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scrivendo�alla�UNIART-Rivista�IDEA�via�D.�Castelli�13,�12060�RODDI�D’ALBA.Il�mancato�conferimento�di�dati�aggiuntivi�

o�aggiornati,�nonché�la�richiesta�di�cancellazione�saranno�privi�di�conseguenze�pregiudizievoli á Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 9 maggio alle 13,35

fatti14 TREDICI MAESTRI DEL LAVORO

Sono�tredici�gli�insigniti�del�2011attesi�in�Camera�di�commercio

16-17 BANCA D’ALBA IN ASSEMBLEA

Il�15�maggio�attesi�i�36�mila�socianche�per�inaugurare�la�sede

18-19 “FAMIGLIA SEI GRANDA” Una�giornata�di�mobilitazionee�festa�in�sette�centri

20-21 LA CULTURA DEL DONO

Dopo�la�colletta�alimentaregli�studenti�di�Bra...�al�lavoro

22-23 NOVITÀ PER RODELLO

“La�residenza”�ospitaun�convegno�e�offre�nuovi�servizi

26-28 VINO: QUALITÀ E QUANTITÀ

L’Albo�vigneti�2010�è�statopresentato�da�Dardanello

38-39 DOPO OSAMA BIN LADEN... L’ex�sindaco�di�Alba,�FrancescoSobrero:�«Prepariamoci�al�peggio»

44-45 LA MUSICA DEL RISORGIMENTO

Il�concerto�ospitato�dal�teatro“Toselli”�in�un�cd�imperdibile�

46-47 IL WELFARE A FOSSANO

Un�convegno�utile�alla�riflessioneorganizzato�dal�Csv�cuneese

48-49 COSTRUIRE SU MISURA

A�Borgo�San�Dalmazzo�per�la“Dalmasso”�è�un’autentica�arte

56-57 I CAMPIONI DI DOMANI“Piccole�grandi�squadre”protagoniste�a�Villanova�Mondovì

58-59 “GO ELEVEN” A MONZA

Canepa�va�a�punti60-65 NEWS DAL PIEMONTE

Notizie�ed�eventi�della�settimana

rubriche6 L’EDITORIALE

La�forza�della�ragione�66 MEDICINA

La�bocca�e�la�salute�delcorpo

68 CI VUOL FEGATO...Si�può�usare�il�figlio�come�“scudo�umano”?

70 CARA ZIA GIUGIQuell’addestratore�dianime

60 AL CINEMA

Un�complotto�in�casa�Cia82 CUCINARE

“Quiche”�di�asparagi

á CARAGLIO RENDEOMAGGIO A SAN MAGNOIl 15 maggio si ripeterà la tradizionale processione.Ne sarà protagonista lo splendido carro votivocostruito da Giuseppe Rosso nell’inverno 1911-1912

á DALLA LANGA FINO A FIUME, A FIANCO DEL VATE

La marchesa Margherita d’Incisa di Camerana (in foto) fu crocerossina,

giornalista e unica donna arruolata ufficialmente con gli Arditi comandati

da Gabriele D’annunzio. La sua fu una vita avventurosa che vale

la pena raccontare (e leggere)

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Sommario á 12 maggio 2011anno XXVI

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persone8-11 EZIO FALCO

Intervista al Presidentedella fondazione “Crc”

30-31 PIO BOFFALa storia centenariadella “Pio Cesare”

34-35 ALESSIO ISAIAIl Valentino Rossidel poker

36-37 PAOLO MIELI

Premiato con il “Cherasco storia”

40-43 MARGHERITA

DI CAMERANALa Marchesa che conquistòGabriele D’Annunzio

50-51 PIETRO FERREROIl ricordo del “Giro d’Italia”

54-55 PAULO ENRIQUE DE LIMAQuando Ganso giocò a Torino

74-75 PIERO MONTANARO

Un cd con i “Cantavino Doc”per festeggiare i 65 anni

eventi24-25 CARAGLIO E LA DEVOZIONE PER SAN MAGNO

La tradizione secolare di rinnova, grazie ancheal carro votivo costruito nel 1911 da Giuseppe Rosso

52 I CAMPIONI DELLA JUVE COME LI ABBIAMO MAI VISTI

A Benevello il 16 maggio una grande iniziativa benefica

76-77 BRA CELEBRA LA FIGURA DEL COTTOLENGOIn occasione dei duecento anni della prima Messala città della Zizzola gli dedica coinvolgenti appuntamenti

78-79 IL TOURING CLUB RIVIVE LA STORIA PATRIA

Due appuntamenti: a Castiglione per ricordare Carlo Alberto;a Barolo i Marchesi Falletti-Colbert e Silvio Pellico

á RICEVI IDEA A CASA TUA!Versamento su c/c postale n. 58370305 intestato a Uniart Snc di BorsalinoCarlo & C., via DemetrioCastelli 13, 12060 Roddi(Cn). Causale: «Abbo namentoannuale rivista IDEA»(decorrenza a partire dalla data del versamento).Oppure telefonare allo 0173-615282

á PIERO MONTANARO E LA FESTA DEI 65 ANNIIl 13 maggio il cantautoreastigiano Piero Montanaro(foto) compirà 65 anni e, per celebrare la ricorrenza, si fa (e ci fa) un regalo di quelli che restano: un nuovissimo cd inciso con i“Cantavino Doc”, formazionecon la quale collabora da lustri, oggi composta, oltre che da lui stesso, da Eugenio Beltracchini e da Daniele, figlio di Piero

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lettereá Questa settimana trovate Parola ai nostri lettori da pag. 80

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á PIETRO FERRERO, SEMPRE CON NOI

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Al “Somaschi hotel” di Cherasco, un pubblico numeroso e attento (so -no aggettivi spesso usati “pro forma”, ma nella fattispecie corrispon-dono alla realtà) ha rincuorato gli organizzatori del debutto ufficialedell’associazione Italia-Israele “Alba, Bra, Langhe e Roero” presiedu-

ta dal l’avvocato Pier Mario Morra (foto a sinistra), al quale è intervenuto l’amba-sciatore dello Stato ebraico in Italia, Gideon Meir (foto sopra, a sinistra).Il diplomatico, seduto accanto al presidente della Federazione nazionale dellaAssociazione Italia-Israele, il cuneese Carlo Benigni, e al sindaco della “città dellepaci”, Claudio Bogetti, ha illustrato la situazione israeliana, confermando unareal tà sotto gli occhi di tutti, ma travisata da gran parte dei mezzi d’informazione:sotto la bandiera con la stella di Davide vive (e prospera, malgrado sessant’anni dicontinua belligeranza) l’unico Stato democratico del medio-oriente.Ciò da solo dovrebbe convincere tutti sulla necessità di schierarsi, sempre e co -mun que (pur non abdicando al diritto-dovere di criticarne eventuali scelte sba-gliate), a favore di Israele, messaggio che la forte presenza di ospiti all’incontro,con vocato in un orario non praticabile da tutti, dimostra sia in grado di “bucare”il muro di censura che, mascherato da “semplice” antisionismo, in realtà è puro esemplice becero antisemitismo. L’esempio più calzante l’ha portato l’Am ba scia to -re, riferendo come i quotidiani hanno dato la notizia del recente massacro di unafamiglia israeliana da parte di un terrorista palestinese entrato nella loro casa,senza ci tare nei titoli lo sgozzamento di tre bambini, di cui uno di quattro mesi.

LA FORZA DELLA RAGIONE

INCORAGGIA L’AVVIODELL’ASSOCIAZIONE

ITALIA-ISRAELE DI ALBAE BRA: MALGRADO

LA DISINFORMAZIONE,LO STATO EBRAICO

CONTA MOLTI AMICI

Claudio Puppione

L’editoriale

6 á 12 maggio 2011

n PER LA GUERRA ALLA LIBIA TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENE. PERÒ QUANDO FINISCE? Ancora una volta la politica ha offerto il peggio di sé all’opinione pubblica, nascondendosi dietro ai “sacri princìpi”L’attacco occidentale alla Libia «per difendere i civili inermi» (armati fino ai denti) che colpisce solo gli obiettivi militari (provocando la morte, ad esempio, di tre nipotini di Gheddafi, oltre che di uno dei suoi figli) ha fatto emergere la pochezzadella politica nazionale. Berlusconi giura che mai bombarderemo l’ex colonia, poi dà il via libera ai nostri Tornado, spiegandoche, tecnicamente, non si tratta di “bombardamento” perché si usano missili dalla precisione chirurgica. Infatti un paio di giorni dopo arriva la notizia della strage di familiari del Colonnello. La Lega nord, a ragione, si inalbera perché non è stata consultata, poi accetta il fatto compiuto facendo finta di credere davvero che si possa fissare “a priori” una data per lo stop alla guerra. Il Pd e l’Udc prima accusano Bossi di essere il servo di Berlusconi perché non si rivolta contro la scelta di bombardare (che loro dicono di sostenere), poi Berlusconi di essere il servo di Bossi perché vota la mozione del Carroccio.Dello pseudopacifismo di Di Pietro e soci è meglio non dire. Insomma, lo spettacolo inflittoci è a dir poco scoraggiante.

Fotoservizio di Bruno Costamagna

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Antica Casa d’Arte AMLETO BERTONI S.r.l. - Strada provinciale Paesana-Crissolo 76 - 12034 Paesana (CN) - ITALIATel +39.0175.945384 - Fax +39.0175.055002 - www.amletobertoni.it - [email protected]

Occorre essere veri maestri per riuscire a trasformare ogni idea arredativa, anche

la più particolare, in un capolavoro.Merito di un’esperienza, retaggio di anni di attività, ma anche di unasapiente opera artigianale racchiusain un solo nome: antica casa d’arte“Amleto Bertoni”, sinonimoindiscutibile, in ogni parte del mondo,di perfezione e qualità assoluta. Come la particolare cabina armadio che vediamo rappresentata nelle immagini di questa pagina, realizzata per un appartamento nel cuore di Milano e costruita nel laboratorio di Paesana utilizzando un antico paravento cinese a dodici elementi di inizio ’800. Una rarità decorata con una scena continuativa su un lato e, sul retro, alcune scene indipendenti.Una soluzione giovane che denota buon gusto e grande personalità da parte dei proprietari, ma soprattutto attesta ed evidenzia un concetto divenuto consuetudine: lo stile e la classe non hanno epoca!

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Claudio Puppione

Ezio Falco haappena inizia-to il secondomandato alla

guida della fondazione“Cassa di risparmio di

Cuneo”. Lo ringraziamo diaver concesso questa ampia

intervista a “IDEA”.La Fondazione è definita la “cas-saforte della Granda”. Forse è u -tile ripercorrerne la storia, perfar capire a chi non lo sappia co -me sia arrivata a essere tale.«Nel 1990, per permettere al siste-ma bancario italiano di affrontare

tecipazioni nelle società bancarie.Oggi la nostra è la Fondazione lea-der sul territorio della provincia,per la quale sempre più intendeessere un’agenzia di sviluppo,fedele alle sue origini».In termini tecnici, quali sono gliattuali rap porti fra la Fondazionee la Banca regionale europea(quo te di proprietà della banca edel gruppo, ecc.)?«La Fondazione, nel luglio 2010,ha incrementato la propria quotadi partecipazione in Bre, portando-la dal 20 al 25%, con un esborso di124 milioni di euro: questo pas-

Presidente,due vicepresidenti e quattro consiglieri

compongono il Cda della fondazione “Crc”. Sono stati elettidal Consiglio generale (ventitré membri, nominati per 5 anni da una rosa di trentacinque

enti e istituzioni locali).

Ezio Falco è stato confermatoalla presidenza della fondazione“Cassa di risparmio di Cuneo”

le sfide poste dal mercato unicoeuropeo, fu approvata la “LeggeAmato” che determinò una fortetrasformazione delle casse dirisparmio e delle banche delmonte. Di qui prende inizio la sto-ria della fondazione “Crc” chenasce ufficialmente il 24 gennaio1992 con lo scorporo della Cassadi risparmio spa, alla quale vieneaffidata l’attività bancaria. In que-sti 19 anni alle fondazioni vienericonosciuto lo statuto di personegiuridiche private con piena auto-nomia statutaria e gestionale esono chiamate a mutare le loro par-

8 á 12 maggio 2011 á l’intervista

L’ALBESE ANTONIO DEGIACOMI«Svolgerò l’incarico di vicepresidente con la medesimapassione profusa come assessore alla cultura e al turismo»Uno dei due vicepresidenti della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” è AntonioDegiacomi, 63 anni. Laureato in lettere, sposato, con due figlie, è residente ad Albadove, fino a poco tempo fa, ha ricoperto l’incarico di assessore comunale alla culturae al turismo. È anche presidente dell’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco.

Dice a “IDEA”: «Cercherò, da un lato, di essere attento alleesigenze del territorio e, dall’altro, di contribuire a fare inmodo che la Fondazione, attraverso bandi e progetti, pro-muova sempre di più lo sviluppo territoriale e l’innovazionedel welfare e sia attenta alle tante esigenze sia dei Comunisia del ricco tessuto associativo che caratterizza i nostri ter-ritori. Essendo stato indicato dall’area al be se, cercherò dirappresentare in particolare le esigenze di quest’ultima,senza però trascurare tutte le altre zone perché la Fon -dazione è un ente unico e unitario. Di certo posso anticipareche nello svolgere questo nuovo incarico porrò il medesimoimpegno e la stessa passione con cui, in precedenza, horivestito il ruolo di assessore comunale ad Alba». e.e.

LA CASSAFORTEDELLA GRANDARESTERÀ TALE

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Ezio Falco è nato a Caraglio il 24febbraio 1955; coniugato, ha duefigli. Si è laureato in fisica pressol’Università di Torino con 110/110.Socio fondatore e amministratore,a partire dal 1982, di società delcampo dell’informatica, di internet,della telefonia mobile e fissa,dell’attività di call center e amministratore unico di societàimmobiliari. È stato vicesindaco di Cuneo dal 1995 al 1997. Nel 1998 è entrato nel Cda dellafondazione “Crc”, di cui è statovicepresidente dal 2000 all’aprile2006, quando ne è divenuto presidente. In ambito politico è stato segretario provinciale dellaDc dal 1993 al 1994. In camposociale ha operato nell’Azione cattolica di cui è stato, tra l’altro,responsabile regionaledel Settore adulti dal 1987 al 1990

saggio ha permesso di ottenerespecifiche ed esclusive clausolenello Statuto Bre. La Fondazionedetiene inoltre il 2,278% del capi-tale del Gruppo Ubi, di cui è ilprimo azionista».A quanto ammonta oggi il capi-tale amministrato? In una scalanazionale “di categoria”, dove sicolloca la fondazione “Crc”?«Il patrimonio netto, da bilancio die sercizio al 31 dicembre 2010,am monta a 1.308 milioni di euro.Nella classifica 2010 stilata dalrapporto dell’Acri (Associazione difondazioni e casse di risparmio), laFondazione è ottava in Italia e trale prime venti in Europa».Qual è la trafila statutaria previ-sta per arrivare alla determina-zione delle erogazioni? Sono cri-teri per così dire “matematici” osi fanno anche altre valutazioni?«La selezione dei contributi da ero-gare non è facile a causa del nume-ro di richieste che pervengono ognianno, circa 1.500, molte dellequali relative a iniziative interes-santi e valide. Il nostro territorio hala peculiarità di essere costellato danumerosissimi Co mu ni, ben 250,e ogni territorio esprime le sueistanze. A fronte di questa situazio-ne di fatto la Fon da zione è chiama-ta a compiere del le scelte di priori-

tà: questo è il compito del Consigliogenerale che, attraverso le sue com-missioni “tematiche”, identificadelle linee di intervento prioritariesui diversi settori in cui laFondazione opera. Pertan to laprima valutazione effettuata riguar-da la rispondenza dell’iniziativaalle linee di intervento. Altri criteridi valutazione a cui si pone partico-

lare attenzione sono la presenza diun cofinanziamento e di un quadrofinanziario dell’iniziativa solido,che consenta l’avvio rapido del pro-getto, e l’ampiezza delle ricaduteattese dell’iniziativa. Infine si tieneconto della storia passata dei contri-buti assegnati e della distribuzioneterritoriale de gli stessi. La scelta deicontributi da assegnare è effettuatadal Con-siglio di amministrazione,dunque, dopo una lunga e appro-fondita analisi, dalla combinazionedei criteri de scritti. Nel caso deibandi, poi, la valutazione è ancorapiù strutturata: i criteri di valutazio-ne sono e splicitati chiaramente nelbando e la valutazione tecnicaviene affidata a enti o soggetti terzi,competenti, autorevoli e indipen-denti».Uno dei criteri che guidano lade terminazione delle erogazioniè quello territoriale. Esistono ri -gide percentuali nella suddivi-sione fra le zone? E, oltre a cun e -ese, albese e monregalese, cisono... speranze per le altre aree

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2010di 1.308 milioni di euro fa dell’entel’ottavo in Italia e uno fra i primi 20 europei

12 maggio 2011 Ü 9

della Granda?«Lo Statuto impone di destinare laparte prevalente delle risorse aiterritori albese, cuneese e monre-galese. La Fondazione può interve-nire anche sul resto della provin-cia, su cui peraltro operano anchealtre Fondazioni di origine banca-ria, e lo fa abitualmente: semplice-mente, può destinare una quotapiù piccola di risorse a questi terri-tori. Peraltro da alcuni anni la Fon -dazione ha avviato diversi e signi-ficativi progetti propri e bandi, iquali hanno come riferimento l’in-tero territorio della Granda, senzaalcuna distinzione tra zone: sipensi, ad esempio, al bando “In -novazione didattica”, attraverso ilquale si sono finanziati numerosiprogetti nelle aree di Fossano, Sa -luzzo, Savigliano e Bra».Durante il suo primo mandatoc’è stato un notevole mutamentodi rotta rispetto al passato, conla scelta di limitare gli interventi“a pioggia” puntando su pro -gettualità più accurate. Perché è

stata fatta questa scelta?«Le risorse della Fondazione, perquanto ingenti, non sono efficacise frazionate all’estremo. Pertantoè più utile sostenere iniziative inmodo che possano essere cantiera-bili, oppure promuovere iniziativedi tipo sperimentale, attraverso lequali la Fondazione dia un contri-buto di innovazione sociale, e chepossano rappresentare modelli daestendere ad altri territori, da partedei soggetti pubblici che hanno leresponsabilità in tal senso. Unesempio in tale direzione è il pro-getto “Veniamo a trovarvi”, di so -stegno alla domiciliarità per glianziani, sperimentato a Bernezzo,ma replicabile in tutti i territori».Sono dati già divulgati, ma forseè opportuno ricordare, con i nu -meri, cosa la fondazione “Crc”significhi per la provincia di Cu -neo ogni anno. Se non vado er -rato per il 2010 è stato deciso dierogare una cifra maggiore dique lla preventivata...«Le erogazioni 2010 hanno supe-

IL MONREGALESE GUIDO BESSONESoddisfatto per l’elezione, garantisce il suo massimoimpegno in particolare per il Politecnico di Mondovì

A vicepresiedere, con Antonio Degiacomi, la fondazione“Crc” è Guido Bessone, 49 anni, residente a Mon do vì.Un diploma di geometra all’attivo, separato e padre diAlberto, non esita a manifestare grande soddisfazioneriguardo all’elezione, avvenuta all’unanimità. «Data la mia provenienza territoriale, tra le tre aree dicui la Fondazione si occupa in via prioritaria, cuneese,albese e monregalese, sarò chiamato ad agire soprat-tutto sulle questioni relative a quest’ultima, intervenen-do non solo su Mondovì, ma anche sugli altri centri diquesta zona. Tra le mie priorità figurerà il tema del -l’Università. Del resto l’istruzione rappresenta uno deimaggiori àmbiti d’interesse della Fondazione. Il proble-ma sarà trovare le soluzioni adeguate perché il Poli -tecnico di Mondovì rifiorisca. Tra gli altri obiettivi vannoannoverati il welfare e lo sviluppo socioeconomico, conparticolare cura, soprattutto in questa fase di difficoltà,delle fasce sociali più deboli. Ma non saranno trascuratineppure lo sport, la sanità, l’arte e la cultura». e.e.

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10 á 12 maggio 2011 á l’intervista

Le quattropersonalitàchiamate a completareil verticedecisionale

GIACOMO ODDERO:UN IMPEGNOSENZA RISPARMIOGiacomo Oddero fa parte delCda della fondazione “Crc”.Laureato in farmacia, padre di Mariavittoria e Mariacristinae nonno di Isabella, Giacomo e Pietro, risiede ad Alba: «DellaFondazione sono stato presidente dal 1992 al 2005,poi vicepresidente fino al 2011e ora sono stato confermato nelCda. In un’ottica di continuità,desideriamo far crescere il territorio, aiutare gli studenti,salvaguardare il patrimonioartistico e culturale, sviluppareuna sanità di eccellenza e puntare a migliorare il welfaresostenendo le fasce più deboli».

GIOVANNA TEALDI:PRIMA DONNA A ENTRARE NEL CDA Giovanna Tealdi, 68 anni, vivea Cuneo ed è diplomata inragioneria. Moglie di DomenicoCappellino, madre di Davide,Debora e Daniele e nonna diGiacomo, Gabriele, Bianca eMaria, ex deputato, è la primadonna nel Cda. «Sento di rappresentare tutte le donne,ma svolgerò il mio compito nell’interesse dell’intera collettività. Conoscendo benetutta la Granda non avrò unaprecisa area di competenza.Porterò le mie esperienze di parlamentare, imprenditrice,figura attiva nell’assistenzasociale e madre di famiglia».

SILVANO CURETTIPENSA AL RAPPORTOCON LE ASSOCIAZIONISilvano Curetti, 49 anni, è nelCda della Fondazione. Sposatoe padre di Ambra, Leonardo eFilippo, è diplomato geometra.Residente a Mondovì, spiega:«Interverrò in particolare sulleproblematiche dell’area monregalese. Poiché mi occupoda sempre di associazionismo,le mie attenzioni andranno in primo luogo a questo mondo, ma un consigliere deve curare ogni aspetto. Sonomolto soddisfatto dell’incarico,che svolgerò con umiltà cercando di imparare a rapportarmi al meglio conassociazioni, Comuni ed enti».

PIERFRANCO RISOLI:«UN PERCORSODA COMPLETARE»Pierfranco Risoli, 66 anni, è laureato in economia e commercio. Residente a Cuneo, ha visto confermatala propria presenza nel Cda: «Ci impegneremo a portareavanti il percorso già avviato,ossia a rafforzare la struttura per dare alla Fondazione una prassi comportamentaleindividuata in termini autonomi,sulla base degli indirizzi che il Consiglio generale e quello d’amministrazione intendonotrasferire, affinché questa istituzione possa svolgere un ruolo in linea con ciò che il territorio vuole esprimere».

Da sinistra nell’immagine qui sotto:Risoli, Tealdi, il vicepresidenteDegiacomi, il presidente Falco,Curetti, il vicepresidente Bessone e Oddero. La prima riunionedel Consiglio d’amministrazioneappena insediato della fondazione“Cassa di risparmio di Cuneo” si è svolta nel capoluogo provinciale giovedì 5 maggio

Dichiarazioni raccolteda Elena Elia

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rato i 26 milioni di euro, rispetto ai23 previsti, grazie ad alcuni signifi-cativi reincameramenti di contri-buti del passato non utilizzati ealla scelta di attingere un milionedi euro dal fondo di stabilizzazionedelle erogazioni per un’iniziativastraordinaria, il fondo “Impresa -con Ga ran zia” di riassicurazionedei confidi provinciali. Siamo con-sapevoli dell’importanza dellecifre in gioco, e anche del fatto chequeste, di fatto, appartengono allacomunità locale che le ha generatenei decenni: questo ci spinge a unasempre maggiore attenzione nellagestione e nella destinazione dellestesse, inclusa una focalizzazionesul monitoraggio e sulla valutazio-ne degli effetti».La crisi economica globale, cheha intaccato gli utili della gene-ralità delle ban che, come ha in -terferito, se l’ha fatto, con l’o pe -ratività della Fondazione? E qua -li sono le previsioni al riguardo

per l’anno in corso?«Credo che nessuno sia sfuggitoalla crisi finanziaria globale. In par-ticolare ne hanno risentito e conti-nuano a risentirne l’economiareale e l’occupazione. Il sistemaban cario italiano, anche grazie agliinvestitori istituzionali come leFondazioni, ha meglio resistitoall’impatto della crisi, ma sicura-mente ha pagato il suo prezzo econ esso le fondazioni-azioniste.Nel caso della nostra Fondazione,le conseguenze si possono leggerenei dividendi ricevuti dal GruppoUbi e dalla Banca regionale euro-

pea nel corso degli ultimi tre anni:da 38,9 milioni nel 2008, a 28mi lioni nel 2009, fino ai 15 del2010. Per quest’ultimo anno,dunque, i dividendi ricevuti da Ubibanca hanno contribuito perl’8,1% al totale dei ricavi, mentrequelli dalla Bre per il 19,8%, nésono migliori le previsioni per l’an-no in corso».Quali sono i principali progettiche possono contare sul suppor-to della Fondazione?«Nell’ottobre 2010 il Consigliogenerale della fondazione “Crc” haindicato le priorità per il 2011,mettendo al primo posto gli inter-venti per rafforzare la società dellaconoscenza (istruzione, formazio-ne, cultura e arte), destinandovi ol -tre metà del monte erogativo.Seguono gli interventi nell’ambitodella salute, dello sviluppo locale,della solidarietà e della coesioneso ciale. In quest’ultimo ambitosono allo studio “progetti speciali”di contrasto alla crisi economica esociale, con una dotazione di circa

2 milioni di euro».Pensa esista il rischio,che prima o poi, lo Stato“met ta gli occhi” sulpatrimonio delle fonda-zioni bancarie italiane?«Lo Stato, e in particolare

il Ministero dell’economiae delle finanze, seguono da

vicino le attività delle fondazionidi origine bancaria e ne apprezza-no le strategie di intervento, inseri-te nel quadro complessivo delle ri -sorse destinate allo sviluppo socio -economico del Paese, con partico-lare attenzione alle fasce più debolidella popolazione. È quanto stia-mo facendo anche noi sul nostroterritorio e non abbiamo ragione ditemere “invasioni di campo” dachi ci conosce bene e ci rispetta».

Neldelicato campo

della solidarietà e dellacoesione so ciale la fondazione“Crc” in queste settimane ha

allo studio “progetti speciali” di contrasto alla crisi economica e sociale, con una dotazione

di circa 2 milioni di euro.

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Riconoscimentoassegnato a persone

che prestanola loro attività

da almenocinque lustri.

E sabatoprossimo

riceveranno le targhe

della Camera di commercio

La “Stella al merito del lavoro” (foto sopra: i premiati cuneesi del2011) è un’onorificenzaconferita con decreto del Presidente dellaRepubblica che implical’ingresso nella prestigiosaFederazione dei Maestri del lavoro d’Italia

Attilio Casetta

Durante la tradizio-nale cerimonia av -venuta a Torino,alla presenza delle

autorità regionali e locali, trediciresidenti nella provincia di Cu -neo sono stati insigniti della“Stel la al merito del lavoro”. Il riconoscimento è stato asse-gnato a: Mariangela Ballatore diManta (dipendente della “Co me -cart” di Cuneo); ai cuneesi Ales -san dro Biadene (“Michelin” diCuneo) e Maria Margherita Gallo(“Michelin” di Cuneo); a RosannaGiraudo di Beinette (Coldiretti diCuneo); agli al be si Luigi Cor ra do(“Fer rero” di Alba), Giovanni Ga -relli (“Mi ro glio fashion” di Alba),Giovanni Monchiero (“Fer rero”di Alba), Paola Settimo (“Fer re -ro” di Alba); a Guido Mossio diRodello (“Miroglio textile” di Al -ba); a Ubertino Lorenzo Sona diSom mariva del Bosco (“Miro -

appartenenza si irradia anche sulpiano nazionale.Sabato 14 maggio, nel saloned’onore della Camera di commer-cio, è prevista la consegna delletarghe ai nuovi Maestri del lavo-ro della provincia, in una cerimo-nia a cui presenzieranno il presi-dente dell’Ente camerale e diUnion camere nazionale, Fer -ruccio Dardanello, le autorità lo -cali e la console provinciale dellaFederazione dei Mae stri del lavo-ro, Giorgina Del Tufo Giordano.

glio” di Alba); a Franco Testa diBra (“Fer rero” di Alba); a Marian -gela Pa rola di Centallo (“Miche -lin” di Fos sano); a Dio nisio Za -vadlav di San frè (“Italdesign-Giu -giaro” di Mon ca lieri).La “Stella al merito del lavoro”,che comporta il titolo di Mae strodel lavoro e l’ingresso nell’omo-nima Federazione nazionale, èuna gloriosa decorazione con laquale il Presidente della Re -pubblica premia i cittadini italia-ni che si siano distinti duranteun’attività lavorativa dipendentesvolta per almeno 25 anni, nonimporta se in qualità di operaio,impiegato o dirigente. Si tratta di un alto e prestigiosoriconoscimento per aver confor-mato la propria attività al valoreetico del lavoro, inteso come fat-tore di crescita professionale e,insieme, come contributo a quel-la prosperità che dall’impresa di

SONO STATI INSIGNITI IL 1O MAGGIO A TORINO

Tredici cuneesi ora sonoMaestri del lavoro

14 á 12 maggio 2011 á fiori all’occhiello per l’operosità della Granda

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È il primoistituto di creditocooperativod’Italia per numerodi aderenti e il secondoquanto a volumiamministrati

IL 2010 È STATO UN ALTRO ANNO DI BUONA CRESCITA, MALGRADO LA CRISIOltre alla compagine societaria (+5.019 soci in dodici mesi), si rafforzano la solidità della banca(10,2 milioni di utile, 228 milioni di patrimonio netto) e il sostegno al territorio (2,6 miliardi di impieghi)

Due miliardi e 600 milioni di euro di raccolta diretta(+4 per cento rispetto al 2009) e altrettanto di im -pieghi (10% di incremento, la quale a livello nazio-nale si attesta sul 2%): significa che la Bancad’Alba anche nel 2010 ha svolto in pieno il propriocompito, cioè l’essere vicina al l’e conomia del terri-torio per sostenerla specie negli attuali frangenti dicrisi economica. Una crisi che si fa sentire, sebbe-ne meno che in altre parti del Piemonte e della

penisola, e che l’istituto di credito ha contri-buito a tamponare concedendo la moratoriasui mutui a 400 aziende e a oltre cento

famiglie. Nei dodici mesi dell’annoscorso i volumi complessivi ammini-

strati sono stati pari a 6,6 miliardi dieuro, il che pone la Banca d’Alba al se condo

posto nazionale nell’ambito del credito coo-

perativo, dopo la Bcc di Roma. Il patrimonio netto ècresciuto del 5,4% ed è pari a 228 milioni; quello divigilanza si attesta su 311 milioni (+24%).L’utile netto ammonta a 10,2 milioni anche pereffetto della prudenziale politica di accantonamentilegata alla crisi. I clienti al 31 dicembre 2010 erano81.500, serviti da 56 filiali operative nelle provincedi Alessandria, Asti (che, con sei sedi in città e cin-que in provincia e 8.000 soci, ormai fa parte del“cuore” territoriale dell’istituto), Torino, Imperia,Savona e naturalmente Cuneo (gli sportelli operativinelle Langhe e nel Roero sono 28, cioè la metà diquelli complessivi). I dipendenti sono 422. Anche la compagine sociale è in continua crescita:la scorsa settimana i soci erano 36.104 (35.050 al31 dicembre, di cui 5.631 di età inferiore ai 30anni). Nel 2010 sono aumentati di 5.019 unità.

Domenica 15 mag-gio i 36 mila soci(primato nazionaleche fa strabuzzare

gli occhi nell’ambito degli istitutidi credito cooperativo italiani,considerando che al secondo po -sto della classifica c’è Roma) del -la Banca d’Alba sono invitati nel -la capitale delle Langhe «per par-tecipare, contare, decidere». Le esperienze degli anni scorsifan no ritenere che interverrannonon meno di 10.000 persone edè evidente come la “gestione” diuna folla simile non sia affar sem-plice. Ma in Banca d’Alba sannocome muoversi, in questi fran-genti come in quelli inerenti al -l’attività creditizia e in quelliriguardanti un legame con il ter-ritorio che si fa via via più stretto,in netta controtendenza rispettoal trend del sistema bancario che,

invece, si globalizza. La scelta di aggiornarsi in servizi,prodotti e strumenti, restandoperò ben ancorata alla terra chele ha dato origine, allorché in an -ticipo sui tempi le Casse rurali diDiano d’Alba, Grinzane Cavour eVezza d’Alba decisero di fonder-si, ripaga la Banca d’Alba. Lo di -mostrano i numeri del bilancio edella composizione societaria,sui quali ci soffermiamo a parte.L’effetto collaterale di questo

successo è appunto l’incredibilepartecipazione all’assemblea an -nuale du rante la quale viene pre-sentato il bilancio e si decidonola destinazione dell’utile di eser-cizio, la distribuzione del divi-dendo e le politiche di remunera-zione ai sensi della normativa divigilanza. Per il 2011 l’ordinedel giorno prevede pure l’appro-vazione di alcune rilevanti modi-fiche statutarie, sollecitate a tuttoil sistema dalla Banca d’Ita lia.

INOLTRE SARÀ INAUGURATA LA NUOVA SEDE

Banca d’Alba: domenica36.000 soci in assemblea

Da sinistra: FeliceCerruti, presidente dellaBanca d’Alba, Riccardo

Corino, direttore generaledell’istituto di creditocooperativo, e MarioMusso, vicedirettore.Con l’architetto Luca

Deabate (curatore con lafiglia Marina del recupero

e del restauro dell’edificio di via Cavourscelto dalla Banca d’Alba

come propria sede)hanno tenuto

la conferenza stampaindetta per presentare i dati del bilancio 2010,l’assemblea sociale del15 maggio e l’iniziativa

relativa al dipinto di Tiziano Vecellio

Lorenzo Vallese

16 á 12 maggio 2011 á le radici che danno buoni frutti

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Finanziando il recupero del “Martirio di SanLorenzo” di Tiziano, si dà nuova vita a un capolavoro dell’arte italiana e si offrealla città un eccezionale richiamo turistico

IL DIPINTO ESPOSTO FINO AD AGOSTOPoi il restauro: a marzo 2012 tornerà e saràvisibile per nove mesi. Quindi il rientro a Venezia

“Il martirio di San Lorenzo” è un’opera imponente (misura5 metri d’altezza per 2,80 di larghezza) realizzata daTiziano Vecellio su commissione. Per terminare di dipinger-la impiegò oltre dieci anni. La Banca d’Alba si è accordatacon la Congregazione dei Gesuiti (che custodisce il capola-voro nella chiesa di Santa Maria Assunta, nel sestiere diCannaregio, a Venezia, dove esso tornerà all’inizio del2013) per finanziare il restauro, curato dal noto laboratorio“Nicola” di Aramengo (Asti). Sino al 31 agosto, ma in par-ticolare nei tre fine settimana del 21-22 maggio, 28-29maggio e 4-5 giugno, l’opera potrà essere ammirata pressola sede della Banca d’Alba, in via Cavour. Poi, per circa set -te mesi, sarà restaurata. Da marzo a dicembre 2012 saràpossibile godere della sua vista di nuovo ad Alba. Quindirientrerà definitivamente nella città lagunare.

lazzo “Banca d’Alba”, la sede del-l’istituto di credito che il presi-dente Felice Cerruti definisceanche come un “fatto compiuto”il quale farà sì che le radici dellaBcc langarola e roerina non sianomai strappate dalla città in cuihanno attecchito fin dall’inizio.Progettato dagli architetti Luca eMarina Deabate, il recupero e ilrestauro dell’edificio acquistatonel 2005 ha comportato cinqueanni e mezzo di impegno, di cui

Ma al momento istituzionale co -me sempre sarà affiancata lafesta, con un ricco buffet, la pre-miazione dei neolaureati chehan no imperniato le tesi sullabanca e del socio più giovane,l’estrazione a sorte di cinquantatelevisori lcd da 32 pollici e ilconsueto omaggio a sorpresa pertutti gli intervenuti.L’appuntamento muta sede pro-prio per la partecipazione previ-sta, onde favorire afflusso edeflusso: il ritrovo per i soci è alle9, documenti alla mano, in piaz-za Medford e piazza Adolfo Sarti,tra il Tribunale e il palazzo dellemostre e dei congressi, sotto unagigantesca tensostruttura. I lavo-ri inizieranno alle 9,30.L’assemblea del 2011, almenonella parte mattutina, quindi sarà“riservata”, senza rendez-vousaperti alla cittadinanza comeavveniva negli anni scorsi.Ma nel pomeriggio si aprirà a tut -ti gli albesi e ai non soci, perché èprevista l’inaugurazione del pa -

gli ultimi due e mezzo di cantiereeffettivo, con una spesa di circa17 milioni di euro che ha conse-gnato alla banca un immobile diproprietà sì prestigioso, eleganteed efficiente, ma anche sobrio(sono stati riutilizzati gli arredidella sede precedente in corsoLanghe, che era in affitto).Le economie ottenute dalla con-cretizzazione di questo progettoserviranno a finanziare un’im-presa culturale di respiro altempo stesso nazionale e locale:il re stauro del “Martirio di SanLo renzo” di Tiziano già visibileper gli albesi, ma che da marzo adicembre 2012 costituirà un’at-trattiva importante per migliaiadi visitatori e che, al rientro sottole torri medievali dal laboratorioche lo riporterà all’originariosplen dore, sarà ac colto ad Alba,tra gli altri, dal ministro Gian -carlo Galan e dal governatoreLuca Zaia. Per ché le due princi-pali autorità politiche venete?Semplice: il dipinto arriva da Ve -nezia e, alla scadenza del “presti-to” da parte dei Gesuiti, a cui ap -partiene, rientrerà in laguna.Mecenatismo, amore per l’arte esenso civico sono gli ingredientiche danno un ulteriore qualcosain più alla Banca d’Alba.Prima del taglio del nastro, previ-sto alle 16, si provvederà a cele-brare i 150 anni dell’unità d’I ta -lia con la sfilata, annunciata alle15, della fanfara della brigataalpina “Taurinense”, a confermadel le game con il territorio, ilqua le per decenni ha dato linfavitale al corpo delle “penne ne -re”, e anche con l’attualità, poi-ché l’intera “Taurinense” dal -l’aprile all’ottobre 2010 è stataschierata in Afghanistan e si èdistinta sia in efficienza militare,sia soprattutto in umanità.

12 maggio 2011 Ü 17

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A Cuneo il progetto “Maggio, mese con e per i bambini” (che comprende anche l’iniziativa“Famiglia sei Granda”) è nato,spiega l’assessore comunaleai servizi socio-educativi, ErioAmbrosino, al fine di rafforzare il rapporto della Città con i più piccoli e vuole essere un modo per fare del capoluogo provincialeun luogo sempre più sostenibiledai bambini e dalle bambine

Il 15 maggio sette centridella Granda mobilitati per il nucleo della società

UNA GIORNATAPER LA FAMIGLIAIMPERDIBILE

Fabrizio Pepino

no a parole. Ma questo è tutto unaltro discorso.Come già detto, «sono state leNazioni Unite, nel 1994, a sce-gliere di dedicare ogni anno que-sta data alla famiglia», spieganoPaola e Francesco Loffredo, pre-sidenti del Forum delle associa-zioni familiari della provincia diCuneo. «Proprio la ConvenzioneOnu sui diritti del bambino,infatti, definisce la famiglia come“il fondamentale gruppo socialee l’ambiente naturale per lo svi-luppo e il benessere di tutti i suoimembri, in particolare i bambi-ni”. Il 15 maggio, quindi, saràun’occasione per incontrarsi trafamiglie e fare festa insieme, perdare un messaggio di speranza etestimoniare, con la propria pre-

senza, la consapevolezza di esse-re ricchezza, storia e futuro ditutti, come ha affermato il presi-dente della Repubblica, GiorgioNapolitano: “La famiglia è unastraordinaria risorsa per l’interacollettività, è fondamento inso-stituibile per lo sviluppo e il pro-gresso di una società aperta esolidale”».Il primo dato interessante del-l’iniziativa di domenica prossimaè stata la capacità degli ideatori diraccogliere un numero enormedi collaboratori (si contano ben47 associazioni), nella speranzache i tanti attori siano di buonauspicio per la piena riuscitadella manifestazione. Se il merito principale di taleampia partecipazione a livello

“Siamo aperti atutte le fami-glie”. Potrebbeessere lo slogan

di “Famiglia sei Granda”, la primagrande giornata dedicata allafamiglia, in programma in con-temporanea in sette città dellaprovincia di Cuneo domenicaprossima, 15 maggio, in occasio-ne della Giornata internazionaledella famiglia indetta dall’Onu. Provocazione per provocazione,con la speranza di ottenere alme-no lo stesso effetto mediatico sca-turito, nelle settimane passate,dalla campagna pubblicitariadella svedese “Ikea”, prontamen-te cavalcato dalla piemontesissi-ma “Eataly” di Oscar Farinetti. Tuttavia, mentre il dibattito sucosa si intende oggi quando sipronuncia la parola “famiglia” èdi forte attualità non soltanto alivello mediatico, ma soprattuttopolitico-istituzionale (basti pen-sare al fatto che l’Unione europeaha cominciato già da tempo il pro-cesso di ridefinizione del signifi-cato della parola “famiglia”), nonsi può certo dire che i “poteriforti” stiano dimostrando, neifatti, la medesima sensibilitàverso l’argomento che rivendica-

18 á 12 maggio 2011 á mancano Alba e Saluzzo, però...

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organizzativo va riconosciuto alForum delle associazioni familia-ri della provincia di Cuneo (chegià di suo raggruppa circa venti-cinque associazioni, dalle Aclialla Coldiretti), il quale, dopoaver lanciato l’idea l’anno scorso,ha svolto in questi mesi una cer-tosina azione di collante tra i pro-motori, tuttavia va sottolineatocome nella maggior parte dellecittà che hanno organizzatol’evento si sia innescata una vir-tuosa sinergia tra i vari Uffici dio-cesani della famiglia e le Am -ministrazioni comunali.In secondo luogo, spiace unpoco, nello scorrere l’elenco del -le sette città della provincia chehanno aderito a “Famiglia seiGranda”, non leggere i nomi diAlba e Saluzzo, le uniche assentifra le “sette sorelle”. Ma chi scrive è convinto che saràil successo della prima edizionedell’iniziativa a decidere il coin-volgimento di albesi e saluzzesiper il prossimo anno, perché inuna famiglia la porta resta sem-pre aperta a chi vuole entrare!Nel corso della riuscita conferen-za stampa di venerdì scorso,indetta presso il salone d’onoredel municipio di Cuneo, l’asses-sore di casa, Erio Ambrosino, hasottolineato come, cogliendol’occasione offerta da “Famiglia

sei Granda”, l’Amministrazionecivica del capoluogo abbia decisodi convogliare nel mese di mag-gio tutte le iniziative cittadineche avessero come filo condutto-re il tema familiare, sotto il titolodi “Maggio, mese con e per i bam-bini”. Un’ottima idea di ottimiz-zazione e di valorizzazione deglisforzi messi in campo da attoridiversi, a dimostrazione del fattoche a volte basta un coordina-mento efficace e condiviso a far sìche iniziative differenti si aiutinoa vicenda, anziché ostacolarsi. Come accade tra i componenti diuna normale famiglia.Per concludere, dedichiamoancora un cenno alle tante realtàlocali che hanno risposto conentusiasmo alla proposta: daiclown di “Côni Vip” ai Vigili delfuoco, dal Centro sportivo italia-no alla società Cuneo Pedonarugby, dal liceo artistico “EgoBianchi” di Cuneo al Salone dellibro per ragazzi di Bra, dal“Melarancio” a “La Chambrad’Oc”, dalla “Fabbrica dei suoni”all’associazione “33 giri”, dalmago Zapotek al regista CarloTedeschi, dall’Associazione scac-chistica cuneese alla “Pulce d’ac-qua”, dal Parco fluviale Gesso eStura a tante compagnie teatrali,formazioni musicali, gruppi foto-grafici, laboratori di lettura, ecc.

TUTTI GLI APPUNTAMENTI CITTÀ PER CITTÀDal capoluogo ad altre sei località della provincia, sonomolte le occasioni di divertimento e riflessione offerte

Cuneo (piazza Galimberti e corso Nizza), dalle 14,30 alle 20,30: Messa(ore 19), giochi, musica, risate, magia, sport, stand informativi, attrazionie... merenda! Fossano piazza Castello), dalle 14,30 alle 18: “Famigliasei... arte, casa, dinamica, musica, solidale, unica”; spazio famiglia con ifotografi di Fossano; Messa (ore 18,30). Busca (casa “Francotto”), venerdì13 maggio, ore 20,40: “Do-re-mi-fa-mi glia”: incontro in musica tra fami-glie e amministratori locali. Mondovì (casa di spiritualità-santuario diVicoforte), dalle 10,30 alle 17: Messa (ore 11,15), pranzo, teatro dei burat-tini, spettacolo musicale e... merenda! Bra (Salone del libro per ragazzi),dalle 10 alle 17: “La famiglia... al Salone del libro per ragazzi: animazione,laboratori, festa degli aquiloni, spettacolo multietnico. Savigliano (piazzadel Popolo), dalle 15,30 alle 18,30: presentazione delle Consulte cittadine:solidarietà, giovanile, anziani e famiglia. Dronero (parrocchia Santi Andreae Ponzio e bocciofila), alle 11 e dalle 15: Messa (ore 11), teatro per bam-bini e... merenda!

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Scuola equivale a cultu-ra non solo letteraria oscientifica, ma anche divita. Ben lo sanno gli

alunni della scuola media stataleunificata “Piumati-Craveri-DallaChiesa” di Bra che anche que-st’anno, al pari di tante altrescuole, hanno partecipato a unabella iniziativa di volontariatoaderendo al progetto “FormicA -mica”. L’esperienza del Ban coalimentare ha avvicinato i ragaz-zi alle problematiche della pover-

tà e del lo spreco, accrescendo inloro il sen so di re spon sabilitàver so se stessi e gli altri.L’istituto scolastico si è organiz-zato per raccogliere gli alimentimettendo in sieme circa 290 chi-logrammi di derrate, pronte peres sere distribuite a persone e fa -miglie bisognose.In seguito una nutrita rappresen-tanza di allievi della scuola me -dia braidese si è recata presso imaggiori centri provinciali per laraccolta dei prodotti: quelli del

Gli allievi della scuola media“Piumati-Craveri-Dalla Chiesa”di Bra non si sono fermati alla sola colletta alimentare

LA CULTURADEL DONO Matteo Gandolfo

20 á 12 maggio 2011 á “FormicAmica” ha colpito ancora!

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plesso di via Brizio sono andati aimagazzini di località Macellai,mentre quelli della sede di viaBarbacana hanno visitato il ca -pannone del Banco alimentareper il Piemonte e Valle d’Ao staoperativo a Fossano. Guidati dalle spiegazioni dei vo -lontari, i giovanissimi si sonomessi al lavoro. I ragazzi sono stati divisi in tregruppi. Il primo aveva il compito

di aprire gli scatoloni arrivati neimagazzini dalle varie raccolte at -tuate sul territorio e suddivider-ne il contenuto in ba se alla tipo-logia e all’integrità del prodottoconfezionato. Sono stati cosìcreati tanti mucchi quanti erano itipi di cibo (pasta, bi scot ti, zuc-chero, farina, passate di pomodo-ro, legumi, dolciumi e altro, peradulti e bambini). Il secondo team ri poneva gli ali-menti dello stesso tipo all’inter-no delle scatole etichettate in

Capire l’importanza della gratui-tà e il valore dell’impegno è fon-damentale per i giovani, che so -no gli adulti di domani. Come epilogo dell’importanteesperienza riportiamo il com-mento di Annalisa Bai lo dellaclasse III C: «È stato bellissimolavorare con i miei compagni peraiutare persone bisognose. Inqueste occasioni il cuore si riem-pie di emozioni meraviglioseche, solo con le parole, non si rie-scono a descrivere».

precedenza. Il terzo provvedevaa chiudere le scatole che, unavolta colmate, ve nivano caricatesui furgoni. A metà pomeriggio, dopo unadeliziosa merenda, gli studenti sisono rimessi all’opera con entu-siasmo. Infine, dopo la foto-ricor-do, hanno ricevuto in o mag gioun quaderno del progetto “For -micA mi ca” e una confezione dicioccolato.

Gli allievi della scuolamedia “Piumati-Craveri-Dalla Chiesa”di Bra hanno presoparte a un’iniziativa di volontariato aderendo al progetto“FormicAmica”: dopo aver contribuitoall’annuale collettaalimentare, divisi in tre gruppi, hannopreparato i pacchi di cibo da distribuire a persone e famigliebisognose

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22 á 12 maggio 2011 á al servizio del territorio

La casa di curae riabilitazione

ha avviatoun progetto dimiglioramento

IL PRANZO SOCIALE DEI SOCI DELLA “PESCASPORTIVI ALBESI”L’appuntamento annuale si è svolto al lago San Biagio alle porte della capitale delle Langhe

Com’è consuetudine, anche quest’anno i soci, gli amici e i sim-patizzanti dell’associazione “Pescaspor tivi albesi” si sono tro-

vati al lago San Biagio per il pranzo sociale.Un gruppo davvero numeroso di amici ha potuto godere di unameravigliosa giornata, sia per il bel tempo che per la giovialità ela carica di simpatia che si è venuta a creare. La giornata è stata di forte aggregazione, con incontri piacevoli ela nascita di nuove amicizie.Gli organizzatori ringraziano per la loro significativa presenza l’as-sessore regionale allo sport, Alberto Cirio, l’assessore comunale

Mario Rosa

SABATO 14 CONVEGNO SU

A Rodello “La potenzia i suoi

Sabato 14 maggio pressola casa di cura “La resi-denza” di Rodello d’Albasi svolgerà il convegno

dal titolo “Cervello e mente”, dedi-cato allo studio funzionale e allariabilitazione neuropsicologica inpazienti affetti da ictus cerebrale.Vi parteciperanno importanti equalificati esperti del settore.L’elenco dei relatori comprende:Giovanni Asteggiano, direttore delservizio di neurologia dell’Asl Cn2di Alba-Bra; Nicoletta Beschin,neu ropsicologa del Dipartimentoriabilitazione dell’ospedale di No -vara; Sergio Della Sala, docente di

neuroscienze cognitive all’Uni ver -sità di Edimburgo (Scozia); CarloMiniussi, del Dipartimento discienze biomediche e biotecnologi-che dell’Università di Brescia; Ro -dolfo Schizzi e Riccardo Pado lec -chia, del Servizio di neuroradiolo-

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Il vescovo di Alba, mons. Giacomo Lanzetti (foto sotto) ha impresso un nuovo impulso alla casa di cura di Rodello che si è tradotto anche

nella proposta di nuovi servizi, sulla scia delle attenzioni e della qualitàdelle cure che da sempre contraddistinguono la missione de

“La residenza”, nella continuità di don Mario e don Cesare Battaglino

albese allo sport, Olindo Cervella, Emanuele Bolla, il presidentedella Fipsas, Sezione di Cuneo, Giovanni Boldrin, e tutte le altreautorità presenti. Da queste colonne è altresì doveroso un pubbli-co ringraziamento a tutti quelli che, con grande generosità, hannoportato in omaggio doni per la simpatica lotteria dell’associazioneeffettuata alla fine del pranzo. Orsola Bonino, della “Pescaspor tivialbesi”, dà l’arrivederci al prossimo anno, «sperando di essereancora più numerosi!».

“CERVELLO E MENTE”

residenza” validi servizi

gia dell’ospedale “Sacra Corona”di Pietra Ligure (Sa vona); Luca Ser -vetto, responsabile medico de “Laresidenza”; Mario Vignolo, fisiatrapresso “La residenza”; Laura Zu -nino, neuropsicologa presso “Laresidenza”.Da gennaio il nuovo vescovo diAlba, mons. Gia como Lan zet ti, ha

voluto da re unnuovo im pulso

alla strut tura(soggiorno

per anziani e casa di riabilitazio-ne). In questo contesto “La resi-denza”, nell’ambito della riabilita-zione supportata dalla grande tra-dizione scientifica, si apre a ul te -riori possibilità: attività ambulato-riale per visite mediche, ambulato-rio per ecografie e trattamenti fisio-terapici accessibili a privati.Parte della casa di cura sarà inoltreriservata ai ricoveri riabilitativi pri-vati e/o convenzionati con assicu-razioni. Nel progetto di migliora-mento si è inserita la figura di unaneuropsicologa, con una borsa distudio resa possibile dal sostegnodella fondazione “Elena e Ga -briella Miroglio” Onlus di Alba.Tali iniziative sono una rispostaimportante alle esigenze dellepersone del territorio che pos-sono trovare quelle attenzio-ni e la qualità delle cure cheda quarant’anni contraddi-stinguono “La residenza”.

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Sabato e domenica al centrodelle manifestazioni ci sarà il carro votivo costruito giusto cento anni fa da Giuseppe Rosso

CARAGLIO ONORAIL CULTODI SAN MAGNO

Oltre alle innumere-voli iniziative orga-nizzate per festeg-giare i 150 anni del -

l’unità d’Italia, il 2011 è ricco dialtre interessanti ricorrenze chehanno come teatro qualche ango-lo della Granda. Una di queste verrà celebrata sa -bato 14 e domenica 15 maggio aCaraglio, quando tutto il paesesa rà vestito a festa per il centena-rio della costruzione del carro vo -tivo in onore di San Magno. Le iniziative si sarebbero dovutesvolgere la seconda domenicadopo Pasqua, ma per evitaresovrapposizioni con la grandeadunata nazionale degli alpini diTorino si è deciso di rinviare iltutto al prossimo fine settimana. Una tradizione che si rinnova,quell a della sfilata dei carri di SanMa gno per le vie del capoluogodel la Valle Grana, ma che que-st’anno avrà un sapore particola-re. Cento anni fa, infatti, durantei rigori dell’inverno, GiuseppeRos so, nel suo podere del “Va -set”, ultimò i lavori per la costru-zione di un carro di legno. La realizzazione era di tale bel-lezza artistica che la Compagniadi San Magno di Caraglio nel1915 l’acquistò per 300 lire, fa -cendone l’elemento portante del -la tradizionale sfilata. «Si è pensato di solennizzare lafesta con iniziative per ricordare

l’evento», spiegano dalla Com -pagnia. «Una di queste, forse lapiù caratteristica, è quella di ra -dunare a Caraglio i carri dedicatia San Magno ancora esistenti neipae si limitrofi per esporli con laloro storia nell’ex chiesa di SanPao lo e farli sfilare per le vie delpaese con il nostro storico carro». Stiamo parlando, dunque, di unevento che affonda le radici nelvec chio mondo rurale, legato allaterra, con i suoi ritmi e le sue di -na miche. Un universo che rap-presenta uno stile di vita per mol -ti lontano nel tempo, ma cheinvece è fondante per leco munità cuneesi. Al culto di San Magnoè collegata tutta la fe -sta. È una devozionea metà tra storia e leg-genda.

C’è chi vorrebbe la sua venera-zione portata in zona dai monacibenedettini e c’è chi, invece, èattratto dalla storia di quel milita-re della legione Tebea giustiziatoe poi sepolto laddove oggi sorgeil santuario a lui dedicato, a Ca -stelmagno. Appassionato e attento studiosodella festa è Mauro Rosso che,negli an ni, ha raccolto innumere-voli memorie: «Già in un decretodel 1773 a firma del delegatoBrignone di Costigliole veniva

ordinato allaparroc-

chia

Sotto: Giuseppe Rosso,costruttore del carro

votivo. Accanto al titolo e nella seconda foto

da sinistra: particolari del prezioso carro. Nell’immagine qui

accanto: la processione di San Magno per le vie

di Caraglio nel 1966. In alto a destra: la festa

caragliese del 2006, quando avvenne il primo

contatto “ufficiale” tra discendenti francesi

e italiani di GiuseppeRosso. Nella foto a destra:

l’incontro del 2007 inGuascogna tra i pronipotidel realizzatore del carro

Paolo Ragazzo

L’operaè pregevole non solo

dal punto di vista estetico,ma costruita a regola d’arte,ancora integra e ottimamente

conservata. La presenza dei discendenti francesi

di Giuseppe Rosso renderàinternazionale

l’evento.

24 á 12 maggio 2011 á il richiamo irresistibile della tradizione

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di Caraglio di celebrare tale ricor-renza il 19 agosto nella chiesa diSan Giovanni, dove esistono lereliquie del Santo», spiega a“IDEA”. «Questo decreto, però,provocò una disputa con i frazio-nisti di Vallera, i quali pretende-vano anche loro di celebrare intale data la festa alla loro cappel-la». Per risolvere la disputa fucostretto a intervenire lo stessoarcivescovo Cajetano della Dio -cesi di Torino, da cui dipendevaCaraglio, imponendo una solafesta in onore del Santo. Si sarebbe tenuta la domenicapiù vicina al 19 agosto, o il gior-no stesso se do menica, e solonella chiesa di Santa Maria Mag -giore. L’indicazione è stata man-tenuta fino agli anni Cinquanta.Poi il cam bio. Don Beltramo sulbollettino parrocchiale del mag-

gio 1958 motiva così la variazio-ne: «Domenica 20 la Compagniadi San Magno ha celebrato l’an-nuale festa del Patrono celeste. Èuna festa antichissima, con pochianni di interruzione negli anni diguerra. Un tempo si teneva nelmese di agosto, e poi, per evitaredanni al bue grasso nella caldastagione, la si fissò nei mesi dipiù mite temperatura».La festa ogni anno è organizzata,come detto, dalla Compagnia diSan Magno e, in particolare, da“priore”, “vicepriore” e “massa-ro” che la compongono.L’attuale “priore” della Com -pagnia, ossia colui che la guidaper dodici mesi, è Marco Musso,il quale afferma soddisfatto: «Perun’edizione così particolare ab -biamo deciso di rifare la bandieraufficiale del gruppo. Quella uffi-

ciale risaliva al 1914 e ormai eratroppo logora e inutilizzabile». Ma veniamo al programma delladue giorni, alla cui organizzazio-ne contribuiscono numerosi e -ser cizi commerciali, la Banca diCaraglio e della Riviera dei fiori ela Confagricoltura di Cuneo.Sabato prossimo, alle 15, si ini-zierà con l’apertura, nell’ex chie-sa di San Paolo, della mostra deicarri votivi provenienti da Roc -cavione, Spinetta, San Benigno eSan Pietro del Gallo. Il clou della manifestazione, pe -rò, è in programma domenica 15quando, dopo la solenne Messain San Giovanni, alle 9,30, i carrisfileranno in via Matteotti e viaRoma, accompagnati dalla Bandamusicale di Caraglio fino in piaz-za Cavour. Qui “Macio” Dalmasso interpre-

terà la tradizionale “parlata”, spi-ritoso e goliardico racconto sullaCompagnia di San Magno. A rendere internazionale l’even-to sarà la presenza di una delega-zione di discendenti francesi diGiuseppe Rosso, che dal 2005quasi ogni anno giungono a Ca -raglio per partecipare alla festa.Nel 2007 la Compagnia ha por-tato il carro in Guascogna e l’oc-casione aveva permesso di allac-ciare i rapporti con l’associazione“Les amis italo-gascons”, la qualecerca di tener viva la cultura ita-liana tra i discendenti degli immi-grati in quella parte di Francia.

QUEL CONTADINO GIRAMONDODal paese natio ad Argentina e Francia

Giuseppe Rosso, l’artefice del carro, nasce a Caraglioil 22 aprile 1873. A fine anni ’90 si trasferisce in Ar -gentina, dedicandosi all’attività di contadino fino aquando una terribile carestia lo costringe a tornare inI talia. Nel 1900 si sposa con Maria Elisabetta Ghi bau -do dalla quale ha dieci figli. In questo periodo lavoraco me mezzadro nel podere “Vaset”, località che lo“mar chierà” come “Rosso del Vaset”. Nel l’inverno1910-1911 decide di costruire un carro agricolo ab -bel lito con sculture floreali e animali. Nel 1915 laCompagnia di San Magno di Caraglio lo acquista per300 lire. Nel 1922 Giuseppe parte per la Francia con8 figli e, dopo anni di fatica, si stabilisce nei pressi diAuch in Guascogna. Al lavoro nei campi alterna l’atti-vità di falegname. Muore nel 1950 a Boucagnères.

12 maggio 2011 Ü 25

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759.7001.074.26513.43414.238 964.3281.346.75214.529,0786 101.293.32674,46Anno 2006

LE VARIAZIONI REGISTRATE METTENDO A CONFRONTO I FRUTTI DELLE VENDEMMIE DAL 2006 A QUELLA DELL’ANNO SCORSO

808.8341.136.84213.05214.110 971.1391.356.33814.629,4619 107.844.56477,90Anno 2007786.7451.106.08213.37513.769 955.8911.334.88114.393,9401 104.899.57973,62Anno 2008797.9721.123.17413.08613.642 954.6161.333.06614.377,5583 106.396.26675,03Anno 2009

843.0071.178.92113.15413.645 958.8401.339.24714.438,7583 112.480.485112.480.48574,05Anno 2010

26 á 12 maggio 2011 á la nostra vitivinicoltura allo specchio

L’ente camerale cunee-se ha presentato, alristorante “La casca-ta” di Verduno, il qua-

rantaduesimo Albo vigneti, rela-tivo alla vendemmia 2010.L’appuntamento, con autorità,produttori e operatori del setto-re, ha concluso il ciclo di pubbli-cità dei dati che la riforma del -l’Organizzazione comune delmer cato vinicolo e il decreto legi-slativo numero 61 del l’8 aprile2010 hanno modificato, connovità di rilievo nella ge stionedel le denominazioni di origine edi controllo della filiera. Dal 31 gennaio l’Albo vigneti èincorporato nel fascicolo azien-dale, curato dalla Regione attra-verso i Centri di assistenza tecni-ca. I cambiamenti, anche se nonancora definiti nei dettagli, ri -guardano anche le Commis sio nidi degustazione che, a determi-nate condizioni, potrebbero re -

stare alla gestione camerale.Dunque a Verduno l’atmosferaera festosa, ma non priva di qual-che rammarico e di una vena dimalinconia, sul filo dei ricordi.La copertina della pubblicazionerende omaggio ai 150 anni del-l’unità d’Italia e al lavoro dei vi -gnaioli che, partendo dalla dami-giana, storico contenitore “d’an-tan”, si sono evoluti portando lanostra viticoltura verso l’attualegrandezza con vini di pregio rico-

nosciuti a livello internazionale.La prima pagina dell’Albo è dedi-cata al Museo del vino-WiMu diBarolo che sta diventando unpunto fermo per la valorizzazio-ne della tradizione e del territo-rio delle Langhe. «Sappiamo bene che non ci si puòfermare a una tradizione presti-giosa, ma occorre affrontare condeterminazione le provocazionie gli spunti innovativi dell’oggi»,ha precisato il presidente came-rale Ferruccio Darda nello. «I pro-duttori sono consapevoli che,proprio grazie alla professionali-tà, sono riusciti a tamponare leconseguenze ne gative della crisi.Ora sembrano aprirsi prometten-

L’Albo vigneti 2010 evidenzia, in Granda,una produzione record. Dardanello: «Il vinomiglior ambasciatore per il nostro turismo»

Nella foto in alto, da sinistra: Marcello

Gatto, presidente provinciale Coldiretti;

Alfonso Brero, sindaco di Verduno; FerruccioDardanello, presidente

della Camera di commercio di Cuneo

e di Unioncamere nazionale; Claudio

Sacchetto, assessoreregionale all’agricoltura;

Gianna Gancia, presidente della

Provincia di Cuneo; PietroRatti, presidente

del Consorzio di tuteladei grandi vini albesi

Lorenzo Vallese

112 MILIONIDI MESSAGGIDI QUALITÀ

Produzioneottenuta(ettolitri)

Produzioneottenuta(quintali)

Numeroricevuterilasciate

Unitàiscritte

Produzionemassima(ettolitri)

Produzionemassima (quintali)

Superficie(ettari)

Numerobottiglieprodotte

Resa quintali/ettaroVINI DOC-DOCG

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ti prospettive, delineate con chia-rezza nel corso del recente “Vini -taly”. Il mercato sta fornendo ri -sposte positive. I nostri vini piac-ciono in Italia e all’estero, sonouna colonna portante dell’econo-mia locale e i migliori messaggeridella politica turistica legata alterritorio».L’annata 2010 ha stabilito unnuovo record assoluto per quan-to riguarda i vini Doc e Docg, conoltre 112 milioni di bottiglie, su -periore di circa 5 milioni al pre-cedente primato, del 2007.Inoltre le condizioni climatichenon hanno impedito il raggiungi-mento di un livello qualitativo mi -gliore. La superficie iscritta aglialbi è stata di 14.438 ettari, pariall’86% dell’esistente, con unincremento di 60 ettari rispettoal 2009 dovuto quasi solo al Ba -rolo e al Roero Arneis. Il trend di crescita, nelle 4.900aziende del comparto, ha riguar-dato soprattutto l’Asti e il Mo -scato d’Asti con circa 5 milioni dibottiglie in più nei confrontidell’anno precedente e un totaledi 44 milioni. Il Barolo è arrivatoa 12 milioni di bottiglie. Il Roero Arneis ha superato lozoc colo dei 5 milioni, mentre il

Dol cetto di Dogliani l’ha sfiorato.A Verduno è stato tracciato an -che il consuntivo delle attività dicontrollo svolte dalle undiciCom missioni di degustazione at -tive in provincia. Il loro lavoro siè concretizzato nell’analisi di7.459 campioni, in 400 riunio-ni. Di conseguenza la produzio-ne degustata ha raggiunto il mi -lione e 89.398 ettolitri, con e -sito positivo per 1.081.870.A supporto dell’immagine deino stri vini, nell’obiettivo dellaconferma degli spazi acquisiti edel l’acquisizione di nuovi merca-ti per il prodotto a denominazio-ne d’origine, il Ceam (Centro e -stero Alpi del mare), presente inambito camerale, in collabora-zione con il Ceip (Centro esteroper l’internazionalizzazione delPiemonte), ha curato la parteci-pazione di oltre cento aziendedel la Granda al Vinitaly, la pre-sentazione di Barolo e Bar ba -resco a Roma, oltre alla presenzaal “Cibus” di Parma e ad altre ini-ziative quali gli incontri con ope-ratori commerciali in Ci na, Sud -africa, India, Hong Kong e Sin -gapore, non trascurando le gran-di fiere internazionali di settore.

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1.5282.3512427 1.658,792.551,9923,19994.283,6157685,7315

1.743,47461.886,9020

3,306011,58005,6255

203.739107,85329.859439.8121.959321.271,18428.361,57 43.981.233103,3931.84646.83264238.400,9654.858,52 4.246.13974,3790.386129.1221.987122.043,22174.347,46 12.051.41983,3489.891132.1931.232105.666,51150.952,16 11.985.49774,05

1772536208,28297,54 23.64778,532463528810,601.158,00 32.83644,831081547354,41506,30 14.34174,052443497398,29568,98 32.58760,39

66.45794.9391.47296.817,86138.311,24 8.860.98871,402.0862.980963.494,224.991,75 278.17057,319.01612.88014515.858,7722.655,39 1.202.12462,64

36.94652.78048551.592,2673.703,23 4.926.17766,063.0984.556814.131,755.902,50 413.09461,75

13.95819.9403028.892,4012.703,43 1.861.080106,265.5277.8951645.348,737.641,04 736.90883,37

12.71718.16733120.218,9128.884,16 1.695.57085,3414.72621.0384255.710,808.158,29 1.963.51771,448.15711.6533519.832,7514.046,78 1.057.61191,462.2783.2551304.011,725.731,03 303.79373,05

16.59323.7056388.592,7712.275,39 2.212.46372,9911.26616.09535315.208,9421.727,05 1.502.17070,8130.80644.00879442.793,2461.133,20 4.107.42979,36

60386210207,52296,45 80.44686,3993133371,19101,70 12.36779,72

7.74811.0682735.134,307.334,71 1.033.02383,25

1.878Asti420Barbaresco

2.402Barbera d’Alba948Barolo

7Cisterna d’Asti22Colline saluzzesi Rosso11Colline saluzzesi Pelaverga12 6,3220Colline saluzzesi Quagliano

2.006 1.536,7915Dolcetto d’Alba96 71,3107Dolcetto delle Langhe monregalesi

169 283,1924Dolcetto di Diano d’Alba589 921,2904Dolcetto di Dogliani81 84,3214Dolcetto di Dogliani superiore

224 115,4857Langhe Arneis136 69,4640Langhe Bianco466 288,8416Langhe Chardonnay208 81,5829Langhe Dolcetto409 140,4678Langhe Favorita192 63,6781Langhe Freisa324 136,3932Langhe Nebbiolo348 217,2705Langhe rosso

1.091 679,2578Nebbiolo d’Alba4 2,6950Piemonte2 1,1300Piemonte Albarossa

174 61,1226Piemonte Barbera

Produzioneottenuta(ettolitri)

Produzioneottenuta(quintali)

Numeroricevuterilasciate

Unitàiscritte

Produzionemassima(ettolitri)

Produzionemassima (quintali)

Superficie(ettari)

Numerobottiglieprodotte

Resa quintali/ettaro

IL RIEPILOGO DELL’ALBO VIGNETI 2010, UN’ANNATA POSITIVA ANCHE QUANTO A QUALITÀ (*)

1.7312.4736269 1.802,022.574,3123,4028 230.776104,745978103543 1.153,851.648,3618,3151 79.60351,41

2.7343.905714 145,57207,961,8905 364.49098,789321.3313037 897,041.281,499,8576 124.257128,605137893236 534,46836,108,8010 68.38285,43

3.0584.0785850 1.724,912.299,8919,9990 407.787111,2870141-- --- 9.37348,41---2 21,5630,800,2800 --

9413534 152,46217,801,9800 12,566104,05253622 31,7745,380,5673 3.34163,11314411 41,7159,590,7449 4.10759,07314414 107,80154,001,9250 4.10744,44415824 234,04334,343,7149 5.44117,51---1 14,4920,700,2300 --

5.7678.238143283 10.964,6115.663,73195,7966 768.88868,3638.18154.544664766 48.605,6869.436,68694,3668 5.090.80595,70

9931.4193028 1.077,001.538,5817,0953 132.44683,01

Piemonte BonardaPiemonte BrachettoPiemonte ChardonnayPiemonte CortesePiemonte GrignolinoPiemonte MoscatoPiemonte Moscato passitoPiemonte Pinot GrigioPiemonte Pinot NeroPinerolese BarberaPinerolese BonardaPinerolese DolcettoPinerolese RossoPinerolese FreisaRoeroRoero ArneisVerduno Pelaverga

843.0071.178.92113.15413.645 958.840,341.339.247,5114.438,7583 112.480.485112.480.48574,05Totale

Alta Langa

303432288 129,78185,402,3175 40.33463,35Alba

VINI DOC-DOCG

28 á 12 maggio 2011 á la nostra vitivinicoltura allo specchio

(*)

Pe

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pagnato dalla figlia tredicenneFederica, che, con il ni pote Ce sa -re Ben ve nu to Pio, già at tivo nelladitta, rappresenta il fu turo.Nel segno della continuità. Non a caso l’avvocato Marello haconcluso la conversazione conun’espressione trovata nell’opu-scolo preparato nel 1981 per icen to anni della ditta: «Oggi il vi -no non viaggia più in botti e suicarri, ma in bottiglie, nei contai-ner e in aereo: arriva lontano, intut to il mondo. Ma è sempre, co -me allora, un vino raro, prezioso.Gli uomini che lo fanno sono del -la stessa famiglia, le uve vengono

Al Sociale di Alba il dialogotra Pio Boffa e il Sindaco,seguito da un concerto jazz

PIO CESAREALLA RIBALTAPER “VINUM”Sofia Vitali

Una storia fatta diqualità e passione,dedizione e serietà,nonché grande a -

more per il territorio: è il ritrattoche della casa vinicola “Pio Ce -sare”, alfiere della zona e dei suoivini nel mondo, è emerso nellaserata di giovedì 28 aprile, ospi-tata nella sala storica del teatrosociale “Giorgio Bu sca” di Alba,organizzata in occasione dell’edi-zione 2011 di “Vinum” per o -maggiare il 130o anniversariodel la fondazione dell’azienda.Alle 21, dopo l’introduzione acu ra del presidente dell’EnteFiera internazionale del tartufobianco d’Alba, Antonio Degia co -mi, ha avuto inizio un dialogo trail sindaco della capitale delle Lan -ghe, Maurizio Marello, e Pio Bof -fa, rappresentante della quartage nerazione della “dinastia” dipro duttori inaugurata da Pio Ce -sa re. L’imprenditore era accom-

Sotto: Pio Boffa tra la figliaFederica e il sindaco di Alba,Maurizio Marello. Nella paginaaccanto, in basso: i tre conAntonio Degiacomi, presidentedell’Ente Fiera internazionaledel tartufo, e, in alto, AresTavolazzi del “Danilo Rea trio”,esibitosi in un concerto jazz

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dal le stesse vi gne: i Pio han no a -vuto il coraggio di non rinunciarea nulla del loro grande passato».Questo sin dalla sede, rimasta nelcentro storico di Alba. «È qui chevogliamo stare e ci onora il fattodi poterci fregiare, in etichetta,dello stemma della città. Siamomolto legati ad Alba e al suo terri-torio, la cui essenza è fatta di col-line e attaccamento alla terra, maanche di laboriosità, serietà, leal-

tà e volontà imprenditoriale».Caratteristiche ben radicate neimem bri della famiglia, la cui sto-ria è stata ri per cor sa a partire dalbisnonno materno di Pio Boffa,ossia il fondatore della cantina,Pio Cesare (all’epoca era uso an -teporre il cognome al nome), ilquale trasformò l’“hob by” di pro-durre vino in un vero me stiere,per poi passare al suo primogeni-to ma schio, Giuseppe, e an co raal la figlia di questi, Rosy, e al ge -nero Giuseppe Boffa, il quale die -de grande impulso al la ditta e, nel1973, si mise a fianco il figlioPio, il protagonista del la serata,

l’in se gna della qualità, e re sta relegati ad Alba e al territorio». Dopo un brindisi generale, De -giacomi ha presentato il concerto“Beatles in jazz” che ha visto esi-birsi il “Danilo Rea trio”: il piani-sta Danilo Rea, insieme ad AresTavolazzi al contrabbasso e aElio Rivagli alla batteria, ha sapu-to creare un’atmosfera affasci-nante attraverso i richiami a can-zoni note e a celebri medley. Duesono stati i bis: “Here comes thesun”, indimenticabile successodi George Harrison, e, in chiusu-ra, “La canzone di Marinella”, inomaggio a Fabrizio De André.

che ha detto: «Coa diu vati datante persone attive, abbiamoconsolidato l’azienda e portatoall’estero la ban diera del Barolo,il quale oggi fi gu ra tra i grandivini del mondo. Sen za Ba ro lo eBar ba re sco l’intero territorio nonsa reb be ciò che è». «Un territorio che contribuite apromuovere e a cui siete legati,co me dimostra il vostro forte im -pegno civico», ha continuato Ma -rello. L’at tac camento al “terroir”incarna per la “Pio Ce sa re” nonso lo il passato e il presente, maan che il futuro. «De side ria moproseguire su questa strada, al -

l’enologia che fa la storia Ü 12 maggio 2011 Ü 31

Il“Danilo Rea trio” ha

tenuto un concerto di al tolivello proponendo una mu sica

evocativa: il gruppo ha alternatoalcuni classici dei “Bea tles” adaltri brani tratti dal l’e sperienza

discografica dei “Doctor 3”,di cui lo stes so Rea fa

parte.

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Partito daRoccabruna,

ha giocatosui tavoli

di tutto il mondo.

E in questesettimane

a Las Vegas...

ALESSIO ISAIA, VALENTINO ROSSI

DEI POKERISTI

Diplomato ragionie-re, prima esperi e n -za come “chirurgo”e specializzazione

da “fabbro”: detta così può sem-brare una carriera lavorativa unpo’ s gangherata, invece... In pochi anni di professionismoAlessio Isaia, leva 1986, diRoccabruna, si è guadagnato unposto nel l’Olimpo nel mondo delpoker, portando a casa qualcosa

soprannome di “chirurgo” e, unavolta presa confidenza con ilgioco, attraverso una condotta digara più aggressiva e spregiudica-ta, da “fabbro” per l’appunto.Esuberante, non tanto a parolequan to al tavolo da gioco (dovenon è raro che si presenti con ica pelli bicolore o, come a Vien -na, nei panni di Mo zart), Alessiofa parlare di sé per i risultati cheottiene (primo italiano a vincere

fin da bambino e, quindi, non miè parso vero di riuscire, con unpo’ di fortuna e una serie di com-binazioni positive, a unire le miedue aspirazioni».Hai capito subito che avrebbepotuto di ventare un’ottima fontedi so sten tamento economico?«A dire la verità, quando ho fattoquesta scelta, è stato un azzardo,ma io sono sempre stato uno conil fattore del rischio molto alto. Ilfatto è che non avevo neanche20 anni e non è che stessi rinun-ciando a chissà cosa: mi sono det -to: “Ci provo per sei mesi, magariun anno e alla peggio torno a farequello che facevo prima”. Mifosse successo a 30 anni, conun’attività lavorativa stabile euna famiglia da mantenere, ciavrei pensato meglio». La tua famiglia era d’accordo?«Mica tanto, ma ora son contenti».Quando hanno cambiato idea?«Dopo un paio d’anni, quandohan no capito che era una stradasolida. Chi ha una mentalità piùchiusa va alla ricerca di qualcosache dia una sicurezza, ma a mequesto non è mai interessato.Quando hanno visto che ciò chefacevo corrispondeva anche aquesti parametri di sicurezza, al -lo ra hanno capito che era una co -sa che poteva andare».Passi ancora parte del tuo tem -po a Roccabruna? «Questa attività permette di sce-gliere i propri ritmi e cosa fare: cisono stati periodi in cui e ro spes-so a casa e giocavo molto su in -ternet. Negli ultimi tempi, inve-ce, sono stato a Roccabruna nonpiù di un paio di giorni al me se».Ti consideri uno spor tivo?«Uno sportivo statico, direi, comepuò esserlo uno scacchista, o ungiocatore di bridge. In co munecon tutti gli sport c’è che alla finedell’anno, se sei più bra vo, vinci,però, a differenza di al tre disci-pline, dipende quanto e come.Nel breve periodo il risultato è deltutto aleatorio; nel lun go, se faimeglio degli altri, vin ci».

come 1.300.000 (e rotti) eurodi monte premi. Ma andiamo conordine: dopo aver conseguito iltitolo di ragioniere a Cuneo,Alessio si impiega in un’aziendadella zo na, affiancando al lavorola passione per il poker che, in unbatter d’occhio, diventa una verae propria professione, esercitataprima in mo do attento, pazientee minuzioso, tanto da meritarsi il

nel “Word poker tour”) e per ilpersonaggio che è.Prima che partisse per le “Wordseries” di Las Vegas, dove si giocaper due mesi di fila, da mezzo-giorno alle 3 di notte, la rivista“IDEA” ha scambiato quattrochiacchiere con il ta len to deltavolo verde. «Ho iniziato giocando su in ter -net, per curiosità, nell’autunnodel 2005, poco dopo aver finitogli studi di scuola superiore»,spiega Ales sio. «A giugno del2006 ho ottenuto il mio primorisultato e ho deciso di dedicarmia questa attività a tempo pieno».Prima di diventare un giocatoredi poker cosa pensavi che avre-sti fatto nella vita? «A dire la verità non lo sapevo.Avevo iniziato anche l’Uni ver si -tà, ma è durata poco perché eraun percorso troppo lungo. Mi èsempre interessato fare qualcosadi dinamico. Il lavoro d’ufficionon mi dispiaceva, ma non mi ba -stava: sono uno a cui piace viag-giare e cambiare sempre. La pas-sione per le carte mi accompagna

La carriera da giocatoreprofessionista ha fruttato

finora ad Alessio Isaia1.333.479 euro, di cui629.990 solo in questi

primi mesi del 2011, durante i quali ha vinto,

a Venezia, una tappa del “World poker tour”,

un’impresa mai riuscita a un italiano

Raffaele Viglione

34 á 12 maggio 2011 á il personaggio

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sacrifici dal punto di vista po -keristico, mi sono impegnatotanto e ho ottenuto risultati. Inpassato ho avuto occasioni in cuisono stato sfortunato: sono riu -scito a concretizzare adesso, mava bene così, perché forse al l’e -poca non ero pronto. Un po’ labravura, u ni ta alla congiunzioneastrale, ha fatto sì che potessiarrivare a questo punto. Poi,

nisti non è facile, servono migliaiadi ore di gioco e di studio». Giochi a Las Vegas con qualipropositi? «È l’appuntamento che mi inte-ressa di più, perché si giocanotutte le varianti. Sulle ali dell’en-tusiasmo, parto con i propositi didisputare tuti i tornei in program-ma e spero di vincerne uno. Nonvado con la presunzione di vince-

re, però ci proverò con tutte lemie forze».Dopo Mozart quale “mise” haipreparato per il Nevada? «Dopo Vienna, qualcuno mi hadetto di vestirmi da “Big Mac”.Ma non credo lo farò...».Potresti proporti come testimo-nial della Granda nel mondo...«Potrebbe essere un’idea. E magarimi vesto da cuneese al rhum».

Alessio Isaia, che guidala classifica punti “Ipoy” dei pokeristi italiani, fa parte del prestigiosoteam “Full tilt poker”.Ama giocare sia “on-line” che “live”, enon solo nella variante“No limit holdem”

Come si allena chi gioca a poker?«Più che allenarti devi evolverti.Ci sono sempre cose da impara-re, ma è più un discorso di aggior-namento. Il poker ti permette distaccare due mesi e poi tornare agiocare come prima. È più un di -scorso di preparazione mentale edi concentrazione».E i tuoi look particolari ed estrosicome li spieghi? «Anni fa avevo i capelli rosa, orametà viola e me tà gri gi. Lo facciopiù per un di scor so di noia, mipiace essere un po’ per so naggio,creare un’atmosfera friz zante,più per me che per gli altri».Non per distrarre gli avversari...«No, loro non si distraggono,anzi: in questo modo attiri l’at-tenzione e il senso di ripicca degliavversari ed è pure pericoloso».Perché tu e non uno dei tanti ita-liani appassionati di poker? «In questi anni ho fatto molti

quando si ottiene un risultatomolto importante, si è più fidu-ciosi e concentrati. L’aspettomentale conta molto, è una cate-na che si autoalimenta: più vinci,più sei concentrato e giochi bene,continui a vin cere e haivo glia di giocare; seperdi, ti senti sfor-tunato, perdifiducia e noncombini piùnulla». Perché il pokersta prendendocosì tanto piede? «Perché nella singolaoccasione può vincere chiun-que. È un po’ un sogno, ci si iscri-ve con pochi soldi. A livello pro-fessionistico, ci sono denaro efama e, dunque, non è difficileappassionarsi. Poi è un bel modoper passare il tem po con altri patiticome te. Ma diventare professio-

Altorneo di Vienna,

con un monte premi diquasi 1.800.000 euro,

il cuneese è arrivato al tavolofinale, dove si è presentato vestito niente meno che daMozart. Ha chiuso settimo,

portando a casa circa50.000 euro.

12 maggio 2011 Ü 35

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36 á 12 maggio 2011 á la capacità di recepire gli insegnamenti del passato

UNA GIORNATA DI PREPARAZIONE AL SISTEMA “SISTRI”Le imprese hanno potuto conoscere meglio cosa cambierà dopo il primogiugno, quando diventerà obbligatoria la gestione informatica dei rifiuti

I l Ministero dell’ambiente ha fissato al primo giu-gno la decorrenza dell’obbligo di utilizzare solo ilsistema informatico “Sistri” per la gestione am -ministrativa dei rifiuti. Per valutare le funzionalitàdel sistema, la Con fe de razione nazionale del -l’artigianato e della piccola e media impresa (infoto: sopra, la presidente di Cna Cuneo, Fer -nanda Fulcheri; sotto, il direttore, Patrizia Dal -masso) e le altre organizzazioni im pren ditorialihanno promosso una giornata di verifica nelcorso della quale le imprese iscritte al “Sistri”sono state invitate a collegarsi e a effettuare lemovimentazioni dei ri fiuti previste per la giornatacon le procedure in for matiche richieste. Al “Sistri click day” svoltosi ieri, mercoledì 11maggio, sono state invitate anche le im prese i -scritte che, per qualsivoglia motivo, non dispon-gono dei necessari dispositivi informatici “Sistri”

e che materialmente non possono svolgere alcu-na operazione. L’importanza del “Click day” è le -gata a più fattori: intanto è stato utile per accer-tarsi del perfetto funzionamento dei dispositivi“Sistri” in dotazione e poi ha permesso di segna-lare per tempo al “Sistri” gli eventuali malfunzio-namenti dei dispositivi e, nel caso, di chiedernela sostituzione o il ripristino dimostrando la pro-pria buona fede, anche in relazione alle possibilisanzioni, prima dell’introduzione dell’obbligo.Oltre a ciò la giornata ha dato modo di partecipa-re alla raccolta di dati sul funzionamento del “Si -stri” condotta dalle organizzazioni imprenditoria-li, necessari a definire eventuali azioni nei con-fronti del Governo. Considerate le difficoltà chepotrebbero presentarsi dal primo giugno, è tem -po speso nell’interesse delle imprese: se ci fos-sero problemi, è meglio saperlo prima!

Attilio Casetta

CHERASCO STORIA: TEMPO DI PREMIPER TRAINA E MIELI La cerimonia per la decima edizione del riconoscimento nazionale avrà luogosabato 14 maggio nel teatro “Salomone”

Alla consegna del premionella città guidata

da Claudio Bogetti (fotosopra a sinistra) saranno

presenti lo studiosoGiusto Traina (al centro),

insignito per il suo lavorosulla battaglia di Carre,

e il noto giornalista e ricercatore Paolo Mieli

(a destra), per l’opera di divulgazione storica

La città di Cherasco “è”la sua storia: lo diconole antiche cronache e ima noscritti preziosi

conservati nella Biblioteca, lodicono i monumenti, i nobili pa -lazzi. Il premio nazionale “Che -rasco storia”, che ammonta a10.000 euro, omaggia propriochi si mette al servizio del compi-to di tra man dare il passato, poi-ché considera e porta sotto i ri -flettori, a libera scelta di una sele-zionata giuria, ope re di autori ita-liani e stranieri dell’ultimo bien-nio che trattino te mi storici e

mostrino due caratteristiche fon-damentali: il rigore sci en tifico ela qualità del la scrittura. Perchénon si comunica l’a more per lastoria se non la si racconta conun linguaggio limpido e accatti-vante, primo testimone di unaricerca tanto approfondita quan-to persuasa e persuasiva. Il pre-mio, quindi, si propone di e sal -tare la storia co me disciplina fon -damentale di ogni convivenzacivile, che purtroppo a vol te pa -tisce l’indifferenza dei gio vani el’ingiuria del la menzogna.In tale premessa è racchiusa la

miglior spiegazione del valore edella rilevanza del riconoscimen-to che, per il 2011, è stato asse-gnato allo scrittore Giusto Trai -na, per il volume “La resa di Ro -ma-Battaglia a Carre, 9 giugno53 a.C.” edito da Laterza.Il “Cherasco storia-FondazioneDe Benedetti Cherasco 1547 permeriti nella divulgazione stori-ca”, invece, va al ben noto gior-nalista Paolo Mieli.La cerimonia di conferimento (aingresso libero, sino a esauri-mento dei posti) si svolgerà saba-to 14 maggio al teatro “Sa lo mo -ne”, con inizio alle 10,30, allapresenza dei due celebri premia-ti, i quali, dalle 8,45, incontre-ranno studenti e docenti del liceo“Gan dino e Giolitti” di Bra.

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Poche note sui vincitori. Traina è del 1959, ha insegnatoin Italia, in Francia e in Belgio edè titolare della cattedra di storiaan tica (greca e orientale) all’Uni -versità di Rouen. Laureato in ar -cheologia, ha lavorato sul paesag-gio e sulle tecniche nel mon doan tico, passando a tematiche piùstoriche e storico-filologiche, oc -cupandosi soprattutto del l’Ar -menia antica, della storia e dellacultura del mondo caucasico e i -ranico, della storia militare delmondo classico e orientale. Nella pubblicazione per la qualeè stato premiato l’autore raccon-ta la disfatta in alta Mesopotamiadell’armata di oltre cinquantami-la uo mini, inviati da Roma a con-

quistare l’impero dei Parti, sbara-gliati da un esercito di cavalierivenuti dall’Iran e dall’Asia cen -tra le, de terminando la scon fit tache fermò l’avanzata di Ro ma, fi -no ad allora inarrestabile. Mieli è nato a Milano nel 1949 eha iniziato la carriera giornalisti-ca a “L’espresso”, passando poial le redazioni de “la Repubblica”e “La stam pa”. Di quest’ultimoquotidiano divenne il di ret tore,carica che ha ricoperto an che al“Corriere della sera”. È sta to direttore editoriale e vice -pre si den te del gruppo Rcs. Oggi guida Rcs libri ed è docentedi storia contem po ra nea pressola Facoltà di scienze politiche del -l’U niversità statale di Milano.

EVENTI A BORGO SAN DALMAZZOI festeggiamenti del Patrocinio di San Giuseppecelebreranno anche il decennale di Cna Cuneo

A Borgo San Dalmazzo i festeggiamenti del Patrocinio diSan Giuseppe, di cui è priore Valerio Pellegrino, avrannoluogo dal 14 al 16 maggio. Il programma prevede dueiniziative correlate al programma: sabato 14, alle 10,30,presso l’auditorium “Ber tello” di Borgo San Dalmazzo, siterrà il convegno “Un Borgo che lavora”, dal titolo delvolume che documenta le esperienze imprenditorialibor garine che ha visto l’adesione di ben 120 aziende, suiniziativa di Cna Cuneo. Alle 20,45, nell’auditorium, siterrà la rappresentazione teatrale inpie montese “Sinq fum ne sontrope”, proposta dalla compa-gnia “In scena per caso”, il cuiricavato andrà all’Onlus del -l’asso cia zione di categoria.Nel corso del pranzo di dome-nica 15 si svolgeranno la con-segna dei riconoscimenti dime rito per il decennale di CnaCuneo e la premiazione per la fedeltàas so ciativa di Confartigianato Cuneo.

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DOPO OSAMA BIN LADEN...

«Non siamoal sicuro»

Francesco Sobrero

‰ In merito alla notizia che neigiorni scorsi ha monopolizzato glispazi dei mezzi d’informazionemondiali e l’attenzione dell’opinio-ne pubblica di ogni Paese del piane-ta, cioè l’eliminazione fisica diOsama Bin Laden, l’ex sindaco diAlba, Francesco Sobrero, ha fattoper venire alla redazione di“IDEA”, che molto volentieri lepubblica, le seguenti riflessioni.

Leggo sui giornali levarie interpretazionidella morte di OsamaBin Laden. C’è chi

non trattiene la conten-tezza, come se si trat-tasse della soluzio-ne definitiva dellarivalità tra ilmon do occiden-tale cri stiano (an -che se non tutti i“cristiani” lo sonodavvero) e quellomedio-orientale islami-co. C’è chi, invece, pur nonnegando la soddisfazione perl’eliminazione di un crudeleassassino, ritiene che la violenzasia un elemento costitutivo(forse il più importante) del-l’islam e che, di conseguenza, isuoi più accaniti sostenitori nontarderanno ad aggredire, in qual-siasi luogo e modo, le co munitàoccidentali.Io sono fra quelli che non hannodubbi sul fatto che momenti, oan che lunghi periodi, di sofferen-za ci attendano all’angolo delle

strade. Pensoche que sti eventi siano prevedibilianche nel breve termine. È dun-que giunto il momento che legrandi potenze occidentali metta-no in atto un progetto complessi-vo, da tutti condiviso, in grado diarginare l’at tacco islamico ormaicontinuo, portato avanti su duelivelli: quello dell’immigrazionepseudopacifica e quello della vio-lenza attuata su molti fronti.Il progetto, sicuramente impe-gnativo, dovrebbe attestarsi suun paio di basi nella stessa misu-

OsamaBin Laden era nato a

Riyad (Arabia Saudita) il 10marzo 1957. Era al primo postofra i ricercati dall’Fbi. Dopo l’11

settembre il Dipartimento di Statomise su di lui una taglia da 25milioni di dollari, raddoppiata

a 50 milioni di dollari nel 2007.

38 á 12 maggio 2011 á scontro (inevitabile?) fra civiltà

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ra in dispensabili: la prima diordine ideale, politico e religioso,che preveda il riconoscimento (equesto vale soprattutto per lanostra cara Europa) delle radici edei princìpi cristiani (gli stessidell’ebraismo) come valori fon-danti, validi anche per chi non ècredente, della nostra civiltà; laseconda di ordine pratico, orga-nizzativo e strategico, che vedatutti i popoli interessati coinvoltinell’impresa di difendere l’occi-dente da chi in tende annientarlo.La lotta secolare dell’islam con-tro l’Europa, se ben studiata eanalizzata, potrebbe fornire vali-di supporti e insegnamenti asostegno e a giustificazione del-l’iniziativa che auspico.Cito sommariamente, per non te -diare troppo i lettori, i fatti salien-ti di un’epopea a tratti eroica permolte nazioni europee.Dalla battaglia di Poitiers (782)al tempo delle crociate (dall’XI alXIII secolo), dalla liberazionedel la Spagna meridionale a operadi Ferdinando il Cattolico (finedel XV secolo) alla battaglia nava-le di Lepanto (1571), si giunge

alla definitiva sconfitta nel XVIIsecolo dell’esercito turco e otto-mano formato da 300.000 sol-dati schierati ad assediare Vien -na, l’ultimo baluardo europeo.Con la sua caduta, gli invasoriavrebbero potuto dilagare.L’assedio venne rotto, oltre chedai combattenti e dalla popola-zione, dall’eroico e cristianissi-mo Sobieski, re di Polonia con ilnome di Giovanni III, comandan-te dell’armata d’occidente.Riguardo all’Italia attuale, mi pa -re doveroso sperare che, unavolta tanto, i partiti, così rissosiche più non si può, trovino mododi accordarsi nell’interesse co -mune, su un problema che coin-volge e mette a rischio la vita el’avvenire di tutti.Tutti gli Stati dell’occidente do -vrebbero adeguarsi a questi pun -ti fermi, partecipando ognunosecondo le proprie possibilità allainiziative politiche o strategiche,diciamo pure di guerra, senza chei soliti pacifisti a ol tranza faccia-no sbandierare le bandiere arco-baleno che, curiosamente, per laguerra alla Libia in giro non sisono viste.Sono purtroppo convinto che citoccherà affrontare sacrifici oggidimenticati e per tanti addiritturaimpensabili, per evitare che lanostra civiltà e, diciamolo confranchezza, il nostro benessere ab -biano a essere travolti dagli assaimeno scrupolosi (ad esempio, intema di diritti umani) figli diMaometto.

Assessore comunaledal 1964 nelle giuntePaganelli, sindaco di Alba dal 1970 e poi parlamentare dellaDemocrazia cristiana dal 1972 al 1983,Francesco Sobrero è natoa Rodello. Si diletta nelloscrivere e, per la raccoltadi poesie in dialetto “A tempo perso”, l’annoscorso è stato premiatodal centro culturale “SanGiuseppe” presieduto da Roberto Cerrato

L’ex sindacodi AlbaFrancescoSobrero:«L’islamcontinueràad attaccarel’Europa»

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La marchesa Margheritad’Incisa di Camerana

fu l’unica donna arruolataufficialmente con gli Arditi

comandati dal Vate. Unavita davvero avventurosa!

DA CAMERANAFINO A FIUMECON D’ANNUNZIO

L’autrice di questo “reportage” ringrazia per

la cortese disponibilitàElisabetta David

dell’Archivio di Stato diTerni, che le ha messo adisposizione i suoi studi

e che è nel novero di quegli studiosi che,

in Umbria, tengono vivala memoria di Margherita

d’Incisa di Camerana,donna eccezionale

e personaggio storicopraticamente sconosciuto

(almeno finora) nel suo Piemonte natìo

Cui aggiunse di suo lo spirito ribel-le e l’anticonformismo.Fiume, nell’attuale Croazia, primadella grande guerra sotto il domi-nio dell’impero austro-ungarico e

annoverata tra le “terre irreden-te”, dopo la vittoria del 4novembre 1918 fu rivendi-cata dall’Italia che peròdovette subire l’avversitàdelle altre potenze vincitri-ci, contrarie all’annessione.

Così, mentre sul piano diplo-matico l’Italia cedeva, arroven-

tandosi lo scontento degli ex com-battenti per la “vittoria mutilata”,il poeta D’Annunzio nel settembredel 1919 prese l’iniziativa e, allatesta di circa tremila legionari,

Non si sa con certezzaquale fu il rapportotra il piccolo e gra-zioso centro dell’al-

ta Langa e la marchesa Margheritad’Incisa di Camerana (1879-1962), crocerossina, gior nalista,unica donna tra gli Arditi e legiona-ria a Fiume con Gabriele D’An -nun zio: ciò che si può dire, in atte-sa di ulteriori studi, è che da quellembo di Langa, antico feudo difamiglia, Margherita prese, oltre ilnome, lo spirito della grinta lan-ghetta, la tenacia.

partì alla volta di Fiume dalla cittàdi Ronchi, che ancora oggi, perquel fatto, si chiama Ronchi dei Le -gionari. Fiume fu occupata tra ilgiubilo della popolazione italiana,D’Annunzio ne prese possesso ev’instaurò un proprio governo.Intanto a Roma si nicchiava, non sisapeva che fare, finché scelse diporre termine all’occupazionedannunziana a colpi di cannonealla fine del 1920, nel cosiddetto“Natale di sangue”. Per sedici mesi, dal settembre1919 al dicembre del ’20, Fiumefu la “festa della rivoluzione”. Una controsocietà sperimentale,contro lo Stato borghese, controRo ma e contro tutti, contestazione

totale al sistema, un mondo nuo -vo, fuori da ogni schema. In proposito Filippo Turati, leaderdel Partito socialista, così scrivevaalla compagna Anna Kuliscioff: «Ilpovero Nitti (allora capo del Go -verno, ndr) è furibondo per le inde-gne cose di Fiume (...). Non soloproclamano la Repubblica di Fiu -me, ma preparano lo sbarco inAncona, due raid aviatori armatisopra l’Italia e altre delizie del ge -nere. Fiume è diventato un postri-bolo, ricetto di malavita e di prosti-tute più o meno “high life”. Mi par -lò di una marchesa Incisa, che vista vestita d’ardita con tanto dipugnale. Purtroppo non può direalla Camera tutte queste cose, per

Patrizia Deabate

MargheritaMaria Ella Adele

Ludovica Incisa di Camerananacque nel 1879 a Torino, nel

palazzo di famiglia, a due passi da piazza Castello. Un reduce diFiume: «Con virile grazia, questa

anima temprata si piega alle necessità rudi del

blocco».

40 á 12 maggio 2011 á la storia che dovremmo conoscere meglio

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l’onore d’Italia».Fiume era diventata il centro d’at-trazione, a livello europeo, perartisti, intellettuali, finanzieri,ragazzi ribelli scappati di casa(com’era già stato in altri tempi perle imprese di Garibaldi), ma nonsolo: al bando ogni moralismo,sotto l’egida di D’Annunzio (auto-re, lo ricordiamo, de “Il piacere”) vitrionfavano libertà sessuale di ognitipo, droga, nudismo, feste sfrena-te, goliardate futuriste, pirateriaper autofinanziarsi, in cui spesso levittime poi si aggregavano ai legio-nari. E beffe incredibili: famosa èrimasta quella dell’asso dell’avia-zione Guido Keller che partì daFiume in aereo per andare a lancia-re un vaso da notte sopra Mon -tecitorio. Ma vi regnava anche laparità dei diritti tra uomini edonne e tutto ciò che all’epoca era

Italia sarebbe stato introdotto sol-tanto mezzo secolo dopo. Ma chi era in realtà la Marchesad’Incisa, al di là dei pettegolezzi dicorridoio di Montecitorio? Dama di palazzo della principessaLaetitia Napoleone di Savoia, du -chessa d’Aosta, dopo gli studi alcollegio Sacro Cuore di Torino siera diplomata infermiera volonta-ria della Croce rossa a Padova.Prestò la propria opera in entram-be le guerre mondiali.Ha lasciato un diario che venneedito a Roma nel 1929 con il titolo“Nella tormenta”, in cui è descrittala sua esperienza umana e profes-sionale: inizia il 24 maggio 1915,data di entrata in guerra dell’Italia.Degni di nota, del gennaio 1920,sono i suoi commenti alla visita aTorino del presidente americanoThomas Woodrow Wilson, contra-

avanguardia: là gli intellettuali e glispiriti liberi realizzarono le loroutopie. Per molti aspetti fu un Ses -santotto ante litteram, come chia-rito dalla storica Claudia Salaris.La città del Carnaro si fece promo-trice di una rivoluzione globale percoinvolgere tutti i popoli schiaccia-ti dalla politica imperialista dellenazioni forti e fece anche l’occhio-lino alla Russia sovietica fresca dirivoluzione d’ottobre; Arturo To -scanini, accolto con ogni onore, vitenne un concerto; il grande eco-nomista Vilfredo Pareto vi si recòper ottenere il divorzio, che in

rio all’annessione di Fiume al -l’Italia. Nell’aprile successivo Mar -gherita organizzava una festa pergli Arditi del primo reparto “Fiam -me nere” (l’esercito non vennesmobilitato immediatamente dopola fine del conflitto).Il 20 luglio partì per Fiume, quindiben prima dell’impresa dannun-ziana, insieme ai giornalisti dellaconferenza della pace. A questo punto il diario s’inter-rompe, per cui la sua avventurapiù grande può essere ricostruitaattraverso la corrispondenza conD’Annunzio (inedita, conservata

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Dr. Fausto Perletto, presidenteA.I.D.M.E. (Accademia italianadi medicina estetica). Medico del gruppo Bollino Blu (mediciestetici diplomati alla ScuolaInternazionale di MedicinaEstetica FondazioneFatebenefratelli di Roma o Agorà di Milano)

informazione professionale

Con l’arrivo della bellastagione, le esposizionisolari, i primi vestiti corti,

le t-shirt, ci accorgiamo dei difettidel nostro corpo: forse siamo insovrappeso, una certa flacciditàalle braccia e all’interno dellecosce, la pelle a buccia d’arancia,qualche capillare qua e là... Corriamo ai ripari! Come detto in precedenza su queste colonne,dovremmo curarci tutto l’anno: una sana alimentazione, una buonaidratazione, un po’ di movimento e qualche trattamento estetico.Vediamo a grandi linee come si può porre rimedio. Innanzituttouna dieta ricca di frutta e verduracon carne e pesce, senza pane e grassi; due litri di acqua al giorno e una passeggiata a ritmo veloce di almeno mezz’ora al dì. Utilizzarele calze elastiche: sono importantiper la circolazione, dalla cui cattivafunzionalità dipendono la presenzadi inestetismi circolatori (capillari)e la cellulite. Sarebbe utile sottoporsi a un massaggio drenante che porta allo scarico dei liquidi degli arti inferiori e sottoporsi a sedute di mesoterapiacircolatoria o di tipo lipolitico, se citroviamo in presenza di adipositàlocalizzata. Buona norma è l’associazione con sedute diendermologie e cavitazione, al finedi ottenere un risultato a breve.

Per eliminare i capillari possiamoutilizzare la scleroterapia, per rifinire, poi, con sedute di laser.Per quanto riguarda le lassità dibraccia e interno cosce possiamoinfiltrare le aree da trattare conacido ialuronico, prima di effettuareuna seduta di radiofrequenzamonopolare che agisce a livello del collagene, rinvigorendo così la cute. Se a questo si aggiungonosedute di acquagym e idromassaggio, si può esporre il proprio corpo senza paura!Parimenti si può attenuare il rilassamento del gluteo con la radiofrequenza monopolare (una sola seduta) associata alla tossina botulinica.Un discorso a parte meritano le “famigerate” smagliature. In questo ambito si può ancorafare poco; è necessario stimolare la cute con peelings forti e infiltrarecon aminoacidi, vitamine e acidoialuronico: migliorano, ma nonscompaiono. Sempre e comunque,utilizzare creme elasticizzanti esoprattutto una buona protezionedurante l’esposizione al sole. Sia in piscina, ma soprattutto al mare,è buona regola camminare inacqua con le gambe immerse finoall’altezza dell’inguine: si migliorala circolazione e si tonifica.Attenzione anche a indossare abiti e scarpe comodi.

Consigli per la silhouette

al Vittoriale degli italiani, a Gar -done Riviera, e alla fondazione“Toe” di Terni).Leone Kochnitzky, reduce diFiume, così ricordava Mar gherita.«Fra gli Arditi di D’Annunzio c’èuna donna che sopra una succintagonna grigioverde porta la giaccacoi risvolti neri. Ha il grado ditenente; prende parte alle marce(...) Costantemente la si vede alfianco di Rossi Passavanti». Infatti fu a Fiume che Margheritaconobbe e s’innamorò di Elia Ros -si Passavanti (1896-1985), eroedella prima guerra mondiale efutura medaglia d’oro anche per laseconda, allora a capo della compa-gnia di Arditi “La disperata”. Margherita si definiva con vanto:«Legionaria fiumana dal 5 ottobre

1919, destinata all’Ufficio propa-ganda, poi aggregata alla com -pagnia della guardia “La disperata”in qualità d’infermiera, guardaro-biera, con tessera n. 6.869 (riser-vata ai componenti l’esercito fiu-mano, unica donna in tali condi-zioni, ndr) equiparata a tenente,divisa grigioverde con distintividegli Arditi. Unica donna iscrittaalla federazione Arditi d’Italia”.Gli Arditi erano le squadre d’assal-to all’arma bianca, reparti specialidell’esercito, costituiti dal 1917:in guerra erano dispensati dalla sfi-

mito della loro invincibilità.Significativo un episodio d’insu-bordinazione accaduto a Brischis(Val Natisone) nel gennaio 1919,in cui gli Arditi del XVIII Repartod’assalto ricevuto l’ordine di ritor-no di ognuno al proprio corpo diprovenienza, non obbedirono,anzi gridarono che si sarebberodivisi solo con la forza e intonaro-no il loro inno “Giovinezza”. Il giorno dopo diedero il benvenu-to al Generale comandante la 52a

Divisione, accorso da Udine, conuno scherzo “goliardico”: un finto

brante e malsana trincea. Il lororuolo di assalto e sfondamento del -le linee nemiche era cruciale: gliStati maggiori ne esaltavano ilvalore con comunicati ufficiali,spronandoli a compiere impreseazzardate e pericolosissime, il chene fece “macchine da guerra”temute persino dai comandi mili-tari, mentre cre-sceva il

Le foto di questepagine (qui accanto:al centro, GabrieleD’Annunzio accanto

alla Marchesa), conservate presso lafondazione “Ternanaopera educatrice” di Terni, sono trattedal volume “GisaGiani-La memoria

al femminile-Atti delconvegno di studi,Terni, 8-9 novembre

2006”, a cura di Marilena Rossi

Caponeri e ElisabettaDavid (Archivio di

Stato di Terni, 2008)

42 á 12 maggio 2011 á la storia che dovremmo conoscere meglio

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attacco a base di bombe a mano emitragliate.La stessa impresa di Fiume fu unplateale atto d’insubordinazione,una protesta per l’ingratitudinedello Stato che, dopo aver loromontato la testa e chiesto enormisacrifici, li licenziava da un giornoall’altro senza neppure un «Gra -zie». Da qui la nascita dell’associa-zionismo degli Arditi e l’interesseche essi suscitarono negli indu-striali, nei futuristi e in Mussolini,che ne “adottò” il simbolo, ilteschio col pugnale tra i denti, colmotto «Me ne frego» (sottinteso:della morte).Nel 1920 con la pace di Rapallo(misconosciuta da D’Annunzio)Fiume divenne uno Stato indipen-dente, sgomberato con la forza. In

seguito la città venne finalmenteannessa dall’Italia, per poi tornarein modo definitivo, nel 1947, allaJugoslavia (ora Croazia). Margherita ed Elia Rossi Passa -vanti si sposarono, contro il voleredella famiglia di lei, nel castelloreale di Moncalieri il 20 luglio1920, grazie alla protezione dellaprincipessa Laetitia Napoleone diSavoia-Aosta. La quale di matrimo-ni particolari se ne intendeva: figliadi Clotilde primogenita di VittorioEmanuele II, la cui unione con Ge -rolamo Bonaparte fu clausola del -

l’alleanza Piemonte-Fran cia chepermise l’unità d’Italia, Laetitia a -veva sposato lo zio Duca d’Aosta,fratello della madre, il quale,secondo “mormorazioni” torinesi,volle sacrificarsi per non lasciarezitella la nipote che non spiccavaper avvenenza.Per ordine dei comandi militariMargherita ed Elia si recarono inEritrea, dove rimasero due anni inesilio a scontare la partecipazioneall’impresa fiumana. In Africa videla luce un figlio, sopravvissutopochi mesi e intorno al quale aleg-gia il mistero, non esistendo ri -scontri scritti sulla sua nascita.Tornati in Italia, si stabilirono aTerni, dove vissero insieme tutta lavita e dove sono conservati carte eoggetti loro appartenuti, al museodella fondazione “Ternana operaeducatrice”.Margherita si dedicò anche aglistudi storici. Realizzò e disegnò unimponente albero genealogico chericostruisce le origini della suafamiglia, quella dei Marchesid’Incisa, Conti di Camerana eGottasecca, Marchesi di Sale (aSale San Giovanni c’è il castelloIncisa di Camerana), Signori diRocchetta e di Montaldo, di Priero,di Cairo, ecc. Fu inoltre pittrice eha lasciato apprezzabili disegni edacquerelli. Donna di profonda cul-tura, curò la formazione del marito(più giovane di lei) e l’avviò allediverse carriere: Rossi Passavantidivenne deputato, docente univer-sitario, storico, magistrato dellaCorte dei conti, “partigiano com-battente” come Capo assistenzadell’8° Armata inglese. È uno deidue soli italiani che ebbero l’oro alvalor militare sia per la prima cheper la seconda guerra mondiale. A lui si deve la fondazione “Toe”,costituita nel 1980 allo scopo dipremiare laureati meritevoli elavoratori distintisi nella professio-ne. Un suo busto in gesso è conser-vato a Pinerolo, nel Museo storicodell’Arma di cavalleria, della cuiAssociazione nazionale fu a lungopresidente.

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Il concerto “La colonna sono-ra del Risorgimento”, chetanto successo ha avu to il24 marzo al civico teatro

“Toselli” di Cuneo, è ora disponibi-le per l’ascolto su cd. La realizzazione è stata curata dalcoro della Compagnia musicalecuneese, diretto da GiovanniCerutti e da Aldo Ornati, e dal grup-po strumentale degli allievi delliceo musicale “Ego Bianchi” delcapoluogo, diretti dalla professo-ressa Vera Anfossi.Il cd contiene la “Marcia reale” del1831 e i seguenti canti patriotticirisorgimentali: “Suoni la tromba”,“Va pensiero”, “O Si gnore dal tet tonatio”, “La coccarda (la “Mar -sigliese del Pie monte”), “Inno aCarlo Alberto” (composto a Cu neonel 1847), “Fratelli d’Italia”, “Ogiovani ardenti”, “La bandiera ditre colori”, “L’addio del volonta-rio”, “No vara la bela sità”, “La belaGigogin”, “All’armi” (l’inno deiCacciatori delle Alpi di Giu seppeGaribaldi), “La viuleta” e due can-zoni in piemontese scritte daAngelo Brofferio per la secondaguerra d’indipendenza, combattu-ta nel 1859: “La piemontèisa” e “Ijbogianen”.Il concerto sarà ripetuto domenica

In cd la colonna “cuneese” del

DOPO IL CONCERTO TENUTO

La troupe di “Linea verde”, tra-smissione di Raiuno condotta daElisa Isoardi (fo to), registreràvenerdì 13 maggio alle 12, inpiazza Savona, ad Alba, la puntatadi domenica 29 maggio. L’enteturismo “Alba, Bra, Lan ghe eRoero” e l’Associazione commer-cianti albesi invitano la cit ta -dinanza a partecipare, in qua litàdi pubblico, per garantire alle re -gistrazioni la migliore riuscita.

Domenicail bis a Nizza

(Cimiez),in onore

di GiuseppeGaribaldi

“LINEA VERDE”SARÀ AD ALBAVenerdì 13, alle 12,tutti in piazza Savonaper le registrazioni!

44 á 12 maggio á arte, cultura e grandi eventi locali e nazionali

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15 maggio a Nizza (Cimiez), suinvito dell’Amministrazione co -munale della città, quale omaggioalla memoria del “nizzardo” Giu -seppe Garibaldi. Al cd è allegato unlibretto di Gio vanni Cerutti conl’introduzione storica e il testo diciascun canto. È possibile reperir-lo, a Cuneo, da “Muzak”, “Ippog -

rifo”, “Stel la Ma ris” e “Calan dra”.Cerutti ha curato la stesura di trealtre agili pubblicazioni: “Il Ris or -gimento visto dal Piemonte e daCuneo-Cronologia degli avveni-menti 1845-1861”, “Garibaldi e igaribaldini a Cuneo” e “Memoriadel Risorgimento a Cuneo-46sche de per non dimenticare”.

sonora Risorgimento

AL “TOSELLI”

A marzo il concerto al teatro “Toselli”del coro dellaCompagnia musicalecuneese, diretto da Giovanni Cerutti e da Aldo Ornati, e del gruppo strumentaledegli allievi del liceomusicale “Ego Bianchi”del capoluogo, direttidalla professoressa VeraAnfossi, riscosseun meritato successo

Lorenzo Vallese

PIATLINA E CIARDA, PATATE SUPER!

A febbraio nel palazzo comunale di Monterosso Grana èstata costituita l’Associazione per la promozione e la tu -tela dell’antica patata Piatlina e della patata Ciarda dellaValle Grana. I soci fondatori sono sta ti Lucio Alciati (pre-sidente), Germano Bardi, Ales san dro Garnerone, Mau ri -zio Giaminardi, Domenico I soar di, Mauro Martini e Ales -sia Piagentini. Lo scopo, attraverso i soci coltivatori, èan che la conservazione varietale del la Piatlina della ValleGrana come patrimonio a groculturale tipico. A inizio apri-le si è svolta la consegna dei tuberi per la semina nei ter-ritori di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana.So no giunte numerose domande di iscrizione all’associa-zione e di “semi” della gustosa e ricercatissima patata.Purtroppo la produzione, benché già importante, non èriuscita a soddisfarne tutte le richieste. Questo sarà pos-sibile, se l’annata lo consentirà, nel 2012.

L’associazione presieduta da Lucio Alciati miraa rilanciare il gustoso tubero della Valle Grana

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46 á 12 maggio 2011 á la crisi è anche di valori, ma si può reagire

Nella sala polivalentedel castello degliAcaja, a Fos sano, siè tenuto l’incontro

dal titolo “Il futuro del welfaretra enti locali e volontariato”,organizzato dal Centro serviziper il volontariato-“So cie tà soli-dale” di Cuneo, nel corso del qua -le si è cercato di trovare soluzionidavanti a uno scenario nazionaledifficile che ha visto effettuaretagli importanti alle politichesociali. Grazie al prezioso contri-buto dei relatori, dei numerosiamministratori locali, dei tecnicie dei volontari intervenuti, si èparlato del futuro del welfare edel ruolo del volontariato in que-sto difficile momento. L’incontro è stato aperto e mode-rato da Franco Chittolina, re -spon sabile del Centro studi dellafondazione “Crc”, il quale ha sot-tolineato l’importanza di simili

occasioni di confronto in unafase nella quale diminuiscono lerisorse a disposizione del welfarea fronte di una domanda di servi-zi in aumento esponenziale.Gli interventi sono stati aperti daGiancarlo Burdese di Bra, presi-dente dell’associazione “Ruotaamica”, il quale ha ricordato ifrangenti difficili nei quali vivia-mo: a fronte di risorse in conti-nua diminuzione, il ruolo delvolontariato assume un’impor-tanza via via maggiore, diventan-do una risorsa fondamentale.Occorre, però, che i volontaricontinuino a im pegnarsi al mas-simo, pur senza andare a sosti-tuirsi alle istituzioni pubbliche. Luca Borsarelli, presidente delConsorzio socio-assistenziale delmonregalese, ha invece sottoli-neato come, in questo periodocritico, sia necessario un cambia-mento. Lo Stato sociale rappre-

A Fossano il Csv-“Società solidale” di Cuneoha indetto un incontro sul futuro dello Statosociale. Enti locali e volontariato protagonisti

IL WELFARE OGGIÈ SÌ IN CRISI, MAÈ INDISPENSABILE

LA TENUTA “MONSORDO BERNARDINA”CONFERMA IL MECENATISMO DEI CERETTO Il 13 maggio, alle 19, ad Alba saranno presentati i quadri di Bruno Sacchetto e il recente libro di Franco Manzone

Nella prestigiosa cornice della tenuta“Monsordo Bernardina” della famigliaCeretto, in località San Cassiano, alleporte di Alba, venerdì 13 maggio dalle19 sono previsti due momenti culturalidi grande interesse. Il primo riguarda iquadri “San Giorgio e il drago” e “Labattaglia di San Romano” (a lato, unparticolare), realizzati dall’artista brai-dese Bruno Sacchetto e presentati invi deo da Saverio Vertone, mentre l’al-tro consiste nella presentazione, a curadel giornalista albese Roberto Fiori, dellibro “Racconti orizzontali”, scritto daFranco Manzone. Dell’arte di Sacchetto è stato detto cheè «estatica e metafisica», capace di parlare «in modo e -spressivo e chiaro» e ha la propria ragione e il propriosegreto nella potenza di chiusura di ogni espressione inse stessa. Manzone, invece, con uno stile rapido e a -sciutto, a volte grottesco e paradossale, mette al centrodella narrazione l’uomo nei rapporti con l’altro sesso, leistituzioni e la religione.

Matteo Gandolfo

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COINVOLGENTE PROPOSTA EDUCATIVAROTARYANA DEDICATA AI PIÙ PICCOLI Con il progetto “Acqua per sempre” il club di Bra insegna come usare un bene così prezioso

Il Distretto 2030 del Rotary, comprendente i club di Pie -mon te, Ligu ria e Valle d’Aosta, ha promosso la Set ti ma - na rotaryana dell’acqua per educare i bambini a uncor retto uso di una risorsa preziosa che non è infinita. IlRotary club Bra, presieduto da Andrea Gili, ha aderito alprogetto coinvolgendo le scuole primarie: ai piccoli èstato insegnato come “trattare bene” l’acqua, sen zasprecarla o inquinarla. L’iniziativa si è svolta martedì 3,mercoledì 4 e venerdì 6 maggio, rispettivamente pressol’Istituto comprensivo di Som ma riva del Bosco, il secon-do Circolo (Veneria) e il primo Circolo di Bra (Pelliz za ri).

senta una conquista irrinunciabi-le in quanto è garanzia di soprav-vivenza per le persone che vivo-no ai margini, ossia quelle piùdeboli. Esso deve diventare unapresenza residuale cui ricorrerequando sono stati esauriti tuttigli altri canali disponibili. Per questo motivo, oggi più chemai, bisogna incentivare il volon-tariato sociale; per raggiungeretale obiettivo, tuttavia, si richie-de una classe politica capace diinvestire oggi per poter rispar-miare domani.Dall’intervento di Maurizio Ber -gia, assessore alle politiche socia-li del Comune di Fossano, èemerso come sia possibile intra-vedere il futuro del welfare sol-tanto attraverso una visione glo-bale della società. È necessario recuperare la di -mensione valoriale e capire co -me le associazioni agiscano per lanostra società. E occorre investire nel socialeattraverso la prevenzione, che èl’unica via per riuscire a rispar-miare nel futuro. Ha concluso l’incontro RaffaellaVitale, direttore dell’Assessoratoregionale piemontese alle politi-che sociali, la quale ha spiegatocome, in questa fase storica, incui i fondi a disposizione del wel-fare sono ridotti in modo drasti-co, sia importante porsi il proble-ma di quali siano le risorse asso-

Nella pagina accanto: unpaio di immagini scattatedurante l’incontro su “Ilfuturo del welfare tra entilocali e volontariato”,tenutosi il 3 maggio a Fossano. A sinistra;il tavolo dei relatori; a destra: Raffaella Vitale,direttore dell’Assessoratoregionale alle politichesociali, il cui interventoha concluso il convegno

lutamente necessarie. All’interno del Piemonte, checonta 1.206 Comuni, il 60 percento dei quali con una popola-zione inferiore ai 5.000 abitanti,il sistema del welfare deve man-tenere una gestione di tipo asso-ciativo: questa appare l’unicasoluzione percorribile per conti-nuare a garantire nel tempo ilivelli essenziali di assistenza.«Bisogna individuare», ha chiosa-to la dottoressa Vitale, «uno zoc-colo duro di servizi necessari dainserire in tre macroaree, identi-ficate in famiglia e minori, disabi-lità e anziani non autosufficienti,all’interno delle quali definire leprestazioni necessarie per lapopolazione. Questo sarà il futu-ro del welfare e di ciò è opportu-no che l’intera cittadinanza siaben informata».

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“Dalmasso”, l’artedi costruire su misura

Simona Amerio

DA 4 GENERAZIONI A BORGO SAN DALMAZZO

NUOVE IDEE

Una storia che nonsmette di affascinare,ma, ancor di più, èsegno di una tradizio-

ne che, con il tempo, ha visto ilpassaggio del testimone fra quat-tro generazioni, tutte im pegnatein un lavoro che, basandosi suesperienza e dedizione, è diven-tato arte. Arte di costruire, di pro-gettare, di immaginare la casa e ilsuo arredamento nella totalitàdegli ambienti che hanno esigen-ze e funzioni differenti. Facciamo un passo indietro, perfarci raccontare da Marco Dal -masso la storia del laboratorioartigianale che dal 1911 accom-pagna fedelmente i propri clienti.«La nostra storia inizia con la figu-ra di mio nonno Giuseppe che,appreso il mestiere di falegname,nel 1911 apre bottega a Borgo

ta in breve un punto di riferimentospecializzato e apprezzato proprionelle cucine».E lei, signor Dalmasso, quandointuì che la sua esistenza sa -rebbe stata legata proprio allaboratorio artigianale?«Sono entrato in azienda neglianni ‘60 come “bocia” lasciandogli studi perché il mondo artigia-nale e creativo mi attirava. Nel1983 ne presi il comando, hosentito subito il peso dellaresponsabilità ma c’era in me unostimolo caparbio e una fortevoglia di proseguire e am pliareciò era stato realizzato fino adallora. Coadiuvato da validi col -laboratori, diedi un deciso impul-so all’azienda e, oggi, che sonogiunto all’età pensionabile, hopensato di passare il testimone amio nipote Simone, giovane,

San Dalmazzo, ancora oggi cuoredella nostra azienda». «In quella “boita”», continua ilnostro interlocutore, «tutto venivarealizzato sul banco da lavoro,autentico capolavoro di falegna-meria, completamente in nocemassello, ma soprattutto superat-trezzato per poter fabbricare dalmobile classico al serramento». Con gli anni, si unirono a lui ifigli Michele e Angelo e glisubentrarono nel 1947...«Fu mio papà Michele, nel no -vembre del 1959, a dare una svo l -ta al lavoro di falegnameria, spe -cializzando il laboratorio nellacostruzione delle cosiddette “cu -cine americane”. Si trattò di uncambiamento radicale che hadato i suoi frutti, ma ancor più hainciso in profondità nello stessoDna della nostra azienda, diventa-

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NEL RINNOVATO “SHOW ROOM” DI CORSO MAZZINI

volenteroso e promettente artigia-no. Con lui arriviamo, con orgo-glio, alla quar ta generazioneimpegnata nella “Dal masso”».E, grazie al nuovo apporto, cisono all’orizzonte ambiziosiobiettivi...«Sono in azienda da alcuni anniormai», dice Simone. «Ho comin-ciato dalla gavetta in bottega, orami dedico al commerciale presen-tando nella nuova esposizioneche stiamo aprendo in questigiorni degli ambienti completa-mente rinnovati e rivisti secondo ilnostro stile. Uno stile che ponenon solo la cucina al centro delvivere quotidiano. Per lunghi anniè stato l’ambiente più studiato,più progettato, più personalizzato,per il quale la “Dalmasso” è stataritenuta un punto di riferimento.Anche se, in verità, spesso pro-prio dalla cucina siamo partiti perrealizzare arredamenti completiin tantissime case dei nostri clien-ti. Mi riferisco alla zona giorno,zona notte, arredo bagno, armadie dressing o alle richiestissimecabine armadio. Oggi desideria-mo farci apprezzare nella veste diartigiani capaci di personalizzaree rendere esclusive que ste zonedell’abitazione».

va di questa filosofia stanella fedeltà e nel consensoespresso in questi lunghi anni daiclienti “Dal masso”, tornati in quella boratorio che è diventato nego-zio, ma che ha conservato sem-pre il fascino di un luogo in cui laprofessionalità si fonde con l’artedi costruire su misura.

Tali unicità implicano una seriedi servizi precisi...«La qualità si misura, oggi più chemai, in funzione della disponibili-tà, della capacità di accontentarearchitetti, designer e professioni-sti del settore che trovano in noivalidi trasformatori dei loro pro-getti. La flessibilità produttivadella nostra azienda raggiungeinoltre altri settori dell’arreda-mento, quali residence, contract,hotel e locali commerciali doveper noi è basilare il supporto deinostri collaboratori artigiani perpoter dare al cliente il serviziocompleto chiavi in mano.Garantiamo consulenza nellascelta dei complementi d’arredo,senza mai dimenticare la nostravalenza ed esperienza artigianache ci “impone” una assisten-za post-vendita illimitata.Acquistare presso il nostro“show room” di Borgo SanDalmazzo significa cogliereil valore di una sceltadurevole nel tempo, masoprattutto instaurareun rapporto di amiche-vole fiducia che non siesaurisce con il soloacquisto».La ripro-

MARCO DAL MASSO E IL NIPOTE SIMONE(RITRATTI QUI SOTTO) RIASSUMONO LA STORIADEL LABORATORIO ARTIGIANALE CHE DAL 1911 A BORGO SANDALMAZZO ACCOMPAGNAFEDELMENTE I PROPRICLIENTI.

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Q uella del “Giro d’I -talia” 2011 èstata una toccata efuga in Granda

(con la partenza di tappa da Alba,direzione Parma), ma rimarràsenza dubbio nella storia dellamanifestazione e nella memoriadi mol ti, albesi e no. Dal punto divi sta sportivo tutto è andato co -me da programma: la secondafra zione della “corsa rosa”, la pri -ma in li nea dopo la cronosquadreinaugurale, si è conclusa allosprint, in una sfida tra velocisti

che ha premiato Alessandro Pe -tacchi su Mark Caven dish. Domenica 8 maggio, accanto al -l’attesa per l’evento sportivo,nel la capitale delle Langhe si èrespirato un sentimento di since-ra commozione che ha coinvoltotutti: ciclisti, organizzatori e pub-blico. Ad Alba tutti i pensierisono stati per Pietro Ferrero, acui era intitolata la tappa, ammi-nistratore delegato dell’omoni-mo colosso dolciario mancato il18 aprile in Sudafrica e grandeappassionato di ciclismo.

50 á 12 maggio 2011 á lo sport più popolare e la commozione della gente

Lo staff della “Bra-Bra”, la gran fondo ciclistica che attraversa lecolline delle Langhe e del Roero, è stato ricevuto dalla Giunta co -munale della città della Zizzola. Dopo l’edizione da record 2011,che domenica primo maggio ha visto al via quasi duemila parte-cipanti, il sindaco, Bruna Sibille ha voluto ringraziare le personeche hanno reso possibile l’evento. Nel corso dell’incontro, il presidente del Comitato organizzatore,Sandro Stevan (a cui va reso il merito, insieme ai suoi collabora-tori, di aver riportato in auge ormai da qualche anno una corsa chenel passato ha vissuto momenti non così esaltanti), ha ricordato irisultati raggiunti da una manifestazione che, per numero di cicli-sti classificati, si pone ai vertici nazionali tra le gran fondo, con unsuccesso di pubblico e di critica che ha reso l’appuntamento unodei più attesi da parte degli appassionati delle due ruote.L’occasione ha permesso di ricordare l’importante appuntamentodell’anno venturo, quando la “Bra-Bra” raggiungerà la sua vente-sima edizione, da cui ci si attende un altro grande riscontro dipubblico e, naturalmente, di appassionati partecipanti.

LA GIUNTA COMUNALE RENDE IL GIUSTO MERITO AGLI ORGANIZZATORI DELLA “BRA-BRA”Dopo la fortunata edizione del 2011 della gran fondo ciclistica, si pensa già a come stupire appassionati e corridori in occasione del ventennale

AL VIA DELLA TAPPA ALBA-PARMA

L’omaggio del Giroa Pietro FerreroDomenica 8 maggio la “carovana rosa” è partita dal piazzale antistante la “Ferrero” dopo il ricordo del direttore Angelo Zomegnane dopo aver osservato un minuto di silenzio

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Lo dimostrano non soltanto lapartenza dal piazzale dello stabi-limento albese e la gigantografia iPietro Ferrero ritratto propriodurante un “Giro d’Italia” con il“pass” logato “Estathé” (da trelustri sponsor della maglia rosa),ma anche le parole di An gelo Zo -megnan, direttore della corsa, e ilminuto di silenzio prima di unapplauso generale che ha ricorda-to, per intensità e participazione,quello del funerale e idealmenteha fatto proseguire l’abbracciodella città alla famiglia. Già da ben prima della partenza,data alle 11, il villaggio del “Girod’Italia” è stato animato da nu -merose iniziative, come la pre-miazione dei vincitori dei con-corsi promossi dal Co mi tato al -bese di tappa.

Nella pagina a lato, le immagini tratte dal sito della “Gazzettadello sport” ritraggonola gigantografia dell’industriale recentemente scomparso, con il direttore AngeloZomegnan al microfono, accantoalla prima maglia rosa,Marco Pinotti. In questa pagina, alcunimomenti della giornataalbese del “Giro” 2011, immortalati negli scatti di Marcello Pasquero

Molti appassionatihanno affollato la partenza per vivere da vicinol’emozioneche è in grado di regalare unodegli eventisportivi da semprepiù amati

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“Serata biancone-ra di Langa”: u -na scom mes saa m b i z i o s a

mes sa in piedi con il più nobiledegli intenti. La sera di lunedì 16maggio, infatti, sarà catalizzatadall’e vento benefico organizzatopresso lo sferisterio di Benevello(al coperto, quindi l’appuntamen-to è garantito anche in caso dimaltempo) a cui parteciperannodi versi campioni della Juventus,guidati da Giorgio Chiellini. L’iniziativa, organizzata dal l’as -sociazione Onlus “Colora la tuavita” con la collaborazione dellaPro loco di Benevello, è finalizza-ta alla raccolta fondi per la ricercacontro la fibrosi cistica. L’interoricavato della serata sarà divisotra l’ospedale “Sant’Anna” di To -rino e il “Gaslini” di Genova. La serata, per la quale sono giàgiunte adesioni anche da altreregioni e da fuori Italia, avrà ini-zio alle 20 con una cena beneficaorganizzata dalla Pro loco di Be -nevello guidata da Mattia Mo -rena. Durante la cena i giocatori

della Juventus saranno disponibi-li per firmare autografi e scattarefotografie e, sempre per raccoglie-re risorse per la causa, darannovita a un’asta in cui saranno bat-tuti alcuni palloni e maglie dellaVec chia Signora. La serata saràallietata dalla musica di Sonia DeCastelli che condurrà i vari mo -menti della manifestazione coa-diuvata da Roberto Cer rato, presi-dente di “Alba eventi” e dello Ju -ventus club Doc “Alba Pom peia-Gianluca Pessotto”. Com’è stato ricordato in confe-renza stampa, la scommessa è du -plice perché si è deciso di puntaresullo spirito di solidarietà dellaGranda, “in primis” della Langa, epoi perché, contrariamente alsolito, la fondazione “Italia bian-conera”, un’associazione a livelloitaliano che ogni anno organizzaeventi benèfici, per la prima voltaha scelto un piccolo centro per ungrandissimo evento, dato che,come ha ricordato l’assessoreregionale Alberto Cirio, tra i pro-motori della prim’ora della serata,nella storia dell’intero territorio

non si era mai verificata una sera-ta in cui partecipassero tanti gio-catori così importanti come quelliattesi a Benevello. La scelta non ècasuale: il paese di Benevello rac-conta una vicenda triste, quella diDenise, una ragazza di 22 anniche dopo anni di malattia è venu-ta a mancare l’anno scorso per lafibrosi cistica, una patologia perla quale in Italia ogni settimana siregistrano quattro nuovi casi. A Benevello è sorta l’associazio-ne “Colora la tua vita”, guidatadal fratello di Denise, MassimoGallesio, con l’impegno di sensi-bilizzare e di raccogliere fondi afavore della lotta contro la fibrosicistica. Il sodalizio e il paese han -no pensato che un momento be -nefico sia il modo migliore per ri -cordarla: anche per questo non sipuò mancare! Il costo della cena è di 25 euro(10 euro, per gli under 10), Per prenotazioni: tel. 0173-362562. Per informazioni: tel.331-3597574, dopo le 19.

L’evento benefico è il fruttodel lavoro di molti. Alcunidi loro sono ritratti nellafoto sottostante. In piedi,

da sinistra, si riconoscono:Mattia Morena, a capo

della Pro loco di Benevello;il presidente di “Colora la tua vita”, Massimo

Gallesio; i genitori di Denise Gallesio e Fabio

Germani di “Italia bianconera”. Seduti,

da sinistra: Luigi Barberopresidente dell’ente

turismo “Alba, Bra, LangheRoero”, l’assessore

regionale al turismo e allosport, Alberto Cirio:

il presidente di “Albaeventi”, Roberto Cerrato

I campioni della Juvecome non li avete mai visti

Giuliano Belfiori

52 á 12 maggio 2011 á lo sport e la beneficenza

“SERATA BIANCONERA” IL 16 MAGGIO A BENEVELLO

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54 á 12 maggio 2011 á il futuro campione impressionò il pubblico torinese

Ganso, prima di di -ventare per tuttiGan so, ov vero il gio-catore che mezza

Europa vuo le (Milan in testa), erasoltanto Paulo Henrique de Li -ma, ossia un giovane di belle spe-ranze (e già qualche acciacco allespalle) che militava nella “prima-vera” del Santos. Con la squadra paulista, fin daglianni passati, il talentuoso centro-campista offensivo (so pran no -minato “Ganso”, cioè oca in por-toghese, dai tempi in cui iniziò a

grande blasone. Ganso prese parte alla manifesta-zione e vinse il torneo con il suoSantos, imponendosi sul RiverPla te nella finale ospitata dallosta dio “Primo Nebiolo”. Segnò pure due reti in semifinalee fu eletto miglior giocatore deltorneo. Insomma, non pas sòinos servato e i piemontesi ap -passionati di calcio, certo nonsapendolo, ebbero l’occasione divedere all’opera il gioiello brasi-liano, considerato a, seconda deicommentatori e dei casi, l’“erede

grande società. Chissà quanti diloro si stanno mangiando le ma -ni, a meno di tre anni di distanza,sapendo che la quotazione dimercato del brasiliano è centovol te superiore a quella di allora. All’epoca Paolo Henrique uscivada un brutto infortunio al crocia-to e nonostante le perplessità ini-ziali, il club decise di portarlo inItalia per il “Cozzolino”. Quando arrivò sotto la Mole nonaveva un con tratto e dunque nonera im probabile riuscire ad acqui-starlo per una cifra intorno ai

giocare a San Paolo del Brasile edera ancora acerbo), ha partecipa-to a tornei giovanili in giro per ilmondo. Una di queste sortite nel2008 lo portò nel nostro Paese, aTo rino, per il secondo me morial

“Coz zo li no”, unap pun ta mento diprimo piano al -l’in terno del pa -norama calcisticogiovanile nazio-nale e internazio-nale a cui parteci-pano squadre di

di Kakà”, il “nuovo Rivaldo” o in -dicato, per uscire dai confini sud -americani e andare appena un po’più indietro nel tempo, come «ilgio catore che potrà ripercorrerele gesta di Zinedine Zidane». Ma ad aver modo di vedere da vi -cino Ganso e di constatare “in an -teprima” il suo valore non sonostati solo i tifosi, ma anche (e so -prattutto) gli addetti ai lavori e gliosservatori, i quali affollano ilbor do campo di queste manife-stazioni proprio per scovare qual-che talento da portare in una

300 mila euro, come da parame-tri internazionali. Eppure nessuna squadra si feceavanti, così Ganso tornò in Bra -sile: nel 2009 la Federcalcio ver-deoro lo nominò miglior de but -tante del campionato, mentrel’anno successivo vinse campio-nato paulista e coppa del Brasilecon la sua formazione. Oggi come oggi, per cercare distrapparlo alla squadra di SanPaolo, occorre presentarsi al ta -volo della trattativa con unasomma non troppo distante dai

Giuliano Belfiori

ORA LO CERCANO I CLUB DI MEZZO MONDO

Quando Gansogiocò al “Cozzolino”

La quotazione di PauloHenrique de Lima

(foto sotto), classe 1989,all’epoca

della partecipazione al memorial torinese eraintorno ai 300.000 euro.

Ora, per strapparlo al Santos, servono circa30 milioni! In basso:

Sebastian Giovinco, cheprese parte alla stessa

edizione del torneo, nellefile della Juventus

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30 milionidi euro!

Ma come se lo ricordano Ganso,all’epoca Paulo Henrique, quelliche l’hanno visto giocare? Lo abbiamo chiesto all’organiz-zazione tecnica del memorial“Coz zo lino”.

Dalla segreteria del torneo com-mentano: «Alla manifestazionedi calcio giovanile piemontese ilSantos ha partecipato in due edi-zioni, aggiudicandosele en -trambe e portando qui da noigrandi campioni. Il primo annoera presente il trequartista Ale -mao, poi acquistato dal l’Udinese,

ceduto al Vicenza e ora in corsaper la promozione in serie A conil Varese. Il secondo anno, e sia -mo nel 2008, venne Paulo En -rique. Ovviamente era un ragaz-zo a livello “primavera” (“under19”), ma dimostrava già unadiscreta propensione: un centro-campista d’attacco mancino cheha segnato anche un buon nume-ro di gol e che si faceva ammirareper le percussioni in attacco».Anche Sebastian Giovinco, ora inprestito al Parma di cui è una pe -dina fondamentale, ma all’epocanelle file delle formazioni giova-nili della Juventus, ha avutomodo di in crociare, al “Coz zo -lino”, uno degli astri nascenti delcalcio mondiale (brasiliani e bian-coneri si incontrarono in unadelle prime partite del torneo del2008, la quale vide il Santosimporsi in rimonta, con il punteg-gio di 2-1). Parlando dell’“oca”, la “formicaatomica” usa parole di elogio:«Sep pure contro di noi non abbiase gnato, si capiva che aveva gran-di potenzialità anche offensive euna visione di gioco superiore al -la media. Si poteva intuire che sa -rebbe diventato un uomo-merca-to? Questo è difficile da dire, lacarriera di un giocatore è legata amolti fattori. Di certo, però, giàallora non gli facevano difetto lequalità tecniche e tattiche».

PROBABILE ACQUISTO DEL MANCHESTERMario Gotze, nel 2006 miglior giocatore del torneo“Piccole grandi squadre”, è ormai diventato un “big”!

In Germania il Borussia Dortmund ha conqui-stato il campionato dopo una stagione da pro-tagonista. Tra gli artefici del successo giallo-nero Mario Gotze, a cui nel 2006, andò il pre-mio “Nino Manera”, allora assegnato al mi -glior giocatore del torneo internazionale deltrofeo “Piccole grandi squadre” (di cui parlia-mo nelle pagine successive). Al centrocampi-sta teutonico, leva 1992, sono interessate lepiù blasonate formazioni del calcio europeo,su tutte il Manchester United. Questo dimostra

come il torneo promosso dall’Usd Tre Valli sforni ogni anno nuovi talenti ecome stia conquistando un posto sempre più importante nel panoramacal cistico giovanile in Italia. Nella foto: la premiazione di Gotze, in posa conLuca Giaccone, allora redattore del settimanale “Provincia granda”.

Inestate la Granda

tornerà ad assaporare ilcalcio che conta. È di questigiorni, infatti, la notizia che

il Lecce, ancora invischiato nellalotta per rimanere in serie A,farà a Bra il ritiro in vista

del prossimo campionato.

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Un’altra riuscita edi-zione del torneo in -ternazionale “Pic co -le grandi squa dre”,

competizione riservata ai “giova-nissimi ’97” e organizzata dal -l’Usd Tre Valli di Villanova Mon -dovì, è appena stata messa in ar -chivio. Ad aggiudicarsi la manife-stazione è stata la compaginedell’Fc Internazionale, vittoriosain finale sulla rivelazione statuni-tense dello Youth Soccer, pre-se -lezione del nord-est degli Usa, u -tile a visionare i giocatori da con-vocare nella nazionale americana(alcuni di essi fanno già partedella selezione “under14”). I ragazzi dell’Inter hanno potutoalzare il trofeo “Devid Beltramo”al termine dei supplementari,dopo l’1-1 maturato nei 90 minu-

IN CAMPO I CAMPIONIDI DOMANI

Giuliano Belfiori

Sopra, da sinistra, e poi in senso orario:

la formazione dell’UsdTre Valli; l’Inter

vincitrice del torneo;Matteo Aretruso;Strahinja Karišic;

Lorenzo Olivero e un’azione di gioco

della finale (foto di “Lc Zone” di Torino)

56 á 12 maggio 2011 á piccole grandi squadre

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ti regolamentari.Al terzo posto si sono classificatigli ungheresi dell’Mtk Budapest,davanti al Bellinzona. Molti premi hanno fatto da corre-do alla manifestazione alla qualehanno preso parte trentaduesquadre, tra cui alcune compaginicuneesi come l’Us Tre Valli, l’AcSaluzzo, l’Usd Virtus Mondovì,l’Usd Centallo, il Gs Europa, l’AsdOlmo e l’Ac Pedona. La giuria haassegnato il trofeo “Nino Ma ne -ra”, per il miglior portiere, a EgonNesurini (Ac Bellinzona), il “Vin -cenzo To matis”, per il capocan-noniere della competizione a E -bo lo Jeremy Ebobisse (Us YouthSoccer), il “Saverio Don ghi” per ilgiocatore più giovane a MatteoAretuso (Carlin’s boys). Il trofeo “Aldo Strumia”, invece,

riservato al miglior giocatore del -la provincia di Cuneo, è andato aLorenzo Olivero (Usd Centallo),mentre il “Luciano Tealdi”, in col-laborazione con il Lions clubCarrù-Dogliani, alla miglior squa-dra dilettante della Granda se l’èaggiudicato l’Usd Tre Valli (otta-vo classificato). Come miglior giocatore della ras-segna, cui è andato il trofeo “Al -berto Russo”, è stato votato Stra -hi nja Karišic (Fc Rad Bel gra do),men tre l’“Enrico ‘Ri cu’ Luciano”,riservato al miglior talento dei pa -droni di casa, è an dato a Mi chaelPeirano (Usd Tre Valli).L’ultimo riconoscimento, il tro-feo disciplina “Elio Farchetto”,messo in palio dal Panathlon clubdi Mondovì, se lo è assicurato lasquadra dei Carlin’s boys.

A Branzola di VillanovaMondovi l’Inter ha fatto suo il torneo internazionale organizzato dall’Usd Tre Valli

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58 á 12 maggio 2011 á motociclismo, che passione!

Soddisfa il risultato nella gara di Monzadi Niccolò Canepa, capace di andare di nuovo a punti in “Superstock 1000”

OTTIMO FEELING TRA KAWASAKI E “GO ELEVEN”

“Go Eleven” può contare su trealfieri: Niccolò Canepa e NicoVivarelli nella “Superstock 1000”e Cristian Gamarino nella 600. Dopo due gare Canepa occupal’ottava posizione della classificagenerale ed è il primo tra i pilota in sella alla Kawasaki.Sul circuito lombardo CristianGamarino ha sfoderato una buonaprestazione nel campionato italiano corso sette giorni primadella “Superstock”, e nelle proveha ottenuto il settimo posto

Carlo Bottero

Anche dopo il secon-do dei dieci roundprevisti dal calenda-rio 2011 dei cam-

pionati internazionali “Super -stock”, svol tosi a Monza lo scor-so week-end, la “Go Eleven”,coordinata da Gianni Ramello eda Piero Cabutti, non ha delusole attese, come nello stile delteam nato da un progetto ambi-zioso e da un investimento nonindifferente che in questi anni hacoinvolto un numero crescentedi sponsor, la cui lista è in conti-nuo am pliamento. A gli storiciCabut ti Motor, Cabutti 2, Chian -chia e Biga, si sono aggiunti 2Mv, Ra vano Green Power, Ideal -plast, Bra Pelli Fea, Bene Banca,Akra po vič, Me talteck, PlasticBike, New fren, Fren Tubo, Ac -cossato, Giu bellini, Gb Ra cing,

Regina Chain, Pbr, Motul, Fram -corse, Proto grip, Faster, Gpt, Irc,Del fino Group, Wi tek, PoderiCel lario, Tremmeti, Pla net Cof -fee, Bar bero, Agla, Cube, AcquaVal le chiara e Intermix.Tornando alle gare, Cristian Ga -marino, nelle prove di sabato 7maggio, non ha regalato ai suoitifosi una prova esaltante. «Scattato bene al semaforo ver -de», sottolinea il “team owner”Gianni Ramello, «Cri stian haaffrontato la prima staccata all’in-terno, perdendo un paio di posi-zioni. La sua caparbietà e il suospirito che l’induce a non demor-dere lo hanno spinto ad accodarsial gruppo di testa, mentre dietrodi lui gli avversari perdevano ter-reno. Dal terzo passaggio, però, èentrato in bagarre con Vitali,Major e Day, ma, soprattutto, nel

tentativo di sopravanzarli è sci-volato finendo così anzitempo lagara». Altrettanto difficili e poco fortu-nate anche le prove per gli alfieridella coppa del mondo “Super -stock 1000”. «Niccolò Canepa ha chiuso lequalifiche al diciassettesimo po -sto, mentre Nico Vivarelli al ven-tiquattresimo. Entrambi hannopagato i problemi di gioventùdella moto. Ma, conoscendo idue piloti, sono certo che cerche-ranno in gara un pronto riscatto,imponendosi di scalare il più pos-sibile la classifica», aveva dichia-rato Ramello dopo le prove. Anche Cristian Gamarino, allaluce della sua prestazione apparesconfortato: «Mi dispiace davve-ro tanto. Dopo la buona presta-zione nel campionato italiano la

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settimana precedente e il settimoposto in prova, ero convinto dipoter regalare alla squadra unbuon risultato anche nell’euro-peo. Invece la troppa foga mi hatradito. Spero di potermi rifaregià dalla prossima tappa, quandosi correrà a Misano Adriatico».Domenica, invece, le gare hannopermesso al team “Go Eleven”,grazie all’ottima prova di NiccolòCanepa, di lasciare Monza conuna pacata e rassicurante soddi-sfazione, confortata anche dalpubblico accorso numeroso adap plaudire i piloti in corsa. «Dopo i problemi accusati nelleprove», ribadisce Ra mello, «Nic -colò è riuscito in gara a trovare lacontinuità che gli era mancataarrivando a chiudere la prestazio-ne in nona piazza. È stata unacorsa un po’ falsata dal le due par-tenze, alle quali la Direzione digara è stata costretta per la pre-senza di olio in pista dovuta alla

Il 12 giugno a Misano Adriaticoè in programma un nuovoappuntamento che vedrà protagonista il team guidato da Gianni Ramello e PieroCabutti, in cui Nico Vivarelli cercherà un pronto riscatto

La tappa brianzola è sempre una festa per il team “Go Eleven”, dal momento che, essendopiuttosto vicina alPiemonte, vede la sua celebrata “hospitality” riempirsi di amici e curiosi, desiderosi di vivere in presa direttal’emozione di una corsamotociclistica di grandissimo livello

rottura del motore di una Bmw,avvenuta dopo quattro giri. Aquel punto il nostro pilota avevagià recuperato sei posizioni,migliorando il proprio temporispetto alle prove di quasi unsecondo. Ripartiva dall’undicesi-mo posto per una minigara sucinque giri. Nonostante la parten-za non sia stata particolarmenteefficace, è riuscito a continuare aesprimersi su buoni livelli recu-perando posizioni e terminandola corsa in nona posizione». Fuori dalla zona punti, invece,Nico Vivarelli, il quale ha accusa-to un ca lo di motore che non gliha per messo di giocarsi tutte lesue carte. È chiamato a un prontoriscatto nella pros sima prova chela squadra af fronterà tra circa unmese a Misano. È legittima e tangibile la soddi-sfazione di Canepa: «Ab biamo fa -ticato molto in prova, sperimen-tando diversi tipi di messa a pun -

to. Purtroppo il lavoro della setti-mana precedente nel campionatoitaliano velocità non ci è stato par-ticolarmente utile, poiché abbia-mo dovuto lavorare con gommecon mescola più dura. Mi spiaceche la gara sia stata accorciata...Con un solo giro in più avrei potu-to guadagnare altre posizioni. Nelfinale avevo passato anche An -tonelli che, grazie alla scia, è riu-scito a riprendersi la posizione». C’è un po’ di amarezza, invece,nelle parole di Nico Vivarelli, in -soddisfatto della sua prestazione,ma già proiettato verso le futuregare: «Purtroppo in questo week-end non siamo riusciti a trovareuna messa a punto che mi per-mettesse di esprimermi al me -glio. In ga ra, inoltre, il mio moto-re ha accusato una perdita dipotenza e non ero in condizionedi poter fare di più».È severo e determinato il giudi-zio sull’andamento del fine setti-mana agonistico di Dennis Sac -chetti, team manager: «Abbiamoancora molto la voro da svolgerein vista dell’appuntamento diMisano, dove vogliamo presen-tarci al meglio della condizione.Comunque, nonostante i proble-mi ac cusati in prova, siamo riu-sciti a invertire la tendenza.Questo ci offre nuovi stimoli perproseguire nel lavoro di sviluppoche ci impegnerà per tutto ilmese». L’appuntamento è fissato per il12 giugno sul circuito di MisanoAd riatico dove il team “Go Ele -ven” si prepara a inseguire sem-pre più ambiziosi obiettivi.

12 maggio 2011 Ü 59

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in commercio e commerciodi sostanze alimentari nocive. L’uomo spacciavaper prosciutto di Parma eculatello Zibello delle formedi insaccati che non loerano. Aveva contraffatto il marchio di noti produttorie, come se non bastasse,conservava gli alimenti inmalo modo, in sfregio allebasilari norme igieniche.

­­­n SALUZZO LA MADRE NON GLI DÀ SOLDI E LUI LE BRUCIA LA CASAUn 54enne saluzzese è stato arrestato daiCarabinieri della città del Marchesato per averincendiato la casa dell’anziana madre, laquale, di fronte all’ennesimarichiesta, si era rifiutata di dargli del denaro. Per fortuna la donna ha trovato rifugio dalla vicina e non si sono registrati danni a persone.

n ALBA NUMERI INCORAGGIANTIDALLA “CASA DELL’ACQUA”Il primo bilancio circa la“Casa dell’acqua” di Albaè positivo: la media di erogazione, per la primaventina di giorni, ha superato i mille litri al giorno e le previsionisono di un’ulteriore crescita.«Un grazie ai cittadini albesi che hanno capito la valenza ecologica del nostro investimento», ha dichiarato l’assessoreMassimo Scavino, «e dimostrato di apprezzarele ottime qualità dell’acquafiltrata gasata e refrigerataa un prezzo assai conveniente. A fronte di questo successo iniziale,abbiamo imbastito i primi ragionamenti per l’installazione di una seconda “Casa dell’acqua” in un altropunto della nostra città».

­­­n FOSSANO LA SEZIONE DEGLI ALPINI DI GAZZANICA IN VISITAUna quarantina di alpinibergamaschi (foto sopra),prima di unirsi alla grandeadunata torinese, hafatto visita alla città di Fossano. L’escursione, iniziata in via Roma, è continuata con la visita in Duomo, al Borgo vecchio, alla chiesa di SanFilippo, lungo viale Mellano, al castello degli Acaja e, infine, al Museo diocesano di Fossano.

­­­n CORTEMILIA FALSI CULATELLI SPACCIATI DA UN AMBULANTE ABUSIVOUn caso di contraffazionealimentare è stato scopertoin Valbormida dai militaridell’Arma della stazione di Cortemilia che hannodenunciato un 40enne pregiudicato di Bergamoper i reati di frode

60 á 12 maggio 2011 á succede intorno a noi

DAL PIEMONTEaggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it

MONITORAGGIO MIGLIORE, COSTI MINORI!

L a “Bianco Engineering” di Alba, divisione di “Bianco” spa che si occupa di automazionee packaging, ha completato la fornitura delle macchine di collaudo e test per l’assem-

blaggio dei compressori “Fuelmaker” prodotti e distribuiti dalla “Brc Gas Equipment” diCherasco. Le soluzioni ideate e sviluppate dal team dei tecnici “Bianco Engineering” hannoconsentito una netta riduzione delle postazioni di collaudo con la conseguente riduzione dicosti, a fronte di un maggiore controllo del processo e dell’aumento della produttività. Lemacchine di collaudo sono impiegate in svariati campi produttivi e permettono il collaudodi componenti o il monitoraggio dei processi produttivi. Inoltre si possono interfacciare conil sistema informativo aziendale, garantendo una semplice gestione dei dati di collaudo.

NEWS

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­­­n CUNEO AUGURI SPECIALI PER GLI 80ANNI DI GUIDO BONINOSono assai singolari gliauguri che i componentidel gruppo “Crescere insieme” e il disegnatoreDanilo Paparelli hanno fattoa Guido Bonino: con unavignetta (sotto) hanno volutoomaggiare gli 80 annidell’ex Sindaco di Cuneoche è stato anche presidente della Provincia e assessore regionale.

­­­n BRA ROBERTO POSSOLO NUOVOPRESIDENTE DEL CAINIl canile intercomunaleCain, società partecipatada 41 Comuni del territoriodi Langhe e Roero pergestire le problematicheconnesse al randagismocanino, ha un nuovo presidente: è RobertoPossolo (foto sotto). Al fianco del Presidente,che subentra al braideseGiuseppe Canalis, confermati il sindaco

di Ceresole d’Alba, BrunoLovera, e quello di Monforte d’Alba,Bartolomeo Borgogno.Possolo, ex vicesegretario e dirigente del Comune di Bra, aveva già ricopertol’incarico di segretario nel consorzio Cain sino al 2008.

Guardando le foto riprodotte sopra alcunidi voi penseranno che l’unica cosa che i due soggetti hanno in comune sia la forma degli occhiali e nemmeno il colore. Se così è, è perché nonsiete attenti ai dettagli,al contrario di chi ci hasegnalato questo caso di “gocce di vino”. Tra le indicazioni riportate a prova della somiglianza tra il doglianese FabrizioTravaglio (foto sopra) e lo chef e conduttoretelevisivo AlessandroBorghese (sotto), oltrealla forma del pizzetto,spiccano le sopraccigliae un taglio degli occhimolto particolare per entrambi, anche se le foto in questioneconsentono di renderseneconto soltanto in parte.Se anche voi conoscetepersone uguali come...una goccia di vino, non esitate a segnalarcele,inviando possibilmentele fotografie dei sosia dei Vip individuatiall’indirizzo di posta elettronica:[email protected].

COME DUE“GOCCE DI VINO”

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62 á 12 maggio 2011 á succede intorno a noi

n BRA DOLCI CREAZIONI DELL’UNVSPER CELEBRARE L’UNITÀL’Unione nazionale veteranidello sport (Unvs) di Branon poteva mancare dicelebrare l’evento dei 150anni dell’unità d’Italia: ilmaestro pasticcere e saggioveterano Domenico Asselleper la celebrazione

n CARAMAGNA CON LIVIA TURCO SI PARLERÀDI SANITÀ E ASSISTENZASabato 14, dalle 10, a Caramagna Piemonte,nella nuova sala consiliaresarà presente l’onorevoleLivia Turco per parlare di sanità e assistenza, di fronte alle riduzioni di finanziamento semprepiù forti, ma anche per confrontarsi su quale futurodare a questi settori importanti per il benessere del cittadino. L’incontrooffrirà anche l’occasioneper parlare della situazionedel consorzio ”Monviso solidale” e del poliambulatorio racconigese.L’ingresso sarà libero. ­­­

n CUNEO ANNA MANTINI SI DIMETTE DA CONSIGLIERA DI PARITÀDopo avere svolto per circaun decennio il ruolo di consigliera di parità, prima regionale e poi provinciale, Anna Mantini(foto sotto), attuale assessore provinciale allepari opportunità, ha decisodi lasciare l’incarico. Alla base della decisione,

­­­n ALBA GIORNATA DEL “NASO ROSSO”ALL’INSEGNA DEL SORRISODomenica 15 maggio in piazza Savona, ad Alba,dalle 10 alle 19 i clowndell’Arcobaleno Vip Alba-Bra (foto sopra) animeranno la Giornata del “naso rosso”. L’eventoall’insegna del sorriso, nato nel 2005, è indetto dall’associazioneArcobaleno Vip insieme al Csv-“Società solidale”di Cuneo e si prefigge di far conoscere e di sostenere la clownterapia, oltre che sensibilizzare i cittadinicirca l’importanza del volontariato verso il prossimo.

spiega l’avvocato Mantini,non senza ringraziare quanti hanno collaboratocon lei in questi anni, c’èla convinzione che «lasciarespazio a un’altra donna intale posizione rappresentinon solo un atto di coerenza, ma anche unostimolo per promuovere e qualificare la presenzafemminile nella politica e negli àmbiti di sviluppodella nostra società».

ha pensato a magnifichecreazioni, tra cui un’Italiatricolore con evidenziata la posizione di Bra e, ancora, i busti di VittorioEmanuele II, Cavour,Mazzini e Garibaldi. Infoto le dolci creazioni, con,da destra: Ermanno Gotta,il presidente dell’Unvs,Gianfranco Vergnano e Domenico Asselle. ­­­

n MONCHIERO MOLTO INTERESSE PER L’HOTELDEL “MARACHELLA GRUPPO”Oltre duecento visitatorihanno colto l’occasione di “porte aperte” all’“Anticoborgo Monchiero” (foto adestra) per scoprire il nuovo hotel quattro stelle del“Marachella gruppo”, fruttodi uno scrupoloso restaurodel palazzo settecentescoattiguo al santuario dellaMadonna del Rosario, aMonchiero Alto. L’“Anticoborgo Monchiero” è la piùrecente struttura del gruppoche vanta nel cuneeseun’ampia offerta di alberghicon il “Somaschi hotel” diCherasco e il “Golf relaisMonforte”, entrambi quattrostelle, il tre stelle “Bvh” a Bene Vagienna, e dueristoranti di qualità come “Il Marachella ristorante” di Cherasco e il“Sant’Anna” a Monforte.

Nell’ambito delle celebrazioni per l’unità d’Italia, una delegazionedell’Unione Province d’Italia è stata ricevuta al Quirinale dal pre -sidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Al Capo dello Stato ladelegazione, di cui faceva parte anche la presidente della Provinciadi Asti, Maria Teresa Armosino (immortalata nella foto sotto, accan-to a Na politano), ha donato l’album litografico “Da Torino a Roma-Ventitré anni di viaggio” di Casimiro Teja, pubblicato nel 1872dal periodico “Pasquino-Giornale umoristico, artistico, politico so -ciale”. Le litografie illustrano in forma satirica il cammino risorgi-mentale degli italiani da Torino a Roma capitale.

LE PROVINCE DAL CAPO DI STATO

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L ’assemblea dei soci della Cassadi risparmio di Bra ha approva-

to il bilancio 2010. Il presi dente,Franco Guida (foto), ha illustrato idati sottolineando i risultati lusin-ghieri raggiunti dal l’istituto di cre-dito: raccolta di retta 917 milionidi euro (+9,95%), rac colta indiret-ta 469 milioni (+12,18%), impie-ghi 887 milioni (+18,96%). L’uti -le lordo è stato di 4.950.000 euro(nel 2009 era di 1.354.000) equel lo netto di 2.730.000 euro. La componente operativa dell’uti-le è praticamente raddoppiata dall’anno precedente. Il Presidenteha anche informato i soci in merito ai dati del primo trimestredell’anno corrente, i quali confermano il trend positivo. «Le inizia-tive attuate nel corso del 2010», ha affermato Guida, «hanno con-sentito di migliorare sensibilmente l’azione commerciale. Con -tiamo di proseguire su que sta strada, consapevoli della situazioneeconomica locale e regionale, ma convinti di avere i mezzi e le ri -sorse umane per fare an cora meglio. Dopo aver approvato il pianodi riorganizzazione aziendale, il Consiglio d’amministrazione siap presta a dare il via al nuovo piano industriale». Accanto al Pre si -dente è intervenuto il direttore generale, Arturo Arpellino.

n CERRETTO LANGHEDECISA LA DATA DI CONSEGNADEL PREMIO “BALON D’OR”La consegna del premio“Balon d’or”, edizione2011, promosso dalComune di Cerretto Langhein collaborazione con l’enteturismo “Alba, Bra, Langhe

e Roero”, la Federazionepallapugno (Fipe) e i giornali“IDEAsport”, “Lo sferisterio”e “Gazzetta d’Alba”, avràluogo il 17 settembre aCerretto Langhe. La data èstato comunicata a SanBenedetto prima della garadi campionato tra i due giocatori ai quali è statoattribuito finora il “Balond’or” e cioè Oscar Giribaldie Paolo Danna (nella foto: il secondo e il terzo da sinistra, con Flavio Borgna,promotore del premio e vicepresidente dell’Ente turismo, e l’assessore regionale al turismo, AlbertoCirio, primo da destra).

LA CRB CHIUDE UN 2010 POSITIVO

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64 á 12 maggio 2011 á succede intorno a noi

­­­n CUNEO MARIA PIA SURICO DIRIGE L’UFFICIO CONTROLLI Cambio al vertice per la Direzione provincialedell’Agenzia delle entrate:sarà Maria Pia Surico (foto sopra) a dirigerel’Ufficio controlli, che sioccupa di tutte le attività di accertamento fiscale e contenzioso per l’interaprovincia Granda. 53 anni,laureata in scienze politiche, Maria Pia Suricoarriva a Cuneo dalla provincia di Asti dov’è statacapo Ufficio controlli dal 2009. Subentra aFernanda Quaranta che daoggi assume la Direzioneprovinciale di Asti.

­­­n CUNEO CONFERENZA SU SEBASTIANOGRANDIS A “CASA GALIMBERTI”Venerdì 13 maggio, alle18, presso il museo “CasaGalimberti” in via Ponza di San Martino, angolopiazza Duccio Galimberti6, a Cuneo, avrà luogo una conferenza, tenuta daWalter Cesana, dedicataalla figura di SebastianoGrandis, l’ingegnere piemontese famoso peraver progettato e diretto ilavori del traforo ferroviario del Frejus. L’incontro, a ingresso libero, è inseritoall’interno del programmadelle celebrazioni per i150 anni dell’unità d’Italia.

n NARZOLE GLI ARTIGIANI PREMIANOMARENGO E GANDINOCome da tradizione, gli artigiani di Narzole, con la loro associazione, guidata da Filippo Galvagno,hanno reso onore a personeche si sono contraddistinte perla loro attività professionale.Quest’anno sono stati premiati due narzolesi: l’idraulico Eugenio Marengo el’elettrauto Bernardino Gandino(nella foto sotto, da destra, con al centro il consigliere regionale della Lega nordFederico Gregorio).

S i è tenuto presso il Comunedi Mondovì un tavolo

di confronto (foto sopra), guidato dal sindaco, StefanoViglione, in merito alla situazione occupazionaledel monregalese a più di dueanni dall’inizio della grave crisi economica e produttivamondiale che ha colpito anche la provincia di Cuneo.Erano presenti al tavolo, oltre a numerosi sindaci dellazona, i rappresentanti del mondo produttivo, in particolare dei settoriartigianato, commercio, agricoltura e cooperazione.

MONDOVÌ: TAVOLO SULL’OCCUPAZIONE

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Oltre centoquaranta pilotihanno dato spettacolo nella gara organizzata dalmoto club “100 torri Alba” a Paroldo per il trofeo nazionale motocross d’epocae il campionato italiano sidecarcross.I piloti iscritti a club cuneesipresenti a questa gara sono stati moltissimi.Di scena sul crossodromo“La Gamellona” di Paroldo,anche i sidecar (foto sopra)che, dopo quasi venti anni di attesa, hanno ottenuto la reintroduzione del campionato nazionale loro riservato.

­n BRA IL TORNEO “KINDER + SPORT EIL TENNIS” SOTTO LA ZIZZOLADopodomani, sabato 14maggio, prenderà il via la tappa braidese del torneo“Kinder + sport” di tennis, il quale porta avanti gli intendimenti del “Topolino”ed è organizzato dalla ex campionessa Rita Grande,capace di raggiungere il24esimo posto nel rankingmondiale. Il torneo prevedenumerosi appuntamenti in giro per l’Italia dai qualiusciranno i nomi dei partecipanti al “master”nazionale in programma a Castel di Sangro tra fineagosto e inizio settembre,con la possibilità di vincere,tra gli altri, quattro soggiornia Manacor, durante i qualisarà possibile assistere agliallenamenti del campionespagnolo, numero 1 delmondo, Rafael Nadal. Sino al 22 maggio i campidel “Match ball Bra” ospiteranno ragazzi e ragazze di età tra i 9 e i 16 anni, per un evento che, come è nella filosofia“Kinder + sport”, promuove la pratica sportiva come unasana abitudine quotidiana.

­­­n CARAMAGNA MONS. CESARE NOSIGLIA E L’UNITÀ PASTORALE 52 L’arcivescovo di Torino,mons. Cesare Nosiglia (nel riquadro sotto), ha incontrato, presso l’oratoriodi Caramagna Piemonte, i fedeli dell’Unità pastoralenumero 52 (Racconigi,Caramagna, Sommarivadel Bosco, Marene,

Cavallermaggiore eCavallerleone) sul tema della Conferenza episcopaleitaliana per gli anni 2010-2020: “Educare alla vitabuona del Vangelo”, vale a dire la sfida educativa per le nuove generazioni, da portare avanti con tutte leagenzie educative: famiglia,parrocchia, scuola, enti pubblici e associazioni.

SPETTACOLO A PAROLDO

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66 á 12 maggio 2011 á informazione promozionale

LA BOCCA E LA SALUTE DEL CORPOa cura di Federico Meynardi

Medicina

n LA SCIENZA DELL’EQUILIBRIOISTITUTO MAGNUSFederico Meynardi, direttore sanitario dell’Istituto sito a Mondovì, in corso Statuto 31tel. [email protected]

n DIALOGO DIRETTOChi volesse maggiori informazioni e delucidazioni non esiti a contattare l’Istituto Magnus, ai recapiti sotto indicati. È infatti stato attivato uno “sportello aperto” per garantireconsulenze qualificate e professionali

Carissima Alessia, la ringrazio per il quesito che mi pone in quanto è rife-rito a un argomento a cui tengo in modo particolare e che rappresenta,nella sostanza, la base concettuale che mi ha sempre orientato definendo,negli anni, il mio profilo medico-scientifico e professionale.

La dentatura rappresenta, in effetti, un vero e proprio sistema biomeccanico a ingra-naggio che utilizziamo migliaia di volte al giorno nella realizzazione della funzioneocclusale, ovvero quando chiudiamo la bocca, oltre che masticatoria. Questa funzione naturale sviluppa inevitabilmente delle forze secondo configurazio-ni alquanto complesse la cui entità in termini di chilogrammi (fino a 200 per unità disuperficie!) e caratteristiche vettoriali (forze, leve, fulcri, momenti flettenti e torcenti,compressioni...) dipende dalla disposizione tridimensionale dei denti ed è condizio-

nata dalla componente muscolare del sistema cranio-mandibolare sulla base di una logica posturale psico-corporea complessiva, variabile nel tempo attraversostrategie adattativo-compensatorie in relazione alladinamica individuale nel rapporto con l’ambiente. Il sistema dentale rappresenta pertanto una realtà cheva ben oltre il semplice meccanismo masticatorio e diveicolo nella comunicazione interpersonale con valen-za estetico-cosmetologica, in grado di caratterizzare unbel sorriso in tutto il suo splendore. L’occlusione denta-le fa parte di una rete anatomico-neurologica e riceve

informazioni che provengono dalla periferia corporea e dal sistema nervoso periferi-co e centrale (cervello). Queste continue informazioni vengono elaborate e restituiteal resto del sistema in termini di risposte adattativo-compensatorie posturali, di equi-librio e stabilità corporea, anche come risultato dell’influenza da parte della sferaemozionale che nel cavo orale si riversa spesso, inducendo l’attivazione di atteggia-menti funzionali quali serramento e/o digrignamento (bruxismo), definite parafun-zioni. Tutto ciò significa, in realtà, che se le condizioni funzionali in termini di bio-meccanica, e quindi di carichi reiterati, per migliaia di volte al giorno, non sono cor-rette, il sistema si degraderà progressivamente usurandosi ed evidenziando, neltempo, aspetti di sofferenza quali alterazione della struttura dentale, congestione esanguinamento delle gengive, mobilità dentale, sensibilità agli stimoli termici e so -prattutto potrà verificarsi quel quadro che paradossalmente incute ancora paura,interpretato come malattia ineluttabile, accettato quasi con rassegnazione e cheviene definita parodontosi o peggio parodontite. Questa patologia è assolutamente evitabile quando non si è ancora instaurata e puòessere debellata in modo totale e definitivo, purché si adotti l’approccio terapeuticocorretto: l’analisi biomeccanica dell’occlusione e l’interpretazione delle forze che agi-scono sul sistema quando si chiude la bocca e si attiva l’ingranaggio. Se siamo in presenza di una chiusura dentale squilibrata parliamo di malocclusionee in questi termini si pone il presupposto basilare per un trattamento idoneo, in gradodi rendere l’apparato masticatorio equilibrato ben funzionante e, pertanto, in salutestabile. Con l’igiene orale lo rendiamo poi anche bello e luccicante.

Egregio dottor Meynardi, ho letto con interesse un suo recente arti-colo sulla rivista “IDEA” in cui fa riferimento allo stress come pos-

sibile fonte di problemi dentali e parodontali. In che termini può essere plausibile questa affermazione, a fronte delsolito approccio igienistico con valenza di prevenzione a cui siamo dasempre abituati anche per via degli assidui messaggi mediatici?

Alessia (Alessandria)

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68 á 12 maggio 2011 á ci vuol fegato ad aver cuore

C ara Donatella, appe-na ho terminato dileggere la tua lettera

mi è venuto in mente un pas-saggio di una recente intervi-sta di Mtv a Fabio Volo, spea-ker di radio “Dee jay”, scritto-re, attore e po’ di altre cose.In quell’istante mi si sonomaterializzate davanti agliocchi parole che al momentonon mi parve di condividere,ma che ora mi sembrano assaimeno scentrate. Volo, riassumendo, diceva:«Vorrei avere figli. Ma i figlinon si fanno con le persone

che si amano, è pericolosissi-mo, perché poi magari i geni-tori non si a ma no più. I figlisi fanno con le persone chehanno sani princìpi, valoriverso il mon do, non verso dite. Poi se non sei innamorato,non fa niente». Chi usa il proprio figlio come

fosse qualcosa che sta a metàtra uno scudo umano e u n’“ar ma di persuasione dimamma” dimostra di non a -vere valori troppo condivisi-bili sul mondo e di aver sotto-valutato il più antico dei peri-coli, ossia che le colpe deipadri ricadano sui figli. Il tuo ex compagno agiscesen za pensare ( o senza curar-si) delle possibili sofferenzeche potrà causare al figlio.Forse li considera “dannicol laterali” in una mis sionedi riappacificazione che ap -pare improvvida e difficile. A tal proposito, è davvero dif-ficile o sembra solo tale?Dalla tua lettera non è chiarose la porta chiusa in faccia alpadre di tuo figlio sia per unaquestione di principio, diorgoglio o per un incontro-vertibile disinteresse nel co -struire una famiglia con lui. Se non ci sono margini di ri -conciliazione, pazienza: nonformare una coppia nulla ha ache vedere con l’essere o me -no un buon genitore. Per come la vedo io, essere unbuon genitore non significaaffatto, come spesso si sentedire, de siderare che tutto siaperfetto, ma educarlo affin-ché il fi glio scelga di deside-rare il meglio per sé e sia ca -pace di dare seguito alla sag-gia massima del lo scrittoreWil liam So mer set Maugham:«È strana la vita: se ti rifiutidi accettare qualsiasi cosatranne il meglio, spesso loottieni».

Chi può usare il figlio

Gentile allegro chirurgo, leggo spesso la sua rubrica e le assicuro che sarò più brevedi chi di solito si rivolge a lei. Non ho storie da raccontare, soltanto (tante) domande

da fare: come può un padre degno di questo nome usare suo figlio di 4 anni (che l’adora)per tenermi legata a lui, facendo in modo che il piccolo mi chieda di farlo stare a dormireda noi dopo che il mio ex compagno (non siamo mai stati sposati) ci ha abbandonati peroltre un anno perché non era pronto a “fare il padre di nessuno”? Come può un padredegno di questo nome usare suo figlio per fare il “genitore modello” davanti agli altri, fin-gendo di essere cambiato? Quando ci ha lasciati, io l’ho scongiurato di non farlo, per meche l’amavo alla follia, ma soprattutto per nostro figlio. Non ha sentito ragioni. Io mi sono disperata, l’ho maledetto e alla fine mi sono rimboccatale maniche e sono andata avanti. Non gli ho mai chiesto nulla, né gli sto impedendo divedere suo figlio, ma non posso accettare questo ricatto. Come può pensare che nostrofiglio, che non è bastato a non farlo andare via allora, possa essere il mezzo per tornarea casa oggi, come se niente fosse successo e fossimo la famiglia del “Mulino bianco”?

Donatella (Saluzzo)

Allegro chirurgo

Volete un consiglio o soltanto sfogarvi? “Ci vuol fegato ad aver cuore” è una rubrica di colloquio con i lettori dedicata in particolare ai problemi sentimentali, affrontati però con un pizzico di ironia. Se volete raccontare le vostre mirabolanti (o meno) escursioni nella galassia dei sentimenti, nell’accezione più ampia del termine,inviate un’e-mail a: [email protected] una risposta adeguata!

COME “SCUDO UMANO”?

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70 á 12 maggio 2011 á cara zia Giugi...

scolaretta. Quando Lui passa in rassegnail plotone schierato nelcampo d’addestramento nonvola una mosca. I cani lo guardano con rispet-to. I padroni tremano, comematricole terrorizzate di nonaver lucidato a sufficienza glistivali. Ma Lui attacca solo iforti, i deboli li protegge. Alla ragazzina sovrappesoinsegna a dimagrire, perpoter correre con il suo foxterrier. Alla nevrotica propo-ne esercizi di rilassamentoche sembrano diretti al suolabrador, in realtà sono stu-diati per lei. Lui avrebbe voluto entrarenelle Forze dell’ordine, matutti quei parenti in galeranon erano una buona referen-za. Ma, se il suo sogno eraportare un po’ di ordine e giu-stizia in questo mondo, lo stacompiendo. E ha scelto i cani come guideper l’accesso al paradiso. Non è un santo, questo no.Rischi di essere strapazzatose sbagli la cottura degli spa-ghetti o se tifi per l’Inter. Peg -gio se gli prendi la donna (disolito prende lui quelle deglialtri). L’altro giorno portavauna corda di canapa per reg-gere i pantaloni. La cintura,se condo Lui, era ri masta a ca -sa di qualche femmina. Ve -rità o finzione, nulla impor-ta. Le padrone di barboncini,shitzu, bassotti, pa stori tede-schi e dei Pirenei arrossivanotra sé e sé, al solo pensiero.

Cara zia Giugi...Consigli semiseri perragazze semiserie

Questa rubrica ognisette giorni ospita la “posta non solodel cuore”delle nostre lettrici

L’indirizzo a cuiscrivere è:[email protected]

Cara zia Giugi, sono stanca del mio psicologo. Anni e anni di terapia costosa sotto tuttii punti di vista. Ma, senza un aiuto, mi sento persa...

Adelaide

Vuoi una soluzio-ne? Ti presentol’addestratore deimiei cani di fami-

glia. Da quando Lui è entratonelle nostre vite nulla è piùcome prima. Sono sparitidagli scaffali della libreria ibest-seller con protagonisticani così umani che ancoraun po’ e ti aspetti che al mat-tino leggano “Il Sole-24 ore”. Sono spariti tutti i fronzoliche adornavano le nostre vez-zeggiate bestiole.Via i collari a bandana e iguinzagli con gli swarovski,sono accettati solo gli sparta-ni collari a catena. Via le pappe alla cacciagione

di cognome, cosa ha votato,quanti soldi ha, quanto hastudiato e soprattutto se haragione. È il capobranco ebasta. E noi tutti dietro. Il nostro addestratore ha ilDna del comandante. È grande e grosso e questonon guasta, ma soprattuttoha ereditato dalla MagnaGrecia, che gli ha dato i nata-li, oltre agli occhi chiari,tutto quanto serve a farne unvero capo. Comprese le paro-lacce e gli strattoni, quandouno se li merita. Tutti i consulenti incravatta-ti di questo mondo, che pro-pongono corsi di leadership a1.000 euro il giorno, dovreb-

e i bocconcini al paté d’ana-tra: il cane mangia una voltaal giorno, alla fine del pastoserale dei padroni. Ma, per allenare all’obbe-dienza, la ciotola già pienasta sul tavolo per tutta lacena, con il povero botolo cheperde tutte le bave del mondosul pavimento. Da quando l’addestratore èentrato nelle nostre vite,abbiamo imparato cos’è lagerarchia. Il capobranco (cheè Lui) decide e gli altri obbedi-scono. Semplicissimo. Non importa come si chiama

bero inchinarsi. Lui decide cosa è meglio per iltuo cane e per te e tu imme-diatamente senti che è la cosagiusta. Lui compie miracolidi democrazia, rendendotutti uguali al suo cospetto.L’avvocato affermato epotente china la testa quandoLui gli urla che è un mollac-cione buono a niente e il suocane fa bene a non obbedirgli.La signora borghese con lozainetto Prada e le scarpettecon la H, quando non riesce afar stare a terra la sua bordercollie, chiede scusa come una

Quell’addestratore...DI ANIME

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Chi l’ha visto nella versione originale uscita negli Stati Uniti commen-ta: «È un film davvero spettacolare, intrigante e allo stesso tempomolto divertente. Un film di spionaggio diverso dal solito. Lo definireiun perfetto mix tra commedia e spionaggio. Da vedere? Deci sa mente

sì. Non vedo l’ora esca anche in Italia».Tanto entusiasmo è per “Red” programmato nelle multisale italiane già da ieri,mercoledì 11 maggio, in anticipo di un paio di giorni rispetto al normale debuttodelle nuove pellicole. La regia è di Robert Schwentke, reduce da “Un amore all’im-provviso” tratto nel 2009 dal romanzo “La moglie dell’uomo che viaggiava neltempo”. Il “cast” è di tutto rispetto: Bruce Willis (foto), Morgan Freeman, Mary-Louise Parker, Helen Mirren, John Malkovich, Julian McMahon, Karl Urban, Ri -chard Drey fuss, Brian Cox, James Remar, Ernest Borgnine e Michelle Nolden.Frank Moses (Willis) è un ex agente segreto della Cia che vive una vita tranquillae solitaria fino al giorno in cui si fa vivo un commando armato, con l’intenzionedi ucciderlo. Con l’identità compromessa e la vita della sua compagna Sarah (Ma -ry-Louise Parker) in pericolo, Frank è costretto a rimettere insieme la sua vecchiasquadra, nel tentativo di sopravvivere. Frank, Joe (Freeman), Marvin (Mal kovich)e Victoria (Mirren), erano i migliori agenti della Cia e ciò che conoscono fa di loroun obiettivo sensibile. Dovranno usare tutta la loro astuzia, l’esperienza e la capa-cità di lavorare in team per rimanere un passo avanti ai loro inseguitori mortali.La squadra, così ricomposta, insieme all’aiuto di Sarah, si imbarca in una missio-ne impossibile, per fare irruzione nel quartier generale “top-secret” della Cia, escoprire la più grande cospirazione governativa della storia.

n UN PERFETTO GENTILUOMO (Usa-Francia, 2010); commedia;regia di Shari Springer Berman eRobert Pulcini; con Kevin Kline, PaulDano, John C. Reilly, Katie Holmes,John Pankow e Lauren Weisman.Un commediografo fallito, che perracimolare un po’ di soldi si inventagigolò per accompagnare le vedovebenestanti di New York, affitta una stanza del suo appartamento a un giovane aspirante scrittore e ne diventa il maestro di vita...

72 á 12 maggio 2011

UN COMPLOTTO IN CASA CIA

SPIONAGGIO E UNPO’ DI COMMEDIAGLI INGREDIENTIDI “RED”, UN FILMCHE PROMETTEDI AVVINCEREDIVERTENDO

a cura di Mario Rosa

Al cinema

n UOMINI SENZA LEGGE (Francia-Algeria-Belgio, 2010);drammatico; regia di RachidBouchareb; con Sami Bouajila,Jamel Debbouze e Roschdy Zem.Anni 50: tre fratelli algerini vivono in Paesi diversi dopo aver perso la casa. Messaoud si è arruolato nell’esercito francese, impegnato in Indocina; Abdelkader è diventatoun leader dell’indipendentismo algerino; Saïd si è invece trasferito a Parigi per esibirsi come pugile.

n THE HOUSEMAID (Corea del Sud, 2010); thriller,regia di Im Sang-soo; conJeon Do-yeon, Jung-Jae Lee.Dopo essere stata assunta da unafamiglia molto ricca, una giovanecameriera intreccia una pericolosarelazione con il suo datore di lavoro,mandando in crisi il suo rapporto con la moglie... È il “remake” (controverso) di uno dei capisaldidella cinematografia coreana, firmato da Kim Ki-young nel 1960.

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74 á 12 maggio 2011 á la provincia accanto

PIERO MONTANAROSI (E CI) REGALA UN CD IMPERDIBILE!

Rita Balistreri felicissimo parto musicale e i prepa-rativi, almeno immaginiamo seppu-re lui neghi, per un traguardo ana-grafico attraverso il quale il bilanciotra vita privata e lavorativa fa inelut-tabilmente capolino.La prima domanda crediamo siadoverosa: l’uscita ufficiale dell’al-bum in con comitanza con il com -pleanno è una coincidenza o unascelta programmata?«È stata una piacevole casualità,anche se non nego che, essendo il13 il mio numero fortunato, ol tre aessere la mia data di nascita, ho pen-sato di associare i due eventi. Nonsolo: questo cd per i “Can tavino” è iltredicesimo al bum. Più di così!Credendo, co me molti, nella scara-manzia dei numeri, non posso cheessere ottimista per questo favore-vole e inusuale intreccio di circo-

stanze che hanno come comunedenominatore il 13».Cosa rappresenta per lei questolavoro che la vede, ancora unavolta, impegnato nel ruolo di au -tore, interprete e produttore di -sco grafico con le “Edizioni Can -terò” di Asti?«I sentimenti sono il collante e il filorosso delle dieci canzoni del cd. Lacanzone popolare non si vergognadi cantare emozioni e sentimentiche nella vita di tutti i giorni, dasempre, ci appassionano e ci fannopalpitare. Diverse fra le canzoniincise erano pronte nel cassetto giàda anni, in attesa di registrazione,mentre altre sono più re centi e ine-dite, come “Notte amica mia”,“Madre dei cieli” e “Fra tello dinaia”, per le quali sono ansioso diavere il riscontro dal pubblico cheogni volta mi me tte sotto esame, edè giusto co sì, ma nello stesso tempomi dà l’adrenalina giusta per intra-prendere sempre nuove avventuremu sicali. Que sto è l’album dei senti-menti in as soluto: quelli veri egenuini, ma che nella loro semplici-tà ti toccano il cuore e motivamente

Doppi auguri a PieroMontanaro, celebrecantautore nativo diCoaz zolo d’Asti, por -

tabandiera del la tradizione dialetta-le (e non solo) mu sicale piemonteseche venerdì 13 maggio, in occasio-ne del 65° compleanno, si regalal’uscita del nuovo al bum “Notteamica mia”, realizzato con la forma-zione dei “Can tavino Doc” di cuifanno parte, oltre allo stesso Monta -naro, il figlio Daniele (vocalist dacirca due lustri e al debutto disco-grafico con i “Doc” con questo cd) el’amico e collaboratore, sin dal1989, Eugenio Beltracchini.Incontriamo l’inossidabile artistatra una pausa e l’altra dei suoi milleimpegni professionali, non ultimi enon da poco, l’imminente promo-zione di questo ultimo faticoso, ma

Dopo il poetico “Canté mia tèra” è la voltadi dieci brani più orecchiabili, ma non diminor qualità, eseguiti con i “Cantavino Doc”

IL 13 MAGGIO IL CANTAUTORE COMPIRÀ 65 ANNI

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Piero Montanaro è nato a Coazzolo, paese dell’astigiano al confinecon la provincia di Cuneo.La sua fama va ben oltre iconfini regionali, con branicantati sia nella linguamadre, il piemontese, sia in italiano (il più noto è “Canterò”), e raggiungeArgentina e Australia

in ma niera più forte e ti richiedonoun livello in terpretativo particolare.“La vi ta” è stato, forse, il brano piùdifficile da rendere interpretativa-mente, so prattutto in alcune partinelle quali la drammaticità delleparole mi riportava alla mente lastrenua battaglia che un mio caroamico sta combattendo contro u nabrutta malattia. Ma anche in “Figliomio”, “Madre dei cieli”, “Ij vèi delmé pais” e “Qua la zam pa” l’amorein senso lato la fa da protagonista,sia esso quello pa terno verso unfiglio o un a mico, la preghiera allaMadonna al fine di invocare la pacenel mon do, il rispetto e l’affetto pergli anziani o, ancora, il grande edisinteressato amore che ci of fronogli amici a quattro zampe».Lei ha fatto uscire molti album siacome solista, sia in gruppo con i“Cantavino Doc”: si tratta di unascelta dettata da un diverso mes-saggio musicale che vuo le offrireal pubblico che da così tanti annila segue e l’apprezza? «Sì, è così. L’ultimo cd come solista

cantabilità delle canzoni è un ele-mento fondamentale di questogenere musicale. Non ho mai intesofare capolavori, bensì dare il piaceredi cantare assieme. È un po’ lo spiri-to della canzone popolare. Sot -tolineo popolare non popolarescoche, spesso, è lo svaccamento deitesti e della musica». Ha qualche sogno nel cassettoancora da realizzare?«Forse mi manca il calore di un’or-chestra che mi accompagni dal vivonelle serate e che partecipi “emoti-vamente”, da un punto di vistamusicale, nel mo mento in cui cantoe interpreto i miei pezzi. Proposte intal senso, peraltro, me ne sonoanche giunte alcune. Una, in parti-colare, mi è arrivata dalla Bielo -russia. Da due anni seguo un proget-to che prevede una mia esibizione aMogilev con l’orchestra locale.Chissà se troverò il tempo e so -prattutto la voglia di accettare. E poimi aspettano sempre in Ar gentina,da cui manco da tanti an ni, e anchein Australia, dove ho fatto un viag-gio indimenticabile. Ma com’èlungo andarci!».Non vorrà farci credere che le 65candeline frenino l’esuberanza el’energia che l’hanno semprecontraddistinta! Tanto non ci cre-deremmo! A proposito, comefesteggerà il giorno fortunato? «Non ci ho ancora pensato, ancheperché non amo molto le ricorrenze“obbligate” stabilite dal calendarioe, poi, di solito provvede sempremia moglie a organizzarmi qualcosaa sorpresa. So, però, qual è il regalopiù bello che vorrei ricevere, oltrealla salute per me e i miei cari e poidiventare nonno: la telefonata o lalettera di qualche persona comuneche, dopo aver ascoltato l’album dei“Cantavi no”, abbia provato qualchebrivido. So no un artigiano della can-zone e penso di essere riuscito acreare canzoni che hanno dato emo-zioni e che continuano a essere can-tate soprattutto dalla gente sempli-ce e genuina, come le migliaia dialpini che le hanno cantate in questigiorni a Torino alla loro adunata».

è stato “Canté mia tèra”, uscitopochi mesi fa, in cui è emersa la miadimensione artistica cantautoralecon brani musicalmente strutturatiin mo do diverso dal solito, nei qualiil testo prende la prevalenza rispet-to al resto. Con i “Cantavino”, inve-ce, fin dagli an ni della nostra forma-zione, ri salente al 1989 con la pub-blicazione della prima raccolta“Amici miei”, ho voluto privilegiareun discorso musicale più leggero epopolare, non per questo inferiorein senso qualitativo, ma che of frisseal l’ascoltatore canzoni più orecchia-bili e cantabili in com pagnia. E la

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76 á 12 maggio 2011 á da non perdere

Il 2011 è l’anno dedicatoalla memoria del passato,soprattutto di quello ri -sorgimentale. Oltre alle

figure di politici e soldati, pensa-tori e scrittori, vengono celebra-te anche quelle di ecclesiasticiche, al pari dei primi, contribui-rono a dare lustro al Paese. Se poi alla ricorrenza unitaria sene sommano altre di naturadiversa, ma sempre commemo-rativa, appare chiaro come l’oc-casione risulti ancor più degnadi essere sottolineata. È ciò che accadrà a Bra sabato14 maggio, quando, nel bicen-tenario dell’ordinazione sacer-dotale, sarà reso omaggio a SanGiu seppe Benedetto Cotto len -go, il santo sociale nato nel1786 nella città della Zizzola. Per onorare il fondatore della “Piccolacasa della Divina Provvidenza”, dalle 9,30 alle 12, il teatro “Po li -teama” di piazza Carlo Alberto sarà sede di un convegno, organizza tonell’ambito dell’iniziativa “Uomini e donne di fede nel Ri sor gimento”,promosso dall’Associazione vita consacrata del Pie monte e della Valled’Aosta. Aprirà gli interventi l’insegnante E ma nuele Forzinetti, il qua -le relazionerà su “L’ambiente culturale brai dese nella prima metà del -l’Ot to cen to-Due rappresentanti di spicco: i teologi E manuele Ame ranoe Gu gliel mo Audisio”. Si proseguirà con “L’arrivo della famiglia Cot -tolengo a Bra e il confronto con la ricchezza culturale cittadina”, a curadi suor Maria Teresa Colombo, mentre don Lino Piano chiuderà la mat-tinata di studio approfondendo “La formazione teologica del giovaneGiuseppe Cottolengo”.Seguirà alle 12, sempre al “Politeama”, un momento significativo: don

Sabato 14 maggio Bra ricorderà il creatoredella Piccola casa della Divina Provvidenzache ebbe i natali proprio sotto la Zizzola

IL COTTOLENGO,SANTO SOCIALECHE DÀ LUSTROAL NOSTRO PAESE

In alto: un ritratto di SanGiuseppe Benedetto Cottolengo(Bra, 3 maggio 1786-Chieri, 30aprile 1842). Oltre a lui, sonoannoverati fra i santi sociali piemontesi: beato GiuseppeAllamano, Giulia Falletti di Barolo, San Giovanni Bosco,San Giuseppe Cafasso, beato Francesco Faà di Bruno,beato Piergiorgio Frassati e San Leonardo Murialdo

­­­n 12 MAGGIOERRI DE LUCA A CARAGLIOGiovedì, alle 21, pressoil teatro civico diCaraglio, una seratacon il noto scrittore,poeta e traduttore ErriDe Luca (foto sopra),aprirà la quinta edizionede “Il Roccolo della poesia”. L’incontro, dal titolo “L’attrazioneceleste”, sarà condottoda Giovanni Tesio, ideatore e curatore della rassegna promossadall’associazione“Marcovaldo” insieme aRegione, Unione europeae Comune di Caraglio(ingresso libero, prenotazione consigliataallo 0171-610322).

­­­n DAL 12 MAGGIOTORINO: SALONE DEL LIBRO Da giovedì a lunedì 16,al Lingotto fiere di Torinosi terrà il 24o Salone dellibro, tra padiglioniespositivi e ospiti illustri.

­­­­­­n 12 MAGGIO SANT’ALBANO A TUTTA BIRRA!Giovedì, alle 21, presso il “Giratempopub” diSant’Albano Stura si terràl’incontro “Porta la tua birra”(foto nella pagina accanto,a sinistra), un nuovo modo di socializzare confrontandole proprie produzioni casalinghe e condividendole proprie esperienze per migliorare sempre più.Organizzatore della serata è Lelio Bottero, autore conMatteo “Billy” Billia del libro ”Birra fatta in casa”.All’evento, gratuito e apertoa tutti, parteciperanno, oltre a Bottero e Billia,anche Ivano Astesana

del “Birrificio della Granda”,Marco Costamagna del birrificio “B&C” ed Enrico Borio del birrificio“Beba”. Info: 0172-67568.

n 13 MAGGIOMARIO PIRANI A DOGLIANI Venerdì, alle 21, il notogiornalista e commentatorepolitico Mario Pirani (foto nella pagina accanto,a destra) sarà a Dogliani, nella biblioteca civica “LuigiEinaudi”, per presentare il suo nuovo libro “Potevaandare peggio”. AldoAgosti, docente di storiacontemporanea all’Universitàdi Torino, sarà il moderatore della serata.

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Aldo Sarotto, padre generale della “Piccola casa della Divina Prov -videnza”, riceverà dalle mani del sindaco, Bruna Sibille, la cittadinanzaonoraria di Bra. Alle 21, piazza Caduti per la libertà ospiterà la rievo-cazione storica “I Couttolenc-Emigranti per necessità, imprenditoriper talento”, interpretata dal “Gruppo teatro Carmagnola” e inseritanel calendario della rassegna dialettale “Na farabòla”.Per l’occasione un gruppo di podisti raggiungerà la città della Zizzolada Saint Pons, in Francia, la città d’origine della famiglia del Santo brai-dese, con una staffetta che collegherà i due versanti delle Alpi.L’ingresso alle varie iniziative sarà gratuito.

MONTEU PARLA... FRANCESEIl paese roerino ospita una delegazione francese:incontro sul pellegrinaggio Borgogna-Assisi

L’associazione turistica e culturale “Bel Monteu” e l’E -co museo delle Rocche del Roero riceveranno la vi si ta diu na delegazione francese dell’Association che minsd’As sise che sarà ospitata a Monteu Roero per unoscam bio culturale legato al pellegrinaggio compiuto ognian no da Vèzelay, in Borgogna, ad Assisi. Sabato 14mag gio, alle 16, si terrà una conferenza sul “camminodi Assisi”; alle 18 è prevista la visita alla mostra di pit-tura “Chemin d’Assise” del pittore Bartolomeo Del pe ro,con esposizione di cartoline d’epoca, mentre alle 19,30è in programma l’apericena a buffet e, alle 21, una pas-seggiata naturalistica in notturna dal centro storico alcastagno secolare di località Avai, dove sarà messo inscena uno spettacolo teatrale in francese con protago-nista la “masca” delle Rocche. Domenica 15, alle 11,sarà celebrata la Messa nella parrocchiale di San Ni co -lao e al pomeriggio sarà organizzata la visita al sacromonte dei Piloni di Montà d’Alba. Info: 0173-976181.

­­­n 14 MAGGIONOTTE AL MUSEO... DI BAROLOSabato il WiMu-Museo delvino di Barolo organizzeràla prima “Notte al museo”,una proposta per i bambinidai 7 ai 12 anni. I piccoliverranno accolti entro le 21nella sala della didattica, difianco alla biglietteria. Dopouna passeggiata lungo il perimetro del castello e frale antiche case, essi, conl’ausilio di torce a batteria,raggiungeranno la sala della storia, dove una lunga

illustrazione “a fumetti” liintrodurrà alla storia del vino.Poi individueranno, tra le decorazioni, lo stemma dei marchesi Falletti. I novelliesploratori dormiranno nelle sale, nei sacchi a pelo. Info: tel. 0173-386697.

n 14 MAGGIO SCAMPOLI... DI RISATE A BRASabato, alle 21, il gruppoteatrale “Gli scampoli”si esibirà al centro “Arpino”di Bra nella commedia “Il matrimonio”.

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78 á 12 maggio 2011 á da non perdere

Non solo il 17 marzo, ma tutto il 2011 è dedicato a com-memorare il centocinquantesimo anniversario dell’unitànazionale. La Granda si mostra molto attenta nel coltivarela memoria di eventi e personaggi di quel tempo glorioso,

riscoprendola per mezzo di iniziative coinvolgenti. Ne sono esempio gli incontri organizzati dai consoli piemontesi delTouring club italiano, in particolare da quello di Alba, Sergio Aschieris,e dal Punto Touring Cuneo. Venerdì 13 maggio, alle 18, presso la can-tina “Terre del Barolo” di Castiglione Falletto (il cui presidente èMatteo Bosco), sarà ricordata la figura del re sabaudo Carlo Alberto coni possedimenti (castelli, territori e vigneti) di Pollenzo, Verduno eRacconigi: si parlerà di come egli regnò nell’interesse dei sudditi a cuiera legato da affetto sincero. Promulgatore dello Statuto che a lui deveil nome e che rese il Regno di Sardegna, e poi l’Italia, una monarchiacostituzionale, dopo essere stato sconfitto dagli austriaci abdicò e andòin esilio in Portogallo, a Oporto, dove morì nel 1849, tenendo per sé ilsemplice titolo di Conte di Barge. Suo figlio, Vittorio Emanuele II, nel1861 divenne il primo re d’Italia. Le relazioni saranno a cura di Alessia Giorda, storica dell’arte e dell’ar-chitettura, autrice di studi e saggi scientifici, e di Eugenio Garoglio, sto-rico militare e collaboratore del Centro studi sull’architettura militaredi Torino. Al termine si terrà il brindisi con i vini della “Terre delBarolo”, aperta alle visite (in tal caso occorrerà presentarsi entro le 17). L’altro appuntamento avrà luogo venerdì 27 maggio a Barolo, presso il

Per i 150 anni dell’unità d’Italia il Touring club indice,

il 13 e il 27 maggio, due iniziative: una a Castiglione

Falletto e l’altra a Barolo

La prima iniziativa in programma si terrà alla cantina cooperativa “Terre del Barolo” di Castiglione Falletto e omaggerà la figura del re Carlo Alberto. L’altra avrà

luogo al castello “Falletti” di Barolo (nella foto grande,nella pagina accanto) e sarà dedicata ai marchesi Carlo

Tancredi Falletti e Giulia Colbert, signori del paese, nonché allo scrittore Silvio Pellico, loro collaboratore

­­­n DAL 13 MAGGIO“VISTA E SUONO” A CHERASCODa venerdì a domenica,dalle 10 alle 13 e dalle 15alle 20, si terrà a Cherasco“Vista e suono11”, eventod’arte contemporanea con opere visive e sonoresu storia, tradizioni e culturalocali (a lato: la locandina).Gli autori, studentidell’Istituto europeo di design e dell’Accademiaalbertina di belle arti di Torino, realizzerannoopere in vari luoghi urbani. La manifestazione, a curadi Emanuela Genesio e Iginio De Luca, con immagine e allestimenti di Danilo Manassero, sarà

inaugurata

venerdì alle 18,30. Seguiràun rinfresco in municipio.Ingresso libero; info: tel. 328-03770638.

n 13 MAGGIOIL LIBRO DI SOMMACAL A BRAVenerdì, alle 18, al Salonedel libro per ragazzi di Bra,in piazza Giolitti, GiorgioSommacal (disegnatore di“Cattivik”, residente a Bra)e Pino Pace (autore diradio, cinema e storie per

ragazzi) presenteranno“Univerzoo”, il secondo dei manuali semiseri per“l’esploratore moderno”.L’opera narra un’avventurasu altri pianeti, alla ricercadi stravaganti creature aliene. Sarà poi possibiledialogare con gli autori.

n 13 MAGGIO CONCERTO PER LA BOSNIAVenerdì, alle 21, in sala“Ordet” ad Alba (piazza

Cristo Re), i giovani del“Chorus 2000” regalerannoal pubblico grandi successidi musica leggera italiana e internazionale e brani tratti dalle colonne sonoredi film famosi. La serataintende promuovere le attività dell’Ufficio della pace, da anni svoltein collaborazione conl’associazione Ambasciatadella democrazia locale a Zavidovići (BosniaErzegovina), l’associazionedi volontariato “Strani vari”e alcune famiglie albesi.In quest’occasione “Stranivari” raccoglierà offerte che saranno destinate alla realizzazione delle attività estive in favoredei giovani bosniaci.­­

La grande storia rivissuta con il Tci

Sarannoapprofondite alcune

figure del Risorgimentopiemontese: Carlo Alberto di

Savoia, promulgatore nel 1848dello Statuto, il marchese Car loTancredi Falletti e la mo gliefilantropa Giulia, nonché ilpatriota Silvio Pellico, a

loro legato.

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tarsi alle 16,45. Il costo per la visita di gruppo sarà di 5 euro a persona. Una terza iniziativa, ancora in fase di preparazione, si svolgerà venerdì16 settembre nel palazzo delle mostre e dei congressi di piazzaMedford, ad Alba, nel corso della mostra “Le Langhe di CamilloCavour-Dai feudi all’unità d’Italia”. Si tratterà della “Storia curiosa delGrande tessitore”, e, come s’intuisce, guarderà alla figura del conteCamillo Benso di Cavour, la cui abilità politica gli valse l’epiteto. Per ottenere ulteriori informazioni ed effettuare prenotazioni è possi-bile contattare: il Punto Touring Torino (tel. 011-5627207; [email protected]), il Punto Touring Cuneo (tel. 0171-699113; e-mail [email protected]), il console di Alba Ser gioAschieris (tel. 0173-440414), il presidente della cantina “Terre delBa ro lo”, Mat teo Bosco (tel. 0173-26 20 53) , il sindaco di Barolo,Walter Mazzocchi (tel. 0173-56106 oppure 0173-56318).

all’enogastronomia e all’artigianato. Sabatosono previsti: alle 16 unconvegno enologico, alle18 l’inaugurazione dellamostra dei maestri mosaicistidi Spilimbergo e alle 18,30canti e balli popolari, poiuna cena tipica e alle 22uno spettacolo pirotecnico.

Domenica, oltre alla mostradi pittura di Francesco Bo“Cichinin” e ai laboratoricon i mosaicisti, si terranno:alle 11 uno spettacolo difalconeria, alle 12 il pranzo,alle 14,30 la rievocazionedella battaglia del 1274 e alle 16,30 una gara dicorsa. Ingresso libero.Info: tel. 333-4128476.

n DAL 15 MAGGIO PARTE L’ALBA MUSIC FESTIVALL’“Italy & Usa-Alba music festival”, in programma dal19 al 31 maggio, avrà unaanteprima domenica, alle11, alla fondazione “E. diMirafiore” a Fontanafredda(Serralunga), con il quartettod’archi “Consonante” dellafilarmonica “Mihail Jora”.

­­­n 13 MAGGIO ALDO CAZZULLO A SALUZZOVenerdì, alle 21, il notogiornalista Aldo Cazzullo(foto sotto) porterà al teatro“Don Bosco” di Saluzzo lo spettacolo multimediale“Viva l’Italia”, tratto dal suoomonimo libro. Prodotto dal Teatro stabile diVerona, esso comprenderàletture di Andrea DeManincor e Paolo Valerio,commenti dell’autore, branisuonati al piano da Sabrina

Reale, immagini e video acura di Roberto Guglielmi.Cazzullo riceverà il premio“Amici di Walter Botto ed Enrico Rossi”.

n 14 MAGGIO MUSICA A BAGNOLO PIEMONTESabato, alle 21, si esibiràal teatro “Silvio Pellico” diBagnolo il quartetto diStefano “Cocco” Cantini(foto a lato), tra i più notisassofonisti italiani. L’eventofa parte della rassegna“Jazzvisions”. Biglietto: 8 euro, 5 il ridotto. Info: tel. 339-2514218.

n 14 E 15 MAGGIO SAGRA A COSSANO BELBOCossano Belbo ospiterà la“Sagra degli in”, dedicata

E DA SABATO, A CHERASCO... Accigliaro, Ambrogio, Botto, Mondino e Rossosono a palazzo “Salmatoris” con “Pentameter”

Sarà visitabile dal prossimo 14 maggio (inaugu-razione alle 18) a domenica 26 giugno, a palaz-zo “Salmatoris” di Cherasco, la mo stra“Pentameter-Esperienze aniconiche dagli anni’60 a og gi”, con opere di Wal ter Accigliaro,Corrado Ambrogio, Cesare Bot to, Ma rio Mon di -no e Silvio Rosso, accomunate dalla scelta ani-conica, ossia l’a sten sione dal la figurazione. L’e -spo sizione sarà a per ta al pubblico il sa ba to e lado me nica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle19; dal mercoledì al venerdì solo dalle 15 alle19. Sabato 14, alle 17, nella sala del Consigliodel palazzo comunale, si terrà una conferenza-incontro con gli artisti (ingresso libero).

castello comunale “Falletti”, sede del Museo del vino-WiMu, a partiredalle 18. L’occasione rappresenterà un omaggio agli ultimi MarchesiFalletti e al patriota Silvio Pellico, il quale fu loro collaboratore.Nel lontano 1250 i marchesi Falletti acquisirono tutti i possedimentidel paese di Langa dal Comune di Alba. Gli ultimi signori di Barolofurono Carlo Tancredi Falletti che sposò, a Parigi, Juliette (Giulia), con-tessa Colbert di Maulévrier, dando vita a un’unione eccezionale. Pellico, celebre scrittore e patriota originario di Saluzzo, adempì allemansioni di segretario e bibliotecario del Marchese Tancredi e si prodi-gò a sostegno delle opere filantropiche e religiose avviate, anche esoprattutto a Torino, dalla Marchesa Giulia.La presentazione di questo secondo incontro sarà di nuovo a cura diAlessia Giorda e di Eugenio Garoglio e sarà seguita da un brindisi con ivini del territorio. Chi volesse visitare il Museo del vino dovrà presen-

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n SABATO TUTTI A POIRINO, PER RISCOPRIRE LE NOSTRE RADICI! Cari amici, vi invito per sabato14maggio, alle 21, al teatro “SaloneItalia” di Poirino per lo spettacolomusical-teatrale “Se ij bogianen a bogio... pòrca miseria!” dei

“Musicanti di Riva presso Chieri”.Partecipate numerosi

a questa serata indimenticabile!Sossì a l’è da voghi, për dabon.

Në spetàcol teatral-musical ch’a parla’d nòsta tèra.Porté la vòsta famija, vòstpare, vòsta mare e cò tute ’l magne

e ij barba (ecò ij vòsti fieuj!).A l’è për chi nòsta tèra a l’ha

’nt el cheur e për chi a l’ha antasse bin sensa perdi soe rèis...

Valter Bergesio (Bra)

LE MIE CHIACCHIERE DA BAR

LA FRUSTRAZIONE DI FRONTE ALLA

REALTÀ DEL NOSTROPAESE E LA SERIA

PREOCCUPAZIONEPER IL FUTURO

DEI NOSTRI FIGLI

scrivete a: [email protected]

Parola ai nostri lettori

80 á 12 maggio 2011

Egregio direttore, perplesso per l’andazzo pubblico ed economico attua-le, preoccupato per il futuro delle nuove generazioni, mentalmentecastrato da una realtà provinciale sempre più spenta e sonnacchiosa,conscio che il tutto, pur se imputabile alla congiuntura negativa mon-

diale, sia il prodotto di un’espressione di base che incarna nei vertici di qualsivo-glia fazione il nulla su cui, negli ultimi vent’anni, è stata impostata la società, mipermetto di esprimere alcune... considerazioni da bar.Sono solo euro, d’accordo, ma quelli che il ministro Giulio Tremonti annunciaammontare a 35 miliardi per appianare il debito pubblico entro il 2014 da doveusciranno? Ovvio: dai tagli a sanità, istruzione e cultura nonché dalle tasche deidipendenti a reddito fisso (pensionati di bassa lega compresi), della piccola distri-buzione e delle mini imprese. Da quelle dell’Olimpo no. Hanno già la cittadinanza dei paradisi fiscali. Paga sempre Pantalone, ma non c’èvia d’uscita, se vogliamo che l’economia si riprenda. L’ha detto anche l’Unione europea...Però, a pensarci bene, da qualche parte era venuto fuori che si sarebbe ridotto ilnumero di ministri, sottosegretari, parlamentari e via dicendo con relativi stipen-di, si sarebbero abolite le Province e i costi inerenti e ci sarebbe stata una politicadi aiuto per le famiglie a basso reddito. Era stato detto in Italia? Però il problema è un altro: gli immigrati. «Föra di ball!». Gli uomini rubano il lavoro ai nostri compaesani, che si adatterebbero a tutto purdi guadagnare, e sono pericolosi. Le donne, poi... terribili! Non starei con unaextracomunitaria neanche se mi pagassero. Meno male che domenica si parte: unbel tour tra le strafighe di Thailandia, Tunisia e Brasile e via da questo schifo. Purtroppo, però, non si vedrà “Ballarò”. Il godimento che provoca lo pseudo-sini-strorso Giovanni Floris, indefesso peripatetico da studio con il sogghigno pre-stampato che spinge gli invitati l’un contro l’altro armati, fa scompisciare dallerisa. Peccato che, nell’insieme, non si capisca una mazza di quanto espresso daquelli che si gridano addosso come dementi da ospedale psichiatrico. La sostanza è che qui siamo alla frutta. Anzi al Malox. Tremonti, sinistra, destra, bunga bunga, processi di comodo, magistratura, sinda-cati, veline, guerre, ammazzamenti, immigrati, Corona, Vip, nozze regali. Qui ci sono problemi seri da risolvere. Qui ci stanno togliendo anche il sorriso.Speriamo solo che non ci tolgano anche Superenalotto! Bah, il tutto, comunque, non è così grave. Se si continua a fare i bombaroli in Libia, nel Medio Oriente, in Africa e ovunquesia possibile a breve l’economia rifiorirà. Aveva ragione il buon Alberto Sordi. Finché c’è guerra c’è speranza! Va boh, andiamo a casa, va. Tra un po’ c’è la partita, poi la finale del “Grande fra-tello”, poi il lato B della Moric ne “L’isola dei famosi”, infine le prove video delremake di “Gola profonda”. Domani è un altro giorno e si vedrà.

Giorgio Barberis (Savigliano)

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n L’AUTOTRASPORTOCRITICA LA PROVINCIA Se la Provincia avesserichiesto alle aziende unaristrutturazione delle linee,non dovremmo lasciare a casa 14 dipendenti.La Provincia di Cuneo haadottato, in recepimento di una delibera regionale,un taglio del 3% sul 2011delle corse del trasportopubblico locale (725 milioni di risorse in meno).Contestiamo il fatto che la Regione abbia tagliatopesantemente le risorse per iltrasporto pubblico e, in più,il fatto che la Provincia nonabbia lasciato alle aziendel’elaborazione di un pianodi ristrutturazione, colpendoin modo molto differenziatole autolinee. Se ogni azienda avesse adottato un taglio analogo del 3%,eliminando i veri rami secchi, non sarebbe mutatoil risultato e non ci sarebberoaziende che patiranno taglinell’ordine del 50-60%accanto ad altre che non sonotoccate. Vorremmo che,quando si tratta di adottaremisure di questo genere, cifosse più concertazione trale parti, nell’interesse di tutti:enti pubblici, imprese e, soprattutto, lavoratori.La Provincia di Cuneo,prima in Piemonte a recepirei tagli della Regione, hadimostrato una solerziapoco lungimirante. Ma labatosta si aggiunge al fattoche le autolinee dellaGranda devono ancoraincassare dalla Provincia ilsaldo del 2010, mentre nonhanno ancora ricevuto uneuro sul 2011. Un trimestrevale circa 3,4 milioni dieuro e sul 2010 il debito si aggira sui 3 milioni: ciòsignifica che le autolineevantano nei confronti dellaProvincia, un credito di oltre7,5 milioni. Nelle altreProvince i pagamenti avvengono regolarmente, aCuneo da anni c’è invece il problema dei ritardi. La Sezione autolinee raggruppa la maggior partedelle aziende del trasportopubblico provinciale: 400mila corse all’anno, oltre 8milioni di persone trasportatee più di 500 dipendenti.

Michele Marengo, presidente della Sezione

autolinee di ConfindustriaCuneo

Oltre due mesi fa la Cgilha proclamato per il 6

maggio lo sciopero generale,prima contro il Governo, poicontro i contratti separatidalla Cgil firmati da Cisl, Uile Ugl con Confindustria. Unosciopero generale da teneredopo oltre due mesi (fattomai accaduto), a dieci giornida importanti elezioni amministrative, ha un evidente intento politico, perché nella Cgil vi era la speranza di aggregare perquella data partiti e protestecontro il governo Berlusconi.Fu la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, a dichiararlo a Modena il 3marzo: «Noi, a differenza dialtri vogliamo bene al Paese,ed è per questo che pensiamoche Berlusconi se ne debbaandare. Il Premier che non si presenta in tribunale è il motivo per cui l’opinionepubblica internazionale ci considera inaffidabili: il principale ostacolo agli investimenti stranieri è proprio il Premier». La Destra nazionale e socialedenuncia le mistificazionipolitiche che si traducono,con lo sciopero generale, in un’ulteriore randellata contro la crisidell’Italia e quella economicadei lavoratori. Non è questione della vita delgoverno Berlusconi, né deltentativo della Cgil di usciredall’isolamento o di un suosussulto nei confronti di una opposizione politica di sinistra da anni inconsistentee senza progetti. Qui è in gioco la sorte del mondo del lavoro e della produzione che necessita di unità di intenti, di un Governosaldo e capace di avviareriforme economiche e istituzionali per il Paese.

La destra (Cuneo)

SCIOPERO A FINI SOLOPOLITICI

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INGREDIENTIUn rotolo di pasta brisée |un kg di punte di asparagitre patate |20 g di burro|100 g di Rascheramezzo bicchiere di latte|cinque uova|noce moscatasale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

Foderate con la pasta brisée il fondo e i bordi di unatortiera del diametro di circa 24 cm. Lavate bene gli asparagi e le patate, lessateli al dente (devono risultare ancora duri, soprattutto gli asparagi), scolateli e fateli insaporire a fuoco moderato in un tegame con il burro.

Disponete la verdura a tocchetti sul fondo della pastacon cui avete foderato la tortiera. Versate sopra le uova che avrete sbattuto in una ciotola con il latte il formaggio Raschera, il sale, il pepe e un pizzico di noce moscata.

Infornate a 180 gradi per circa 30-35 minuti, fino a quando la pasta risulterà ben cotta. È ottima mangiata sia fredda che calda.

CUCINARE QUICHE DI ASPARAGI

1.

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3.

Mandaci le tue ricette!Le pubblicheremo su www.ideawebtv.it

82 á 12 maggio 2011 á il buon mangiare fatto in casa

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