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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Dicembre 2011 - numero 44 TELECOLOR E PRIMARETE LA VOCE CHE CONTA IN LOMBARDIA TELECOLOR E PRIMARETE LA VOCE CHE CONTA IN LOMBARDIA APPELLO AI LETTORI La diffusione di questo giornale induce a porre mano ad un progetto che può, se ben accolto, prevedere la formazione di un vocabolario lessicale italiano e dialettale (due le sezioni previste) dei termini e delle parole del dire e dello scrivere che vanno in estinzione cioè in declino d’uso o nullo, almeno nel nostro territorio. L’intento è di non perdere un patrimonio popolare immenso e di alta dignità linguistica, soprattutto in un momento in cui la comunicazione elettronica sopprime l’ortografia, amputa le parole, le mozza, le sconvolge al punto che certi “neologismi” (si fa per dire) sono singhiozzi o emissioni sonore pure cacofoniche. Poiché pare troppo ambizioso raggiungere uno scopo così importante in solitaria si invitano tutti i lettori e in particolare il mondo pedagogico della Pianura a partecipare attivamente con l’invio di qualsiasi materiale che possa giovare al fine prefissoci. Sarà una buona cosa fatta insieme. L’idea è di partire all’inizio dell’anno venturo con uno schema base che verrà pubblicato mensilmente in sequenza alfabetica e in seconda battuta integrato con gli apporti esterni sperati. Sarà possibile quindi creare un’appendice con i nuovi apporti e in tal modo offrire a più elaborate e scientifiche opere in corso o concluse il valido supporto della Pianura. dott. Giovanbattista Bisetti Editoriale Sommario San Gervasio pag 2 San Gervasio e Cigole » 3 Offlaga » 4 Lettere » 5 Calendario bresciano » 6 S. Paolo, Milzano, Pralboino e Gottolengo » 8 Pontevico » 9 Bagnolo Mella » 10 Bagnolo Mella e Leno » 11 Leno » 12 Orzinuovi » 14 Ghedi » 15 Verolanuova » 16 Pavone Mella » 17 Manerbio » 18 Zibaldone » 23 Rubriche » 24 Direzione: Luca Marinoni Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino,11-Verolanuova (Bs) Stampa: Tiber spa - Brescia Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia del 06/12/2007 per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] egosa R R iccardo Se mé piàs la poesìa? Osterìa...! Se mé piàs: ma sal mìga? Le quartìne, per esèmpe, mé, a pudì, ghé fo dènter tacc quartì! Ma sal mìga profesur, che vó mat adiritüra mé per la liter...atüra! Se mi piace la poesia? Osteria...! Se mi piace: Ma non lo sa? Le quartine, per esempio, io, se potessi, le trasformerei in tanti quartini! Ma non lo sa professore, che vado matto addirittura io per la litro...ratura! Mé vó mat - Io vado matto Nel mese dell’Immacolata Concezione e della nascita di Gesù La Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi (Ar) 1455

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Dicembre 2011 - numero 44

Telecolor e PrimareTela voce che conTa in lombardia

Telecolor e PrimareTela voce che conTa in lombardia

APPELLO AI LETTORI

La diffusione di questo giornale induce

a porre mano ad un progetto che può,

se ben accolto, prevedere la formazione

di un vocabolario lessicale italiano e

dialettale (due le sezioni previste) dei

termini e delle parole del dire e dello

scrivere che vanno in estinzione cioè in

declino d’uso o nullo, almeno nel nostro

territorio.

L’intento è di non perdere un patrimonio

popolare immenso e di alta dignità

linguistica, soprattutto in un momento

in cui la comunicazione elettronica

sopprime l’ortografia, amputa le

parole, le mozza, le sconvolge al punto

che certi “neologismi” (si fa per dire)

sono singhiozzi o emissioni sonore pure

cacofoniche.

Poiché pare troppo ambizioso

raggiungere uno scopo così importante

in solitaria si invitano tutti i lettori e in

particolare il mondo pedagogico della

Pianura a partecipare attivamente con

l’invio di qualsiasi materiale che possa

giovare al fine prefissoci.

Sarà una buona cosa fatta insieme.

L’idea è di partire all’inizio dell’anno

venturo con uno schema base che verrà

pubblicato mensilmente in sequenza

alfabetica e in seconda battuta integrato

con gli apporti esterni sperati.

Sarà possibile quindi creare

un’appendice con i nuovi apporti e

in tal modo offrire a più elaborate e

scientifiche opere in corso o concluse il

valido supporto della Pianura.

dott. Giovanbattista Bisetti

Editoriale Sommario

San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 2

San Gervasio e cigole . . . . . . . . . . . . . . .» 3

offlaga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 4

lettere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 5

calendario bresciano . . . . . . . . . . . . . . . .» 6

S. Paolo, milzano, Pralboino e Gottolengo . » 8

Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 9

bagnolo mella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 10

bagnolo mella e leno . . . . . . . . . . . . . . .» 11

leno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 12

orzinuovi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 14

Ghedi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 15

verolanuova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 16

Pavone mella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 17

manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 18

Zibaldone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 23

rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 24

Direzione: luca marinoniedizioni “la Pianura”-Via S.Martino,11-Verolanuova (Bs)

Stampa: Tiber spa - BresciaPubblicazione mensile

E-mail: [email protected] n° 50 del Tribunale di brescia

del 06/12/2007

per inserzioni pubblicitarie email:

[email protected]

egosaRRiccardo

Se mé piàs la poesìa?Osterìa...! Se mé piàs:ma sal mìga? Le quartìne,per esèmpe, mé, a pudì, ghé fo dènter tacc quartì!Ma sal mìga profesur,che vó mat adiritüramé per la liter...atüra!

Se mi piace la poesia?Osteria...! Se mi piace:Ma non lo sa? Le quartine,per esempio, io, se potessi,le trasformerei in tanti quartini!Ma non lo sa professore,che vado matto addiritturaio per la litro...ratura!

Mé vó mat - Io vado matto

Nel mese dell’Immacolata Concezione e della nascita di Gesù La Madonna del Parto

di Piero della Francescaa Monterchi (Ar)

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dicembre 2011Pag . 2 Pianura S. GervasioS. GervasioLa

I nuovi fenomeniLa precedente amministrazione aveva realizzato quattro rotatorie sulla tangenziale oltre ad un’aiuola a mo’ di triangolo ed aveva messo a dimora per ogni singolo spazio verde un roseto che si differenziava dagli altri per via di una diversa colorazione.Per rendere i vari roseti sempre vivi aveva anche predisposto un impianto di irrigazione ed affidato la gestione del verde ad una ditta specializzata.Inoltre la prima rotatoria veniva gestita da un’azienda in cambio di pubblicità, come gratuita era la gestione del verde del cimitero.Appena eletto, il nostro fenomeno, con modi assai poco urbani, intimava ai due gestori che gestivano gratuitamente il verde, di interrompere la loro meritoria azione.Probabilmente invidioso di Attila, ovvero di colui che dove passava non cresceva più un filo d’erba, non solo non ha curato la manutenzione del verde delle rotatorie, ma ha fatto estirpare i roseti utilizzando mezzi d’opera che hanno distrutto pure gli impianti di irrigazione.Fin qui tutto nella norma, altrimenti perché chiamarsi Attila?Il bello è una notizia del 7 novembre ultimo scorso.L’assessore all’ambiente invia a tutte le aziende ad attività commerciali di San

Gervasio una lettera nella quale si chiede di affidare alle società di buona volontà la gestione del verde delle rotatorie.In altre parole si ritorna al momento dell’elezione del nuovo fenomeno.Nel frattempo, per oltre due anni, le rotatorie si sono prima distrutte e poi rifatte (tanto paga Pantalone).Che ci sia in atto un rinsavimento?Tutto è possibile, anche che gli asini volino in cielo.

A lezioni di sprecoGli impegni di spesa, unitamente a parcelle già liquidate, per consulenze varie e per avvocati ammontano, a decorrere dal giugno 2009, a circa 250.000 euro.La cifra è esorbitante, considerato che il comune di San Gervasio non è un grande ente se non nel causare conflitti con la propria cittadinanza.Essendo grandi i conflitti, grandi sono i costi.250.000 euro in un momento come l’attuale, denotano una carente capacità di governo come se in giunta ci fossero tanti marziani provenienti dallo spazio e pertanto

totalmente ignari delle norme che regolano la vita del nostro comune.250.000 euro se utilizzati in modo diverso avrebbero potuto:evitare la vessazione dell’ICI dalla quale parecchi sangervasini sono stati toccati;integrare la spesa sociale sotto forma di contributi alle famiglie disagiate o duramente colpite dalla crisi;rendere più efficiente la macchina comunale premiando il merito e cacciando l’acrimonia, così da agevolare il cittadino che non deve sentirsi in colpa solo perché si rivolge al comune;utilizzare i lavoratori in mobilità o disoccupati per lavori socialmente utili così da rispondere in forma positiva alla crisi che da un lato colpisce i lavoratori e dall’altro attenta alle casse del comune.Tutto quanto abbiamo elencato potrebbe essere riassunto in un solo termine: SPRECO.Spreco di soldi e spreco di opportunità negate e rifiutate.La somma di due sprechi origina un danno alla comunità doppio per cui non si tratta più di 250.000 euro bensì del doppio.Ragionando con le vecchie lire di tratterebbe di uno spreco pari a circa un miliardo.Ebbene, cittadini stiamo parlando di una questione che incredibilmente è assai elevata.

Attila, chi era costui?

L’asilo “Winnie the Pooh”L'iniziativa privata completa i servizi sociali anche a San Gervasio dove da alcuni anni è aperto l'asilo nido “Winnie the Pooh” nel quale sono accolti bambini fino a tre anni ai quali è offerta l'opportunità di conoscere loro coetanei favorendo il loro inserimento nella comunità favorire il loro crescita sociale.L'asilo nido di San Gervasio Bresciano, in pochi anni ha raggiunto il maggior numero di iscrizioni.La struttura accoglie bambini dai 3mesi a 3 anni ed è situato in un tranquillo quartiere del paese immerso in un colorato e sicuro giardino; offre ai bambini la possibilità di

agire in un ambiente nel quale sono presenti elementi importanti per la loro crescita e affiancate da educatrici qualificate.L'organizzazione è flessibile e i genitori si possono gestire gli orari in base alle loro esigenze.Aperto dalle 7 alle 19 dal lunedì al venerdì e da quest'anno è stata istituita l'apertura anche in agosto.La spesa è contenuta per un sostegno alle famiglie di genitori occupati nel lavoro quotidiano: le rette partono da 150 euro (2ore) a 370 euro (8ore) tutto compreso.

dicembre 2011 Pag . 3Pianura Territorio Territorio La

San Gervasio, quando passione e memoria si uniscono in un presepe...Nonostante siano passati 4 anni dalla morte di Angelo, noi lo ricordiamo ancora portando avanti quella che era la sua passione: la passione di trasformare, durante il periodo natalizio, un semplice parco in un paesaggio di duemila anni fa.È proprio nel parco della Chiesetta del Preziosissimo Sangue che anche quest’anno, come negli scorsi, verrà allestito dall’8 dicembre al 9 gennaio l’ormai consueto presepe, che di anno in anno va ad ingrandirsi sempre più. Oltre alle artigianali statuine normali, non possono mancare quelle meccaniche:

Angelo infatti ci ha trasmesso la creatività ma soprattutto la passione e la pazienza di creare. Sarà possibile visitare il presepe durante tutta la giornata: nelle ore diurne saranno in funzione tutti i movimenti delle varie statuine mentre nelle ore serali sarà possibile ammirarlo illuminato da luci ed effetti che rendono ancor più gradevole il clima natalizio e la bellezza del presepe. Sperando che sia cosa gradita per voi, gli organizzatori vi porgono i migliori auguri per un sereno Natale all’insegna della gioia e un buon anno nuovo.A nome di tutto lo staff,

Federico Ambrosio.

Cigole,a palazzo tra creatività e profumo di vendemmia“I fiori prendono il volo”, in collaborazione con “Pianura Bresciana, territorio e tradizione”, il Comune di Cigole e il Museo Rais ha proposto una serie di iniziative alcune delle quali prossime alla conclusione a metà dicembre. Palazzo Cigola Martinoni, che racchiude in sé i fasti rinascimentali fino alla grandezza ingegneristica dell’Ottocento europeo, apre per una serie d'incontri in ambienti dal fascino antico.“Creatività e manualità. Crea il tuo gioiello”, è il corso condotto da Rosalia Guarneri che insegna la tecnica base con i materiali nuovi per realizzare collane, bracciali, orecchini, utilizzando gioielli che non si usano più. L'iniziativa è aperta il giovedì fino al 15 dicembre.“Segreti di bellezza naturale”: Serate per conoscere e scegliere prodotti naturali per la nostra pelle. Una guida per preparare ed utilizzare cosmetici naturali. Tre esperti in campo per condurre nei segreti della bellezza: Andrea Viola, consulente con esperienza decennale nel settore di prodotti per la cura della persona e per la nutrizione; Clara Lasagni esperta erborista, guida seminari di erboristeria e passeggiate naturalistiche per

riconoscere le piante medicinali nel New England; Nives Chiari, make up artist e formatrice.Ultimo incontro il 13 dicembre. “Aperitif Time, chatting in English”: per chi conosce l’inglese ma ha poche occasioni per parlarlo. All'ora dell’aperitivo, trattando diversi argomenti di conversazione con Richard Mead e Guy Gipson, Madrelingua qualificati ad insegnare English ad adulti al Cambridge CELTA. Conclusione martedì 13 dicembre, dalle ore 19.30 alle 21. “Profumo di vendemmia” è stata la serata del 1 dicembre di presentazione del Beaujolais a confronto col Novello, in abbinamento alle castagne. Durante la serata presentato un percorso più articolato che si svolgerà a febbraio. Conduce Andrea Dagani.

dicembre 2011Pag . 4 Pianura OfflagaOfflagaLa

LAVAZZOLERCIOCCOLATERIA GELATERIA

Le creme spalmabili al cioccolato, confe-zionate in vasetti, sono la scelta ideale per una merenda veloce e gustosa. Da gusta-re anche cucchiaio dopo cucchiaio.

Una vasta gamma di praline al cioccola-to che uniscono al gusto eccezionale del cioccolato artigianale la cura e la maestria della loro realizzazione.

Gli Snack salati: il buon cacao abbinato alla sfiziosità di uno snack da consumare a tutte le ore, come aperitivo o fuoripasto, magari accompagnati da un buon vino.

Cuoricini, Animaletti, Ovetti e Ciocco-lecca per stimolare le fantasie dei clienti grandi e piccini.

Le Tavolette: dal gusto intenso e, al con-tempo, delicato. Vantano una gamma di varie tipologie suddivise tra cioccolato bianco, al latte e cioccolato fondente.

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Oggettistica e Linee Speciali per Pasqua, Natale, San Valentino (uova e dolci vari)

Produciamo gelato di qualità, scegliendo solo prodotti buoni, sani e genuini; senza grassi vegetali idrogenati e coloranti aggiunti. Le creme sono prodotte rispettando la tradizione dei vecchi ge-latieri e utilizzando solo materie prime di elevata qualità, latte e panna freschi. I gelati alla frutta vengono prodotti utilizzando solo frutta da noi selezionata. Il risultato è un trionfo di naturalità e gusto che vi lascerà senza parole. Tra le specialità: vaniglia di Thaiti, pistacchio di Bronte e cioccolati pregiati.

Lavazzoler: il luogo in cui trovare una selezione com-pleta dei migliori cioccolati artigianali italiani insieme a tutti quei prodotti che ben si abbinano con il cioccolato

Il cioccolato italiano, elaborato da maestri artigiani cioccolatieri, è da sempre sinonimo di qualità ed eccellenza, sia in Italia che all’estero. Il punto vendita Lavazzoler ambisce a diventare un riferimento per tutti gli appassionati di cioccolato e cultori in generale di cose buone. Un tempio del gusto dove lasciarsi conquistare appunto dal cioc-colato elaborato esclusivamente in modo artigianale e proposto in tutte le versioni possibili ed immaginabili.Un negozio in cui trovare oltre al cioccolato tutto ciò che ben si sposa con questo straordinario prodotto. Il caffè, in particolare, dovrà giocare un importante ruolo di prota-gonista essendo da sempre un prodotto ideale per l’abbinamento.La pasticceria secca e le torte monoporzione, che rappresentano senz’altro delle ottime opportunità di gusto per i più golosi. A completamento dell’offerta, immaginiamo una piccola rappre-sentanza di distillati, vini da meditazione, infusi, tè, spezie e sigari e, nei mesi caldi, una zona “gelato” artigianale.

Il mercato:Considerato che soltanto in Italia, ogni italiano consuma mediamente in un anno 4,5 kg di cioccolato è evidente che è questo, uno dei prodotti più amati in assoluto. Il cioccolato è acquistato sia per autoconsumo che come oggetto da regalo. E’ un prodotto quindi che, già da solo, incontra il gusto di quasi tutti; se si propone affiancato al caffè la percen-tuale dei potenziali consumatori/clienti cresce vertiginosamente. Il target di clientela che un negozio come questo si propone di raggiungere è assolutamente trasversale, ampissimo, e contempla grandi e bambini.

B.V. sede via Toscana 16 Manerbio (BS) tel. +39.335.6547945

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Fede, tradizione e folklore, continuano ad essere questi gli ingredienti per il successo della festa della “Quarta di Ottobre” che Cignano ha celebrato con la consueta intensa partecipazione. Accanto alla sempre suggestiva processione con la statua della Madonna per le vie del paese e all’immancabile caleidoscopio di colori, musica e profumi offerto da bancarelle, giostre, venditori di zucchero filato e di caldarroste, anche quest’anno, si è ha rinnovato l’appuntamento con la mostra “Cignano parla di sé”, organizzata e curata dalla Pro Loco, giunta alla 22a edizione. Ormai da alcuni anni l’esposizione riserva uno spazio a personaggi cignanesi che si sono distinti nell’arte o nello sport. Nell’edizione 2011 si è voluto rendere omaggio al calciatore, cignanese d’adozione,

Cignano,Fede, Folklore e... sport alla Quarta d’Ottobre

Battista “Keegan” Bandera che ha raggiunto, e ormai superato, la soglia dei 450 goal.Già un paio d’anni fa, in occasione della sua 400a rete, il Gruppo Sportivo di Cignano aveva voluto offrire a “Keegan” un riconoscimento; quest’anno la Pro Loco, in considerazione del nuovo e prestigioso traguardo, peraltro appannaggio di pochi, ha pensato di ricordarlo nella sua mostra.Così nell’apposita sezione a lui dedicata sono stati esposti i suoi principali trofei: la Scarpa d’oro, il Pallone d’oro (trofeo ricevuto dalle mani di Andrea Pirlo), l’Oscar dello sport bresciano insieme ai numerosi altri riconoscimenti ottenuti per i suoi indiscussi meriti sportivi. In mostra anche una selezione degli articoli dedicati alle sue imprese sportive e non pochi scatti che immortalano Bandera “in azione” sui

Con l’arrivo del mese di dicembre torna ad Offlaga “Aspettando... il Natale”, la mini rassegna di iniziative per ragazzi e famiglie proposta dall’Assessorato alla Cultura. Un programma semplice con il quale l’Amministrazione offlaghese desidera offrire ai cittadini, grandi e piccoli qualche occasione per sorridere e perché no, per suggerire qualche spunto di riflessione su temi d’attualità. Ad aprire gli appuntamenti, venerdì 2 dicembre alle 20,30, ospitata nella Sala consiliare, è prevista la presentazione del libro “Eutanasia di una Istituzione italiana. Splendori e decadenza del Parlamento” di Pietro Vito Corrente, neofita della scrittura e dunque alla sua prima “fatica” letteraria. Pugliese d’origine, bresciano d’adozione, l’autore nel suo libro, utilizzando la storia personale degli uomini che hanno guidato la Camera dei Deputati dalla Consulta Nazionale alla recentissima legislatura Berlusconi,

Aspettando... il Nataleracconta da cittadino e con amara ironia la parabola discendente del Parlamento italiano convinto che quella attuale sia “la buia notte di un Paese nel quale le donne e gli uomini che lo vivono sono molto migliori degli uomini e delle donne che li governano”. La Galleria del Palazzo comunale ospiterà invece tre spettacoli per bambini (di tutte le età!), sempre con inizio alle 16,30: venerdì 9 e mercoledì 14 dicembre la Compagnia teatrale “Cara ... Mella” mette in scena rispettivamente “La fabbrica delle farfalle” e “il Corriere dei Piccoli” mentre lunedì 19 tornano i burattini del Teatro Onofrio con la commedia “I doni rubati”. A chiudere la rassegna pre-natalizia il” Secondo Concerto di Natale “. Ad esibirsi, venerdì 23 dicembre alle 21,00, nel teatro dell’oratorio S.Giovanni Bosco di Offlaga, sarà la banda civica “Benedetto Vinaccesi”. Ste Bru.

campi di calcio o in compagnia di calciatori di caratura mondiale.Un omaggio ad un asso del pallone, sportivo tenace ed entusiasta, dal momento che nonostante i suoi 47 anni continua a giocare e soprattutto a divertirsi con il calcio.

I cignanesi, orgogliosi del loro concittadino – campione aspettano con ansia di poter festeggiare il suo 500° goal e la meta non sembra essere poi così lontana... considerato che siamo già a quota 455! Ste. Bru.

Nella foto, Bandera con alcuni dei suoi trofei.

dicembre 2011 Pag . 5

Gent.mo DIRETTORE,chiedo cortesemente spazio sul Suo giornale per dare una doverosa risposta alle osservazioni e perplessità manifestate da un non meglio definito gruppo di genitori della scuola dell’infanzia bassanese.Gradirei aver avuto il piacere di confrontarmi con loro e rendo noto che sono sempre disponibile, un appuntamento non l’ho mai negato a nessuno, ma il merito credo non stia nell’identità dei soggetti, ma piuttosto sulle questioni dagli stessi sollevate nella lettera che Lei ha pubblicato nella scorsa edizione di Novembre.Come noto i cambiamenti, molto spesso invocati, portano a condizioni di stress anche per il semplice fatto che ci si deve adattare a nuove situazioni rispetto ad alcune abitudini a cui ci si è da tempo adagiati, anche quando queste modifiche sono decisamente migliorative. Alla riunione del giugno scorso, presenti i genitori, le insegnanti , la coordinatrice della scuola materna comunale, era presente anche la Responsabile dell’Area dell’Infanzia della Gabbiano Servizi, consulente alla quale l’A.Comunale si è rivolta al fine di rivedere nella

globalità la didattica ed il modello formativo da attuare nel plesso scolastico dell’infanzia bassanese.A quell’incontro di giugno, quando ancora non si avevano notizie della sezione statale, la citata responsabile della Gabbiano Servizi spiegò ai genitori intervenuti che nel prossimo anno scolastico, su approvazione dell’Amministrazione Comunale, ci sarebbero stati, tra gli altri, due importanti cambiamenti nella didattica: il primo dettato dal fatto che la scuola serve ai bimbi per apprendere e sviluppare le capacità individuali e per questo motivo il “riposino del dopo pranzo” nel dormitorio comune dell’asilo veniva sostituito con adeguate attività educative, pur disponendo di aree riposo per bambini troppo stanchi.Il secondo dovuto alla scelta che i bambini avrebbero consumato il pasto in classe e non più nell’unico refettorio da oltre 80 posti, in quanto questo momento di condivisione del cibo diventa ulteriore stimolo di crescita e sviluppo all’autonomia dell’infante. La positività dei risultati conseguiti e l’apprezzamento manifestato dai bambini è sempre più evidente ogni giorno e di questo

LettereLa scuola paritaria dell’infanzia di Bassano

non avevamo dubbi vista l’esperienza sperimentata da anni in analoghi istituti sul territorio.Contestualmente in quell’incontro fu annunciato ai genitori che l’A.C. aveva attivato la richiesta del riconoscimento di una sezione statale della scuola dell’infanzia e di come non fosse affatto scontato che ciò accadesse (basti vedere le pochissime sezioni riconosciute rispetto a tutto il territorio provinciale). Accadde poi che in data 11 agosto ricevemmo il decreto di assegnazione della statale dal Provveditorato di Brescia e considerando il periodo feriale e ferragostano di mezzo, rispetto ad un inizio delle lezioni fissato per il 12 settembre, comprenderete bene che non c’era tempo da perdere per poter consegnare nei tempi previsti i locali e le attrezzature in efficienza sin dal primo giorno. E così avvenne, grazie alla pronta collaborazione della Presidenza di Circolo, dei dipendenti comunali e dei cooperatori, delle imprese coinvolte e delle insegnanti.Tutti insieme consentirono di consegnare un plesso scolastico efficiente, funzionale e con la puntualità richiesta.Di questa novità fu data anche ampia spiegazione a fine agosto, in un ulteriore ed apposita assemblea informativa ai genitori, dove era presente la Dirigente scolastica ed il Sindaco che è anche Presidente della scuola Materna Comunale.In quella sede le stesse identiche perplessità, riportate nella lettera da voi pubblicata, furono opportunamente esposte da qualche

genitore e nel conseguente approfondito confronto furono sviscerati i diversi punti di vista e spiegate le motivazioni delle scelte fatte.Mi lasci dire, pertanto, che la lettera da Lei pubblicata un po’ mi sorprende perchè contiene temi già ufficialmente affrontati durante un’assemblea aperta a tutti i genitori.La sostanza è che la comunità bassanese oggi può beneficiare a pieno potendo scegliere tra una scuola dell’infanzia paritaria ed una statale, due realtà che si integrano pienamente proponendo un offerta formativa completa.Siamo convinti di aver raggiunto un buon risultato e la riduzione dei costi che ne comporta ci permetterà di contenere le rette (già tra le più basse della zona) senza far cassa come Comune.I cambiamenti citati daranno ulteriore slancio e qualità al servizio offerto complessivamente dalla scuola ai nostri bambini e l’A.C. non ritiene assolutamente, come provocatoriamente la lettera di questo “gruppo di genitori” vuol lasciare intendere, che la scuola statale sia migliore della paritaria o viceversa (anche questo aspetto fu specificatamente chiarito durante l’ assemblea di agosto in risposta ad un genitore). Credo, infine, che la scuola debba essere oggetto di ben altre e più mirate attenzioni e penso che l’argomento meriti un più genuino e propositivo confronto.Le opinioni affidate alla sola stampa, stante le opportunità di dialogo, purtroppo, non restano altro che inutili e sterili polemiche.Il Sindaco Seniga G.Paolo

Pianura Territorio Territorio La

E’ consuetudine di questo giornale pubblicare le lettere inviateci.La pubblicazione è volta a far conoscere opinioni in genere discordi da quelle esposte dal nostro mensile.Sorprende pertanto la sorpresa del sindaco di Bassano.Egli capirà bene che se è nostra consuetudine

pubblicare opinioni difformi dalla nostra, non è certo uno scandalo rendere noto il parere opposto di alcun nostri lettori nei confronti del sindaco di Bassano.Dal confronto tra opinioni diverse, il lettore non potrà che essere avvantaggiato e farsene una propria in piena autonomia.

Spett. direttore e redazione de La Pianura,In seguito all’articolo apparso sul Vostro giornale nel mese di novembre intendo precisare che da recentissimo sopralluogo sussiste un documento postumo datato 23 maggio 1990 che attesta il riconoscimento di esclusiva proprietà della Parrocchia di San Lorenzo riguardo la chiesa di San Faustino.Il documento, premesso quanto contenuto nel precedente datato 21.11.1966 e sulla base della rivendicazione della proprietà

della chiesetta e delle adiacenze da parte della parrocchia, attesta quanto convenuto fra il parroco mons. Gennaro Franceschetti e il Conte Cantoni Marca di Rosa Clemente.Il Conte Cantoni riconosce la esclusiva proprietà della parrocchia nel contempo viene sollevato da qualsiasi obbligo per le opere di manutenzione che restano ad esclusivo a carico della parrocchia proprietaria.La convenzione è stata approvata dalla autorità ecclesiastica.

Alberto Agosti

Una precisazione sulla chiesetta di San Faustino

Ringraziamo il prof. Alberto Agosti per l’attenzione che ci ha dedicato e per la precisazione di cui sopra.

Cogliamo l’occasione per sottolineare come un contributo estremamente valido possa essere fornito dall’Archivio Parrocchiale.

dicembre 2011Pag . 6

“La néf désémbrinä tré més la confinä”.La neve dicembrina tre mesi (in casa ti) confina.

1826 = Manerbio - Alcuni cittadini, per il tramite di una petizione, si rivolgono all’ I. R. governo di Milano per sollecitare l’istituzione della scuola maggiore di tre classi. Tra i firmatari segnaliamo Battagliola Giuseppe, Grazioli Domenico, Bortolo Regosa, Giuseppe Chizzola, Faustino Gaza, Grazioli Bortolo, Carlo Mosconi, Giovanni Ruggeri, Vincenzo Scaravelli, Tomaso Tenchini, Francesco Comini, Luigi Pedrioni, Leandro Brusinelli, Giuseppe Carbonini, Orazio Migliorati, Giacomo Marinoni, Ziletti Andrea, Tenchini Agostino, Vincenzo Tenchini, Zani Giacomo, Giovan Batt. Regosa, Gerolamo Ruggeri.

7 MERCOLEDI’S. AMBROGIO DI MILANO“Chi asèn nas, asèn mör”.Chi asino nasce, asino muore.

1579 = Manerbio - Giampaolo e Ippolito Luzzago, Girolamo Luzzago, Ippolito Cocciano e Vincenzo Offlaga acquistano una pezza di terra di circa 2 piò per consentire la costruzione del convento dei Cappuccini.

8 GIOVEDI’IMMACOLATA CONCEZIONE“A ‘ndà al mulì s’anfarinä”.Ad andare al mulino ci si infarina.

1892 = Papa Leone XIII emana un’enciclica (Inimica Vis) contro la massoneria.

9 VENERDI’S. SIRO“Chi ga la rògna ‘l se la grate”.Chi ha la rogna se la gratti.

1599 = Il capomastro Lorenzo Bassanino da Manerbio termina una torre costruita a Leno.

10 SABATOS. MADONNA DI LORETOLuna piena“‘L perder l’è fradèl dèl piansèr”.Il perdere è fratello del piangere.

1937 = L’Ateneo di Brescia accoglie come socio Claudio Botta, insigne scultore manerbiese.

11 DOMENICAS. DAMASOTerza domenica di Avvento“Om ché rit e ca ché rògna nó sta a fidàt”.Non ti fidare dell’uomo che ride e cane che ringhia.

1775 = Manerbio – Muore Don Lino Lini promotore dell’altar maggiore.

Il Reverendo Sig. D. Lino Lini q. Giovanni Battista d’anni 72 e mezzo, Sacerdote esemplarissimo e indefesso, impegnatissimo per la Chiesa Parrocchiale, ed Autore dell’Altar Maggiore, fatto in pieno diaspro orientale colle limosine del medesimo secretamente raccolte, per il costo di Scudi 6000, come consta da conti fatti e riposto il monumento a lume de’ posteri sotto lo specchio del tabernacolo tra le due colonne a mezzo giorno, dopo mesi quattro di malattia sofferta con piena rassegnazione al divin volere, munito de’ SS Sacramenti ieri alle ore sedici spirò, e questa mattina fatte le esequie con tutto il Clero è stato sepolto nel sepolcro de’ Religiosi in questa Parrocchia.

12 LUNEDI’S. EULALIA DI ASTI“Chi ì-è dèl méstér i pöl di ‘l so parér”.Chi è del mestiere può ben dire il suo parere.

1920 = Il consiglio comunale di Manerbio affronta la questione dell’insegnamento religioso nelle scuole elementare. Il provvedimento passa con il voto della maggioranza cattolica e con il voto contrario dei socialisti (Masé, Masuello, Cominelli ed Astori).

13 MARTEDI’S. LUCIA“La nòt dè Santä Lüssiä, l’è la pö lóngä ché ghé siä”.La notte di Santa Lucia è la più lunga che ci sia.

1599 = La costruzione del coro della chiesa parrocchiale di S. Pietro di Leno è affidata al capomastro Lorenzo Bassanino ed a suo figlio Andrea di Manerbio.

14 MERCOLEDI’S. GIOVANNI DELLA CROCE“Chèi ché dè sérä i fa ‘l liù, dè matina po’ i fa ‘l pultrù”.Chi di sera fa il leone, al mattino poi fa il poltrone.

1591 = Pubblicazione del “nuovo et singolare estimo generale” che riguarda sia la città, che il territorio.Viene stabilito il rapporto di 3 a 1 fra le porzioni di sussidio spettanti alla città e al territorio.

15 GIOVEDI’S. MARIA CROCIFISSA DI ROSA“Bèla fómna, catìf có”.Bella donna, cattiva testa.

1895 = Ripetizione delle elezioni politiche nel collegio di Leno, a seguito di un ricorso da parte di Fisogni. A Manerbio si sono avuti i seguenti risultati:Iscritti 280 (3.687);Votanti 196 (2.906);Donadoni voti 93 (1.339);

Fisogni voti 85 (1.449);Voti nulli 7 (68);Voti bianchi 1 (16);Voti dispersi 10 (34).

16 VENERDI’S. ADELAIDE“‘Vardéf dè lé fómné ché parlä latì e dè ón nòbil póarì”Guardatevi da donne che san di latino e da nobili senza un quattrino.

1964 = Manerbio - Viene eletto sindaco l’ing. Gianfranco Piovani.La giunta è così composta: assessori effettivi Giacomo Cavagnini, Lorenzo Geroldi, Enzo Facchetti, Vincenzo Rigamonti; assessori supplenti Giacomo Greiner ed Ernesto Cantaboni.

17 SABATOS. LAZZARO“Dòé ghè miga ‘ngan, fénés ‘l dan”.Dove manca l’inganno, finisce il danno.

1908 = Il comune di Manerbio acquista da Leopoldo Guidi di Bagno per lire 55.000 palazzo Luzzago, attuale sede municipale.

18 DOMENICA - S. GRAZIANOQuarta domenica di AvventoLuna ultimo quarto“A spalè óltade, paròlè cambiadé”.A spalle voltate, parole cambiate.

1921 = Si svolge a Brescia il Congresso della Federazione Provinciale lavoratori agricoli aderenti all’Unione del Lavoro di Brescia e provincia. Tra le partecipanti vi è la Lega dei contadini di Manerbio d’ispirazione cattolica.

19 LUNEDI’ - S. FAUSTA“Chi ‘nprèsta, ‘l pèrt la crèsta”.Chi presta, perde la cresta.

1959 = Si inaugura a Brescia, a cura dell’AAB, la mostra postuma dello scultore Claudio Botta.

20 MARTEDI’SS. EUGENIO E MACARIO“Chi dà e töl l’è pròpé dè Bagnöl”.Chi dà e toglie è proprio di Bagnolo.

1932 = Manerbio - A cura del comune, sotto la direzione della segreteria dei fasci femminili, signora Dina Antonioli Ghirardi, vengono ammessi alla refezione, che funziona presso l’asilo infantile, 500 poveri. Vengono inoltre referenziati 200 bambini appartenenti all’asilo e 50 scolari residenti nei cascinali. Per la ricorrenza di Natale il podestà cav. uff. Antonioli, che ha erogato personalmente lire 500 all’ospedale, 500 al ricovero e 500 alle opere pie assistenziali, ha disposto perché i 500 poveri abbiano delle razioni più abbondanti.

CALENDARIO BRESCIANO

Pianura Territorio Territorio La

1 GIOVEDI’S. ELIGIO“A dezèmber el fiòca e ‘l fa frèd: empissa el camì e prepara el scaldalèt”.A dicembre nevica e fa freddo: accendi il camino e prepara lo scaldaletto.

1745 = Grande epidemia del bestiame bovino.

2 VENERDI’S. BIBIANALuna primo quarto“An nivùs, an frutùs”.Anno nevoso, anno fruttoso.

1844 = Manerbio - Dopo quattro esperimenti di pubblica asta per la vendita dei beni comunali andati deserti e tenutisi rispettivamente il 19/08, 05/09, 14/10 e 20/11, Giovanni Carlo Valenti, componente della Deputazione comunale, presenta un offerta al ribasso in nome e per conto di una persona da designare.I termini dell’offerta sono così riassumibili:- valore dei beni lire austriache 30.000,00- canone annuo lire austriache 1.500,00- adeale lire austriache 4.500,00- affrancazione da parte dell’acquisitore con tre anni di preavviso.

3 SABATOS. FRANCESCO SAVERIO“Tre ghèbé fa ‘na piöèstä”.Tre (giorni di) nebbie fanno una piogetta.

1934 = La manerbiese Dina Antonioli viene nominata presidente provinciale delle massaie rurali.

4 DOMENICAS. BARBARASeconda domenica di Avvento“‘Quant ‘l fioca sö la fòjä, l’è anvérèn ché fa òjä”.Quando nevica sulla foglia è un inverno che invoglia.

1683 = Manerbio - La gestione dei beni lasciati da Barbara Luzzago viene affidata ad una Commissaria che viene istituita oggi, giorno di santa Barbara.Presidente della Commissaria viene nominato l’arciprete Giò. Maria Biemmi, coadiuvato dai commissari don Francesco Botti e Alessandro q. Ercole Luzzago

5 LUNEDI’S. DALMAZIO DI PAVIA“On vésse ‘l crès ‘n frèssa”.Un vizio cresce in fretta.

1918 = Il manerbiese Bortolo Petesi, solda-to del 19° Reggimento di bersaglieri, muore all’ospedale di Finale Emilia per le ferite ri-portate durante la guerra.

6 MARTEDI’S. NICOLA

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21 MERCOLEDI’S. PIETRO CANISIOSolstizio d’Inverno“Chi t’ha robàt la àca ‘l pöl robàt anche el vedèl”.Chi ti ha rubato la mucca può rubarti anche il vitello.

1935 = Manerbio - Giornata della fede, lanciata il 18 dicembre. Le spose e capi di famiglia italiani offrono alla patria l’anello matrimoniale per resistere alle sanzioni.Dopo la funzione religiosa nella parrocchiale e la benedizione delle fedi d’acciaio, le madri dei caduti consegnano le loro fedi per prime, subito seguite dalle spose.Tra gli esempi più significati si segnalano le 5 medaglie d’argento offerte da Domenica Marelli che erano state conferite al padre nelle guerre d’Indipendenza, la medaglia d’oro conferita alla maestra Rosa Rosanenti Torri dal Ministero della Pubblica Istruzione.

22 GIOVEDI’S. FRANCESCA CABRINI“Le fómné lé fa alì la so risù có la lènguä, óngé e lagrimù”. Le donne fan valere le proprie ragioni con lingua, unghie e lacrimoni.

1962 = Anche la Camera approva la media statale unificata. Sparisce “l’Avviamento”; dal 1° ottobre 1963 saranno 600 mila gli alunni della nuova scuola.

23 VENERDI’- S. GIOVANNI DA KETY“‘Ndóe g’he vì g’hè ghèt”.Dove c’è vino c’è baccano.

1817 = Con sovrana patente, l’imperatore Francesco I indice il nuovo censimento fondiario del regno Lombardo-veneto.Sarà concluso verso il 1850.

24 SABATO - S. ADELEVigilia di NataleLuna nuova“Dóè ghè dè bu la carétà, nó sa dis quat sa dà”.Dove c’è davvero la carità non si dice quanto si dà.

1935 = Manerbio - Celebrazione della Giornata della madre del fanciullo organizzata dalla fiduciaria provinciale dei fasci femminili Dina Antonioli Ghirardi.In questa occasione sono state distribuite lire 2.582 a 94 famiglie numerose ed inoltre 30 pacchi di vestiario per un importo totale di 2.900.

25 DOMENICA - S. NATALE“Aligriä ògné mal la cassä viä”.L’allegria ogni male caccia via.

1896 = Esce il primo numero dell’Avanti!, quotidiano socialista diretto da Leonida Bissolati.

Pianura Territorio Territorio La

26 LUNEDI’ - S. STEFANO“‘L Signur ‘l dà ‘l frèt sècònt i pagn”.Il Signore dà il freddo secondo i panni.

1903 = Muore a Maderno Giuseppe Zanardelli.

27 MARTEDI’S. GIOVANNI APOSTOLO“‘L prim an dè matrémòné l’arès majadä, ‘l sècónt ma só tróat pintit dè nó ilä majadä”.Nel primo anno di matrimonio l’avrei d’amor mangiata, nel secondo mi sono pentito di non averla già mangiata.

1883 = Manerbio - Fino al 6 gennaio 1884 viene vietato il passaggio sia ai pedoni che ai veicoli sul ponte sul fiume Mella in ragione delle opere di consolidamento al ponte medesimo.

28 MERCOLEDI’SS. MARTIRI INNOCENTI“I òm i völ ó bigaröl ché ulä, ó campanè chè sunä”.Gli uomini vogliono o il grembiule che vola o le campane che suonano.

1893 = Dodici società di mutuo soccorso danno vita alla Federazione operaia cattolica bresciana.

29 GIOVEDI’S. TOMMASO BECKET“A San Tomàs da la bóca al nàs”.

A San Tommaso, dalla bocca al naso. (Le giornate cominciano ad allungarsi un poco, dalla bocca al naso).

1964 = Giuseppe Saragat presta giuramento come quinto Presidente della Repubblica Italiana; era stato eletto il giorno precedente con 646 voti su 963.

30 VENERDI’ - S. EUGENIO“Amicissia riconciliada l’è minestra riscaldada”.Amicizia riconciliata è minestra riscaldata.

1903 = In occasione della morte di Giuseppe Zanardelli il partito liberale di Manerbio e la Società di mutuo soccorso degli operai di Manerbio, di cui Zanardelli era presidente onorario, inviano due distinti telegrammi di condoglianze.

31 SABATO - S. SILVESTRO“Fat ‘l batès, töcc i völ dèentà cómpàr”.Fatto il battesimo, tutti vogliono diventare padrini.

1925 = Nuovi collegi elettorali politici di Brescia. Leno, VI collegio, è composto dai comuni di: Alfianello, Bagnolo Mella, Bassano Bresciano, Cigole, Fiesse, Gambara, Gottolengo, Isorella, Manerbio, Milzanello, Milzano, Montirone, Pavone Mella, Poncarale, Pontevico, Porzano, Pralboino, Remedello Sopra e Sotto, S. Gervasio Bresciano, Seniga, Visano.

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Gottolengo,contributo per le cure termaliAnche quest’anno in collaborazione il comune di Isorella, il comune di Gottolengo ha contribuito ad organizzare un servizio per cure termali a Sirmione. L’organizzazione è stata curata dal comune di Isorella. La giunta comunale, come già l’anno scorso e su richiesta di numerosi utenti, ha stanziato

un contributo per le spese di trasporto. Ne hanno beneficiato pensionati e anziani del paese che necessitano di cure termali, con la speranza di evitare i malanni della stagione impervia, già preannunciata con le rigide temperature dei giorni scorsi, prologo ai rigori invernali.

Gottolengo, la nuova sede per la casa del libroIn via Veneto a Gottolengo il Comune ha ristrutturato un edificio per la nuova biblioteca comunale del paese, dislocata su una superficie di 430 metri quadrati su tre piani. La biblioteca ha una dotazione di 24.300 volumi. Al piano terra è il settore della letteratura, narrativa, saggistica ed una postazione informatica “media-library” collegata al comprensorio della Bassa Bresciana; al primo piano saggistica,

romanzi, storia, tradizioni e cultura popolare; al secondo piano il salone polifuzionale. L’intervento è costato 500 mila €. Responsabile del servizio: Patrizia Braghiroli. Recapiti:030 9517358 [email protected]. Orari: lunedì dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:30; mercoledì dalle 17:30 alle 19, giovedì dalle 14:00 alle 18; venerdì dalle 14:30 alle 18:30; sabato dalle 9:30 alle 12:30.

Milzano,Polizia Locale AttivaTre comuni insieme per la polizia locale, ognuno con riferimento telefonico proprio. Sono: Milzano, cell. 3337763480;Alfianello cell. 3391763083;

Pontevico cell. 3484031936.E-mail:[email protected] Milzano: orari apertura al pubblico:Mercoledì e giovedì 14.30-17.

San Paolo,il programma di dicembreSabato 17 ore 20.00 INAUGURAZIONE MOSTRA “Feste con l’arte 2011” Circolo Culturale “Don Emilio Verzeletti” Sala Consiliare ore 21.00 “Il Risorgimento Degli Uomini” Spettacolo celebrativo per i 150 anni d’unità d’Italia regia di Giusy Turra Auditorium scuole medie .Domenica 18 ore 10.00 apertura mercatini natalizi, con la collaborazione dei commercianti di San Paolo, degli hobbisti e stand con prodotti tipici.A partire dalle ore 14.00 in piazza Aldo Moro Esibizione modellismo dinamico (macchinine radiocomandate)BSG di Borgo San Giacomo.Nel pomeriggio ore 15.00 vi sarà l’apertura

presepe meccanico nella chiesa Santa Maria Nascente Via Vittorio Veneto.Durante la giornata esibizione Corni Delle Alpi da Lugano (Svizzera) alle ore 11.30 - 15.00 - 16.00 - 17.30.Presso le scuole elementari Villaggio Di Babbo Natale con Babbo Natale ed i suoi elfi, le nataline la stazione e il trenino, il forno dei dolci, il grande albero dei doni e altre sorprese...Alle ore 17.30 davanti alla casa di Babbo Natale estrazione della lotteria di Natale.Durante tutta la giornata sara’ attivo il punto ristoro gestito dal Gruppo Alpini di San Paolo.

Pralboino,il complesso ruolo dei genitoriUn adolescente in casa, quale approccio in famiglia, quali rapporti con i genitori. L’argomento è stato trattato con tre incontri, il mese scorso di novembre, per iniziativa dell’Age, l’associazione genitori, col contributo del comune di Pralboino e l’intervento di Osvaldo Poli, psicologo e psicoterapeuta, curatore della rubrica sugli adolescenti in Famiglia Cristiana.I temi trattati sono stati: “Essere buoni

genitori: come evitare di sbagliare con i figli senza saperlo e volerlo”,; “Le differenze dello stile educativo del padre e della madre: come riscoprire e rivalutare la sensibilità educativa maschile”; “L’adolescenza, come cambiano i rapporti tra genitori e figli”.Ampia la partecipazione e puntuali le richieste per risolvere casi specifici di conflitto che insorgono nelle famiglie.

dicembre 2011 Pag . 9Pianura Pontevico Pontevico La

La nuova vita del teatro comunalePortando a buon fine un prolungato lavoro e un progetto che aveva richiamato decisamente l’attenzione generale, lo scorso sabato 19 novembre è stato inaugurato il “Teatro Comunale di Pontevico”.Un edificio di particolare significato per la storia e per tutta la comunità pontevichese che è stato presentato nella sua rinnovata veste. Il fatidico taglio del nastro è stato guidato dal sindaco Roberto Bozzoni, che ha sintetizzato con motivato orgoglio: “Questo nostro teatro è destinato a diventare uno degli elementi fondamentali del paese.Da qui deve partire la cultura con rappresentazioni e proposte che aiutino a crescere in modo speciale i nostri giovani”. Alla cerimonia, oltre ad un folto pubblico sempre partecipe all’evento, hanno preso parte numerosi sindaci della Bassa Bresciana e il primo cittadino di Robecco, il presidente della Comunità Ellenica di Brescia e Cremona, Costantino Buzalis, e rappresentanti della Provincia di Brescia. Dopo gli interventi di questi illustri ospiti, che hanno voluto sottolineare l’importanza di questo edificio che sta per raggiungere il traguardo dei duecento anni di esistenza, la parola è passata all’assessore alla cultura pontevichese, Francesco Guarneri, che nel sottolineare l’importante traguardo raggiunto dall’Amministrazione Comunale di Pontevico, ha auspicato che “l’amore per il teatro e per la musica possa ispirare

una fertile voglia di fare squadra a tutte le realtà del paese, riuscendo a creare, magari, manifestazioni che abbiano risonanza nazionale”.Un obiettivo tanto prestigioso quanto ambizioso in vista del quale può giocare un ruolo di assoluto rilievo l’aiuto di Mario Ferrari, presidente dell’associazione per il teatro “Le Muse”, incaricata di gestire la splendida struttura appena inaugurata. Un edificio che nell’importante occasione del taglio del nastro da parte del sindaco Bozzoni è stato benedetto dall’abate Antonio Tomasoni ed è ora pronto ad iniziare l’importante cammino atteso da tutta la comunità locale.Un cammino che può e deve valorizzare ulteriormente la già importante storia legata a questo edificio che è stato progettato inizialmente dal cremonese Faustino Rodi e costruito dal 1816 al 1818. Inizialmente il teatro ha preso il posto dell’edificio che originariamente veniva utilizzato per questa funzione, una vecchia costruzione collocata accanto alla chiesa parrocchiale vicino alla cosiddetta “costa del borgo”.L’attuale teatro, riadattato e sistemato, è stato utilizzato a partire dagli Anni Cinquanta del Novecento come cinema. In seguito, dopo essere rimasto chiuso al pubblico per alcuni anni, a partire dal 2002, sotto l’amministrazione guidata dal sindaco Faustino Gatta, è diventato l’oggetto di un

importante progetto che è stato portato avanti dal suo successore, Primo Generali.Un intervento che, dopo numerosi problemi che ne avevano interrotto il cammino (compreso il fallimento della ditta incaricata), è stato ripreso con determinazione e decisione dalla Giunta Bozzoni, che lo ha condotto tenacemente alla sua felice conclusione.Il costo totale dell’opera, comprensivo dei lavori e degli arredi, si aggira attorno ad 1.100.000 euro, 200.000 dei quali sono stati devoluti dalla Provincia di Brescia. Il “Teatro Comunale di Pontevico”, nella sua veste rinnovata e risplendente, ha iniziato immediatamente la sua attività, tanto che la stessa sera dell’inaugurazione, lo scorso sabato 19 novembre, e il pomeriggio del giorno seguente è stato messo in scena un nutrito spettacolo che ha conquistato a più riprese i convinti applausi del pubblico presente.Il corpo bandistico “Alessandro Vatrini” di Isola Dovarese, diretto dal maestro Giorgio Zanolini, ha aperto in bello stile il calendario degli spettacoli ospitato dal teatro, eseguendo, tra l’altro, l’allegro tratto dall’Ouverture del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini. Inoltre due cori locali, il “Santa Cecilia” di Pontevico, diretto dal maestro Claudio Severgnini, ed il “Sant’Antonio” della frazione Chiesuola, diretto dal maestro Luca Baronio, hanno cantato il “Gerusalem” di Giuseppe Verdi,

“Gli aranci olezzano” della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, “Va pensiero” di Giuseppe Verdi e “Ode alla gioia” di Beethoven.In seguito la Scuola di Danza Classica di Pontevico, con la coreografia di Stefania Brianzi, ha proposto alcuni brevi saggi, seguiti dalle canzoni di “Beppe Bianco and the Black Perry” e del “Quartet Borg” che ha eseguito alcune composizioni di carattere popolare del pontevichese Gianni Girelli. Inoltre il soprano piacentino Francesca Pagani ha cantato alcune arie famosissime, come “Tu che m’hai preso il cor”, tratto dall’operetta “Il paese del sorriso” di Lehar, “Doretta”, dall’opera “La rondine” di Puccini, il “Valzer di Musetta”, dalla “Bohème” di Puccini, e un brano da “Il flauto magico” di Mozart. A seguire molto apprezzata è stata la “Danza Ungherese” di Brahms, interpretata dai maestri Claudio Severgnini al pianoforte ed Alexandr Qyteza al violino (per l’occasione uno di quelli provenienti dalla bottega cremonese di Bernard Neumann). Infine tre scenette della Compagnia Teatrale “Albatros”, diretta dal maestro Antonio Bianchi, hanno concluso lo spettacolo che ha voluto aprire nel migliore dei modi questa nuova fase della vita del Teatro Comunale di Pontevico che ora può guardare avanti con il preciso intento di diventare un punto di riferimento sempre più importante per l’intera comunità.

dicembre 2011Pag . 10 PianuraBagnolo MellaBagnolo MellaLa

Si anticipa il Natale tra mercatini e solidarietàCon la manifestazione “Aspettando il Natale con Solidarietà” la Pro Loco di Bagnolo Mella da il via all’ultimo periodo di eventi dell’anno, proponendo un’anticipazione del Natale, un assaggio della Festività in senso metaforico e reale.La Pro Loco – ci racconta il presidente Vladimiro Panni – vuole così onorare gli impegni assunti e concludere anche quest’anno con obiettivi pienamente raggiunti per la promozione del nostro territorio.Il primo degli appuntamenti , i tradizionali Mercatini di Natale, previsti per domenica 4 dicembre dalle 9 alle 21, vedranno in pista l’infaticabile Pro Loco con il patrocinio del Comune di Bagnolo Mella e dell’assessorato all’agricoltura della Provincia di Brescia, e la collaborazione della Federazione Italiana Venditori Ambulanti Confcommercio di Brescia e dei Commercianti Bagnolesi.L’iniziativa quest’anno sarà oggetto di un notevole rinnovo - sottolinea la vice presidente Corina Castelli – desideriamo trasformare Bagnolo in un cuore pulsante di attività, luci, colori, suoni e sapori e cercheremo di srotolare i mercatini partendo dalle piazze del centro, passando su via XXVI aprile per arrivare su via Gramsci. In programma quindi una grande vetrina per Bagnolo, che dal 2007 propone alla comunità un assaggio delle feste natalizie. Non mancheranno perciò circa un centinaio di bancarelle rappresentanti espositori molto eterogenei, dall’hobbistica all’enogastronomia, arrivando al solidale.È proprio nell’ambito della solidarietà che la Pro Loco di Bagnolo Mella mette in scena l’ultimo atto: Il Premio alla Bontà

Bagnolese, r a s s e g n a d’altruismo che il direttivo si è preso a cuore già da qualche anno e che giunge alla sua terza e d i z i o n e . Il Premio alla Bontà Bagnolese, nasce per gra t i f i care l ’ impegno silenzioso di persone e associazioni che investono tempo e denaro nella solidarietà. I premi in denaro vogliono essere un pubblico riconoscimento verso forme autentiche di altruismo e generosità – ci racconta il tesoriere Vania Rossini.Il premio quest’anno sarà devoluto all’Oftal, sezione di Bagnolo Mella, presente da 40 anni sul territorio e dal 2007 nella sede del Centro Baccaglioni in via Mazzini, con una decina di volontari. L’Oftal, opera federativa per il trasporto degli ammalati a Lourdes – racconta il presidente Celeste Cotelli – è un’associazione che nasce per l’accompagnamento e l’assistenza a disabili per il pellegrinaggio a Lourdes e ad altri luoghi di culto. A Bagnolo Mella, l’associazione oltre all’organizzazione ed al trasporto si occupa anche della formazione dei volontari e del personale per migliorare le condizioni di assistenza agli ammalati.

Anche quest’anno quindi con l’obiettivo di sostenere l’Oftal, la Pro Loco di Bagnolo Mella propone l’appuntamento con il Premio alla Bontà Bagnolese ma anche di bontà gastronomica con il grande spiedo natalizio previsto per domenica 11 dicembre alle ore 12.30 presso l’oratorio San Luigi. L’invito a partecipare al pranzo domenicale e all’acquisto dei biglietti dell’immancabile sottoscrizione sono, come sempre, un’occasione in più per partecipare alla solidarietà in campo a Bagnolo.Come ogni anno, i biglietti per lo spiedo e per la sottoscrizione a premi saranno disponibili presso la sede e gli stand della Pro Loco nei Mercatini di Natale, e telefonando al numero 320 9590568.Il direttivo e lo staff Pro Loco vi aspettano e vi augurano Buone Feste.

Alienazione di un immobile comunale

Vanno presentate entro le ore 12.00 del prossimo venerdì 9 dicembre le domande di partecipazione alla trattativa privata per la vendita dell’immobile di proprietà comunale sito tra via Marcora e Villaggio Stellina.Si tratta di un appezzamento di terra, ubicato in zona residenziale, di circa 520 mq, attualmente libero, ceduto gratuitamente al Comune dai lottizzanti, precedentemente utilizzato come area verde ed inserito nel Piano di Governo del Territorio come “zona di completamento residenziale”. Grazie all’indice di edificabilità (1,3 metri cubi per metro quadrato) potranno esservi costruiti poco più di seicentosettanta metri cubi «ideale per una residenza singola o bifamiliare in un lotto ben posizionato e vicino al verde» spiega Guido Rossini, assessore al Territorio e Lavori Pubblici. «Si tratta della prima applicazione in termini pratici del nuovo “Regolamento delle alienazioni del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune di Bagnolo Mella” che superando la rigidità del precedente consente metodologie diverse di gara, asta pubblica o trattativa privata, garantendo da un lato la massima trasparenza e dall’altro, di giungere in tempi più veloci all’individuazione degli acquirenti». Il prezzo a base trattativa è di centodiecimila euro, determinati dal valore di perizia di centosettemila a cui si sommano spese tecniche, di frazionamento e per le pubblicazioni. A questa cifra andranno aggiunte imposte e tasse a carico dell’aggiudicatario che dovrà anche assumersi le spese per il trasferimento della proprietà. Il bando prevede un primo aumento non inferiore a cinquemilacinquecento euro con successivi incrementi di importo uguale, o suoi multipli.L’aggiudicazione avverrà a favore del concorrente che presenterà la migliore offerta economica in aumento rispetto al prezzo a base d’asta indicato.Gli atti e la perizia di stima possono essere consultati dagli interessati presso l’Ufficio Servizi tecnici del Comune (tel 030 6829484) oppure sul sito istituzionale del Comune di Bagnolo Mella (www.comune.bagnolomella.bs.it).

dicembre 2011 Pag . 11Pianura Territorio Territorio La

A Bagnolo, la mostra fotografica GuardandOltreUltimo impegno dell’anno solare per il “Gruppo Fotografico Bagnolese” che, in collaborazione con al FIAF (Fed. Ital. Ass. Fotog.), l’Assessorato alla cultura dell’Amministrazione comunale di Bagnolo Mella e la locale biblioteca civica organizza nella Galleria di palazzo Bertazzoli la mostra collettiva dei lavori dei soci del

proprio gruppo. «Si tratta di un impegno che ormai costituisce un momento fisso della nostra programmazione annuale. E’ una sorta di “restituzione” del lavoro che abbiamo svolto nel corso dell’anno alla gente di Bagnolo, un resoconto, ovviamente fotografico, dei migliori scatti che sono stati eseguiti dai nostri associati» spiega Ivan

Il piano di cessione delle aree a standard di BagnoloUna delle strade che l’Amministrazione Almici percorrerà per rimpinguare le casse comunali e per sanare la difficile situazione del Comune di Bagnolo Mella, sarà quella della dismissione delle aree a standard. Il progetto lo spiega Guido Rossini, Assessore al territorio e ai lavori Pubblici.«Preso atto della difficile situazione delle casse comunali abbiamo deciso di porvi rimedio nell’immediato prestando attenzione a trovare strumenti in grado di ridare speranza nel proprio futuro e nello sviluppo alla nostra comunità». Il percorso per raggiungere questi obiettivi, avviato con l’approvazione del “Nuovo Regolamento delle alienazioni del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune di Bagnolo Mella”, ha un tracciato preciso che vede

un elemento importante nella cessione di aree “standard”, superfici che nella maggior parte dei casi sono attualmente destinate a verde pubblico. «Abbiamo ricevuto numerose richieste di acquisto da privati cittadini, interessati a residui di aree adiacenti le proprie abitazioni definite aree standard. A seguito di questo abbiamo pubblicato sui quotidiani locali e sulle bacheche del paese “L’invito a manifestare interesse” per queste situazioni, al termine della quale determineremo le metodologie di alienazione ». Una scelta che non è però orientata alla cementificazione del territorio. «Tengo a sottolineare che non siamo assolutamente in presenza di un’operazione di svendita del verde, ma di cessione di superfici prive di interesse

Leno, come coniugare le tante idee culturali con i pochi soldi?L’assessore alla cultura del Comune di Leno, Rossella De Pietro, ha preso veramente a cuore l’incarico che le è stato affidato dal sindaco Pietro Bisinella e sta cercando di offrire sempre nuove idee ad un settore che riveste grande importanza: “La cultura – spiega la dottoressa De Pietro – non è e non deve essere un momento fine a se stesso. Al contrario, la sua forza più preziosa è la capacità di costruire qualcosa per il futuro, di formare le persone e le nuove generazioni. E’ questa la spinta che dobbiamo attingere in modo particolare dalla cultura”. Proprio per tradurre in pratica questo obiettivo sulla scrivania dell’assessore si trovano i documenti relativi a diverse iniziative e a nuove proposte. Progetti che, però, devono fare i conti (e non facili) con un unico avversario: “Possiamo ricondurre tutto il

discorso ad un solo problema. Il fatto è che in questo momento nelle casse degli enti pubblici non ci sono soldi per portare avanti tutto quello che si vorrebbe fare. Con le risorse attuali già si fa fatica ad eseguire i servizi essenziali che vengono erogati ai cittadini. Per altre manifestazioni, anche molto importanti e significative, non c’è davvero spazio. Davanti alla mancanza di denaro non si può fare molto. Ritengo, però, che si potrebbe aprire una nuova via, un nuovo tipo di collaborazione tra pubblico e privato. Proprio quest’ultimo può affiancare l’impegno dell’ente pubblico, cercando di arrivare fino a dove in questo momento un Comune non può più giungere. Una realtà preziosa come la cultura dev’essere sostenuta e non può essere abbandonata a se stessa. Visto che stanno cambiando i tempi,

forse, sarà bene che anche noi cambiamo la nostra mentalità. Cercare di percorrere una nuova strada, che veda il privato procedere al fianco del pubblico può rappresentare la soluzione a diversi problemi”. Difficoltà legate direttamente al bilancio che toccano da vicino anche l’azione del Comune di Leno: “La nostra biblioteca – racconta il vicesindaco Rossella De Pietro – rappresenta un significativo punto di riferimento per la nostra comunità e svolge un’attività, molto intensa. L’orario e tutti i servizi rimarranno sicuramente regolari fino alla fine di questo mese. Poi, però, con la fine del 2011, ci saranno alcuni pensionamenti e con l’attuale blocco delle assunzioni io stessa non saprei proprio dire cosa ci riserverà il 2012. Senza dubbio è una situazione delicata, ma vedremo di affrontarla nel migliore dei

strategico per l’ente, che potrebbero invece essere importanti per i cittadini. In realtà le aree urbanisticamente destinate a standard sono in quantità quasi doppia rispetto a quanto richiede la normativa e, tra l’altro, le possibilità economiche per una loro corretta e costante gestione, quasi inesistente. L’analisi di questi due fattori ha portato alla scelta della strada delle cessioni attraverso la quale possiamo introitare risorse che, oltre a sanare i debiti pregressi, ci consentiranno di garantire e migliorare i servizi ai più bisognosi, anziani e giovani, di sostegno alle famiglie e al mondo imprenditoriale locale».A conferma della volontà l’assessore precisa «Non si vuole assolutamente vendere lotti che consentono speculazioni, ma piccole

e medie entità di terreni che, acquistati da privati e famiglie, possano consentire adeguamenti volumetrici alle residenze esistenti o tutt’al più permettere piccoli interventi residenziali. Gli interessati potranno pertanto presentare richiesta, senza vincolo per l’Amministrazione che attraverso l’analisi urbanistica ed il confronto con le Commissioni consiliari e consultive ne valuterà le caratteristiche e le potenzialità edilizio-urbanistiche e funzionali». C’è la consapevolezza che quello che si sta avviando sia un percorso lungo. «La strada non sarà né semplice né veloce e si concluderà solo con l’approvazione finale delle indispensabili varianti urbanistiche per dare una valenza volumetrica e quindi essere messe sul mercato».

modi”. Preoccupazioni che non intaccano minimamente la voglia di fare e i progetti dell’assessorato alla cultura: “Abbiamo comunque definito il nutrito programma delle nostre proposte. Non possiamo certo dimenticare il problema delle risorse più che ridotte, ma, nonostante questo, abbiamo riproposto i corsi organizzati in biblioteca, presentato il nostro programma per chi ama il teatro (che quest’anno è stato arricchito con la proposta dedicata al cabaret). Tutto questo senza dimenticare che a fine ottobre è abbiamo presentato la “Cena con delitto”. C’è inoltre un programma molto intenso che accompagnerà l’ormai imminente Natale per cui ribadisco l’invito a tutta la comunità a seguire queste iniziative con grande attenzione”.

Giuliani presidente del sodalizio e storico animatore ed organizzatore dei tanti eventi che vengono allestiti ogni anno arricchendo il panorama culturale bagnolese.«Saranno messe in mostra centocinquanta fotografie, sia in bianco e nero che a colori, a tema libero e frutto della selezione del lavoro della quindicina di soci attivi su cui

può contare il nostro gruppo».La mostra è stata inaugurata domenica 27 novembre alle ore 11,00 e si potrà visitare (ingresso libero) fino a domenica 11 dicembre il martedì dalle 20.30 alle 22.30, il sabato dalle 16.00 alle 19.00, la domenica e giovedì 8 dicembre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

dicembre 2011Pag . 12 Pianura LenoLenoLa

Il “Teatro per le scuole” concede il bisDurante lo scorso anno scolastico la prima edizione di “Teatro per le scuole” ha riscosso veramente un grande successo.Una risposta tanto positiva che ha fatto in modo che il progetto sia stato inserito anche nel piano per il diritto allo studio per il 2011/2012.Una scelta fortemente voluta dall’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Leno, che ha sposato con convinzione questa proposta che si prefigge innanzitutto di educare i più piccoli (dai 5 anni in poi) ad avvicinarsi e a scoprire questa particolare forma di espressione.“Questo incontro tra i ragazzi delle scuole di Leno e il teatro – conferma l’assessore Arturo Piubeni – continuerà pure per tutto questo anno scolastico. E’ un vero e proprio invito che, come già abbiamo fatto lo scorso anno, anche in quello in corso, dai primi passi dello scorso settembre sino a maggio, sempre guidati da un preciso spirito educativo, rivolgeremo ai bambini delle scuole primarie, di quelle secondarie e delle superiori”.L’anno scolastico in corso, dunque, sta proponendo la seconda edizione di un programma che nel 2010/2011 ha riscosso ampi consensi, sia dai suoi giovani spettatori che dal corpo docente: “L’esito del primo anno – continua l’assessore Piubeni – ci spinge ad andare avanti per questa strada con entusiasmo. Già l’anno scorso abbiamo ricevuto risposte importanti un po’ a tutti i livelli ed in special modo da quelle classi che hanno trasformato le opere presentate in vera e propria materia di studio.Una collaborazione che si è venuta a creare con gli insegnanti e con le compagnie che hanno messo in scena le opere poste in cartellone che, ne sono certo, si ripeterà anche quest’anno, permettendoci, magari, di raggiungere risultati ancora più significativi”.

In questo senso il programma delle opere che sono andate in scena nel Teatro Civico di Leno durante lo scorso anno scolastico è stato studiato con grande attenzione: “Abbiamo voluto suddividere i nostri giovani spettatori in base a precise fasce d’età, proponendo di volta in volta uno spettacolo

che potesse essere in grado di trasmettere qualcosa di importante ai ragazzi coinvolti.Per i bimbi dai 5 anni fino alla Terza Elementare abbiamo così voluto presentare le “Esofavole”, messe in scena con grande bravura dall’Ensemble Goldberg. Per i ragazzi delle classi quarta e quinta della Scuola Primaria abbiamo presentato “Abbaiare alle nuvole”, mentre gli studenti delle medie sono stati invitati a riflettere sul giorno della Memoria ed hanno potuto assistere ad alcuni brani tratti dal “Diario di Anna Frank”.Queste ultime due rappresentazioni sono state curate dalla compagnia “Il telaio” che si è cimentata con un personaggio come Anna Frank e dalla Cooperativa Teatro Laboratorio, che ha presentato anche uno stralcio del “Processo” di Kafka, intitolato “Senza colpa” per gli studenti delle superiori. Sempre per questi ultimi, infine, l’Ensemble Goldberg ha messo in scena il Candido di Voltaire. Opere importanti e molto conosciute – termina l’assessore Piubeni - con le quali non solo abbiamo cercato di far capire agli studenti di Leno che esiste questa forma così prestigiosa di espressione, ma che anche un genere come questo può trasmettere loro emozioni molto forti”. Un “cartellone” che ha ricevuto una risposta importante e positiva dai suoi giovani spettatori e che, senza dubbio, troverà un’adeguata conferma al termine di questo anno scolastico, quando si potrà affermare a buon diritto che il legame tra il teatro e le scuole di Leno è sempre più stretto.

Strada in salita per la pallamanoLa prima parte di questa attesa stagione ha posto decisamente in salita la strada della Pallamano Leno in questo combattuto e selettivo Campionato di A1.La matricola lenese, in effetti, sin dall’inizio di questa sua prima avventura nella nuova, prestigiosa categoria si è trovata a fare i conti con una serie di “intoppi” che hanno rallentato oltre modo la rincorsa alla salvezza della squadra del presidente Bravi. Una partenza ad inseguimento che ha impedito ai giocatori allenati da Klaijc non solo di raccogliere i risultati desiderati, ma anche di mettere in mostra su un palcoscenico tanto illustre il loro reale repertorio.Su questo avvio così difficile, sicuramente al di là delle previsione della vigilia, hanno influito senza dubbio i diversi infortuni ed acciacchi fisici che hanno impedito a lungo alla Cassapadana Leno di allenarsi con continuità e nella necessaria tranquillità. Una situazione che si è fatta sentire per parecchie partite, durante le quali si è evidenziata la condizione non perfetta di Riello e compagni. Accanto a questo problema, ha fatto sentire il suo poco gradito peso anche la necessità di maturare la necessaria esperienza in una categoria

completamente nuova. In questo senso una costante della prime giornate per Leno è stata quella di raccogliere tanti consensi, mettere in mostra prestazioni in graduale crescita, ma contraddistinte dall’unico epilogo comune, quello, cioè, di vedere la squadra di Klaijc uscire dal campo senza punti. In più occasioni i giocatori lenesi hanno giocato alla pari con i quotati avversari dall’inizio alla fine del match, finendo però per incorrere in un episodio o in un semplice calo finale che hanno puntualmente sancito la sconfitta (il più delle volte immeritata) dei ragazzi del presidente Bravi. Il tutto per una situazione che nel momento di entrare nel vivo del cammino di questa selettiva A1 mette in salita il cammino di Leno verso la salvezza. Una ascesa che, tuttavia, non può e non deve cancellare gli entusiasmi che hanno accompagnato l’arrivo dell’Handball Leno ai vertici di questo sport.Il cammino stagionale è ancora molto lungo ed un gruppo come quello diretto da un allenatore capace e preparato come Klaijc ha ampi margini per crescere e per mettere in mostra tutto il suo valore.L’operazione salvezza può e deve continuare!

Il Real Leno continua a crescereSabato 17 dicembre, nell’ormai consueta cornice del teatro dell’Oratorio, il Real Leno radunerà tutta la sua numerosa famiglia per il tradizionale scambio di auguri natalizio. Un momento particolarmente sentito per la società del presidente Angiolino Mor, che coglie così anche la significativa occasione per tracciare un rapido punto della situazione sull’attività svolta in questa prima parte della stagione: “Direi che la Scuola Calcio Milan è il nostro biglietto da visita ed un motivo di grande soddisfazione. I nostri numeri continuano a crescere e questo sia per quel che riguarda l’attività di base che per quella più strettamente agonistica. Non sono però sole le cifre a diventare sempre più importanti. In effetti lo stretto legame che siamo riusciti a costruire con una realtà che certo si presenta da sola come il Milan costituisce una spiegazione tanto diretta

quanto illustre del nostro modo di lavorare. Il metodo che si segue al Real Leno è quello studiato dal Milan, così come giungono proprio dalla società rossonera gli strumenti, le tecnologie e la stessa filosofia con cui portare avanti gli allenamenti di tutte le nostre squadre. Il fatto di essere una Scuola calcio qualificata a livello federale, una delle poche in Italia, non rappresenta per noi solo un prestigioso motivo d’orgoglio. E’ anche e soprattutto lo stimolo che ci spinge a fare sempre meglio e a dare il massimo in tutto quello che facciamo, così da mettere a disposizione dei nostri ragazzi un lavoro quanto mai qualificato (proprio come lo sono tutti i nostri tecnici). E’ questa la strada che il Real Leno sta percorrendo con crescente determinazione e sarà proprio in questa direzione che proseguiremo il nostro percorso pure nel nuovo anno”.

dicembre 2011 Pag . 13Pianura LenoLenoLa

Cari cittadini della Bassa,Natale si avvicina e con esso la fine di un anno per molti versi non semplice ed impegnativo .E’ tempo di auguri e di bilanci, ma anche di progetti e noi Volontari della Croce Bianca del Dominato Leonense di Leno vogliamo fare tutto questo con voi.L’augurio è che il 2012 possa essere foriero di serenità e salute; sembra un augurio banale e scontato, ma in questi anni di servizio alla nostra comunità, nei nostri quotidiani interventi in aiuto di chi si trova in difficoltà, abbiamo imparato quanto importanti siano e quanto bisogno ci sia anche nella nostra comunità.Per fare il bilancio del 2011 facciamo parlare i numeri: le 400 missioni di 118 che ci hanno visto intervenire in casi più o meno gravi dal punto di vista medico, ma tutti ugualmente carichi di sofferenza umana, i 1400 servizi secondari che ci hanno portato a contatto con persone bisognose di cure e di paziente assistenza, i 100 servizi sportivi che hanno permesso a molti eventi di festa di essere anche occasione di sicuro e presidiato divertimento. Parlano le 8 classi delle elementari di Leno, Castelletto, Porzano e le

18 classi delle medie di Leno e Pavone che ci hanno accolto con passione ed entusiasmo con il nostro progetto “Giovani e Volontariato”; parlano gli oltre 500 ragazzi che ci hanno emozionato con la freschezza e l’entusiasmo col quale si sono avvicinati al mondo del volontariato. Parlano le numerose iniziative realizzate in partnership con le Associazioni del Progetto in Piazza nell’Ospedale di Leno, all’Ippodromo, in Piazza, all’Oratorio; parlano le collaborazioni con il CSV, il Forum Terzo settore della Bresciana Centrale e con il Comune di San Gervasio…Per qualcuno possono sembrare “solo” numeri, ma per noi sono numeri “importanti”, perché dietro ad ogni numero c’è un volto, una sofferenza, un sorriso donato e mille ricevuti, c’è il grazie di chi riceve il nostro servizio e la sua gratitudine che per noi è linfa vitale per affrontare con forza e decisione anche i momenti in cui la voglia di dire “basta” fa capolino. Dietro ad ogni numero c’è la nostra grande soddisfazione per aver contribuito, nel nostro piccolo, in modo modesto e minimo, ad aiutare la nostra comunità.I progetti…se lasciassimo libero sfogo alla nostra voglia di fare e all’entusiasmo che ci

LettereDalla Croce Bianca del Dominato Leonense

anima vi parleremmo del nostro sogno di offrire un presidio h24, di acquistare nuovi mezzi di trasporto più moderni e confortevoli, di mettere in campo progetti di divulgazione dei valori del volontariato a molte più scuole avvicinando così molti più giovani, ma una associazione come la nostra deve fare i conti con la realtà che è fatta dei molti e quotidiani costi che, come una normale azienda, siamo chiamati a sostenere. Sono i costi per l’acquisto e la manutenzione dei mezzi di soccorso, per l’affitto, le divise, le utenze, il gasolio, il materiale di consumo sanitario, senza dimenticare i consistenti costi legati a tutti gli inderogabili adempimenti burocratici che ci vengono imposti dalle Istituzioni. Per affrontare tutto questo dobbiamo contare sulla nostra attività. E’ chiaro che, seppur numerose, le missioni di emergenza sanitaria e l’incalzante attività di trasporti secondari non possono bastare.Ecco perché nei nostri progetti abbiamo bisogno anche di voi, della vostra generosità e sensibilità, della vostra vicinanza e del vostro tempo.Se sei arrivato a leggere questa pagina, forse è perché sei una persona un po’ speciale e

senti di poter appartenere a questa cerchia di semplici persone come noi, che nel loro piccolo amando la Bassa cercano di renderla migliore, aiutando con il soccorso chi ha bisogno o chi spesso si trova in difficoltà.Sono molti i modi con cui puoi aiutarci : dal concreto gesto di una donazione, al regalare un po’ del tuo tempo nelle molteplici attività della nostra associazione, al partecipare con entusiasmo e generosità alle varie iniziative che mettiamo in campo ( lotteria, pesca, festa, vendita uova di Pasqua ecc ).Contattaci, sono tanti i modi per vivere la nostra associazione!Bussiamo alla tua porta perché insieme i nostri sogni possa diventare concreta e utile realtà.Nel nostro mare ogni goccia è importante.

I Volontari della Croce Bianca Del Dominato LeonenseCroce Bianca dominato LeonenseVia Magellano 28- LenoTel.030 906247Cell. 345 3393224

IBANIT 82 Q083 4054 6300 0000 0012 421

dicembre 2011Pag . 14 Pianura OrzinuoviOrzinuoviLa

A gonfie vele il “Pret nöf”, un sostegno a realtà orceane

Sarà stata la presenza nel cast degli attori del Ct della Nazionale calcio, Cesare Prandelli, nei panni di un chierichetto, fatto sta che “El pret nöf”, realizzato a costo zero, con mezzi artigianali dal gruppo di Orzinuovi capeggiato da Ettore Bonetti e Beppe

Gualeni riscuote un successo strepitoso. Del “Pret Nof” sono stati venduti DVD a migliaia e il lavoro è stato proiettato negli oratori ed in sale pubbliche fruttando incassi finiti in beneficenza.La disponibilità di Cesare Prandelli, ha certamente influito nel risultato e il Ct nazionale ha dimostrato ancora l’affetto per il suo paese, per gli amici prestandosi per una buona causa.L’allenatore di Orzinuovi è stato la guest star del terzo episodio de «El pret nöf», la saga dialettale ideata quattro anni fa dal regista-macellaio di Orzinuovi, Ettore Bonetti, ed il film è diventato un culto per molti a giudicare dai dvd finiti nelle case dei bresciani, dagli innumerevoli passaggi

televisivi e dalle migliaia di persone che hanno assistito alle proiezioni anche dei due precedenti lungometraggi nei paesi della provincia. Nel terzo episodio le avventure del giovane prete della Bassa hanno incantato tanti anche per quell’attore tutto speciale che risponde al nome di Cesare Prandelli che ha offerto una prova d’artista eccellente e che nel terzo episodio si è fatta più articolata con il Cesare-nazionale in veste tarcisiana e il carisma del chierico furbo.Il miracolo del Pret nöf non s’è fatto attendere: gli incassi della vendita dei dvd e degli ingressi alle proiezioni nei cinema non solo degli oratori hanno fruttato 100 mila euro: 70 mila le prime due edizioni,

30 mila la terza soldi tutti finiti in strutture di utilità pubblica quali: la scuola media statale orceana alla quale l’associazione del “Pret Nof” ha regalato un computer ed una stampante nuovi di fiamma.Altri regali sono arrivati alla statale elementare orceana cui sono state recapitate cinque radio.Altra beneficenza è stata per la Croce Verde, la Caritas, i Vigili del fuoco, il missionario Pietro Marchetti che opera in Africa, la fondazione Sagittaria, i padri dell’Andreana, l’associazione Mafalda di Chiari.Grazie a Prandelli ed ai suoi amici il buon umore si è diffuso nel bresciano.E con i tempi che corrono certamente non è poco.

“Stappiamo la solidarietà”Gli studenti della scuola elementare Salvo D’Acquisto campioni di solidarietà: aderendo al progetto “Stappiamo la solidarietà”, a sostegno della missione in Mozambico di don Pierino Marchetti Brevi, intraprendente missionario locale, sostenuto dall’associazione Calima Onlus, la cui sede è ubicata presso il Convento di via Aguzzano, l’11 ottobre scorso hanno donato 1,365 euro frutto della vendita dei tappi delle bottigliette di plastica raccolti presso l’istituto scolastico.Un gesto nobile che conferma la sensibilità del mondo della scuola di Orzinuovi nei confronti dei più deboli. Un percorso che vede l’Amministrazione comunale in prima fila. L’assegno, presenti il dirigente scolastico Carlo Valotti, il sottoscritto assessore all’Istruzione del Comune, è stato consegnato direttamente nelle mani di don Pierino che è poi ripartito per la sua missione.Tale somma verrà impiegata per acquistare banchi scolastici nuovi per la scuola primaria di Marrumbene, una cittadina di 60.000 abitanti del Mozambico, dove la povertà e la fame non consentono alla popolazione di avere una vita media superiore ai 25 anni. La carenza d’acqua è una delle cause delle malattie, della morte di tanti bambini.

Per questo, è sempre aperto il rubinetto che collega Orzinuovi a quella lontana-vicina popolazione.Raccolte di fondi vengono fatte attraverso iniziative che la Calima svolge sul territorio nel corso dell’anno ma anche attraverso donazioni spontanee.Ciò ha già consentito nel recente passato di finanziare la realizzazione di un nuovo pozzo d’acqua potabile.Don Pierino, che è venuto alla luce in una cascina poco distante dal Convento Aguzzano, nel 2009 ha presieduto la funzione religiosa con il parroco di Orzinuovi don Franco Bertanza proprio al Convento in occasione dell’inaugurazione delle stanze che ospitano l’associazione Calima, cui aveva partecipato tutta la giunta municipale.Il responsabile della Onlus Adriano Marcarini ed i suoi collaboratori sono attori protagonisti di diverse iniziative sociali ed umanitarie che hanno consentito di dare un aiuto significativo a popolazioni che vivono l’emergenza.La sensibilità dei nostri giovani studenti è un esempio illuminante per tutta la cittadinanza.

Rocco De SantisAssessore all’Istruzione

Il dono degli artisti per sostenere il restauro della Sala Rossa di Padernello

Alcuni artisti bresciani hanno concorso con la loro donazione a sostenere i restauri del castello ed in modo particolare della Sala Rossa.I dipinti e le sculture saranno donate ai soci che offriranno un’offerta per i lavori di restauro.Hanno partecipato alla donazione: Arbosti

Pierangelo, Archetti Enzo, Benedettini Sergio, Bertoli Luigi, Formigoni Roberto, Guaini Giorgio, Olini Giacomo, Mai Roberta, Mottinelli Giulio, Rovetta Gianfranco, Sanzeni Lino, Uber, Zani Laura.Nella foto l’ing. Sandro Guerrini che illustra le fasi del restauro della Sala Rossa.

dicembre 2011 Pag . 15Pianura GhediGhediLa

Un anno a tutto ambienteSi avvicina ormai il momento di calare il sipario su un anno come questo 2011 che ha posto spesso e volentieri l’ambiente al centro dell’attenzione a Ghedi e l’assessore incaricato di seguire questo settore, Raffaele Perrucci, traccia un breve consuntivo di questi dodici mesi così intensi e ricchi di iniziative: “Abbiamo portato avanti diversi progetti. Certo, anche il nostro assessorato ha dovuto fare i conti con le risorse limitate di questo periodo, ma posso dire che siamo riusciti a raggiungere alcuni obiettivi che ritengo di notevole importanza. Tra l’altro mi piace anche rimarcare il fatto che con i nostri programmi siamo riusciti a coinvolgere diversi cittadini e pure questo mi pare un aspetto da non trascurare. Sono diversi i punti che possiamo ricordare nel momento di chiudere questo anno. Un elenco che parte dalla realizzazione degli orti comunali. In seguito ad un apposito bando comunale abbiamo messo a disposizione di quattordici pensionati altrettanti appezzamenti di 40 metri quadrati, che ora loro coltivano con il solo limite di utilizzarne a livello personale i frutti e i prodotti, esclusa quindi ogni forma di vendita. Un modo anche per fare attività sociale e coinvolgere più persone nella realizzazione giorno per giorno di uno spazio verde sul nostro territorio. A proposito di verde, direi che il completamento del parco urbano, adiacente gli orti appena ricordati, ha rappresentato un momento molto importante di questi mesi. Un’opera che abbiamo completato

grazie ad un finanziamento statale che siamo riusciti ad ottenere e che si è ispirata ad un progetto che abbiamo rivisto e impostato nei nostri uffici.E’ uno dei primi parchi che prevede un apposito spazio per l’attività fisica degli adulti, una vera e propria palestra all’aperto, fornita di una piattaforma in cemento, dove durante la bella stagione si possono tenere manifestazioni di vario genere. Sempre guardando all’interesse che abbiamo dedicato all’ambiente e al nostro territorio in questo 2011 non dimenticherei il lavoro che abbiamo portato avanti per abbellire le rotatorie, cominciando da quella in via Matteotti e che ha coinvolto pure i privati. Non dimenticherei gli importanti interventi che abbiamo dedicato ai fontanili, così come mi piace ricordare il nostro punto acqua. Una struttura originale, diversa da quelle similari erette in altri luoghi della provincia. Il progetto è stato studiato direttamente nei nostri uffici e siamo contenti di essere riusciti ad abbinare una struttura come questa attenta all’ambiente e vicina ai cittadini con un significativo ingrediente di creatività e capacità locale. In estrema sintesi – termina l’assessore Raffaele Perrucci – abbiamo cercato di darci da fare in modo intenso per sostenere e valorizzare l’ambiente a Ghedi. Molto è stato fatto, ma tanto rimane ancora da fare. E’ una strada che abbiamo percorso in maniera intensa in tutti questi mesi e che intendiamo proseguire, magari a passo ancora più spedito, nel nuovo anno”.

Servizi mantenuti, nonostante i tagliL’Amministrazione comunale di Ghedi ha cercato di realizzare in questo anno che sta per concludersi una vera e propria impresa, un obiettivo tanto preciso quanto importante, quello, cioè, di mantenere immutati i servizi alla persona anche in un periodo come quello che stiamo attraversando durante il quale le risorse a disposizione sono sempre minori.Una vera e propria sfida che è stata affidata all’assessore Ferdinando Albino: “Alla fine posso dire in tutta sincerità che siamo riusciti a mantenere i servizi che il Comune erogava ai cittadini, sia come qualità che come quantità.Non è stato affatto semplice, anche perché i fondi su cui abbiamo potuto contare hanno subito le riduzioni che coinvolgono tutti i settori in questo periodo. Abbiamo dovuto analizzare con la massima attenzione la situazione e tutte le richieste pervenute.Certo, a livello personale, si vorrebbe andare incontro a tutto quello che viene richiesto, ma una situazione come quella attuale ci impone di gestire nella maniera più oculata le nostre risorse.In questo senso abbiamo dovuto cercare di rendere il più efficaci possibili i nostri servizi e gli stessi interventi che abbiamo deciso di adottare.Non abbiamo potuto largheggiare, se così possiamo esprimerci, ma, nello stesso tempo, non abbiamo tagliato niente dei servizi essenziali che il Comune di Ghedi ha voluto offrire ai suoi cittadini”.Un elenco sicuramente lungo, che coinvolge in pratica tutte le fasi della vita, passando dai servizi agli anziani sino alle iniziative rivolte ai giovani: “La volontà di partenza è quella

di rispondere, in modo positivo e concreto, alle istanze che ci vengono rivolte.Dobbiamo fare ovviamente i conti con i numeri del bilancio, ma, cerchiamo di essere vicini alla gente e di aiutare chi ha veramente bisogno.In questo senso i numeri che ci apprestiamo a salutare alla conclusione di questo anno sono davvero importanti e vanno dai circa 800 pasti mensili che portiamo nell’ambito del servizio di assistenza agli anziani all’asilo nido che coinvolge 44 bambini.Ci siamo impegnati in modo particolare anche in favore della tutela dei minori (compreso l’inserimento di alcuni ragazzi alle comunità), ma anche l’assistenza ad personam nelle scuole di tutti gli ordini e grado ci ha visto impegnati in prima fila.Possiamo dire a tal proposito di essere riusciti a mantenere tutte o quasi le situazioni interessate ed anche questo, tenendo conto delle risorse a disposizione, rappresenta un risultato importante.Abbiamo confermato il sistema dei trasporti e non abbiamo tagliato niente in realtà che rivestono un significato del tutto speciale come il Centro Diurno e il Centro Sociale. Come dicevo prima – termina l’assessore Albino – abbiamo cercato di gestire al meglio i fondi che avevamo a disposizione. Ci siamo dati da fare per valorizzare al massimo il nostro lavoro e per rendere efficaci i nostri interventi.Speriamo di esserci riusciti e siamo pronti a guardare al nuovo anno con la convinzione di dare ancora di più e di rispondere sempre meglio alle richieste della nostra gente”.

Sicurezza e viabilitàIl vicesindaco, Gianluigi Boselli, ha deciso di dedicare un occhio di riguardo alla viabilità, ponendo al centro dell’attenzione generale un tema che rischia di sollevare problemi di notevole rilievo: “Sicurezza e viabilità rappresentano una questione che dev’essere affrontata con grande senso di responsabilità. Mi permetto di lanciare un vero e proprio messaggio affinché gli abitanti di Ghedi possano comportarsi per le strade e nei vari comportamenti che riguardano la circolazione con la massima correttezza ed attenzione. Ci sono infatti atteggiamenti che sono entrati ormai nell’uso comune e non vengono avvertiti come potenzialmente pericolosi che pure vanno contro il buon senso o espongono le persone a vere e proprie minacce. Per rendersi conto di queste parole, basta recarsi vicino alla scuole della nostra città quando si avvicina l’ora nella quale i ragazzi devono uscire. C’è un parcheggio selvaggio, con macchine che si fermano in tutti i punti della carreggiata, angoli compresi, per non parlare di quelle vetture che sostano in doppia fila. Una situazione che non solo non aiuta certo la salute di queste persone, che fanno di tutto pur di non muovere un passo, e del nostro stesso ambiente, ma obbliga chi si trova a passare per queste stesse strade a compiere veri e propri esercizi di equilibrismo. E’ questo il caso delle altre automobili che si trovano a transitare, ma

lo stesso vale per quei pedoni che devono scendere dai marciapiedi e camminare in mezzo alla strada, esponendosi alla minaccia del passaggio delle automobili. Una situazione che non solo non è accettabile e potenzialmente pericolosa, ma è anche diseducativa per bambini e ragazzi, che vengono indotti a pensare che tutta la strada sia un parcheggio senza regole e che si debba raggiungere per forza di cose il luogo di destinazione con la macchina, senza nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di poter parcheggiare cento metri più indietro e fare due passi. Vicino alle nostre scuole abbiamo diversi punti di parcheggio. Il mio invito ai cittadini di Ghedi è dunque quello di utilizzare questi parcheggi, lasciare comodamente e regolarmente le loro autovetture e poi fare due passi sino ai cancelli della scuola. Sicuramente il sacrificio che così dovranno sostenere non sarà irresistibile, mentre i benefici che potranno ricevere l’ambiente e la stessa sicurezza delle nostre strade (per non parlare del nostro ambiente) sono indiscutibili. Così facendo, inoltre, si evitano sul nascere tante discussioni e tante polemiche che troppo spesso rovinano le nostre giornate. Il mio invito è a far sì che la responsabilità e la correttezza si diffondano sempre più, trasmettendo al tempo stesso un atteggiamento di questo genere anche alle nuove generazioni”.

dicembre 2011Pag . 16 Pianura VerolanuovaVerolanuovaLa

Il Lions Club Bassa Bresciana ha consegnato il furgone per disabili alla Casa di Riposo Gambara-Tavelli

Grande commozione e soddisfazione per i Soci del Lions Club Bassa Bresciana.Sabato 5 Novembre, il Presidente,dott. Angelo De Vito, e i Past Presidents Vittoria Zenucchini e dott. Paolo Cattaruzzi, promotori del Service, hanno consegnato ufficialmente il nuovo furgone per il trasporto persone, con allestimento speciale per i disabili, al Presidente della Casa di Riposo Gambara Tavelli, Bruno NerviAlla cerimonia erano presenti : la Governatrice del Distretto Lions 108Ib2, Amelia Casnici Marcianò, il Segretario Distrettuale Romano Panzeri, il Sindaco di Verolanuova Maria Carlotta

Bragadina accompagnata da tutta la Giunta , e il Capitano dei Carabinieri Gianfranco Corsetti, a testimoniare il loro apprezzamento al Lions Club Bassa Bresciana per il suo encomiabile impegno sul territorio.Con questo Service il Lions Club Bassa Bresciana di Verolanuova, attivo sul territorio da 37 anni, ha voluto essere vicino tangibilmente ad una struttura particolarmente sensibile nei servizi di assistenza, non solo alle persone in condizioni di totale o parziale non autosufficienza, ma anche a persone che necessitano di prestazioni di tipo riabilitativo.

Il nuovo furgone, modernamente allestito in base alle esigenze delle persone trasportate, nel rispetto della attuale normativa delle CSA, percorrerà le strade della Provincia con le duplici insegne della Fondazione Gambara –Tavelli e del Lions Club Bassa Bresciana, dimostrando così l’unicità dell’intento al Servizio.

Dopo la benedizione al furgone, Monsignor Luigi Bracchi, Parroco di Verolanuova, ha celebrato la Santa Messa in suffragio dei numerosi Soci defunti, ricordandone affettuosamente le doti professionali, umane e di amicizia.

Dario Cuzzi

Sabato 17 dicembre alle ore 20,45 presso l’auditorium della biblioteca comunale si terrà il Concerto di Natale tenuto dal coro “Virola Alghise”.Ingresso libero.Venerdì 23 dicembre alle ore 21,00 presso l’auditorium dell’istituto tecnico-commerciale Mazzolari si terrà il Concerto di Natale tenuto dal complesso bandistico “Stella Polare”.Ingresso libero.

Gli appuntamenti delle festività natalizie

Giovedì 5 gennaio alle ore 20,30 presso la chiesa di San Rocco per il ciclo Natale nelle Pievi si terrà “Natale è amore... senza confini” sul testo di Giorgio Zanetti e Velise Bonfante. In scena e regia di Giorgio Zanetti.Giovedì 8 dicembre si è tenuta la rappresentazione del “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini presso l’auditorium dell’istituto tecnico-commerciale Mazzolari.

dicembre 2011 Pag . 17Pianura Territorio Territorio La

Circa 428 atleti si sono ritrovati domenica 13 novembre a Grumello del Monte (BG) dove si è svolto il campionato regionale di Kick Boxing per le specialità di semi e light contact, kick light e muay thay. Altissimo il livello tecnico dei combattenti provenienti da tutta la Lombardia. Due gli allievi schierati dall’istruttore federale Giovanni Turchetti di Ghedi, la giovane ma grintosa Sara Monfardini di Gambara e il pralboinese Luca Zani. Sara ha gareggiato in due categorie di peso, nei -55 kg cadetti batte in semifinale Khadarina Sofia della kickboxing Como e perde in finale con Abbate Carmela della Dynamite Team di Cremona aggiudicandosi la medaglia d’argento. Mentre nella difficilissima categoria dei -65 kg cadetti batte in finale Rota Margherita della Victoria Boxe Bergamo aggiudicandosi il titolo di campionessa regionale. Zani al suo esordio nella classe di cinture alte (dalla blu alla nera) nelle categorie light contact -79kg e kick light -80 kg ha dimostrato molto coraggio e preparazione vincendo ai quarti di finale con Bernini della kickboxing Como e perdendo in semifinale rispettivamente delle due categorie con Venegoni della Brixia kickboxing e

Pavone Mella,sul podio del Campionato Regionale di KickBoxing

Marulli della Atletico kickboxing Lainate classificandosi terzo in entrambe le categorie. Grande la soddisfazione espressa dal preparatore tecnico-atletico istruttore Turchetti del neo Team Scuola P.T. Kickboxing a Pavone del Mella che già in passato ha portato il proprio team sui podi in molte competizioni. La sua carriera come istruttore inizia a Bagnolo Mella per poi passare per due anni a Gambara dove il suo team si classifica al campionato Nazionale. Qui consegue un titolo interregionale con altri due piazzamenti, due coppe del Presidente, una coppa Castel Goffredo, un terzo e quinto posto al Best Fight ovvero la coppa del mondo. Senza dimenticare la medaglia d’Argento al Golden Belt the intercontinental Cup ottenuta dall’istruttore Turchetti sempre nello stesso anno. Ora stabilisce in via definitiva il suo team a Pavone Mella ringraziando lo sponsor ”Video musica Ghedi” e “Pedroni Auto Leno” per aver creduto nelle potenzialita degl atleti e del loro Istruttore. FORZA RAGAZZI! Ci vediamo il 4 dicembre a Torino per il campionato interregionale che potrebbe classificarli al campionato Nazionale.

Domenica 13 Novembre a Trenzano autorità locali, Provinciali e Regionali, associazioni del territorio e numerose famiglie hanno partecipato all’inaugurazione del monumento dedicato alle vittime degli incidenti stradali.Subito dopo la Messa al cimitero, l’appuntamento è stato al centro sportivo, dove per mesi i membri del comitato guidato dal trenzanese Maurizio Bregoli (papà di Mattia, diciassettenne morto nell’aprile 2010 in un incidente), hanno lavorato per accogliere l’opera in bronzo di Giovanni Solci, che la comunità, attraverso libere offerte, sta ancora finanziando. Un monumento che ricorda le croci, ma allo stesso tempo rappresenta un monito per chi gode del dono della vita.“Difficile trovare le parole adatte in una circostanza come questa”, ha detto l’assessore ai Lavori pubblici e alla Viabilità della Provincia di Brescia Maria Teresa Vivaldini: “Il dolore per qualsiasi vita spezzata è troppo grande. Posso solo dire che la Provincia, anche in questo momento di grandissime ristrettezze economiche, sta facendo di tutto per ridurre gli incidenti realizzando rotatorie, tangenziali cercando di eliminare

Trenzano,inaugurato il monumento alle vittime della strada

i punti critici della nostra viabilità. Tuttavia decisivo è l’atteggiamento di chi guida: dobbiamo capire che quando ci troviamo sulle strade, siamo responsabili non solo della nostra vita, ma anche di quella degli altri”. Il numero di vittime nel tempo si sta riducendo: nel 1998 erano 266, nel 2007 sono scese a 146 e lo scorso anno a 82, ma, sottolinea l’Assessore Vivaldini , “l’obiettivo è arrivare a zero”. Perché, ha ribadito Mauro Parolini, Consigliere in Regione, «L’Europa ci aveva chiesto di dimezzare gli incidenti in dieci anni e abbiamo largamente raggiunto l’obiettivo, ma non c’è numero che tenga dinnanzi all’unicità e all’irripetibilità delle persone che abbiamo perso e potremmo perdere”.Sopra, il monumento inaugurato domenica 13 Novembre a Trenzano.

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I Longobardi all’UcidAlla sezione dell’Ucid Bassa Bresciana (unione cristiana imprenditori e dirigenti) nel corso dell’ultima delle periodiche riunioni, s’è parlato di longobardi, il popolo che dal 568 fece di Brescia una delle città più importanti del Regno costituito da Alboino, scelta come sede di uno dei suoi 36 ducati.Le vicende di quel popolo proveniente dalla Pannonia, sono state analizzate dal docente Angelo Baronio, storico, e dal presidente del museo di Manerbio, Maurizio Cavaciocchi (nella foto). I due relatori sono stati presentati all’assemblea dei soci, riuniti nella sede del sodalizio nell’ex convento di

via Santa Di Rosa, dal presidente Giuseppe Pozzi. Uno storico ed archeologo per parlare di longobardi dei quali sono molte le tracce individuate nel territorio della pianura in numerose tombe dalle quali derivano reperti conservati in raccolte e musei. Vicende di secoli tra le quali quella di Re Rotari (già duca di Brescia), che nel 643 emanò il celebre Editto nel quale per la prima volta trovarono posto le leggi longobarde dette “consuetudinarie”, già ammorbidite grazie all’influenza della cultura cristiana, oltre che fortemente influenzate dalla lunga e generosa tradizione giuridica romana. L’ultimo regnante Longobardo fu Desiderio (anch’esso insignito del titolo di duca), passò alla storia per aver costruito due importantissimi monasteri benedettini: uno maschile a Leno e un secondo, femminile, che trovò luogo in città col nome di S. Salvatore (più tardi S. Giulia), e che ospita oggi un importante museo di grande richiamo. Qui il Manzoni ambientò la splendida tragedia in versi dell’Adelchi (figlio di Re Desiderio) e qui come da lui narrato, davvero trovò la morte la sorella di Desiderio Ermengarda, moglie di Carlo Magno e da lui sacrificata alla ragion di stato. Carlo Magno, sconfitti definitivamente i Longobardi nel 774, si proclamerà Re dei Franchi e dei Longobardi e nell’800 sarà incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero. Molto in sintesi la storia avvincente dei Longobardi che Brescia ha conosciuto.

Il FLI a Manerbio

La sezione del Fli di Manerbio (il partito di Fini, primo a costituirsi in provincia) ha votato presidente Cristina Cavallini,

assessore in giunta comunale alle attività produttive e all’Istruzione.E’ il risultato della recente assemblea svoltasi con l’intervento del coordinatore provinciale Luca Feroldi, testimone del rinnovo del direttivo risultato composto da: Augusta Capra (segretario amministrativo e referente per le Pari opportunità); Angelo Sala (sport, servizi sociali e istuzione); Angiolino Ponsoni (urbanistica e attività produttive); Luigi Capoferri (rapporti con le forze politiche del territorio); Fabrizio Bosio (cultura e politiche giovanili); Giacomo Bortolozzi (lavori pubblici); Dario Patuzzi (tesseramento e segreteria esecutiva).

Il terzo congresso provinciale del PSIA Brescia, il terzo congresso della federazione bresciana del Psi. L’inizio dei lavori,dopo gli interventi di saluto delle delegazioni del Pd, Sel, Psdi, Rifondazione comunista Idv e Uil, ha registrato l’intervento del segretario nazionale Riccardo Nencini che ha presentato le ipotesi programmatiche del documento politico “Per amore dell’Italia”, che verrà discusso dall’assemblea congressuale nazionale a Fiuggi ai primi di dicembre. Ribadendo l’appoggio al governo Monti, spiega una nota, il segretario nazionale ha rimarcato la necessità che le prossime manovre economiche rispecchino criteri di equità sociale, rigore e crescita del paese puntando l’attenzione soprattutto verso le fasce deboli della popolazione italiana. L’intervento della segretaria uscente, ha puntualizzato le proposte del Psi su lavoro, scuola, welfare, giustizia e diritti civili. In merito alla situazione locale, prosegue il testo, dopo aver ripercorso i due anni di gestione del partito bresciano e delle numerose iniziative poste in essere, Maria Cipriano si è soffermata sulla situazione politica bresciana ribadendo la disponibilità del Psi a costruire con il centrosinistra un’alternativa di governo al centrodestra. I temi trattati sono stati molteplici: dal no alla cementificazione a favore della

valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, da un welfare più equo a un piano di mobilità che incentivi l’utilizzo del mezzo pubblico valorizzando il centro storico e i beni culturali. E’ seguito un dibattito intenso e partecipato, quindi la votazione del segretario, del direttivo e dei delegati all’assemblea regionale. La nuova direzione Provinciale del Psi Brescia risulta così composta: Maria Cipriano confermata come coordinatore provinciale; Direttivo: Antonini Aureliano, Arlia Vincenzo; Bonetti Luciano; Cerritelli Luigi; Cividati Paola di Manerbio; Comini Mariano; Cotimbo Massimo; Giacomini Stefano; Galiero Michele; Lazzarini Clara; Marangoni Paolo; Marchetti Faustangelo; Palini Fausto; Pajola Luciano; Portesi Romolo; Regenzi Cesare; Regenzi Riccardo; Santoro Francesco; Sironi Adelaide e Trovato Alfio. Membri di diritto gli Amministratori e i componenti della Commissione di Garanzia; Giorgi Antonio, sindaco di Lozio e assessore alla Comunità Montana; Franzoni Francesca, vicesindaco di Ossimo; Alberto Luciano, vicesindaco di Cortefranca; Temporin Francesco, consigliere comunale di Manerbio. Commissione di Garanzia; Ossoli Gianbattista presidente; Lilloni Sergio e Amidani Flaviano

Pastorelli in mostraL’associazione Chirone ha inaugurato la mostra di Giorgio Pastorelli, pittore cremonese, il primo dicembre.La mostra, che consta di quasi 40 quadri inediti dipinti da settembre ad oggi, ritrae Manerbio, Leno, e la campagna che circonda le due città. Durerà dal 1 al 15 dicembre, ed avrà luogo presso il locale sito in via XX Settembre n. 2.L’evento è stato supportato dall’Associazione Culturale Chirone ed ha ricevuto il patrocinio del Comune di Leno, la sponsorizzazione dell’azienda di Castelletto Eurogronde nonchè il supporto della locale sezione AVIS di Manerbio.

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Il Medioevo raccontato alla LumVita quotidiana nel Medioevo, argomento proposto alla Lum, libera università Manerbio, trattato dalla docente universitaria Simona Ferrari, nel settimanale appuntamento del giovedì al Piccolo Teatro. La relatrice ha utilizzato le miniature riferite ai dodici mesi dell’anno, disegnate dai fratelli Limbourg autori dell’opera “Très riches heures du Duc de Berry” nella quale raffiguraro dei magnifici paesaggi

con una dilatazione spaziale nello stile “gotico internazionale” (o fiammeggiante o tardogotico) databile alla prima metà del XV secolo o gli albori del XVI. L’opera fu commissonata dal duca di Berry ai fratelli Limbourg.Perfettamente conservate, le miniature dei Mesi possiedono un’incredibile freschezza narrativa e denunciano una libertà compositiva fino ad allora inedita nei codici miniati. I colori sono vividi e luminosi e l’oro è reso a profusione negli ornamenti delle vesti dei nobili e nelle decorazioni degli sfondi. Nei mesi dell’anno aggiunsero in ciascuna rappresentazione dei magnifici paesaggi con una dilatazione spaziale mai vista prima, grazie anche all’uso di linee di forza diagonali e di delicate sfumature atmosferiche di profondità. Le figure spesso appaiono estranee allo sfondo o semplicemente giustapposte ad esso, creando una raffigurazione di favola, dove i personaggi si muovono come in un balletto. Il mese di Gennaio, ambientato all’interno di un castello del duca, con indosso un brillante abito blu impreziosito da damascature dorate, raffigura il giorno in cui era consuetudine scambiarsi doni. Nella raffigurazione di Febbraio, i fratelli Limbourg scelsero una scena di inverno contadino, immortalando a perfezione un giorno tipico di clima rigido. Marzo

è dominato nella lunetta da una veduta dello Château de Lusignan, una delle residenze del duca di Berry, mentre contadini e pastori si dedicano alle attività tipiche del periodo: l’aratura, la potatura e la concimazione delle viti, la semina dei cereali. Aprile è il mese del fidanzamento, con un gruppo di aristocratici tra i quali si riconosce una coppia intenta a scambiarsi gli anelli. Il tema amoroso si addice bene al mese primaverile, con gli alberi in germoglio sullo sfondo sovrastato dal Château de Dourdan. Per il mese di Giugno è raffigurata la fienagione e sullo sfondo una veduta di Parigi. La miniatura di Luglio presenta le scene della tosatura delle pecore e della mietitura del grano, sullo sfondo dello Château de Clain, vicino Poitiers. Il tema d’Agosto riferisce della falconeria in una scena di caccia, simbolo di potere e ricchezza, tra gli svaghi più prestigiosi della corte aristocratica medievale. Settembre descrive la vendemmia all’ombra del fiabesco Château de Saumur.Nella miniatura di Ottobre è descritta

la semina dei campi sullo sfondo del gigantesco Louvre. Nel mese di Novembre di vede la scena della raccolta delle ghiande e dei maiali che se ne cibano. Dicembre mostra la caccia al cinghiale selvatico con i cani, sullo sfondo dei torrioni del Castello di Vincennes.Dodici miniature per altrettanti mesi dell’anno e raccontare la vita in terra di Francia tra il 1412 ed 1416 nella brillante descrizione della relatrice che ha concluso il ciclo dedicato dalla Lum al Medioevo, come ha commentato la presidente Elena Ungari annunciando come i prossimi periodi saranno dedicati a sviluppare peculiarità della cultura e dell’arte nel corso dei secoli.Nella foto: Simona Ferrari con Bruno Scartapacchio attivo dirigente della Lum.

Al Rotary un testimone sulle speranze afghaneIl colonnello Vittorio Stella, al vertice dell’ottavo Reggimento paracadutisti Folgore di stanza a Legnago, ospite del Rotary club Brescia-Manerbio, presentato dal presidente Renato Brignani.L’ufficiale è reduce dall’Afghanistan, dove per conto della Nato, ha comandato i militari italiani nelle zone tra Farah, Herat e la capitale Kabul.Quella regione è definita “stato narco-feudale”, in quanto si regge su un’economia agricola che produce il 90 per cento dell’oppio coltivato nel mondo.L’alto ufficiale ai rotariani di Manerbio ha illustrato gli eventi che, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, hanno determinato la

missione alla quale ha partecipato anche l’Italia, con la stessa Nato, coordinando la bonifica di aree da mine/ordigni (5-7 milioni di mine nel Paese), itinerari di ricognizioni tecniche per garantire la mobilità e la sicurezza nel periodo elettorale, il supporto alle special forces afghane in attività congiunte.L’intervento è su mandato Onu. Alla domanda: “Fin quando rimanere?”La risposta: “In realtà 4.000 militari non cambiano la situazione del Paese, ma anche l’indifferenza sarebbe inaccettabile.Lo dimostrano le immagini proiettate, una delle quali molto “forte” di una giovane ragazza afghana con naso e orecchie tagliati”.Altre fotografie di due ragazzi morti in missione suscitano l’interrogativo: “Sono negoziabili i diritti umani?”La risposta: “Anche per il oro sacrificio è giusto portare a termine il nostro compito”. L’incontro ha portato a disquisire sulla “speranza, perché oltre alle brutture e i problemi ci sono anche i tantissimi sorrisi della gente afghana che accoglie e ringrazia i nostri militari in missione”.

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Chiusura dello svincolo dell’A21

Memo ancora in scena col suo dialetto e le musiche dei BatmenUn anno fa, il 17 novembre 2010, moriva Memo Bortolozzi, maestro nelle elementari, poeta, scrittore. artista della ceramica, autore di testi per il teatro, regista pluripremiato in concorsi. Fondò il gruppo teatrale Slim Scotti “Chéi dé Manerbè” ed è entrato con pieno merito quale personaggio della cultura popolare, riconosciuto dalle istituzioni che con delibera della Giunta Comunale, hanno dedicato al Memo il Piccolo teatro, per conservarne la memoria.Nell’anniversario della scomparsa i suoi amici l’anno ricordato con uno spettacolo nel “Teatro Picinì” con un invito tutto vergato nel dialetto che Memo preferiva e nel quale afferma: “mé so che amò per parlà col còr dèi mè paezà”. Sono arrivati amici da tutta la provincia e dal suo paese, in primo luogo “chèi dè Manèrbe”, i Batmen, i Cantur dè Orolaècia e tocc i joter, per mia desmentegà al nost dialèt bresà, che per me

l’è po’ bèl dè l’italià”.I Batmen erano schierati al completo con Luigi Damiani al piano e Luciano Ruggeri voce, oltre ai Fiorini, batteria e chitarra e Gogna. Nella lettura di poesie e testi da commedie scritte da Memo si sono alternati: Emanuela Biancardi e il lenese Gabaldi, Daniela Capra, Maria Bortolozzi, Paolo Anni, Maria Berteni, e tanti altri che hanno portato in scena il dialetto di Memo. Coordimento di Nicola Bonini.In prima fila il sindaco Cesare Meletti con assessori e Angiolina Cominelli che di Bortolozzi è stata compagna solerte. In platea pubblico entusiasta sempre pronto all’applauso.

Santa Cecilia conclude l’anno dell’anniversarioCon i concerti al Politeama, la banda musicale di Manerbio ha concluso le iniziative con le quali durante il 2011 è stato celebrato il 150° anniversario di fondazione dell’associazione.Venerdi 25 e sabato 26 novembre, il palco era gremito dal centinaio di componenti del complesso musicale diretto dal maestro Arturo Andreoli e dai coristi del Brixia Camera Chorus, diretti dal maestro Francesco Andreoli, con la partecipazione dei solisti Barbara Vignudelli (soprano) e Loris Bertolo (Baritono). Nella formazione della banda di Manerbio han preso posto giovani della formazione giovanile della banda della Favignana,l’isola del Mediterraneo con i quali i manerbiesi hanno stabilito un gemellaggio. Nel concerto per l’omaggio di Luis Bacalov ai New Trolls banda e coro hanno dialogato con il gruppo

rock composto da Aristide Tira alla chitarra elettrica, Pierluigi Guaita al basso elettrico e Gianni Fiorini alla batteria. Tra le esecuzioni in programma il celebre Carmina Burana di Carl Off nella trascrizione di John Krance, pezzo forte delle due serate. Ovazioni dalla sala per l’intero concerto concluso con l’inno nazionale. Agli esecutori si è unito il pubblico della platea, in piedi e con la mano destra sul cuore.

Le proiezioni della ZammarchiUna carrellata di opere premiate in tutta Italia nel Piccolo Teatro "Memo Bortolozzi" di Manerbio dove sono stati proiettati video prodotti dalla Scuola Secondaria di primo grado “ A. Zammarchi” di Manerbio tra i quali il video dal titolo “Reale o virtuale?” realizzato dagli allievi della classe sezione seconda sezione nell'anno scolastico 2010/2011, vincitore del premio “Persico d’oro” di CortoLovere nel settembre scorso, selezionato a “Sottodiciotto Filmfestival di Torino” che sarà proiettato il 13 dicembre prossimo. Altro filmato in proiezione sarà “Una nuova storia d'amore” realizzato nella classe II D dell'anno scolastico passato, primo classificato nella sezione scuole a Fano International Film Festival. Altri filmati in proiezione; “La gara di cucina” selezionato a Sottodiciotto Filmfestival di Torino ( in proiezione il 13 dicembre); “Giocare con le tue opportunità”, lavoro della classe II I di Offlaga; selezionato a Sottodiciotto Filmfestival di Torino; “The horror Game” filmato della II B nell'anno scolastico 2009/2010 pure selezionato a Sottodiciotto Filmfestival di Torino, prima opera classificata “premio Città di Brescia”

nel concorso “Your screen your eyes” organizzato dall’AVISCO.In evidenza anche filmati realizzati nelle scuole medie di San Gervasio e Bassano Bresciano. Si tratta di “Binario 21” della terza di San Gervasio elaborato nel 2009-2010, premio per il miglior prodotto audiovisivo realizzato autonomamente con mezzi propri nel concorso dell'Avisco; “Un po' di versi” della classe III G di Bassano Bresciano dove pure è stato prodotto “Voci dal pianeta Terra, geografia futurista” , selezionato a “Biennale del cinema e della multimedialità dei ragazzi” di Pisa in proiezione il 17 novembre scorso, “Il vero sogno” realizzato nell'anno 2008/2009, selezionato a Sottodiciotto Filmfestival di Torino. Si tratta di opere trasferite in DVD nelle quali si dimostra proprietà linguistica dei testi, competenza scenografica e fantasia nella composizione. Risultati raggiunti con la supervisione degli insegnanti che hanno adottato le arti visive per rendere concreta la filosofia dell'insegnamento. I videoclip «bonsai» hanno fatto scuola per «baby» registi che crescono nelle aule del Zammarchi.

L’entrata dell’ A21 Torino-Brescia è chiusa.I lavori terranno chiuso lo svincolo in entrambe le direzioni dalle 08:00 del 28 novembre 2011 alle 23:59 del 28 febbraio 2012 anche se per ora è impedita solo l’immissione nell’A21.

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Se nell’Estimo della città di Brescia del 1388 si contavano ben 17 speziali altrettanto non si può dire per Manerbio.Bisognerà consultare l’elenco degli iscritti al paratico allegato agli statuti degli aromatari bresciani, che decorre dal 1454, per rintrac-ciare uno speziale manerbiese. Si tratta di Francesco de Bottis che è registrato con la data del 1545.La famiglia Botti è la prima che si tramanda di padre in figlio la professione di aromata-rio o speziale che sarebbe l’attuale farmaci-sta. Dopo Francesco troviamo il figlio Ho-ratio che viene citato in un documento del 1602 e risulta sposato alla sorella di Giovan Battista Piantavigna intagliatore di legno e autore del tabernacolo dell’altar maggiore della vecchia parrocchiale.Il Piantavigna è figlio dell’architetto al qua-le si deve il disegno primitivo del nuovo Duomo.Anche il figlio di Horatio, Lelio è speziale e dall’estimo del 1641 ricaviamo l’ubicazione della propria bottega.Infatti Lelio è proprietario di una casa di tre corpi con bottega prospettante a sera la pubblica piazza. In altre parole la bottega era parte della cortina che poi è stata inglo-bata dalla facciata principale dell’attuale pa-lazzo Ghirardi.Il 29 settembre 1543 si costituisce nella spezieria di Girolamo Losio sita nel castello di Manerbio un sindacato di nobili e citta-dini bresciani allo scopo di difendersi dalla richiesta dei contadini di Manerbio.Questa notizia ci evidenzia come Girolamo Losio sia il più antico degli spezieri maner-biesi anche se non ufficialmente iscritto al paratico.Contemporaneo a Horatio abbiamo rinve-nuto un altro farmacista: Ermes Bianzani.Bianzani è sindaco della confraternita del S. Rosario e viene qualificato come farmacista in un memoriale del 6 febbraio 1602.Per aver notizie di un altro speziale bisogna consultare l’estimo del 1734.E’ il caso di Matthia Grimelli, mantovano di Medole, che con il nipote Andrea pos-siede una “speciaria nova” estimata per lire planet 1.000. Andrea risulterà essere spezia-le in città negli anni ‘80 del XVIII secolo.Nell’estimo mercantile del 1750 risultano due “speciali di puro medicinale”.Essi sono Giuseppe Regosa e Andrea Gri-melli.Il loro reddito è di rispettive lire planet 560 e 680 tra i più alti dell’estimo.Nel 1572 viene fondato a Manerbio un convento dei cappuccini che verrà soppres-so nel 1770.Durante tutto questo periodo è verosimile che la tradizione farmaceutica sviluppata nel chiuso del convento dei cappuccini ab-bia svolto un ruolo complementare se non antagonista con gli aromatari e con gli spe-ziali manerbiesi.Questa tradizione era comune sia ai cap-puccini che ai domenicani, benedettini e carmelitani.

Nell’800 abbiamo più notizie.In applicazione ad un decreto del Re d’Ita-lia del 15-12-1805, il Comune di Manerbio elabora uno “Stato degli esercenti professio-ni liberali nel comune di Manerbio”.Dal documento si rilevano che vi erano tre notai (Antonio Astori, Costanzo Tenchini e Giovanni Battista Gnaga), cinque periti agrimensori (Anselmo Brusinelli, Giuseppe e Giacomo Brunelli, e Lorenzo Signorini), un medico (Luigi Moretti), un chirurgo (Bernardo Regosa) e tre speziali, ovvero farmacisti (Antonio Astori, Giuseppe Maf-fri e Lorenzo Regosa).Gli esercenti le professioni liberali erano tassati con cifra fissa a seconda della pro-fessione:I notai erano tassati ognuno con lire 16;I periti agrimensori erano tassati ognuno con lire 12;Il medico ed il chirurgo erano tassato ognu-no con lire 25;Gli speziali erano tassati ognuno con lire 12,10.In un documento conservato all’archivio di Stato di Brescia abbiamo ricavato un elenco delle spezierie e delle drogherie esistenti in Brescia e provincia alla data del 1828.Quattro sono i farmacisti e droghieri ma-nerbiesi: Giuseppe Maffri, Luigi Pedrioni, Quinto Dobelli ed Agostino Tenchini.I primi due sono sicuramente speziali men-tre, probabilmente, gli altri due sono dro-ghieri.Giuseppe Maffri, che abitava nell’edificio d’angolo tra via Roma e via Puccini, godeva di un’ampia considerazione tanto da essere candidato alla carica di amministratore del Pio Luogo Ospedale di Manerbio nel 1835. Luigi Pedrioni, oltre ad essere farmacista era anche segretario comunale, passò a miglior vita il 23 maggio 1836 all’età di 37 anni colpito dal morbo colerico.Anche il fratello Enrico, laureatosi in chi-rurgia presso l’università di Pavia, muore in giovane età (27 anni) nel 1830.Luigi è il capostipite di una lunga serie di farmacisti di casa Pedrioni.

I Pedrioni sono originari del Trentino e vengono ammessi alla vicinia di Manerbio come nuovi originari nel 1764.Cesare, figlio di Luigi, che consegue il di-ploma di abilitazione alla professione il 21 agosto 1847 presso l’università di Parma, è documentato come farmacista dal 1848 fino al termine del secolo, allorquando morì.Il figlio Luigi, che ottiene il diploma di abi-litazione alla professione di farmacista il 28 giugno 1885 presso l’università di Pavia, da prima affianca il padre e poi prosegue da solo dopo la morte di Cesare.Lo troviamo documentato fino al 1922.La farmacia Pedrioni era posta nell’edifi-cio d’angolo tra via XX Settembre e vicolo Coro, edificio che è tutt’ora di proprietà della famiglia.Accanto alla famiglia Pedrioni ve ne è un’al-tra che può contare su oltre un secolo di attività ed è la famiglia Bontardelli.I Bontardelli sono originari di Fiesse e svi-luppano la loro attività di farmacista sia a Manerbio che a Leno.Di questa stirpe di farmacisti ne trattiamo diffusamente nella scheda a loro dedicata.

FARMACIA BONTARDELLI

Tra le farmacie esistenti quella di Bontar-delli (ora di proprietà del dott. Matteo Prio-ri) è la più antica.Iniziò Giovanni, nativo di Fiesse, che otten-ne il diploma di abilitazione alla professio-ne di speziale nel 1834 presso l’università di Pavia.Proseguì Giacomo (1818-1884) che si lau-reò il 30 luglio 1851 presso l’Università di Parma ed esercitò la professione fino al 1884 quando passò a migliore vita.Sia Giovanni che Giacomo furono degli ar-denti patrioti sotto la dominazione austria-ca e con don Giovanni Battista Mor, fonda-rono nel 1844 un gruppo di cospiratori.Frequentano Tito Speri per ragioni patriot-tiche e perchè vicini di casa di Fortunina Gallina, giovane fidanzata del martire bre-

sciano.L’allora farmacia era in via Roma adiacente alla chiesa della disciplina.Anche Pietro, fratello di Giacomo, condi-vide gli ideali patriottici tanto da risultare illegalmente assente da Manerbio nell’ago-sto del 1849, così da sottrarsi all’occhiuta polizia austriaca.Nel biennio 1862-63 Giacomo è sindaco di Manerbio. Resterà consigliere comunale negli anni successivi e nel 1869, in questa veste, sottoscrive una petizione d’appoggio al sindaco Costanzo Tenchini, leader dei cattolici manerbiesi, attaccato dal nascente gruppo zanardelliano.Napoleone, figlio di Giacomo, fu invece un esponente di spicco dei liberali progressisti tanto da essere il corrispondente da Maner-bio del quotidiano zanardelliano La Provin-cia di Brescia.Ricoprì svariate cariche comunali.Fu il primo presidente del patronato scola-stico costituitosi nel 1897, divenne assesso-re nel 1899 e nel 1904 venne riconfermato consigliere comunale.Napoleone (1860-1916) si laureò il 5 luglio 1881 presso l’Università di Pavia ed affiancò il padre nell’attività, per poi, dopo la morte di Giacomo proseguire da solo.E’ Napoleone che trasferisce la sede della farmacia da via Roma a piazza Italia ed è lui il committente dei lavori di ristrutturazione del locale.Pochi anni or sono sono state rese visibili le decorazioni ottocentesche della vecchia farmacia.A Napoleone subentrò Giulio, il quale eser-citò la professione dal 1916 fino al momen-to della cessione della farmacia alla dotto-ressa Bresadola. Ora la farmacia è gestita dal dott. Matteo Priori.Giulio fu un appassionato cacciatore, oltre che provetto tiratore, tanto da vincere nel 1909 una gara al piccione da 25 metri.Allo scoppio della grande Guerra Giulio non si sottrae all’impegno teso a sostenere i soldati manerbiesi al fronte.Nel dicembre 1915 è membro di una com-missione costituita allo scopo di raccogliere dai negozianti le offerte che tradizional-mente venivano erogate ai propri clienti per essere invece inviate ai soldati al fronte.Terminata la guerra Giulio sostiene finan-ziariamente sia il ripristino della refezione scolastica per gli alunni della scuola ele-mentare, sia la realizzazione del monumen-to ai caduti.Nel febbraio 1923 viene nominato nel di-rettorio manerbiese del Partito Nazionale Fascista salvo poi discostarsi dal regime.Terminata la guerra ed archiviata la tiepida adesione al fascismo, ritorna a militare nel campo del liberalismo.Più volte candidato al Senato per il collegio di Chiari sotto la bandiera del Partito Li-berale Italiano, nell’ottobre 1959 presiede l’assemblea provinciale del Partito.Con lui si estingue la tradizione dei farma-cisti della famiglia.

Aromatari, Speziali e Farmacisti a Manerbioa cura di Michelangelo Tiefenthaler

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Zibaldone di DicembrePollice Verde

coltivare con la luna

a cura di P. V. T.

INGREDIENTI:Farina di castagne 250 g. - zucchero 200 g. - 1 cucchiaio di miele – 1 vasetto di yogurt bianco cremoso – 1 bicchiere scarso di olio di mais – 3 uova – 1 bustina di vanillina – 1 bustina di lievito – 1 cucchiaio di rum (facoltativo) – 2 mele.

Il dolce del meseTorta di farina di Castagne e Mele

Ultimo mese, ma solo cronologicamente, poiché in una ipotetica classifica dei mesi dell’anno dicembre certamente occuperebbe un posto di rilievo dato che porta con sé alcune delle festività più vicine al cuore sia dei grandi che dei piccini.Infatti nelle nostre zone l’arrivo di Santa Lucia (nell’immagine) che notoriamente è l’incaricata a portare regali di ogni genere e poi il Natale che fornisce l’occasione di riunire le famiglie intorno a simboli sia laici che religiosi della festa della nascita di Gesù.Come il presepio e il classico albero di Natale.In chiusura poi del mese e dell’anno nell’ultimo giorno di usa festeggiare appunto la fine dell’anno in corso e brindare al nuovo anno augurandoci che sia migliore di quello appena trascorso.Da non scordare però che è in questo mese che inizia la stagione invernale per cui le giornate e le notti si fanno più fredde, le nebbie aumentano le presenze e si attende la neve per la gioia dei bambini e dei contadini (un po’ meno per chi deve viaggiare).Circa il cammino della neve una filastrocca indicava le tappe percorse dalla neve per

arrivare fino a noi e così recitava:

A Santa Bibiana l’è amò ‘n la tanaA Santa Lussia la vé a fa la spia,A Nedal sensa fal.

A Santa Bibiana (2 dic.) è ancora nella tanaA Santa Lucia si affaccia piano pianoA Natale sicuramente c’è.

Tuttavia visto che al tempo non si comanda nel caso che dovesse nevicare abbondantemente tanto da bloccare ogni attività è meglio premunirsi di scorte di generi di conforto in modo che se öl fiocà che fiòche, mé ghõ pa e vì e sòche (se vuol nevicare che nevichi io ho pane e vino e ceppi di legna).Come recita la suddetta filastrocca a Santa Lucia appaiono i primi fiocchi di neve perchè a Santa Lüssia l’envèren s’envia (a Santa Lucia l’inverno s’avvia).E’ il momento anche di fare un bilancio dell’annata trascorsa e, comunque sia andata, chiudere in allegria se per töt l’an l’è stada düra, a San Silvester fa buna ciüsura (se per tutto l’anno è stata dura, a San Silvestro fa una buona chiusura).

Dicembre

LUNA CALANTEdal 11 al 23 dicembre

ORTO: controllare che i teli di serre e tunnel siano integri e ben ancorati. Lavorare il terreno, ma solo se non è bagnato.

FRUTTETO: iniziare la potatura dei meli e dei peri.Lavorare il terreno per evitare ristagni idrici e per far venire in superficie i parassiti del frutteto.Effettuare le letamazioni localizzate sotto chioma.

GIARDINO: Arieggiare e letamare il terreno intorno agli arbusti a fioritura precoce.

CANTINA: solfitare i vasi vinari e traversare il vino.Controllare i livelli dei recipienti ed effettuare le colmature.

LUNA CRESCENTEdal 1 al 9 e dal 25 al 31 dicembre

ORTO: continuare con l’impianto di aglio, cipolla, fave e piselli. Raccogliere cavolfiori e cavoli da Broccolo. Se nel corso delle lavorazioni non si sono ottenuti risultati soddisfacenti, far eseguire un’analisi del terreno per verificare le eventuali carenze in elementi nutritivi. Dare la dovuta attenzione alle rotazioni culturali.FRUTTETO: portare velocemente le olive raccolte al frantoio affinché le trasformazioni di marciumi ed eventuali surriscaldamenti non compromettano la qualità dell’olio.GIARDINO: trapiantare le specie a fioritura primaverile. Impiantare le siepi, i nuovi rosai e mettere a dimora i nuovi arbusti ed alberi ornamentali.ORTAGGI E FRUTTA DI STAGIONE: carciofo, cardo, cavolfiore, cavolo verza, finocchio, radicchio, arancia, kiwi, limone, mandarino, mela.

I vigorosi arbusti di rosa canina si aprono verso l’alto con lunghi rami ricoperti di spine.Le radici nascondono una vitalità straordinaria: dopo un incendio riescono immediatamente a formare nuovi germogli.In primavera si ricoprono di roselline bianche o rosa profumate.I frutti rossi e lucidi, i cinorrodi, si raccolgono in autunno, si essicano bene e si conservano in sacchetti di lino. Leggermente astringenti, hanno un ottimo sapore e servono per preparare confetture

squisite; contengono molte sostanze nutritive, sono ricchi di vitamina C, silicio, carotene, flavonoidi, pectina, mucillaggini e tannini.L’estratto di rosa canina è un antisettico delle vie urinarie, consigliato nella cura della cistite insieme al mirtillo rosso o l’uva ursina.La tintura e l’infuso di rosa canina aumentano le difese immunitarie e aiutano ad assimilare il ferro; sono ricostituenti in gravidanza e adatti ai bambini.I semi sono ottimi protettori del fegato.

Pianta Benefica del mese:La Rosa Canina

PREPARAZIONE:Setacciare la farina con il lievito.Amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo, quindi aggiungere le mele tagliate a fette sottili.Versare il tutto in una teglia foderata da carta da forno e infornare a forno già caldo a 180°C e cuocere per 45 minuti circa.Quando la torta è fredda si può cospargere con zucchero a velo.

dicembre 2011Pag . 24

La ricetta del mesePianura Territorio Territorio

La

Moda & TendenzeManca poco al Natale! I pochi (o tanti) giorni di vacanza rappresentano un’occasione per stare in famiglia e vivere queste ore di festa insieme alle persone che amiamo. Il re di queste occasioni è certo il pranzo del 25 che in nessuna casa può mancare. Ecco allora qualche regola per rendere la nostra tavola davvero speciale. Innanzitutto il pranzo di Natale è forse l’unica vera occasione dell’anno che necessita di una certa solennità e quindi di una tavola impeccabile e sontuosa.Primo elemento necessario è il sottopiatto. Sia esso di vetro, di cristallo o dorato (ma non di carta o plastica!) dona immediatamente alla tavola un’aria regale e importante. Esso va mantenuto durante tutto il pranzo e può essere tolto, se lo si desidera, per servire il dessert.Il secondo elemento fondamentale è la tovaglia. Dobbiamo usarne una unica (due accostate, solo se dello stesso identico tessuto), di lino o di fiandra, della misura giusta (scendere dai lati del tavolo per almeno 30 cm), stirarla direttamente sul tavolo (per togliere le pieghe “da armadio”), e che sia, possibilmente, immacolata da precedenti macchie di vino-unto-sugo.Per quanto riguarda i piatti, di regola vanno apparecchiati il piatto piano per il

Il Natale è in arrivo!secondo e il piatto da antipasto. Facoltativo è il piatto fondo, dipende se la padrona di casa ha deciso di servire il primo in tavola tramite, ad esempio, una zuppiera, oppure se verrà servito impiattato direttamente dalla cucina.I tovaglioli, magari decorati da un porta-tovagliolo, andrebbero sistemati a sinistra del piatto, ma vista la consueta presenza di addobbi e può essere eccezionalmente appoggiato al centro del piatto stesso. Le argenterie, in particolare, le posate vanno lucidate per questo evento. Le posate si apparecchiano ai lati del sottopiatto: quelle di dimensioni maggiori per il secondo e quelle di dimensioni minori per l’antipasto, il cucchiaio o ulteriore forchetta per il primo. I bicchieri non possono che essere a calice, uno per l’acqua, uno per il vino e l’immancabile flûte per brindare a fine pasto. Tenendo conto che un posto a sedere deve avere a disposizione almeno 60 cm in larghezza, lo spazio centrale può essere cosparso di decori fiori invernali e di candele, rigorosamente accese prima che gli ospiti arrivino.I colori suggeriti sono quelli chiari, in particolare il bianco che ben si abbina a argento e oro per regalare a tutti il calore di un... Bianco Natale!

Rosette di branzinogratinate al timo

Ingredienti (4 persone):

- 2 branzini da 400/500 g- 100g pane grattugiato- 1 pomodoro maturo- 30 g timo fresco tritato- 30 g olio extra vergine d’oliva

Preparazione:Eviscerare e sfilettare con cura i branzini,e delicatamente ottenere delle fettine sottili a modo di carpaccio e stendere su una placchetta le fettine intercalate fra loro in modo da ottenere 4 rosette.Nel frattempo accendere il forno a 200° e preparare la panatura mescolando pane, olio e timo.

Prima di infornare regolare di sale e pepe e cospargere leggermente le rosette con la panatura.Cuocere per 7-8 minuti fino ad ottenere una gratinatura dorata.Guarnire con pomodori a cubetti e accompagnare a piacere con verdure di stagione

Ricetta dello chef Luciano Piniformatore del CFP Canossa di Bagnolo Mella

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