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Editore: PUBLIBERG srl - Via XXV Aprile, 6 - OSIO SOPRA (Bg) Redazione 035.4346350 - Direttore resp.: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 26 del 6/10/2009 - Anno III - N. 3 - MARZO 2011 Scalpitano i commer- cianti dalminesi. Dopo il grandissimo successo ottenuto dalla prima edi- zione dell’EXPOniA- MO DALMINE, infatti, la voglia di tornare sotto i gazebo per mettere in mostra le proprie attività è tanta. Il fiume di gente che lo scorso anno ha in- vaso il centro di Dalmi- ne non è di certo passato inosservato e oggi, a po- chi giorni dalla fatidica data, l’entusiasmo è già ai massimi livelli. L’evento che lo scorso anno ha riscosso tanto successo su quei viali Betelli e Mazzini letteral- mente invasi dai 10mila visitatori che non si sono fatti fermare da una piog- gia beffarda che, fino all’ultimo, ha provato a rovinare i piani degli or- ganizzatori, verrà replica- to il prossimo 10 aprile. (ampio servizio all’interno) Il prossimo 10 aprile la manifestazione cercherà di confermare i successi della scorsa edizione EXPOniAMO DALMINE 2011 Cesare Ravasio prende il posto di Delisa Sanzani che lascia la poltrona più alta dopo 18 anni di presidenza Storico cambio nei vertici dell’Acea Alla fine di febbraio è stato firmato un accordo aggiuntivo tra i Comuni, la Provincia, il Pirellone, la Prefettura e l’Aler Infrastrutture Lombarde progetta la nuova Zingonia La società della Regio- ne “Infrastrutture Lom- barde” ha preso in cari- co la progettazione del- la Zingonia del futuro. Il nuovo patto prevede che sia proprio Infra- strutture Lombarde, la società di proprietà del Pirellone, a predisporre un primo piano gene- rale (master plan) per modificare l’assetto di Zingonia, aumentare il livello di sicurezza e legalità, rendere la zona più vivibile. Intanto, sul territorio, si registrano segni di risveglio economico, attraverso l’apertura di nuove attività commer- ciali. (a pagina 2) E’ stato un cambio stori- co quello a cui, lo scor- so 21 febbraio, è andata incontro l’Acea di Osio Sotto. Delisa Sanzani, infatti, ha lasciato la pol- trona più alta dell’Asso- ciazione dopo 18 anni di presidenza, cedendo il posto a Cesare Rava- sio, titolare dello storico negozio ”Ottica Rava- sio” che porta il nome di famiglia. In diciotto anni, la signora Sanzani è stata il vero e proprio motore dell’Acea: dalla sua mente, infatti, anni fa sono nate manifesta- zioni che oggi portano a Osio Sotto e ai suoi commercianti una visi- bilità unica (a pagina 5)

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Editore: PUBLIBERG srl - Via XXV Aprile, 6 - OSIO SOPRA (Bg) Redazione 035.4346350 - Direttore resp.: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo n. 26 del 6/10/2009 - Anno III - N. 3 - MARZO 2011

Scalpitano i commer-cianti dalminesi. Dopo il grandissimo successo ottenuto dalla prima edi-zione dell’EXPOniA-MO DALMINE, infatti, la voglia di tornare sotto i gazebo per mettere in mostra le proprie attività è tanta. Il fiume di gente

che lo scorso anno ha in-vaso il centro di Dalmi-ne non è di certo passato inosservato e oggi, a po-chi giorni dalla fatidica data, l’entusiasmo è già ai massimi livelli. L’evento che lo scorso anno ha riscosso tanto successo su quei viali

Betelli e Mazzini letteral-mente invasi dai 10mila visitatori che non si sono fatti fermare da una piog-gia beffarda che, fino all’ultimo, ha provato a rovinare i piani degli or-ganizzatori, verrà replica-to il prossimo 10 aprile.

(ampio servizio all’interno)

Il prossimo 10 aprile la manifestazione cercherà di confermare i successi della scorsa edizione

EXPOniAMO DALMINE 2011

Cesare Ravasio prende il posto di Delisa Sanzani che lascia la poltrona più alta dopo 18 anni di presidenza

Storico cambio nei vertici dell’Acea

Alla fine di febbraio è stato firmato un accordo aggiuntivo tra i Comuni, la Provincia, il Pirellone, la Prefettura e l’Aler

Infrastrutture Lombardeprogetta la nuova Zingonia

La società della Regio-ne “Infrastrutture Lom-barde” ha preso in cari-co la progettazione del-la Zingonia del futuro.Il nuovo patto prevede che sia proprio Infra-strutture Lombarde, la

società di proprietà del Pirellone, a predisporre un primo piano gene-rale (master plan) per modificare l’assetto di Zingonia, aumentare il livello di sicurezza e legalità, rendere la zona

più vivibile. Intanto, sul territorio, si registrano segni di risveglio economico, attraverso l’apertura di nuove attività commer-ciali.

(a pagina 2)

E’ stato un cambio stori-co quello a cui, lo scor-so 21 febbraio, è andata incontro l’Acea di Osio Sotto. Delisa Sanzani, infatti, ha lasciato la pol-trona più alta dell’Asso-ciazione dopo 18 anni

di presidenza, cedendo il posto a Cesare Rava-sio, titolare dello storico negozio ”Ottica Rava-sio” che porta il nome di famiglia. In diciotto anni, la signora Sanzani è stata il vero e proprio

motore dell’Acea: dalla sua mente, infatti, anni fa sono nate manifesta-zioni che oggi portano a Osio Sotto e ai suoi commercianti una visi-bilità unica

(a pagina 5)

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Alla fine di febbraio è stato firmato un accordo aggiuntivo tra i Comuni, la Provincia, il Pirellone, la Prefettura e l’Aler

Infrastrutture Lombarde progetta la nuova Zingonia

La società della Regio-ne “Infrastrutture Lom-barde” ha preso in cari-co la progettazione del-la Zingonia del futuro. Alla fine di febbraio è stato firmato nella sede della Regione in via XX Settembre a Berga-mo un accordo aggiun-tivo tra i Comuni, la Provincia, il Pirellone, la prefettura e l’Aler. Il nuovo patto prevede che sia proprio Infra-strutture Lombarde, la società di proprietà del Pirellone, a predisporre un primo piano gene-rale (master plan) per modificare l’assetto di Zingonia, aumentare il livello di sicurezza e legalità, rendere la zona più vivibile. “L’accordo – ha dichia-rato l’assessore regio-nale alla Casa Domeni-co Zambetti – serve per cercare una soluzione complessiva per il re-cupero di Zingonia. Il piano interesserà circa 2mila persone che vi-vono nella zona, 750 alloggi e 32 diversi immobili. L’operazio-ne Zingonia per la Re-

gione è diventata un obiettivo, un punto di riferimento, un risul-tato da perseguire – ha aggiunto Zambetti -. Zingonia dovrà diven-tare un esempio di ri-qualificazione a livello regionale, ma il repe-rimento delle risorse

è al momento il punto interrogativo più gros-so, dopo che i cinque milioni di euro promes-si con i fondi Fas sono stati tagliati dalla Fi-nanziaria”. La scelta è ora quella di predisporre un progetto generale e poi di met-tersi a caccia dei fondi.

Nuove attività si affacciano al mercato

Zingonia ci credeDopo la firma dell’inte-grazione del protocollo d’intesa per la sua riqua-lificazione, Zingonia con-tinua a farsi sempre più bella: lo scorso 12 marzo è stata infatti inaugurata l’ultima realtà del nuo-vo centro commerciale, il “Bar Punto Com” che, con caffetteria, pizzeria, kebab e menù a prezzi fis-si, fa dell’enorme varietà di offerta il suo punto di forza.Alla presenza del sinda-co di Boltiere Osvaldo Palazzini, del vice sin-daco Maurizio Testa e di tutta l’Amministrazione comunale, il bar, situato proprio in parte al Poli-clino San Marco, è stato inaugurato al pubblico ed è solo l’ultimo di una lista di nuove offerte che Zingonia vuole offrire come segno tangibile del-la sua riqualificazione. Nel nuovo centro com-merciale, infatti, oltre al nuovissimo bar appena inaugurato, sono già stati presentati e, di fatto, sono già entrati nel pieno della loro funzionalità, anche il “Parrucchiere Giancarlo”, che nel progetto Zingonia ha voluto credere ferma-mente lasciando il centro del paese di Boltiere per questo nuovo negozio, e “Il Mondo della Frutta - Sigma”, il supermercato

con vasto assortimento di frutta, verdura, gastro-nomia e macelleria con ottimo confronto qualità-prezzo già presente anche in altri punti d’Italia.Zingonia, dunque, con-tinua a farsi sempre più bella e, dopo il centro sportivo Bortolotti, di-

ventato nel 2003 il quar-tier generale dell’Atalan-ta, e la ristrutturazione dell’ex Grand Hotel di-ventato poi Hotel Palace, prosegue il suo cammino di riqualificazione che passa sempre di più su Corso Europa.

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Dir. Resp.: Nicola Martinelli

Editore: Publiberg s.r.l.Via XXV Aprile, 6 - OSIO SOPRA (Bg)Tel. 035.4876251 - Fax 035.4181262E-mail: [email protected]: 035.4346350Uff. Commerciale:Via V. Veneto, 68/L - OSIO SOTTO (Bg)

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Dopo le incertezze e le difficoltà delle scorse settimane

Pedemontana, rimossi gli intoppi Presso la Provincia incontro tra i sindaci di Osio Sotto, Brembate, Filago, Capriate

San Gervasio e Bottanuco e il direttore tecnico della società autostradale Pedemontana Spa

L’iter della Pedemonta-na è stato sbloccato. Il presidente della Regio-ne Lombardia Roberto Formigoni e l’assessore alle Infrastrutture e Mo-bilità Raffaele Cattaneo hanno annunciato l’ap-provazione dell’Atto aggiuntivo di adozione del Piano Economico Finanziario sottoscrit-to il 1° agosto 2007 tra Concessione Autostra-dali Lombarde SpA e Società Autostrada Pe-demontana Lombarda SpA.Dopo le incertezze e le

difficoltà delle scorse settimane il Ministero dell’Economia ha co-municato di aver supe-rato dubbi e resistenze e di procedere alla sot-toscrizione del decreto interministeriale che approva l’atto aggiunti-vo.Si sono dunque tro-vate idonee soluzioni tecniche, con l’aggiun-ta di due formulazioni ulteriori, alle richieste della Regione Lombar-dia che, insieme alla Provincia di Milano, hanno insistentemente lavorato in queste setti-

mane con incontri, riu-nioni tecniche e viaggi a Roma per evitare bat-tute d’arresto.Intanto, nella sede di via Sora della Provincia di Bergamo l’assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, Pianifi-cazione territoriale ed Expo Silvia Lanzani e il direttore tecnico della società autostra-dale Pedemontana Spa Giuliano Lorenzi han-no incontrato i sindaci dei comuni interessati dalla tratta bergamasca dell’autostrada: Osio Sotto, Brembate, Fila-go, Capriate San Ger-vasio e BottanucoSi è trattato di un incon-tro pensato per appro-fondire punto per punto aspetti critici emersi, vagliarli nel dettaglio tecnico e portarli nelle sedi opportune.I comuni bergamaschi hanno avanzato una serie di osservazioni al tracciato del progetto definitivo che “portia-mo avanti da settembre scorso e su cui non ab-biamo ancora ricevuto risposta”, ha esordito il

rappresentante dei co-muni Massimo Zonca, sindaco di Filago, che ha poi precisato di esse-re stati informati della possibilità di apportare modifiche al progetto in fase successiva “a patto che questi siano a costo zero”.“Alcune prescrizioni e osservazioni saran-no meglio recepite in

fase di progettazione esecutiva”, ha risposto Giuliano Lorenzi di Pedemontana Spa, che ha illustrato l’iter pro-cedurale e i prossimi adempimenti dell’o-pera. “Non siamo più nella fase di decisio-ne, c’è già un progetto definitivo approvato. Siamo pertanto ob-bligati a stare all’in-terno di preventivi e costi già definiti. Ora possiamo soltanto ra-gionare sul recepimen-to delle osservazioni

e sull’ottimizzazione puntuale del progetto”. L’ing. Lorenzi ha trac-ciato il cronoprogram-ma dell’opera affer-mando che “è in corso la verifica delle offerte presentate che verrà chiusa verso marzo, per arrivare a maggio al contratto con l’im-presa vincitrice, che, entro novembre, dovrà predisporre il progetto esecutivo per l’inizio dei lavori con l’obietti-vo di chiudere i cantieri entro il 2014”.

I lavori inizieranno entro l’estate 2011per elementari e medie

Stezzano investe nelle scuoleLe scuole a Stezzano si rifanno il look. Il Comune infatti ricorre-rà al leasing finanziario per sostenere la spesa di 4,5 milioni di euro previsti per la ristrutturazione e l’ampliamento delle scuole medie e primarie del paese. Il Consiglio comunale, dopo una prima verifi-ca del progetto di rinnovamento degli istituti, ha approvato il ricor-so al leasing perché unica scelta possibile in tempi di ristrettezze fi-nanziarie. Per poter far fronte alle esigenze scolastiche, in previsione della crescita della popolazione giovanile entro il 2019 (+20-30%), il Comune ha ritenuto fondamentale concentrarsi sullo sviluppo di un progetto che tenesse conto delle reali necessità degli edifici. I lavori, che inizieranno entro l’estate 2011, prevedono, infatti, l’in-tervento su medie ed elementari poiché carenti di aule e laboratori. La primaria Caroli, divisa in due strutture vicine ma non comunican-ti, diventerà un unico complesso grazie alla creazione di una galleria di vetro coperta che garantirà il passaggio dei bambini da un edificio all’altro. Sono inoltre previste 3 nuove aule, 4 laboratori e una nuova mensa per 250 studenti, permettendo il turno unico, anziché il doppio turno come avviene oggi. Per le medie”Francesco Nullo”, si prevede invece la realizzazione di un auditorium multimediale di 250 posti, di 6 aule e di una nuova direzione scolastica.

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Dovè e la Compagnia della Casa informano

La Cedolare secca sugli affitti

Via libera al testo; come funziona e quanto si paga

La cedolare secca sugli affitti è una realtà. Ap-provato il decreto sul federalismo municipale, le norme entreranno in vigore non appena pub-blicate sulla Gazzetta ufficiale. In ogni caso si applicheranno, come prevede il testo, fin dai redditi del 2011, e per quest’anno è dovuto un acconto pari all’85%. Per tutti i dettagli opera-tivi occorrerà comunque attendere un provvedi-mento dell’Agenzia del-le entrate.

Come funziona la ce-dolare - A partire da quest’anno, quindi, con le modalità che saran-no precisate, è possibi-le di pagare le imposte sui canoni di locazione con il sistema sempli-ficato della cedolare. Questa avrà un’aliquota del 21% per i contrat-ti con durata 4+4 e per quelli transitori, mentre l’aliquota sarà del 19% per i contratti a canone agevolato. La cedolare sostituisce non solo l’ imposta sul reddito e le relative addizionali, ma anche: imposta di registro an-nuale; imposta di bollo; imposta di registro sulla risoluzione anticipata. Chi sceglie la cedola-re, però, non potrà più applicare l’aumento an-nuale del canone. Il red-dito da locazione, anche se si paga la cedolare, va comunque calcolato sia per verificare se chi lo incassa può essere un familiare a carico, sia ai

fini Isee. Anche chi opta per la cedolare, inoltre, dovrà presentare la di-chiarazione dei redditi.

Quali calcoli per la convenienza - Le nor-me consentono di fare la scelta più conveniente dal punto di vista fiscale. Occorre, quindi, consi-derare quanto si paga di Irpef e quanto si può ri-sparmiare, considerando che la cedolare si appli-ca sul 100% del canone, mentre l’Irpef non si ap-plica sull’intesa somma incassata ma sull’85% nel caso di canone libe-ro, e sul 59,5% sul cano-ne concordato. In prati-ca a fronte dell’aliquota Irpef del 23%, quella sul canone libero è pari al 19,55%, ma arriva al 22,95% sommando an-che le addizionali (che pesano in media per l’1,4%) e l’imposta di registro del 2%, a fronte del 21% dovuto con la cedolare secca. La con-venienza, quindi, scat-ta da subito. Nel caso del canone concordato, invece la convenienza è solo per i redditi che superano complessiva-mente i 28.000 euro, perchè in questo caso a fronte del 19% dovuto con la cedolare, chi opta per la tassazione con Ir-pef arriva a pagare (com-prese addizionali e tassa di registro) il 25,41%. Insieme a questo calcolo “a spanne” va però con-siderato il ruolo delle detrazioni: chi riesce ad abbatte l’imposta con le spese, infatti, non ha al-cuna convenienza ad op-

tare per il nuovo regime, anche se in questo caso resta l’obbligo di pagare l’imposta di registro.

Le sanzioni per chi non si mette in regola - Ma la cedolare non ha solo una valenza di sempli-ficazione e riduzione di imposte sugli affitti: lo sconto fiscale, infatti, ha l’obbiettivo dichiarato di far emergere gli affit-ti in nero finora sfuggiti alle imposte. Le sanzio-ni per chi non si mette in regola entro 60 giorni e non registra i contratti già in essere, infatti sono piuttosto pesanti: è do-vuta, infatti, una sanzio-ne tra il 240% e il 480% dell’imposta evasa, con un e soprattutto viene ri-dotto d’autorità il cano-ne di affitto. In caso di mancata registrazione, infatti, la durata della locazione è stabilita in quattro anni a decorrere dalla data della registra-zione, volontaria o d’uf-ficio, e il canone annuo di locazione è fissato in misura pari al triplo del-la rendita catastale.

Per le verifiche i Co-muni potranno con-trollare le bollette - E a vigilare saranno diret-tamente i Comuni, che potranno intascare il 50% dell’evasione recu-perata. Per questo nuovo compito gli enti locali avranno a disposizione anche nuovi strumenti di controllo. Potranno accedere, infatti, ai dati dell’Agenzia delle en-trate relativi ai contratti di locazione di immobi-

Informazioni commerciali

A Verdello un nidoa misura di bambino

Il Fagiolo Magico nasce nel settem-bre 2008 a Verdello dall’ idea di creare un servizio adatto ai bambini/e ai loro ge-nitori.Il nostro è nido d’in-fanzia che rispon-de ai bisogni dei bambini/e dalla na-scita fino ai tre anni di vita favorendone un equilibrato svilup-po psico fisico e rela-zionale.La struttura è carat-terizzata da ambienti ampi e luminosi dove tutto è stato studiato per poter garantire benessere e sicu-rezza ma soprattutto è stato creato come luogo in grado di agevolare i processi evolutivi e cognitivi di ogni bambino/a per poter creare sol-

lecitazioni che si tra-sformino in opportu-nità conoscitive e di creatività.Per poter essere un valido supporto per le famiglie ga-rantiamo ampi orari di apertura, formu-le personalizzate di orario , corsi informa-tivi per i genitori, psi-cologo, e una pro-gettazione didattica sempre aggiornata che propone attività mirate e stimolanti durante tutto l’anno scolastico nonchè visite guidate sul ter-ritorio.Un altro servizio a di-sposizione delle fa-miglie è l’affitto sala per feste di comple-anno, battesimi, co-munioni o qualsiasi altro evento anche con animazione,

trucca-bimbi e baby dance. Per qualsi-asi informazione e per poter visitare il nido saremo a vostra completa disposizio-ne sabato 30 aprile e sabato 28 mag-gio dalle ore 9.30 alle ore 17.00 con orario continuato. In queste due giorna-te sarà possibile ef-fettuare le iscrizione per l’anno scolastico 2011-2012 e a tutti i bimbi verrà offerto un omaggio goloso! Non mancate!

Anna e Claudia

ERRATA CORRIGENello scorso numero di febbraio, per un errore di battitura, abbiamo so-stituito il nome di Claudia con quello inesistente di Chiara. Ce ne scusiamo con l’interessata ed i let-tori

li per uso abitativo, e a quelli sul possesso o la detenzione degli immo-bili ubicati nel proprio territorio, e poi all’elen-co dei contratti attivi di fornitura di energia elet-trica, acqua e gas relativi agli immobili ubicati nel

proprio territorio. Sarà quindi possibile indivi-duare con un semplice incrocio di dati i pro-prietari di case dichiara-te vuote ma nelle quali sono attivi contratti di fornitura e bollette rego-larmente pagate.

Se passate presso gli uf-fici di Compagnia del-la Casa, a Osio Sopra in Via Papa Giovanni XXIII n. 10, saremo lie-ti di fornirvi maggiori dettagli ed il calcolo di convenienza economi-ca! Gratuitamente

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E’ stato un cambio stori-co quello a cui, lo scor-so 21 febbraio, è andata incontro l’Acea di Osio Sotto. Delisa Sanza-ni, infatti, ha lascia-to la poltrona più alta dell’Associazione dopo 18 anni di presidenza, cedendo il posto a Cesa-re Ravasio, titolare del-lo storico negozio ”Ot-tica Ravasio” che porta il nome di famiglia. Il nuovo numero uno, 35 anni, sarà affiancato dai vicepresidenti Matteo Agrati di “Agrati Elet-trodomestici” - confer-mato nella carica già ricoperta nel precedente consiglio - e da Rosan-gela Boschini di “Car-toleria Campus”. Sono stati inoltre eletti mem-bri del nuovo consi-glio: Diego Zanetti (Bar Giardino), Francesca Manenti (Le cose belle di Francesca), Andrea Lupo (Ottica Lu.an), Alberto Brugnoli (Foto Studio Più), Vincenzo Tafuri (Pizzeria Paren-tesi), Marika Gambarel-li (Boutique del Borgo), Nives Falchetti (Top Cup), Vincenza Caris-

simi (Bar Commercio), Gianpietro Gerbelli (elettrotecnico artigia-no). Come revisori dei conti sono stati inve-ce nominati Valentina Contini (Mondo Rega-lo), Adriano Vacchelli (Fiori e piante Adriano Vacchelli) e Lino Civi-dini (Cividini macchine agricole). Il consiglio si è poi allargato da 11 a 14 membri grazie all’in-gresso nello stesso di Paolo Malvestiti, nume-ro uno della Camera di Commercio e di Ascom, e della storica presiden-te dell’Acea Delisa San-zani. Grande l’entusia-smo mostrato sin da su-bito da Cesare Ravasio: “Sarà un bell’impegno – commenta il nuovo presidente dell’Acea -; sostituire una come San-zani sarà tutt’altro che una passeggiata. L’idea è quella di continuare a percorrere la strada intrapresa dall’Asso-ciazione con il vecchio consiglio, anche se in testa tutti abbiamo nuo-ve idee che cercheremo di mettere in pratica sin dai prossimi mesi”. Ra-

vasio conferma che le iniziative ideate dall’ex presidente Sanzani non saranno toccate: “Anzi, le rafforzeremo – com-menta -. Manifestazioni come l’Exposio dovran-no continuare a esse-re un motivo di vanto per il nostro paese. Ora

stiamo studiando come accontentare tutti i com-mercianti; non è faci-

Cesare Ravasio prende il posto di Delisa Sanzani che lascia la poltrona più alta dopo 18 anni di presidenza

Storico cambionei vertici dell’Acea

Il saluto del presidente uscente Delisa Sanzani: “E’ una scelta che avevo già preso da tempo. Auguri a Ravasio, le sue idee innovative faranno bene all’Acea”

“Lascio lo spazio ai giovani”“Si tratta di una scelta che avevo già preso con largo anticipo, faccio spazio a questi giovani pieni d’idee”. Diciotto anni dopo l’inizio del suo primo mandato, Delisa Sanzani lascia la presidenza dell’Acea, e lo fa col sorriso sul-le labbra visto l’ottimo bilancio che sventola ai commercianti di Osio Sotto: “Sono contenta di quanto io e il mio direttivo siamo riusciti a fare in questi anni – spiega l’ex presidente -. Avevo capito da un po’ che era arrivato il mo-mento di lasciare spa-zio a chi se lo meritava,

ossia a quei giovani che, con la loro voglia di fare, porteranno tan-te altre soddisfazioni a Osio Sotto. Io, ormai da qualche anno, non ho più l’attività ma ho comunque continuato a portare avanti il mio lavoro. Lascio la presi-denza con tutta la sere-nità di questo mondo”.In diciotto anni, la si-gnora Sanzani è stata il vero e proprio mo-tore dell’Acea: dalla sua mente, infatti, anni fa sono nate manife-stazioni che oggi por-tano a Osio Sotto e ai suoi commercianti una visibilità unica: “Po-

trei citarvi il Borgo di Vino, che quest’anno spegnerà le sue prime quattro candeline - rac-conta Sanzani -, oppu-re la Mostra Mercato, dedicata agli artigiani della zona, che ha sem-pre ottenuto un enorme successo”. Ma l’idea geniale di cui l’ex pre-sidente Acea tiene a ri-vendicare la maternità è quella dell’Exposio: “E’ sempre stato il so-gno nel mio cassetto – spiega – e vederlo re-alizzato è stata per me una grandissima emo-zione. Le nostre realtà economiche hanno così trovato l’occasione di

mettersi in vetrina in modo particolare. Pos-so dire tranquillamente che l’Exposio è stata la ciliegina sulla torta che volevo proprio mettere ai miei diciotto anni di lavoro per l’Acea”.Infine l’augurio al nuo-vo presidente Ravasio: “E’ giovane e pieno di idee innovative – com-menta la signora Sanza-ni -, sono certa che con il giusto supporto, che non gli mancherà, potrà fare grandi cose. Spe-ro che si possa togliere grandi soddisfazioni, magari il doppio delle mie”.

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posso anticipare nien-te”.

Luca Bassi

le ma ce la faremo. Le idee, come detto, non ci mancano, ma ora non vi

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Dalla collaborazione tra C.A.S.A. ARTIGIANI (con- federazione autonoma sindacati artigiani) e UNI.S.CO.M. nasce un ser-vizio qualificato per operato-ri nel settore del commercio, dell’artigianato e dei servizi alle imprese e alle persone.L’accordo è stato siglato ver-so la fine dello scorso anno ed è entrato pienamente in attività con l’anno nuovoCASARTIGIANI - Confede-razione Autonoma Sindacati Artigiani - costituita nel di-cembre del 1958 si propone di rappresentare l’artigianato italiano con criteri e principi di autonomia, indipendenza ed apartiticità.Ha 18 Federazioni Regio-nali, 107 sedi Provinciali e vanta una diffusissima ca-pillarità, che una recente ri-cognizione ha quantificato in circa mille sedi e delegazioni comunali e mandamentaliUNISCOM nasce nel 2009 a Bergamo come organiz-zazione autonoma avente funzione di rappresentanza delle realtà di qualsiasi setto-re (commercio, artigiani, in-dustria e servizi) interessate ai servizi alle imprese e alle persone. L’intento dichiarato si tra-duce in un’attività, indiriz-zata sia alle imprese che alle persone, di tutela (in materia fiscale e legale, sindacale e del lavoro, di previdenza) e di sviluppo (intesa come lo studio, la realizzazione, la promozione e il perfezio-namento di qualsiasi genere di iniziative utili, come ad esempio l’informazione e la

formazione con l’obiettivo di implementare le competenze imprenditoriali eprofessionali).La sede istituzionale dell’as-sociazione si trova in via Ze-lasco e Rodolfo, 10 a Berga-mo, la sede amministrativa si trova in Via Locatelli, 49 ad Almè (Tel. 035.638031) ed è operativo un recapito a Tre-viglio in Via Milano, 9/R.“UNI.S.CO.M. – afferma il Presidente Luca Tironi - aspira a porsi come interlo-cutore credibile all’interno della rete di relazioni che vede coinvolta la vita delle imprese e degli artigiani ed è rappresentata dalle ammi-nistrazioni e dal governo del territorio, dagli enti e dalle istituzioni nazionali e inter-nazionali, dalle organizza-zioni sindacali e dalle altre forze sociali.Possono aderire a UNI.S.CO.M. le persone, le società industriali, commer-ciali e di servizi, gli artigia-ni, le imprese ed i soggetti professionali che svolgono le attività sul territorio e che siano coerenti con gli scopi dell’associazione.I vantaggi si concretizzano

innanzitutto nella possibili-tà di fare riferimento ad un pool di esperti nei rispettivi ambiti di riferimento in gra-do di mettere a disposizione le loro competenze, la loro esperienza e la loro passio-ne, in altri termini una serie di servizi di consulenza ad elevata qualità intrinseca, ma accessibili a condizioni par-ticolarmente vantaggiose”.Ad ampio raggio gli ambiti di azione di UNI.S.CO.M. L’Associazione si propone di dare un nuovo impulso attra-verso uno spirito di ricerca e concretizzazione di ele-vati standard di qualità nei servizi offerti alle imprese e nelle professionalità coin-volte, contribuendo così di riflesso al progresso dell’in-tero sistema economico. In questo senso, essa agisce su aree di azione diversifica-te e realmente comprensi-ve della varietà del settore. Aderendo, in qualità di soci, ad UNI.S.CO.M. si acquisi-sce la possibilità di proporre convenzioni a tutti gli asso-ciati creando un potenziale mercato che offre interessan-ti opportunità per chi vende e chi acquista un determinato prodotto.In uno scenario di mercato che si sta sempre più globa-lizzando, la necessità di fare rete attraverso strutture vici-ne al territorio è certamente la carta vincente per affron-tare i problemi quotidiani e guardare con ottimismo alle sfide che il mondo del lavoro incontra e trasformarle in op-portunità di sviluppo.

ARCI - UISP Osio Sopra – Scuola di Danza e Teatro

Scuola di grandi numeri e qualità

In preparazione per fine maggio il Saggio 2011

Non possono che esse-re soddisfatti i dirigen-ti della scuola Danza Arci di Osio Sopra. Un movimento di oltre 200 persone tra piccoli medi e grandi partecipano ai vari corsi che vanno dalla tradizionale dan-za classica e moderna, all’hip-hop, ballo liscio, latino americano, yoga, ginnastica di manteni-mento, ginnastica ver-tebrale, ginnastica rit-mica e, dulcis in fundo, il gruppo teatro che ha dato tante soddisfazioni agli “attori” con repli-che in diversi teatri della provincia.Numeri non solo di quan-tità ma anche di qualità. Infatti già da qualche

anno il settore danza classica aderisce alla RAD (Royal Accademy of Dance) e alla ISTD per il settore moderno. Si tratta di un importante collegamento in quanto grazie a questo le allie-ve della scuola possono conseguire importanti riconoscimenti dei livel-li conseguiti attraverso esami che hanno valore

in ambito europeo. Motivo di grande or-goglio per lo staff tec-nico della Scuola di Osio Sopra che grazie all’impegno profuso, insieme ai dirigenti, ha ottenuto un buon li-vello poi dimostra-to nell’esibizione del Saggio di fine anno 2010/2011. Tutti gli allievi sono gia in fibrillazione per la preparazione del Sag-gio di fine anno che si terrà come di consueto nel cinetatro di Osio Sopra, che si annuncia quest’anno particolar-mente nutrito di parteci-panti e che si svilupperà in due serate. Il pienone è già garantito.

Ogni Azienda potrà offrire nuove convenzioni a tutti

gli Associati .Ci contatti:

avrà al suo fianco un sostenitore leale e

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Sede legale Via Zelasco Giovanni E Rodolfo,10 24122 BergamoSede amministrativa Via Locatelli, 49 24011 Almè (BG) Tel. 035545100

Sede Bassa Bergamasca Via Milano, 9/M – 24047 - Treviglio (BG) – Tel. 0363 309428 – Fax. 0363 596677CF. 95176900165 Tel 035/638031 Fax 035/6322078 Mail [email protected]

UNIONE DEI PROFESSIONISTI , DI ARTIGIANI, DELLE INDUSTRIE, E DELLE SOCIETA’ DI SERVIZI ALLE IMPRESE E ALLE PERSONE ADERENTE ALLA C.A.S.A. (CONFEDERAZIONE AUTONOMA SINDACATI ARTIGIANI)

L’adesione a UNISCOM, permetterà alle imprese di tutte le forme e di tutti i settori, di accedere a NUMEROSE CONVENZIONI come:- accesso al credito attraverso consorzi di garanzia fidi artigiani- progettazione e erogazione di corsi di formazione finanziata per migliorare le competenze dei collaboratori- coaching rivolto agli imprenditori per il rilancio dell’impresa... sconti su telefonia, consulenze fiscali, consulenze amministrative, consulenze legali consulenze, legate alla sicurezza e alle tematiche ambientali, misure ed analisi, medicina del lavoro, servizi ,odontoiatrici, servizi assicurativi, servizi finanziari e molte altre convenzioni.QUOTA ANNUA ASSOCIATIVA Euro 135,00 Solo per ARTIGIANI e COMMERCIANTI - per adesione alla confederazioneEuro 35,00 (trattenuti attraverso i contributi INPS dei soci)

L’Unione dei professionisti, di artigiani e delle società commerciali industriali e di servizi alle imprese e alle persone, si struttura sul territorio

Dalla parte di chi lavora

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“La ripresa dell’eco-nomia deve arrivare dall’interno: per riparti-re bisogna iniziare a pe-dalare. Tutti insieme”. Parola di Ciro Andrea Napoletano, il vice pre-sidente di OPEC DAL-MINE, l’Associazione degli operatori econo-mici di Dalmine, che il prossimo 10 aprile riproporrà “EXPOniA-MO DALMINE” con il Patrocinio del Comune.L’evento che lo scorso

anno ha riscosso tanto successo su quei viali Betelli e Mazzini let-teralmente invasi dai 10mila visitatori che non si sono fatti fermare da una pioggia beffar-da che, fino all’ultimo, ha provato a rovinare i piani degli organizza-tori: “Quattro mesi di pianificazione, lavoro e sacrificio stavano per andare in fumo – spie-ga Napoletano – ma, nonostante la pioggia battente che alle 6,30

Il prossimo 10 aprile la manifestazione cercherà di confermare i successi della scorsa edizione

EXPOniAMO DALMINE 2011del mattino ci stava per far tornare tutti a letto, con le attività economi-che coinvolte abbiamo deciso di provare lo stesso a mettere in pie-di quella che, invece, è stata una grandissima giornata per Dalmine e per i dalminesi. Il mal-tempo, intorno alle 10 del mattino, ha tolto il disturbo e i viali Betelli e Mazzini sono stati un vero e proprio fiume di gente”.

L’EXPOniAMO del 2011 vuole essere un successo ancora mag-giore, è così?“Ovviamente, e i pre-supposti ci sono tutti. Il grande entusiasmo dello scorso anno si è rivisto sin dai giorni in cui sono state aperte le iscrizioni: pensate che nelle ultime settimane, con grandissimo di-spiacere, abbiamo do-vuto dire di no a diversi Operatori che, dopo aver visto il successo

della scorsa edizione, quest’anno volevano esserci. Ma lo spazio è quello e l’impegno è già davvero tanto.”La scorsa edizione fu un successo anche per le esibizioni che fecero da contorno alla manifestazione. Ci svela quali saranno gli intrattenimenti di quest’anno?“Per ora posso dire che il pomeriggio e la serata

saranno accom-pagnate dalla musica di Radio Zeta che, anche dopo la chiusura dell’EXPOniA-MO (prevista per le 19), con-tinueranno a far saltare i dalmi-nesi fino alle 22. Non mancheran-no i ballerini di Blue Dance che lo scorso anno

fecero impazzire gran-di e piccini, mentre in Via Pasubio verranno esposte Auto da rally degli anni ’70. Inol-tre, grazie alla Banca Popolare di Bergamo, sarà istallato un campo da calcetto per permet-tere agli appassionati di football di divertirsi. E non dimentichiamo le due storiche bande di Sforzatica e Mariano: la prima si esibirà alle 9,30 del mattino, la se-conda alle 14,30 del po-

meriggio”.Inoltre ci saranno in-trattenimenti anche per i più piccini, dai Gon-fiabili alla “Pasta in Piazza”, il laboratorio di pasta fresca organiz-zata dalla locale Asso-ciazione “Sa di Buono” .Il suo bilancio di quel-la prima edizione?“Straordinario è l’unico aggettivo che mi sento di usare: la vera vittoria di Opec è stato vedere l’entusiasmo con cui le tante Attività Economi-che di Dalmine hanno vissuto questa nostra grande manifestazione,

allestendo i gazebo con una cura anche nei più piccoli particolari dav-vero incredibile”.La manifestazione è piaciuta così tanto che quest’anno i ga-zebo sono aumentati, è così?“Esatto, dai 112 del-lo scorso anno siamo passati ai 132 di questa edizione”.Il successo di EXPO-niAMO è anche il suc-cesso di OPEC DAL-MINE, l’Associazione nata tre anni fa da un’i-dea sua, del Presidente Marco Cornali e di un piccolo ma temerario

gruppo di imprenditori dalminesi.“Diciamo che le cose stanno andando molto bene anche per Opec Dalmine che, dai 34 iscritti con i quali sia-mo partiti, oggi ha già raggiunto l’incredibile quota di 180 Attività Economiche associa-te, un successo che ci fa capire la bontà del progetto e del lavoro che stiamo facendo. L’obiettivo è quota 200 iscritti entro questo anno, per poter dare corso anche agli altri progetti che abbiamo in cantiere”.

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ASSOCIAZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI DALMINE

CreditoValtellinese

VIA MAZZINI

LARGOEUROPA

PIAZZA LIBERTA’ ①

⑦②

VIALE BETELLI VIALE BETELLI

③④P.zza CADUTI6 LUGLIO 1944

Con la collaborazione di

©

EXPOniAMODALMINE

10 APRILE 2011Viale Betelli e Viale Mazzini

In caso di pioggia le esibizioni saranno sospese

ore 09:30 ① Inaugurazione EXPOniAMO DALMINE con taglio del nastro e intervento delle Autorità in Viale Betelli (altezza Pellicano)

ore 09:45 Corpo Musicale di Sforzatica - Sfilata lungo il percorso espositivo

ore 10:00/17:00 ②Esposizione di Auto da Rally Con la collaborazione del Gruppo Amatori Auto e Moto d’epoca di Dalmine Via Pasubio (Ingresso Tenaris – Piazza caduti 4 Luglio 1944)

ore 10:00/18:00 ④Campo di calcetto per il divertimento di bimbi e papà messo gentilmente a disposizione da UBIXBanca Popolare di Bergamo, con la partecipazione straordinaria in giornata di alcuni calciatori della squadra di Calcio del campionato di Calcio del Campionato di Serie B - ALBINOLEFFE

ore 11:00/17:00 ⑦Partecipazione, con Mostra Statica, del 3° Reggimento Sostegno Aviazione Esercito “AQUILA” dell’Aeroporto di Orio al Serio e della Associazione Nazionale Aviazione Esercito Area Impianti Sportivi della Scuola Elementare “G.Carducci” di Viale Betelli

ore 14:45 Corpo Musicale “S. Lorenzo” di Mariano - Sfilata lungo il percorso espositivo

ore 15:00/18:00 ③L’Associazione “Sa di Buono” presenta il laboratorio “PASTA IN PIAZZA per i bimbi da 4 a 11 anni

ore 16:00 ⑥Esibizione della Scuola di Ballo “Blue Dance” in Largo Europa

ore 19:00/22:00 Gran finale nell’area “Pensiline” di Viale Marconi con il grande concerto con “Marco la voce di Radio Zeta”

⑤ Durante l’intera giornata gli Scivoli Gonfiabili di ”Gonfiabili Bergamo” saranno a disposizione per il divertimento dei ragazzi!!

Ma come procede il vostro lavoro con le banche in un momen-to delicato come que-sto?“Piuttosto bene: noi chiediamo trasparenza e agevolazioni per i no-stri associati, anche se la crisi in questo perio-do si sta facendo ancora sentire purtroppo. Le banche ci sono e, an-che se con le ovvie dif-ficoltà cercano di non far mancare il loro ap-poggio. In un momento quale quello che stiamo

vivendo esistono pur-troppo anche limiti e vincoli di natura nor-mativa. D’altro canto il credito non è un diritto, bisogna saperselo con-quistare”.La ripresa è lontana?“No, non è lontana ma richiede comunque tempi molto lunghi per le piccole-medie im-prese. Le grandi azien-de che operano sui mer-cati internazionali han-no certamente meno problemi, in particolar modo per chi ha rela-

zioni con Cina, India e alcuni paesi del Sud America. Discorso che, ovvia-mente, non vale per le piccole-medie impre-se che operano solo ed esclusivamente sul loro territorio”E’ un Napoletano pes-simista?“No, tutt’altro. A mio parere la spinta negati-va della crisi ha esau-rito la sua energia, ora dobbiamo lavorare tut-ti insieme per ripartire con la consapevolezza

che la ripresa è come un puzzle del quale ognu-no rappresenta una pic-cola ma importante par-te: solo con un grande lavoro sinergico, ora, possiamo ricreare con-dizioni di ripresa e svi-luppo, e OPEC DAL-MINE cerca di dare il suo contributo proprio in questa direzione. Dalla crisi usciremo pedalando e io sono ot-timista.Tra le massime di Al-bert Einstein ve n’è una che comunque fa al caso: E’ meglio essere ottimisti e avere torto… piuttosto che pessimisti e avere ragione”.Opec lavora anche a stretto contatto con l’Amministrazione comunale: com’è il rapporto a due anni esatti dall’elezione del sindaco Terzi?“Assolutamente positi-vo. Il dialogo, a nostro parere fondamentale per una sana collabora-zione, non manca mai. C’è tanta voglia di fare, tant’è che abbiamo in cantiere diversi proget-ti. Anche con la Polizia Locale c’è un ottimo rapporto: i presupposti per continuare a lavo-rare bene ci sono tutti”.E a chi dice che la Opec è schierata poli-ticamente cosa si sente di rispondere?“Che si sbaglia. La no-stra è un’associazione equidistante che ha col-laborato nel migliore dei modi con le diverse Amministrazioni. Cre-diamo di poter svolge-re il nostro ruolo con il dialogo e con la serena voglia di fare, cose che possono rappresentare una grande opportunità anche per l’interlocuto-

re politico, di qualsiasi colore!”.Ora la testa è tutta per l’EXPOniAMO DAL-MINE del prossimo 10 aprile, ma avete già in mente altre mani-festazioni simili per il 2011?“Certo, su tutte quella per il prossimo Nata-le. Ma non posso anti-ciparvi nient’altro per ora. Di certo possiamo

anticipare che un gran-de evento caratterizzerà la mattina del 10 aprile, come sempre, tempo permettendo. Una esi-bizione, unica nel suo genere, che riteniamo possa attrarre incurio-sire ed entusiasmare quanti decideranno di vivere una intensa e piacevole giornata dal-minese.”

Luca Bassi

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EXPOniAMO 2010, che grande successoLa pioggia prova a rovinare tutto, ma commercianti e clienti rispondo presente: alla fine si

conteranno più di 10mila passaggi nei viali Betelli e Mazzini

Anche il più ottimi-sta degli organizzatori non avrebbe mai potu-to prevedere un simile successo, soprattutto visto il maltempo che la mattina di quel 10 apri-le ha salutato beffarda-mente i commercianti. Pioveva, quel giorno, ma la prima edizio-ne dell’EXPOniAMO DALMINE è stato un vero e proprio trionfo. Per la Opec, prima di tutto, l’Associazione degli operatori econo-mici dalminesi che per mesi ha organizzato l’evento; per i com-mercianti stessi che con passione ed entusiasmo hanno allestito i loro stand curando anche il più piccolo dei dettagli;

e per Dalmine, la stes-sa cittadina che per una giornata si è scoperta più viva di una metro-poli.Nelle prime ore della manifestazione a farla da padrona è stata la pioggia che, comun-que, non ha impedito ai commercianti di dare il là all’evento. Poi il tempo ha scelto di essere clemente e la fe-sta vera e propria è po-tuta iniziare: un fiume di visitatori ha così af-follato quei viali Betelli e Mazzini che quella domenica sono state le vie principali di Dalmi-ne. I numeri hanno poi par-lato di 10mila passaggi davanti ai gazebo dei

commercianti che non hanno perso l’occasio-ne di farsi conoscere ai loro concittadini ma an-che a tutti quei curiosi che hanno deciso, no-nostante un tempo non proprio clemente, di partecipare alla fiera or-ganizzata anche grazie alla preziosissima par-tecipazione delle ban-che del territorio e di importanti realtà eco-nomiche quali Tenaris, Lombardini e Ferretti. Numerosi sono stati an-che gli intrattenimenti organizzati per la ma-nifestazione che non ha voluto essere solo una semplice fiera, ma una giornata d’integrazione pura tra commercianti e visitatori.

Un successo che non è ovviamente passato inosservato all’Ammi-nistrazione comuna-le, che ha accolto con entusiasmo l’idea di riproporre per questo 2011 la seconda edi-zione della manifesta-

zione che la Opec ha prontamente organiz-zato, ancora una vol-ta sostenuta da quegli importanti sponsor che, grazie al loro sostegno, hanno permesso la rea-lizzazione dell’evento: “Dalmine è una città morta? – si era chiesta allora il primo cittadino Claudia Terzi – Abbia-mo dimostrato che non è così, grazie ad una

manifestazione di gran-de qualità che ha saputo attirare un pubblico nu-merosissimo”.Archiviato il grande successo del 2010, ora in casa Opec si punta a battere il record stabili-to un anno fa. I presupposti ci sono tutti, ora la parola passa ai commercianti e, ov-viamente, ai loro stand.

Luca Bassi

Arrigoni Guglielmo

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Scalpitano i commer-cianti dalminesi. Dopo il grandissimo succes-so ottenuto dalla prima edizione dell’EXPO-niAMO DALMINE, infatti, la voglia di tor-nare sotto i gazebo per mettere in mostra le proprie attività è tanta. Il fiume di gente che lo scorso anno ha invaso il centro di Dalmine non è di certo passato inosservato e oggi, a pochi giorni dalla fati-dica data, l’entusiasmo è già ai massimi livel-li, come testimonia la titolare dell’Erboriste-ria Primavera: “Quel-la dello scorso anno è stata un’esperienza bel-

lissima – spiega Chia-ra Morgandi -, che ho subito accettato di ri-petere. Assieme al mio staff ho avuto modo di far conoscere la mia realtà anche a persone che non l’avevano mai vista. Queste sono cose che fanno bene a Dal-mine e sono contenta di poterne far parte”.Felice di ripetere l’av-ventura dell’Expo loca-le anche Guido Gimon-di, titolare dello storico negozio Ronny Accon-ciature: “Quel giorno – racconta – abbiamo avuto l’occasione di mostrarci ai cittadini di Dalmine con tutta la nostra trasparenza, fa-

cendo capire che non ci meritiamo l’etichetta di semplici mangiatori di soldi ma, al contrario, che anche noi siamo cittadini e consumato-ri come loro che, però, abbiamo un prodotto da mettere in evidenza. In qualità di organizzato-re dell’EXPOniAMO, poi, non vedo l‘ora che si torni a manifesta-re: per me e per il mio negozio quell’evento è stata una grandissima gioia, un piacere vero e proprio. Il mio prono-stico? Quest’anno sarà tutto ancora più bello. Io, prima della pubbli-cità, guardo la soddi-sfazione personale che

mi dà il mio gazebo: io ci sono proprio come un anno fa”.In trepidante attesa per la seconda edizione dell’EXPOniAMO an-che Adriano Benedetti: “Cosa mi aspetto? Sin-ceramente mi bastereb-be che venissero pa-reggiati i numeri dello scorso anno – scherza il titolare dello studio ottimo Benedetti -. Mi piacerebbe, però, che tutti i commercianti di Dalmine capissero la grandissima opportuni-tà che hanno che, come si può vedere, da altre parti non viene data”.Non mancherà nep-

pure Oscar Mora, sto-rico autoriparatore di Dalmine: “La nostra attività è presente da più di cinquant’anni e i clienti non mancano mai – spiega -. Perché ci appoggiamo alla ma-nifestazione? Semplice, perché noi vogliamo far vedere che ci siamo sempre e comunque. La speranza, ora, è che con questa seconda edi-zione l’EXPOniAMO si possa consolidare: per Dalmine è una cosa preziosissima”.Parteciperà per la se-conda volta anche Se-verino Facchinetti con il suo Idee Regalo Fac-

chinetti: “Non mi aspet-tavo un simile successo – commenta -. La mia attività, creata da mio padre 76 anni fa, quel giorno ha trovato clienti nuovi. E’ stato bellissi-mo e quest’anno, quan-do mi è stato proposto di rinnovare l’adesione, non ci ho pensato due volte. E colgo l’occa-sione per annunciare che il mio negozio, per l’occasione, lancerà un novissimo prodotto per i clienti dell’EXPO-niAMO DALMINE, ma non fatemi aggiun-gere altro, dovrà essere una sorpresa”.

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Siamo andati a sentire che aria tira a pochi giorni dal via

EXPOniAMO DALMINE nelle parole di chi l’ha già vissuta

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La crisi ha colpito il settore commerciale, ma nonostante le difficoltà sono numerose le attività che hanno iniziato una nuova avventura

“All’Expo ci vado di corsa”L’entusiasmo dei commercianti che, per la seconda edizione della manifestazione organizzata

dalla Opec, si sono assicurati il loro stand: “Batteremo i numeri dell’anno scorso”

Crisi economica? At-tività che chiudono i battenti? Non a Dalmi-ne, dove si va contro-corrente. L’EXPOniA-MO del 2011, infatti, metterà in risalto anche diverse realtà nuove che, nonostante i tempi poco felici per l’eco-nomia locale e, soprat-tutto, mondiale, hanno deciso di alzare le sa-racinesche. E’ il caso di Monica, titolare di Petalo Blu: “La grande manifestazione dello scorso anno l’ho vissu-ta da esterna – spiega – perché il mio negozio l’ho aperto solo a lu-glio. Avevo già deciso

di partecipare a questo grande evento dal quale mi aspetto moltissimo visto il grande successo della scorsa edizione”.E’ ottimista anche Ve-nusia Moretti, titolare

del nuovissimo Ve-nus Bar della frazio-ne Brembo: “Spero che con questo grande evento molta più gente possa conoscere il mio locale – commenta -.

Manifestazioni come questa che stiamo per fare andrebbero orga-nizzate più volte. Penso che tutti i commercian-ti debbano essere una grande famiglia e l’EX-POniAMO, ne sono certa, sarà anche per noi una grande occasio-ne per stringere rappor-ti con i titolari delle al-tre realtà di Dalmine”.Non riuscirà a parteci-pare all’EXPOniAMO del prossimo 18 aprile ma ci tiene comunque a far sentire la propria voce Antonietta Soma-schini, che lo scorso 26 febbraio ha deciso di buttarsi a capofitto

nella nuova avventura imprenditoriale: “Pur-troppo la mia attività ha aperto i battenti da poco e non ho avuto il tempo di prendermi il gazebo per l’Expo – spiega -. Ma parteci-però lo stesso, da ester-na”. La titolare del pun-to I bimbi di Lella, poi, ci spiega le ragioni che l’hanno spinta a com-piere il grande passo in un periodo così difficile per le aziende: “Dopo 30 anni di esperienza da commessa ho deciso di aprire il mio negozio – racconta -. E’ vero,

si trattava di un sogno che ho da sempre avu-to nel cassetto, ma la spinta decisiva, oltre che alla mia enorme passione, me l’ha data la mancanza di lavoro che negli ultimi anni ha investito un po’ tutte le realtà che oggi, piut-tosto che appoggiarsi sulla competenza di chi questo lavoro lo fa da anni, preferiscono fare contratti di 6 mesi alle ragazzine che escono dalle scuole e che, ov-viamente, hanno un’e-sperienza praticamente pari a zero”.

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L’EXPOniAMO 2011, i rapporti con la Opec, le iniziative per la fe-sta dell’Unità d’Italia e la risposta alle critiche avanzategli per il blocco del traffico dello scorso 6 marzo. Il sindaco di Dal-mine Claudia Terzi ne ha per tutti e si racconta a 360 gradi.Sindaco, partiamo dal successone che la prima edizione dell’EXPOniA-MO DALMINE ha ri-scosso un anno fa.“Quello fatto lo scorso anno era solo un esperi-mento, un banco di prova, quasi un salto nel buio aggiungerei. Eppure i numeri sono stati impres-sionanti. Iniziative come queste fanno bene a Dal-mine e ai suoi commer-cianti. Gran parte del me-rito di quel successo va alla Opec, che si è messa in prima fila nell’organiz-zare la manifestazione, ma vorrei sottolineare che anche noi dell’Am-ministrazione ci abbiamo messo del nostro. E l’ab-biamo fatto con enorme piacere”.Il successo della scorsa edizione si può replicare?“Io direi che si può anche battere. Ripeto, quello era

solo un esperimento, la gente che allora era titu-bante quest’anno sa cosa la aspetta e non man-cherà. L’organizzazione è stata ancora una volta impeccabile, ora tocca ai commercianti”.E i rapporti dell’Ammini-strazione con la Opec?“Noi ci siamo e anche lo scorso anno, assecondan-do la loro idea di organiz-zare l’EXPOniAMO del 2010, gliel’abbiamo fatto capire”.Per la festa dell’Unità d’I-talia festeggiata lo scorso 17 marzo, siete stati tra i promotori dell’iniziativa “Fatta l’Italia”, appoggia-ta poi da altri 19 Comuni. Cosa vi ha spinto a com-piere questo passo?“Abbiamo capito che la festa per l’Unità d’Italia meritava un’attenzione particolare e, una volta visto l’entusiasmo con il quale gli altri Comuni hanno risposto alla pro-posta, abbiamo intuito la bontà della nostra inizia-tiva. Ma non ci vogliamo prendere noi tutti i meriti: l’idea arriva da Dalmine ma anche da Osio Sopra”.Una bella iniziativa senza effettuare grosse spese...“I soldi non sono molti

e, soprattutto per questo, vanno spesi bene. Siamo certi di averlo fatto”.Eppure non tutti sono sta-ti così contenti che il 17 marzo sia stata indetta la giornata di festa naziona-le, vedi la Tenaris che per settimane si è giocata un braccio di ferro con i sin-dacati.“Già, anche se io ho vis-suto la vicenda da fuori, senza metterci il becco. In questo caso, però, ho capito entrambe le posi-zioni: i sindacati prima di tutto, che giustamente hanno cercato di difen-dere una giornata di festa dei lavoratori, ma anche i dirigenti della Tenaris, che, chiedendo alla gen-te di lavorare anche in un giorno festivo, hanno fat-to capire come la ripresa stia diventando sempre più una realtà”.Una bella tirata d’orec-chie, però, le è arrivata per via di quel blocco del 6 marzo scorso. Come re-plica a quelle critiche?“C’è poco da dire, quan-do l’Amministrazione fa qualcosa le critiche sono sempre d’obbligo. La cosa è stata strumenta-lizzata in maniera bella e buona: noi l’accordo

col Comune di Bergamo l’avevamo già trovato un mese e mezzo prima di quel giorno, e con le varie sfilate di Carnevale che quella domenica erano state organizzate a Dal-mine abbiamo preso due piccioni con una fava”.Eppure di macchine ne sono girate e di controlli non se ne sono visti.“E’ stata una nostra scel-ta: isolare tutte le entrate di Dalmine ci sarebbe co-stato un sacco e, così fa-cendo, abbiamo deciso di lasciare al buon senso dei cittadini la decisione, sen-za usare la solita minaccia della multa. La nostra, più che una mancanza, vole-va essere una sensibiliz-zazione o, meglio ancora, un’occasione per permet-tere ai dalminesi di passa-re una domenica diversa dalle altre”.Sono quasi passati due anni dall’inizio del vostro

mandato: ce lo fa un pri-mo bilancio?“Purtroppo il sentimento che domina ora è quel-lo della frustrazione. Le idee sono tante, la voglia di fare anche. Peccato che i fondi siano pochi e prima di poterci muovere ogni volta siamo obbliga-ti a fare i conti non una, non due, ma addirittura tre volte. E spesso non basta, an-

che se, per essere sincera, devo dire che in questi due anni abbiamo trova-to pure diverse realtà che ci hanno dato una grossa mano. Ma il bilancio non può che essere positivo: grazie alle nostre mano-vre le casse ora non pian-gono come all’inizio del nostro mandato, anche se il lavoro da fare è ancora tanto”.

Luca Bassi

Il sindaco di Dalmine Claudia Terzi suona la carica

“Avanti commercianti, ora tocca a voi”

“L’Amministrazione sempre a fianco della Opec.Possiamo battere il successo dello scorsa edizione”

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Orario continuato 09.00-21.00Chiuso Domenica e Lunedì mattina

Il Popolo della Libertà di Dalmine commen-ta il piano di governo del territorio proposto dall’amministrazione di Dalmine dopo mesi di studio. ’amministrazione co-munale di Dalmine ha recepito il PGT, Piano di Governo del Terri-torio, nuovo strumento di pianificazione ur-banistica, introdotto dalla Legge Regionale 12/2005 che accompa-gna il tradizionale Pia-no Regolatore Generale (P.R.G.) approvato nel 2004 e attualmente in vigore.Il gruppo PDL di Dal-mine ritiene corretto avanzare alcune consi-derazioni sulla proposta del PGT in argomento e in via di definizione, al fine di contribuire util-mente al percorso di elaborazione del redi-gendo strumento urba-nistico.Già nel corso della campagna elettorale del 2009 il gruppo PDL espresse la chiara in-tenzione di voler snel-lire le regole del P.R.G. vigente sostenendo la massima semplificazio-

Il documento di programmazione del territorio sostituiràil Piano Regolatore Generale

Dalmine, il PGT visto dal PdL

ne delle procedure nel rispetto degli orienta-menti normativi di Sta-to e Regione. Tali im-pegni furono discussi, adottati e introdotti nel programma elettorale della coalizione.Oggi, in un periodo di

forte crisi economica, riteniamo che questi obiettivi siano ancor più irrinunciabili ed im-portanti per costruire un PGT concreto, efficien-te e reale che si vuole utile al rilancio econo-mico, ma attento alle

questioni sociali, am-bientali ed infrastruttu-rali che caratterizzano il nostro territorio.Il delicato periodo eco-nomico richiede rego-le semplici e chiare, procedure snelle, costi sostenibili e tempistica certa, affinché l’azione amministrativa possa raggiungere i suoi utili e circostanziati obietti-vi in tempi brevi e sicu-ri, affinché la program-mazione territoriale possa contribuire alla ripresa ed alla crescita sociale.Tempi lunghi e trafile burocratiche sono solo costi per i cittadini e il mercato ci insegna che i costi gravano sempre sull’utilizzatore finale bloccando dinamismo e crescita.Un PGT realistico lon-tano dalle astratte e inopportune previsioni dei tempi passati, che si avvalga di un dialogo costruttivo con i cittadi-ni e operatori .Mai come oggi il suc-cesso delle operazioni messe in campo e della concretezza di quanto a monte viene pianifica-to e programmato, de-terminano il successo di un’amministrazione pubblica.

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RIVENDITOREAUTORIZZATO

AUTONOLEGGIOSERVIZIO CARRO ATTREZZI

REVISIONI DEKRAITALIA

Via Provinciale,35 - 24044 Dalmine (BG) Tel.035.561433Fax o35.374763- E-mail:[email protected]

Notizie contrastanti dalla Società Autostrade per l’Italia

Dalmine, il nuovo casello non si farà

Una superstrada a due corsie progettata ap-posta per il nuovo ca-sello dell’autostrada di Dalmine, ma il nuovo casello non si farà. La società Autostrade ha rifilato un due di picche clamoroso al Comune di Dalmine che da anni chiede la realizzazione del casello promesso. “Non ci sono i soldi” – questa è stata la chia-rissima risposta data al

sindaco Claudia Terzi e all’assessore all’Ur-banistica Fabio Fac-chinetti. Un’opera che avrebbe permesso di decongestionare il traf-fico sul grande rondò all’incrocio tra la tan-genziale Sud e la stata-le 525. In questo modo invece il sottopasso mi-lionario è utile solo per chi è diretto a Stezzano, mentre chi deve entrare o uscire dall’autostrada

è costretto a impanta-narsi nel grande rondò. “Il nuovo casello non è una priorità” - fanno sapere da Roma - quin-di Dalmine e Lallio sono costretti a tener-si le code. L’opera era inserita nel lotto della quarta corsia dell’A4 e avrebbe dovuto essere inaugurata un anno fa con l’apertura del trat-to di tangenziale sud da Dalmine e Stezzano.

A cura dell’Associazione Guide Giacomo Carrara tre incontri dedicate ad altrettante artiste

Dalmine, storia dell’arteal femminile

Nella sempre più amplia offerta de La Piccola Accademia del Tempo libero, non poteva mancare l’appuntamento con l’arte.Sono infatti aperte le iscrizioni al corso “Storia dell’Arte al femminile” che prenderà il via lunedì 21 marzo: tre serate dedicate a tre grandi artiste a cura dell’Associazione Guide Giacomo Carrara: - 21 marzo 2011 – Marietta Robusti – relatore dott.ssa Clelia Epis;- 4 aprile 2011 – Mary Cassatt - relatore dott.ssa Giuliana Speziali;- 18 aprile 2011 – Natalia Gontcharova – relatore prof.ssa Maria Elena Nardari.La quota di partecipazione è di € 15,00 (oltre 10,00 € per la tessera de La Piccola Accademia del Tempo libero).Per ulteriori informazioni: Ufficio Cultura, via Kennedy n. 1, tel 035/564952 – [email protected] - www.dalminecultura.bg.it.

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La Regione Lombardia ha individuato nei di-stretti del commercio una modalità innova-tiva di promozione del settore, che punta a ren-dere i negozi e gli eser-cizi pubblici sempre più protagonistidello sviluppo locale, ma che può diventare anche strumento di va-lorizzazione del territo-rio, in grado cioè di ac-crescerne l’attrattività anche sul fronte sociale e turistico.La Regione, attraverso specifici bandi, ha mes-so a disposizione oltre 55 milioni di euro, che hannoportato alla nascita di 147 distretti del com-

E’ stato promosso come aggregazione di 4 comuni limitrofi: Dalmine, Osio Sopra, Lallio, Treviolo

Il Distretto Diffuso del Commercio 525

mercio a livello lom-bardo, 19 dei quali nella provincia di BergamoIl Distretto Diffuso del Commercio 525 (Area Dalmine) è stato pro-mosso come aggrega-zione di 4 comuni li-mitrofi: Dalmine, Osio Sopra, Lallio, Treviolo Oltre alle Amministra-zioni Comunali del Di-stretto e alle due prin-cipali Associazioni im-prenditoriali del com-mercio locale (Ascom, Confesercenti), hanno sottoscritto l’Accordo di Distretto anche: Ca-mera di Commercio di Bergamo, CISL Berga-mo, Associazione Pro-vinciale della Proprietà Edilizia (APPE)

I fattori che motivano la costituzione del Di-stretto da parte dei co-muni di Dalmine, Lal-lio, Osio Sopra e Tre-violo sono:- la similarità delle eco-nomie dei comuni; - la condivisione delle criticità sul fronte delle infrastrutture (arterie di collegamento che attra-versano il territorio); - l’adozione comune di strategie di sviluppo so-stenibile della città, di salvaguardia e di valo-rizzazione del patrimo-nio naturale e culturale e di miglioramento del-la qualità ambientale esistente e futura per la popolazione residente; - la necessità e, di più, la comune volontà del-

le Amministrazioni di trovare nuove inizia-tive comuni, in grado di rafforzare l’offerta commerciale sui loro territori. L’offerta commerciale nel Distretto Diffuso 525 è costituita da 330 punti vendita, di cui cir-ca tre quarti (238) con specializzazione non alimentare. In termini assoluti, pre-valgono gli esercizi di vicinato rispetto alle formule distributive di media e grande dimen-sione, anche nel com-parto alimentare-misto.Nel Distretto si rileva una buona copertu-ra di tutte le categorie merceologiche non ali-mentari; la prevalenza

dell’abbigliamento e calzature (19,3%), giu-stificata dalla maggio-re varietà commerciale intrinseca, risulta ben bilanciata dalle altre categorie. Il reparto relativo all’ar-redamento e agli arti-coli per la casa (12,8) e quello delle conces-sionarie e accessori per auto (11,5%) contribu-iscono a caratterizzare in maniera forte il mix merceologico dell’inte-ro Distretto.Per quanto concerne i pubblici esercizi, nel Distretto Diffuso 525 risultano attivi, al 2009, 142 esercizi di sommi-nistrazione di alimenti e bevande. Nel DID 525 sono presenti 8 strutture ricettive, sud-divise in 7 alberghi e una struttura comple-mentare.I distretti non sono da considerare realtà stati-che, ma è pensabile che presto diventino ele-menti autonomi, in gra-do di darsi modelli di gestione indipendenti, pur seguendo la logica dell’unione diforze pubbliche e pri-vate che lavorano per obiettivi comuni. Con questo obiettivo sono stati predisposti inter-venti di sensibilizzazio-

ne e formazione con-tinua per referenti dei distretti ed operatori commercialiUn incontro di sensi-bilizzazione rivolto a tutti gli interessati allo sviluppo del distretto si è svolto Martedì 15 marzo durante il quale si è dibattuto su “Il di-stretto come strumento di valorizzazione del commercio”Sono stati calendariz-zati anche interventi di formazione rivolti agli operatori commerciali- Martedì 5 aprile: “Fare sistema come modalità di promozione dell’atti-vità commerciale”- Martedì 12 aprile: “Organizzazione di eventi e tecniche di al-lestimento del punto vendita”- Martedì 19 aprile: “Sviluppo di servizi come fattore competi-tivo”Tutti gli incontri si svolgeranno nella Sala Consiliare del Comu-ne di Dalmine (piazza Libertà 1), dalle 20.30 alle 23.30La partecipazione è gratuitaPer iscrizioni:Bergamo Formazione:tel. 035/3888011;email:[email protected]

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“La nostra missione è la vostra innovazione”. Non poteva essere scel-ta meglio la frase che, più minuziosa che mai, accoglie curiosi e poten-ziali clienti nel sito uffi-ciale della Servitec Srl, la società tutta bergama-sca nata con l’intento di favore lo sviluppo delle Piccole e Medie imprese. Creata nel 1996 da un’i-niziativa di enti pubblici e privati come il Comune di Dalmine e la Camera di Commercio, oggi la Servitec è diventata tra le aziende numero uno in Italia per le sue ricerche finalizzate allo sviluppo di soluzioni applicative e tecnologie destinate al territorio, avvalendosi di risorse proprie o di com-petenze di terzi. I servizi di supporto al trasferimento tecnolo-gico e all’innovazione offerti, mirano a soste-nere le aziende e gli enti pubblici in tutto il processo innovativo di prodotti e processi, dalle fasi preliminari di ricer-ca ed esplorazione delle opportunità tecnologiche allo sviluppo dell’inno-vazione alla sua indu-strializzazione ed infine alla protezione della pro-prietà industriale. Alla Servitec, dunque, si pas-sa dalla tecnologia - più avanzata che mai - per studiare nuove forme di

Tra breve un nuovo ingresso che porterà a 26 il numero delle Aziende presenti

Servitec, tecnologia e innovazione

risparmio energetico che “in un periodo delicato per l’economia di tutti, qual è quello che stiamo vivendo in questi ultimi anni, non possono che far bene – spiega Luciana Calzà, direttrice ammini-strativa di Servitec -. Nel nostro Polo Tecnologico abbiamo unito le forze di 25 laboratori (che a breve diventeranno 26) per aiutare tutte quelle aziende che chiedono il nostro aiuto, anche se tra i nostri obiettivi princi-pali resta quello di sensi-bilizzare i Comuni della Bergamasca, che ancora oggi non riescono a ca-pire quanto possa essere utile un piano di rispar-mio energetico. Sembra una banalità, ma spesso l’energia può essere pre-sa e consumata in modo migliore di quello che fanno numerose aziende, anche pubbliche: grazie ai nostri software le bol-lette subiscono un cam-biamento radicale”.La Servitec, che, - come ci tiene a sottolineare la direttrice Calzà, non riceve nessun tipo di contributo statale, pro-prio nel 2009, l’anno in cui la crisi economica

ha iniziato a mietere le prime di una lunga li-sta di vittime, ha incre-mentato notevolmente il suo lavoro: “Purtroppo molti imprenditori ca-piscono l’importanza del risparmio energetico solo quando i conti sono in rosso e servono dei sostanziali tagli alla li-sta “spese” – commenta Calzà -, difatti è stato il 2009 il nostro anno mi-gliore, quello che, di fat-to, ci ha permesso di fare il salto di qualità defini-tivo”. Tant’è che oggi l’azienda dalminese opera su tutto il territorio italiano: “I nostri lavori partono dal Trentino e arrivano alla Sicilia – puntualizza la direttrice amministrativa – per un totale di circa mille clienti. Ma il vero peccato è vedere quanti soldi vengono sprecati ancora oggi dai tantissi-mi Comuni della Berga-masca, tra cui quello di Dalmine al quale, inutil-mente, abbiamo più vol-te cercato di avvicinarci. Basterebbe che ci faces-sero eseguire una veloce analisi dei loro consumi per capire quanto po-tremmo essergli utili.

L’hanno capito perfino nel Molise, dove dieci Comuni hanno deciso di chiederci aiuto e per i quali stiamo facendo un ottimo lavoro. Cosa servirebbe? Semplice, una gestione un po’ più aziendale di quelle che sono le imprese pubbli-che: pensate a quanti i soldi dei cittadini po-trebbero essere rispar-miati grazie a noi”.In casa Servitec, inoltre, le idee sul nucleare sono più chiare che mai: “Noi siamo ovviamente a fa-vore – conferma Calzà – e, qualora il prossimo giugno il risultato del referendum dovesse dire che le centrali nucleari potranno riaprire, la Ser-

vitec potrà già vantare una grossa competenza in materia. Si tratterà di una nuova importantis-sima sfida, per la quale siamo pronti. Purtroppo, in questi ultimi tempi le notizie che riguardano il nucleare sono tutt’altro che positive, ma sono convinta che un discorso così delicato andrebbe valutato con meno paura e più ottimismo: dietro alle nostre Alpi di cen-trali nucleari ne abbiamo tante, perché non possia-mo produrre anche noi? La tecnologia oggi ha fatto passi da gigante, certe paure andrebbero vinte. E poi ricordiamo-ci che i disastri li può portare anche una diga di acqua, non solo il nu-cleare”.Servitec, che fa del Polo Tecnologico (costruito in un’area recuperata da un’ala dismessa della fabbrica della Dalmine)

il suo gioiello, lavora anche a stretto contatto con l’Università degli Studi di Dalmine: “Co-nosciamo tutti i docenti che, spesso e volentie-ri, ci aiutano quando gli viene chiesto – spiega la direttrice amministrativa Calzà -. Ed è stato anche grazie al loro aiuto che il progetto “Abitare si-curo”, che ha coinvolto, oltre agli studenti uni-versitari, anche dodici aziende, è stato un vero successo”. E i progetti continuano: “Vogliamo continuare la nostra crescita dimensio-nale – conclude Calzà -, anche se gli spazi inizia-no a scarseggiare. Quel che è sicuro, comunque, è che amplieremo le no-stre attività di ricerca e i nostri servizi, soprattut-to grazie all’ingresso di una nuova azienda nel nostro Point”.Luca Bassi

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TPI Srl Via Dossi, 14 Dalmine Tel. 035 0342479 [email protected] www.tpi-chiavetteusb.it www.tripower.it

Riprendiamo il tema laddove l’abbiamo lasciato con il pre-cedente numero di febbraio nel quale abbiamo condiviso per-ché “é opportuno oltre che ne-cessario parlare di pensione”.Il tempo, una variabile straor-dinariamente importante, che non possiamo lasciar passare senza assumere decisioni in merito. Prima si interviene nell’analisi della propria posizione pensio-nistica e meno oneroso sarà il peso da sopportare per giun-gere all’obiettivo: “affrancare quella fase della nostra vita, la vecchiaia, da una difficoltosa sopravvivenza economica”. Vediamo insieme di compren-dere come funziona “oggi” la pensione degli italiani.

Prima d’ogni cosa c’è da dire che le prestazioni erogate dal sistema previdenziale pubblico sono numerose e tutte insieme costituiscono, in ogni caso, una sufficiente copertura per i bisogni primari della famiglia. Bisogna tener conto però che non è per tutti alle medesime condizioni e che, nei prossimi anni, questo ampio paracadu-te tenderà a restringersi!L’asset della previdenza pub-blica è composto da: Pensione

di vecchiaia, Pensione di An-zianità, Pensione di Inabilità, Pensione di Invalidità e Pen-sione ai Superstiti.Dove vengono reperite le ri-sorse finanziarie per poter corrispondere queste “tante” prestazioni?E’ noto che nel nostro paese vige un sistema definito a “Ri-partizione”, dove i contributi versati da chi è in attività lavo-rativa costituiscono la risorsa primaria che consente di ero-gare la prestazione a chi nel frattempo è in pensione.E quando si andrà in pensio-ne, come vengono calcolate le prestazioni?Vediamo più da vicino come vengono calcolate le pen-sioni di “Anzianità” del dipendente privato iscritto all’INPS.Dalla riforma introdotta con la legge 335 del1995, detta comunemente “Riforma Dini” (dal Ministro promotore), sono derivati sostanziali e radicali cambiamenti nelle modalità di calcolo dell’assegno pensioni-stico.Il sistema di calcolo si diffe-renzia a seconda dell’anzia-nità contributiva maturata e lo spartiacque è rappresenta-to dalla data del 31.12.1995,

nonché dal numero di anni di contribuzione maturati a quel-la data (vedi tabella 1).

Per chi rientra nel sistema di calcolo “Retributivo” la mi-sura della pensione è data dal-la somma due quote: quota A e quota B calcolate come segue:- la quota A, relativa al periodo di contribuzione maturato fino al 31.12.1992 (data della pri-ma riforma Amato), si deter-mina applicando le aliquote di rendimento (percentuali di cui alla tabella 2) sulla media del-le retribuzioni annue percepite negli ultimi 5 anni di attività;- la quota B, relativa al perio-do di contribuzione maturato dal 1° gennaio 1993 sino al pensionamento, si determina applicando le relative aliquote sulla media delle retribuzioni annue percepite negli ultimi 10 anni di attività.Per ottenere l’importo della pensione, lorda, occorre ap-plicare sulle medie delle retri-buzioni sopra indicate (per 5 anni quota A e 10 anni quota B) le percentuali indicate nella tabella 2.

L’anzianità massima, oggi, considerata dal sistema pen-sionistico pubblico è 40 anni. Da qui la consueta definizione che si va attualmente in pen-sione con l’80% (40anni x 2% annuo) dell’ultimo reddito, almeno per la prima fascia di retribuzione media annua di € 42.364. Ma l’80% è il massi-mo auspicabile per chi è oggi in odore di pensione!E’ evidente che rappresentano fattori determinanti per l’entità della pensione non solo i red-diti percepiti negli ultimi 5/10 anni ma anche l’anzianità con-tributiva.Nel caso del lavoratore che ha maturato solo (si fa per dire!) 35 anni di anzianità contri-butiva, (sempre nella prima fascia di retribuzione media

annua) la percentuale sarà del 70% della sua ultima retribu-zione.Quanto sin qui proposto vuole evidenziare che ogni lavorato-re è in una condizione pensio-nistica diversa, per retribuzio-ne e per anzianità, e quindi va sempre effettuata una va-lutazione soggettiva per com-prendere quale sarà il proprio futuro pensionistico! Per chi ha mosso i primi passi lavorativi dal 1° gennaio 1996 le cose cambiano radicalmen-te. Il sistema applicato è quel-lo “Contributivo” e funziona grossomodo come un libretto di risparmio. Il lavoratore accantona an-nualmente il 33% del proprio stipendio (con il concorso dall’azienda). Questo capitale diviene montante alla fine del percorso lavorativo, incremen-tato di un interesse composto legato alla dinamica quinquen-nale del PIL e all’inflazione. Alla data del pensionamento questo montante contributivo va moltiplicato per un coeffi-ciente di conversione in ren-dita.Questi “coefficienti” diven-gono, dopo i fattori PIL e In-flazione, il vero ago della bi-lancia, visto che ogni tre anni

ne è previsto l’aggiornamento in funzione dell’allungamen-to delle speranze di vita (vita media).L’ultimo importante ritocco è del 1° gennaio 2010 e ha con-tribuito a limare sensibilmente la prestazione stimata per chi dovrà fare i conti con il siste-ma contributivo. D’ora innan-zi l’aggiornamento dei coeffi-cienti avviene ogni tre anni, il prossimo al 1° gennaio 2013.Cosa ancora diversa si propo-ne per chi rientra nel sistema di calcolo “misto”, anche qui con effetti importanti ai fini del futuro reddito da pensione. Il sistema misto si applica ai lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. In questo caso la pen-sione viene calcolata in parte secondo il sistema retributivo, per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995.In parte con il sistema contri-butivo, per l’anzianità matura-ta dal 1° gennaio 1996 fino al pensionamento (con possibili-tà di una opzione per un calco-lo tutto contributivo).E dovremmo ancora discutere di molti dettagli, tra cui la nuo-va “finestra mobile”, il rinvio del tempo pensione, di 12 mesi per i dipendenti e 18 mesi per i

lavoratori autonomi, in vigore per chi matura i requisiti dal 1° gennaio 2011, e di trattamenti diversi tra pubblico e privato!Ma è bene precisare che que-sta rubrica non vuole essere sostitutiva dei necessari appro-fondimenti che ogni posizione richiede. Il solo scopo dichia-rato è di generare una corretta sensibilità alla propria condi-zione di “futuro pensionato”. Un tempo che … poi arriva… e che sarebbe bene che non ci trovi impreparati.Con il prossimo numero entre-remo in nuovi approfondimen-ti e, tra l’altro, analizzeremo più da vicino la posizione previdenziale dei lavoratori autonomi.

*La rubrica è curata da Ciro Andrea Napoletano, docen-te in materia previdenziale e finanziaria per gli operatori bancari, assicurativi e gli in-termediari finanziari, nonché consulente per la definizione strategica delle soluzioni di investimento e previdenziali. Ha ricoperto ruoli di direzio-ne commerciale in Società di Intermediazione Mobiliare e consulente di direzione per Banche, SIM e Compagnie di Assicurazioni.

PREVIDENZAmarzo 2011

A cura di Ciro Andrea Napoletano

Come si matura e come si calcola la pensioneAnalizziamo la posizione di un lavoratore

dipendente “privato” e le tre diverse condizioni di calcolo: retributivo, contributivo e misto.

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BREMBATE SOTTO (Bg)Via Veneto 7/9 - Fraz. Grignano - Tel. 035.4194035

P A S T I C C I N I - S A L A T I N I - B R I O C H E ST O R T E P E R S O N A L I Z Z A T E - P I Z Z E

Presentato il programma delle uscite al mare e al lago

Nasce un circolo velicoa Treviglio

Anche nella bassa berga-masca la passione per lo sport della vela ha spinto un gruppo di appassionati a costituire il primo circo-lo velico trevigliese “CVS ONDA OROBICA”. L’at-to costitutivo è stato sotto-scritto il giorno 11 marzo 2011 e l’evento ha creato l’occasione per un incontro conviviale durante il quale i soci si sono presentati e hanno motivato la loro volontà di fondare questo circolo a Treviglio. Per il presidente Alessandro Bia-letti ed il gruppo dei soci fondatori le motivazioni di questa scelta vanno ricer-cate nella volontà di con-dividere con altri la pas-sione della vela e l’oppor-tunità di poter effettuare uscite in barca sia al lago che al mare anche se non si possiede una barca. Altro elemento caratterizzante, la possibilità di avvicinar-si a questo sport anche se non si è vicini al mare o ai laghi o armatori (proprie-tari di barca) perché alcuni soci fondatori proprietari di barche a Sarnico, a Sol-to Collina, a Trieste e alla Maddalena, hanno dato disponibilità di utilizzare le proprie imbarcazioni per le uscite del circolo. E per ultima e comune a tut-ti la necessità di ritagliarsi un momento per poter di-menticare i problemi della vita quotidiana e lavorativa

domando i venti. La serata è proseguita con la lettura dello statuto e l’approva-zione dell’atto costitutivo della associazione. La sede del circolo sarà a Treviglio in Via Milano 9/M, dove i soci si ritroveranno ogni ul-timo venerdì del mese per visionare insieme i filmati delle uscite, per raccontarsi le performance delle vela-te e per approfondire, con

momenti didattici, alcuni aspetti dai nodi ai venti ai vari tipi di vela.Il presidente Alessandro Bialetti ha ribadito che l’associazione non ha sco-pi agonistici, ma di promo-zione della vela sul terri-torio, cercando di rendere questo spettacolare sport accessibile a tutti. In parti-colare, una forte attenzio-ne si avrà per i più giovani

L’inizio della bella stagione favorisce le gite verso le località turistiche

Voglia di lagoAlla scoperta del lago d’Iseo mentre ripartono le crociere sui battelli

e per i disabili.A fine serata si è definito il calendario ufficiale delle uscite del primo semestre 2011 che prevedeappuntamenti al mare:

- Il 6, 8 Maggio 2011 – Trieste – P. Rose - Il 2, 5 Giugno 2011– Trie-ste – Costa della Croazia- Il 1 e 3 Luglio 2011– Trieste – Lignano

mentre le uscite sul Lago d’Iseo sono previste il 22 Maggio; il 19 Giugno 2011 e il 17 Luglio 2011 presso la base in Località Grè di Solto Collina

Una gemma di rara bellez-za, dalle meravigliose sfac-cettature su cui si riflette l’azzurro del cielo e il rosso dei tramonti estivi, incasto-nata in una preziosa corona di monti e colli abbelliti da motivi cromatici e incisio-ni antiche. E’ il lago d’Iseo che tra i grandi laghi della Lombardia è sicuramente il più pittoresco per la natura incontaminata e per i piccoli centri abitati che custodi-scono gelosamente antiche ville e antichi palazzi La costa bergamasca rega-la scorci di rara bellezza: pareti rocciose, insenature, calette dove poter fare il ba-gno e antiche ville lambite dal lago. Risalendo il lago da Sarnico si incontrano in successione Predore, Taver-nola Bergamasca, Riva di Solto, Castro, Lovere e Co-sta Volpino. Il territorio della costa bresciana, invece, digrada dolcemente creando zone pianeggianti ricche di lus-sureggiante vegetazione, come le Torbiere di Iseo, un

parco naturale dove vivono indisturbate numerose spe-cie di uccelli. Al centro del lago la verde Montisola, l’isola più gran-de dei laghi europei, e le due vallette: l’isola di San Paolo e l’isola di Loreto. Numero-se le manifestazioni cultu-rali soprattutto nel periodo estivo. Varie opportunità per pra-ticare sport d’acqua e per noleggiare una barca a vela o a motore. Possibilità di circumnavigare il lago con moderni e confortevoli bat-telli. Le crociere iniziano con i fine settimana delle parte fi-nale di marzo per diventare diurne dal 7 maggio. Nella vicina Franciacorta, terri-torio di vigneti e castelli si produce vino di fama inter-nazionale.A pochi chilometri dal lago

troviamo le Terme di Boa-rio e di Angolo, le stazioni montane di Montecampio-ne, Borno, Ponte di Legno e lungo tutto l’asse della Valle Camonica è possibile imbat-tersi in siti dove gli antichi abitanti del luogo hanno la-sciato il loro segno in modo così nitido e ricco tanto che le incisioni rupestri hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell’Unesco.Ma fermiamoci sul lago, a

Lovere dove la storia, l’ar-te, la cultura, l’ospitalità e la gastronomia messi insieme forniscono più di un prete-sto per una visita o un sog-giorno.Qui ha sede l’Accademia delle Belle Arti Tadini ospi-tata nel bel palazzo neoclas-sico affacciato sulle rive del lago, voluto dal conte Luigi Tadini tra il 1821 e il 1826 per ospitare nelle sale affrescate la sua collezione

d’arte.Aperta al pubblico dal 1828, la Galleria dell’Accademia Tadini è tra i più antichi mu-sei della Lombardia, ed ha mantenuto la sua identità di collezione ottocentesca.La Galleria conserva una ricca scelta dipinti di scuola lombarda e veneta dal XIV al XVIII secolo - capolavo-ri di Jacopo Bellini, Paris Bordon, del Pitocchetto, di Francesco Hayez, e una ric-ca collezione di porcellane italiane ed europee.Altri edifici importanti sono: il cinquecentesco Mo-nastero di Santa Chiara, il Santuario dove riposano le spoglie delle Sante Loveresi Bartolomea Capitanio e Vin-cenza Gerosa e il Convento dei Frati Cappuccini (1875). Di grande interesse la Basi-lica di S. Maria in Valven-dra, progettata nel 1473 e ultimata nel 1483. L’interno è a tre navate con cappelle sul lato sinistro scompartite da dodici colonne e conser-va opere di grande interesse per la storia della pittura

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Sembra che sia fonda-mentale anche la scelta del giorno della setti-mana in cui sposarsi:una tradizione indica che il lunedì reca buo-na salute, dato che que-sto giorno è dedicato alla luna, astro e dea delle spose;il martedì porta ric-chezza sicura (contrad-detta dal proverbio “né di venere né di marte ci si sposa né si parte);il mercoledì è assai propizio;il giovedì reca dispia-ceri alla sposa;il venerdì pare che por-ti disgrazia;il sabato è il giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per spo-sarsi, per ovvie ragioni, mentre la superstizione popolare lo indica in-vece come il giorno più sfortunato

Anche per la scelta dei mesi c’è una antica tra-dizione:

gennaio: per esempio, è mese che porta affet-to, gentilezza a fedeltà;febbraio: epoca degli amori e degli accoppia-menti, è il mese miglio-re per prendere la deci-sione;

marzo: promette sia gioia che pene;aprile:invece promette soltanto gioie;maggio: non va scel-to per nessuna ragione (“la sposa maiulina nun si godi la curtina”);giugno: gli sposi avran-no la fortuna di viag-giare molto, per terra e

per mare ed è anche il mese dedicato a Giuno-ne, la dea che protegge l’amore e le nozze;luglio:annuncia fatiche e lavoro per guadagnar-si la vita;

agosto: assicura che la vita sarà ricca di cam-biamenti;settembre: coprirà gli sposi di ricchezze e al-legria;ottobre:vuol dire mol-

to amore, ma il denaro stenterà ad arrivare;novembre: porta feli-cità;la neve di dicembre as-sicura alla coppia amo-re eterno.

Speciale SposiIl matrimonio secondo

la tradizione/2

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