Edi ia e S a i · gliore dei modi, al comando, ag - ... io rimasi in panchina. Ma a PU anni è...

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Il girone C di Lega Pro divienesempre più emozionante. Ar-chiviato il 2016, il Lecce, da lea-der della gradutaoria, incoabitazione con Matera e JuveStabia, si appresta a tornare incampo dopo la sosta. Sarà unaseconda parte di stagione av-vincente quella che vedrà pro-tagonisti i giallorossi. 17 finalida giocare al massimo delleproprie possibilità, in cui sa-ranno “vietati i passi falsi. Dob-

biamo evitare di pareggiare

partite che, sulla carta e sul

campo, si possono vincere tran-

quillamente. Siamo in testa e

vogliamo restarci fino alla fine”.Con questo monito, Mario Pa-cilli suona la carica! La voglia divincere della punta giallorossarispecchia la fame di successi diun gruppo che vuole raggiun-gere l’ambita meta con tutte leproprie forze. Un sentimentoche Pacilli compendia così:“Siamo stati bravi a lasciarci

subito alle spalle il momento

negativo. Abbiamo reagito im-

mediatamente e siamo tornati

a vincere”. Il cammino saràduro, ma lo spirito di gruppodei giallorossi lascia ben spe-rare i tifosi. Anche l’ex Franci-sco Lima ci crede: “Padalino è

bravissimo. Può essere l’anno

giusto”. Forza Lecce!

4 Mario Pacilli

SuperMario suona la carica

La punta: “Siamo in testa,

resteremo fino alla fine”

12 Amarcord

Francisco Lima ci crede!

“Questo può essere l’anno

giusto. Padalino è bravo”

14 Fondi - Lecce 2-2

Doppia rimonta pontina

Padalino: “Con il terzo gol

avremmo chiuso la gara”

18 Lecce - Cosenza1-1

Altra X: silani scorbutici

Mancosu: “Questo è un

punto guadagnato”

22 Juve Stabia - Lecce 2-3

Impresa giallorossa

Cosenza: “Abbiamo vinto

con il cuore e il carattere”

26 Taranto - Lecce 0-1

Decide il siluro di Tsonev

Drudi: “In Lega Pro non è

è facile vincere in trasferta”

30 Il Lecce si scopre corsaro

SommarioEditoriale

“Siamo in testa e vogliamo restarcifino alla fine. Niente più passi falsi.Padalino bada al sodo ed è meticoloso”

MARIO PACILLI

“Siamo in testa e vogliamo restarcifino alla fine. Niente più passi falsi.Padalino bada al sodo ed è meticoloso”

MARIO PACILLI

SuperMariosuona la

carica!

SuperMariosuona la

carica!

Il Lecce chiude il 2016 nel mi-gliore dei modi, al comando, ag-giudicandosi l'ultima sfidadell'anno contro l'Akragas. Agonfiare la rete sono stati Catu-rano e Pacilli. I giallorossi, dun-que, sono pronti a ritornare incampo contro il Melfi e lo fa-ranno da primi in classifica,anche se in coabitazione conMatera e Juve Stabia. ProprioPacilli, ormai noto come SuperMario, nativo di L'Aquila, è unodei principali trascinatori dellaformazione salentina. Padalinogli ha dato subito fiducia, lui l'hasempre ripagata con gol, assist esoprattutto tante giocate sopraf-fine. L'attaccante, classe ‘87, ar-rivato in punta di piedi, è già aquota cinque gol ed è pronto aripetersi: "Sono contento delcontributo reso - afferma lapunta -, so di poter fare ancorameglio. Lecce per me significatanto, insieme possiamo to-glierci grandi soddisfazioni".Torniamo un po' indietro neltempo. Raccontaci la tua storia,com'è iniziata la tua carriera?"Ho iniziato nella Lodigiani al-

l'età di 6 anni. Ogni giorno miopadre mi accompagnava daL'Aquila a Roma. Ci sono rimastofino a 16 anni, poi fui prelevato,insieme a Candreva, già miocompagno nella Lodigiani, dallaTernana. Insieme abbiamo fattotutta la trafila nel settore giova-nile delle "Fere" fino ad arrivarein prima squadra. Quindi, sonoapprodato per un anno alChiasso, in Svizzera, poi Pro Pa-tria, Albinoleffe, Trapani, doveho vinto il campionato di LegaPro, L'Aquila e Cremonese primadi venire a Lecce. Aneddoti? Pro-prio con Candreva, ricordo che,nel primo anno nella formazionePrimavera, la Ternana esoneròCorrado Verdelli e noi, in tarda

“Era tutto fatto alVenezia. Quando il Lecce chiamò,dissi al mio procuratore di chiudere subito l’accordo.Non si può dire di no a questo club”

“Era tutto fatto alVenezia. Quando il Lecce chiamò,dissi al mio procuratore di chiudere subito l’accordo.Non si può dire di no a questo club”

serata, fummo chiamati in primasquadra dal nostro allenatore,Claudio Tobia, che subentròtemporaneamente in panchina.Quella notte non dormimmopiù, fu un'emozione indescrivi-bile. In quella partita, Candrevaentrò negli ultimi cinque minuti,io rimasi in panchina. Ma a 16anni è stato davvero emozio-nante per entrambi. L'esplo-sione di Candreva? Inizialmenteha fatto il centrale di centro-campo o il trequartista, poi hadeciso di iniziare a correre e sin-ceramente non me l'aspettavo.Ha grandi qualità, un gran tiro,ma non credevo potesse correrecosì. Sembra un treno, è miglio-rato molto e sono felice per lui".Qualche anno fa, quando eri aTrapani, hai giocato e vinto daavversario al "Via del Mare".Cosa ricordi di quella partita eche atmosfera si respirava?"Era una gara determinante perla vittoria finale, uno scontro di-retto. Giocare a Lecce, in questostadio e con questo pubblico,non era semplce. C’era l'atmo-sfera delle grandi sfide. È statoemozionante e ci andò anchebene, perché vincemmo 2-1".Da ragazzino a chi ti ispiravi eperché?"Da piccolo, mio padre mi por-tava all'Olimpico a vedere laLazio. Fui incantato da Beppe Si-gnori. La sua eleganza e il suomodo di giocare erano straordi-nari; il suo sinistro, tra l'altrosono anch'io mancino, era ma-gico. Io laziale? No, ma in fami-glia ho diversi tifosi della Lazio.Simpatizzo soltanto. Io non homai fatto il tifo per una squadrain particolare, L'Aquila a parte".La scorsa estate arriva la chia-mata del Lecce..."Mi cercavano Parma e Venezia.Sembrava tutto fatto in laguna,

ma il mio procuratore michiamò, dicendomi che ci sa-rebbe stata l'opportunità di ap-prodare al Lecce. Gli dissi dichiudere subito l'accordo. Leccenon può essere rifiutata".Un ottimo inizio, poi un calo, labrutta battuta d'arresto con ilMatera e la ripresa finale che viha permesso di chiudere l'annoal comando. Un bilancio com-plessivo e personale."Abbiamo fatto un ottimo avviodi stagione, vincendo tante par-tite. Dopo abbiamo avuto uncalo improvviso, ritengo deltutto normale. Tutte le squadreincappano in questi momentinegativi, per fortuna noi siamostati bravi a farlo durare davveropoco ed abbiamo reagito, tor-nando a vincere. Bilancio?Siamo primi, per cui, assoluta-mente positivo. Lo dicono i nu-meri e la classifica. Cosa ci haspronato? Avvertivamo il disap-punto della piazza, i tifosi vole-vano che tornassimo a vincere.Il pubblico è sempre esigente enoi, nello spogliatoio, ci siamodetti: "Riprendiamo il nostrocammino e regaliamoci le soddi-sfazioni che meritiamo noi e lanostra gente". A livello perso-nale, sono contento e soddi-sfatto. Ho realizzato cinque gol,qualche assist e sono statoanche sfortunato colpendo duepali consecutivi. Il gol più bello?Quello con la Juve Stabia, di de-stro, è bello, ma quello contro ilSiracusa, per come mi sono co-ordinato, lo è ancor di più. Sefosse entrato quel sinistro con-tro il Monopoli... (sorride, ndr)".In cosa deve migliorare questoLecce? "Forse ci manca un po' di conti-nuità di rendimento, dobbiamomigliorare alcune lacune ed evi-tare di pareggiare partite che,

“Mi ispiro aBeppe Signori.Fui stregato dalsuo estro.Sono mancinocome lui”

“Mi ispiro aBeppe Signori.Fui stregato dalsuo estro.Sono mancinocome lui”

“Io e miei compagni daremo il massimo per raggiungerel'obiettivo sperato.Vogliamo festeggiare con i nostri tifosi”

“Io e miei compagni daremo il massimo per raggiungerel'obiettivo sperato.Vogliamo festeggiare con i nostri tifosi”

sulla carta e sul campo, si pos-sono vincere tranquillamente.Noi proviamo a imporre il nostrogioco su tutti i campi, il mister celo chiede e proseguendo su que-sta strada possiamo soltantocrescere. Siamo in testa e vo-gliamo restarci fino alla fine.Dobbiamo evitare passi falsi”. Il rapporto con mister Pada-lino? Come lo descriveresti?"Un ottimo rapporto, c’è grandeintesa. E' un allenatore esigente,che pretende il massimo, curaogni dettaglio, bada al sodo ed èdavvero meticoloso. Il campo e irisultati parlano per lui. Ilgruppo è molto compatto, ConCiancio e Caturano spesso siamoinsieme. Per colpa di Sasà, inol-tre, ho anche iniziato a giocarealla PlayStation (sorride, ndr). In squadra tutti dicono che sei ilpiù tecnico. È vero?"Non saprei, se lo dicono loro, cicredo. Anche Mancosu, Tsoneve Torromino con il pallone cisanno fare. Nemmeno Caturanoscherza".Il tuo impatto con la città e cosati ha stregato di Lecce?"Mi piace tutto. Il centro è ma-gnifico, la città è tranquilla, vivae a misura d'uomo. Spesso escoper fare una passeggiata. Poi simangia bene, la cucina locale èottima, e a pochi passi c'è ilmare".Infine, un messaggio ai tifosiche, sui social network, impaz-ziscono per le tue giocate."Ci tengo a ringraziarli per l'af-fetto che mi dimostrano quoti-dianamente, cercherò diricambiarlo in campo. Io e mieicompagni daremo il massimoper raggiungere l'obiettivo spe-rato. Con l'auspicio di poter fe-steggiare con loro a finestagione".

Luigi D'Ambrosio

Gli anni passano, ma chi ha su-dato, lottato e corso senza mairisparmiarsi per il Lecce, difficil-mente viene dimenticato dal po-polo giallorosso. E' il caso diFrancisco Govinho Lima (foto

Longo), centrocampista brasi-liano, protagonista, nel 1999-2000, con Cavasin in panchina.Ora, il classe '71 è tornato in Sa-lento e, in attesa di conseguire ilpatentino da allenatore, si di-letta nelle fila dell'Otranto, nelcampionato di Eccellenza. I mo-menti e le emozioni vissuti in Sa-lento restano indelebili nellamente del combattente cariocanativo di Manaus: "A Lecce èstata un'esperienza fantastica -afferma Lima -, durata solo unanno, ma intensa e piena di sod-disfazioni. Eravamo un grandegruppo, Cavasin ci faceva sgob-

bare e tirava fuori il meglio danoi calciatori. Non potrò dimen-ticare il gol alla Juve con la CurvaNord che esplode di gioia".Parlaci dei tuoi inizi, dell'arrivoin Italia e dell'approdo al Leccenel 1999."Ho iniziato a tirare i primi calciad un pallone per strada, cometutti i bambini in Brasile. Dopo legiovanili con l'Atletico Ferrovia-rio, prima andai al San Paolo.Nel 1996 arrivai in Europa, inTurchia, al Gaziantepspor. Fuun'esperienza durata due anni;quindi approdai allo Zurigoprima di giungere a Lecce graziea Pantaleo Corvino. Ho vissutosolo una stagione in maglia gial-lorossa, ma è stata fantastica".In porta con la Reggina, l'aned-doto più bizzarro. Il gol alla Juvee la salvezza, i momenti più belli.

"Il gruppo era composto da uo-mini e calciatori straordinari, riu-scimmo a salvarci ottenendo 40punti. Ricordo con piacere tutti imomenti vissuti all'interno dellospogliatoio con Chimenti, Jua-rez, Piangerelli, Conticchio, Lu-carelli, Sesa e mister Cavasin. Ionelle vesti di portiere? In allena-mento mi divertivo a parare,così contro la Reggina decisi,dopo il rosso a Chimenti, di an-dare tra i pali. Il gol contro la Ju-ventus, al "Via del Mare", è statoil più bel momento vissuto in Sa-lento. Fare gol a una squadracosì forte, sentire lo stadioesplodere e contribuire alla vit-toria, è stata un'emozione unica.Senza dimenticare i festeggia-menti per la salvezza".Poi Bologna e Roma. La carrierati ha regalato grandi soddisfa-

AMARCORDAMARCORD

Lima cicrede!Lima cicrede!“Lecce è fantastica.Questo può esserel’anno giusto. Serve uno come me”

“Lecce è fantastica.Questo può esserel’anno giusto. Serve uno come me”

ni, tra cui quella di poter gio-care con Totti."Vero, mi ritengo fortunato. ABologna sono andato via dopoun anno, mentre a Roma ho vis-suto momenti indelebili: giocareil derby, vedere tutta quella

gente sugli spalti, respirare l'ariadella Champions, sfidare grandisquadre e vincere la SupercoppaItaliana sono grandi soddisfa-zioni. Giocare con FrancescoTotti è stato un onore e un privi-legio: vederlo in allenamento mifaceva sentire uno qualunque.Io non ho mai avuto molte dotitecniche, il mio compito erarompere il gioco avversario,guardare Francesco toccare ilpallone mi metteva in difficoltà(ride, ndr). È stato il compagnopiù forte con cui abbia giocato.Ovviamente, non posso nonmenzionare anche Samuel, Del-las, Panucci, Cafu, Aldair, Emer-son, Guardiola, Tommasi, DeRossi, Montella, Delvecchio, Cas-sano e Batistuta. Per questo mo-tivo mi ritengo davvero moltofortunato e soddisfatto della miacarriera".

L'allenatore che ti ha insegnatodi più in carriera e che ti ha la-sciato qualcosa rispetto aglialtri."Fabio Capello, sempre esigente,voleva che tutti corressero almassimo durante la settimana. Ilsuo carisma, il suo carattere e lospirito vincente sono fuori dalcomune".Il Lecce è in Lega Pro, spesso seial “Via del Mare”. Che idea ti seifatto?"Vedere il Lecce in Lega Pro mirattrista moltissimo. Sono con-vinto che molto presto torneràdove merita. Il Lecce è un'ottimasquadra, composta da calciatorifortissimi: Caturano, Torromino,Pacilli, Doumbia, Mancosu e Le-pore mi piacciono molto. In que-sta squadra forse servirebbe unincontrista con le mie caratteri-stiche, ma l'organico è competi-tivo e Padalino esprime un buoncalcio. L'importante è restare trale prime fino alla fine per poiprovare lo sprint decisivo".A 45 anni sei tornato in campocon l'Otranto, in Eccellenza.Raccontaci com'è andata. In fu-turo ti vedremo in panchina?"Ho sempre amato questo sporte mi sono rimesso in gioco in at-tesa di conseguire il patentinoda allenatore. L'obiettivo è met-tere a disposizione dei più gio-vani la mia esperienza,divertendomi in campo. A finecampionato smetterò. Il miosogno è quello di allenare ilLecce e la Roma".Un saluto ai tifosi giallorossi."Ai tifosi dico ancora grazie perl'affetto che mi hanno dimo-strato durante quella stagione.Auguro loro i migliori successi espero vivamente che presto pos-sano tornare a gioire come untempo. Lecce fa parte di me".

Luigi D'Ambrosio

COLPO DI TACCOU.S. LECCE MAGAZINE

ANNO VIII NUMERO 76NOVEMBRE 2016

La testata è iscritta al n. 1008 delRegistro della Stampa del Tribunale

di Lecce con autorizzazione del 16/12/2008

DIRETTORE RESPONSABILEVincenzo Congedo

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HANNO COLLABORATOLuigi D’Ambrosio Matteo La Viola

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FOTO: Anza e Marco Lezzi

“Vedere ilLecce in Lega Pro mi rattrista.Sono certoche presto tornerà dovemerita”

Per la dodicesima giornata, ilLecce è di scena a Fondi contro iragazzi di Pochesci. I giallorossisi schierano con il solito 4-3-3.Padalino lancia il tridente Pacilli,Caturano e Torromino; i padronidi casa scendono in campo conun 4-3-1-2: le due punte sonoAlbadoro e Tiscione. Al primo af-fondo il Lecce trova il vantaggiocon Torromino; nell’ccasione, ladifesa rossoblù protesta per unpresunto offside, ma per il guar-dalinee è tutto regolare. Al 7',Mancosu ci prova con il destro,ma la sfera viene respinta dallabarriera. Al 17', Lepore non in-quadra la porta. Al 21', sugli svi-luppi di un corner, D'Agostinomette dentro la sfera, ma la suaposizione è irregolare. Al 25',traversone di Ciancio in area,Fissore prova ad allontanare lapalla, ma Pacilli spizza di testatrovando il gol. Il tecnico deipontini cambia le carte in tavola,esce D'Angelo ed entra Calderinipassando al 4-3-3. Il Fondi reagi-

sce. Al 32', cross di Calderini perAlbadoro, ma quest'ultimo nonarriva in tempo sulla sfera. Al38', ci prova ancora Albadoro, iltiro è deviato in calcio d'angoloda Vinetot. Al 39', Fissore staccadi testa, ma la sfera terminafuori. Al 43', ci prova Bombagi,Bleve devia angolo. Il gol è nel-l'aria. Al 44', la gran botta di de-stro di Squillace da fuori superaBleve. Al 46', punizione per ilFondi. Calcia Bombagi che pa-reggia i conti. Il primo tempo fi-nisce sul risultato di 2-2.La ripresa si apre con il Fondi inavanti. Al 48', sugli sviluppi di uncorner ci prova Albadoro in ro-vesciata, ma la palla termina alato. Al 51', anche Tiscione nonè preciso. Al 55', si rivede ilLecce: Pacilli serve Torromino,quest'ultimo prova il lancio, maBaiocco mette in angolo. Al 59',il tiro di Pacilli si stampa sull'in-crocio dei pali. Padalino effettuaun doppio cambio: entranoDoumbia e Vutov al posto di Tor-

romino e Pacilli. Al 71', ci provail Fondi con Calderini, Blevesventa il pericolo. Al 72', D'Ago-stino imbecca Calderini, ma Vi-tofrancesco evita il peggio.Ultimo cambio in casa giallo-rossa, Lepore fa spazio al centro-campista bulgaro Tsonev. All'81',Caturano tenta il destro, telefo-nata per Baiocco. All'83', sul tirodi Calderini, Bleve esce in ma-niera sconsiderata e, già ammo-nito, rimedia il secondo giallo. IlLecce resta in dieci uomini, Pa-dalino non ha più sostituzioni etra i pali si improvvisa portiereMancosu. All'86', gran tiro diVutov che, però, termina fuori dipoco. Nel finale, Calderini vieneservito da Tiscione, Mancosu, inuscita bassa, si rivela provviden-ziale. Al 94' punizione per i gial-lorossi, Arrigoni prova a beffareBaiocco dalla distanza, senza riu-scirvi per questione di centime-tri. Il Lecce torna a casa con 1punto che, date le circostanze,può considerarsi guadagnato.

LEGA PRO GIR. C - XII GIORNATA - 6 novembre 2016

Stadio “Purificato”

FONDI LECCE

Baiocco; Galasso, Fissore,Signorini, Squillace; D’An-gelo (27’ Calderini), De Mar-tino, Bombagi; Tiscione,Albadoro (69’ Varone),D’Agostino (77’ Tomma-selli). A disp. Coletta, Di Sa-batino, Iadaresta, Bertolo,Capuano, Addessi, Pomepi,Carcatella. All. Pochesci

Bleve; Vitofrancesco, Co-senza, Vinetot, Ciancio; Le-pore (76’ Tsonev), Arrigoni,

Mancosu; Pacilli (67’ Vu-tov), Caturano, Torromino

(67’ Doumbia). A disp. Chi-roni, Gomis, Contessa,

Monaco, Giosa, Capristo,Maimone, Fiordilino,

Persano. All. Padalino

ARBITRO: Ivan Robilotta di Sala Consilina(Spensieri di Genova - Perrotti di Campobasso)

RETI: 1’ Torromino, 25’ Pacilli, 45’ Squillace (F), 47’p.t.Bombagi (F). SPETTATORI: 1.886. ESPULSI: 83’ Bleve.

AMMONITI: Tiscione, D’Agostino, Galasso, Fissore (F),Bleve, Lepore, Caturano. RECUPERO: 1’ p.t., 4’ s.t.

Fondi - Lecce 2-2

RISULTATI XII GIORNATAAkragas - Melfi 1-1Catanzaro - Juve Stabia 0-2Cosenza - Casertana 1-2Fidelis Andria - Vibonese 0-0Foggia - Catania 0-0Fondi - Lecce 2-2Messina - Matera 0-0Paganese - Taranto 2-0Reggina - Siracusa 0-2Virtus Francavilla - Monopoli 0-0

CLASSIFICAJuve Stabia 28, Lecce 25Foggia 25, Matera 25, Cosenza 19Monopoli 19, Fondi 16V. Francavilla 15, Casertana 14F. Andria 14, Paganese 13 Akragas 13, Catania 12Messina 12, Taranto 11Siracusa 11, Reggina 11Vibonese 10, Catanzaro 9, Melfi 7

BLEVE 5 - Sui due gol non èesente da colpe, ma nella ri-presa la combina grossa facen-dosi espellere dopo aver tentatoun'uscita azzardata fuori dallapropria area di rigore. Mancosuè costretto a inventarsi portiere,ma per fortuna il risultato restainvariato e i giallorossi portano acasa un punto.VITOFRANCESCO 5,5 - Non èimpeccabile come in altre circo-stanze. Ci mette impegno, manon basta.COSENZA 6 - Tenta di infonderesolidità al reparto con la con-sueta grinta.VINETOT 5,5 - All'esordio sta-gionale da titolare non è fortu-nato, purtroppo le circostanze el'andamento della gara lo pena-lizzano.

CINACIO 5,5 - Soffre non pocole incursioni avversarie, denotaun lieve calo rispetto alle appa-rizioni precedenti.Lepore 5,5 - Il capitano nonsembra essere al meglio, fatica atrovare la giusta posizione inmezzo al campo (76' TSONEV5,5 - Nel finale rischia di combi-nare la frittata, perdendo inge-nuamente una palla sanguinosaa centrocampo).ARRIGONI 5,5 - Prova a dettarei tempi come al solito, ma ilpressing avversario lo mette inseria difficoltàMANCOSU 7 - Inizia in mezzo alcampo e finisce tra i pali dimo-strandosi provvidenziale con unintervento in uscita sui piedi diBombagi. L'espulsione di Blevelo costringe agli straordinari, ilcentrocampista si infila i guan-toni e si rivela non solo corag-gioso, ma soprattutto decisivo.

PACILLI 6,5 - Sigla il raddoppio,prova la giocata personale, manella ripresa anche lui va in diffi-coltà (67' VUTOV 5,5 - Nonincide sull'incontro come po-trebbe).CATURANO 6 - E' suo l'assistdecisivo per la rete di Torro-mino, poi si vede davvero pocoa causa delle strettissime marca-ture).TORROMINO 6 - Firma lo 0-1,poi si spegne lentamente. Non ètravolgente come ad inizio sta-gione (67' DOUMBIA 6 - Tentaspesso l'uno contro uno, ma isuoi cross sono preda della di-fesa pontina).PADALINO 5,5 - Qualcosa nonquadra, probabilmente a livellomentale. La squadra si fa ripren-dere dopo essere andata in van-taggio di due gol. Per vincere ilcampionato è necessario evitaresimili frenate.

Le pagelle

MANCOSu 7 - L'espulsione di Bleve lo costringe agli straordinari,

il centrocampista si infila i guantoni e si rivela decisivo su Bombagi

MANCOSu 7 - L'espulsione di Bleve lo costringe agli straordinari,

il centrocampista si infila i guantoni e si rivela decisivo su Bombagi

Padalino: “La gara era iniziatanel migliore dei modi, il vantag-gio ci aveva agevolato. Una voltatrovato il raddoppio, avremmodovuto fare meglio e probabil-mente cercare il terzo gol perchiudere definitivamente la par-tita. In quel momento, infatti,avremmo dovuto spingere pro-prio per evitare un'eventualereazione dei nostri avversari. Inchiusura di primo tempo è suc-cesso di tutto e la squadra ha ac-cusato il colpo. Il gol delpareggio ci ha messo nelle con-dizioni di attaccare con menouomini perché avremmo ri-schiato di subire delle ripartenzepericolose. Nel secondo tempoabbiamo provato a riportarci invantaggio, ma qualcosa non hafunzionato. In settimana lavore-remo per migliorare sotto que-sto aspetto".Cosenza: “La squadra non hapeccato di personalità. Dob-biamo migliorare a livello di ge-stione delle partite, nel capireche quando eravamo sul 2-0 lagara sarebbe dovuta finire lì.Avremmo dovuto gestire il risul-tato, anche se siamo stati pena-lizzati dagli episodi, come unadeviazione e un calcio di puni-zione. Quando si commettonoquesti errori devi estrarre il po-sitivo per non ripeterli più”

Il post gara

COPPA ITALIA LEGA PROSECONDO TURNO 09/11/2016STADIO “XXI SETTEMBRE”MATERA-LECCE 2-1MATERA: D’Egidio; Scognamillo(51’ De Franco), Mattera, Gigli;Meola (70’ Di Lorenzo), DeRose, Iannini (67’ Strambelli),Armellino, Casoli; Carretta, Lou-

zada. A disp. Alastra, Sartore,Negro, Dellino, Taccogna, Hisay,Lampugnani. All- Auteri.LECCE: Chironi; Capistro (60’ Gi-glio), Vinevot, Freddi, Contessa;Fiordilino, Maimone; Doumbia,Persano, Morra (79’ Rosafio),Vutov (90’ Mengoli). A disp.Bleve, Perrone, Molfetta, Ma-

iolo, Cavaliere, Lezzi, Pasculli.All. Padalino.ARBITRO: Vincenzo Fiorini diFrosinone (Thomas Ruggieri eAndrea Micaroni di Pescara).RETI: 22’ Iannini, 52’ Persano(L), 90’ rig. Strambelli. AMMO-NITI: Vinetot, Doumbia, Con-tessa. RECUPERO: 1’p.t., 5’s.t.

Dopo il ko di Catania, arriva ilterzo pari consecutivo per i gial-lorossi. Al “Via del Mare”, per latredicesima giornata, il Cosenzacostringe il Lecce sull’1-1. Man-cosu, nella ripresa, riprende ilvantaggio iniziale di Gambino.Padalino, con Bleve e a Caturanosqualificati, si schiera col 4-3-3 :Giosa ritorna nel pacchetto di-fensivo, Fiordilino è in cabina diregia, mentre in attacco ci sonoPacilli e Doumbia sugli esternicon Torromino al centro nelruolo di “falso nueve”. Roselli ri-sponde a specchio con Caccettae Mungo in mezzo al campo, inavanti spazio a Criaco, Gambinoe Statella. I padroni di casa par-tono forte e tentano di trovaresubito l'imbucata giusta senza,però, riuscirci. Al 12', giungeprimo vero brivido dell'incontro:Ranieri lancia col contagiri Gam-bino, quest'ultimo scatta sul filodel fuorigioco e si presenta solodavanti a Gomis che, in manieraprovvidenziale, sventa il pericolo

in uscita. Al 26', Lepore ci provada lontano, il destro è potente,ma impreciso. Alla mezz'ora, ilLecce capitola. Il contropiedefulmineo dei calabresi sor-prende i giallorossi, Mungoserve a Gambino un pallone sol-tanto da spingere in rete. La rea-zione giallorossa non arriva.Episodio curioso sul finire dellaprima frazione: Statella controllala sfera e calcia verso la porta diGomis mentre l’arbitro si ac-cinge a fischiare l’intervallo. Ilpallone finisce in rete, ma ilgioco è fermo. Squadre neglispogliatoi con il Cosenza avantidi una rete.La gara riprende con il Lecce inavanti alla ricerca del pari. Pada-lino, al 54’, getta in campo Per-sano e Contessa per Pacilli eCiancio. Il Lecce attacca ripetu-tamente: al 57’, Doumbia metteal centro, Vitofrancesco vienemurato al momento della con-clusione. Mancosu, al 64’, provala botta da fuori con il sinistro,

ma non inquadra lo specchiodella porta. Il sardo, però, un mi-nuto dopo, non lascia scampo aPerina, scaraventando la sferasotto l'incrocio dei pali. La par-tita si accende, il “Via del Mare”si infiamma. Padalino passa al 4-4-2 con Lepore largo a destra.Roselli si copre inserendo Corsial posto di Mungo, Cosenza oracol 5-3-2. Al 73', Persano, suglisviluppi di un corner, si gira al-l'interno dell'area piccola, macalcia alto. Poco dopo Torrominoviene lanciato a rete, ma invecedi calciare, tenta di saltare Pe-rina che, in uscita bassa, ruba inmaniera pulita la sfera all'attac-cante. Ancora Torromino, neiminuti finali, si ritrova sui piedila palla del sorpasso, ma fallisceincredibilmente un rigore in mo-vimento. Non accade più nulla:Lecce-Cosenza finisce 1-1. Altropari per i giallorossi che, nellaprossima giornata, renderannovisita alla capolista Juve Stabia.

LEGA PRO GIR. C - XIII GIORNATA - 13 novembre 2016

Stadio “Via del Mare”

LECCE COSENZA

Gomis; Vitofrancesco, Co-senza, Giosa, Ciancio (54’Contessa); Lepore, Fiordi-lino, Mancosu; Pacilli (54’Persano), Torromino,Doumbia (76’ Vutov). Adisp. Chironi, Contessa,Arrigoni, Tsonev, Freddi,Drudi, Capristo, Vinetot,Maimone. All. Padalino

Perina; D’Anna, Tedeschi,Blondett, Scalise; Mungo

(68’ Corsi), Ranieri, Cac-cetta; Statella (78’ Caval-

laro), Gambino (61’Baclet), Criaco.

A disp. Saracco, Capece,Meroni, Appiah,

Bilotta, Madrigali. All. Roselli

ARBITRO: Matteo Proietti di Terni (Cartaino di Pavia - Trinchieri di Milano).

RETI: 30’ Gambino (C), 65’ Mancosu.SPETTATORI: 11.434. AMMONITI: Lepore, Pacilli,

Fiordilino (L), Perina, Caccetta.RECUPERO: 0’ p.t., 4’s.t.

Lecce - Cosenza 1-1

RISULTATI XIII GIORNATACasertana - Juve Stabia 1-1Catania - Catanzaro 3-1Lecce - Cosenza 1-1Matera - Fondi 0-0Melfi - Reggina 3-0Messina - Fidelis Andria 1-1 Monopoli - Vibonese 0-2Paganese - Foggia 1-1Siracusa - Akragas 4-2Taranto - Virtus Francavilla 2-3

CLASSIFICAJuve Stabia 29, Lecce 26Foggia 26, Matera 26, Cosenza 20Monopoli 19, V. Francavilla 18Fondi 17, Casertana 15F. Andria 15, Catania 15Paganese 14, Siracusa 14, Messina 13, Akragas 13Vibonese 13, Reggina 11Taranto 11, Melfi 10, Catanzaro 9

GOMIS 6,5 - Torna dopo un pe-riodo di assenza, è protagonistacon una grande uscita su Gam-bino lanciato a rete.VITOFRANCESCO 6 - Prudente,spinge quanto basta. COSENZA 6 - Gara ordinata, let-ture giuste. Titubante in occa-sione del gol ospite, si dimostracomunque un vero leader.GIOSA 6,5 - Difende, guida conordine la linea difensiva e impo-sta ripetutamente l'azione. Perquestione di centimetri sfiora ilgol sugli sviluppi di un angolo. CIANCIO 5,5 - Resta in ombra.Padalino se ne accorge e lo ri-chiama in panchina (54’ CON-TESSA 6 - Ridà verve all'out

mancino con qualche buon pal-lone al centro). LEPORE 6 - Si rende utile con isoliti traversoni tagliati.FIORDILINO 5,5 - Impreciso,pecca altresì di iniziativa. MANCOSU 7 - Il migliore. Ilsardo si carica la squadra sullespalle e si inventa un gol deisuoi, un missile terra-aria fanta-stico, da incorniciare. PACILLI 6 - Uno dei più vivacinel primo tempo, nella ripresaesce per scelta tecnica (54’ PER-SANO 6 - Non trova il gol perpochi centimetri, ci mette vogliae personalità).TORROMINO 5,5 - Da falsonueve non è a suo agio. Nonsfrutta, inoltre, due buone pallegol da posizione favorevole.DOUMBIA 6 - Vivace nella

prima frazione di gioco, alternalampi improvvisi a momenti diappannamento. Tuttavia, provasovente la giocata con coraggio(76’ VUTOV S.V.). PADALINO 6 - Il Cosenza si di-mostra un avversario compattoed organizzato. Il terzo pareggiodi fila, dopo la sconfitta di Cata-nia, confermano il calo fisiolo-gico dei giallorossi. L’assenza diCaturano, squalirifcato, pesanell’economia del gioco e Torro-mino in quella posizione non sidimostra a proprio agio. Man-cosu riprende il Cosenza con ungran gol ed i passi falsi delle di-rette concorrenti edulcorano ilterzo pareggio consecutivo. ACastellammare servirà la garaperfetta per lasciarsi alle spalle ilmomento delicato.

Le pagelle

MANCOSu 7 - Il sardo si carica

la squadra sulle spalle e si inventa

un gol dei suoi, un missile

terra-aria fantastico, da incorniciare

MANCOSu 7 - Il sardo si carica

la squadra sulle spalle e si inventa

un gol dei suoi, un missile

terra-aria fantastico, da incorniciare

Padalino: “Abbiamo provato agiocare la palla come è nelle no-stre corde; abbiamo incontratoalcune difficoltà nei primi mi-nuti, poi siamo venuti fuori conpersonalità. La partita è statasempre sotto il nostro controllo,anche il palleggio e le azionisono state a nostro favore.Gomis ha fatto un interventode-cisivo con quell'uscita, maquando si va sotto di un gol, ci sirendi conto che qualcosa nonva. Nel secondo tempo abbiamoosato di più, ma il concetto èstato sempre lo stesso. Siamostati molto bravi a non conce-dere ripartenze, tranne in occa-sione del loro gol. La squadra hareagito, ci ha messo impegno econvinzione. Avevamo la perce-zione di poterla vincere, soprat-tutto dopo il pareggio”.Mancosu: “Ho provato a tirare emi è andata bene, realizzandoun gran gol. Sono contento per-ché a volte non calcio in porta epreferisco servire i compagni,ma so di avere le qualità per cal-ciare da lontano. L'arbitro ha ge-stito bene la partita, ma nelsecondo tempo c'era un rigorenetto. Un difensore mi ha strat-tonato da dietro, ma forse nes-suno l'ha visto. Nel primo temponon siamo riusciti a trovare i giu-sti spazi per merito del Cosenza,non era per niente facile. Nel se-condo, siamo usciti fuori noi conpersonalità. Ero convinto chepotessimo vincerla, ma è unpunto guadagnato”.Giosa: “C'è grande rammaricoper non aver vinto la gara. Sonomolto dispiaciuto. Nella ripresaabbiamo avuto diverse occasioniper trovare il secondo gol. Me-rito al Cosenza”.

Il post gara

Padalino e i suoi ragazzi espu-gnano il "Menti" di Castellamaree si riappropriano della vettadella classifica. I giallorossi, concarattere, orgoglio e tenacia,battono, a domicilio, la Juve Sta-bia nel big match della quattor-dicesima giornata. Padalino sischiera con il consueto 4-3-3, ri-conferma Gomis tra i pali, Fior-dilino in mezzo al campo eritrova Caturano al centro del-l'attacco. I campani di Fontana sidispongono a specchio, in avantispazio al tridente Kanoute, Ripae Sandomenico. Partono benegli ospiti: Mancosu imbecca Ca-turano, Russo è costretto aduscire fuori dalla propria area dirigore, la sfera finisce sui piedi diLepore che prova la conclusionea rete, ma a difendere la portasguarnita ci pensa il difensoreAtanasov. Un minuto dopo Catu-rano prova il sinistro, il pallone siimpenna e termina fuori. Alprimo vero tentativo, le Vespe,trovano il vantaggio: Vitofrance-

sco si lascia sfuggire Sandome-nico, che salta Cosenza e metteal centro per Kanoute, il quale,con una zampata vincente, batteGomis. Al 17', Caturano è abile agirarsi, tenta la rasoiata dal li-mite, ma Russo blocca. Al 35'Sandomenico scodella dalla sini-stra, Kanoute sfiora appena ditesta e spedisce fuori di poco. Al37' arriva il raddoppio dei giallo-blù: Izzillo prende la mira e, daitrenta metri, trafigge inesorabil-mente Gomis. I salentini pro-vano a reagire con dueconclusioni da lontano di Torro-mino e Mancosu, ma nulla difatto. Termina così il primotempo. Nella ripresa, Padalinorichiama Mancosu e inserisceTsonev. Al 58', Torromino tagliaper Pacilli che, di prima inten-zione, con il destro, realizza unosplendido gol che riapre ilmatch. Il fantasista, dal verticedestro dell'area di rigore, arrivain corsa e disegna una parabolaperfetta che bacia il palo per poi

finire in gol. I padroni di casareagiscono e provano a colpiregli ospiti in contropiede, ma unachiusura provvidenziale di Con-tessa e alcuni interventi diGomis evitano il peggio. Al 70',Doumbia rileva Torromino. Ilfranco-maliano incide subito sul-l'incontro, riceve all'interno del-l'area, protegge la sfera e laconsegna all'accorrente Tsonevche, senza pensarci due volte,scaraventa in porta con vee-menza il gol del 2-2. All'84', ilneo entrato Marotta semina ilpanico sulla destra, converge espara verso la porta, sfiorando dipoco la traversa. Il Lecce alza iritmi e, al 90', completa la ri-monta: Tsonev apre per Lepore,il capitano calcia verso la portadi Russo che respinge, ma dadue passi è pronto a ribadire inrete Caturano. Blitz giallorosso,il “Menti” è ammutolito: il Leccesbanca Castellammare e ricon-quista la vetta della classifica ag-ganciando proprio i campani.

LEGA PRO GIR. C - XIV GIORNATA - 20 novembre 2016

Stadio “Menti”

JUVESTABIA LECCE

usso; Cancellotti, Morero,Atanasov, Liotti; Izzillo,Capodaglio, Mastalli; Ka-noutè (83’ Marotta), Ripa(62’ Del Sante), Sandome-nico (67’ Lisi). A disp.Bacci, Amenta, Zibert, Ca-migliano, Salvi, Petric-ciulo, Esposito, Rosafio,Montalto. All. Fontana

Gomis; Vitofrancesco, Co-senza, Giosa, Contessa; Le-pore, Fiordilino, Mancosu

(52’ Tsonev); Pacilli (75’ Ar-rigoni), Caturano, Torro-

mino (68’ Doumbia). A disp. Bleve, Chironi,

Vutov, Freddi, Drudi, Vine-tot, Maimone, Ciancio, Persano. All. Padalino

ARBITRO: Antonello Balice di Termoli (Lombardi di Brescia - Imperiale di Genova)

RETI: 5’ Kanoutè (J), 37’ Izzillo (J), 59’ Pacilli (L), 69’ Tsonev (L), 90’ Caturano (L). SPETTATORI: 4.474.

AMMONITI: Cosenza, Lepore, Caturano. RECUPERO: 0’ p.t., 5’ s.t.

Juve Stabia - Lecce 2-3

RISULTATI XIV GIORNATAAkragas - Messina 0-0Casertana - Siracusa 2-0Cosenza - Monopoli 2-1Fidelis Andria - Matera 1-0Foggia - Catanzaro 1-0Fondi - Paganese 3-1Juve Stabia - Lecce 2-3Reggina - Taranto 2-2Vibonese - Melfi 1-1Virtus Francavilla - Catania 1-0

CLASSIFICALecce 29, Juve Stabia 29 Foggia 29, Matera 26, Cosenza 23V. Francavilla 21, Fondi 20Monopoli 19, Casertana 18F. Andria 18, Catania 15Paganese 14, Siracusa 14, Messina 14, Akragas 14Vibonese 14, Reggina 12Taranto 12, Melfi 11, Catanzaro 9

GOMIS 6,5 - Sui gol non ha re-sponsabilità. E’ decisivo condelle uscite basse che neganoagli avversari l'opportunità dicalciare a rete. VITOFRANCESCO 6 - Nel primotempo la combina grossa, dalsuo buco scaturisce l'azione delvantaggio campano, nella ri-presa si riscatta con personalità. COSENZA 6,5 - Sandomenico èun cliente scomodo, ma nellafase determinante della garasfodera tutta la sua capacità diessere leader e gli avversari nonvedono più un pallone.GIOSA 6,5 - Generoso e sempresul pezzo. Un gigante in fase di-fensiva e di impostazione.CONTESSA 6,5 - Primo tempo inombra, ma nella ripresa sale incattedra, salva il risultato con unintervento provvidenziale suSandomenico.

LEPORE 6,5 - Partecipa da pro-tagonista all'azione che porta algol decisivo di Caturano. Per ilresto, solita gara di sostanza. FIORDILINO 6 - Appare spae-sato in avvio di gara; l'ingresso diArrigoni lo agevola. MANCOSU 6 - Cerca spessol'imbucata per i compagni eprova a suonare la carica, senzariuscirci stavolta (52’ TSONEV 7- L'impatto alla gara è deva-stante: carisma, carattere, gol eun'apertura perfetta che avvial'azione del terzo gol). PACILLI 7 - Uno dei più vivaci,come sempre. Si inventa il grangol che avvia la rimonta giallo-rossa, con il piede che solita-mente utilizza soltanto perscendere dal pullman. (75’ AR-RIGONI 6 - Con il suo ingressoPadalino sposta - mossa decisivache porta al gol vittoria - Leporelargo a destra. Il suo ritorno incampo coincide con il successo).CATURANO 7 - C'è, ma non si

vede e, alla fine, si fa sentire, ec-come! Fa a sportellate per tuttala durata dell'incontro, tenta piùvolte la soluzione personalesenza fortuna, ma nei minuticonclusivi appone la propriafirma sul successo giallorosso. TORROMINO 6 - Apparespento, ma, nella ripresa, im-becca alla perfezione Pacilli che,di destro, firma il momentaneo2-1. (68’ DOUMBIA 7 - Entra esemina il panico, il suo ingressospacca la partita. Trasforma inassist il primo pallone giocato.Sua, infatti, l'intuizione per il goldel 2-2 di Tsonev).PADALINO 6,5 - Nel primo lasquadra appare priva di idee. Ildoppio vantaggio dei padroni dicasa, però, non abbatte i suoi ra-gazzi e, nella ripresa, indovina lemosse tornando a vedere laluce. Il Lecce torna al successodopo oltre un mese, riappro-priandosi nuovamente dellavetta della classifica.

Le pagelle

CATuRANO 7 - C'è, ma non si vede e, alla fine, si fa sentire,

eccome! Fa a sportellate per tutta la durata dell'incontro, tenta

più volte la soluzione personale senza fortuna, ma nei minuti

conclusivi appone la propria firma sul successo giallorosso

CATuRANO 7 - C'è, ma non si vede e, alla fine, si fa sentire,

eccome! Fa a sportellate per tutta la durata dell'incontro, tenta

più volte la soluzione personale senza fortuna, ma nei minuti

conclusivi appone la propria firma sul successo giallorosso

Padalino: "Questi sono tre puntifondamentali. Nel primo tempoabbiamo giocato abbastanzabene, ma abbiamo subito duegol. Nella ripresa siamo statibravi a reagire, ribaltando il ri-sultato. Abbiamo conquistatouna vittoria pesantissima, chegiunge dopo un periodo nega-tivo. Abbiamo affrontato unasquadra che non aveva maiperso in casa, ribaltare una garacosì può cambiare una stagione.Il calcio è fatto di episodi e, sta-volta, ci hanno sorriso. Abbiamogiocato da Lecce fino alla fine equesto ci ha premiati con unavittoria su un campo difficile”.Pacilli: “Sono molto felice che ilmio gol abbia dato la sveglia allasquadra. Faccio i complimentialla Juve Stabia: nel primotempo, i campani vincevano me-ritatamente, ma nella ripresa cihanno concesso più spazi e noine abbiamo approfittato. Siamocontenti per aver ribaltato lagara, conquistando tre punti inuno scontro diretto e su uncampo davvero difficile come il"Menti". Spero che questa vitto-ria ci dia la scossa definitiva".Cosenza: “Questa è una vittoriamolto importante, figlia del no-stro carattere. Abbiamo giocatocon il cuore e nella ripresa ab-biamo ribaltato una gara difficilecontro una squadra forte, chenel primo tempo aveva fatto be-nissimo e vinceva meritata-mente. Abbiamo sofferto ilsintetico all’inizio, ma poi cisiamo adattati. Nel secondotempo, abbiamo approfittatodel loro calo. Qusta vittoria ci dàmorale, ma non cambia niente,infonde solo tanta convinzionenei nostri mezzi".

Il post gara

Allo “Iacovone”, nella quindice-sima giornata del campionato diLega Pro, il Taranto ospita ilLecce per un derby ionico-salen-tino che torna dopo 24 anni.Prosperi si schiera con il 3-5-2, indifesa rientra Stendardo, sullacorsia destra c'è De Giorgi, inavanti spazio al tandem Magna-ghi-Bollino. Padalino si affida alconsueto 4-3-3, Drudi prende ilposto dello squalificato Cosenzanel pacchetto arretrato, sulla de-stra c'è Ciancio, confermati Con-tessa, Tsonev e Doumbia.Panchina per Pacilli e Torromino.Lecce subito in avanti, padroni dicasa in difficoltà. Al 10' i giallo-rossi vanno in vantaggio: Tsonevriceve da Caturano, alza la testae scarica un gran destro dai 30metri che si insacca, inesorabil-mente, alle spalle di Mauranto-nio. Secondo gol consecutivoper la Furia Bulgara. Pochi istantidopo, Caturano impegna severa-mente il portiere rossoblù che,in due tempi, sventa il pericolo.

A provarci da fuori è anche Arri-goni, ma Maurantonio si superadistendendosi sulla propria sini-stra. Il Taranto reagisce e sporcaper la prima volta i guantoni diGomis con il colpo di testa, de-bole, di Magnaghi, su assistenzadi Potenza. In chiusura di primotempo, doppia chance per Man-cosu che, prima sciupa la palladel raddoppio, spedendo a latocol sinistro tutto smarcato su as-sist di Tsonev, poi manda alto ditesta su cross di Contessa. Laprima frazione termina con ilLecce in vantaggio di un gol.Nella ripresa, subito paura per ilLecce: Potenza fa partire un tiro-cross dalla sinistra, Gomis lacombina grossa con un inter-vento maldestro, poi rimediasulla linea, smanacciando lasfera. Sono veementi, nell’occa-sione, le proteste della panchinatarantina, secondo la quale lapalla avrebbe varcato la linea diporta. La squadra di Prosperi,quindi, prende coraggio; Po-

tenza ci riprova, ma in questaoccasione Gomis è impeccabilee si rifugia in angolo. I rossoblùtentano di schiacciare i salentiniche, dopo alcuni minuti, esconofuori con ordine. Intanto, primocambio della partita: dentro Tor-romino, fuori Doumbia, tra gliapplausi. Al 70', gran botta pro-prio del neo entrato che co-stringe Maurantonio allarespinta con i pugni. Prosperigetta nella mischia Lo Sicco, exdell'incontro, per Sampietro. Ilcentrocampista impegna subitoGomis con un destro da fuori. Ilnazionale senegalese si rifugia incorner. All'83', Bobb tenta laconclusione potente, il pallonefinisce di poco sul fondo. Nel fi-nale, è ancora decisivo Gomiscon un grande intervento, utilea negare il gol del pareggio aViola. Non c'è più tempo, ilLecce, con un'altra prestazionegagliarda e di carattere, si aggiu-dica il derby e vola al primoposto, in solitaria.

LEGA PRO GIR. C - XV GIORNATA - 27 novembre 2016

Stadio “Iacovone”

TARANTO LECCE

Maurantonio; De Giorgi,Nigro, Stendardo, Pam-bianchi; Bobb, Sampietro(72’ Lo Sicco); Potenza (67’Viola), Paolucci, Bollino;Magnaghi (89’ Balzano). Adisp. Pizzaleo, Balistreri,De Salve, Russo, GarciaMontero, Langellotti, Pir-rone, Ranieri. All. Prosperi

Gomis; Ciancio, Drudi,Giosa, Contessa; Tsonev

(76’ Maimone), Arrigoni,Mancosu (84’ Vinetot); Le-pore, Caturano, Doumbia

(60’ Torromino). A disp.Bleve, Chironi, Vitofrance-sco, Vutov, Pacilli, Freddi,Capristo, Fiordilino, Per-

sano. All. Padalino

ARBITRO: Edoardo Paolini di Ascoli Piceno (Li Volsi di Firenze - Meozzi di Empoli)RETI: 11’ Tsonev. SPETTATORI: 7.212

AMMONITI: Stendardo, De Giorgi (T), Arrigoni, Giosa.

RECUPERO: 1’ p.t., 4’ s.t.

Taranto - Lecce 0-1

RISULTATI XV GIORNATACatania - Vibonese 1-0Catanzaro - Reggina 1-1Fidelis Andria - Virtus Francavilla 1-1Foggia - Casertana 1-1Matera - Juve Stabia 2-2Melfi - Monopoli 3-2Messina - Fondi 1-1Paganese - Akragas 2-0Siracusa - Cosenza 1-0Taranto - Lecce 0-1

CLASSIFICALecce 32, Juve Stabia 30 Foggia 30, Matera 27, Cosenza 23V. Francavilla 22, Fondi 21Monopoli 19, Casertana 19F. Andria 19, Catania 18Paganese 17, Siracusa 17, Messina 15, Akragas 14Vibonese 14, Melfi 14Reggina 13, Taranto 12, Catanzaro 10

GOMIS 6 - Commette un erroregravissimo che avrebbe potutoconsentire al Taranto di pareg-giare, determinando, altresì, unrovente post partita. Tuttavia, sirivela decisivo in più occasioni,soprattutto nel finale, sul sini-stro di Viola.CIANCIO 6,5 - Schierato a de-stra, non va mai in affanno.Spinge e si propone più volte,anche senza palla.DRUDI 6,5 - Torna e rimpiazzaegregiamente l'assente Cosenza.Prova di personalità.GIOSA 7 - Semplicemente mo-numentale. Tampona ogni bucodifensivo e non dà respiro agliavversari.CONTESSA 6,5 - In costante cre-

scita, altra gara di livello.TSONEV 7,5 - Ancora un gol datre punti, una botta da fuori chebuca Maurantonio. Il gran de-stro del bulgaro regala il derbycon il Taranto e la vetta solitariaai suoi compagni (76’ MAI-MONE 6 - Entra e lotta con te-nacia).ARRIGONI 6,5 - Il metronomogiallorosso torna sui suoi livelli,detta bene i tempi e sfiora il golcon una botta da fuori. MANCOSU 6 - Si divora la palladel raddoppio in chiusura diprimo tempo. Tuttavia, si rendeugualmente utile alla causa (84’VINETOT S.V. - Spazza via unpaio di palloni in un finale digara piuttosto acceso).LEPORE 6,5 - Corre e trascina isuoi al successo con carisma.Spirito da capitano

CATURANO 6,5 - Cerca la gioiapersonale, combatte come unleone e non si risparmia mai.Consegna a Tsonev il pallone de-cisivo per il vantaggio.DOUMBIA 6,5 - Il franco-ma-liano è in crescita, corre e puntal'uomo come sa. Crea scompi-glio e, con un po' di cattiveria inpiù, avrebbe potuto trovareanche il gol (60’ TORROMINO 6- Buono il suo impatto alla gara,una volta al top della condizionepotrà rivelarsi decisivo).PADALINO 6,5 - La squadra ri-trova verve, dinamismo e pri-mato. Il Lecce guarda tuttidall'alto verso il basso. Scelte ini-ziali impeccabili: Contessa, Tso-nev e Doumbia ripagano lafiducia del tecnico. Con questospirito, il cammino potrà esseredenso di soddisfazioni.

Le pagelle

TSONEV 7,5 -Ancora un gol

da tre punti, una botta da fuori

che buca Maurantonio. Il gran

destro del bulgaro regala il

derby con il Taranto e la vetta

solitaria ai suoi compagni

TSONEV 7,5 -Ancora un gol

da tre punti, una botta da fuori

che buca Maurantonio. Il gran

destro del bulgaro regala il

derby con il Taranto e la vetta

solitaria ai suoi compagni

Padalino: “Domenica scorsa, aCastellammare di Stabia, siamostati bravi nel secondo tempo,contro il Taranto abbiamo un po'mollato nella ripresa. Il gol fan-tasma di Potenza? Non l'hovisto, ma se mi dite che la pallaabbia varcato la linea di unmetro, mi dispiace: gli episodi avolte fanno la differenza, ma aldi là di questo, credo che il risul-tato maturato sul campo sia giu-sto. Nel primo tempo abbiamodominato, nella ripresa abbiamosubito il ritorno del Tarantoanche se non siamo mai andatiin sofferenza. Il primo posto so-litario? Continuiamo a viverealla giornata, concentrandocisolo sull'avversario che ci pro-pone il campionato".Sticchi Damiani: “Il gol fantasmadi Potenza? Se la palla avesseveramente varcato la linea diporta, i rossoblù avrebbero su-bito un'ingiustizia e mi dispiace.Dalla tribuna non ho visto nulla.Sono contento per questo se-condo successo di fila che ci per-mette di consolidare il primoposto. Abbiamo sprecato di-verse occasioni per raddoppiaree quando non si concretizza si fi-nisce col prestare il fianco agliavversari. Nella ripresa il Tarantoha giocato molto meglio met-tendoci in difficoltà”.Drudi: "Nella ripresa ci siamoabbassati un po', concedendocampo al Taranto, ma non ab-biamo mai rischiato se non conqualche tiro dalla distanza. Nonsiamo stati bravi a raddoppiaree quando non la metti dentro ri-schi sempre di subire. Non dob-biamo dimenticare che in LegaPro non è facile vincere in tra-sferta”.

Il post gara

Novembre è dolce per il Lecce,che, con merito, si riprende ilprimato in classifica. Eppure lapartenza del mese non era stataquella sperata. Il pareggio diFondi, dove i giallorossi avanti didue reti si facevano ingenua-mente raggiungere sul 2-2, poil’altro segno X, questa volta ca-salingo, contro un Cosenza benmesso in campo da mister Ro-selli, lasciavano un po’ di amaroin bocca nei tifosi giallorossi. Ladomenica seguente, invece,ecco la svolta, proprio nel for-tino della Juve Stabia; fino a quelmomento, infatti, tutte le squa-

dre, scese in campo al “Menti”,erano state punte e abbattutedalle vespe campane. Gli uominidi Padalino andavano all’inter-vallo del match sotto di due reti,tra le grigie nuvole di scetticismogenerale. Nella ripresa, invece,eccoti il Lecce che non ti aspetti,o meglio il Lecce dei sogni, unasquadra capace di un’epica “re-muntada”, dal 2-0 al 2-3 in ap-pena quaranta minuti. Unaprestazione memorabile checonferma il potenziale dell’orga-nico leccese. I giallorossi, infine,chiudevano il mese ancora dacorsari, andando a vincere in

casa di un pericolante Tarantograzie alla rete capolavoro delgioiellino Tsonev. Continua anon prendere il volo il Foggia diGiovanni Stroppa, che tantoaveva impressionato nella garacontro il Lecce dello scorso 31ottobre. Come una “crisalide”pronta a trasformarsi in farfalla,i rossoneri di Giovanni Stroppa anovembre hanno conquistato lavittoria contro il fanalino di codaCatanzaro (1-0), e solo tre pa-reggi con Catania (0-0), Paga-nese (1-1) e Casertana (1-1). Unbottino piuttosto magro per unacompagine che ha apertamentedichiarato di puntare al salto dicategoria passando dalla portaprincipale. Discorso primato cheappare una questione riservataa sole quattro formazioni: Lecce,Foggia, Juve Stabia e Matera. Lasquadra con il miglior rendi-mento di novembre, tuttavia, èstata, a sorpresa, il Siracusa. Laformazione di Sottil ha battutonell’ordine Reggina (0-2), Akra-gas (4-2) e Cosenza (1-0), in-ciampando solo nella trasfertacampana con avversaria la Ca-sertana (2-0). Da incorniciare ilrendimento della Virtus Franca-villa, con due vittorie e altret-tanti pareggi all’attivo. MaleCatanzaro, Taranto e Monopoli,con un solo punto conquistatonegli ultimi quattro turni. Al-larme rosso, infine in casa Ta-ranto. La classifica, per irossoblù, si fa sempre più preoc-cupante.

Matteo La Viola

LEGA PRO

Il Lecce si scopre corsaro Giallorossi in vetta. Il Foggia di Stroppa non decolla. Juve Stabia

e Matera sempre in corsa. Bene Siracusa e Virtus Francavilla