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TECNOLOGIE, STRUMENTI E TECNICHE DISUPPORTO DEL CULTURAL HERITAGE
13 Dicembre 2017
SICUREZZA E GESTIONE DEL RISCHIO,IMPATTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI,
VULNERABILITÀ E RESILIENZA LEGATA AL PATRIMONIO CULTURALE
Gruppo di ricerca: Laboratori scientifici CCRLaboratori di restauro CCR
Contatti: [email protected]
TECNOLOGIE, STRUMENTI E TECNICHE DISUPPORTO DEL CULTURAL HERITAGE
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Competenze del gruppo di ricercaProgetto EPICO (European Protocol In preventive COnservation): conservatori e diagnosti
Elaborazione di una scheda di valutazione del degrado
Valutazione di alcune forme di alterazione
Analisi dei prodotti di alterazione
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Attività di ricerca
Creazione di protocolli di controllo superficiale e/o strutturale di oggetti o monumenti
Definizione di indicatori di degrado dei materiali
Identificazione di parametri favorevoli ai processi di alterazioneper diversi materiali
Riconoscimento oggettivo dei fenomeni di alterazione
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Idee progettuali
Creazione di strumenti di lettura tramite acquisizioni 3D
Analisi con metodi oggettivi delle superfici: colore, fessure, forma, dimensioni, ecc..
Analisi AE (Acoustic Emission)
Analisi Gas ambientali: VOC, frazioni basso molecolari, NH3, alogenati, ecc.
Creazione di sistemi automatici di acquisizione dati: meccatronica [droni, robot + analisi spettrali (iperspettrali)]
Sistemi integrati predittivi per la gestione di dati climatico/ambientali correlati con mappatura del degrado (definizione diindicatori di andamento delle alterazioni o cinetiche di alterazione)
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TECNOLOGIE, STRUMENTI E TECNICHE DISUPPORTO DEL CULTURAL HERITAGE
13 Dicembre 2017
IMPATTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICISUL PATRIMONIO CULTURALE
P. Croveri, M. Nervo, L. Appolonia, M. Cardinali, E. Biondi, A. Piccirillo, E. Matteucci, D. Russo, A. Scarcella. M. Demmelbauer.
TECNOLOGIE, STRUMENTI E TECNICHE DISUPPORTO DEL CULTURAL HERITAGE
Gruppo di ricerca
Contatti
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Competenze del gruppo di ricerca• Studi dei fattori di pericolosità ambientale :
-Monitoraggio dati ambientali T, RH%, direzione intensità/vento, esposizione luminosa -Rilevazione attiva e passiva inquinanti gassosi aerodispersi
• Caratterizzazione chimico-fisica e biologica delle alterazioni dei materiali costitutivi delle opere e dei materiali di restauro (IR-FC, UV-FC, RX, TAC, VIL, MO-VIS, MO-UV, XRF, SEM-EDX, FT-IR)
• Studio delle correlazioni cause-effetto nelle fenomenologie di degrado delle superfici
• Studio dei sistemi manufatto-ambiente e nello specifico della vulnerabilità a livello di superfici di interfaccia («Carta del Rischio» ISCR)
• Metodologie e tecniche di intervento conservativo finalizzate all’adattamento dei materiali delle opere esposte all’aperto e delle opere conservate in museo e al restauro di opere danneggiate da eventi catastrofici naturali (terremoti, alluvioni, incendi)
• Operatività per la messa in sicurezza delle opere a seguito di eventi catastrofici naturali
• Progettazione interventi conservativi, corsi di formazione, call for applications transnazionali ed europee
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Attività di ricerca• Progetti di monitoraggio ambientale, chimico-fisico e conservativo
- Sacro Monte di Varallo Cappella 11 (2015-2016)- Sacro Monte di Varallo Cappella 1 (INTERREG V-A Italia Svizzera MAIN10ANCE2.0, DISEG Prof M. Zerbinatti )- Controvetrate del Battistero di Pisa (2016, DENERG Prof. Perino)- Domus della Caccia Antica di Pompei (2016-2017)- Reggia di Venaria, Castello di Stupinigi, Castello di Rivoli (in corso, Progetto EPICO) - Chiesa di Avigliana – Tavole di Defendente Ferrari (2014- in corso, Prof. S.Ferrarese, Dip. Fisica UNITO)
• Interventi conservativi opere danneggiate da eventi ambientali catastrofici- Terremoto Abruzzo (2009), collezioni private, manufatti ceramici e metallici, sculture lignee, tele e tavola - Terremoto Emilia-Romagna, (2012) Velo omerale, Dalmatica, Paliotto in gesso, dipinto su tela (Sassuolo)- Terremoto Centro Italia (2016), sculture lignee, dipinti su tela e tavola, manufatti tessili (Spoleto)
• Progettazione europea- H2020 DRS-11-2015 Disaster Resilience: safeguarding and securing society, including adapting to climate change -Mitigating the impacts of climate change and natural hazards on cultural heritage sites, structures and artefactsARCHEOWATCH «ARCHeological Earth Observation and Eco-Innovative Sheltering System for Integrated risk management “
• Disseminazione tematiche impatto cambiamenti climatici sul patrimonio culturale- Relazione sullo Stato dell’Ambiente della Regione Piemonte (2016, 2017)
http://relazione.ambiente.piemonte.gov.it/2017/it/clima/impatti/patrimonio-architettonico
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Idee progettuali
• Individuazione indicatori di degrado «sentinella» da correlare con i parametri ambientali chimici e fisici che più risentono dei cambiamenti a livello climatico
• Messa a punto di strategie di adattamento specifiche per i BBCC:- aggiornamento delle mappe tematiche utilizzate nei piani di intervento della Protezione Civile con zone bersaglio di rilevante interesse storico-artistico e architettonico- museale- corsi di formazione specifica per la movimentazione e il primo intervento di opere d’arte alle Forze dell’ordine preposte agli interventi in caso di calamità naturali - formazione a livello locale di operatori del settore (restauratori pubblici e privati) per gli interventi di messa in sicurezza delle opere e, in collaborazione con le Forze dell’ordine, per eventuali corsi di addestramento specifici- collaborazione a livello Regionale con gli Enti di Tutela per il coordinamento delle operazioni di intervento conservativo di emergenza a seguito di calamità naturali
• Sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni preposte alla tutela del territorio e del Patrimonio storico-artistico e culturale a livello Regionale e Nazionale (Science with and for society)
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13 Dicembre 2017
Gruppo di ricerca:
Contatti:
TECNOLOGIE, STRUMENTI E TECNICHE DISUPPORTO DEL CULTURAL HERITAGE
PROGETTAZIONE DI VETRATE ISOTERMICHE PER LA PROTEZIONE DELLE VETRATE ARTISTICHE STORICHE:
ESIGENZE CONSERVATIVE DELL'OPERAIN RELAZIONE AL CONTESTO AMBIENTALE ED ARCHITETTONICO
Marco Demmelbauer (restauratore), Marco Nervo (fisico),
Lorenzo Appolonia (chimico)
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Attività di ricerca
Esigenze conservative
Esigenze estetiche
- Interazioni con la vetrata sotto il profilo termo-igrometrico e meccanico.
- Interazioni con le strutture murarie,
- Impatto estetico interno ed esterno,
- Luminosità,
- Sicurezza,
- Possibilità di manutenzione futura.
- Manufatti polimaterici: metalli (ferro, rame, piombo), vetro- Differenti tecniche esecutive (vetri policromi, vetri accoppiati,
vetri dipinti con grisaglia, vetri dipinti a freddo.- Storia conservativa: tempo di esposizione, vicende storiche,
restauri pregressi
Controvetrateisotermiche di
protezione
Vetrate storiche: il caso del Battistero del Duomo di Pisa
=
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Attività di ricerca
Soleggiamento a Pisa nel corso dell’anno (dati Aeronautica militare)
Gen. Feb. Mar. Apr. Mag Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.
% 42 45 46 52 61 64 75 71 64 60 40 37
Apporto energetico sulle pareti verticali a Pisa (Kcal/mq)
Gen. Feb. Mar. Apr. Mag Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.
Est/ Ovest
23890 35770 53990 70680 78800 76330 86250 75500 61700 45980 32300 25000
Nord 17400 21450 27980 35810 40830 41990 39870 28000 20700 19300 14200 13310
Sud 58350 59650 66780 64600 63150 57850 69430 77180 74320 72840 53830 49440
Valutazione dell’irraggiamento solare in base all’esposizione
Progetto e realizzazione di controvetrate isotermiche protettive
Vetra
ta pr
otettiv
a Vetra
ta sto
rica
Effetto serra
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Idee progettualiMonitoraggio ambientale di T e UR a
verifica dell’efficacia della vetrata protettiva
Installazione di 10 sonde ambientali e sonde a contatto su 2 vetrate (con e senza controvetrataprotettiva). Durata monitoraggio 15 mesi.
- Surriscaldamento limitato della vetrata originale (+ 2-3°C.)- Minimizzata la possibilità degli eventi di condensa- Tamponamento degli sbalzi termoigrometrici
Esiti:
Ulteriori ambiti di sviluppo
- Ricerche di mercato e studio di materiali ad alte prestazioni per il filtraggio delle radiazioni solari
- Continuazione e ampliamento del monitoraggio ambientale- Realizzazione delle controvetrate in base a ulteriori studi sulle necessità
conservative delle altre vetrate del Battistero del Duomo di Pisa.
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13 Dicembre 2017
DEGRADO URBANO
Gruppo di ricerca: Nervo, Piccirillo, Demonte, Triolo, Ricci, Gambino, Scarcella, Destefanis, Zenucchini, Matteucci, Isaia (UNITO), MammolaContatti: [email protected]
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Competenze del gruppo di ricerca
Analisi dei materiali e studio dei processi di invecchiamento
• spettroscopie molecolari ed elementali• misure colorimetriche• Microscopia ottica ed elettronica• Riprese fotografiche a diverse lunghezze d’onda
Conoscenza dell’attività deteriogena di organismi e bioorganismi
Correlazione tra parametri ambientali e diffusione delle tele dei ragni
Metodi di pulitura di superfici lapidee di pregio
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Attività di ricercaFocus sul centro storico del comune di Torino Graffiti• Censimento materiali di pregio coinvolti da vandalismo
grafico• Selezione metodi per la rimozione e la protezione da graffiti• Stesura di un protocollo analitico• Prove in laboratorio
invecchiamento dei materiali confronto tra metodi di pulitura Valutazione di protettivi antigraffiti Valutazione attacco biologico
• Stesura di linee guida• Sensibilizzazione della cittadinanza
Granito rosa di Baveno
Diorite di Vico Pietra di LusernaCalcare Botticino Travertino
Ragni tessitori:• Censimento• Studio del ciclo vitale• Nuove metodologie di raccolta dati
con strumentazione fotografica Superficie coperta dalle tele
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Idee progettuali
(Possibili) sviluppi futuri: • � Studio dell’invecchiamento termico e fotochimico dei prodotti antigraffiti di per sé • � Studio con profilometro dell’eventuale variazione di rugosità superficiale a seguito dei diversi trattamenti di pulitura • � Prova puliture e protezione in situ (caso reale) • � Test di protezione e pulitura di litotipi degradati • � Ambito street art conservation
Valutazione dei prodotti antigraffito e delle diverse operazioni di pulitura:
• Efficacia• Eventuali alterazioni prodotte sul materiale lapideo• Fattibilità / sostenibilità
Redazione di linee guida e di materiale informativo
Conoscenza del ciclo vitale della Brigittae Civica e delle abitudini- correlazione con i parametri ambientali
• Pubblicazione in corso dei risultati e delle linee guida –atteso febbraio 2018
• Convegno febbraio 2018
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13 Dicembre 2017
GESTIONE DEL RISCHIO E SICUREZZANELL'AMBITO DEI BENI CULTURALI:
IL CASO DELLE FACCIATE DEI PALAZZI STORICIDI PIAZZA CASTELLO A TORINO
Gruppo di ricerca: Michela Cardinali, Daniela Russo, Paola Manchinu, Lorenzo Appolonia, Paola Croveri.Contatti: [email protected]
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Competenze del gruppo di ricerca
Il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” è stato scelto come referente scientifico per
la definizione di una campagna diagnostica necessaria a comprendere le cause dei degradi e a
valutare l’estensione dei fenomeni di distacco e di perdita di coerenza dei materiali costitutivi delle
facciate storiche, fase conoscitiva indispensabile per arrivare alla progettazione ed esecuzione di un
primo intervento-campione di consolidamento.
Il tavolo di confronto ha visto coinvolti oltre alla Soprintendenza, la Fondazione Torino Musei, con
Palazzo Madama, il Polo Museale del Piemonte per Palazzo Carignano, i Musei Reali per Palazzo
Reale.
Nel gruppo sono attivi restauratori specializzati nel settore dei materiali lapidei, storici dell’arte e
professionisti scientifici in grado di effettuare attività di diagnosi preliminare oltre che dirette sul
manufatto, e di interfacciarsi con professionisti esterni che collaborano al progetto.
Fondamentale in un progetto che ha come obiettivo la gestione del rischio e la sicurezza legate ad un bene culturale che interagisce con il contesto urbano in cui è immerso, è
partire da quello che è stato il pregresso di attività e di raccolta dei dati relativi a studi e interventi già effettuati, che dovranno essere acquisiti, razionalizzati e processati per
procedere da uno stato dell’arte condiviso con una strategia adeguata al caso specifico.
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Attività di ricercaIl distacco di porzioni d’intonaco o di parti di modanatura e di elementi decorativi dalle facciate di questi palazzi (non ultimo il recente distacco di una porzione
di lesena dalla facciata della chiesa di San Lorenzo che si affaccia su piazza Castello) ha imposto di tornare a riflettere con urgenza su interventi di
conservazione che prevengano simili distacchi e consentano di ripristinare la sicurezza delle piazze su cui sorgono questi palazzi. Tali attività preliminari sia
di diagnostica che di intervento pilota sul manufatto si configurano come essenziali anche per comprendere la relazione tra le criticità di oggi e i restauri
condotti sulle facciate di questi edifici negli ultimi decenni.
Il gruppo di ricerca impegnato sul progetto
mette in campo competenze tecniche e
scientifiche che coprono la lettura a 360°
del bene culturale in oggetto,
garantendone la conoscenza nelle sue
caratteristiche di tecnica costruttiva, di
materiali originali e di intervento, di
prodotti del degrado e di interazione del
bene con il contesto in cui si trova.
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CENTRO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Idee progettuali
• Approfondimento focalizzato sul metodo di intervento, in modo da poter impiegare la
competenza conoscitiva raccolta per progettare e programmare attività mirate di restauro,
manutenzione e conservazione del bene, anche in rapporto con le facciate degli edifici storici
presenti su Piazza Castello
• Confronto con le facciate di Palazzo Reale e della Cappella Reale di San Lorenzo, sia per
l’impiego di materiali costruttivi che per la scelta, l’estensione e l’incidenza dell’utilizzo di
materiali di intervento particolari (lapidei sostitutivi, malte cementizie, elementi metallici,
coloriture, etc.).
• Piano di interventi e manutenzioni programmate sulle facciate analizzate
• Diagnostica ragionata sulla base di tecniche non invasive e campionamenti, mirati al riconoscimento dei trattamenti ancora presenti sulla superficie, la loro
estensione ove possibile e la verifica dell’inibizione della traspirabilità in relazione al movimento delle acque.
• Messa a punto di una serie di test e saggi ragionati con l’obiettivo di approfondire, allo stato attuale, la conoscenza della materia originale, dei materiali di
intervento e dei prodotti di degrado, in rapporto con le interferenze ambientali
• Realizzazione di un cantiere studio, definita a seguito delle indagini non invasive preliminari, con estensione definita in ragione del coinvolgimento di tutte
le tipologie decorative presenti dalla base dell’edificio fino al coronamento sommitale con balaustra