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1 l’ARTIGIANO luglio 2013 Editoriale Riportiamo di seguito una presa di posizione del Presidente Gionni Gritti già pubblicata dalla stampa locale. L’impegno e la condanna verso i tanti, anzi troppi adempimenti burocratici non possono fermarsi. Come ben evidenziato in questo editoriale i casi di cattiva burocrazia si ritrovano ad ogni livello e spesso questo fenomeno molto italiano, pare abbia una straordinaria capacità di autoalimentarsi. S o bene che chi occupa ruoli di re- sponsabilità, sia nella vita privata che in quella pubblica, è tenuto a comportamenti ispirati all’equilibrio e alla mediazione. Tiro un sospiro e manifesto la mia profonda indignazione per il balletto dei politici che vanno in televisione e si lamentano delle cose che invece toccano da vicino i citta- dini e, per quanto ci riguarda, gli artigiani, i commercianti, gli imprenditori e i coltivatori. Ma la lezione delle politiche e il fallimento dei ballottaggi, di la da chi ha vinto o ha perso, non sono bastati per far capire che sono sull’orlo del baratro, e noi con loro, per colpa loro? Si sa che un capitolo decisivo nella crisi in atto da ormai sette anni riguarda la buro- crazia, una sorta di piovra dai mille tentacoli che strangola chiunque voglia intraprende- re in questo Paese, e il semplice cittadino alle prese con adempimenti quotidiani che diventano veri e propri rebus, motivo di an- goscia specie per gli anziani costretti a districarsi in un gi- nepraio di carte e di visti. Ma è possibile che a segnalare l’infernale burocrazia, ad ad- ditarla come causa principale del mancato sviluppo e persino del distacco della gente dalla politica e dalle istituzioni, siano personaggi che sono stati no- minati, non eletti, per snellire la pletora di leggi enorme che ci espongono al ludibrio del mondo intero? E’ come se un direttore di orchestra fischias- se la stecca di un suo tenore. I fischi per definizione spettano al loggione e alla curva. E il loggione siamo noi, che assistiamo alle opere maldestre di una classe politica e di un esercito di funzionari e impiegati che vivono di pratiche e di pratiche ci fanno morire. Qualche anno fa un Istituto di ricerca svelò che la legislazione sull’ambiente (regole nuove per un settore ancora sconosciuto o poco frequentato) aveva impostazione e singole norme diverse nelle venti Regioni Italiane. E non mi si venga a parlare di peculiarità. E’ il classico caso dei burocrati che dettano Legge, dei politici subalterni ai dirigenti e spesso costretti a farlo perché non essen- do competenti di nulla hanno bisogno del parere del fun- zionario. E’ uno sfogo questo, ma provate Voi a sbrigare le fac- cende di bottega la mattina e poi dedicarsi con passio- ne e entusiasmo ai problemi della categoria e accorgersi, spesso, che si è impotenti: perché la burocrazia colpi- sce anche nei territori e an- che qui sembra che si faccia apposta per complicare le cose semplici. Vige un sistema di griglie che trasformano l’iter di una pratica in una corsa a ostacoli. E poi dicono che i giovani dovrebbero lavorare di fantasia e intraprendere, inventare nuovi mestieri, competere. Tutto bello finché non si accorgono quanti passaggi inutili li aspettano al varco e come il futuro riservi frustrazioni e tanta voglia di cambiare aria. Gionni Gritti La burocrazia, una brutta bestia Osservatorio 30 GIORNI: in linea il Questionario per le imprese D a alcuni mesi è attivo sul sito di Confartigianato (www.pagamento- 30giorni.confartigianato.it) il portale dell’Osservatori sui ritardi di pagamento che ha come obiettivo principale quello di moni- torare l’applicazione della legge sui ritardi di pagamento attraverso la raccolta di segna- lazioni e fornire informazioni essenziali alle aziende che, avendo accumulato crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione e/o di aziende private, vogliono sapere come far valere i diritti che la legge offre. Ora in linea sul sito un questionario che, in modo più ap- profondito e completo, chiede alle aziende di fornirci informazioni dettagliate circa la loro esposizione economica dovuta ai ritardi di pagamento e alle difficoltà che incontrano nel recupero dei crediti. Questo consentirà alla nostra confederazione nazionale di rac- cogliere dati precisi e completi sulla reale situazione economica delle imprese che utilizzeremo per mettere in piedi una vera e propria campagna di sensibilizzazione e azioni di contrasto a questa piaga che mina l’intero sistema economico del Paese ed esercitare le giuste pressioni nei con- fronti del nuovo Governo affinché metta in campo tutti i possibili strumenti di contrasto al ritardo dei pagamenti e di sostegno alle aziende in difficoltà. Alle imprese un invito a “sfruttare” questo strumento di segnalazione e di denuncia. 30 GIORNI NON TI PAGANO? CLICCA QUI

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1l’ArtigiAno luglio 2013

Editoriale

Riportiamo di seguito una presa di posizione del Presidente Gionni Gritti già pubblicata dalla stampa locale. L’impegno e la condanna verso i tanti, anzi troppi adempimenti burocratici non possono fermarsi.Come ben evidenziato in questo editoriale i casi di cattiva burocrazia si ritrovano ad ogni livello e spesso questo fenomeno molto italiano, pare abbia una straordinaria capacità di autoalimentarsi.

So bene che chi occupa ruoli di re-sponsabilità, sia nella vita privata che in quella pubblica, è tenuto a

comportamenti ispirati all’equilibrio e alla mediazione.Tiro un sospiro e manifesto la mia profonda indignazione per il balletto dei politici che vanno in televisione e si lamentano delle cose che invece toccano da vicino i citta-dini e, per quanto ci riguarda, gli artigiani, i commercianti, gli imprenditori e i coltivatori.Ma la lezione delle politiche e il fallimento dei ballottaggi, di la da chi ha vinto o ha perso, non sono bastati per far capire che sono sull’orlo del baratro, e noi con loro, per colpa loro?

Si sa che un capitolo decisivo nella crisi in atto da ormai sette anni riguarda la buro-crazia, una sorta di piovra dai mille tentacoli che strangola chiunque voglia intraprende-re in questo Paese, e il semplice cittadino alle prese con adempimenti quotidiani che diventano veri e propri rebus, motivo di an-goscia specie per gli anziani costretti a districarsi in un gi-nepraio di carte e di visti.Ma è possibile che a segnalare l’infernale burocrazia, ad ad-ditarla come causa principale del mancato sviluppo e persino del distacco della gente dalla politica e dalle istituzioni, siano personaggi che sono stati no-minati, non eletti, per snellire la pletora di leggi enorme che ci espongono al ludibrio del mondo intero?E’ come se un direttore di orchestra fischias-se la stecca di un suo tenore. I fischi per definizione spettano al loggione e alla curva. E il loggione siamo noi, che assistiamo alle opere maldestre di una classe politica e di un esercito di funzionari e impiegati che vivono di pratiche e di pratiche ci fanno morire.Qualche anno fa un Istituto di ricerca svelò che la legislazione sull’ambiente (regole nuove per un settore ancora sconosciuto

o poco frequentato) aveva impostazione e singole norme diverse nelle venti Regioni Italiane.E non mi si venga a parlare di peculiarità. E’ il classico caso dei burocrati che dettano Legge, dei politici subalterni ai dirigenti e spesso costretti a farlo perché non essen-

do competenti di nulla hanno bisogno del parere del fun-zionario.E’ uno sfogo questo, ma provate Voi a sbrigare le fac-cende di bottega la mattina e poi dedicarsi con passio-ne e entusiasmo ai problemi della categoria e accorgersi, spesso, che si è impotenti: perché la burocrazia colpi-sce anche nei territori e an-

che qui sembra che si faccia apposta per complicare le cose semplici. Vige un sistema di griglie che trasformano l’iter di una pratica in una corsa a ostacoli. E poi dicono che i giovani dovrebbero lavorare di fantasia e intraprendere, inventare nuovi mestieri, competere.Tutto bello finché non si accorgono quanti passaggi inutili li aspettano al varco e come il futuro riservi frustrazioni e tanta voglia di cambiare aria.

Gionni Gritti

La burocrazia, una brutta bestia

Osservatorio 30 GIORNI: in linea il Questionario per le imprese

Da alcuni mesi è attivo sul sito di Confartigianato (www.pagamento-30giorni.confartigianato.it) il portale

dell’Osservatori sui ritardi di pagamento che ha come obiettivo principale quello di moni-torare l’applicazione della legge sui ritardi di pagamento attraverso la raccolta di segna-lazioni e fornire informazioni essenziali alle aziende che, avendo accumulato crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione e/o di aziende private, vogliono sapere come far valere i diritti che la legge offre. Ora in linea sul sito un questionario che, in modo più ap-profondito e completo, chiede alle aziende di fornirci informazioni dettagliate circa la loro esposizione economica dovuta ai ritardi di pagamento e alle difficoltà che incontrano nel recupero dei crediti. Questo consentirà

alla nostra confederazione nazionale di rac-cogliere dati precisi e completi sulla reale situazione economica delle imprese che utilizzeremo per mettere in piedi una vera e propria campagna di sensibilizzazione e azioni di contrasto a questa piaga che mina l’intero sistema economico del Paese

ed esercitare le giuste pressioni nei con-fronti del nuovo Governo affinché metta in campo tutti i possibili strumenti di contrasto al ritardo dei pagamenti e di sostegno alle aziende in difficoltà. Alle imprese un invito a “sfruttare” questo strumento di segnalazione e di denuncia.

30 giorn

i NON TI PAGANO?CLICCA QUI

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2 luglio 2013 l’ArtigiAno

68ª Assemblea

Un bilancio dell’attività e una riflessione sulla congiuntura

Si è tenuta venerdì 31 maggio, presso la sede di Sondrio la 68^ Assemblea Generale dei soci. Ricco il program-

ma della giornata che è stata strutturata in due momenti. La prima parte, riservata agli associati è sta-ta dedicata agli adempimenti statutari con la relazione del presidente sulle iniziative e le attività svolte, l’esame e l’approvazio-ne del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2012, del bilancio preventivo 2013, la no-mina dei componenti il Collegio dei revisori (quadriennio 2013/2017) e gli interventi degli associati. L’assemblea è stata aperta dal presidente provinciale Gionni Gritti che, nella sua re-lazione (la cui sintesi è pubblicata in queste pagine) ha sottolineato come questa sia stata la prima importante occasione - ad un anno del rinnovo cariche - per fare un primo bilancio al nostro interno e per fare una riflessione sull’attuale difficilissima con-giuntura economica. Lunga e articolata la relazione di Gritti nella quale sono state messe in evidenza sia le azioni messe in campo per supportare le imprese colpite dalla fase recessiva sia le iniziative per sostenere le imprese decise a reagire di fronte alla congiuntura. Gritti si è soffermato inoltre su alcune innovazioni apportate all’interno dell’associazione sul piano dei servizi. Ha quindi presentato la tavola rotonda or-ganizzata dall’associazione nella seconda parte dell’assemblea con la presenza dei politici locali, iniziativa che fa seguito al re-cente incontro con i candidati al Parlamento e in consiglio regionale concludendo con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno

collaborato a rendere proficuo questo suo primo anno di presidenza.L’assemblea è poi proseguita con l’anali-si dei bilanci la cui lettura è stata affidata al segretario provinciale dell’associazione Alberto Pasina cui è toccato il compito di illustrare il bilancio consuntivo al 31.12.2012 e il bilancio preventivo del 2013 relativo al Conto Economico approvati dall’assem-blea. Nella fase di discussioni vi sono stati diversi interventi da parte di associati sia nel merito della Relazione del Presidente sia sulle voci di bilancio. Nel corso dei lavori si è proceduto anche al rinnovo dei componenti il collegio dei revisori, con la nomina di due nuovi membri effettivi Augusto Gaggi e Daniele Schena e la conferma di Mario Vitali quale Presi-dente; confermati i membri supplenti Gian-franco Cerfoglia e Berandi Natale. Nel corso della seconda parte - aperta al pubblico – si è tenuta la tavola rotonda a cui sono intervenuti oltre al presidente Gritti, il prof. Raffaele Vignali, estensore dello “Statuto delle Imprese” ed autore del libro “La grandezza dei piccoli”, da cui ha preso il titolo l’assemblea, i senatori Jonni Crosio, Mauro Del Barba, Benedetto Della Vedo-

va, il parlamentare europeo On. Fiorello Provera e il sottosegretario della Regione Lombardia Ugo Parolo.La parte pubblica particolarmente parte-cipata è stata un’occasione importante di riflessione sulle problematiche del settore, ma soprattutto ha rappresentato un’oppor-tunità per sviluppare un aperto confronto con i rappresentanti locali nelle sedi legi-slative. Gritti nel suo intervento introduttivo ha posto spesso l’accento sulla necessità di ridefinire il modello di dialogo fra i portatori di interesse e i rappresentanti istituzionali che deve essere periodica e costante.Gionni Gritti davanti ad una sala gremita di autorità, ospiti ed imprenditori dopo un richiamo al tema di stringente attualità – quello della viabilità locale – ha saputo sti-molare i colleghi artigiani a non “mollare” e a reagire pur in un quadro economico ed una prospettiva congiunturale sicuramente difficile. “Occorre - ha ribadito Gritti - un nuovo “approccio culturale» ed un salto verso «il gioco di squadra» che vada al di là di una prospettiva che non sia quella della mera sopravvivenza.“Non è più tempo di diagnosi – ha sottoli-

68ª Assemblea di Confartigianato Imprese Sondrio “La grandezza dei piccoli”

Dall’importante assise provinciale un rinnovato impegno dell’associazione e un monito alla politica

Il tavolo della presidenza: Mario Vitali, Renato Vergottini, Gionni Gritti, Alberto Pasina, Stefano Coldagelli.

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3l’ArtigiAno luglio 2013

68ª Assemblea

neato Gritti - serve una terapia, è neces-sario abbandonare gli schemi ideologici e misurarci all’interno di un sistema che va ammodernato e rivisto anche sotto il profilo culturale. Il nostro modello - rivendica Gritti - fondato sulla “piccola impresa” non può essere oggetto di trattativa. Non si tratta, sia chiaro, di difesa corporativa, ma di lettura della realtà e dei numeri».Al centro del dibattito – come ben evi-denziato da Vignali - questo pianeta com-posto da una miriade di piccole imprese che anche in valle costituiscono l’ossatura dell’economia e che alla luce dei fatti si sentono poco considerate e scarsamente valorizzate. Aziende che adesso, quando sembra non esserci più spazio per la pic-cola impresa, sono ancora piene di entusia-smo, dinamismo, tenacia e creatività. Realtà imprenditoriali che nonostante i momenti di particolare incertezza, sono decise a non soccombere e appaiono sempre più determinate nel chiedere alla politica ita-liana maggiore consapevolezza e senso di responsabilità nei loro confronti.Imprese che chiedono di essere “liberate” da una burocrazia soffocante, da balzelli e norme onerose in materia ambientale applicate con le stesse modalità su grandi e piccole imprese, dalla continua difficoltà di accesso al credito, dal rispetto dei tempi di pagamento da parte della pubblica am-ministrazione per essere invece supportate nella realizzazione di progetti e idee capaci di creare sviluppo e occupazione, insomma di essere guardate con fiducia e rispetto. Durante il dibattito moderato dal giornalista Marco Calvetti gli artigiani sono intervenuti presentando alcune richieste ai rappresen-tanti delle istituzioni, in particolare Fulvio Sosio ha evidenziato le proprie preoccu-pazioni per la chiusura delle aziende ed ha chiesto interventi sostanziali, Faini Enrico ha chiesto l’eliminazione del Sistri chiedendo leggi più snelle, facilmente applicabili sen-za adempimenti insostenibili per le piccole aziende. Norme più comprensibili sono state chieste anche da Renato Vergottini che ha anche richiamato la problematica della regola-mentazione delle stufe a biomasse, più comunemente riconosciute come “Pigne della nonna”.Monica Mariana in rappresentanza del Con-sorzio Legno Alta Lombardia ha chiesto che le istanze delle piccole aziende siano maggiorante ascoltate, mentre Emilio Pozzi ha ribadito interventi concreti a sostegno di tutte le imprese e una reale semplificazione burocratica.

Una sintesi della Relazione del Presidente Gritti

Viviamo una fase molto delicata della vita economica, politica e sociale del Paese e della provincia.

E’ questo, purtroppo, potrebbe essere datata 31 Maggio 2012:un anno fa il quadro era allarmante e non mi pare che ci siano all’orizzonte prospettive incoraggianti.Perciò ci accostiamo a questo passaggio cruciale della nostra Associazione consape-voli che la parola ripresa, annunciata qua e la, dai soloni che pontificano dai loro uffici studi è ancora di là da venire.Non voglio mettere le mani avanti né disse-minare pessimismo, ma so che tra artigia-ni non è possibile vender fumo perché noi siamo tutti i giorni sul pezzo e con la nostra fatica e con il nostro orgoglio “ raccontiamo” l’economia reale. E’ non è per megalomania che quest’anno abbiamo titolato la nostra Assemblea “La grandezza dei piccoli”, prendendo a prestito il titolo di un libro del Prof. Raffaello Vignali, che sarà ospite della tavola rotonda e che è stato il relatore della legge nota come “Sta-tuto delle Imprese”.Voglio partire dalle recenti assemblee di sezione alle quali ho partecipato con spirito di ascolto, come è sempre doveroso per un Presidente specie se è al suo esordio. E’ stata un’esperienza estremamente utile che mi ha permesso di toccare con mano umori e stati d’animo che connotano il mondo arti-giano in Provincia:• mi aspettavo maggior partecipazione e

invece ho constatato che su questo terre-no, che io considero fondamentale nella mia mission, dobbiamo lavorare molto; è un impegno che mi prendo perché di guidare una associazione verticistica non mi importa.

• So bene che con la crisi così incalzante ci sia poca voglia di partecipare e preval-gono sfiducia e distacco dalle istituzioni in generale. Difficile condividere interessi comuni quando sono seriamente com-promessi quelli essenziali della propria attività. Io mi permetto di insistere con Voi perché siate in qualche modo portatori di un messaggio che attraverso il passapa-rola può risultare più persuasivo di certi appelli dall’alto. Incontrarsi non vuol dire perdere tempo ma piuttosto scambiarsi informazioni ed esperienze per poter co-gliere opportunità ed essere più attrezzati per affrontare la crisi.

Sarei orgoglioso se, fra un anno, su questo aspetto per me decisivo, potessimo regi-strare insieme un significativo passo avanti. Capacità, rigore, trasparenza sono cate-

gorie essenziali per chi occu-pi un posto di responsabilità quale che siano il livello e l’ambito.Quando vado a Milano o a Roma, al Regio-nale o al Nazionale, mi capita di ribadire concetti che non hanno l’attitudine ma che indicano un percorso. Lo riassumo dicendo che non è più il tempo dei leader a tutti i costi ma del gioco di squadra. Io tra l’altro mi trovo bene se trovo intorno a me condivisioni sui progetti e sui metodi. Come sapete da pochi mesi al vertice della nostra Confederazione siede l’amico Giorgio Merletti, un lombardo già Presidente della nostra federazione regionale e vicino a noi anche perché sensibile alla voce dei territori. Una figura che certamente saprà rilanciare da Roma una Confartigianato nella quale potremo riconoscerci e insieme batterci per le sfide del domani e per affermare il ruolo di una categoria che viene spesso evocata nei libri dei sogni e altrettanto spesso dimenti-cata quando la si deve agevolare nelle sue quotidiane battaglie.Nonostante la congiuntura negativa e le preoccupazioni del comparto artigiano la nostra Associazione e la sua società di ser-vizi si trovano in una situazione economica e finanziaria sana.Questo nonostante il bilancio che andremo ad approvare fra poco - relativo solo all’as-sociazione - mostra un disavanzo corrente d’esercizio che non deve in alcun modo preoccupare. Non solo ma vi confermo che i dati conso-lidati e cioè aggregati dell’associazione e della società di servizi che in questa sede non possiamo presentare mostrano un avan-zo di gestione. Ed è questo il dato su cui ragionare e non invece quello del solo bilancio 2012 dell’as-sociazione.Le difficoltà del momento sono ben note: crisi di liquidità, ritardi di pagamento, rigidità nel mercato del lavoro e, come in tutti i periodi di recessione, un generalizzato ma inesorabile calo della domanda.Qualcuno afferma che i momenti più difficili sono quelli in cui oltre al sistema privato la crisi colpisce anche il sistema pubblico. E questo purtroppo è vero.Ci siamo già detti in altre occasioni che l’at-tuale fase economica sarebbe meno difficile se solo si potesse contare su un sistema pubblico sano; una politica fiscale o mone-taria espansiva potrebbe compensare la de-crescita economica. Purtroppo così non è.4

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4 luglio 2013 l’ArtigiAno

68ª Assemblea

Il numero delle imprese cala, molti bilanci ci mostrano fatturati in discesa, la crisi di liqui-dità colpisce anche le imprese che operano con i privati. Un numero crescente di imprese ricorre alla Cassa Integrazione in Deroga e i soci ci chie-dono un aiuto. In questa situazione i margini di manovra sono molto limitati eppure l’impegno non manca.All’interno del sistema Confartigianato e della nostra stessa associazione ci sforziamo ogni giorno di accentuare e perfezionare il nostro ruolo di assistenza all’impresa.Abbiamo cercato di valorizzare tutto ciò che il nostro sistema è in grado di offrire partendo dal fatto che molti colleghi e nuovi soci ancora non conoscono le potenzialità che derivano da una tessera che non ha solo valore identitario.E qui il riferimento va alla nostra società di servizi Unidata, al nostro cofidi Artigianfidi Lombardia e alla nostra partecipata Free Work Servizi.Per essa è necessario meglio definire le mo-dalità di collaborazione perché le sinergie possano essere più virtuose e più vicine alle aziende. Non dimentichiamo l’Ente Bilaterale, il C.a.a.f, il consorzio Cenpi, l’ente di formazione Elfi, Fondartigianato e infine il Patronato Inapa con le opportunità che ne derivano.Sul piano della comunicazione esterna abbia-mo rafforzato dove possibile la nostra già forte presenza sui mass-media locali con numerose prese di posizione sia di natura sindacale e di difesa delle nostre legittime istanze sia con messaggi di interesse più generale con inviti alla sobrietà, al senso di responsabilità o al rispetto della legalità e della certezza del diritto. In questa direzione vanno l’approvazione e adozione al nostro interno del “Codice Etico”, dello scorso Dicembre.Un passaggio cruciale che completa in un certo senso, la cornice delle nostre regole interne e che si inserisce nel solco della no-stra storia; un passo che completa la nostra “missione” di realtà attenta alla società e alla crescita culturale dell’intero sistema.

Questa breve ma necessaria riflessione non ci distoglie dai problemi di tutti i giorni ma anzi ci aiuta ad affrontarli con uno spirito nuovo e diverso. Ho parlato di problemi e di assilli quotidiani e fra questi vi è sicuramente quello della man-canza di liquidità e di denaro. Non a caso nelle nostre numerose prese di posizione abbiamo posto l’accento sul diffi-cile momento rispetto al tema del credito e al rapporto con il mondo della finanza.Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità cercando di alternare ai messaggi di critica e di fortissima preoccupazione anche parole di apertura ad un dialogo sempre più ostico fra il mondo dell’impresa e quello della finanza. Abbiamo riconosciuto gli sforzi fatti e valga come esempio l’esperienza del Progetto “Fi-ducia Valtellina” fortemente voluto da tutte le associazioni e dalle Istituzioni del Territorio o il recente Bando della Comunità Montana di Chiavenna per incentivare le assunzioni e invito in tal senso le altre Comunità e altri Enti a fare altrettanto.Ma quello con le banche non è l’unico dialogo sociale che va rimodellato.Un nuovo rapporto può e deve essere scritto anche con il sindacato dei lavoratori. Questo è possibile a livello nazionale e anche a livello locale ma è necessario abbandonare gli schemi ideologici e misurarci all’interno di un sistema che va ammodernato e rivisto anche sotto il profilo culturale. Il nostro modello fondato sulla “piccola impre-

sa” non può essere oggetto di trattativa. Non si tratta, sia chiaro, di difesa corporativa ma di lettura della realtà e dei numeri.Purtroppo la crisi sta assorbendo tutte le nostre energie sia come imprese che come imprenditori impegnati all’interno delle as-sociazioni.Non abbiamo il tempo necessario per dedicar-ci ad altri temi che meriterebbero attenzione:• la presenza di un numero crescente di im-

migrati fra gli artigiani• un crescente bisogno di assistenza da parte

delle persone con un Welfare Pubblico sem-pre meno presente,

• l’impatto delle nuove tecnologie nelle impre-se e nella società

• il ruolo dei giovani nelle imprese e nella società oggetto di grande e doverosa atten-zione nei dibattiti nazionali

• la necessità di aiutare le imprese nel pas-saggio generazionale

Nelle attività della nostra associazione il pre-sente e il futuro si sono spesso intrecciati.  Non a caso abbiamo spesso utilizzato e fatto nostro lo slogan “tradizione e innovazione”.  Ne sono un esempio le tante e crescenti oc-casioni di collaborazione e di confronto con il mondo della scuola e dell’istruzione che hanno visto impegnate le nostre sezioni e i gruppi di Categoria. Tra i quali:• le testimonianze nelle Scuole Medie • la presenza negli Istituti Secondari Superiori• i numerosi incontri organizzati nelle scuole

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5l’ArtigiAno luglio 2013

68ª Assemblea

in collaborazione con l’Anmil• il dialogo riaperto con il Centro di Formazio-

ne Professionale• il progetto “Il mio vicino è un artigiano” del

Gruppo Giovani • la collaborazione con la Società di Sviluppo

nel Tavolo del Capitale e nelle attività di orientamento

Per noi occuparci di scuola e di giovani si-gnifica parlare del nostro futuro e di quello delle nostre imprese a patto che si abbia il coraggio di invertire tendenze ormai radicate nella società e nelle famiglie.La questione assume una valenza sociale che va oltre le singole scelte di ciascuno.Per questo le iniziative di formazione, di adde-stramento e di aggiornamento già ben presi-diate dall’impegno dei Presidenti di Categoria, sono destinate a ricoprire un ruolo centrale nelle nostre associazioni.  Per fare questo accanto al buon lavoro svolto finora anche dal nostro Ente di Formazione occorre definire nuove sinergie e collabora-zioni nel territorio e fuori dai confini provinciali.Da qualche anno non è più possibile contare sul cofinanziamento pubblico per le attività dirette agli imprenditori e gli sforzi sono stati concentrati verso l’utilizzo di altri canali fra il nostro fondo interprofessionale che ci ha consentito di supportare un discreto numero di imprese.In questa brevissima disamina dell’anno ap-pena trascorso consentitemi un cenno anche ad alcune innovazioni interne sul piano della comunicazione.  Abbiamo rinnovato alcuni nostri strumenti di comunicazione come il sito internet e il perio-dico “L’Artigiano” oggi pronto ad aprirsi con interventi e contributi di realtà esterne legate al mondo dell’economia e dell’impresa.A breve intendiamo concentrare i maggiori sforzi anche nelle nuove tecnologie con il lancio di una newsletter digitale e un impor-tante progetto di utilizzo della rete internet e dei social network.Come sapete un’associazione storica come la nostra non è impegnata solo nel tutelare gli interessi delle imprese socie ma interpreta il

proprio ruolo anche nel condividere progetti di interesse generale e ne sono un esempio l’impegno del nostro Gruppo Anap, penso al progetto del Gruppo Donne contro la violenza o alle loro rappresentazioni teatrali a sfondo benefico nonché la nostra presenza nei diversi tavoli di confronto su tematiche legate allo sviluppo socio-economico.Penso all’impegno nel far crescere la cultu-ra della sostenibilità e al recentissimo avvio del protocollo volontario per la Certificazione Energetica. La tentazione di allontanarsi dalla realtà socia-le e collettiva è forte e in larga parte giustifica-ta; eppure in ognuno di noi deve prevalere lo spirito di gruppo perché solo così possiamo sentirci parte di un disegno che va oltre la nostra dimensione individuale.Capisco che in questi ultimi anni la presenza e l’azione delle associazioni è parsa spesso poco incisiva ma nonostante questo il piccolo sacrificio economico richiesto si traduce nella affermazione di quel senso di appartenenza smarrito nei rivoli delle quotidiane preoccupa-zioni. Per non dire dei servizi e dei vantaggi che ne derivano.Un saluto e un ringraziamento anche al Grup-po dell’Artigianato Artistico che in questi mesi ha proseguito il proprio impegno. All’esterno di questa sala possiamo ammirare la mostra dedicata alla “croce” già presentata in occasione della beatificazione di Monsignor Rusca. Infine una notazione personale: in questi mesi ho cercato di partecipare agli incontri ai quali sono stato invitato per garantire la presenza di Confartigianato e per portare il nostro contri-buto a progetti comuni e non certo per altri fini.E’ stato faticoso ma sono gratificato dalla con-vinzione di essere riuscito con i Vicepresidenti Renato Vergottini e Stefano Coldagelli, a trasmettere alla nuova dirigenza una ritrovata volontà di “fare squadra e di fare associazio-ne”. E qui con piacere saluto il Dottor Alberto Pasina che ha assunto la carica di segretario provinciale della nostra Associazione.Starà a tutti noi, alla nostra capacità di lavorare insieme su obbiettivi precisi far si che quella via diventi la strada maestra.Grazie a ciascuno di voi.

Mostra “La croce Albero della vita”Il nuovo allestimento curato dalle imprese dell’artigianato artistico

La categoria Artigianato Artistico ha arricchito la 68^ assemblea Provin-ciale con una ripresentazione della

Mostra “la croce –Albero della vita” già esposta in occasione della Beatificazione di Nicolò Rusca presso le prestigiose sale di Palazzo Martinengo.“visto il grande numero di visitatori, ha dichiarato Mario Sulis Presidente della Categoria, nonché la creatività e l’abilità mostrate dalle imprese partecipanti ab-biamo voluto offrire un’altra occasione per ammirare i crocifissi realizzati in molteplici materiali:dal Legno all’oro, dalla ceramica al vetro passando per la pietra ollare e il Rame”.“Ciò che più ho apprezzato, continua Su-lis, è l’entusiasmo con cui ben 10 artigiani hanno voluto contribuire all’allestimento della mostra, interamente realizzato dalle imprese della categoria, senza il contri-buto –spesso determinante – di curatori esterni”.La mostra è stata aperta al pubblico da mercoledì 28 maggio fino a lunedì 10 giu-gno ed è stata ammirata da decine di persone in occasione dell’Assemblea e delle numerose conferenze svoltesi nella sala Arturo Succetti. “ A questo punto, conclude Mario Sulis, non resta che at-tendere l’avvio delle esposizioni presso le filiali della Banca Popolare di Sondrio che partiranno a luglio. Un’occasione im-portantissima per far conoscere le eccel-lenze artigiane a cittadini e turisti di tutta la provincia”.

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6 luglio 2013 l’ArtigiAno

68ª Assemblea

TiranoConcluso il corso di inglese

Si sono conclusi con esito positivo gli incontri presso gli istituti scolastici della Provincia coinvolti nel Progetto “Per il lavoro di domani: lavorare in sicurezza, una sfida possibile” realizzato dalla sezione sondriese dell’AN-

MIL e da Confartigianato Imprese Sondrio. Il progetto ha coinvolto 7 istituti e circa 400 studenti delle classi 4^ e 5^. Una parte degli attestati e delle certificazioni sono state consegnate nell’ambito della 68^ Assemblea Generale.Nella foto da sinistra: Morena Vannuccini (ANMIL Sondrio), Alberto Pasina, (Segretario Provinciale Confartigianato Imprese Sondrio), Lilia Dalloco (Elfi Sondrio), Giuseppe Palotti (docente Istituto “Quadrio” di Sondrio), Gionni Gritti (Presidente Confartigianato Imprese Sondrio), Emilio Giacomelli (Presidente ANMIL Sondrio), Lucia Saligari (docente Istituto Zappa di Bormio), Anna Delle Grazie (docente Istituto Mattei di Sondrio) e Francesca Di Giacomo (docente Istituto Romegialli di Morbegno).

Ho accolto con immenso piacere l’invito ri-voltomi da Confartigianato perché queste poche righe mi permettono innanzitutto di

ringraziare tutti per la collaborazione e la brillante riuscita dei progetti che insiemi anche quest’anno siamo riusciti a portare avanti.Senza tediare ma garantisco che i risultati sono stati esaltanti in termine di attenzione e coinvolgi-mento dei ragazzi delle va-rie scuole su tutto il territorio provinciale ; questo grazie soprattutto alle testimonian-ze degli artigiani che hanno dimostrato con la loro pre-senza di credere, non solo a parole, all’importanza che riveste la cultura della sicu-rezza sui luoghi di lavoro.Nelle lezioni traspare la passione che gli impren-ditori mettono nel loro lavoro e noi siamo riusciti - con le nostre seppur tragiche esperienze - a sensibilizzare gli alunni sull’importanza e sul ruolo consapevole e responsabile che devono necessa-riamente assumere nel momento in cui entreranno nel mondo del lavoro. Pur sapendo che tutto ciò è molto impegnativo e richiede sforzi in termine di risorse umane e finanziarie - cosa che non spaventa certo gli imprenditori che da sempre lottano e la-vorano per il raggiungimento di un giusto traguar-do - sono certo che la sinergia proseguirà anche in futuro. Un saluto e un ringraziamento a Gionni Gritti, rappresentante di un mondo imprenditoriale che non vuole nascondersi ma che agisce in prima persona per risolvere i problemi di questo nostro disastrato paese.

Il Presidente Anmil SondrioEmilio Roberto Giacomelli

La sicurezza nelle scuole, carta vincente nella cultura della prevenzione

Si è concluso con successo e soddi-sfazione il corso di “inglese base” organizzato e promosso dalla se-

zione di Tirano in collaborazione con Elfi. La conoscenza delle lingue e dell’inglese in particolare si rivela sempre più una

carta importante anche per le microim-prese. Nella foto da sinistra la consegna degli attestati avvenuta in occasione della 68^ Assemblea Generale dell’associazione il 31 maggio con il Presidente della Sezio-

ne di Tirano Maurizio Bresesti, la docente Romy Renata Molinari, il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Gionni Gritti, la referente di Elfi Sondrio Lilia Dal-loco e Domenico Ercolano in rappresen-tanza dei partecipanti al corso.

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7l’ArtigiAno luglio 2013

Attualità

I NUMERI CHIAVE IN PROVINCIA DI SONDRIO:le piccole imprese e l’artigianato

Microimprese (fino a 10 addetti): 88.029, pari al 93,0% del totale delle imprese non agricole.

Occupati nelle imprese con meno di 10 addetti: 176.784 persone, pari al 45,3% del totale degli occupati delle imprese non agricole.

Imprese con meno di 20 addetti: 92.036, pari al 97,2% del totale delle imprese non agricole.

Occupati nelle imprese con meno di 20 addetti: 229.708 persone, pari al 58,9% del totale degli occupati delle imprese non agricole.

Piccole imprese (fino a 50 addetti): 93.834, pari al 99,1% del totale delle imprese non agricole.

Occupati nelle imprese con meno di 50 addetti: 283.662 persone, pari al 72,7% del totale degli occupati delle imprese non agricole.

Imprese artigiane: 32.606.

Incidenza sociale dell’artigianato: 3 imprese artigiane ogni 100 abitanti e 7 imprese artigiane ogni 100 famiglie.

Imprenditori artigiani: 43.184, che rappresentano il 27,1% dell’imprenditoria totale del territorio.

Donne imprenditrici artigiane: 8.025, pari al 18,6% del totale imprenditori artigiani.

Giovani imprenditori artigiani sotto i 40 anni: 13.814.

Numero dipendenti nell’artigianato: 41.691.

Occupati nelle imprese artigiane: 83.481, pari al 20,7% dell’occupazione totale delle imprese.

Dimensione media: 2,7 addetti per impresa artigiana.

Finanziamenti bancari alle imprese con meno di 20 addetti: 3.788,2 milioni di euro pari al 16,3% del totale erogato a favore del settore produttivo. Stock diminuito del 5,4% tra febbraio 2012 e febbraio 2013.

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni è pari al 24,9%.

Il tasso di occupazione dei giovani tra 15 e 24 anni è pari al 24,5%.

Il tasso di attività dei giovani tra 15 e 24 anni è pari al 32,6%.

Sono state autorizzate 969.156 ore di Cassa Integrazione Guadagni nell’artigianato nei primi 4 mesi del 2013.

Le imprese pagano l’energia elettrica 293 milioni di euro in più rispetto ai competitor europei e questo si traduce per ogni impresa ad un maggior costo di 3.086 euro.

Dati più recenti disponibili di Banca d’Italia, Eurostat, Inps, Istat, Istat-registro ASIA, Istituto Tagliacarne, Unioncamere, Unioncamere-Infocamere, Unionca-mere-Ministero del Lavoro-Sistema Excelsior, Terna e indagini Confartigianato.

Attraverso l’analisi dei dati raccolti dall’Os-servatorio economico di Confartigianato Lombardia è stato stilato il Rapporto sull’Ar-tigianato e Piccole Imprese 2013. Il docu-mento, dal titolo “Un nuovo Inizio. Dalla Re-sistenza al Cambiamento”, intende stimolare una riflessione su come quello che prima era definito un momento di crisi, debba invece oggi essere visto come una fase economica più ampia. Davanti a questa considerazione bisogna porsi in un modo nuovo. Bisogna puntare a governare il cambiamento, diven-tandone protagonisti attivi. Dal citato Rap-porto è stata elaborata una sezione dedicata alla provincia di Sondrio curata dal Segre-tario Provinciale di Confartigianato Sondrio Alberto Pasina, da Alberto Romagna Laini dell’Area Categorie e Mercato della stessa associazione e da Roberto Panella del Cen-tro Elaborazione Dati di Unidata srl. L’intera riflessione si può scaricare direttamente dal sito internet di Confartigianato Imprese Son-drio – www.artigiani.sondrio.it – cliccando sull’immagine della copertina.

Rapporto 2013 Artigianato e Piccole Imprese“Un nuovo Inizio. Dalla Resistenza al Cambiamento”

UN NUOVO INIZIO.

DALLA RESISTENZA AL CAMBIAMENTO

RAPPORTO 2013 ARTIGIANATO E PICCOLE IMPRESE

CONFARTIGIANATO LOMBARDIA

MAGGIO 2013

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8 luglio 2013 l’ArtigiAno

Attualità

La Camera di Commercio di Sondrio mette a dispo-sizione delle imprese e

dei privati cittadini il servizio di Mediazione per risolvere le controversie al di fuori delle aule dei Tribunali.Si tratta di un servizio che per-mette alle parti di raggiungere, in maniera del tutto autonoma, la soluzione che ritengono più appropriata e reciprocamente vantaggiosa per porre fine al conflitto che le divide.La mediazione e’ una procedu-ra rapida ed economica: dalla presentazione della domanda al momento dell’incontro passano in media 25 giorni e le spese per il servizio incidono mediamente per lo 0,1% del valore della con-troversia, con un considerevole risparmio per i soggetti coinvolti e per la collettività.Con la mediazione, infatti, è pos-sibile risolvere una lite tra due imprese o tra un’impresa e un privato cittadino con l’aiuto del mediatore, una figura super par-tes che ha il compito di facilitare il dialogo e condurre il conten-zioso a una soluzione amiche-vole, soddisfacente e condivisa. Nessuna decisione viene impo-sta: se la mediazione va a buon fine le parti sottoscrivono un accordo che ha il valore di un contratto. Se ciò non avviene, possono abbandonare il proce-dimento in qualsiasi momento e rivolgersi al giudice ordinario.Tra marzo 2011 e maggio 2013 sono state 281 le domande di mediazione presentate alla Ca-mera di Commercio di Sondrio. Ciò significa che più di 600 sog-getti, tra imprese e privati citta-dini, hanno scelto di provare a risolvere un contenzioso civile in maniera “pacifica”, al di fuori delle aule dei Tribunali. Nel 22% dei casi le parti sono

pervenute ad un soluzione de-finitiva, rapida ed economica.“Riteniamo che la conciliazione - commenta il presidente Ema-nuele Bertolini -, quale modalità di risoluzione delle controversie, rappresenti uno strumento di modernizzazione del nostro pa-ese. Le imprese hanno bisogno di decisioni rapide ed econo-miche, senza sottrarre tempo e risorse al proprio lavoro, che e’ quello di produrre e vende-re, operando in azienda o cu-rando i propri clienti anziché

restare nelle aule dei Tribunali”.La Camera di Sondrio si è dotata di nuovo Regolamen-to che prevede una “Sessione preliminare informativa” ovve-ro la possibilità per le parti di partecipare ad un primo incon-tro, con l’obiettivo di verificare la possibilità di proseguire o meno con il tentativo di con-ciliazione. Tale iniziativa è fina-lizzata a presentare il servizio alle parti, senza alcun impegno futuro e senza oneri, nonché ad effettuare una valutazione

preliminare della controversia.Fino a tutto il mese di settembre, non saranno applicate le spese di avvio del procedimento (40 euro oltre IVA) nel caso in cui la controversia non superi il valore di 5.000 euro, nonché quando una delle parti sia un’impresa femminile o giovanile, quando si tratti di una “start-up” innovativa e in tutti i casi in cui il tentativo di mediazione avvenga su de-cisione del Giudice o per effetto dell’applicazione di una clauso-la contrattuale.

La Conciliazione delle Camere di CommercioReintrodotta l’obbligatorietà della mediazione civile e commerciale

www.so.camcom.gov.it - Telefono 0342 527243/225 e-mail: [email protected]

Camera di Commercio

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9l’ArtigiAno luglio 2013

Attualità

È stata un successo per tutta Chiavenna, per gli organizzatori e per l’Amministrazio-ne Comunale la Notte Bianca organizzata

l’8 giugno scorso. Un successo di pubblico e di visitatori per le tante manifestazioni organizzate a corollario dell’iniziativa fra cui concerti, merca-tini, esibizioni e diversi momenti di svago per i giovani e i meno giovani. Fra queste ha riscosso il piacere e il favore del pubblico la sfilata di moda a Pratogiano che ha visto impegnati molti

esercizi commerciali della città e un gruppo di artigiani parrucchieri, estetisti e della sartoria. La serata è stata sostenuta e patrocinata anche dalle locali associazioni di categoria fra cui la nostra Confartigianato e Confcommercio. Un ruolo attivo è da attribuire alla Sezione di Chia-venna e al suo presidente Stefano Coldagelli che per l’occasione ha svolto anche - in tandem con il bravo e simpatico Nicola Prati - il ruolo di conduttore della serata.

Le potenzialità e l’importanza della conciliazione emergono anche dalla reintroduzione, all’interno del “Decreto Fare” varato dal Governo, del re-gime di obbligatorietà della mediazione. Si tratta di un documento con-tenente più di 80 interventi di semplificazione e stimolo all’economia. Testo varato il 15 giugno scorso dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla G.U. n.144 del 21 giugno 2013.Abbiamo appreso con grande soddisfazione la revisione del-la normativa sulla mediazione, con il ripristino dell’obbligato-rietà che rappresenta – come sottolinea il segretario genera-le della Camera di Commercio di Sondrio Marco Bonat - una terapia d’urto per rispondere alla impellente necessità, per le nostre imprese, di risolvere le controversie in tempi brevissimi.L’obbligo di ricorrere alla me-diazione civile, per risolvere le controversie riguardanti i diritti disponibili con un più rapido accordo tra le parti attraverso l’intervento di un mediatore pro-fessionista, è stato fortemente voluto dal ministro per la Giusti-zia, Annamaria Cancellieri, per fornire una risposta adeguata e efficace all’enorme arretrato della giustizia civile che sco-raggia gli investitori esteri a rischiare con il proprio capitale in Italia.Il nuovo testo prevede alcu-ne modifiche che interessano anche la figura del mediatore professionista. È previsto infatti che gli avvocati iscritti all’albo siano di diritto mediatori, sen-za necessità di dover parteci-pare a un corso di formazione specialistico per il rilascio della qualifica, quindi, senza ulteriori accreditamenti presso il Mini-stero della Giustizia.Importante novità anche la riduzione dei tempi della mediazione che passano da 4 a 3 mesi, accorciandosi

ulteriormente, oltre che il raf-forzamento della cosiddetta “mediazione delegata dal giu-dice”. Il giudice, infatti, valutata la natura della causa, lo stato

dell’istruzione e il comporta-mento delle parti, può disporre l’esperimento della mediazio-ne   (senza la necessità di ot-tenere il consenso delle parti

come in precedenza) indicando l’organismo di mediazione.Secondo quanto previsto nel testo di legge, l’obbligatorietà della mediazione non è prevista per i danni da incidenti stradali (RC auto).La Camera di Commercio mette a disposizione per gli incontri di mediazione la propria sede di Sondrio e quella intercamerale di Dubino.Per qualsiasi informazione è possibile contattare la segre-teria di Mediazione della Ca-mera di Commercio di Son-drio (Antonella Morelli – tel. 0342.527.243 - [email protected] - [email protected]).

Chiavenna: Pieno successo della sfilata durante la Notte Bianca dell’8 giugno

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10 luglio 2013 l’ArtigiAno

Attualità

Sabato 29 giugno 2013 dalle 9.00 alle 13.00 presso la sala Ipogea del complesso San Giuseppe di Morbegno si è tenuto il primo incontro del percor-

so “A 70 anni dal Codice di Camaldoli, quale attualità per Valtellina e Valchiavenna” intitolato “Il contributo di Vanoni, Saraceno e Paronetto”. Il percorso composto da tre incontri nel corso del 2013 è promosso da Acli, Azione Cattolica, Cisl, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confartigianato Imprese Sondrio, Confcooperative, Pastorale Sociale del Lavoro della Diocesi di Como, U.C.I.D. (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti). Al convegno sono intervenuti come relatori: Aldo Carera, professore or-dinario di Storia economica presso la Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell’Università Cattolica di Milano, Claudio Besana, ricercatore confermato di Storia eco-nomica presso la Facoltà di Econo-mia dell’Università Cattolica di Milano, Bruno Di Giacomo Russo, docente di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca e Pier Luigi Porta, professore ordinario di Economia politica presso la Università di Milano-Bicocca.

A 70 anni dal Codice di Camaldoli, quale attualità per Valtellina e Valchiavenna

In una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, non solo economica, ma anche sociale e valoriale il Codice di Ca-

maldoli torna ad essere attuale, seppur re-datto nel lontano luglio del 1943. “A 70 anni dal Codice di Camaldoli, quale attualità per

Valtellina e Valchiavenna” diventa così non solo l’oc-casione per celebrare il 70° anniversario del Codice attraverso l’approfondimento del documento, ma anche un’opportunità di dibattito e confronto all’interno delle organizzazioni e tra le or-ganizzazioni e la società civile. L’evento si trasforma così in un vero e proprio percorso intrapreso dalle organizzazioni provinciali basate sulla matrice co-mune della dottrina sociale cattolica, che partendo dal Codice si impegnano ad analizzare insieme la situazione territoriale locale attuale e a trovare soluzioni comuni e idee condivise. L’obiettivo è “nuotare insieme nella stessa direzione” verso un manifesto che verrà redatto alla fine del percorso, nella speranza che possa diventare la base di un lavoro e impegno comune futuro.

Mirko DolzadelliSegretario Generale UST Cisl Sondrio

CISL

Imprese Sondrio

U.C.I.D.

Comune di morbegno

Con il patrocinio del

A 70 Anni dal CodiCedi CAmAldoli

Primo incontro

il contributo di

Vanoni, Saraceno, Paronetto

quale attualità

per Valtellina

e ValchiaVenna

Interverranno:

prof. aldo carera

Università Cattolica di Milano

prof. claudio Besana

Università Cattolica di Milano

prof. Bruno Di Giacomo russo

Università degli Studi di Milano Bicocca

prof. pier luigi porta

Università degli Studi

di Milano Bicocca

Sabato, 29 giugno 2013dalle 9 alle 13

Sala ipogea - complesso San Giuseppe

Via V Alpini - Morbegno

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8.45 Registrazione dei partecipanti9.00 Apertura del convegno con saluti

delle autorità9.30 Per una economia dal tocco umano

Luigino Bruni, Professore Ordina-rio di Politica economica all’Univer-sità Lumsa di Roma

10.15 Le sfide dell’innovazione del mer-cato nel futuro delle cooperative di integrazione lavorativa. Andrea Ripamonti, Presidente co-operativa Spazio Aperto - Milano

11.00 Impresa profit e cooperativa socia-le: storia di una reciprocità possi-bile. Fabio Esposito, Direttore stabili-mento Ghelfi Ondulati SPA - Buglio in Monte

Vittorio Ciarrocchi, Responsabile Sociale cooperativa il Sentiero - Morbegno

11.45 L’art. 14 D. Lgs 276/2003: Sinergie tra imprese e cooperative sociali. Marco Lazzeri, Confcooperative Sondrio

12.15 “Intrecci”: le cooperative Alveare, il Prisma e Bucaneve incontrano il futuro Attilia Galli, Presidente coopera-tiva Alveare - Livigno

13.00 Pranzo a Buffet14.00 Giochiamo in piazza con l’Impronta15.30 I 20 anni della cooperativa Alveare:

taglio della tortaÈ gradita conferma della partecipazione all’indirizzo alveare.livigno.it

Economia Civile: tra memoria e futuro

Convegno e Festa6 luglio 2013, ore 9.00Sala Consigliare Plaza dal ComunLivigno 20 anni della Cooperativa Alveare

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11l’ArtigiAno luglio 2013

Attualità

Fisco e burocrazia sempre più pesanti sulle imprese.Nel 2013 tassazione ai massimi storici: 53,4% del Pil.E gli adempimenti amministrativi costano alle Pmi 31 miliardi l’anno

Nel 2013 gli italiani pagano 38 miliardi in più di tasse, pari a 639 euro di maggiori imposte pro capite, rispetto

alla media dei cittadini dell’Eurozona. Que-sto gap Italia/Europa è l’effetto dell’aumento della pressione fiscale che quest’anno in Italia raggiunge il 44,6% del PIL, ben 2,4 punti in più rispetto al 42,1% registrato nella media dei Paesi dell’Eurozona. Ma, se si considera il mancato gettito dell’economia sommersa, la pressione fiscale effettiva sale al 53,4% del Pil.Le tasse pesano in modo particolare sui salari: in Italia il cuneo fiscale che grava sul costo del lavoro di un dipendente single senza figli con retribuzione media, è pari al 47,6%. Si tratta del sesto cuneo fiscale più oneroso tra i 34 Paesi avanzati dell’Ocse,

con un livello di 12 punti superiore alla me-dia del 35,5% registrata nei paesi Ocse.Tra le imposte più recenti che hanno in-nalzato la pressione fiscale su imprese e famiglie, l’IMU ha provocato, tra il 2011 e il 2012, un maggior prelievo sugli immobili di 14,5 miliardi. Pesante anche l’impatto della Tares, la nuova tariffa rifiuti, che provoca un incremento del 28,1% del prelievo pro capite.Le cose non vanno meglio per quanto ri-guarda la burocrazia. Nell’ultimo anno le piccole e medie imprese hanno speso in oneri amministrativi 30.980 milioni di euro, equivalenti a 7.091 euro per impresa e pari a 2 punti di PIL.L’inefficienza nel rapporto tra Pubblica Am-ministrazione e imprese genera un ambien-te ostile al ‘fare impresa’, tanto che nella classifica sulla facilità di fare impresa ‘Doing Business 2013’ l’Italia si colloca al 73° posto tra i 185 Paesi del mondo.Gli ultimi 18 mesi sono stati particolarmente difficili per le imprese e per il Paese. Nei quasi seicento giorni che vanno da me-tà novembre 2011 a giugno 2013, nell’al-ternanza tra Governo tecnico e la fase di incertezza e stallo registrata in avvio di legislatura il numero delle imprese artigiane

è calato del 3%, il Pil è sceso del 3,4%, il credito alle imprese è diminuito di 65 mi-liardi (pari al -6,4%), il debito pubblico è salito di 122 miliardi (+6,4%), la pressione fiscale è aumentata di quasi 2 punti (+1,8), la disoccupazione giovanile è aumentata di oltre 8 punti (+8,5), i disoccupati sono au-mentati del 30,9%, con una crescita di 728 mila persone in cerca di lavoro, gli occupati sono diminuiti dell’1,3%, con una perdita di 294 mila unità; per i giovani under 35 la perdita di occupati ha superato il mezzo milione (-537mila).

Rapporto Ufficio studi di Confartigianato presentato durante l’Assemblea nazionale 2013

La delegazionedi Confartigianato ImpreseSondrioguidata dal presidente Gritti

Il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti.

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12 luglio 2013 l’ArtigiAno

Credito

Artigiani e accesso al credito

Uno dei problemi maggiori che le nostre aziende associate devono affrontare nel loro quotidiano è l’accesso al credito per

poter mante nere aperte le aziende, pagare i for-nitori, gli stipendi e i contributi ,le spese generali e una tassazione a tutti i livelli divenuta ormai insopportabile e insostenibile.Perfettamente consci del problema, come asso-ciazione, tentiamo di dare una mano o un po’ di sollievo ai nostri artigiani. Con Artigianfidi stiamo lavorando con numeri interessanti, l’accesso a Fiducia Valtellina so-stenuto dalla Provincia e Camera di Commercio sono interventi di effettivo sostegno alle attività produttive.Dobbiamo riscontrare che le domande vertono in maggior parte ad interventi su liquidità e passivo di conto corrente, sugli investimenti purtroppo, a causa di questa crisi pesantissima e incerta sulla sua fine inevitabilmente si rimanda a tempi mi-gliori impoverendo la competitività delle stesse.Come consiglio di sezione di Bormio, stiamo lavorando a stretto contat to con le amministra-zioni comunali del mandamento al fine di creare strategie per il lavoro e contributi economici a sostegno delle attività produttive che sono il motore dell’economia. Allo stato attuale, nono-stante i sindaci siano al lavoro per far quadrare i bilanci e lottare contro le assenze e i tagli dello stato, cercano di trova re risorse per la nostra categoria, alcuni comuni hanno già effettuato stanziamenti tramite la nostra Artigianfidi, altri ci hanno assicurato il loro impe-gno compatibilmente con le difficoltà del momento. Come presidente di Sezione, negli incontri personali con gli as-sociati queste problematiche emergono con insistenza, ultimamente, come Comitato Esecutivo provinciale, stiamo lavorando concretamente per studiare un nuovo rapporto per il credito con le nostre due Banche del territorio che venga incontro alle esigenze di entrambe le parti. Noi ce la stiamo mettendo tutta anche se le difficoltà a volte sembrano insormontabili, cari artigiani, teniamo duro anche se il sistema “Italia” a volte ci rema contro. Nel concludere ricordo che i nostri uffici, sono sempre a disposizione per informazioni, indirizzo e consulenza.

Sosio Fulvio

Nuova convenzione fra il Comune di Valdisotto e Artigianfidi Lombardia

Imprese danneggiate dall’interruzione della s.s. 36

Da Regione Lombardia per le imprese della provincia

Artigianfidi Lombardia ha recen-temente firmato un accordo con il comune di Valdisotto per la

definizione di un plafond di 10.000,00 euro destinato al sostegno finanziario per le aziende aventi sede legale nello stesso comune. Le aziende beneficia-rie, sia artigiane che commerciali che di servizi, avranno un doppio vantag-gio: potranno avere credito bancario a condizioni migliorative rispetto a quelle di mercato grazie allo strumento della

garanzia prestata alla banca e inoltre, grazie al plafond messo a diposizione dal comune di Valdisotto, potranno ot-tenere un contributo in conto interessi di importo proporzionale all’importo erogato e alla durata dell’operazione.Questa iniziativa si aggiunge a quelle già in essere, come i plafond stanziati dalle comunità montane e anche dal comune di Valdidentro, il cui obiettivo è facilitare l’accesso al credito e aiutare le imprese sempre più da vicino.

Rifinanziato il fondo regionale “Credito Adesso” per le imprese della provincia

Nei giorni scorsi si è svolto presso la Sede Territoriale di Sondrio di Regione Lombardia, un incon-

tro con i responsabili della Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione e di Finlombarda Spa

per presentare ed illustrare la delibera attraverso la quale è stato rifinanziato con 5 milioni il fondo “Credito Adesso” già attivo per le micro, piccole e medie imprese operanti in Lombardia. Le risorse desti-nate alla Provincia di Sondrio e Lecco (Alto Lario) ammontano a 5 milioni di euro ed hanno l’obiettivo di finanziare gli or-dini ed i contratti sottoscritti dalle MPMI. Possono essere

ammesse al finanziamento le attività che al momento della domanda di partecipazione posseggono i seguenti requisiti:• MPMI artigiane singole o in qualun-

que altra forma costituite;• Regolarmente iscritte al registro delle

imprese;• Operative da almeno 24 mesi;

• Appartenenti ad uno seguenti settori: – Settore manifatturiero (codice ISTAT

Primario - ATECO 2007, lett. C) – Settore di servizi alle imprese (co-

dici ATECO 2007: J62, J63, M69, M70, M71, M72, M73, M74, N78, N82, H49, H52)

– Settore delle costruzioni (codice ISTAT Primario - ATECO 2007, lett. F)

– Settore del commercio all’ingros-so (codice primario ATECO 2007: G46.2, G46.3, G46.4, G46.5)

L’intervento prevede un finanziamen-to chirografario di importo compreso tra i 50 ed i 500 mila euro, che copre il 50% dei contratti/ordini di fornitura con i propri clienti, sottoscritti negli ul-timi 3 mesi, di importo non inferiore a 100 mila euro e non ancora totalmente evasi al momento della presentazione della domanda. Inoltre il finanziamento prevede l’abbattimento del contributo in conto interessi di 3 punti percentuali a valere sull’onerosità del finanziamen-to. L’operazione non prevede nessun tipo di garanzia di natura reale. Le do-mande possono essere presentate fino all’esaurimento del fondo stesso. Per informazioni contattare l’area catego-rie e mercato – Dott. Alberto Roma-gna Laini – tel. 0342 514343 – email: [email protected]

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13l’ArtigiAno luglio 2013

Credito

RAPPORTO ANNUALE DELLA BANCA D’ITALIAL’economia della LombardiaConfartigianato Imprese Sondrio mette a disposizione sul proprio sito internet, www.artigiani.sondrio.it, il collegamento al rapporto annuale realizzato da Banca D’Italia sulla situazione economica ita-liana e in particolar modo della Regione Lombardia.

Di fronte alla difficoltà economica, il presidente di Artigianfidi Lombardia rilancia il ruolo dei confidi e l’esigenza di fare rete anche nel campo del credito.

Potenziare il sistema delle garanzie, lavorare insieme con responsabilità, aiutare una politica di costruzione e

investimento: il problema dell’accesso al credito richiede uno sforzo comune e un lavoro in rete. Lorenzo Mezzalira, presi-dente di Artigianfidi Lombardia punta sulla fiducia e scatta un’istantanea di ciò che sta accadendo oggi: Il sistema dei Confidi è solido e può aiutare a stemperare i profili di rischiosità di imprese e istituti di credito, ma gli attori che operano in questo campo devono cooperare. L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese ha comunica-to che la dinamica dei prestiti, nel 2013, prosegue da quasi un anno il suo trend negativo con una diminuzione registrata nel mese di febbraio 2013 del -5,5%. La flessione nelle piccole imprese è stata del -6% contro il -5,3% delle medio-grandi imprese. Nello stesso tempo, le sofferenze sugli stock delle banche hanno raggiunto il 14% (nel periodo antecrisi non si superava il 5%) e il monte sofferenze a carico degli istituti di credito è di 200 miliardi di euro. Una situazione più che difficile nella quale il ruolo del confidi diviene sostanziale: La

Mezzalira: “Il sistema delle garanzie è solido”

Regione Lombardia si sta muovendo nella direzione di dare maggiore solidità al siste-ma delle garanzie, mentre il Governo – con il “Decreto del Fare” – sta lavorando sul Fondo Centrale di Garanzia, che si dovreb-be concentrare sull’agevolare l’accesso al credito per le imprese e garantire più denaro al circuito dell’economia.Artigianfidi Lombardia, che con Confar-tigianato Imprese sottolinea l’impegno di intervenire al fianco delle imprese e sul territorio con responsabilità sostenibile, è efficace anche sul breve e brevissimo periodo, perché conosce le imprese e si confronta con le banche affinché queste possano concedere credito senza preoc-cupazione. Certo, per fare questo sarebbe opportuno favorire anche la domanda di credito intervenendo su ciò che blocca l’impresa: in Italia il costo del credito alle imprese a marzo 2013 era pari al 3,50%, un tasso di interesse pari a 90 punti base più del tasso medio dell’Eurozona. I prestiti più costosi si dimostrano quelli di importo minore: fino a 250 mila euro il tasso è del 4,85% (36 punti base sopra quello medio dell’Eurozona), per quelli fino a 1 milione

di euro il tasso scende al 4,36% (61 punti base sopra quello medio dell’Eurozona).E’ per questo che nove imprese su dieci ci chiedono di dare loro un aiuto per far qua-drare i conti: la crisi è strutturale e i punti deboli – imposizione fiscale paralizzante, tempi della giustizia civile troppo lenti, burocrazia esagerata, semplificazione inattuata – non premiano certo un Paese che al suo centro deve porre l’impresa manifatturiera, prosegue il presidente. Le piccole imprese o si rivolgono alle banche, anche attraverso il confidi, o capitalizzano e usano il proprio patrimonio (ma si sta esaurendo anche questo) nei momenti di difficoltà. Oggi – incalza Mezzalira – la maggior parte degli interventi di Artigian-fidi Lombardia è sulla richiesta di circo-lante. Addirittura, tra luglio 2012 e giugno 2013, le pratiche per moratoria veicolate dal nostro confidi sono state settecento per un totale di 35 milioni di euro.I prodotti che Artigianfidi Lombardia per-sonalizza sui bisogni di ogni singola im-presa – conclude il presidente – arrivano anche ad una garanzia dell’80%. Ricordo l’accordo con l’Elba per dare liquidità e finanziamenti per il riequilibrio finanziario delle imprese (garanzia al 75%), l’affida-mento Pool Confidi – accordo tra Arti-gianfidi Lombardia e Confapi Lombardia Fidi - per affidamenti commerciali destinati agli anticipi di crediti (garanzia all’80%) e l’accordo FEI e Federfidi Lombardia per liquidità, start-up e stimolare l’occupazio-ne per le micro, piccole e medie imprese (garanzia all’80%). L’offerta di Artigianfidi Lombardia è ampia e a vasto raggio, ma ciò che è importante sono le relazioni con le imprese e le consulenze personalizza-te: solo così si può dare uno stimolo agli imprenditori.

LA FRASE DEL MESE“Le prospettive della vita dipendono dalla diligenza;l’artigiano che vuole perfezionare la sua opera deve prima affilare i suoi utensili”.

(Confucio)

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15l’ArtigiAno luglio 2013

Il marketing, un fattore indispensabile anche nelle imprese artigiane

Molti pensano che il marketing sia qualcosa di complicato, difficile e costoso. Anch’io lo pensavo

quando ero una piccola imprenditrice. Alla Bocconi avevo studiato marketing e pensavo che fosse solo campagne stam-pa, pubblicità in tv, agenzie, budget: roba “per grandi”. Invece ho scoperto, nel lavoro quotidiano nella mia azienda e più tardi da consu-lente, con le piccole imprese lombarde, che il marketing può essere anche “low cost” (il titolo del mio libro), cioè soprat-tutto “fai da te”. Ognuno può imparare dei sistemi per applicare, da sè e da subito, principi e metodi che sono validi in tutte le imprese: dal calzolaio alla multinazionale. Questo è possibile soprattutto oggi che esiste Internet, che ha aperto una finestra sul mondo anche ad aziende piccolis-sime o localizzate in posti lontani. Ma spesso gli imprenditori diffidano dei nuovi strumenti o li sanno usare poco. Nel percorso base di Marketing Low Cost, che ho proposto ormai a qualche centinaio di imprese, parlo di web ma non solo: anche di metodi per attivare il passaparola e coltivare il cliente, insegno come scrivere una mail commerciale o la presentazione della propria azienda, invito a scoprire e comunicare il proprio vantaggio competitivo, monitorare la con-correnza e a far quadrare i conti, perché se non c’è profitto non c’è impresa. Il marketing deve sempre essere fonda-to sulla parte economica: conti, nume-ri, margini, guadagni. Questo è il mio metodo, in due parole. Pratico perché sono stata imprenditrice. Nei miei corsi i parte-cipanti lavorano, fanno esercitazioni, applica-no subito quello che imparano. E anch’io imparo sempre qualco-sa da loro.

Cristina Mariani

Categoriee mercato

Sabato 8 e 15 giugno si sono svolte presso la sala informatica di Confar-tigianto Imprese Sondrio le prime due

lezioni del corso Marketing Low cost per falegnamerie e serramentisti, che hanno visto l’entusiastica partecipazione di dieci imprese associate.La full immersion di formazione si articola in venti ore di lezione affidate a Cristina Mariani, docente che vanta numerose pub-blicazioni sul tema e diverse collaborazioni con il sistema Confartigianto.“Le imprese artigiane, ha dichiarato France-sco Gianoncelli presidente della categoria Legno, realizzano prodotti di alta o altissima qualità ma, specialmente le più piccole, non hanno strumenti e tempo per confron-tarsi coi concorrenti ed elaborare pro-poste commerciali

vincenti. Per questo è importante una for-mazione personalizzata e qualificata come quella offerta dal corso Mkt low cost che abbiamo avviato”.Nel corso della prima lezione i partecipanti sono stati guidati alla scoperta dei vantaggi competitivi offerti dai propri prodotti e ser-vizi ed hanno appreso come comunicarli efficacemente attraverso il sito aziendale e altri strumenti comunicativi.Nel corso della seconda lezione la docente ha mostrato come usare al meglio Internet per trovare nuovi contatti, come modificare/realizzare un sito web efficace ed acquisire dati statistici sui visitatori del proprio sito aziendale. Il tutto con un unico obiettivo: imparare a differenziarsi dai propri con-correnti, e comunicare la propria propo-

sta di valore. Nei prossimi due incontri del 6 e del 13 luglio, verranno affrontati

argomenti quali i sistemi gratuiti per tenere i con-tatti con clienti passati e futuri tramite e-mail, co-me spostare l’attenzione

del cliente dal prezzo al valore, corretta comprensio-ne dei costi fissi e variabili: dal margine di contribuzione

agli utili.Per informazioni sul corso è possibile con-tattare l’ufficio categorie ([email protected], referente Pietro Della Ferrera).

Categoria Legno, corso marketing per falegnamerie e serramentisti

La docente Cristina Mariani ed il presidente Francesco Gianoncelli con i partecipanti al corso.

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16 luglio 2013 l’ArtigiAno

Categoriee mercato

Corso di Formazione per Esperti in Gestione dell’Energia

Con l’intento di focalizzare l’atten-zione sul “Progetto per la realizza-zione di un percorso per un Polo

per l’efficienza energetica in Valtellina” il cui primo risultato è stato la redazione di un Protocollo Volontario di Certificazio-ne Energetica – Valtellina EcoEnergy,  il giorno 14 giugno 2013 alle ore 14,30, presso la sede di Confartigianato Im-prese Sondrio, si è tenuto un incontro di approfondimento sul tema al quale sono stati invitati tutti i Sindaci ed i responsa-bili degli uffici tecnici dei Comuni della Provincia di Sondrio. Il Presidente della provincia Massimo Sertori ha posto l’accento sull’importante tema dell’efficienza energetica e sulla necessità di una condivisione su tutto il territorio valtellinese del Progetto Valtel-lina Eco Energy. La presentazione del protocollo è stata coordinata da Ornel-la Moroni Segretario dell’Associazione Valtellina Ecoenergy che riunisce le 4 associazioni di categoria della provincia (Confindustria, Confcommercio, Coldiretti e Confartigianato) mentre i contenuti tec-

nici sono stati illustrati dall’Ing. Graziano Salvalai del Politecnico di Milano (Polo di Lecco) e dall’Ing. Francesco Pradella di Politec Valtellina. L’incontro ha visto inoltre presenti tra il pubblico alcuni re-sponsabili tecnici della Provincia di Son-drio, con i quali Valtellina EcoEnergy sta collaborando per rendere disponibile a breve un regolamento tipo per l’efficienza energetica in edilizia di possibile imple-mentazione nei PGT dei singoli comuni valtellinesi. Una copia del protocollo è disponibile sul sito www.artigiani.sondrio.it). Tutte le informazioni relative allo stesso protocollo sono disponibili sul sito www.valtellinaecoenergy.it. È inoltre possibile richiedere informazioni oppure segnala-re il proprio interesse verso il Protocollo all’indirizzo mail [email protected].

Incontro di approfondimento Protocollo Valtellina EcoEnergy con Sindaci e Tecnici Comunali

Terminato il corso di for-mazione per Esperti in Gestione dell’Energia

(EGE), ex UNI EN 11339, or-ganizzato da Politec in colla-borazione con la Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano e con il patrocinio di Regione Lombar-dia. Il corso ha preso il via mar-tedì 23 aprile e ha visto la par-tecipazione di 9 professionisti valtellinesi: ingegneri, architetti e periti industriali. Mercoledì 26 Giugno si è tenuta la lezione conclusiva con la visita ai labo-ratori di RSE (Ricerca Sistema Energetico) di Via Rubattino 54 a Milano.

Attivo il nuovo portale UNI dedicato alle MPMI

L’ente Nazionale Italiano per l’Uni-ficazione (UNI) ha creato un portale dedicato alle MPMI dove

vengono condensate una serie di infor-mazioni per spiegare alle aziende quali sono i concreti vantaggi che si posso trarre dall’utilizzo delle norme tecniche, come incidere sul contenuto dei futuri standard, come individuare e conosce-re le norme giuste per il proprio settore e come ottenere assistenza e collabo-razione e collaborazione dall’organismo di formazione nazionale.La pagina internet è raggiungibile di-rettamente dal sito di Confartigianato Imprese Sondrio – www.artigiani.son-drio.it. Il vademecum è un’opportunità per trovare raccolto in un unico spazio tutto ciò che riguarda il rapporto tra le norme UNI e le MPMI.

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17l’ArtigiAno luglio 2013

Categoriee mercato

Nel pomeriggio di venerdì 7 giugno, Claudio Tognolini, presidente della Categoria Alimentari di Confartigia-

nato Imprese Sondrio, Remo delle Coste, presidente dell’Associazione Panificatori e Pasticceri dell’Unione del Commercio dei Servizi e del Turismo, accompagnati dai colleghi Francesco Soggiu e Luigi Cao hanno siglato l’atto costitutivo dell’Associa-zione di Tutela della Bisciola e dei prodotti dolciari della Provincia di Sondrio. Si tratta della fase di fondazione di un’associazione ora aperta all’adesione di altri produttori. L’evento è avvenuto presso gli uffici dell’en-te camerale alla presenza del Segretario Generale Marco Bonat e del funzionario Pierantonio Bertoletti. L’iniziativa, fortemente voluta dalle asso-ciazioni di categoria provinciali è il primo, importantissimo, passo verso la tutela dei prodotti dolciari della provincia di Sondrio e della Bisciola in particolare. “con la nascita dell’associazione di tutela - ha sottolineato il presidente Claudio Togno-lini - giunge a compimento un percorso ini-ziato anni fa e che ha visto l’impegno corale

di panificatori, pasticceri ed associazioni di categoria. Spesso non ci rendiamo conto di quanto siano importanti certe produzioni anche sotto il profilo promozionale per la nostra terra.”Il primo obiettivo dell’associazione sarà quello di proporre all’approvazione della giunta camerale la versione definitiva del disciplinare e del regolamento d’uso del marchio collettivo geografico della Bisciola, nati dal paziente lavoro di ricerca e confron-to portato avanti dalla categoria Alimentari

di Confartigianato in collaborazione con le altre associazioni di categoria.Tutti i produttori di bisciola della provincia di Sondrio potranno chiedere ed ottenere la licenza d’uso del marchio e fregiarsi così di un simbolo che è destinato a diventare sino-nimo di qualità e tradizione, differenziando la bisciola valtellinese da qualsiasi prodotto dolciario simile prodotto in altri territori.Per informazioni è possibile contattare l’uffi-cio categorie (referente Pietro Della Ferrera [email protected])

Associazione di tutela della Bisciolasiglato l’atto costitutivoSiglato l’atto costitutivo dell’Associazione titolare del marchio collettivo geografico

Costruzionieredi del MarCo srlSede Legale: Via Valgella, 95 - Fraz. Tresenda - 23030 Teglio (SO)Sede Amministrativa: Via Nazionale, 37 - fraz. Tresenda - 23030 Teglio (SO)Tel. 0342 73.54.10 - Fax 0342 73.58.05www.costruzionieredidelmarco.it - [email protected]

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18 luglio 2013 l’ArtigiAno

Categoriee mercato

reti”, con l’obiettivo di aiutare le imprese intenzionate a perseguire nuove possibilità di business attraverso la forma di aggrega-zione più adatta. Per informazioni contattare l’area categorie e mercato (referente Dr. Pie-tro Della Ferrera [email protected] – 0342/51.43.43).

L’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCP), con una recente Determina-

zione ha decretato le istruzioni operative che consentiranno alle reti d’impresa di partecipare alle procedure d’appalto. Nel-lo specifico le nuove regole per le reti d’impresa riguardano tre aspetti che di seguito anticipiamo: 1. Partecipazione alle gare nel

contratto:La decisione di partecipare alle gare deve essere chiara fin dalla stipula del contratto ed individuata come uno degli scopi strate-gici inclusi nel programma comune.

2. Strutturazione delle reti d’impresaI criteri individuati dall’Autorità con cui concretamente le reti di imprese potran-no partecipare alle gare saranno diversi a

seconda del grado di strutturazione delle reti stesse.

3.  La responsabilità solidale nei confronti della stazione appaltante

La responsabilità solidale si estende solo al-le imprese che partecipano alla gara e non a tutte le aziende partecipanti alla rete. Non solo ma l’eventuale uscita di un’impresa dal contratto di rete non provoca effetti nei rapporti con la stazione appaltante. Per approfondimenti sulla determinazione e per informazioni sulle reti d’impresa è possibile rivolgersi alla sede di Sondrio di Confartigianato Imprese dove è attivo uno sportello dedicato alle imprese che inten-do avviare progetti di collaborazione e di aggregazione. Grazie al progetto “Conf@reti (Confartigia-nato crea reti d’impresa) presentato a valere sul Programma ERGON di Regione Lombar-dia infatti è attivo il “Network Point Conf@

Partecipazione delle reti d’impresa alle gare d’appalto Approvate le istruzioni operative

Pubblicazione di Confartigianato Imprese Sondrio

Anno XLIVII (458) - n. 5 - Luglio 2013 Aut. Tribunale di Sondrio n. 96

Direzione e RedazioneConfartigianato Imprese Sondrio

Largo dell’Artigianato, 1 - 23100 Sondrio Tel. 0342-51.43.43 - Fax 0342-51.43.16

[email protected]

Direttore ResponsabileALBERTO PASINA

In redazioneATHOS DELL’ACQUA

PIETRO DELLA FERRERASABRINA GULLUÀANDREA LAVARDA

GIUSEPPE LOCATELLI ALBERTO ROMAGNA LAINI

ANNA VITALIMARIO VITALI

ROBERTA ZIRONI

Stampa e pubblicitàLito Polaris - Sondrio - Tel. 0342-51.31.96

Periodico mensile inviato a tutti i soci di Confartigianato Imprese Sondrio, non-ché a tutte le autorità uffici pubblici e sindacali. Di questo numero sono sta-te stampate e distribuite 3.500 copie

l’ArtigiAno

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19l’ArtigiAno luglio 2013

Gruppi e movimenti

Cos’è Job Match

È un servizio di orientamento pro-fessionale de il Quadrivio per la raccolta, la gestione e il coor-

dinamento delle richieste e offerte di esperienza in azienda di tipo orientativo e formativo – e non occupazionale – di breve durata quali stage e tirocini che vengono attivati con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale di Son-drio in quanto Ente Promotore abilitato.

Cosa offreAlle aziende: uno strumento che con-sente loro maggior visibilità e un sup-porto che alleggerisce le incombenze necessarie a realizzare esperienze di stage. Ai giovani tra i 18 e i 30 anni: uno stru-mento per meglio comprendere e orien-tarsi nel mercato produttivo locale e un servizio di consulenza per effettuare esperienze attive che possono arric-chire il proprio curriculum in termini formativi.

Per informazioni le imprese associate possono rivolgersi alla sede di Son-drio (Area Categorie e Mercato, tel. 0342.154343 – [email protected]).

Job Match è un servizio gratuito di orien-tamento e formazione professionale che nasce dalla convinzione che è

necessario, oggi più di ieri, favorire occasioni di confron-to e conoscenza reciproca tra giovani e imprese. Ciò per tre motivi:• consentire ai ragazzi di

acquisire una cultura del lavoro entrando direttamen-te in contatto con il mondo lavorativo,

• ampliare l ’educazione all’economia come valore sociale di sistema che può favorire un maggior impul-so allo sviluppo e all’innovazione,

• fornire un’azione orientativa più mirata alle reali esigenze.

Solo il 10% dei giovani italiani associa allo studio una qualche esperienza lavorativa contro livelli del 50% in Germania e Regno Unito. Se si confrontano queste percentuali con quelle della disoccupazione dei ragazzi nella fascia di età tra i 18 e i 29 anni che è del 20,2% in Italia, del 11%, in Germania e 14, 6% nel Regno Unito, si capisce che nei Paesi dove si sostiene un mix tra istruzione e lavoro si sono registrati livelli di disoc-cupazione giovanile più bassi e sono più rapidi i tempi di inserimento lavorativo. La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, attraverso il suo Centro di Orientamento il Quadrivio, interviene su questo problema promuovendo esperienze di stage pres-so le aziende e corsi di introduzione alla

realtà lavorativa. Si intende sensibilizzare gli imprenditori ad assolvere un compito di responsabilità formativa verso i giovani

perché la scuola non può preparare “lavoratori già esperti”. Dalla scuola, co-sì come è strutturata oggi, bisogna pretendere invece una formazione della per-sona, buone conoscenze di base e buone compe-tenze trasversali, utili cioè ad affrontare qualsiasi tipo di lavoro come la disponi-bilità, la flessibilità, il rispet-to delle regole e dei ruoli, l’assertività, la motivazio-

ne ad imparare. L’azienda può riscontrare nell’esperienza di stage un valore aggiunto: la possibilità di valutare e scoprire giovani di talento. Sono convinta che lo scambio generazionale sia sempre proficuo e sti-molante per l’apprendimento reciproco. Spesso il giovane, grazie all’oggettività che deriva dal non essere esperto di un lavoro, riesce a cogliere elementi importanti per un miglioramento nel processo produttivo e a portare un modo di pensare e di agire di-verso dalla quotidianità che è propedeutico all’innovazione. Questo diventa ancora più importante ed urgente nell’attuale contesto di crisi, con i cambiamenti sociali ed eco-nomici in atto e con il quadro normativo in continua evoluzione.

Cinzia FranchettiResponsabile del settore orientamento e formazione,

della fondazione del Gruppo Credito Valtellinese

Giovani e imprese, un confronto indispensabile

Un invito dal Movimento dei Giovani ImprenditoriSegnalate la vostra esperienza di successo. Il vostro caso potrà diventare un esempio da raccontare.

È stato presentato nei giorni scorsi il Rapporto “Giovani, imprese e lavoro – L’economia reale attraverso il contributo

dei giovani” all’interno del quale è possibile trovare un’interessante sezione dal titolo “Un racconto inedito sui giovani e sulle loro im-prese”, lo story telling di 100 imprese guidate da imprenditori under 40.  In questa sezione ci sono anche 25 piccole imprese segnalate da Confartigianato che rispondono ai requisiti

richiesti da Unioncamere. Le stesse aziende verranno anche gradualmente inserite nel sito www.we4italy.it, una piattaforma partecipativa che prevede attività e strumenti online/offline volti a stimolare e valorizzare l’emersione e la condivisione di storie, esperienze e progetti. La possibilità di raccontare la propria azienda è ancora aperta ed è rivolta a tutti gli impren-ditori under 40 la cui attività imprenditoriale possa avere caratteri distintivi di innovazione tecnologica, creatività, passaggio genera-zionale, start up, proiezione internazionale, territorialità, cultura d’impresa, formazione,

e-business e web marketing, sostenibilità ambientale e risparmio energetico, filiere e integrazione tra settori, responsabilità so-ciale e recupero della legalità. Le schede descrittive possono essere richieste alla se-greteria del Gruppo Giovani Imprenditori di Confartigianato Sondrio. Una volta compilate potranno essere caricate sulla piattaforma del Movimento Giovani Imprenditori e questo consentirà di proseguire nella mappatura delle aziende “giovani” di successo. I Gio-vani Imprenditori potranno così condividere le migliori esperienze.  E’ possibile compilare il format direttamente online inserendo il rife-rimento a Confartigianato. Per informazioni rivolgersi agli uffici della sede di Sondrio.

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Dal biglietto da visita all’editoria

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21l’ArtigiAno luglio 2013

Gruppi e movimenti

Si è svolta a Milano la nona edizione della festa dei “Senatori dell’Artigiana-to”, premio istituito da Confartigianato

Lombardia  nell’anno 2000 e assegnato a chi si é particolarmente distinto per meriti nel proprio lavoro, in campo associativo, sociale o umanitario, perchè gli artigiani pensionati rappresentano una risorsa im-portante e vitale. Confartigianato Lombardia ha voluto riunire gli artigiani pensionati e le loro famiglie  per festeggiare i 23 “Senatori dell’artigianato”  di tutte le province lombar-de, premiandoli con diploma e medaglia. Il riconoscimento è stato arricchito dalla consegna del volume dall’emblematico titolo “L’Artigianato, la Famiglia, la Festa” che ben esprime il legame indissolubile fra il lavoro artigiano e la dimensione familiare. Non si è trattato di un momento rituale, ma di una occasione per ribadire la capacità che l’impresa artigiana ha di “autoriprodursi”. “Dalla mia impresa nei 40 anni di lavoro che ho fatto sono usciti ben 10 collabo-ratori che hanno avviato nuove imprese”, ha dichiarato uno degli artigiani premiati. Per il nostro gruppo, quest’anno l’ambito riconoscimento è stato assegnato ad Anna Maria Danise, sarta di Tirano, che ha ini-ziato a lavorare come apprendista all’età di 14 anni, per poi avviare la propria impresa artigiana, partecipando con passione alle attività dell’associazione, contribuendo così a creare il valore dell’aggregazione, con il solo scopo di contribuire al bene della categoria e lasciando spesso in secondo piano il proprio interesse. Determinante il suo contributo all’organizzazione dell’im-portante progetto “Nobil Vestir”, finalizzato alla realizzazione dei capi d’abbigliamento in uso presso i nobili dal 1600 al 1800, per il quale ha confezionato capi per le sfilate e partecipato attivamente a tutti gli eventi di presentazione del progetto; memorabile il suo impegno in occasione della sfilata in occasione del 500° anniversario dell’appa-rizione della Madonna di Tirano. Rilevante poi il suo contributo e l’impegno dimostrato in occasione delle due edizioni del 2008 e del 2009 della manifestazione “Artigiana”.Anna Maria Danise ha svolto attività di inse-gnamento presso le Scuole Professionali per sarti della Provincia di Sondrio e ha messo a disposizione il proprio laboratorio per gli stages estivi e per iniziative di alternanza

Il riconoscimento “Senatore dell’artigianato” ad Anna Maria Danise

Dall’Assemblea Programmatica dell’Anap le richieste e i bisogni degli artigiani pensionati

Si è svolta nei giorni scorsi a San Vincenzo in provincia di Livorno l’Assemblea Programmatica nazionale dell’ANAP. L’incontro cui ha preso parte anche il pre-sidente del Gruppo Anap di Sondrio Letizia Bongini, ha assunto quest’anno

un particolare rilievo tenuto conto, da un lato, del drammatico momento in cui versa il Paese e dei timori per il futuro del nostro welfare, con una enorme perdita del potere d’acquisto dei pensionati e la limitazione dei servizi che vengono erogati ai soggetti più deboli e, dall’altro lato, ci si è chiesto come sarà possibile rivendicare diritti di fronte all’assenza delle risorse necessarie per soddisfarli. L’Assemblea si è articolata in quattro commissioni, all’interno delle quali si è discusso su quali saranno nel prossimo futuro le iniziative che dovrà intraprendere la nostra associazione per meglio tutelare gli interessi degli iscritti nei confronti degli Enti pubblici, nei campi della Previdenza, dell’ Assistenza e della Sanità. I risultati della discussione saranno riassunti in un documento finale, che sarà portato all’attenzione del Governo e delle più importanti Istituzioni, contenente le richieste dei soci ANAP e che riporterà gli intenti che dovranno essere perseguiti. Si sono anche approfonditi gli aspetti organizzativi interni, per meglio affrontare le nuove sfide future e sviluppare, in modo coeso, l’ANAP, perché ambiti e competenze orga-nizzative e di politica sindacale di livello nazionale, ed altrettante di livello territoriale, devono essere adeguate ai nuovi bisogni della base rappresentata, non potendo più relegare il proprio impegno alla mera gestione del tempo libero.

scuola-lavoro. Un impegno costante e con-tinuato nel tempo per formare e qualificare sarti capaci e soprattutto animati dalla pas-sione per il proprio lavoro.All’importante momento erano presenti il Presidente Nazionale di Anap (Associazione Nazionale Anziani Pensionati) Giampao-lo Palazzi, il Presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti, il Segretario Regionale Vincenzo Mamoli, il Presiden-te Regionale Anap Giovanni Mazzoleni, il Coordinatore Nazionale di Confartigianato

Persone Sandro Corti, che hanno sottoli-neato il fondamentale ruolo degli artigiani pensionati, nella convinzione che l’attuale forza economica del nostro sistema affondi le sue radici nella storia e nella tradizione di chi in Italia ha creato il modello vincente dell’impresa, basato sulla cultura dell’intra-prendere e delle responsabilità personali dove, più del capitale, contano appunto le persone e che la capacità generativa dell’impresa artigiana è un messaggio forte e di straordinaria attualità.

Giampaolo Palazzipresidente nazionale AnapAnna Maria DaniseLetizia Bonginipresidente Anap Sondrioe Giovanni Mazzolenipresidente regionale

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23l’ArtigiAno luglio 2013

Sicurezzae ambiente

DOMANDA: Quali sono i termini di ag-giornamento per i corsi di formazione, in materia di sicurezza sul lavoro Rspp, Primo Soccorso e Antincendio? RISPOSTA: Per quanto riguarda il corso Rspp per Datore di Lavoro, secondo l’ac-cordo Stato Regioni del 21.12.2011 dovrà essere aggiornato ogni 5 anni a decorrere dalla data di pubblicazione dell’accor-do quindi entro 11.1.2017. Per i Datori di Lavoro, che non hanno fatto il corso ma hanno usufruito della possibilità di comuni-care all’Asl il nominativo del respondabile Rspp entro il 31.12.1996 dovranno parte-cipare a un corso di aggiornamento entro il 11.01.2014.In merito agli addetti al primo soccorso che devono essere formati con istruzione teorica e pratica per un numero di ore che può essere di 12 o 16 in base al grup-po di appartenenza dell’azienda stessa;

tale corso andrà aggiornato a cadenza triennale almeno per quanto attiene alla capacità di intervento pratico. Per quanto riguarda gli addetti alla pre-venzione incendi invece, i lavoratori in-caricati dell’attività di prevenzione e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed im-mediato, di salvataggio, e comunque di gestione dell’emergenza devono ricevere un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico ma in attesa dell’emanazione delle disposizioni di cui al comma 3 dell’articolo 46, continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui al decreto del Ministro dell’interno in data 10 marzo 1998, pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 81 del 7 aprile 1998, attuativo dell’articolo 13 del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626”. Ad oggi non è prevista la periodicità per il rinnovo della formazione.

Avete dei dubbi in materia di sicurezza sul lavoro?Contattate i nostri esperti e pubblicheremo il vostro quesito!

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Ricordiamo che l’accordo Stato Regioni del 21.12.2011 ha intro-dotto sostanziali novità non solo

per la formazione di tutti i lavoratori ma anche per quella di preposti e dirigenti aziendali. Entrambe queste figure de-vono infatti essere formate secondo i seguenti principi:

PREPOSTOSi intende per preposto colui che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e fun-zionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovraintende alla attività la-vorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute controllandone la cor-retta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. Egli deve frequentare un corso speci-fico per questa funzione e aggiuntivo alla formazione lavoratori sancita per numero di ore e contenuti dall’accor-

do Stato Regioni del 21.12.2011. Tale formazione particolare ed aggiuntiva dovrà avere una durata minima di 8 ore e sarà relativa ai compiti esercitati in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

DIRIGENTESi intende per dirigente colui che, in ragione delle competenze professio-nali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico con-feritogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa. I dirigenti dovranno frequentare un ap-posito corso di formazione che sostitu-isce integralmente quella prevista per i lavoratori ed è strutturata in 4 moduli aventi contenuti minimi nelle materie: giuridico normativo, gestione e organiz-zazione della sicurezza, individuazione e valutazione dei rischi, comunicazione formazione e consultazione dei lavora-tori. La durata minima di tale formazio-

11 luglio 2013: termine ultimo per la formazione di preposti e dirigenti aziendali

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ne sarà di 16 ore.In sede di prima applicazione dell’ac-cordo, ai datori di lavoro è stato con-cesso un periodo di 18 mesi dalla da-ta di pubblicazione dell’accordo per avviare preposti e dirigenti a tali corsi pertanto essi andranno formati entro l’11 luglio 2013. Ricordiamo invece che, il personale di nuova assunzione, deve essere avviato a tali corsi anteriormente o contestual-mente all’assunzione e comunque non oltre 60 giorni dalla data di assunzione.

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24 luglio 2013 l’ArtigiAno

Sindacale

Le Parti Sociali Regionali lombarde dell’Artigianato hanno rinnovato (con l’accordo del 24 ottobre 2012, ratificato

lo scorso 13 maggio) il contratto collettivo regionale di lavoro per le imprese artigiane dell’area chimica-ceramica. Il rinnovo ha valenza dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2014 e riguarda circa 30.000 dipendenti delle aziende operanti nel comparto. La sola parte normativa (relativa, ad esem-pio, all’orario di lavoro e al contratto a ter-mine) continuerà a produrre i suoi effetti anche dopo la scadenza. Gli effetti della parte economica, invece, essendo a titolo sperimentale, cesseranno al 31/12/2014.Segnaliamo i principali elementi migliora-tivi rispetto al quadro della contrattazione precedente:• articolazione plurisettimanale, mul-

tiperiodale dell’orario contrattuale di lavoro: con questa disciplina è possibile realizzare un l’orario di lavoro ordinario alternando periodi con orario diverso come media, in un periodo non superiore a 6 mesi estendibili, a determi-nate condizioni, a 12 mesi;

• la flessibilità dell’orario di lavo-ro (artt. 29 e 29 bis del CCNL) : è stata aumentata a 98 ore all’anno. Al su-peramento dell’orario contrattuale, corri-sponderà, di norma, entro 7 mesi, ed in periodi di minore intensità produttiva, una pari entità di riposi compensativi;

• banca ore : l’orario contrattuale di lavo-ro settimanale, previsto dal CCNL, dal 1° gennaio 2012 sarà realizzato come media nell’arco temporale del mese di calendario, previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore. Se le ore prestate, alla fine di ciascun mese, sono eccedenti quelle normali retribuibili del mese, saran-no accantonate nel conto individuale denominato “banca ore” (agli art. 30,

30 bis e 31 CCNL), comprensivo delle ore supplementari e dello straordinario svolto, nonché dei permessi retribuiti e delle ex festività. La banca ore potrà comprendere anche la traduzione in termini di quantità orarie, delle relative maggiorazioni spet-tanti secondo le modalità di cui all’art. 28 del CCNL, purché tale volontà risulti da atto sottoscritto tra impresa e lavoratore. Tale gestione dell’orario sarà possibile nell’arco temporale dei 18 mesi. In questo caso è prevista anche una comunicazione ad ELBA;

• assunzione a termine per sosti-tuzione: è consentito un periodo di affiancamento di 120 giorni di calen-dario tra sostituto e lavoratore sostitu-ito, sia in entrata che in uscita;

• contratto a tempo determinato : con l’accordo del 13/05/2012 sono state indi-viduate ulteriori casistiche di ricorso: ad es.: operazioni di manutenzione straor-dinaria - copertura di posizioni di lavoro non ancora stabilizzate in conseguenza di modifiche dell’organizzazione d’impresa - sperimentazioni tecniche, produttive od organizzative;

• premio di produttività : è suddiviso in due modalità di calcolo, ciascuna con un peso pari al 50% del premio concordato nell’anno e farà riferimento a parametri di diversa accessibilità. Infatti è calcolato sulla base di oggettivi elementi della situazione economica regionale e di fattori soggettivi legati alla specifica dinamica aziendale.    Il premio sarà erogato con la retribuzione del mese di giugno dell’anno successivo a quello di maturazione, ai soli dipendenti in forza a quella data (esclusi apprendisti e lavora-tori con contratti di inserimento) una volta avvenuta la verifica, a cura delle Parti so-ciali Regionali, del raggiungimento dei pa-rametri relativi alle due tipologie. Il CCRL

in oggetto prevede la prima erogazione di 75,00 euro lordi nel mese di giugno 2013;

• provvidenze integrative di carat-tere sanitario e sociale: secondo le modalità che saranno concordate dalle organizzazioni interconfederali datoriali e sindacali le imprese verseranno l’importo di 5 euro mensili per dipendente. Sia pur non esplicitato in sede contrattuale, il re-lativo versamento è rinviato a data da destinarsi pur restando il recepimento di tale dispositivo in tutti i CCRL della Lombardia.

Costituzione di OPRA: Organismo Paritetico Regionale Artigianato

Segnaliamo che recentemente è stato costituito OPRA l’Organismo Paritetico Regionale Artigianato

con sede a Milano.Costituzione che è un passaggio impor-tante nella filiera della pariteticità, piena-mente conforme ai requisiti del Decreto Legislativo 81/2008 ed ai vari accordi interconfederali nazionali e regionali.OPRA svolge le funzioni di monitoraggio sullo stato di applicazione la normativa sulla sicurezza, raccoglie e gestisce i dati relativi alle aziende, coordina gli RLST – rappresentati territoriali per la sicurezza dei lavoratori, promuove e diffonde infor-mazioni in materia di salute e sicurezza .Proprio in questi giorni le imprese della provincia di Sondrio stanno ricevendo da OPRA la comunicazione del nominativo dell’RLST che è il referente per l’impresa in materia di sicurezza, questo è uno dei compiti specifici di OPRA. Invitiamo le aziende che ricevono la co-municazione a datarla ed allegarla al documento di valutazione dei rischi e prendere nota dell’RLST di riferimento.Segnaliamo inoltre che gli RLST devono predisporre un programma annuale che deve essere trasmesso all’organismo paritetico territoriale almeno 30 gg prima della sua attuazione. Confartigianato è a disposizione per ulte-riori informazioni in merito tramite l’ufficio sindacale.

Rinnovato il Contratto Regionale del settore Chimica-Ceramica artigianato

Settore edile: aggiornamentoSegnaliamo che recentemente è stato siglato un accordo a livello nazionale che proroga ulteriormente l’entrata in vigore dell’art. 77 del CCNL edilizia artigiano.L’articolo citato prevedeva l’obbligo formativo, attraverso corsi specifici promossi da Centredil, per i lavoratori che operano su macchine complesse nel settore delle fondazioni e dei consolidamenti.Le parti sociali nazionali, a seguito del ritardo nella programmazione di Centredil hanno deciso che la norma entrerà in vigore solo il 1° gennaio 2014.

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25l’ArtigiAno luglio 2013

Fiscale e norme

Con la pubblicazione sulla G.U. 5.6.2013, n. 130, è entrato in vigore, a decorrere dal 6.6.2013, il DL n.

63/2013, “Decreto Energia”, avente l’obiet-tivo di promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici, nonché di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici.Tale Decreto prevede, tra l’altro:• la proroga al 31.12.2013 della detrazio-

ne spettante per le spese di riqualifica-zione energetica degli edifici (ovvero al 30.6.2014 se relative ad interventi su parti comuni dei condomini), nonché l’aumento della stessa dal 55% al 65% per le spe-se relative ai lavori effettuati dal 6.6 al 31.12.2013;

• la proroga al 31.12.2013 della detrazione IRPEF del 50% per gli interventi di recupe-ro del patrimonio edilizio, nonché l’esten-sione della stessa alle spese sostenute per l’acquisto di mobili.

DETRAZIONE PER LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Ricordiamo che il DL n. 83/2012, “Decreto

Crescita”, aveva prorogato la detrazione IRPEF / IRES del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esi-stenti di cui all’art. 1, commi da 344 a 349, Finanziaria 2007, relativamente alle spese sostenute nel periodo 1.1 – 30.6.2013, fer-mi restando i requisiti richiesti ed i valori massimi di spesa.Ora, come sopra accennato, l’art. 14 del Decreto in esame proroga ulteriormente tale detrazione, prevedendo che la stessa spetti nella misura del 65%. La detrazione nella nuova misura del 65%: • spetta per le spese sostenute per la riqua-

lificazione energetica degli edifici prevista

dal citato art. 1, commi da 344 a 349, Finanziaria 2007, con esclusione delle spese relative:

- agli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia;

- alla sostituzione di scaldacqua tradizio-nali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;

• spetta per le spese sostenute nel perio-do 6.6.2013 – 31.12.2013, nonché per quelle sostenute nel periodo 6.6.2013 – 30.6.2014 su parti comuni di edifici con-dominiali o che interessano tutte le unità immobiliari di cui si compone il condo-minio.

Rispetto alla bozza del Decreto, la versione definitiva prevede la decorrenza della misu-ra maggiorata della detrazione dalla data di entrata in vigore del DL n. 63/2013 anziché dall’1.7.2013; pertanto, per i pagamenti effettuati dal 6.6.2013 è già possibile usu-fruire della detrazione nella nuova maggiore misura ancorché gli stessi si riferiscano a lavori iniziati prima di tale data;

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26 luglio 2013 l’ArtigiAno

Fiscale e norme

• è usufruibile in 10 quote annuali di pari importo.

Segnaliamo che il comma 3 del citato art. 14 prevede l’applicazione, per quanto com-patibili, delle disposizioni di cui agli artt. 1, comma 24, Legge n. 244/2007 e 29, comma 6, DL n. 185/2008 e pertanto è confermata la soglia massima di detrazione spettan-te. Considerato l’aumento della detrazione dal 55% al 65%, di fatto si riduce il limite massimo di spesa agevolabile. Così, ad esempio, per l’installazione di pannelli so-lari per la produzione di acqua calda (art. 1, comma 346), posto che la detrazione spetta per un ammontare massimo di € 60.000, il limite massimo di spesa agevola-bile passa da € 109.090,91 (60.000 / 55%) a € 92.307,69 (60.000 / 65%).

DETRAZIONE PER LAVORI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO Dal 2012, la detrazione IRPEF per gli inter-venti di recupero del patrimonio edilizio è stata introdotta a regime nell’ambito dell’art. 16-bis, TUIR.L’art. 11 del citato DL n. 83/2012 ha dispo-sto l’incremento di tale detrazione dal 36% al 50% nonché del limite massimo di spesa da € 48.000 a € 96.000 relativamente alle spese sostenute nel periodo 26.6.2012 – 30.6.2013.

Ora, come accennato, l’art. 16, DL n. 63/2013 proroga l’agevolazione nella me-desima misura fino al 31.12.2013 ed esten-de la stessa ad ulteriori spese sostenute nell’ambito degli interventi effettuati.Per effetto della modifica apportata dal DL in esame al citato art. 11, la detrazione è riconosciuta per le spese sostenute dal 26.6.2012 al 31.12.2013 per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio nella misura del 50% e spetta per una spesa massima complessiva di € 96.000 per ciascuna unità immobiliare. La stessa ritornerà al 36% con il limite di € 48.000 dall’1.1.2014.La detrazione in esame è riconosciuta:• per le sole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze;• in 10 quote annuali di pari importo.

ESTENSIONE DELL’AGEVOLAZIONE ALL’ACQUISTO DI ARREDIIl Decreto in esame prevede al comma 2 del citato art. 16 che:“ai contribuenti che fruiscono della de-trazione … [per interventi di recupero del patrimonio edilizio] è altresì riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, nella mi-sura del 50 per cento delle ulteriori spese documentate per l’acquisto di mobili fina-lizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione …”.

La detrazione IRPEF del 50% è, quindi, estesa alle spese per l’acquisto di mobili e:• spetta su un importo massimo di spesa

di € 10.000;• è usufruibile in 10 quote annuali di pari

importo.Considerato che il citato comma 2 estende l’ambito applicativo della nuova detrazione per i mobili ai soggetti che usufruiscono dell’agevolazione per gli interventi di re-cupero, non intervenendo quindi sull’art. 16-bis, TUIR, e posto il riferimento alla mi-sura del 50%, si ritiene che la stessa spetti esclusivamente per le spese sostenute fino al 31.12.2013 e non operi quindi a regime.Inoltre, tenuto conto che l’agevolazione in esame risulta analoga a quella introdotta dal DL n. 5/2009 (pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto di “beni” finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto dell’inter-vento di recupero), si ritengono validi i chia-rimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nel-la Circolare 16.7.2009, n. 35/E e pertanto:• non rileva il numero di contribuenti che

partecipano alla spesa, al fine di indivi-duare il limite massimo agevolabile (€ 10.000);

• nel caso di spese per arredo relative a più immobili oggetto di “ristrutturazione”, la detrazione spetta su un importo mas-simo di spesa non superiore a € 10.000 con riferimento a ciascuna unità abitativa.

Si ritiene che anche per la detrazione in

interventi agevolabilidetrazione

massima

dall’1.1.2012 al 5.6.2013

dal 6.6.2013 al 31.12.2013 (*)

detrazione 55% (spesa massima)

detrazione 65% (spesa massima)

comma 344

Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti che conseguono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori individuati dalle apposite Tabelle allegate al Provvedimento 19.2.2007 e, dal 2008, al Decreto 11.3.2008.

€ 100.000 € 181.818,18 € 153.846,15

comma 345

Interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguar-danti strutture opache verticali (pareti), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), finestre comprensive di infissi delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno e verso vani non riscaldati, purché siano rispettati determinati requisiti di trasmittanza termica.

€ 60.000 € 109.090,91 € 92.307,69

comma 346

Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, scuole e università. È esclusa l’installazione di pannelli solari per la produzione di energia (pannelli fotovoltaici).

€ 60.000 € 109.090,91 € 92.307,69

comma 347

Sostituzione (integrale o parziale) di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione ovvero, dal 2008, con impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia e dal 2012 di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, nel rispetto dei valori di prestazione ed efficienza energetica fissati dalle apposite Tabelle.

€ 30.000 € 54.545,45 € 46.153,85 (**)

(*) 30.6.2014 per interventi su parti comuni condominiali o su tutte le unità immobiliari del condominio.(**) Non è agevolabile la sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia ovvero di scaldacqua tradizionali con

scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

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27l’ArtigiAno luglio 2013

Fiscale e norme

esame debbano essere rispettati i requisiti formali richiesti per la detrazione “princi-pale” e pertanto il pagamento delle spese deve essere effettuato tramite bonifico ban-cario / postale.Le condizioni per poter beneficiare della “nuova” detrazione sono 2:

1. Esecuzione di un intervento di recupero

Per poter beneficiare della detrazione del 50% in esame è innanzitutto necessario che l’immobile al quale sono destinati i mobili sia oggetto di un intervento di recupero del patrimonio edilizio per il quale il soggetto interessato usufruisce della detrazione del 50%. Di conseguenza la detrazione non spetta per i soli acquisti di mobili, “svinco-lati” da ulteriori interventi.Si ritiene che, analogamente a quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella citata Circolare n. 35/E e nella Circolare 23.4.2010, n. 21/E relativamente alla pre-vigente disposizione, anche nel caso di specie:• non sia sufficiente che l’intervento rien-

tri tra quelli per i quali è potenzialmente detraibile il 50% ma sia necessario fru-ire realmente della detrazione e quindi assolvere a tutti i relativi adempimenti (pagamento con bonifici, esposizione dei dati nel mod. UNICO, ecc.);

• non necessariamente le spese per i lavori di recupero devono essere sostenute pri-ma di quelle dell’arredo. In altre parole, è possibile beneficiare della detrazione del 50% sulle spese di acquisto dei mobili anche qualora le stesse siano sostenute prima delle spese di “ristrutturazione”, purché i lavori siano iniziati anteceden-temente.

A tale proposito si evidenzia che la norma non contiene alcun riferimento alla data in cui i lavori devono essere iniziati al fine di poter usufruire dell’ulteriore detrazione in esame e pertanto se gli stessi possano ave-re avuto inizio anteriormente al 6.6.2013. Considerato che l’ulteriore detrazione è collegata alla proroga della misura 50%, la stessa dovrebbe essere applicabile per gli acquisti di mobili collegati a lavori iniziati dal 26.6.2012;• rientrano nell’agevolazione anche le spe-

se sostenute per il montaggio ed il tra-sporto dei mobili;

• qualora non vi sia coincidenza tra l’intesta-tario della fattura di acquisto dei mobili e l’ordinante il bonifico, la detrazione spetta al soggetto che ha effettivamente soste-nuto la spesa, purché sulla fattura sia annotato che la spesa è stata sostenuta da chi intende usufruire della detrazione;

• qualora non vi sia coincidenza tra il soggetto che ha sostenuto le spese di ristrutturazione e quello che ha soste-nuto le spese per l’arredo della stessa abitazione, quest’ultimo non ha diritto di usufruire della detrazione delle spese per arredi. Infatti, la detrazione per i mobili è considerata aggiuntiva a quella per la ristrutturazione.

2. Beni agevolabiliSono agevolabili le spese sostenute per l’acquisto dei mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto dell’intervento di recupero.Rispetto alla previgente disciplina, non so-no agevolabili gli acquisti di elettrodome-stici, televisori e computer.

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28 luglio 2013 l’ArtigiAno

Scadenze

sul sito www.artigiani.sondrio.it potete controllare le scadenze relative ai mesi precedenti e già pubblicate su “l’artigiano”

Le scadenze di seguito elencate tengono conto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) datato 13/06/13 con il quale è stata disposta anche per quest’anno la proroga dei termini dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi (Ires e Irpef), da quelle in materia di Irap, dal 17 giugno (il giorno 16 cade di domenica) all’8/07/13, senza richiesta di alcun pagamento aggiuntivo.

Lunedì 1 luglio 2013

RIVALUTAZIONE TERRENI E PARTECIPAZIONIVersamento dell’imposta sostitutiva rela-tiva alla rivalutazione delle partecipazio-ni e dei terreni non in regime d’impresa posseduti all’1/07/2011 (II rata) ovvero all’1/01/2013 (I rata).

OPERAZIONI CON PAESI “BLACK LIST” soggetti mensiliinvio della comunicazione relativa alle operazioni con Paesi “black list” effettuate nel mese di maggio 2013.

DICHIARAZIONE IMUPresentazione (ove previsto) della dichia-razione IMU per le variazioni avvenute nel corso del 2012

OPERAZIONI CON PAESI “BLACK LIST” soggetti mensili invio della comunicazione relativa alle operazioni con Paesi “black list” effettuate nel mese di maggio 2013

MODELLO 730 - INVIO TELEMATICO SOSTITUTO D’IMPOSTAIl sostituto d’imposta invia telematicamen-te i Mod. 730, 730-1 e 730-3 all’Agenzia delle Entrate.

Lunedì 8 luglio 2013

UNICO 2013 - PERSONE FISICHE CON STUDI DI SETTOREversamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (periodo d’imposta 2012)

UNICO 2013 - SOCIETÀ DI PERSONE CON STUDI DI SETTOREversamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (periodo d’imposta 2012) comprese imposte sostitutive

UNICO 2013 - SOGGETTI IRES CON STUDI DI SETTOREversamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (soggetti con esercizio coin-cidente con l’anno solare o approvazione del bilancio nei termini ordinari)

DIRITTO ANNUALE CCIAA SOGGETTI CON STUDI DI SETTORE DI SETTOREversamento del diritto camerale annuale

CONTRIBUTI IVS ARTIGIANI E COMMERCIANTI CON STUDI DI SETTORE versamento del saldo 2012 e prima rata acconto 2013 sul reddito eccedente il minimale

MOD. IRAP 2013 SOGGETTI CON STUDI DI SETTOREversamento dell’IRAP (saldo 2012 e primo acconto 2013)

ADEGUAMENTO DEGLI STUDI SETTOREVersamento dell’IVA derivante dall’ade-guamento agli studi di settore e dell’even-tuale maggiorazione (3 per cento)

Martedì 16 luglio 2013

RITENUTE Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autono-mo, provvigioni nonché su corrispettivi per contratti d’appalto nei confronti dei condomini (mese precedente)

IVA LIQUIDAZIONE MENSILELiquidazione nonché versamento dell’im-posta eventualmente a debito relativa al mese precedente

IVA DICHIARAZIONE D’INTENTO (mensile)Invio delle comunicazioni d’intento in rela-zione alle quali sono state emesse fatture senza applicazione dell’IVA registrate per il mese precedente

CONTRIBUTI INPS MENSILIVersamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente.

Mercoledì 17 luglio 2013

UNICO 2013 - PERSONE FISICHE SENZA STUDI DI SETTOREversamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (periodo d’imposta 2012)

UNICO 2013 - SOCIETÀ DI PERSONE SENZA STUDI DI SETTORE versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (periodo d’imposta 2012) comprese imposte sostitutive

UNICO 2013 - SOGGETTI IRES SENZA STUDI DI SETTORE versamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione (soggetti con esercizio coin-cidente con l’anno solare o approvazione del bilancio nei termini ordinari)

DIRITTO ANNUALE CCIAA SENZA STUDI DI SETTOREversamento del diritto camerale annuale

CONTRIBUTI IVS ARTIGIANI E COMMERCIANTI SENZA STUDI DI SETTORE versamento del saldo 2012 e prima rata acconto 2013 sul reddito eccedente il minimale

MOD. IRAP 2013 SENZA STUDI DI SETTORE versamento dell’IRAP (saldo 2012 e primo acconto 2013)

Giovedì 25 luglio 2013

ELENCHI INTRASTAT (contr. mensili e trimestrali)presentazione contribuenti mensili (giugno 2013) e trimestrali (II trimestre 2013)

Mercoledì 31 luglio 2013

MODELLO 770 SEMPLIFICATO/ORDINARIOInvio telematico del Mod. 770 semplifica-to/ordinario

IVA - RIMBORSO/COMPENSAZIONE TRIMESTRALETermine per la richiesta di rimborso/com-pensazione dell’IVA a credito del trimestre precedente

OPERAZIONI CON PAESI BLACK LISTInvio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese precedente (soggetti mensili) e nel trimestre precedente (soggetti tri-mestrali)