Economia applicata 2
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Economia applicata 2
Politica di coesione a sostegno della crescita e dell’occupazione:
nuova strategia comunitaria per il periodo 2007-2013
Francesca Chironi A.A. 2007/2008

POLITICA DI COESIONE 2007/2013
Francesca Chironi A.A. 2007/2008
Background 1/3
1957 I paesi firmatari del trattato di Roma fanno riferimento, nel preambolo, alla necessità 'di rafforzare l'unità delle loro economie e di garantirne lo sviluppo armonioso riducendo il divario fra le diverse regioni e il ritardo delle regioni meno favorite'. 1992 Il Trattato dell'Unione europea, entrato in vigore nel 1993, definisce la coesione come uno dei principali obiettivi dell'Unione. Si stabilisce, inoltre, la creazione del Fondo di coesione a sostegno di progetti nei settori dell'ambiente e dei trasporti e degli Stati membri meno prosperi.

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Background 2/3
2000-2001 Il Consiglio europeo di Lisbona (marzo 2000) adotta una strategia focalizzata sull'occupazione che mira a fare dell 'Unione europea la più competitiva e dinamica economia basata sulla conoscenza nel mondo entro il 2010'. Il Consiglio di Göteborg (giugno 2001) integra questa strategia, collegandola con lo sviluppo sostenibile. 2004 Il 1 ° maggio Cipro, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia aderiscono all'Unione europea. 2005 Il Consiglio europeo raggiunge un compromesso sul bilancio per il 2007-2013. Alla politica di coesione sono assegnati 347410 milioni di euro (prezzi correnti).

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Background 3/3
2006
Il 17 maggio il Consiglio, il Parlamento e la Commissione firmano un accordo sul bilancio per il 2007-2013. Il 1 ° agosto i regolamenti che disciplinano i fondi strutturali per il periodo 2007-2013 entrano in vigore.
2006
Il 6 ottobre il Consiglio adotta "orientamenti strategici comunitari in materia di coesione", che costituiscono la base della nuova politica che definisce i principi e le priorità per il 2007-2013.
1 gennaio 2007 La Bulgaria e la Romania diventeranno membri dell'Unione europea.

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Il ContestoLe proposte volte a riformare la politica di coesione per il periodo 2007-2013 sono state adottate dalla Commissione nella Terza relazione sulla coesione del febbraio 2004.
Le proposte della Commissione puntano a migliorare due settori principali.
rafforzare la dimensione strategica della politica di coesione per integrare meglio le priorità comunitarie nei programmi di sviluppo nazionali e regionali.
favorire un maggiore impegno in loco a favore della politica di coesione attraverso un dialogo intensificato nell’ambito dei partenariati tra Commissione, Stati membri e regioni e una condivisione più chiara e decentrata delle responsabilità in settori quali la gestione e il controllo finanziario

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Perché una nuova politica regionale da parte della Commissione europea?
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Per ridurre le disparità economiche e sociali
L'Unione europea conta 27 Stati membri con un mercato interno di 493 milioni di cittadini.Tuttavia, le disparità economiche e sociali tra questi paesi e le loro regioni sono grandi.
Una regione su quattro ha un PIL (prodotto interno lordo) per abitante sotto al 75% della media dell'UE 27.

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Perché una nuova politica regionale da parte della Commissione europea?
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Per rimanere competitivi
La politica regionale europea apporta un valore aggiunto alle azioni sul campo e contribuisce a finanziare progetti concreti delle regioni, delle città e dei loro abitanti. . L'idea è che “la politica di coesionemigliora l’equilibrio geografico dello sviluppo economico e innalza il tasso potenziale di crescita nell’Unione considerata globalmente”(Comm.2005). Questo è l'obiettivo principale della nuova iniziativa: realizzare gli obiettivi strategici di Lisbona 2000 attraverso il coinvolgimento degli interlocutori nazionali, regionali, locali e delle parti sociali.

Le Risorse per la politica di coesione
La riforma fruirà di una dotazione complessiva di 308,0 miliardi di euro pari a circa un terzo del bilancio comunitario.
RipartizioneRipartizione deldel BilancioBilancio CECE2006 vs. 2013 in %
6.6
32.1
47.4
0.9
6.5 5.6
35.7
8.6
42.6
5.71.25
5.7
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
1A Competitiveness 1B Cohesion 2 Natural resources 3 Justice 4 Global role 5 Administration
20062013
RipartizioneRipartizione deldel BilancioBilancio CECE
2006 vs. 2013 in %

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Le risorse finanziarieACCORDO APRILE
2006%
REGIONI CONVERGENZA
CONVERGENZA 57,58%
FONDO COESIONE 19,97%
PHASING OUT STATISTICO
4,06%
REGIONI COMPETITIVITA’
PHASING IN 3,38%
COMPETITIVITA’ REGIONALE
12,47%
COOPERAZIONE COOPERAZIONE TERITORIALE
2,53%
TOTALE 100,00%

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Concentrazione: un’impostazione più strategica che consolida le priorità dell’Unione sia a livello geografico (80% circa del finanziamento destinato alle regioni meno sviluppate), sia dal punto di vista tematico (strategia incentrata sugli obiettivi di Lisbona e Göteborg. Semplificazione: riduzione del numero di regolamenti; meno obiettivi – meno Fondi; programmazione; soppressione della suddivisione in zone, programmi sostenuti da un unico Fondo; una gestione finanziaria più flessibile; proporzionalità in materia di controllo, valutazione e monitoraggio; ammissibilità delle spese. Decentramento: ruolo più incisivo delle regioni e dei soggetti locali.
I principi guida 2007-2013I principi guida 2007-2013

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Concentrazione territoriale

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Un esempio: l’Italia
Distribuzione delle categorie d'intervento identificate dalla Commissione:
• ricerca e innovazione,
• capitale umano,
• ing. finanziaria,
• efficienza energetica e fonti energetiche rinnovabili...

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Le finalità della politica regionale 2007-2013 Le finalità della politica regionale 2007-2013 1/21/2
A livello macro: A livello macro: incrementare la crescita e incrementare la crescita e l’occupazionel’occupazione
Nello specifico:Nello specifico:
1. Incrementare gli investimenti in ricerca e 1. Incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico (> privato)sviluppo tecnologico (> privato)
2. Promuovere tutte le forme di innovazione2. Promuovere tutte le forme di innovazione
3. Diffondere un uso efficace delle TLC3. Diffondere un uso efficace delle TLC

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4. Incoraggiare un uso sotenibile delle risorse, in 4. Incoraggiare un uso sotenibile delle risorse, in particolare di quelle energeticheparticolare di quelle energetiche
5. Promuovere la cultura imprenditoriale e le 5. Promuovere la cultura imprenditoriale e le condizioni per fare impresa (> PMI)condizioni per fare impresa (> PMI)
6. Migliorare ed estendere la rete infrastrutturale6. Migliorare ed estendere la rete infrastrutturale
7. Promuovere l’occupabilità dei lavoratori (vari 7. Promuovere l’occupabilità dei lavoratori (vari obiettivi FSE: inclusione, adattabilità, obiettivi FSE: inclusione, adattabilità, flessibilità, qualificazione risorse umane...)flessibilità, qualificazione risorse umane...)
Le finalità della politica regionale 2007-2013 Le finalità della politica regionale 2007-2013 2/22/2

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Programmi regionalie nazionali FESRFSE
Fondo di coesione
Regioni con un PILpro capite < 75% della
media dell’UE-25
Effetto statistico:regioni con un PIL pro
capite < 75% dell’UE-15 e > 75% dell’UE-25
Stati membri con RNLpro capite < 90%
della media dell’UE-25
57,6%= 177,29 Mld di euro
4,1%= 12,52 Mld di euro
20,00%= 61,42 Mld di euro
Programmi regionali (FESR) e programmi nazionali(FSE)
Gli Stati membripropongono una lista
di regioni(NUTS 1 oNUTS 2)
Sostegno transitorio per leregioni ammissibili
all’Ob. 1 nel periodo 2000-2006e non coperte dall’Obiettivo
“Convergenza”
•Innovazione•Ambiente/Prevenzione dei rischi•Accessibilità•Strategia europea per l’Occupazione
15,5%= 38,4 Mld di euro
3,4%= 10,4 Mld di euro
Programmi e retitransfrontalieri e
transnazionali (FESR)
Regioni frontalieree grandi aree dicooperazionetransnazionale
•Innovazione•Ambiente/Prevenzione deii rischi •Accessibilità•Cultura, Istruzione
77,6% transfrontal.18,5% transnazion. 3,9% interregionale
Obiettivo “Competitività regionale e Occupazione” 15,8% (48,8 mld di euro)
Obiettivo “Cooperazione territoriale europea” 2,44% (7,5 mld di euro)
Obiettivo “Convergenza” 81,7%compreso un programma speciale per le regioni ultraperiferiche (251,33 mld di euro)
•Innovazione•Ambiente/Prevenzione dei rischi •Accessibilità •Infrastrutture •Risorse umane •Capacità amministrativa
•Trasporti (TEN) •Trasporti sostenibili •Ambiente •Energie rinnovabili
Gli obiettivi

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1.Convergenza
L'obiettivo « Convergenza », che si avvicina al precedente obiettivo 1, prevede di accelerare la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori d'intervento: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza adattabilità ai cambiamenti economici e sociali tutela dell'ambiente, nonché efficienza amministrativa. Si prevede che esso sia finanziato dal FESR, dal FSE e dal Fondo di coesione.
Tre nuovi obiettivi

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Tre nuovi obiettivi
2.Competitività regionale e occupazione
“L'obiettivo « Competitività regionale e occupazione » punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni (al di fuori di quelle in ritardo di sviluppo). Esso consentirà di anticipare i cambiamenti socioeconomici, di promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo di mercati che favoriscano l'inserimento. Si prevede che questo obiettivo sia finanziato dal FESR e dal FSE.”

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Tre nuovi obiettivi
3.Cooperazione territoriale europea
L'obiettivo « Cooperazione territoriale europea » mira a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale. Si prevede che l'azione sia finanziata dal FESR. L'obiettivo consiste nel promuovere la ricerca di soluzioni congiunte a problemi comuni tra le autorità confinanti, come lo sviluppo urbano, rurale e costiero e la creazione di relazioni economiche e di reti di Piccole e medie imprese (PMI). La cooperazione è orientata sulla ricerca, sullo sviluppo, sulla società dell'informazione, sull'ambiente, sulla prevenzione dei rischi e sulla gestione integrata delle acque.

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Approccio strategicoOSC
Come disposto dal Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999, il Consiglio ha adottato un documento globale per la politica regionale contenente gli « orientamenti strategici della Comunità per la coesione », questi indicano le priorità comunitarie che devono essere sostenute tramite la politica di coesione.
Approccio strategicoOSC

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Approccio strategicoQSN
“Ogni Stato membro presenta un « quadro di riferimento strategico nazionale », che costituisce uno strumento di riferimento per poter preparare la programmazione dei Fondi. Questo serve a garantire la coerenza degli interventi dei Fondi con gli orientamenti strategici. Il QSN copre il periodo 2007-2013 e viene trasmesso alla Commissione una volta adottati gli orientamenti strategici. “

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Approccio strategico
Programmi operativi
“Programmi operativi degli Stati membri coprono un periodo compreso tra il 1°gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013. Un programma operativo riguarda soltanto uno dei tre obiettivi e beneficia del finanziamento di un solo fondo. La Commissione valuta ogni programma proposto per verificare che contribuisca al perseguimento degli obiettivi e delle priorità:
•del quadro di riferimento strategico nazionale;
•degli orientamenti strategici della Comunità per la coesione.”
Soggetti a decisione finale della Commissione.

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Le priorità comunitarie
Priorità 1 - Attratività:Ampliare e migliorare la mobilità. Migliorare l’ambiente. Ridurre l’uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali.
Priorità 2 - RSTI : Migliorare ed accrescere gli investimenti in RTS. Innovazione e promozione dell’imprenditorialità. TCI renderle accessibili a tutti e in particolare alle PMI. Accesso agli strumenti finanziari (sostenere gli strumenti diversi dalle sovvenzioni).

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Le priorità comunitarie (osc)
Priorità 3 – Nuovi e migliori posti di lavoro: Attrarre e trattenere persone nel lavoro. Adattabilità di lavoratori ed imprese e rendere più flessibile il mercato del lavoro. Aumentare investim. capitale umano: istruzione / competenze. Capacità amministrativa .
Priorità 4 - Territorio e CooperazioneContributo delle città alla crescita e all’occupazione. Diversificazione economica delle aree ruraliCooperazione transfrontaliera, transnazionale, interregionale

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I PROGRAMMI OPERATIVI IN ATTUAZIONE DEL QSN- ITALIA
In accordo con quanto previsto all’art. 27, par. 4, lett. c), del Regolamento Generale dei Fondi ( “il quadro di riferimento strategico contiene…l’elenco dei programmi operativi per gli obiettivi CONV e COR”) ... Il Quadro si attuerà attraverso POR ;per le Regioni dell’Obiettivo CONV e per l’area del Mezzogiorno, attraverso: cinque Programmi Operativi Nazionali (FESR); tre PON ( FSE per le medesime priorità cui sono indirizzati tre dei cinque PON FESR); due Programmi Operativi Interregionali (FESR).
per le regioni dell’Obiettivo “Competitività regionale e occupazione” è previsto il PON “Azioni di sistema” (FSE )

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ELENCO POR QSN 2007-2013 - Italia
Competitività regionale e occupazione / CENTRO-NORDREGIONI POR FESR POR FES
Por F riuli Venezia G iulia X X
Por Lazio X X
Por Liguria X X
Por Lombardia X X
Por M arche X X
Por P .A. Bolzano X X
Por P .A. T rento X X
Por P iemonte X X
Por Toscana X X
Por Umbria X X
Por V alle d'Aosta X X
Por V eneto X X
Por Emilia R omagna X X

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QSN 2 0 0 7 -2 0 1 3 - ITALIA
COR MEZZOGIORNO
REGIONE POR FESR POR FSE
Por Abruzzo X X
Por Molise X X
Por Sardegna S T X X
QSN 2 0 0 7 -2 0 1 3
Convergenza / Mezzogiorno
REGIONE POR FESR POR FSE
P o r C a la b r ia X X
P or C am p an ia X X
P o r P u g lia X X
P o r S ic ilia X X
P or B asilicata S T X X

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Quadro Strategico Nazionale 2007-2013
ELENCO DEI PROGRAMMI NAZIONALI PON CONVERGENZA
PON FESR
PON FSE
PROGRAMMI NAZIONALI
Pon Sicurezza per lo Sviluppo X X Pnm Istruzione
Pon Ambienti per l'apprendimento
X X Pnm Ricerca e competitività
Pon Competenze per lo Sviluppo
X X Pnm Reti e mobilità
Pon Ricerca e competitività X X Pnm Governance AT e AS
Pon Reti e mobilità X X
Pon Governance e Assistenza Tecnica
X X
Pon Governance e Azioni di Sistema
X X
PON COMPETITIVITA'REGIONALE E
X X
Pon Azioni di sistema X X