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Economia Monetaria - 87018 a.a. 2019-2020
© Prof. AnnaMaria Variato Primavera 2020 1
Presentazione 2Mercati finanziari, operatori e istituzioni del sistema finanziario
Prof.ssa Anna Maria Variato
a.a. 2019-2020
Economia Monetaria 87018
Temi della presentazione
1. Convenzioni e caratteristiche rilevanti del mercato dei capitali
2. Gli operatori a livello macroeconomico (relazioni finanziarie) e funzionamento intuitivo dei mercati finanziari
3. Mercati finanziari: le funzioni
4. Le tipologie dei mercati finanziari;
5. La classificazione delle attività finanziarie;
6. Intermediari finanziari: tipi e funzioni (rinvio)
Riferimento bibliografico: P. Alessandrini (2015), Economia e politica della moneta, Cap. 2 (la presentazione contiene riferimenti a concetti di base di economia politica, finanza e statistica reperibili su qualunque manuale di principi delle relative materie) Ulteriori approfondimenti si possono trovare in G. B. Pittaluga(2012), Economia Monetaria, Hoepli, Cap. 2.
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Mercato
finanziario
Che cosa si
compra-vende?
Chi partecipa?
Perché esiste?(solo per i debitori?)
p
q
Domanda
Offerta
Possiamo applicare la rappresentazione standardnel corso di economia politica di base anche aimercati monetari e finanziari?
Convenzioni
rilevanti:
i comparti del
mercato dei
capitali
• Prima di iniziare ad approfondire i dettagli di teoria economica relativi alla moneta e alle sue funzioni nel sistema economico occorre richiamare alcune importanti convenzioni che sono utili a legare il contesto astratto della disciplina alla concretezza, per esempio, delle informazioni presenti su stampa economica non accademica.
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Convenzioni rilevanti: i comparti del mercato dei capitali
• Durante il corso ci occuperemo prevalentemente del mercato monetario.
• Ma è importante capire che il mercato monetario è solo una parte del mercato del capitali (che rappresenta la dimensione finanziaria di un sistema economico)
• Dovremo definire che cosa sia una attività finanziaria
• Per il momento non entreremo nell’esame di una questione fondamentale per gli economisti che è la risposta al quesito: la moneta è una attività finanziaria?
• Diciamo però che per convenzione moneta e altre attività finanziarie vengono mantenute distinte, e conseguentemente anche il mercato monetario e mercato finanziario vengono considerati separatamente
Mercato monetario
Tutte le negoziazioni chehanno per oggetto capitali
a breve scadenza
Mercato dei capitaliTutte le transazioni che hanno per oggetto capitali
Mercato finanziarioTutte le negoziazioni che hanno per oggetto
capitali a medio e lungo termine
Mercato mobiliareNegoziazioni di capitali a medio e lungo
termine che hanno per oggetto titoli
Mercato di borsaNegoziazioni di titoli a medio e lungo termine
sottoposti a regolamentazione e
vigilanza
1. Convenzioni rilevanti: i comparti del mercato dei capitali
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1.1 Le semplificazioni rilevanti adottate nel corso
Prima di addentrarci in approfondimenti è necessario precisare che le
attività finanziarie attualmente presenti nei mercati sono molteplici e
sofisticate,
dunque l’esposizione che seguirà, pur presentando una varietà di
strumenti finanziari superiore a quella normalmente considerata nei
corsi di economia politica di base, è in ogni caso da intendersi come
una conveniente
rappresentazione semplificata
1.1 Le semplificazioni rilevanti adottate nel corso
Semplificazioni di convenienza
(necessarie alla costruzione della matrice fondi e flussi):
a) La voce depositi non viene disaggregata, anche se nella realtà esistono sia depositi in
conto corrente, sia depositi vincolati.
b) Le obbligazioni vengono disaggregate solo in due insiemi, legati alla scadenza:
i. obbligazioni con scadenza entro i due anni (o monetari, TM);
ii. obbligazioni con scadenza oltre i due anni (o titoli a reddito garantito, TRG) non si
distingue perciò fra titoli che remunerano secondo cedola fissa o variabile.
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1.1 Le semplificazioni rilevanti adottate nel corso
c) Non si distingue fra mercato primario e mercato secondario, assumendo che il
funzionamento dei mercati sia sufficientemente efficiente e tale da non determinare
differenze di prezzo significative per lo stesso titoli sui due diversi mercati.
d) Si deve ricordare la differenza fra attività finanziarie dirette (che comportano scambi
finanziari diretti fra soggetto emittente (debitore) e finanziatore (creditore)
ed attività finanziarie indirette che invece vengono emesse dagli intermediari finanziari
(vedi mercato dei prestiti o titoli di fondi comuni)
e) Nella matrice fondi e flussi non si considerano tutti gli scambi che restano all’interno
del bilancio dello stesso macro-operatore (perché i flussi attivi e passivi dovrebbero
tendenzialmente compensarsi; es. credito commerciale e interbancario nazionale)
1.2 Il ruolo della liquidità
E’ un tema centrale del funzionamento dei sistemi monetari moderni e comporta la necessità di affrontare:
• Definizione e ampiezza oggetto vs. attributo, liquidità vs. negoziabilità, primaria vs. secondaria
• Misurazione evoluzione nel tempo
• Che cosa la determina mercati e strumenti (tipi)
• Che cosa/come influenza nel/il sistema economico (in particolare rispetto alla politica monetaria)
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1.2.1 Liquidità vs. negoziabilitàdelle attività finanziarie: da classificazione dei mercati a classificazione delle attività (rinvio)
Liquidità
Attributo che si riferisce a quanto facilmente una attività può essere trasformata in potere d’acquisto, senza incorrere in perdite (Keynes 1930, Hicks1967):• L’attività liquida per eccellenza è la moneta
che è potere d’acquisto immediato ed ha costo di trasformazione nullo
• Tutte le altre attività finanziarie hanno una specifica liquidità
Un altro elemento fondamentale legato alla liquidità di un’attività finanziaria è l’incertezza circa il valore futuro degli strumenti (che comprende varie tipologie di rischio: di prezzo, di credito, di interesse…)
Negoziabilità
Attributo che si riferisce a quanto facilmente una attività può essere scambiata• maggiore negoziabilità implica
maggiore liquidità; • a sua volta la negoziabilità dipende da:
• esistenza di un mercato spesso (caratterizzato da domanda e offerta che si manifestano senza squilibri significativi) ed ampio (caratterizzato da volumi di domanda e offerta elevati)
• diffusione dell’informazione sulla qualità dei titoli
• esistenza di mercati secondari(transazioni successive all’emissione)
FamigliePubblica
AmministrazioneImprese
EsteroIntermediari
finanziari
2. Gli operatori a livello macroeconomico*
* Si rende esplicita la presenza di intermediari finanziari normalmente lasciati sullo sfondo nell’approccio macro elementare
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Famiglie
Operatore tendenzialmente
in surplus
La ricchezza è costituita da investimenti
materiali (abitazioni) Componente
principale della ricchezza
accumulata attraverso strumenti
finanziari (∆RFN)
2. Gli operatori a livello macroeconomico
Caratterizzazione per operatore Famiglie riferito al caso italiano
Il portafoglio delle Famiglie
Base monetaria (liquidità) ∆BMF
Depositi bancari ∆DF
Titoli a breve scadenza ∆TMF
Quote a breve di fondi comuni ∆QMF
Mutui (che sono una passività) -∆PrF
Obbligazioni private ∆TRGF
Azioni ∆AzF
Assicurazioni e fondi pensione ∆QnMF
2. Gli operatori a livello macroeconomico
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Imprese
Operatore strutturalmente in deficit
• Questo è evidenziato dal fatto che nella matrice flussi finanziari (I-S) imprese appare con segno positivo
Anche la posizione di stock è
sostanzialmente passiva, quindi
siamo a fronte di debitore netto
2. Gli operatori a livello macroeconomico
Il portafoglio delle imprese comprende:
Base monetaria (liquidità) ∆BMI
Depositi bancari ∆DI
Titoli a breve scadenza ∆TMI (saldo)
Mutui (che sono una passività) -∆PrI
Obbligazioni private ∆TRGI (saldo)
Azioni ∆AzI (saldo)
2. Gli operatori a livello macroeconomico
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Pubblica Amministrazione
Debitore netto
Operatore in deficit
• Il deficit emerge dal saldo netto fra uscite (G) ed entrate nette (la tassazione T è da intendersi al netto dei trasferimenti)
2. Gli operatori a livello macroeconomico
Il portafoglio della PA (Stato, Regioni e altri Enti Pubblici) è composto da
Titoli a breve scadenza -∆TMPA
Titoli a lunga scadenza –∆TRGPA
Saldo Tesoreria
(che deve essere immediatamente ripianato da 1981 se passivo)
∆TESPA
2. Gli operatori a livello macroeconomico
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Estero
Deve compensare la posizione di parte reale (PC) con la posizione di parte finanziaria (movimenti di capitale)
Operatore che viene distinto fra:
• Area UME• Resto del Mondo
La composizione del portafoglio è simile a quello delle Famiglie
2. Gli operatori a livello macroeconomico
Lo squilibrio della BP viene compensato dalla Banca Centrale attraverso:Target2 per area UME Movimenti di riserve (e quindi conversioni con tassi di cambio) per il resto del mondo
Vengono disaggregati in tre tipologie (sono molte di più in realtà):
Banca Centrale
Banche Ordinarie
Fondi Comuni
Rispetto alla funzione monetaria svolta evidenziano
una posizione passiva (esattamente simmetrica a
quella della somma degli altri operatori a cui cedono
liquidità)
Intermediari finanziari
2. Gli operatori a livello macroeconomico
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2.1. Approfondimento statistico sulla composizione del portafoglio delle famiglie italiane (1995-2013)
-500
500
1500
2500
3500
4500
5500
6500
1995 2007 2011 2013
Le componenti principali della ricchezza delle famiglie italiane (miliardi euro correnti)
Fonte: Supplemento Bollettino Statistico BdI n. 69 Dicembre 2015
Attività Reali Attività Finanziarie Passività Finanziarie
• E’ evidente il fatto che
si tratta di un operatore
In surplus
• Si nota che la crisi finanziaria
ha colpito più duramente
nel 2011
• Comunque la componente
reale è più significativa di
quella finanziaria
2.1. Approfondimento statistico sulla composizione del portafoglio delle famiglie italiane (1995-2013)
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
1995 2007 2011 2013
Principali componenti della ricchezza delle famiglie italiane (incidenza %)
Fonte: Supplemento Bollettino Statistico BDI n. 69 Dicembre 2015
Attività Reali
Attività Finanziarie
Passività Finanziarie
Sebbene l’indebitamento delle famiglie
sia cresciuto negli ultimi 20 anni,
le passività non superano il 10%
della ricchezza, quindi non valgono
per le famiglie italiane considerazioni
che si possono fare per altri Paesi
(vedi USA)
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2.1. Approfondimento statistico sulla composizione del portafoglio delle famiglie italiane (1995-2013)
2,00
7,00
12,00
17,00
22,00
27,00
32,00
1995 2007 2011 2013
Dettaglio della composizione delle attività finanziarie famiglie italiane
Fonte: Supplemento Bollettino Statistico BDI n. 69 Dicembre 2015
Depositi
Titoli Stato
Azioni
Fondi Comuni
Fondi Pensione
Se consideriamo la media di periodo
1995-2013 possiamo osservare:
• che l’incidenza delle azioni e delle
quote di fondi comuni è rimasta
stabile (incremento lieve);
• mentre si è drasticamente ridotta
la quota di attività detenuta sotto
forma di depositi;
• la contrazione della quota
detenuta in Titoli di Stato è ancora
più marcata (anche perché tendenza
in ulteriore diminuzione)
2.1. Approfondimento statistico sulla composizione del portafoglio delle famiglie italiane (1995-2013)
2,00
7,00
12,00
17,00
22,00
27,00
1995 2007 2011 2013
Dettaglio delle attività fianziarie famiglie italianeFonte: Supplemento Bolletino Statistico BdI n. 69 Dicembre 2015
Moneta
Vita
Notiamo in quali direzioni si è
spostato
il portafoglio delle famiglie:
• moneta (contante) segno di
incertezza;
• assicurazioni vita (solo vantaggio
fiscale o ulteriore segno di
incertezza?...)
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2.1. Approfondimento statistico sulla composizione del portafoglio delle famiglie italiane (1995-2013)
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
1995 2007 2011 2013
Dettaglio della composizione delle passività finanziarie delle famiglie italiane
Fonte: supplemento Bollettino Statistico Bdi n. 69 Dicembre 2015
Prestiti
Mutui casa
Prestiti consumo
Se consideriamo la media di periodo
1995-2013 possiamo osservare:
• che la parte più significativa delle
passività è costituita da prestiti che
sono aumentati ma non in modo
particolarmente drastico);
• il dettaglio sul ruolo mutui casa
mostra un raddoppio che si è
stabilizzato (ma è sicuramente scaturito
dal boom immobiliare);
• si nota anche il raddoppio dei prestiti
al consumo: cambiamento di stile di vita
o segno della crisi?
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000
Attività non finanziarie
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Ricchezza netta
Figura 1. Ricchezza delle famiglie e società non finanziarie (miliardi di euro; 2017)
Società non finanziarie Famiglie
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
2.2 Approfondimento statistico: confronto composizione del portafoglio delle famiglie italiane vs. società non finanziarie (2005-2017)
• Si conferma anche nella
seconda parte del periodo il
fatto che famiglie sono
importanti risparmiatori netti,
all’opposto delle società non
finanziarie
• Il confronto con società non
finanziarie mostra inoltre
consistenza assoluta dei due
comparti con maggiore peso
per le famiglie
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2.2 Approfondimento statistico: confronto composizione del portafoglio delle famiglie italiane vs. società non finanziarie (2005-2017)
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
L’informazione in questa diapositiva
permette di evidenziare un aspetto
ulteriore rispetto a quanto già
sottolineato:
• non solo abitazioni rappresentano la
quota più significativa della ricchezza
delle famiglie,
• ma nel periodo 2006-2011 hanno
rappresentato una scelta privilegiata
rispetto alle attività finanziarie (bolla
immobiliare);
• successivamente, la composizione di
portafoglio delle famiglie è ritornata
verso proporzioni ante 2005
2.2 Approfondimento statistico: confronto composizione del portafoglio delle famiglie italiane vs. società non finanziarie (2005-2017)
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
Per le società non finanziarie:
• da 2011 ricchezza in calo (segno
negativo perché in contro-
tendenza rispetto a ciclo)
• immobili non particolarmente
significativi ai fini della dinamica
• divaricazione attività (in calo) e
passività (in aumento)
finanziarie
• crescita della componente
finanziaria su quella non
finanziaria
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2.2 Approfondimento statistico: confronto composizione del portafoglio delle famiglie italiane vs. società non finanziarie (2005-2017)
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
L’informazione in questa diapositiva
conferma alcune differenze strutturali
del portafoglio famiglie vs. imprese
• ovviamente immobili per le famiglie
sono abitazioni, mentre per imprese
sono investimento
• ma mentre famiglie sono «più avverse
al rischio» scegliendo abitazioni, le
imprese fanno opposto scegliendo
più attività finanziarie
2.3 Approfondimento statistico: confronto composizione del portafoglio delle famiglie italiane vs. altri paesi
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
D
USA
J
I
UK
Can
F
Questa diapositiva è molto interessante
• Essendo la rappresentazione di un
rapporto (quello tra ricchezza e
reddito) non ha una interpretazione
univoca. Infatti una sua crescita
potrebbe essere unicamente
determinata da una caduta del
reddito;
• di certo c’è convergenza;
• di certo c’è una serie che si colloca al
massimo dell’intervallo ed una che si
trova al minimo: osserviamo di quali
paesi si tratta
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2.3 Approfondimento statistico: confronto consistenza del portafoglio delle famiglie italiane vs. altri paesi
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
Anche questa diapositiva è molto
interessante
• Si tratta ancora di rappresentazione di
un rapporto (quello tra ricchezza e
popolazione). In questo caso
interpretazione meno ambigua perché
flussi migratori (relativi) simili nei
paesi osservati
• Dinamica Usa e Germania con trend
crescita evidente
• Non esattamente convergenza
• Peculiare la posizione italiana
• Come si integra questa informazione
sul posizionamento dei paesi con
quella della slide precedente?
D
USA
JI
UKCan
F
2.3 Approfondimento statistico: confronto consistenza del portafoglio delle famiglie italiane vs. altri paesi
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
Per rendere più evidente il raffronto in
contesti simili, l’informazione precedente
si focalizza solo su paesi UE
• Convergenza (ma di che tipo?);
• dinamiche abbastanza differenziate
per i Paesi considerati
• Qualche riflessione è d’obbligo
D
I
UK
F
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2.3 Approfondimento statistico: confronto composizione del portafoglio delle famiglie italiane vs. altri paesi
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
Si evidenzia la diversa preferenza nella
composizione dei portafogli delle famiglie
dei vari paesi:
• Famiglie italiane sono le meno
propense all’investimento finanziario
• Simile comportamento per Francia e
Germania
• Opposto il caso delle famiglie
statunitensi e giapponesi
D
USA
J
I
UKCan
F
2.4 Approfondimento statistico: confronto indebitamento delle società non finanziarie italiane vs. altri paesi
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
Evidente la propensione
all’indebitamento delle società non
finanziarie nei diversi paesi: si riscontra
sostanziale eterogeneità nei modelli di
struttura finanziaria sottostante
D
JI
UK
Can
F
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2.4 Approfondimento statistico: confronto solidità patrimoniale società non finanziarie italiane vs. altri paesi
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/ricchezza-famiglie-societa-non-fin/2017-ricchezza-famiglie-societa-non-fin/index.html
Rappresentazione di un rapporto (quello
tra ricchezza e reddito) che non ha una
interpretazione univoca. Infatti una sua
crescita potrebbe essere unicamente
determinata da una caduta del valore
aggiunto (quale è interpretazione
corretta?);
• Sostanziale stabilità del rapporto
• Situazione simile con «vantaggio»
Italia rispetto a Germania e Regno
Unito
DI
UK
F
2.5 Approfondimento statistico: confronto reddito/ricchezza Italia vs. altri paesi UE (2013)
https://www.adviseonly.com/wp-content/uploads/2013/04/ricchezza-netta-paesi-europa-1.png
Comparativamente, in quale tipo di Paese si
dovrebbe vivere meglio?
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2.6 I rapporti fra glioperatori e i mercatiattraverso la matricedei flussi finanziari
• Un modo sintetico e molto utile al fine di evidenziare le relazioni finanziarie fra gli operatori dei mercati finanziari è quello di costruire matrici dei flussi finanziari
• La caratteristica di questo tipo di rappresentazione è quella di conformarsi ai principi contabili fondamentali, quindi quella di richiedere:
• Simmetria delle posizioni (posizioni attive devono compensarsi esattamente con posizioni passive)
• Pareggio della matrice: come per qualsiasi bilancio, anche la matrice dei flussi garantire totali di colonna e totali di riga (che idealmente indicano presenza di squilibri contabili) pari a zero
• Il dettaglio della matrice può essere più o meno approfondito esattamente come accade rispetto alle voci di un qualsiasi bilancio
Fonte: Alessandrini P. (2015) p. 30
2.6 i rapporti fra gli operatori e i mercati attraverso la matrice dei flussi finanziari
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Fonte: Alessandrini P. (2015) p. 30
Dimensione reale
Dimensione finanziaria
Si noti che la dimensione reale è MOLTO compressa (1 mercato)
Mentre la dimensione finanziaria è più disaggregata (10 mercati)
e propone i mercati in ordine di liquidità decrescente
2.6 i rapporti fra gli operatori e i mercati attraverso la matrice dei flussi finanziari
Fonte: Alessandrini P. (2015) p. 30
A livello aggregato, sia il bilancio degli operatori, sia il
singolo mercato devono risultare «a pareggio» (cosa che non
significa che i singoli componenti non possano essere in deficit o
surplus)
2.6 i rapporti fra gli operatori e i mercati attraverso la matrice dei flussi finanziari
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Nel mercato finanziario, come in qualsiasi mercato si coordinano domanda e offerta.
Nello specifico deve accadere che: • chi necessita di finanziare posizioni finanziarie passive (domanda) • incontri coloro che hanno la disponibilità di risorse (offerta) cioècoloro che detengono posizioni finanziarie nette attive
Un mercato finanziario è sempre e comunque un luogo nel quale disponibilità monetarie presenti si coordinano con disponibilità monetarie future (dimensione intertemporale imprescindibile)
2.7 il funzionamento dei mercati finanziari: esposizione intuitiva
• Ricordando la definizione del risparmio individuale
• Ricordando che il risparmio può essere utilizzato:• Per incrementare lo stock fisico di capitale
• Per incrementare le attività finanziarie
• Per ridurre le passività finanziarie
• Ne consegue che l’eventuale esigenza di ottenere una posizione finanziaria passiva, richiede una possibilità di finanziamento…
2.7 il funzionamento dei mercati finanziari: esposizione intuitiva
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2.8 Modalità di copertura di incremento esposizione passiva
• aumento liquidità• aumenta v• conseguente
aumento Y e/o aumento p
Accumulo di scorte monetarie
• mutamento della composizione degli stock che rimangono inalterati nel complesso
Cessione di ricchezza finanziaria
• aumento dello stock delle attività finanziarie
Ricorso al prestito
Per finanziare una posizione passiva, l’individuo può ricorrere alternativamente a:
• I mercati finanziari rispondono alla esigenza di modificare l’allocazioneintertemporale delle risorse rispetto alle disponibilità correnti:
sottostante all’esistenza di mercati finanziari è la scelta implicita rispetto alla preferibilità di utilizzo presente contro utilizzo futuro (la cui ovvia controparte è la disponibilità ad accettare pagamenti presenti contro pagamenti futuri)
• Se le decisioni degli individui avvenissero in assenza di incertezza e con piena informazione, sarebbero solo le preferenze individuali a generare l’esistenza di mercati finanziari
• Ma dal momento che:• Incertezza è rilevante• Informazione non è completa…
3. Funzioni dei mercati finanziari
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3. Funzioni dei mercati finanziari
• permettere l’ottimizzazione intertemporale dell’uso delle risorse
Mobilizzazione del risparmio
• in un contesto di informazione asimmetrica, la presenza di mercati finanziari permette fenomeni di «scalate ostili» e di cambio del management e degli assetti proprietari
Diffusione dell’informazione
• in presenza di mercati finanziari, anche il piccolo risparmiatore può ridurre il rischio di portafoglio diversificandolo
Gestione dei rischi
In generale le ragioni di esistenza dei mercati finanziari possono essere ricondotte a:
Nelle diapositive che seguono cercheremo di mostrare che effettivamente l’esistenza di mercati finanziari è conveniente sia per il singolo individuo sia a livello aggregato
Per poter procedere alla dimostrazione (intuitiva) ricorreremo ai concetti noti dalla microeconomia, declinando il problema della massimizzazione dell’utilità standard al caso particolare della scelta intertemporale
Ovviamente non dovremo dimenticare i concetti di stock e flusso appresi nelle lezioni precedenti
3.1 Funzioni dei mercati finanziari: migliorare allocazione intertemporale delle risorse
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Ricordiamo che il problema di scelta razionale sul lato della domanda viene di norma ricondotto ad un problema di massimizzazione dell’utilità caratterizzato da elementi che permettono di definire e rappresentare:
• Ordinamenti Preferenziali (curve di indifferenza) che sono rappresentazione dei desideri/bisogni individuali;
• Vincolo di bilancio, ovvero il vincolo al quale la scelta è sottoposta (area ammissibile).
Il problema standard è normalmente semplificato al fine di permettere una rappresentazione su un sistema di assi a due dimensioni. Questo significa che la scelta dell’individuo comporta di determinare:
• un paniere ottimale composto da due beni (x1, x2)
• i cui prezzi di mercato sono dati e noti (p1, p2),
• così come è nota e data la disponibilità monetaria per l’acquisto (M)
Appendice: Breve richiamo di concetti fondamentali di microeconomia
Appendice: Breve richiamo di concetti fondamentali di microeconomia
x1
x2
M/p1
M/p2
x*1
x*2
Le intercette sugli assi determinate dal vincolo di bilancio rappresentano la massima quantità acquistabiledi ciascun bene nella misura in cui l’individuo scegliessedi consumare solo uno di essi
In equilibrio il SMS uguagliail prezzo relativo: individuo emercato condividono la valutazionerelativa dei beni
U0
U1
U2
E
Si ricorda che SMS (saggio marginale di sostituzione)è visivamente la pendenza di ogni punto di ogni curva di indifferenza; mentre il prezzo relativo (p1/p2) è visivamente la pendenza del vincolo di bilancio)
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Riprendiamo dalla microeconomia il problema della scelta individuale legato alla allocazione temporale del consumo fra due periodi (generalizzabile ad n periodi).
Per ipotesi l’individuo massimizza l’utilità su questo arco temporale, percependo in questi periodi un reddito rispettivamente pari a Y1 e Y2 e desiderando consumare rispettivamente C1 e C2.
L’individuo deve scegliere il paniere ottimale C1 e C2,sapendo comunque di non poter spendere più del reddito complessivo a disposizione
3.1.1 Rappresentazione della convenienza legata all’esistenza dei mercati finanziari
Immaginiamo dapprima che non esistano mercati finanziari
In questo caso, le uniche possibilità per l’individuo sono (il vincolo della scelta): • consumare in ogni periodo in misura pari al reddito percepito: C1=Y1 e C2=Y2;
• risparmiare nel periodo 1 per consumare maggiormente nel periodo 2: C1<Y1 e C2>Y2 con S1= Y1-C1 e C2=Y2+S1.
D’altro canto, non tutti gli individui hanno le stesse preferenze intertemporali, in altri termini consumo presente e futuro non sono né sostituti perfetti, né simmetricamente sostituti (forma delle curve di indifferenza):
• alcuni preferiscono fortemente il consumo presente al consumo futuro;
• altri sono sostanzialmente indifferenti fra consumo presente e consumo futuro;
• altri ancora preferiscono fortemente il consumo futuro al consumo corrente.
3.1.1.a Il mondo senza mercati finanziari
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3.1.1.b Il mondo senza mercati finanziari: l’individuo neutrale allo scorrere le tempo
C1
C2 Y1+ Y2
Y1
Y2
In assenza di mercati finanziari, l’individuopotrebbe consumare in ogni periodo al massimoquanto percepito nel periodo corrente
Esempio di individuosoddisfatto dalla dotazioneintertemporale delle risorse U0
U1
U2
3.1.1.c Il mondo senza mercati finanziari: l’individuo «formica»
C1
C2 Y1+ Y2
Y1
Y2
In assenza di mercati finanziari, l’individuopotrebbe consumare in ogni periodo al massimoquanto percepito nel periodo corrente
Esempio di individuoche diventa risparmiatore netto
C1
C2
U0
U1
U2
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3.1.1.d Il mondo senza mercati finanziari: l’individuo «cicala»
C1
C2 Y1 + Y2
Y1
Y2
In assenza di mercati finanziari, l’individuo che desidererebbe consumare in misura più ampiarispetto alle sue possibilità correnti, non trovamassima soddisfazione, ed è costretto a consumare solo il reddito corrente
Per questo individuo l’equilibrioviola la condizione SMS=prezzo relativo
U0
U1
U2
Le rappresentazioni grafiche che seguono servono ad evidenziare il ruolo dell’esistenza dei mercati finanziari e l’emergere di posizioni di:
• risparmiatori netti (coloro che oggi consumano meno del reddito corrente C1i < Y1i e dunque C2i > Y2i ),
• investitori netti (coloro che oggi consumano più del reddito corrente C1j > Y1j e dunque C2j < Y2j)
Naturalmente a livello aggregato deve valere che per rispettare la condizione di equilibrio finanziario:
• C1i + C1j = Y1i + Y1j
• C2i + C2j = Y2i + Y2j
3.1.2 Il mondo in presenza di mercati finanziari
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L’esemplificazione che segue si fonda sulle seguenti ipotesi:
• Nel periodo corrente il consumatore percepisce il reddito Y1
• Nel periodo successivo il consumatore percepisce il reddito Y2
• Il mercato finanziario remunera crediti e debiti con lo stesso tasso. Se esistessero banche, il tasso di deposito e di finanziamento coinciderebbero; il tasso di interesse è pari ad i
3.1.2 Il mondo in presenza di mercati finanziari
Se il consumatore decide di consumare tutto il suo reddito potenziale nel periodo corrente, può consumare al massimo:
Y1 + (1+i)-1 Y2
Se il consumatore decide di consumare tutto il suo reddito potenziale nel periodo futuro, può consumare al massimo:
Y1(1+i) + Y2
Nello spazio consumo corrente (C1) consumo futuro (C2) questo permette di costruire il vincolo di bilancio intertemporale che è definito dalla retta:
C2 = [Y1(1+i) + Y2 ] – (1+i)C1
3.1.2 Il mondo in presenza di mercati finanziari
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3.1.2.a Il mondo in presenza di mercati finanziari:confronto con il caso di assenza di mercati finanziari
C1
C2
Y1 + (1+i)-1 Y2
Y1+Y2
Y1
Y2
Confronto fra il vincolo di bilancio del mondo senza mercati finanziari e vincolo di bilancio con mercatifinanziari
Si può notare che la presenza di mercati finanziari determina unampliamento della regione ammissibileper la scelta individuale
Y1(1+i) + Y2
3.1.2.b Il mondo in presenza di mercati finanziari:il caso dell’individuo soddisfatto della dotazione
intertemporale
C1
C2
Y1 + (1+i)-1 Y2
Y1(1+i) + Y2
Y1
Y2
Per questo particolare tipo di individuo la presenza o l’assenza di mercati finanziarinon comporta nessun cambiamento nella scelta
Esempio di individuosoddisfatto dalla dotazioneintertemporale delle risorse
U0
U1
U2
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3.1.2.c Il mondo in presenza di mercati finanziari: il caso dell’individuo «formica»
C1
C2
Y1 + (1+i)-1 Y2
Y1(1+i) + Y2
Y1
Y2
In presenza di mercati finanziari, l’individuoche desidera risparmiare può attuare questa sua scelta e ottenere una soddisfazione maggiorealla situazione precedente
Esempio di individuoche diventa risparmiatore netto
C1
C2
U0
U1
U2
3.1.2 Il mondo in presenza di mercati finanziari: il caso dell’individuo «cicala»
C1
C2
Y1 + (1+i)-1 Y2
Y1(1+i) + Y2
Y1
Y2
In presenza di mercati finanziari, l’individuopuò indebitarsi e consumare più di quanto percepito nel periodo corrente
Esempio di individuoche diventa investitore netto
U0
U1
U2
In altri termini l’individuo può essere investitore netto (anche se consuma di menorispetto al caso in cui il tasso di interesse fossenullo)
C1
C2
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4. Tipologie di mercati finanziari
Esistono diverse tipologie di attività finanziarie e conseguentemente diversi tipi di mercati finanziari. Possibili criteri di discriminazione
Anche i mercati finanziari possono essere dotati di caratteri più o meno prossimi alla «perfezione» teorica. E in essi si verificano fenomeni evolutivi
Grado di standardizzazione
Grado di liquidità
Struttura dei contratti sottostanti
Innovazione
Integrazione
Rispetto al grado di standardizzazione del
prodotto trattato
• Mercati ad asta• Mercati fondati sulla
relazione di clientela
Rispetto a caratteristiche oggettive del contratto finanziario
sottostante
• Tipicità• Scadenza • Trasferibilità• Rischio
Rispetto al grado di liquidità
4.1 Criteri di classificazione dei mercati finanziari
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I mercati ad asta si avvicinano al prototipo del mercato descritto da Walras:
• in essi vengono negoziate attività altamente standardizzate;
• i prezzi sono flessibili;
• funzionano nel discreto: la possibilità che le transazioni possano avvenire con frequenza tale da approssimare il tempo continuo è assicurata da soggetti che svolgono funzioni di:
• Market makers: soggetti che disponendo di ampio portafoglio di attività permettono la sussistenza del mercato mediante creazione di domanda e offerta in ogni istante (potrebbe infatti accadere che gli individui tendano a collocarsi su un lato del mercato e ciò ne comporterebbe il collasso).
• Dealers: soggetti che compravendono attività finanziarie sfruttando le opportunità di profitto legate ai differenziali fra i prezzi bid e prezzi ask di tali attività
4.1.a Tratti distintivi di un mercato ad asta
Nei mercati basati su relazioni di clientela:
• vengono scambiate attività non standardizzate (eterogenietà);
• i prezzi non sono flessibili;
• La relazione fra le controparti tende ad essere duratura (sotto due distinti profili:
• (a) la maggiore durata del singolo rapporto contrattuale;
• (b) la ripetizione di rapporti contrattuali) vedi contratti di prestito bancario.
4.1.bTratti distintivi di un mercato basato su relazioni di clientela
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5. La classificazione delle attività finanziarie: il ruolo del rischio
Come abbiamo sottolineato in apertura, a proposito delle ragioni di esistenza dei mercati finanziari, una di esse è il tentativo di attenuare limiti informativi (ai quali conseguono rischi specifici)
Dunque in presenza di limite informativo emergono strategie di:• Riduzione del rischio gli individui cercano di ridurre la propria
esposizione agli esiti incerti riducendo il livello delle transazioni intertemporali; ampliando le tipologie di contratti che permettono di affrontare contingenze complesse (diversificazione di portafoglio)
• Traslazione del rischio trasferiscono il rischio ad altri (questione che fa emergere il tema della volontarietà della assunzione del rischio da parte del ricevente)
Ris
chio
Riduzione
AttivaAcquisizione informazione
Passiva Diversificazione
Traslazione
Informazione simmetrica
Informazione asimmetrica
Azzardo morale
Selezione avversa
Costi di transazione molto elevati
5.1. Il comportamento individuale in presenza di rischio e informazione asimmetrica
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5.2. Contratti finanziari e informazione asimmetrica
In presenza di informazione asimmetrica la tipologia dei contratti finanziari, per quanto ampia è riconducibile ad un numero limitato di tipologie (e comunque è ben lontana dall’idea di completezza di cui al mondo Arrow-Debreu)
Contratti di assicurazione
Trasferimento del rischio ad altro
soggetto, disposto ad assumerlo
Contratti di debito
Si trasferisce il rischio solo nel caso estremo
di fallimento
Contratti di partecipazione
Ripartizione del rischio (come nel caso del
socio della spa)
In presenza di informazione asimmetrica emergono fondamentalmente due tipi di problematiche, alle quali si riconducono due importanti filoni della letteratura teorica:
Quale contratto finanziario ottimale?
La prospettiva è quella del problema principale-agente rispetto al quale sono da minimizzare i
costi di monitoraggio (per max profitto del principale) e di segnalazione (per max utilità
dell’agente)
Quale struttura finanziaria ottimale?
La prospettiva è quella della massimizzazione del valore di mercato
dell’impresa e della valutazione dell’impatto della scelta della
struttura finanziaria
5.3. Contratti finanziari e informazione asimmetrica (rinvio)
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6. Le funzioni degli intermediari finanziari
Il passaggio delle risorse finanziarie da unità in eccesso di liquidità, ad unità in deficit,
può avvenire per contatto diretto,
ma più spesso avviene indirettamente, attraverso il ricorso agli intermediari finanziari
6. Le funzioni degli intermediari finanziari
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6.Le funzioni degli intermediari finanziari
Funzione monetaria
(intertemporale)
• trasformazione delle scadenze
Funzione creditizia (multilaterale e
spaziale)• raccolta di informazioni
disponibili sul mercato
•produzione di nuove informazioni
Riduzione dei costi di transazione (multilaterale e
spaziale)
• sfruttamento di economie di scala
Diversificazione dei rischi
(multilaterale e spaziale)
6a.Principali tipologie di intermediari finanziari
Banche
Fondi Pensione
Assicurazioni
Intermediari nella gestione del risparmio (fondi comuni…)
Operatori di mercato (broker, dealer…)
Imprese finanziarie (leasing, factoring…)
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6b. Specificità delle banche (rinvio)
Una attività è liquida quando può essere trasformata senza perdite, in potere
d’acquisto
Una attività è liquida quando è facilmente
negoziabile
Le banche sono intermediari finanziari «speciali»?
La risposta al quesito dipende in parte dal modo in cui si concepisce il concetto di liquidità
Sì (1)
Perché svolgono una funzione monetaria i depositi bancari (passività) sono accettati come
mezzo di pagamento
(2) Non esattamente /(3) Sì
Perché svolgono una funzione creditizia i finanziamenti che concedono (attività) permettono passaggio di liquidità altrimenti
impossibile
Le banche sono intermediari finanziari «speciali»?
(1) Teoria tradizionale
(2) New view
• Gurley e Shaw, 1960, • Tobin, 1963, • Tobin e Brainard, 1963
(3) Asimmetrie Informative
6b.Specificità delle banche (rinvio)