Economia Aziendale e Ragioneria...

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www.moduli.maggioli.it Carla Iodice - Olga Nonino Compendio di Economia Aziendale e Ragioneria Generale L’azienda e la gestione aziendale Contabilità generale e contabilità industriale Bilancio e analisi di bilancio Tutti gli argomenti oggetto d’esame Casi aziendali

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Carla Iodice - Olga Nonino

Compendio di Economia Aziendale e Ragioneria Generale• L’azienda e la gestione aziendale• Contabilità generale e contabilità industriale• Bilancio e analisi di bilancio

• Tutti gli argomenti oggetto d’esame• Casi aziendali

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Indice generale

Parte I

Economia aziendale

Capitolo 1

L’azienda

1.1 L’Economia aziendale e la Ragioneria .............................

1.2 L’attività economica .........................................................

1.3 Teorie sulla definizione di azienda ..................................

1.3.1 Teoria istituzionalista ...........................................

1.3.2 Teoria meccanicistica ...........................................

1.3.3 Teoria organicistica ..............................................

1.3.4 Teoria contrattualistica ........................................

1.3.5 Teoria sistemica ....................................................

1.4 L’impresa e l’azienda secondo il codice civile .................

1.5 L’azienda e l’ambiente .....................................................

Caso aziendale - Accordo FIAT-General Motors .......................

1.6 Gli stakeholder ................................................................

1.7 Classificazioni delle aziende ............................................

1.7.1 Le aziende secondo la natura del soggetto giuri-

dico .......................................................................

1.7.2 Le aziende secondo la forma giuridica .................

1.7.3 Le aziende secondo il fine principale ...................

1.7.4 Le aziende secondo il tipo di attività ...................

1.7.5 Le aziende secondo le dimensioni .......................

1.7.6 Le aziende secondo la scelta localizzativa ...........

1.8 Aspetti fiscali dei redditi prodotti dalle aziende .............

1.8.1 IRPEF ....................................................................

1.8.2 IRES .......................................................................

1.8.3 IRAP e addizionale regionale all’IRPEF .................

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Indice generale

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1.9 L’imprenditore, i manager e gli altri soggetti che opera-

no nell’azienda.................................................................

1.10 Il soggetto giuridico e il soggetto economico .................

Capitolo 2

La gestione aziendale

2.1 La gestione e le sue caratteristiche .................................

2.2 I concetti di esercizio e periodo amministrativo .............

2.3 La gestione per operazioni ..............................................

2.3.1 Operazioni di finanziamento ................................

2.3.2 Operazioni di investimento ..................................

2.3.3 Operazioni di trasformazione tecnico-economica

2.3.4 Operazioni di disinvestimento .............................

2.4 La gestione per funzioni ..................................................

2.4.1 Diversa schematizzazione delle funzioni aziendali

2.5 Gestione per processi ......................................................

Caso aziendale - SCAME PARRE s.p.a. .......................................

2.6 L’aspetto finanziario e l’aspetto economico della gestio-

ne .....................................................................................

Caso aziendale - Aspetto finanziario e aspetto economico .....

2.7 I cicli aziendali ..................................................................

2.8 Divisione e meccanismi di coordinamento del lavoro ....

2.8.1 Divisione del lavoro ..............................................

2.8.2 Meccanismi di coordinamento ............................

Capitolo 3

Le strutture organizzative

3.1 La struttura organizzativa, i meccanismi operativi e lo stile

direzionale .......................................................................

3.1.1 Struttura organizzativa .........................................

3.1.2 Meccanismi operativi ...........................................

3.1.3 Stile direzionale ....................................................

3.2 Le rappresentazioni della struttura organizzativa ...........

3.2.1 L’organigramma ....................................................

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Indice generale

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3.2.2 Il funzionigramma ................................................

3.2.3 Il mansionario, le norme procedurali, la matrice

delle responsabilità ..............................................

3.3 Fattori che influiscono sulla scelta del modello di strut-

tura organizzativa ............................................................

3.4 Le aggregazioni aziendali .................................................

Capitolo 4

La gestione strategica delle imprese industriali

4.1 Le strategie aziendali .......................................................

4.2 La focalizzazione ..............................................................

4.3 La strategia dell’impresa leadership di costo ..................

4.4 La strategia di differenziazione .......................................

4.5 La strategia di diversificazione ........................................

4.6 La strategia verticale .......................................................

4.7 La strategia di internazionalizzazione .............................

4.8 Pianificazione strategica ..................................................

4.8.1 Fasi della pianificazione aziendale .......................

4.8.2 I piani aziendali ....................................................

Parte II

Ragioneria

Capitolo 1

Contabilità generale

1.1 La rilevazione ...................................................................

1.2 Il patrimonio e il reddito..................................................

1.2.1 Il patrimonio .........................................................

1.2.2 Il reddito ...............................................................

1.3 Le aree della gestione e la ripartizione del reddito netto

dell’esercizio ....................................................................

1.4 Il conto .............................................................................

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Indice generale

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1.5 Sistemi di scritture ...........................................................

1.6 Il metodo della partita doppia.........................................

1.7 Conti accesi a valori numerari e conti accesi a valori eco-

nomici ..............................................................................

1.7.1 Conti accesi a valori numerari ..............................

1.7.2 Conti accesi a valori economici ............................

1.8 La prima nota ..................................................................

1.9 Gli obblighi contabili ........................................................

1.10 Scritture contabili obbligatorie secondo la normativa ci-

vilistica .............................................................................

1.10.1 Il libro giornale .....................................................

1.10.2 Il libro degli inventari ...........................................

1.10.3 Il libro mastro .......................................................

1.11 Scritture contabili obbligatorie secondo la normativa fi-

scale .................................................................................

1.11.1 Registri IVA ...........................................................

1.12 Scritture contabili ............................................................

Capitolo 2

Scritture di costituzione e scritture di gestione

2.1 Scritture di costituzione ..................................................

2.1.1 Costi d’impianto ...................................................

2.1.2 Aspetti contabili della costituzione di un’azienda

individuale ............................................................

2.1.3 Aspetti contabili della costituzione di una società

di persone ............................................................

2.1.4 Aspetti contabili della costituzione di una società

di capitali ..............................................................

2.2 Scritture di gestione ........................................................

2.2.1 Gli acquisti, il loro regolamento e rettifiche sugli

acquisti .................................................................

2.2.2 Le vendite, il loro regolamento e rettifiche sulle

vendite .................................................................

2.2.3 Le altre operazioni d’esercizio ..............................

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Indice generale

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Capitolo 3

Scritture di chiusura e scritture di riapertura

3.1 Scritture di assestamento ................................................

3.2 Scritture di completamento ............................................

3.3 Scritture di integrazione ..................................................

3.4 Scritture di rettifica .........................................................

3.4.1 Operazioni di rettifica ..........................................

Caso aziendale - Costo medio ponderato.................................

Caso aziendale - LIFO ................................................................

Caso aziendale - FIFO ................................................................

3.4.2 Le scritture ...........................................................

3.5 Scritture di ammortamento ............................................

3.6 Scritture di epilogo ..........................................................

3.6.1 Riparto dell’utile o copertura delle perdite per le

società ..................................................................

3.7 Scritture di chiusura generale dei conti ..........................

3.8 Scritture di riapertura dei conti .......................................

3.9 Storno dei risconti attivi e passivi ....................................

3.10 Variazioni del capitale sociale .........................................

3.10.1 Variazioni del capitale sociale per una società in

nome collettivo ....................................................

3.10.2 Variazioni del capitale sociale per una società per

azioni ....................................................................

Capitolo 4

Il bilancio di esercizio

4.1 Nozione e funzioni del bilancio di esercizio ....................

4.2 Principi di redazione del bilancio di esercizio .................

4.3 Processo contabile di formazione del bilancio di eserci-

zio ....................................................................................

4.4 Lo Stato patrimoniale ......................................................

4.4.1 I componenti dell’attivo .......................................

4.4.2 I componenti del passivo .....................................

4.5 Il Conto economico .........................................................

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Indice generale

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4.5.1 Il contenuto del Conto economico ......................

4.6 La Nota integrativa ..........................................................

4.7 La relazione sulla gestione ..............................................

4.8 Criteri di valutazione degli elementi del bilancio di eser-

cizio ..................................................................................

4.9 Procedura per l’approvazione del bilancio di esercizio ...

4.10 Il bilancio in forma abbreviata.........................................

4.11 Il bilancio consolidato......................................................

Capitolo 5

Principi contabili nazionali e internazionali

5.1 Introduzione ....................................................................

5.2 I principi contabili internazionali .....................................

5.2.1 L’IFAC e i principi contabili internazionali per il set-

tore pubblico ........................................................

5.3 I principi contabili nazionali .............................................

5.4 Soggetti obbligati e soggetti esclusi dall’obbligo di appli-

cazione dei principi contabili internazionali ....................

5.5 Presentazione del bilancio – IAS 1 ..................................

5.6 Principali differenze tra normativa nazionale e IAS ........

Capitolo 6

Analisi di bilancio

6.1 Introduzione alla riclassificazione del bilancio ................

6.2 Conto economico a costo dei prodotti venduti ..............

6.3 Conto economico a valore aggiunto ...............................

6.4 La riclassificazione dello Stato patrimoniale secondo il cri-

terio finanziario ...............................................................

6.5 Gli indici di bilancio .........................................................

6.6 Gli indici di redditività......................................................

6.6.1 Indice di redditività del capitale investito ROI (Re-

turn On Investment) ............................................

6.6.2 Indice di redditività del capitale proprio ROE (Re-

turn On Equity) .....................................................

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Indice generale

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6.7 Gli indici di liquidità .........................................................

6.7.1 Indice di liquidità primaria ...................................

6.7.2 Indice di liquidità secondaria ...............................

6.8 Gli indici di solidità ..........................................................

6.8.1 Rapporto di indebitamento .................................

6.8.2 Indice di copertura dell’attivo fisso netto ............

6.8.3 Indice di copertura generale dell’attivo fisso netto

6.9 La leva finanziaria ............................................................

6.10 L’analisi dei flussi finanziari ..............................................

Capitolo 7

La contabilità industriale

7.1 Introduzione ....................................................................

7.2 Le classificazioni dei costi ................................................

7.2.1 Rispetto alla variabilità del costo in corrisponden-

za dei diversi volumi di attività .............................

7.2.2 Rispetto alla riferibilità all’oggetto della misurazio-

ne .........................................................................

7.2.3 Rispetto al tempo .................................................

7.2.4 Rispetto al progressivo cumulo dei dati ...............

7.3 I centri di costo ................................................................

7.4 Criteri di imputazione dei costi .......................................

7.5 Tipologie di contabilità dei costi .....................................

7.5.1 La contabilità per commessa ...............................

7.5.2 La contabilità per processo ..................................

7.6 Fase di imputazione dei costi ..........................................

7.6.1 Full costing ...........................................................

7.6.2 Direct costing .......................................................

7.6.3 Activity Based Costing ..........................................

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li.itParte I

Economia aziendale

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Capitolo 1

L’azienda

Percorso di lettura

Il capitolo introduce lo studio del ‘’sistema azienda’’, partendo dal-

le relazioni con l’ambiente, di cui costituisce parte integrante, pro-

seguendo con le diverse classificazioni delle aziende e con le carat-

teristiche dei diversi soggetti che vi operano.

Nel testo si esamina la differenza tra soggetto giuridico e soggetto

economico.

1.1 L’Economia aziendale e la Ragioneria

L’Economia aziendale è un campo delle scienze economiche che inda-ga le condizioni di esistenza delle aziende e le modalità di svolgimento deiprocessi di produzione economica delle stesse. La disciplina studia la logicadi funzionamento delle aziende, nel sistema di condizioni che le contraddi-stinguono ma sempre nella loro unicità, complessità e dinamicità. In sinte-si, studia i principi, le leggi e le regole di funzionamento delle aziende.

La Ragioneria può essere considerata un’area nell’ambito dell’Econo-mia aziendale. Tale area si occupa della rilevazione delle operazioni azien-dali, delle variazioni che esse producono sul patrimonio aziendale, e del-la loro traduzione in scritture contabili, con l’obiettivo di fornire le infor-mazioni fondamentali per esercitare le funzioni di controllo e di indirizzoaziendale.

1.2 L’attività economica

L’attività umana, volta alla ricerca delle risorse necessarie al soddisfa-cimento dei bisogni, è determinata dall’attività economica, ed è caratte-rizzata dalle seguenti fasi:– produzione, che è l’attività diretta a creare beni economici (beni e ser-

vizi) o ad accrescerne l’utilità;

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Parte Prima

Economia aziendale14

– scambio, che nasce dall’impossibilità di produrre nella medesimaunità produttiva tutto ciò che serve per il soddisfacimento dei biso-gni umani ed è conseguenza della specializzazione dell’attività pro-duttiva;

– consumo, che consiste nell’utilizzo dei beni e servizi per il soddisfaci-mento dei bisogni umani;

– risparmio, che deriva dalla parte di risorse che è sottratta al consu-mo immediato in vista di un consumo futuro;

– investimento, che consiste nell’impiego fruttifero del risparmio mo-netario.La possibilità di svolgere l’attività economica è legata all’esistenza di

strutture adeguate, denominate aziende, che producono beni e servizinecessari per il soddisfacimento dei bisogni umani o, più semplicemen-te, si propongono di soddisfare i bisogni umani.

1.3 Teorie sulla definizione di azienda

Nel corso di oltre un secolo, sono state elaborate diverse teorie perdare una definizione al concetto di azienda in modo da ridurre l’analisidi tale entità entro schemi precisi che conferissero all’analisi stessa valo-re metodologico.

Tali definizioni hanno fatto ricorso ad analogie di tipo giuridico, siste-mico, biologico e istituzionale.

Le principali teorie elaborate sono le seguenti:– teoria istituzionalista;– teoria meccanicistica;– teoria organicistica;– teoria contrattualistica;– teoria sistemica.

1.3.1 Teoria istituzionalista

Secondo l’approccio istituzionalista, l’azienda è uno strumento crea-to per lo svolgimento di una parte dell’attività, quella economica, di qual-siasi istituto.

La teoria considera l’azienda come un istituto economico con unapropria cultura, con propri valori e tradizioni, in sintesi con una propriasoggettività.

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Capitolo 1

L’azienda 15

1.3.2 Teoria meccanicistica

La teoria meccanicistica considera l’azienda come un sistema chiusocostituito da un insieme di schemi a funzionamento determinato.

La visione meccanicistica, che ha costituito l’asse portante di moltescuole di pensiero, considera l’azienda come un insieme di parti che han-no differenti funzioni e che contribuiscono singolarmente a formare ilprocesso organizzativo generale.

Secondo tale logica, che non consente una visione unitaria del feno-meno aziendale, per analizzare l’azienda occorre scomporre le singoleparti e poi ricomporle.

Tale modello, in tutte le situazioni in cui i processi generati non sonoregolati solo da macchine, ma richiedono attività complesse, sia nel pro-cesso decisionale che nel rapporto con l’esterno, si rivela limitato e discarsa utilità.

1.3.3 Teoria organicistica

La teoria organicistica considera l’azienda alla stregua degli organi-smi viventi, in quanto, al pari di questi ultimi, si rigenera, si riproduce eattua continui processi di scambio con l’ambiente in cui opera.

L’azienda, in quanto organismo vivente, è caratterizzata da un ciclovitale contraddistinto da diverse fasi:1. Costituzione2. Sviluppo qualitativo cognitivo3. Crescita dimensionale4. Consolidamento della struttura5. Sopravvenienza di situazione di crisi6. Fase terminale

1.3.4 Teoria contrattualistica

L’approccio contrattualistica considera l’azienda come un insiemecoordinato di contratti posti in essere per realizzare una data attività eco-nomica e per raggiungere l’obiettivo prefissato.

L’azienda, secondo tale approccio, è costituita da tante aree e com-partimenti isolati che non consentono di cogliere il dinamismo e la co-ordinazione che, invece, la contraddistinguono.

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Parte Prima

Economia aziendale16

1.3.5 Teoria sistemica

Secondo la teoria sistemica, l’azienda è un sistema di forze economi-che che sviluppa, nell’ambiente in cui opera, un processo di produzioneo di consumo, o di produzione e di consumo insieme, a favore del sog-getto economico, e altresì degli individui che vi cooperano. L’azienda è,in sostanza, un insieme di elementi tra loro interrelati e coordinati per ilraggiungimento di uno scopo.

Il principale fautore di tale teoria è stato il biologo americano Ludwigvon Bertalanffy, ma si è affermata grazie al contributo dell’economistaamericano Kenneth E. Boulding.

L’azienda è un sistema:– finalizzato, ossia tendente a un obiettivo generale: il soddisfacimen-

to dei bisogni umani;– aperto, perché in stretto collegamento con l’ambiente esterno;– complesso, in quanto costituito da un gran numero di elementi tra i

quali si instaurano numerosissime e complicate relazioni;– dotato di meccanismi di regolazione che lo spingono verso l’obietti-

vo generale, nel senso che i risultati delle decisioni prese nel passatoforniscono utili informazioni per correggere l’attività futura (informa-zioni di ritorno o feedback);

– dinamico, capace di adattarsi e influenzare l’ambiente; l’azienda, cioè,è spinta dall’ambiente in cui opera a rinnovare i prodotti, gli impian-ti, gli uomini, le idee ma riesce anche, in determinati casi, a condizio-nare l’ambiente stesso.Tuttavia, ciascuno di tali attributi può essere rivelatore di uno stato

di crisi aziendale. Infatti, in quanto:– sistema finalizzato, l’azienda può non essere in grado di perseguire

l’obiettivo prefissato;– sistema aperto, l’azienda subisce gli effetti di agenti esterni incontrol-

labili;– sistema complesso, possono sussistere difficoltà di coordinamento;– sistema dotato di meccanismi di regolazione, può non essere capa-

ce di rispondere ai meccanismi degli agenti esterni;– sistema dinamico, deve essere sempre in grado di prefiggersi l’equi-

librio.L’azienda è un sistema in quanto è composta da persone, mezzi pa-

trimoniali e operazioni varie, combinate per raggiungere un determina-to risultato.

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Capitolo 1

L’azienda 17

Le persone organizzano e attivano il processo produttivo dell’azienda.Esse possono partecipare alla realizzazione dell’attività in veste di-

versa:– possono essere imprenditori e svolgere una funzione di organizzazio-

ne e di coordinamento;– possono prestare il loro lavoro come operai, tecnici, impiegati, diri-

genti, ottenendo in cambio un salario o uno stipendio.I mezzi patrimoniali vengono acquisiti e combinati in modo da ren-

dere possibile l’attività produttiva; l’imprenditore deve, non soltantoprocurarsi lavoro e beni, ma combinarli e coordinarli in maniera ade-guata.

Le operazioni (acquisti, vendite, riscossioni, pagamenti ecc.) vengo-no programmate e coordinate per il conseguimento del fine aziendale.

Ogni operazione aziendale non è mai indipendente, ma è collegata atutte le operazioni passate e future, ai programmi e agli obiettivi dell’im-prenditore.

1.4 L’impresa e l’azienda secondo il codice civile

Con il termine impresa si fa riferimento a una nozione di genere, cor-rispondente alla definizione che si è data dell’attività dell’imprenditorecome attività economica esercitata professionalmente ed organizzata alfine della produzione o dello scambio di beni e di servizi (art. 2082 c.c.).Il concetto di attività imprenditoriale ha dunque un’ampia portata, inquanto abbraccia ogni forma di attività produttiva organizzata, all’inter-no della quale occorrerà individuare l’imprenditore e la sua attività sullabase di alcuni criteri di selezione.

In particolare, nel codice civile l’attività di impresa viene variamenteclassificata in funzione di tre distinti criteri. Tali sono:– l’oggetto, per cui si distingue tra impresa commerciale, impresa agri-

cola e impresa artigiana;– le dimensioni dell’impresa, per cui viene in rilievo la figura del picco-

lo imprenditore e dell’imprenditore medio-grande;– la natura del soggetto esercente, in base alla quale si distingue tra

impresa individuale, impresa collettiva e impresa pubblica.La rilevanza delle indicate distinzioni si manifesta soprattutto sotto il

profilo disciplinare, non essendo la normativa dettata dal codice identi-ca per tutti gli imprenditori.

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Parte Prima

Economia aziendale18

Il codice civile detta un corpo di norme di carattere più genericamenteattinente all’esercizio dell’attività di impresa, senza ulteriori specificazio-ni, le quali ineriscono alla disciplina dell’azienda (artt. 2555-2562 c.c.), deisegni distintivi (artt. 2563-2574 c.c.), della concorrenza e dei consorzi (art.2595-2620 c.c.).

1.5 L’azienda e l’ambiente

L’azienda è un sottosistema dell’ambiente, alle cui regole generali nonpuò sottrarsi, se intende svolgere la propria attività in modo da assicu-rarsi condizioni minime di sopravvivenza. La sua forma organizzativa e ilsuo cambiamento sono fortemente legati alle caratteristiche dell’am-biente in cui si trova a operare.

Essa è sottoposta a condizionamenti di varia natura: vincoli legislati-vi, ecologici, culturali ecc.

L’ambiente generale dell’impresa può essere visto come l’insiemedelle condizioni e circostanze in cui l’impresa opera e costituisce il qua-dro di riferimento comune per tutte le imprese che svolgono la loro at-tività nel medesimo territorio.

Esso è formato dai seguenti sottosistemi:– ambiente fisico-naturale, composto da fattori naturali (clima, esten-

sione e caratteristiche del territorio, sistema ecologico ecc.).I principali influssi di tale ambiente sul sistema aziendale riguardano,in maniera particolare, l’ubicazione geografica delle materie prime,la disponibilità di talune risorse naturali e i vincoli ecologici tendentia tutelare l’equilibrio dell’ambiente medesimo;

– ambiente socio-culturale, che comprende sia le conoscenze pro-prie di una determinata società, sia le ideologie e i valori in essapresenti.La conoscenza di tali elementi consente all’impresa una maggiorecomprensione dei comportamenti delle persone che operano al suointerno e dei soggetti con i quali essa entra in contatto;

– ambiente scientifico e tecnologico, che riguarda l’insieme delle co-noscenze tecniche necessarie per lo svolgimento dell’attività produt-tiva, e comprende tutte le attività preposte alla produzione e alla dif-fusione del sapere (strumenti, materiali e know-how).L’ambiente scientifico e tecnologico è caratterizzato, in ogni pae-se, dal livello e dal ritmo di evoluzione delle innovazioni medesi-

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Capitolo 1

L’azienda 19

me. La complessità tecnologica cresce secondo l’ordine seguente:– tecnologie seriali in cui i flussi fisici o informativi sono unidirezionali;– tecnologie intermediarie in cui esistono interdipendenze generiche

tra utilizzatori;– tecnologie intensive che applicano conoscenze e capacità al problema.– ambiente sociale, che si riferisce al tipo e alla struttura della società

in cui l’impresa è inserita. Essa tende ad avere degli influssi sull’im-presa soprattutto per effetto della continua evoluzione delle condi-zioni di vita;

– ambiente politico-legislativo, che fa riferimento al regime politico delpaese in cui l’impresa opera, al suo ordinamento giuridico e alla legi-slazione vigente.Particolare incidenza hanno, in questo contesto, le norme che disci-plinano l’operatività dell’azienda;

– ambiente economico, che è rappresentato dal sistema economicoche regola la vita della collettività cui l’impresa fa riferimento e cheincide sulla domanda e sui costi di produzione.In particolare, i mercati del lavoro rappresentano la più rilevante aread’interazione tra organizzazione e ambiente. I mercati degli input pro-

duttivi rappresentano, inoltre, la principale fonte di incertezza che na-sce dal grado di omogeneità dei fornitori.L’ambiente specifico costituisce l’ambito più ristretto in cui l’azienda

esplica la propria attività. Esso è individuabile nel settore di attività del-l’impresa (alimentare, metallurgico, tessile ecc.).

L’evoluzione ambientale è dovuta a fenomeni quali il progresso tec-nologico, l’ampliamento dei mercati, cioè la graduale caduta delle bar-riere economiche che colloca l’azienda in una realtà completamentenuova e fortemente concorrenziale, la crescita del benessere, che mo-difica la gerarchia dei bisogni umani, cambia i modelli di consumo e lescelte di produzione.

La capacità di adattamento a tali mutamenti, ossia la flessibilità, èdiventata indispensabile per la sopravvivenza aziendale.

Tuttavia, l’azienda, in alcune circostanze e, soprattutto, se di grandidimensioni, può influenzare e condizionare l’ambiente; in tal caso, il rap-porto tra l’azienda e l’ambiente non è di più di dipendenza ma è un rap-porto biunivoco, di interdipendenza.

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Economia aziendale20

Il compito di monitorare l’ambiente è affidato, in azienda, alle cosid-dette unità di confine, a cui appartengono le funzioni aziendali di marke-ting, di acquisto ecc.

Nella gestione dell’ambiente, l’azienda ha a disposizione i seguentistrumenti:1. Il contracting, che consiste in una serie di accordi collettivi tra pro-

duttori, fornitori e clienti, per definire le condizioni di funzionamen-to dei mercati in modo da diminuire i costi di transazione e i costi diproduzione.

2. L’advertising, che concerne la pubblicità e la comunicazione in mododa influenzare la domanda, attraverso un miglioramento delle cono-scenze delle caratteristiche intrinseche del bene offerto e/o del ser-vizio erogato.

3. Il coopting, che consiste nell’attribuzione di cariche sociali rilevanti abanchieri o a ex funzionari statali in grado di controllare l’incertezzadei mercati finanziari e delle istituzioni.

4. Il coalescing, che consiste in una serie di accordi o fusioni per ridurrel’incertezza ambientale.

–– Caso aziendale –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

Accordo FIAT – General Motors

Il 13 marzo 2000 segna una “una svolta per l’Auto europea”: a Milano è firmatoun accordo tra FIAT e General Motors, una partnership industriale e strategicatra le due case automobilistiche, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei pro-cessi produttivi, implementare nuove tecnologie e consolidare la propria presen-za sui mercati europei e su quelli dell’America Latina.

I termini dell’accordo sono i seguenti: uno scambio di partecipazioni azionarietra le due società che conduce alla vendita a General Motors del 20% del capita-le di FIAT Auto, con un esborso di 2,4 miliardi di dollari, in cambio, la FIAT entracon il 5,15% nel capitale di General Motors, diventando il primo azionista priva-to della casa americana. Sono stabilite regole in merito al trasferimento di pro-prietà delle altre azioni di FIAT Auto ed è definito un diritto di opzione (put) afavore di FIAT per la cessione alla casa automobilistica di Detroit del restante80% di FIAT Auto.

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Capitolo 1

L’azienda 21

Nel luglio 2000, l’accordo diventa operativo con la nascita delle due joint ventu-re paritetiche: una per i motori e i cambi con quartiere operativo Torino, e unaper gli acquisti con sede in Germania.

Nel luglio 2002, General Motors svaluta la quota di partecipazione in FIAT Autoda 2,4 miliardi a 200 milioni di dollari. Nel dicembre 2002, la banca d’affari USAMerrill Lynch rileva la partecipazione della FIAT in General Motors.

L’accordo siglato nel 2000 vede il primo vero momento di rottura nel febbraio2003, quando la General Motors decide di non sottoscrivere l’aumento di capita-le di FIAT, riducendo il proprio pacchetto azionario al 10%.

Nel febbraio 2005 FIAT riesce a ottenere da General Motors, tra l’altro, la resti-tuzione della quota del 10%, lo scioglimento delle joint venture e 1,55 miliardidi euro come controvalore del put.

1.6 Gli stakeholder

Gli individui o gruppi di individui, interni o esterni all’azienda (pubblicao privata), portatori di interessi nei confronti della medesima, ovvero co-loro che hanno interessi nelle decisioni dell’impresa, ne influenzano il suc-cesso e/o sono influenzati dall’attività dell’organizzazione in termini di pro-dotti, politiche e processi lavorativi, sono denominati stakeholder.

Si distingue tra:– stakeholder interni, rappresentati da proprietari, dirigenti e lavo-

ratori. I proprietari forniscono il capitale e si attendono, come con-tropartita, una remunerazione e il comando aziendale. Nelle im-prese individuali e nelle società di persone è questa la situazionedi fatto; nelle società di capitali, invece, il potere di governo è de-legato ai dirigenti. Infine i lavoratori, forniscono lavoro, competen-ze, esperienza in cambio di remunerazione, premi, sicurezza di la-voro;

– stakeholder esterni, rappresentati da clienti, fornitori e sindacati,governo. I clienti sono la fonte delle risorse esterne dell’organizzazio-ne; la sua natura emerge nelle politiche di fidelizzazione. Per i forni-

tori, le performance dell’organizzazione sono una garanzia per il pa-gamento. I dirigenti sindacali guidano le organizzazioni dei lavorato-ri, esercitando un potere di condizionamento. Il governo, con leggi eregolamenti, condiziona l’attività d’impresa.