CATECHESI 178 (2008-2009) 3,1

PER UNA CATECHESI “MISSIONARIA”

Catechesi è lieta di presentare ai suoi lettori un fascicolo che ben si può considerare “speciale”. Esso, infatti, a differenza degli altri si presenta monografi co in senso stretto, in quanto raccoglie esclusivamente buona parte degli atti del Convegno tenuto nel 2008 a Lisbona (28 maggio – 2 giugno) dall’Équipe Europea di Catechesi (EEC), per trattare de La conversione missionaria della catechesi, o, in altri termini, del problema del primo annuncio nelle Chiese di un’Europa ormai postcristiana.

“Speciale” è allora anche questa prima pagina della rivista: pur se sotto l’abituale ru-brica “editoriale”, vuole essere in realtà solo una brevissima presentazione dell’EEC e del suo ultimo Convegno.

L’Équipe nasce nel contesto dell’Anno Santo 1950. Per l’occasione, si celebra a Roma il 1° Congresso Catechistico Internazionale. L’evento – ci dicono gli studiosi di storia della catechesi – non risulta tanto importante in sé, per i suoi contenuti (relazioni, interven-ti…), quanto proprio perché offre per la prima volta, a quanti sono impegnati nel rinno-vamento dell’attività catechistica, l’opportunità di incontrarsi di persona, in molti, a livel-lo internazionale, di conoscersi e scambiarsi idee e progetti. Sono precisamente alcuni di questi esperti innovatori a dare origine, in quell’occasione, all’EEC, che da allora prende a radunarsi periodicamente (attualmente ogni due anni) nelle diverse città europee.

Si tratta di un organismo di carattere strettamente privato che, di volta in volta, ha affrontato ed affronta con grande libertà le problematiche più urgenti che si affacciano in àmbito catechistico, cogliendole talvolta fi n dal loro primo abbozzo. Per il passato è stato il caso, ad esempio, della rifl essione condotta dall’Équipe, a fi ne anni Sessanta, sui rapporti tra contestazione e catechesi, o su quelli tra secolarizzazione e catechesi, come ben mostrano alcune relazioni congressuali successivamente comparse sulle più autorevoli riviste catechetiche internazionali.

In fedeltà a questa linea di lavoro, nel giugno scorso l’Équipe ha voluto prendere in esame un argomento di estrema attualità catechistica, quale è quello del primo annuncio.

Nelle pagine che seguono, vengono riportate anzitutto le parole introduttive al Con-vegno dette dall’attuale presidente dell’EEC, il catecheta Fr. Enzo Biemmi. In esse il lettore troverà indicate le ragioni, gli interrogativi, l’impostazione e la “logica” che hanno gui-dato i lavori dell’assise. Di seguito, quasi ad offrire fi n dall’inizio una pista di lettura dei lavori stessi, è riportata una cronaca dell’incontro, con ampia sintesi degli interventi più importanti (A. Ilunga). Seguono le tre relazioni principali (J. da Cruz Policarpo, J. d’Arquer i Terrasa, C. Bissoli) e le presentazioni di due esperienze di primo annuncio sviluppate in Italia e Polonia (M. Viviani e A. Królikowska).

Semplici ragioni di spazio ci obbligano a rinviare al fascicolo successivo la pubblicazio-ne del resoconto di altre due esperienze, in Francia e Germania dell’Est (J. Molinario e G. Erbrich), nonché le osservazioni conclusive di tre esperti che hanno assistito al Convegno e lo hanno “letto” dal loro specifi co punto di vista (A. Fossion, D. Villepelet e S. Noceti).

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