Edilizia & urbanistica, una sinergia nata sotto il segno ... · Analizzare il metabolismo...

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA E dilizia ed urbanistica, un binomio cardine per la sostenibilità ambien- tale dei centri urbani. Le città, sono con- siderate sistemi complessi che intrec- ciano complesse relazioni fra i cittadini, l’ambiente, le soluzioni architettoniche, urbanistiche ed amministrative. Oggi l’ecosistema urbano si trova a confron- tarsi con carichi ambientali eccessivi indotti da molteplici fattori, come, ad esempio, lo smaltimento dei rifiuti. Per invertire la tendenza fra gli ecosistemi “insostenibili” con quelli “sostenibili”, occorre mettere in campo sinergie fra tutti i soggetti coinvolti nell’ecosistema cittadino, a cominciare dall’urbanistica e da scelte costruttive che privilegiano nuovi criteri tecnici e tecnologici con l’utilizzo di materiali eco-compatibili. L’Organizzazione Mondiale della Sani- tà, come ricordano Daniela Bentivogli e Maria Pia Boschi, ha individuato nove caratteristiche proprie dell’ambiente abitativo che hanno effetti, diretti o in- diretti, sulla salute mentale e fisica degli abitanti. Innanzi tutto la struttura dell’abitazione che deve tenere conto di alcuni para- metri, come la capacità di proteggere gli occupanti dagli eccessi di caldo e freddo, dal rumore, dalla polvere, dalla pioggia, dagli e dai roditori. In secondo luogo la disponibilità d’ac- qua, intesa non solo come quantità, ma anche e soprattutto da un punto di vista qualitativo. Di uguale importanza, oltre al rifornimento idrico, risulta la validità dei mezzi di raccolta e di gestione di escrementi e di rifiuti sia solidi che liqui- di. Naturalmente, parlando di alloggi, non si può non ricordare l’elemento “si- curezza” relativo alle strutture e ai mezzi per la protezione delle contaminazioni. Fra le prescrizioni dell’OMS, un aspetto preminente è costituito dalle indicazioni per evitare le conseguenze del sovraf- follamento, degli incidenti domestici, le infezioni propagate per via aerea, le malattie acute alle vie respiratorie, la polmonite e la tubercolosi. Un ulteriore aspetto riguarda la presenza di inquina- mento degli ambienti interni associata al combustibile usato per cucinare e il riscaldamento, come pure quello di assicurare adeguati standard di prote- zione del cibo, con una valutazione dei mezzi disponibili nell’alloggio per la pro- tezione del cibo dal danneggiamento e dalla contaminazione. Una particolare attenzione è consigliata per intercettare eventuali vettori e portatori di infezioni associate con l’ambiente domestico e con quello circostante. La casa, in ul- tima analisi, può essere considerata come un luogo di lavoro, prendendo in dovuta considerazione le condizio- ni sanitarie e la sicurezza nelle attività casalinghe che hanno a che fare con l’uso e l’immagazzinamento di prodotti chimici tossici o comunque pericolosi. Il modello di casa “ecologica” che si sta imponendo nella cultura dell’ecosiste- ma urbano deve assicurare salubrità e comfort ai suoi occupanti. Dovrebbe essere cioè dotata di adeguati materiali isolanti, pannelli solari, celle fotovoltai- che, generatori eolici e i serramenti con doppi vetri e materiali lapidei del luogo per la costruzione delle pareti esterne. Sempre all’esterno, la casa deve esse- re inserita in un contesto verde con la messa a dimora di alberi da frutto per la lotta biologica, la presenza di animali da cortile, l’orto, un piccolo impianto di compostaggio, una serra, raccoglitori di acqua piovana. All’interno, la casa ecologica, dovrebbe essere dotata di un impianto di riciclaggio e di riscalda- mento solare delle acque domestiche, un impianto di riscaldamento azionato da stufe economiche e i servizi dotati di scaldabagno alimentato a legna. La moderna abitazione del futuro, dovrà, inoltre, disporre di un piccolo impianto di biogas. Lo sviluppo edilizio finalizzato a migliorare la qualità della vita, è tutta- via correlato ad un progetto urbanistico di qualità. Fra i fattori determinanti de- gli ecosistemi artificiali, il verde pubbli- co e privato, rivestono ruoli preminenti per la qualità della vita dei cittadini. La città, infatti, può essere paragonata a un organismo artificiale che, come tale, è dotata di un suo metabolismo e delle relazioni che intreccia con l’ener- gia assorbita, trasformata e dispersa. Analizzare il metabolismo dell’ecosi- stema urbano è dunque fondamentale per valutare il concetto di sostenibilità, come pure ricostruire la complessa rete di interscambio con l’ambiente esterno. Assume quindi grande importanza ri- costruire il metabolismo urbano facen- do un’analisi dei consumi e della pro- duzione dei rifiuti inquinanti. Secondo un concetto di sostenibilità, si tratta, in estrema sintesi, di coniugare l’ecologia con l’economia e di riequilibrarne i rap- porti, senza fare prevalere l’una sull’al- tra. È nell’ambito di questo rapporto tra le due scienze che negli ultimi anni si sta sempre più impoverendo una nuova scienza, detta eco-eco, che si basa sul concetto di sviluppo sostenibile. “Sostenibilità” è stata definita come “un processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, l’andamento degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i mutamenti isti- tuzionali sono in reciproca armonia e incrementano il potenziale attuale e fu- turo di soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umane”. Ultimamente si sta avvertendo in modo drammatico il sov- vertimento dei rapporti di equilibrio tra uomo e ambiente e solo un ritorno alla diversificazione e divisione degli spazi verdi può soddisfare il bisogno di con- tatto con la natura. Parlare di sostenibilità ambientale si- gnifica mantenere la biodiversità e gli standard della qualità dell’aria, dell’ac- qua e del suolo a livello da garantire la salute degli uomini, degli animali e delle piante viventi nell’ecosistema urbano. Un ruolo di primaria importanza spetta, dunque, al progetto urbanistico della città e la scelta delle migliori tecnologie per la costruzione degli edifici. Ad esempio, la forma e l’orientamento degli edifici può influire sull’accumulo di calore, al punto che talvolta occor- re intervenire per evitare di incanala- re i venti fra le vie serrate dagli edifici, con la conseguente concentrazione di inquinanti aerei più pesanti al suolo. Anche i materiali con i quali gli edifici sono costruiti possono contribuire a determinare fluttuazioni significative dei moti convettivi urbani. In particolare pietre, sabbia, cemento, vetro, laterizi, ferro, leghe e materiali plastici svolgono una importante funzione di captazio- ne dell’energia solare. Non a caso nei paesi caldi i colori dominanti debbono essere molto chiari e riflettenti, in modo da creare forti effetti albedo, mentre in quelli nordici prevalgono i colori naturali delle pietre. Secondo la Carta delle città europee sostenibili, approvata nel 1994 ad Aal- borg, in Danimarca, la politica globale deve prevedere investimenti per con- servare il patrimonio naturale (acqua, falde, suolo, habitat per le specie a ri- schio di estinzione; il contenimento degli attuali ritmi di sfruttamento delle risorse naturali, anche attraverso la ri- duzione dell’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili. Ulteriori azioni riguar- dano investimenti per aumentare spazi verdi urbani e conservare il patrimonio forestale, come pure per realizzare un sistema di trasporti urbano-compati- bile. Infine, per realizzare questo am- bizioso, quanto urgente progetto, si deve promuovere il cambiamento nello stile di vita dei cittadini, proponendo un modello alternativo a quello attuale che tende soltanto a massimizzare i consu- mi. In un’ottica globale, per realizzare modelli soddisfacenti di città vivibili e a misura d’uomo non è sufficiente coniu- gare al meglio edilizia e progetti urbani- stici, ma bisogna ricorrere a sistemi di cooperazione internazionale o, addirit- tura, mondiale. Oggi si parla di un’eco- diplomazia che medi le esigenze locali dei singoli Paesi e gli interessi di tutti. La politica ambientale internazionale oggi influenza e determina quella nazionale sulla base di accordi multilaterali relati- vi alla gestione dei problemi ambientali che sostituiscono quelli bilaterali, soli- tamente redatti tra nazioni confinanti. Edilizia & urbanistica, una sinergia nata sotto il segno della sostenibilità ambientale Ecosistemi artificiali, nuove misure per conservare il patrimonio naturale e la salute di tutti Per invertire la tendenza fra gli ecosistemi “insostenibili” con quelli “sostenibili”, occorre mettere in campo sinergie fra tutti i soggetti coinvolti nell’ecosistema cittadino, a cominciare dall’urbanistica e da scelte costruttive che privilegiano nuovi criteri tecnici e tecnologici con l’utilizzo di materiali eco-compatibili

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Edilizia ed urbanistica, un binomio cardine per la sostenibilità ambien-

tale dei centri urbani. Le città, sono con-siderate sistemi complessi che intrec-ciano complesse relazioni fra i cittadini, l’ambiente, le soluzioni architettoniche, urbanistiche ed amministrative. Oggi l’ecosistema urbano si trova a confron-tarsi con carichi ambientali eccessivi indotti da molteplici fattori, come, ad esempio, lo smaltimento dei rifi uti. Per invertire la tendenza fra gli ecosistemi “insostenibili” con quelli “sostenibili”, occorre mettere in campo sinergie fra tutti i soggetti coinvolti nell’ecosistema cittadino, a cominciare dall’urbanistica e da scelte costruttive che privilegiano nuovi criteri tecnici e tecnologici con l’utilizzo di materiali eco-compatibili. L’Organizzazione Mondiale della Sani-tà, come ricordano Daniela Bentivogli e Maria Pia Boschi, ha individuato nove caratteristiche proprie dell’ambiente abitativo che hanno effetti, diretti o in-diretti, sulla salute mentale e fi sica degli abitanti.Innanzi tutto la struttura dell’abitazione che deve tenere conto di alcuni para-metri, come la capacità di proteggere gli occupanti dagli eccessi di caldo e freddo, dal rumore, dalla polvere, dalla pioggia, dagli e dai roditori.In secondo luogo la disponibilità d’ac-qua, intesa non solo come quantità, ma anche e soprattutto da un punto di vista qualitativo. Di uguale importanza, oltre al rifornimento idrico, risulta la validità dei mezzi di raccolta e di gestione di escrementi e di rifi uti sia solidi che liqui-di. Naturalmente, parlando di alloggi, non si può non ricordare l’elemento “si-curezza” relativo alle strutture e ai mezzi per la protezione delle contaminazioni.

Fra le prescrizioni dell’OMS, un aspetto preminente è costituito dalle indicazioni per evitare le conseguenze del sovraf-follamento, degli incidenti domestici, le infezioni propagate per via aerea, le malattie acute alle vie respiratorie, la polmonite e la tubercolosi. Un ulteriore aspetto riguarda la presenza di inquina-mento degli ambienti interni associata al combustibile usato per cucinare e il riscaldamento, come pure quello di assicurare adeguati standard di prote-zione del cibo, con una valutazione dei mezzi disponibili nell’alloggio per la pro-tezione del cibo dal danneggiamento e dalla contaminazione. Una particolare attenzione è consigliata per intercettare eventuali vettori e portatori di infezioni associate con l’ambiente domestico e con quello circostante. La casa, in ul-tima analisi, può essere considerata come un luogo di lavoro, prendendo in dovuta considerazione le condizio-ni sanitarie e la sicurezza nelle attività casalinghe che hanno a che fare con l’uso e l’immagazzinamento di prodotti chimici tossici o comunque pericolosi. Il modello di casa “ecologica” che si sta imponendo nella cultura dell’ecosiste-ma urbano deve assicurare salubrità e comfort ai suoi occupanti. Dovrebbe essere cioè dotata di adeguati materiali isolanti, pannelli solari, celle fotovoltai-che, generatori eolici e i serramenti con doppi vetri e materiali lapidei del luogo per la costruzione delle pareti esterne. Sempre all’esterno, la casa deve esse-re inserita in un contesto verde con la messa a dimora di alberi da frutto per la lotta biologica, la presenza di animali da cortile, l’orto, un piccolo impianto di compostaggio, una serra, raccoglitori di acqua piovana. All’interno, la casa

ecologica, dovrebbe essere dotata di un impianto di riciclaggio e di riscalda-mento solare delle acque domestiche, un impianto di riscaldamento azionato da stufe economiche e i servizi dotati di scaldabagno alimentato a legna. La moderna abitazione del futuro, dovrà,

inoltre, disporre di un piccolo impianto di biogas. Lo sviluppo edilizio fi nalizzato a migliorare la qualità della vita, è tutta-via correlato ad un progetto urbanistico di qualità. Fra i fattori determinanti de-gli ecosistemi artifi ciali, il verde pubbli-co e privato, rivestono ruoli preminenti per la qualità della vita dei cittadini. La città, infatti, può essere paragonata a un organismo artifi ciale che, come tale, è dotata di un suo metabolismo e delle relazioni che intreccia con l’ener-

gia assorbita, trasformata e dispersa. Analizzare il metabolismo dell’ecosi-stema urbano è dunque fondamentale per valutare il concetto di sostenibilità, come pure ricostruire la complessa rete di interscambio con l’ambiente esterno. Assume quindi grande importanza ri-

costruire il metabolismo urbano facen-do un’analisi dei consumi e della pro-duzione dei rifi uti inquinanti. Secondo un concetto di sostenibilità, si tratta, in estrema sintesi, di coniugare l’ecologia con l’economia e di riequilibrarne i rap-porti, senza fare prevalere l’una sull’al-tra. È nell’ambito di questo rapporto tra le due scienze che negli ultimi anni si sta sempre più impoverendo una nuova scienza, detta eco-eco, che si basa sul concetto di sviluppo sostenibile.

“Sostenibilità” è stata defi nita come “un processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, l’andamento degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i mutamenti isti-tuzionali sono in reciproca armonia e incrementano il potenziale attuale e fu-

turo di soddisfazione dei bisogni e delle aspirazioni umane”. Ultimamente si sta avvertendo in modo drammatico il sov-vertimento dei rapporti di equilibrio tra uomo e ambiente e solo un ritorno alla diversifi cazione e divisione degli spazi verdi può soddisfare il bisogno di con-tatto con la natura.Parlare di sostenibilità ambientale si-gnifi ca mantenere la biodiversità e gli standard della qualità dell’aria, dell’ac-qua e del suolo a livello da garantire la

salute degli uomini, degli animali e delle piante viventi nell’ecosistema urbano. Un ruolo di primaria importanza spetta, dunque, al progetto urbanistico della città e la scelta delle migliori tecnologie per la costruzione degli edifi ci. Ad esempio, la forma e l’orientamento

degli edifi ci può infl uire sull’accumulo di calore, al punto che talvolta occor-re intervenire per evitare di incanala-re i venti fra le vie serrate dagli edifi ci, con la conseguente concentrazione di inquinanti aerei più pesanti al suolo. Anche i materiali con i quali gli edifi ci sono costruiti possono contribuire a determinare fl uttuazioni signifi cative dei moti convettivi urbani. In particolare pietre, sabbia, cemento, vetro, laterizi, ferro, leghe e materiali plastici svolgono

una importante funzione di captazio-ne dell’energia solare. Non a caso neipaesi caldi i colori dominanti debbonoessere molto chiari e rifl ettenti, in mododa creare forti effetti albedo, mentre inquelli nordici prevalgono i colori naturalidelle pietre.Secondo la Carta delle città europeesostenibili, approvata nel 1994 ad Aal-borg, in Danimarca, la politica globaledeve prevedere investimenti per con-servare il patrimonio naturale (acqua,falde, suolo, habitat per le specie a ri-schio di estinzione; il contenimentodegli attuali ritmi di sfruttamento dellerisorse naturali, anche attraverso la ri-duzione dell’utilizzo di fonti energetichenon rinnovabili. Ulteriori azioni riguar-dano investimenti per aumentare spaziverdi urbani e conservare il patrimonioforestale, come pure per realizzare unsistema di trasporti urbano-compati-bile. Infi ne, per realizzare questo am-bizioso, quanto urgente progetto, sideve promuovere il cambiamento nellostile di vita dei cittadini, proponendo unmodello alternativo a quello attuale chetende soltanto a massimizzare i consu-mi. In un’ottica globale, per realizzaremodelli soddisfacenti di città vivibili e amisura d’uomo non è suffi ciente coniu-gare al meglio edilizia e progetti urbani-stici, ma bisogna ricorrere a sistemi dicooperazione internazionale o, addirit-tura, mondiale. Oggi si parla di un’eco-diplomazia che medi le esigenze localidei singoli Paesi e gli interessi di tutti. Lapolitica ambientale internazionale oggiinfl uenza e determina quella nazionalesulla base di accordi multilaterali relati-vi alla gestione dei problemi ambientaliche sostituiscono quelli bilaterali, soli-tamente redatti tra nazioni confi nanti.

Edilizia & urbanistica, una sinergia nata sotto il segno della sostenibilità ambientaleEcosistemi artifi ciali, nuove misure per conservare il patrimonio naturale e la salute di tutti

Per invertire la tendenza fra gli ecosistemi

“insostenibili” con quelli “sostenibili”, occorre

mettere in campo sinergie fra tutti i soggetti

coinvolti nell’ecosistema cittadino, a cominciare

dall’urbanistica e da scelte costruttive che

privilegiano nuovi criteri tecnici e tecnologici con

l’utilizzo di materiali eco-compatibili

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Il Gruppo Parma Ascensori Servi-zi Srl, nato nel 2003, avvalendosi

di personale e tecnici specializza-ti, con diversi anni di esperienza acquisiti nelle più grandi aziende del settore.Il Gruppo Parma Ascensori Servizi con le controllate Modena Ascen-sori Srl ed Emilia Elevatori Servizi Srl rappresenta ormai una realtà importante nel mercato del nord avendo iniziato ad operare in Emi-lia Romagna ed essendo già pre-sente anche in Lombardia ed in

Veneto. Pur essendo quindi ormai una media azienda il Gruppo Par-ma Ascensori ha mantenuto nella qualità del servizio e nella atten-zione del cliente le caratteristiche dell’artigiano con una struttura per il controllo della qualità e della ge-stione allineata a quelle delle altre grandi aziende del settore.La struttura particolarmente snella

consente di poter praticare prezzi altamente competitivi a fronte di una qualità del servizio molto ele-vata. Per il servizio di manutenzione ascensori e montacarichi, nel quale è Gruppo leader per capaci-tà di saper manutenere ogni tipo e marca di ascensore offre poi con-tratti assolutamente trasparenti e non vessatori ed il suo slogan è “ al servizio del Vostro ascensore per vocazione e non per contrat-to” .

La fi losofi a del Gruppo è il cliente visto non come controparte bensì come persona a cui rendere il mi-gliore servizio possibile e insieme a cui lavorare per risolvere ogni richiesta o problema, per questo sono dotati di una organizza-zione effi ciente con costante ag-giornamento tecnologico, corret-tezza commerciale e desiderio di

innovarsi per restare sul mercato, alla costante ricerca del miglior servizio a misura d’uomo. Questa scelta ha portato a considerare i clienti, non come numeri da in-serire in una statistica di bilancio, ma come i veri interlocutori a cui rivolgere l’attività quotidiana, con-siderandoli il principale patrimonio dell’azienda.Questa fi losofi a di lavoro ha si-curamente premiato il Gruppo che ha registrato una importante crescita che non ha riscontro, in termini percentuali con nessun al-tro competitor: parliamo di 1.200 impianti acquisiti in manutenzione nei primi 4 anni di attività, parten-do da un mercato tutto da conqui-stare, per quanto riguarda i servizi di manutenzione di ascensori esi-stenti. Per quanto riguarda il mer-cato delle nuove istallazioni la controllata Modena Ascensori Srl. conta di installare almeno un cen-tinaio di nuovi impianti ogni anno in nuovi e vecchi edifi ci.Forse non tutti sanno che il mer-cato nazionale degli ascensori è tutt’ora il primo mercato al mondo per numero di impianti funzionan-ti, con circa 800.000 elevatori. La cura per il cliente viene garantita dall’assistenza 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, da contratti di du-rata annuale trasparenti e privi di

clausole vessatorie, che prevedo-no assicurazione RCT proprietà, assicurazione per sinistro e assi-stenza agli organi di controllo pre-posti alla sicurezza degli impianti. Inoltre garantiscono sempre un tempo di intervento per persona bloccata di massimo 40 minuti e viene aggiunto per il primo anno la garanzia a tutela del cliente, Soddisfatti o Rimborsati, con la possibilità di disdetta immedia-ta e rimborso del canone pagato nell’ultimo semestre.Per meglio rispondere alle esi-genze del mercato il Gruppo ha diversifi cato la propria attività in quanto la Parma Ascensori Ser-vizi Srl e l’Emilia Elevatori Servizi Srl, sono specializzate soprattutto nella manutenzione degli impianti, mentre la Modena Ascensori Srl segue l’installazione di nuovi im-pianti anche speciali, con qualsia-si caratteristica, occupandosi del-le eventuali opere murarie quando si trova ad operare in edifi ci vecchi da ristrutturare per offrire al cliente un servizio fi nito chiavi in mano. Segue in modo particolare anche l’installazione di piattaforme ele-vatrici per risolvere il problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche, con proposte a prezzi competitivi in tutto il nord Italia.

Parma sale in ascensoreUna nuova realtà nel mondo del trasporto verticale

Con il DECRETO LEGISLATI-VO 29/12/2006, n.311 (www.

anit.it/DLGS311.htm) anche l’Ita-lia ha fi nalmente intrapreso il cammino di allineamento della sua politica energetica con quel-la europea. Un passo fondamen-tale per il futuro del nostro paese ma un passo estremamente diffi -cile che solleva una serie di nuo-ve e complesse problematiche.La legge, infatti, non si limita a normare le nuove costruzioni, il che risulterebbe relativamente semplice ma anche e soprat-tutto insuffi ciente ai fi ni della ri-duzione dei consumi energetici complessivi, ma regolamenta anche tutti gli edifi ci già esistenti che vengono collocati sul mer-cato immobiliare, e sarà proprio questa la vera sfi da dei prossi-mi anni. Infatti, mentre in fase progettuale si possono sceglie-re sistemi costruttivi e materiali adeguati a verifi care i parametri come, per esempio, le strutture monoblocco con varie tipologie di rivestimento a cappotto (me-glio se traspirante), in ristruttura-zione la problematica è ben più complessa.Spesso si è costretti a dover operare su supporti affetti da forte umidità e su murature prive della benché minima caratteristi-ca termica.In questi casi diventa impossibi-le poter pensare di realizzare dei placcaggi con pannellature o so-luzioni similari, in quanto si ridur-rebbe drasticamente la traspira-bilità della muratura e quindi la possibilità per l’umidità di fuo-riuscire dalle pareti. Una soluzio-ne del genere, infatti, sarebbe il seme di molti problemi futuri non ultimo la scarsa salubrità degli ambienti abitati.Proprio per sciogliere questo nodo DiaSen ha creato Dia-thonite Evolution, l’unico in-tonaco a base sughero ter-mo-acustico traspirante e deumidifi cante. Con un unico intervento oggi siamo in grado di recuperare una struttura già esi-stente, ammalorata, irregolare, articolata e portarla a verifi care i parametri previsti dal Decreto Legislativo n. 311.Diathonite® è un composto di sughero, argilla, polveri diato-

meiche, calce idraulica e fi bre che miscelate con sola acqua formano una speciale malta da intonaco. Diathonite è un ottimo isolante termico, ha una condu-cibilità termica (λ) pari a 0,045 W/m.K, e in abbinamento ad un

blocco termico da cm 30 riesce a raggiungere un coeffi ciente di trasmittanza (K) decisamente migliore di quello di una pare-te isolata in modo tradizionale, rendendo possibile un risparmio energetico annuo superiore al 30%. Infatti con soli 4 cm Dia-thonite Evolution riesce a por-tare un blocco termico (con λ = 0,18 W/m.K) da 30 cm ai valori ri-chiesti per legge (Dlgs n. 311) nel 2008 in zona E (vedi tabella).Alla capacità termica Diatho-nite abbina inoltre quella deu-midifi cante, il suo indice di as-sorbimento d’acqua ( 0,35 Kg,/m2.h0.5) combinato con l’altis-sima traspirabilità (µ=5), fa sì che il prodotto svolga la funzio-ne di polmone igrometrico, ov-vero l’intonaco ha la capacità di assorbire l’umidità in eccesso smaltendola verso l’esterno, e quella di cedere umidità all’am-biente interno quando esso ne è carente. Grazie al sistema Dia-thonite si evitano costosi e mai defi nitivi interventi di deumidifi -cazione che una volta terminati non hanno comunque risolto la problematica dell’isolamento termico.Diathonite Evolution riesce per-ciò a concentrare proprietà ter-

miche, deumidifi canti, acustichee di biocompatibilità in un unicoprodotto, risolvendo il problemadella riqualifi cazione energeticadegli edifi ci già esistenti, abbat-tendo inoltre drasticamente i co-sti di manodopera.Sempre di più, ormai, il valo-re delle nostre abitazioni saràinfl uenzato dal quantitativo dienergia che sarà necessario alloro mantenimento, per questostanno già nascendo per l’edi-lizia delle classifi cazioni simili aquelle già viste nel settore deglielettrodomestici, che farannouna chiara distinzione all’internodel mercato immobiliare e saran-no un’ottima bussola per i clientiora più che mai attenti alla que-stione dei consumi energetici.Un elemento che non dovrem-mo mai dimenticare è infi ne lavelocità con cui oggi, visti i co-sti dell’energia e considerando isuoi sicuri futuri aumenti, è pos-sibile ammortizzare un adegua-to investimento in isolamentotermico come Diathonite. Infatti,da ricerche svolte da numerosiistituti emerge chiaramente cheper un normale nucleo familiareil tempo di recupero di tale inve-stimento è di circa 7 anni… dopoc’è “solo” risparmio.

Isolamento termico anche nella riqualifi cazioneL’intonaco di sughero Diathonite Evolution

Sempre di più, ormai, il valore delle nostre abitazioni sarà infl uenzato dal quantitativo di energia che sarà necessario al loro mantenimento, per questo stanno già nascendo per l’edilizia delle classifi cazioni simili a quelle già viste nel settore degli elettrodomestici, che faranno una chiara distinzione all’interno del mercato immobiliare e saranno un’ottima bussola per i clienti ora più che mai attenti alla questione dei consumi energetici.

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grazie alla tecnologia Inverter che sfrutta la potenzialità del compres-sore a velocità variabile, in grado di dosare la potenza erogata in fun-zione dell’evoluzione della tempe-ratura d’ambiente.Altre caratteristiche di spicco di Art Cool Gallery sono il trattamento

anticorrosione Gold Fin, per la sal-vaguardia nel tempo dell’integrità e delle prestazioni dell’apparec-chio e la funzione Healthy Dehu-midifi cation, che riduce l’umidità in ambiente senza raffreddarlo ec-cessivamente.

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Aent, si potrebbe dire “un nome, una garanzia”. La società il cui appellativo

ricorda quello della formica nella lingua in-glese, si basa proprio sulla fi losofi a di ca-pacità ed operosità tipica di questi piccoli, ma ingegnosi insetti. Aent è una società di consulenza e servizi logistici che, forte di una pluriennale esperienza è in grado di operare, nel modo più effi cace ed effi cien-te in questo vastissimo settore garantendo alle aziende con cui collabora la massima serietà e capacità operativa. La struttura, essendo costituita da un pool di consulenti specializzati nei vari setto-ri della logistica aziendale, fornisce servizi operando nell’intera area fi liera, che include i trasporti, la distribuzione e lo stoccaggio. La Aent è inoltre specializzata nello svilup-po di sistemi di gestione della qualità se-condo standard internazionali UNI EN ISO 9001 e legge 626. Effettua verifi che ispetti-ve di 2° e 3° parte per garantire la confor-mità delle aziende fornitrici e/o piattaforme di distribuzione. Si occupa dello sviluppo e

gestione sistema H.A.C.C.P., relativa for-mazione e di sistemi che riguardano la ge-stione ambientale in materia di smaltimento rifi uti, con relativa formazione e addestra-mento. Il tutto è monitorato e supportato da

una avanzata tecnologia software. Inoltre una fi tta trama di collaborazioni esterne permette alla Aent, sempre unico referente per il proprio Cliente, di forni-re consulenze direzionali e di formazione fi nalizzata all’ottenimento degli strumen-ti necessari alla gestione aziendale e alla

ottimizzazione delle risorse disponibili. Le operazioni sono focalizzate sul controllo di gestione e sull’organizzazione aziendale e includono analisi delle attività, redazione e presentazione di businnes plan, imposta-zione del sistema di controllo gestionale economico-fi nanziario e relativa gestione, outsourcing e formazione del personale.Cambiano le aziende e le esigenze, ma la fi losofi a alla base dell’attività della società rimane la stessa: garantire il massimo del-la professionalità al servizio del Cliente con l’obiettivo di crescita dell’impresa, soste-nendo la sfi da che il mercato, sempre più complesso, propone quotidianamente e fornendo il supporto necessario per essere sempre più vincente e competitiva.

ænt srl. sede Legale: Via Archimede 4, [email protected]

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Meritocrazia e struttura pi-ramidale, fl essibilità e

uno sguardo rivolto al futuro e alle nuove tecnologie. È forse questa la fotografi a che emer-ge di Edilgroup, una giovane e dinamica azienda proiettata nell’universo dell’edilizia, che affonda le sue radici e un know-how tipicamente italiano.L’azienda sorge nel 2002, da Edilsystem, fondata nel 1996 da Vittorio Carnevale. Edilgroup è un’impresa che si rivolge prevalentemente alle costruzioni civili, a quelle indu-striali e al recupero di vecchi immobili. Nata a Napoli, l’im-presa si è afferma in poco tem-po in Emilia Romagna, dove ha trasferito, nel 2004, la sede le-gale a Bologna.Una società completa in ogni comparto grazie alla professio-nalità di uno staff fortemente motivato che prima di tagliare importanti traguardi professio-nali ha collaborato con la Le-vante Spa di Bologna, da sem-pre un partner affi atato, con la quale mantiene un rapporto di collaborazione, stima ed ami-cizia.Della Solari srl, Gruppo im-mobiliare, Edilgroup detiene il 30% delle quote societarie, nata come evoluzione della Ge-melli srl, società di cui detiene il 55% delle quote. Edilgroup, che si prefi gge obiettivi di carattere operativo e produttivo, è strutturata in va-rie divisioni: cantieri, gestione immobiliare, gare, area tecni-ca e settore acquisti; e ripartita in un articolato organigramma che mantiene l’organizzazione in capo, l’amministratore, poi le varie divisioni con i rispetti-vi responsabili, l’uffi cio tecnico, il settore degli acquisti, l’uffi cio amministrativo, il magazzino in-terno, i capi commessa, i diret-tori di cantiere e le maestranze. Edilgroup impiega una cinquan-tina di dipendenti, ripartiti in tecnici e operai e dal prossimo anno l’obiettivo è quello di ele-vare l’attuale capitale sociale, attualmente di 600mila euro.L’azienda si è presto radicata in

un comparto vitale come quel-lo dell’Emilia-Romagna che ha fatto, e sta facendo, registrare dinamiche positive nonostante l’andamento congiunturale dei mercati internazionali.Attenta alle esigenze di una società in continua trasforma-zione, spesso in grado di pre-venirne le tendenze, l’edilizia costituisce, infatti, un sistema complesso come pochi altri. Basti pensare a quante molte-plici fi gure tecniche e profes-sionali coinvolga, oltre, com’è ovvio, alle imprese di costru-zione, alle maestranze; e poi, per la parte più strettamente commerciale, le agenzie immo-biliari; e anche il mondo eco-nomico-fi nanziario; e, in fon-do, anche la collettività tutta, in un singolare e profi cuo fee-dback, che ha pochi paragoni in altri settori. Se un sistema così complesso gode ancora, e da secoli, pur tra alti e bas-si, di una buona, se non ottima, salute ed anzi oggi come oggi appare in continua espansio-ne ci deve pur essere un “se-greto”, una “formula”, che gli consente di attraversare quasi indenne le mode, le profonde trasformazioni sociali e cultu-rali, in confl itti, le cicliche crisi economiche, e quant’altro ab-bia incontrato sul suo cammino millenario la società italiana in quest’ultimo, burrascoso, se-colo appena trascorso. Ognu-no, in proposito, può avere una sua opinione ben motivata da dettagliati e documentati studi di settore. Questa capacità di raccogliere continue sfi de, di adattarsi alle sempre nuove esigenze che emergono da una domanda in incessante crescita, di variare le proprie proposte, seguendo a strettissimo giro di tempo le esigenze che via via emergo-no, se non anticipandole, di impadronirsi di sempre nuove tecniche, di usare i nuovi mate-riali che la tecnologia propone, di coniugare l’innovazione con la tradizione, ha un solo nome: fl essibilità. Una fl essibilità pratica e calata

nelle esigenze reali della gente, mai teorica o troppo pensata, ma applicata direttamente alla realtà della calce e del cemen-to. Flessibilità signifi ca, quindi, la capacità di dare risposte con-crete (e questo è compito dei progettisti, delle imprese e, pri-ma ancora, dei pianifi catori), alla “qualità dell’abitare” richie-sta dagli utenti, alla continua ri-cerca di un equilibrio oscillante tra desideri e necessità, sogni e bisogni. E gli stili dell’abitare sono molteplici, ognuno con la propria dignità: dall’ipertecno-logia alla pietra antica, dall’am-

biente raccolto in cui tutto è a portata di mano ai grandi spazi, dalla casa a schiera all’appar-

tamento-alveare, dalla “casa intelligente” con tutti gli accor-gimenti della bio-architettura e del risparmio energetico, alla

casa in sasso di montagna. Do-mande diverse che, attraver-so quella particolare “formula”

che è la fl essibilità, non sono mai deluse.E Edilgroup è li a dimostrarlo. A cominciare dal collaudato

concetto: “agire localmente e pensare globalmente”. Attual-mente Edilgroup è strutturata al suo interno in varie divisioni: cantieri, immobiliare, gare, area tecnica-acquisti. A Edilgroup afferiscono società satelliti che ruotano nell’orbita dell’edilizia come Gemelli srl, Extra srl, cre-ata da Edilgroup di cui detiene il 70%. Extra srl è una società che mantiene una propria auto-nomia operativa, impiega una decina di operatori, produce e commercializza serramenti in ferro e di legno-alluminio. Da quest’anno nella nuova sede di Casalecchio, ricavata da un

casale ristrutturato, sorgeran-no 1000 mq di uffi ci, completi di una show room, di prossi-ma inaugurazione, per meglio incontrare le esigenze di una clientela sempre più nutrita e variegata. Edilgroup, oltre commesse in Trentino Alto Adige e in Pie-monte, sta realizzando 110 ap-partamenti a Zola Predosa e realizzando un edifi cio polifun-zionale nel centro di Bologna.L’azienda dal 2006 è certifi ca-ta Iso 9001, e quest’anno è in arrivo l’attestazione per la SOA (Certifi cato che permette alle imprese di partecipare alle gare

di appalto). Oltre a uno staff molto motivatoe incentivato a raggiungere gliobiettivi prefi ssati, Edilgroup èsponsor uffi ciale della squadradel Sasso Marconi, formazionecalcistica che milita nel cam-pionato di Eccellenza: un impe-gno volto allo sport e al socia-le che permette a Edilgroup dirimanere saldamente radicataal territorio emiliano e di valo-rizzare il suo prestigioso mar-chio. Fra gli obiettivi prefi ssatidagli sponsor, quello di tentare,nei prossimi 4 anni, la scalataa categorie calcistiche più pre-stigiose.

Da semplice azienda a Gruppo di prestigio nell’universo immobiliare italianoEdilgroup è un’impresa che si rivolge alle costruzioni e coagula a sé importanti imprese

Nel campo dei materiali per l’installazione elettrica nel

settore dell’impiantistica indu-striale e del terziario le passe-relle porta cavi rivestono una importante scelta da parte delle imprese appaltatrici. Ecco quin-di la presentazione di una storica ed importante realtà del settore

Canalizzazioni metalliche porta cavi.Punto di partenza: un know how manifatturiero di tutto rispetto, un patrimonio importantissimo per una delle aziende italiane con una tradizione di oltre 40 anni di produzione in questo settore. La politica commerciale SCM

è rivolta alla distribuzione, ope-rando con i grossisti al 90% delfatturato.Lo sforzo maggiore intrapresoda una realtà virtualmente nuovacome SCM è stata quindi con-quistarsi il proprio spazio pun-tando tutto sui “plus” offerti dalmarchio.Una delle caratteristiche distin-tive del prodotto SCM è la con-giunzione brevettata maschio/femmina che non prevede l’uti-lizzo di piastrine di giunzione neitratti rettilinei, migliorando note-volmente il collegamento mec-canico a livello di portata, e ridu-cendo sensibilmente i tempi diposa dell’impianto. Sino ad oggi nessuno è riuscitoa fare nulla di meglio rispetto aquello che è ormai uno standardassoluto per SCM nelle canaliz-zazioni metalliche.Oltre al rapporto qualità/prezzo,che garantisce ai partner ritornid’investimento e margini supe-riori alla media, vengono intra-prese con i propri distributoriazioni congiunte di vendita, ac-cordi quadro, sui clienti impor-tanti, ampiezza della propostaprodotto, professionalità dellarete, formazione, consegne entrole 48-72 ore, confezioni studiateper agevolare la gestione del ma-gazzino.

S.C.M. Sistemi di Canalizzazioni Metalliche porta cavi

SCM nel futuroE’ di poche settimane fa la notizia dell’acquisizione della SCM-CEPI, da parte della DKC Europe, azienda russa specializzata nella produzione di sistemi di canalizzazione, che in pochi anni si è imposta come leader sul mercato europeo.Oggi il gruppo ha raggiunto un fatturato di oltre 200 milioni di Euro e ancora cerca spazi per espandersi, in particolare sul mercato italiano, proponendosi di sfruttare le sinergie produttive con gli stabilimenti del gruppo in Russia e in Ucraina per espandere le vendite di passerelle e canali sul mercato Italiano e sui restanti mercati Europei.I prodotti SCM hanno attirato l’attenzione del gruppo per le capacità di innovazione in un settore che sembrava avere già risposto a ogni pos-sibile esigenza di installazione.DKC si è immediatamente impegnata nell’evoluzione dell’offerta com-binata delle aziende del gruppo, razionalizzando i processi produttivi in CEPI-SCM e ampliando l’offerta con nuove linee di prodotto: è già in produzione la nuova passerella a fi lo Combitech F5, realizzata con fi li saldati in testa, sia nella versione elettrolitica che inox: non ci saranno spigoli vivi che pos-sano ferire le mani degli installatori o danneggiare i cavi. Il sistema a fi lo sarà compatibile al 100% con tutti i componenti della linea C5, garantendo così una completezza di gamma unica sul mercato.Per i primi mesi del 2008 si prevede di iniziare la distribuzione del nuovissimo sistema a scaletta che, grazie alle più innovative tecnologie di cleancing, sarà privo di parti saldate e

del tutto compatibile con i sistemi C5 e F5.Con questi presupposti ci si attende che in breve tempo il marchio DKC diventi un protago-nista del cable management anche sul mercato italiano che certo non tarderà a riconosce-re la validità dell’offerta, l’ottimo rapporto qualità /prezzo dovuto al fatto che il paese della capogruppo è ricco di materie prime , l’opportunità che essa rappresenta per i rivenditori e per gli installatori italiani.

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