Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

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    Normativa Tecnica per le Costruzioni Edificiesistenti:

    Diagnostica, verifica della sicurezza edinterventi.

    Fausto MinelliUniversit di Brescia

    [email protected]

    Sondrio , 13 marzo 2010

    ESEMPI APPLICATIVI

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    Fausto M inelli

    Sommario

    Push over

    Esempi analisi Push-Over

    Edificio in c.a.:calcolo rinforzo pilastro, travetti etrave

    Edificio in muratura: sovralzo e azione sismica.

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    LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI - D.M. 14 Gennaio 2008

    INDICE

    1. Introduzione

    2. Analisi Pushover

    3. Modelli perlanalisi non-lineare

    4. Esempi

    RINGRAZIAMENTI

    Prof. Ing. Enrico Spacone, per la dispensa sullanalisi non-lineare, ampiamente utilizzata nelredigere la presente dispensaIng. Stefano Tortella, per aver fornito la dispensa relativa alluso di Midas e lesempio di

    telaio 3D analizzato con MidasIng. Marco Parolari, che ha svolto lesempio di analisi e miglioramento

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    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTEMASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    1. Introduzione

    I metodibasati su un comportamento elastico-lineare della struttura, non sono in grado considerare

    in maniera esplicita la duttilit strutturale e levoluzione del comportamento non-lineare dellastruttura. In essi, la duttilit viene considerata esclusivamente mediante il coeff.di struttura q.Essi non sono pertanto in grado di cogliere i cambiamenti nella risposta della struttura che simanifestano man mano che ciascun elemento abbandona il comportamento elastico. A tal fine,

    possono essere utilizzati metodi di analisi statica non-lineare (metodi di analisi push-over), iquali consentono di studiare levoluzione in campo non-lineare della struttura, rivelandosi strumentimolto utili in fase di analisi di una struttura al fine di verificare la correttezza delle ipotesi inerentila sua effettiva duttilit strutturale e lentit degli spostamenti massimi.

    Taglioallaba

    se

    Spostamento laterale

    completa

    operativit

    operativit

    riparabilit

    Collasso

    S

    LC

    SLD

    SLU

    salvaguardia

    dellavita

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    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTEMASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Lanalisi statica non lineare consiste nellapplicare alledificio i carichi gravitazionali ed unsistema di forze orizzontali che, mantenendo invariati i rapporti relativi fra le forze stesse,vengano tutte scalate in modo da far crescere monotonamente lo spostamento orizzontale di un

    punto di controllo sulla struttura (es. un punto in sommit delledificio), fino al raggiungimentodelle condizioni ultime.

    Metodi di Analisi Statica Nonlineare

    - Metodo N2 (OPCM3431 e EC8)- Metodo N2 Modificato

    - Metodi Adattivi- Metodo Modal Pushover

    - altri ...

    I metodi + avanzati rispetto allN2 cercano di meglio cogliere leffetto dei modi superiori (negliedifici irregolari in altezza e/o alti), e/o gli effetti torsionali e/o il variare delle forme modali conil danneggiamento progressivo della struttura

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    valutare i rapporti di sovraresistenza u / 1 verificare leffettiva distribuzione della domanda inelastica negli edifici progettati con il

    fattore di riduzione q;

    come metodo di progetto per gli edifici di nuova costruzione sostitutivo dei metodi dianalisi lineari;

    come metodo per la valutazione della capacit di edifici esistenti;

    valutare leffettiva richiesta di resistenza su elementi ritenuti fragili;

    valutare leffettiva richiesta di duttilit negli elementi duttili;

    possibilit di controllare gli effetti della perdita di resistenza di un elemento sulla rispostadellintera struttura.

    OBIETTIVI

    a1: moltiplicatore della forza sismica orizzontale per il quale il primo elementostrutturale raggiunge la sua resistenza flessionale

    au: moltiplicatore della forza sismica orizzontale per il quale si verifica la formazione diun numero di cerniere plastiche tali da rendere la struttura labile

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    u1

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    D

    aV

    Prima cerniera plastica

    Formazione meccanismo labile

    V

    F1

    F2

    F3

    auV

    a1V

    rapporto di sovraresistenza au / a1

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    2. Analisi Statica Non-Lineare (Push-Over)

    Il metodo statico nonlineare si articola nei passi seguenti:

    1. Modello nonlineare della struttura

    2. Applicazione dei carichi non sismici

    3. Analisi pushover (determinazione curva di capacit)

    4. Riduzione a sistema 1-GDL

    5. Bilinearizzazione della curva di capacit6. Calcolo del target displacement dallo spettro per lo SL di interesse

    7. Calcolo dello spostamento del sistema N-GDL

    8. Verifiche agli stati limite di interesse

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    2.1. Modello Non-Lineare della Struttura

    Il modello geometrico della struttura viene sviluppato con i medesimi criteri di un modello

    per lanalisi elastica lineare, salvo la scelta degli elementi che devono consentire lo studiodella risposta non-lineare;

    La non-linearit viene introdotta mediante lutilizzo di opportuni legami costitutivi deimateriali (sottoposti a carichi monotoni).

    2.2. Applicazione dei carichi non-sismici

    Vengono applicati i carichi della combinazione sismica

    k k 2i kiiG P Q

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    2.3. Analisi pushover (determinazione curva di capacit)

    Per ciascuna direzione sono richieste almeno 2 distribuzioni di forze orizzontali: forze proporzionali alle masse; forze proporzionali alle masse per la deformata del Modo 1

    d1

    1

    F1i=mi

    Fb1

    F2i=miF1

    i

    2

    d2

    Fb2

    Uniform load distribution 1 Modal load distribution 2

    Analisi disaccoppiate nelle direzioni principali X, Y

    Forze orizzontali Forma modale assuntainvariante nel tempo

    FF

    F = pMF =pY 10/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    d1a

    1a

    F2i=miF1

    i

    2a

    d2b

    1a

    2a

    TaglioallaBase

    d

    Fb

    Spostamento in Sommit

    Fb1b 2b

    d1b d2a-F1

    i -F2i

    1b

    2bCURVE DI CAPACIT

    Le curve devono spingersi

    fino al raggiungimento delloSL in questione (non facile!).

    + _ + _

    P controllo

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    2.4. Riduzione a sistema 1-GDL

    Fb

    d

    F*

    d*

    Fb

    d d*

    F**

    *

    bFF

    dd

    =

    =

    *

    1

    22

    11

    N

    i

    i

    NN

    ii i

    ii i

    Fm

    coefficiente di partecipazioneF

    mm

    =

    ==

    = = = = F

    t

    t

    MR

    M

    * Tm = MR

    F= forma modale = valore rappresentativo del primo modo di vibrare nella direzioneconsiderata normalizzato al valore unitario della componente relativa al punto di controllo.

    Si assume che non cambi con levoluzione del danno

    Dipende dalladirezione del

    terremoto

    Ex. Moto lungo x:

    2xii

    xii

    xixii*x

    xii*x

    m

    m

    PpmV

    mm

    f

    f=

    =f=f=

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    2.5. Bilinearizzazione della curva di capacit

    *

    F*

    yF

    *d*

    yd *

    md

    *

    F

    *d*

    md

    *

    mE

    *md Maximum displacement (Spostamento in corrispondenza del picco)

    ** *

    *2 my m

    y

    Ed d

    F

    =

    * *

    *

    *2

    y

    y

    m dT

    F=

    Ipotesi di uguale energia (EC8)

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    (NTC 2008)

    Migliorerappresentazionedella duttilit

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    curva di capacit

    *d*

    yd *

    md

    *

    *Fm g

    *

    F*

    yF

    *d

    spettrodi capacit

    =g

    Sa

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    2.6. Calcolo del Target Displacement DOMANDAdispostamento per SL

    Se T* Tc, il massimo spostamento per il sisma di progetto puessere valutato mediante lutilizzo dello spettro elastico per il sisma di

    progetto (principio di uguaglianza degli spostamenti):

    altrimenti, se T* < Tc, lo spostamento massimo del sistema non-lineare maggiore di quello del sistema elastico e risulta:

    dove q* un fattore di riduzione della forza elastica massima pari alrapporto tra laforza elastica massima (prodotto tra la pseudo

    accelerazione spettrale Sa(T*) e la massa equivalente m*) e la forza allimite di snervamento del sistema equivalente (Fy*)

    2*

    **max,

    *max

    2)()(

    ===

    TTSTSdd ade

    max,*

    *

    *

    max,*max )1(1 e

    ce dT

    Tq

    q

    dd

    =

    1)(

    *

    *** =

    y

    a

    F

    TSmq

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    SD (m)

    SA

    /g

    T*>TC

    *

    yd

    * * *t et Ded d S T = =

    Per periodo T* medio e lungo

    Target displacement

    * * *

    t et De

    d d S T = =

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    Per periodo T* corto

    SD (m)

    SA

    /g

    T*

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    Analisi dinamica modale con spettro di risposta o con fattore q

    Tale metodo di analisi applicabile secondo quanto indicato al 7.3.3.1

    delle NTC, alle medesime condizioni di cui ai punti precedenti. La

    prima modalit prevede che lo spettro di risposta da impiegare sia

    quello elastico di cui al 3.2.3 delle NTC; la seconda che si facciariferimento ad uno spettro di progetto, definito nel 3.2.3 delle NTC, Per

    questultimo valgono le precisazioni gi riportate per lanalisi statica

    lineare con fattore q.

    Analisi statica non linearePUSH-OVER

    Tale metodo di analisi si applica con le modalit indicate al 7.3.4.1delle NTC, con le limitazioni della Tabella C8A.1.2.

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    Migliore

    rappresentazione

    della duttilit

    Riduzione

    a sistema 1-GDLT1

    Analisi dinamica non linear

    Tale metodo d analisi applicabile alle medesime condizioni di cui al

    punto precedente.

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    2.7. Verifica degli SL di interesse

    [] trovato lo spostamento effettivo di risposta per lo SL in studio, si procede alla verifica della

    compatibilit degli spostamentiper gli elementi/meccanismi duttili e delle resistenze per glielementi/meccanismi fragili.

    d

    F

    Meccanismi DUTTILILa capacit va definita in termini di deformazioni

    deformazioni indotte vs. limiti di deformabilit

    Verifica aFlessione

    dy du

    duttilit

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    F

    Meccanismi FRAGILILa capacit va definita in termini di resistenzaforza indotta vs. resistenza

    Fu

    Verifica aTaglio

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    3. Modelli per lanalisi non-lineare

    Modellazione a plasticit concentrata (Lumped Plasticity)

    Gli elementi che costituiscono la struttura hanno comportamento elastico-lineare.

    Alle estremit di questi (dove si prevede la formazione di cerniere plastiche)vengono introdotti elementi cerniera con comportamento anelastico.

    La non linearit rimane concentrata in pochi elementi.

    Vantaggi

    Svantaggi

    oneri computazionali contenutipossibilit di descrivere diversi fenomeni

    distribuzione delle cerniere FISSATA!

    definizione delle cerniere (LP, LV, ecc)

    influenza dellazione assiale

    comportamento a taglio disaccoppiato, e modellia taglio non ancora affidabili

    necesit di definire legami costitutivi a-priori

    NB: Verificareche esista duttilit:- Rilievo!- Progetto simulato!

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    Modelli a plasticit concentrata

    Cerniere multilineari

    Cerniera bilineare

    Cerniera trilineare

    Cerniere tipo FEMA

    (FEMA, EC8, OPCM 3274)

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    Definizione Legami Momento-Rotazione per il c.a.

    Calcolo momento ultimo:

    software VCASLU (http://dicata.ing.unibs.it/gelfi/)software USC_R (http://www.usc.edu/dept/civil_eng/structural_lab/asad/usc_rc.htm)

    Calcolo rotazioni di snervamento ed ultima: formulazioni suggerite nel Cap.11 dellOrdinanza

    3274/2003 e succ. mod. (vedi anche EN 1998-3, Annex A).

    eq. 11.1a

    eq. 11.A.1

    Curvatura allo snervamento (Yield curvature) Displacement-based seismic design of

    structures, Priestley, Calvi, Kowalsky, IUSS Press, 2007

    Rectangular columns: 2.1ey/h

    Rectangular concrete walls: 2ey/h

    Beams: 1.7ey/h

    y u

    M

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    http://dicata.ing.unibs.it/gelfi/http://www.usc.edu/dept/civil_eng/structural_lab/asad/usc_rc.htmhttp://www.usc.edu/dept/civil_eng/structural_lab/asad/usc_rc.htmhttp://dicata.ing.unibs.it/gelfi/
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    Modelli a fibre (elementi beam) plasticit diffusa

    La sezione viene suddivisa in fibre di diversi materiali (es. calcestruzzo edarmatura), ciascuna caratterizzata dal comportamento mono-assiale del materiale.

    Vantaggi

    Svantaggi

    si possono definire i legami costitutivi per tutti i materiali checompongono a sezione

    viene considerata correttamente linterazione P-Mx-My

    viene individuata leffettiva estensione delle non-linearit nellestrutture

    oneri computazionali elevati

    leffetto del taglio o della torsione non pu

    essere modellato (ci sono formulaioni checonsentono di cosiderare il taglio in manierasemplificata)

    funzionano bene solo su elementi snelli

    28/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    L O C ICH L COS U IO I 14 G i 2008

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    LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI - D.M. 14 Gennaio 2008

    Tipico Modello a fibre per il c.a.

    29/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    Calcestruzzo

    Acciaio

    Tipico Modello a fibre per il c.a.

    30/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTE

    LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D M 14 G i 2008

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    Legame costitutivo per larmatura

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    31/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTE

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    Legame per il calcestruzzoKent and Park

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    4. Esempi

    Modellazione ed analisi statica non lineare di un telaio 3D in C.A.

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    33/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTE

    LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D M 14 Gennaio 2008

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    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTEMASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Edificio irregolare in pianta

    Lunghezza ali edificio: 20 m

    5 piani fuori terra, Hi = 3.5 m

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    34/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTE

    LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D M 14 Gennaio 2008

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    35/113

    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTEMASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    40x40 (12f12, rs=0.84%), staffe f8/10 40x55 (16f12, rs=0.82%), staffe f8/10 40x70 (20f12, rs=0.80%), staffe f8/10

    Pilastri

    Arm. Superiore Arm. Inferiore

    LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI - D.M. 14 Gennaio 2008

    35/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    36/113

    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTEMASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Materiali

    CLS: resistenza media a compressione fcm = 25 N/mm2;

    Modulo elastico cls:

    Acciaio: resistenza a snervamento media a trazione fym = 400 N/mm2

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    36/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    37/113

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    Carichi

    PP solaio = 6 kN/m2

    Accidentali piano tipo = 2 kN/m2

    Accidentali copertura = 4 kN/m2

    Tamponamenti = 10 kN/m

    PP c.a. = 25 kN/m3

    2i = 0.3

    jpiani intermedi = 0.8 (nb: EC8)

    j copertura = 1

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    37/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    38/113

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    Elementi monodimensionali.

    Non sono state considerate scale, balconi,interazione con le murature.

    Nessun elemento rigido ai nodi.

    Solai infinitamente rigidi nel piano.

    Non si considera linterazione terreno

    struttura (incastro alla base).

    Non si considera leffetto p-delta.

    Modulo elastico fessurato.

    Modello a plasticit concentrate localizzate alle estremit di tutti gli elementi.

    Non linearit meccaniche legate alla sola flessione (no taglio, sforzo assiale puro, torsione):

    cerniere momento-rotazione. Cerniere travi: definite dallutente.

    Cerniere pilastri: cerniere PMM (= NMxMy ) definite da Midas/Gen in automatico a partire dallearmature definite.

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    38/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    39/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Legame momento-rotazione rigido plastico con softening

    Modello semplificato: My=Mu, Lv=0.5L

    Rotazione

    a snervamento

    Rotazione

    ultima

    Momento

    ultimo

    Cerniere plastiche travi: esempio di calcolo

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    39/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    40/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Cerniere plastiche travi: esempio di calcolo

    ecu: 0.004; esu: 0.012;

    Momento ultimo superiore (VCASLU): 190.3 KNm

    Momento ultimo inferiore (VCASLU): 139 KNm

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    40/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    41/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Rotazione allo snervamento

    eq. 11.1a

    risulta: qy = (0.0129+0.00146+0.00296) rad = 0.0173 radcon LV = 3 m; db = 22 mm

    N.B.: Valore indipendente dal verso del momento flettente

    Cerniere plastiche travi: esempio di calcolo

    Rotazione ultima (7f22 tesi)

    risulta: qu = 0.0494 radqu /qy = 2.853/4qu = 3.81 (verifica allo SL di danno severo)

    eq. 11.A.1

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    41/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    42/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Ricapitolando:

    Momento ultimo superiore:190,3 KNmMomento ultimo inferiore: 139 KNm

    qy = 0.0173 rad

    qu = 0.0494 rad - 0.0575 rad

    qu/qy = 2.853.31

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    42/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    43/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Risultati

    Curve di capacit

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    3000

    0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60

    Spostamento (m)

    Taglio

    alla

    base

    (kN)

    X modale

    -X modale

    Y modale

    -Y modale

    X masse

    -X masse

    Y masse

    -Y masse

    Massimo taglio massimo = 2679 kN, -X masse

    Minimo taglio massimo = 1720 kN, Y modaleDifferenza 55%

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    43/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    44/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Risultati

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60

    X modale

    -X modale

    Y modale

    -Y modale

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    3000

    0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60

    X masse

    -X masse

    Y masse

    -Y masse

    masse

    modale

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    44/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    45/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Risultati

    -X masse

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    3000

    0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60

    -X masse

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    3000

    0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60

    Caso di carico -X masse, step 5

    Caso di carico -X masse, step 15

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    45/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    46/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    RisultatiCaso di carico -X masse, step 27

    -X masse

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    3000

    0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60

    Caso di carico -X masse, step 45

    -X masse

    0

    500

    1000

    1500

    2000

    2500

    3000

    0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60

    46/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTE

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    47/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Influenza del modello di cerniera adottate per i pilastriCerniere MCerniere PMM

    47/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    UNIVERSIT DEGLI STUDI DI TRIESTEMASTER i P i A i i i d ll C i i AC 200 /08

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    48/113

    MASTER in Progettazione Antisismica delle Costruzioni MUPAC2007/08

    Verifiche

    Set Safety Verification Para..Set Safety Verification Para..

    1.0

    My Mz

    Step for Demand

    OK Cancel

    Damage Limitation (DL)

    Significant Damage (SD)

    Near Collapse (NC)

    User Defined

    Component

    Confidence Factor

    5

    Ductile Failure :

    Fy FzBrittle Failure :

    48/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    49/113

    PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE EX PASTIFICIO CAVALIERI

    CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (MN)

    Verifica vulnerabilit sismicacon analisi statica non linearesecondo D.M. 14.01.2008e ipotesi di rinforzo

    COMPARTO EX ESSICATOIO

    49/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    50/113

    Edificio in c.a. adibitoad autorimessa, uffici e abitazione

    di quattro piani con coperturain legno e capriate metalliche

    Dimensioni di massima in pianta:16 m in direzione X11 m in direzione Y (esclusi i balconi)

    Struttura simoresistente a telaioRegolare in pianta e in altezza

    Solai di altezza pari a 44 cmCon luce di calcolo pari a 9.85 m

    Materiali utilizzati:cls C25/30 f ck = 25 MPaacciaio B450C f yd = 450 MPa

    50/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    51/113

    Pianta piano primoe sezione delledificio

    51/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    52/113

    Carichi agenti:Piano 1: Piano 2:

    G1 = 5.70 kN/m2

    G1 = 5.70 kN/m2

    G2 = 3.00 kN/m2 G2 = 3.50 kN/m2

    Q = 2.50 kN/m2 Q = 4.00 kN/m2

    Piani 3 e 4: Piani 3 e 4 - balconi:G1 = 5.70 kN/m2 G1 = 5.50 kN/m2

    G2 = 3.00 kN/m2 G2 = 2.00 kN/m2

    Q = 2.50 kN/m2 Q = 4.00 kN/m2

    Copertura:G1 = 0.50 kN/m2

    G2 = 1.50 kN/m2

    Q = 1.50 kN/m2 (neve)

    Peso (W) e massa (M) totale delledificio:

    W = 12171.5 kNM = 1241.2 kN/g (= t ) (g = 9.806 m/s2)Il peso e la massa totale sono calcolaticonsiderando la combinazione sismica

    52/113Sondrio, 13 Marzo 2010

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    53/113

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    54/113

    Pilastri piani 3 e 4:

    Sezione 60x40 cmArmatura longitudinale 1020 Staffe 8/10 (estremit pilastri)

    54/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    55/113

    Pilastri piano copertura:

    Sezione 40x40 cmArmatura longitudinale 820 Staffe 8/10 (estremit pilastri)

    55/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    56/113

    Primo modo proprio:

    modo in direzione Y massa partecipante 75.7 % T1= 0.9525 s

    Secondo modo proprio:

    modo in direzione X massa partecipante 79.1 % T1= 0.8419 s

    56/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    57/113

    Punto di controllo

    Caratteristiche analisi pushover:

    Analisi condotte in direzione X, Y (oltre che

    in direzione -X e -Y).

    La domanda rappresentata dallo spettroelastico con accelerazione allo SLV

    Per ciascuna direzione si considera una

    distribuzione di forze proporzionale allemasse (D_masse) e una distribuzione conla forma del modo prevalente nella stessadirezione (D_modo)

    Cerniere a plasticit concentrata in travie pilastri

    Curva bilineare rappresentativa delsistema MDOF ricavata in base alleindicazioni della Circolare 02.02.2009al D.M. 14.01.2008 (punto C7.3.4)

    57/113Sondrio, 13 Marzo 2010

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    58/113

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    59/113

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    60/113

    Risultati analisi pushover:Direzione X, D_masse

    confronto domanda - capacit (massa+X)

    0.000

    0.100

    0.200

    0.300

    0.400

    0.500

    0.600

    0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0

    Sd [mm]

    Sa

    [-]

    La curva NON soddisfa la richiesta di spostamento

    60/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    61/113

    Risultati analisi pushover:Direzione X, D_modo

    confronto domanda - capacit (I_modo+X)

    0.000

    0.100

    0.200

    0.300

    0.400

    0.500

    0.600

    0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0

    Sd [mm]

    Sa

    [-]

    La curva NON soddisfa la richiesta di spostamento

    61/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    62/113

    Rinforzo con HPFRCC

    62/113Sondrio, 13 Marzo 2010

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    63/113

    LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI - D.M. 14 Gennaio 2008

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    64/113

    Comportamento a trazione

    softening

    hardeningfFtu

    fFtu

    fFt

    s

    e

    HPFRCC

    Linee-Guida su FRC CNR-DT 204-2006

    64/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    65/113

    DM 14 gennaio 20088.6 MaterialiGli interventi sulle strutture esistenti devono essereeffettuati con i materiali previsti dalle presenti norme;

    possono altres essere utilizzati materiali nontradizionali purch nel rispetto di normative e documentidi comprovata validit, ovvero quelli elencati al cap.12

    CNR DT204 2006 Istruzioni per la Progettazione,lEsecuzione ed il Controllo di Strutture di CalcestruzzoFibrorinforzato

    Riferimenti Normativi

    65/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    66/113

    Beton plaqu

    FRP

    R/C jacket External prestressing

    Rinforzi tradizionali

    66/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    67/113

    Il materiale

    67/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    68/113

    Resistenza a compressione cubica: 180 MPa

    Tipo di fibra: acciaio lf=15 mm; df =0.18 mm

    Fibre = 195 kg/m3, Vf=2.5%

    Maturazione naturale

    Materiale autolivellante

    HPFRCC TECNOCHEM Refor-TecGF3

    HPFRCC TECNOCHEM Refor-TecGF5

    Resistenza a compressione cubica: 130 MPa

    HPFRCC per il rinforzo

    68/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    69/113

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    70/113

    Prove di flessione su provini non intagliati 100x100x400 mm

    P P

    0 0.2 0.4 0.6 0.8 1

    Midspan displacement [mm]0

    5

    10

    15

    20

    25

    30 Stress [MPa]

    Caratterizzazione 2/2

    70/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    71/113

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  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    72/113

    Sabbiatura delle superfici peraumentarne la scabrezza

    Applicazione del rinforzo 1/2

    72/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI - D.M. 14 Gennaio 2008

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    73/113

    Miscelazione del materiale conmescolatori asse verticale

    Getto del materiale fresco incasseri (attenzione alla spinta!)

    Maturazione del rinforzo per inambiente naturale

    Applicazione del rinforzo 2/2

    73/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    74/113

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    75/113

    Rinforzo pilastri piani 3 e 4:

    Sezione originaria 60x40 cm Sezione rinforzata 68x52 cmArmatura longitudinale esistente 1020

    75/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    76/113

    Risultati analisi pushoverstruttura rinforzata:Direzione X, D_masse

    La curva soddisfa la richiesta dispostamento e le verifiche deimeccanismi duttili e fragili hannoesito positivo (F.C.=1)

    confronto domanda - capacit (massa+X)

    0.000

    0.100

    0.200

    0.300

    0.400

    0.500

    0.600

    0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0

    Sd [mm]

    Sa

    [-]

    76/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    77/113

    Risultati analisi pushoverstruttura rinforzata:Direzione X, D_modo

    La curva soddisfa la richiesta dispostamento e le verifiche deimeccanismi duttili e fragili hannoesito positivo (F.C.=1)

    confronto domanda - capacit (I_modo+X)

    0.000

    0.100

    0.200

    0.300

    0.400

    0.500

    0.600

    0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0

    Sd [mm]

    Sa

    [-]

    77/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    78/113

    Fausto M inelli

    Il modello Strutturale 3D

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    79/113

    Progetto del 1975Ha una superficie di circa 520 mq per piano. I primi due piani sono difatto identici, mentre il terzo impalcato ha una superficie di 191 mq.

    79/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Piante

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    80/113

    Primi due impalcatiidentici, il terzo moltopi piccolo

    TRAVET1

    130X28

    9+9

    f20

    TRAVE T2 60X28

    5+5 f20

    6+6

    f20

    3+3

    f14

    TRAVET380X28

    7+7

    f20

    462 489

    160 325 503 685 1015 1225

    165 178 182 330 210 230

    197 160 160 150 285

    245

    240

    275 503

    228

    145

    415

    64

    0

    270

    225

    250

    310

    320

    EDIFICIO FORTEMENTE IRREGOLARE (pianta, altezza,rigidezze, rientri)

    80/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    81/113

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    82/113

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    83/113

    Fausto M inelli

    Curve di capacit e spostamento richiesto

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    84/113

    p p

    F*m 2355.54 kN

    d*m 40.20 mm

    d*ultimo 60.00 mm

    E*max 66793.32 kN*mm

    BILINEARIZZAZIONE

    F*y 2355.54 kN

    d*y 23.69 mm

    m* 1114.00 ton

    k* 99438.91 kN/m

    T* 0.67 sec

    Se_SLC (T*) 0.2399 g

    TC_SLC 0.4277 sec

    d* max_SLC (T*) 26.36 mm

    CURVA BILINEARE S-DOF

    Punto A: 0 0.00

    Punto B: 23.69 2355.54

    Punto C: 40.20 2355.54

    CONFRONTO CON M-DOF

    d max SLC 26.36 mm

    OK ( dm)

    Tabella 4: Parametri da normativa per la determinazione della

    capacit richiesta.

    F*mMassimo taglio alla base della Curva di capacit Multi degrees of freedom (M-

    DOF)

    d*m Spostamento massimo curva ad 1 grado di libert (S-MDOF) equivalente

    d*ultimo Spostamento massimo Curva di capacit M-DOF

    E*max Area sottesa Curva di Capacit

    Coeff. Coefficiente di partecipazioneF*y Forza massima del sistema ad 1 grado di libert (S-MDOF) equivalente

    d*y Spostamento relativo a forza allo snervamento nella curva S-DOF

    m* Valore della massa

    k* Rigidezza secante

    T* Periodo sistema equivalente S-DOF

    Se_SLC (T*) Accelerazzione SLC corrispondente a T*

    TC_SLC Tc Spettro SLC

    d* max_SLC

    (T*) Spostamento massimo sistema S-DOFPunto A: Primo punto curva equivalente S-DOF

    Punto B: Secondo punto curva equivalente S-DOF

    Punto C: terzo punto curva equivalente S-DOF

    84/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    I Compositi Fibrosi a matrice polimericaFRP (Fiber-Reinforced Polymers)

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    85/113

    FRP (Fiber-Reinforced Polymers)

    85/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    FRP

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    86/113

    Le lamine sono in generale dei materiali anisotropi econseguentemente la descrizione delle loro proprietmeccaniche dipende dalla scelta del sistema diriferimento. Di solito gli assi del riferimento vengono fatticoincidere con quelli di simmetria del materiale (o assi

    naturali).

    86/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    87/113

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    88/113

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    89/113

    Fausto M inelli

    Matrici

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    90/113

    Combinando insieme alcune centinaia di tows o yarns si ottiene il

    tape, in cui i tows o gli yarns possono essere semplicementeaffiancati oppure cuciti tra loro o fissati su un supporto. Laclassificazione delle fibre mutuata direttamente da quellatradizionalmente utilizzata per le fibre tessili.

    Le matrici pi utilizzate

    per la fabbricazione deicompositi fibrorinforzatisono quelle polimerichea base di resinetermoindurenti

    90/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Fibre e Matrice

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    91/113

    Fibre: elementi portanti sia in termini di resistenza che di rigidezza.Matrice: protegge le fibre, funge da elemento di trasferimento deglisforzi tra le fibre ed eventualmente tra queste ultime e lelemento

    strutturale a cui stato applicato.In generale: fibre con elevata resistenza e rigidezza, condeformazione a rottura inferiore a quella della matrice.

    LEGAME ELASTICO-LINEARE

    91/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Caratterizzazione FRP in situ

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    92/113

    Per una corretta definizione della rigidezza e della resistenza di un

    composito impregnato in situ necessario conoscere la geometria(rapporto in volume o in peso delle fibre e della matrice) e lecaratteristiche meccaniche dei componenti che costituiscono ilcomposito in esame.

    92/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Progettare con FRP

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    93/113

    Per la generica propriet di resistenza o di deformazione di un

    materiale o di un prodotto usato nel rinforzo, il valore di calcoloXd, pu essere espresso in forma generale mediante unarelazione del tipo:

    dove un fattore di conversione che tiene conto, in manieramoltiplicativa, di problemi speciali di progetto.

    Di regola, perlelemento rinforzato, non pu essere consideratoun incremento della capacit di calcolo, dovuto al solo FRP,

    superiore al 60% di quella dellelemento non rinforzato. Talelimitazione non si applica per azioni eccezionali e sismiche.

    93/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    94/113

    Fausto M inelli

    Azioni ambientali-DURABILIT

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    95/113

    Le propriet meccaniche (resistenza a trazione, la deformazioneultima ed il modulo di elasticit normale) di alcuni sistemi di FRP

    degradano in presenza di determinate condizioni ambientali quali:ambiente alcalino, umidit (acqua e soluzioni saline),temperature estreme, cicli termici, cicli di gelo e disgelo,radiazioni ultraviolette (UV)

    95/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Effetti lunga durata

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    96/113

    Le propriet meccaniche (la resistenza a trazione, la

    deformazione ultima ed il modulo di elasticit normale) dialcuni sistemi a base di FRP degradano perleffetto dellaviscosit, del rilassamento e della fatica

    96/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Confinamento

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    97/113

    fcp

    sfsf

    Bonding with horizontal fibres Column diameter =2r

    FRP thickness ft

    p

    p

    (a)

    97/113Sondrio, 13 Marzo 2010

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    98/113

    Fausto M inelli

    Lazione di confinamento

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    99/113

    Dipende dalla pressione di confinamento e dalladilatazione laterale del calcestruzzo.Dipendenza dalle geometria e dalla sezione trasversale

    99/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Procedura di calcolo per Fcu and ecu

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    100/113

    100/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Obiettivi del rinforzo FRP

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    101/113

    - Prevenire lespulsione del copriferro;- Fornire supporto laterale allarmatura longitudinale;- Migliorare la resistenza e la duttilit dellesistente,soprattutto nel caso di elementi sollecitati da sforzonormale centrato con piccola eccentricit;

    - Per membratura presso-inflesse, pi complessolaumento di resistenza, a meno di utilizzare rinforzi

    longitudinali congiunti.

    101/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    102/113

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    103/113

    Fausto M inelli

    Verifica SLU

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    104/113

    In assenza di fenomeni di instabilit per carico di punta, la resistenzaultima di calcolo a sforzo normale centrato, o con piccola eccentricit, diun elemento di c.a. confinato mediante FRP pu essere calcolatautilizzando la seguente relazione:

    Senza pretensione iniziale, lFRP esercita un confinamento passivosullesistente. Lazione di confinamento diventa significativa nella fase diplasticizzazione e fessurazione a causa della significativa dilatazionetrasversale. Prima della fessurazione il rinforzo FRP privo di pretensione scarico.

    gRd=1.1; Ac area trasversale elemento; fccd resistenza di calcolo del clsconfinato; As e fyd area e resistenza dellarmatura presente.

    104/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    105/113

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    106/113

    Fausto M inelli

    Incamiciatura parziale/ Confinamentodiscontinuo

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    107/113

    dmin la minima dimensionetrasversale dellelemento

    (diametro in sezione circolare).

    Kv=1 in caso di fasciaturacontinua.

    Nel caso di fasciatura ad elica (fibre disposte ad elica), si deve tenerconto del coefficiente con inclinazione afdelle stesse rispetto allasezione trasversale dellelemento:

    fasciaturacontinua, sezionecircolare

    107/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Sezione rettangolare/circolare

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    108/113

    Incrementi marginali in sezioni quadrate o rettangolari(effetto arco). Opportuno procedere allarrotondamentodelle sezioni, per evitare concentrazioni pericolose.

    Ag sezione trasversale

    kH=1 sezione circolare

    fasciatura continua

    108/113Sondrio, 13 Marzo 2010

    Fausto M inelli

    Applicazioni Pilastri

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    109/113

    109/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    110/113

    Fausto M inelli

    Rinforzi e verifiche

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    111/113

    111/113Sondrio, 13 Marzo 2010

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    112/113

    Fausto M inelli

    Progettazione Tensioni ammissibili

  • 7/22/2019 Edifici Esistenti Minelli Corso Sondrio

    113/113

    fFRP: resistenza a trazionedell'incamiciamento in fibra dicarbonio [N/mm2]

    tFRP: spessoredell'incamiciamento in fibra dicarbonio [mm]

    r: Raggio della colonna [mm] A causa dell'incamiciamento ilcalcestruzzo della colonnaviene sottoposto ad uno statotriassiale di tensione. Laresistenza a compressioneper sezioni a dilatazionetrasversale impedita puesser incrementata fino al