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APRILE 2017

Editoriale

www.terrenostre.infoE.mail: [email protected] 3

di SILVIA MARINI

LA GRANDEFUGA

Non chiamiamola fuga dicervelli ma sogni in mo-vimento, carriere alla

ricerca di spazi per crescere. All’emorragia di talenti e competen-ze, però, non corrisponde nel no-stro paese una forza di attrazioneche spinge al rientro. Viaggi asenso unico comunque continua-no ad allontanare forze propulsi-ve verso altre speranze ed oppor-tunità. Le aspettative non corrispondo-no alle occupazioni a disposizio-ne e la domanda non trova ri-sposta all’ offerta. La formazio-ne spesso non in contatto con larealtà produttiva crea disoccupa-ti sovraistruiti e lascia scopertiruoli tecnici e specializzati.Il Belpaese, posto di cui essereorgogliosi, a cui appartenere èterra da cui andarsene per spera-re di ritornare, un giorno, tuttidiversi. Un desiderio che spingemolti ad andare a cercare altro-ve, questo posto, o a sognare dicrearlo. E che non sarà invecemai esaudito davvero fino a chel’Italia e le sue persone nonavranno ricominciato a fare pro-getti e sacrifici che vadano oltrele prossime due settimane.

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PARTNER DI TERRENOSTRE

LA RIVISTA NON RICEVE NESSUN CONTRIBUTO PUBBLICO

IL VERO VALORE DEGLI IMMOBILI

Ènoto a tutti che il valore di un bene è determi-nato dalpunto d’incontro tra la domanda el’offerta in regime di mercato libero.

L’introduzione dell’Euro ha quasi raddoppiato iprezzi delle case e se oggi stanno ritornando ai va-lori della lira ci sono svariate ragioni. Oltre a moti-vi di natura economica, tra cui la restrizione delcredito e l’aumento della tassazione, a condiziona-re il mercato concorrono altri fattori che da diecianni a questa parte hanno stravolto il settore im-mobiliare, incidendo in maniera sostanziale sullalibera contrattazione. In pratica i parametri princi-pali di riferimento non sono più il metro quadro o ilmetro cubo, ma molti altri aspetti che un tempo nonerano considerati.Tanto per citarne uno la manovra finanziaria del 2010ha introdotto l’obbligo di dichiarare la conformitàcatastale negli atti traslativi, pena la nullità dell’at-to. E ciò non sarebbe un grosso problema, se nonfosse per il fatto che la conformità catastale è colle-gata in maniera rigida con la conformità urbanisti-ca, che il notaio deve fare attestare dovendo elenca-re tutti i titoli abilitativi relativi all’immobile.Chi è convinto pertanto di avere in mano un capita-le è bene che faccia un’analisi accurata della situa-

zione, poiché potrebbeandare incontro a dellesorprese. Un immobilecon difformità ediliziediventa incommerciabi-le e di conseguenza pri-vo di valore. Per rime-diare a queste problematiche esistono le sanatorie, i mecca-nismi perequativi e compensativi, più o meno macchinosi,che tuttavia non possono essere addossati a chi deve acqui-stare. C’è poi tutta la sfera che riguarda la sostenibilità am-bientale, i requisiti acustici passivi, il risparmio energetico,l’NZEB (direttiva europea che impone di costruire edificiad energia quasi zero entro il 2020) e tutti quegli accorgi-menti che le nuove costruzioni devono avere, che fannoperdere valore ai vecchi fabbricati.Non dimentichiamo poi l’attenzione alla stabilità, ritornatadi recente alla ribalta a causa degli eventi sismici. Ma non ècerto il caso di disperare, il calo generale dei prezzi offrebuone opportunità e oggi esistono soluzioni in grado di ri-solvere ogni situazione apparentemente irrimediabile, ba-sta un minimo di fantasia e di creatività.Il segreto? Affidarsi a consulenti e professionisti onesti ecapaci è la condizione essenziale per ottenere il meglio daipropri investimenti immobiliari.

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HANNO COLLABORATOIN QUESTO NUMERO:

Studio legale Avv. AndreaPonti & Chiara Pettirossi -

Caterina Aiello -Sonia Baldassarri -

Marco Brufani -Roberta Brunelli -

Giorgio Buini -Gianfranco Burchielli -

Lamberto Caponi -Rino Casula -

Mario Cicogna -Vittorio Cimino -

Cristiana Costantini - Giorgio Croce -

Antonio Del Moro -Giuseppe Filangeri -

Giuseppina Fiorucci -Michela Freddio -

Silvia Marini -Paola Mela -

Mohammad Pesaran -Franco Proietti -

Michela Proietti -Silvia Rosatelli -Carlo Rosignoli -Giulia Stangoni -

Sara Stangoni -

PERIODICODELL’ASSOCIAZIONE

CULT. LIBERA VOX

VIGNETTE: Marco Bargagna,Giorgio Croce, David Ferracci,

Giacomo SargentiIMMAGINE DI COPERTINA

Foto Michele BendaSTAMPA Litoprint

PUBBLICITÀ Sede 075.8010539Francesco Brufani 335.7362185

Marco Fabrizi 335.8243510

FONDATO NEL 1998da Francesco Brufani

Carlo RosignoliMarco Fabrizi

REG. TRIB. PERUGIAN. 29 DEL 14/05/1999

Direttore ResponsabileFRANCESCO BRUFANI

Mail: [email protected] E REDAZIONE:

P. Mazzini, 49/b - Bastia U.Tel. e Fax 075.8010539

335.7362185

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di SONIA BALDASSARRI

UNA FILIERA

GRUPPO GRIGI: “DaDa oltre 50 anni nel settore degli alimenti zootecnici, il Gruppo Grigi Fortemente radicato in Umbria il Gruppo conta 9 stabilimenti tra sedi

Una filiera ben organizzata dal campo all’allevatore, fino alla tavola con

Quanta im-p o r t a n z adate allavostra sto-ria familia-re nel cam-

po in cui operate? - Moltaquesto perchè la Storia dellafamiglia è il primo segnale percapire i prodotti che l’azien-da produce, soprattutto nelcampo Agroalimentare.Il vostro slogan è: “Dallaterra alla tavola, una filie-ra completa”. Che vuoldire esattamente? - Nel2009 partimmo con un pro-getto che era quello di com-pletare la filiera Agroalimen-tare, non a parole ma con ifatti. Nel 2016 con le ultimeacquisizioni riusciamo a co-prire tutta la filiera, dalla se-lezione del SEME al prodot-to finito nei supermercati.Ognuno di noi consumaquotidianamente dei pro-dotti alimentari. Eppurel’origine, la terra, l’agricol-tura non sembrano stimo-lare molto i consumatori.

numero 3 - Aprile 2017

1952 - Nasce a BastiaUmbra il Mangimificio3G di Giovanni e Giu-seppe Grigi;1977 - Fondazione delnuovo Molino di Assisida parte di Luciano eMarco Grigi a Rivotor-to di Assisi;1985 - Ingresso nelcommercio del girasolee della colza;1994 - Trasferimentonel nuovo stabilimentoe sede legale a BastiaUmbra.2001 - Inaugurazionedel nuovo reparto pro-duttivo con superficie di27.000 mq. per la tra-sformazione del cerealefioccato;2005 - Ingresso nel mer-cato libero dell’industria

STORIA DEL GRUPPONon pensate che il consu-matore debba sapere di piùsull’origine del cibo che ar-riva sulla sua tavola? - Pertroppo tempo si è perso ilvero valore di quello che laNostra terra ci dà e soprat-tutto in Italia (paese unico almondo per le sue Biodiver-sità) dobbiamo ritornare a ca-pire come si fa il contadino.L’arte del fare dobbiamo tra-smettere alle prossime gene-razioni che sono ben predi-sposte oggi ad imparare.Cosa fa il Gruppo Grigi perdistinguersi? - Non fa nulladi eccezionale, ma lo fa daoltre 50 anni e quello che faè unico per conoscenza delprodotto inteso sia comemateria prima che come pro-dotto finito.Negli ultimi anni il Grup-po Grigi ha effettuato ac-quisizioni importanti percompletare la filiera pro-duttiva. Qual è stata quel-la più impegnativa? - Ogniacquisizione è impegnativa ecomplessa perché esiste una

micro-economia dietro ogniazienda, la bravura dellaNostra azienda è stata quelladi modellare i processi pro-

duttivi al suo standard.Investire in sviluppo tecno-logico e ricerca è importan-te e oneroso. Che cosa aver-

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di SONIA BALDASSARRI

UNA FILIERA

GRUPPO GRIGI: “DaDa oltre 50 anni nel settore degli alimenti zootecnici, il Gruppo Grigi Fortemente radicato in Umbria il Gruppo conta 9 stabilimenti tra sedi

Una filiera ben organizzata dal campo all’allevatore, fino alla tavola con

Quanta im-p o r t a n z adate allavostra sto-ria familia-re nel cam-

po in cui operate? - Moltaquesto perchè la Storia dellafamiglia è il primo segnale percapire i prodotti che l’azien-da produce, soprattutto nelcampo Agroalimentare.Il vostro slogan è: “Dallaterra alla tavola, una filie-ra completa”. Che vuoldire esattamente? - Nel2009 partimmo con un pro-getto che era quello di com-pletare la filiera Agroalimen-tare, non a parole ma con ifatti. Nel 2016 con le ultimeacquisizioni riusciamo a co-prire tutta la filiera, dalla se-lezione del SEME al prodot-to finito nei supermercati.Ognuno di noi consumaquotidianamente dei pro-dotti alimentari. Eppurel’origine, la terra, l’agricol-tura non sembrano stimo-lare molto i consumatori.

numero 3 - Aprile 2017

1952 - Nasce a BastiaUmbra il Mangimificio3G di Giovanni e Giu-seppe Grigi;1977 - Fondazione delnuovo Molino di Assisida parte di Luciano eMarco Grigi a Rivotor-to di Assisi;1985 - Ingresso nelcommercio del girasolee della colza;1994 - Trasferimentonel nuovo stabilimentoe sede legale a BastiaUmbra.2001 - Inaugurazionedel nuovo reparto pro-duttivo con superficie di27.000 mq. per la tra-sformazione del cerealefioccato;2005 - Ingresso nel mer-cato libero dell’industria

STORIA DEL GRUPPONon pensate che il consu-matore debba sapere di piùsull’origine del cibo che ar-riva sulla sua tavola? - Pertroppo tempo si è perso ilvero valore di quello che laNostra terra ci dà e soprat-tutto in Italia (paese unico almondo per le sue Biodiver-sità) dobbiamo ritornare a ca-pire come si fa il contadino.L’arte del fare dobbiamo tra-smettere alle prossime gene-razioni che sono ben predi-sposte oggi ad imparare.Cosa fa il Gruppo Grigi perdistinguersi? - Non fa nulladi eccezionale, ma lo fa daoltre 50 anni e quello che faè unico per conoscenza delprodotto inteso sia comemateria prima che come pro-dotto finito.Negli ultimi anni il Grup-po Grigi ha effettuato ac-quisizioni importanti percompletare la filiera pro-duttiva. Qual è stata quel-la più impegnativa? - Ogniacquisizione è impegnativa ecomplessa perché esiste una

micro-economia dietro ogniazienda, la bravura dellaNostra azienda è stata quelladi modellare i processi pro-

duttivi al suo standard.Investire in sviluppo tecno-logico e ricerca è importan-te e oneroso. Che cosa aver-

COMPLETA

lla terra alla tavola”copre tutta la filiera agroalimentare: “Dal seme, alla terra, alla tavola”produttive e di stoccaggio, allevamenti, terreni agricoli, vigneti e oliveti.alimenti di assoluta qualità che poche aziende in Italia possono vantare

numero 3 - Aprile 2017

mangimistica dopo 4anni di private label;2010 - Merito di Eccel-lenza Umbra pressoConfindustria; aperturadei centri di raccolta diSpello e Trevi; nasceGrigi Società Agricolache ad oggi conta 700ettari di terreni; acquisi-zione del Centro diStoccaggio di Pantalladi Todi “Valentina Bat-tisti”;2012 - Acquisizione delbrand Valigi (tra i primi5 player nel mercato ita-liano);2013 - Gestione dellastalla di vacche da lattedi Casalina (Deruta);2014 - Apertura delCentro di Stoccaggio LaPolzella a Montefalco(PG); nascita della divi-sione Benedetti & Gri-gi per la produzione divino;2016 - Inizio dei lavoridi ammodernamentoed efficientamentoenergetico dello stabi-limento ex Valigi diTorgiano che lo faran-no diventare il principa-le impianto produttivo;nasce la divisione Gri-gi Alimentare conl’obiettivo di raggrup-pare tutta la filiera diproduzione e identifica-re una propria linea diqualità; il Gruppo Gri-gi investe nel marchioConsmaremma di Tar-quinia (Viterbo) specia-lizzato nella produzio-ne di sementi e di man-gimi bio e non ogm.

OBIETTIVIIl business del Gruppo Grigiprodurrà nel 2017 un fattura-to stimato di oltre 80 milionidi euro e circa 5000 clientiattivi. Nei due mercati di rife-rimento (mangimistico e ce-realicolo) l’azienda è tra i lea-ders di mercato. Ed anche leprospettive future evidenzia-no margini di crescita anchein virtù degli investimenti incorso.• Incremento del mercatoestero nel settore Alimentare;• Consolidamento del proces-so di crescita avvenuto negliultimi 10 anni;• Confermati investimenti neltriennio 2016 - 2018 per oltre20 milioni di euro.

te fatto al riguardo? - Èoneroso solo se lo si vedenell’immediato, ma lo svi-luppo tecnologico è l’econo-

mia aziendale piùgrande che ci pos-sa essere. Un pro-verbio cinese cita:“Il miglior momen-to per piantare un al-bero era vent’anni fa; il se-condo miglior momento è

ora”. Credere ed investire èsinonimo di futuro.Avete altre acquisizioni inprospettiva? - In un merca-to così veloce prevedere del-le opportunità è quasi fanta-sia. Non siamo la classicaazienda da pianificazione diacquisizioni, crediamo nelleopportunità che il settore puòdarci e nella Nostra capacitàimprenditoriale.Ritenendo lo sviluppo at-tuale un punto di partenzaqual è il punto di arrivo? -Ritorno a dire che non videve essere

un puntodi arrivo, esistono degli

equilibri che le aziende de-vono avere, che non neces-

sariamente passano per il fat-turato ma anzi spesso sonotutto tranne che quello.Parliamo di tavola. Recen-temente avete cominciatoa produrre vino, olio, bir-ra e altri prodotti. Sono ri-volti a grossisti o è possi-bile vedere in futuro del“Grigi Food Shop”? - È inprogramma l’apertura diStore monomarca ove degu-stare i prodotti della Nostrafiliera, non sarà nell’imme-diato ma nel piano di espan-

sione del settoreAlimentare èprevisto.Che cosa signi-fica acquistareun prodottodel GruppoGrigi? - Signi-fica credere inun’aziendache basa ipropri valorinella terra,che investesu di essa e

che ogni giorno grazie acentinaia di persone e oltre5000 clienti percorre la stra-da della trasparenza e dellaqualità.

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CULTURA numero 3 - APRILE 2017

Un progetto per rapportarsi agli altri in

La musica comel i n g u a g g i ou n i v e r s a l e ,come occasio-ne di incontro

e di sensibilizzazione,come senso di comunan-za e di integrazione tra...musicisti.A idealizzare il momentoè stato il concerto deiCori e Gruppi Strumen-tali degli Istituti Scolasti-ci di Perugia - organizza-to alla Sala dei Notari dalLions Club di Perugia -,in particolare con l’esibi-zione strumentale dell'"Orchestra Leone Antoli-ni" di Perugia, compostada studenti musicisti didiverse etnie (Italia, Al-bania, Algeria, Argentina,Costa d’Avorio, Maroc-co, Romania, Senegal,Siria, Ucraina), con di-verse culture e con diver-se religioni.L'iniziativa di costituireun’Orchestra per costru-ire la convivenza, conuna idea di pluralismo

di MARIO CICOGNA

come ricchezza e comple-mentarità, secondo cui adentrare in contatto sono lepersone e non le culture insenso astratto, è partita daDaniele Vagnetti, un musi-cista professionista di talen-to, coinvolto dall'IstitutoComprensivo Perugia 13nell'ambito del progetto

di SILVIA ROSATELLI

L’eziologia di questa grave pa-tologia è ancora oggi non chiara e definita sembra però im-

plicata un’alterazione della motilitàgastrica. Questa sindrome si manife-sta prevalentemente nei cani di tagliagrande e gigante con torace profon-do, raramente si riscontra nei cani dipiccole dimensioni. La patologia ini-zia quando lo stomaco si dilata ecces-sivamente in presenza di gas. Se lo sto-maco mantiene la sua normale posi-zione, si parla di DILATAZIONE GA-STRICA, se dopo la dilatazione ruotasu se stesso, si parla di DILATAZIO-NE/TORSIONE. Con la torsione si hal’ostruzione del flusso gastrico conconseguente aumento della dilatazio-ne. In alcuni casi di torsione gastrica,si verifica anche la torsione della mil-za. Questa è una condizione estrema-mente grave e dolorosa per l’animalein quanto si verificano disturbi dellacircolazione generale con shock ecomplicazioni severe, danni vascola-ri dello stomaco con necrosi della pa-rete gastrica. I soggetti colpiti, in ge-nere, presentano conati di vomito nonproduttivi cioè non seguiti dal vomitoe manifestano dolorabilità addomina-le. In breve tempo il dolore aumentafino a subentrare uno stato di depres-sione del sensorio seguito da uno sta-to agonico. È veramente una patolo-gia che comporta al cane una gravis-sima sofferenza e determinandone lamorte nel giro di poche ore, richiedetempestività. Sta poi al medico vete-rinario accertare la diagnosi, stabiliz-zare il paziente ed intervenire per sal-vare l’animale. Appena diminuisce ilrischio anestesiologico, il cane vieneoperato. In sede chirurgica si valuta-no eventuali lesioni della parete dellostomaco, della milza e di altre struttu-re coinvolte da danni vascolari. Lo sto-maco viene fissato alla parete addo-minale tramite gastropessi, impeden-do così le recidive molto frequenti. Lacosa importante da dire è che la ga-stropessi può essere eseguita anche invia preventiva nei soggetti altamentea rischio ed essendo la torsione gastri-ca una patologia che in poco tempoporta a morte il cane, è proprio il casodi dire che è un intervento salva-vita.La prevenzione medica, invece, è dif-ficile visto che le cause sono ancorasconosciute, il mio consiglio è comun-que di somministrare ai cani predispo-sti, cibi digeribili e leggeri più volteal giorno, evitando l’esercizio fisico aridosso dei pasti stessi..........................................................

Amb. Veterinario“I PORTALI”

Dott.ssa Silvia RosatelliVia G. D’Annunzio, 21 - S.M. AngeliTel. 075.8040124 - Cell. 320 8650551

ORARIlun, mar, gio, ven:

9.30-12.30/16.00-19.00mer, sab: 9.30-12.30

Il veterinario

"Scuola Aperta"."La questione educativa delnostro tempo, che si mani-festa con particolare eviden-za nel momento scolastico,accoglie una realtà in cuil’incontro tra culture diver-se deve essere vissuto comeprocesso collettivo che -spiega la dirigente FrancaRossi - necessita di cura e diintenzionalità educative eformative da parte della co-munità scolastica e territo-riale. Tale sfida è un compi-to intrinseco dell'istituzioneformativa, chiamata nonsolo a tutelare l'identità ita-liana ma anche a formare icittadini di un mondo globa-le, con il concorso del gran-de patrimonio umanisticodella cultura occidentale.Una società capace di farefronte ai cambiamenti cultu-rali del mondo globale ha lanecessità, se non vuole di-sgregarsi, di stabilire deipunti fermi che impedisca-

UNITI ATTRAVUna sorta di alleanza per l'educazione e per la a Scuola, nel luogo in cui l'istanza educativa è

no il formarsi di nicchiechiuse e incomunicabili, chepotrebbero costituire un pe-ricolo per la stessa società

La Dirigente Scolasticadell’Istituto ComprensivoPerugia 13, Franca Rossi

Il complessoDILATAZIONE/TORSIONE

dello stomaco

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CULTURA numero 3 - APRILE 2017

Un progetto per rapportarsi agli altri in

La musica comel i n g u a g g i ou n i v e r s a l e ,come occasio-ne di incontro

e di sensibilizzazione,come senso di comunan-za e di integrazione tra...musicisti.A idealizzare il momentoè stato il concerto deiCori e Gruppi Strumen-tali degli Istituti Scolasti-ci di Perugia - organizza-to alla Sala dei Notari dalLions Club di Perugia -,in particolare con l’esibi-zione strumentale dell'"Orchestra Leone Antoli-ni" di Perugia, compostada studenti musicisti didiverse etnie (Italia, Al-bania, Algeria, Argentina,Costa d’Avorio, Maroc-co, Romania, Senegal,Siria, Ucraina), con di-verse culture e con diver-se religioni.L'iniziativa di costituireun’Orchestra per costru-ire la convivenza, conuna idea di pluralismo

di MARIO CICOGNA

come ricchezza e comple-mentarità, secondo cui adentrare in contatto sono lepersone e non le culture insenso astratto, è partita daDaniele Vagnetti, un musi-cista professionista di talen-to, coinvolto dall'IstitutoComprensivo Perugia 13nell'ambito del progetto

di SILVIA ROSATELLI

L’eziologia di questa grave pa-tologia è ancora oggi non chiara e definita sembra però im-

plicata un’alterazione della motilitàgastrica. Questa sindrome si manife-sta prevalentemente nei cani di tagliagrande e gigante con torace profon-do, raramente si riscontra nei cani dipiccole dimensioni. La patologia ini-zia quando lo stomaco si dilata ecces-sivamente in presenza di gas. Se lo sto-maco mantiene la sua normale posi-zione, si parla di DILATAZIONE GA-STRICA, se dopo la dilatazione ruotasu se stesso, si parla di DILATAZIO-NE/TORSIONE. Con la torsione si hal’ostruzione del flusso gastrico conconseguente aumento della dilatazio-ne. In alcuni casi di torsione gastrica,si verifica anche la torsione della mil-za. Questa è una condizione estrema-mente grave e dolorosa per l’animalein quanto si verificano disturbi dellacircolazione generale con shock ecomplicazioni severe, danni vascola-ri dello stomaco con necrosi della pa-rete gastrica. I soggetti colpiti, in ge-nere, presentano conati di vomito nonproduttivi cioè non seguiti dal vomitoe manifestano dolorabilità addomina-le. In breve tempo il dolore aumentafino a subentrare uno stato di depres-sione del sensorio seguito da uno sta-to agonico. È veramente una patolo-gia che comporta al cane una gravis-sima sofferenza e determinandone lamorte nel giro di poche ore, richiedetempestività. Sta poi al medico vete-rinario accertare la diagnosi, stabiliz-zare il paziente ed intervenire per sal-vare l’animale. Appena diminuisce ilrischio anestesiologico, il cane vieneoperato. In sede chirurgica si valuta-no eventuali lesioni della parete dellostomaco, della milza e di altre struttu-re coinvolte da danni vascolari. Lo sto-maco viene fissato alla parete addo-minale tramite gastropessi, impeden-do così le recidive molto frequenti. Lacosa importante da dire è che la ga-stropessi può essere eseguita anche invia preventiva nei soggetti altamentea rischio ed essendo la torsione gastri-ca una patologia che in poco tempoporta a morte il cane, è proprio il casodi dire che è un intervento salva-vita.La prevenzione medica, invece, è dif-ficile visto che le cause sono ancorasconosciute, il mio consiglio è comun-que di somministrare ai cani predispo-sti, cibi digeribili e leggeri più volteal giorno, evitando l’esercizio fisico aridosso dei pasti stessi..........................................................

Amb. Veterinario“I PORTALI”

Dott.ssa Silvia RosatelliVia G. D’Annunzio, 21 - S.M. AngeliTel. 075.8040124 - Cell. 320 8650551

ORARIlun, mar, gio, ven:

9.30-12.30/16.00-19.00mer, sab: 9.30-12.30

Il veterinario

"Scuola Aperta"."La questione educativa delnostro tempo, che si mani-festa con particolare eviden-za nel momento scolastico,accoglie una realtà in cuil’incontro tra culture diver-se deve essere vissuto comeprocesso collettivo che -spiega la dirigente FrancaRossi - necessita di cura e diintenzionalità educative eformative da parte della co-munità scolastica e territo-riale. Tale sfida è un compi-to intrinseco dell'istituzioneformativa, chiamata nonsolo a tutelare l'identità ita-liana ma anche a formare icittadini di un mondo globa-le, con il concorso del gran-de patrimonio umanisticodella cultura occidentale.Una società capace di farefronte ai cambiamenti cultu-rali del mondo globale ha lanecessità, se non vuole di-sgregarsi, di stabilire deipunti fermi che impedisca-

UNITI ATTRAVUna sorta di alleanza per l'educazione e per la a Scuola, nel luogo in cui l'istanza educativa è

no il formarsi di nicchiechiuse e incomunicabili, chepotrebbero costituire un pe-ricolo per la stessa società

La Dirigente Scolasticadell’Istituto ComprensivoPerugia 13, Franca Rossi

Il complessoDILATAZIONE/TORSIONE

dello stomaco

numero 3 - APRILE 2017

maniera costruttivaCULTURA

ERSO LA MUSICAconvivenza, coinvolgendo il maggior numero possibile di interlocutori,cruciale, per essere di aiuto nella ricerca di una vocazione

aperta. E in questo campo lascuola può giocare un ruolo si-gnificativo ed incisivo”.Da qui l'idea del Maestro Da-niele Vagnetti di porre in esse-re, anche per assecondare unavocazione territoriale, un am-biente artistico e culturale frui-bile nel quotidiano, attento allanostra italianità, con un’orche-stra composta anche da musici-sti in erba delle diverse nazio-nalità presenti nell’Istituto, conil compito di coniugare una in-tegrazione che porti alla costru-zione di una cittadinanza comu-ne e globale, attraverso l'arteche sublima la dignità della per-sona e educa al "bello".

***Il percorso musicale è iniziatonel mese di marzo/aprile del2016 ed è stato tenuto dal do-cente Daniele Vagnetti e da altriesperti anche nei mesi di luglioed agosto, utilizzando gli spazidella Scuola Secondaria di Pri-mo Grado di Ponte Valleceppi edella Filarmonica di Pretola.

Importante è stata la collaborazio-ne con la Filarmonica di Pretolache ha concesso l'uso gratuito diparte degli strumenti musicali uti-lizzati dai ragazzi.In questo anno scolastico, il per-corso è stato ripreso nel mese difebbraio. Gli studenti che hannoaderito al Progetto (circa 50, pro-venienti da tutto l'Istituto Com-prensivo Perugia 13), si incontra-no tutti i lunedì pomeriggio pressola Scuola Secondaria di Primo Gra-do di Ponte Valleceppi.Nel mese di giugno verrà realizza-to un evento musicale che si terràpresso il Borgo Storico di Colle-strada; parteciperanno alunni indi-viduati dalla Scuola dell'Infanziaalla Scuola Secondaria di PrimoGrado, per mettere in scena il Pro-getto di Musica.L'intento è quello di promuovere,con cadenza annuale, la sensibili-tà musicale nell'intero territoriodell'Istituto, che comprende le fra-zioni di: Ponte Valleceppi, Ripa,Sant'Egidio, Pianello, Collestrada,Casaglia e Pretola.

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numero 3 - APRILE 2017

di ALESSANDRO CIANETTI

IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO

IL PROFESSOR La Geriatria è un termine coniato nei primi del 900

a parte la senilità e le sue malattie assegnandole un Nel 1948 la nuova disciplina viene inserita nel

alla inappropriata cura nei confronti degli anziani secolo, ma la sua affermazione è in colpevole ritardo per nostro Paese dove rappresentano ormai la “terza forza

Professor Senin dicosa si occupa laGeriatria? - La Ge-riatria è una specia-lità medica autono-

ma che pone al centro delle suefinalità la cura del paziente an-ziano fragile per la coesistenzadi più malattie croniche a carat-tere evolutivo, a rischio di disa-bilità se non già disabile, e ad ele-vata instabilità clinica. Si trattadi una disciplina ogni anno sem-pre più necessaria a causa del-l’invecchiamento della popola-zione in presenza di una medici-na e di un Sistema Assistenzialeidonei a far fronte ai bisogni diuna popolazione assai più giova-ne, gravata da una elevata mor-talità per malattie acute per lo piùdi natura infettiva. Molti anzianiarrivano oggi in età anche moltoavanzata in soddisfacenti condi-zioni di salute ed in buona auto-nomia. Vero, come però è vero,che quando si ammalano esigo-no risposte assistenziali diverseda quelle costruite per una po-polazione più giovane. Manca-no le risorse mi è stato semprerisposto! In realtà il motivo pur-troppo è invece un altro: c’è unasostanziale ignoranza culturalenei confronti dell’invecchiamen-to di cui espressione paradigma-tica è il detto “tanto è vecchio,non ne vale la pena”.Professore, perché ha scelto diorientare la sua attività versola Geriatria? - È stato il mio in-contro con il Maestro della Ge-riatria italiana, il Prof. FrancoMaria Antonini, durante gli anniin cui ho frequentato la suaScuola di Specializzazione a Fi-renze. Per capire la grandezzadel suo insegnamento bastano

queste sue parole: “Negli ospe-dali ci si preoccupa di pulire ipavimenti delle corsie quandociò che vede più a lungo il pa-ziente è il soffitto…”. Ecco, que-sto è stata la mia folgorazionesulla via di Damasco nei con-fronti della Geriatria!Ho personalmente constatatoche nel suo quotidiano opera-re ha posto al centro dell’inte-resse sempre il malato e nonle sue malattie. Cosa mi puòdire a tal proposito? - Nel mioruolo accademico questo è sem-pre stato l’argomento centraledel mio impegno didattico: in-culcare nella mente di chi saràmedico domani come sia impor-tante l’approccio al malato e nonsolo alle sue malattie, del qualebisogna conquistare come primacosa la fiducia che risulta esse-re il farmaco più importante. Nelmio ruolo professionale invece,far capire ai pazienti che la sa-lute si conquista e si difendegiorno dopo giorno, diventandoco-protagonisti del progetto dicura mediante la messa in attodi tutti i comportamenti neces-sari ad ottenere i migliori risul-tati possibili.

SALUTE

di VittorioCimino

C’era una voltaun libro preziosocon un bel nome:“Il galateo”molto seguitoin tempi lontanipoi trascuratoper il fenomenoche fu definitoaccelerazione.Ci furono guerrealterne vicendee il galateofu confinatoin vecchie soffitte.Molti capironoche senza regolesi mette a rischiola civiltà.Qualcuno di genioal fine pensòa regole nuovee così nacqueun altro librodal nome stranocioè: “Bon ton”.Ma un’altra crisidi generazioneera in agguatola più tremendadei tempi moderni.Le mamme divenneroeterne ragazzee i papàpiù spensieratirespinsero tuttele responsabilità.Alcuni insegnantie molti spettacolifurono spessosuperficialise non demenziali.Il mondo divennecome una giunglaognuno vivevasenza più norme.E Dio ci salvida quello che ancorapotrebbe accaderein questo difficilemomento storicose non ritornaun po’ di buon sensoche possa dar vitaa un mondo migliore.P.s.I pastori sardicon un gestodi alta e toccante umanitàhanno dimostratoche le speranzein un mondo migliorenon sono infondate,perché ci sono personecapaci di vivere anche per gli altri,pur non avendo grandi ricchezze.

LA GIUNGLA

Un eventuale statodepressivo conse-guenza del pensiona-mento può influire suun invecchiamentoprecoce? - Certamen-te sì. Molti sono ormaigli studi ad aver dimo-strato una diretta cor-relazione tra depres-sione, compresa quel-la secondaria a perdi-ta del ruolo sociale, emalattie correlate conl’invecchiamento qua-li quelle cardiovasco-lari, i tumori e soprat-tutto la demenza.Da qui l’importanza dinon arrivare psicologi-camente impreparati aquel momento.Qual è uno stile divita sano? - Ormaitutti gli organi di infor-mazione di massasono pieni di consigli.Importante però sape-re che dietro c’è un forte inte-resse del marketing che propo-ne questo o quel rimedio senzache molto spesso esista eviden-za di sicura efficacia. Due sono

i comportamenti sui quali esiste in-vece unanimità di consenso delmondo scientifico: una attività fisi-ca moderata ma costante, argomen-to sul quale ho scritto con i miei al-lievi un libro; una alimentazioneipocalorica, di tipo mediterraneo,caratterizzata da maggior consumodi frutta e verdura, perché ricche disostanze antiossidanti, olio, legumi,cereali integrali, riso pasta e latti-cini, pesce, pollame e acqua. Senzaperò trascurare l’effetto dannoso dicerte abitudini voluttuarie quali ilfumo e gli alcoolici.Un’alterazione delle funzioni co-gnitive, i così detti vuoti di memo-ria, quanto può incidere sulla vitarelazionale dell’individuo? - Ov-viamente dipende dalla frequenza,intensità e durata con cui si verifi-cano. Oltre che ovviamente dall’etàdel soggetto. Certo, se creano ansiae preoccupazione ed incidono sullivello di autonomia, bisogna rivol-gersi allo specialista perché potreb-bero rappresentare un campanellod’allarme per un problema più se-rio, soprattutto se non esistono mo-tivi apparenti per giustificarli. Vadetto però che in età avanzata le pos-sibilità che si tratti comunque di unproblema anche facilmente risolvi-bile è da tenere sempre in conside-razione. È questo infatti uno degliesempi paradigmatici di quello che

Page 9: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

numero 3 - APRILE 2017

di ALESSANDRO CIANETTI

IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO

IL PROFESSOR La Geriatria è un termine coniato nei primi del 900

a parte la senilità e le sue malattie assegnandole un Nel 1948 la nuova disciplina viene inserita nel

alla inappropriata cura nei confronti degli anziani secolo, ma la sua affermazione è in colpevole ritardo per nostro Paese dove rappresentano ormai la “terza forza

Professor Senin dicosa si occupa laGeriatria? - La Ge-riatria è una specia-lità medica autono-

ma che pone al centro delle suefinalità la cura del paziente an-ziano fragile per la coesistenzadi più malattie croniche a carat-tere evolutivo, a rischio di disa-bilità se non già disabile, e ad ele-vata instabilità clinica. Si trattadi una disciplina ogni anno sem-pre più necessaria a causa del-l’invecchiamento della popola-zione in presenza di una medici-na e di un Sistema Assistenzialeidonei a far fronte ai bisogni diuna popolazione assai più giova-ne, gravata da una elevata mor-talità per malattie acute per lo piùdi natura infettiva. Molti anzianiarrivano oggi in età anche moltoavanzata in soddisfacenti condi-zioni di salute ed in buona auto-nomia. Vero, come però è vero,che quando si ammalano esigo-no risposte assistenziali diverseda quelle costruite per una po-polazione più giovane. Manca-no le risorse mi è stato semprerisposto! In realtà il motivo pur-troppo è invece un altro: c’è unasostanziale ignoranza culturalenei confronti dell’invecchiamen-to di cui espressione paradigma-tica è il detto “tanto è vecchio,non ne vale la pena”.Professore, perché ha scelto diorientare la sua attività versola Geriatria? - È stato il mio in-contro con il Maestro della Ge-riatria italiana, il Prof. FrancoMaria Antonini, durante gli anniin cui ho frequentato la suaScuola di Specializzazione a Fi-renze. Per capire la grandezzadel suo insegnamento bastano

queste sue parole: “Negli ospe-dali ci si preoccupa di pulire ipavimenti delle corsie quandociò che vede più a lungo il pa-ziente è il soffitto…”. Ecco, que-sto è stata la mia folgorazionesulla via di Damasco nei con-fronti della Geriatria!Ho personalmente constatatoche nel suo quotidiano opera-re ha posto al centro dell’inte-resse sempre il malato e nonle sue malattie. Cosa mi puòdire a tal proposito? - Nel mioruolo accademico questo è sem-pre stato l’argomento centraledel mio impegno didattico: in-culcare nella mente di chi saràmedico domani come sia impor-tante l’approccio al malato e nonsolo alle sue malattie, del qualebisogna conquistare come primacosa la fiducia che risulta esse-re il farmaco più importante. Nelmio ruolo professionale invece,far capire ai pazienti che la sa-lute si conquista e si difendegiorno dopo giorno, diventandoco-protagonisti del progetto dicura mediante la messa in attodi tutti i comportamenti neces-sari ad ottenere i migliori risul-tati possibili.

SALUTE

di VittorioCimino

C’era una voltaun libro preziosocon un bel nome:“Il galateo”molto seguitoin tempi lontanipoi trascuratoper il fenomenoche fu definitoaccelerazione.Ci furono guerrealterne vicendee il galateofu confinatoin vecchie soffitte.Molti capironoche senza regolesi mette a rischiola civiltà.Qualcuno di genioal fine pensòa regole nuovee così nacqueun altro librodal nome stranocioè: “Bon ton”.Ma un’altra crisidi generazioneera in agguatola più tremendadei tempi moderni.Le mamme divenneroeterne ragazzee i papàpiù spensieratirespinsero tuttele responsabilità.Alcuni insegnantie molti spettacolifurono spessosuperficialise non demenziali.Il mondo divennecome una giunglaognuno vivevasenza più norme.E Dio ci salvida quello che ancorapotrebbe accaderein questo difficilemomento storicose non ritornaun po’ di buon sensoche possa dar vitaa un mondo migliore.P.s.I pastori sardicon un gestodi alta e toccante umanitàhanno dimostratoche le speranzein un mondo migliorenon sono infondate,perché ci sono personecapaci di vivere anche per gli altri,pur non avendo grandi ricchezze.

LA GIUNGLA

Un eventuale statodepressivo conse-guenza del pensiona-mento può influire suun invecchiamentoprecoce? - Certamen-te sì. Molti sono ormaigli studi ad aver dimo-strato una diretta cor-relazione tra depres-sione, compresa quel-la secondaria a perdi-ta del ruolo sociale, emalattie correlate conl’invecchiamento qua-li quelle cardiovasco-lari, i tumori e soprat-tutto la demenza.Da qui l’importanza dinon arrivare psicologi-camente impreparati aquel momento.Qual è uno stile divita sano? - Ormaitutti gli organi di infor-mazione di massasono pieni di consigli.Importante però sape-re che dietro c’è un forte inte-resse del marketing che propo-ne questo o quel rimedio senzache molto spesso esista eviden-za di sicura efficacia. Due sono

i comportamenti sui quali esiste in-vece unanimità di consenso delmondo scientifico: una attività fisi-ca moderata ma costante, argomen-to sul quale ho scritto con i miei al-lievi un libro; una alimentazioneipocalorica, di tipo mediterraneo,caratterizzata da maggior consumodi frutta e verdura, perché ricche disostanze antiossidanti, olio, legumi,cereali integrali, riso pasta e latti-cini, pesce, pollame e acqua. Senzaperò trascurare l’effetto dannoso dicerte abitudini voluttuarie quali ilfumo e gli alcoolici.Un’alterazione delle funzioni co-gnitive, i così detti vuoti di memo-ria, quanto può incidere sulla vitarelazionale dell’individuo? - Ov-viamente dipende dalla frequenza,intensità e durata con cui si verifi-cano. Oltre che ovviamente dall’etàdel soggetto. Certo, se creano ansiae preoccupazione ed incidono sullivello di autonomia, bisogna rivol-gersi allo specialista perché potreb-bero rappresentare un campanellod’allarme per un problema più se-rio, soprattutto se non esistono mo-tivi apparenti per giustificarli. Vadetto però che in età avanzata le pos-sibilità che si tratti comunque di unproblema anche facilmente risolvi-bile è da tenere sempre in conside-razione. È questo infatti uno degliesempi paradigmatici di quello che

SALUTEnumero 3 - APRILE 2017

ESAMINATO DAL NOTO GERIATRA

UMBERTO SENINda un medico di New York per sottolineare la necessità di considerareruolo autonomo nella medicina come già era stato fatto per la Pediatria.Servizio Sanitario Nazionale inglese (il primo al mondo) come rispostaricoverati negli ospedali ed ai loro bisogni. Da allora è trascorso oltre mezzo

r una manifesta scarsa sensibilità sociale nei confronti degli anziani anche neldemografica” della quale oltre un quarto è costituita da ultraottantenni

io definisco paradosso geriatricoin quanto vede l’anziano in con-dizioni più favorevoli rispetto all’

adulto con lo stessotipo di disturbi!Quando per un an-ziano non autosuffi-ciente è meglio la ba-dante o la cosiddetta“casa di riposo”? - Lacosiddetta badante vabene se c’è una fami-glia o un familiare dasupporto, purché ade-guatamente istruita;altrimenti l’inseri-mento in una residen-za comunitaria diven-ta una opzione prefe-ribile se non obbliga-ta. Ma qui sta il punto“dolens” del proble-ma: nonostante l’im-pegno degli organismiistituzionali preposti,strutture assistenzialicostruite ed organiz-zate per questa tipolo-gia di pazienti, pubbli-che o private, che ri-spondano a ben defi-

niti standard di qualità, ce nesono ancora poche e spesso ubi-cate lontano dal luogo di resi-

denza del paziente. Quindi unapunizione doppia per chi è co-stretto a questa scelta.Nei suoi libri, compreso quel-lo autobiografico, lei parla dei“problemi del futuro”. Signi-fica che siamo un popolo cheinvecchia? - Più che problemadel futuro è realtà del presen-te! Sull’invecchiamento della

nostra popolazione ampio èstato lo spazio dedicato, pro-prio in questi giorni, dai piùimportanti organi di informa-zione di massa, compresa laTelevisione. Possiamo permet-terci di continuare a non pren-derne atto invece che fare ditutto per ricuperare il tantotempo perduto?

CURRICULUMNato a Zara (Dalmazia) com-pie i suoi studi a Perugia ospi-te prima del Collegio per Or-fani Sanitari Italiani (ONAO-SI) di via della Cupa, quindidi quello universitario. Si lau-rea in Medicina e Chirurgiacon lode nel luglio del 1963;si specializza in Medicina In-terna, Radiologia e Radiotera-pia all’Università di Modena,in Geriatria in quella di Firen-ze; Acquisisce l’idoneità allaLibera Docenza in PatologiaSpeciale Medica e Metodolo-gia Clinica.Dopo circa dieci anni di assi-stentato presso l’Istituto diClinica Medica Generale eTerapia Medica diretto dalProf. Paolo Larizza, diventaprimo allievo del Prof. Ales-sandro Ventura che lo porta ainteressarsi di una nuova di-sciplina internistica, la Geron-tologia e Geriatria, che non la-scerà mai più tanto da far na-scere nel Policlinico di Peru-gia un Istituto a specifico in-dirizzo con relativa Scuola diSpecializzazione, rinuncian-do, non senza scalpore, di suc-cedere al Maestro alla direzio-ne della II^ Clinica Medica.Presidente delle tre più impor-tanti Società Scientifiche inambito geriatrico (Società Ita-liana di Neuro-Geriatria, Ge-rontologia e Geriatria, Psico-Geriatria), membro di Comi-tati Scientifici di Enti Pubbli-ci di Ricerca (CNR, IstitutoSuperiore di Sanità), dopo es-sere andato fuori ruolo nel2009, viene nominato Profes-sore Emerito nel 2011, conti-nuando però a mettere a dispo-sizione dei pazienti la sua altacompetenza professionale. Èautore del libro autobiografi-co “Matricola 121 - la storiadi un dalmata” che è statooggetto di positive recensionida parte di amici e di eminen-ti uomini del mondo della cul-tura e delle Istituzioni pubbli-che.

La scuola geriatrica peruginadiretta dal prof. Senin

Il prof. Umberto Senin a colloquio con il Premio NobelMaria Rita Levi Montalcini

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Agli inizi del Quat-

trocento italiano, erano impavidi ed ingegnosi segnala- tori durante i com-

battimenti. I lanci e gli svento-lii del loro vessillo erano mes-saggi in codice che solo il pro-prio esercito sapeva decifrare eche suggerivano precise tattichedi guerra. Erano gli sbandiera-tori, esperti militi che portava-no alto il nome della propriatruppa comunale. Alfieri fedelialla loro bandiera, pronti a mo-rire pur di salvarla. Oggi, oltrea rappresentare l'orgoglio dellepiù significative città storiche,gli sbandieratori sono artisti ingrado di incantare cittadini e tu-risti con le loro esibizioni. Masono anche atleti, perché tale di-sciplina è stata riconosciutacome sport anche alla luce del-l'abilità tecnica e della necessi-tà di allenamento che richiedee che porta a coordinare i mo-vimenti del corpo con il ritmodella mente. Al presidente delGruppo degli Sbandieratori diAssisi, Francesco Mancinellidomandiamo:l Gruppo degli Sbandieratoridi Assisi è giovane e dinamicoeppure ha già una lunga sto-ria. Quando si è costituito? -Venne fondato nel 1975, daun'idea di Giovanni Piermaria.Eravamo una ventina di ragaz-zi dai 18 ai 24 anni, tra cui: An-selmo Elisei, Claudio Pierma-ria, Alessandro Magna, FrancoBalducci, Francesco Bolletta,Alberto Brunacci, GiuseppeBrizi, Gianfranco Casagrande,Stefano Casagrande, Paolo Zuc-

di Cristiana Costantini

ASSISI numero 3 - APRILE 2017

S’innalzano al cielo i vessili

Il Gruppo degli Sbandieratorichi. Il Calendimaggio ci diedemodo di farci conoscere. Benpresto arrivarono proposte e co-minciammo la nostra tournée ingiro per l'Europa. Per cinquevolte siamo stati ospiti del Co-lumbus Day a New York....e poi, nel 1999, aveste unabella intuizione. Quale? - Sì,mi misi in testa di dare vita aduna scuola di bandiera, rivoltaai bambini delle elementari.L'ottanta per cento dei compo-nenti del gruppo attuale, provie-ne proprio da quella scuola, cheesiste tuttora e che è aperta atutti. Ci vuole solo molta pas-sione e costanza. È una disci-plina che richiede coordinazio-ne, tanta voglia di stare insiemee di provare. Questi sono gli in-gredienti per ottenere grandi ri-sultati.Obiettivi futuri? - Vorrei orga-nizzare un gruppo completo diunder 16 formato da sbandiera-tori e musici. Mi piacerebbe for-marli per le gare e per entrarenel gruppo maggiore.Un gruppo non solo tecnica-mente preparato ma anche at-tivo dal punto di vista solida-le. - Non poteva essere altrimen-ti, il gruppo nasce ad Assisi, uni-versalmente riconosciuta comecittà della pace. Nel giorno delPatrono d'Europa gli Sbandie-ratori di Assisi hanno resoomaggio a San Benedetto conun grande spettacolo nel centrostorico. La solidarietà ad unaCittà sorella è stato il modo mi-gliore per ricordare i 40 annidalla prima uscita del gruppo,che avvenne proprio a Norcia il21 marzo del 1977. Un'esibizio-

ne apprezzata soprattutto dalSindaco di Norcia Nicola Ale-manno, dal Vice Sindaco Pie-tro Luigi Altavilla e dagli asses-sori Giuseppina Perla e Manue-la Brandimarte.È una presidenza impegnati-va la sua. - Sì, lo è, ma le sod-disfazioni che se ne ricavanosono molte. Siamo anche l'uni-co gruppo assisano che ha sem-pre mantenuto il bacino di uten-ze dentro le mura del centro sto-rico. Siamo un gruppo di Assisiformato da assisani.Per l’occasione abbiamo in-contrato anche il vice presi-dente del Gruppo degli Sban-dieratori di Assisi, Luca Pas-seri che ci dice? - Siamo ungruppo che ha quarant'anni divita ma è in continuo rinnovo.Inizialmente era una realtà fol-

cloristica piuttosto statica: per25 anni formata dalle stesse per-sone. Poi la struttura del grup-po si è aperta a tanti giovani, vo-lenterosi e propositivi. Oltre aduno scopo identitario culturaledi portare in alto il nome di As-sisi, oggi, abbiamo anche unafinalità formativo-educativa: iragazzi che ne fanno parte im-parano una disciplina che richie-de impegno, attenzione e qual-che sacrificio. Un'attività pulitaed interessante che li tiene lon-tani dalle cattive strade in cuispesso i giovani inciampano. Ilgruppo è attualmente formatoda circa quaranta persone trasbandieratori e musici, cioètamburini e trombettieri.Quando ha iniziato l'interes-se per questa attività? - Da pic-colo rimasi affascinato dagli

spettacoli degli sbandieratori. Ediventai uno di loro già all'etàdi otto anni. Successivamentedivenni capitano di bandiera edal dicembre 2016 sono vicepresidente dell'associazione.Un'esperienza che mi ha datomolto e che continua a riempir-mi di emozioni.I cittadini di Assisi vi apprez-zano, i turisti vi ammirano.Qual è il complimento più bel-lo che avete ricevuto? - Sicu-ramente il "wonderful" (mera-viglioso!) degli spettatori stra-nieri. Per loro è una novità per-ché questo genere di spettacoliesistono solo in Italia. E lasplendida Assisi, con i suoi vi-coli antichi, aggiunge un toccodi fascino in più.Le prossime esibizioni? - Il 3giugno saremo a Velletri per unagara, poi l'estate ci vedrà a Ca-gliari. Luca Campodifiori, unodei capitani più longevi dell'as-sociazione, ci disse che dove-vamo partire dal livello tecnicoche avevamo raggiunto duran-te la gara di Scarperia. E noi vo-gliamo crescere e migliorarci.Per informazioni sul gruppodegli Sbandieratori di Assisi

www.sbandieratoridiassisi.com

"Due cose si possono fare conla bandiera: sventolarla in altoo stringerla con passione sulproprio cuore" - Paul Claudel

NORCIA 2017 -Numero del Fiocco.(Consiste nel saltare

gli sbandieratoridistesi, facendo

passare la bandierasotto le gambe

Il presidente Francesco Mancinelli Il vice presidente Luca Passeri

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Agli inizi del Quat-

trocento italiano, erano impavidi ed ingegnosi segnala- tori durante i com-

battimenti. I lanci e gli svento-lii del loro vessillo erano mes-saggi in codice che solo il pro-prio esercito sapeva decifrare eche suggerivano precise tattichedi guerra. Erano gli sbandiera-tori, esperti militi che portava-no alto il nome della propriatruppa comunale. Alfieri fedelialla loro bandiera, pronti a mo-rire pur di salvarla. Oggi, oltrea rappresentare l'orgoglio dellepiù significative città storiche,gli sbandieratori sono artisti ingrado di incantare cittadini e tu-risti con le loro esibizioni. Masono anche atleti, perché tale di-sciplina è stata riconosciutacome sport anche alla luce del-l'abilità tecnica e della necessi-tà di allenamento che richiedee che porta a coordinare i mo-vimenti del corpo con il ritmodella mente. Al presidente delGruppo degli Sbandieratori diAssisi, Francesco Mancinellidomandiamo:l Gruppo degli Sbandieratoridi Assisi è giovane e dinamicoeppure ha già una lunga sto-ria. Quando si è costituito? -Venne fondato nel 1975, daun'idea di Giovanni Piermaria.Eravamo una ventina di ragaz-zi dai 18 ai 24 anni, tra cui: An-selmo Elisei, Claudio Pierma-ria, Alessandro Magna, FrancoBalducci, Francesco Bolletta,Alberto Brunacci, GiuseppeBrizi, Gianfranco Casagrande,Stefano Casagrande, Paolo Zuc-

di Cristiana Costantini

ASSISI numero 3 - APRILE 2017

S’innalzano al cielo i vessili

Il Gruppo degli Sbandieratorichi. Il Calendimaggio ci diedemodo di farci conoscere. Benpresto arrivarono proposte e co-minciammo la nostra tournée ingiro per l'Europa. Per cinquevolte siamo stati ospiti del Co-lumbus Day a New York....e poi, nel 1999, aveste unabella intuizione. Quale? - Sì,mi misi in testa di dare vita aduna scuola di bandiera, rivoltaai bambini delle elementari.L'ottanta per cento dei compo-nenti del gruppo attuale, provie-ne proprio da quella scuola, cheesiste tuttora e che è aperta atutti. Ci vuole solo molta pas-sione e costanza. È una disci-plina che richiede coordinazio-ne, tanta voglia di stare insiemee di provare. Questi sono gli in-gredienti per ottenere grandi ri-sultati.Obiettivi futuri? - Vorrei orga-nizzare un gruppo completo diunder 16 formato da sbandiera-tori e musici. Mi piacerebbe for-marli per le gare e per entrarenel gruppo maggiore.Un gruppo non solo tecnica-mente preparato ma anche at-tivo dal punto di vista solida-le. - Non poteva essere altrimen-ti, il gruppo nasce ad Assisi, uni-versalmente riconosciuta comecittà della pace. Nel giorno delPatrono d'Europa gli Sbandie-ratori di Assisi hanno resoomaggio a San Benedetto conun grande spettacolo nel centrostorico. La solidarietà ad unaCittà sorella è stato il modo mi-gliore per ricordare i 40 annidalla prima uscita del gruppo,che avvenne proprio a Norcia il21 marzo del 1977. Un'esibizio-

ne apprezzata soprattutto dalSindaco di Norcia Nicola Ale-manno, dal Vice Sindaco Pie-tro Luigi Altavilla e dagli asses-sori Giuseppina Perla e Manue-la Brandimarte.È una presidenza impegnati-va la sua. - Sì, lo è, ma le sod-disfazioni che se ne ricavanosono molte. Siamo anche l'uni-co gruppo assisano che ha sem-pre mantenuto il bacino di uten-ze dentro le mura del centro sto-rico. Siamo un gruppo di Assisiformato da assisani.Per l’occasione abbiamo in-contrato anche il vice presi-dente del Gruppo degli Sban-dieratori di Assisi, Luca Pas-seri che ci dice? - Siamo ungruppo che ha quarant'anni divita ma è in continuo rinnovo.Inizialmente era una realtà fol-

cloristica piuttosto statica: per25 anni formata dalle stesse per-sone. Poi la struttura del grup-po si è aperta a tanti giovani, vo-lenterosi e propositivi. Oltre aduno scopo identitario culturaledi portare in alto il nome di As-sisi, oggi, abbiamo anche unafinalità formativo-educativa: iragazzi che ne fanno parte im-parano una disciplina che richie-de impegno, attenzione e qual-che sacrificio. Un'attività pulitaed interessante che li tiene lon-tani dalle cattive strade in cuispesso i giovani inciampano. Ilgruppo è attualmente formatoda circa quaranta persone trasbandieratori e musici, cioètamburini e trombettieri.Quando ha iniziato l'interes-se per questa attività? - Da pic-colo rimasi affascinato dagli

spettacoli degli sbandieratori. Ediventai uno di loro già all'etàdi otto anni. Successivamentedivenni capitano di bandiera edal dicembre 2016 sono vicepresidente dell'associazione.Un'esperienza che mi ha datomolto e che continua a riempir-mi di emozioni.I cittadini di Assisi vi apprez-zano, i turisti vi ammirano.Qual è il complimento più bel-lo che avete ricevuto? - Sicu-ramente il "wonderful" (mera-viglioso!) degli spettatori stra-nieri. Per loro è una novità per-ché questo genere di spettacoliesistono solo in Italia. E lasplendida Assisi, con i suoi vi-coli antichi, aggiunge un toccodi fascino in più.Le prossime esibizioni? - Il 3giugno saremo a Velletri per unagara, poi l'estate ci vedrà a Ca-gliari. Luca Campodifiori, unodei capitani più longevi dell'as-sociazione, ci disse che dove-vamo partire dal livello tecnicoche avevamo raggiunto duran-te la gara di Scarperia. E noi vo-gliamo crescere e migliorarci.Per informazioni sul gruppodegli Sbandieratori di Assisi

www.sbandieratoridiassisi.com

"Due cose si possono fare conla bandiera: sventolarla in altoo stringerla con passione sulproprio cuore" - Paul Claudel

NORCIA 2017 -Numero del Fiocco.(Consiste nel saltare

gli sbandieratoridistesi, facendo

passare la bandierasotto le gambe

Il presidente Francesco Mancinelli Il vice presidente Luca Passeri

Page 12: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

numero 2 - MARZO 2017

di PAOLA GUALFETTI

Il 3 marzo scorso l'As- semblea della Com-pagnia Balestrieri Assisi ha rinnovato, neltradizionale spirito di

continuità, il suo ConsiglioDirettivo che, per statuto, sirinnova ogni quattro anni.Sono risultati eletti, in or-dine di votazione:

Direttivo:Claudio Menichelli, GiulioBenincampi, Fabio Martel-lini, Marino Fabretti, An-drea Del Lugo, Andrea Mo-rettoni, Sergio Mariucci,Guido SensiSuccessivamente il nuovoDirettivo ha proceduto al-l'elezione del Presidente edei responsabili dei vari or-dini della Compagnia.Tutti gli incarichi sono sta-ti assegnati all'unanimitàdei consensi, da cui ne de-riva la continuità e l'alter-nanza: il presidente Benin-campi è passato alla caricadi vicepresidente, cedendoil testimone al precedentevice Claudio Menichelli.Pertanto risultano eletti:Presidente:Claudio MenichelliVicepresidenti:Giulio Benincampi e Gui-

LA COMPAGNIA BALESTRIERI DI ASSISIha rinnovato gli organi statutari

Eletto il nuovo ConsiglioDirettivo AVIS per il

quadriennio 2017-2020ROBERTO GUBBIOTTI

presidente

Consiglieri:Baldelli Enio, BartoliniGiorgio, Berti Matteo, Cap-pucci Paolo, Della Bina Fe-derico, Falcinelli Anna Rita,Gaudenzi Patrizia, PaggiMassimo, Pettirossi Simo-ne, Toppetti AdelioPresidente:Gubbiotti RobertoTesoriere:Discepoli MirellaVicepresidente:Damiani Piero, CeccarelliGiadaSegretario:Vignoli FrancescaRevisore dei conti:Marzolesi Massimiliano,Antonini Gianluca, Frasca-relli Pietro

L’Avis di Assisi in vista del-la buona stagione rivolge unappello a tutti i cittadini adonare.È possibile farlo al Centroraccolta dell’Ospedale diAssisi, tutti i giovedì e ve-nerdì, dalle ore 7 alle ore 9(e anche l’ultimo sabato diogni mese).

AVIS Assisi

do SensiMaestro d'Armi:Fabio MartelliniMassaro:Andrea Del LungoSegretario:Andrea MorettoniTenutario dei beni:Marino FabrettiResponsabile del Campodi Tiro:Sergio Mariucci

"Nel ringraziare per larinnovata fiducia accor-datami tutti coloro cheaderiscono alla nostrastorica Compagnia - di-chiara il presidente Me-nichelli- mi preme preci-sare che per ogni bale-striere, qualunque sia ilcompito affidatogli, rin-novare gli organi statuta-ri è solo un obbligo di leg-ge, perchè il nostro spiri-to, pur nella disciplinache ci regola, è stato e ri-marrà sempre quello delsolo servizio. È questoche ci anima, perchè so-lamente così la nostraamicizia e l'orgoglio diappartenenza ci farannorestare una grande fami-glia. Oggi, più che mai, inquesto difficile momento

Claudio Menichelli presidente

la Compagnia Balestrieri di Assisi inoccasione del Palio di san Rufino 2016

per il turismo in Assisi,siamo consapevoli del bi-sogno di una cultura viva,

capace di emozionare egenerare quelle atmosferecreative che, attraverso ladisciplina dell'antica artedella balestra e delle ma-nifestazioni legate ad au-tentiche tradizioni assisa-ne, da noi interpretate conpassione e rispetto, tengo-no alti i colori della sera-fica Città".

Il nuovo presidente Claudio Menichelli.Al tavolo con il sindaco Stefania Proietti

il vicepresidente Giulio Benincampi

numero 2 - MARZO 2017

Quattro anni di Bergoglio,parole semplici e gesti forti

Padre Enzo Fortunato

Abbiamo dovuto sa-lutare l’amico Gior-gio, una persona co-nosciuta tanti anni facome bravissimo epuntuale tecnico del-la SIP e poi dellaTIM. Appena lo chia-mavo per intervenirenegli impianti telefo-nici del Comune diBastia arrivava e ri-

solveva, senza tante esitazioni, ma nonpoteva fare a meno di fare battute di spi-rito, criticando scherzosamente “i bastio-li”, ricevendo altrettante risposte sugli“angelani”, fino a stare insieme al “piat-to” di Sant’Antonio. Oltre ad essere ge-nerosamente sempre disponibile nei ser-vizi della Croce Rossa - prima - e dellaMisericordia - poi -, negli ultimi anni èstato un valido collaboratore di Terreno-stre, da lui giudicato “una grande rivista”-Ti ricorderemo caro Giorgio e tu “distri-buirai” il giornale anche lassù. (erre.cci)

ASSISI “GALLERIA LE LOGGE”Dal 24 marzo all’8 aprile 2017

(ore 10.30/12.00 e 16.30/19.00)

P e r c h ésvilup-pare un

tema legato aEsopo e Fedro?Le favole entra-no a buon moti-vo nel panora-ma scolasticodel loro tempoperché suggeri-scono, con argu-zia, considera-zioni moralisti-che e di caratte-re pedagogico.Le incisioni cal-cografiche se-gnano un per-corso fra formae contenuto etrasmettono unsenso di interio-re emozione. Il trasformarsi in imma-gini delle favole di Esopo e di Fedrocon l’accostamento di una parte scrit-ta è molto coerente perché incisione ecalligrafia hanno tanto in comune.La mostra viene proposta nella pre-stigiosa sede della “Galleria le Log-ge”, arricchita da alcune tavole cal-cografiche e dai relativi testi calligra-fici. L’accostamento con materiale let-terario, didattico ed educativo, atti-nente allo stesso tema, scelto all’in-terno della collezione del Museo del-la Scuola di Castelnuovo di Assisi, pa-zientemente messa insieme e accura-tamente custodita, può suscitare unconfronto stimolante tra tradizione econtemporaneità.Inaugurazione mostra venerdì 24

marzo 2017 - ore 16.00

SALUTO A GIORGIOPOLTICCHIA

Collaboratore di Terrenostre

Se dovessi sintetizzare in unafrase questi quattro anni dipontificato di papa France-

sco direi queste semplici parole.Le omelie mattutine, le conversa-zioni del mercoledì, le interviste,il suo magistero hanno un linguag-gio "popolare". Mi sovviene unaccostamento, forse un po' azzardato, ma sicuramente significativo: anche gli Scritti, leammonizioni e i testi autografi di San Francesco, come pure lo stesso Cantico delle Creatu-re propongono parole semplici animate dall'autorevolezza di una vita, dove, prima ancoradelle parole, arriva la testimonianza. Si tratta di parole "sine-plica" sena pieghe, leggibili,che arrivano al cuore e che non hanno bisogno di commenti o spiegazioni.Accanto alle parole semplici, i gesti defla-granti. Come quello che della preghiera chefermò l'attacco alla Siria, una pagina indi-menticabile di questo pontificato. Gesti cheinondano di pace, come quello della con-vocazione a sorpresa del presidente colom-biano Juan Manuel Santos e dell'ex presi-dente Álvaro Uribe Vélez. Gesti che nonsolo scuotono la politica ma che scuotonola chiesa dalle fondamenta dando voce alleperiferie che vengono riportate al centrodell'attenzione: i carcerati, i malati, gli ul-timi tornano ad essere protagonisti. Gestiche richiamano le parole di Gesù: Venite ame, voi tutti, che siete affaticati e oppressi,e io vi ristorerò. Ma richiamano ancoraquella bussola evangelica (Mt 25,31-46)che non arrugginisce: "ho avuto fame e miavete dato da mangiare, ho avuto sete e miavete dato da bere; ero forestiero e mi ave-te ospitato, nudo e mi avete vestito, malatoe mi avete visitato, carcerato e siete venutia trovarmi".Una cosa è certa papa Bergoglio ha avvia-to un processo che va valutato non tantoper i frutti che già si raccolgono ma per lasemina che ogni giorno mette in atto. Lasua efficacia e irreversibilità non è legataall'ideologia ma al Vangelo. Non si trattadi una contrapposizione - ridotta banalmen-te da non pochi osservatori - tra progressi-sti e conservatori, ma del compiere la vo-lontà di Dio nella storia di oggi.

(Padre Enzo Fortunato)

“Se dovessi sintetizzare in una frase questi quattro annidi pontificato di papa Francesco direi queste semplici parole”

Giorgio con lemedaglie da Priore

numero 3 - APRILE 2017

Quarantatré piatti d’artista all’HosteriaNOVA di Assisi

PIATTO RICCO… MI CI FICCOFinissage il 19 aprile; la mostra, prorogata, chiuderà il 1° maggio

di GIORGIO CROCEfoto di MELISSA MASSARA

Quando l’arte culina-ria incontra l’arte fi-gurativa lo spazio, in cui ciò avviene,

si trasforma in qualcosa di magico. Questo fenomeno all’HosteriaNOVA di Assisi si ripete, abbastanza di sovente, da sei anni a questa parte. Questa volta, a causa-re questa magia, è la mostra intitolata Piatto ricco… mi

, ovvero 43 artisti/e che hanno espresso la propria creatività su dei piatti biscotto di Deruta. Le opere presenti sono firmate da scultori dai lunghi curricula, da giovani e agguerriti street artist, da premiati fotografi, fantasiosi vignettisti/fumettisti, valen-ti ceramisti/e e capaci pittori e pittrici. Si è creata così una

sinfonia estetica formata dalle diversificate “note” scaturite da eterogenee provenienze artistiche. Al vernissage, di sa-bato 11 marzo, ha partecipato un folto pubblico che ha sod-disfatto lo spirito, ammirando i 43 piatti d’autore, ed il palato degustando le “fantasie” culi-narie dello chef Claudio. Per l’intero periodo della mo-stra, a tutti i visitatori, che a questo punto diventano giu-ria popolare, viene conse-gnata una scheda sulla quale possono esprimere due pre-ferenze, riguardanti le opere in mostra. Il finissage rimar-rà fissato per il 19 aprile, no-nostante sia stata prorogata la mostra che chiuderà il 1° maggio. In occasione dell’e-vento è stato stampato un ca-

talogo/poster con i 43 piatti d’artista. Quando ho la cura-tela di una mostra, come in questo caso, preferisco non dilungarmi nella descrizione

della stessa, bensì lasciare ampio spazio alle immagini, certamente più significative delle mie parole. Non po-tendo, purtroppo, pubblica-re tutte le opere esposte in mostra, la scelta è caduta su quelle meglio riproducibili, vista anche la dimensione ri-dotta delle immagini, e non certo dovuta ad un giudizio di merito.

EVENTI NELCOMPRENSORIO

PIATTO RICCO43 artisti all’Hoste-riaNOVA di Assisi sino al 1° maggio

ANTONIAZZO ROMANO E MONTEFALCOComplesso museale S. Francesco, Montefalcosino il 7 maggio

CORTESIA PER GLI OSPITIPalazzo Colli-cola, Spoletosino al 12 maggio

VINCENZA PONETIpersonale di graficaGalleria Diego Donati, Perugiadal 29 aprile al 13 maggio

…CO’ LA CROSTA E LA MOLLICAPersonale di Claudio CarliRistorante Monna Lisa, Castiglione del LagoSino al 14 maggio

FEDERICO SENECA (1891-1976)segno e forma nella pubblicitàGalleria Nazio-nale Umbra-Pe-rugia sino al 4 giugno

ARTE

Page 13: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

numero 2 - MARZO 2017

di PAOLA GUALFETTI

Il 3 marzo scorso l'As- semblea della Com-pagnia Balestrieri Assisi ha rinnovato, neltradizionale spirito di

continuità, il suo ConsiglioDirettivo che, per statuto, sirinnova ogni quattro anni.Sono risultati eletti, in or-dine di votazione:

Direttivo:Claudio Menichelli, GiulioBenincampi, Fabio Martel-lini, Marino Fabretti, An-drea Del Lugo, Andrea Mo-rettoni, Sergio Mariucci,Guido SensiSuccessivamente il nuovoDirettivo ha proceduto al-l'elezione del Presidente edei responsabili dei vari or-dini della Compagnia.Tutti gli incarichi sono sta-ti assegnati all'unanimitàdei consensi, da cui ne de-riva la continuità e l'alter-nanza: il presidente Benin-campi è passato alla caricadi vicepresidente, cedendoil testimone al precedentevice Claudio Menichelli.Pertanto risultano eletti:Presidente:Claudio MenichelliVicepresidenti:Giulio Benincampi e Gui-

LA COMPAGNIA BALESTRIERI DI ASSISIha rinnovato gli organi statutari

Eletto il nuovo ConsiglioDirettivo AVIS per il

quadriennio 2017-2020ROBERTO GUBBIOTTI

presidente

Consiglieri:Baldelli Enio, BartoliniGiorgio, Berti Matteo, Cap-pucci Paolo, Della Bina Fe-derico, Falcinelli Anna Rita,Gaudenzi Patrizia, PaggiMassimo, Pettirossi Simo-ne, Toppetti AdelioPresidente:Gubbiotti RobertoTesoriere:Discepoli MirellaVicepresidente:Damiani Piero, CeccarelliGiadaSegretario:Vignoli FrancescaRevisore dei conti:Marzolesi Massimiliano,Antonini Gianluca, Frasca-relli Pietro

L’Avis di Assisi in vista del-la buona stagione rivolge unappello a tutti i cittadini adonare.È possibile farlo al Centroraccolta dell’Ospedale diAssisi, tutti i giovedì e ve-nerdì, dalle ore 7 alle ore 9(e anche l’ultimo sabato diogni mese).

AVIS Assisi

do SensiMaestro d'Armi:Fabio MartelliniMassaro:Andrea Del LungoSegretario:Andrea MorettoniTenutario dei beni:Marino FabrettiResponsabile del Campodi Tiro:Sergio Mariucci

"Nel ringraziare per larinnovata fiducia accor-datami tutti coloro cheaderiscono alla nostrastorica Compagnia - di-chiara il presidente Me-nichelli- mi preme preci-sare che per ogni bale-striere, qualunque sia ilcompito affidatogli, rin-novare gli organi statuta-ri è solo un obbligo di leg-ge, perchè il nostro spiri-to, pur nella disciplinache ci regola, è stato e ri-marrà sempre quello delsolo servizio. È questoche ci anima, perchè so-lamente così la nostraamicizia e l'orgoglio diappartenenza ci farannorestare una grande fami-glia. Oggi, più che mai, inquesto difficile momento

Claudio Menichelli presidente

la Compagnia Balestrieri di Assisi inoccasione del Palio di san Rufino 2016

per il turismo in Assisi,siamo consapevoli del bi-sogno di una cultura viva,

capace di emozionare egenerare quelle atmosferecreative che, attraverso ladisciplina dell'antica artedella balestra e delle ma-nifestazioni legate ad au-tentiche tradizioni assisa-ne, da noi interpretate conpassione e rispetto, tengo-no alti i colori della sera-fica Città".

Il nuovo presidente Claudio Menichelli.Al tavolo con il sindaco Stefania Proietti

il vicepresidente Giulio Benincampi

numero 2 - MARZO 2017

Quattro anni di Bergoglio,parole semplici e gesti forti

Padre Enzo Fortunato

Abbiamo dovuto sa-lutare l’amico Gior-gio, una persona co-nosciuta tanti anni facome bravissimo epuntuale tecnico del-la SIP e poi dellaTIM. Appena lo chia-mavo per intervenirenegli impianti telefo-nici del Comune diBastia arrivava e ri-

solveva, senza tante esitazioni, ma nonpoteva fare a meno di fare battute di spi-rito, criticando scherzosamente “i bastio-li”, ricevendo altrettante risposte sugli“angelani”, fino a stare insieme al “piat-to” di Sant’Antonio. Oltre ad essere ge-nerosamente sempre disponibile nei ser-vizi della Croce Rossa - prima - e dellaMisericordia - poi -, negli ultimi anni èstato un valido collaboratore di Terreno-stre, da lui giudicato “una grande rivista”-Ti ricorderemo caro Giorgio e tu “distri-buirai” il giornale anche lassù. (erre.cci)

ASSISI “GALLERIA LE LOGGE”Dal 24 marzo all’8 aprile 2017

(ore 10.30/12.00 e 16.30/19.00)

P e r c h ésvilup-pare un

tema legato aEsopo e Fedro?Le favole entra-no a buon moti-vo nel panora-ma scolasticodel loro tempoperché suggeri-scono, con argu-zia, considera-zioni moralisti-che e di caratte-re pedagogico.Le incisioni cal-cografiche se-gnano un per-corso fra formae contenuto etrasmettono unsenso di interio-re emozione. Il trasformarsi in imma-gini delle favole di Esopo e di Fedrocon l’accostamento di una parte scrit-ta è molto coerente perché incisione ecalligrafia hanno tanto in comune.La mostra viene proposta nella pre-stigiosa sede della “Galleria le Log-ge”, arricchita da alcune tavole cal-cografiche e dai relativi testi calligra-fici. L’accostamento con materiale let-terario, didattico ed educativo, atti-nente allo stesso tema, scelto all’in-terno della collezione del Museo del-la Scuola di Castelnuovo di Assisi, pa-zientemente messa insieme e accura-tamente custodita, può suscitare unconfronto stimolante tra tradizione econtemporaneità.Inaugurazione mostra venerdì 24

marzo 2017 - ore 16.00

SALUTO A GIORGIOPOLTICCHIA

Collaboratore di Terrenostre

Se dovessi sintetizzare in unafrase questi quattro anni dipontificato di papa France-

sco direi queste semplici parole.Le omelie mattutine, le conversa-zioni del mercoledì, le interviste,il suo magistero hanno un linguag-gio "popolare". Mi sovviene unaccostamento, forse un po' azzardato, ma sicuramente significativo: anche gli Scritti, leammonizioni e i testi autografi di San Francesco, come pure lo stesso Cantico delle Creatu-re propongono parole semplici animate dall'autorevolezza di una vita, dove, prima ancoradelle parole, arriva la testimonianza. Si tratta di parole "sine-plica" sena pieghe, leggibili,che arrivano al cuore e che non hanno bisogno di commenti o spiegazioni.Accanto alle parole semplici, i gesti defla-granti. Come quello che della preghiera chefermò l'attacco alla Siria, una pagina indi-menticabile di questo pontificato. Gesti cheinondano di pace, come quello della con-vocazione a sorpresa del presidente colom-biano Juan Manuel Santos e dell'ex presi-dente Álvaro Uribe Vélez. Gesti che nonsolo scuotono la politica ma che scuotonola chiesa dalle fondamenta dando voce alleperiferie che vengono riportate al centrodell'attenzione: i carcerati, i malati, gli ul-timi tornano ad essere protagonisti. Gestiche richiamano le parole di Gesù: Venite ame, voi tutti, che siete affaticati e oppressi,e io vi ristorerò. Ma richiamano ancoraquella bussola evangelica (Mt 25,31-46)che non arrugginisce: "ho avuto fame e miavete dato da mangiare, ho avuto sete e miavete dato da bere; ero forestiero e mi ave-te ospitato, nudo e mi avete vestito, malatoe mi avete visitato, carcerato e siete venutia trovarmi".Una cosa è certa papa Bergoglio ha avvia-to un processo che va valutato non tantoper i frutti che già si raccolgono ma per lasemina che ogni giorno mette in atto. Lasua efficacia e irreversibilità non è legataall'ideologia ma al Vangelo. Non si trattadi una contrapposizione - ridotta banalmen-te da non pochi osservatori - tra progressi-sti e conservatori, ma del compiere la vo-lontà di Dio nella storia di oggi.

(Padre Enzo Fortunato)

“Se dovessi sintetizzare in una frase questi quattro annidi pontificato di papa Francesco direi queste semplici parole”

Giorgio con lemedaglie da Priore

numero 3 - APRILE 2017

Quarantatré piatti d’artista all’HosteriaNOVA di Assisi

PIATTO RICCO… MI CI FICCOFinissage il 19 aprile; la mostra, prorogata, chiuderà il 1° maggio

di GIORGIO CROCEfoto di MELISSA MASSARA

Quando l’arte culina-ria incontra l’arte fi-gurativa lo spazio, in cui ciò avviene,

si trasforma in qualcosa di magico. Questo fenomeno all’HosteriaNOVA di Assisi si ripete, abbastanza di sovente, da sei anni a questa parte. Questa volta, a causa-re questa magia, è la mostra intitolata Piatto ricco… mi

, ovvero 43 artisti/e che hanno espresso la propria creatività su dei piatti biscotto di Deruta. Le opere presenti sono firmate da scultori dai lunghi curricula, da giovani e agguerriti street artist, da premiati fotografi, fantasiosi vignettisti/fumettisti, valen-ti ceramisti/e e capaci pittori e pittrici. Si è creata così una

sinfonia estetica formata dalle diversificate “note” scaturite da eterogenee provenienze artistiche. Al vernissage, di sa-bato 11 marzo, ha partecipato un folto pubblico che ha sod-disfatto lo spirito, ammirando i 43 piatti d’autore, ed il palato degustando le “fantasie” culi-narie dello chef Claudio. Per l’intero periodo della mo-stra, a tutti i visitatori, che a questo punto diventano giu-ria popolare, viene conse-gnata una scheda sulla quale possono esprimere due pre-ferenze, riguardanti le opere in mostra. Il finissage rimar-rà fissato per il 19 aprile, no-nostante sia stata prorogata la mostra che chiuderà il 1° maggio. In occasione dell’e-vento è stato stampato un ca-

talogo/poster con i 43 piatti d’artista. Quando ho la cura-tela di una mostra, come in questo caso, preferisco non dilungarmi nella descrizione

della stessa, bensì lasciare ampio spazio alle immagini, certamente più significative delle mie parole. Non po-tendo, purtroppo, pubblica-re tutte le opere esposte in mostra, la scelta è caduta su quelle meglio riproducibili, vista anche la dimensione ri-dotta delle immagini, e non certo dovuta ad un giudizio di merito.

EVENTI NELCOMPRENSORIO

PIATTO RICCO43 artisti all’Hoste-riaNOVA di Assisi sino al 1° maggio

ANTONIAZZO ROMANO E MONTEFALCOComplesso museale S. Francesco, Montefalcosino il 7 maggio

CORTESIA PER GLI OSPITIPalazzo Colli-cola, Spoletosino al 12 maggio

VINCENZA PONETIpersonale di graficaGalleria Diego Donati, Perugiadal 29 aprile al 13 maggio

…CO’ LA CROSTA E LA MOLLICAPersonale di Claudio CarliRistorante Monna Lisa, Castiglione del LagoSino al 14 maggio

FEDERICO SENECA (1891-1976)segno e forma nella pubblicitàGalleria Nazio-nale Umbra-Pe-rugia sino al 4 giugno

ARTE numero 2 - MARZO 2017

di PAOLA GUALFETTI

Il 3 marzo scorso l'As- semblea della Com-pagnia Balestrieri Assisi ha rinnovato, neltradizionale spirito di

continuità, il suo ConsiglioDirettivo che, per statuto, sirinnova ogni quattro anni.Sono risultati eletti, in or-dine di votazione:

Direttivo:Claudio Menichelli, GiulioBenincampi, Fabio Martel-lini, Marino Fabretti, An-drea Del Lugo, Andrea Mo-rettoni, Sergio Mariucci,Guido SensiSuccessivamente il nuovoDirettivo ha proceduto al-l'elezione del Presidente edei responsabili dei vari or-dini della Compagnia.Tutti gli incarichi sono sta-ti assegnati all'unanimitàdei consensi, da cui ne de-riva la continuità e l'alter-nanza: il presidente Benin-campi è passato alla caricadi vicepresidente, cedendoil testimone al precedentevice Claudio Menichelli.Pertanto risultano eletti:Presidente:Claudio MenichelliVicepresidenti:Giulio Benincampi e Gui-

LA COMPAGNIA BALESTRIERI DI ASSISIha rinnovato gli organi statutari

Eletto il nuovo ConsiglioDirettivo AVIS per il

quadriennio 2017-2020ROBERTO GUBBIOTTI

presidente

Consiglieri:Baldelli Enio, BartoliniGiorgio, Berti Matteo, Cap-pucci Paolo, Della Bina Fe-derico, Falcinelli Anna Rita,Gaudenzi Patrizia, PaggiMassimo, Pettirossi Simo-ne, Toppetti AdelioPresidente:Gubbiotti RobertoTesoriere:Discepoli MirellaVicepresidente:Damiani Piero, CeccarelliGiadaSegretario:Vignoli FrancescaRevisore dei conti:Marzolesi Massimiliano,Antonini Gianluca, Frasca-relli Pietro

L’Avis di Assisi in vista del-la buona stagione rivolge unappello a tutti i cittadini adonare.È possibile farlo al Centroraccolta dell’Ospedale diAssisi, tutti i giovedì e ve-nerdì, dalle ore 7 alle ore 9(e anche l’ultimo sabato diogni mese).

AVIS Assisi

do SensiMaestro d'Armi:Fabio MartelliniMassaro:Andrea Del LungoSegretario:Andrea MorettoniTenutario dei beni:Marino FabrettiResponsabile del Campodi Tiro:Sergio Mariucci

"Nel ringraziare per larinnovata fiducia accor-datami tutti coloro cheaderiscono alla nostrastorica Compagnia - di-chiara il presidente Me-nichelli- mi preme preci-sare che per ogni bale-striere, qualunque sia ilcompito affidatogli, rin-novare gli organi statuta-ri è solo un obbligo di leg-ge, perchè il nostro spiri-to, pur nella disciplinache ci regola, è stato e ri-marrà sempre quello delsolo servizio. È questoche ci anima, perchè so-lamente così la nostraamicizia e l'orgoglio diappartenenza ci farannorestare una grande fami-glia. Oggi, più che mai, inquesto difficile momento

Claudio Menichelli presidente

la Compagnia Balestrieri di Assisi inoccasione del Palio di san Rufino 2016

per il turismo in Assisi,siamo consapevoli del bi-sogno di una cultura viva,

capace di emozionare egenerare quelle atmosferecreative che, attraverso ladisciplina dell'antica artedella balestra e delle ma-nifestazioni legate ad au-tentiche tradizioni assisa-ne, da noi interpretate conpassione e rispetto, tengo-no alti i colori della sera-fica Città".

Il nuovo presidente Claudio Menichelli.Al tavolo con il sindaco Stefania Proietti

il vicepresidente Giulio Benincampi

numero 2 - MARZO 2017

Quattro anni di Bergoglio,parole semplici e gesti forti

Padre Enzo Fortunato

Abbiamo dovuto sa-lutare l’amico Gior-gio, una persona co-nosciuta tanti anni facome bravissimo epuntuale tecnico del-la SIP e poi dellaTIM. Appena lo chia-mavo per intervenirenegli impianti telefo-nici del Comune diBastia arrivava e ri-

solveva, senza tante esitazioni, ma nonpoteva fare a meno di fare battute di spi-rito, criticando scherzosamente “i bastio-li”, ricevendo altrettante risposte sugli“angelani”, fino a stare insieme al “piat-to” di Sant’Antonio. Oltre ad essere ge-nerosamente sempre disponibile nei ser-vizi della Croce Rossa - prima - e dellaMisericordia - poi -, negli ultimi anni èstato un valido collaboratore di Terreno-stre, da lui giudicato “una grande rivista”-Ti ricorderemo caro Giorgio e tu “distri-buirai” il giornale anche lassù. (erre.cci)

ASSISI “GALLERIA LE LOGGE”Dal 24 marzo all’8 aprile 2017

(ore 10.30/12.00 e 16.30/19.00)

P e r c h ésvilup-pare un

tema legato aEsopo e Fedro?Le favole entra-no a buon moti-vo nel panora-ma scolasticodel loro tempoperché suggeri-scono, con argu-zia, considera-zioni moralisti-che e di caratte-re pedagogico.Le incisioni cal-cografiche se-gnano un per-corso fra formae contenuto etrasmettono unsenso di interio-re emozione. Il trasformarsi in imma-gini delle favole di Esopo e di Fedrocon l’accostamento di una parte scrit-ta è molto coerente perché incisione ecalligrafia hanno tanto in comune.La mostra viene proposta nella pre-stigiosa sede della “Galleria le Log-ge”, arricchita da alcune tavole cal-cografiche e dai relativi testi calligra-fici. L’accostamento con materiale let-terario, didattico ed educativo, atti-nente allo stesso tema, scelto all’in-terno della collezione del Museo del-la Scuola di Castelnuovo di Assisi, pa-zientemente messa insieme e accura-tamente custodita, può suscitare unconfronto stimolante tra tradizione econtemporaneità.Inaugurazione mostra venerdì 24

marzo 2017 - ore 16.00

SALUTO A GIORGIOPOLTICCHIA

Collaboratore di Terrenostre

Se dovessi sintetizzare in unafrase questi quattro anni dipontificato di papa France-

sco direi queste semplici parole.Le omelie mattutine, le conversa-zioni del mercoledì, le interviste,il suo magistero hanno un linguag-gio "popolare". Mi sovviene unaccostamento, forse un po' azzardato, ma sicuramente significativo: anche gli Scritti, leammonizioni e i testi autografi di San Francesco, come pure lo stesso Cantico delle Creatu-re propongono parole semplici animate dall'autorevolezza di una vita, dove, prima ancoradelle parole, arriva la testimonianza. Si tratta di parole "sine-plica" sena pieghe, leggibili,che arrivano al cuore e che non hanno bisogno di commenti o spiegazioni.Accanto alle parole semplici, i gesti defla-granti. Come quello che della preghiera chefermò l'attacco alla Siria, una pagina indi-menticabile di questo pontificato. Gesti cheinondano di pace, come quello della con-vocazione a sorpresa del presidente colom-biano Juan Manuel Santos e dell'ex presi-dente Álvaro Uribe Vélez. Gesti che nonsolo scuotono la politica ma che scuotonola chiesa dalle fondamenta dando voce alleperiferie che vengono riportate al centrodell'attenzione: i carcerati, i malati, gli ul-timi tornano ad essere protagonisti. Gestiche richiamano le parole di Gesù: Venite ame, voi tutti, che siete affaticati e oppressi,e io vi ristorerò. Ma richiamano ancoraquella bussola evangelica (Mt 25,31-46)che non arrugginisce: "ho avuto fame e miavete dato da mangiare, ho avuto sete e miavete dato da bere; ero forestiero e mi ave-te ospitato, nudo e mi avete vestito, malatoe mi avete visitato, carcerato e siete venutia trovarmi".Una cosa è certa papa Bergoglio ha avvia-to un processo che va valutato non tantoper i frutti che già si raccolgono ma per lasemina che ogni giorno mette in atto. Lasua efficacia e irreversibilità non è legataall'ideologia ma al Vangelo. Non si trattadi una contrapposizione - ridotta banalmen-te da non pochi osservatori - tra progressi-sti e conservatori, ma del compiere la vo-lontà di Dio nella storia di oggi.

(Padre Enzo Fortunato)

“Se dovessi sintetizzare in una frase questi quattro annidi pontificato di papa Francesco direi queste semplici parole”

Giorgio con lemedaglie da Priore

numero 3 - APRILE 2017 ARTE

Carlo Alari Elia Alunni Pino Antonelli Giuliano Belloni Fabrizio Bertolini

Daniele Bianchi Stefano Borgia Germano Cilento Giorgio Croce Federico Della Bina

David Ferracci Benvenuto Gattolin Ilcoffee Elisa Leclè Maria Lucarello

Lucia Marchi Luigi Fosca Federica Mancinelli Maria Caldari Mauro Lepri

Stefano Migliosi Moreno Sdringola Mr. Coma Natalia Troni Liviano Orologio

Gianluigi Panzolini Ezio Procacci Aleksandra Przybytko Sana (Andrea Santi) Angela Seracchioli

Page 14: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

ATTUALITÀ numero 3 - APRILE 2017

di ANNA RITA RUSTICI

Abbiamo sentito l’esigen-za forte di andare adincontrare i nostri clien-ti che si sono trovatia vivere la sconvol-

gente esperienza del terremoto al-l’interno del cratere del sisma.Abbiamo voluto incontrarli, sen-tire dalla viva voce il racconto diquei momenti terribili e verificareinsieme a loro l’effetto che le scos-se telluriche hanno avuto non solonegli edifici ma nelle loro vite.Attraversando la strada che dal-l’uscita di Muccia, lungo la Su-perstrada per Civitanova Marche,va verso Visso la vista che si èpalesata ai nostri occhi è stata de-solante. Da entrambi i lati dellastrada provinciale stretta e tortuo-sa che si snoda tra il confine traUmbria e Marche ovunque sce-ne di crolli e silenzio: poche per-sone in quei cortili e lungo il per-corso, solo ogni tanto il passag-gio di qualche mezzo militare edi soccorso. Siamo arrivati nelComune di Visso di prima matti-na, con il freddo pungente checontraddistingue quei paesini dimontagna, ed abbiamo incontra-to il sig. Massimo Testa, titolareinsieme al figlio Luca di una pic-cola azienda di prodotti alimen-tari “Sapori dei Sibillini”.L’azienda agricola è ubicata inprossimità del fiume Nera, da cuiacquisisce quel grado di umiditàe temperatura ideale - così ci rac-contano - per la coltivazione dipiante officinali e di legumi. Han-no recuperato essenze tipiche delluogo di cui si occupano della

produzione, lavorazione e confe-zionamento, in sacchetti fatti amano ed in un’atmosfera protet-ta, in modo da poter garantire piùa lungo il sapore ed il profumoche le contraddistingue. Sonomolto orgogliosi della loro atti-vità e ne parlano con entusiasmo.Da pochi anni hanno rinnovato lasede dell’azienda costruendo unastruttura prefabbricata i cui ele-menti costruttivi sono stati forni-ti dalla Manini Prefabbricati.Il sig. Massimo ha voglia di rac-contare l’esperienza di quei gior-ni, ogni volta che la racconta glisembra di riviverla ancora, è unastoria che scivola a memoria: cidice che i primi giorni le stradeerano piene di giornalisti prove-nienti da tutto il mondo, che è sta-to intervistato persino da una Tvgiapponese ma che poi, di setti-mana in settimana, l’attenzione ècalata e la sera adesso in paese ri-mangono meno di 10 persone. Cidice che tutti si sono trasferiti sul-la costa e rimane solo chi ha un’at-tività che non può abbandonare.La mattina del 30 ottobre se la ri-corda bene, era a casa e durante lascossa non è riuscito, tanto si muo-veva l’edificio, ad imboccare laporta d’uscita. Pensava che glicrollasse tutto addosso. Ma poi laterra si è fermata ed è riuscito aduscire da quella casa che da quelmomento non è stata più sicura. Ècorso allora in fetta nell’aziendaper vedere cosa fosse successo lì.Subito ha notato che il muro dicinta in cemento armato era attra-versato verticalmente da una pro-

VOCI DAL SISMA

Le parti in contrasto tradi loro possono porrefine ad una controver-

sia in corso oppure posso-no prevenire una lite, in ma-niera extragiudiziale, trami-te il contratto di transazio-ne disciplinato dall’art.1965 del Codice Civile.Tale contratto ha come fun-zione essenziale il supera-mento della lite attraversoreciproche concessioni del-le parti. Da una parte infattiil creditore ottiene la certez-za del proprio diritto dall’al-tra il debitore può ottenerecondizioni di pagamentopiù favorevoli con unosconto o una dilazione oentrambi.Creditore e debitore stipu-lano, solitamente, il contrat-to di transazione per iscrit-to in duplice copia sotto-scritta da entrambi i soggettilegittimati a disporre dei di-ritti che formano oggettodella lite. La forma scrittainfatti è prevista dal CodiceCivile dall’art. 1967 ai finidella sua prova.Se infatti sorgono contesta-zioni sulla esistenza o menodella transazione l’unicaprova possibile della stessaè il contratto scritto. Atten-zione però perché se la tran-sazione ha ad oggetto beniimmobili la forma scritta èobbligatoria non solo per laprova del contratto ma an-che per la validità della stes-so come previsto dall’art.1350 del Codice Civile.In conseguenza del corret-to adempimento dell'obbli-gazione secondo il contenu-to dell’accordo, le parti ri-nunciano definitivamente ereciprocamente ad ogni ul-teriore e diverso diritto, pre-tesa ed azione nei confrontidell'altra per la posizionedisciplinata dal contratto.In caso di mancato adem-pimento nei modi e nei ter-mini del contratto di transa-zione la parte non inadem-piente è legittimata a proce-dere al recupero del creditovantato anche in via giudi-ziale.Se l'atto è redatto in formapubblica da notaio o da al-tro pubblico ufficiale lostesso ha poi efficacia di ti-tolo esecutivo: il che signi-fica che, in caso di inadem-pimento, il creditore potràprocedere immediatamentead esecuzione forzata.

Dott.ssa Giulia Stangoni

LA LEGGE IN PILLOLEA cura dello studio legaleAndrea Ponti & Chiara

Pettirossi

La risoluzione dellecontroversie tra

debitore e creditore:IL CONTRATTO

DI TRANSAZIONE

Intervista al sig. Massimo Testa, imprenditore di Visso (MC)

fonda crepa che lo aveva tagliatoin due “come fosse di burro”.Da quella crepa ne partiva una sulpavimento esterno che arrivavafino al capannone: entrando den-tro la struttura aveva però potutoverificare che era rimasta comple-tamente integra e si erano apertedelle crepe solo sulle pareti divi-sorie interne in cartongesso. Sol-levato dalla vista interna dellastruttura aveva fatto il giro del-l’edificio esternamente e solo al-lora si era reso conto che quellacrepa che aveva visto nel cortileantistante continuava dalla parteopposta sottoforma di un solconel terreno. Da lì aveva preso co-scienza che la sua azienda erasfortunatamente ubicata propriolungo il percorso di una faglia mache, fortunatamente, sembravanon aver subito nessun dannostrutturale. Controlli di tecniciesperti successivi glielo avevanoconfermato. La sua consolazione,continua a raccontare Massimo,è che questo gli ha permesso in-sieme al figlio di continuare a la-vorare, anche se non hanno una

casa in cui abitare perché tutterese inagibili. Mentre ascoltava-mo attenti il suo racconto ognitanto un boato sordo in sottofon-do: pensavamo fossero i macchi-nari dell’azienda ma Luca ci haspiegato che è la terra che dal 30ottobre non è mai stata silente:oggi le scosse si sono affievolitesia nell’intensità che nella fre-quenza ma quel rumore noto an-cora non li abbandona.C’è voglia di ripartire, il sig. Mas-simo e Luca, come i loro conter-ranei, sono gente forte, orgoglio-sa, abituata ad affrontare le diffi-coltà a testa alta. “Ricostruiremoquello che è stato lesionato, la-voreremo per far tornare tuttocome prima, per far tornare i gio-vani a progettare qui la loro vita,ce la metteremo tutta perché que-sti paesi non muoiano… la no-stra fortuna è che noi possiamocontinuare a lavorare sodo per-ché abbiamo un tetto robusto so-pra la testa, perché la nostraazienda, grazie alla solidità del-la struttura che la Manini ci hafornito, si è salvata”.

IL SIG. MASSIMO TESTAdurante l’intervista

Page 15: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

ATTUALITÀ numero 3 - APRILE 2017

di ANNA RITA RUSTICI

Abbiamo sentito l’esigen-za forte di andare adincontrare i nostri clien-ti che si sono trovatia vivere la sconvol-

gente esperienza del terremoto al-l’interno del cratere del sisma.Abbiamo voluto incontrarli, sen-tire dalla viva voce il racconto diquei momenti terribili e verificareinsieme a loro l’effetto che le scos-se telluriche hanno avuto non solonegli edifici ma nelle loro vite.Attraversando la strada che dal-l’uscita di Muccia, lungo la Su-perstrada per Civitanova Marche,va verso Visso la vista che si èpalesata ai nostri occhi è stata de-solante. Da entrambi i lati dellastrada provinciale stretta e tortuo-sa che si snoda tra il confine traUmbria e Marche ovunque sce-ne di crolli e silenzio: poche per-sone in quei cortili e lungo il per-corso, solo ogni tanto il passag-gio di qualche mezzo militare edi soccorso. Siamo arrivati nelComune di Visso di prima matti-na, con il freddo pungente checontraddistingue quei paesini dimontagna, ed abbiamo incontra-to il sig. Massimo Testa, titolareinsieme al figlio Luca di una pic-cola azienda di prodotti alimen-tari “Sapori dei Sibillini”.L’azienda agricola è ubicata inprossimità del fiume Nera, da cuiacquisisce quel grado di umiditàe temperatura ideale - così ci rac-contano - per la coltivazione dipiante officinali e di legumi. Han-no recuperato essenze tipiche delluogo di cui si occupano della

produzione, lavorazione e confe-zionamento, in sacchetti fatti amano ed in un’atmosfera protet-ta, in modo da poter garantire piùa lungo il sapore ed il profumoche le contraddistingue. Sonomolto orgogliosi della loro atti-vità e ne parlano con entusiasmo.Da pochi anni hanno rinnovato lasede dell’azienda costruendo unastruttura prefabbricata i cui ele-menti costruttivi sono stati forni-ti dalla Manini Prefabbricati.Il sig. Massimo ha voglia di rac-contare l’esperienza di quei gior-ni, ogni volta che la racconta glisembra di riviverla ancora, è unastoria che scivola a memoria: cidice che i primi giorni le stradeerano piene di giornalisti prove-nienti da tutto il mondo, che è sta-to intervistato persino da una Tvgiapponese ma che poi, di setti-mana in settimana, l’attenzione ècalata e la sera adesso in paese ri-mangono meno di 10 persone. Cidice che tutti si sono trasferiti sul-la costa e rimane solo chi ha un’at-tività che non può abbandonare.La mattina del 30 ottobre se la ri-corda bene, era a casa e durante lascossa non è riuscito, tanto si muo-veva l’edificio, ad imboccare laporta d’uscita. Pensava che glicrollasse tutto addosso. Ma poi laterra si è fermata ed è riuscito aduscire da quella casa che da quelmomento non è stata più sicura. Ècorso allora in fetta nell’aziendaper vedere cosa fosse successo lì.Subito ha notato che il muro dicinta in cemento armato era attra-versato verticalmente da una pro-

VOCI DAL SISMA

Le parti in contrasto tradi loro possono porrefine ad una controver-

sia in corso oppure posso-no prevenire una lite, in ma-niera extragiudiziale, trami-te il contratto di transazio-ne disciplinato dall’art.1965 del Codice Civile.Tale contratto ha come fun-zione essenziale il supera-mento della lite attraversoreciproche concessioni del-le parti. Da una parte infattiil creditore ottiene la certez-za del proprio diritto dall’al-tra il debitore può ottenerecondizioni di pagamentopiù favorevoli con unosconto o una dilazione oentrambi.Creditore e debitore stipu-lano, solitamente, il contrat-to di transazione per iscrit-to in duplice copia sotto-scritta da entrambi i soggettilegittimati a disporre dei di-ritti che formano oggettodella lite. La forma scrittainfatti è prevista dal CodiceCivile dall’art. 1967 ai finidella sua prova.Se infatti sorgono contesta-zioni sulla esistenza o menodella transazione l’unicaprova possibile della stessaè il contratto scritto. Atten-zione però perché se la tran-sazione ha ad oggetto beniimmobili la forma scritta èobbligatoria non solo per laprova del contratto ma an-che per la validità della stes-so come previsto dall’art.1350 del Codice Civile.In conseguenza del corret-to adempimento dell'obbli-gazione secondo il contenu-to dell’accordo, le parti ri-nunciano definitivamente ereciprocamente ad ogni ul-teriore e diverso diritto, pre-tesa ed azione nei confrontidell'altra per la posizionedisciplinata dal contratto.In caso di mancato adem-pimento nei modi e nei ter-mini del contratto di transa-zione la parte non inadem-piente è legittimata a proce-dere al recupero del creditovantato anche in via giudi-ziale.Se l'atto è redatto in formapubblica da notaio o da al-tro pubblico ufficiale lostesso ha poi efficacia di ti-tolo esecutivo: il che signi-fica che, in caso di inadem-pimento, il creditore potràprocedere immediatamentead esecuzione forzata.

Dott.ssa Giulia Stangoni

LA LEGGE IN PILLOLEA cura dello studio legaleAndrea Ponti & Chiara

Pettirossi

La risoluzione dellecontroversie tra

debitore e creditore:IL CONTRATTO

DI TRANSAZIONE

Intervista al sig. Massimo Testa, imprenditore di Visso (MC)

fonda crepa che lo aveva tagliatoin due “come fosse di burro”.Da quella crepa ne partiva una sulpavimento esterno che arrivavafino al capannone: entrando den-tro la struttura aveva però potutoverificare che era rimasta comple-tamente integra e si erano apertedelle crepe solo sulle pareti divi-sorie interne in cartongesso. Sol-levato dalla vista interna dellastruttura aveva fatto il giro del-l’edificio esternamente e solo al-lora si era reso conto che quellacrepa che aveva visto nel cortileantistante continuava dalla parteopposta sottoforma di un solconel terreno. Da lì aveva preso co-scienza che la sua azienda erasfortunatamente ubicata propriolungo il percorso di una faglia mache, fortunatamente, sembravanon aver subito nessun dannostrutturale. Controlli di tecniciesperti successivi glielo avevanoconfermato. La sua consolazione,continua a raccontare Massimo,è che questo gli ha permesso in-sieme al figlio di continuare a la-vorare, anche se non hanno una

casa in cui abitare perché tutterese inagibili. Mentre ascoltava-mo attenti il suo racconto ognitanto un boato sordo in sottofon-do: pensavamo fossero i macchi-nari dell’azienda ma Luca ci haspiegato che è la terra che dal 30ottobre non è mai stata silente:oggi le scosse si sono affievolitesia nell’intensità che nella fre-quenza ma quel rumore noto an-cora non li abbandona.C’è voglia di ripartire, il sig. Mas-simo e Luca, come i loro conter-ranei, sono gente forte, orgoglio-sa, abituata ad affrontare le diffi-coltà a testa alta. “Ricostruiremoquello che è stato lesionato, la-voreremo per far tornare tuttocome prima, per far tornare i gio-vani a progettare qui la loro vita,ce la metteremo tutta perché que-sti paesi non muoiano… la no-stra fortuna è che noi possiamocontinuare a lavorare sodo per-ché abbiamo un tetto robusto so-pra la testa, perché la nostraazienda, grazie alla solidità del-la struttura che la Manini ci hafornito, si è salvata”.

IL SIG. MASSIMO TESTAdurante l’intervista

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ASSISI numero 3 - APRILE 2017

TORNA ASSISI ANTIQUARIATOIl mercato dell’antico in ripresa

Sono quarantacinque le candeline di“Assisi Antiquariato”, l’appuntamen-to clou di primavera, punto di rife-rimento tradizionale e imperdibile

per appassionati di arte antica, stu-diosi, collezionisti, operatori del settore e sem-plici curiosi.La prestigiosa mostra mercato nazionale sisvolgerà dal 22 aprile al 1° maggio al CentroUmbriafiere di Bastia, per l’occasione trasfor-mato in una raffinata galleria d’arte graziel’ausilio di maestranze esperte nel campo de-gli allestimenti.Anche quest’anno la rassegna organizzatacome sempre dal Centro Internazionale Ma-nifestazioni d’Arte (Cima) - nata all’internodel Sacro Convento di Assisi nel 1973 e poiper motivi di spazio e di sicurezza trasferita aBastia Umbra - metterà uno vicino all’altro imigliori 80 antiquari italiani, da nord a sudche proporranno autentiche rarità, pezzi divario genere, antichità nazionali e internazio-nali.“Assisi Antiquariato” viene visitata ogni annoda circa dodicimila persone provenienti da tut-ta Italia, conquistandosi nel tempo uno spa-zio di rilievo sia nel panorama nazionale cheeuropeo, grazie soprattutto alla selezione de-gli espositori che avviene nei mesi precedentil’evento. Un lavoro serio e particolareggiatoche ha sempre dato i suoi frutti.

Per informazioni:Segreteria Mostra: Tel. 075.800.13.11

Ufficio Stampa: Tel. 339.560.74.73

In mostra mobili, dipinti, sculture, gioielli, bronzi, orologi e maioliche.In tanti a caccia dell’oggetto sognato per una vita

22 aprile - 1 maggio 2017 Umbriafiere (Bastia Umbra)

Una rara foto della prima edizione di AssisiAntiquariato quando si svolgeva ad Assisi

(Foto di Angelo Lunghi)

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ASSISI numero 3 - APRILE 2017

TORNA ASSISI ANTIQUARIATOIl mercato dell’antico in ripresa

Sono quarantacinque le candeline di“Assisi Antiquariato”, l’appuntamen-to clou di primavera, punto di rife-rimento tradizionale e imperdibile

per appassionati di arte antica, stu-diosi, collezionisti, operatori del settore e sem-plici curiosi.La prestigiosa mostra mercato nazionale sisvolgerà dal 22 aprile al 1° maggio al CentroUmbriafiere di Bastia, per l’occasione trasfor-mato in una raffinata galleria d’arte graziel’ausilio di maestranze esperte nel campo de-gli allestimenti.Anche quest’anno la rassegna organizzatacome sempre dal Centro Internazionale Ma-nifestazioni d’Arte (Cima) - nata all’internodel Sacro Convento di Assisi nel 1973 e poiper motivi di spazio e di sicurezza trasferita aBastia Umbra - metterà uno vicino all’altro imigliori 80 antiquari italiani, da nord a sudche proporranno autentiche rarità, pezzi divario genere, antichità nazionali e internazio-nali.“Assisi Antiquariato” viene visitata ogni annoda circa dodicimila persone provenienti da tut-ta Italia, conquistandosi nel tempo uno spa-zio di rilievo sia nel panorama nazionale cheeuropeo, grazie soprattutto alla selezione de-gli espositori che avviene nei mesi precedentil’evento. Un lavoro serio e particolareggiatoche ha sempre dato i suoi frutti.

Per informazioni:Segreteria Mostra: Tel. 075.800.13.11

Ufficio Stampa: Tel. 339.560.74.73

In mostra mobili, dipinti, sculture, gioielli, bronzi, orologi e maioliche.In tanti a caccia dell’oggetto sognato per una vita

22 aprile - 1 maggio 2017 Umbriafiere (Bastia Umbra)

Una rara foto della prima edizione di AssisiAntiquariato quando si svolgeva ad Assisi

(Foto di Angelo Lunghi)

ASSISInumero 3 - APRILE 2017

di ROSITA BRUFANI

CALENDIMAGGIO 2017Un’edizione ricca di eventi collaterali

L’edizione 2017 del Calendimaggio di Assisi si preannun- cia più ricca e con eventi collaterali

che inizieranno per le vie dellacittà già a partire dal 18 aprile.In più quest’anno, la manifesta-zione più attesa dell’anno dagliassisani diventa Open, cioè chesi estende anche nei punti dellacittà che tradizionalmente nonne sono investiti.Tra gli elementi di novità: unalotteria abbinata a MadonnaPrimavera, il coinvolgimentodelle scuole primarie del comu-ne di Assisi con giochi del Ri-nascimento, la sfida cortese acolpi di lazzi e canti per i vicolidella città, una mostra di costu-mi storici di Daniele Gelsi e la“fiera di Bernardone”.Iniziative collaterali e il pro-gramma ufficiale sono stati pre-sentati nei giorni scorsi dal pre-sidente dell’ente Calendimag-gio Lanfranco Pecetta e da Ste-fano Venarucci, coordinatoredelle manifestazioni collatera-li, insieme al sindaco della Cit-tà di Assisi Stefania Proietti eall’assessore al Turismo Euge-nio Guarducci.“Quello che ci aspettiamo da

Lotteria abbinata a Madonna Primavera, coinvolgimento delle scuole,artisti di strada e fiera di Bernardone, le principali novità

Dal 3 al 6 maggio l’appuntamento più atteso dell’anno

questo Calendimaggio è un’im-mersione nell’atmosfera medie-vale, una vera e priora macchi-na del tempo. - ha detto il sin-daco Proietti - Si tratta di unamanifestazione molto impor-tante per la nostra città ed è perquesto che va potenziata poi-chè ne costituisce l’anima”.“L’idea di aver accettato unpercorso di innovazione intor-no alla festa è un atto di corag-gio - ha dichiarato invece l’as-sessore Guarducci. - L’idea dicomunicare in maniera con-temporanea questo evento deveessere da stimolo”.L’edizione 2017 del Calendi-maggio è in programma dal 3al 6 maggio e si inizia come datradizione con la “Consegnadelle chiavi” della città, mer-coledì 3 maggio. La Parte deSopra benedirà i vessilli nellaCattedrale di San Rufino, men-tre la Parte dee Sotto nella Ba-silica superiore di San France-sco. Alle ore 15.45 il Corteodell’ente Calendimaggio parteda Santa Chiara per giungerealle ore 16.00 in piazza del Co-mune dove avverrà l’esecuzio-ne dell’“Inno del Coprifuoco”,a seguire il saluto del Presiden-te-Magistrato - Il Maestro di

Campo che assume i poteri so-vrani. Quindi faranno ingressodei cortei, avverrà la restituzio-ne del Palio e lettura dei bandidi sfida. Uscita dei cortei perCorso Mazzini e Piazza SantaChiara.Giovedì 4 maggio ci sarà l’ele-zione di Madonna Primavera.Venerdì 5 maggio Sfida tra iTamburini di Parte de Sopra eParte de Sotto. Ci sarà l’esibi-zione tra i 3 finalisti della “Con-tesa”. A seguire Spettacolo diSbandieratori: con gli Sbandie-ratori di Assisi e altri due Grup-pi, uno toscano e l’altro laziale.Sabato 6 maggio nel pomerig-gio “la sfida” in piazza del Co-mune e la sera avverrà l’asse-gnazione del Palio.Prima di giungere ai giorni cloudella kermesse, una serie dieventi ha animato la città diFrancesco.Si é iniziato martedì 18 apriledalle ore 9:30 in Piazza del Co-mune - Sede dell’Ente Calen-dimaggio con la correzione de-gli elaborati del Premio "CarloLampone", dedicato alle scuo-le. Fanno parte della giuriaClaudio Carli, Paolo Piselli eGino Bulla. La consegna delPremio è fissata per la mattina

di giovedì 20 aprile nella Saladella Conciliazione alle ore10.30.Venerdì 21 aprile alle ore19.30 in Piazza del Comune,Sala delle Volte, si terrà l’Aper-tura della Taverna del Calendi-maggio e “Magna Maggio”,evento creato in collaborazio-ne con i ristoratori di Assisi (duepiatti medievali da affiancare almenù tradizionale).Domenica 23 aprile alle 15.30Gara di selezione tra i Balestrie-ri delle Parti, in Piazza SantaChiara alle ore 15.30.La presentazione della giuria èin programma per martedì 25aprile in piazza del Comunepresso la sede dell’Ente.Domenica 30 aprile alle ore11.00 in piazza del Comune(Sala della Conciliazione) si ter-rà la premiazione AVIS, unagara di solidarietà tra i partaiolia chi ha donato più sangue. Alleore 18.00 nella Piazzetta Chie-sa Nuova avverrà la presenta-zione Madonne Primavera eOmaggio canoro dei “Cantoridi Assisi”. Alle ore 20.30 cenapropiziatoria nei Rioni delleParti.Lunedì 1 maggio dalle ore15.30 in Piazza Santa Chiara,

spettacolo della “CompagniaBalestrieri di Assisi” e alle ore18.00 si esibirà il “GruppoSbandieratori di Assisi”.Martedì 2 maggio alle ore21.00 nei Vicoli delle due Par-ti, scene aperte in costume.

• Per Calendimaggio Open sisegnala “L’Umbria rievoca” damartedì 25 aprile a sabato 6maggio, una mostra di costu-mi storici di Daniele Gelsi alle-stita al Palazzo del Monte Fru-mentario.Dal 2 al 6 maggio alla RoccaMaggiore di Assisi – Giardinodegli Incanti, le scuole prima-rie del comune di Assisi saran-no coinvolte in rievocazioni digiochi rinascimentali.Dal 3 al 5 maggio per i vicolidi Assisi si potrà assistere a “LaContesa”, una sfida a colpi dilazzi e canti.Nelle giornate di venerdì 5 esabato 6 maggio si terrà “LaFiera di Bernardone”in PiazzaSanta Chiara.

StemmaMagnifica Parte de Sotto

StemmaNobilissima Parte de Sopra

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Caro direttore, sia-

mo due dei tanti frequentatori e ap- passionati di quel patrimonio cultu-

rale e naturale di straordinariovalore che è Castelluccio diNorcia con i suoi Castelluccia-ni.Auguriamo quanto prima aquel territorio e alle sue genti,un rifiorire delle strutture, deiservizi e del turismo. Tramitela sua rivista “Terrenostre” chemiglior nome non poteva ave-re, vogliamo ricordare per nondimenticare con delle fotoscattate nel 2016, quel fenome-no naturale di grande bellezza“La Fiorita” (La Fioritura),Mentre ai Castellucciani a sco-po di augurio ricordia-mo due componimenti(ripresi dal libro: Ca-stelluccio di Norcia iltetto dell’Umbria diRomano Cordella ePaolo Lollini) che ap-partengono alle lorotradizioni e detti dialet-tali.

Andare a ginocchioniI Castellucciani vannoa Norcia a S. Scolasti-ca, per fà piove jò lalènta (far piovere sullalenticchia; in ginocchiopercorrono gli ultimimetri dall’entrata dellachiesa fino all’altare della San-ta, cantando):Santa, noi ricorremo co ‘nagran necessità,Sta grazia noi chiedemo, nonce l’hai da negà.Noi ti chiediamo grazia chepovera mi trovoSanta’ n ti manca modo dapoterci consolà.Le sue divine grazie ci ha datoil bon talenteChi vede, scorta (ascolta) e

di Giorgio Bastianini eFranco De Santis

sente lo pò considerà.

Tra i vari proverbi e detti cen’è uno che calza a pennello:Va jò la piazzetta e pìa li cun-sìji;Va su ccàseta e fa comme ttepare.(Và giù in piazza e prendi iconsigli; torna a casa e fà cometi pare.)Forza Castelluccio arriveder-ci a presto

ATTUALITÀ numero 3 - APRILE 2017

Riceviamo e pubblichiamo

SOLIDARIETÀ PERCASTELLUCCIO DI NORCIA

COME UN’ACQUASILENZIOSA...

Da tempo un numero considerevole di uomini e donne partecipanoad un’esperienza di fraternità e amicizia finalizzata al recupero eall’approfondimento dei valori fondamentali della vita e della fede.Un’esperienza semplice, carica di gioiosa amicizia, che consente aquanti vi prendono parte di passare da una visione opaca e oscuradella vita, trasmessa sistematicamente dai mezzi di comunicazio-ne, a una visione serena e luminosa: una vita a colori. In tanti, dopol’esperienza, hanno ripreso a camminare con coraggio e determi-nazione, nonostante le difficoltà inevitabili della vita. I Corsi diCristianità sono un’esperienza alla portata di tutti, i cui effetti sem-brerebbero non possibili se non fossero constatabili. Da 50 annivengono offerti alle nostre parrocchie che ne beneficiano comeun’acqua silenziosa che senza rumore rigenera e feconda. I Corsivengono proposti con la Diocesi di Assisi. Il prossimo incontro siterrà al seminario di Nocera Umbra: dal 11 al 14 maggio 2017 (cor-so uomini); dal 12 al 15 ottobre 2017 (corso donne)

Per informazioni:Movimento dei Corsi di Cristianità, Giancarlo Pettirossi,

3400757390, oppure alla segreteria della propria parrocchia.

Movimento dei Corsi di Cristianità

La fiorita - Impropriamente ribatezzata la fioritura è legata al fenomeno dellafioritura che compone sui piani variegate gemetrie di colori, è solitamente

festeggiata la terza domenica di giugno; tuttavia il fenomeno biologico ha unadurata protratta nel tempo in base alle condizioni meteorologiche.

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Caro direttore, sia-

mo due dei tanti frequentatori e ap- passionati di quel patrimonio cultu-

rale e naturale di straordinariovalore che è Castelluccio diNorcia con i suoi Castelluccia-ni.Auguriamo quanto prima aquel territorio e alle sue genti,un rifiorire delle strutture, deiservizi e del turismo. Tramitela sua rivista “Terrenostre” chemiglior nome non poteva ave-re, vogliamo ricordare per nondimenticare con delle fotoscattate nel 2016, quel fenome-no naturale di grande bellezza“La Fiorita” (La Fioritura),Mentre ai Castellucciani a sco-po di augurio ricordia-mo due componimenti(ripresi dal libro: Ca-stelluccio di Norcia iltetto dell’Umbria diRomano Cordella ePaolo Lollini) che ap-partengono alle lorotradizioni e detti dialet-tali.

Andare a ginocchioniI Castellucciani vannoa Norcia a S. Scolasti-ca, per fà piove jò lalènta (far piovere sullalenticchia; in ginocchiopercorrono gli ultimimetri dall’entrata dellachiesa fino all’altare della San-ta, cantando):Santa, noi ricorremo co ‘nagran necessità,Sta grazia noi chiedemo, nonce l’hai da negà.Noi ti chiediamo grazia chepovera mi trovoSanta’ n ti manca modo dapoterci consolà.Le sue divine grazie ci ha datoil bon talenteChi vede, scorta (ascolta) e

di Giorgio Bastianini eFranco De Santis

sente lo pò considerà.

Tra i vari proverbi e detti cen’è uno che calza a pennello:Va jò la piazzetta e pìa li cun-sìji;Va su ccàseta e fa comme ttepare.(Và giù in piazza e prendi iconsigli; torna a casa e fà cometi pare.)Forza Castelluccio arriveder-ci a presto

ATTUALITÀ numero 3 - APRILE 2017

Riceviamo e pubblichiamo

SOLIDARIETÀ PERCASTELLUCCIO DI NORCIA

COME UN’ACQUASILENZIOSA...

Da tempo un numero considerevole di uomini e donne partecipanoad un’esperienza di fraternità e amicizia finalizzata al recupero eall’approfondimento dei valori fondamentali della vita e della fede.Un’esperienza semplice, carica di gioiosa amicizia, che consente aquanti vi prendono parte di passare da una visione opaca e oscuradella vita, trasmessa sistematicamente dai mezzi di comunicazio-ne, a una visione serena e luminosa: una vita a colori. In tanti, dopol’esperienza, hanno ripreso a camminare con coraggio e determi-nazione, nonostante le difficoltà inevitabili della vita. I Corsi diCristianità sono un’esperienza alla portata di tutti, i cui effetti sem-brerebbero non possibili se non fossero constatabili. Da 50 annivengono offerti alle nostre parrocchie che ne beneficiano comeun’acqua silenziosa che senza rumore rigenera e feconda. I Corsivengono proposti con la Diocesi di Assisi. Il prossimo incontro siterrà al seminario di Nocera Umbra: dal 11 al 14 maggio 2017 (cor-so uomini); dal 12 al 15 ottobre 2017 (corso donne)

Per informazioni:Movimento dei Corsi di Cristianità, Giancarlo Pettirossi,

3400757390, oppure alla segreteria della propria parrocchia.

Movimento dei Corsi di Cristianità

La fiorita - Impropriamente ribatezzata la fioritura è legata al fenomeno dellafioritura che compone sui piani variegate gemetrie di colori, è solitamente

festeggiata la terza domenica di giugno; tuttavia il fenomeno biologico ha unadurata protratta nel tempo in base alle condizioni meteorologiche.

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ASSISI numero 3 - APRILE 2017

Confortante sconforto

P erché, Alex, que- sto nome? - Per- ché inizialmente fu lo sconforto a spin- germi verso quello

che oggi è diventato un impe-gno serio e costante, direi qua-si una missione. Operando al-lora come volontario nell’as-sistenza ai disabili, trovavosconfortante, oltre che umi-liante, zigzagare fra l’immon-dizia accatastata sui marcia-piedi o, in alternativa, dirotta-re in strada la carrozzella delmio assistito col rischio dicomprometterne l’incolumità.E adesso? - Nel tempo liberomi impegno nella pulizia dicampi, fossi, torrenti, fiumi, diquelle arterie naturali chel’ignoranza della gente e la ne-gligenza delle istituzioni han-no trasformato in fogne a cie-lo aperto.Qui, nel cuore della verdeUmbria? Stento a crederlo.- Ci crederesti se vedessi quel-lo che è capitato di vedere ame giorni fa, un sentiero lun-go il Chiascio dove l’erba ècresciuta sopra tappeti di lat-tine e bottiglie di plastica.I Comuni come reagisconoalle tue segnalazioni? - Conpacche sulle spalle e strette dimano. Un recente incontro trame e il vicesindaco di Perugia,per farti un esempio, si è con-

cluso con la con-statazione diquanti ostacoliburocratici si frap-pongano fra ilproblema dell’in-quinamento e lasua soluzione a li-vello istituzionale.Per esempio? -Ci sono aree, io lechiamo “le terredi nessuno”, dovenon si riesce a in-dividuare l’orga-no competente ai n t e r v e n i r e .ANAS? Provin-cia? Comune? In-tanto quelle terrediventano un ri-cettacolo per i piùdisparati articoli del degradoconsumistico: dalla lavatriceal televisore, dall’armadio aquattro ante al letto a due piaz-ze, dal lavandino alla vasca dabagno, dal vestito fuori modaalla scarpa sfondata.Per cui? - Io e i miei collabo-ratori ci infiliamo le tute, lemascherine e di nostra inizia-tiva bonifichiamo. Anche ap-pesi a una corda se c’è da ca-larsi in una forra.Programmi immediati? -Sensibilizzare la gente dellefrazioni attraverso le Pro Loco.In una piccola comunità è più

Trent’anni, petrignanese, operatore socio-sanitario presso l’ASAD (Cooperativa Sociale per l’Assistenza aiDisabili), Alex Trabalza è noto nel comprensorio assisano per aver fondato nel 2014 un’associazione

eco-volontaristica dal nome tutt’altro che incoraggiante: “Movimento dello Sconforto Generale”

di CLAUDIO FERRATA

facile dissuadere la gente dal-l’abbandono dei rifiuti.Come? - Sollecitando l’auto-gestione e giocando sul fattoche nessuno sporca sapendoche il giorno dopo sarà lui stes-so o un suo familiare a pulire.Inoltre una raccolta differen-ziata di lattine e metalli – rac-colta attualmente confluita nel“misto” – potrebbe costituireuna fonte di reddito per la fra-zione e, nello stesso tempo,alleggerire la quota pagata apeso dal Comune.Per il futuro? - Ho intenzio-ne di ripulire il sentiero fran-

cescano che da Pianello, attra-verso i boschi, raggiunge Gub-bio. Me lo chiedono in tanti,soprattutto forestieri, increduliche un sentiero così suggesti-vo e ricco di spiritualità, nonsia percorribile. Ripristinarlosignifica anche offrire unospazio in più al mercato turi-stico.Sei ancora sconfortato? - Losarei se ultimamente non fos-se cresciuto il numero dellepersone disposte a darmi unamano. E se nelle scuole nonvedessi i bambini entusiasmar-si ai miei progetti.

È in libreria “Storiadi due gatti” (Euro-pa Edizioni, 2016),l’ultimo romanzo di

Claudio Ferrata.L’autore mescolafavola e realtà inun racconto che,attraverso i suoi

picareschi interpre-ti, sancisce il

trionfo dell’intelli-genza e della soli-

darietà sull’egoismoe sulla forza bruta.

LIBRI

Alex Trabalza si cala in una Forra

Page 21: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

ASSISI numero 3 - APRILE 2017

Confortante sconforto

P erché, Alex, que- sto nome? - Per- ché inizialmente fu lo sconforto a spin- germi verso quello

che oggi è diventato un impe-gno serio e costante, direi qua-si una missione. Operando al-lora come volontario nell’as-sistenza ai disabili, trovavosconfortante, oltre che umi-liante, zigzagare fra l’immon-dizia accatastata sui marcia-piedi o, in alternativa, dirotta-re in strada la carrozzella delmio assistito col rischio dicomprometterne l’incolumità.E adesso? - Nel tempo liberomi impegno nella pulizia dicampi, fossi, torrenti, fiumi, diquelle arterie naturali chel’ignoranza della gente e la ne-gligenza delle istituzioni han-no trasformato in fogne a cie-lo aperto.Qui, nel cuore della verdeUmbria? Stento a crederlo.- Ci crederesti se vedessi quel-lo che è capitato di vedere ame giorni fa, un sentiero lun-go il Chiascio dove l’erba ècresciuta sopra tappeti di lat-tine e bottiglie di plastica.I Comuni come reagisconoalle tue segnalazioni? - Conpacche sulle spalle e strette dimano. Un recente incontro trame e il vicesindaco di Perugia,per farti un esempio, si è con-

cluso con la con-statazione diquanti ostacoliburocratici si frap-pongano fra ilproblema dell’in-quinamento e lasua soluzione a li-vello istituzionale.Per esempio? -Ci sono aree, io lechiamo “le terredi nessuno”, dovenon si riesce a in-dividuare l’orga-no competente ai n t e r v e n i r e .ANAS? Provin-cia? Comune? In-tanto quelle terrediventano un ri-cettacolo per i piùdisparati articoli del degradoconsumistico: dalla lavatriceal televisore, dall’armadio aquattro ante al letto a due piaz-ze, dal lavandino alla vasca dabagno, dal vestito fuori modaalla scarpa sfondata.Per cui? - Io e i miei collabo-ratori ci infiliamo le tute, lemascherine e di nostra inizia-tiva bonifichiamo. Anche ap-pesi a una corda se c’è da ca-larsi in una forra.Programmi immediati? -Sensibilizzare la gente dellefrazioni attraverso le Pro Loco.In una piccola comunità è più

Trent’anni, petrignanese, operatore socio-sanitario presso l’ASAD (Cooperativa Sociale per l’Assistenza aiDisabili), Alex Trabalza è noto nel comprensorio assisano per aver fondato nel 2014 un’associazione

eco-volontaristica dal nome tutt’altro che incoraggiante: “Movimento dello Sconforto Generale”

di CLAUDIO FERRATA

facile dissuadere la gente dal-l’abbandono dei rifiuti.Come? - Sollecitando l’auto-gestione e giocando sul fattoche nessuno sporca sapendoche il giorno dopo sarà lui stes-so o un suo familiare a pulire.Inoltre una raccolta differen-ziata di lattine e metalli – rac-colta attualmente confluita nel“misto” – potrebbe costituireuna fonte di reddito per la fra-zione e, nello stesso tempo,alleggerire la quota pagata apeso dal Comune.Per il futuro? - Ho intenzio-ne di ripulire il sentiero fran-

cescano che da Pianello, attra-verso i boschi, raggiunge Gub-bio. Me lo chiedono in tanti,soprattutto forestieri, increduliche un sentiero così suggesti-vo e ricco di spiritualità, nonsia percorribile. Ripristinarlosignifica anche offrire unospazio in più al mercato turi-stico.Sei ancora sconfortato? - Losarei se ultimamente non fos-se cresciuto il numero dellepersone disposte a darmi unamano. E se nelle scuole nonvedessi i bambini entusiasmar-si ai miei progetti.

È in libreria “Storiadi due gatti” (Euro-pa Edizioni, 2016),l’ultimo romanzo di

Claudio Ferrata.L’autore mescolafavola e realtà inun racconto che,attraverso i suoi

picareschi interpre-ti, sancisce il

trionfo dell’intelli-genza e della soli-

darietà sull’egoismoe sulla forza bruta.

LIBRI

Alex Trabalza si cala in una Forra

Page 22: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

Buon CompleannoUMBRA CUSCINETTI

Quello di Umbra è un cammino scandito da momenti importanti in cui senzadubbio le persone hanno fatto la differenza. Gli uomini e le donne dell’Azien-da, ovvero il vero valore aggiunto della Società, hanno saputo esportare la loroprofessionalità, il loro know-how, la loro affidabilità, anche al di fuori dellepiccole mura di Foligno facendosi apprezzare all’interno di grandi multinazio-nali. Un percorso che conta numerosi e continui successi, costruiti su valori

come la qualità,la competenza, laricerca, l’innova-zione, la solida-rietà, la valoriz-zazione delle ri-sorse umane ed ilforte legame conil territorio.“Gli ingredientivincenti che com-pongono questaricetta di succes-so sono gli stessiche continueran-no a guidarci infuturo” - commenta l’AD Antonio Baldaccini. Per continuare ad esser leader è importante unacontinua tensione al miglioramento e proprio per questo l’area Ricerca e Sviluppo dell’Aziendagioca un ruolo fondamentale creando le basi per lo sviluppo e la produzione di prodotti diqualità e stabilendo relazioni di fiducia con le università di tutto il momdo.“La Umbra ha vissuto nel corso del tempo un cambiamento culturale, trasformandosi daAzienda locale a Industria globale. I successi che hanno accompagnato questo processo nonsarebbero stati possibili senza un ingrediente fondamentale: la fiducia! Fiducia dei clienti,ma anche fiducia e supporto dei fornitori e di tutti i collaboratori Umbra. Ma le sfide nonfiniscono mai e tra tante quella più importante è sicuramente la necessità di una crescitacontinua nel tempo: in questo è fondamentale il contributo della persona, che resta il cuorepulsante della nostra attività lavorativa e il vero motore del processo di innovazione. Comegli ingredienti di una ricetta vincente devono sapersi integrare e coordinare alla perfezioneper dare vita al piatto perfetto, così il TEAM di Umbra deve continuare ad essere unito elavorare in vista di un unico obiettivo: la generazione di ricchezza per poi contribuire allacreazione di un mondo migliore”. Questo è il messaggio dell’AD Antonio Baldaccini perquesto compleanno.I festeggiamenti per i primi 45 anni di Umbra sono iniziati lo scorso 3 aprile in Azienda conun brindisi accompagnato dal taglio della torta, al quale hanno partecipato tutti i collaboratorie le rappresentanze aziendali. Le celebrazioni vivranno il loro culmine nel primo weekendi disettembre quando la città di Foligno farà da sfondo ad un torneo internazionale di calcio checoinvolgerà consociate, collaboratori e clienti del Gruppo Umbra Cuscinetti.

La ricetta dei 45 anni di Umbra

ECONOMIA/IMPRESE numero 3 - APRILE 2017

ACCORDO CONFCOOPERATIVEE BCC UMBRE

C on la sigla formale dell’accordo tra i presidenti di Confcooperative Umbria Andrea Fora e delle due Banche di credito cooperativo aventi sedelegale e operativa in Umbria Massimo Meschini (Bcc di Spello e Betto-

na) e Palmiro Giovagnola (Bcc Umbria), si dà formalmente il via al pacchettoNoiCoop corredato di prodotti di credito destinati alle imprese cooperative e ailoro soci. Un pacchetto che presenta un alto valore mutualistico in quanto mette asistema gli strumenti del mondo della cooperazione facenti capo a Confcooperati-ve: Cooperfidi Italia (il confidi nazionale del movimento cooperativo), Fondosvi-luppo (il Fondo di promozione nazionale di Confcooperative) e Assimoco (la com-pagnia di Assicurazione del movimento cooperativo). “I prodotti e i servizi cheabbiamo condiviso con le Bcc umbre – esordisce Andrea Fora - puntano a darerisposte a tutto tondo alle imprese cooperative regionali, ai loro soci e alle lorofamiglie mettendo a valore la comune conoscenza e la condivisione delle specifici-tà mutualistiche che distinguono le cooperative dalle altre forme di impresa e leBcc dagli altri istituti di credito. Queste distintività ci hanno portato a leggere leesigenze delle imprese cooperative in quanto autentiche comunità territoriali”.Quattordici sono al momento i prodotti che verranno veicolati dalle quaranta agen-zie delle due Bcc, undici per le imprese e tre per le persone fisiche. In quelli desti-nati alle imprese è prevista tutta la casistica prevalente di prodotti cui vanno incerca le cooperative: finanziamento, mutuo, anticipo delle fatture o dei pagamentidella Pubblica amministrazione, anticipo dei pagamenti comunitari e dei conferi-menti dei prodotti della campagna agricola, tredicesima e quattordicesima mensi-lità, prestito partecipativo. Particolare attenzione è stata dedicata anche allo startup di nuove imprese cooperative nel territorio regionale. Tra i prodotti destinatialle persone fisiche socie o dipendenti di cooperative e ai loro familiari, oltre a unconto corrente dedicato, sono previste particolari condizioni per i mutui primacasa, ristrutturazione e credito al consumo.“Quella siglata oggi - rilanciano i due presidenti delle Bcc firmatarie Giovagnolae Meschini- non vuole essere una semplice convenzione ma un modo nuovo econdiviso di fare rete e lavorare. Resta inteso che il pacchetto costituisce solo unpunto di partenza e di contatto tra le Bcc, imprese cooperative e loro soci, potendopoi andare a condividere, individualmente, prodotti in maniera sartoriale tagliatisulle specifiche esigenze che via via emergeranno”. “Questo lavoro spalla a spalla– prosegue il segretario regionale di Confcooperative Umbria Lorenzo Mariani –trova la propria sintesi in uno strumento operativo comune che è la cooperativa diutenti NoiCoop.Unitamente al segretario regionale di Confcooperative Mariani e al delegato delConsiglio di Presidenza di Confcooperative Umbria per l’area credito e finanzaValter Sembolini, hanno lavorato intensamente al progetto i direttori generali diBcc Umbria Marcello Morlandi e Bcc di Spello e Bettona Maurizio del Savio coni rispettivi referenti commerciali Silio Canosci, Luca Vernata, Romeo Negrini eValentina Scopolini.

In campo quattordici prodotti destinatialle imprese cooperative e ai loro soci

Innovare continuamente: il segreto di un’azienda di successo!Così Umbra Cuscinetti spegne le sue prime candeline e racconta

i cambiamenti dal 1972 ad oggi

Da sinistra: Giovagnola, Meschini,Fora, Sembolini, Canosci

Page 23: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

Buon CompleannoUMBRA CUSCINETTI

Quello di Umbra è un cammino scandito da momenti importanti in cui senzadubbio le persone hanno fatto la differenza. Gli uomini e le donne dell’Azien-da, ovvero il vero valore aggiunto della Società, hanno saputo esportare la loroprofessionalità, il loro know-how, la loro affidabilità, anche al di fuori dellepiccole mura di Foligno facendosi apprezzare all’interno di grandi multinazio-nali. Un percorso che conta numerosi e continui successi, costruiti su valori

come la qualità,la competenza, laricerca, l’innova-zione, la solida-rietà, la valoriz-zazione delle ri-sorse umane ed ilforte legame conil territorio.“Gli ingredientivincenti che com-pongono questaricetta di succes-so sono gli stessiche continueran-no a guidarci infuturo” - commenta l’AD Antonio Baldaccini. Per continuare ad esser leader è importante unacontinua tensione al miglioramento e proprio per questo l’area Ricerca e Sviluppo dell’Aziendagioca un ruolo fondamentale creando le basi per lo sviluppo e la produzione di prodotti diqualità e stabilendo relazioni di fiducia con le università di tutto il momdo.“La Umbra ha vissuto nel corso del tempo un cambiamento culturale, trasformandosi daAzienda locale a Industria globale. I successi che hanno accompagnato questo processo nonsarebbero stati possibili senza un ingrediente fondamentale: la fiducia! Fiducia dei clienti,ma anche fiducia e supporto dei fornitori e di tutti i collaboratori Umbra. Ma le sfide nonfiniscono mai e tra tante quella più importante è sicuramente la necessità di una crescitacontinua nel tempo: in questo è fondamentale il contributo della persona, che resta il cuorepulsante della nostra attività lavorativa e il vero motore del processo di innovazione. Comegli ingredienti di una ricetta vincente devono sapersi integrare e coordinare alla perfezioneper dare vita al piatto perfetto, così il TEAM di Umbra deve continuare ad essere unito elavorare in vista di un unico obiettivo: la generazione di ricchezza per poi contribuire allacreazione di un mondo migliore”. Questo è il messaggio dell’AD Antonio Baldaccini perquesto compleanno.I festeggiamenti per i primi 45 anni di Umbra sono iniziati lo scorso 3 aprile in Azienda conun brindisi accompagnato dal taglio della torta, al quale hanno partecipato tutti i collaboratorie le rappresentanze aziendali. Le celebrazioni vivranno il loro culmine nel primo weekendi disettembre quando la città di Foligno farà da sfondo ad un torneo internazionale di calcio checoinvolgerà consociate, collaboratori e clienti del Gruppo Umbra Cuscinetti.

La ricetta dei 45 anni di Umbra

ECONOMIA/IMPRESE numero 3 - APRILE 2017

ACCORDO CONFCOOPERATIVEE BCC UMBRE

C on la sigla formale dell’accordo tra i presidenti di Confcooperative Umbria Andrea Fora e delle due Banche di credito cooperativo aventi sedelegale e operativa in Umbria Massimo Meschini (Bcc di Spello e Betto-

na) e Palmiro Giovagnola (Bcc Umbria), si dà formalmente il via al pacchettoNoiCoop corredato di prodotti di credito destinati alle imprese cooperative e ailoro soci. Un pacchetto che presenta un alto valore mutualistico in quanto mette asistema gli strumenti del mondo della cooperazione facenti capo a Confcooperati-ve: Cooperfidi Italia (il confidi nazionale del movimento cooperativo), Fondosvi-luppo (il Fondo di promozione nazionale di Confcooperative) e Assimoco (la com-pagnia di Assicurazione del movimento cooperativo). “I prodotti e i servizi cheabbiamo condiviso con le Bcc umbre – esordisce Andrea Fora - puntano a darerisposte a tutto tondo alle imprese cooperative regionali, ai loro soci e alle lorofamiglie mettendo a valore la comune conoscenza e la condivisione delle specifici-tà mutualistiche che distinguono le cooperative dalle altre forme di impresa e leBcc dagli altri istituti di credito. Queste distintività ci hanno portato a leggere leesigenze delle imprese cooperative in quanto autentiche comunità territoriali”.Quattordici sono al momento i prodotti che verranno veicolati dalle quaranta agen-zie delle due Bcc, undici per le imprese e tre per le persone fisiche. In quelli desti-nati alle imprese è prevista tutta la casistica prevalente di prodotti cui vanno incerca le cooperative: finanziamento, mutuo, anticipo delle fatture o dei pagamentidella Pubblica amministrazione, anticipo dei pagamenti comunitari e dei conferi-menti dei prodotti della campagna agricola, tredicesima e quattordicesima mensi-lità, prestito partecipativo. Particolare attenzione è stata dedicata anche allo startup di nuove imprese cooperative nel territorio regionale. Tra i prodotti destinatialle persone fisiche socie o dipendenti di cooperative e ai loro familiari, oltre a unconto corrente dedicato, sono previste particolari condizioni per i mutui primacasa, ristrutturazione e credito al consumo.“Quella siglata oggi - rilanciano i due presidenti delle Bcc firmatarie Giovagnolae Meschini- non vuole essere una semplice convenzione ma un modo nuovo econdiviso di fare rete e lavorare. Resta inteso che il pacchetto costituisce solo unpunto di partenza e di contatto tra le Bcc, imprese cooperative e loro soci, potendopoi andare a condividere, individualmente, prodotti in maniera sartoriale tagliatisulle specifiche esigenze che via via emergeranno”. “Questo lavoro spalla a spalla– prosegue il segretario regionale di Confcooperative Umbria Lorenzo Mariani –trova la propria sintesi in uno strumento operativo comune che è la cooperativa diutenti NoiCoop.Unitamente al segretario regionale di Confcooperative Mariani e al delegato delConsiglio di Presidenza di Confcooperative Umbria per l’area credito e finanzaValter Sembolini, hanno lavorato intensamente al progetto i direttori generali diBcc Umbria Marcello Morlandi e Bcc di Spello e Bettona Maurizio del Savio coni rispettivi referenti commerciali Silio Canosci, Luca Vernata, Romeo Negrini eValentina Scopolini.

In campo quattordici prodotti destinatialle imprese cooperative e ai loro soci

Innovare continuamente: il segreto di un’azienda di successo!Così Umbra Cuscinetti spegne le sue prime candeline e racconta

i cambiamenti dal 1972 ad oggi

Da sinistra: Giovagnola, Meschini,Fora, Sembolini, Canosci

Page 24: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

di FRANCO PROIETTI

• L’On. Pino Rauti, Segretario Nazionale delMovimento Sociale - Fiamma Tricolore presen-ta la lista di Fiamma Tricolore capeggiata dalgiornalista Francesco Bucarelli, candidato aSindaco di Assisi.• Irene Pivetti viene ad Assisi per sostenere lalista del suo movimento “Italia Federale” ed ilproprio candidato sindaco Prof. Latino Latini.• Il trittico (affresco) di Puccio Capanna (Sec.XIV), raffigurante tre episodi della Passione diCristo, (la flagellazione, la Crocifissione e laDeposizione nel sepolcro), dopo il restauro adopera della ditta Tecnireco di Spoleto, ritornanel Museo della Cattedrale di S. Rufino. Spon-sor del restauro è stata la C.I.M.A. di Piero Ric-cardi e Telecom Italia.• Dopo le elezioni del 27 aprile, andranno alballottaggio ben tre candidati: Giorgio Bartoli-ni (Polo per le Libertà), Giuliano Vitali (Ulivo)ed Edo Romoli (Lista per Assisi).• Franco Falcinelli viene eletto ConsigliereNazionale della Federazione Italiana Boxe.• Si svolge la 1^ edizione della “PrimaveraMusicale Angelana”, rassegna di giovani con-certisti organizzata dall’Associazione Cultura-le “I Musici” con la Parrocchia di S. AntonioAbate di S. Maria degli Angeli.• Termina il restauro degli affreschi del Provi-doni dipinti nel Chiostro del Protoconventodella Porziuncola.• Muore a S. Maria degli Angeli la maestraMaria Santarelli che per 47 anni di insegnamen-to aveva educato ed istruito tanti bambini dipiù generazioni.• Si festeggia il decennale dalla sua costituzio-ne della Sezione Assisana dell’A.U.C.C. E’ in-tervenuto il Presidente prof. Vittorio Menesinie l’intervento del Prof. Maurizio Tonato Pri-mario di Oncologia Medica dell’Ospedale diPerugia.• Pietro Passeri è il nuovo Presidente del Sin-dacato Alimentaristi della Provincia di Peru-gia. Passeri detiene il campionato mondiale di“taglio della fetta del prosciutto”.

VENT’ANNI FA

ACCADEVA AD APRILE NEL 1997

ASSISI BASTIA• Marco Caccinelli, con verdetto quasi plebisci-tario, viene eletto Presidente della Confcommer-cio di Bastia subentrando ad Antonio Serlupini.Vicepresidente è stata nominata Maria TeresaGiappeccucci.• A seguito della sconfitta subita in casa contro ilMondial Pizzo Marsciano, l’allenatore della Li-bertas Bastia (serie C2 Femminile), AmedeoGubbini, rassegna le dimissioni. Al suo postoviene chiamato Alvaro Visconti. (La successivagara sarà vinta per 3-1 contro la Trasimeno Vol-ley).• Il Coro degli Alpini dei “Sette Larici” si esibi-sce a Bastia. Gli ospiti della Val di Non e preci-samente di Verdes di Coredo (circa 110) sonogemellati con “Casa Chiara”.• Con un’affluenza record di presenze di oltre50.000 visitatori l’Agriumbria chiude la suaXXIX edizione. Nel corso della manifestazionesi realizza l’idea di portare la “padella più gran-de del mondo”. Le sue misure sono: 5 metri didiametro – il manico è di 8 mt. di lunghezza.Solo per l’attivazione della cottura del pesce (conil prof. Carlo Rosignoli in veste di show man), sisono resi necessari ben 9 quintali d’olio.• Colpo grosso al “Telefono mio” di GianlucaMinelli in Via Veneto a Bastia. Dopo aver neu-tralizzato due sistemi d’allarme, i ladri hannofatto man bassa di cellulari causando un dannodi 30 milioni di lire.• Si svolge (con grande affluenza di visitatori),presso l’Umbria Fiere la XXV^ Edizione di As-sisi Antiquariato.• Il Bastia partecipa al Campionato di Eccellen-za ed è terz’ultimo in classifica con 27 punti da-vanti a S. Sepolcro ed Ortana. Nell’ultima garabatte il Ripa in trasferta con un gol di Barbarisi.L’allenatore è Di Chiara.• Il Sindaco di Bastia, Bogliari si è detto dispo-nibile ad accogliere alcuni nuclei familiari di al-banesi nel proprio Comune.• Viene presentato il libro di Enrico Brozzi e Pa-ola Gualfetti su Umberto Fifi e Francesco Gion-tella, due protagonisti della ricostruzione dal1944 al 1964 in cui la città cambiò completa-mente volto per incamminarsi verso l’aspetto at-tuale.

DIARIO STORICO ASSISANOFRANCESCANOFatti ed avvenimenti degni di essere ricordati

AVVENIMENTI NEI MESI DI MARZOFrancesco Pennacchi nel MCMXXVI

numero 3 - APRILE 2017

1 Aprile 1399 – Il Monastero dell’Abbadia di S. Benedet-to al Monte Subasio è espugnato perché divenuto ricoverodei banditi.

3 Aprile 1443 – Eugenio IV propone ai Perugini l’acqui-sto di Assisi.

5 Aprile 1367 – Il Cardinale Egidio Albornoz vittoriosodei Perugini, libera Assisi dalla loro tirannia e colma di fa-vori il Sacro Convento e la Città.

6 Aprile 1892 – Si inaugura la Cappella della Madonnadel Pianto in Cattedrale con disegno e a spese dell’ing. Al-fonso Brizi.

7 Aprile 1443 – Violente scosse di terremoto si aggiungo-no alle altre miserie che travagliano la città.

8 Aprile 1266 – Clemente IV viene da Perugia a visitare laCittà e venerare la tomba di S. Francesco.

9 Aprile 1253 – Innocenzo IV si reca in Assisi e alloggiacon la Corte nel Palazzo Papale fin verso la metà di ottobre.

10 Aprile 1253 – Innocenzo IV scende a S. Damiano afare visita a S. Chiara gravemente inferma.

11 Aprile 1490 – Il Comune delibera di edificare dei bagniin Piazza Nova ove era stata scoperta una sorgente d’acqua,dichiarata dai fisici, salutare.

12 Aprile 1782 – Muore a Vienna Pietro Metastasio no-stro cittadino.

14 Aprile 1222 – Bettona di sua volontà giura sul Vangelodi restare sottomessa ad Assisi.

16 Aprile 1209 – Onorio III approva la Prima Regola pre-sentata da S. Francesco.

18 Aprile 1599 – Il Vescovo di Assisi, Marcello Crescenziconsacra la nuova Chiesa e Convento dei Cappuccini.

19 Aprile 1828 – Nasce in Assisi l’insigne storico AntonioCristofani.

21 Aprile 1224 – S. Francesco fa la Pasqua a Greccio. 22 Aprile 1253 – Il grande cittadino di Assisi, Frate Elia,

muore nel Convento delle Celle di Cortona. 22 Aprile 1212 – I Monaci di S. Benedetto donano al Co-

mune di Assisi la loro casa accanto al Tempio di Minervadivenuta poi Palazzo del Popolo.

23 Aprile 1896 – E’ restaurata la Torre del Popolo da Ri-naldo Madami a spese del Governo.

27 Aprile 1869 – Primo impianto del telegrafo in Assisi. 29 Aprile 1334 – Trattato di pace fra Perugia e Assisi. 30 Aprile 1621 – Il Duca di Urbino dona ricchi drappi alla

Basilica. 30 Aprile 1639 – S. Giuseppe da Copertino viene a vivere

nel Sacro Convento dove rimane per molti anni.

Page 25: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

di FRANCO PROIETTI

• L’On. Pino Rauti, Segretario Nazionale delMovimento Sociale - Fiamma Tricolore presen-ta la lista di Fiamma Tricolore capeggiata dalgiornalista Francesco Bucarelli, candidato aSindaco di Assisi.• Irene Pivetti viene ad Assisi per sostenere lalista del suo movimento “Italia Federale” ed ilproprio candidato sindaco Prof. Latino Latini.• Il trittico (affresco) di Puccio Capanna (Sec.XIV), raffigurante tre episodi della Passione diCristo, (la flagellazione, la Crocifissione e laDeposizione nel sepolcro), dopo il restauro adopera della ditta Tecnireco di Spoleto, ritornanel Museo della Cattedrale di S. Rufino. Spon-sor del restauro è stata la C.I.M.A. di Piero Ric-cardi e Telecom Italia.• Dopo le elezioni del 27 aprile, andranno alballottaggio ben tre candidati: Giorgio Bartoli-ni (Polo per le Libertà), Giuliano Vitali (Ulivo)ed Edo Romoli (Lista per Assisi).• Franco Falcinelli viene eletto ConsigliereNazionale della Federazione Italiana Boxe.• Si svolge la 1^ edizione della “PrimaveraMusicale Angelana”, rassegna di giovani con-certisti organizzata dall’Associazione Cultura-le “I Musici” con la Parrocchia di S. AntonioAbate di S. Maria degli Angeli.• Termina il restauro degli affreschi del Provi-doni dipinti nel Chiostro del Protoconventodella Porziuncola.• Muore a S. Maria degli Angeli la maestraMaria Santarelli che per 47 anni di insegnamen-to aveva educato ed istruito tanti bambini dipiù generazioni.• Si festeggia il decennale dalla sua costituzio-ne della Sezione Assisana dell’A.U.C.C. E’ in-tervenuto il Presidente prof. Vittorio Menesinie l’intervento del Prof. Maurizio Tonato Pri-mario di Oncologia Medica dell’Ospedale diPerugia.• Pietro Passeri è il nuovo Presidente del Sin-dacato Alimentaristi della Provincia di Peru-gia. Passeri detiene il campionato mondiale di“taglio della fetta del prosciutto”.

VENT’ANNI FA

ACCADEVA AD APRILE NEL 1997

ASSISI BASTIA• Marco Caccinelli, con verdetto quasi plebisci-tario, viene eletto Presidente della Confcommer-cio di Bastia subentrando ad Antonio Serlupini.Vicepresidente è stata nominata Maria TeresaGiappeccucci.• A seguito della sconfitta subita in casa contro ilMondial Pizzo Marsciano, l’allenatore della Li-bertas Bastia (serie C2 Femminile), AmedeoGubbini, rassegna le dimissioni. Al suo postoviene chiamato Alvaro Visconti. (La successivagara sarà vinta per 3-1 contro la Trasimeno Vol-ley).• Il Coro degli Alpini dei “Sette Larici” si esibi-sce a Bastia. Gli ospiti della Val di Non e preci-samente di Verdes di Coredo (circa 110) sonogemellati con “Casa Chiara”.• Con un’affluenza record di presenze di oltre50.000 visitatori l’Agriumbria chiude la suaXXIX edizione. Nel corso della manifestazionesi realizza l’idea di portare la “padella più gran-de del mondo”. Le sue misure sono: 5 metri didiametro – il manico è di 8 mt. di lunghezza.Solo per l’attivazione della cottura del pesce (conil prof. Carlo Rosignoli in veste di show man), sisono resi necessari ben 9 quintali d’olio.• Colpo grosso al “Telefono mio” di GianlucaMinelli in Via Veneto a Bastia. Dopo aver neu-tralizzato due sistemi d’allarme, i ladri hannofatto man bassa di cellulari causando un dannodi 30 milioni di lire.• Si svolge (con grande affluenza di visitatori),presso l’Umbria Fiere la XXV^ Edizione di As-sisi Antiquariato.• Il Bastia partecipa al Campionato di Eccellen-za ed è terz’ultimo in classifica con 27 punti da-vanti a S. Sepolcro ed Ortana. Nell’ultima garabatte il Ripa in trasferta con un gol di Barbarisi.L’allenatore è Di Chiara.• Il Sindaco di Bastia, Bogliari si è detto dispo-nibile ad accogliere alcuni nuclei familiari di al-banesi nel proprio Comune.• Viene presentato il libro di Enrico Brozzi e Pa-ola Gualfetti su Umberto Fifi e Francesco Gion-tella, due protagonisti della ricostruzione dal1944 al 1964 in cui la città cambiò completa-mente volto per incamminarsi verso l’aspetto at-tuale.

DIARIO STORICO ASSISANOFRANCESCANOFatti ed avvenimenti degni di essere ricordati

AVVENIMENTI NEI MESI DI MARZOFrancesco Pennacchi nel MCMXXVI

numero 3 - APRILE 2017

1 Aprile 1399 – Il Monastero dell’Abbadia di S. Benedet-to al Monte Subasio è espugnato perché divenuto ricoverodei banditi.

3 Aprile 1443 – Eugenio IV propone ai Perugini l’acqui-sto di Assisi.

5 Aprile 1367 – Il Cardinale Egidio Albornoz vittoriosodei Perugini, libera Assisi dalla loro tirannia e colma di fa-vori il Sacro Convento e la Città.

6 Aprile 1892 – Si inaugura la Cappella della Madonnadel Pianto in Cattedrale con disegno e a spese dell’ing. Al-fonso Brizi.

7 Aprile 1443 – Violente scosse di terremoto si aggiungo-no alle altre miserie che travagliano la città.

8 Aprile 1266 – Clemente IV viene da Perugia a visitare laCittà e venerare la tomba di S. Francesco.

9 Aprile 1253 – Innocenzo IV si reca in Assisi e alloggiacon la Corte nel Palazzo Papale fin verso la metà di ottobre.

10 Aprile 1253 – Innocenzo IV scende a S. Damiano afare visita a S. Chiara gravemente inferma.

11 Aprile 1490 – Il Comune delibera di edificare dei bagniin Piazza Nova ove era stata scoperta una sorgente d’acqua,dichiarata dai fisici, salutare.

12 Aprile 1782 – Muore a Vienna Pietro Metastasio no-stro cittadino.

14 Aprile 1222 – Bettona di sua volontà giura sul Vangelodi restare sottomessa ad Assisi.

16 Aprile 1209 – Onorio III approva la Prima Regola pre-sentata da S. Francesco.

18 Aprile 1599 – Il Vescovo di Assisi, Marcello Crescenziconsacra la nuova Chiesa e Convento dei Cappuccini.

19 Aprile 1828 – Nasce in Assisi l’insigne storico AntonioCristofani.

21 Aprile 1224 – S. Francesco fa la Pasqua a Greccio. 22 Aprile 1253 – Il grande cittadino di Assisi, Frate Elia,

muore nel Convento delle Celle di Cortona. 22 Aprile 1212 – I Monaci di S. Benedetto donano al Co-

mune di Assisi la loro casa accanto al Tempio di Minervadivenuta poi Palazzo del Popolo.

23 Aprile 1896 – E’ restaurata la Torre del Popolo da Ri-naldo Madami a spese del Governo.

27 Aprile 1869 – Primo impianto del telegrafo in Assisi. 29 Aprile 1334 – Trattato di pace fra Perugia e Assisi. 30 Aprile 1621 – Il Duca di Urbino dona ricchi drappi alla

Basilica. 30 Aprile 1639 – S. Giuseppe da Copertino viene a vivere

nel Sacro Convento dove rimane per molti anni.

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numero 3 - APRILE 2017

IL FRECCIA ROSSA PER L’UMBRIAÉ ORMAI UN’EMERGENZAEsiste per gli umbri la concreta possibilità di aumentare il flusso turistico e di muoversicelermente in Italia e in Europa prendendo in considerazione il sistema ferroviariodell’Alta Velocità, ma la politica stenta a prenderne atto con precisi impegni

COMITATO ULTIMO TRENO

I n questo numero esaminiamo insieme a Vannio Brozzi, ex

sindaco di Bastia e dal lungo passato da tecnico nelle ferro- vie, la possibilità degli umbri di muoversi celermente in Italia e in Europa prendendo in considerazione il sistema viario che per l’Umbria è quello stradale, ferroviario e aereo.Vi è da registrare positivamente, nell’ultim’anno, la risoluzione degliannosi problemi viari con l’apertura del nuovo collegamento Foli-gno-Civitanova Marche e l’apertura di un tratto consistente della Pe-rugia-Ancona che vedrà presto la sua definitiva soluzione con ancheormai la riqualificazione della E45. Stenta invece a trovare giusta af-fermazione l’aeroporto San Francesco dell’Umbria troppo spesso incontrapposizione con la impossibilità di collegare Perugia e l’Umbriacon i treni ad Alta Velocità. Questa contrapposizione è culturalmente,tecnicamente e di mercato completamente sbagliata. Ne parliamo conVannio Brozzi tra i componenti del Comitato Ultimo Treno.

“L’aereo è un mezzo di trasporto validissimo per le di-stanze superiori ai 500-700 Km, su quelle inferiori cometrasporto di massa il treno, con le tecnologie moderne, èil mezzo più idoneo e più rispondente alle esigenze diconiugare tempi e sicurezza.Secondo noi del Comitato Ultimo Treno l’affermazionedefinitiva dell’aeroporto San Francesco passa anche dall’utilizza-zione dei treni Freccia (Rossa o Argento) nella relazione Orte-Ter-ni-Spoleto-Foligno-Assisi-Perugia-Arezzo. Di questo ci dilunghia-mo per riprendere e spiegare le varie proposte emerse nell’ultim’annoin vari convegni, da ultimo quello del 25 marzo 2017 tenutosi nellaSala dei Notari di Perugia da parte dell’associazione Italia Nostra.Per raggiungere quest’obiettivo vogliamo qui analizzare nel detta-glio la proposta di servire l’Umbria con alcune coppie di treni cheattraversando l’Umbria nella relazione, che abbreviamo, Orte-Pe-rugia-Arezzo si innestano nella linea direttissima Salerno-Milano-Torino. L’ipotesi è sostanzialmente semplice e si basa su due princi-pi cardine: la fattibilità immediata e il costo infrastrutturale pari aZERO, utilizzando il treno Freccia Rossa sulla linea tradizionaleOrte-Perugia-Arezzo. Del resto riprende una relazione che risale al1865 quando Roma con Firenze veniva collegata attraverso la Orte-Foligno-Terontola-Arezzo.Con documenti ufficiali abbiamo dimostrato che tale proposta è fat-tibile e come hanno già richiesto il Consiglio comunale di Terni,quello di Spoleto, quello di Foligno, quello di Assisi, quello di Ba-stia ed ultimo i capigruppo consiliari di Perugia. Chiediamo uffi-cialmente alla Regione Umbria di aprire un tavolo di trattative conTrenitalia per verificare le condizioni di realizzare tale obiettivo.Questa soluzione, ribadiamo, è una delle condizioni per riportareturismo e decollo dell’aeroporto San Francesco di Perugia”.

Vannio Brozzi (Comitato Ultimo Treno)

La linea ferroviaria Napoli-Milano nel 1866

La differenza di orario per raggiungere Milano con l’A.V.

Il percorso Orte-TERNI-PERUGIA-Arezzo a costo ZERO

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numero 3 - APRILE 2017

IL FRECCIA ROSSA PER L’UMBRIAÉ ORMAI UN’EMERGENZAEsiste per gli umbri la concreta possibilità di aumentare il flusso turistico e di muoversicelermente in Italia e in Europa prendendo in considerazione il sistema ferroviariodell’Alta Velocità, ma la politica stenta a prenderne atto con precisi impegni

COMITATO ULTIMO TRENO

I n questo numero esaminiamo insieme a Vannio Brozzi, ex

sindaco di Bastia e dal lungo passato da tecnico nelle ferro- vie, la possibilità degli umbri di muoversi celermente in Italia e in Europa prendendo in considerazione il sistema viario che per l’Umbria è quello stradale, ferroviario e aereo.Vi è da registrare positivamente, nell’ultim’anno, la risoluzione degliannosi problemi viari con l’apertura del nuovo collegamento Foli-gno-Civitanova Marche e l’apertura di un tratto consistente della Pe-rugia-Ancona che vedrà presto la sua definitiva soluzione con ancheormai la riqualificazione della E45. Stenta invece a trovare giusta af-fermazione l’aeroporto San Francesco dell’Umbria troppo spesso incontrapposizione con la impossibilità di collegare Perugia e l’Umbriacon i treni ad Alta Velocità. Questa contrapposizione è culturalmente,tecnicamente e di mercato completamente sbagliata. Ne parliamo conVannio Brozzi tra i componenti del Comitato Ultimo Treno.

“L’aereo è un mezzo di trasporto validissimo per le di-stanze superiori ai 500-700 Km, su quelle inferiori cometrasporto di massa il treno, con le tecnologie moderne, èil mezzo più idoneo e più rispondente alle esigenze diconiugare tempi e sicurezza.Secondo noi del Comitato Ultimo Treno l’affermazionedefinitiva dell’aeroporto San Francesco passa anche dall’utilizza-zione dei treni Freccia (Rossa o Argento) nella relazione Orte-Ter-ni-Spoleto-Foligno-Assisi-Perugia-Arezzo. Di questo ci dilunghia-mo per riprendere e spiegare le varie proposte emerse nell’ultim’annoin vari convegni, da ultimo quello del 25 marzo 2017 tenutosi nellaSala dei Notari di Perugia da parte dell’associazione Italia Nostra.Per raggiungere quest’obiettivo vogliamo qui analizzare nel detta-glio la proposta di servire l’Umbria con alcune coppie di treni cheattraversando l’Umbria nella relazione, che abbreviamo, Orte-Pe-rugia-Arezzo si innestano nella linea direttissima Salerno-Milano-Torino. L’ipotesi è sostanzialmente semplice e si basa su due princi-pi cardine: la fattibilità immediata e il costo infrastrutturale pari aZERO, utilizzando il treno Freccia Rossa sulla linea tradizionaleOrte-Perugia-Arezzo. Del resto riprende una relazione che risale al1865 quando Roma con Firenze veniva collegata attraverso la Orte-Foligno-Terontola-Arezzo.Con documenti ufficiali abbiamo dimostrato che tale proposta è fat-tibile e come hanno già richiesto il Consiglio comunale di Terni,quello di Spoleto, quello di Foligno, quello di Assisi, quello di Ba-stia ed ultimo i capigruppo consiliari di Perugia. Chiediamo uffi-cialmente alla Regione Umbria di aprire un tavolo di trattative conTrenitalia per verificare le condizioni di realizzare tale obiettivo.Questa soluzione, ribadiamo, è una delle condizioni per riportareturismo e decollo dell’aeroporto San Francesco di Perugia”.

Vannio Brozzi (Comitato Ultimo Treno)

La linea ferroviaria Napoli-Milano nel 1866

La differenza di orario per raggiungere Milano con l’A.V.

Il percorso Orte-TERNI-PERUGIA-Arezzo a costo ZERO

numero 3 - APRILE 2017

La nostra Regione è attraversata da due linee ferro-viarie fondamentali: la Roma-Firenze, la Roma-Ancona e da una linea complementare Foligno-PE- RUGIA-Terontola. Nonostante sia attraversata dal la prima linea di Alta Velocità europea l’Umbria

non ha servizi che consentano ai suoi abitanti di usufruire inmodo razionale della stessa. Qual è il problema?Molti dicono che la linea che passa per Perugia non è adat-ta ai treni ad Alta Velocità in quanto detta linea è Comple-mentare e non Fondamentale. Falso. Per Linea Comple-mentare si intende una linea di interesse prevalentementeregionale che connette diverse località alla rete Fondamen-tale e che, all’occorrenza se tecnicamente possibile, (laFoligno-Perugia-Terontola lo è) viene utilizzata per assor-bire traffico non previsto. In una visione integrata costitui-sce il raccordo tra linee della rete fondamentale.Allora quali treni possono circolare sulla Foligno-Te-rontola? TUTTI, compresi quelli dell’Alta Velocità. Ciò,si può affermare sulla base dei contenuti del FASCICOLODI LINEA 106. Si tratta di un documento ufficiale di RFI,una specie di vademecum per tutti gli addetti alla circola-zione treni sulla linea pertinente le cui indicazioni in essocontenute sono inderogabili. Ciascun Fascicolo di Lineacontiene TUTTE le informazioni legate alla circolazionedei treni che caratterizzano la linea: stazioni, località diservizio, velocità massima, gradi di frenatura, ecc. e indicaquali Locomotive o Elettrotreni possono percorrere tale li-nea. Soprattutto segnala i Ranghi di Velocità che è la velo-cità massima che possono tenere i diversi tipi di treno infunzione della locomotiva che li traina. Che vuol dire?Poiché i treni che circolano sulla rete ad Alta Velocità sonodi Rango C, gli stessi treni possono circolare anche sullalinea Foligno-Perugia-Terontola in quanto anch’essa è diRango C. E ciò sempre secondo il IL FASCICOLO 106.Le locomotive che possono circolare sulle linee in RAN-GO C secondo le tabelle a fianco esposte sono gli: • E402loco IC • ETR 500 (Frecciarossa). Quindi la linea si prestaalla circolazione di treni ad Alta Velocità.La Direttissima Roma-Firenze è parte integrante del siste-ma ad Alta Velocità italiano. Come tutte le linee AV fu con-cepita come un quadruplicamento della linea storica tantoè vero che sono numerose le INTERCONNESSIONI tra ledue linee concepite per far utilizzare la linea anche a treniche provengono o debbono fermarsi nelle principali sta-zioni presenti lungo il percorso. Per quanto interessa l’Um-bria vi sono l’interconnessione di Orte, Orvieto, Chiusi eArezzo. Pertanto non c’è nessun impedimento affinché itreni ad ALTA VELOCITÀ circolando sulla linea Orte-Fo-ligno-Terontola percorrano la linea storica fino ad ArezzoNord da cui entrare diminuendo i tempi di percorrenza pertutte le destinazioni verso Nord e viceversa.Oggi per andare da PERUGIA a MILANO, senza cambi, conl’ IC 580 ci si impiega 5h 40 min; con cambi: Freccia Link cisi impiega 4h 05 min. INVECE (a costo infrastrutturale ZERO!)

L’UMBRIA FERROVIARIAL’Alta Velocità in Umbriaecco perché si può fare

(qualora il treno abbia origine da Terni) entrando sul sistema ad AltaVelocità ad AREZZO Nord oltre ad avere ricadute su tutti i maggioricentri Umbri da ASSISI a MILANO ci si impiega 3 h e 16 min.Poiché il problema è sul tavolo da svariati anni ci si domanda perchéla politica non riesce a dare risposte così importanti ad un territorioche sta rischiando un isolamento geografico, economico e turisticosempre più marcato?

Da uno studio dell’Ing. Vincenzo Morelli

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Il concentrarsi sulle grandi opereci ha fatto perdere l’essenzialedelle piccole cose

Da tempo l'attenzionedell'opinione pubbli-ca si è orientata ver-

so un fenomeno in costantecrescita: la fuga dei cervelli.I giovani, data la difficile si-tuazione di inserimento nelmercato del lavoro, sono pur-troppo i primi a scegliere dipartire dall'Italia. Per contra-stare questo fenomeno (in in-glese brain drain) che privail nostro Paese e la nostra Re-gione di importanti risorse,l'Agenzia Umbra Ricerca hapromosso negli anni passatiil progetto Brain Back che sipropone non solo di studiareil fenomeno emigratorio, maintende soprattutto favorire ilrientro nel territorio umbro diricercatori/lavoratori emigra-ti, supportando la creazioneda parte degli stessi di nuoveimprese in Umbria dall'altovalore aggiunto al fine di in-cidere positivamente sul di-namismo dell'economia delterritorio.Il valore massimo di spesaammissibile è pari ad euro 25mila ed il contributo, in con-siderazione della specificitàdell’intervento, è fissatoall’80% fino ad ad un valoremassimo di euro 20 mila, fi-nalizzato a supportare spesedi progettazione e relative amateriali inventariabili (bre-vetti, attrezzature scientifi-che, macchinari, impiantihardware e software), e altretipologie di spese comequelle di locazione o di co-stituzione dell'impresa. Èpossibile cosultare il bando,che scadrà il 18/01/2018 ac-cedendo al sito della Regio-ne Umbria, sezione Bandi.

PUNTO EUROPA

A cura delDott. GIACOMO

GIULIETTI

BRAIN BACKUMBRIA

CONFCOMMERCIO - BASTIA UMBRA

Se adesso ci domandassimo quali sono i nuovi luoghi di attrazionedella nostra regione e provassimo a fare un elenco forse rimarremmostupiti, o forse anche no, nel constatare che Bastia in questa ipoteticagraduatoria è decisamente scivolata in basso negli ultimi anni.Sicuramente in testa a questa virtuale classifica troviamo le grandi

superfici degli ipermercati che sono diventate sempre più luoghi di incontro edi svago soprattutto per le giovani generazioni ma anche per le famiglie e perchi cerca il modo di trascorrere qualche ora tra una passeggiata e un po si shop-ping. Poi scorrendo già di qualche posizione troviamo una città che dopo unperiodo di stallo ma anche dopo grandi interventi di riqualificazione è tornataad essere un punto di riferimento per chi crede ancora che la passeggiata e loshopping siano attività da fare all'aperto e non dentro a degli scatoloni tuttiuguali e a tratti anche alienanti. E se volessimo uscire di sera soprattutto conl'arrivo della bella stagione ma senza allontanarci tanto? A un pugno di chilo-metri da poter fare anche a piedi possiamo trovare un ambiente gradevole eaccogliente e una buona scelta di bar, gelaterie e ristoranti. Per ora fermiamociqui in questa breve analisi.Cosa hanno in comune queste realtà delle quali abbiamo detto? Semplice. Cia-scuna a suo modo ha deciso di investire in qualcosa, offerta commerciale, ser-vizi e intrattenimento nel caso dei centri commerciali, ristrutturazione, arredourbano e comunque offerta commerciale negli altri casi.E Bastia? Bastia invece si è arenata sulle sue posizioni, forse ancora ritenendosiconsapevole della propria forza e del ruolo di attrattore che per decenni ha eser-citato in modo dominante. Purtroppo i tempi cambiano e nei periodi che abbia-mo affrontato si è assistito anche ad una drastica rivoluzione del modo di farecittà e soprattutto di fare commercio. Per certi versi il livellamento dell'offertaci ha portato nuovi e agguerriti territori concorrenti e, fatto non secondario, sisono creati in alcuni ambiti dei vuoti di offerta. Di ciò potremmo assumerci laresponsabilità come imprenditori ma non possiamo sottovalutare quanto non èstato fatto e a volte nemmeno pensato da parte della pubblica amministrazionenegli ultimi 15 anni. Un esempio su tutto? Vengo a fare una passeggiata a Ba-stia per diletto o per shopping e se voglio sostare un momento lo devo fare suigradini della chiesa perché non c'è una panchina? Non ci siamo proprio!L'essere troppo concentrati sulle grandi opere certamente necessarie ma chestentano a decollare ci ha fatto perdere di vista la vita quotidiana e forse abbia-mo troppo trascurato alcune piccole cose ma che possono fare grandi differen-ze. Se queste osservazioni arrivano dai commercianti possono essere inquadra-te nella classica lamentela di chi non si accontenta mai di nulla ma, ormai sem-pre con più frequenza, arrivano invece dai clienti dei negozi che non riesconopiù a trasformarsi anche in frequentatori della città per motivi diversi dall'ac-quisto.Eppure strumenti di valutazione che vanno al di la delle singole osservazioni neabbiamo a sufficienza e per dotarci di tali strumenti abbiamo anche investitorisorse finanziarie come nel caso del Quadro Strategico di Valorizzazione, unostrumento tanto utile quanto poco o nulla utilizzato.A questo punto se vogliamo ritornare in corsa alla grande e tornare ad esserepolo di attrazione per nuove attività e nuovi consumatori occorre fare una scel-ta: aspettare che arrivi la grande pioggia che bagna tutto ma chissà quando,oppure versare qualche secchio d'acqua dove occorre far rifiorire qualcosa.

di MARCO BRUFANI

Ritengo utile ricordarebrevemente alcuni deipassaggi più significa-

tivi trattati nel mio ultimo sa-lotto finanziario.PatrimonioTutelare i figli più deboli cre-ando quota disponibile attraverso il testamentopoiché circa il 94% delle successioni, non es-sendo testate, avvengono per legittima determi-nando l’indivisibilità del patrimonio tra tutti glieredi. Atto tra i più abusati risulta essere la do-nazione ma, nel caso di immobili ricevuti conquesta forma, incontreremo problemi relativialla loro commerciabilità vista la possibilità diriduzione e collazione che gli eredi legittimari,ritenutisi lesi, possono esercitare fino a 10 annidalla morte del donante e 20 dalla registrazionedell’atto. Le imposte di successione in Italia perconiuge e parenti in linea retta hanno una fran-chigia di 1.000.000� ad erede, oltre la quale vie-ne applicata l’imposta del 4%. In Francia e Ger-mania tali imposte sono rispettivamente del 45%e 30%. L’imminente riforma del catasto avvici-nerà il valore degli immobili ai prezzi di mer-cato con conseguente aumento delle renditecatastali; probabile anche l’inasprimento dellealiquote e la diminuzione delle franchigie.AziendaNei prossimi dieci anni circa 3 milioni di azien-de saranno interessate dal passaggio generazio-nale. Le statistiche ci dicono che nel passaggiodalla prima alla seconda generazione l’80%delle aziende italiane chiude, dobbiamo quindiaiutarle in questa delicata transazione. L’azien-da trasferita ai figli non paga tasse di donazio-ne qualora gli eredi proseguano l’esercizio peri successivi 5 anni dalla data del trasferimento.Pianificare il passaggio generazionaleRaccogliendo col Consulente finanziario dati einformazioni, redigendo una bozza di lavoro edevitando di consultare prematuramente nume-rose figure professionali, avendo poi la difficol-tà di raccordare le proposte che da queste ver-ranno elaborate. Dopo questo studio prelimina-re, con soluzioni più chiare, potremo concorda-re insieme ai vostri interlocutori di fiducia (No-taio, Commercialista) gli atti più idonei.

Potete ricevere la mia Newsletter conl’articolo completo sul “Passaggio genera-

zionale” richiedendola al mio indirizzo mail:[email protected]

IL PASSAGGIOGENERAZIONALE

[email protected]. 335-6846723

di SAURO LUPATTELLI

Sostegno alle impreseper favorire il rientrodegli umbri dall'estero

ECONOMIA numero 3 - APRILE 2017

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Il concentrarsi sulle grandi opereci ha fatto perdere l’essenzialedelle piccole cose

Da tempo l'attenzionedell'opinione pubbli-ca si è orientata ver-

so un fenomeno in costantecrescita: la fuga dei cervelli.I giovani, data la difficile si-tuazione di inserimento nelmercato del lavoro, sono pur-troppo i primi a scegliere dipartire dall'Italia. Per contra-stare questo fenomeno (in in-glese brain drain) che privail nostro Paese e la nostra Re-gione di importanti risorse,l'Agenzia Umbra Ricerca hapromosso negli anni passatiil progetto Brain Back che sipropone non solo di studiareil fenomeno emigratorio, maintende soprattutto favorire ilrientro nel territorio umbro diricercatori/lavoratori emigra-ti, supportando la creazioneda parte degli stessi di nuoveimprese in Umbria dall'altovalore aggiunto al fine di in-cidere positivamente sul di-namismo dell'economia delterritorio.Il valore massimo di spesaammissibile è pari ad euro 25mila ed il contributo, in con-siderazione della specificitàdell’intervento, è fissatoall’80% fino ad ad un valoremassimo di euro 20 mila, fi-nalizzato a supportare spesedi progettazione e relative amateriali inventariabili (bre-vetti, attrezzature scientifi-che, macchinari, impiantihardware e software), e altretipologie di spese comequelle di locazione o di co-stituzione dell'impresa. Èpossibile cosultare il bando,che scadrà il 18/01/2018 ac-cedendo al sito della Regio-ne Umbria, sezione Bandi.

PUNTO EUROPA

A cura delDott. GIACOMO

GIULIETTI

BRAIN BACKUMBRIA

CONFCOMMERCIO - BASTIA UMBRA

Se adesso ci domandassimo quali sono i nuovi luoghi di attrazionedella nostra regione e provassimo a fare un elenco forse rimarremmostupiti, o forse anche no, nel constatare che Bastia in questa ipoteticagraduatoria è decisamente scivolata in basso negli ultimi anni.Sicuramente in testa a questa virtuale classifica troviamo le grandi

superfici degli ipermercati che sono diventate sempre più luoghi di incontro edi svago soprattutto per le giovani generazioni ma anche per le famiglie e perchi cerca il modo di trascorrere qualche ora tra una passeggiata e un po si shop-ping. Poi scorrendo già di qualche posizione troviamo una città che dopo unperiodo di stallo ma anche dopo grandi interventi di riqualificazione è tornataad essere un punto di riferimento per chi crede ancora che la passeggiata e loshopping siano attività da fare all'aperto e non dentro a degli scatoloni tuttiuguali e a tratti anche alienanti. E se volessimo uscire di sera soprattutto conl'arrivo della bella stagione ma senza allontanarci tanto? A un pugno di chilo-metri da poter fare anche a piedi possiamo trovare un ambiente gradevole eaccogliente e una buona scelta di bar, gelaterie e ristoranti. Per ora fermiamociqui in questa breve analisi.Cosa hanno in comune queste realtà delle quali abbiamo detto? Semplice. Cia-scuna a suo modo ha deciso di investire in qualcosa, offerta commerciale, ser-vizi e intrattenimento nel caso dei centri commerciali, ristrutturazione, arredourbano e comunque offerta commerciale negli altri casi.E Bastia? Bastia invece si è arenata sulle sue posizioni, forse ancora ritenendosiconsapevole della propria forza e del ruolo di attrattore che per decenni ha eser-citato in modo dominante. Purtroppo i tempi cambiano e nei periodi che abbia-mo affrontato si è assistito anche ad una drastica rivoluzione del modo di farecittà e soprattutto di fare commercio. Per certi versi il livellamento dell'offertaci ha portato nuovi e agguerriti territori concorrenti e, fatto non secondario, sisono creati in alcuni ambiti dei vuoti di offerta. Di ciò potremmo assumerci laresponsabilità come imprenditori ma non possiamo sottovalutare quanto non èstato fatto e a volte nemmeno pensato da parte della pubblica amministrazionenegli ultimi 15 anni. Un esempio su tutto? Vengo a fare una passeggiata a Ba-stia per diletto o per shopping e se voglio sostare un momento lo devo fare suigradini della chiesa perché non c'è una panchina? Non ci siamo proprio!L'essere troppo concentrati sulle grandi opere certamente necessarie ma chestentano a decollare ci ha fatto perdere di vista la vita quotidiana e forse abbia-mo troppo trascurato alcune piccole cose ma che possono fare grandi differen-ze. Se queste osservazioni arrivano dai commercianti possono essere inquadra-te nella classica lamentela di chi non si accontenta mai di nulla ma, ormai sem-pre con più frequenza, arrivano invece dai clienti dei negozi che non riesconopiù a trasformarsi anche in frequentatori della città per motivi diversi dall'ac-quisto.Eppure strumenti di valutazione che vanno al di la delle singole osservazioni neabbiamo a sufficienza e per dotarci di tali strumenti abbiamo anche investitorisorse finanziarie come nel caso del Quadro Strategico di Valorizzazione, unostrumento tanto utile quanto poco o nulla utilizzato.A questo punto se vogliamo ritornare in corsa alla grande e tornare ad esserepolo di attrazione per nuove attività e nuovi consumatori occorre fare una scel-ta: aspettare che arrivi la grande pioggia che bagna tutto ma chissà quando,oppure versare qualche secchio d'acqua dove occorre far rifiorire qualcosa.

di MARCO BRUFANI

Ritengo utile ricordarebrevemente alcuni deipassaggi più significa-

tivi trattati nel mio ultimo sa-lotto finanziario.PatrimonioTutelare i figli più deboli cre-ando quota disponibile attraverso il testamentopoiché circa il 94% delle successioni, non es-sendo testate, avvengono per legittima determi-nando l’indivisibilità del patrimonio tra tutti glieredi. Atto tra i più abusati risulta essere la do-nazione ma, nel caso di immobili ricevuti conquesta forma, incontreremo problemi relativialla loro commerciabilità vista la possibilità diriduzione e collazione che gli eredi legittimari,ritenutisi lesi, possono esercitare fino a 10 annidalla morte del donante e 20 dalla registrazionedell’atto. Le imposte di successione in Italia perconiuge e parenti in linea retta hanno una fran-chigia di 1.000.000� ad erede, oltre la quale vie-ne applicata l’imposta del 4%. In Francia e Ger-mania tali imposte sono rispettivamente del 45%e 30%. L’imminente riforma del catasto avvici-nerà il valore degli immobili ai prezzi di mer-cato con conseguente aumento delle renditecatastali; probabile anche l’inasprimento dellealiquote e la diminuzione delle franchigie.AziendaNei prossimi dieci anni circa 3 milioni di azien-de saranno interessate dal passaggio generazio-nale. Le statistiche ci dicono che nel passaggiodalla prima alla seconda generazione l’80%delle aziende italiane chiude, dobbiamo quindiaiutarle in questa delicata transazione. L’azien-da trasferita ai figli non paga tasse di donazio-ne qualora gli eredi proseguano l’esercizio peri successivi 5 anni dalla data del trasferimento.Pianificare il passaggio generazionaleRaccogliendo col Consulente finanziario dati einformazioni, redigendo una bozza di lavoro edevitando di consultare prematuramente nume-rose figure professionali, avendo poi la difficol-tà di raccordare le proposte che da queste ver-ranno elaborate. Dopo questo studio prelimina-re, con soluzioni più chiare, potremo concorda-re insieme ai vostri interlocutori di fiducia (No-taio, Commercialista) gli atti più idonei.

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di SAURO LUPATTELLI

Sostegno alle impreseper favorire il rientrodegli umbri dall'estero

ECONOMIA numero 3 - APRILE 2017

di PAOLA MELAPresidente Confartigianato

(Bastia/Bettona)

di GIORGIO BUINIPresidente Api Umbria - Assisi,

Perugia-Corciano, Spoleto,Gubbio, Valnerina

Artigianato e ricambiogenerazionale: una sfida(IM)POSSIBILE?

LE ROSE PER DONO 2017

LA DIAGNOSIENERGETICA

NEGLI EDIFICI

La necessità di ridurre i con-sumi energetici anche nelsettore edile impone di

intervenire sul parco edilizio esi-stente per minimizzare, in termi-ni economicamente accettabili, ilfabbisogno di energia per la cli-matizzazione.Il risparmio è ottenibile con in-terventi sia sull'involucro che su-gli impianti. Per avere il giustorapporto costi benefici è necessa-rio adottare una metodologia ade-guata. L'analisi delle potenzialiazioni, mirante ad identificare traqueste la scelta ottimale, prendeil nome di Diagnosi Energetica,che può contenere la certificazio-ne energetica, ma che non coin-cide con essa, in quanto ha altriobiettivi (la certificazione energe-tica evidenzia la qualità energeti-ca; la diagnosi energetica indivi-dua inefficienze e propone le giu-ste soluzioni). La necessità di di-sporre di un metodo adeguato ètanto più necessario quanto piùcomplesso è il sistema edificioimpianto che si intende ristruttu-rare, per evitare di esplorare a tap-peto tutte le tipologie di interven-to, comprese quelle che a voltesono prive di significato o con-venienza, facendo lievitare inutil-mente i costi. Inoltre, la diagnosienergetica è anche uno strumen-to essenziale per il mantenimen-to delle prestazioni energetichedegli edifici esistenti, anche dinuova realizzazione. Infatti, mol-to spesso, immobili realizzati conle migliori e più moderne tecno-logie possono finire con il presen-tare consumi energetici crescen-ti, legati alla carenza di manuten-zione, all’insorgere di malfunzio-namenti dei sistemi impiantisticie a volte anche dell'involucro.Disporre di uno strumento peridentificare tali criticità e correreai ripari nel modo più convenientepossibile è quindi di estremo in-teresse per la committenza, per leimprese e per noi tecnici; i primia essere contattati e i primi chedevono dimostrare un livello altodi competenza.

Continua senza sosta il grandeimpegno di Api Umbria, As-sociazione per le Impresedell'Umbria, attiva oltre chenelle sedi di Santa Maria de-

gli Angeli e Corciano, anche a Spoleto, dove i nuovi ufficisono stati inaugurati da poco. Api Umbria, dopo i già diversiseminari organizzati, è al lavoro per la programmazione difuturi incontri che si terranno nel territorio umbro. Sempreattivo il sostegno alle aziende, con Api Umbria decisa a starevicina agli interessi delle tante realtà del territorio. Intantofra le tante iniziative in fase di programmazione e sviluppo,è stato svelato il programma ufficiale di "Le Rose per Dono2017", la prima edizione della Fiera floro-vivaistica che siterrà a Santa Maria degli Angeli, dal 29 aprile al 1 maggio,organizzata da Api Umbria in collaborazione con La Basili-ca Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. LeRose per Dono 2017, è stata fortemente voluta in occasionedell’VIII centenario del Perdono di Assisi. Il tema della rosa,in modo particolare la rosa canina, è legato principalmente aSan Francesco. Oltre alla fiera floro-vivaistica, alla quale par-teciperanno diversi vivai, fiorai e artigiani, ci sarà anche unospazio dedicato alle scuole elementari di Santa Maria degliAngeli, che parteciperanno attivamente con laboratori e ma-teriale espositivo la domenica mattina del 30 aprile. Presentia Le Rose per Dono 2017 anche gli infioratori di Spello e diCannara che realizzeranno le tradizionali infiorate e la parte-cipazione del Garden Club d’Italia con le sue composizioniall’interno del chiostro. Luoghi principali della manifesta-zione, patrocinata dal Comune di Assisi, saranno Piazza Ga-ribaldi e Piazza della Porziuncola, per la parte dedicata aglistand ed ai laboratori per i bambini, l’interno del Chiostrogrande, per le infiorate e le composizioni del Garden Club.Nei giardini della Basilica, si terrà invece l’estemporanea dipittura dedicata al tema della rosa. In programma anche unamostra fotografica.

PER INFORMAZIONI SU LE ROSE PER DONO 2017è possibile rivolgersi alla sede di Api Umbria di Santa

Maria degli Angeli, in via G. D’Annunzio, 6, contattare ilnumero telefonico 391.47.65.379 o inviare una mail

all’indirizzo [email protected]. Ancoradisponibili posti per la mostra mercato: per adesioni ediscrizioni, si potrà contattare Catia Azzarelli al numero

telefonico 393.09.60.264. Il programma ufficiale dell'even-to, ufficializzato nei giorni scorsi, è consultabile al sito web

www.apiumbria.org.Associazione Api Umbria, il Presidente Giorgio Buini.

È ormai cosa nota che in Italia ilricambio generazionale di mol-ti mestieri, specie quelli legati alsettore dell’artigianato, non visia stato. Le ragioni per cui le

nuove generazioni non scelgano i mestieri artigianali sono soprat-tutto di ordine culturale in quanto sembrano attività “da museo”,legate ad un contesto percepito come distante nel tempo e nellospazio.Per tentare di sopperire a questo mancato turnover, nasce nel 2016un’attività sperimentale per facilitare l’inserimento dei ragazzi neicircuiti produttivi, un progetto il cui primo intento è quello di favo-rire la trasmissione di abilità specialistiche alle nuove generazioniper agevolare il ricambio generazionale, stimolando la nascita dinuova imprenditoria. I giovani che vi prendono parte sono affianca-ti da un tutor e vengono formati attraverso tirocini nelle imprese,dove acquisiscono una prima infarinatura delle competenze speci-fiche relative al settore che hanno scelto.Ed è proprio alla formazione in quanto preparazione di nuove figu-re professionali che dobbiamo guardare, a cominciare dal nostrosistema educativo in cui le scuole professionali sono spesso statetrascurate e considerate alla stregua di un “parcheggio” per coloro iquali non volessero frequentare il liceo. Molte volte gli strumenti ele attrezzature messe a disposizione degli studenti sono obsoleti elontani anni luce da ciò che poi troveranno nel mondo del lavorouna volta varcate le soglie delle aule scolastiche, senza contare poiche la teoria sovente superi la pratica! Tra il mondo della formazio-ne e il mondo del lavoro in generale dovrebbe perciò esserci uncontatto costante e continuativo e in questo gli insegnanti hanno unruolo decisivo, rappresentando un “ponte” tra le due realtà. Bisognadare la possibilità ai ragazzi di riscoprire i mestieri più tradizionaliperché solo “provandoli” potranno innamorarsene. L’amore, però,presuppone conoscenza, ma come si può conoscere ciò che per troppotempo è rimasto nell’ombra? Come si può decidere di intraprendereun cammino se non si sa quale sia la strada da percorrere? Per moltianni i mestieri d’arte sono rimasti nell’ombra, cullandoci forse unpo’ nella presunzione che il settore potesse andare avanti e rinno-varsi da solo. La crisi economica ha reso necessaria una seria ricon-siderazione dei valori alla base delle scelte professionali dei giova-ni: in un mondo del lavoro caratterizzato da precarietà e insicurez-za, infatti, vale la pena intraprendere percorsi più coerenti con i pro-pri sogni, i propri talenti e le proprie passioni. È in questo contestoche i mestieri artigianali tradizionali hanno riacquistato la loro for-za attrattiva: nelle nostre città rinascono le botteghe artigiane aperteda ragazzi poco più che ventenni che si rimboccano le maniche eche a volte recuperano il mestiere del nonno, altre fanno da soli,ridisegnando il percorso del proprio futuro.Un ricambio generazionale in vari settori era atteso da tempo, nonsolo per la sopravvivenza stessa del “saper fare” ma anche per ilpotenziale innovativo che le nuove generazioni, esperte di tecnolo-gie e mezzi di comunicazione, possono apportare. L’obiettivo, però,è quello di usare le mani per sporcarsele: la radice stessa della paro-la “artigiano” racchiude la sua più intrinseca missione, ovvero quel-la di esercitare un’arte e “dopo tutto” diceva Picasso “un'opera d'ar-te non si realizza con le idee, ma con le mani”.

ECONOMIAnumero 3 - APRILE 2017

S.M. Angeli - Dal 29 Aprile al 1 maggio

Nella Porziuncola la prima edizionefloro-vivaistica

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STEFANIA PICCARDI, direttore del

HISTORY/BASTIA numero 3 - APRILE 2017

DiRINO CASULA

tipi di repertorio e così nacqueil Coro Polifonico Città di Ba-stia.Se non erro, così giovani era-vate solamente in due, gli al-tri componenti del Coro viconsideravano come voci va-lide, oppure venivate tenute adistanza? - Eravamo in due, ioe Emanuela Casula. I coristi cicoccolavano, eravamo una verafamiglia. Si organizzavanospesso domeniche a casa di al-cuni coristi, non smettevamomai di cantare! C'era un fortespirito di gruppo e tanto desi-derio di stare insieme.Ricordo che si facevano leprove nella Chiesa di SantaCroce, nella parte trasforma-ta a cappella; era una situa-zione disagevole e non tutti sela sono sentita di continuarea venire quelle sere con il Ma-estro Saracino. In effetti si sta-va veramente male su quellepanche durante le prove. - Iono! Non ricordo disagio, né fa-tica durante le prove. Forse perla freschezza della giovanissi-ma età. Di quel periodo ricordoperfettamente il minuzioso stu-dio dei brani sempre più artico-lati e interessanti. Per me ogniprova rappresentava uno stimo-lo nuovo, una sfida e la felicitàdi riuscire ad ottenere un buonrisultato era tale da non avver-tire alcuno sforzo.La prima uscita ufficiale delCoro avvenne a Santa Croceper il Capodanno ‘86; noiadulti eravamo molto emozio-nati, per il tutto esaurito, conin prima fila un euforico DonFrancesco, che era anche so-cio fondatore; come ti sentistilì sul palco davanti a tutti? -Non dimenticherò mai quel con-certo. La divisa nuova, i mieicalzini bianchi. La prima veraparte da solista sul brano Thefirst Nowell. Gli scroscianti ap-plausi di consenso che non fini-vano più. Don Francesco Fon-go al settimo cielo dalla felicità.Sentivo di aver compiuto un'im-presa e di far parte di un gruppoeccezionale, il migliore!Ricordo che il Maestro Radic-

chia cominciò ad affidartiparti da solista; avvenne nel-la prima tournèe a Monaco diBaviera e, dalla foto in miopossesso, mi sembravi comecostretta a stare in mezzo aquella Chiesa, da sola, senzapartiture, distante dagli altricoristi. Ma tu ben presto sen-tisti il desiderio di perfezio-narti e iniziasti a studiare mu-sica, canto e poi direzione dicoro. È stato duro questo nuo-vo impegno? - Ero davverospaventata. Senza partiture, lì alcentro di quella scura Chiesa dasola, io e la mia voce... ebbi ve-ramente voglia di scappare via.Credo sia proprio per quel-l'esperienza traumatizzante chenon amo cantare da sola! Iniziaimolto tardi a studiare solfeggio,canto e pianoforte, avevo diciot-to anni. Lavoravo a tempo pie-no in uno studio commerciale efrequentavo lezioni private du-rante la pausa pranzo e nei fine

Stefania, quando nel1985 siamo andatinello studio del No-taio Briganti, per co-stituire il Coro Poli-

fonico Città di Bastia, erava-mo in tanti a firmare l’atto edanche tu, pur avendo sola-mente quattordici anni, haiaderito a questa nuova asso-ciazione. Non avevi timore ditrovarti come un pesce fuord’acqua in mezzo a tantiadulti e alcuni anche attem-pati? - Sinceramente non homai pensato all'età. È vero, erola più giovane, ma apprezzavola compagnia degli adulti, inquanto da loro avevo semprenuove storie da ascoltare. Can-tare era già una passione, era undivertimento per me. Da bam-bina il mio gioco preferito eraquello di incidere su nastro lamelodia, cantando con la miavoce: il divertimento era quellodi inventarci sopra dei piccolicontrocanti, tra l'altro semprediversi. Partecipando al coro,era davvero appagante potergiocare con la mia voce insie-me a quella reale di altre perso-ne, intrecciando armonie contimbri e colori diversi.Quale esperienza canora ave-vi avuto prima di quella gio-vanissima età? - Nei giudiziscolastici della mia adorata Ma-estra Mirella Sbaraglini Cec-cucci già si evidenziava unaspiccata predisposizione per lamusica, nel canto in particolaree nella drammatizzazione. Ini-ziai proprio a scuola nel coroscolastico, guidato allora daDon Francesco Santini che cipreparava per le due Sante Mes-se da animare a scuola per Na-tale e Pasqua e ogni tanto ci in-segnava qualche canto ricreati-vo e giocoso. Fu proprio lui chemi invitò al coro parrocchiale,dove in quel periodo era in pre-parazione l'evento straordinariodella diretta Rai della SantaMessa nella nostra Parrocchia.Parte di quei cantori ebbero poil'esigenza di proseguire l'attivi-tà al di fuori del servizio litur-gico per conoscere anche altri

DAL CORO POLIFONICO CITTÀ DI BASTIA AL CORO AURORA

settimana andando fino a Romaper il canto, per poi sosteneregli esami da privatista in Con-servatorio. E' stato molto impe-gnativo, troppo, tanto che in-terruppi gli studi improvvisa-mente. I sacrifici erano davve-ro enormi e sicuramente il can-to solistico e comunque liriconon mi soddisfacevano. Io ama-vo cantare in coro!Sei cresciuta ed hai cantato intutte le occasioni in cui i di-rettori, fino al Maestro Tofi,hanno condotto il Coro, consuccessi nazionali ed interna-zionali. Ma ad un certo puntohai sentito la necessità di fareun salto di qualità, di creareuna compagine giovanissimache preparasse un futuro nel-l’Associazione: il Direttivo haapprovato la tua proposta e tusei partita. Raccontaci comehai mosso i primi passi percreare il Coro Aurora e “ar-ruolare” tante voci bianche?

- Partecipavo da corista ad un con-corso corale nazionale a VittorioVeneto, quando udii un coro di ra-gazzi, poco più che bambini. Rima-si colpita dalla freschezza di quellevoci e dalla capacità espressiva diquel coro. Così tanto che ebbi inquel momento la chiarezza di ciòche volevo e dovevo fare. Una chia-mata vera e propria, una missioneda compiere! Dovevo assolutamen-te trovare il modo di trasmettere ilmio amore nel cantare in coro. Giàpredisposta naturalmente verso ilmondo del bambino è stato faciletrovare la via per donare le miecompetenze e esperienze acquisite.Frequentai un corso di didattica, vo-calità e direzione di coro di vocibianche a Roma, quinquennale diprimo e secondo livello, guidatodalla Maestra Bruna Liguori Valen-ti, che indirizzò i miei primi passiverso la formazione e la conduzio-ne del Coro Aurora e iniziai a co-noscere e scoprire con curiosità in-finita. Ho avuto la fortuna di colla-

1 Gennaio 1986 - La seconda da destra, con i calzinibianchi, è Stefania Piccardi

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STEFANIA PICCARDI, direttore del

HISTORY/BASTIA numero 3 - APRILE 2017

DiRINO CASULA

tipi di repertorio e così nacqueil Coro Polifonico Città di Ba-stia.Se non erro, così giovani era-vate solamente in due, gli al-tri componenti del Coro viconsideravano come voci va-lide, oppure venivate tenute adistanza? - Eravamo in due, ioe Emanuela Casula. I coristi cicoccolavano, eravamo una verafamiglia. Si organizzavanospesso domeniche a casa di al-cuni coristi, non smettevamomai di cantare! C'era un fortespirito di gruppo e tanto desi-derio di stare insieme.Ricordo che si facevano leprove nella Chiesa di SantaCroce, nella parte trasforma-ta a cappella; era una situa-zione disagevole e non tutti sela sono sentita di continuarea venire quelle sere con il Ma-estro Saracino. In effetti si sta-va veramente male su quellepanche durante le prove. - Iono! Non ricordo disagio, né fa-tica durante le prove. Forse perla freschezza della giovanissi-ma età. Di quel periodo ricordoperfettamente il minuzioso stu-dio dei brani sempre più artico-lati e interessanti. Per me ogniprova rappresentava uno stimo-lo nuovo, una sfida e la felicitàdi riuscire ad ottenere un buonrisultato era tale da non avver-tire alcuno sforzo.La prima uscita ufficiale delCoro avvenne a Santa Croceper il Capodanno ‘86; noiadulti eravamo molto emozio-nati, per il tutto esaurito, conin prima fila un euforico DonFrancesco, che era anche so-cio fondatore; come ti sentistilì sul palco davanti a tutti? -Non dimenticherò mai quel con-certo. La divisa nuova, i mieicalzini bianchi. La prima veraparte da solista sul brano Thefirst Nowell. Gli scroscianti ap-plausi di consenso che non fini-vano più. Don Francesco Fon-go al settimo cielo dalla felicità.Sentivo di aver compiuto un'im-presa e di far parte di un gruppoeccezionale, il migliore!Ricordo che il Maestro Radic-

chia cominciò ad affidartiparti da solista; avvenne nel-la prima tournèe a Monaco diBaviera e, dalla foto in miopossesso, mi sembravi comecostretta a stare in mezzo aquella Chiesa, da sola, senzapartiture, distante dagli altricoristi. Ma tu ben presto sen-tisti il desiderio di perfezio-narti e iniziasti a studiare mu-sica, canto e poi direzione dicoro. È stato duro questo nuo-vo impegno? - Ero davverospaventata. Senza partiture, lì alcentro di quella scura Chiesa dasola, io e la mia voce... ebbi ve-ramente voglia di scappare via.Credo sia proprio per quel-l'esperienza traumatizzante chenon amo cantare da sola! Iniziaimolto tardi a studiare solfeggio,canto e pianoforte, avevo diciot-to anni. Lavoravo a tempo pie-no in uno studio commerciale efrequentavo lezioni private du-rante la pausa pranzo e nei fine

Stefania, quando nel1985 siamo andatinello studio del No-taio Briganti, per co-stituire il Coro Poli-

fonico Città di Bastia, erava-mo in tanti a firmare l’atto edanche tu, pur avendo sola-mente quattordici anni, haiaderito a questa nuova asso-ciazione. Non avevi timore ditrovarti come un pesce fuord’acqua in mezzo a tantiadulti e alcuni anche attem-pati? - Sinceramente non homai pensato all'età. È vero, erola più giovane, ma apprezzavola compagnia degli adulti, inquanto da loro avevo semprenuove storie da ascoltare. Can-tare era già una passione, era undivertimento per me. Da bam-bina il mio gioco preferito eraquello di incidere su nastro lamelodia, cantando con la miavoce: il divertimento era quellodi inventarci sopra dei piccolicontrocanti, tra l'altro semprediversi. Partecipando al coro,era davvero appagante potergiocare con la mia voce insie-me a quella reale di altre perso-ne, intrecciando armonie contimbri e colori diversi.Quale esperienza canora ave-vi avuto prima di quella gio-vanissima età? - Nei giudiziscolastici della mia adorata Ma-estra Mirella Sbaraglini Cec-cucci già si evidenziava unaspiccata predisposizione per lamusica, nel canto in particolaree nella drammatizzazione. Ini-ziai proprio a scuola nel coroscolastico, guidato allora daDon Francesco Santini che cipreparava per le due Sante Mes-se da animare a scuola per Na-tale e Pasqua e ogni tanto ci in-segnava qualche canto ricreati-vo e giocoso. Fu proprio lui chemi invitò al coro parrocchiale,dove in quel periodo era in pre-parazione l'evento straordinariodella diretta Rai della SantaMessa nella nostra Parrocchia.Parte di quei cantori ebbero poil'esigenza di proseguire l'attivi-tà al di fuori del servizio litur-gico per conoscere anche altri

DAL CORO POLIFONICO CITTÀ DI BASTIA AL CORO AURORA

settimana andando fino a Romaper il canto, per poi sosteneregli esami da privatista in Con-servatorio. E' stato molto impe-gnativo, troppo, tanto che in-terruppi gli studi improvvisa-mente. I sacrifici erano davve-ro enormi e sicuramente il can-to solistico e comunque liriconon mi soddisfacevano. Io ama-vo cantare in coro!Sei cresciuta ed hai cantato intutte le occasioni in cui i di-rettori, fino al Maestro Tofi,hanno condotto il Coro, consuccessi nazionali ed interna-zionali. Ma ad un certo puntohai sentito la necessità di fareun salto di qualità, di creareuna compagine giovanissimache preparasse un futuro nel-l’Associazione: il Direttivo haapprovato la tua proposta e tusei partita. Raccontaci comehai mosso i primi passi percreare il Coro Aurora e “ar-ruolare” tante voci bianche?

- Partecipavo da corista ad un con-corso corale nazionale a VittorioVeneto, quando udii un coro di ra-gazzi, poco più che bambini. Rima-si colpita dalla freschezza di quellevoci e dalla capacità espressiva diquel coro. Così tanto che ebbi inquel momento la chiarezza di ciòche volevo e dovevo fare. Una chia-mata vera e propria, una missioneda compiere! Dovevo assolutamen-te trovare il modo di trasmettere ilmio amore nel cantare in coro. Giàpredisposta naturalmente verso ilmondo del bambino è stato faciletrovare la via per donare le miecompetenze e esperienze acquisite.Frequentai un corso di didattica, vo-calità e direzione di coro di vocibianche a Roma, quinquennale diprimo e secondo livello, guidatodalla Maestra Bruna Liguori Valen-ti, che indirizzò i miei primi passiverso la formazione e la conduzio-ne del Coro Aurora e iniziai a co-noscere e scoprire con curiosità in-finita. Ho avuto la fortuna di colla-

1 Gennaio 1986 - La seconda da destra, con i calzinibianchi, è Stefania Piccardi

Coro Aurora

HISTORY/BASTIAnumero 3 - APRILE 2017

borare con tanti musicisti: compo-sitori, strumentisti, direttori, tecni-ci, persone che hanno messo la pro-pria esistenza a servizio della Mu-sica e da ognuno di loro ho potutocatturare l'esperienza e l'energia del-la loro sensibilità artistica. Non homai smesso di studiare e ricercare.Dopo l’istituzione di questo nuo-vo gruppo, sorto nel 2006, sieteuscite addirittura verso il nordItalia e a Malcesine vi siete fattesubito onore. Penso che bravisono stati anche tutti i genitori diqueste ragazze (maschietti solo un

paio) che hanno sostenuto, ac-compagnato, incoraggiato. - I ge-nitori sono sempre stati un sostegnoprezioso per le attività del Coro Au-rora; hanno compreso fin da subitol'importanza di questo progetto cre-dendo fortemente nel percorso dicrescita e di formazione poliedricache la Musica e il canto corale inparticolare sa regalare. Attualmen-te nel gruppo delle voci bianche edei piccoli ci sono ben sette voci ma-

schili, il coronon è pretta-mente femmi-nile; nel giova-nile invecesono tutte ra-gazze, il problema fisico dellamuta di voce rende, purtroppo,più difficile l'appartenenza adun coro nell'età di sviluppo. Mastiamo cercando una soluzioneanche a questo.Ad un certo punto, anchequeste graziose ragazze dalla-splendida voce, verso i dieci

anni di frequentazione delCoro Aurora hanno potutocostituire il gruppo delleGrandi, affiancandosi al Po-lifonico, che intanto era pas-sato alla Direzione del Mae-stro Piero Caraba. - Le ragaz-ze storiche ora costituiscono ilgruppo giovanile e svolgonoun'intensa attività concertisticae di produzione in tutta Italia.Abbiamo appena completato l'

incisione del nostro quarto di-sco dal titolo “Take these win-gs... and learn to fly”, che pro-prio in questi giorni è in fase distampa, a testimonianza del la-voro compiuto con impegno epassione in questi dieci anni.Insieme all'amica e pianista sto-rica del Coro Aurora CristinaCapano abbiamo scelto i branipiù belli, quelli che hanno se-gnato i momenti più significa-tivi del nostro cammino, che cihanno regalato emozioni nelprofondo e che non dimentiche-remo mai. Con il prezioso con-tributo del Maestro Piero Cara-ba e il costante impegno delconsiglio Direttivo del CoroCittà di Bastia cerchiamo di pro-porre obbiettivi e stimoli nuovialle ragazze e all'intera compa-gine, così da continuare sem-pre a crescere, conoscendo eampliando nuovi repertori,spesso arricchiti dalla presenzadell'orchestra.Dopo il festeggiamento deldecimo compleanno sonocomparse anche le voci deipiccolissimi, che già si sonoesibiti in piacevoli interventilocali. - Meravigliosi! Sonouna decina di piccolissimi can-tori che svolgono attività dipropedeutica al coro già da dueanni. Il più “anziano” ne ha sei!Sono strepitosi e non mancanomai ad una prova. Nella viva-

cità tipica dell'età infantile ciimmergiamo nella Musica e cicoloriamo delle bellissime efantasiose storie da cantare, daanimare... Il contagio con la

Musica è già avvenuto, comequando ero io una bambina. Inqualche forma sono sicura chesarà una compagna di vita pertutti loro.

2006 - Il primo concerto del Coro Auroradiretto da Stefania Piccardi

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Quindici anni, oc-

chi di velluto e tan- ta voglia di rac- contarsi. Ho co- minciato a scri- vere le mie can-

zoni che avevo undici anni. Vi-vevo in una casa-famiglia aSpoleto. Lo facevo per sfogar-mi e sopportare meglio i mo-menti difficili. Dopo, infatti,mi sentivo bene. Da allora nonho smesso più.Nicholas Sambuco, in arteNiks, di cose da raccontarene ha parecchie e questa è lastrada che ha scelto. - Hoscritto una quarantina di testi,sono abbastanza seguito sulWeb dove ho dodicimila fol-lowers su Instagram, quasimetà della popolazione di Ba-stia. All’inizio scrivevo le basimusicali in casa, utilizzando ilmio computer. Nessuno midava aiuti o consigli tranne lamia nonna materna, una per-sona a cui tengo molto e che ètanto importante per me. Mida’ consigli per la vita e per lamusica. Anche lei, che è natanello Zimbabwe, faceva, dagiovane, la cantante. Ha cono-sciuto quel mondo e qualchecantante famoso. Spesso i suoiconsigli non sono più attuali,

di Giuseppina Fiorucci

specialmente quando parladi microfoni, ma io l’ascol-to sempre lo stesso. Mi ri-pete di crederci e che ce laposso fare. Mi dice sempreche tutto arriva piano pia-no e io le credo, anche se lamamma mi dice di stare coipiedi per terra.Nicholas Sambuco, da treanni si è riunito con la suafamiglia e vive a Bastiadove frequenta la terzamedia. - Ho perso qualcheanno perché mi sono spo-stato in varie città: Spole-to, Foligno, Marsciano. Oraqui a scuola mi trovo benee me la cavo discretamen-te. Nessun insegnante hamai snobbato questa miapassione musicale, anzisono stato invitato in varieclassi della scuola per can-tare i miei pezzi contro ilbullismo. All’inizio ero unpo’ intimidito dalla cosa,ma poi il contatto con glialtri mi ha molto aiutato.Nicholas Sambuco, in arteNiks, si è esibito in contest al-l’Ipercoop di Collestrada,con il rapper Moreno e alGherlinda in occasione diuna rassegna di giovaniemergenti. Qualche esibizio-

ne anche a Bastia dove, tral’altro, ha presentato, un suopezzo in occasionedel Palio nella ta-verna di Monciove-ta. - Ho fatto unapromessa a me stes-so: ogni volta che miesibirò, canterò unacanzone contro ilbullismo o contro laviolenza sulle donne.Sono scosso troppoda questi delitti. Enon voglio che man-chi mai la mia vocedi condanna. Io vo-glio con i miei pezzicomunicare emozio-ni a più gente cheposso. Non mi inte-

ECCELLENZE numero 3 - APRILE 2017

Una piccola storia con finale a sorpresa

ressano i soldi, maun palco e un mi-crofono.Nicholas Sambu-co, in arte Niks, havissuto sulla pro-pria pelle il feno-meno del bullismo.- Ma non mi sonomai chiuso a riccio,anzi ho cercato aiu-to negli adulti e hosempre avuto soste-gno, per cui vogliodire a tutti quelli chehanno questo pro-blema di fare lostesso. Insieme èmeglio. Il mio pez-zo: “L’ignoranza dicredersi forti”, par-la proprio di questo.Niks, come Mika oJ-AX, vittime dagiovani dei bulli,usa la musica peresprimere il suodesiderio di con-tribuire alla nasci-

ta di un mondo migliore, per-ché sa che la musica è un’ar-

NIKS,il rapper bastiolo

ma potente, tanto potente daessere bandita da quelle cul-ture che la temono. - Da quan-do sono tornato con la mia fa-miglia, ho deciso di lavorarecon più continuità al mio pro-getto musicale. Sono passatodal fai da te, a vere e propriesale di registrazione. All’iniziolo facevo sporadicamente per-ché dovendomi auto produrre,non avevo i mezzi necessari perdare una continuità al lavoro.Adesso, invece, ho trovato deiproduttori locali che mi stannoaiutando per realizzare, in ma-niera seria, un pezzo che usci-rà verso l’estate e al quale stolavorando da tempo. Tra i mieiprogetti c’è anche lo studio diuno strumento musicale, la chi-tarra. Attualmente suono soloun po’ la batteria.

Nicholas Sambuco, in arte Niks,dopo la terza media, frequen-terà l’Istituto alberghiero per-ché sa bene che solo sul voca-bolario successo viene prima disudore (Adriano Calì) e sui li-bri non sempre c’è la vita vera.

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Quindici anni, oc-

chi di velluto e tan- ta voglia di rac- contarsi. Ho co- minciato a scri- vere le mie can-

zoni che avevo undici anni. Vi-vevo in una casa-famiglia aSpoleto. Lo facevo per sfogar-mi e sopportare meglio i mo-menti difficili. Dopo, infatti,mi sentivo bene. Da allora nonho smesso più.Nicholas Sambuco, in arteNiks, di cose da raccontarene ha parecchie e questa è lastrada che ha scelto. - Hoscritto una quarantina di testi,sono abbastanza seguito sulWeb dove ho dodicimila fol-lowers su Instagram, quasimetà della popolazione di Ba-stia. All’inizio scrivevo le basimusicali in casa, utilizzando ilmio computer. Nessuno midava aiuti o consigli tranne lamia nonna materna, una per-sona a cui tengo molto e che ètanto importante per me. Mida’ consigli per la vita e per lamusica. Anche lei, che è natanello Zimbabwe, faceva, dagiovane, la cantante. Ha cono-sciuto quel mondo e qualchecantante famoso. Spesso i suoiconsigli non sono più attuali,

di Giuseppina Fiorucci

specialmente quando parladi microfoni, ma io l’ascol-to sempre lo stesso. Mi ri-pete di crederci e che ce laposso fare. Mi dice sempreche tutto arriva piano pia-no e io le credo, anche se lamamma mi dice di stare coipiedi per terra.Nicholas Sambuco, da treanni si è riunito con la suafamiglia e vive a Bastiadove frequenta la terzamedia. - Ho perso qualcheanno perché mi sono spo-stato in varie città: Spole-to, Foligno, Marsciano. Oraqui a scuola mi trovo benee me la cavo discretamen-te. Nessun insegnante hamai snobbato questa miapassione musicale, anzisono stato invitato in varieclassi della scuola per can-tare i miei pezzi contro ilbullismo. All’inizio ero unpo’ intimidito dalla cosa,ma poi il contatto con glialtri mi ha molto aiutato.Nicholas Sambuco, in arteNiks, si è esibito in contest al-l’Ipercoop di Collestrada,con il rapper Moreno e alGherlinda in occasione diuna rassegna di giovaniemergenti. Qualche esibizio-

ne anche a Bastia dove, tral’altro, ha presentato, un suopezzo in occasionedel Palio nella ta-verna di Monciove-ta. - Ho fatto unapromessa a me stes-so: ogni volta che miesibirò, canterò unacanzone contro ilbullismo o contro laviolenza sulle donne.Sono scosso troppoda questi delitti. Enon voglio che man-chi mai la mia vocedi condanna. Io vo-glio con i miei pezzicomunicare emozio-ni a più gente cheposso. Non mi inte-

ECCELLENZE numero 3 - APRILE 2017

Una piccola storia con finale a sorpresa

ressano i soldi, maun palco e un mi-crofono.Nicholas Sambu-co, in arte Niks, havissuto sulla pro-pria pelle il feno-meno del bullismo.- Ma non mi sonomai chiuso a riccio,anzi ho cercato aiu-to negli adulti e hosempre avuto soste-gno, per cui vogliodire a tutti quelli chehanno questo pro-blema di fare lostesso. Insieme èmeglio. Il mio pez-zo: “L’ignoranza dicredersi forti”, par-la proprio di questo.Niks, come Mika oJ-AX, vittime dagiovani dei bulli,usa la musica peresprimere il suodesiderio di con-tribuire alla nasci-

ta di un mondo migliore, per-ché sa che la musica è un’ar-

NIKS,il rapper bastiolo

ma potente, tanto potente daessere bandita da quelle cul-ture che la temono. - Da quan-do sono tornato con la mia fa-miglia, ho deciso di lavorarecon più continuità al mio pro-getto musicale. Sono passatodal fai da te, a vere e propriesale di registrazione. All’iniziolo facevo sporadicamente per-ché dovendomi auto produrre,non avevo i mezzi necessari perdare una continuità al lavoro.Adesso, invece, ho trovato deiproduttori locali che mi stannoaiutando per realizzare, in ma-niera seria, un pezzo che usci-rà verso l’estate e al quale stolavorando da tempo. Tra i mieiprogetti c’è anche lo studio diuno strumento musicale, la chi-tarra. Attualmente suono soloun po’ la batteria.

Nicholas Sambuco, in arte Niks,dopo la terza media, frequen-terà l’Istituto alberghiero per-ché sa bene che solo sul voca-bolario successo viene prima disudore (Adriano Calì) e sui li-bri non sempre c’è la vita vera.

Page 34: Editoriale - terrenostre.info .pdf · l’offerta in regime di mercato libero. ... Marco Fabrizi 335.8243510 FONDATO NEL 1998 da Francesco Brufani Carlo Rosignoli Marco Fabrizi ...

Si chiamano Giulia Pa-ola Fagioli e AriannaFulmini. Stessa età (22anni), stessa passione(sport e danza), stessa

voglia di mettersi alla prova.Sentirle parlare è una carica dienergia positiva. Il Piccolo Nuo-vo Teatro di Bastia Umbra le haappena inserite nella propriaCompagnia, dopo aver dimo-strato capacità e professionalitànei corsi sulle discipline di dan-za aerea e trampoli condotti al-l’interno della propria Scuola diCirco Teatro. Giulia Paola è diSanta Maria degli Angeli, Arian-na di Ponte San Giovanni, en-trambe sono approdate ai corsiper la curiosità di provare qual-cosa di nuovo. Il corso si è tra-sformato, invece, in un’opportu-nità di lavoro per queste due gio-vani ragazze, formatesi in disci-pline che appartengono al per-corso del Piccolo Nuovo Teatro,che ha fatto di questo mestierela sua storia. Un esempio con-creto di come la cultura possafare nascere proposte professio-nali innovative. Generazioni chesi incontrano e si scambiano sa-peri, passioni ed entusiasmo. Ecreano continuità.Perché avete scelto di frequen-tare i corsi del Piccolo NuovoTeatro? - Giulia Paola: Ho fat-to molti sport nella mia vita e vo-levo provare qualcosa di diverso.Lo scorso anno ho letto del loro

ATTUALITÀ numero 3 - APRILE 2017

GIOVANI E LAVORO: IL PICCOLO NUOVO TEATRODIVENTA UN ESEMPIO CONCRETO

corso di danza aerea emi sono incuriosita.Arianna: Io ho inizia-to lo scorso ottobre.Cercavo su internet uncorso di danza aerea nelnostro territorio ed hoscoperto questa realtà.Avevate già esperien-ze di questo tipo? -Giulia Paola: Era laprima volta, sono par-tita da totale princi-piante. Un anno fa hoseguito i corsi di dan-za aerea su corda, cer-chio, tessuto e trape-zio. Dallo scorso au-tunno ho iniziato conArianna anche la disci-plina dei trampoli.Arianna: Avevo fatto un corsodi acrobatica a terra, mai la dan-za aerea. Ho iniziato contempo-raneamente anche il corso ditrampoli, una bella sfida con mestessa considerando che soffro divertigini!Che emozioni si provano inqueste discipline? - Giulia Pa-ola: Incredibili. Mi hanno fattosuperare molte paure, stimolan-domi continuamente. Da pocoho iniziato anche l’esperienzacon il pubblico negli spettacoli:le emozioni sono ancora più fortiquando vedi adulti e bambini di-vertirsi ed emozionarsi con te eper quello che fai. In questi mesisto affiancando Alessio Papini

PASQUINA TANARAIN LEONI

ha compiuto 90 anniLo scorso 16aprile la no-stra MammaSig.ra Pa-squina Tana-ra in Leoni,nata nel1927, hacompiuto 90anni. Nata e cresciuta in loc. LeViole di Assisi, nel 1950, si èsposata con nostro padre Eucli-de Leoni e si è trasferita a Pe-trignano dove ha abitato fino al2001. In quell’anno si è trasfe-rita ancora a Bastia Umbra e at-tualmente vive con la figlia Flo-ra in fraz. Bastiola. La nostramamma ha due figli, Flora spo-sata con Ostelio Renga (nipotiClaudio e Simone Renga) eMaurizio Leoni sposato conKatia Brigiari (nipote DamianoLeoni). Tanti auguri Mamma.

(Flora e Maurizio Leoni)

Sotto il tendone della Scuola di Circo Teatro Rataplan si imparano le arti circensi e diventanoanche un’opportunità di lavoro per i giovani. Dai corsi di danza aerea e trampoli sono

“sbocciate” due nuove componenti della compagnia teatrale di Bastia Umbradi SARA STANGONI

nei corsi per bambini della scuo-la Rataplan e nelle animazioniper le feste di compleanno pres-so il tendone, dove “trasformia-mo” i piccoli partecipanti inacrobati, clown e giocolieri!Arianna: Vengo dal mondo del-la danza, ma con questa espe-rienza mi sono voluta mettere ingioco con una disciplina alter-nativa a quelle convenzionali. Almomento sto completando il pri-mo corso e non ho partecipato aspettacoli, credo che sarà unaprova ancora più entusiasman-te.In quali spettacoli hai parteci-pato Giulia Paola? - “Zoè - Ilprincipio della vita” e “Arcani

incanti”, in entrambi la perfor-mance è stata sui trampoli. Stia-mo lavorando, però, ad una in-tegrazione anche con la danzaaerea.Com’è stato entrare a far par-te della Compagnia? - GiuliaPaola: È come una grande fa-miglia, dove ti senti a tuo agio.Mi stanno coinvolgendo anchenella comunicazione con l’este-ro, dal momento che so parlareabbastanza bene cinque lingue.Arianna: Mi sento molto stimo-lata da questo ambiente, è unavera residenza creativa doveprendono vita produzioni di te-atro di strada, stage e incontricon professionisti del settore.

Il 22 marzo2017, pres-so il Cam-pus di Forlì- Universitàdi Bologna,L u c r e z i aBianchi, diBastia Um-bra, ha con-seguito laLaurea Ma-gistrale inScienze In-ternazionali e Diplomatiche,con la votazione di 110 elode, discutendo la tesi:“Guerra di necessità, guerradi scelta: le due guerre inIraq a confronto (199 e2003).Relatore prof. Marco Cesa.Alla neo dottoressa giungo-no gli auguri di tutta la fa-miglia, in particolare dellanonna Maria, dei parenti tuttie degli amici. La redazionedi Terrenostre si congratulaper il successo conseguito.

Brillante Laurea diLUCREZIA BIANCHI

GiuliaPaola Fagioli

AriannaFulmini

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Si chiamano Giulia Pa-ola Fagioli e AriannaFulmini. Stessa età (22anni), stessa passione(sport e danza), stessa

voglia di mettersi alla prova.Sentirle parlare è una carica dienergia positiva. Il Piccolo Nuo-vo Teatro di Bastia Umbra le haappena inserite nella propriaCompagnia, dopo aver dimo-strato capacità e professionalitànei corsi sulle discipline di dan-za aerea e trampoli condotti al-l’interno della propria Scuola diCirco Teatro. Giulia Paola è diSanta Maria degli Angeli, Arian-na di Ponte San Giovanni, en-trambe sono approdate ai corsiper la curiosità di provare qual-cosa di nuovo. Il corso si è tra-sformato, invece, in un’opportu-nità di lavoro per queste due gio-vani ragazze, formatesi in disci-pline che appartengono al per-corso del Piccolo Nuovo Teatro,che ha fatto di questo mestierela sua storia. Un esempio con-creto di come la cultura possafare nascere proposte professio-nali innovative. Generazioni chesi incontrano e si scambiano sa-peri, passioni ed entusiasmo. Ecreano continuità.Perché avete scelto di frequen-tare i corsi del Piccolo NuovoTeatro? - Giulia Paola: Ho fat-to molti sport nella mia vita e vo-levo provare qualcosa di diverso.Lo scorso anno ho letto del loro

ATTUALITÀ numero 3 - APRILE 2017

GIOVANI E LAVORO: IL PICCOLO NUOVO TEATRODIVENTA UN ESEMPIO CONCRETO

corso di danza aerea emi sono incuriosita.Arianna: Io ho inizia-to lo scorso ottobre.Cercavo su internet uncorso di danza aerea nelnostro territorio ed hoscoperto questa realtà.Avevate già esperien-ze di questo tipo? -Giulia Paola: Era laprima volta, sono par-tita da totale princi-piante. Un anno fa hoseguito i corsi di dan-za aerea su corda, cer-chio, tessuto e trape-zio. Dallo scorso au-tunno ho iniziato conArianna anche la disci-plina dei trampoli.Arianna: Avevo fatto un corsodi acrobatica a terra, mai la dan-za aerea. Ho iniziato contempo-raneamente anche il corso ditrampoli, una bella sfida con mestessa considerando che soffro divertigini!Che emozioni si provano inqueste discipline? - Giulia Pa-ola: Incredibili. Mi hanno fattosuperare molte paure, stimolan-domi continuamente. Da pocoho iniziato anche l’esperienzacon il pubblico negli spettacoli:le emozioni sono ancora più fortiquando vedi adulti e bambini di-vertirsi ed emozionarsi con te eper quello che fai. In questi mesisto affiancando Alessio Papini

PASQUINA TANARAIN LEONI

ha compiuto 90 anniLo scorso 16aprile la no-stra MammaSig.ra Pa-squina Tana-ra in Leoni,nata nel1927, hacompiuto 90anni. Nata e cresciuta in loc. LeViole di Assisi, nel 1950, si èsposata con nostro padre Eucli-de Leoni e si è trasferita a Pe-trignano dove ha abitato fino al2001. In quell’anno si è trasfe-rita ancora a Bastia Umbra e at-tualmente vive con la figlia Flo-ra in fraz. Bastiola. La nostramamma ha due figli, Flora spo-sata con Ostelio Renga (nipotiClaudio e Simone Renga) eMaurizio Leoni sposato conKatia Brigiari (nipote DamianoLeoni). Tanti auguri Mamma.

(Flora e Maurizio Leoni)

Sotto il tendone della Scuola di Circo Teatro Rataplan si imparano le arti circensi e diventanoanche un’opportunità di lavoro per i giovani. Dai corsi di danza aerea e trampoli sono

“sbocciate” due nuove componenti della compagnia teatrale di Bastia Umbradi SARA STANGONI

nei corsi per bambini della scuo-la Rataplan e nelle animazioniper le feste di compleanno pres-so il tendone, dove “trasformia-mo” i piccoli partecipanti inacrobati, clown e giocolieri!Arianna: Vengo dal mondo del-la danza, ma con questa espe-rienza mi sono voluta mettere ingioco con una disciplina alter-nativa a quelle convenzionali. Almomento sto completando il pri-mo corso e non ho partecipato aspettacoli, credo che sarà unaprova ancora più entusiasman-te.In quali spettacoli hai parteci-pato Giulia Paola? - “Zoè - Ilprincipio della vita” e “Arcani

incanti”, in entrambi la perfor-mance è stata sui trampoli. Stia-mo lavorando, però, ad una in-tegrazione anche con la danzaaerea.Com’è stato entrare a far par-te della Compagnia? - GiuliaPaola: È come una grande fa-miglia, dove ti senti a tuo agio.Mi stanno coinvolgendo anchenella comunicazione con l’este-ro, dal momento che so parlareabbastanza bene cinque lingue.Arianna: Mi sento molto stimo-lata da questo ambiente, è unavera residenza creativa doveprendono vita produzioni di te-atro di strada, stage e incontricon professionisti del settore.

Il 22 marzo2017, pres-so il Cam-pus di Forlì- Universitàdi Bologna,L u c r e z i aBianchi, diBastia Um-bra, ha con-seguito laLaurea Ma-gistrale inScienze In-ternazionali e Diplomatiche,con la votazione di 110 elode, discutendo la tesi:“Guerra di necessità, guerradi scelta: le due guerre inIraq a confronto (199 e2003).Relatore prof. Marco Cesa.Alla neo dottoressa giungo-no gli auguri di tutta la fa-miglia, in particolare dellanonna Maria, dei parenti tuttie degli amici. La redazionedi Terrenostre si congratulaper il successo conseguito.

Brillante Laurea diLUCREZIA BIANCHI

GiuliaPaola Fagioli

AriannaFulmini

FISIOTERAPIADi Luca Tomassini

LA FIBROLISI

L a fibrolisi diacu-tanea (il prefissodia deriva dal

greco dià, ossia attraver-so; quindi fibrolisi attra-verso la cute) è una me-todica messa a punto daun fisioterapista svedese,Kurt Ekman.Tale metodica, che si av-vale di particolari stru-menti detti fibrolisori,viene utilizzata in variambiti (fisiatria, medici-na sportiva, ortopedia ereumatologia) ha mostra-to interessanti risultati invarie situazioni morbosea carico di tessuti molli enelle fibrosi pararticolarie periarticolari.Se effettuata in modo cor-retto la fibrolisi ha, nellesituazioni morbose,un’efficacia superiore aquella dimostrata da altremetodiche fisioterapiche,tecar, ultrasuoni, ecc...La strumentazione cheviene utilizzata per effet-tuare la fibrolisi diacuta-nea consiste sostanzial-mente in una serie di fi-brolisori in acciaio inoxdalla diversa curvatura. Ilterapista agisce in mododiverso a seconda dellaprofondità della forma-zione fibrosa, se quest’ul-tima è localizzata super-ficialmente e si può com-primerla agevolmente sulpiano osseo, il terapistaeffettua la fibrolisi condei movimenti di va evieni muovendo la cutesu piani più profondi.Se il problema è localiz-zato in un settore musco-lare profondo, le mano-vre saranno più comples-se ed articolate. Il fine ul-timo della fibrolisi è quel-lo di riuscire nel giro dipoche sedute a frammen-tare meccanicamente ilcorpo fibroso. Se non èpossibile effettuare laframmentazione comple-ta, talvolta si rivela suffi-ciente l’allontanamentodel corpo fibroso dalleterminazioni sensitive ir-ritate responsabili dei sin-tomi dolorosi.

Via San Matteo, 1Tordandrea di Assisi

Info: 3285666201

(Continua dal numero precedente)

La compensazionedell’astigmatismocon lenti a contat-to richiede distin-zione tra chi non

ha portato mai una lente e unportatore abituale o saltuariosenza correzione astigmatica.Il soggetto che non ha mai in-dossato una Lac deve farsi uncontrollo apposito per proce-dere al protocollo applicativoprima di poter correggere unaricetta astigmatica quindi pro-cedere al protocollo applicati-vo e alla correzione.Al contrario chi è già portato-re deve comunicare all’opto-metrista-contattologo se hauna prescrizione oculistica oeseguire una refrazione accu-rata per conoscere il tipo diastigmatismo miopico o iper-metropico e se trattasi di valo-ri bassi, medi,alti. Se l’astig-matismo è basso cioè inferio-

di [email protected]

ASTIGMATISMOCompensazione con lenti

oftalmiche (2)re ad una diotria non è necessariauna correzione astigmatica se nonin casi nei quali viene richiesta dauna particolare attività lavorativa,ricorrendo all’equivalente sfericoche corrisponde a metà del valoreastigmatico. Gli astigmatici convalori compresi tra 1 e 2,75 diot-trie possono essere corretti con buo-ni risultati ricorrendo a lenti a con-tatto adatte visto che il mercato nepropone di molti tipi e per svariateesigenze visive.Se un soggetto ha astigmatismi su-periori a 2,75 diottrie è necessarioricorrere a lenti astigmatiche a per-manenza e di tipo rigido gas per-meabili. Oggi la tecnologia ci met-te a disposizione anche lenti a con-tatto progressive per soddisfare leesigenze delle persone in attivitàlavorative. Bisogna clinicamentevalutare attentamente la salute delsegmento anteriore degli occhi pri-ma di applicare ogni tipo di lac. esoprattutto conoscerne le motiva-zioni di usufruire di tali protesi per-ché di protesi trattasi e non affi-

MALOCCLUSIONEDENTALE, DOLORI

CERVICALI E PROBLEMIPOSTURALI

La malocclusione dentale èun anomalo rapporto tra identi della mascella e quelli

della mandibola. In condizioni fi-siologiche, le arcate dentarie si re-lazionano attraverso rapporti ar-monici ed equilibrati per potercompiere adeguatamente le fun-zioni masticatorie, fonetiche e ladeglutizione. La malocclusionedentaria si manifesta proprioquando il suddetto equilibrio vie-ne negato. La deglutizione è unafunzione automatica che avviene,in media, una volta al minuto. Perdeglutire in modo normale dob-biamo chiudere i denti in modoche la mandibola sia solidale conil cranio e i muscoli anteriori delcollo contraendosi non la muova-no ma innalzino solamente l'ossoioide.In presenza di una malocclusio-ne, i muscoli masticatori e soprat-tutto quelli del collo sono costretti,una volta al minuto, ad un super-lavoro di adattamento e possono,con il tempo, andare incontro aduno stato di tensione che ne limi-ta la funzionalità, generando do-lore. In realtà per una azione con-trattile efficace i muscoli devonopossedere un punto di appoggiostabile e durante la deglutizionequesto è dato dalla occlusionedentale.La postura a sua volta è condizio-nata dalla testa e dai muscoli del-la masticazione e del collo chesono in stretta relazione tra di loroe interagiscono direttamente conla muscolatura delle spalle. Percui l'imperfetta occlusione dellearcate dentarie può ripercuotersinegativamente anche su altre sedianatomiche causando oltre a di-sturbi masticatori, anche doloricervicali, mal di schiena, mal ditesta e ronzii agli orecchi. Tuttaquesta situazione è in grado dicompromettere anche la posturadeterminando disequilibrio mu-scolare, affaticamento e minorrendimento. Una visita odontoia-trica o gnatologica può mettere inluce la presenza di malocclusionio disordini dell'articolazione tem-poromandibolare.

ODONTOIATRIADr. Pesaran Mohammad

e Dr.ssa Alipanah Rashin

StudioDentisticoAssisiS. Maria Degli Angeli

Via S.Bernardino da Siena, 41 075.8044571

www.studiodentisticoassisi.it

CI HA LASCIATO...DONNA GELTRUDE BARTOLUCCI

O.S.B.

Serenamente, così come era vissuta,a 105 anni, nella tarda notte del 5aprile, dopo una vita spesa dentro le

mura del suo amatissimo Monasterodelle Monache Benedettine di S. Anna,a Bastia.Di origine bastiola, ha dedicato conamore tutta la sua vita alla preghiera, alservizio professionale come “maestrad’asilo” a numerose generazioni di bam-bine bastiole, come raffinata ricamatri-ce presso il laboratorio estivo di cucitoper ragazze intente a preparare il lorocorredo nuziale, come consigliera decisa e rigorosa verso tutticoloro che si rivolgevano a lei con affetto e stima.Sabato 8 aprile 2017 si sono svolte le esequie funebri celebrateda Mons. Marcello Bartolucci nella chiesa di S. Anna circondatadalla presenza commossa della Madre Abbadessa Noemi Scar-pa, dalle sue consorelle che l’hanno amorevolmente assistita nel-l’ultimo periodo della sua malattia, dai parenti, amici e numero-si cittadini che, con lei, hanno condiviso un certo percorso divita, lasciando un segno affettivo e formativo per ragioni diver-se in ognuno di noi. Ciao Donna Geltrude

(Rita Baroni)

SALUTEnumero 3 - APRILE 2017

darsi a gente che improvvisa per-ché i danni al segmento anterioredell’occhio si verificano nel tem-po e spesso sono irreversibili.

30 ANNIDI UVISP

Domenica 19 marzopresso la sede dellazona industriale si è

tenuta la Tavola Rotonda percelebrare il trentennale dell'at-tiva presenza a Bastia del-l'UVISP Assisi, Unione vo-lontariato internazionale perlo sviluppo e la pace.I relatori Gaetano Mollo notopedagogista dell'Università diPerugia e preparatore di mol-ti insegnanti locali ed ElisaGranocchia assistente socialedel comune di Bastia con unvasto pubblico interessato epartecipe si sono confrontatisul tema: “Volontariato e cit-tadinanza attiva. Il Terzo Set-tore di fronte alle difficoltà so-ciali ed economiche ed unapossibile rete territoriale. Pro-spettive di collaborazione tral'area pubblica ed il mondo delvolontariato”. In particolare ilprof. Mollo si è soffermatosulla formazione di una co-scienza collettiva nel model-lo della cooperazione e sullacontrapposizione tra il sognoamericano di tipo piramidalee quello europeo tipo sistemaa rete che valorizza l'associa-zionismo per espandersi nelpubblico, politico, sociale eimpegna in mezzo agli altricon appagamento senza met-tere il mercato al centro del-l'interesse. La manifestazione,iniziata la sera avanti con cenadi beneficienza, ha visto lacollaborazione di tutti i volon-tari sotto la guida dell’inossi-dabile Padre Giorgio fondato-re dell’UVISP.

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ATTUALITÀ numero 3 - APRILE 2017

I ragazzi di Bernardi ora, per accedere alla finale, non possono può sba-gliare. Si torna in campo per gara 4 mercoledì 19 aprile al PalaEvangeli-sti.Dopo l’amarissimo epilogo di gara 3 la Sir Safety Conad Perugia simorde ancora le mani per non aver saputo capitalizzare dei vantaggi

importanti nei primi due parziali (19-22 nel primo set e di 19-23 nel secondo)che, a conti fatti, sono risultati i più importanti per il risultato finale. Il combat-tutissimo match ha visto decisivi i finali dei set dove i bianconeri hanno com-messo errori pesanti ed in certi casi certamente evitabili consentendo ai padro-ni di casa di recuperare e di aggiudicarsi le prime due frazioni ai vantaggi 28-26 e 30-28. I ragazzi del presidente Sirci, ancora una volta, hanno dimostratodi potersela giocare ad armi pari nell’impianto trentino, ma devono assoluta-mente migliorare nella gestione dei palloni importanti. Devono assumere l’es-senza del predatore. Cosa peraltro tipica del presidente Sirci, ma che ancoranon ha saputo trasmettere ai suoi giocatori.In gara 4 a Perugia ed eventualmente in gara 5 a Trento, non si potrà più sba-gliare.

ASPETTANDO GARA 5 - Nel mentre che andiamoin stampa la SIR PERUGIA, in Gara 4, affronterà a

Perugia la Diatec Trentino. Non si può più sbagliare

SEMIFINALI PLAY OFF - DIATEC (TENTO) - SIR (PERUGIA) 3-2 • SIR (PERUGIA) - DIATEC (TRENTO) 3-1 DIATEC (TRENTO) - SIR (PERUGIA) 3-1

PARACUCCO, CASULA, MONACCHIA

Molti Artisti ne fanno par-te, ma tanti bastioli nonsanno ancora che esiste

una Associazione Culturale “Ami-ci dell’Arte e Ciao Umbria”: fon-data dal M.tro Marco Giacchetti.Lo scopo è l’insegnamento e la di-vulgazione della pittura. Quest’an-no, dall’11 al 19 marzo, con il Pa-trocinio del Comune di Città di Ca-stello e dell’Associazione ProLoco Bastia, è stata organizzata aPalazzo Bufalini di Città di Castel-lo la PRIMA BIENNALE CIAOUMBRIA 2017, dedicata a tre pit-tori locali recentemente scompar-si: Pierluigi Paracucco, DanielaCasula, Giuliano Monacchia. Al-l’organizzazione dell’evento hacollaborato con un lavoro delicatoe proficuo il Maestro DonatellaMasciarri. Potevano parteciparepittori e scultori selezionati conopere collocate in spazi appositi,al fine di creare una mini persona-le a tema libero. Grazie a numero-si sponsor con il sostegno di tantiappassionati d’arte si sono potuti

consegnare cinquanta premi inmedaglie o lingotti d’oro e argen-to, volumi, coppe e targhe. Il gran-de salone allestito al Bufalini eracompletamente occupato dalle ope-re, di artisti giunti da tante partid’Italia, che per nove pomeriggi sipotevano ammirare, fino alla seradelle premiazioni.È giusto descri-vere brevemente il profilo di ognu-no dei tre pittori che hanno datonome a questa Biennale.Pierluigi Paracucco - Personaggiodal grande spessore umano ed arti-stico, sempre pronto ad impegnar-si anche nel sociale, ha partecipatocon entusiasmo alle varie iniziati-ve delle associazioni locali. Nume-rosi critici si sono occupati di que-sto poliedrico artista che ha ripor-tato premi nazionali e internazio-nali, per la sua arte di incessantericerca di nuovi messaggi e lin-guaggi, interpretati con tecnicheoriginalissime. Inoltre è stato idea-tore, con gli amici dell’Arte e la ProLoco Bastia, del Premio RobertoQuacquarini.

Daniela Casula - Artista affer-mata, laureata all’AccademiaBelle Arti di Perugia, Insegnan-te presso gli Istituti d’Arte, com-pleta. Ha partecipato a moltemanifestazioni ottenendo tantisuccessi anche importanti. Nel-le sue opere troviamo un im-menso desiderio di cercare, pla-smare, percorrere spazi e tempiinesplorati con l’interesse pri-mario di suscitare sempre nuo-ve sensazioni e incanti. Le sueopere nascono dalla ricerca dimomenti intensi della natura, discorci di borghi e villaggi, dallabellezza di volti femminili reali oeterei, in un desiderio di esprime-re anche forme astratte che, con unsapiente cromatismo, rilevano si-gnificati reali.Giuliano Monacchia - Criticod’arte, pittore, Professore d’arte,personaggio importante dell’arte edella cultura. Nelle sue opere piùsignificative campeggiano figuredai tratti marcati e dagli sguardiimperscrutabili, segno di una uma-

nità disperata, piegata dagli affan-ni della vita, che non è un segno dimalinconia ma, al contrario,l’espressione della lotta dell’uomoche per realizzarsi pienamentedeve percorrere sentieri ricchi dicultura e umanità. Fondatore del-l’Associazione Culturale Il Murodegli Orti, si è dedicato con gran-de impegno alla salvaguardia delpatrimonio artistico e culturale diBastia.

Calendario Semifinali: il 19 aprile a Perugia si gioca gara 4; eventuale gara 5 il22 aprile a Trento.

Una biennale dedicata a tre artisti bastioli

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ATTUALITÀ numero 3 - APRILE 2017

I ragazzi di Bernardi ora, per accedere alla finale, non possono può sba-gliare. Si torna in campo per gara 4 mercoledì 19 aprile al PalaEvangeli-sti.Dopo l’amarissimo epilogo di gara 3 la Sir Safety Conad Perugia simorde ancora le mani per non aver saputo capitalizzare dei vantaggi

importanti nei primi due parziali (19-22 nel primo set e di 19-23 nel secondo)che, a conti fatti, sono risultati i più importanti per il risultato finale. Il combat-tutissimo match ha visto decisivi i finali dei set dove i bianconeri hanno com-messo errori pesanti ed in certi casi certamente evitabili consentendo ai padro-ni di casa di recuperare e di aggiudicarsi le prime due frazioni ai vantaggi 28-26 e 30-28. I ragazzi del presidente Sirci, ancora una volta, hanno dimostratodi potersela giocare ad armi pari nell’impianto trentino, ma devono assoluta-mente migliorare nella gestione dei palloni importanti. Devono assumere l’es-senza del predatore. Cosa peraltro tipica del presidente Sirci, ma che ancoranon ha saputo trasmettere ai suoi giocatori.In gara 4 a Perugia ed eventualmente in gara 5 a Trento, non si potrà più sba-gliare.

ASPETTANDO GARA 5 - Nel mentre che andiamoin stampa la SIR PERUGIA, in Gara 4, affronterà a

Perugia la Diatec Trentino. Non si può più sbagliare

SEMIFINALI PLAY OFF - DIATEC (TENTO) - SIR (PERUGIA) 3-2 • SIR (PERUGIA) - DIATEC (TRENTO) 3-1 DIATEC (TRENTO) - SIR (PERUGIA) 3-1

PARACUCCO, CASULA, MONACCHIA

Molti Artisti ne fanno par-te, ma tanti bastioli nonsanno ancora che esiste

una Associazione Culturale “Ami-ci dell’Arte e Ciao Umbria”: fon-data dal M.tro Marco Giacchetti.Lo scopo è l’insegnamento e la di-vulgazione della pittura. Quest’an-no, dall’11 al 19 marzo, con il Pa-trocinio del Comune di Città di Ca-stello e dell’Associazione ProLoco Bastia, è stata organizzata aPalazzo Bufalini di Città di Castel-lo la PRIMA BIENNALE CIAOUMBRIA 2017, dedicata a tre pit-tori locali recentemente scompar-si: Pierluigi Paracucco, DanielaCasula, Giuliano Monacchia. Al-l’organizzazione dell’evento hacollaborato con un lavoro delicatoe proficuo il Maestro DonatellaMasciarri. Potevano parteciparepittori e scultori selezionati conopere collocate in spazi appositi,al fine di creare una mini persona-le a tema libero. Grazie a numero-si sponsor con il sostegno di tantiappassionati d’arte si sono potuti

consegnare cinquanta premi inmedaglie o lingotti d’oro e argen-to, volumi, coppe e targhe. Il gran-de salone allestito al Bufalini eracompletamente occupato dalle ope-re, di artisti giunti da tante partid’Italia, che per nove pomeriggi sipotevano ammirare, fino alla seradelle premiazioni.È giusto descri-vere brevemente il profilo di ognu-no dei tre pittori che hanno datonome a questa Biennale.Pierluigi Paracucco - Personaggiodal grande spessore umano ed arti-stico, sempre pronto ad impegnar-si anche nel sociale, ha partecipatocon entusiasmo alle varie iniziati-ve delle associazioni locali. Nume-rosi critici si sono occupati di que-sto poliedrico artista che ha ripor-tato premi nazionali e internazio-nali, per la sua arte di incessantericerca di nuovi messaggi e lin-guaggi, interpretati con tecnicheoriginalissime. Inoltre è stato idea-tore, con gli amici dell’Arte e la ProLoco Bastia, del Premio RobertoQuacquarini.

Daniela Casula - Artista affer-mata, laureata all’AccademiaBelle Arti di Perugia, Insegnan-te presso gli Istituti d’Arte, com-pleta. Ha partecipato a moltemanifestazioni ottenendo tantisuccessi anche importanti. Nel-le sue opere troviamo un im-menso desiderio di cercare, pla-smare, percorrere spazi e tempiinesplorati con l’interesse pri-mario di suscitare sempre nuo-ve sensazioni e incanti. Le sueopere nascono dalla ricerca dimomenti intensi della natura, discorci di borghi e villaggi, dallabellezza di volti femminili reali oeterei, in un desiderio di esprime-re anche forme astratte che, con unsapiente cromatismo, rilevano si-gnificati reali.Giuliano Monacchia - Criticod’arte, pittore, Professore d’arte,personaggio importante dell’arte edella cultura. Nelle sue opere piùsignificative campeggiano figuredai tratti marcati e dagli sguardiimperscrutabili, segno di una uma-

nità disperata, piegata dagli affan-ni della vita, che non è un segno dimalinconia ma, al contrario,l’espressione della lotta dell’uomoche per realizzarsi pienamentedeve percorrere sentieri ricchi dicultura e umanità. Fondatore del-l’Associazione Culturale Il Murodegli Orti, si è dedicato con gran-de impegno alla salvaguardia delpatrimonio artistico e culturale diBastia.

Calendario Semifinali: il 19 aprile a Perugia si gioca gara 4; eventuale gara 5 il22 aprile a Trento.

Una biennale dedicata a tre artisti bastioli

ATTUALITÀnumero 3 - APRILE 2017

Il 19 Marzo Agnese Campellie Giuseppe Mellusi hanno fe-steggiato i 50 anni di matrimo-nio presso la chiesa dell’Ere-mo delle Carceri di Assisi. Loannunciano con affettuosa par-tecipazione e carissimi augurii figli Linda e Luca, i nipoti, ifamiliari e gli amici tutti chesi complimentano con gli spo-si per il bellissimo traguardoraggiunto.

NOZZE D’OROAgnese Campelli eGiuseppe Mellusi

50 annidi matrimoniO

GIOCHI - INDOVINELLI

L’orribile moda diquest’anno…

C’è il richiamo a deicapi svolazzanti,il punto vita alto ha losparato,ed infine - questa èdavvero grossa! -si punta ad un corpet-to leopardato.

L’odioso DonaldTrump!

Col suo codazzo ti vuolfar la festada bastardo qual è; ti daanche rabbiamentre ti mostra i dentie pare ch’abbiaun gatto morto in testa.

1 - La caccia2 - la cartina geograficaA lato capovolte

le soluzioni

di Moreno Gagliardoni

Al fine di migliorare ca-pacità prestative cherichiedono particolari

espressioni di forza e poten-za, spesso si interviene mo-dificando anche la composi-zione corporea favorendo losviluppo della massa musco-lare.La metodologia di base perraggiungere tale obiettivoprevede un allenamento basa-to sull'uso dei sovraccarichicombinato ad una alimenta-zione che garantisca un bilan-cio proteico-energetico posi-tivo e utilizzi determinati ac-corgimenti dietetici.La dieta deve prevedere unincremento energetico gior-naliero di 500/1000kcal ri-spetto all' apporto caloricoabituale dell'atleta.Tale incre-mento può essere attuato conuna progressione di 250kcal/die, monitorando le modifica-zioni della composizione cor-porea nel corso delle settima-ne. Gli incrementi di peso os-servabili saranno il risultatodi sinergie che coinvolgonol'aumento del rapporto calo-rico, l'intensità dell'allena-mento e le caratteristiche del-l'atleta (età, sesso, razza, ri-sposte metaboliche ai carichidi lavoro).L'aumento della massa mu-scolare porta sempre all'ac-quisizione di una quota digrasso di deposito che, tutta-via, non dovrebbe superare il50%del peso corporeo acqui-sito. Da tempo si ritiene cheun atleta impegnato nella pre-parazione fisica finalizzata al-l'ipertrofia richieda maggioriquantitativi proteici.Recenti ricerche, tuttavia, sot-tolineano come il sempliceaumento di proteine per chi-logrammo di peso sia, in re-altà, secondario ad altri fat-tori. Apporti proteici pari a 2gr/kg/ die soddisfano il fab-bisogno proteico giornalierodella maggior parte degli at-leti e non hanno effetti colla-terali anche quando protrattiper lunghi periodi di tempo.

Dr. Filangeri Giuseppe

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numero 3 - Aprile 2017

Comune di

Lei è l’unico assessoreesterno della Giunta.Come definisce ilsuo rapporto con ilSindaco e i colleghi?

- In genere si ricorre alla nomina diassessori esterni nella misura in cuigli stessi esprimono competenze econoscenze. Lo prevede anche ilnostro Statuto Comunale. Per quan-to riguarda la mia presenza in giuntacredo che sia stato importante la miaesperienza in una Pubblica Ammi-nistrazione, oltre alla conoscenzadell’amministrazione comunale ingenere, avendo già ricoperto in pas-sato il ruolo di consigliere e asses-sore, e alla disponibilità di tempoda dedicare all’attività, dal momen-to che sono in pensione. Il mio rap-porto con il Sindaco e i colleghi èottimo, incentrato sul rispetto, sul-la collaborazione nella realizzazio-ne di idee e progetti. Ci siamo datila regola di lavorare esclusivamen-te nell’interesse di tutti i cittadini eci stiamo riuscendo.Che cosa ci può dire di questoprimo anno di lavoro? - Sembre-rà banale, ma quasi nove mesi diattività sono serviti per affinare lenecessarie conoscenze e le effetti-ve necessità del nostro comune, inparte espresse dagli stessi dirigen-ti, ma soprattutto dai cittadini. Sen-za alcuna polemica nei confrontidi chi ci ha preceduto, al momentodel nostro insediamento, il bilan-cio era già stato predisposto e quin-di la vera programmazione si è po-tuta fare con l’approvazione delnuovo bilancio, anche se moltiprovvedimenti sono stati presi nelcorso dell’anno passato. Di sicuroquesto tempo è servito per lavora-re con metodo e collaborazione tradi noi. Personalmente ho la delegaall’Urbanistica, Patrimonio e Per-sonale. Non sarebbe possibile la-vorare senza il confronto e il sup-porto dei colleghi.Quale sono state le opere realiz-zate fino adesso? - Sono state rea-lizzate molte cose anche se non tut-te visibili ai cittadini. Dopo moltianni è stata riaperta la palestra diPassaggio e spostato l’asilo di Bet-tona presso la nuova sede; sono sta-ti fatti lavori al cimitero ed altri piùconsistenti sono previsti a breve;nel mese di aprile si riaprirà final-mente il teatro di Bettona. Sonoinoltre previsti lavori di sistemazio-ne di varie strade comunali, in par-te con i fondi comunali e in partericorrendo ai bandi regionali. È pre-vista la sistemazione del “bosco di-dattico”, nei pressi del campo spor-

“Abbiamo intrapreso la strada giusta”di MICHELA PROIETTI

tivo, con nuovi giochi, anche perbambini disabili. È stato inoltre ap-provato il regolamento relativo alGruppo Comunale di ProtezioneCivile ed è iniziato il corso di for-mazione al quale hanno aderito ol-tre 50 persone. Sul fronte del per-sonale abbiamo iniziato la riorga-nizzazione di alcuni uffici e in fu-turo andremo a stipulare conven-zioni con Comuni limitrofi per lagestione di alcuni servizi. Insiemeall’Assessore Tomassetti, che ha ladelega alla “Polizia Locale”, unavolta completato l’organico dei vi-gili, andremo alla stipula di unaconvenzione con un Comune li-mitrofo, ai fini della gestione con-giunta del servizio. Insieme al ViceSindaco Franceschini e all’Asses-sore Massucci abbiamo conclusole trattative per la gestione del ser-vizio di raccolta rifiuti, preveden-do ritiri aggiuntivi della raccolta dipannolini: approfitto dell’occasio-ne per informare i cittadini che perusufruire di tale servizio, gratuito,sarà necessaria la presentazione diuna domanda da parte degli inte-ressati, i quali potranno trovarel’apposita modulistica presso l’asi-lo nido, la delegazione comunale,la segreteria comunale o l’ufficiotecnico. La novità riguarderà lapubblicazione sul sito del Comu-ne delle strade oggetto dell’appal-to di pulizia/spazzatura, con indi-cati i giorni in cui le stesse dovran-no essere pulite. Considero questainiziativa una sorta di “ patto conla cittadinanza” per una consape-vole gestione del territorio comu-nale.Ci vuole parlare di qualche pro-getto in particolare? - Ritengo im-portante cogliere l’occasione per in-formare i cittadini della recente rior-ganizzazione dell’Ufficio Tecnicocomunale, conclusasi nei primigiorni di aprile. L’attività dell’uffi-cio tecnico è stata suddivisa in dueAree, di cui una affidata alla dire-zione del Geom. Papalia che si oc-

In nove mesi realizzate tante cose anche se non tutte visibili ai cittadini

di regionali o del GAL.Quali sono le difficoltà che unassessore all’urbanistica può in-contrare operando nel territorio?- Le difficoltà esistono in qualsiasiattività che si intraprende; in parti-colare, in un piccolo comune comeil nostro, diventano necessariamen-te parte dell’urbanistica varie atti-vità quali la gestione del regolamen-

Intervista a SIMONETTA BENEDETTI (Assessore esterno con Delega all’Urbanistica, Patrimonio e Personale

cuperà dell’abusivismo, delle pra-tiche riguardante i recenti eventi si-smici, della predisposizione delnuovo piano della Protezione Ci-vile ecc.; inoltre, per 18 ore setti-manali il Geom. Papalia dirigeràl’Ufficio Urbanistica del Comunedi Torgiano. L’altra Area riguar-dante l’urbanistica e i lavoripubblici è stata affidata alGeom. Pastorelli, prove-niente dal Comune di As-sisi. Approfitto dell’occa-sione per augurare buonlavoro ad entrambi. Al-tri progetti riguardanol’edilizia residenziale, alla quale ri-volgere particolare attenzione conlavori di miglioria e l’ accordo conl’Università degli Studi di Perugia,in collaborazione con la Pro Loco,per il finanziamento di una borsadi studio, da destinare all’attività diricerca sul centro storico, con la fi-nalità di produrre documentazio-ne utile alla partecipazione ai ban-

Simona Benedetti

Tutti insieme,popolazione,

Sindaco, Assessore,Proloco di Bettona,Direttrice e docentilo scorso 23 febbra-io 2017, abbiamocondiviso con gioia e con senso di appartenenza l’evento di riapertu-ra della Scuola d’Infanzia di Bettona presso la ex scuola Torelli dopola chiusura del complesso di Sant’Antonio che a seguito degli eventisismici del 31 Ottobre lo resero inagibile. È stato un duro colpo pertutte le famiglie e per la comunità che hanno sempre visto quel com-plesso scolastico l’unico riferimento per i bambini di Bettona; dopolo sconforto iniziale, tutti insieme, grazie al tempestivo interventodel Sindaco e del suo gruppo di lavoro è stato individuato nella exScuola Torelli il luogo dove poter trasferire i bambini e grazie allaProloco di Bettona che si è resa sin da subito disponibile a lasciareliberi i locali da loro occupati, i lavori sono iniziati. Siamo felici diaver riportato i nostri bambini a Bettona che con OCCHI PIENI DIGIOIA, all’apertura della nuova scuola, hanno ritrovato tutti i lorolavori e i loro giochi. Ci auguriamo che in futuro ci sia la possibilitàdi aprire una sezione della Primaria per dare continuità al percorsointrapreso. GRAZIE DI CUORE A TUTTI. (Caterina Aiello)

RIAPERTA LA SCUOLA D’INFANZIA

to di igiene, che da sempre, nel no-stro territorio, è motivo di contro-versie tra alcuni cittadini e l’ammi-nistrazione comunale. La speranzaè che il nuovo regolamento di igie-ne regionale, di prossima adozio-ne, possa trovare adeguate e soddi-sfacenti soluzioni ai conflitti a tut-t’oggi aperti. Sempre in materia diurbanistica e di gestione del territo-rio, l’amministrazione comunale stapensando ad una variante al PianoRegolatore che si spera possa an-che trovare le giuste soluzioni allenecessità dei cittadini di Bettona,soprattutto in tema di economia.Che cosa pensa di realizzare neiprossimi 4 anni? - A mio avviso iprogetti importanti di un territoriospettano in primis alla valutazionedal Sindaco, insieme alla Giunta eai consiglieri comunali, tenendosempre in considerazione le esigen-ze della collettività e le risorse eco-nomiche disponibili. È importanteuna puntuale e costante attenzioneai bandi regionali che possono darebuone opportunità di finanziamen-ti. Se posso invece dire “cosa mipiacerebbe” realizzare, pensereialla totale bonifica di tutta la zonadove insiste il depuratore, la valo-rizzazione del complesso di S. Ca-terina, la riapertura degli spazi pres-so il complesso di S. Crispolto, lapossibilità per i cittadini del nostrocomune di poter riscoprire il com-plesso della Villa del Boccaglione,attraverso accordi con la Soprin-dentenza Archeologica ai beni cul-turali dell’Umbria. Sono convintache la strada intrapresa sia quellagiusta, come sono altrettanto con-vinta che in una piccola realtàcome la nostra la gente ha biso-gno soprattutto del confronto diret-to con le istituzioni senza tante for-malità; ha bisogno soprattutto didisponibilità da parte degli ammi-nistratori all’ascolto e di risposteesaustive rispetto ai bisogni espres-si. In questo io ci sono, come cisono sempre stata. Per tutti.

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numero 3 - Aprile 2017

Comune di

Lei è l’unico assessoreesterno della Giunta.Come definisce ilsuo rapporto con ilSindaco e i colleghi?

- In genere si ricorre alla nomina diassessori esterni nella misura in cuigli stessi esprimono competenze econoscenze. Lo prevede anche ilnostro Statuto Comunale. Per quan-to riguarda la mia presenza in giuntacredo che sia stato importante la miaesperienza in una Pubblica Ammi-nistrazione, oltre alla conoscenzadell’amministrazione comunale ingenere, avendo già ricoperto in pas-sato il ruolo di consigliere e asses-sore, e alla disponibilità di tempoda dedicare all’attività, dal momen-to che sono in pensione. Il mio rap-porto con il Sindaco e i colleghi èottimo, incentrato sul rispetto, sul-la collaborazione nella realizzazio-ne di idee e progetti. Ci siamo datila regola di lavorare esclusivamen-te nell’interesse di tutti i cittadini eci stiamo riuscendo.Che cosa ci può dire di questoprimo anno di lavoro? - Sembre-rà banale, ma quasi nove mesi diattività sono serviti per affinare lenecessarie conoscenze e le effetti-ve necessità del nostro comune, inparte espresse dagli stessi dirigen-ti, ma soprattutto dai cittadini. Sen-za alcuna polemica nei confrontidi chi ci ha preceduto, al momentodel nostro insediamento, il bilan-cio era già stato predisposto e quin-di la vera programmazione si è po-tuta fare con l’approvazione delnuovo bilancio, anche se moltiprovvedimenti sono stati presi nelcorso dell’anno passato. Di sicuroquesto tempo è servito per lavora-re con metodo e collaborazione tradi noi. Personalmente ho la delegaall’Urbanistica, Patrimonio e Per-sonale. Non sarebbe possibile la-vorare senza il confronto e il sup-porto dei colleghi.Quale sono state le opere realiz-zate fino adesso? - Sono state rea-lizzate molte cose anche se non tut-te visibili ai cittadini. Dopo moltianni è stata riaperta la palestra diPassaggio e spostato l’asilo di Bet-tona presso la nuova sede; sono sta-ti fatti lavori al cimitero ed altri piùconsistenti sono previsti a breve;nel mese di aprile si riaprirà final-mente il teatro di Bettona. Sonoinoltre previsti lavori di sistemazio-ne di varie strade comunali, in par-te con i fondi comunali e in partericorrendo ai bandi regionali. È pre-vista la sistemazione del “bosco di-dattico”, nei pressi del campo spor-

“Abbiamo intrapreso la strada giusta”di MICHELA PROIETTI

tivo, con nuovi giochi, anche perbambini disabili. È stato inoltre ap-provato il regolamento relativo alGruppo Comunale di ProtezioneCivile ed è iniziato il corso di for-mazione al quale hanno aderito ol-tre 50 persone. Sul fronte del per-sonale abbiamo iniziato la riorga-nizzazione di alcuni uffici e in fu-turo andremo a stipulare conven-zioni con Comuni limitrofi per lagestione di alcuni servizi. Insiemeall’Assessore Tomassetti, che ha ladelega alla “Polizia Locale”, unavolta completato l’organico dei vi-gili, andremo alla stipula di unaconvenzione con un Comune li-mitrofo, ai fini della gestione con-giunta del servizio. Insieme al ViceSindaco Franceschini e all’Asses-sore Massucci abbiamo conclusole trattative per la gestione del ser-vizio di raccolta rifiuti, preveden-do ritiri aggiuntivi della raccolta dipannolini: approfitto dell’occasio-ne per informare i cittadini che perusufruire di tale servizio, gratuito,sarà necessaria la presentazione diuna domanda da parte degli inte-ressati, i quali potranno trovarel’apposita modulistica presso l’asi-lo nido, la delegazione comunale,la segreteria comunale o l’ufficiotecnico. La novità riguarderà lapubblicazione sul sito del Comu-ne delle strade oggetto dell’appal-to di pulizia/spazzatura, con indi-cati i giorni in cui le stesse dovran-no essere pulite. Considero questainiziativa una sorta di “ patto conla cittadinanza” per una consape-vole gestione del territorio comu-nale.Ci vuole parlare di qualche pro-getto in particolare? - Ritengo im-portante cogliere l’occasione per in-formare i cittadini della recente rior-ganizzazione dell’Ufficio Tecnicocomunale, conclusasi nei primigiorni di aprile. L’attività dell’uffi-cio tecnico è stata suddivisa in dueAree, di cui una affidata alla dire-zione del Geom. Papalia che si oc-

In nove mesi realizzate tante cose anche se non tutte visibili ai cittadini

di regionali o del GAL.Quali sono le difficoltà che unassessore all’urbanistica può in-contrare operando nel territorio?- Le difficoltà esistono in qualsiasiattività che si intraprende; in parti-colare, in un piccolo comune comeil nostro, diventano necessariamen-te parte dell’urbanistica varie atti-vità quali la gestione del regolamen-

Intervista a SIMONETTA BENEDETTI (Assessore esterno con Delega all’Urbanistica, Patrimonio e Personale

cuperà dell’abusivismo, delle pra-tiche riguardante i recenti eventi si-smici, della predisposizione delnuovo piano della Protezione Ci-vile ecc.; inoltre, per 18 ore setti-manali il Geom. Papalia dirigeràl’Ufficio Urbanistica del Comunedi Torgiano. L’altra Area riguar-dante l’urbanistica e i lavoripubblici è stata affidata alGeom. Pastorelli, prove-niente dal Comune di As-sisi. Approfitto dell’occa-sione per augurare buonlavoro ad entrambi. Al-tri progetti riguardanol’edilizia residenziale, alla quale ri-volgere particolare attenzione conlavori di miglioria e l’ accordo conl’Università degli Studi di Perugia,in collaborazione con la Pro Loco,per il finanziamento di una borsadi studio, da destinare all’attività diricerca sul centro storico, con la fi-nalità di produrre documentazio-ne utile alla partecipazione ai ban-

Simona Benedetti

Tutti insieme,popolazione,

Sindaco, Assessore,Proloco di Bettona,Direttrice e docentilo scorso 23 febbra-io 2017, abbiamocondiviso con gioia e con senso di appartenenza l’evento di riapertu-ra della Scuola d’Infanzia di Bettona presso la ex scuola Torelli dopola chiusura del complesso di Sant’Antonio che a seguito degli eventisismici del 31 Ottobre lo resero inagibile. È stato un duro colpo pertutte le famiglie e per la comunità che hanno sempre visto quel com-plesso scolastico l’unico riferimento per i bambini di Bettona; dopolo sconforto iniziale, tutti insieme, grazie al tempestivo interventodel Sindaco e del suo gruppo di lavoro è stato individuato nella exScuola Torelli il luogo dove poter trasferire i bambini e grazie allaProloco di Bettona che si è resa sin da subito disponibile a lasciareliberi i locali da loro occupati, i lavori sono iniziati. Siamo felici diaver riportato i nostri bambini a Bettona che con OCCHI PIENI DIGIOIA, all’apertura della nuova scuola, hanno ritrovato tutti i lorolavori e i loro giochi. Ci auguriamo che in futuro ci sia la possibilitàdi aprire una sezione della Primaria per dare continuità al percorsointrapreso. GRAZIE DI CUORE A TUTTI. (Caterina Aiello)

RIAPERTA LA SCUOLA D’INFANZIA

to di igiene, che da sempre, nel no-stro territorio, è motivo di contro-versie tra alcuni cittadini e l’ammi-nistrazione comunale. La speranzaè che il nuovo regolamento di igie-ne regionale, di prossima adozio-ne, possa trovare adeguate e soddi-sfacenti soluzioni ai conflitti a tut-t’oggi aperti. Sempre in materia diurbanistica e di gestione del territo-rio, l’amministrazione comunale stapensando ad una variante al PianoRegolatore che si spera possa an-che trovare le giuste soluzioni allenecessità dei cittadini di Bettona,soprattutto in tema di economia.Che cosa pensa di realizzare neiprossimi 4 anni? - A mio avviso iprogetti importanti di un territoriospettano in primis alla valutazionedal Sindaco, insieme alla Giunta eai consiglieri comunali, tenendosempre in considerazione le esigen-ze della collettività e le risorse eco-nomiche disponibili. È importanteuna puntuale e costante attenzioneai bandi regionali che possono darebuone opportunità di finanziamen-ti. Se posso invece dire “cosa mipiacerebbe” realizzare, pensereialla totale bonifica di tutta la zonadove insiste il depuratore, la valo-rizzazione del complesso di S. Ca-terina, la riapertura degli spazi pres-so il complesso di S. Crispolto, lapossibilità per i cittadini del nostrocomune di poter riscoprire il com-plesso della Villa del Boccaglione,attraverso accordi con la Soprin-dentenza Archeologica ai beni cul-turali dell’Umbria. Sono convintache la strada intrapresa sia quellagiusta, come sono altrettanto con-vinta che in una piccola realtàcome la nostra la gente ha biso-gno soprattutto del confronto diret-to con le istituzioni senza tante for-malità; ha bisogno soprattutto didisponibilità da parte degli ammi-nistratori all’ascolto e di risposteesaustive rispetto ai bisogni espres-si. In questo io ci sono, come cisono sempre stata. Per tutti.

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numero 3 - APRILE 2017

Comune di

di SONIA BALDASSARRI

In attesa del passaggio in Con-siglio Comunale lo schema diBilancio del Comune di Can-nara è stato approvato dallaGiunta. Al sindaco Gareggiadomandiamo quali sono le pe-

culiarità di quest’anno e quali gli in-dirizzi per il futuro? - Quest’anno sulbilancio abbiamo fatto un grandissimolavoro di revisione della spesa per evita-re il problema che si verificava in passa-to e sollevato dalla Corte dei Conti, cioèche le previsioni, sia in entrata che inuscita, non erano coerenti con quello chepoi era il dato che emergeva dalla ge-stione. Tutte le voci di spesa sono stateverificate in maniera puntuale, in questomodo abbiamo potuto recuperare diver-se disponibilità che sono state reimpie-gate o indirizzate verso alcuni progettiimportanti per il paese. Questa attività cidà la possibilità di avere dei margini dimanovra. È un bilancio che ha una pro-spettiva di pensare anche alle opere pub-bliche, per cui prevederemo una quotacospicua per le manutenzioni stradali edelle fognature. Un altro progetto in can-tiere riguarda la sistemazione del Palaz-zetto dello sport e del Parco XXV aprilecon la realizzazione di una pista di atle-tica leggera. Entrambe le opere sarannofinanziate da fondi del Comune, dellaRegione ed anche dell’Ente Festa. A tal

Bilancio Comunale. “Approvazionee sguardo verso il futuro”.

Fabrizio Gareggia si iscrive al PD“Abbiamo recuperato capacità di spesa sul Patto di Stabilità. Adesso si può prudenzialmente investire.

Il PD di oggi è una formazione politica rinnovata, Renzi ha consentito un fondamentale ricambio generazionale.Sono pienamente soddisfatto della mia scelta. Il PD unico argine contro la demagogia ed il populismo”

Intervista al Sindaco

proposito un plausova rivolto al Consi-glio dell’Ente che hadeciso di sostenereun’opera di cui bene-ficerà l’intera collet-tività. Stiamo lavo-rando molto anchesull’efficientamentoenergetico dellestrutture comunali. Èstata rinnovata dapoco la convenzioneche ci vede legati allasocietà di calcioASD Cannara, a bre-ve intendiamo realiz-zare la copertura del-le tribune, con l’in-stallazione di pannelli fotovoltaici, del-lo stadio XXV aprile. Recentemente ab-biamo partecipato ad un bando per la cre-azione di un’isola ecologica che è neces-saria per Cannara, stiamo aspettandol’esito. Altre opere pubbliche già finan-ziate partiranno a breve quali l’impiantosemaforico di Via Don Bosco ed il per-corso pedonale dal centro abitato fino alcimitero, un marciapiede che consentiràai pedoni di arrivare al cimitero in sicu-rezza. Abbiamo firmato una convenzio-ne di tre anni con l’Università degli Stu-di di Perugia per scavare completamen-

te nel sito UrvinumHortense, al riguar-do abbiamo desti-nato un fondo rile-vante rispetto aquanto si faceva nelpassato. Il segnopiù forte, oltre alleopere pubbliche, èquello della manu-tenzione straordina-ria sulle strade, poi-ché crediamo che losviluppo economi-co e sociale di unpaese non possaprescindere da in-frastrutture in buo-no stato di conser-

vazione. Riassumendo, con una sana ge-stione del bilancio abbiamo recuperatorisorse che ci consentono di fare inter-venti recuperando capacità di spesa sulPatto di Stabilità. Le opere verranno pro-grammate in maniera più puntuale e l’in-debitamento verrà ridotto poiché resti-tuiremo anche dei mutui.Perché il Comune di Cannara non harinnovato alcune convenzioni con leassociazioni del territorio? CentroSociale, Banda Musicale … - Il man-cato rinnovo delle convenzioni è legatoal fatto che a causa di una programma-

zione economico-finanziaria non effi-ciente, ci siamo trovati nel corso della ge-stione del bilancio 2014 e 2015, con del-le passività che non conoscevamo ed allequali abbiamo dovuto fare fronte. Que-sta situazione ci ha portato a fare dellescelte imposte dalla legge per rispettaregli impegni riguardanti le spese obbliga-torie per legge, stipendi, contratti attivied erogazione dei servizi pubblici. Nonsono state decisioni politiche. Avendo unatassazione già al massimo si sono dovu-te tagliare le spese non obbligatorie perlegge, al tempo stesso, alle associazioniabbiamo proposto una nuova forma dicollaborazione. Poiché non possiamo so-stenerle con convenzioni che vanno a co-prire esclusivamente i costi di funziona-mento dell’associazione, si è propostoloro di individuare dei progetti e delle at-tività idonee di essere realizzate, in que-sto modo possiamo erogare dei contri-buti e affiancare le associazioni nella ri-chiesta di fondi presso la Regione o fon-dazioni private. Alcune associazioni han-no accettato la nostra idea ad esempio,Pro Loco, Avis ed associazioni sportive,altre hanno avuto invece più difficoltà.L’offerta è ancora sul tavolo.A che punto si trova il progetto di va-lorizzazione di Piandarca? - Siamonella fase esecutiva, il collegamento trail Bosco di San Francesco ed il luogo

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numero 3 - APRILE 2017

Comune di

di SONIA BALDASSARRI

In attesa del passaggio in Con-siglio Comunale lo schema diBilancio del Comune di Can-nara è stato approvato dallaGiunta. Al sindaco Gareggiadomandiamo quali sono le pe-

culiarità di quest’anno e quali gli in-dirizzi per il futuro? - Quest’anno sulbilancio abbiamo fatto un grandissimolavoro di revisione della spesa per evita-re il problema che si verificava in passa-to e sollevato dalla Corte dei Conti, cioèche le previsioni, sia in entrata che inuscita, non erano coerenti con quello chepoi era il dato che emergeva dalla ge-stione. Tutte le voci di spesa sono stateverificate in maniera puntuale, in questomodo abbiamo potuto recuperare diver-se disponibilità che sono state reimpie-gate o indirizzate verso alcuni progettiimportanti per il paese. Questa attività cidà la possibilità di avere dei margini dimanovra. È un bilancio che ha una pro-spettiva di pensare anche alle opere pub-bliche, per cui prevederemo una quotacospicua per le manutenzioni stradali edelle fognature. Un altro progetto in can-tiere riguarda la sistemazione del Palaz-zetto dello sport e del Parco XXV aprilecon la realizzazione di una pista di atle-tica leggera. Entrambe le opere sarannofinanziate da fondi del Comune, dellaRegione ed anche dell’Ente Festa. A tal

Bilancio Comunale. “Approvazionee sguardo verso il futuro”.

Fabrizio Gareggia si iscrive al PD“Abbiamo recuperato capacità di spesa sul Patto di Stabilità. Adesso si può prudenzialmente investire.

Il PD di oggi è una formazione politica rinnovata, Renzi ha consentito un fondamentale ricambio generazionale.Sono pienamente soddisfatto della mia scelta. Il PD unico argine contro la demagogia ed il populismo”

Intervista al Sindaco

proposito un plausova rivolto al Consi-glio dell’Ente che hadeciso di sostenereun’opera di cui bene-ficerà l’intera collet-tività. Stiamo lavo-rando molto anchesull’efficientamentoenergetico dellestrutture comunali. Èstata rinnovata dapoco la convenzioneche ci vede legati allasocietà di calcioASD Cannara, a bre-ve intendiamo realiz-zare la copertura del-le tribune, con l’in-stallazione di pannelli fotovoltaici, del-lo stadio XXV aprile. Recentemente ab-biamo partecipato ad un bando per la cre-azione di un’isola ecologica che è neces-saria per Cannara, stiamo aspettandol’esito. Altre opere pubbliche già finan-ziate partiranno a breve quali l’impiantosemaforico di Via Don Bosco ed il per-corso pedonale dal centro abitato fino alcimitero, un marciapiede che consentiràai pedoni di arrivare al cimitero in sicu-rezza. Abbiamo firmato una convenzio-ne di tre anni con l’Università degli Stu-di di Perugia per scavare completamen-

te nel sito UrvinumHortense, al riguar-do abbiamo desti-nato un fondo rile-vante rispetto aquanto si faceva nelpassato. Il segnopiù forte, oltre alleopere pubbliche, èquello della manu-tenzione straordina-ria sulle strade, poi-ché crediamo che losviluppo economi-co e sociale di unpaese non possaprescindere da in-frastrutture in buo-no stato di conser-

vazione. Riassumendo, con una sana ge-stione del bilancio abbiamo recuperatorisorse che ci consentono di fare inter-venti recuperando capacità di spesa sulPatto di Stabilità. Le opere verranno pro-grammate in maniera più puntuale e l’in-debitamento verrà ridotto poiché resti-tuiremo anche dei mutui.Perché il Comune di Cannara non harinnovato alcune convenzioni con leassociazioni del territorio? CentroSociale, Banda Musicale … - Il man-cato rinnovo delle convenzioni è legatoal fatto che a causa di una programma-

zione economico-finanziaria non effi-ciente, ci siamo trovati nel corso della ge-stione del bilancio 2014 e 2015, con del-le passività che non conoscevamo ed allequali abbiamo dovuto fare fronte. Que-sta situazione ci ha portato a fare dellescelte imposte dalla legge per rispettaregli impegni riguardanti le spese obbliga-torie per legge, stipendi, contratti attivied erogazione dei servizi pubblici. Nonsono state decisioni politiche. Avendo unatassazione già al massimo si sono dovu-te tagliare le spese non obbligatorie perlegge, al tempo stesso, alle associazioniabbiamo proposto una nuova forma dicollaborazione. Poiché non possiamo so-stenerle con convenzioni che vanno a co-prire esclusivamente i costi di funziona-mento dell’associazione, si è propostoloro di individuare dei progetti e delle at-tività idonee di essere realizzate, in que-sto modo possiamo erogare dei contri-buti e affiancare le associazioni nella ri-chiesta di fondi presso la Regione o fon-dazioni private. Alcune associazioni han-no accettato la nostra idea ad esempio,Pro Loco, Avis ed associazioni sportive,altre hanno avuto invece più difficoltà.L’offerta è ancora sul tavolo.A che punto si trova il progetto di va-lorizzazione di Piandarca? - Siamonella fase esecutiva, il collegamento trail Bosco di San Francesco ed il luogo

CANNARAnumero 3 - APRILE 2017

della Predica agli uccelli è in dirittura diarrivo. I pannelli informativi verrannopredisposti a breve, il sito internet è qua-si ultimato, la progettazione grafica èpronta, entro il 21 maggio, giorno dellaProcessione a Piandarca, il progetto saràdefinito. In cantiere ci sono altre novità,presenteremo insieme alla parrocchia edai firmatari del protocollo di intesa, unconcorso di idee rivolto ad artisti per re-alizzare una statua bronzea che raffigural’episodio della predica agli uccelli e unaltare da inserire in quest’area verde diproprietà della Parrocchia per la celebra-zione di funzioni religiose. Il 21 maggioci sarà un evento di rilevanza internazio-nale, il Ministro internazionale dell’Or-dine Francescano Secolare presenzieràall’intitolazione della piazza dove si af-facciano il Tugurio e la Chiesa della Buo-na Morte al Terz’Ordine Francescano,ringrazio la Sovraintendenza per averciconcesso di compiere questo passo cosìimportante per Cannara.Qualche Comune in Italia sta attivan-do iniziative di stimolo per il lavoro.Ce ne sono anche per Cannara? Turi-smo, artigianato, commercio, indu-stria … - Abbiamo ottenuto un impor-tante risultato insieme alla Regione e cioèla possibilità di rimettere in esercizio ilsito della ex Ferro, con le Fonderie Tac-coni che hanno un piano di sviluppo in-dustriale molto ambizioso e tecnologi-camente avanzato. Recentemente ci sia-

mo incontrati con la proprietà per verifi-care l’impatto di questo insediamento intermini di nuovi posti di lavoro, è emer-so che la forza lavoro di cui si necessitadeve essere qualificata perché le lavora-zioni svolte a Cannara sono di altissimatecnologia. La forza lavoro del nostro ter-ritorio deve essere formata per poterviaccedere, con la Tacconi, ed in collabo-razione con Istituti Tecnici Professiona-li, stiamo valutando la possibilità di or-ganizzare corsi di formazione poiché ri-teniamo che possa essere una svolta im-portante per l’economia del nostro pae-se. Per quel che riguarda le altre iniziati-ve stiamo investendo sulle infrastruttu-re, strade e collegamenti poiché lo svi-luppo economico parte da lì, al tempostesso non possiamo prescindere da quel-le che sono le risorse del nostro territo-rio e vale a dire l’enogastronomia e lastoria francescana di Cannara, che puòattrarre turisti. Non ultimo c’è in animodi riutilizzare alcuni locali del centro sto-rico, attualmente sfitti, per far insediarenuove attività commerciali legate al set-tore dell’enogastronomia.Il vicino Comune di Bastia brilla perla raccolta differenziata. A che puntosi trova Cannara? - Dal 2015 siamo riu-sciti ad incrementare di circa venti puntipercentuali la raccolta dei rifiuti, abbia-mo centrato con un anno di anticipo illimite imposto dalla giunta regionale, vo-gliamo aumentare ancora la raccolta ed

i margini per farlo ci sono, ma serve lamassima collaborazione dei cittadini. Icontrolli sono molto rigidi, sono state in-stallate delle telecamere in punti strate-gici, le sanzioni sono state aumentate ela polizia municipale vigila attentamen-te sul territorioLo stabile delle scuole medie è chiusoda diversi mesi. Che cosa succedeadesso? - Le scuole medie hanno rice-vuto un’inagibilità parziale da parte deitecnici della Protezione Civile. Ciò si-gnifica che l’immobile è danneggiato intre punti, nelle parti dei giunti tecnici. Lastruttura è costituita da tre corpi di fab-brica distinti che avrebbero dovuto es-sere distanti tra loro almeno dieci centi-metri per evitare, in fase di terremoto, ilfenomeno del martellamento e quindi ilrischio crolli. Durante il sisma dello scor-so anno ci sono stati dei crolli di mate-riali. I finanziamenti per l’adeguamentosismico della scuola sono previsti per il2018. Al tempo stesso ci siamo preoccu-pati di fare tutte le verifiche alla scuolaelementare, dichiarata perfettamente agi-bile, tanto è vero che nella palestra ab-biamo ricavato le aule per i ragazzi dellemedie, il tutto in soli quindici giorni. Ilprogetto è quello, una volta sistemata lascuola media, di creare un polo uniconello stabile di Via Stazione, e chiuderequindi la scuola elementare poiché èubicata in una fascia di rischio idrogeo-logico R4, in un’ipotesi di alluvione sa-rebbe interessata.È stata prevista la circolazione a sen-so alternato sul ponte. Quanto biso-gna aspettare per tornare alla norma-lità? - Sono state fatte delle valutazionidagli ingegneri della Protezione Civile,dai tecnici della provincia e dal corponazionale dei vigili del fuoco, tutti hannoconcordato sul fatto che questo ponte an-cor prima del terremoto necessitasse diinterventi di ristrutturazione. Il terremo-to ha aggravato la situazione, mi spiego.Il ponte presenta problemi a fenomeni divibrazioni, il passaggio non regolamen-tato genera fenomeni di risonanza chevanno ad incrementare le lesioni già pre-senti. Il semaforo ed il limite di caricosono necessari a questo scopo, per evita-re vibrazioni. Abbiamo subito applicatodei monitoraggi per seguire l’evolversidelle lesioni. Sicuramente i finanziamentiper aggiustarlo arriveranno nel 2018, nelfrattempo noi come amministrazione co-munale stiamo predisponendo tutto perun intervento di messa in sicurezza tem-poraneo che consentirà di poterlo riapri-re in doppio senso di marcia.Parliamo di politica. Recentemente siè iscritto al Partito Democratico postscissione. Che cosa l’ha spinta a far-lo? - Nel 2014 quando ho accettato lacandidatura a Sindaco ho ricevuto il so-stegno sia di una lista civica che del Par-tito Democratico, quindi un mio avvici-namento ad una certa area c’era stato già

da allora. Il PD di oggi è una formazionepolitica rinnovata, la segreteria di Renziha consentito un fondamentale ricambiogenerazionale, ho avuto modo di entrarein contatto con giovani preparati che fan-no politica per passione e non per inte-ressi personali, per cui mi è sembrataquasi un’evoluzione naturale. La tempi-stica è dettata dal fatto che il tesseramen-to si concludeva il 28 febbraio. Il PD èl’unica formazione politica esistente inItalia, gli altri sono tutti movimenti nonstrutturati, sono pienamente soddisfattodella mia scelta. Il nuovo corso di que-sto partito è l’unico argine che c’è con-tro la demagogia ed il populismo. Credodi poter dare il mio contributo.La sua iscrizione è avvenuta nella sedeperugina e non a Cannara. C’è unmotivo particolare? - Non c’è un moti-vo particolare, frequento molto spesso lasede regionale e provinciale, è stato quasicasuale, mi trovavo a Perugia ho incon-trato il Segretario Leonelli ed abbiamoparlato di questa mia scelta. Eravamo da-vanti la sede del Partito Democratico edabbiamo deciso di farla lì, non è stata unamancanza di rispetto verso il PD di Can-nara.In qualità di Sindaco la sua figura ca-talizzerà l’attenzione degli iscritti alPartito locale, regionale e non solo.Non teme che questo suo passo possatrovare ostacoli da logiche di potereprestabilite all’interno del PD? - Sullelogiche prestabilite all’interno del PD ionon posso incidere in alcun modo. Miauguro che questa mia scelta venga in-terpretata nel modo giusto poiché è lascelta di una persona che si vuole mette-re a disposizione. Sicuramente qualcu-no vedrà la mia decisione in una logicadi contrapposizione, la realtà è diversa,ci saranno opportunità maggiori di dia-logo con la Regione. Tutti i suoi verticisono stati informati della mia scelta cheè stata apprezzata e condivisa.A quale candidato alla segreteria siispira la sua iscrizione al PD? - Guar-do con particolare interesse sia a Renziche ad Orlando, perché credo che affron-tino le questioni completando l’uno laposizione dell’altro. Se devo essere an-cora più esplicito credo che l’opera diMatteo Renzi sia quella giusta, tornareindietro è un errore, andare avanti senzatenere conto delle criticità sollevate è unerrore, per cui io apprezzo la disponibi-lità di Renzi nel valutare queste istanze.Perché a Cannara il PD non ha un se-gretario? - La mancanza di un segreta-rio è legata alle vicende politiche chehanno portato al commissariamento delComune. A Cannara il PD ha un rappre-sentante nominato dagli iscritti che tie-ne i rapporti con l’Amministrazione Co-munale. Ora che si apre la fase congres-suale c’è tutta la buona volontà nel lavo-rare insieme e, se del caso, individuareun nuovo segretario.

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numero 3 - APRILE 2017

Comune di

di SONIA BALDASSARRI

Roberto Damaschi ci dichiara subito: -L’Avis dal 2016 gestisce questa Festa poi-ché avere dei locali dove poter mangiare èun vantaggioso punto di partenza. L’an-no scorso insieme a Monia Peri, al

Sindaco Fabrizio Gareggia ed alla partecipazione diAlessia Sirci, abbiamo partorito diverse idee per ren-dere l’evento spumeggiante, come ad esempio la garatra i produttori amatoriali della vernaccia di Cannaraed anche quest’anno proseguiremo su questa strada tratradizione ed innovazione. Il nostro scopo è promuo-vere il territorio ed i suoi prodotti tipici. Il programmacollaterale è stato studiato per far sì che non si esauri-sca tutto con le due ore della cena o del pranzo, ma laFesta sarà arricchita di spettacoli ed iniziative e dallapresenza del Pub con musica dal vivo. In calendario viè un importante raduno di auto Alfa Romeo storiche econtemporanee. L’attuale formula della festa targataAvis, già dallo scorso anno si differenzia dal passatograzie al brio fornito da un calendario effervescente.Quest’anno spero ci siano nuove ed ulteriori soddisfa-zioni visto che l’evento capita nei giorni del ponte di25 aprile. Ai turisti di fuori regione dico che l’Umbrianon è distrutta dal terremoto, per cui mi aspetto visita-tori non solo dalle zone limitrofe.Unire l’arte al gusto è uno degli obiettivi per cuil’Avis sta lavorando. È così presidente? - Abbiamoavanzato delle proposte all’Amministrazione Comunaledi Cannara per migliorare l’utilizzo del Museo e dare aquesto meraviglioso luogo il lustro che merita. Un even-to di cui noi come Avis andiamo molto orgogliosi èstata la serata di premiazione della Mostra del cinema

di Spello che si è svolta qualche settimana fa nella no-stra struttura. Ringrazio per l’occasione l’Amministra-zione Comunale di Spello per aver organizzato insie-me una serata di grande successo.Legare l’agricoltura, le tipicità del paese al territo-rio è secondo Damaschi il punto da cui ripartireper cercare di dare nuova linfa all’economia di Can-nara. - Cannara ha un problema a mio avviso fonda-mentale, le infrastrutture sono latenti, dalle strade chesono la base, ai servizi che sono il fulcro sul qualeruota l’economia, collegamenti quindi non solo via ter-ra ma anche internet, wi-fi, siamo indietro sotto tantipunti di vista. Credo che questo insieme di problemipenalizzi non poco la nostra economia, orfana ormaida tempo di grandi aziende. Legare il territorio allesue peculiarità potrebbe essere la svolta. A Cannaranon siamo mai stati bravi a fare squadra, se invecequesta rotta fosse invertita si riuscirebbe a tirarne fuo-ri qualcosa di buono. Con un consorzio ad esempio sipotrebbe fare squadra, il ché, significherebbe la con-creta possibilità di provare ad aderire ai fondi europei.Pensare oggi di aprire grandi industrie è fantascienza,non è questo il futuro del nostro paese, le grandi aziendefanno fatica a stare in piedi persino dove si trovanoattualmente in zone molto più comode di Cannara.L’economia cannarese deve ripartire dai suoi prodottitipici.Cosa ci dice dell’Avis di Cannara? - L’Avis operaprincipalmente per quello che è il suo fine e cioè ledonazioni di sangue, a fianco c’è un braccio operativola Pro Avis che aiuta finanziando queste operazioni etutto ciò che è solidarietà ed aiuto ai giovani.

Dal 20 al 25 aprile tornala Festa della Vernaccia

Dolce ma con carattere, la Vernaccia è un vino abboccato prodottanell’ambito della DOC che può fregiarsi del riferimento geografico “Cannara”

Dopo il successo della festa della Cipolla Winter,Cannara si prepara ad accogliere i visitatori che af-folleranno le vie del paese per degustare le deliziea base di vernaccia, un’altra regina del territoriocannarese. La manifestazione è organizzata dall’Avis“Lucio Pasqualoni” con la collaborazione della ProLoco e con il patrocinio del Comune. Ne parliamocon Roberto Damaschi, presidente dell’Ente Festadella Cipolla e attivo consigliere dell’Avis

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Comune di

di SONIA BALDASSARRI

Roberto Damaschi ci dichiara subito: -L’Avis dal 2016 gestisce questa Festa poi-ché avere dei locali dove poter mangiare èun vantaggioso punto di partenza. L’an-no scorso insieme a Monia Peri, al

Sindaco Fabrizio Gareggia ed alla partecipazione diAlessia Sirci, abbiamo partorito diverse idee per ren-dere l’evento spumeggiante, come ad esempio la garatra i produttori amatoriali della vernaccia di Cannaraed anche quest’anno proseguiremo su questa strada tratradizione ed innovazione. Il nostro scopo è promuo-vere il territorio ed i suoi prodotti tipici. Il programmacollaterale è stato studiato per far sì che non si esauri-sca tutto con le due ore della cena o del pranzo, ma laFesta sarà arricchita di spettacoli ed iniziative e dallapresenza del Pub con musica dal vivo. In calendario viè un importante raduno di auto Alfa Romeo storiche econtemporanee. L’attuale formula della festa targataAvis, già dallo scorso anno si differenzia dal passatograzie al brio fornito da un calendario effervescente.Quest’anno spero ci siano nuove ed ulteriori soddisfa-zioni visto che l’evento capita nei giorni del ponte di25 aprile. Ai turisti di fuori regione dico che l’Umbrianon è distrutta dal terremoto, per cui mi aspetto visita-tori non solo dalle zone limitrofe.Unire l’arte al gusto è uno degli obiettivi per cuil’Avis sta lavorando. È così presidente? - Abbiamoavanzato delle proposte all’Amministrazione Comunaledi Cannara per migliorare l’utilizzo del Museo e dare aquesto meraviglioso luogo il lustro che merita. Un even-to di cui noi come Avis andiamo molto orgogliosi èstata la serata di premiazione della Mostra del cinema

di Spello che si è svolta qualche settimana fa nella no-stra struttura. Ringrazio per l’occasione l’Amministra-zione Comunale di Spello per aver organizzato insie-me una serata di grande successo.Legare l’agricoltura, le tipicità del paese al territo-rio è secondo Damaschi il punto da cui ripartireper cercare di dare nuova linfa all’economia di Can-nara. - Cannara ha un problema a mio avviso fonda-mentale, le infrastrutture sono latenti, dalle strade chesono la base, ai servizi che sono il fulcro sul qualeruota l’economia, collegamenti quindi non solo via ter-ra ma anche internet, wi-fi, siamo indietro sotto tantipunti di vista. Credo che questo insieme di problemipenalizzi non poco la nostra economia, orfana ormaida tempo di grandi aziende. Legare il territorio allesue peculiarità potrebbe essere la svolta. A Cannaranon siamo mai stati bravi a fare squadra, se invecequesta rotta fosse invertita si riuscirebbe a tirarne fuo-ri qualcosa di buono. Con un consorzio ad esempio sipotrebbe fare squadra, il ché, significherebbe la con-creta possibilità di provare ad aderire ai fondi europei.Pensare oggi di aprire grandi industrie è fantascienza,non è questo il futuro del nostro paese, le grandi aziendefanno fatica a stare in piedi persino dove si trovanoattualmente in zone molto più comode di Cannara.L’economia cannarese deve ripartire dai suoi prodottitipici.Cosa ci dice dell’Avis di Cannara? - L’Avis operaprincipalmente per quello che è il suo fine e cioè ledonazioni di sangue, a fianco c’è un braccio operativola Pro Avis che aiuta finanziando queste operazioni etutto ciò che è solidarietà ed aiuto ai giovani.

Dal 20 al 25 aprile tornala Festa della Vernaccia

Dolce ma con carattere, la Vernaccia è un vino abboccato prodottanell’ambito della DOC che può fregiarsi del riferimento geografico “Cannara”

Dopo il successo della festa della Cipolla Winter,Cannara si prepara ad accogliere i visitatori che af-folleranno le vie del paese per degustare le deliziea base di vernaccia, un’altra regina del territoriocannarese. La manifestazione è organizzata dall’Avis“Lucio Pasqualoni” con la collaborazione della ProLoco e con il patrocinio del Comune. Ne parliamocon Roberto Damaschi, presidente dell’Ente Festadella Cipolla e attivo consigliere dell’Avis

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