capace di supportare in maniera sicura e affi dabile i

servizi voce per tutta l’azienda.

Il nuovo modulo HP MSR SBM dispone del software Mi-

crosoft Lync Survivable Branch pre-installato, per abilitare

la realizzazione di un unico sistema altamente modulare

che off re comunicazione in tempo reale anche in caso di

indisponibilità della rete WAN (Wide Area Network) o del-

la rete aziendale. Inoltre, favorisce l’integrazione rapida

con la rete del cliente e con la soluzione Microsoft Lync, in

modo da semplifi care enormemente l’implementazione.

Le funzionalità SBM integrate nei router HP serie MSR30 e

MSR50 off rono perfetta convergenza di routing, switching,

operatività wireless, sicurezza e servizi voce, tutti ad alte

prestazioni per le reti delle fi liali. Inoltre, la soluzione com-

bina interfacce per reti storage, Gigabit Ethernet e USB

che riducono l’ingombro fi sico, il consumo energetico, il

cablaggio e i costi.

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Informa Intervista

Abbiamo intervistato Salvatore Moria, Direttore Commer-

ciale Italia di Riello UPS, per fare una fotografi a di questa impor-tante realtà produttiva italiana che con con l’accordo stretto con EDSlan mira ad aumentare le opportunità di business in un mercato sempre più attento all’alta effi cienza energetica e alla continuità operativa.

Qual è l’offerta di Riello UPS sul mercato italiano?Riello UPS è lo specialista per ec-cellenza nel campo della continu-ità, della qualità e dell’affi dabilità dell’energia elettrica: Riello UPS è stabilmente il quarto player mon-diale in questo settore e la prima azienda italiana, sia in termini di fatturato che di volumi, grazie par-ticolarmente alla sua ampia gamma di soluzioni e alla qualità del servizio che viene erogato al cliente, un bino-mio le cui caratteristiche si adattano perfettamente alla domanda espres-sa dal mercato.

In particolare, l’offerta di solu-zioni di Riello UPS si articola su cin-que famiglie di prodotto e quattro tipologie di servizio. Riguardo ai prodotti, Riello UPS pro-pone innanzitutto una vasta gamma di gruppi di continuità che com-prende UPS monofase e trifase con potenza da 400 VA a 6,4 MVA, con i quali copre ogni tipologia di utenza,

dal singolo utente domestico all’uf-fi cio, dai grandi impianti industriali ai datacenter. Riello UPS offre inol-tre sistemi di trasferimento e commutazione “intelligente” che garantiscono distribuzioni di poten-za continue e affi dabili, soluzioni specifi che dedicate a esigenze par-ticolari progettate per fornire la to-tale protezione dell’alimentazione in ambienti sensibili e mission-critical (supercaps, CSS, sistemi modulari, ecc..) e un’ampia gamma di softwa-re per l’Ups Monitoring, carat-terizzata da semplicità e intuitività, garanzia e affi dabilità.

Altrettanto importante è la gamma dei servizi: un team specifi co offre servizi di prevendita, che facilitano la scelta della soluzione più adeguata anche in caso di installazioni molto complesse, un secondo team invece dedicato specifi camente ai servizi di assistenza tecnica; a questi si ag-giunge un servizio di teleassistenza e uno dedicato invece alle soluzioni

di noleggio.

In quali mercati verticali si in-seriscono maggiormente i vo-stri prodotti?Riello UPS è presente in ogni am-bito in cui la continuità e la qualità dell’energia assume una importanza fondamentale. Riello UPS progetta e fornisce soluzioni tanto in ambito Soho che per la PMI ma è soprattut-to nelle aree di maggiore criticità che si apprezza maggiormente la qualità dell’offerta di Riello UPS, che diven-ta quindi un partner fondamentale per chi opera nell’area dei datacen-ter, della grande industria di pro-duzione e trasformazione, dell’area medico/sanitaria e ospedaliera, dell’area dei trasporti e della logisti-ca e - estremamente importante - in ogni ambito in cui ci siano settori di emergenza di cui è vitale assicurare il supporto al funzionamento.

Che importanza rivestono i due centri di ricerca nelle sedi pro-duttive di Legnago (Verona) e Cormano (Milano)?I due centri di ricerca sono fonda-mentali ai fi ni dell’aggiornamen-to dei prodotti, in virtù anche del time to market dei prodotti stessi. I due centri sono specializzati per competenze e operano in parallelo, scambiandosi spesso informazioni e spunti tecnici, ma senza sovrappo-sizioni grazie a una netta demarca-zione nelle competenze. Per Riello UPS la presenza dei centri di ricerca è importante anche perché permet-te di avere il completo controllo su tutta la fi liera della produzione, fi n dalla progettazione, il che ci permet-te di offrire ai nostri utenti la massi-ma garanzia in termini di qualità dei

Con oltre 25 anni di storia, Riello UPS è il primo produttore nazionale di gruppi statici di continuità con una gamma completa in grado di soddisfare ogni fabbisogno di energia in qualsiasi contesto

Riello UPS, specialista nel campo della continuità

NON SARÀ PIÙ NECESSARIO

UTILIZZARE DIVERSI DISPOSITIVI PER LA CONNETTIVITÀ, MA

UN UNICO APPARATO

www.riello-ups.it

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Informa Intervista

prodotti.

Su cosa state lavorando in ter-mini di sviluppo di nuove solu-zioni?Ci sono alcuni trend che dettano i campi in cui un’azienda leader come Riello UPS deve essere all’avanguar-dia. Tra questi ci sono sicuramen-te l’alta effi cienza dei dispositivi, il contenimento del loro volume e del loro impatto anche in termini di rumore, la loro capacità di interfac-ciarsi con sistemi più ampi e diversi e infi ne lo sviluppo di gamme paral-lele con prodotti modulari, in modo che ciascun cliente possa costruirsi la soluzione su misura. In tutti que-sti settori Riello UPS ha già soluzio-ni d’avanguardia e altre ne sta svi-luppando.

Qual è il segreto per mantenere la leadership che vi contraddi-stingue sia a livello italiano che mondiale?Non c’è un solo segreto, ce ne sono molti. In particolare, per quanto ci riguarda, uno degli aspetti che mag-giormente ci viene riconosciuto è la qualità, sia per quanto concerne i prodotti che i servizi; non solo, an-che la gamma è importantissima perché ci consente di coprire un ambito estremamente vasto di esi-genze. Fondamentale è anche l’at-tenzione al cliente, grazie alla quale non solo riusciamo a fornire sempre le soluzioni più giuste, ma an-che a identifi care in anticipo certe esigenze per le quali anco-ra il mercato e la tecnologia non offrono risposte. Il che ci porta dritti all’ultimo ma fondamen-tale segreto: la capacità di Riel-lo UPS di anticipare le esigenze future del mercato e sviluppare tecnologie per dare loro le ri-sposte più giuste, prima della concorrenza.

Il crescente numero di ap-plicazioni critiche da pro-teggere e il diffondersi del Cloud, quanto infl uenza le prestazioni di un UPS? A

cosa bisogna prestare attenzio-ne?La diffusione di applicazioni cri-tiche, del cloud, dei datacenter e comunque dell’informazione distri-buita rende assolutamente centrale il ruolo dell’UPS, che deve quindi assicurare l’effi cienza prima di tut-to; oltre a questo, deve permettere di essere gestito con facilità, anche da remoto e deve garantire una suf-fi ciente capacità di gestione dell’ac-cumulo di autonomia, per fornire al sistema la garanzia della continuità di funzionamento anche in caso di interruzioni importanti dell’alimen-tazione elettrica da parte del sistema principale.

Quali sono le competenze che deve avere un partner di cana-le per proporre soluzioni UPS?Un UPS non è una commodity bensì un prodotto che deve dare garan-zie assolute di funzionamento e che deve integrarsi nel modo migliore nel contesto del sistema che è chia-mato a proteggere. Per questo Riello UPS chiede ai suoi partner di avere un’eccellente capacità di acquisire nozioni su prodotti, servizi e tecno-logie e di saperli a loro volta trasfe-rire ai propri clienti. L’UPS infatti è un prodotto con una fortissima dose di tecnologia e per saper vendere un prodotto del genere occorre prima di tutto saperlo spiegare.

In che modo Riello UPS sup-porta i partner di canale?In molti modi. Le nostre politiche commerciali annoverano numerosi corsi e momenti di formazione, di incentivazione e di comunicazione, oltre a numerose altre manifesta-zioni. Non solo: diversi staff di per-sonale Riello UPS (commerciali, di assistenza, di formazione, eccetera) operano quotidianamente a contat-to con i nostri partner, per facilitare in ogni modo il loro lavoro.

Che prospettive immaginate per il vostro mercato di riferi-mento da qui al 2020? Ci sono trend che infl uiranno forte-mente? Vedete un mercato in fermento?Al di là dell’orizzonte temporale del 2020, che prendo come riferimento indicativo, ci sono diverse tendenze in atto, alle quali abbiamo già avuto modo di far riferimento. In parti-colare possiamo aggiungere che se l’energia è oggi importante, nel fu-turo lo sarà ancor di più e dunque diventeranno fondamentali tutti gli aspetti legati alla sua corretta ed ef-fi ciente gestione. In questo contesto, l’autostoccaggio diventerà sempre più complementare allo stoccaggio in rete e dunque i sistemi smart grid assumeranno un ruolo sempre più centrale nel panorama degli UPS.

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La nuova Rack PDU (Power Distribution Unit) con funzioni di monitoraggio e controllo più effi ciente e affi dabile sul mercato

Emerson Network Power presenta MPH2TM

Emerson Network Power offre il piu completo portfoglio

di soluzioni per la distribuzione dell’alimentazione ai carichi presen-ti all’interno dei rack.

Le Rack PDU garantiscono i più elevati livelli di disponibilità, massima facilità di integrazione e una gestione ottimizzata degli assorbimenti energetici.Al fi ne di rispondere alle sempre più stringenti esigenze in termini di affi dabilità ed effi cienza, a cui i data center manager sono chiamati, Emerson Network Power ha svilup-pato la nuova MPH2. MPH2 è un’unità di distribuzione dell’alimentazione per rack che, grazie alle sue caratteristiche, s’in-tegra perfettamente in una logica di gestione dell’infrastruttura. La nuova PDU è stata progettata per monitorare da remoto gli assorbi-menti e controllare la disponibilità di alimentazione alle apparecchia-ture presenti all’interno del rack. Si integra perfettamente con i vari si-stemi di Data Center Infrastructure Management (DCIM) consentendo di disporre dei dati essenziali per una gestione complessiva dell’intero data center.

Quattro sono le caratteristiche prin-cipali che distinguono la nuova Rack PDU MPH2 da tutte le altre presenti sul mercato:

Elevata disponibilità: che viene garantita grazie all’ampio range di tempe-

rature operative (fi no a 60° C) e alla scheda di comunicazione sostituibile a caldo, che non infl uisce sulla disponibilità di alimentazione anche in caso di guasto.

Gestione ottimizzata del consumo energe-tico: MPH2 consente la

misurazione di tutti i para-metri elettrici con un’accuratezza di +/- 1%, ciò permette di prevenire eventuali sovraccarichi e consentire il chargeback. La nuova MPH2 offre il consumo energetico più basso sul mercato (3-5W) e un’elevata effi cienza operativa. Infi ne, è inte-grabile con Avocent Rack Manager, Liebert Nform™, Sitescan Web e la

piattaforma Trellis™ per un migliore monitoraggio, controllo e reporting.

Integrazione semplifi ca-ta con le piattaforme DCIM di Emerson Network Power

come Avocent® ACS, Avo-cent MergePoint® Unity, Avocent Universal Management Gateway e Avocent DSView4™. MPH2 diventa quindi parte integrante di un siste-ma di gestione e controllo a livello del rack.

Facilità di implementa-zione nel data center: MPH2 è stata concepita per

essere installata in maniera rapida e semplice in qualsiasi rack, in modo particolare, nei rack di Emerson Network Power consenten-do un notevole risparmio di tempo e denaro. È disponibile in differenti modelli studiati per soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia d’in-stallazione ed è integrabile anche con le Smart Solutions di Emerson Network Power.

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www.emersonnetworkpower.com

LE RACK PDU GARANTISCONO I

PIÙ ELEVATI LIVELLI DI DISPONIBILITÀ, MASSIMA FACILITÀ DI INTEGRAZIONE E UNA GESTIONE

OTTIMIZZATA DEGLI ASSORBIMENTI

ENERGETICI.

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Pioniere nella tecnologia Wea-rable, in occasione del Mobi-

le World Congress di Barcellona,Plantronics ha annunciato due nuovi auricolari: il Voyager Edge, un auri-colare Bluetooth ad alte prestazioni, compatto ed elegante, e il BackBeat FIT, ideale per chi ama il fi tness e lo sport in generale.Con un design leggero e sofi stica-to e la tecnologia audio “signature” di Plantronics, Voyager Edge offre una comunicazione chiara in ogni ambiente, con la cancellazione di rumore e l’eliminazione del vento, proprie di Plantronics, e un’elegan-te custodia di ricarica che permette di estendere la possibilità di parlare mentre si è in movimento. Intuiti-vo grazie a funzioni come comandi vocali e Smart SensorsTM, permet-te di rispondere a mani libere, solo con una parola o semplicemente indossando l’auricolare, visto che Voyager Edge annuncia il nome di chi sta chiamando. Gli utenti mo-bile sempre in movimento possono rispondere a una telefonata in taxi, per la strada e ovunque siano. Que-sto rende il Voyager Edge il partner perfetto per lo smartphone, ideale anche per chi è attento a un design elegante.Voyager Edge ha anche ricevu-to durante il MWC il Premio per l’Innovazione e per il Design da Envisioneering: unisce infat-ti un design elegante e una grande attenzione al comfort, con la sua forma leggera e i materiali naturali soft-touch. Il design dell’auricolare rende facile indossarlo e toglierlo, ed è particolarmente comodo, anche

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Da Plantronics due nuovi auricolari presentati all’ultima edizione del Mobile World Congress

Novità da Plantronics: per gli amanti della vita no-stop l’auricolare Bluetooth® Voyager Edge e per chi ama lo sport il BackBeat FIT

www.plantronics.com/it

con occhiali da vista o da sole. Con la sua custodia portatile con ricarica, ilVoyager Edge è un compagno per-fetto, sempre carico e pronto per aiutare chi lo indossa a essere sem-pre connesso.

È invece pensato per uno stile di vita sportivo l’auricolareBackBeat FIT, che combina comfort, vestibilità e stabilità con la rinoma-ta eccellenza audio di Plantronics. Collegandosi con dispositivi in mo-dalità wireless Bluetooth®, il piccolo e leggero auricolare BackBeat FIT consente agli utenti di dedicarsi al fi tness e di apprezzare la musica, fornendo prestazioni stereo supe-riori ed eliminando la distrazione dei cavi aggrovigliati. Il suo design unico e fl essibile offre una vestibili-tà comoda e sicura, qualunque sia il vostro livello di attività.

Più della metà delle persone che si allenano, ascoltano musica per una parte importante del loro allena-mento. In un recente sondaggio, il 40% degli intervistati ha risposto che le caratteristiche di sicurez-za sono estremamente importanti durante l’attività fi sica praticata di notte. BackBeat FIT offre ai consu-matori una custodia con colori lumi-nosi e materiali rifl ettenti sul capo e sul braccio per aumentare la visibi-lità, aggiungendo così un elemento di sicurezza quando ci si allena la mattina presto, la sera e nelle ore notturne. Inoltre, i cuscinetti sono stati appositamente progettati per consentire a chi si allena di ascoltare i suoni circostanti, in modo che pos-sano rendersi conto dei potenziali pericoli nei dintorni.

Per informazioni:Twitter@Plantronics_IT

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Rivisitato il listino prezzi della linea di telefoni snom 3xx

Telefoni leggendari a un prezzo leggendario

Di recente snom technology ha rivisto il proprio listino prezzi

per la linea di telefoni IP snom 3xx che ha decretato negli anni il successo dell’azienda. Con i nuovi prezzi estremamente concorrenziali per i terminali IP snom 300 e 320, snom intende ricoprire il ruolo di “one stop shop” per i propri partner nelle grandi installazioni, e favorire al tempo stesso i rivenditori che ap-procciano oggi il dinamico mercato del VoIP.

Quando snom technology avviò la produzione dei suoi primi telefoni IP dando vita alla serie 3xx di termi-nali SIP, l’intento dell’azienda era offrire apparecchi di alta qualità con un fi rmware estremamente stabile e interoperabile, per rispondere alle esigenze più concrete della propria clientela in termini di funzionalità e robustezza.

Grazie al costante investimento di snom in ricerca e sviluppo, i termi-nali SIP snom 300 e snom 320 sono ancora tra i “top seller” del pioniere del VoIP berlinese e vengono acqui-stati in tutto il mondo per l’estrema versatilità, l’ormai comprovata effi -cienza e l’interoperabilità universale dei telefoni con IP-PBX basati sullo standard aperto SIP.

Una robustezza che rasenta l’indistruttibilità, l’ampio feature set risultato di vent’anni d’esperienza, la massima qualità e sicurezza garantita da questi terminali in-gegnerizzati in Germania sono un

dato di fatto per i partner snom, ma possono non essere noti alle aziende che, affacciandosi oggi al mondo del VoIP, si affi dano a terminali “low-cost” per le prime installazio-ni, senza considerare che l’assenza di un servizio di assistenza tecnica in loco, la non corrispondenza alle normative europee sulla privacy, l’elevato tasso di rottura o fi rmware instabili, possono minare a breve/medio termine il loro intento di diversifi care le proprie attività.

È proprio pensando a come favorire e tutelare chi approccia la telefonia IP, che l’azienda ha deciso di proporre i telefoni snom 300 e snom 320 a un prezzo incredibilmente competitivo, favorita anche dai volumi di termi-nali IP che nel frattempo produce.

“Il nostro intento è consentire da un lato ai ‘neofi ti’ di avvalersi di un trampolino sicuro ed estrema-mente concorrenziale nel mondo del VoIP - sottolinea Fabio Albanini, Managing Director di snom technology Italia - e, dall’altro, restituire la fi ducia accordataci negli anni dai nostri partner, consentendo loro di avvalersi di ‘one stop shop’ in quelle installazioni in cui la clientela per specifi che esigenze (ad esempio, ambienti polverosi o a rischio, tra cui magazzini, catene di montaggio, autoffi cine, sale server o similari), preferisce optare per terminali a basso costo, al fi ne di ridurre l’inve-stimento iniziale in terminali che - a fronte di particolari sollecitazioni - sono potenzialmente più soggetti a danneggiamenti”.

Telefoni leggendari ad un prez-zo leggendario, questo il leitmotiv del nuovo listino per i best seller di snom, i terminali IP snom 300 e 320. A supporto della produttività giornaliera, il telefono snom 300 offre tutte le funzioni Offi ce più rilevanti, ad esempio la selezione della linea verso l’esterno, la visua-lizzazione dello stato del telefono, gruppi di linee, l’opzione “occupato” o la possibilità di rispondere ad una chiamata diretta a terzi. Ideale per l’uffi cio e per chi telefona molto, lo snom 320 é un telefono SIP professionale dall’ottimo rapporto qualità prezzo e dotato del vivavoce (full duplex) come della funzione di conferenza a tre.

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I TERMINALI SIP SNOM 300 E SNOM 320 SONO ANCORA TRA I “TOP SELLER” DEL PIONIERE DEL VOIP BERLINESE E

VENGONO ACQUISTATI IN TUTTO IL MONDO

www.snom.com/it

Fabio Albanini, Managing Director di snom technology Italia

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In viaggio, sia di lavoro sia di pia-cere, le persone non possono più

fare a meno di una connessione a internet: per controllare le mail, per condividere le foto con gli ami-ci e comunicare sui social network, per conversare attraverso applica-zioni di messaggistica istantanea, per prenotare la visita a un museo, per documentarci sulle attrazioni offerte dalla località… I device, per funzionare al meglio e consentire di compiere queste azioni in modo fl uido e veloce, devono quindi colle-garsi a una rete Wi-Fi. Ecco perché gli hotel, così come le altre strutture ricettive, ormai, devono considerare il Wi-Fi come un servizio distintivo e indispensabile per soddisfare la propria clientela.

Le soluzioni che ZyXEL propone per l’Hospitality sono semplici da instal-lare e gestire, non comportano alcu-na spesa di gestione e permettono la massima fl essibilità, garantendo una connessione internet sicura, veloce, di facile accesso e sempre disponibi-le. Oltre all’implementazione della banda larga, è possibile attivare op-zioni aggiuntive come VoIP, Video on Demand e streaming video. In base alle dimensioni dell’area da coprire e al contesto di applicazio-ne, ZyXEL propone una soluzione ad hoc, con dispositivi che vanno da Hotspot Gateway all-in-one fi no ad Access Point PoE Gigabit Ethernet. Una soluzione all-in-one di nuova generazione, che ZyXEL propone è il dispositivo UAG4100, che in-tegra wireless hotspot, access ga-teway e wireless controller. ZyXEL UAG4100 è in grado di gestire con-temporaneamente la regolamenta-zione degli account, la tariffazione, la sicurezza e la conservazione dei dati. Integra inoltre funzionalità ag-giuntive di alto livello quali l’hotspot Dual-Radio Dual-Band a standard

802.11 a/b/g/n (2.4 GHz e 5 GHz), fornen-

do il

doppio della banda e dello spettro, e il WLAN Controller. Utilizzato insie-me alla stampante termica SP350E, inoltre, è ideale da installare anche in ambienti con una singola stanza, come ristoranti, bar, pub o negozi, oppure in reception, sale conferenza o zone di attesa.

Questa soluzione garantisce agli operatori la fl essibilità di offrire l’accesso Wi-Fi come servizio gratu-ito, a pagamento, o misto, a secon-da del proprio modello di business. Possono creare fi no a 10 piani ta-riffari prepagati e sfruttare un ser-vizio di SMS ticketing, con il quale inviare i dettagli dell’account e della tariffazione direttamente ai telefoni cellulari dei clienti. Oltre ad essere il prodotto ideale in caso di applica-zione HotSpot Wi-Fi per una singola locazione, ZyXEL UAG 4100 è an-che utilizzabile per installazioni di reti complesse multisala in strutture ricettive quali alberghi, B&B e azien-de. Integra un Controller WLAN che facilita il deployment degli Access Point wireless per estendere la rete Wi-Fi a zone quali sale di attesa, ri-storanti, o anche aree esterne.

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Le soluzioni che ZyXEL propone per l’Hospitality sono semplici da installare e gestire, non comportano alcuna spesa di gestione e permettono la massima fl essibilità

Il Wi-Fi in hotel: necessario, semplice, vantaggioso

www.zyxel.it

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WatchGuard presenta la prima soluzione di sicurezza UTM di classe enterprise pensata per il mercato Small Offi ce Home Offi ce

WatchGuard Firebox® T10: pensata per il mercato SOHO

WatchGuard® Technologies lancia sul mercato la nuo-

va soluzione UTM WatchGuard Firebox® T10, un appliance che permette alle aziende di estendere una robusta sicurezza della rete agli ambienti Small Offi ce Home Offi ce (SOHO). Con il 70% dei dipenden-ti che lavorano da casa almeno una volta alla settimana1, questa nuova soluzione permette agli amministra-tori di rete di assicurare una robusta protezione di quei dipendenti che in remoto si trovano spesso a gestire i dati più critici relativi alla proprie-tà intellettuale delle aziende. Con Firebox T10 grazie alla funziona-lità cloud-based RapidDeploy di WatchGuard, basta semplicemente collegare l’apparato per dare inizio immediatamente all’auto-confi gu-razione e all’attività di reportistica verso la console centrale dell’ammi-nistratore. Non è un segreto il fatto che chi cer-ca di entrare in una rete aziendale lo fa dal link più debole, che spesso è proprio rappresentato dall’utente home offi ce o small offi ce. Tuttavia, molte organizzazioni continuano a fare affi damento su misure di sicu-rezza limitate o addirittura non se ne preoccupano per nulla.

Secondo una recente indagine WatchGuard realizzata a livello glo-bale sui professionisti dell’IT2, più dell’82% consente ai dipendenti di accedere alla rete aziendale da pic-coli uffi ci remoti o da casa. Tuttavia, quasi il 30% non richiede un gate-way per la sicurezza. Tra chi lo ri-chiede, solo il 23% chiede agli utenti di utilizzare prodotti di sicurezza si-mili a quelli utilizzati nella sede cen-trale, con funzioni quali Intrusion Prevention, Antivirus, Data Loss Prevention, Application Control, AntiSPAM e altro ancora.In questa stessa indagine,WatchGuard ha anche rilevato che il 56% ritiene che un accesso VPN di base possa fornire la protezione ne-cessaria contro il panorama odierno delle minacce nel mondo SOHO. Corey Nachreiner, Director of Secu-rity Strategy in WatchGuard, sostie-ne che l’accesso VPN non garantisce una sicurezza completa. “L’accesso tramite VPN è stato a lungo lo stan-dard per proteggere le comunicazio-ni dei dipendenti che lavorano da casa”, spiega Nachreiner. “Se però il vostro device non presenta un grado di protezione dello stesso livello di quello della rete aziendale, il tunnel VPN diventa una fi nestra aperta per

entrare nella vostra azienda. Vi serve proteggere entrambi, e Firebox T10 è progettato per rendere tutto ciò semplice a un costo conveniente.”Firebox T10 è anche ideale per iclienti che stanno cercando una pro-tezione UTM per chioschi mobili, come quelli usati nei centri com-merciali, che regolarmente gestisco-no carte di credito e informazioni personali – e devono attenersi agli stessi standard di conformità PCI e HIPAA al pari di grandi uffi ci e aziende.

Maggiore visibilità, funzionali-tà, velocitàFirebox T10 fornisce non solo le stesse potenti funzionalità UTM dei modelli WatchGuard più grandi, tra cui la funzionalità di Rapid Deploy, ma offre anche la nuova soluzione di visibilità della rete, WatchGuard Dimension. Questo strumento basato su cloud e che non richiede installazione fornisce una ‘security intelligence’ in tempo reale e per-mette agli amministratori di rete di avere una vista in stile Big Data del-le principali minacce e di chi utilizza maggiormente la rete all’interno di tutta la base utenti. Inoltre, le solu-zioni WatchGuard UTM integrano le versioni complete delle tecnologie best-of-breed tra cui AntiSPAM, An-tiVirus e URL Filtering.

www.watchguard.it

1 Beyond SOHO – The Future of Work, Dicembre 2013, Frost & Sullivan2 Global WatchGuard 2014 Security Professional Survey, Febbraio 2014

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Il Wi-Fi è in continuo sviluppo ormai da 20 anni, una pietra

miliare tecnologica dove l’opportu-nità di innovare non è mai stata così grande.

Il Wi-Fi oggi rappresenta un mercato globale da 40 miliardi di dollari con una previsione di crescita fi no a 93 miliardi nel 2018. Crescita trainata dalla diffusione esponenziale di smart devices nati-vamente dotati di interfaccia Wi-Fi e dall’aumento continuo del traffi co broadband mobile: basti pensare che nel 2013 ha rappresentato oltre 12 volte il traffi co totale Internet registrato nel 2000.

Cosa possiamo aspettarci dal Wi-Fi nel 2014?

Sarà sempre più semplice da usare Accedere a Internet attraverso il Wi-Fi sarà sempre più semplice e intuitivo grazie all’affacciarsi di nuove tecnologie di autenticazione e sicurezza. In attesa dell’HotSpot 2.0 e PassPoint, che daranno la pos-sibilità di fare roaming attraverso la propria SIM telefonica, già oggi è possibile collegarsi a Internet sugli hot spot pubblici con le proprie cre-denziali social, Facebook, Twitter e Google Plus prima di tutti. La possibilità, inoltre, di integrare sistemi di autenticazione aziendali come l’active directory e l’802.1x, completa il numero di possibili me-todi di accesso semplici e veloci. La fruibilità quindi come carattere innovativo e driver di crescita.

Sarà sempre più interattivo Il Wi-Fi rappresenterà, in parti-colare per gli operatori del retail, franchisor, grande distribuzione e banche, sempre più un’importante opportunità per realizzare reti di co-municazione interattiva con i propri clienti sul punto vendita. La possibilità di interagire attraver-so la distribuzione per esempio di buoni sconto, promozioni, giochi direttamente sullo smartphone del cliente fi nale, porrà il Wi-Fi come uno strumento molto effi cace nelle strategie di fi eld marketing anche dei brand di largo consumo. Il Wi-Fi quindi non solo come tecnologia di connettività pubblica, semplice da utilizzare e a basso co-sto, ma anche come leva marketing con un ROI elevato.

Sarà sempre più affi dabile e sicuro Solo qualche anno fa il Wi-Fi era ritenuto dai responsabili IT una tecnologia povera e poco affi dabile. L’evoluzione tecnologica degli ulti-mi anni ha fatto sì che il Wi-Fi sia oggi considerato una tecnologia di primaria importanza anche per reti aziendali sia di piccole che di grandi dimensioni. La maggiore disponibilità di banda, le performance elevate raggiungibili grazie a funzionalità come il Fast Roaming e la gestione dei QOS, gli elevati livelli di sicurezza raggiunti, pongono il Wi-Fi nella condizione di soddisfare i requirements di rete anche più sofi sticati.

Sarà sempre più innovativo Il 2014 è considerato da molti anali-sti come l’anno zero dell’Internet of Things che potrebbe rappresentare un’enorme opportunità per il merca-to IT e dell’informatica in generale.Il Wi-Fi ha raggiunto livelli di pe-netrazione nei principali prodotti di elettronica di consumo e industriali impensabili fi no a qualche anno fa. Televisori, lavatrici, telecamere e fotocamere, termostati, macchine industriali, ecc. possono oggi dialogare tra di loro e con l’uomo attraverso il Wi-Fi.Con la recente introduzione sul mercato di soluzioni Low Power, il Wi-Fi si candida inoltre come una delle principali tecnologie abilitanti delle applicazioni M2M e IoT con un mercato previsto per il 2020 di oltre 6 miliardi di dollari.

Wi-Next è impegnata in ognuno di questi ambiti per offrire ai propri Partner una tecnologia sempre più sicura, affi dabile, semplice da usare e soprattutto profi ttevole.

Un mercato globale da 40 miliardi di dollari

Wi-Fi: quali aspettative per il business?

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www.winext.eu

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Sono di Riello UPS i gruppi di continuità (UPS) che assicura-

no l’alimentazione energetica sicura e di qualità al nuovo modernissi-mo Green Data Center Eni (http://www.eni.com/green-data-center/it_IT/pages/home.shtml). L’im-pianto, progettato per ospitare tutti i sistemi informatici di elaborazione centrale di Eni nei suoi oltre 5.000 metri quadri di sviluppo, assorbe fi no a 30 MW di potenza IT utile ed è stato realizzato secondo i più mo-derni standard di effi cienza energe-tica. In questo contesto, un importante supporto proviene dalla tecnologia tutta italiana di Riello UPS, i cui in-novativi gruppi di continuità Master HP sono stati scelti per proteggere l’alimentazione dell’intero comples-so. I test, certifi cati dal TUV (l’ente certifi catore elettrico tedesco) con il supporto metodologico e di ana-lisi del Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Bologna, hanno verifi cato un rendimento su-periore al 99,4%, raggiungendo i valori eccezionali di 99,46% di effi -cienza al 50% del carico e del 99,43% al 100%. Il valore di questi risultati, che rappresentano primati mondia-li assoluti per gli UPS, si apprezza meglio se confrontato con i valori standard degli UPS normalmente in uso nei data center, che operano in modalità on-line e che in condizioni operative ottimali non superano li-velli di effi cienza del 93-94%. In questo modo, il risparmio di energia ottenibile grazie ai dispo-sitivi Riello UPS rispetto a quelli tradizionali (nell’ipotesi di un va-

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L’eccezionale effi cienza (oltre il 99,4%, certifi cata dal TUV e dall’Università di Bologna) dei gruppi di continuità di Riello UPS installati assicura eccezionali risparmi e abbatte sensibilmente le emissioni di CO2

La tecnologia ad alta effi cienza di Riello UPS protegge il nuovo green data center di Eni

www.riello-ups.it

lore medio effettivo di effi cienza dei sistemi UPS del 93%), in un data center con una potenza IT assorbi-ta di 10 MW (il Green Data Center ENI è progettato per assorbire fi no a tre volte tanto), sarebbe superiore a 5.600 MWh/anno corrispondenti ai consumi annui per uso domestico di oltre 4.600 persone e pari a oltre 600.000 € all’anno di minori costi di gestione e con minori emissioni per 3.000 tonnellate di CO2/anno. “Per ottenere i risultati di effi cienza richiesti da ENI abbiamo adottato un approccio innovativo, basan-doci su UPS online di taglia media (200kW), operanti normalmente in modalità ECO-mo-de, cioè in modalità stand-by-on, pronti a commutare in mo-dalità on-line quando avviene una rilevante discontinuità di ali-mentazione elettrica” ha dichiarato l’Ing. Maurizio Scarpo-ne, responsabile R&D di Riello UPS. “Le capacità tecnologi-che del nostro uffi cio Ricerca e Sviluppo ci hanno permesso di raggiungere e perfi no di superare gli obiet-tivi che ci erano stati

richiesti.” “Abbiamo modifi cato gli UPS della serie Master HP per il Green Data Center di ENI in funzione delle spe-cifi che forniteci, secondo logiche diverse rispetto ai tradizionali UPS, ottenendo così sistemi estremamen-te affi dabili, sicuri, economici e so-prattutto ad altissima effi cienza” ha dichiarato Salvatore Moria, di-rettore commerciale Italia di Riello UPS.È importante sottolineare che questi risultati, di eccellenza assoluta a li-vello mondiale, sono frutto della col-laborazione tra due primarie aziende italiane, leader nei rispettivi settori.

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Fin da quando la prima applian-ce di sicurezza della rete è sta-

ta introdotta sul mercato più di 20 anni fa, i vendor di security si sono trovati davanti allo stesso dilemma e sfi da tecnologica - come ispezionare in modo effi ciente ed effi cace il cre-scente traffi co di rete senza interfe-rire sulla performance e l’user expe-rience delle applicazioni di rete.

La sfi da primaria è il confl itto tra le limitate risorse di calcolo disponi-bili e il crescente volume di traffi co dati. Una delle operazioni di calco-lo che richiede più risorse è l’analisi in tempo reale di complessi schemi di traffi co combinatori, conosciuta come Deep Packet Inspection (DPI). Le funzioni di sicurezza delle reti contemporanee frequentemente si basano sulla DPI. Per esempio:• i motori di fi ltraggio degli URL;• i motori di identifi cazione dell’ap-

plicazione;• i motori di DLP;• i motori anti-malware.

Molti sanno che HPTippingPoint è una delle primarie soluzioni di Intrusion Prevention Detection. Ciò che pochi sanno o apprezzano è che la forza di Tip-pingPoint sul mercato non risie-de solo nella grande ‘security in-telligence’ dei DVLabs, ma anche nell’ultradecennale focalizzazione sullo sviluppo continuo e sul per-fezionamento delle tecnologie DPI

per la sua piattaforma. Con la re-cente introduzione dei Next Ge-neration Firewall (NGFW), HPTippingPoint ha ancora una volta alzato la soglia tecnologica intro-ducendo una nuova architettura DPI che incorpora due innovazio-ni chiave: l’ispezione dei pacchetti policy-driven e basati su fl usso e il fi ltraggio di modelli e dati fi nger-printing-directed.

L’ispezione dei pacchetti policy-driven e per fl usso migliora signifi -cativamente le performance globali dei NGFW HP TippingPoint, senza compromettere l’effi cacia della si-curezza. Il fi ltraggio e l’estrazione di dati e modelli fi ngerprinting-guided migliora l’effi cienza e l’effi cacia dei motori DPI. La combinazione di en-trambe le tecnologie consente a HP TippingPoint NGFW di raggiungere performance di sistema senza eguali mantenendo al contempo l’effi cacia riconosciuta della sicurezza di HP TippingPoint.

L’architettura policy-driven basata su fl ussi risolve i pro-blemi!HP TippingPoint ha sviluppato una nuova architettura per i suoi NGFW che processa ciascun pacchetto sin-golarmente e guida ciascun pacchet-to solo attraverso blocchi funzionali e fasi operative necessarie. Al suo

cuore, c’è un motore di intelligence delle policy che orchestra il proces-so dei pacchetti e garantisce solo la giusta quantità di elaborazione traf-fi co per applicare le policy.

L’architettura è un elegante ingegno: eliminare i processi e le ispezioni non necessarie migliora l’effi cienza e l’effi cacia di un sistema di sicurezza della rete. È del tutto si-mile a ciò che avviene nella vita rea-le, come ad esempio in un moderno aereo. La Security negli aeroporti non sottopone tutti i passeggeri allo stesso livello di perquisizione. Alcu-ni avanzano piuttosto velocemente, come il comandante e l’equipaggio. Per altri serve più tempo a causa di diversi fattori, come il comporta-mento, l’età, la destinazione, ecc.

È questo processo guidi-zioso del traffi co che consente aTippingPoint NGFW di fornire nu-merose funzioni di sicurezza senza lo stesso calo di prestazioni speri-mentato da altri vendor.

Per maggioriinformazioni:hp.com/go/ngfw

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muni e a un programma di sconti.

Allied Telesis intende valoriz-zare tutti gli accordi di partnership che ha attualmente in essere con le imprese partner in tutta l’area EMEA. L’obiettivo è premiare i part-ner, offrendo loro una serie di nuovi vantaggi e incoraggiare chi ancora non ha avuto modo di lavorare con l’azienda a instaurare e approfondi-re nuovi rapporti, e ad aspirare ad ancora più alti livelli di cooperazio-ne. In Italia, nello specifi co, Allied Telesis mira a reclutare nuovi part-ner per servire il mercato delle Me-die Imprese e della Pubblica Ammi-nistrazione, con un focus particolare su alcuni settori verticali, tra cui Sa-nità, Università, Ospitalità, per pro-muovere lo sviluppo di reti di classe enterprise, comprese reti multime-diali (video e voce), soluzioni di di-saster recovery, piattaforme wireless e reti end-to-end in fi bra ottica, oltre a sistemi di DVS.

Iscriversi allo Star Partner Program diAllied Telesis è veloce e gratuito. Ecco, in breve, i benefi ci di cui si potrà usufruire fi n dal primo accesso:

• Informazioni su prodotti e solu-zioni Allied Telesis, supporto al partner nel disegnare e proporre la migliore soluzione possibile.

• Campagne personalizzate in grado di soddisfare ogni esigenza busi-ness.

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Sono molti e innegabilmente im-portanti i vantaggi che si traggo-

no da una “associazione” forte, dal lavorare insieme, in partnership. Lo sa bene Allied Telesis che ha rinno-vato il proprio Star Partner Pro-gram, per offrire ai partner nuovi strumenti di marketing e benefi ci a valore aggiunto.

Star Partner Program, con i suoi tre diversi livelli di partecipazio-ne 1-, 2- e 3-Star, permette a tutti i propri Partner di condividere il supporto marketing, il materiale promozionale, la formazione e gli eventi, attraverso i diversi livelli del programma. Con poi una serie di incentivi e benefi ci per coloro che aspirano a raggiungere livelli di partnership ancora più elevati.

Tutti i partner hanno accesso a un servizio di supporto per marketing digitale, che consente loro di usu-fruire per esempio di materiale pro-mozionale co-branded, mailer co-muni, newsletter per gli utenti fi nali e molto altro. Attraverso l’impegno in progetti congiunti e altre inizia-tive, i Partner possono progredire ai successivi livelli 2-Star e 3-Star, che danno accesso al supporto PR, al programma webinar, a eventi co-

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Allied Telesis mira a reclutare nuovi partner per servire il mercato delle Medie Imprese e della Pubblica Amministrazione, con un focus particolare su alcuni settori verticali, tra cui Sanità, Università, Ospitalità

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Il mercato mondiale dei tablet sta crescendo molto rapidamente:

solo nel 2012, si è registrata una crescita pari al 60%1. Gigaset ha an-nunciato l’ingresso in questo merca-to con due nuovi modelli di tablet di qualità premium nei formati da 8” e da 10,1” diventando così uno dei protagonisti in questo segmento, a completamento della strategia di crescita “Gigaset 2015”.

“Gigaset è sinonimo di comuni-cazione! Lo abbiamo fatto per anni con i nostri telefoni DECT di quali-tà e, più di recente, con il telefono con Android Gigaset SL930A. Ora sono disponibili due modelli di ta-blet premium che sottolineano la nostra missione: offrire strumenti di comunicazione di elevato know how tecnologico e di qualità per le reti domestiche e per la prima vol-ta in ambito mobile”, ha dichiarato Charles Fränkl, CEO di Gigaset.

Tablet per tutte le esigenzeGigaset QV830 e Gigaset QV1030 sono i due nuovi modelli di tablet da 8” e 10,1” con cui Gigaset intende giocare un ruolo come player di devi-ce di elevata qualità nel mercato eu-ropeo dei tablet. Per l’arrivo dei due nuovi modelli in Europa è previsto un lancio su larga scala per offrire agli utenti la possibilità di conosce-

re meglio i nuovi tablet di Gigaset e poter “toccare con mano” l’elevata qualità e i prezzi accattivanti.

Il formato compatto da 8” im-pressiona con le sue fi niture curate e la qualità dei suoi materiali - allumi-nio anodizzato per il case posteriore e, soprattutto, l’antigraffi o per il di-splay. Il tablet offre una connessio-ne WLAN ad alta velocità ed è ideale per navigare, fare shopping online, chattare, controllare le e-mail e mil-le altre cose che le applicazioni di Google Play Store consentono.L’ampio display da 10,1” di Gigaset QV1030, i suoi 2.560x1.600 pixel e una risoluzione a 300 dpi, rendono le immagini più nitide rispetto alla risoluzione dell’occhio umano. Que-sto tablet è ideale per vedere fi lm e foto così come per divertirsi con i giochi di qualità HD. Completano il nuovo tablet di Gigaset un potente processore quad-core, (1.8 GHz Nvi-dia T40S Cortex A15), audio stereo e fotocamera da 8 megapixel con fl ash dual-LED. Entrambi i tablet utilizzano Android 4.2.2., noto anche come sistema operativo Jelly Bean.

“Con i nuovi tablet, il nostro obiettivo è quello di offrire ai no-stri clienti il consueto impegno diGigaset ovvero un prodotto di eleva-

ta qualità a un prezzo competitivo”, dichiara Maik Brockmann, CSO di Gigaset AG. “Design di prima classe e qualità premium, caratterizzano anche i due nuovi modelli Gigaset QV830 e Gigaset QV1030”.

Top-class: design e prestazioniSia Gigaset QV830 che Gigaset QV1030 sono realizzati con mate-riali di altissima qualità. I display con i loro ampi angoli e l’eccezionale precisione dei colori, così come l’alluminio anodizzato, trasmettono un look e la percezione di un prodotto di top-class a prima vista o al primo tatto. L’impressio-ne visiva di alto livello è completa-ta, dagli interni ad alte prestazioni dei due tablet. Potenti CPU e GPU, microSDHC memory card slot e molte altre caratteristiche per offri-re agli utenti la qualità premium diGigaset.

Grandi dimensioni e visualiz-zazioniGigaset offre due formati molto diffusi sul mercato: un tablet da 8”(Gigaset QV830) e uno da 10,1” (Gigaset QV1030). Il modello da 8” vanta una risoluzione brillante, par-ticolarmente precisa di 1024x768 pixel e risoluzione 160 dpi. Il tablet da 10,1” pone nuovi standard, in ter-mini di brillantezza e vivacità, con più di 4 milioni di pixel a 2560x1600 e risoluzione 300 dpi (WQXGA e 16 milioni di colori). La densità di pixel del display da 10,1” è così elevata, che i singoli pixel non possono più essere distinti dall’occhio umano, offrendo così un’esperienza di foto-realistica, per applicazioni, immagi-

Gigaset entra nel mercato dei tablet con due modelli premium: Gigaset QV830 e Gigaset QV1030Con i due nuovi modelli di tablet da 8” e 10,1”, Gigaset intende giocare un ruolo come player di device di elevata qualità nel mercato europeo dei tablet

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ni o fi lmati.

Lunga vita delle batterieLa capacità della batteria deve sod-disfare le esigenze degli utenti che desiderano navigare su Internet, ascoltare la musica o guardare dei video. Gigaset QV830 e Gigaset QV1030 offrono una durata della batteria impressionante, nonostan-te il loro design ultra-piatto.Per garantire un’ottima autonomia di funzionamento, nonostante il processore ad alte prestazioni e bas-so consumo energetico, il QV1030 è dotato di una potente batteria da 9000 mAh.I numeri: 240 ore in modalità stand-by, 8 ore per la navigazione in In-ternet, 7 ore di riproduzione video e 65 ore di riproduzione audio conGigaset QV830, 620 ore in modalità standby, 10 ore di navigazione In-ternet, 8 ore per la riproduzione di video e altrettante 65 ore di riprodu-zione audio con Gigaset QV10301.

Versatile: fotocamera anterio-re e posterioreI tablet di ultima generazione devo-no, inoltre, essere dotati di videoca-mere che permettano di scattare foto estremamente nitide e di mostrare fi lmati in qualità HD. Con entrambi i modelli Gigaset è possibile scatta-re foto con la massima nitidezza dei dettagli con la fotocamera del lato posteriore ed effettuare videochia-

mate in qualità HD 720p con quella frontale. La parte posteriore di Gigaset QV830 è dotata di una fotocamera autofocus da 5 megapixel (1080p HD); la fotocamera anteriore offre 1,2 megapixel (720p HD). La fotoca-mera posteriore di Gigaset QV1030 offre invece 8 megapixel (1080p HD) e un doppio fl ash a LED-based. La fotocamera anteriore ha le stesse caratteristiche del modello GigasetQV830.

Infi nite possibilità e applica-zioni 975.000: ecco quante applicazioni ci sono attualmente disponibili nel Google Play Store.Sia il tablet Gigaset QV830 che il Gi-gaset QV1030 consentono l’accesso al Play Store. La memoria interna di 8 GB (Gigaset QV830) e 16 GB(Gigaset QV1030), così come la pos-sibilità di un ulteriore 32 GB di sup-porto di memorizzazione utilizzan-

do lo slot per scheda microSDHC, signifi ca che c’è sempre abbastanza spazio per la musica, i fi lm, pro-grammi TV e i libri!

Ultra-veloce: trasferimento di dati mobiliEntrambi i modelli di tablet Gigaset sono dotati di dual-band WLAN; Gigaset QV1030 supporta anche dual band WiFi a 2,4 GHz o 5 GHz. La connessione Wi-Fi e la funzione Bluetooth permettono di comunica-re e condividere dati con altri dispo-sitivi in modo rapido e semplice. Per esempio quando si ascolta musica in streaming attraverso altoparlanti o cuffi e esterne.

1 IDC

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Allied Telesis offre la combinazione di tecnologie che sono essenziali per una rete aziendale affi dabile, semplice, convergente e sicura

Le novità di prodotto Allied Telesis per le reti multimediali

Le più recenti novità di prodotto di Allied Telesis - fornitore glo-

bale di soluzioni switch IP/Ethernet sicure e leader nel settore dello svi-luppo di reti IP Triple Play e infra-strutture di rete - vanno a integra-re l’offerta, in costante evoluzione. Nuove applicazioni per data center, switch e applicazioni per impian-ti di videosorveglianza IP, sono le novità progettate per consentire la convergenza di VoIP e video-to-the-desktop sulla stessa infrastruttura di rete che fornisce la connettività dati tradizionale e offre un modo effi ca-ce per ridurre i costi, migliorando la produttività.

Servizi Convergenti nelle AziendeIl sempre crescente traffi co multi-mediale nelle moderne reti azien-dali ha reso disponibili metodi di condivisione delle informazioni più coinvolgenti che richiedono una rete sicura ed affi dabile. La conver-genza VoIP e video-to-the-desktop sull’infrastruttura di rete dati è un potente mezzo per ridurre i costi, migliorando la produttività. Allied Telesis offre la combinazione di tec-nologie che sono essenziali per una rete aziendale affi dabile, semplice, convergente e sicura.

Nuovi chassis per le soluzioni di rete - Opportunità Illimitate AT-SBx8106 Lo SwitchBlade x8106 è uno chas-sis di core e mette a disposizione di aziende medie tutti i benefi ci della serie SBx8112. Le alte presta-zioni (80Gbps di throughput non-blocking per ogni line card) in uno chassis compatto (4RU) offrono funzionalità LAYER 3+ wire-speed per il traffi co IPv4 e IPv6. I 6 slot dello Chassis possono essere popo-

lati con 1 o 2 CFC400 e fi no a 5 line card (fi bra e rame, Fast Ethernet, Giga Ethernet e 10 Giga Ethernet, con funzionalità PoE+ opzionali). AT-SBx3106 Lo SwitchBlade x3106 é uno chas-sis compatto, equipaggiato con 6 slot, progettato per le soluzioni di accesso fi no a 200 porte (fi bra e rame, Fast Ethernet, Giga Ethernet e 10Giga Ethernet, con funzionalità PoE+ opzionali). Lo chassis è idea-le per soluzioni Ethernet FTTX di service provider, e per l’accesso si-curo di aziende enterprise. Lo chas-sis L2+ AT-SBx3106 ha prestazioni wire speed e occupa solo 3 RU.

Novità per la rete di Videosor-veglianza IPAT-IX5-28GPX Switch PoE+ per applicazioni Enterprise di Videosorveglianza AT-IX5-28GPX di Allied Telesis è stato progettato per applicazioni di videosorveglianza ad alta dispo-nibilità, con due alimentatori hot-swappable, un uplink 1/10Gigabit e il supporto di temperature estese. Gestendo fi no a 30 Watt su tutte le 24 porte PoE+ con-temporaneamente, IX5 può alimentare ogni tipologia di telecamere, incluse le più avanzate telecamere PTZ (Pan, Tilt e Zoom).

Applicazioni per Data Center – La scelta perfetta per la conti-nuità del servizio AT-x510DP-52GTXSwitch Stackable Gigabit Edge per le applicazioni dei Data Center AT-x510DP-52GTX è lo switch ide-ale per i Data Center Top-of-Rack (TR), con 48 porte 10/100/1000T e 4 porte 10G SFP+ di uplink per i server e la connettività di storage. I due alimentatori hot-swappable, che possono essere alimentati sia in corrente continua che alternata (AC o DC), garantiscono il massimo uptime. Il fl usso di raffreddamento diretto e inverso permette l’instal-lazione in ogni ambiente. AlliedTelesis VCStack consente di col-legare più unità anche distribuite su lunghe distanze, come un unico chassis virtuale, creando una so-luzione altamente resiliente, senza single point of failure.

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Mobile Work Order App riduce il carico di attività di gestione della rete giorno per giorno

Te Connectivity presenta il nuovo Infrastructure Confi guration Mobile App

TE Connectivity presenta un nuovo tipo di supporto per

la gestione delle infrastrutture di rete. Trainato dalla crescente do-manda e popolarità delle applica-zioni “mobile”, TE ha creato l’Infra-structure Confi guration Manager (ICM) app mobile per il controllo puntuale delle reti fi siche dei clienti. L’app mobile ICM è uno strumento connesso all’utilizzo di un sistema software ICM attivo, collegato al ser-ver ICM per coordinare gli ordini di lavoro e fornire assistenza tecnica di messaggistica diretta bidirezionale. L’applicazione mobile è ora dispo-nibile, gratuitamente per un tempo limitato, su iTunes.

ICM è il software progettato per dare agli operatori un livello su-periore di visibilità nella loro rete fi sica. ICM è un sistema in real-time, completamente automatizza-to, un’applicazione per la gestione di ordini di lavoro, della topologia della rete, per segnalazioni e allar-mi. Secondo uno studio condotto da Gartner Group, il 59% dei tempi di inattività non programmati della rete, si verifi ca al livello fi sico e il 28% delle interruzioni di data center sono causati da un errore umano a seguito di modifi che apportate nelle piattaforme di connettività nel livel-lo fi sico. I sistemi di distribuzione controllata di TE - il software ICM e la tecnologia Quareo Connection Point Identifi cation (CPID), sono

stati progettati espressamente per il monitoraggio e la gestione del livel-lo fi sico delle infrastrutture di rete. L’app mobile ICM permette a questa tecnologia innovativa di posizionar-si ad un nuovo livello di servizio e coordinamento.

L’ICM è lo strumento di nuova generazione per la gestione delle in-frastrutture di rete. I gestori di rete hanno capito quanto sia importante il livello fi sico e la totale affi dabilità e prestazione delle loro reti, si ren-dono conto inoltre che c’è poca vi-sibilità in questa area. L’app mobile ICM è un dispositivo basato sullo strumento che può fornire una vi-sualizzazione in tempo reale della rete rendendola trasparente.L’app mobile ICM in associazione con un sistema attivo ICM, consente una gestione senza precedenti, l’evi-denza di dettagli e il controllo del sistema di trasporto delle informa-zioni (ITS).

Le principali caratteristiche dell’app:• selezione dell’ordine di lavoro;• sincronizzazione dell’ordine di la-

voro;• ordine Lavoro/comandi di attiva-

zione LED;• gestore dell’ordine di lavoro;• indicatori di Auto-rilevamento di

completamento;• indicatori di completamento ma-

nuale;• gestione degli allegati di risposta;• risposta agli incidenti di registra-

zione;• registrazione della reazione agli

eventi.

Il fattore chiave di differen-ziazione dell’offerta di connettività gestita da TE è l’alto livello di infor-mazioni dettagliate fornite dalla tec-nologia CPID sfruttate con il softwa-re intuitivo dell’app. TE è il leader mondiale in termini di connettività in fi bra. Con la creazione dell’app mobile ICM si estende l’impegno di TE per semplifi care la gestione delle infrastrutture di rete per i clienti.

Scaricate l’App ICM Mobile al link https://itunes.apple.com/us/app/icm-mobile/id567464865?mt=8www.te.com/enterprise-eu

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imprese ad affrontare l’insuffi ciente capacità di elaborazione del servi-zio, la diffi coltà di localizzazione dei guasti e la lentezza nella risposta. Le sue caratteristiche di fl essibilità e apertura permettono ai clienti di usufruire di reti scalabili secondo l’evoluzione dei servizi e dell’azien-da stessa. Agile Network ha anche permesso di introdurre soluzioni SDN nelle reti campus, garantendo servizi più effi cienti e snelli.

La gamma di Agile Switches S12700 ha maggiore affi dabilità e supporta Jumbo frame Ether-

net, cloud computing, la tecnologia BYOD, il software-defi ned network, Internet of Things e l’analisi dei big data per uso aziendale. Huawei S12700 è dotato di distribuzione automatica e di gestione della rete e supporta la collaborazione end-to-end in assoluta sicurezza, con la fl essibilità necessaria per servizi in rapida evoluzione e completa pro-grammabilità.

La serie S12700 utilizza il proces-sore Huawei Ethernet Network dotato di un controller di accesso wireless nativo per la realizzazione

di una rete convergente fi ssa e wi-reless. La capacità del server nativo di accesso remoto alla banda lar-ga garantisce un facile utilizzo e ilHuawei Packet Conservation Algo-rithm for Internet supporta il moni-toraggio continuo di tutti i fl ussi di servizio, consentendo una gestione dei servizi semplifi cata.

La serie S12700 sfrutta la piat-taforma Huawei Versatile Routing che fornisce servizi di switch L2/L3 ad alte prestazioni e servizi di rete avanzati. Inoltre la serie S12700 offre una varietà di tecnologie che consentono di migliorare la pro-duttività e massimizzare il tempo di funzionamento della rete, riducendo anche il costo totale di proprietà.

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Fly Communications, azienda attiva nel settore delle teleco-

municazioni wireless, propone una nuova gamma di antenne Nebula per la diffusione delle frequenze WiFi all’interno di edifi ci pubblici e privati e in luoghi dove le barriere fi siche ostacolano l’irradiamento del segnale radio.

Cos’èIl Cavo Radiante Nebula è un mezzo trasmissivo di diffusione del segnale a larga banda, un’antenna fl essibile e affi dabile impiegata in ambienti chiusi e sotterranei dove l’installa-zione di antenne convenzionali non risulta possibile o conveniente.

ProblemaIn luoghi come Magazzini di stoc-caggio, Hotel, Centri Congressuali, Ospedali dove i muri e i soffi tti sono da ostacolo, così come in ambienti come i Campeggi, dove il fogliame può fungere da fi ltro alla diffusione delle frequenze radio, l’installazione di una rete WiFi funzionale ed eco-nomicamente adeguata non sempre è possibile.È quindi necessario, per avere un’in-frastruttura effi cace, installare più Punti d’Accesso con relative anten-ne.Questo tipo di soluzione talvolta ri-

sulta poco pratica e/o economica-mente svantaggiosa.

Nebula Cavo Coassiale Radiante: la soluzioneCon Cavo Radiante Nebula e Nebula Access Point, il problema è supera-to. Sarà suffi ciente confi gurare un solo Punto d’Accesso e installare il Cavo Radiante per tutta la lunghezza dell’area da coprire e l’irradiamento del segnale wireless è immediato.Cavo Radiante Nebula può essere facilmente installato in ambienti chiusi (controsoffi tti, intercapedini dei muri, gallerie, parcheggi sotter-ranei) aperti e può essere anche in-terrato, per esempio per la copertu-ra perimetrale di campeggi, parchi, accessi di controllo.Inoltre, Cavo Coassiale Radiante Ne-bula ottimizza la diffusione del se-gnale, limitando l’effetto Multipath Fading in ambienti come magazzini di stoccaggio, gallerie o parcheggi sotterranei.Il Cavo Radiante della gamma Ne-bula può essere installato come uni-co sistema radiante in infrastrutture wireless dove sono richiesti un’am-pia gamma di servizi su molteplici frequenze: VHF, UHF, cellulare, PC e 2,4GHz.

Perché acquistarlo• È fl essibile, preciso e affi dabile.• La posa è facile e veloce.• È versatile, adatto sia per applica-

zioni interne che esterne.• Si integra nell’ambiente, risultan-

do “invisibile”.

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Cavo coassiale radiante Nebula: dove non arrivano le antenne convenzionali

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Fly Communications progetta, realizza e distribuisce la gamma Nebula Wireless Router, una soluzione completa di apparati da esterno che, abbinata ad antenne e accessori, è destinata a tutti coloro che necessitano di progettare e realizzare una rete wireless per lo scambio di dati digitali.

Le soluzioni Fly Communications, scelte per la velocità e semplicità di installazione, sono ideali per la realizzazione di nuove reti IP e si integrano perfettamente in infrastrutture wireless già esistenti.

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La comunicazione rappresenta ancora il fulcro del contesto la-

vorativo e spesso è proprio una voce al telefono che infl uenza una tratta-tiva. Diversi studi dimostrano che il 70 per cento dei dipendenti lavora ancora da quattro a cinque giorni a settimana da una scrivania, utiliz-zando strumenti “tradizionali” per comunicare.

Per rispondere a questa esigen-za, Alcatel-Lucent Enterprise ha introdotto la nuova famiglia di Pre-mium DeskPhone, pensati per aziende di ogni dimensione. Con un elegante e moderno design, che rap-presenta l’evoluzione del telefono da scrivania, i nuovi terminali offrono audio di alta qualità e funzionalità utili e accattivanti, per un’esperien-za di comunicazione di alto livello. Disponibili con tecnologia IP o digi-tale, i nuovi Premium DeskPho-ne presentano diverse migliorie nell’ergonomia e consentono agli utenti di comunicare facilmente in azienda, utilizzare un audio a banda larga di eccellente qualità attraverso cuffi e o in vivavoce e sfruttare una tecnologia ottimizzata e una connet-tività avanzata e always on.

La fl essibilità data dalla tec-nologia Bluetooth integrata, unita all’ampio set di accessori che include cornette e cuffi e, rende i nuovi tele-foni ideali per l’ambiente lavorativo odierno. Questi telefoni offrono an-che funzionalità innovative, come la disponibilità del protocollo IPV6 e la

presenza del software di crittogra-fi a, in grado di facilitare il lavoro quotidiano dell’utente. Il supporto regolabile e resistente consente ai Premium DeskPhone di adattarsi al meglio all’utilizzo aziendale, sia che siano posizionati su una scriva-nia, in sala conferenze, in reception o anche montati a parete. Questi eleganti dispositivi completano e arricchiscono l’offerta telefonica di Alcatel-Lucent OpenTouch Suite per

Imprese Medio-Grandi e per Piccole Medie Imprese, con oltre 500 fun-zionalità di comunicazione.

Per rispondere al meglio alle di-verse esigenze delle PMI e delle azien-de medio-grandi, Alcatel-Lucent En-terprise ha introdotto cinque modelli versatili con funzionalità di qualità e un ottimo rapporto qualità-prezzo. I modelli IP Premium DeskPhone includono: 8068 Premium Desk-Phone, 8038 Premium DeskPhone e 8028 Premium DeskPhone che offrono una gamma completa di ser-vizi per comunicazione IP, due por-te Gigabit Ethernet Energy Effi cient, una delle quali supporta anche l’ali-mentazione tramite PoE (Power over Ethernet). I modelli Digital Premium DeskPhone disponibili sono: 8029 Premium DeskPhone e 8039 Premium DeskPhone che of-frono una gamma completa di servi-zi per la comunicazione digitale.

Telefoni Premium DeskPhone, progettati per aziende di ogni dimensione

Alcatel-Lucent Enterprise e l’evoluzione del telefono da scrivania

Informa Prodotti

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I NUOVI TERMINALI OFFRONO AUDIO

DI ALTA QUALITÀ E FUNZIONALITÀ UTILI E

ACCATTIVANTI

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Informa Prodotti

Il bintec W2004n è un access point 11n con 2 moduli radio single-band che opera simultaneamente sulle bande a 2,4 e 5 GHz. Entrambi i moduli radio con tecnologia 3x3 MIMO offrono una larghezza di banda 2x450 Mbit/s

bintec W2004n: da Teldat un access point WLAN ad alte prestazioni

È ideale per infrastrutture in-terne wireless che permettono

l’accesso su entrambe le frequenze. Smartphone, tablet e vecchi notebo-ok si connettono alla rete 2,4 GHz, mentre notebook ad alte prestazioni alla rete a 5 GHz.Tre le modalità di funzionamento: come AP stand-alone, gestione da un bintec WLAN Controller centrale o come WLAN Controller (Master Access Point) per gestire fi no a 6 AP. La soluzione bintec WLAN Control-ler si utilizza in reti wireless da 2 a 150 AP, è scalabile ed end-to-end e, a protezione di investimenti esisten-ti, espande la rete senza migrare a una nuova tecnologia.

Le linee pulite e il design elegan-te rendono il bintec W2004n ideale per il montaggio a muro o a soffi tto. Lo è anche in uffi ci high-end, hotel e ospedali grazie al funzionamento di-screto con LED spegnibili e antenne interne integrate nel box. Possibile la versione desktop.

Con l’utilizzo come AP stand-alone o con il software WLAN Controller, la soluzione opzionalebintec HotSpot garantisce vantaggi, per esempio a hotel e ristoranti, in quanto fornisce ai clienti un accesso wireless controllato.

Supportati handover e roaming. Con una rete wireless confi gurata e sorvegliata correttamente e gesti-ta da un bintec WLAN Controller, i dispositivi godono di una coper-tura continua nella rete: un “must” quando si implementa una soluzio-ne VoWLAN o si utilizza uno scan-ner wireless di codici a barre per la

logistica.“Green IT”: se nessun client è con-nesso, l’AP spegne i circuiti non in uso, scalando a MIMO 1x1. Le por-te Gigabit Ethernet supportano lo standard di risparmio energetico 802.3az, fornendo solo l’energia ne-cessaria.

Il W2004n supporta le funzio-ni di Client Load Balancing, Client Band Select e Airtime fairness.

Il Client Load Balancing distri-buisce il carico fra AP. Se sono di-sponibili 2 AP con load balancing attivo e uno raggiunge il 50% del numero massimo di client (soft limit), la connessione di altri client è impossibile. Un nuovo client cerca un altro AP e si connette a quest’ulti-mo. Se non lo trova, riprova a connettersi al primo AP che ora lo accetta. Quando l’AP ha raggiunto il numero massimo di client, rifi uta altre connessioni (hard limit).

La Client Band Select spo-sta un client dai 2,4 ai 5 GHz. Data l’attenuazione mag-giore alle alte frequenze, il segnale a 5 GHz può essere inferiore a quel-lo a 2,4 GHz. La maggior parte dei client WLAN tende quindi a con-nettersi ai 2,4GHz. Per “spostare” un nuovo client ai 5 GHz, l’AP ritar-da la richiesta di connessione e ne attende e soddisfa una dallo stesso client alla rete a 5 GHz.

• Modulo radio ad alte pre-stazioni per funzionamen-to simultaneo a 2,4/5 GHz, antenne MIMO integrate.

• Tecnologia 802.11n 3x3 MIMO con PHY rate fi no a 2x450 Mbit/s.

• Stand-alone o gestione da un WLAN Controller.

• Ethernet con PoE (Power over Ethernet).

• Certifi cato per l’utilizzo in ambienti medici.

www.teldat.com

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Informa Intervista

Abbiamo intervistato Stefano Barbieri, NETGEAR Regional

Sales Director CBU Italy, per fare il punto sull’anno passato, per co-noscere le prospettive per quello in corso e per entrare nello speci-fi co dell’offerta storage di Netgear e dell’approccio del vendor verso il canale.

Come si è chiuso per NETGEAR il 2013?È stato un anno in crescita anche se abbastanza complesso e diffi col-toso dal punto di vista del mercato. Siamo cresciuti molto nel mercato ‘consumer’ con prodotti home e ro-uter. Ma anche il mercato ‘business to business’ ci ha visto crescere in alcune categorie specifi che.

Quali sono le linee di prodotto che hanno riscosso maggiore successo?Un settore di mercato che ha regi-strato ottimi riscontri è stato quello del wireless: abbiamo visto tripli-care le nostre vendite di soluzioni wireless per lo small medium bu-siness. Un’altra area interessante è stata quella dello storage dove con la nostra soluzione enterprise ab-biamo registrato +35% di fatturato sull’anno precedente. Tutta la parte di switch ha invece consolidato un primato che avevamo già sul merca-to italiano. Gli switch unmanaged,

contrariamente alla tendenza del mercato, sono cresciuti e abbiamo consolidato sugli switch full mana-ged.

A cosa attribuite questi risulta-ti positivi?Per ogni linea di prodotto abbiamo fatto una serie di azioni molto spe-cifi che. Una delle modalità con cui opera Netgear è puntare su soluzio-ni verticali, quindi individuare una soluzione che funziona bene in un determinato mercato verticale per andare a proporla.

Abbiamo fatto molti ‘vertical’ nel 2013 che stiamo ripetendo anche quest’anno. Per fare un esempio, nel settore dell’Educational (tra i verti-cal di maggiore successo), Netgear si rivolge agli istituti superiori per fornire un’infrastruttura di rete che possa abilitarle a diventare ‘scuole digitali’. Proponiamo offerte spe-cifi che per le scuole con sconti an-che del 50% sul prezzo utente fi na-

le. Diamo supporto anche per delle survey - realizziamo mappature del-le scuole per individuare dove devo-no essere allocati degli access point -, andiamo ad analizzare anche l’uti-lizzo che devono fare di questi appa-rati per vedere dove c’è più traffi co o dove va creata una rete privata per gli insegnanti o reti per gli studen-ti accessibili solo a certi orari e con accesso a determinate applicazioni. Notiamo che c’è parecchio fermen-to nell’educational: ho visto progetti nascere ed essere realizzati in meno di 3 mesi!

Queste sui ‘vertical’, sono azio-ni che fate da soli o anche in si-nergia con i vostri partner?Entrambe le cose. Abbiamo contat-tato direttamente alcune scuole for-nendo i lead ai partner certifi cati; in altri casi, abbiamo seguito e affi an-cato i partner in progetti specifi ci per le scuole. Abbiamo anche realiz-zato un webinar per i nostri partner su come approcciare le scuole, per fornire un punto di vista diverso da quello di un installatore, e per cercare di spiegare come la nostra tecnologia possa abilitare le scuole a utilizzare determinati contenuti digitali.

Quanto è importante per voi la formazione al canale?Direi che è fondamentale. Organiz-ziamo un webinar a settimana con diversi argomenti a rotazione che i nostri partner possono vedere in di-retta online oppure registrati sulla nostra piattaforma offl ine. La for-mazione è ciò che può fare la diffe-

La formazione è ciò che può fare la differenza, è l’unica discriminante per offrire valore e per rendere competitivo il partner

Netgear: formare il canale per renderlo competitivo

www.netgear.it

ORGANIZZIAMO UN WEBINAR A

SETTIMANA CON DIVERSI ARGOMENTI

A ROTAZIONE

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Informa Intervista

renza, è l’unica discriminante per offrire valore e per rendere compe-titivo il partner.

Netgear è tra i principali pro-duttori di storage al mondo. Come vede questo mercato in Italia?Lo storage è in crescita da diversi anni e ha ancora ampi margini di penetrazione sul mercato. In Italia c’è un rapporto semplicistico con lo storage: le aziende lo considerano un repository per il fi le sharing. In realtà c’è ancora poca cultura. Noi cerchiamo da parte nostra di porta-re questa cultura ai nostri partner: molti dei nostri webinar sono dedi-cati allo storage, ma organizziamo anche molti incontri sullo storage perché vogliamo dare ai partner la possibilità di accedere a un mercato nuovo e in crescita.

Che vantaggi offre una solu-zione NAS (Network Attached Storage)?Le soluzioni NAS non sono solo so-luzioni che permettono di immagaz-zinare dati, ma offrono anche pro-tezione di quei dati e accessibilità ovunque io mi trovi. Non solo: c’è un’ulteriore specifi cità che è la con-tinuous data protection, ossia la pos-sibilità di poter recuperare i propri dati anche dopo un errore umano. Il primo motivo per cui i dati vengono persi è rapportato all’errore uma-no. La continuous data protection permette di andare a recuperare ‘n’ versioni precedenti su base oraria di ciò che ho salvato (ho snapshot illimitate, che fanno una fotografi a delle mie cartelle con una cadenza specifi ca), il tutto in modo indipen-dente dal responsabile IT: il singo-lo utente può fare recuperi da solo, senza scomodare il responsabile IT. Si lavora in questo caso non su fi le ma su blocchi, il che permette di ri-sparmiare moltissimo spazio (viene salvato solo ciò che è stato modifi ca-to). Quando vado a identifi care dati identici, la funzionalità di Deduplica permette di memorizzare una sola versione di quel fi le. Se, per esem-

pio, ho un listino prezzi mensile e ogni commerciale se lo memorizza nella sua cartella, il fi le viene rico-nosciuto in automatico e non viene salvato ‘x’ volte. Nel mondo dello storage enteprise, dove lo spazio è importante, queste sono le caratte-ristiche che fanno la differenza.

Per i clienti EDSlan lo storage è un argomento nuovo, nel sen-so che prima non era presente nell’offerta. Come vi state muo-vendo con EDSlan? Che pro-spettive si aprono per i clienti?Siamo i primi a fare corsi di forma-zione sullo storage in EDSlan. Ad oggi i clienti EDSlan hanno la pos-sibilità di saperne di più: ‘conoscere’ è il primo passo da compiere per es-sere vincenti domani. L’offerta non è ampia, parliamo di 2-3 soluzioni diverse di storage, ma bisogna spie-gare bene al cliente quali benefi ci ottiene da ogni soluzione. Sul mer-cato ci sono specialisti di storage che fanno questo lavoro da anni.

Non è semplice per un partner che si affaccia ora su questo mercato de-streggiarsi con successo: serve for-mazione e supporto. Ci sono alcune domande fondamentali da fare al cliente per capire bene quali sono le sue esigenze e offrirgli ciò che vuo-le e che gli serve: quanto sono im-portanti i tuoi dati? Quanto tempo si fermerebbe la tua azienda se ca-pitasse qualcosa ai tuoi dati? Non solo. La virtualizzazione dei server ha creato un altro mercato impor-tante per lo storage: c’è sempre più bisogno di avere copie di questi ser-ver virtualizzati. Le soluzioni Ready Data di Netgear permettono di dare un supporto effi cace anche a chi va a implementare queste soluzioni.

Un aspetto che tengo a sottolineare è che i nostri corsi di certifi cazione sono gratuiti: è un valore non da poco perché trasferiamo nozioni che possono poi essere rivendute come servizio al cliente.Nei nostri uffi ci inoltre abbiamo un demo center a disposizione dei nostri partner. Quando un cliente fi nale vuole mettere le mani sui no-stri sistemi, è possibile prenotare il demo center per una o due ore con un system engineer a disposizione. Non solo: per chi si approccia ora allo storage e vuole supporto quan-do si trova dal cliente dopo aver installato la soluzione, abbiamo la possibilità di fare confi gurazioni in ‘remoto’ telefonicamente.

Come si chiama il vostro pro-gramma di canale?POWERSHIFT. Attraverso il no-stro programma di canale vogliamo aumentare la possibilità di fornire soluzioni a valore. Se un partner è alla ricerca di qualcosa di diverso inNetgear può trovare un vendor che crea valore. Consideriamo il VAR veramente come un nostro partner. Chi merita e chi è formato/certifi -cato ha tutto il supporto necessario per sviluppare il mercato, riceve segnalazioni, ha la condivisione dei progetti e persone Netgear che lo posso supportare anche con uscite congiunte.

Cosa si aspetta da questo 2014?È un anno importante per Netgear per consolidare il mercato dei pro-dotti professionali. Prevediamo una crescita nel mercato professionale grazie alle soluzioni wireless che con i nostri vertical stanno ottenen-do buoni risultati; ci aspettiamo una crescita anche nello storage dove abbiamo avuto un rinnovamento completo delle soluzioni. EDSlan sarà per noi un partner fondamen-tale per il 2014 proprio per ottenere questo consolidamento nel mercato professionale.

LE SOLUZIONI NAS OFFRONO

PROTEZIONE DEI DATI E ACCESSIBILITÀ OVUNQUE MI TROVI

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Lanciato uffi cialmente in Italia lo scorso 13 marzo, l’Innova-

tion Partnership Program (IPP) è stato creato per il mercato EMEA, basandosi sulla versione americana che ha riscosso un grande successo negli Stati Uniti e, pur essendo un modello globale, in ogni Paese ha delle sue peculiarità. L’IPP si pone l’obiettivo di fornire ai partner tutti gli strumenti necessari per aiutare i propri clienti a ottenere livelli otti-mali di operatività, disponibilità ed effi cienza della propria infrastruttu-ra. È, di fatto, una piattaforma per i partner che integra le soluzioni dei marchi Avocent, Liebert e Knürr diEmerson Network Power per per-mettere ai rivenditori IT di risolvere le principali sfi de dei clienti in ambi-to data center, massimizzando i red-diti e le potenziali opportunità. L’Innovation Partnership Program consente di trasferire in modo im-mediato il know how ai partner: chi aderisce viene totalmente supporta-to nello sviluppo di progetti ad alta effi cienza e nello studio di soluzioni integrate ad hoc secondo le necessi-tà dei clienti degli stessi partner e, con questi ultimi, si sviluppano atti-vità di lead generation.

Chi entra a far parte dell’IPP, può usufruire dell’expertise e dei tool di Emerson Network Power. Un team dedicato è di supporto nell’analiz-zare in modo puntuale le necessità

specifi che dei singoli clienti metten-do a disposizione le soluzioni com-plete che garantiscono la progetta-zione, messa in opera e gestione di data center o server room di ogni dimensione, oltre a servizi di assi-stenza post vendita costanti. In se-condo luogo il programma consente ai partner di fare busisness grazie alla stretta collaborazione con i team di vendita del vendor; inoltre è possibile ottenere margini maggiori grazie ad attività di promozione ri-servate ai partner IPP.

Che siano Reseller, Solution Pro-vider, Var o System Integrator, i partner di Emerson Network Power possono usufruire di un programma strutturato in tre livelli – silver, gold e platinum – per adattarsi al meglio alle necessità e agli obiettivi di ogni realtà. Indipendentemente dal livel-lo, ogni partner ha la possibilità di registrare e quindi proteggere il pro-prio deal tramite il portale IPP.

Emerson Network Power cre-de profondamente nella capacità di trasferire l’esperienza accumulata in anni di presenza sul mercato ai propri partner, in modo che siano i primi a cogliere le opportunità e a trasformarle in business. Ne deriva che il focus maggiore sta nella for-mazione, cui va ad aggiungersi una costante attività di affi ancamento e

capacità progettuale/consulenziale. L’obiettivo fi nale è portare il part-ner a un grado di competenza tale da permettere attività di business corale.

Oltre alla formazione vengo-no messi a disposizione numero-si altri strumenti. Nello specifi co, chi diventa partner ha accesso non solo a tutte le soluzioni di EmersonNetwork Power ma anche a un pro-gramma di registrazione dei proget-ti che consente di offrire ai propri clienti le migliori soluzioni e con-temporaneamente di massimizzare i profi tti. Vengono messe a dispo-sizione attività di training dedicate, un portale apposito da cui scaricare materiale, tra cui risorse di mar-keting studiate appositamente per generare awareness e coinvolgere i clienti. Ci sono anche tool specifi -ci come l’IT Channel Confi gurator online e la app relativa che, in pochi click, permettono di creare una con-fi gurazione completa.

È disponibile un team di supporto sempre presente e competente: ogni partner ha una serie di interlocutori dedicati per le singole attività con specifi che competenze.

Essere partner di Emerson Network Power signifi ca poter offrire soluzioni innovative ai clienti e contribuire ad accrescere il loro business

Innovation Partnership Program

L’INNOVATION PARTNERSHIP

PROGRAM CONSENTE DI TRASFERIRE IN

MODO IMMEDIATO IL KNOW-HOW AI

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a data center network that delivers today—and for years to come.

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DESIGNED FOR THE CLOUD— AND BEYOND

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Poiché la domanda di soluzioni di IP telephony e unifi ed com-

munications cresce, AudioCodes sta espandendo il proprio portfolio di Session Border Controller (SBC) scalabili, soluzioni adatte per le im-plementazioni in piccole medie e grandi aziende, per data center cen-tralizzati e servizi di comunicazione hosted. Il nuovo SBC Mediant 9000 supporta fi no a 16.000 sessioni in contemporanea e fi no a 12.000 ses-sioni totalmente sicure (SRTP) su una singola piattaforma, garanten-do implementazioni su larga scala, on-premise o VoIP hosted (incluso Microsoft Lync) e una connettività VoIP sicura, affi dabile e di elevata qualità.

Con l’introduzione di Mediant 9000, AudioCodes offre ora una fa-miglia completa e uniforme di SBC, che vanno a coprire le esigenze di piccole aziende o fi liali, grandi data center e implementazioni cloud, condividendo un identico set di fun-zioni avanzate e benefi ciando di un sistema centralizzato di gestione, amministrazione, monitoraggio e confi gurazione. Ridondanza e resi-lienza carrier-grade sono supporta-te su tutti i prodotti Mediant SBC, in grado di soddisfare le esigenze di co-municazione aziendale mission-cri-tical. L’ampiezza dell’offerta di SBC di AudioCodes permette a grandi organizzazioni distribuite come uni-versità, ospedali, istituzioni gover-

native e altre aziende multinazionali e multisede di lavorare con un solo vendor per tutte le loro esigenze di SBC. L’offerta Audiocodes SBC, con l’introduzione del Mediant 9000, parte da 5 sessioni per crescere fi no a 16.000.L’SBC altamente scalabile diAudioCodes è anche disponibi-le in una versione software per l’implementazione su server Common-Off-The-Shelf (COTS) basati su Intel o in ambien-ti completamente virtualizzati.

Ciò consente ai responsabili IT e ai provider di servizi Lync hosted di costruire soluzioni attorno alla loro attuale infrastruttura data center, allineandosi all’emergente architet-tura Network Function Virtualiza-tion (NFV). AudioCodes ha anche rilasciato un wizard per la confi gurazione degli SBC, uno strumento user-friendly progettato per assistere i profes-sionisti delle reti nel settare gli

AudioCodes SBC rapidamente e senza problemi. Basato su anni di esperienza sul campo e sull’intero-perabilità ad ampio raggio, il wizard di SBC guida i progettisti passo dopo passo attraverso il processo di setup. In meno di 5 minuti, l’SBC può esse-re installato e messo in funzione! • Funziona con tutti gli SBC

AudioCodes.• È un’applicazione basata su Win-

dows facile da installare e da usa-re.

• Confi gurazioni predefi nite per una vasta gamma di implementa-zioni SBC, incluso la connessione a IP-PBX e servizi di trunking da Microsoft Lync a SIP.

• Elimina errori di confi gurazione. • Aggiornamenti software automa-

tici.Il wizard di confi gurazione SBC è attualmente in versione beta ed è disponibile per i Registered Partner AudioCodes per il test gratuito.

Per maggiori informazioni sul wizard SBC consultare il nuovo blog di AudioCodes al linkhttp://blog .audiocodes .com/making-sbc-confi guration-human/

Guardate il video a questo linkh t t p : / / w w w . y o u t u b e . c o m /watch?v=TUl5HxQc1OU per scopri-re come il setup di SBC sia semplice e veloce.

Semplifi cata l’installazione degli SBC di AudioCodes grazie a un nuovo wizard di confi gurazione user-friendly

AudioCodes espande la gamma di Session Border Controller

AUDIOCODES STA ESPANDENDO IL

PROPRIO PORTFOLIO DI SESSION BORDER CONTROLLER (SBC)

SCALABILI

www.audiocodes.com

Informa Tecnologie

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Informa Tecnologie

Sony ha annunciato il lancio di cinque nuove telecamere dota-

te del sistema di elaborazione del segnale IPELA ENGINE. Le tele-camere rafforzano l’offerta di Sony per applicazioni outdoor e segnano l’introduzione del line-up di prodot-ti entry e mid level dell’azienda in nuovi mercati. Ad esempio, le nuove telecamere serie W sono ideali per operazioni di videosorveglianza di importanza critica o di aree estese, mentre SNC-VB635 è progettata per condizioni di illuminazione estre-mamente scarse.“Sony è costantemente alla ricerca di soluzioni per ampliare e migliorare la propria offerta e tutti questi pro-dotti soddisfano esigenze specifi che nell’ambito della videosorveglian-za”, ha dichiarato Ryan Kawashima, Strategic Marketing Manager for Vi-deo Security di Sony Europe. “Sony ha dimostrato ancora una volta di essere il leader del settore per quan-to riguarda funzionalità delle teleca-mere e qualità delle immagini.”Tutte le nuove telecamere si basano sulla piattaforma tecnologica IPE-LA ENGINE: SNC-VB635 utilizza IPELA ENGINE EX, mentre le te-lecamere serie W sono le prime ad adottare la tecnologia IPELA ENGI-NE PRO. Includono la tecnologia di ampio range dinamico View-DR di

Sony, la tecnologia per la riduzione del rumore XDNR e frame rate mas-simo di 60 frame al secondo in HD/Full HD.

Telecamere IP serie WLe telecamere SNC-WR600 e SNC-WR602 sono dotate di funzionalità leader del settore, quali zoom otti-co 30x, velocità di rotazione di 700 gradi al secondo e ampio range di-namico di 130 dB, che consente di ottenere immagini chiare anche in presenza di forte retroilluminazio-ne grazie al sistema di elaborazione del segnale IPELA ENGINE PRO. Le nuove telecamere IP serie W si affi ancano alla gamma esistente di telecamere serie W costituita da SNC-WR630 e SNC-WR632. Offro-no tutte le funzionalità disponibili nella piattaforma tecnologica IPELA ENGINE PRO di Sony, oltre a nuove funzioni quali stabilizzazione giro-scopica, modalità defog e correzione della distorsione del piano focale, per offrire immagini stabili anche in condizioni meteorologiche estreme. La linea include due modelli per in-terni HD e Full HD e due modelli per esterni completamente integrati HD e Full HD, dotati delle certifi cazio-ni IP66 e IK10, rispettivamente per l’impermeabilità e l’alta protezione da manomissioni. L’eccellenza delle

caratteristiche rendono le telecame-re serie W ideali per applicazioni di videosorveglianza di importanza cri-tica o in aree estese, come ad esem-pio aeroporti, stadi, casinò, ambien-ti cittadini e zone di confi ne.

Telecamera IP Full HD con sensore CMOS da 0,5” - SNC-VB635La telecamera SNC-VB635, dotata di una straordinaria sensibilità alla luce e della risoluzione Full HD, è ideale per applicazioni complesse, come videosorveglianza urbana, in-stallazioni su mezzi di trasporto e im-pianti energetici. SNC-VB635 è una telecamera fi ssa dotata di sensore CMOS Exmor™ da 0,5” che produ-ce immagini di qualità straordinaria anche in condizioni di scarsa illumi-nazione. Inoltre, include caratteri-stiche quali True Day/Night, IPELA ENGINE EX, View-DR, XDNR, VE, analisi intelligente DEPA e una por-ta RS-485 per il controllo del mecca-nismo pan/tilt.

Nuove telecamere IP per soddisfare esigenze specifi che nell’ambito della videosorveglianza

Sony lancia cinque nuove telecamere IP con tecnologia IPELA ENGINE™

www.sony.com

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Informa Tecnologie

www.e-works.it

Dal 2007 e-works è lo strumento per la

formazione live adottato da Consip per il Ministero dell’Economia e Finanze per la formazione conti-nua del personale della Ragioneria Generale dello Stato. Sin dalle prime rele-ase, infatti, la formazione a distanza interattiva è stato uno degli ambiti nel quale la piattaforma e-works ha avuto più successo e diffu-sione.Per tutte quelle realtà aziendali o associative in cui gruppi di utenti necessitano di aggiornamenti e for-mazione pur trovandosi sparsi sul territorio, la possibilità di portare le informazioni direttamente ai desti-natari senza costringerli a onerosi spostamenti e a complesse organiz-zazioni è da sempre un sogno. Oggi la dotazione capillare di PC multimediali e di connessioni ADSL rende facile l’organizzazione e la fruizione di webinars (seminari on-line) e di sessioni partecipate (vir-tual-classroom).Con e-works diverse aziende e or-ganizzazioni sono riuscite ad attua-re tutto questo e a massimizzare l’effi cacia della propria formazione interna abbattendone contempora-neamente i costi: associazioni di ca-tegoria (CNA Nazionale, Confcom-mercio e altre ancora), banche, reti

di franchising, sono solo alcuni dei settori in cui e-works è diventato lo strumento principe per riuscire ad avere il proprio personale allo stes-so livello di preparazione e motiva-zione.

e-works consente di utilizzare gli stessi strumenti digitali della forma-zione in aula (es. slides powerpoint, documenti in pdf, ecc.) e, grazie alla comunicazione sincrona e bidire-zionale, di mantenere l’interattività con la platea, coinvolgendo i parte-cipanti nello stesso modo in cui si è soliti farlo dal vivo.

La facilità di utilizzo die-works, sia per i docenti, sia, a maggior ragione, per i partecipanti, non neces-sita infatti di formazione specifi ca e fa sì che la piat-taforma possa diventar operativa sin dalle prime esperienze.Le funzionalità di polling/quiz e di registrazione/post-produzione, unite alla completa reportistica sui partecipanti, comple-tano l’insieme degli stru-

menti che rendono e-works quanto mai adatto a uno scenario di forma-zione a distanza.In modo altrettanto effi cace,e-works può essere utilizzato per l’assistenza remota su PC di clienti/utenti esterni. Grazie alle possibilità di integrazione garantite dalle API rilasciate a corredo, e-works può di-ventare lo strumento per un vero e proprio video-contact-center, da cui un operatore può fornire assistenza remota agli utenti connessi, condi-videndone il monitor e spiegando in videoconferenza le operazioni per la soluzione del problema. Software house, servizi di help desk di varie aziende, hanno visto otti-mizzare la qualità del loro lavoro e aumentare la soddisfazione del cliente fi nale, garantendogli un ser-vizio facile, veloce ed effi ciente.Tutto ciò è possibile anche grazie al modello di Licensing di e-works che non prevede alcun costo per la licen-za client (CAL) e che quindi lo rende una risorsa distribuibile liberamen-te. La già citata semplicità di utilizzo fa il resto.

La soluzione software di video conferenza e collaborazione sviluppata da e-works si è dimostrata perfetta per la gestione di webinars e sessioni di training on-line in diversi ambiti operativi

e-works: videoconferenza per la formazione, l’addestramento e l’assistenza a distanza in tempo reale

e-works È IL TOOL PER LA FORMAZIONE

LIVE ADOTTATO DAL MINISTERO DELL’ECONOMIA

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Informa Tecnologie

Un box del tutto speciale - VoIP Gateway

Robusti, performanti, fanless e sen-za dischi fi ssi, sono la base delle so-luzioni di telefonia IP e di Unifi ed Communications di innovaphone. A seconda del modello, hanno a bor-do differenti tipi di licenza. Possono funzionare come gateway puri con funzione di interfaccia ad altre reti e per la conversione di connessioni ISDN, SIP o analogiche in connes-sioni IP.

Massimo comfort nella telefo-nia - Telefoni IPAmpia gamma di telefoni IP: tele-foni design business, specifi ci per ambienti critici e Software Phone basati su PC. Soddisfano le esigenze professionali e garantiscono tutte le funzionalità della telefonia IP. An-che per posti operatore e call center o per chi telefona spesso, i telefoni IP di innovaphone, dall’utilizzo in-tuitivo, sono la scelta giusta.

Sempre raggiungibili - IP DECT e WLANLa tecnologia IP DECT o WLAN con-sente a chi si sposta fra vari reparti aziendali di sfruttare le funzionalità dell’innovaphone PBX rimanendo integrato nell’infrastruttura VoIP e raggiungibile al proprio numero in-terno. I terminali IP DECT e WLAN garantiscono massimo comfort e

funzionalità.

Massima mobilità - Mobile ClientCon i Mobile Client, le funziona-lità della telefonia IP sono dispo-nibili anche da smartphone. Gra-zie al concetto One Number diinnovaphone si è raggiungibili sem-pre allo stesso numero in quanto il terminale mobile è integrato come interno nell’innovaphone PBX.

Integrazione del mondo analo-gico - Adattatori analogiciRisparmio sui costi: i dispositivi ana-logici si integrano nell’innovaphone PBX tramite adattatori e si possono quindi utilizzare anche in nuove in-stallazioni VoIP. Tutti i gateway e gli adattatori analogici di innovaphone supportano il protocollo Fax-over-IP T.38.

Comunicazione brillante e fl es-sibile - Unifi ed Communica-tionsSoluzioni di Unifi ed Communica-tions personalizzate: videotelefonia, presenza, chat, conferencing, colla-

boration ecc. unifi cano e migliorano la comunicazione. A seconda delle informazioni di presenza su colleghi e partner, l’utente identifi ca il mez-zo più opportuno per velocizzare il contatto. Il Client Unifi ed Commu-nications myPBX consente una ge-stione centralizzata.

Possibilità illimitate - Applica-zioniLe applicazioni, allineatesull’innovaphone PBX, hanno costi di installazione e di manutenzione minimi. L’innovaphone Queue Mo-nitor monitora il carico telefonico migliorando la qualità del servizio.L’innovaphone Operator è un moder-no posto operatore per centralini e call center, è basato su SW e dall’uti-lizzo intuitivo. La Linux Application Plattform integra applicazioni basate su Linux: l’innovaphone Reporting valuta le chiamate di un’azienda o di un reparto mentre l’innovaphone Fax consente ricezione e invio di fax dal proprio PC.

Un sofi sticato centralino VoIP professionale che affi anca a funzionalità di telefonia IP una soluzione di Unifi ed Communications personalizzabile.Non necessita di server, funziona su tutti i gateway di innovaphone e si installa anche come Virtual Appliance in ambiente VMWare

innovaphone PBX: centralino VoIP per una moderna telefonia IP

www.innovaphone.com

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Jabra ha di recente annunciato che la sua fortunata serie di cuf-

fi e wireless Jabra PRO 900 è stata implementata e ora include ora la connettività Bluetooth. Men-tre la mobilità sul luogo di lavoro e l’integrazione tra i dispositivi utiliz-zati fi gurano in cima all’elenco delle priorità dei CIO, le chiamate perse possono causare un calo signifi ca-tivo di produttività. In un recente sondaggio compiuto su 11.906 im-piegati e mobile worker, Jabra e YouGov hanno rilevato che il 75% di tutti i lavoratori benefi cerebbe in termini di effi cienza dotandosi di cuffi e wireless.

“Jabra fornisce ai nostri utenti di Lync e Skype un dispositivo che migliora il loro modo di lavorare ed è in grado di ridurre signifi cativa-mente le chiamate perse. La varietà di soluzioni della serie Jabra 900 of-fre ai nostri clienti Lync® e Skype®

la possibilità di scegliere la cuffi a wireless che meglio soddisfa le loro esigenze, a prescindere dal fatto che si spostino in uffi cio o per strada” ha affermato Giovanni Megzec, Ge-neral Manager, Lync Product Marketing di Microsoft.

Gli utenti possono ora benefi ciare di tutta la mobilità di cui hanno bi-sogno per rispondere facilmente a qualsiasi chiamata Skype o Lync in arrivo. La serie Jabra PRO 900 so-stiene la strategia di Microsoft Lync per fornire all’utente una user expe-rience uniforme durante l’utilizzo di Lync o Skype sul proprio PC, Tablet Surface™ o Windows Phone®. Siano in movimento, lontani dalla scriva-nia o già impegnati in una conver-sazione telefonica, gli utenti posso-no gestire le chiamate senza intoppi grazie alle cuffi e Jabra PRO 935.

“L’effi cacia e una maggiore pos-sibilità di movimento sono i vantag-gi che notiamo in coloro che usano cuffi e Wireless” commenta Holger Reisinger, Vice President of Marketing di Jabra Products & Alliances. “Sempre più lavoratori sono multitasking: rispondono alle chiamate mentre lavorano al com-puter o mentre si spostano dentro l’uffi cio. Con l’utilizzo di una cuffi a o un auricolare wireless si assiste a un incremento del raggio d’azione, che rende il lavoratore incentrato effet-tivamente sul lavoro piuttosto che sul telefono. Penso che il 75 % in più di chiamate andate a buon fi ne per gli utilizzatori di dispositivi wireless parli da sé.“

Jabra PRO 900 si compone di due varianti, la cuffi a Jabra PRO 925 per dispositivi dotati di Blueto-oth e telefoni fi ssi e la Jabra PRO

935 per dispositivi dotati di Blueto-oth e softphone UC. Oltre ad essere ottimizzate per Microsoft Lync, le cuffi e Jabra PRO 935 offrono una perfetta integrazione e il controllo delle chiamate con le principali piat-taforme per le Unifi ed Communica-tions e i sistemi di telefonia basati su PC di IBM, Cisco e Avaya.

Chiamate perse signifi cano opportunità perse. Con le nuove cuffi e Jabra PRO™ 900 - ora dotate di connettività Bluetooth - si può facilmente rispondere a tutte le chiamate in entrata, non importa quale dispositivo stia squillando

Rimanere collegati in un ambiente di lavoro mobile non è mai stato così facile: Jabra aggiunge il Bluetooth® alla serie Jabra PRO™ 900

www.jabra.com

Migliora la tua esperienza Lync con Jabra

Jabra e Microsoft agiscono come partner strategici per integrare i dispositivi Jabra nelle generazioni correnti e future delle soluzioni Mi-crosoft Lync allo scopo di fornire l’esperienza di colla-borazione vocale defi nitiva. I dispositivi audio ottimizzati di Jabra permettono di sfrut-tare il potenziale aziendale completo della vostra solu-zione Microsoft® tramite: • migliore produttività; • migliore mobilità;• minori costi di possesso.

I controlli di chiamata sul di-spositivo permettono agli utenti di rispondere/termi-nare le chiamate, regolare il volume e silenziare le te-lefonate direttamente dal dispositivo. Un’esperienza utente senza intoppi assicu-ra un’adozione rapida della soluzione per le UC in tutta l’azienda.

Informa Tecnologie

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Un aspetto erroneamente ritenu-to marginale nell’arredamento

di un contenitore per networking è quello relativo all’accessoristica da inserire, che ha come scopo fonda-mentale quello di rendere facilmen-te installabili i componenti attivi e passivi che devono essere inseriti nel rack o nel box ma, soprattutto, rendere rapidi gli interventi defi niti MAC (Move-spostamento, Add-ag-giunta, Change-cambiamento) rela-tivi alla manutenzione di un sistema LAN.

Le strutture di gestione dei cavi e dei patch cord, sia in verticale che in orizzontale, sono fondamentali per ottenere quanto scritto sopra. Per questo i cosiddetti passacavi da as-sociare ai patch panel rame e ottici sono disponibili in diversi formati, sia in altezza (numero di unità rack), sia come profondità degli anelli che servono per la corretta sistemazione dei patch cord. Se il numero e le di-mensioni di questi sono considere-voli, conviene adottare strutture alte 2 unità con anelli profondi, in modo che gestiscano i cordoni di collega-mento dei pannelli di permutazione installati sia sopra che sotto; piutto-sto che adottare un passacavi alto 1 unità per ogni patch panel (o appa-rato) installato. In questa maniera si ottimizza l’occupazione di spazio nell’armadio/box, specie in ambien-ti in cui il costo della superfi cie oc-cupata dal contenitore infl uenza il prezzo del servizio all’utente fi nale

(leggi data center). Ma il discorso vale anche per situazioni meno com-plesse, perché utilizzare armadi più piccoli fa comunque risparmiare.La gestione verticale è altrettanto importante; proprio per questo gli armadi FCM larghi 800 millimetri hanno i fori dei montanti 19” ricavati su una struttura di metallo larga cir-ca 100 millimetri, nella quale sono presenti fi nestrature rettangolari, che possono essere utilizzate per la sistemazione dei patch cord che col-legano componenti posizionati in unità rack distanti tra loro. Oppure si possono installare anelli metallici, sfruttando i fori circolari distribuiti lungo la fascia metallica, per ren-dere più semplici le operazioni di sistemazione e permutazione. I fori possono essere utilizzati anche per il passaggio di fascette in nylon, per il bloccaggio di cavi di diverso uso.

Per i prodotti che non sono do-tati di alette di fi ssaggio 19” è dispo-nibile un’ampia scelta di ripiani, sia fi ssi che estraibili, con profon-dità e portate diverse, in modo da poter essere instal-lati nei vari conteni-tori.

È fondamentale considerare la por-tata di quanto sarà posato sul ripia-no già in fase di progettazione, in quanto una valutazione sbagliata potrebbe portare alla fl essione del ripiano o, addirittura, dei montan-ti 19”, compromettendo la stabilità dell’armadio e del suo contenuto.

Un discorso a parte meritano le ruote, che devono essere facilmente installabili (quindi la struttura del contenitore deve essere predispo-sta) e orientabili, suffi cientemente robuste per supportare il carico che graverà su di esse e dotate di freno, così da bloccare il rack una volta in posizione d’impiego.

Tutte queste problematiche sono state affrontate e risolte da FCM, grazie all’esperienza matura-ta da anni di presenza sul mercato, dalle capacità progettuali e dall’ado-zione di materiali e tecniche di pro-duzione all’avanguardia.

Anche l’accessoristica da inserire in un armadio per networking merita grande attenzione

Gli accessori per armadi e box: una componente fondamentale

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www.fcmcarpenterie.com

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Adatte all’installazione, giunzione e connettorizzazione di fi bre ottiche singole per telecomunicazioni in ogni ambiente di lavoro, indoor e outdoor anche in condizioni estreme

FUJIKURA è da sempre leader mondiale nel campo delle giun-

tatrici a fusione per fi bre ottiche, sia per quanto riguarda la precisione e affi dabilità della strumentazio-ne, sia per il supporto tecnico pre e post vendita, garantito in italia daEDSlan tramite un laboratorio spe-cialistico sito a Monza.

Tralasciando il mercato dei modelli “factory” ovvero “da labo-ratorio” (o da “produzione”), ana-lizziamo i modelli da campo, adatti all’installazione, giunzione e connet-torizzazione di fi bre ottiche singole per telecomunicazioni in ogni am-biente di lavoro, indoor e outdoor anche in condizioni estreme.

Il modello di punta Fujikura 70s (con allineamento attivo sul core) mantiene anzi migliora le ca-ratteristiche di robustezza introdot-te con la precedente generazione 60s (resistenza ad urti, vibrazioni, caduta da 76cm, polvere, pioggia) e aggiunge una serie di automazioni e miglioramenti volti all’incremento della produttività, della velocità del-la giunzione, e dell’affi dabilità della strumentazione nel tempo. Grazie infatti a una innovativa con-cezione della copertura della zona di giunzione (formata da due semi-gusci anziché il tradizionale “coper-chio”) e anche del fornello per il ri-

scaldamento del termorestringente, la 70s aumenta l’automatismo della procedura di giunzione, diminuendo i tempi fi no a 7 secondi per la giun-zione fi bra-fi bra e 13 secondi per la termorestrizione (contro i tradizio-nali 30 secondi) sia per il tubetto da 45mm che per quello da 60mm.

Il modello Fujikura 19s con V-groove fi ssi (allineamento sul clad-ding) è una versione piu economica della 70s che mantiene le stesse ca-ratteristiche di robustezza per l’uso continuativo in campo. La giunzio-ne con il metodo dei V-groove fi ssi è leggermente meno performante di quella effettuata con allineamento attivo del core, ma garantisce co-munque un’eccellente affi dabilità per tutte le tipologie di installazio-ne, tranne la posa di cavi stradali per reti di trasporto (dove è neces-saria una precisione maggiore).

Infi ne, il modello palmareFujikura 12s, con i suoi soli 770g di peso (batteria inclusa), assicura un’estrema portabilità per instal-lazioni FTTH dove non è necessa-rio effettuare molte giunzioni ma l’ambiente di lavoro può risultare

estremamente scomodo (giunti in sottoscala, sgabuzzini, oppure a 3mt di altezza, ecc). Dotata anch’essa di un tavolo da lavoro integrato nella valigia di trasporto, che in più è ag-ganciabile tramite tracolla, permet-te l’utilizzo della giuntatrice in si-tuazioni altrimenti inaccessibili (per esempio, giunto su un palo).Come sistema di fi ssaggio delle fi bre, i modelli 70s e 19s sono confi gurabi-li con testine portafi bra fi sse (Fiber Clamp) o rimuovibili (Fiber Holder). I due sistemi sono intercambiabili in campo in qualsiasi momento. I FIber Clamp sono universali e pos-sono ospitare fi bre con rivestimento da 250um fi no a 3mm: un modello apposito (CLAMP70S-D) è stato studiato per la fi bra 900um loose. I Fiber holder al contrario sono di vari diametri per poter alloggiare fi -bra nuda (250um) o con rivestimen-ti vari: 900um (sia tight che loose) oppure bretella da 2mm, bretella da 3mm, o cavo drop. Il modello 12s lavora solo con i Fiber Holder, siste-ma che semplifi ca ulteriormente la procedura di giunzione, molto utile per utenti poco esperti o alle prime armi.

La nuova generazione di giuntatrici da campo per fi bre ottiche

Informa Tecnologie

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Sono ormai fi niti i tempi in cui i reparti IT imponevano quale tipo

di dispositivo mobile era autorizzato ad accedere alla rete. Le policy Bring Your Own Device (BYOD) da un lato consentono oggi l’aumento della produttività e della soddisfazione dei dipendenti, dall’altro mettono a dura prova le reti aziendali.In particolare, sono le reti legacy, presenti in campus e fi liali, a ri-sultare poco idonee a questa nuo-va tendenza. Ma quali sono i limiti delle reti legacy nel supportare un approccio di tipo BYOD? E quali le nuove esigenze?

Le cause dei limiti imposti dalle reti legacy al BYOD sono quattro:

1. Rigidità: sono state progettate perché fosse l’IT a gestire utenti

e percorsi. I dipendenti non possono personalizzare il loro modo di usare la rete, il che va a svantaggio della produttività.

2. Limiti di sicurezza: sono state realizzate con confi ni ben

defi niti, ma ora presentano rischi per la sicurezza poiché gli utenti si connettono con dispositivi mobili che non esistevano quando la rete è stata progettata.

3. Complessità: per modifi ca-re la confi gurazione della rete

sono necessari tempo e tanto lavoro perché bisogna generare degli script e modifi care la CLI (Command Line Interface). Le reti sono più comples-se perché la trasmissione di dati, video e voce deve avvenire in modo

fl uido, anche con il wireless.

4. Lentezza della rete a tre livelli: questo tipo di rete è

stata progettata quando la maggior parte dei dipendenti utilizzava un computer desktop e il wireless era ancora privilegio di pochi dirigenti. Rispetto all’architettura a due livel-li, quella a tre livelli rallenta la rete, perché ad ogni utilizzo richiede un hop aggiuntivo.

Nuove esigenze con l’avvento del BYODOggi un singolo utente può disporre di computer, laptop, tablet e smart-phone, tutti collegabili alla rete, an-che contemporaneamente e si aspet-ta prestazioni costanti, sia che che si connetta alla rete dalle sale riunione o dagli spazi comuni. L’architettura di rete classica non può sostenere questa trasformazione.Anche il migliore dei fi rewall non è in grado di fornire la totale pro-tezione dai dispositivi sconosciuti. La sicurezza non può più limitarsi a proteggere i confi ni esterni della rete; deve essere applicata in tutti i punti della rete in cui gli utenti si collegano. Le modifi che alle reti legacy sono sempre state apportate a mano, tra-mite CLI. Tuttavia, il numero dei nuovi dispositivi fa sì che ciò non sia più possibile.Le tecnologie altamente collabo-rative, come la virtualizzazione, la collaborazione in video, il VoIP e la collaborazione fra gruppi di lavoro, richiedono reti a bassa latenza. Si pensi al caso della virtualizzazione dei desktop: i dati e le applicazioni risiedono nel cloud, il che signifi ca che il dispositivo deve essere con-nesso al server basato su cloud ogni volta in cui l’utente deve utilizzare le applicazioni. Ma questo proces-so, con la vecchia architettura a tre

livelli che richiede un hop aggiunti-vo sulla rete, risulta estremamente lento.

Best practice per reti BYODLa complessità che il BYOD sembra aggiungere alla rete potrebbe essere scoraggiante, in realtà può risultare un’ottima occasione per ripensare la propria rete semplifi candola. Ripro-gettare la propria rete con un’archi-tettura a due livelli consente di ave-re una maggiore larghezza di banda e un throughput più veloce. Un Sof-tware Defi ned Network può essere riconfi gurato in modo semplice sod-disfacendo le esigenze in continuo mutamento dell’utenza.Strumenti di nuova generazione possono ridurre il rallentamento della rete; una rete aggiornata è più fl essibile e scalabile e straordinarie applicazioni di gestione della rete possono mostrare agli amministra-tori con esattezza quali dispositivi sono collegati, a quali dati stanno cercando di accedere e quanto sono sicuri, il tutto da una piattaforma a schermata singola.

Semplice, scalabile, sicura: una soluzione BYOD completa da HPLa soluzione HP Bring Your Own Device (BYOD) fornisce una via robusta, semplice, sicura e scalabile per le vostre aziende per consentire agli utenti di accedere alle informazioni dai loro dispositivi personali. Questa soluzione fornisce gli elementi essenziali per un acces-so sicuro alla rete e va anche oltre, creando una rete cablata e wireless unifi cata facile da gestire, scalabile per adattarsi all’aumentare del nu-mero di device personali, e pronta per il software defi ned networking (SDN). Affrontare la sfi da del BYOD diventa semplice con HP.

La soluzione completa per il BYOD di HP garantisce tutti i vantaggi del Bring Your Own Device e una rete unifi cata pronta per il ‘software defi ned networking’

Riprogettare la rete per il BYOD

www.hp.com/it/networking

Informa Publiredazionale

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LevelOne ha presentato una nuo-va gamma di soluzioni PoE per

lunghe distanze che usano fi bra ot-tica ibrida.Gli extender PoE rendono possibili applicazioni a elevate velocità e affi -dabili come il digital signage, le co-municazioni e la videosorveglianza outdoor. Le tradizionali reti PoE presentano limiti a un range operativo di circa 100 metri dalla fonte d’alimentazio-ne fi no al device alimentato: con la tecnologia PFHC si possono raggiun-gere distanze di gran lunga maggio-ri. Con un cavo 12 AWG, le soluzioni di LevelOne possono estendere una rete fi no a due km dalla fonte (tra-smettitore) per device PoE, e a 1 Km per device PoE-Plus. Usando un cavo 18 AWG, queste distanze arri-vano a 700 metri per device PoE e 450 metri per device PoE-Plus. La potenza di uscita a un chilometro è di 50W.L’intera gamma di dispositivi PFHC lanciata da LevelOne include tra-smettitori PFE-1001T, ricevitori PFE-1001R/1004R per applicazioni indoor e ricevitori PFE-1101R/1104R con grado IP66 per installazioni in esterno in tutte le stagioni. I ricevi-tori per outdoor possono operare a un range di temperatura che va dai -40°c ai 60°c.

L’intera gamma di dispositivi PFHC lanciata da LevelOne include trasmettitori PFE-1001T, ricevitori PFE-1001R/1004R per applicazioni indoor e ricevitori PFE-1101R/1104R con grado di protezione IP66 per installazioni in esterno in tutte le stagioni

Nuove soluzioni PoE per lunghe distanze che usano fi bra ottica ibrida

www.level1.it

Informa Tecnologie

PFE Series

PFE-1001TPoE Extender over HybridFiber, Transmitter, 65W

PFE-1101TPoE Extender over HybridFiber, Transmitter, 120W

PFE-1001RPoE Extender over HybridFiber, Receiver with 1 PoE Output

PFE-1011RPoE Extender over HybridFiber, Outdoor Receiver with 1 PoE Output

PFE-1014RPoE Extender over HybridFiber, Outdoor Receiver with 4 PoE Outputs

Dimension Diagram

PFE-1004RPoE Extender over HybridFiber, Receiver with 4 PoE Output

PFC-0112/PFC-0118Hybrid Fiber Cable, 12/18 AWG

POC-40028-Bay Chassis, 500W

Accessories Works Well With

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Gli UPS sono apparecchiature nate per erogare alimentazio-

ne elettrica di qualità e garantire il mantenimento ininterrotto del ser-vizio di alimentazione dell’utenza: si tratta quindi di fornire affi dabilità, disponibilità e sicurezza ai dispositi-vi che si intende proteggere.

Per eseguire le funzioni che gli sono proprie, un UPS richiede ener-gia e nello specifi co consuma par-te di tale energia (autoconsumo). La quantità di energia consumata dall’UPS rappresenta l’energia per-duta o ineffi cienza ed è quantifi cabi-le in uno spreco annuo di centinaia o addirittura di migliaia di kilowatto-ra, ecco perché gli UPS di ultima ge-nerazione tendono a ridurre sempre più i consumi energetici.

Per mantenere il massimo livel-lo di affi da-bilità e di-sponibilità e garantire

il mantenimento di prestazioni ec-cellenti è essenziale che venga effet-tuato un effi cace ed effi ciente ser-vizio di manutenzione, soprattutto per gli UPS destinati ad alimentare le apparecchiature critiche e di sicu-rezza.

La disponibilità totale di un si-stema dipende non soltanto dall’af-fi dabilità dell’UPS (MTTR, ovvero tempo medio tra un guasto e un altro), ma anche dal tempo medio necessario per il ripristino del di-spositivo dopo un guasto. Quindi, è importante che l’apparecchiatura si guasti poco, ma è altrettanto impor-tante che poi si possa ripristinare in tempi rapidi.

Livelli elevati di disponibilità sono il frutto di una valida proget-tazione del prodotto e di una manu-tenzione del sistema periodica, effi -cace e di grande accuratezza.

Dal punto di vista progettuale, gli UPS Modulari di ultima generazio-ne, distribuendo il carico su più mo-duli, riducono il fermo macchina, isolandolo al solo modulo guasto e assicurando la continuità di servizio anche in caso di guasto, e abbassano sensibilmente il tempo di ripristino che consiste nella semplice sostitu-zione del singolo modulo guasto.

Un piano periodico di manu-tenzione e un’attenta manutenzione del sito sono la chiave per evitare l’insorgere di guasti graduali o im-provvisi e garantire le massime pre-stazioni del sistema per tutto il suo ciclo di vita. Spesso infatti si com-mette l’errore di acquistare sistemi ad alta affi dabilità (modulari e ri-dondanti), senza poi pianifi carne la manutenzione periodica.Il ciclo di vita classico di un UPS è simile a quello di altri componenti elettrici o elettronici con la peculia-rità che comprende al proprio inter-no materiali deteriorabili quali le batterie che necessitano di periodica sostituzione.

È essenziale, infatti, che le bat-terie siano sempre effi cienti e ade-guate al carico da proteggere, per mantenere i benefi ci degli UPS in-tatti. I costi operativi delle batterie sono oggi una parte importante del costo totale di gestione dell’UPS, per cui gli UPS di ultima generazione di-spongono di un sistema di gestione della batteria intelligente, che pro-lunga notevolmente la durata ridu-cendo i costi operativi e la quantità di smaltimento delle batterie.

Per mantenere il massimo livello di affi dabilità e disponibilità e garantire il mantenimento di prestazioni eccellenti è essenziale che venga effettuato un effi cace ed effi ciente servizio di manutenzione

La continuità di servizio degli UPS

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www.bticino.it - www.legrand.it

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I prodotti Jabra si distinguono non solo per la qualità dei materiali, ergonomia, massime performance e tec-

nologie innovative, ma anche per un design che si fa in-negabilmente notare… e premiare! Sia le cuffi e business Jabra BIZ 2300 che gli auricolari Jabra ROX Wireless sono infatti stati recentemente insigniti con il prestigio-so Red Dot Award, che premia il design di progettisti e produttori.Jabra BIZ 2300. Rivoluzionando completamente il ruolo delle cuffi e, le Jabra BIZ 2300 sono studiate ap-positamente per i contact center del futuro, sempre più effi cienti, innovativi e capaci di rispondere tempestiva-mente alle chiamate in entrata. Con una tecnologia di cancellazione del rumore incrementata del 50% e mi-gliore della concorrenza del 20%, cavo in Kevlar rinfor-zato e funzionalità di mass-deployment.Jabra ROX. Le nuove cuffi e Jabra Rox™ Wireless non hanno bisogno di jack o cavi per offrire un audio di otti-ma qualità, una vestibilità perfetta e sopportare qualsia-si scossone. Ogni singolo dettaglio è stato attentamente studiato e soltanto i migliori materiali sono stati utilizza-ti per garantire massima aderenza e comfort in qualsia-si situazione e condizione d’uso. Il design volutamente semplice e lineare dei Jabra Rox Wireless prende ispi-razione dalle cuffi e di controllo utilizzate dai musicisti professionisti per creare un audio pieno e bassi potenti.

Jabra vi accompagna con una gamma completa di dispositivi per le comunicazioni a mani libere

Jabra BIZ 2300 e Jabra Rox Wireless si aggiudicano il Red Dot Award 2014

Nell’ambiente competitivo in cui ci troviamo oggi, i service provider che offrono servizi di comunica-

zione hosted o cloud-based possono impiegare prodottiAudioCodes come Multi-Service Business Router (MSBRs), Enterprise Session Border Controller (E-SBCs), media gate-way analogici e digitali e telefoni IP per aiutare le aziende a soddisfare le necessità di servizi convergenti.Connettività VoIP I telefoni IP AudioCodes, i MSBR, gli SBC e i media gateway sono pienamente interoperabili con molte soluzioni PBX o UC hosted di altri vendor, permettendo così ai service pro-vider di offrire una migrazione senza interruzioni da PBX tradizionali e da apparati voce mantenendo la connettività TDM esistente.SIP Trunking SBC e MSBR di AudioCodes offrono una soluzione com-pleta per una connettività affi dabile e sicura in ambien-ti di comunicazione hosted. Grazie a un’interoperabilità estesa e a capacità di mediazione di protocollo, i prodottiAudioCodes assicurano un’implementazione senza proble-mi.Data ServiceAudioCodes MSBR fornisce il supporto necessario per i servizi dati con un software potente di routing e sicurezza integrato. In aggiunta, i Multi-Service Business Router con-sentono ai service provider di garantire ai loro clienti una migrazione al cloud senza intoppi. VoIP MonitoringSession Experience Manager di AudioCodes (SEM) è uno strumento di analisi in real-time intelligente, progettato per monitorare la qualità della voce nelle reti dei service provi-der e nelle reti voce delle aziende: permette di identifi care, correggere e prevenire eventuali problemi di qualità che stanno caratterizzando il servizio.Resilienza per Comunicazioni HostedI prodotti di AudioCodes offrono funzionalità integrate per mantenere costante la capacità di comunicazione dei clien-ti, anche se la connettività con i loro service provider viene meno: includono collegamenti WAN ridondanti, PSTN fal-lback e il Cloud Resilience Package (CRP) di AudioCodes.

Da AudioCodes un ampio range di soluzioni per i service providers che offrono soluzioni di comunicazione hosted

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www.jabra.com

www.audiocodes.com

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Cable Talk sulle variazioni della temperatura

Molti sistemi installati negli edifi ci sono soggetti a variazioni di tem-peratura relativamente ampie. Non solo quelli che regolano il riscalda-mento e il condizionamento, ma an-che l’illuminazione e gli altri sistemi di gestione dell’edifi cio. Contraria-mente a quello che qualche fornito-re di cavi vuole far credere, non tutti i cavi sono adatti a questa sfi da. Ve-diamo perché.

Quali componenti del cavo sono critici?Quando si tratta di variazioni di temperatura, i componenti chiave sono:• L’isolante è un dielettrico che se-

para i conduttori del cavo sia fi -sicamente che elettricamente. La sua funzione primaria è di proteg-gere il conduttore e supportare il trasferimento di energia elettrica tra punto e punto.

• La guaina del cavo è una copertura esterna. Il suo ruolo principale è di proteggere i componenti interni del cavo dall’ambiente esterno.

Qual è l’infl usso negativo delle variazioni di temperatura?I tipi di materiali di isolamento e della guaina usati nel progetto di un cavo determineranno le tempera-

ture massime e minime entro cui il cavo può funzionare.Sfortunatamente ci sono molti cavi sul mercato che non sono stati pro-gettati per adattarsi al loro ambiente d’installazione. La qualità e i tipi di materiali per l’isolamento e la guai-na del cavo usati dai costruttori di cavi possono variare enormemente; esporre il cavo a temperature per le quali non è stato progettato può pre-sentare grandi rischi.

Qual è l’effetto delle tempera-ture estreme sui cavi sub-stan-dard?• La degradazione dell’isolante del

cavo a causa di variazioni di tem-peratura metterà a nudo il con-duttore.

• Se la guaina del cavo non può sop-portare la temperatura cui viene sottoposta e si degrada, i compo-nenti interni del cavo non saranno più protetti.

• Se esposti a temperature più ele-vate di quelle specifi cate, l’isolan-te e la guaina si potranno disfare; quando saranno sottoposti a tem-perature inferiori, diventeranno fragili e si disintegreranno.

Quali rischi possono correre un edifi cio o un sistema?• Guasto di sistema: il collasso

dell’isolante protettivo del con-

duttore può portare a un calo della trasmisssione del segnale e anche a un blocco completo del sistema.

• Pericolo d’incendio: una gradua-le erosione degli strati protettivi dell’isolamento del cavo potrebbe portare ad un surriscaldamento del conduttore in rame e, infi ne, diventare sorgente d’incendio.

• Maggiori costi di manutenzione e riparazione: la disintegrazione di isolante e guaina porteranno a difetti del cavo e, eventualmente, dell’intero sistema, richiedendo una costosa manutenzione come risultanza di una ri-installazione del cablaggio.

Cable Talk sulle interferenze elettromagneticheI cavi che interferiscono con altri possono seriamente compromet-tere trasmissione dati e controllo nell’automazione industriale. È noto che molti cavi attualmente sul mer-cato non sono stati progettati per prevenire suffi cientemente perdite di segnale e interferenze. Vediamo perché.

Sul sito www.cable-talk.com di Belden sono elencati e spiegati tutti i principali fattori che infl uenzano le prestazioni e la sicurezza dei cavi. Fare una scelta informata è indispensabile!

Cable Talk sulle variazioni della temperatura, sulle interferenze elettromagnetiche e sulla tensione di funzionamento

www.beldensolutions.com

Vantaggi

• Continuità di funziona-mento del sistema

• Massima sicurezza• Sicurezza in qualsiasi

tipo d’installazione (sin-gola e in fascio)

• Ridotte emissioni di fumo

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Informa Cosa c’è di Nuovo

Quali sono i componenti critici del cavo?Quando si tratta di interferenze elet-tromagnetiche, il componente chia-ve è:• Lo schermo: è un barriera fi sica

che protegge i segnali e l’energia elettrica che passano nel condut-tore da interferenze esterne. Può anche prevenire il fatto che il cavo stesso diventi una sorgente di in-terferenza (radiazioni).

Che problemi può provocare l’interferenza elettromagneti-ca?L’interferenza elettromagnetica è una minaccia per prestazioni affi da-bili e costanti del segnale. Il progetto dello schermo e il tipo dei materiali schermanti usati in un cavo deter-minano il livello di protezione con-tro interferenze esterne ed emissio-ni del cavo stesso. Una schermatura di bassa qualità, particolarmente nel caso di schermo a foglio senza con-tinuità fi sica, può lasciare aperture (slot) attraverso le quali i segnali possono disperdersi o essere distur-bati.

Qual è l’effetto dell’interferen-za elettromagnetica sui cavi sub-standard?• Esporre un cavo con uno scher-

mo ineffi ciente a un ambiente con elevata interferenza esterna può ridurne le prestazioni.

• Una schermatura insuffi ciente può generare alien crosstalk o interferenza tra cavi. Tale inter-ferenza può causare interruzione nella trasmissione del segnale.

Quali rischi possono correre un edifi cio o un sistema?• Latenza di sistema o tempi di

inattività: difetti di un cavo dovuti a interferenza esterna o diafonia possono portare a costose latenze di sistema o, anche, a interruzioni dell’operatività.

• Rischio sicurezza: nel caso di mo-nitor, CCTV e sistemi di sicurezza, prestazioni non affi dabili del se-

gnale possono portare a inaccetta-bili livelli di sicurezza.

Cable Talk sulla tensione di funzionamentoLa “capacità” di tensione di un cavo dipende da numerosi fattori, com-prese le prorpietà dielettriche e lo spessore degli isolanti. Sfortunata-mente, ci sono molti cavi di bassa qualità attualmente sul mercato che non sono progettati per gestire la tensione dei sistemi i cui essi ven-gono impiegati. Questo può causare problemi al sistema e arrivare anche a provocare incendio.

Quali componenti del cavo sono critici?Per quanto riguarda la tensione di esercizio, i componenti chiave sono:• Il conduttore - il nucleo del cavo

che trasferisce energia o segnali tra punto e punto.

• L’isolante - un dielettrico che se-para i conduttori dei cavi sia fi -sicamente che elettricamente, in modo che venga mantenuta la tra-smissione del segnale o di ener-gia.

Quale rischio riguardo la ten-sione di esercizio?L’impiego di un cavo che non è pro-gettato per gestire la tensione del si-stema può essere molto pericoloso, portando a un’interruzione dell’iso-lamento del cavo e, più preoccupan-te, a pericolo d’incendio.

Qual è l’effetto della tensione di funzionamento sul cavo sub-standard?

La degradazione dell’isolante dovu-ta a stress da tensione è una causa comune di guasto del cavo. È impe-rativo che la capacità di isolamento del cavo fornisca sicurezza per l’in-tera vita del cavo e l’utilizzo di mate-riali di alta qualità nel progetto di un cavo va in questa direzione.

Quali sono i rischi per un edifi -cio o un sistema?• Malfunzionamento del sistema:

sottoporre un cavo ad uno stress di tensione non previsto in fase di progetto può causare il guasto del cavo, con conseguente blocco del sistema.

• Pericolo d’incendio: lo stress da tensione può portare, in un cavo di bassa qualità, alla generazione d’incendio.

• Pericolo di trasferimento d’incen-dio: quando viene usato un cavo sub-standard per realizzare il si-stema di controllo anti-incendio di edifi cio, esiste un rischio ele-vato di trasferimento del fuoco e questo può condurre a richieste di risarcimento danni/azioni giudi-ziarie.

Vantaggi

• Continuità di funziona-mento del sistema

• Massima sicurezza• Sicurezza in qualsiasi

tipo d’installazione (sin-gola e in fascio)

• Ridotte emissioni di fumo

Vantaggi

• Continuità di funziona-mento del sistema

• Massima sicurezza• Sicurezza in qualsiasi

tipo d’installazione (sin-gola e in fascio)

• Ridotte emissioni di fumo

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Gli access gateway multifunzio-nali della nuova serie bintec

RS353x dispongono di un modem combinato VDSL2 e ADSL2+. Gra-zie alla possibilità di stabilire con-nessioni ad alta velocità VDSL2 e ADSL2+, i dispositivi sono parti-colarmente adatti all’installazio-ne come access router in piccole e medie aziende, fi liali e home offi ce dove sono richieste elevata dispo-nibilità e ridondanza. Grazie al mo-dulo WLAN integrato secondo IEEE 802.11n, il bintec RS353aw garanti-sce la disponibilità WIFI in ambien-te aziendale.Gli utenti che dispongono di connes-sioni VDSL2 possono raddoppiare la velocità di trasmissione dati sfrut-tando la tecnologia VDSL “vectoring ready”. Interfacce ad alta velocità gestiscono facilmente un pesante traffi co nella rete locale. È possibi-le stabilire collegamenti sicuri fi no a 100 Mbit/s tra sedi aziendali se-parate tramite tunnel VPN sicuri e crittografati.

Flessibili e velociIl modem combinato VDSL2 ed ADSL2+ supporta lo standard An-nex A ADSL senza splitter. Il bintec RS353aw è inoltre dotato di un modulo wireless dual-band “state-of-the-art” per funzionamen-to a 2,4 e 5 GHz. Questo modulo supporta tutti gli standard wireless

attuali, fra cui 802.11 a/b/g/n. La tecnologia 2x2 MIMO consente ve-locità massima di trasferimento raw data fi no a 300 Mbit/s.I dispositivi sono dotati di cinque porte Gigabit Ethernet ad alte pre-stazioni, confi gurabili in modo in-dipendente per l’utilizzo in una rete LAN, WAN o DMZ, e anche di una licenza per cinque tunnel IPSec con accelerazione hardware. Il modem LTE (4G) integrato del RS353j-4G può essere utilizzato per l’accesso remoto alla confi gurazione o come accesso di fallback a Internet.

Costruiti per durare Il design sofi sticato dei bintec RS353a e bintec RS353aw è evi-denziato dal funzionamento senza ventola e da un robusto chassis in metallo con alimentatore integrato e supporti di conversione per mon-

taggio in rack a 19”. I dispositivi si integrano facilmente in ambien-ti di rete aziendali, consentendo il graduale aggiornamento delle infrastrutture esistenti al proto-collo IPv6. Permettono una facile migrazione da ADSL2+ a VDSL2 e supporto “VDSL2 vectoring ready”: rappresentano quindi un buon inve-stimento per applicazioni di routing professionali.

Sicurezza inattaccabileCon la disponibilità di cinque canali IPsec simultanei, è possibile creare collegamenti sicuri fra sedi, fi liali, società affi liate e home offi ce. L’im-plementazione IPSec integrata con-sente l’utilizzo di chiavi pre-shared e di certifi cati digitali. Lo Stateful Inspection Firewall si occupa del fi l-traggio dei pacchetti per un’ulterio-re protezione contro attacchi.

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Con i nuovi router VPN professionali per l’accesso a Internet ad alta velocità, Teldat propone un cambio generazionale della collaudata serie bintec RS. I potenti router bintec RS353a e RS353aw si caratterizzano per la massima sicurezza e il supporto delle più moderne tecnologie

Da Teldat i bintec RS353x: la migliore performance con VDSL2 e ADSL2+

www.teldat.com

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L’ambito delle telecamere di sicurezza e videosorveglian-

za, sempre più preciso e sofi sti-cato, si è recentemente arricchito grazie al lancio delle telecamere dome a infrarossi per esterni di Panasonic.

La nuova Serie 6 di telecamere TVCC Panasonic è in grado di cat-turare immagini in HD e Full HD garantendo una struttura di ele-vata qualità e il doppio delle im-magini in tempo reale (60fps), per cogliere ogni dettaglio in qualsiasi condizione di luce.Destinata principalmente a casi-nò, aeroporti e stadi, la Serie 6 è in grado di registrare su due schede SD ed è compatibile con le app di monitoraggio e controllo remoto diPanasonic, consentendo grande fl essibilità e rappresentando la so-luzione di sicurezza più completa di sempre.La Serie 6 rappresenta per Panasonic il top della gamma prodotti per la si-curezza e comprende una gamma di telecamere TVCC realizzate perse-guendo il massimo per innovazione tecnologica e affi dabilità.

Ogni telecamera della Serie 6 registra 60 fotogrammi al secondo, garantendo che nulla passi inosser-vato quando è in funzione. Lo Smart LED wide angle a infrarossi integra-to assicura che l’intera zona coperta dal monitoraggio sia ben illuminata e che la ripresa si adatti a qualsia-si condizione di luce, riducendo al contempo il consumo di energia. La capacità di riconoscimento facciale di ognuna delle telecamere riduce la saturazione sul viso, garantendo im-magini più nitide in cui i volti non risultino mai sovraesposti.

La funzione infrarossi è effi cace fi no a 30 metri e reagisce rapidamente ai cambiamenti di luce, come quel-li che si verifi cano ad esempio in prossimità di un ingresso. Inoltre, la Serie 6 è dotata di streaming simul-taneo fi no a 4 x H.264, garantendo

che la qualità di registrazione non venga infi ciata dalla larghezza di banda dei dati in upload.

La serie 6 prevede diversi modelli di telecamere dome fi sse da ester-no e da interno, in versione stan-dard o anti-vandalo. • WV-SFV611L: telecamera dome fi sse da esterno, anti-van-dalo 720p; • WV-SFV631L: telecamera dome fi sse da esterno, anti-van-dalo 1080p; • WV-SFN611L: telecamera dome fi sse da interni, con risolu-zione 720p;

• WV-SFN631L: telecamera dome fi sse da interni, con risoluzione 1080p;

• WV-SFR611L: telecamera dome fi sse anti-vandalo da interni, con risoluzione 720p;

• WV-SFR631L: telecamera dome fi sse anti-vandalo da interni, con risoluzione 1080p.

Per la gamma completa visita: http://business.panasonic.it/telecamere-professionali/node/70376

Per ulteriori informazioni sul mondo delle soluzioni profes-sionali Panasonic Pro Camera:http://business.panasonic.it

www.business.panasonic.it

La Serie 6 è in grado di registrare su due schede SD ed è compatibile con le app di monitoraggio e controllo remoto di Panasonic

Telecamera Panasonic Serie 6 Dome A infrarossi per casinò, aeroporti e stadi

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WV-SFV631LTelecamera IP Super Dynamic Avanzato Full HD Antivandalo IK20 & IP66• Telecamera con qualità high

end ad altissimo frame rate dell’immagine (60fps) adatta a rilevare tutti i dettagli in ogni condizione di luce;

• Ottima risposta in condizione di luminosità variabile (porte d’ingresso);

• Line up completo con illumina-tore a SMART Led integrato e immagini chiare senza distur-bo dell’immagine;

• Funzione di Edge Recording su doppia memoria SD card adat-tabilità al cliente che necessita di un App.

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far data dal 25 Ottobre 2013 è stato dato avvio al processo di

dematerializzazione del tagliando di assicurazione. Questo signifi ca che spariranno dal cruscotto i tagliandi-ni assicurativi poiché il tutto verrà gestito online.Il giorno del convegno dove si uffi -cializzava questa nuova disposizio-ne, il Presidente ACI ha affermato: “In Italia ci sono quasi 4 milioni di veicoli iscritti al PRA ma NON AS-SICURATI; mi auguro che restino in garage...”Sappiamo che non è così. I controlli effettuati su strada (al Nord Italia, così come al Centro e al Sud) in col-laborazione con alcuni Comandi di Polizia, clienti di Selea, hanno di-mostrato l’esatto contrario: quasi un 7% delle auto in circolazione sono sprovviste di copertura assicurati-

va… per non parlare di quelle non revisionate.

Le conseguenze Questo fenomeno rappresenta un problema sociale che coinvolge so-prattutto i cittadini (il 90% della popolazione italiana), ma anche le Compagnie di Assicurazione e le Istituzioni (Sindaci, Polizie Locali e Stato). In caso di sinistro con un veicolo non assicurato, la parte lesa si trova costretta a farsi carico del danno perché nessuna assicurazio-ne risarcirà il danno subito. Nulla serviranno gli strumenti legali per dare corso alla giustizia, anzi saran-no un altro onere a loro carico.La mancanza di una copertura assi-curativa porta con sé molti aspetti di criticità, quali:• incoraggia la fuga del non-assicu-

rato per evitare tutte le conseguen-ze del caso, e quindi l’omissione di soccorso;

• viene meno il risarcimento del danno alle parti lese e quindi crea disappunto;

• il mancato controllo da parte delle polizia stradale infonde la perce-zione che si possa circolare senza assicurazioni e senza problemi.

La soluzione: TARGHA 193SELEA ha sviluppato una soluzione tecnologica che ha riscosso molto consenso sia nel comune cittadino che all’interno delle Forze dell’Ordi-ne (Polizia Locale e Sindaci in pri-mo piano). L’effi cace soluzione che la Polizia Municipale può utilizzare contro la lotta all’evasione assicura-tiva si chiama TARGHA 193.Questo dispositivo, made in SELEA, permette di segnalare in tempo rea-le su dispositivi mobili, PC portatili, smartphone e centrali operative, il passaggio di:• veicoli non assicurati;• veicoli non revisionati;• veicoli rubati;• veicoli sotto fermo amministrati-

vo;• veicoli di contribuenti insolventi

(con multe ancora da pagare).

Come funziona il dispositivoPer capire il funzionamento in cam-po del sistema TARGHA 193, utiliz-ziamo lo schema a fi anco.In breve:• la telecamera TARGHA 193, posi-

zionata nella “postazione di lettu-ra”, legge il valore della targa del veicolo in transito;

• il numero di targa viene verifi cato con i dati contenuti nelle Banche

La dematerializzazione del tagliando assicurativo

TARGHA 193:il varco elettronico “portatile”

www.selea.com

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Dati Nazionali tramite connessio-ne 3G;

• la Banca dati restituisce, in meno di 2 secondi, l’informazione sullo stato del veicolo in oggetto;

• in caso di riscontro positivo (ovve-ro di violazione del veicolo in cir-colazione), l’informazione viene segnalata alla postazione di lettu-ra e anche quella di blocco, la qua-le provvederà al fermo del veicolo per l’accertamento e il controllo diretto.

I vantaggi TARGHA 193 è un sistema nato con l’obiettivo di offrire vantaggi a tutte le parti in gioco:• agli installatori, come nuova op-

portunità di business;• alle Polizie Locali e ai Sindaci,

come strumento per fare cassa, risolvere un problema sociale e strumento politico;

• ai cittadini, come soluzione che offre loro una protezione e garan-tisce un controllo sulla sicurezza stradale;

• all’investimento, perché è velo-cemente recuperabile attraverso solo 5-6 sanzioni;

• alla sicurezza stradale perché è un mezzo che grazie al passa parola, toglie dalle strade veicoli non assi-curati.

Le soluzioni TARGHA made in SELEA

“Crediamo che non ci sia miglior mission che puntare tutto sulla propria sincera passione”. Il sogno di Selea è diventare l’azienda di riferimento nello sviluppo di prodotti speciali che si contraddi-stinguono per qualità, funzionalità e intelligenza.L’azienda ha al suo interno un Dipartimento di R&D composto da un staff ingegneristico di oltre 25 persone che, grazie alla loro passione e professionalità, collaborano in team per lo sviluppo di Hardware, Software e Algoritmi di video-analisi.

Una produzione 100% made in SELEAIl core business di Selea è la progettazione e produzione di te-lecamere intelligenti di lettura targhe. Di seguito l’overview dei principali prodotti:

- TARGHA 504MP - telecamera di lettura targhe con OCR a bordo e sensore MegaPixel; è caratte-rizzata da un’elevata affi dabilità e precisione che la pongono al vertice dei migliori prodotti per il controllo degli accessi nei quali i veicoli viaggiano a velocità ridotta.

- TARGHA 704MP - telecamera di lettu-ra targhe con OCR a bordo e sensore MegaPixel per una migliore lettura so-prattutto sui varchi di maggior dimen-sione. Integra al suo interno una me-moria per White/Black list, funzionalità di gestione eventi, relè di azionamen-to, modulo wireless di comunicazione

3G (Gprs, Umts – Hspa). Targha 704Mp è un sistema all-in-one utile per il riconoscimento delle targhe dei veicoli che viaggiano a velocità sostenuta.

- TARGHA 780TKM (coming soon) - telecamera a doppia lettura contemporanea di merci pericolose (tabelle KEMLER-ONU) e let-tura targhe con riconoscimento automatico dei caratteri (OCR) a bordo camera. E’ un sistema all-in-one utile per il controllo degli accessi di automezzi pesanti che trasportano merci pericolose nell’ambito della sicurezza stradale, cittadina e ambientale. Di-sponibile sul mercato a partire da Ottobre 2014.

- TARGHA 704ILB / Container - telecamera con speciale illuminatore impulsato a luce bianca che integra le funzionalità di riconoscimento dei codici ILU-BIC (codici Container) riportati sulla parte posteriore/laterale del cassone. E’ un sistema all-in-one utile per il controllo degli accessi di automezzi pesanti che trasportano Container nell’ambito portuale e ferroviario.

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www.arubanetworks.com

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T rascorriamo sempre più tempo in movimento, dall’aumento dei

viaggi internazionali all’uso sempre più frequente dei dispositivi mobili nelle attività quotidiane. Ammet-tiamolo, la pubblicazione di tweet sugli smartphone e l’uso dei tablet nel luogo di lavoro fanno ormai par-te della nostra routine quotidiana, un po’ come lavarsi i denti o vestirsi prima di andare a lavorare.

Questo mondo sempre più mo-bile ha creato una nuova gene-

razione. La #GenMobile è composta dai dipendenti che pongono sempre più l’accento sulla mobilità, sia in termini di utilizzo di dispositivi che di approccio al mondo lavorativo. La vita di queste persone, soprattut-to nell’ambito professionale, si basa sempre più sull’utilizzo dei disposi-tivi mobili e sul concetto di BYOD (Bring Your Own Device: Porta il tuo dispositivo).

Aruba Networks ha stilato un rapporto che consente di rico-

noscere i membri della #GenMobile e comprenderne le aspettative sul luogo di lavoro in modo da aiutare i loro datori di lavoro a soddisfare le loro esigenze di mobilità e connetti-vità.Nella defi nizione di #GenMobile vengono raggruppate persone di tutte le età. È stato però defi nito un sottogruppo di giovani #GenMobile che hanno dimostrato un interesse ancor più elevato per il mondo della mobilità sia a casa che nell’ambiente lavorativo. Questo gruppo di giovani

#GenMobile sono in età compresa tra 18 e 35 anni.Lo studio per esaminare l’importan-za crescente della mobilità in ambi-to professionale è stato condotto a novembre 2013 attraverso un son-daggio online su 5000 partecipanti dell’area EMEA.Il rapporto (“Sei pronto per la #GenMobile?”) rivela le caratteri-stiche della categoria emergente di lavoratori e professionisti “moder-ni” defi nita dalla preferenza per la mobilità sia in termini di dispositivi che usano, sia di approccio al lavoro.

Persone che hanno una propensione per le ore di lavoro non tradizionali, richiedono luoghi di lavoro fl essibi-li per le fasce di stipendio più alte, che internet sia affi dabile e ci sia il Wi-Fi contro 4G, 3G o connessioni cablate.La maggior parte delle persone #GenMobile si trova nelle prime fasi della carriera, possiede tre o più dispositivi collegati (62%) e si sen-te più produttivo quando lavora da casa (57%). Il tipico appartenente alla #GenMobile si attiene ai prin-cipi di lavoro fl essibile “sempre e ovunque”, dove le ore di uffi cio non sono più vincolate alla giornata la-vorativa tradizionale.

Aruba Networks ritiene che la comprensione e la cura delle esigen-ze della #GenMobile da parte dell’IT

aziendale possano essere la chiave per una forza lavoro produttiva e nel contempo possano garantire alle aziende di mantenere competitività. Per esempio, è più probabile che la #GenMobile piuttosto di altre ca-tegorie acceda ad applicazioni mo-bili come Facebook (17%) e Twitter (14%). Ma c’è anche il 20% in più di probabilità che acceda e risponda a email di lavoro sul dispositivo mo-bile. Per la #GenMobile, il mobile è una seconda natura sia al lavoro sia nel privato.

Oltre che alla domanda di mag-giore mobilità della #GenMobile, il rapporto suggerisce di prestare at-tenzione alle esigenze tecnologiche associate. Per esempio, se la maggio-ranza (70%) del tipico # GenMobile chiede connessione Wi-Fi o connet-tività mobile a banda larga (12% più della media), le tecnologie 3G e 4G sono preferite rispettivamente solo dal 7% e dal 5%.

Se la vostra organizzazione non è ancora pronta ad accogliere la #GenMobile dovrà farlo presto, se non vuole correre il rischio di per-derne i vantaggi competitivi.

Secondo un rapporto di Aruba Networks la nuova generazione di mobile worker sta modifi cando i modelli di lavoro tradizionali, sollecitando le aziende ad adeguarsi

Sei pronto per la #GenMobile?

LA #GENMOBILE È COMPOSTA DAI DIPENDENTI CHE

PONGONO SEMPRE PIÙ L’ACCENTO SULLA

MOBILITÀ

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Informa Focus On

Per contrastare la perdita di fi ducia nei sistemi ICT basati su Internet, giocano un importante ruolo

marchi come l’”IT Security made in Germany”, nato nel 2005 su iniziativa, fra gli altri, del Ministero Federale degli Interni e del Ministero Federale dell’Economia e della Tecnologia.È assegnato ad aziende che nello sviluppo delle proprie soluzioni mettono in primo piano la sicurezza secondo le direttive della legge tedesca. Fra i requisiti da soddisfare, il produttore deve avere sede e svolgere attività di ricerca e sviluppo in Germania, offrire soluzioni sicure e senza accessi nascosti (backdoors) e soddisfare i requisiti di legge sulla protezione dei dati.Per innovaphone il marchio rappresenta la conferma di anni di lavoro di sviluppo: “Nei nostri prodotti implemen-tiamo da sempre tutti i meccanismi di sicurezza possibili. Il nostro sistema supporta tutti i protocolli di sicurezza, ad es. SIPS, H.235, SRTP, AES, HTTPS e LDAPS” affer-ma Dagmar Geer, CEO di innovaphone. “Nel corso degli anni ci siamo costruiti una solida reputazione in quanto ad affi dabilità e sicurezza. Inoltre, il nostro sistema ope-rativo, sviluppato in house, è autonomo e quindi meno soggetto ad attacchi di virus rispetto ai comuni sistemi operativi. Il marchio ‘IT Security made in Germany’ è la riprova dell’affi dabilità delle nostre soluzioni.”

Grande scalpore a livello internazionale hanno suscitato le notizie sullo spionaggio dei dati da parte della NSA. In un simile scenario, i marchi di qualità che attestano la sicurezza delle soluzioni ICT assumono un’importanza rilevante

Per le soluzioni di innovaphone arriva il marchio “IT Security made in Germany”

Oggi più che mai le aziende hanno bisogno di stru-menti all’avanguardia per comunicare in maniera ef-

fi ciente sia all’interno che all’esterno. Per avere soluzioni che consentano di raggiungere nel modo migliore i propri interlocutori è necessario individuare un partner che sap-pia offrire prodotti che rispondano a tutte le esigenze, eAlcatel-Lucent Enterprise ha recentemente raggiunto ri-sultati che la rendono la migliore scelta sul mercato. Alcatel-Lucent Enterprise è infatti, secondo importan-ti analisti del settore, al primo posto in Europa, Medio Oriente e Africa per soluzioni di telefonia tradizionale e telefonia IP nel quarto trimestre del 2013 e ha continuato a guadagnare quote di mercato a livello globale. Nel re-port mondiale relativo alla telefonia aziendale di Dell’Oro,Alcatel-Lucent Enterprise ha raggiunto la vetta della classi-fi ca in EMEA con il 16,6% di market share per linee installa-te e la prima posizione è anche confermata da MZA nel re-port “The Global Telecommunications Market: The World PBX/IP PBX Market Q4 2013”, che vede Alcatel-LucentEnterprise al primo posto anche nell’area dell’Europa Occi-dentale. Come riportato da MZA, questo successo nell’area EMEA è stato possibile grazie agli ottimi risultati raggiunti nell’ambito della telefonia IP con una crescita delle vendite pari al 24% in un mercato in sofferenza. Le soluzioni di comunicazione di Alcatel-LucentEnterprise analizzate in questi report includono le piat-taforme di Unifi ed Communication OpenTouch Business Edition e OpenTouch Multimedia Services, i Communi-cation Server OmniPCX Enterprise e OmniPCX Offi ce. Alcatel-Lucent Enterprise offre soluzioni e servizi di rete e comunicazione ad aziende di ogni dimensione, consen-tendo loro di trasformare le proprie operation e rispondere alla richiesta di consumerizzazione dell’IT.

Secondo diversi analisti,Alcatel-Lucent Enterprise è la migliore scelta sul mercato

Quale partner scegliere per rispondere alle sfi de della telefonia tradizionale e IP?

www.alcatel-lucent.com www.innovaphone.com

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C ontando su oltre due decenni di know-how derivante dalla con-

tinua esperienza e pratica nel mon-do delle tecnologie in fi bra ottica, un processo proprietario esclusivo e un vasto portafoglio di brevetti,DrakaEliteTM offre un numero pres-soché illimitato di soluzioni in grado di superare gli standard richiesti dai mercati e dalle necessità dei clienti.Le fi bre DrakaEliteTM coniugano perfettamente le innovative tecno-logie del vetro con tecnologie di ri-vestimento e buffering avanzate in maniera industrializzata, aprendo la strada a prestazioni senza precedenti e a nuove possibili applicazioni.All’interno dell’ampia gamma di fi bre DrakaElite, si possono evidenziare:• Fibre rivestite da 500μm: fi bre ot-

tiche con rivestimento dal diame-tro di 500 μm per fornire ulterio-re protezione, nel caso di utilizzo come fi bre nude o in modelli di cavi complessi (dove le fi bre ven-gono particolarmente stressate). Tali fi bre sono specifi che per ap-plicazioni speciali e in condizioni estreme, come quelle aerospaziali, di trasporto e militari.

• Moduli di compensazione della di-spersione: basati su fi bre di com-pensazione della dispersione appo-sitamente sviluppate da Prysmian Group attraverso processi brevet-tati.

• Fibra drogata con erbio: famiglia completa di fi bre drogate con erbio che soddisfa i più rigorosi standard per amplifi cazioni laser in bande C e L.

• Fibre resistenti alle alte tempera-

ture: garantiscono prestazioni di trasmissione ottimali nei propri intervalli operativi di lunghezza d’onda. Possono essere utilizzate in tutte le formazioni di cavi ide-ate per ambienti con temperature elevate, compresi modelli a loose tube, metallici e a tubo centrale.

• Fibre multimodali speciali: gra-zie al processo PCVD di Prysmian Group, DrakaEliteTM offre un’am-pia gamma di fi bre ottiche con core, cladding, profi li di indice di rifrazione e aperture numeriche differenti.

• Fibre per patch cord: garantiscono alta precisione per prestazioni mi-gliori in pigtails e in cordoni ottici.

• Fibre per il mantenimento di po-larizzazione: le fi bre monomodali ad anima ellittica DrakaEliteTM ga-rantiscono prestazioni ottimali a lunghezze d’onda operative di 1550 nm per applicazioni sensibili alla polarizzazione.

• Fibre di silice con rivestimento po-limerico: presentano un maggiore diametro del core che garantisce elevata maneggevolezza ed effi -cienza di accoppiamento con fonti laser e LED.

• Fibre RadHard: ampia famiglia di fi bre speciali monomodali e multi-modali DrakaEliteTM per impiego in

ambienti soggetti a radiazioni; ven-gono prodotte attraverso il proces-so brevettato da Prysmian Group di deposizione del vetro PCVD, che consente lavorazioni prive di mate-riali contenenti o derivanti dal fo-sforo. Questa famiglia di fi bre può essere divisa in due categorie: fi bre RadHard per alti livelli di radiazio-ni fi no a circa 10 kGy e fi bre Super RadHard per livelli estremi di ra-diazioni sino a qualche MGy.

• Fibre monomodali speciali: grazie alla fl essibilità dei processi PCVD di Prysmian Group, DrakaEliteTM è in grado di offrire un’ampia gam-ma di fi bre ottiche con core, clad-ding, profi li di indice di rifrazione e aperture numeriche differenti.

• Buffer speciali: a completamanen-to dell’ampia gamma di fi bre Dra-kaEliteTM, il Gruppo offre una serie di materiali per buffering avanzati, in grado di assicurare maggiore re-sistenza meccanica, alle sostanze chimiche, alla temperatura e agli urti.

• Fibre speciali per applicazioni op-toelettroniche: fi bre GI-MMF con diametro di 50 μm per applicazio-ni optoelettroniche, conformi alle specifi che ISO/IEC 11801 OM3 o OM4.

www.prysmiangroup.it

Informa Attualità

Fibre speciali DrakaEliteTM

DrakaEliteTM rappresenta la famiglia di fi bre del Gruppo Prysmian dedicata al segmento di mercato delle applicazioni speciali

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F inora i sistemi di building mana-gement sono stati destinati alle

strutture con un ingombro molto esteso, poiché costituiti da strumenti che non sono applicabili o convenienti per gli edifi ci più piccoli. Con l’ingres-so sul mercato all’inizio di quest’anno della soluzione SmartStruxure Lite, Schneider Electric ha colmato una notevole lacuna nel settore dei siste-mi di gestione degli edifi ci consen-tendo anche agli edifi ci di piccole e medie dimensioni di raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico ed economico, fornendo gli strumenti e i dati di cui hanno bisogno per creare un modello di gestione dell’edifi cio snello, accessibile ed effi ciente.

New entry nella suite SmartStruxure™, la soluzione SmartStruxure Lite è un vero e proprio BAS (Building Auto-mation System) ad elevate presta-zioni ma a costi contenuti, apposita-mente progettata per edifi ci di piccole

e medie dimensioni. A differenza dei primi BAS adatti alle esigenze speci-fi che dei proprietari e gestori di edifi -ci a partire da 10.000 metri quadrati, la soluzione SmartStruxure Lite for-nisce funzionalità su misura per le strutture con un ingombro ridotto, come negozi, uffi ci, alberghi, scuole, e studi medici.La soluzione SmartStruxure Lite è un sistema aperto che integra la gestio-ne di HVAC, illuminazione, energia e altre funzioni in un’unica inter-faccia facile da gestire. La soluzione consente a chi gestisce l’edifi cio di migliorare rapidamente l’utilizzo delle risorse e il comfort degli occu-panti, aumentare l’effi cienza ener-getica negli edifi ci già esistenti e di nuova costruzione, e massimizzare il valore dell’edifi cio grazie alla pos-sibilità di gestirne effi cacemente gli impianti e il consumo energetico. La soluzione SmartStruxure Lite offre anche controllo programmabile e di

gestione utilizzando un’interfaccia web senza costi di licenza. Abbassan-do il costo totale di proprietà (TCO) per edifi ci con un ingombro ridotto e permettendo il controllo degli edifi ci sia via rete sia wireless, la soluzione SmartStruxure Lite consente un ra-pido ritorno sugli investimenti (ROI) per strutture medio-piccole, e in par-ticolare per edifi ci esistenti per i qua-li l’approccio wireless rappresenta spesso l’unica soluzione praticabile.

Realizzata su standard aperti, la solu-zione SmartStruxure Lite integra in-frastrutture di building management nuove ed esistenti, EcoStruxure™ Web Services (EWS), BACnet® IP, e oBIX™, consentendo l’installazione semplice e veloce, senza bisogno di “eliminare e sostituire” la tecnologia esistente. Grazie a questa integra-zione, la soluzione SmartStruxure Lite agisce anche come abilitatore wireless per la soluzione globale di building management di Schneider Electric, in modo da soddisfare an-che le esigenze più complesse di edi-fi ci commerciali superiori ai 10.000 metri quadrati. La compatibilità della soluzione con standard aperti consente inoltre ai proprietari degli edifi ci di implementare gradualmen-te le nuove tecnologie per garantire il miglioramento continuo del loro stabile, con una soluzione “a prova di futuro”.

Ulteriori informazioni su come SmartStruxure Lite può aiutare strutture di piccole e medie dimen-sioni a creare un modello di bu-siness più effi ciente e sostenibile, sono disponibili al seguente indiriz-zo: http://www.schneider-electric.com/products/ww/en/range/62191

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La rivoluzione targata Schneider Electric: il BAS diventa per tuttiPer risparmiare energia, ottimizzare l’effi cienza e ridurre i costi, è oggi disponibile la nuova soluzione SmartStruxure Lite appositamente studiata per le esigenze degli edifi ci di piccole e medie dimensioni

www.schneider-electric.com

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La crescente adozione di di-spositivi mobili sempre più

smart sta di fatto trasformando radicalmente il paradigma di accesso alla rete mettendo a di-sposizione una quantità sempre maggiore di servizi e strumenti che stanno cambiando le regole del gioco e, soprattutto, mute-ranno per sempre il rapporto tra consumatore e distribuzio-ne. Nel retail vi è in atto una rivoluzione digitale e solo le aziende che non si faranno sorprendere e sapranno co-gliere le opportunità date da queste profonde trasformazioni potranno essere leader del futuro. Infatti, la digitalizzazione dei punti vendita non è più da intendersi solo come un investimento in innovazio-ne o, ancora peggio, come un’ope-razione di immagine, ma come una trasformazione indispensabile da un lato per ottimizzare sempre di più i processi aziendali e dall’altro per co-struire nuovi canali di comunicazio-ne con il consumatore direttamente nel punto vendita.Molti sono già i casi applicativi nel mondo, come per esempio la catena C&A che nei fl agship di Rio de Janei-ro ha installato degli appendini digi-tali che, collegati in Wi-Fi, visualiz-zano su un display i Like ricevuti da quel capo di abbigliamento su Face-book, o come la catena Sainsburys in Inghilterra che consente il confronto dei propri prezzi con la concorrenza attraverso un APP direttamente nel punto vendita. Il Wi-Fi gioca un ruolo di primaria importanza per la digitalizzazio-ne del punto vendita e rappresenta un’imperdibile opportunità per la creazione non solo di nuovi canali di

comunicazione ma anche di nuovi modelli di business oltre che abili-tare attività promozionali estrema-mente effi caci. Wi-Next è da anni impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative per la digitalizzazione dei punti vendita e offre non solo soluzioni hot spot Wi-Fi ma piattaforme complete, svi-luppate con i propri partner tecno-logici, per la creazione di servizi di marketing in grado di aumentare il ROI delle stesse reti Wi-Fi.Attraverso la soluzione Hot Spot Wi-Fi di Wi-Next è possibile creare una rete Wi-Fi in grado di riconoscere il ritorno nel punto vendita di un cliente e accoglierlo con un messag-gio promozionale, un buono scon-to, un concorso o localizzare la sua posizione e inviargli un messaggio personalizzato relativo al prodotto o alla vetrina davanti alla quale si trova, o augurargli buon prosegui-mento nel momento in cui esce dal punto vendita, magari inviandogli un codice grazie al quale potrà usu-

fruire di uno sconto nella prossi-ma visita.

Le caratteristiche principali del-la soluzione Hot Spot Wi-Fi diWi-Next sono: • possibilità di creare reti hotspot geografi che federate gestite cen-tralmente;• soluzione end to end con Access Point autoinstallanti e gestibili completamente dal centro;

• molteplici modalità di accesso pos-sibile (self authentication, SMS, Scratch Card, Social Media);

• captive portal completamente per-sonalizzabile;

• servizi di marketing geo localizza-ti;

• campagne di reward e scontistica;• raccolta dati per fi nalità di marke-

ting;• oossibilità di accesso tramite Fa-

cebook e raccolta “Mi Piace” sulla pagina Facebook della location;

• ottimizzato per dispositivi mobili (smartphone/tablet);

• gestione centralizzata e gerarchica di tutte le funzionalità attraverso pannello web based;

• statistiche di dettaglio riferite alle location e agli utilizzatori.

Per maggiori informazioni potete vi-sitare il sito www.winext.eu o chie-dere al vostro commerciale EDSlan di riferimento.

La digitalizzazione dei punti vendita non è più da intendersi solo come un investimento in innovazione o un’operazione di immagine, ma come una trasformazione indispensabile per costruire nuovi canali di comunicazione con il consumatore

Hot Spot Wi-Fi: la rivoluzione digitale del retail

www.winext.eu

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Icollegamenti ottici ad altissi-ma velocità meritano un’at-

tenzione speciale se devono fornire la capacità trasmissiva desiderata a lungo termine: da un’accurata pianifi cazio-ne dell’attenuazione prevista e dalla selezione di prodotti adatti, tramite una corretta in-stallazione e misure di accetta-zione, la pulizia del connettore è di cruciale importanza.Le prestazioni ottiche sono negati-vamente infl uenzate dai connettori che sono stati contaminati, usura-ti o graffi ati, poiché tutto questo fa crescere le perdite di inserzione (IL) e riduce le perdite di ritorno. Come conseguenza, il collegamento ottico potrebbe non fornire più la veloci-tà di trasmissione desiderata o può cessare di funzionare.

Valori normali di attenuazione troppo bassiUna ragione di ciò sta nei valori di attenuazione della linea di trasmis-sione richiesti dagli standard, che sono basati su calcoli troppo conser-vativi, come dimostrano questi due esempi:1. Per la trasmissione di un segna-le 10 Gigabit Ethernet su una fi bra OM2 a 850 nm, è permessa dalla norma EN 50173-1:2011 una perdi-ta sulla linea di trasmissione di 1,8 dB, compresa la fi bra. Perciò, in un collegamento a 4 connettori, ci sono meno di 0,45 dB disponibili per ogni connessione. Sfortunatamen-te, lo standard permette una perdita d’inserzione di 0,5 dB massimi per il 95% di tutti i connettori staccabi-li. Perdite superiori ad un livello di

0,75 dB sono permesse per il rima-nente 5%.2. Riguardo a trasmissioni a 40 e 100 Gigabit su fi bre OM3/OM4, lo standard IEEE 802.3ba:2010 spe-cifi ca perdite di inserzione della li-nea di trasmissione al massimo di 1,9 (OM3)/1,5 dB (OM4) rispetti-vamente, comprese le fi bre. Questo lascia 1,5/1,0 dB circa per tutte le connessioni.

Quando bisogna assicurare una buona trasmissione, tutti questi valori sono solo appena suffi cienti. Nel caso di contaminazione o usu-ra, non può più essere garantita una trasmissione senza errori.Questi esempi ancora non dan-no conto di qualsiasi contributo di attenuazione aggiuntiva dovuto a giunzioni. Per evitare ogni ulte-riore aggravamento del problema, dovrebbero essere stabiliti negli ap-palti migliori requisiti ottici presta-zionali di quelli fi ssati negli standard e quando si selezionano connessioni ottiche asportabili. Tra le altre cose, l’impiego di cavi ottici preconnet-torizzati può essere appropriato; in linea di principio, i connettori do-vrebbero essere protetti da strutture appropriate.

Limiti più stringenti raccoman-dati di perdita d’inserzioneI valori di perdita d’inserzione spe-cifi cati negli standard EN 50173-1:2011 e ISO/IEC 11801:2010 per connessioni ottiche rimovibili si applicano per ogni connessione connettorizzata. Ciò signifi ca, per esempio, che la connessione di una bretella ottica con un cavo installa-

to dotato di connettori non dovreb-be eccedere i valori specifi cati per soddisfare le perdite d’inserzione dell’intero collegamento defi nite da-gli standard.Questi valori sono “i requisiti mini-mi” migliori. Lo standard di misura-zione ISO/IEC 14763-3, d’altra par-te, ha maggiori esigenze, in quanto specifi ca le condizioni di base defi -nite. In particolare, stabilisce che il cavo sotto misura dovrebbe avere un “connettore master” di elevata centricità. La Tabella 4 di ISO/IEC 14763-3, comunque, specifi ca valori di perdita d’inserzione più stringen-ti per le connessioni rimovibili tra il connettore master e il connettore del collegamento sotto misura ri-spetto a EN 50173-1:2011. Per i con-nettori SC con fi bre multimodali è al massimo di 0,3 dB e diventa di 0,5 dB con fi bre monomodali.

Dätwyler ritiene che questi valori di perdite d’inserzione più bassi do-vrebbero anche essere applicati agli altri connettori standardizzati che sono, di fatto, espressamente per-messi dagli standard di cablaggio. In particolare gli LC duplex (IEC 61754-20) e gli MPO (IEC 61754-7) per i sistemi di cablaggio di Data Centre menzionati nella Parte 5 di EN 50173:2011. Per garantire una trasmissione affi dabile per velocità di trasmissione dati maggiori di 10 Gigabit al secondo, i valori di atte-nuazione d’inserzione dovrebbero essere tenuti al di sotto di quelli spe-cifi cati nella ISO/IEC 14763-3.

Due metodi di misuraLo standard ISO/IEC 14763-3 de-scrive il collaudo per il cablaggio in fi bra per sistemi trasparenti all’applicazione. Questo standard di base fornisce due metodi di pro-va di accettazione, impiegando un

Gli aspetti chiave sono pianifi cazione, pulizia, connessione e misura

Per una corretta installazione del cablaggio in fi bra ottica

Informa Sotto i Rifl ettori

www.datwyler.com

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misuratore di attenuazione oppure un OTDR (in quest’ultimo caso, un installatore con esperienza può im-mediatamente usare i risultati per la ricerca guasti e la rettifi ca dei difet-ti).

Perdite di ritorno elevate come segnale di avvertimentoLa misura tramite OTDR fornisce anche informazioni sulle perdite di ritorno, dovute a eventi di rifl essio-ne che non possono essere registrati con un misuratore di attenuazione. È interessante osservare che i valori della perdita di rifl essione (RL) ne-gli standard di cablaggio sono tenuti molto moderati: > 20 dB per cavi multimodali e > 35 dB per quelli monomodali.Queste prescrizioni di basso RL do-vrebbero solo essere viste in un con-testo di componenti di trasmissione (VCSEL) utilizzati nelle LAN. Una RL bassa signifi ca anche una rifl es-sione relativamente alta. Le presta-zioni in trasmissione con diodi la-ser specifi cati per LAN con velocità di trasmissione minori o uguali a 1 Gbps sono virtualmente esenti da rifl essione.Basse rifl essioni sono sempre sin-tomo di scarso trasferimento del connettore e indicano difetti d’in-stallazione (connettori contaminati, con aria tra i nuclei delle fi bre, o con frontali graffi ati o usurati).

Esecuzione delle misureIl metodo con “3 bretelle” è molto diffuso per le verifi che che utilizza-no un misuratore di attenuazione (Figura 2). Ciò prevede di non ave-re aggiustamenti con tre spezzoni di cavo relativamente corti (cordo-ne di lancio, cordone di calibrazio-ne in campo e cordone terminale). Durante la misura, il cordone di calibrazione in campo può essere

sostituito dall’apparato sotto misu-ra. Se la sorgente luminosa del mi-suratore di attenuazione non ha un modo di distribuzione specifi cato (EF = encircled fl ux, fl usso defi nito. Eccitazione modale LMD in accordo con ANNEX A di ISO/IEC 14763-3), il cordone di lancio dovrebbe esse-re avvolto su un mandrino defi nito. Ciò assicura di ottenere il modo di distribuzione specifi cato.Anche le misure eseguite con un OTDR (Figura 3) possono essere eseguite con un cordone di lancio e uno terminale, per i quali lo standard defi nisce una lunghezza di almeno 75 metri per fi nire multimodali e 150 metri per quelle monomodali. In certe condizioni e richiesta una misura bilaterale/bidirezionale con OTDR, per determinare il valore di attenuazione effi cace. Questo aiuta durante il verifi carsi di amplifi cazio-ni del segnale apparenti, note come gainer, prodotte quando si collega-no fi bre diverse, quando fi bre picco-le sono giuntate con fi bre più grandi o quando si collegano tipi diversi di fi bra.In entrambi i metodi di collaudo i cordoni di misura devono contenere fi bre con gli stessi valori nomina-li dell’apparato da testare. Nei cavi multimodali i valori nominali sono il diametro del nucleo e della guai-

na, nei cavi monomodali i diametri del campo modale e quello della guaina ed in entrambi i casi l’aper-tura numerica.Nelle connessioni monomodali i difetti d’installazione possono es-sere rivelati facendo misure in due lunghezze d’onda differenti (1310 e 1550 nm o maggiori). Tale verifi ca è frequentemente richiesta per le fi bre monomodali.

Sempre bello e pulito Se i collegamenti ottici devono ave-re una vita lunga, i connettori ottici devono sempre essere tenuti puliti e essere puliti con attenzione durante ogni processo di accoppiamento. Se trattati con cura, i connettori otti-ci possono tranquillamente essere usati per più di 1000 cicli di inseri-mento. Senza la pulizia si possono danneggiare in modo permanente già alla prima inserzione.

Questo argomento è così importan-te da essere inserito negli standard di cablaggio. In ISO/IEC 11801, alla voce “Requisiti Generali”, si legge:

Figura 2: verifi ca con un misuratore di attenuazione

Figura 3: verifi ca con OTDR

Figura 4: superfi ci di connettori contaminate (sopra) e pulite (sotto).

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“Connettori e adattatori ottici do-vrebbero essere protetti da polvere e altri contaminanti, specifi catamente mentre non sono accoppiati. I termi-nali dei connettori dovrebbero esse-re ispezionati in accordo con ISO/IEC 14763-3 e conseguentemente essere puliti quando necessario, pri-ma della connessione”.I requisiti sotto lo standard Sezione 5.3.2 di ISO/IEC 14763-3 del set-tembre 2010 dicono quanto segue sull’argomento: “Polvere, sporcizia e altri contaminanti all’interfaccia del cablaggio sotto verifi ca o alle in-terfacce dei cordoni di prova e alle interfacce con l’apparato di misura possono produrre risultati fuorvian-ti e, in alcuni casi, danneggiare il ca-blaggio sotto misura”.E prosegue affermando che: “i ter-minali dei connettori sui cordoni di misura dovrebbero essere ispezio-nati secondo Annex B derivato da IEC 61300-3-35. Se sono sporchi o contaminati devono essere puli-ti seguendo le raccomandazioni di Annex H e reispezionati come da Annex B. Se i connettori sul cordo-ne di misura sono danneggiati o non rispettano i requisiti dell’Annex B, i cordoni devono essere sostituiti.”Nel febbraio 2011 è stato pubblicato un rapporto tecnico dedicato esclu-sivamente a “Metodi di pulizia dei connettori ottici” (IEC/TR 62627-01:2010).

Attrezzi di pulizia professiona-li I connettori ottici possono essere puliti con alcool isopropilico (98%) e appositi fazzoletti. Quando si fa pulizia con alcool ultra-puro, biso-gna preoccuparsi di rimuovere ogni traccia del pulitore. Comunque, è meglio utilizzare attrezzi sviluppati appositamente per la pulizia dei con-nettori, come quelli che Dätwyler pro-pone nel proprio catalogo (fi g.5).

Prove di accettazione con il mi-croscopio Una corretta pulizia è di particola-re importanza quando si tratta di prove di accettazione. In pratica, un

certo numero di singoli test vengono eseguiti in serie. Nel caso di prove di accettazione con OTDR, i connettori contaminati mo-strano spesso perdite elevate e rara-mente alti livelli di retro rifl essione. Perdite di ritorno inferiori si pos-sono avere anche con connettori monomodali APC contaminati. Nel caso peggiore, i connettori da testa-re subiranno danni permanenti e la stessa cosa accadrà ai connettori di prova (fi g. 6).Per questa ragione gli specialisti ot-tici che operano in campo dovreb-bero, prima di ogni operazione di collegamento, usare un microscopio con mimino 200 ingrandimenti, per valutare la pulizia di fi bre e connet-tori. In più, un apparato di questo tipo ha il vantaggio di consentire al connettore di essere osservato at-traverso un accoppiamento ottico. Ciò signifi ca che non è necessario disaccoppiare singolarmente ogni connessione.

ConclusioniÈ evidente che negli appalti e quan-do si selezionano connessioni otti-che rimovibili, le prestazioni ottiche dovrebbero essere soggette a requi-siti più stringenti di quelli defi niti degli standard, per assicurare suf-fi cienti margini di attenuazione sul lungo termine. Gli aspetti trattati mostrano anche che la pulizia delle connessioni ottiche è un’importante garanzia di una verifi ca di accetta-zione positiva e di un funzionamen-to continuativo.Nei limiti di questo studio è vir-tualmente impossibile descrivere le complesse interrelazioni tra i re-quisiti di uno standard, l’effettiva applicazione e un collaudo positivo. Per questo Dätwyler propone rego-larmente corsi di addestramento sui sistemi in fi bra ottica, che trattano la gamma completa dei problemi in modo dettagliato e con ampio spazio per le domande.

Figura 5

Figura 6:I segni neri su questa fi bra ottica sono danni che frequentemente si verifi cano durante la connettorizza-zione in campo.

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Brocade continua a innovare e a rafforzare la propria posizione

nel segmento dell’Ethernet Fabric con l’introduzione di nuove soluzio-ni multi-tenant, tra cui VCS Virtual Fabric, e con aggiunte alla gamma di switch Brocade VDX, ampliando la suite di switch ottimizzati per il cloud e fabric-enabled.

Un requisito emergente per i CSP e le imprese che offrono Infrastruc-ture as a Service (iaaS) è la capacità di garantire supporto multi-tenancy scalabile, per assicurare che il traf-fi co di ogni tenant resti privato pur condividendo un’infrastruttura co-mune. Per rispondere a questa ne-cessità, Brocade ha sviluppato due soluzioni multi-tenant: VCS Virtual Fabric e VCS Fabric Gateway per VMware NSX.

Brocade ha ampliato anche il proprio portafoglio VDX con i nuo-vi switch VCS Fabric-enabled basati sugli ASIC Brocade di nuova gene-razione. I nuovi prodotti compren-dono il primo switch top-of-rack Fa-bric-based 1 Gigabit Ethernet (GbE) che può essere aggiornato a 10 GbE tramite una licenza software, per-mettendo ai clienti una protezione degli investimenti senza precedenti. Inoltre, Brocade introduce una suite completa di line card di nuova gene-

razione per lo switch VDX 8770, da 10 GbEBase-T a 100 GbE.

Novità principali:La scelta di soluzioni multi-te-nant fornisce fl essibilità all’ar-chitettura di rete.Brocade VCS Virtual Fabric è una caratteristica chiave della tecnolo-gia Brocade VCS Fabric supportata sugli switch di nuova generazione Brocade VDX. Oltre a essere un’al-ternativa alle reti overlay, VCS Vir-tual Fabric:• garantisce un approccio nativa-

mente multi-tenant che permet-te agli operatori di data center di avere completa visibilità della rete utilizzando gli strumenti a loro di-sposizione;

• offre un approccio molto rivolu-zionario alla multi-tenancy;

• è agnostico a livello di hypervisor, ideale per clienti che desiderano tenere in considerazione più di un vendor di hypervisor nel proprio data center;

• fornisce il provisioning automa-tizzato dei tenant attraverso API aperte e OpenStack.

Brocade ha anche annunciato il pro-prio impegno nel realizzare prove dettagliate per i clienti con il proprio VCS Fabric Gateway per VMware NSX, disponibile da marzo. In colla-

borazione con VMware, Brocade ha sviluppato questa soluzione gateway integrata e altamente performante per i clienti che preferiscono archi-tetture overlay, come VMware NSX, per virtualizzare le proprie reti.

Le piattaforme VDX di nuova generazione.Brocade VDX 6740T-1:• 48 porte fi sse x 1 GbEBase-T, ag-

giornabili a 10 GbEBase-T;• costo entry point più basso del set-

tore negli Ethernet Fabric.Moduli Brocade VDX 8770:• modulo 6 porte x 100 GbE - il

primo e unico del settore a sup-portare capacità 100 GbE Ports on Demand (PoD) all’interno dell’Ethernet Fabric, progettato per le implementazioni emergenti 100 GbE al centro del data center;

• modulo 27 porte x 40 GbE - per implementazioni di tipo spine/middle-of-row, questo modulo è ottimizzato con buffer ampi per assorbire il traffi co microburst nei data center;

• modulo 48 porte x 10 GbEBase-T - per implementazioni a 10 GbE di tipo leaf/middle-of-row, questo modulo è progettato per ridurre i costi di tipo CapEx, supportando la connettività 1/10 GbE diretta-mente su interfacce in rame, senza la necessità di fi bra aggiuntiva.

Le innovazioni nel portfolio VCS Fabric permettono una transizione trasparente verso il cloud

Brocade estende ulteriormente la leadership nell’Ethernet Fabric

Informa Sotto i Rifl ettori

www.brocade.com

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Una nuova analisi della ricerca svolta di recente a livello globa-

le da parte di Redshift Research per conto di Polycom, Inc. (Nasdaq: PLCM), ha fatto emergere che gli addetti alle risorse umane che già utilizzano gli strumenti video al lavoro preferiranno la collaborazione video, più che le email, come principa-le strumento di comunica-zioni di lavoro, nel giro dei prossimi tre anni. La maggior parte tra coloro che hanno risposto alle domande dell’in-dagine (56%) affermano che il video sarà il loro strumento di co-municazione preferito in ambito bu-siness, scavalcando le email (49%) e le conference call telefoniche (32%).

Dimostrando che i benefi ci del video per le funzioni HR sono ora ben noti, l’indagine dedicata ai bu-siness decision maker, svolta in 12 paesi del mondo, ha rivelato che la quasi totalità (98%) dei responsabili delle risorse umane che hanno par-tecipano al sondaggio, è convinta che la videoconferenza rimuove le barriere dovute alla distanza tra le persone e migliora la produttività tra i team dislocati in diverse città e paesi.

L’indagine ha anche mostrato che la tecnologia video sta diventan-do sempre più pervasiva per i team HR in tutto il mondo. Durante l’in-dagine, quando è stato chiesto quali siano già oggi i metodi preferiti nelle comunicazioni di lavoro, gli intervi-stati provenienti dalle risorse uma-ne hanno posizionato il video tra

i primi 3 strumenti per le comuni-cazioni, al terzo posto (46%), dopo le email (88%) e le chiamate vocali (62%). Altri strumenti particolar-mente utilizzati dai responsabili HR includono le conferenze Web, la messaggistica istantanea e i social media.

Le opinioni espresse dai pro-fessionisti delle risorse umane in-tervistati, sono anche supportate dal rapporto di Aberdeen Group del 2013 sull’assunzione dei talenti at-traverso l’utilizzo del video, che ha mostrato che il 32% delle imprese stanno investendo nei colloqui at-

traverso il video, rispetto al 21% del 2012. I primi 3 motivi identifi cati da

Aberdeen Group per questa cresci-ta sono:

• riduzione dei costi di viag-gio;

• riduzione dei tempi di as-sunzione; • possibilità di raggiungere i candidati anche in luoghi geografi camente remoti.

Al di là del recruitment, il video sta anche consen-

tendo alle organizzazioni di implementare ambienti di la-

voro fl essibili. Ciò aiuta ad au-mentare la produttività, a ridurre

i tempi legati al pendolarismo dei dipendenti, e può aumentare la sod-disfazione e la fedeltà del personale, consentendo ai dipendenti di avere più controllo sul proprio work-life balance.

La ricerca “Global View: Bu-siness Video Conferencing Usage and Trends,” è stata sviluppata da Redshift Research su commissione di Polycom, Inc. I dati sono stati rac-colti con le risposte di 1.205 decision maker aziendali in quattro regioni e 12 paesi: EMEA (Regno Unito, Fran-cia, Germania, Russia, Polonia, Bel-gio e Paesi Bassi), Sud America (Bra-sile), Nord America (USA) e APAC (India, Singapore e Australia).

Informa Sotto i Rifl ettori

Il 98% degli addetti alle risorse umane confermano che la videoconferenza aiuta le aziende a ridurre le distanze e ad abbattere le barriere culturali, migliorando i livelli di produttività

Nel 2016 la videoconferenza sarà lo strumento di comunicazione preferito nell’ambito delle risorse umane

www.polycom.com

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KX-NS500 è un sistema di comunicazione unifi cata munito di funzionalità IP come per esempio colle-

gamento mobile, segreteria telefonica integrata, e-mail, messaggistica istantanea e informazioni sulla presenza per garantire un ambiente di lavoro più effi ciente.Carlos Osuna, European Marketing Manager diPanasonic, ha dichiarato: “Vediamo questo come un grande sistema entry level rivolto a coloro che hanno la necessità di aggiornare i propri dispositivi, tenendo sempre d’occhio i costi. KX-NS500 può essere confi gu-rato per essere inserito in network esistenti, permetten-do una facile espansione secondo le esigenze specifi che di ogni business.” Caratteristica standard di tutti i terminali KX-NS500 è quella di poter collegare gli utenti alla sezione o al gesto-re appropriato utilizzando l’instradamento delle chiama-te con guida vocale. Il nuovo modello è in grado, inoltre, di suggerire all’utente di registrare un messaggio vocale quando l’operatore è assente.KX-NS500 può essere ampliato con diverse funzionali-tà tra cui il sistema di segreteria telefonica in grado di registrare un massimo di 24 canali per 400 ore, invio e-mail di notifi ca agli utenti quando sono disponibili nuovi messaggi vocali o quando il cliente non ha lasciato un messaggio, consentendo alle aziende di rispondere ra-pidamente.Il sistema è fl essibile, partendo da sei linee analogiche e 18 interni, per arrivare fi no a 288 interni con unità di espansione.Il sistema si integra con il sistema esistente DECT Mul-tiCell di Panasonic, così come con la serie KX-DT500 di Digital Proprietary Phones.

Panasonic presenta un nuovo sistema ibrido PBX rivolto ad aziende di piccole e medie dimensioni

Le comunicazioni unifi cate da oggi più accessibili per le PMI

Quest’anno, per la prima volta nella storia diAruba Networks, l’evento per i partner EMEA “Part-

ner Summit@ EMEA ATMOSHERE 2014” viene orga-nizzato in Italia sul Lago Maggiore, presso il Grand Hotel Dino a Baveno (VB). L’evento si svolge dal 9 all’11 giugno ed è un’occasione im-perdibile per:• poter approfondire dal punto di vista commerciale e

prevendita tutte le tematiche relative alla Mobilità. Vi sa-ranno sessioni dedicate ai mercati verticali e alle nostre soluzioni.

• Conoscere l’intero management USA e ascoltare le linee guida per il futuro, la roadmap e la vision del CEO e dei fondatori di Aruba Networks.

• Conoscere dall’interno Aruba Networks, toccare con mano l’aria di entusiasmo e di energia proveniente dalla corporate e avere un contatto diretto e di confronto con gli altri Partner EMEA ed Italiani.

Location:Grand Hotel Dino - C.so Garibaldi, 20 - 28831 Baveno (VB) - http://dino.zaccherahotels.com/

Per registrarsi e per maggiori informazioni:www.arubanetworks.com/emeaatmosphere

Si terrà dal 9 all’11 giugno sul Lago Maggiore l’appuntamento per tutti i partner Aruba Networks interessati ad approfondire le tematiche legate alla Mobilità

Per la prima volta in Italia ‘Partner Summit@ EMEA ATMOSPHERE 2014’, l’evento per i Partner Aruba Networks

www.arubanetworks.com

www.business.panasonic.it

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Informa Sotto i Rifl ettori

La maratona di New York è la più importante al mon-do. Dopo che l’evento era stato annullato nel 2012

a causa dell’eccezionale tempesta Sandy, un numero record di corridori ha atteso il ritorno della maratona nel 2013. Oltre 50.000 partecipanti hanno varcato il traguardo della corsa, cifra mai raggiunta prima in una maratona. Oltre due milioni di persone hanno assistito alla corsa lungo il percorso di 42 km che si snoda lungo i cinque quartieri di New York, per poi concludersi a Cen-tral Park. La messa in sicurezza di eventi come le corse è sempre un compito impegnativo, soprattutto a causa dell’accesso aperto alla corsa e della presenza di milio-ni di persone che si riuniscono in un’area ristretta. Per affrontare tale sfi da, NYRR cercava un sistema in grado di aumentare il controllo di quanto succede nell’area di Central Park, in cui i corridori della maratona varcano la linea del traguardo e si riuniscono con amici e familiari.La prima diffi coltà nell’istallare un sistema di questo tipo è la mancanza di infrastrutture. Spesso le maratone si snodano lungo aree aperte sprovviste dell’infrastruttura adeguata per supportare la trasmissione di video di si-curezza ad alta risoluzione e anche la corsa di New York non fa eccezione. Adam Roth di EIA ha spiegato che le telecamere IP di Sony sono state scelte per la qualità del-le immagini Full HD, la semplicità di installazione e la possibilità di trasmissione su una rete wireless mesh.

La più importante maratona al mondo utilizza le telecamere IP di Sony per la condivisione di informazioni critiche

NYC Road Runners sceglie telecamere IP per la sicurezza della maratona

In alcune situazioni operative non sono impiegabili i nor-mali contenitori utilizzati in ambiente uffi ci/commer-

ciale, a causa della presenza di polveri o di altri elementi che possono compromettere il buon funzionamento dei componenti installati al loro interno.

Per risolvere queste problematiche, FCM propone la serie di box a parete FLY, con grado di protezione IP55. Cosa signifi ca questo? Leggendo la defi nizione dello standard EN 60529, relativo a questi parametri, si ottiene che il pri-mo 5, riferito agli oggetti solidi, prevede l’ingresso di pol-vere, ma non in quantità suffi ciente da impedire il buon funzionamento dell’apparecchiatura. Mentre il secondo 5, che riguarda la protezione dai liquidi, signifi ca che un getto d’acqua di una pompa da qualsiasi direzione non deve ave-re effetti nocivi su quanto installato all’interno.

Come si ottengono questi risultati? Prima di tutto realiz-zando una struttura metallica priva di fori; poi sigillando la zona di contatto tra la porta (disponibile sia in metallo che in plexiglass) e la struttura con un particolare estruso plastico a caldo, che garantisce la tenuta ai liquidi, secondo quanto prescritto dalle norme citate sopra.Box di questo tipo hanno la collocazione ideale in ambienti di produzione alimentare (caseifi ci, pastifi ci), lavorazione dei metalli (fonderie, offi cine) e, comunque, dove la polve-re e l’acqua sono di uso comune.

Per l’ingresso dei cavi si utilizzeranno appostivi pressacavi a tenuta stagna e l’eventuale ventilazione, sia naturale che forzata, sarà realizzata inserendo griglie e/o ventole che mantengano il grado di protezione. Questi componenti sono normalmente presenti sul mercato e di facile instal-lazione.Per l’installazione di apparati non 19”, i contenitori sono forniti con una piastra di metallo alta 5 unità rack, installa-bile nella parte posteriore del contenitore.

FCM propone la serie di box a parete FLY

Box IP55 per installazione in interno

www.fcmcarpenterie.com

www.sony.com

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www.alcatel-home.com

Emerson™ Network Power ha messo a frutto la propria enorme esperienza nell’infrastruttura di fa-

cility e di IT insieme alla business unit Avocent®, offren-do una soluzione che consente di mettere in relazione l’ambiente IT e quello di facility, tradizionalmente divisi, con uno strumento di Data Center Infrastructure Management (DCIM) che ha chiamato TrellisTM, (nome derivato dalla simbologia dei tralicci che consentono ai ponti di mettere in comunicazione due sponde), e che è in grado di dare risposte rapide e affi dabili su trend, al-larmi, notifi che, accesso remoto in out-of-band su cosa disponiamo, dove si trova, quanto spazio ed energia richiede (PUE e DCiE) ecc. e quindi di operare imme-diatamente nel creare progetti o stilare report di analisi o nell’effi cientare la disponibilità e la capacità del data center.Il risultato di ottimizzazione dell’infrastruttura è in pri-mis dato dal fatto che le informazioni su cui la soluzio-ne riesce a calcolare le effettive capacità e a suggerirci le operazioni più consone sono basate su dati rilevati in tempo reale e non su valori più o meno valutati corret-ti, ottenuti da misurazioni sporadiche a campione o da valori nominali.La gestione integrata di IT e facility si stima porti a un incremento dell’effi cienza operazionale di cir-ca il 70%. Valori di ROI personalizzati possono essere facilmente calcolati con un tool che Emerson™ Network Power mette a disposizione delle aziende interessate a tale valutazione.

Senza conoscere, controllare, gestire e pianifi care i componenti vitali dell’infrastruttura, la capacità di un’azienda di adattarsi al cambiamento e sfruttare le nuove tecnologie risulta compromessa

TrellisTM, la soluzione che mette in relazione l’ambiente IT e quello di facility

L’Alcatel Conference 1800 è la scelta perfetta per at-

trezzare sale conferenza di piccole e medie dimensioni. Grazie alla sua elevata qua-

lità audio e alla tecnologia full duplex supportata, le conversa-

zioni sono chiare, fl uide e naturali come se si svolgessero dal vivo.

Il sistema di Audioconferenza offre un’eccellente co-pertura attraverso due microfoni posti sulla base e ben quattro microfoni DECT integrati removibili, che possono essere messi intorno al tavolo consenten-do a ogni partecipante di essere pienamente compreso e ascoltato.Semplice e facile da installare, la soluzione Alcatel di Audioconferenza offre tutte le funzioni telefoniche tra-dizionali come la chiamata in attesa, richiamata dell’ul-timo numero effettuato e la programmazione delle me-morie dirette, il mute e molte altre ancora.Principali caratteristiche e funzionalità sup-portate:• Display dot matrix a 2 linee retroilluminato; • 5 Lingue Menu supportate; • 4 Microfoni DECT removibili e 2 Microfoni integrati

sulla base;• Vivavoce Full-Duplex;• Supporto del DNR (riduzione dinamica del rumore); • Rubrica con 50 voci (nomi e numeri);• Registro delle chiamate (fi no a 50);• Possibilità di copiare un numero dal Registro chiama-

te in Rubrica;• 10 Suonerie (di cui 4 polifoniche);• Tasti Navigazione/Mute/R/Regolazione Volume;• 5 Memorie dirette;• Modulo combinato alimentazione/linea.

Per conversazioni chiare, fl uide, con una qualità del suono ottimale

ALCATEL Conference 1800: la soluzione di Audioconferenza

Informa Sotto i Rifl ettori

www.emersonnetworkpower.com

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Informa A Viva Voce

La soluzione per il test dei cavi di rame DSX CableAnalyzer con-

sente di testare e certifi care cavi di cablaggio in rame per installazio-ni 10 Gigabit Ethernet ed è in gra-do di gestire qualsiasi impianto di cablaggio, sia esso Cat 5e, 6, 6A o Classe FA. Certifi care un cavo è solo una parte di un processo che inizia con la progettazione di un sistema e termina con la sua accettazione. Più rapidamente si eseguono i test, maggiori saranno i profi tti. Sono molte le cose che possono rallenta-re questa attività, come confi gurare il tester in modo errato, eseguire il test utilizzando i limiti sbagliati, attendere che i tecnici analizzino e risolvano i guasti, interpretare i ri-sultati in modo errato e redigere re-port che i clienti non sono in grado di comprendere.

Come parte della famiglia di prodotti di certifi cazione dei cablag-gi Versiv, il DSX CableAnalyzer offre una certifi cazione accurata e priva di errori. Spesso l’attività di instal-lazione coinvolge più team, diversi tipi di supporti e molteplici requisiti di test. Il DSX certifi ca i cablaggi di rame, soddisfa tutti gli standard, in-clusa la precisione di Livello V, ne-cessaria per eseguire test fi no a 1 Gi-gaHz, rendendo i lavori più semplici da gestire e velocizzando i tempi per l’accettazione del sistema. Non è solo destinato ai tecnici esperti e ai Project Manager. Anche singoli operatori con diversi livelli di com-petenze possono gestire al meglio e simultaneamente progetti diversi.

Funzionalità uniche:• Versiv consente agli utenti

di utilizzare un tester per cavi per fare di più rispetto al passato, accelerando ogni fase del processo di test rispar-miando fi no al 40% di tempo ri-spetto ai certifi catori “tradiziona-li”.

• Il sistema di gestione ProjX sem-plifi ca le attività, dalla confi gura-zione iniziale di un lavoro all’ac-cettazione del sistema. Elimina le fasi inutili e assicura che tutti i test vengano sempre completati correttamente al primo tentativo.

• L’interfaccia utente Taptive offre l’analisi avanzata dei dati e il fun-zionamento e la confi gurazione semplifi cati alla portata di tecnici con qualunque competenza.

• Il software di gestione LinkWare offre l’analisi ineguagliata dei ri-sultati dei test e la redazione di report professionali.

• Il DSX riduce il tempo necessario per risolvere i guasti nei cablaggi grazie a un semplice test diagno-stico dedicato che è in grado di in-dividuare il problema.

Prestazioni:• Grazie a una durata del test Cat

6A di soli dieci secondi, questo è il modo più rapido per ottenere la certifi cazione.

• L’origine dei guasti viene visua-lizzata grafi camente e include i guasti crosstalk e individuazione del punto di interruzione della schermatura per una risoluzione più rapida e precisa delle non con-formità.

• Gestisce fi no a 12.000 risultati dei test con grafi ca completa.

• Grazie al touch screen, il tester si confi gura rapidamente selezio-nando i tipi di cavi, gli standard e i parametri di test senza diffi coltà e riducendo al minimo la probabili-tà di errori di confi gurazione.

• Nel software di gestione LinkWare vengono riportati 1 miliardo di collegamenti.

DSX-5000 di Fluke Networks è l’unico strumento di certifi ca dei cablaggi rame che è in grado di effettuare misure “reali” di continuità della schermatura e di effettuare misure che permettono di verifi care i parametri che certifi cano il funzionamento del Power Over Ethernet

DSX CableAnalyzer

www.fl ukenetworks.com

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Le piattaforme che permettono la convergenza voce, dati e video

con un alto rapporto prezzo/presta-zioni stanno modifi cando profon-damente il modo in cui le aziende e le organizzazioni si relazionano con Clienti e Partner. Fino a oggi l’utiliz-zo di soluzioni IP scaturiva dalla ne-cessità di abbattere i costi derivan-ti dal traffi co voce. Ora invece, l’IP Communication, cioè quell’insieme di tecnologie basate su protocollo IP che integrano la “collaborazione” e la comunicazione “real-time” tra persone e organizzazioni, sta sop-piantando le architetture tradizio-nali, grazie all’enorme aumento di produttività che può generare, unito alla diminuzione dei costi di imple-mentazione e di gestione.Ostacolo a queste tecnologie è che l’implementazione non è così faci-le come sembra. Un conto è usare Skype o Google Hangouts per fare una chiaccherata fra amici, altra cosa è gestire e integrare la comuni-cazione professionale con strumenti basati su tecnologia IP in maniera effi ciente, con semplicità.Basandosi su questi concetti,Compu-net sta continuando nello sviluppo della soluzione VoiceOne. Un misto di soluzioni software, har-dware, servizi esterni e competenze per portare a tutti i livelli, anche ad aziende composte da poche persone la possibilità di effettuare videoco-

municazioni in modo evoluto, sem-plice, sicuro e integrato.I motivi per cui questo tipo di so-luzione risulta essere decisamente più vantaggioso dell’offerta data dai vari sistemi gratuiti si trova in que-sti punti:INTEGRAZIONELe piccole e medie imprese Italia-ne sono sempre più alla ricerca di soluzioni che integrino le funzio-nalità necessarie in modo semplice ed effi cace. VoiceOne viene fornito pronto per essere operativo tramite alcuni passi di un semplice wizad. Si collega agli archivi aziendali, in particolare quello dei contatti, per poter mostrare tutte le informazio-ni necessarie durante una qualsiasi comunicazione.TECNOLOGIA APERTASupporta tutti i dispositivi basati sullo standard di segnalazione Sip, sia Gateway che terminali telefonici (hardware e software) presenti sul mercato con particolare attenzio-ne alla gamma presente a catalogoEDSlan. Mette in relazione la tele-fonia tradizionale (su linee PSTN–ISDN–PRI e GSM) con quella basa-ta su tecnologie VoIP con standard SIP, senza dimenticarsi di integrare in maniera trasparente la Videoco-municazione.SICUREZZAAspetto essenziale di questo tipo di soluzioni è la protezione. L’integra-

zione nativa di protocolli VPN ba-sati su certifi cato, oppure l’apertu-ra di canali di comunicazioni verso l’esterno cifrati sono a garanzia.CONFIGURAZIONE E GESTIO-NEParola d’ordine è semplicità. La so-luzione è in grado di:• produrre la confi gurazione dei ga-

teway usati per le linee telefoniche (es. Patton);

• attivare le comunicazioni con i provider Voip (es. VoipVoice);

• dialogare con i Gsm Box(es. Topex);

• eseguire il provisioning dei termi-nali con una integrazione stretta (certifi cata) con i telefoni e Dect snom;

• mette a disposizione una soluzio-ne CTI con funzionalità di: pre-senza, chat, videocomunicazione, rubrica, lista delle comunicazioni, click2call, plugin per offi ce e tem-plate per l’integrazione con sof-tware esterni.

COSTO DI POSSESSOL’implementazione di una soluzione Voip basata su VoiceOne è una delle più basse in termini di costi. Nono-stante gli alti contenuti tecnologici presenti nel prodotto è stato fatto un grosso sforzo per rendere la solu-zione più che concorrenziale. Altro aspetto importante sono i bassi co-sti di manutenzione che abbattono drasticamente il TCO.

PROVA VOICEONE ADESSO! Contatta EDSlan per testare gratui-tamente la soluzione VoiceOne op-pure scarica una demo free di 60 gg dal sito www.voiceone.it

Compu-net sta continuando nello sviluppo della soluzione VoiceOne per portare anche ad aziende composte da poche persone la possibilità di effettuare videocomunicazioni in modo evoluto, semplice, sicuro e integrato

VoiceOne: la convergenza delle comunicazioni

Informa A Viva Voce

www.voiceone.it - www.compu-net.it

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Informa A Viva Voce

LevelOne ha annunciato il lancio di una nuova gamma di media-

converter di livello industriale Fast Ethernet, IEC-4000 e IEC-4001, adatti per un’ampia varietà di appli-cazioni.Questo nuovo media-converter ul-tra-compatto è il più piccolo al mon-do rispetto a qualsiasi altro disposi-tivo del suo genere, ma offre servizi di alto livello in ambito industriale.Caratterizzato da un robusto box di alluminio IP31 con protezione in-tegrata per le sovratensioni e l’ESD (Electro Static Discharge), l’appara-to misura solamente 59mm (b) x 49 mm (p), con un’altezza di 36mm.

I nuovi media converter si pos-sono trovare in due modelli, offren-do una varietà di soluzioni per l’ac-coppiamento di diversi tipi di media. IEC-4000 presenta uno slot SFP in grado di supportare una varietà di moduli collegabili, permettendo così la connessione a una gamma di transceivers diversi alla velocità di 100Mbps.Usato in modalità multi-mode, il converter è in grado di essere colle-gato alla rete fi no a 2.000 metri dal cabinet principale e fi no a 120 km se usato in single-mode.IEC-4000 è ideale per installazioni

di videosorveglianza su IP in ester-no, dove le reti possono essere espo-ste a condizioni ambientali rigide.IEC-4001 offre connessioni SC e multimodali e può essere collegato in rete fi no a 2.000 metri dalla fon-te. I converter 10/100 BaseT fi no a 100Base-FX dispongono di Link Fault Pass-through (LFP) per rileva-re cambiamenti o errori nello stato del link.

I dispositivi sono stati testati per operare a temperature tra i -40°C fi no a +75°C e sono progettati per la massima immunità assoluta dal

rumore e altre fonti di interferenza del segnale.L’involucro in alluminio è stato pro-gettato per offrire un’elevata disper-sione di calore, fungendo così da dissipatore di calore ed eliminando quindi la necessità di ventole. Entrambe le unità offrono una va-sta gamma di potenza in ingresso, a 18V-36VAC e 12V-60VDC, con pro-tezione di polarità integrata. Entrambe le unità supportano anche il funzionamento in modalità switch o modalità converter. Le luci chiaramente visibili sullo status consentono un semplice mo-nitoraggio dell’attività della porta; il converter può essere installato su barra DIN o su un pannello di con-trollo.

Con le dimensioni più picco-le al mondo, una potenza di classe industriale e un’elevata ingegne-rizzazione, i nuovi media converterLevelOne di classe industriale offro-no una soluzione semplice ed effi ca-ce per connessioni senza problema-tiche in ambienti diffi cili.

IEC-4000 e IEC-4001 sono i nuovi media-converter di LevelOne adatti per un’ampia varietà di applicazioni

LevelOne introduce la linea dei media-converter industriali più piccoli al mondo

I NUOVI MEDIA CONVERTER

LEVELONE DI CLASSE INDUSTRIALE

OFFRONO UNA SOLUZIONE SEMPLICE

ED EFFICACE PER CONNESSIONI SENZA PROBLEMATICHE IN AMBIENTI DIFFICILI

www.level1.it

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3M™ Network Solutions annuncia il lancio del nuovo pannello angolato per 24 connettori

RJ45 in 1U. Questo pannello presenta una superfi cie frontale nera angolata, soluzione ottimale per applica-zioni ad alta densità, come ad esempio in un Data Cen-ter.

La gestione facilitata delle patch cords nella stessa uni-tà del pannello che permette facile accesso per eventuali aggiunte o modifi che, l’ancoraggio individuale del cavo sul retro del pannello e l’installazione individuale dei connettori garantiscono una facile ed economica manu-tenzione.

Il pannello è compatibile con tutti i connettori RJ45 con attacco Keystone; quando utilizzato con i connettori 3M, garantisce anche un’ottima protezione contro la polvere grazie agli sportellini antipolvere presenti su tutti i con-nettori.

Il nuovo pannello è compatibile con gli indicatori colo-rati 3M e i tappi per la chiusura di eventuali fori inutiliz-zati, ed è fornito con viti, dadi, bulloni di messa a terra e fascette per l’installazione.

Soluzione ottimale per applicazioni ad alta densità nei Data Center

3M™ Network Solutions e il nuovo pannello angolato per RJ45 in 1U

Huawei ha presentato la versione aggiornata della so-luzione per le aziende LTE (eLTE) Broadband Trun-

king al CeBiT 2014. Questa versione potenziata, denomi-nata eLTE 3.1 Broadband Trunking Solution, consentirà alle imprese di cogliere tutte le opportunità e le sfi de che l’aumento esponenziale dei dati presenti sulle reti offre alle attuali reti LTE. Huawei ha inoltre presentato un ampio portafoglio di servizi eLTE tra cui la soluzione di video sorveglianza trunking a banda larga, un sistema di imple-mentazione rapida e sistemi di telepresenza di ultima ge-nerazione. Dal lancio della prima versione nel 2013, questa tecnologia è stata implementata in diversi settori verticali tra cui quello della Pubblica Amministrazione, dell’ener-gia, dei trasporti e delle smart grid in tutto il mondo.La soluzione eLTE 3.1 Broadband Trunking supporta ban-de di frequenza diverse tra cui 400M, 800M, 1.4G, 1.8G, 2.3G per trunking a banda larga e 400M ~ 5.8G per i servi-zi di accesso a banda larga. La tecnologia garantisce fl essi-bilità di rete, assicurando comunicazioni stabili anche du-rante situazioni critiche e di emergenza. La soluzione può essere utilizzata in coordinamento con i sistemi di video-conferenza e telepresenza di Huawei e TETRA e consente le comunicazioni audio e video tra la rete principale 14U che supporta da 31 a 1500 siti e quella 2U che supporta da 2 a 30 siti, veicoli di comunicazione di emergenza, i sistemi di implementazione rapida e messaggi video. È in grado di affrontare e risolvere situazioni estreme. La tecnologia supporta il dispositivo Huawei IP67 e una serie di altri ac-cessori, consentendo alle PA e alle aziende di gestire in ma-niera effi cace e sicura tutte le operazioni di emergenza.

Informa Pillole di Tecnologia

All’ultima edizione del Cebit, Huawei ha presentato eLTE 3.1 Broadband Trunking Solution

Huawei presenta eLTE Broadband Trunking

enterprise.huawei.com/en/

solutions.3mitalia.it/wps/portal/3M/it_IT/Telecomms/Networks

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eldatTbintec - elmeg

Viale Edison 637 . 20099 Sesto San Giovanni (MI) ITALIA

Telefono +39 02 24 41 66 24 . www.teldat.it . [email protected]

VDSL-POWERNUOVO: bintec RS-Serie

L’unico dispositivo con l’opzione VDSL

aggiornabile

VDSL “vectoring ready”

Robusto chassis metallico (IP20)

Accesso a banda larga multipla

(xDSL multipla, LTE)

Massima performance grazie alla

crittografia hardware built-in

Alimentazione integrata: unica in questa

classe

Massima flessibilità nella classe dei router VPN aziendali. Il nuovo bintec RS Series vi offre molte possibilità grazie alle opzioni VDSL controllate da licenza e l‘uso personalizzato come dispositivo desktop o in rack a 19“. Sicuro e „backdoor free“, naturalmente!

Informa Pillole di Tecnologia

a tecnologia WebRTC è uno standard di videocomu-nicazione e collaborazione in continua evoluzione,

che sta cambiando il modello stesso di comunicazione.Web Real-Time Communication (WebRTC) è un proto-collo di comunicazione che, pur essendo ancora in via di defi nizione, ha richiamato l’attenzione dei maggiori driver tecnologici mondiali per le sconfi nate possibilità che offre.Totalmente integrato all’interno del browser, consente di abbinare la videocomunicazione alla collaborazione dati. Secondo CISCO, la tecnologia WebRTC è “il più importante cambiamento che sta avvenendo su Internet oggi”.e-works 7.0 contiene questa importante innovazione e consente di partecipare a sessioni di videoconferenza e collaborazione multi-punto da una qualsiasi postazione su cui sia presente Google Chrome, Mozilla FireFox od Opera, indipendentemente dal sistema operativo pre-sente sulla macchina. Ciò signifi ca che da ora in poi an-che utenti dotati di computers Mac OsX o Linux potran-no entrare attivamente nei meeting e-works senza dover installare nessun client o plug-in.In questo modo, in funzione della tipologia di meeting e della dotazione informatica dei partecipanti, sarà possi-bile scegliere su quale standard organizzare la sessione, così da consentirne l’accesso nel modo più generalizzato possibile.e-works 7.0 è solo il primo passo verso lo sviluppo di que-sta nuova tecnologia che e-works intende seguire nello sviluppo futuro, visto che il supporto esplicito di colossi come Cisco e Google e la conferma dell’interessamento da parte di Microsoft la indicano come il prossimo stan-dard nel mondo della comunicazione multi-mediale su rete IP.

Con il rilascio della versione 7.0, la piattaforma e-works integra la tecnologia WebRTC per videoconferenze e collaborazione multi-punto totalmente browser-based

e-works 7.0: WebRTC Videoconference&Collaboration

Una delle maggior cause dei pro-blemi che vengono rilevati con

maggiore frequenza nei collegamenti a fi bre ottiche è l’impurità delle ter-minazioni dovuta al deposito di pol-veri e ai residui delle lavorazioni. Tali depositi, anche se si tratta spesso di piccole particelle, insieme all’usura delle terminazioni causano maggiore attenuazione e rifl ettanza. Più elevata

è la velocità di trasmissione dati, minore è la tolleranza per la perdita di segnale. È pertanto essenziale adottare tecniche di pulizia adeguate e metodi di ispezione delle terminazioni sicuri.Per aiutare gli utenti a ottenere le migliori prestazioni possibili dagli impianti in fi bra, Fluke Networks proponeFiberInspector Mini, un microscopio video portati-le che consente agli utenti di visualizzare terminazioni multimodali e monomodali in maniera estremamente dettagliata. Si tratta di un microscopio a 200X che alli-nea rapidamente la sonda di ispezione con porte in fi bra o connettori dei cavi per potenziare notevolmente la rapidi-tà e l’effi cienza dell’ispezione delle fi bre.FiberInspector Mini offre una maggiore sicurezza a tutti gli utenti, attraverso una videocamera che esclude la luce laser dannosa trasmessa dalle fi bre, mostrando la termi-nazione su uno schermo video palmare. FiberInspector Mini funziona con terminazioni, porte e cavi di connessione multimodali e monomodali. Funzio-na 10 volte più velocemente dei tradizionali microscopi. Basta inserire la sonda e ispezionare i connettori in fi bra installati attraverso gli adattatori bulkhead senza accede-re al retro dei pannelli di permutazione. Il suo design miniaturizzato rende FiberInspector Mini facile da portare con sé. Le immagini visualizzate sullo schermo da 1.8 pollici risultano straordinariamente niti-de.

Lo strumento per la verifi ca della pulizia dei connettori in fi bra ottica in grado di incrementare le prestazioni e l’affi dabilità dei collegamenti a fi bre ottiche

FiberInspectorTM Mini

www.fl ukenetworks.com www.e-works.it

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www.rohde-schwarz.it

Prima fi era dell’anno sull’agenda di Rohde & Schwarz Topex, il Mobile World Congress è stata una gran-

de occasione per il produttore rumeno per acquisire una migliore conoscenza degli operatori del settore ed esplo-rare le opportunità di business. L’azienda ha presentato la famiglia Bytton, una piattaforma di servizi intelligente che fornisce elevate velocità di trasferimento dati su reti LTE/3G +. E’ adatta per applicazioni mission critical come la connettività aziendale multi-sede, applicazioni di backup professionali e M2M: monitoraggio di oleo-dotti, backup routing per fi bra ottica, videosorveglianza e applicazioni di sicurezza. Topex Bytton VoIP, router VoIP 3G+, integra funziona-lità di telefonia VoIP su rete cellulare HSPA+. Soluzione adatta per le applicazioni di connessione dati a banda larga e applicazioni VoIP, l’apparato permette la migra-zione dei PBX del cliente verso l’operatore mobile IMS o alla rete NGN. Il prodotto è una soluzione conveniente che riunisce applicazioni dati, VoIP e fax T.38 sullo stes-so apparato.Rohde & Schwarz Topex ha anche esposto in Fiera solu-zioni come VoiBridge, Voxell e MobiLink IP. La funzio-nalità principale di MobiLink IP e VoiBridge, è quello di interconnettere reti VoIP o PSTN con le reti mobili, ga-rantendo notevoli risparmi sulle chiamate da IP o PSTN alle reti cellulari e viceversa. “Esporre per il settimo anno consecutivo al GSMA Mo-bile World Congress è stata una grande opportunità per dimostrare il nostro impegno nella qualità e i nostri continui sforzi per lo sviluppo. Questa prestigiosa ma-nifestazione ha garantito ancora una volta alla nostra azienda e ai nostri prodotti una grande pubblicità verso gli operatori di telecomunicazioni e ci ha offerto la pos-sibilità di entrare in contatto con potenziali clienti” ha dichiarato Constantin Dumitrescu, Direttore Ven-dite e Marketing di Rohde & Schwarz.

Per il settimo anno consecutivo, Rohde & Schwarz Topex tra i protagonisti a Barcellona

Rohde & Schwarz Topex al GSMA Mobile World Congress 2014

Se prendiamo un certo numero di schede tecniche di giuntatrici a fusione per fi bre ottiche, e le paragoniamo

tra loro, accade un fatto strano: sulla carta, gli strumenti tra di loro sembrano piu che equivalenti, anzi le prestazio-ni sembrano proprio identiche! perdita media 0.02 dB per fi bra SM, 0.01 dB per fi bre MM, tempo di giunzione 10 se-condi ecc.In realtà, ovviamente, non è così. Come per qualsiasi altro strumento elettronico, ci sono diversi costruttori e ovvia-mente anche diverse fasce di prezzo e di qualità del pro-dotto stesso. Ad esempio non tutti specifi cano il metodo di misura con cui vengono misurate le perdite dichiarate nel datasheet. Fujikura dichiara esplicitamente il metodo di inserzione con sorgente e power meter (il più accurato che esiste) secondo gli standard ITU-T e ISO/IEC.Inoltre, se andiamo a guardare la distribuzione delle per-dite su un campione di 30 giunzioni di fi bre SM effettua-te per esempio con la 12s, macchina palmare con alline-amento sul cladding (quindi meno performante di quello sul core), vediamo che la media è ben piu bassa del valore dichiarato!Nonostante il valore medio sia inferiore a 0.02 dB, la sche-da tecnica dichiara come valore “tipico” 0.05 dB.Ebbene, questo non è un valore medio (“typical” può esse-re male interpretato), bensì il valore entro cui rientrano il 98% delle giunzioni effettuate. Sarebbe quindi più oppor-tuno indicarlo come valore massimo “garantito”.In molte schede tecniche (di altri costruttori) è riportato il valore medio (average) oppure il valore “tipico” ma non è specifi cato come viene misurata l’attenuazione.Quindi, in generale, attenzione a ciò che viene dichiarato o meno (o in che modo) nelle schede tecniche della strumen-tazione, a volte sono dati non confrontabili tra loro.

Prestate attenzione a ciò che viene dichiarato nelle schede tecniche della strumentazione!

A proposito di giuntatrici a fusione…

Informa Pillole di Tecnologia

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Informa Lo Sai Che

Il server Microsoft Lync gesti-sce nativamente i terminali snom UC Edition.Questo traguardo rappresen-ta una svolta epocale in ter-mini di riduzione dei costi ini-ziali e operativi di aziende che adottano la piattaforma UC di Microsoft anche per la telefo-nia. Dotati di un proprio fi rm-

ware specifi co, i telefoni snom UC Edition qualifi cati per Lync presentano ora caratteristi-che che ne consentono la ge-stione “in-band” diretta tra-mite il server Lync, azzerando le sfi de altrimenti poste dalla confi gurazione e personaliz-zazione dei terminali IP, spe-cie se in largo numero.

innovaphone IP38 è un VoIP gateway analogico per sud/est Europa e USA. Si rivolge ai mercati dove la telefonia è per lo più analogica. Dota-to di 8 interfacce analogiche per max 50 utenti (ampliabi-le), ideale per PMI e fi liali, si connette alla linea analogica via porta FXO. È la base HW per il SW delle soluzioni VoIP

innovaphone PBX. Integratol’innovaphone UC-Client myPBX. Unifi ed Communica-tions “UC by innovaphone” con supporto di telefonia, li-sta dei preferiti, presenza, vi-sualizzazione voci da Outlook, ricerca LDAP, cronologia delle chiamate, chat ed Application Sharing, videotelefonia, vide-oconferenza, Voicemail e fax.

L’interferenza elettromagne-tica è una minaccia per pre-stazioni affi dabili e costanti del segnale. Il progetto dello schermo e il tipo dei materiali schermanti usati in un cavo de-terminano il livello di protezio-ne contro interferenze esterne ed emissioni del cavo stesso.

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LevelOne ha introdotto due nuovi modelli di access point wireless con elevatissime pre-stazioni e un invidiabile rap-porto qualità/prezzo. WAP-6110 è destinato al mercato Soho e SMB: è il dispositivo ideale per off rire connettività wireless in luoghi pubblici, in scuole e università e per reti

wireless destinate a uso do-mestico o piccoli uffi ci. WAP-6150 è rivolto ai mercati SMB ed Enterprise: presenta una CPU di elevatissime presta-zioni e uno chassis in metallo che assicura un’ottimale dissi-pazione del calore e maggiore protezione da elementi ester-ni.

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Informa Lo Sai Che

Deltalink propone una para-bola con 35dBi di guadagno antenna, ancora più precisa e performante?L’antenna MiMo a 5GHz ha una perdita di guadagno pari solo a 1,5dBi, un’eccellenza nella sua categoria. Molto buona la pola-rizzazione a croce e l’isolamen-

to che permette di garantire la massima velocità di trasfe-rimento dati sia nel protocollo IEEE802.11n che 802.11ac. Non da ultimo, il particolare design consente di bloccare il rumore e le interferenze.

Dopo il lancio del nuovo mo-dello M210 avvenuto nel 2012, Noyes completa la proposta di strumentazione rivolta all’in-stallatore con la versione ad alta dinamica mod. M310. Entram-be le versioni sono disponibili per fi bre SM (1310/1550nm), MM (850/1300nm) e QUAD (SM + MM). Equipaggiate di se-

rie con laser visibile VFL, power meter ottico e la predisposi-zione per la sonda microscopio mod. DFS1, da oggi l’installato-re di fi bra ottica avrà a disposi-zione un unico tool con tutte le funzionalità necessare per la certifi cazione e la risoluzione dei guasti sulle tratte FO.

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Come ridurre i costi e la comples-sità della gestione delle reti en-

terprise? Ecco una domanda assolu-tamente attuale; una prima risposta parrebbe indicare la tecnologia SDN (Software Defi ned Networking) che disaccoppia la gestione dell’har-dware e del software di networking consentendo di governare gli in-vestimenti sulle due componenti, secondo logiche diverse (fi nanzia-ria, di business). Il passaggio verso un’architettura di questo tipo com-porta però il rinnovamento di tutti gli apparati di rete, con la comples-sità e i costi che ne conseguono. In risposta alla necessità delle azien-de di ottimizzare la propria infra-struttura, di ridurre la complessità della rete, oltre che i tempi e le ri-sorse necessarie per gestirla, Allied Telesis - il Vendor giapponese che da oltre 25 anni si occupa di Net-working - ha recentemente messo a punto un nuovo e innovativo fra-mework, che aiuterà le aziende a ri-durre fi no al 60% la complessità e i costi relativi alla gestione della rete.

L’innovativa tecnologia si chia-ma Allied Telesis ManagementFramework (AMF) e mette a dispo-sizione dei propri clienti Enterprise alcuni dei vantaggi della tecnologia SDN, legati all’automazione di alcu-ne operazioni e alla semplifi cazione della confi gurazione e del mana-gement delle reti, senza dover rin-novare interamente l’hardware. Le caratteristiche principali di AMF di Allied Telesis sono la gestione cen-tralizzata, l’auto-backup e l’aggior-

namento automatico delle confi gu-razioni, il provisioning automatico e l’auto-recovery, che rendono la rete plug-and-play e la sua gestione zero-touch.

Allied Telesis ManagementFramework permette la gestione integrata di tutta la rete aziendale, riducendone subito la complessità, oltre che i tempi e le risorse neces-sarie al suo management, da cui ri-sulta un’evidente riduzione del Total Cost of Ownership. A fronte della ri-duzione dei costi e dell’aumento del-la produttività dello staff IT, AlliedTelesis offre alle aziende un’impor-tante opportunità per ottimizzare e migliorare i propri servizi, limitan-do le ineffi cienze dovute a ritardi,

errori o costi eccessivi. Le risorse IT possono da oggi essere impiegate in iniziative strategiche, invece che in attività di routine.

Una rete deve essere sempre funzionante - La testimonianza del Politecnico di BariIl Politecnico di Bari ha scelto di reingegnerizzare l’intera infrastrut-tura di networking e renderla resi-liente e performante, al punto da poter supportare in tranquillità le future virtualizzazioni e la demate-rializzazione dei processi, richiesta dalle vigenti norme. Hanno scelto di affi darsi a Allied Telesis, sia per il rapporto qualità/prezzo delle solu-zioni proposte, sia per le garanzie di supporto a livello locale. Il Politec-nico di Bari si articola nel campus principale di Bari, collegato ad altre due strutture (amministrazione e laboratori) e a due sedi distaccate: Foggia a 130 km, e Taranto a 90 km. In seguito all’ammodernamento che ha interessato il politecnico negli anni scorsi, la rete è oggi scalabile, resiliente e disponibile 24 ore su 24. L’architettura attuale ha permesso di avere una gestione intelligente della rete in un’organizzazione tipi-camente distribuita sul territorio.

L’esperienza del Politecnico di Bari

Come ridurre i costi di gestione e la complessità delle reti?

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IL POLITECNICO DI BARI HA SCELTO DI

REINGEGNERIZZARE L’INTERA

INFRASTRUTTURA DI NETWORKING

E RENDERLA RESILIENTE E

PERFORMANTE

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Il periodo, si sa, non è dei più fl o-ridi, non è quindi così infrequente

doversi rivolgere ad un legale per il recupero dei proprio crediti.Quasi sempre la prima cosa che egli farà sarà la redazione della classica lettera di diffi da stragiudiziale ad adempiere il debitore insolvente.Al di là della conseguenza sostan-ziale di traslare sul debitore tutte le conseguenze del suo ritardo (la cosiddetta “costituzione in mora”), essa rappresenta un chiaro ed ine-quivocabile messaggio: se sino a quel momento si era disposti a ve-nire incontro al mancato pagamento concedendo tempo o dilazioni, ora non lo si è più.Non a tutti è chiaro, però, che la diffi da ad adempiere non è un atto giudiziario.Essa può quindi essere predisposta direttamente dalla parte che intende avvalersene: non è necessario un le-gale per intimare l’adempimento al debitore moroso. Poiché, però, una lettera può dichia-rare l’inizio di un contenzioso giu-diziale o anche costituire il primo passo per un profi cuo incontro di volontà, sarà opportuno che la stes-sa sia confezionata nel migliore dei modi possibili e abbia dei caratteri ben precisi.

In primo luogo è necessaria una sommaria descrizione dei fatti da cui nasce il diritto a richiedere il pa-gamento: classico sarà l’esempio del creditore che pretende il pagamento di una certa somma, dovuta in ra-gione di una o più fatture, emesse a seguito della vendita di determinati beni o la prestazione di certi servi-zi (“Vi scrivo per chiedere formal-mente il pagamento della fattura n… del… di euro…, relativa alla vendita di beni a Voi regolarmente conse-gnati con DDT n… del..., mai conte-stata e la cui scadenza di pagamento è ormai decorsa”).Secondariamente dovrà essere for-mulata una richiesta sintetica e pre-cisa che non dia adito ad alcun ge-nere di pretestuoso fraintendimento da parte del destinatario: tipica è l’intimazione di pagamento di una somma entro un termine ben preci-so, che di norma non deve essere in-feriore a quindici giorni, già calcola-ta al netto degli acconti ricevuti (da menzionare) ed alla quale andranno aggiunti gli interessi maturati, sen-za dimenticare che nelle transazioni commerciali potrà essere applicato il D.Lgs. 231/2002, che prevede un saggio d’interessi moratori sensibil-mente più elevato di quello legale. Benché non indispensabile, è consi-

gliabile concludere informando che il mancato adempimento del debito-re nel termine stabilito determinerà il ricorso alle procedure giudiziali di recupero del credito, con il maturare di ulteriori oneri ed aggravi di spese (“In difetto dell’intimato pagamento entro il termine indicato, si provve-derà a conferire mandato al nostro legale affi nché siano adìte le compe-tenti sedi giudiziarie senza ulteriori avvisi e con aggravio di oneri e spese per le relative procedure”).La diffi da può essere inoltrata con raccomandata con avviso di ricevi-mento o con altri mezzi analoghi: oggi avviene molto spesso l’invio tramite PEC.Può accadere che l’intimazione ven-ga riscontrata dal legale del debito-re.In genere è un fatto positivo, da in-terpretarsi come volontà di raggiun-gere un’intesa transattiva.In questo caso il miglior consiglio è quello di far intervenire il proprio avvocato, affi nché possa valutare e consigliare al meglio per ottenere una soluzione transattiva del con-tenzioso, che rappresenta senz’altro l’approccio più economico e profi cuo da adottare nei confronti di qualun-que vertenza.

Il debitore insolvente e la diffi da stragiudiziale ad adempiere

a cura dell’Avv. Claudio Rossi

Attivo dal 2000 nel settore del diritto civile e commerciale, quello dell’Avv. Claudio Rossi è uno studio legale nel senso più classico del termine. ‘Credo che per aff rontare in modo soddisfacente le odierne e più disparate problematiche giuridiche che coinvolgono la vita imprenditoriale e personale di ciascuno, sia necessario un rapporto diretto e personalizzato’.

Scrivi a EDSlan per sottoporre i tuoi quesitiall’Avv. Claudio Rossi: [email protected]. Claudio Rossi - Via Manara, 11 - 20122 MilanoTel. +39 02 54139547

Informa Il Forum di EDSlan

I passi da seguire nel recupero del proprio credito

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Informa La Voce del Commercialista

La Legge di Stabilità 2014 ha mo-difi cato, a favore dei contribuen-

ti, le regole per la deduzione fi scale dei canoni di locazione fi nanziaria per imprese e lavoratori autonomi. Per effetto delle modifi che apportate all’articolo 102, comma 7, del TUIR, per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2014, il periodo minimo di deduzione dei canoni scende alla metà del periodo di ammortamento per i beni mobili (incluso il targato strumentale) e si attesta su un arco temporale di 12 anni per i beni im-mobili, indipendentemente dal coef-fi ciente di ammortamento. Entrando più nel dettaglio, per effet-to di tali modifi che:- per le imprese, la durata minima fi scale relativa ai beni mobili am-mortizzabili passa dai due terzi del periodo di ammortamento, determi-nato con i coeffi cienti ministeriali, al 50% del suddetto periodo, mentre per i beni immobili viene ridetermi-nata in 12 anni, indipendentemente dal coeffi ciente di ammortamento;- per i lavoratori autonomi, per i beni mobili ammortizzabili la durata minima permane al 50% del periodo di ammortamento, mentre per quel-li immobili la deducibilità torna a essere ammessa per un periodo non inferiore a 12 anni.

Con riferimento agli autovei-coli, invece, le modifi che hanno im-pattato solamente sugli automezzi strumentali:- per le autovetture, il periodo mi-nimo di durata del leasing avente a oggetto i veicoli a deducibilità limi-tata rimane confermato nell’intero periodo d’ammortamento (4 anni);- per i veicoli commerciali/indu-striali (camion, ecc.), autovetture strumentali nell’attività propria (per es. autonoleggi) e autovetture asse-

gnate in uso promiscuo al dipenden-te, si verifi ca invece la riduzione del periodo di deducibilità alla metà del periodo di ammortamento.Per poter ottenere la più rapida de-ducibilità prevista dalla Legge di Sta-bilità, occorre che il contratto abbia comunque una durata non superiore al tempo di deduzione fi scale:- se la durata effettiva è inferio-re alla durata minima fi scale, l’impresa o il lavoratore autonomo dovrà determinare un doppio piano di imputazione temporale dei cano-ni: quello contabile, che segue la du-rata del contratto e quello fi scale che segue invece il nuovo periodo mini-mo previsto dalla norma;- se, invece, la durata effettiva è almeno pari a quella minima fi scale, l’impresa può dedurre per intero gli importi imputati per com-petenza al Conto Economico.

Le nuove regole sul periodo di deduzione fi scale dei canoni si appli-cano per la determinazione dell’im-ponibile IRES e IRPEF, mentre non si applicano per la determinazione dell’imponibile IRAP delle Società di capitali.

Ulteriore novità con impatti positivi sul leasing auto è l’elimina-zione, sempre dal 1° gennaio 2014, dell’IPT sul riscatto dei veicoli in le-asing.Per quanto riguarda il leasing immo-biliare, infi ne, dal 1° gennaio 2014 è prevista una nuova imposta di re-gistro da applicare nella misura del 4% in caso di subentro nel contrat-to di leasing immobiliare calcolata sul corrispettivo pattuito tra nuovo e precedente utilizzatore, aumen-tato della quota capitale compresa nei canoni ancora da pagare oltre al prezzo di riscatto.

La nuova disciplina del leasing ridisegnata dalla Legge di Stabilità 2014

Le novità fi scali per il leasing 2014

Professionisti per l’impresa è l’evoluzione di un progetto di sviluppo interprofessionale.

Il Network di professionisti è lo sviluppo di specifi che sinergie di natura professionale che vengono messe a disposizione della clientela garantendo alla stessa una integrazione dei diversi livelli di competenza e professionalità.

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Via Tarello, 2225017 - Lonato D/G - (BS)Tel. 030/9133414Fax. 030/9133301

a cura del Dott. Rag. Roberto Gabana

Consulenza aziendale, fi scale, tributaria e legale

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LA TECNOLOGIA PER VIVERE MEGLIO EDSlan CONSTILE N.2 - 2014

DUE STELLEIN RIVA AL LAGO

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

SAULE KILAITE,PERSONAGGI

DATEMI UNA BICILETTA,e non mi fermo più

STARBENE BUSINESS

Un angelo di musica,un violino per la vita

90 - EDSlan constile aprile

SOMMARIO

sommario

DUE STELLE IN RIVA AL LAGOpag. 92

OGNI SCUSA È BUONA PER RIDEREpag. 96

DATEMI UNA BICICLETTA - pag. 99e non mi fermo più

UN ALTROCONSUMO È POSSIBILEpag. 102

TURISTI IN UN PIANETA FRAGILEpag. 105

SAULE KILAITE - pag. 107Un angelo di musica, un violino per la vita

EDITORIALE

esperienza insegna”, dicono i nonni, un concetto che si direbbe facilmente condivisibile. Tuttavia

davanti a delle scelte molti si dimenticano di questa verità sempreverde e di-ventano dei barbosi accademici. Incapaci di prendere decisioni si trasforma-no in automi in attesa di input, non riescono a scegliere perché si aspettano la risposta ‘giusta’ da qualcuno, invece che sperimentare e sbagliare.Il successo non si insegna, nessuna scuola, università o corso potrà mai inse-gnare un’arte, uno stile, non inventerà alcuna innovazione, non sperimenterà perché è raro che i docenti siano dei pionieri, piuttosto sono dei riassunti spe-cializzati del pensiero di altri. Il più delle volte stiamo a sentire chi sale sullo scranno più alto per esporre con linguaggio forbito le idee di chi non ha mai partecipato a un simposio tra accademici, né a una narcotizzante riunione dove attorno al tavolo ci sono dei signori seri con la cravatta.Lo stile e il successo non nascono dai libri, più spesso accade invece che i libri discettino sul successo di altri. Se ci limitassimo ad apprendere pedissequa-mente quanto già è stato studiato, qualsiasi sia il nostro campo di interesse, non ci sarebbero innovazioni, migliorie, passi in avanti. Immaginiamo che negli anni ’80 si fosse deciso universalmente di portare avanti solo ciò che già si conosceva. Se non ci fossero stati sperimentatori al lavoro nei propri garage oggi non avremmo vetture ibride, smartphone, tablet, suoni nuovi, non avremmo conosciuto nuove alchimie di sapori, o luoghi fi no ad allora sconosciuti.

Sperimentare fa parte del processo che porta al successo, e lo stile evolve con logiche che non possono essere insegnate. Nelle pagine che seguono conosceremo nuove storie di chi ha capito che con la sola preparazione accademica, per quanto prestigiosa, non avrebbe mai potuto raggiungere il top nel proprio settore. Al contrario hanno azzardato, hanno preso rischi, si sono tirati addosso le ire di chi invece diceva che no, che quei due sapori insieme non si sono mai visti, che classico e moderno non possono convivere, che sicurezza e avventura non stanno bene insieme.

Loro non hanno creduto a queste malelingue, hanno seguito il proprio istinto e si sono messi in gioco, ce l’hanno fatta. Ecco le loro storie, con la speranza che le loro parole siano di ispirazione anche a voi lettori, che stimolino curio-sità e voglia di sperimentare.

di STEFANO FUMAGALLI

Sperimentare fa parte del processo che porta al successo

““

Il successo non si insegna“L’

91EDSlan constile -aprile

92 - EDSlan constile aprile

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

Una palafi tta su un tran-quillo laghetto a nord

del più grande Lago Maggiore, una fi nestra sull’acqua che propone stra-ordinarie interpretazioni di cucina tradizionale e contemporanea. Sia-mo a Verbania sul lago di Mergozzo, dove il confi ne tra Piemonte e Lom-bardia si perde nei fondali lacustri. Al ristorante Piccolo Lago, due Stelle Michelin con alle spalle una storia di 40 anni di attività, mi aspetta lo chef Marco Sacco, classe 1965. Un uomo determinato che grazie all’impegno suo e della famiglia ha fatto diven-tare il ristorante una delle grandi ec-cellenze italiane. Una spinta inno-vatrice che dopo tanti anni non si è esaurita, che continua a guarda-re avanti. Uno chef capace di rein-terpretare non solo il gusto nel piat-to, ma l’intero momento dedicato al cibo, fi no a far diventare una cena una vera esperienza gastronomica a tutto tondo.

Chef, Lei ha iniziato giovanissi-

mo a lavorare in ristoranti stel-

lati e a sua volta ha guadagnato

stelle Michelin e molti ricono-

scimenti. Quali sono i prossimi

obiettivi?

I prossimi obiettivi? - soppesa le pa-role sorridendo - Io penso che per una decina di anni possa fare anco-ra questo lavoro e migliorare sem-pre di più. Poi ho intenzione di girare il mondo. Io e mia moglie vogliamo viaggiare per tutto il mondo in cam-per, un percorso che ci faccia tocca-re almeno tre continenti. Non una vacanza, ma un itinerario magari le-gato a Slowfood o altro, mantenen-do insomma un forte legame con il cibo.Quale ritiene essere il piatto che

più La caratterizza?

La carbonara ‘au koque’. La carbo-nara è una ricetta nota ovunque, io l’ho fatta diventare piemontese, os-solana. L’idea è stata quella di pro-porre un ovetto con dentro la salsa accanto al piatto, in un cartonci-no delle uova. Si tratta di un taglio-lino alla piemontese dove invece del guanciale utilizzo un prosciutto cru-do della Val d’Ossola. I due elementi distinti consentono al cliente di fare da solo la mantecatura fi nale. Un modo per interagire, giocare e inno-vare ma mantenendo la tradizione. Qui al Piccolo Lago tra rifl es-

si, grandi vetri e increspature

dell’acqua, sembra che il motto

La cucina senza rinnovamento non può esistere

““

Il Piccolo Lago

SI TROVA INVIA F. TURATI, 87

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DUE STELLE

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

93EDSlan constile -aprile

94 - EDSlan constile aprile

LA BOUTIQUE DEL GUSTO

sia ‘trasparenza’.

È quello che ho voluto fare nel pro-getto di ristrutturazione del 2008. Il principio è stato quello di toglie-re le barriere tra noi cuochi e quel-lo che ci sta intorno. La trasparen-za è sia tra noi e i clienti ai tavoli, sia con l’esterno, con le splendide montagne, con il lago e tutta la na-tura attorno.A proposito di questi aspetti,

quanto la locazione infl uenza la

creazione dei nuovi sapori?

Beh molto, io collaboro con tutti i produttori che mi circondano. In questi anni ho portato avanti questa idea, la valorizzazione di prodotti al-trimenti introvabili o poco noti. Per esempio pesci d’acqua dolce o i for-maggi dagli alpeggi qui vicini. Al Piccolo Lago c’è un tavolo

speciale per due, una location

unica che consente ai clienti un

menù servito direttamente in

cucina, perché?

Questo è stato concepito per un aspetto culturale più che ludico. Ri-tengo che mangiare in cucina in un contesto confortevole permet-

ta un’espressione culturale piena. Si tratta di un menù di 23 portate, spesso impostate al momento. E poi faccio partecipare i miei 2 ospiti, a volte faccio girare il risotto, o tira-re la sfoglia… insomma, diventa un corso di cucina per appassionati. E poi c’è l’aspetto della creazione. Ma-gari si parte da un asparago e ci si domanda, bene, cosa ne facciamo di questo? E il piatto si crea al mo-mento. Ovviamente è necessario un pubblico ‘compiacente’ che abbia voglia di giocare con me. Quest’anno il piccolo lago fe-

steggia i suoi primi 40anni, si

riesce ancora ad innovare?

Io penso che con questo complean-no diventiamo grandi. E’ la svolta in-somma, ma bisogna rinnovarsi sem-pre, la cucina senza rinnovamento non può esistere. Certamente il pro-dotto, l’ingrediente di qualità resta basilare, ma mi piacerebbe allarga-re l’idea sviluppata con il tavolo in cucina magari a tutto il ristorante. Un modo nuovo di intendere il cibo, non si tratterebbe solo di mangiare stando seduti… mi piacerebbe che

quel singolo tavolo diventasse un format del Piccolo Lago. Oggi andare in un due stelle Mi-

chelin fa gola al palato ma pau-

ra al portafoglio. Come si trova

l’equilibrio tra la ricerca dei sa-

pori e del prezzo?

Intanto devi togliere tutto il super-fl uo, intendo di costi ovviamente. La formalità pomposa alla france-se anni 80 è da eliminare. Si deve invece investire di più sulla forma-zione dei cuochi, così che pur con meno personale si riesca a fare un servizio qualitativamente eccellen-te, è necessario quindi imposta-re il ristorante sulla professionali-tà e non alla formalità. Per esempio qui da noi sono i cuochi che van-no in sala e raccontano il piatto che hanno creato. Certo, è fondamenta-le essere organizzati bene. Queste accortezze per esempio consentono di spendere meno, qui da noi si può partire da menù da 80 euro a sa-lire, diciamo che cerchiamo di ren-derci abbordabili ma senza mai per-dere in qualità.

Viaggiatore Gourmet

Al Piccolo Lago da mio cugino Marco Sacco ho fatto pure io la “gavetta” a partire dai 14 anni come “extra” di sala durante i matrimoni del fi ne settimana. Una location straordinaria, uno chalet sospeso sul lago che offre uno scenario unico dal lago alle montagne. Con il raggiungimento della seconda stella Mi-chelin si entra nei primi 40 ristoranti in Italia e solo lì Marco guardandosi allo specchio la mattina successiva si è confortato, dopo anni di sacrifi ci… “ma allora evidentemente sono davvero un bravo cuoco”. Umiltà, lavoro e dedizione sono il motto di famiglia, tante ore giornaliere passate… dedicate senza sosta agli impegni professionali portano sempre risultati eccezionali per ogni tipo di impresa. Concentrazione, applicazione, rigore, continuità, rispetto degli impegni presi e disciplina. Le chiavi che spesso consentono di trovare sempre la formula vincente di un progetto che si è evoluto nel corso degli anni e che da sempre si attualizza con costanti e ripetuti investimenti (una straordinaria e innovativa cucina, una nuovissima veranda, un futuro Relais&Chateaux con meravigliose SPA Suite) per rega-lare ai propri ospiti emozioni indimenticabili, coccole e attenzio-ni sempre più grandi!

I MENU DEL VIAGGIATORE

Claudio Sacco

Claudio Sacco ha creato

Viaggiatore Gourmet alias

altissimoceto.it nel 2006.

95EDSlan constile -aprile

96 - EDSlan constile aprile

PERSONAGGI

Ci sono alcuni comici che per divertire il pubblico

hanno bisogno di inventare perso-naggi fantastici, di costumi comples-si o di battute tormentone ripetute all’infi nito. A Diego Parassole invece basta entrare in scena e iniziare a raccontare storie a partire da situa-zioni comuni, di quando si mette al volante o di quando cambia casa, del suo primo amore o dell’infl azione. Subito si è trascinati in storie tanto verosimili quanto estremizzate, dal ritmo incalzante, dalla battuta co-struita e fulminante. Un’arte che ne-gli anni lo ha portato a calcare palco-scenici prestigiosi, fi no alla notorietà piena con le tante stagioni di Zelig. Parassole negli ultimi anni ha anche percorso strade nuove, dall’impegno per l’ambiente a spettacoli più mi-rati alla divulgazione di scienze so-ciali, che tuttavia mantengono una forte impronta comica. Diego parla sempre con piacere del suo lavoro, e mentre si racconta ti suggerisce li-bri da leggere, ti indica le tendenze del momento, fa riferimenti a questo o quello spettacolo. Un professioni-sta completo e appassionato, oltre che molto gentile e disponibile, an-che durante questa nostra piacevole chiacchierata.Diego, tu sei comico, attore, ar-

tista, cabarettista ma anche

scrittore, ambientalista e for-

matore. Non ti si può riassume-

re in una defi nizione sola. Ma

qual è quella che ti rappresen-

ta meglio?

Sono uno che fa troppe cose e ha una vita incasinata! Prima di parla-re con te stavo facendo una riunione per un incontro di formazione, ora l’intervista, tra poco mi vedo con dei colleghi per il prossimo spettacolo, insomma, davvero tante cose. Tut-tavia ho la fortuna di fare quello che mi piace e molto. Il bello è quando, come posso fare io, si fa una profes-sione che ti permette di approfondi-re i tuoi interessi: il mio lavoro, an-che se può sembrare banale dirlo, lo farei gratis. Certo, poi il diretto-re della mia banca non sarebbe con-tento… La tua carriera si completa dal

palco di Zelig, dove negli anni

proponi diversi personaggi e le

loro disavventure. Come ricordi

quell’esperienza?

Tanti anni fa la prima notorietà fu al Costanzo Show. Zelig mi ha dato una grande popolarità, in particola-re con il personaggio di ‘Pistolazzi’, l’automobilista sfi gato che racconta-va le sue disavventure su strada. Poi mi sono riavvicinato ai miei interes-si con la satira sociale, anche perché i miei modelli ispirativi non sono mai stati i comici che parlavano attraver-so i tormentoni, preferisco chi rac-conta delle vere storie, da Jannacci, a Gaber, da Paolo Rossi, a un certo

Una storia resta più impressa allo spettatore, la metafora narrativa si imprime meglio “

PERSONAGGI

periodo di Grillo. E infatti il pubblico ha impara-

to a conoscerti e ad apprezzar-

ti perché la tua comicità parte

sempre da episodi molto comu-

ni. Si può ridere di gioie e dolori

della vita di tutti i giorni?

Io credo di sì, penso che la risata ri-spetto alla vita di tutti i giorni sia un modo di sdrammatizzare ma anche di affrontare le cose diversamen-te. Per esempio ho parlato di pro-blemi ambientali e di qualità della vita, anche perché credo che con la comicità si possano divulgare alcu-ni concetti. Magari con leggerezza, ma alla fi ne il pubblico se ne adrà

divertito ma anche con spun-ti di ragionamento e appro-fondimento. I miei ultimi spettacoli per esempio sono

molto legati ai temi di infor-mazione: pensa che per prepa-

rare uno show passo in rassegna e o cito dai 100 ai 120 libri, un proces-so lungo ma che arricchisce quan-to racconto.Qual è stato il personaggio o lo

sketch che ricordi con più pia-

cere, per come lo avevi scritto o

per la reazione del pubblico?

Io amo più di tutti lo sketch di Pisto-lazzi che io chiamo ‘dell’incidente’ con una battuta che mi fa sempre ridere, anche ora che l’ho raccon-tata centinaia di volte. Si parte con Pistolazzi che passa a un semafo-

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PERSONAGGI

ro rosso, ma subito dopo lo ferma-no i carabinieri. Questi gli chiedono ‘Mi scusi, ma non ha visto che il se-maforo era rosso?’ E lui: ‘Il semaforo rosso l’avevo visto, non ho visto che c’eravate voi altrimenti mi sarei fer-mato’. Ma anche un fatto vero che ho riportato in forma di battuta, quando dopo un incidente il vigile al telefono disse ‘Non importa chi ha torto o ra-gione, l’importante è che ripristini il manto stradale, se c’è dell’olio but-ti segatura.’ Molte battute per esem-pio nascevano dalle lettere che gli automobilisti scrivevano al settima-nale Quattroruote. Come quello che ha preso la multa perché viaggiava in una corsia preferenziale, anche se in effetti la fotografi a dell’autovelox mostrava un carroattrezzi che tra-scinava la macchina del malcapita-to, l’avevano rimossa da chissà dove e lui aveva dovuto spiegare che no, non era alla guida della sua auto in quel momento. La battuta o la frase satirica pri-

ma erano un’esclusiva del comi-

co che prendeva spunti dalla re-

altà e li trasformava in aneddoti.

Oggi con twitter e gli altri social

network tutti sono diventati de-

gli ‘istant comediant’ e lanciano

battute e prese in giro in tem-

po reale in rete. C’è ancora spa-

zio e voglia di cabaret ‘classico’,

quello con il palco e i tavolini fu-

mosi?

Secondo me c’è spazio per quel tipo di cabaret, credo che la gente si stia stufando degli show televisivi fatti di una battuta via l’altra che però ti la-sciano poco. I casi sono due, o l’atto-re ha una sequenza di battute geniali oppure una gag la devi colorare in un racconto, in una situazione. La trama ha ancora il suo valore, credo poco nella battuta in quanto tale, preferi-sco il mondo raccontato dal comico con un punto di vista un po’ diverso. Quando il pubblico vede i miei spet-tacoli più recenti esce più soddisfat-to, anche prima erano contenti, ma oggi mi capita che mi chiedano an-che informazioni, magari cito libri o

documenti e gli spettatori poi si in-teressano. La tua capacità di confrontarti e

di prendere spunto dalla realtà

ti ha fatto iniziare anche l’espe-

rienza di ‘formatore’. Ci spie-

ghi meglio come si è sviluppata

questa ulteriore strada profes-

sionale?

Io collaboro con diverse società di consulenza per la formazione azien-dale. Fondamentalmente cerchiamo di aiutare le aziende a risolvere dei loro problemi. Per esempio io mi oc-cupo di public speaking, le aziende devono insegnare alle persone come relazionarsi con gli altri a chi magari ha fatto un percorso formativo mol-to tecnico. Oppure attraverso le tec-niche dello story telling raccontiamo l’azienda al potenziale cliente e tro-viamo i contenuti che meglio spie-gano le competenze di quell’azienda e le sue peculiarità. Una storia resta più impressa allo spettatore, la me-tafora narrativa si imprime meglio.

STARBENE BUSINESS

Vi è mai capita-to di girare per del-

le mezz’ore alla ricerca del parcheg-gio che non c’è? Oppure di restare imbottigliati nel traffi co proprio nel giorno di quell’importante appunta-mento? O ancora di rischiare un ma-lore quando il meccanico vi presenta il conto a tre zeri tra riparazioni, ri-cambi vari e manodopera? Storie co-muni di automobilisti, tra loro uniti da un pensiero sempre più ricorren-te: un giorno venderò questa male-detta auto e andrò in giro in biciclet-ta. Lui lo ha fatto davvero. Eugenio Galli è il responsabile legale della FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bi-

cicletta, nonché il presidente di Ci-clobby Milano. Nel 2008 ha deciso che l’auto era in verità solo un co-stoso e inquinante peso per la sua quotidianità, e da allora gira Milano in bicicletta. 17km al giorno andata e ritorno per andare sul posto di la-voro, pioggia, arsura o neve che sia. Nulla lo ferma. In caso di necessità usa i mezzi pubblici o il Car Sharing - ma lo fa malvolentieri. Un city-bi-kers estremo, ma anche un appas-sionato sostenitore di una fi losofi a nuova che ci porti a un uso più mo-derato dell’auto in favore delle due ruote, un giovamento per l’ambien-te, lo spirito e il portafoglio. Eugenio, siamo in un momen-

to che defi nirei un bivio, in cui

la società da una parte è sem-

pre più consapevole dei bene-

fi ci dell’andare in bicicletta, ma

dall’altra si trova ad affrontare

una viabilità per nulla adatta.

Come defi niresti la situazione?

Non siamo messi bene purtroppo. Siamo al di sotto delle aspettative. Ci sono molti ritardi per esempio a Mi-lano, ci vogliono interventi che fac-ciano ‘rete’. Le persone ci segnala-no che spesso rinunciano ad andare in bici, sia per la componente traffi -co sia per la mancata manutenzio-ne stradale. Pavè non curato, bina-ri dismessi, asfalto malmesso, auto in doppia fi la. Il tema non è fare pi-

DATEMI UNA BICICLETTA,

99EDSlan constile -aprile

100 - EDSlan constile aprile

STARBENE BUSINESS

ste ciclabili, ma rendere ciclabile la città. Molti Paesi europei hanno un

livello di civiltà sul piano della

convivenza tra auto e bici che

potrebbe essere d’esempio. Non

basterebbe ‘copiare’?

Vero, le good e best practice dovreb-bero essere un riferimento costan-te, a livello europeo o mondiale. Una adeguata convivenza tra ciclabilità e le restanti mobilità è importabile. Basterebbe fare una buona mode-razione del traffi co, ovvero interven-ti strutturali per ridurre la veloci-tà. Questo incrementa la sicurezza, in caso di incidente spesso il danno maggiore è dato dalla velocità. Noi non avremo mai una rete di piste ci-clabili suffi ciente, quindi è necessa-rio governare bene il traffi co.Molto spesso anche le nuove

strade non considerano la pre-

senza dei ciclisti, i progetti ri-

sultano incompleti già sulla car-

ta. Non ci sono delle leggi che

tengano conto dei ciclisti?

Le leggi sono a volte vecchie o non adeguate alle nuove esigenze, alle necessità della cosiddetta mobilità nuova. Questo però a volte diventa un alibi. C’è un decreto ministeriale che decreta la costruzione di percor-si ciclabili, il 557, che è ormai del ’92. Sono stati ormai recepiti nella nor-mativa europea, ma in Italia sono vissuti ancora con disagio da chi fi r-ma i progetti. Ogni attore scarica su un altro attore la responsabilità di scelte di cambiamento. La mobilità ciclistica è vissuta e gestita con un eccesso di burocratizzazione. Sempre più persone, nonostan-

te le diffi coltà, utilizzano la bi-

cicletta come mezzo di traspor-

to, anche per lavoro. Com’è una

giornata tipo di un pendolare di

città che sceglie la bicicletta?

Beh, intanto si guarda il meteo, an-che per decidere l’abbigliamento. Ci si cala nel traffi co e si sceglie il per-corso più congegnale ma anche più gradevole o veloce. Io per venire in uffi cio ho due itinerari, uno passa

dal centro o uno attraverso i parchi. In ogni caso c’è sempre da fare mol-ta attenzione perché il pericolo è in agguato. Niente terrorismo, ma una sana prudenza aiuta il ciclista. Un altro grande freno per chi

sceglie di usare una bici è la tan-

to brutta quanto comune espe-

rienza dei furti. L’unica soluzio-

ne restano i pesanti catenacci o

la tecnologia offre qualcosa di

più moderno?

Spesso chi compra una biciclet-ta di valore modico perché si pen-sa ‘se è bella me la rubano’, poi fi -nisce per spendere ancor meno per il lucchetto. Ma non tutti gli antifur-ti sono uguali. La scorsa settimana scendevo alla stazione di Lambrate e ho assistito a un furto di bicicletta. Due ragazzi si avvicinano a una bici, uno si china e sgancia un lucchet-to con un tronchese, poi si allonta-na. Il secondo sale sulla in sella e scappa. Il tutto avviene alla luce del sole e nessuno si è accorto di nulla. Anche io non ho capito subito cosa

STARBENE BUSINESS

stava avvenendo. Ma ormai era tar-di. Quindi antifurto di qualità pun-to uno. E poi c’è il tema della mar-chiatura: il modello migliore oggi è il marchio sul telaio alla francese. In Francia con una attestazione di pro-prietà sulla bici si incide il telaio in un punto preciso. Per rimuovere la marchiatura bisogna limare il telaio rendendolo più debole. A chi è re-gistrato viene dato un tesserino, poi in caso di furto con la propria tesse-ra si entra nella ‘black list’, ovvero il database dei mezzi rubati. In Ita-lia sarebbe necessario un database nazionale con dati pubblici. Un ulti-mo consiglio: il furto va denuncia-to, in Italia c’è ancora un’alta cifra di bici rubate cosiddetta ‘grigia’, ovve-ro dei mezzi rubati che la gente non denuncia. Fiab e Ciclobby sono realtà dif-

fuse e piene di iniziative. Quali

le prossime? Chi ci legge come

può informarsi meglio sulle vo-

stre attività e prenderne parte?

Io direi che molto avviene attraverso la rete, da www.fi ab-onlus.it o www.ciclobby.it per Milano, ma anche fa-cebook e twitter. La principale ini-ziativa sarà Bimbimbici a maggio, in molte città si tratta della fi ne di un percorso educativo che riguarda le bicilette che inizia nelle scuole e che fi nisce con questa bella festa.

Il tema non è fare piste ciclabili, ma rendere ciclabile la città

101EDSlan constile -aprile

102 - EDSlan constile aprile

STORIA DI UN SUCCESSO

L’avvocato Paolo Martinello è il pre-

sidente di Altroconsumo dal 1995, l’associazione dei consumatori più diffusa e partecipata d’Italia. Tutti siamo consumatori, di beni o servizi, e tutti in un modo o nell’altro, pos-siamo avere la necessità di essere tutelati. Dalle pubblicità agli sconti facili, dalle etichette dei prodotti alle tariffe gran fregatura, Altroconsumo si occupa proprio di questo. Intervi-stare Martinello, specialmente in un brutto periodo di riduzione dei con-sumi come questo, signifi ca avere un nuovo punto di vista su come si sta muovendo il consumatore, sulle nuove tutele ma anche sulle possibili trappole sulla via dell’acquisto.Martinello come defi nirebbe il

vostro impegno nel cercare di

fare luce nella giungla dei pro-

dotti proposti ai consumatori?

Vi proponete come una guida,

un buon consigliere o un seve-

ro censore di chi non rispetta le

regole?

In effetti siamo un po’ tutte le cose. Altroconsumo nasce come associa-zione di informazione e denuncia, già dagli anni 70 facevamo test com-partivi sui prodotti, dalle automobili ai pelati. Ultimamente poi analizzia-

mo anche i servizi, per esempio gli assicurativi, i fi nanziari o quelli di te-lecomunicazioni. E poi passiamo in rassegna smatphone e computer, ol-tre che i contratti di servizio, quindi le tariffe, da anni analizzati e appro-fonditi. Inoltre, mettiamo a disposi-zione dei consumatori o dei soci dei comparatori in particolare proprio sui contratti di servizio.La sfi da di capire che cosa si

stia acquistando è una vera av-

ventura. Dai prodotti elettronici

che hanno invaso la nostra vita

agli alimenti del mercato sotto

casa, le sorprese possono esse-

re ovunque. Come si potrebbe-

ro riassumere le regole base per

un acquisto sereno?

Il consiglio è quello di confrontare. Usare tutti gli strumenti per vede-re cosa sto acquistando, sia per le grandi spese ma anche per gli ac-quisti quotidiani. L’indagine più im-portante che facciamo ormai da 20 anni è la ‘Indagine prezzi’, un piccolo must di Altroconsumo, un confronto puntuale diviso per aree geografi che e per catene di distribuzione.Nella nostra rivista la protago-

nista è l’innovazione e la tec-

nologia. Tuttavia anche qui le

‘fregature’ si nascondono dap-

È possibile fare la spesa in modo più accorto, in un anno si risparmia fi no a 1000 euro “

UN

È PO

STORIA DI UN SUCCESSO

pertutto, dagli smarphone agli

ebook, tra copie e falsi sul mer-

cato c’è di tutto.

Sicuramente, ricordo che una tra le prime denunce all’antitrust qualche anno fa era proprio la vicenda dei dealer. Negli anni le stesse compa-gnie telefoniche si impegnarono a fare un controllo più attento sui for-nitori di servizi. In questo settore le problematiche maggiori riguarda-no la ‘non corrispondenza’ tra gra-tuito e non gratuito, ovvero ciò che sembra un’offerta gratis ma che alla fi ne si rivela un servizio a pagamen-to. Ancora molto spesso si trovano pubblicità ingannevoli delle diverse compagnie, va bene la concorrenza ma a volte i messaggi non sono cor-retti. In questi anni il bollettino an-titrust è zeppo di denunce di questo genere, tra pubblicità parziali o non completamente chiare.

SSIBILE

103EDSlan constile -aprile

104 - EDSlan constile aprile

STORIADI UN SUCCESSO

I consigli più ricercati in un mo-

mento di ristrettezze riguarda-

no le regole d’oro per risparmia-

re. Addirittura pare che con una

spesa accorta si possano rispar-

miare diverse centinaia di euro

all’anno. Realtà o fantasia?

Verissimo, anche più di qualche cen-tinaia di euro. Con l’uso della banca dati per esempio sulle polizze com-parative dell’RC auto, si risparmiano in media 250 euro per chi non ha mai fatto una comparazione. Nelle cit-tà con tanta concorrenza si può fare una spesa accorta che all’anno ci fa risparmiare fi no a 1000 euro. Som-mando tutto si hanno ottimi risultati, oggi questo è un fatto di grande im-patto perché la ricerca del risparmio è importante. La tendenza al rispar-mio, anche virtuoso, sta trasforman-do i comportamenti dei consumato-ri. C’è chi lo fa per necessità ma lo fanno anche altri. C’è molta sobrietà in più, un altro segnale della crisi. Si cambia meno, si aggiusta o si man-tiene in vita un oggetto più a lungo. Solo l’high-tech è un settore che an-cora si cambia piuttosto spesso.Anche il tema delle bollette di

gas e luce è molto caldo. Dopo

l’entusiasmo dei tanti fornito-

ri che avrebbero dovuto farci ri-

sparmiare con una ragionevole

concorrenza, le delusioni sono

state molte. Non ci resta che

spegnere la luce e abbassare i

termostati…

Quello è il modo che certamente consente di risparmiare di più! Ma vale anche per l’auto, se si guida con più accortezza si consuma meno benzina, un risparmio che va ben ol-tre l’offerta più vantaggiosa del di-stributore. Il settore delle energie è stato quello che in effetti ha delu-so di più i consumatori, sia per le of-ferte poco chiare sia per le tempi-stiche. Spesso i consumatori hanno preferito restare con la compagnia che già avevano. Ha avuto successo però una nostra iniziativa, dal nome ‘taglia la bolletta’ che con acquisti di gruppo ha garantito offerte sicure con risparmi di 150/200 euro all’an-no. Il consumatore da solo nel set-tore energetico è un po’ allarmato, così abbiamo proposto un meccani-smo simile agli acquisti collettivi fat-ti dal contadino, noi lo abbiamo fat-

to per l’energia.Come defi nirebbe il consumato-

re di oggi. E’ più o meno consa-

pevole rispetto a qualche tempo

fa? E le aziende hanno cambiato

atteggiamento con i clienti o in

caso di lamentele non rispondo-

no alle email?

Il consumatore è certamente cam-biato, è maturato, ha capito che può risparmiare e fare scelte più utili per lui. L’Italia però resta una nazione in cui i ‘consumatori’ lo sono ‘meno’ che in altri paesi. A parte il comparto telefonico – che ha svoltato davvero solo dopo l’introduzione della porta-bilità del numero - si cambia poco, il consumatore è prudente. Quando si abbatteranno le barriere econo-miche e legali che frenano il consu-matore allora si consumerà di più e meglio. Le aziende non amano farsi concorrenza, con i problemi che ab-biamo visto in questi anni. Le impre-se in questo periodo di crisi non han-no purtroppo investito nel rapporto con i consumatori, però sbagliano, è proprio in questi momenti che la fi -ducia si consolida o si sbriciola.

TRAVEL IN STYLE

BBruno Gaddi è uno che è davvero riuscito a

unire passioni e lavoro in una real-tà solida e dai grandi risultati. Viag-giatore e profondo conoscitore dei problemi ambientali del pianeta, ha da sempre il pallino per un turismo sostenibile, che consenta a tutti di visitare le meraviglie del mondo ma con particolare attenzione sia alla si-curezza dei viaggiatori che al rispetto per gli ecosistemi che ospitano i viag-gi. Il suo tour operator Earth, Cultura e Natura compie venticinque anni e li dimostra: un quarto di secolo di atti-vità festeggiato ribadendo la fi losofi a del viaggio, fondata sui valori della responsabilità e della sostenibilità.

Il tour operator di Lecco, leader in Sud America e in Asia, ma presente in molte altre destinazioni dei cin-que continenti, è convinto che sia il proprio venticinquennale bagaglio di esperienza a offrire a chi viaggia la più solida garanzia di competen-za e di affi dabilità. ‘La sicurezza non si improvvisa - spiega Bruno Gaddi, ai vertici dell’azienda - per questo da un quarto di secolo gli uomini di Earth, Cultura e Natura percorrono il pianeta, studiando e sperimentando sul campo le destinazioni che propo-niamo.’

in un pianeta fragilein un pian

105EDSlan constile -aprile

106 - EDSlan constile aprile

TRAVEL IN STYLE

Gaddi è appena rientrato dall’Antarti-de, dove si è recato per approfondire le scelte di quale sia il prodotto turisti-co più compatibile con quell’ecosiste-ma delicato di straordinaria bellezza.

Al momento l’ultimo frutto della no-stra ricerca - spiega Gaddi - è Ne-

pal360, un’opportunità senza con-fronti per raggiungere il Paese delle grandi montagne e viverlo in tutta la ricchezza e la varietà delle sue at-trattive. Nepal360 signifi ca un grande giro d’orizzonte su una terra mitica, che non ha perduto nulla del proprio fascino. Così, accanto ai trekking più gettonati, si trovano proposte rivolte a chi è interessato alla storia, alla cul-tura e all’arte. Ma soprattutto per la prima volta viene presentato il Com-

fort Trekking, un prodotto che Earth ha in esclusiva sul mercato italiano, destinato a chi non vuole perdere al-cuni degli spettacoli più grandiosi del pianeta, senza rinunciare alle como-dità. In questo caso i trasferimenti sono compiuti in jeep e in elicottero

e al classico lodge vengono preferiti i primi alberghi di montagna nepalesi dotati di comfort occidentali. Si tratta degli hotel Yeti Mountain Home, fra cui il celebre Lodge Kongde, che con i suoi 4250 metri è l’albergo più alto del mondo.Nepal360 è una proposta nata dalla collaborazione con la Fondazione

Lhamu Pasang, istituita nel 1993 per ricordare la prima donna che ha conquistato l’Everest. Con Earth, la Fondazione nepalese sta lavorando da anni per lo sviluppo e la promo-zione di un turismo responsabile, ri-spettoso delle culture e degli ambienti naturali.

Chi oggi opera nel settore del turi-smo - aggiunge Gaddi - deve avere ben presenti le proprie responsabilità. Il pianeta è fragile e il turismo, che resta una straordinaria esperienza di conoscenza e di incontro tra i popoli, rischia di avere un impatto preoccu-pante. Per questo noi di Earth, Cultu-ra e Natura ci sforziamo di avere una

profonda conoscenza dei paesi in cui operiamo, ricercando costantemente le novità turistiche locali e monitoran-do gli standard qualitativi dei servizi. Nelle nostre destinazioni possiamo vantare una consolidata rete organiz-zativa, che provvede a una continua formazione del personale locale. Per questo crediamo di potere dire che i nostri venticinque anni siano la miglio-re garanzia per chi viaggia con noi.

PERSONAGGI

Un angelo di musica, un violino per la vita

LLa sua musica non ha parole, non ne ha biso-

gno. Il suo linguaggio valica i confi ni e le nazioni, culla lo spirito di chi la ascolta, delicata prima, poi decisa fi no alla violenza, poi di nuovo sua-dente e calda, ma leggera come un velo. Saule Kilaite è una violinista so-

lista-performer di origine lituana con uno stile unico, capace di fondere i suoni della musica classica con rit-mi moderni e della tradizione etnica. Una professionista che in carriera ha conosciuto e suonato con artisti in-ternazionali e che ha messo in scena performance uniche. Un’artista così

affascinante che è perfi no diventata la protagonista di una grafi c novel dello sceneggiatore di Dylan Dog, Martyn Mystere e Nathan Never. Successi che però non hanno cam-biato il suo carattere solare e mol-to disponibile, anche nel concederci questa piacevole chiacchierata.

Foto

di S

tefa

no C

apor

elli

SAULE KILAITE

107EDSlan constile -aprile

Saule inizio con il ringraziarti

per averci dato la possibilità di

incontrarti, sei molto impegnata

e giri per tutto il mondo portan-

do la tua musica. Quali sono sta-

te le tue ultime performance?

Grazie a te, Stefano per questo in-contro. Durante questi ultimi anni ho fatto molti concerti sia in Italia che all’estero, diffi cile elencarli tutti. Le mie “Violin Performance” si presen-tano in varie forme: da quelle tea-trali come lo spettacolo “Andando, Vivendo” ai concerti ideati per i san-tuari e le chiese sottoforma di “Pel-legrinaggio musicale”, per fi nire con i concerti privati riservati dalle grandi aziende per le loro convention e gran galà. Per chi volesse seguire ci sono tutte le informazioni che riguardano

le prossime d a t e

pubbliche sul mio sito internet (www.saule.it) oppure sulla mia pagina di facebook (saule kilaite violin).

Tu pur essendo molto giova-

ne hai già suonato con artisti

importanti affermandoti a tua

volta come straordinaria profes-

sionista. Quando hai capito di

avercela fatta?

Io credo che non si possa mai dire defi nitivamente “ce l’ho fatta”. Al rag-giungimento dei propri obiettivi non c’è mai fi ne perché quando realizzi un traguardo, un sogno, ne nasce subito un altro… comunque tutto è iniziato nel 2001 quando ho incontrato il mio attuale produttore. Da tempo avevo un forte desiderio di creare un mio progetto artistico, che mi permettes-se di esprimere la mia vena creativa più liberamente che nella veste or-chestrale. All’inizio abbiamo creato le “Picasso Strings Project”, un quar-tetto d’archi femminile dinamico e coinvolgente nel suo modo di espri-mersi. Affrontavamo ogni genere di musica, dalla classica alla leggera. Una tra le prime esperienze che ci hanno fatto conoscere al gran-

de pubblico e agli addetti ai lavori è stato il tour “Ba-gus” con Cesare Cremonini in tutti i principali Palasport italiani. Poi si sono susseguite le bellis-sime collaborazioni con Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Lee

Ryan, Michael Bublè e Gianna Nannini, che

mi ha dato la meravigliosa opportunità di suonare al suo fi anco

come solista, durante il grande con-certo allo stadio di San Siro “Amiche per l’Abruzzo”. Durante questi anni, contemporaneamente, ho fatto mol-tissime altre cose: ideato e realizzato il mio progetto teatrale “Andando, Vi-vendo” con il quale attualmente sto girando vari teatri in Italia e in Eu-ropa; inciso tre dischi; partecipato a molte trasmissioni televisive; scritto un romanzo d’esordio “Diario di un Violino”… Insomma non posso dire di “avercela fatta”, ma di star facendo quello che amo di più: vivere la musi-ca e l’arte in tutte le sue forme.

In molti cercano di rivisitare la

musica classica per ‘moderniz-

zarla’ o viceversa. Nel tuo caso

però l’esperimento è diventato

un vero genere musicale, stra-

ordinario per il risultato fi nale

di suono ma anche per la scelta

dell’immagine, tua e della per-

formance che ti ruota intorno

nei tuoi show. Come nasce la tua

grande passione per la musica

classica, seppur poi rivisitata e

rielaborata? Il violino, in particola-re, è uno strumento con cui è diffi cile prendere confi denza e che dà risulta-ti dopo molti anni di esercizio. Penso di essere nata violinista. Quan-do avevo quattro anni ho sentito per la prima volta le “Quattro stagioni” di A. Vivaldi e da quel giorno sono rimasta folgorata sia dal violino sia dal mondo della musica. Ho iniziato i miei veri studi all’età di cinque anni e questo “amore a prima vista” sta durando tuttora. La classica per me è una base essenziale dalla quale è im-possibile non partire. È affascinante e insostituibile. Amo ascoltarla e suo-narla, ma non esiste solo quel mon-do. Mi piace esplorare le possibilità del violino su diversi generi musicali e poter comunicare con il pubblico a

PERSONAGGI

Foto

di S

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108 - EDSlan constile aprile

modo mio, suonando anche per chi non conosce a fondo la musica clas-sica o la considera noiosa. Le basi ritmiche e gli arrangiamenti moder-ni mixati nei brani classici mi danno modo di esprimere un linguaggio comune con un pubblico più vasto. Niente a che vedere con una com-mercializzazione forzata, anzi. È una mia ricerca creativa che esce dalla mentalità conservatrice di quelli che considerano l’arte e la musica clas-sica un “dogma”. Per me la musica, così come la vita, è in costante cam-biamento e la mia ricerca è tentare di renderla più vicina al linguaggio dei nostri tempi.

I tuoi spettacoli creano atmo-

sfere dove lo spettatore si emo-

ziona cullato dalla musica. Die-

tro ogni nota però c’è un lavoro

costante di esercizio quotidia-

no. Quanta preparazione gior-

naliera è necessaria nel ‘dietro

le quinte’?

Tanta! Ma il lavoro non è solo eser-cizio tecnico sullo strumento. Il mio lavoro quotidiano è fatto da molte

sfaccettature: la scelta del reperto-rio, la creazione degli arrangiamen-ti originali per ogni brano, la scelta dell’immagine, delle persone giuste con le quali collaborare, la ricerca delle nuove idee e spunti creativi, le sessioni fotografi che, seguire tutta la comunicazione sulla mia pagina facebook, ogni tanto pulire la casa, lavare, stirare e fare le altre mille cose che una donna di solito deve fare durante una giornata… oltre a rispondere alle domande di questa intervista!

Tu hai suonato sui palchi più

prestigiosi, hai accompagnato

nei tuoi show gli artisti più fa-

mosi, hai girato e giri il mondo

con il tuo violino e con la tua

arte. Ma anche gli artisti come

te hanno un sogno, un obiettivo

da realizzare, un palco che vor-

rebbero poter calcare. Qual è il

tuo?

Beh, i brividi davanti a sessantami-la persone nello stadio di San Siro li ho già provati! L’Arena di Verona e il Teatro La Fenice di Venezia anche…

Saule è su Facebook:

SAULE KILAITE VIOLINwww.saule.it

Al raggiungimento dei propri obiettivi non c’è mai fi ne perché quando realizzi un traguardo, un sogno, ne nasce subito un altro “

PERSONAGGI

Foto di Walter Corno

109EDSlan constile -aprile

110 - EDSlan constile aprile

Però non bisogna mai smettere di sognare. I sogni bisogna usarli! Biso-gna osarli! Mai chiuderli in un casset-to. Quindi ora un altro “piccolo-gran-de” sogno sarebbe affrontare il palco della Carnegie Hall di New York con il mio spettacolo teatrale “Andando, Vivendo” insieme con i miei splendidi compagni di questo viaggio musi-cale: la “Compagnia TraBallante” di danze popolari e celtiche, il grandis-simo clarinettista Marino Delgado Ri-villa, lo scenografo francese Roland Tapì e il nostro regista e produttore Charly Cartisano. Si dice che viag-giare e sognare da soli è bello, ma in compagnia è decisamente meglio.

Tu sei una fra i pochi artisti che

è stata trasformata in un perso-

naggio di un fumetto: “Saule, La

Quinta Stagione”, fi rmata dal

“guru” del fumetto italiano An-

tonio Serra, sceneggiatore tra

l’altro di Dylan Dog, Martyn My-

stere e Nathan Never, ce ne puoi

parlare?

Come ti ho accennato prima, il vero colpevole della mia passione per la

musica è Antonio Vivaldi. Ho spes-so fantasticato di essere stata una delle sue allieve e una sera abbia-mo deciso di “scomodare” il grande Maestro veneziano attraverso questa fantasiosa storia legata al suo ultimo manoscritto “La quinta stagione”… Antonio Serra si è subito appassio-nato a questa idea e ne ha tratto una bellissima sceneggiatura che è stata poi realizzata dal disegnato-re Massimo Fantuzzi. È stata un’in-tensa avventura durante la quale ho scoperto che il fumetto ha regole ferree e occorre un lungo lavoro di pre-produzione: dalla ricerca dei pa-esaggi dietro ai protagonisti, alle am-bientazioni, ai costumi, alle citazioni, alla realizzazione delle foto preparatorie, dove ho posato in atteg-giamenti di paura, spa-vento, sorpresa… alla maniacale correzione dei disegni… per-ché non mi piacevo mai! Ho fatto lette-ralmente impazzire il povero Fantuzzi!

E poi il rifacimento delle tavole sba-gliate, il lettering, la colorazione… Insomma due anni di lavoro per una serie di pagine colorate che ora sono un progetto realizzato e che mi han-no permesso di realizzare un altro sogno vedendomi rifl essa in un mon-do impossibile.

Foto

di S

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PERSONAGGI

Foto di Robert Shami

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