Rotatoria sull’Astico - Sandrigo30 · 2018. 10. 23. · rotatoria è previsto in 3 mesi; 5 - la...

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Periodico dell’Associazione P.S. "Sandrigo 30" Anno XXXIX - n° 2 Febbraio-Marzo 2018 Sped. in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, NE/VI - Contiene I.P. [email protected] www.sandrigo30.lindaver.org continua a pag. 2 Ci scrive l’assessore Rigoni “Arriva il rondò sull’Astico. C’è bat- taglia tra i Sindaci”. Così titolava l’articolo del Giornale di Vicenza del 23/01/2018 facendo riferimento alla futura, non più pro- babile, ma ormai, purtroppo, decisa realizzazione della rotonda in località le “Fornaci ex Stecchini” nel punto in cui si toccano i confini del nostro comune con quelli di Dueville e di Montecchio Precalcino. Da assessore alla viabilità del comune di Sandrigo ritengo dove- roso fare alcune precisazioni ed aggiornare la cittadinanza in merito alla questione. Innanzitutto preme precisare che nessuna battaglia è in atto tra i Sin- daci, ma che l‘articolo in questione riporta i punti di vista dei rispettivi primi cittadini dei comuni interessati, o meglio “toccati” dalla realizzazione della rotonda delle “fornaci”. A premessa di alcune considerazio- ni e di qualche aggiornamento rela- tivo ad avvenuti incontri e confronti, prese di posizione ed espressioni di favore e contrarietà alla realizzazio- ne dell’opera, si elencano di seguito alcuni dati. - Area interessata: intersezione del- la strada provinciale Preara che scen- de da Montecchio Precalcino con la strada provinciale Marosticana. - Non si tratta di un incrocio e quin- di dell’intersecarsi di quattro tratti viari ma di tre vie. Già questa è una caratteristica che non si presta come ideale soluzione per la fluidificazione della viabilità. - Costo previsto dell’opera: 670 mila Euro. - Diametro esterno della banchina del rondò di 46 metri. - Gli utenti abituali (ed anche occa- sionali) del tratto di strada provincia- Rotatoria sull’Astico le Marosticana che va dalla attuale rotatoria presente in territorio san- dricense prima della salita al ponte sull’Astico (località Lattebusche/ex Mobilificio Cecchini) e quelli che escono dalla zona industriale/arti- gianale di Sandrigo, o che comunque scendono dalla strada provinciale Chizzalunga, hanno ben presente le situazioni di disagio viario generato dalle code di mezzi che si formano in direzione Bassano/Vicenza. - Causa della formazione delle code è innegabilmente il SEMAFO- RO di Passo di Riva. E torniamo all’articolo del Giornale di Vicenza del 23 gennaio. I sostenitori della rotatoria, Sin- daci di Dueville e Montecchio, con l’ente provinciale, ne evidenziano l’utilità in termini di riduzione degli incidenti, mentre il Sindaco di San- drigo segnala una situazione già critica per quanto riguarda la mole di traffico congestionato nelle ore di punta e che potrebbe peggiorare per l’apertura del cantiere e per la ridu- zione di velocità imposta dal nuovo rondò. Tutte considerazioni che sono state condivise da rappresentanti di categoria e capitani di impresa del tessuto industriale e artigianale sandricense che nel trascorso si sono confrontati sul tema con il sindaco Stivan. Il direttore generale di ViAbilità, Fabio Zeni, dichiara che “l’intervento ha come finalità il miglioramento della sicurezza in corrispondenza dell’intersezione”. Io, assessore alla viabilità del comu- ne di Sandrigo, non metto in dubbio ciò, come non metto in dubbio che la realizzazione dell’intervento sarebbe dovuta seguire ad una soluzione da mettere in atto al semaforo di Passo di Riva. Quale soluzione? Nientemeno che la realizzazione di un rondò al semaforo di Passo di Riva o, in alter- nativa, delle direzioni obbligatorie in direzione uscita strada proveniente da Dueville. E’bene informare i cittadini in meri- to alle richieste di incontri chiesti al vertici dirigenziali della Provincia e da quanto emerso dagli stessi in modo che si sappia chi ha chiesto informazioni, espresso pareri, contra- stato con opinioni e previsioni prima che fosse espressa la decisione di realizzare la rotatoria non gradita in questo momento dal mio sindaco Giuliano Stivan con il quale condi- vido in toto. Questa la sequenza dei fatti: - 4 Luglio 2017: Stivan scrive al pre- sidente della Provincia, Achille Varia- ti, chiedendo un incontro informati- vo e di confronto dopo che la nostra concittadina sandricense, dott.ssa Cinzia Giaretta di ViAbilità, lo infor- mava con una telefonata qualche giorno prima, delle intenzioni della Provincia di dare corso alla creazione della rotatoria in questione. - Giovedì 13 luglio il sindaco Stivan ha l’incontro richiesto alla presenza del presidente della Provincia Varia- ti, del segretario dott. Macchia, del responsabile consigliere delegato Renzo Marangon, mentre per ViA- bilità la dott.ssa Giaretta ed altri progettisti. Di tale incontro negli immediati giorni seguenti Stivan informa i capi- tani d’impresa ed i rappresentanti di categoria industriali - piccola indu- stria - artigiani e commercianti, con i quali è solito avere confronti sul tema e li aggiorna di quanto segue e che vado ad esporre in sintesi. Stivan chiede: 1- quanti incidenti siano stati rile- vati al semaforo di Passo di Riva e quanti in località “le Fornaci”; 2 - quale sia la mole di traffico sui due assi viari che si intersecano; 3 - se vi sia un progetto anche di massima per creare rotatoria al sema- foro di Passo di Riva; 4 - quali siano i tempi di realizza- zione della rotatoria e se vi sia una reale presa di coscienza di cosa que- sta rotatoria andrà a comportare in assenza dello sblocco del nodo del semaforo di Passo di Riva; 5 - se si abbia cognizione di cosa comporterà per la Chizzalunga l’a- pertura della complanare di Bre- ganze sulla nuova superstrada a pagamento. Segno più alla popolazione di Sandrigo. Il 31 dicembre 2017 sono stati registrati 8462 residenti (di cui 4159 maschi e 4303 femmine), contro gli 8432 di dodici mesi prima. Un incremento di 30 abitanti che inverte il trend negativo degli ultimi sei anni, dopo che San- drigo aveva toccato il suo mas- simo storico di 8665 abitanti alla fine del 2010, al termine di quindicennio in cui si era registrato un aumento di più di mille unità. In forte aumen- to anche le famiglie, che in un anno passano da 3273 a 3337. Come dimostrano i dati gen- tilmente forniti dall’ufficio ana- grafe del Comune, la boccata di ossigeno alla demografia loca- le è determinata soprattutto Aumentano gli abitanti dal movimento demografico in entrata, in quanto i 245 immi- grati da altri comuni hanno abbondantemente superato la quota dei 212 ex sandricen- si che sono andati a risiedere altrove. Poco rilevante il computo tra i nati ed i morti, ma c’è da segnalare che ancora una volta le mortalità hanno superato i fiocchi rosa o azzurri: mentre i nati nel 2017 sono stati 63, di cui 36 maschi e 26 femmine, i decessi sono stati 71 (quindici in meno dell’anno precedente), di cui 28 maschi e 43 femmine. Le 63 nascite del 2017 risulta- no essere della stessa quantità del 2016, ma sono molte meno dei primi anni Duemila, quan- do il loro numero avvicinava o persino superava le cento unità. Calano invece gli stranieri, che sono 692 (336 maschi e 356 femmine), trentatré in meno rispetto ad un anno pri- ma, provenienti soprattutto da Romania (140 soggetti), Sene- gal (56), Marocco (52), Moldavia (45) e Kosovo (31). In merito allo stato civile, infi- ne, tra i residenti maschi a fine 2017 si contano 2050 celibi, 1951 coniugati, 77 divorziati e 80 vedovi; tra le donne, inve- ce, ci sono 1736 nubili, 1946 coniugate, 100 divorziate e ben 519 vedove, di cui la più anzia- na è nata nel 1915. Giordano Dellai

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Periodico dell’Associazione P.S. "Sandrigo 30"

Anno XXXIX - n° 2 Febbraio-Marzo 2018

Sped. in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46)art. 1, comma 1, NE/VI - Contiene I.P.

[email protected] www.sandrigo30.lindaver.org

continua a pag. 2

Ci scrive l’assessore Rigoni

“Arriva il rondò sull’Astico. C’è bat-taglia tra i Sindaci”.

Così titolava l’articolo del Giornale di Vicenza del 23/01/2018 facendo riferimento alla futura, non più pro-babile, ma ormai, purtroppo, decisa realizzazione della rotonda in località le “Fornaci ex Stecchini” nel punto in cui si toccano i confini del nostro comune con quelli di Dueville e di Montecchio Precalcino.

Da assessore alla viabilità del comune di Sandrigo ritengo dove-roso fare alcune precisazioni ed aggiornare la cittadinanza in merito alla questione.

Innanzitutto preme precisare che nessuna battaglia è in atto tra i Sin-daci, ma che l‘articolo in questione riporta i punti di vista dei rispettivi primi cittadini dei comuni interessati, o meglio “toccati” dalla realizzazione della rotonda delle “fornaci”.

A premessa di alcune considerazio-ni e di qualche aggiornamento rela-tivo ad avvenuti incontri e confronti, prese di posizione ed espressioni di favore e contrarietà alla realizzazio-ne dell’opera, si elencano di seguito alcuni dati.

- Area interessata: intersezione del-la strada provinciale Preara che scen-de da Montecchio Precalcino con la strada provinciale Marosticana.

- Non si tratta di un incrocio e quin-di dell’intersecarsi di quattro tratti viari ma di tre vie. Già questa è una caratteristica che non si presta come ideale soluzione per la fluidificazione della viabilità.

- Costo previsto dell’opera: 670 mila Euro.

- Diametro esterno della banchina del rondò di 46 metri.

- Gli utenti abituali (ed anche occa-sionali) del tratto di strada provincia-

Rotatoria sull’Asticole Marosticana che va dalla attuale rotatoria presente in territorio san-dricense prima della salita al ponte sull’Astico (località Lattebusche/ex Mobilificio Cecchini) e quelli che escono dalla zona industriale/arti-gianale di Sandrigo, o che comunque scendono dalla strada provinciale Chizzalunga, hanno ben presente le situazioni di disagio viario generato dalle code di mezzi che si formano in direzione Bassano/Vicenza.

- Causa della formazione delle code è innegabilmente il SEMAFO-RO di Passo di Riva.

E torniamo all’articolo del Giornale di Vicenza del 23 gennaio.

I sostenitori della rotatoria, Sin-daci di Dueville e Montecchio, con l’ente provinciale, ne evidenziano l’utilità in termini di riduzione degli incidenti, mentre il Sindaco di San-drigo segnala una situazione già critica per quanto riguarda la mole di traffico congestionato nelle ore di punta e che potrebbe peggiorare per l’apertura del cantiere e per la ridu-zione di velocità imposta dal nuovo rondò. Tutte considerazioni che sono state condivise da rappresentanti di categoria e capitani di impresa del tessuto industriale e artigianale sandricense che nel trascorso si sono confrontati sul tema con il sindaco Stivan.

Il direttore generale di ViAbilità, Fabio Zeni, dichiara che “l’intervento ha come finalità il miglioramento della sicurezza in corrispondenza dell’intersezione”.

Io, assessore alla viabilità del comu-ne di Sandrigo, non metto in dubbio ciò, come non metto in dubbio che la realizzazione dell’intervento sarebbe dovuta seguire ad una soluzione da mettere in atto al semaforo di Passo di Riva.

Quale soluzione? Nientemeno

che la realizzazione di un rondò al semaforo di Passo di Riva o, in alter-nativa, delle direzioni obbligatorie in direzione uscita strada proveniente da Dueville.

E’ bene informare i cittadini in meri-to alle richieste di incontri chiesti al vertici dirigenziali della Provincia e da quanto emerso dagli stessi in modo che si sappia chi ha chiesto informazioni, espresso pareri, contra-stato con opinioni e previsioni prima

che fosse espressa la decisione di realizzare la rotatoria non gradita in questo momento dal mio sindaco Giuliano Stivan con il quale condi-vido in toto.

Questa la sequenza dei fatti:- 4 Luglio 2017: Stivan scrive al pre-

sidente della Provincia, Achille Varia-ti, chiedendo un incontro informati-vo e di confronto dopo che la nostra concittadina sandricense, dott.ssa Cinzia Giaretta di ViAbilità, lo infor-mava con una telefonata qualche giorno prima, delle intenzioni della Provincia di dare corso alla creazione della rotatoria in questione.

- Giovedì 13 luglio il sindaco Stivan ha l’incontro richiesto alla presenza del presidente della Provincia Varia-ti, del segretario dott. Macchia, del responsabile consigliere delegato

Renzo Marangon, mentre per ViA-bilità la dott.ssa Giaretta ed altri progettisti.

Di tale incontro negli immediati giorni seguenti Stivan informa i capi-

tani d’impresa ed i rappresentanti di categoria industriali - piccola indu-stria - artigiani e commercianti, con i quali è solito avere confronti sul tema e li aggiorna di quanto segue e che vado ad esporre in sintesi.

Stivan chiede:1- quanti incidenti siano stati rile-

vati al semaforo di Passo di Riva e quanti in località “le Fornaci”;

2 - quale sia la mole di traffico sui due assi viari che si intersecano;

3 - se vi sia un progetto anche di massima per creare rotatoria al sema-foro di Passo di Riva;

4 - quali siano i tempi di realizza-zione della rotatoria e se vi sia una reale presa di coscienza di cosa que-sta rotatoria andrà a comportare in assenza dello sblocco del nodo del semaforo di Passo di Riva;

5 - se si abbia cognizione di cosa comporterà per la Chizzalunga l’a-pertura della complanare di Bre-ganze sulla nuova superstrada a pagamento.

Segno più alla popolazione di Sandrigo. Il 31 dicembre 2017 sono stati registrati 8462 residenti (di cui 4159 maschi e 4303 femmine), contro gli 8432 di dodici mesi prima. Un incremento di 30 abitanti che inverte il trend negativo degli ultimi sei anni, dopo che San-drigo aveva toccato il suo mas-simo storico di 8665 abitanti alla fine del 2010, al termine di quindicennio in cui si era registrato un aumento di più di mille unità. In forte aumen-to anche le famiglie, che in un anno passano da 3273 a 3337.

Come dimostrano i dati gen-tilmente forniti dall’ufficio ana-grafe del Comune, la boccata di ossigeno alla demografia loca-le è determinata soprattutto

Aumentano gli abitantidal movimento demografico in entrata, in quanto i 245 immi-grati da altri comuni hanno abbondantemente superato la quota dei 212 ex sandricen-si che sono andati a risiedere altrove.

Poco rilevante il computo tra i nati ed i morti, ma c’è da segnalare che ancora una volta le mortalità hanno superato i fiocchi rosa o azzurri: mentre i nati nel 2017 sono stati 63, di cui 36 maschi e 26 femmine, i decessi sono stati 71 (quindici in meno dell’anno precedente), di cui 28 maschi e 43 femmine. Le 63 nascite del 2017 risulta-no essere della stessa quantità del 2016, ma sono molte meno dei primi anni Duemila, quan-do il loro numero avvicinava

o persino superava le cento unità.

Calano invece gli stranieri, che sono 692 (336 maschi e 356 femmine), trentatré in meno rispetto ad un anno pri-ma, provenienti soprattutto da Romania (140 soggetti), Sene-gal (56), Marocco (52), Moldavia (45) e Kosovo (31).

In merito allo stato civile, infi-ne, tra i residenti maschi a fine 2017 si contano 2050 celibi, 1951 coniugati, 77 divorziati e 80 vedovi; tra le donne, inve-ce, ci sono 1736 nubili, 1946 coniugate, 100 divorziate e ben 519 vedove, di cui la più anzia-na è nata nel 1915.

Giordano Dellai

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pag. 2Febbraio-Marzo 2018 - pag. 2

E’ un periodico informativo - politico - culturale dell’Associazione P.S.

«Sandrigo 30» fondato nel 1974

diretto daarnaldo pozzato

Direttore Responsabileelena guerra

Capo Redattoregiuseppe savio

Edito da: Associazione P.S. "Sandrigo 30"

Presidentegiuseppe savio

Sede e Redazione: Piazza Garibaldi, 5 - 36066 Sandrigo (VI)Autorizzazione del Tribunale di Vicenza n. 798 del 23 maggio 1994 (1^ autorizzazione n. 311 del 04 settembre 1974)Tipografia: G.N.G. srl - SandrigoSpedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore al 45% - Taxe PerçueConto Corrente postale: N° 13982368Codice Iban: IT 32 U 07601 11800 000013982368 Per pubblicità: 0444 659858Gli articoli firmati rispecchiano il pensiero dell’autore e non coinvolgono in alcun modo la redazione e la proprietà della testata.

Ai sensi del D.L. 196/2003, informiamo i nostri lettori che i loro dati in nostro possesso saranno utilizzati esclusivamente per inviare il nostro giornale. Questi dati saranno custoditi presso i nostri archivi informatici. I nostri lettori hanno il diritto di accedere liberamente alle informazioni che li riguardano per aggiornarle o modificarle rivolgendosi al responsabile o presso la sede.

Tiratura 3.600 copieSandrigo, Febbraio-Marzo 2018

www.sandrigo30.lindaver.org

Rotatoria sull'asticosegue da pag. 1

Incontri in BibliotecaSabato 3 marzo ore 10.30-11.30 – L’ORA DELLE STORIE, a cura del gruppo fiabeLunedì 5 marzo ore 20.45  - DONNA: ritratti femminili tra storia, arte, mitologia e religione. Itinerario immaginario nella storia e nell’arte, presentato da Francesca Rizzo.Lunedì 12 marzo ore 20.45  –  INCONTRO CON L’AUTORE: Maria Menin presenta L’ultimo libro di Franca Monticello “Neve e piume”. Conversazione e letture di brani.Domenica 18 marzo – PASSEGGIATA LUDICO MOTORIA tra storia, arte, natura, organizzata dalla Cooperativa Marghe-rita in collaborazione con le realtà dell’associazionismo locale. Mercoledì 21 marzo ore 18.30/21.00 - PRIMAVERA in GIARDI-NO:  festeggiamo l’inizio della bella stagione  aprendo a tutti il giardino della biblioteca. Aperitivo musicale all’aperto e presentazione della nuova edizione del concorso Bel Paese.

Programma realizzato dal Comitato per le attività culturali della Biblioteca, col sostegno del Comune di Sandrigo.

Biblioteca Comunale D. Pittarini – V.le Ippodromo, 2 - Sandrigo (VI)Per informazioni: 0444 – 461680 [email protected]

Ne emerge che:1 - i sinistri rilevati nell’ultimo

periodo sono uno in località “le For-naci” e quattro al semaforo di Passo di Riva;

2 - la quota di traffico della strada proveniente da Montecchio Prec.no che insiste sulla Marosticana è del 3,54%. Vale a dire che ogni 100 mezzi che transitano in Marosticana se ne immettono 3,5 provenienti da Montecchio;

3 - esiste un progetto di rotatoria a Passo di Riva che aveva trovato anche copertura economica nel 2005 (costo 250.000 Euro);

4 - il tempo di realizzazione della rotatoria è previsto in 3 mesi;

5 - la sensazione è che gli interlocu-tori non abbiano ben chiara l’attuale situazione di congestione del traffico e dei futuri molto probabili disagi.

Nel pour parler dell’incontro, Sti-van invita la dott.ssa Giaretta, presen-te alla riunione, a dichiarare aperta-mente quanto gli aveva poco prima esternato, riportando che lei stessa per raggiungere Vicenza quando ha impegni con orari certi partendo da Sandrigo non si serve della provincia-

le Marosticana ma passa per Lupia.A conclusione dell’incontro, il pre-

sidente Variati, capito che la situazio-ne potrebbe divenire impegnativa per la provincia, dispone ai presenti un supplemento di analisi mettendo in stand-by la rotatoria delle “Fornaci” in attesa di una decisione.

Il 31 luglio viene comunicato a Giuliano Stivan, a firma del direttore generale di ViAbilità Angelo Mac-chia, che Provincia e ViAbilità stanno approfondendo la questione e che una volta in possesso di dati più pre-cisi sarà loro premura comunicare in merito.

Da questo momento più nulla se non quanto si legge nell’articolo del Giornale di Vicenza del 23/01/2018 e cioè le dichiarazioni del consiglie-re Renzo Marangon, delegato alla costruzione delle strade provinciali e ai rapporti con ViAbilità. Marangon dichiara: “L’intervento è stato chiesto da tre Sindaci (Montecchio, Sarcedo e Dueville) con un quarto Sindaco (Sandrigo) che ha presentato osser-vazioni e manifestato perplessità e contrarietà. Se ci fermassimo a prendere in considerazione solo i disagi non faremmo più nulla. Intendiamo realizzare l’opera entro fine 2018”.

Personalmente considero che, a lavori iniziati, chi transiterà nel trat-to di strada interessato si arrabbierà non poco. Non è stato colto che il sindaco Stivan, riportando il sentire della Giunta Sandricense, non ha solamente manifestato il timore di disagi, ma ha evidenziato che la solu-zione dell’attuale situazione della congestione di traffico che si genera nel tratto da Sandrigo a Passo di Riva avrebbe logica priorità sulla prece-denza a quei 3,5 (tre e mezzo) veicoli che si immettono da Montecchio ogni 100 (cento) che ne transitano sulla Marosticana.

In sintesi, Sandrigo non contesta la valenza della nuova rotatoria ma eccepisce sulla realizzazione della stessa PRIMA che sia stato risolto il NODO del semaforo di Passo di Riva. Da ultimo è giusto segnalare che lo stesso Sindaco di Dueville ammette sul giornale di Vicenza che è giunto il momento di risolvere il problema del nodo del semaforo di Passo di Riva.

A voi cittadini le considerazioni del caso.

Ass. Giovanni Rigoni

* * *n.d.r . Bravo consigliere Marangon, a lei i disagi non importano nulla perché riguarderanno, come sempre, il solito “popolino”.

Ciao a tutti! Siamo Niovi, Johanna e Cristina. Circa un anno fa, abbiamo iniziato il progetto INTERACT di servizio volontario europeo (SVE) qua a Sandrigo. Lo SVE, sostenuto dall’Unione Europea, dà l’opportunità a persone giovani da tutta l’Europa di fare una esperienza all’estero in un contesto del lavoro sociale, culturale, o ecologico. E partecipandovi, a feb-braio 2017 ci siamo ritrovate a San-drigo a lavorare in Cooperativa Mar-gherita. Tutte noi abbiamo prestato servizio in centri diversi e quasi tutte noi veniamo da un paese diverso. In questo momento a Sandrigo siamo in cinque Ragna dalla Germania, Stella dalla Grecia, Ellie dalla Francia, Niovi dalla Grecia, Johanna dalla Germania. Mentre Cristina, dalla Spagna, è già partita. Qui, noi non facciamo solo un esperienza di volontariato in Italia, imparando la lingua e la cultura italia-na, ma anche un’esperienza Europea.

Con quest’articolo volevamo man-dare un messaggio a Sandrigo, per ringraziarlo. Non è stato sempre facile per noi integrarci e vivere a Sandrigo. Per quasi tutti noi venire qua è stato un cambiamento forte provenendo da grandi città come Atene, Madrid, Digione etc. Con il tempo abbiamo potuto scoprire alcuni bei posti nella natura meravigliosa che circonda San-drigo. Nonostante fossimo abituati alla vivacità di grandi città, Sandrigo ci ha insegnato a stare in silenzio e in tranquillità.

Grazie alle persone curiose, pazien-ti, aperte e disponibili poco a poco ci siamo sentiti più a casa e abbiamo potuto vedere e apprezzare il bello di stare qui. Abbiamo incontrato tante persone che volevano sapere e capire da dove veniamo e come sono diverse le nostre culture, le lingue, la cucina, ecc. e che volevano conoscere chi siamo. Un’altra cosa bella che ci porteremo a casa, ora che il progetto sta è finito, è che a Sandrigo pote-vamo sperimentare un grande senso di integrazione sociale. Grazie alla Cooperativa Margherita, ma anche ad altre cooperative e associazioni del territorio, c’era sempre un evento, una festa o una sagra, in cui la gente si poteva trovare, festeggiare e legare. Così abbiamo imparato che anche un piccolo paese come Sandrigo può ave-re una comunità forte che s’impegna a far integrare tutte le persone, siano esse persone con disabilità o persone di nazionalità e cultura diversa, gio-vani o anziani.

Quest‘ anno è stato per noi un‘espe-

La nostra esperienza SVE a Sandrigo

rienza unica in cui abbiamo imparato e sperimentato tanto, anche grazie al paese e alla gente di Sandrigo. Speria-mo che anche nel futuro altri giovani

potranno fare questa esperienza per vedere che la diversità nelle culture e nella lingua non deve essere una bar-riera, ma una bellissima opportunità.

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pag. 3 - Febbraio-Marzo 2018

In occasione della Giornata della memoria, Leonardo Pianezzola ci racconta le storie dei cittadini ita-liani di religione ebraica vissuti dal 1942 al 1943 a Sandrigo. La sciagu-rata “Endlösung der Judenfrage” (la Soluzione finale), ha avuto origine da lontano. Basti pensare alla tra-dizione locale: il beato Lorenzino, venerato a Marostica, secondo una sinistra leggenda popolare fu ucciso dagli ebrei per i loro riti pagani. Fal-so storico, valse, nel ‘400, l’allonta-namento della comunità ebraica da tutto il Pedemonte. L’antisemitismo moderno inizia a fine ‘800, quando circolavano teorie pseudoscienti-fiche sulla razza. Uno scritto che favorì più di tutti l’antisemitismo in Europa fu “I protocolli dei savi anziani di Sion”, spacciato come raccolta di documenti stilati da una fantomatica associazione ebraica per prendere il potere mondiale e sovvertirlo. Pubblicati nel 1905, molti purtroppo ci credettero, spe-cie in Germania, anche se è ormai assodato che furono creati dalla polizia segreta zarista, in occasione del primo tentativo rivoluzionario fallito in Russia nel 1905.

Già negli anni ‘20 era emersa la bufala – oggi diremmo la fake news – ad opera di alcuni giornalisti che avevano individuato il plagio alla base dell’opera, ovvero un’opera satirica del francese Maurice Joly (1864). La connotazione satirica fu snaturata nei “protocolli”, che miravano a costituire il fondamen-to ideologico per la teoria antise-mita. La prima edizione italiana dei “protocolli” risale al 1921: quando si trattò di rafforzare il patto italo-tedesco, Mussolini, con l’abituale spregiudicatezza, usò la leggenda del finto nemico per cementare il consenso, con l’aiuto di Giovanni Preziosi, fautore delle leggi razziali del 1938.

Ma come arrivarono queste famiglie ebraiche a Sandrigo? Con l’entrata in guerra e l’occupazione del Regno di Jugoslavia da parte dell’Italia (1941), gli ebrei Jugoslavi preferirono scappare in Montene-gro sotto gli italiani piuttosto che finire nelle mani dei tedeschi: così, finivano prima rifugiati in Albania e poi internati nel campo di Ferra-monti, in Calabria. Questo non era

Ebrei a Sandrigoun lager, ma un gruppo di baracca-menti non recintati. Qui la malaria non era ancora debellata del tutto. Molti internati fecero domanda per essere trasferiti: alcuni venne-ro inviati a Sandrigo (25 persone circa, sugli oltre 600 ebrei presenti nella provincia di Vicenza), in quan-to zona priva di attività logistiche legate alla guerra o all’industria.

Non abbiamo foto di queste per-sone e le notizie sono assai scarse. Sappiamo che vivevano di un sussi-dio giornaliero di 9 lire al giorno per capofamiglia, 5 lire per ogni donna sola con i figli, 4 lire per ogni figlio, più le tessere annonarie. La popo-lazione sandricense fu solidale, non sono segnalate denunce né delazioni: inoltre alcuni paesani hanno probabilmente permesso ai rifugiati di integrare i sussidi con qualche lavoretto saltuario. Mai come in quel periodo, racconta-va Leonardo Carlotto, a Sandrigo si giocava ovunque a scacchi: i sandri-censi impararono questo gioco dai foresti. Alcune le famiglie: i Kudis, sloveni, che si stabilirono in via Roma 198, arrivandovi nel maggio ‘42; i De Leon e g Ascherovic di Bel-grado; il numeroso clan di Matilde e Daniele Azriel.

Tutti rimasero fino a quando, nei giorni di vuoto di governo che seguirono l’armistizio, le truppe tedesche invasero l’Italia con l’ope-razione Alarico. Già il 10 settembre, gli ebrei spariscono da Sandrigo: non catturati dai tedeschi ma scap-pati volontariamente. Alcuni presero la vaca mora per Bassano, altri la via della stazione di San Pietro in Gu. Di alcuni abbiamo notizie: la famiglia Azriel riuscì ad attraversare la linea gotica e si sa che nel ‘45 si trovavano a Lecce. Molti ebrei scelsero di fuggi-re nella zona anglo-americana, il cui confine saliva sempre più a nord col passare dei mesi, rischiando moltis-simo nell’attraversamento dei posti di blocco. Chi fuggì con successo aveva documenti falsi, ottenuti pro-babilmente con l’aiuto di una rete di solidarietà locale, costituita per lo più dai partigiani. Con la Repubblica di Salò, i pochi rimasti finirono nel campo di concentramento provin-ciale, la colonia alpina Umberto I di Tonezza. Erano 43 persone, dall’ot-tobre ‘43 fino all’inizio del ‘44: il 30

gennaio 1944 furono deportati ad Auschwitz col convoglio numero 6. A guerra finita, ne tornarono tre.

Una nota sandricense di origine ebraica fu Laura Lattes, moglie del pianista Tiberio Tonolli, figlio di Ida Tonolli. Professoressa, già con le prime leggi razziali aveva perduto la cattedra; con l’8 settembre del ‘43 Laura riuscì a nascondersi grazie all’aiuto di Maria Tomba Chilesot-ti, che le fornì riparo in un piccolo appartamento a Padova (ove abitò con Maria Elisa Vaccari, fidanzata del figlio Basilio Chilesotti). Tiberio partiva da Sandrigo in bicicletta per andare a trovarla, facendo stradine

L’elenco degli internati a Sandrigo è consultabile al link: http://www.dalrifugioallinganno.it/Comuni/sandrigo.htm

secondarie di campagna e arrivando a Padova a sera tarda. Una curiosità: fu Domenico Pigato, detto “il moro”, segretario del fascio locale, ad aiu-tare Laura Lattes a scappare fino a Padova, mandando il figlio Leandro (poi veterinario) ad accompagnarla con il suo calesse. Nel ‘44, quando il rifugio padovano non fu più sicuro, il figlio di Maria Tomba, Giacomo Chilesotti (Medaglia d’oro per la Resistenza), la fece nascondere in un convento di Venezia, di fatto sal-vandole la vita: Laura Lattes riuscì a sopravvivere, travestita da suora, fino alla fine della guerra. Tornò a insegnare a Vicenza fino al 1950, anno del pensionamento. Sorte ben diversa toccò a chi la protesse: Giacomo Chilesotti fu uno dei tre partigiani uccisi dai fascisti nell’im-

boscata sul ponte del Tesina.Storia e storie poco conosciute

delle quali Sandrigo fu protagonista: il punto di vista di una realtà locale, attraversata dalla grande storia. Le vicende dei rifugiati di Sandrigo, al confronto dell’immensa tragedia che fu la seconda guerra mondiale, non sono state del tutto nefaste, grazie alla solidarietà del paese. Ciò non significa che questa storia minuta sia una storia da nulla.

Giusto ricordare, doveroso non commettere gli stessi errori. “E’ successo, può succedere di nuovo” (Primo Levi).

* * *Per un approfondimento: “Le

poche cose” di Paolo Tagini, edito da Cierre.

Cinzia Benetazzo

Francesca Rizzo, storica dell’arte, ci fornisce gli strumenti adeguati per contestualizzare l’attività del grande Giorgione e quindi visitare con pia-cere la mostra in atto a Castelfranco Veneto: “Le Trame di Giorgione – Capolavori della storia dell’arte e del tessuto riuniti in Casa Giorgio-ne”, aperta fino al 4 marzo.

La mostra inizia al primo piano di casa Giorgione, già nel corridoio, ove si può ammirare il famoso ed enigma-tico Fregio di Giorgione del 1503 ca. Quindi si parte con i ritratti del ‘500 dei contemporanei di Giorgione. Il titolo della sezione è “I diversi colori del nero” e focalizza l’attenzione sui tessuti usati per realizzare gli abiti dei nobili. Tra questi spicca il ritratto rea-lizzato da Bernardino Licino, Dama con balzo. E’ d’obbligo una parentesi sulle mode veneziane del ‘500, tra cui l’usanza di portare acconciature volu-minose sostenute dal balzo (una sorta di turbante), le tinture dei capelli, la passione per alte calzature (i famosi “calcagnini”), la smania per profumi pregiati prodotti dai muschieri il cui nome deriva dal muschio, un piccolo cervo del Kashmir da cui si produceva un profumo ricercatissimo. La mostra prosegue nelle sale attigue con i qua-dri “Dopo Giorgione”: mentre nel ‘500 i ritratti sono solo fino al busto, dopo Giorgione i soggetti vengono proposti interi e con una fisionomia più precisa.

Divertente è la sala dedicata al ‘600 con una sfilata di donne dagli abiti ricoperti di fiocchi rossi e penne di

Giorgione

La Primavera dell’Arte VenetaBreve guida alla mostra in atto a Castelfranco

struzzo, secondo la moda del bizzarro barocco. A dominare la sala è però il dipinto di Chiara Varotari, Ritratto di dama Capodilista, dei Musei Civi-vi di Padova, dove la giovane donna indossa uno splendido abito in ganzo, ossia tessuto con oro e seta.

La sezione del ‘700 è al secondo

piano. Vi sono i ritratti di Rosalba Carriera, Ritratto di Faustina Bordo-ni, a pastello su carta e di Tiepolo, Ritratto di Antonio Riccobono.

La mostra è “interattiva” nella sezio-ne sulla storia della moda: si possono analizzare da vicino, nelle teche, i rica-mi, i merletti e le stoffe pregiate degli artigiani veneziani e riprodotti con minuzia stupefacente dal Giorgione nelle sue opere. Ammiriamo la ric-chezza delle stoffe nel broccato e nel lampasso, nel velluto e nel damasco rossi (il rosso cremisi del Senato vene-

ziano), nel raso (con punti di legatura ridotti, luminoso e liscio come acqua), nel “soprarizzo” (ancor più ricco del broccato), negli abiti maschili, fem-minili e per bambine, il tutto portato in casa Giorgione dal palazzo Moce-nigo di Venezia. Interessantissime le ricostruzioni dell’epoca, cioè piccoli studioli, arredati di tutto punto ed abbelliti da ritratti a pastello del ‘700.

Con lo stesso biglietto della mostra si può partecipare alla guida lungo “Il Percorso nella Città Murata”, cura-to dai ragazzi delle scuole superiori della zona (le guide partono ogni ora). Queste le tappe: il Duomo che esibisce opere pittoriche, tessuti e la celebre Pala di Giorgione, la Torre Civica dove è collocata l’opera di Nanni Balestrini (rivisitazione de “La Tempesta” di Giorgione), lo Studiolo di Vicolo dei Vetri in cui è visibile la produzione dell’azienda Bottoli di Vittorio Veneto, Casa Costanzo dove espone Bevilacqua di Venezia, la Serica 1870 di Pedeguarda e Maria Teresa Sabatiello, Casa Barbarella con i capolavori di Renata Bonfanti e Pao-letti di Follina, ed in fine il Teatro Accademico con l’esposizione delle opere di artigianato della celebre Tes-soria Asolana.

Per approfondire: www.letramedigiorgione.it ed inoltre gli ottimi scritti su Giorgione di Lio-nello Puppi.

Cinzia Benetazzo e Francesca Rizzo

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pag. 4Febbraio-Marzo 2018 - pag. 4

Nozze d'oro !!!

Il 4 gennaio scorso Antonietta e Massimo Matteazzi hanno raggiunto un traguardo importante per una coppia:

50 anni di matrimonio!Figlie, generi e nipoti con tanto affetto augurano loro Buon Anniversario!!!

con l’entrata in rete della biblioteca Civica Bertoliana, la più consistente e dotata di un pregiato patrimonio librario e archivistico, con pregiati fondi antichi, altrimenti di difficile fruizione al grande pubblico.

Alcune istruzioni per l’uso: l’ac-cesso al catalogo, oltre che in biblioteca, può avvenire comoda-mente anche da casa tramite com-puter (o dispositivo mobile), colle-gandosi alla home page (https://biblioinrete.comperio.it). E’ possi-bile effettuare il login (inserendo il proprio username e password), o chiedere supporto tecnico al link “aiuto”. Sotto, sono in evidenza ed in costante aggiornamento le mol-te vetrine tematiche: ultimi arrivi, suggerimenti di lettura, ricorrenze mensili, letteratura per l’infanzia, promozione e-book e molto altro. In agenda (banda verticale a destra) sono segnalati gli eventi presenti nelle varie biblioteche della rete: è possibile essere sempre aggiorna-ti sulle attività, le conferenze e gli incontri con gli autori o le iscrizioni ai corsi. Sempre nel menu in alto, si trovano i “cataloghi tematici” suddi-visi in sottogruppi, per facilitare la ricerca di dvd e materiali video, con-tenuti audio e musicali, audiolibri, edicola, etc. Un importante servizio è il prestito inter-bibliotecario che permette all’utente di richiedere libri a qualsiasi biblioteca vicentina inserita nel catalogo.

La ricerca di un documento (libro,

Grandi novità dal mondo delle biblioteche: un numero sempre maggiore di utenti accedono ogni giorno ad una nuova piattaforma digitale, il catalogo on line della Rete delle Biblioteche Vicenti-ne (RBV), dotato di utili e pratiche funzionalità, come la ricerca biblio-grafica, le prenotazioni, i rinnovi, la creazione di bibliografie personali. Al momento si registrano dai due ai quattromila prestiti al giorno, in tutta la provincia, da parte di 434 mila utenti iscritti alla rete. La svolta, di qualche tempo fa, è stata epocale per il mondo del prestito librario vicentino: prima della creazione degli OPAC (On-line Public Access Catalogue), il reperimento dei titoli presso altre biblioteche e il prestito erano complicati o scoraggianti. Oggi invece, con la fusione dei cata-loghi delle singole biblioteche loca-li e la messa in rete del patrimonio librario, tutto si è semplificato.

L’elenco delle biblioteche che vi partecipano va da Altavilla a Sola-gna, da Asiago ai più piccoli comu-ni e ha rappresentato una grande occasione per le biblioteche decen-trate, che hanno potuto uscire dal loro isolamento, accedendo al vasto patrimonio librario fornito dalle altre biblioteche della provincia (non solo libri, ma anche materiali multimediali quali cd, opere musi-cali, cartoni animati, videogiochi etc). La forma definitiva del cata-logo è stata acquisita l’anno scorso

Biblioteca

Nuovo catalogo onlinecd, dvd ecc.) si può effettuare in vari modi: semplicemente in base ad una parola chiave (se per es. non si ricorda esattamente il titolo o l’ar-gomento del volume) oppure per titolo o per autore del libro. Nella pagina dei risultati sono proposti i volumi in base all’edizione e alla biblioteca in cui si trovano, con ulteriori indicazioni più specifiche: lingue di pubblicazione, date del-le edizioni, formati, soggetto (qui sono suggeriti titoli analoghi per affinità).

La ricerca avanzata si effettua inserendo il valore del titolo (le parole esatte che compongono il titolo del volume), eliminando risultati che non corrispondono all’oggetto della ricerca. Come avviene la prenotazione? Una volta scelto il titolo lo si può prenotare. All’atto della prenotazione posso scegliere la biblioteca presso cui preferisco ritirarla, che non neces-sariamente è la biblioteca cui si è iscritti: anche la restituzione può avvenire in altro luogo rispetto a quello del ritiro. Nella sezione “my discovery” è possibile vedere quali documenti si hanno in prestito, le prenotazioni in corso, i libri che son già partiti e quelli pronti al prestito. In caso di ripensamento, si può can-cellare la prenotazione, modificare la biblioteca per il ritiro o rinnovare la prenotazione. Altre sezioni: pare-ri sui libri letti, elenco dei volumi letti (scaricabile), ricerche salvate, scaffale personale per reperire velo-cemente tutti i titoli che si intende di prenotare.

Esiste infine un’altra piattaforma, cui si accede dalla home di RBV. MLOL (Media Library On Line), utilizzabile anche da dispositivo mobile, è di fatto una vera bibliote-ca multimediale. Dalla messa online del luglio 2017 sino ad ottobre, si sono registrati tremila prestiti su 15 mila accessi. Dedicata al prestito degli e-book, il prestito dura al mas-simo 14 giorni e non è rinnovabile. E’ possibile scaricare gli e-book, tra-mite account Adobe ed installazione di Adobe Digital Edition: trascorsi 14 giorni il file scaricato perde conte-nuto, a tutela del diritto di autore. Interessantissime sezioni: le novi-tà, gli audiolibri, l’edicola (che si appoggia alla piattaforma Pressre-ader) dove si possono leggere onli-ne molti periodici e quotidiani (e si possono anche ascoltare!). MLOL non comunica con RBV (ovvero i prestiti con MLOL non compaiono in my discovery di RBV).

Hanno illustrato le nuove funzio-nalità dei sistemi le bibliotecarie Delia Bartolomei e Maria Salbego. Qualora vi fossero dubbi nell’effet-tuare il login o nella prenotazione online, il personale della biblioteca è a disposizione per fornire suppor-to tecnico.

C.B.

Prevenire E’ VivereL’Unità mobile ambulatoriale della

LILT è composta da 2 ambulatori ed una sala di attesa e presso di essa ope-reranno medici specialisti che, oltre a fornire notizie utili sulla prevenzione oncologica, effettueranno visite seno-

logiche e dermatologiche gratuite nelle piazze sotto elencate: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30:

Lilt In Camper 201811 Aprile Vicenza - Piazzale Esedra-Campo Marzio 12 Aprile Poiana Magg.re - P.zza 4 Novembre13 Aprile Montegalda - P.zza Marconi14 Aprile Isola Vic.na - P.zza Marconi15 Aprile Sandrigo – P.zza SS Filippo e Giacomo

L’unita’ mobile ambulatoriale della Lega italiana per la Lotta Contro i tumori di Vicenza approderà a Sandrigo nella piazza SS. Filippo e Gia-como il giorno 15 aprile p.v. ultima tappa del “tour” per la settimana della prevenzione del melanoma e del tumore al seno.

La Regione Veneto per il secondo anno consecutivo ha voluto dedicare alcune giornate per celebrare lo sport, quale dimensione fondamentale per lo sviluppo armonico del bambino.

L'obiettivo è quello di evidenziare l'importanza delle varie discipline sportive presenti nel territorio nel tentativo di avvicinare i giovani a pratiche aggregative e formative utili a sperimentare fondamentali valori etici e necessari per coltivare uno stile di vita sano.

La Scuola dell'infanzia IDA TONOL-LI, fortemente convinta dell'influenza positiva dello sport, già a partire dai tre anni, ha deciso di aderire a questa iniziativa con il progetto “Più Sport” organizzato in collaborazione con la Polisportiva Olimpia di Sandrigo.

Nella mattinata di venerdì 16 Feb-braio, tutti i bambini della Scuola, assieme alle loro insegnanti e all'aiuto di alcuni volontari, si sono recati al Palazzetto comunale.

Progetto“PIU' SPORT”

Soggiorni climatici 2018Villamarina di Cesenatico dal 03/06/2018 al 17/06/2018

Hotel Duca di KentQuota di soggiorno € 650.00 in camera doppia

Supplemento € 170.00 per camera singolaLe iscrizioni si ricevono presso la sede del Circolo Ricreativo OASI

tassativamente nei giorni:mercoledì 4, giovedì 5 e mercoledì 11 aprile 2018 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 - Iscrizioni fino ad esaurimento posti.

Una volta arrivati hanno potuto partecipare ad un grande circuito predisposto a settori in cui le attività proposte sono state: ginnastica ritmi-ca, nuoto, karate, hockey e ginnastica pre-acrobatica.

Inutile dire che l'entusiasmo dei bambini è stato grande!

Si sono divertiti tantissimo a pro-vare degli sport diversi da quelli che praticano solitamente, dimostrando impegno ed energia per tutta la dura-ta dell'esperienza.

Il sorriso dei bambini stampato sui loro volti e la gioia dei genitori nel vedere i propri figli felici ha decretato il successo di questa iniziativa!!

Per l'ottima riuscita del progetto è doveroso ringraziare quanti ne hanno permesso la realizzazione:

Polisportiva Olimpia capitanata da Alessia Contro, Sandrigo Hockey, Centro Sportivo la Torre e Shotoku-taishi Karate Club.

Scuola dell'infanzia Ida Tonolli

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pag. 5 - Febbraio-Marzo 2018

La questionesicurezzaEgr. Redazione Sandrigo 30Vi scrivo per segnalarvi ed è la prima volta che mi

accingo a farlo (anche se occasio-nalmente ho contribuito con questa stimata redazione), una situazione di disagio a mio parere non più sostenibile.Dal 1981 la mia famiglia gestisce l’edicola posta adiacente al bar-stazione degli autobus, la stessa attività fu avviata ex novo dal mio compianto padre, dopo lunghe tra-versie burocratiche, durate 7 anni per l’osteggiamento più o meno palese della vecchia gestione dei “colleghi” siti in piazza, vecchie storie ormai sepolte penserà qualcuno, non completamente perché hanno un denominatore comune con quello che vi esporrò successivamente. Ai primi di gennaio ho assistito ad un evento criminoso il quale mi ha sinceramente turbato; al momento della chiusura serale, salgo in mac-china controllando lo specchietto

Gocce di... Storia dell’ArteOrazio Marinali

“Scolpire non è scavare una pietra, è trovare il respiro della vita in essa e rivelarlo”.

A febbraio ricordiamo il grande scultore Orazio Marinali (Bassano del Grappa, 24 febbraio 1643 – Vicenza, 6 aprile 1720). Chiunque si affacci al mondo della statuaria veneta da giardino o religiosa deve necessa-riamente fare i conti con la “squadra” dei fratelli Marinali e in particolare con Orazio.

Un uomo che ha creato una rete di collaboratori e di clienti incredibi-le, con commissioni impegnative e un lavoro senza sosta per l’arte. Un artista che ha prodotto opere origi-nali e determinanti per l’evoluzione della scultura veneta del Settecen-to. Quest’anno ricordiamo i 375 anni dalla sua nascita. Orazio Marinali apparteneva a una famiglia di scultori originaria di Angarano (Bassano) e si trasferì a Vicenza tra 1666-67 dando vita a una bottega tra le più attive e organizzate dell’epoca. A fine Seicento gli venne affidato il lavoro colossale di decorazione della Basilica di Monte Berico. Un periodo d’intensa attività,

nello scorrere del tempo e nella sempre più carente salute, che lo portò a redigere il proprio testamento nel 1717. Qui Orazio si diceva “d’anni setantatre et indisposto del corpo sano però della mente”. A questa data risale anche la collocazione delle statue all’esterno della chiesa parrocchiale di Sandrigo con i Santi Filippo e Giacomo in facciata, siglati, e i quattro Angeli sulla balaustra del sagrato su cui si legge: “FRANCISCI TIBALDI MUNERE MDCCXVII” ossia “Per dono di Francesco Tibaldo 1717”. Le presenze scultoree di Sandrigo appartengono all’ultima fase di attività di Orazio e non è facile distinguere quale sia la parte veramente spettante al maestro e quale quella ai collaboratori. Sul piedistallo di San Filippo, a destra, compaiono le iniziali “OM” molto semplici, incise sulla pietra, non sporgenti e intrecciate come nel consueto monogramma dell’artista (visibile per esempio nei basamenti di alcune sculture di Monte Berico).

Orazio morì a Vicenza il 6 aprile 1720. Inizialmente fu sepolto nella fossa comune dei morti della parrocchia dei SS. Filippo e Giacomo a Vicenza; successivamente, probabilmente per intervento dell’importante famiglia Trissino, venne concesso dai frati di posizionare il cadavere in una tomba singola posta nel pavimento in prossimità della porta laterale. La lastra tombale dell’artista è ancora oggi visibile.

Francesca Rizzo

LETTERE AL GIORNALE

Orazio Marinali e aiuti (Angelo De Putti), San Giacomo (1717 circa) pietra di Vicenza, facciata del duomo.

retrovisore prima di avviarmi ed in quel momento m’accorgo di un individuo che forza ripetutamente la portiera di un suv nero posto antistante al bar. Per un attimo ho pensato a dei problemi dell’apertura della stessa, subito dopo ho realiz-zato di fronte all’azione violenta e ripetuta l’intento fraudolento, sono sceso dalla macchina apostrofando il ladro il quale, con azione fulminea, rompeva il lunotto laterale del suv estraendo una valigetta, precipi-tandosi a capofitto nella macchina del complice che l’attendeva con la macchina accesa e fari spenti, dileguandosi sgommando nella neb-biolina che caratterizzava la serata. Il tutto è durato alcuni secondi, lasciandomi esterrefatto compreso il proprietario e gli avventori del bar. Ebbene questa è la sesta o settima volta che avviene un fatto similare negli ultimi due anni, compreso un atto di vandalismo dove sono state tagliate le gomme a quattro macchine diverse, compresa la mia e quella della titolare del bar stazio-

ne. Insieme abbiamo fatto presente tutto ciò all’amministrazione, consi-gliando d’installare telecamere, onde evitare fatti più incresciosi, ricevendo risposte dapprima rassicuranti, poi nemmeno quelle. Lo stesso dicasi in caso d’emergenza neve o ghiaccio, mai considerati se non su sollecita-zione dei medesimi, evidentemente l’amministrazione non considera la stazione e il suo parcheggio zona pubblica e strategica, dove centinaia di persone ogni giorno usufruiscono dei servizi pubblici. Forse perché non abbiamo tempo di coltivare amicizie interessate, non frequentiamo le associazioni giuste, non millantiamo frequentazioni influenti e non ultimo non abbiamo la residenza a Sandri-go. Eppure paghiamo regolarmente le tasse, affitti comunali e lavoriamo con abnegazione e professionalità, evidentemente tutto questo non è sufficiente per avere l’attenzione adeguata. Se qualcuno si prenderà la briga di rispondere col solito ”politichese” si astenga per favore, per una volta vogliamo fatti concreti oppure, come spesso succede in Italia, aspettiamo l’irreparabile?

Francesco Zangara

La scuola dell’infanzia “ Ida Tonolli ” anche quest’anno era presente alla celebrazione liturgica dedicata alla “Gior-nata per la vita” avvenuta il 4 febbraio 2018.

Già da diversi anni la nostra realtà scolastica collabora con il C.A.V., Centro Aiuto alla Vita.

Il C.A.V. è una ONLUS di volontariato operante in favo-re della vita nascente, che offre gratuitamente e riser-vatamente, colloquio ed assi-stenza alla donna che si trova in particolari difficoltà per la sua gravidanza. La scuola, naturalmente sensibile alle tematiche sociali, è ben felice

Giornata per la Vitadi effettuare la consueta ven-dita di primule, simbolo della vita che nasce, all’interno dei suoi spazi, al fine di raccogliere fondi in aiuto al centro.

La celebrazione domenica-le della “Giornata per la vita 2018”, incentrata sul tema “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo”, ha voluto porre al centro della nostra riflessio-ne l’Amore di Dio che, come ci dice Papa Francesco, “dà sempre vita”. In questa occa-sione i bambini della scuola dell’infanzia hanno dedicato a Gesù un canto speciale “Grazie per la vita” per ringraziarlo del dono che ci ha fatto e per tutte

le cose belle da lui create.Al termine della Messa l’as-

semblea si è trasferita fuori dalla chiesa per il tradizionale lancio dei palloncini colorati, ai quali era legato un messaggio di amicizia e l’indirizzo della scuola. Alcuni di essi sono volati fino a Padova e chi li ha ritrovati è stato lieto di rispon-derci tramite una foto o una cartolina, facendo la felicità dei nostri piccoli.

In questo momento comunita-rio, attraverso il sorriso e i volti luminosi dei bambini e delle loro famiglie, abbiamo potuto assaporare la gioia della vita dono di Dio, uniti dallo spirito di gratitudine e rispetto gli uni verso gli altri, come il Vangelo ci insegna.

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pag. 6Febbraio-Marzo 2018 - pag. 6

Preg.mo signor Sindaco,con la presente i sottoscritti

Cittadini e Consiglieri Comu-nali ritengono di doverLa infor-mare nel merito di quanto segue:

OGGETTO: Commissione temporanea per la valutazione e lo sviluppo del centro storico / idee nuove in ordine all’ur-banistica e alla viabilità.

Premesso che: - in data 6/10/2017 (prot.

13487) veniva convocata la Commissione Temporanea per la valutazione e lo svilup-po del centro storico. L’ordine del giorno del 19/10/2017 era il seguente:

- Elezione del Presidente e del Vicepresidente

- Programmazione dei lavori della Commissione

- Varie eventuali.- in data 23/10/2017 veni-

va definito un programma con altri 6 incontri:

09/11/2017 - 23/11/2017 - 07/12/2017 - 21/12/2017 - 11/01/2018 - 25/01/2018.

Fin dalla prima seduta veni-va stabilito arbitrariamente che i lavori della Commis-sione dovevano essere circo-scritti alle sole “criticità della piazza centrale” e “all’utilizzo dell’area del Patronato e sue pertinenze”; successivamen-te l’argomento in discussione è diventato esclusivamente il nuovo collocamento della festa del bacalà; la seduta del 21/12/17 non si è tenuta;

- in data 11/01/2018 veni-vano terminati, anzitempo, i lavori della Commissione;

Tutto ciò premesso, nel metodo: come Cittadini e come Consiglieri presenti alle sedute, vogliamo mettere in risalto il metodo, quanto meno irrituale, di procedere della Commissione.

Movimento 5 Stelle

LETTERA AL SINDACOMerita di essere ricorda-

to che questa Commissione Consiliare Temporanea era stata eletta con voto unani-me dal Consiglio Comunale nella seduta del 25 settembre 2017. In quella sede venne-ro eletti tre Consiglieri per il gruppo di maggioranza e due per il gruppo di minoranza. Il Regolamento del Consiglio pre-scrive che una tale Commis-sione, come ogni Commissio-ne Consiliare, nella sua prima adunanza proceda “nel proprio seno, alla elezione del Presi-dente e del Vice-presidente … con separate votazioni a scrutinio palese”. (cfr. art. 10 co. 2 e 3 del Regolamento del Consiglio).

Lo Statuto del Comune precisa che la Commissione Temporanea istituita per affa-ri particolari “deve portare a termine il suo incarico con la presentazione di una relazio-ne al Consiglio” (cfr. art. 15 co.2 Statuto del Comune). Un componente designato dal Presidente della Commissione redige i verbali che sono sotto-scritti dal Presidente stesso e trasmessi in copia al Sindaco. (cfr. art. 14 Regolamento del Consiglio).

Dato l’importante argomento di discussione, questa Com-missione era stata allargata alla partecipazione di cittadi-ni proposti dal signor Sinda-co e dai gruppi consiliari. Per inciso, ricordiamo che ogni Commissione Consiliare può decidere di rendere pubbliche le proprie sedute.

Questo iniziale desiderio di far partecipi i cittadini è, di fatto, svanito alla prima con-vocazione. Al gruppo consilia-re di minoranza era rimasta la possibilità di indicare una sola persona. Tutti gli altri

nove cittadini erano già stati invitati dalla Giunta. E’ stata rifiutata la nostra proposta per l’apporto di un secondo profes-sionista stimato e competen-te. Forse perché poteva essere troppo competente?

Domandiamo in base a quale principio si rinuncia ad una nuova possibile risorsa (un architetto) in una Commissio-ne che ha lo scopo di cercare “nuove idee in ordine all’urba-nistica e alla viabilità”.

Lamentiamo che non sia stata fatta alcuna votazione rispettosa del regolamento sul-le soluzioni di volta in volta proposte dai membri, magari formalizzando una posizione di maggioranza e una di mino-ranza. Il tutto si è risolto in quella che può essere definita poco più che una chiacchie-rata tra amici. I verbali resi pubblici, con la sola firma del signor Sindaco, rispecchiano tutto questo, e sono ben lonta-ni dal poter essere considerati regolari. Noi sentiamo il dove-re di chiedere a Lei se questo modo di procedere sia sempre stata una consuetudine delle Amministrazioni Comunali di Sandrigo o se riguardi solo la Sua maggioranza.

Il funzionamento di una assemblea condominiale, con votazione finale nel rispetto del regolamento, è certamente più rigoroso e serio.

Le chiediamo, vista la Sua esperienza, se si possa ancora definire “Commissione Consi-liare Temporanea per la valu-tazione e lo sviluppo del centro storico” una chiacchierata tra alcuni cittadini e parte della Giunta, preso atto che molte importanti decisioni erano sta-te già prese? I cittadini meri-tano o no di essere informati in ordine a questo modo di procedere?

Cristina Carraro, Andrea Tosato, Margherita Vivaldi,

Diego Pozzato

L’ASSOCIAZIONE FIERA DEL VERDE ANCIGNANOCon il Patrocinio del Comune di Sandrigo

Organizza

LA 34^ FIERA DEL VERDESabato 7 aprile

· “FESTA DEL BAMBINO” e dalle ore 15:00 apertura giostre (prezzi scontati!)

· “FESTA DEA FRITOLA” (GRATIS a tutti i bambini e ragazzi)

Dalle ore 19:00 apertura stand gastronomico. Specialità “Bigoli con l’arna e costine allo spiedo Serata all’insegna del buon umore: “Barzellette tra amici”

Domenica 8 aprile· Ore 8:00 APERTURA FIERA; con numerose bancarelle del

settore floro/vivaistico, artigianato e “fai da te”· Ore 9:30 Sfilata in costume dei bambini della scuola

dell’infanzia accompagnati dalle mini majorettes e percussionisti

· Ore 10:00 Santa Messa· Dopo la messa Esibizione delle mini majorettes

accompagnate dalla Banda Orchestra G. Bovo di Carmignano

· Per tutta la giornata

· Esibizione Cinofila con dimostrazioni di AGILITY DOG & OBBEDIENZA, del centro cinofilo “Palladio” di Sandrigo

· Passeggiate a cavallo per i bambini.· vari per bambini: giostre, trucca bimbi e intrattenimenti·

al Palazzo delle Scuole· Mostra Micologica a cura del gruppo micologico

“Bresadola” di Sandrigo· Mostra Bonsai del gruppo “Il Faggio” di Vicenza con

dimostrazione e lavorazione delle piante· AREA GIOVANI: Chiosco “PANIN ONTO” e dalle ore 17:00

“L’aperitivONTO” con DJ CEFFO·

Durante la manifestazione sarà in funzione uno stand gastronomico con specialità costine allo spiedo, carni alla brace e la buonissima “Fritola de ANSIGNAN”Ampio parcheggio e parco divertimenti

Cooperativa Margherita

A sPasso per SandrigoCooperativa Margherita, in collaborazione con il comune

di Sandrigo, la biblioteca Domenico Pittarini e altre realtà associative del territorio, domenica 18 marzo 2018 ha orga-nizzato A Spasso per Sandrigo, passeggiata alla riscoperta di alcuni luoghi significativi del paese.

Sarà una passeggiata accessibile anche alle persone con difficoltà motorie, organizzata in diverse tappe con alcuni ciceroni che spiegheranno il valore di questi luoghi. La presen-tazione ufficiale dell’evento e del percorso avrà luogo lunedì 26 febbraio 2018 alle 20:30 presso al biblioteca comunale e sarà aperta a tutta la cittadinanza.

Per maggiori informazioni:www.cooperativamargherita.org - [email protected]

0444 750606

Associazione Ozanam SandrigoVolontariato ospedaliero per malati, anziani.Ser vizio di traspor to presso strutture ospedaliere, distretti sanitari per visite, esami e controlli medici, ecc.Contattare Tel. 0444 750705 (edicola Basso Manuela) - Cell. 338 4789157 (Gabriella Meneghin).