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INSIDE REPORT GIUGNO2015
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TEcNOlOGIE PER Il RETaIl: l’INNOvazIONE NEll’ERa DEGlI SmaRT SERvIcEConnettività a tutto campo e una molteplicità di servizi aiutano la distribuzione a intercettare il consumatore, ingaggiarlo e fidelizzarlo nel tempo. Non servono investimenti: servono nuove strategie e nuove vision che aiutano il marketing e l’IT a lavorare di concerto nel potenziamento del business. Quanti e quali vantaggi di un’innovazione on demand e pay per use nella supply chain
MULTICANALITÀ
SHOPPING EXPERIENCEBIOMETRIA
SICUREZZA
BIG DATA
SMART RETAILCRM
CEM BUSINESS INTELLIGENCENETWORKINGWI-FI
SENSORI
BLUETOOTH
REPLENISHMENT
COUPONING
SMART MANAGEMENT
LOYALTY
ERP
TRANSAZIONALI DI CASSA
SMART PAYMENT
SMART CONTROL
SMART MARKETING
SMART INFOTAINMENT
CLOUDMOBILE MANAGEMENT
VISUAL CONTENT MANAGEMENT
UP SELLING
EDI
PROXIMITY MARKETING
E-COMMERCE
SCONTRINAGGIO
RFIDBARCODE
NETWORKING SOCIAL MEDIA MANAGEMENT
E-INVOICESMART OBJECTS
SELF CHECKNFC
QR CODEANTITACCHEGGIO
€€
SWITCHING
WIRELESSAPP
VIRTUALIZZAZIONE
SMART SERVICES
DATAWAREHOUSE
CASH
LOGISTICA
BEACON
DIGITAL SIGNAGE
Il consumatore, soprattutto negli ultimi die-ci anni, è profondamente cambiato prima
di tutto perché sono cambiate le sue abitudi-ni e i suoi valori. Dalla sfera dei bisogni prima-ri, infatti, oggi le sue esigenze si sono spostate su altre sfere di tipo emozionale e sociale, legate al benessere, alla sicurezza, alla cultura, all’esclusi-vità, alla moda, alla ricerca di identità, alla noia, alla passione, alla voglia di svago, al desiderio di migliorare se stessi o la qualità della propria vita. Ma c’è di più: il consumatore, in misura maggiore o minore a seconda dell’età, è diventato più tec-nologico: grazie a Internet e all’evoluzione dei
Il cONSUmaTORE è cambIaTO: è PIù INfORmaTOE PRIma DEI PRODOTTI cERca INfORmazIONI
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media digitali, alle tecnologie mobile e allo svi-luppo dei social network e dei nuovi strumenti di condivisione e di scambio oggi è anche molto più informato. Prima ancora che un prodotto, infatti, il consu-matore cerca informazioni che non riguardano più solo il prezzo, l’origine, gli ingredienti o la composizione. Per questo motivo vendere non significa più mettere un prodotto nella borsa del consumatore quanto, piuttosto, gestire tutto il processo di acquisto, studiando nuove formu-le di servizio che vanno ben oltre i tradizionali meccanismi di produzione e di distribuzione.
La distribuzione è un mondo affascinante: ai modelli più antichi si sono affiancati
sempre nuovi modelli distributivi che hanno moltiplicato i formati ma
non la natura del commercio che punta a vendere un prodotto o un servizio a uno o più consumatori. Oggi esistono tantissimi formati,
tutti altrettanto validi per i con-sumatori. In linea generale, non esiste un punto vendita migliore
di altri e neppure un modello vincente su altri. La torta è la
stessa e si lavora di integrazione/affiancamento/rivisitazione. Si lavora
sulla shopping experience (che oggi è sempre più smartphone dotata).
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shopping experience: consumatori al centroPer i brand mettere il cliente al centro di tutto è stata la strada per sviluppare il bu-
siness che serve quando serve davvero. Se il consumatore è più informato, più consapevole, più connesso e più comunicante, significa che anche la distribu-zione deve essere più informata, consapevole, connessa e comunicante. Il Customer Relationship Management (CRM) passa sempre dallo scontrino, ma per gestire la shopping experience bisogna saper gestire la customer ex-
perience (Customer Experience Management). È necessario studiare e analizzare i comportamenti dei consumatori andando a monte del processo d’acquisto per
capire cosa guardano, dove leggono, come chiedono, in che modo confrontano e cosa pensano nel valutare un prodotto o un servizio; e questo vale dentro e fuori al negozio. Ci sono tutta una serie di tecnologie che collegano la shopping experience al negozio, il
marketing al cliente, il brand al consumatore: sensori, smartphone, tablet, schermi interattivi, videocamere, carte fedeltà ma anche app, social network, community e nuovi media. Oggi una
pluralità di canali on line e off line lavorano di convergenza: si integrano, si affiancano, si completano. Le informazioni analogiche e digitali circolano in maniera ubiqua e pervasiva. Il punto di partenza è una visione olistica dei processi ma anche una connessione costante a supporto della business continuity.
Digital transformation e smartificazione Dei servizi
Grazie all’uso delle tecnologie digitali e a una migliore gestione delleinformazioni, la distribuzione oggi può sfruttare nuovi flussi di dati(Big Data Management) per:- attivare nuove strategie di relazione e di azione a supporto del business - abilitare nuovi livelli di supervisione e controllo a livello di back end e di front end- ottenere nuove informazioni a supporto dei processi decisionali- usufruire di nuove risorse in termini di analisi e di servizio
smartservices
smartmanagement smart
payment
smartinfotainment
smartcontrol
BranD aWareness
ingaggio
informazione
SHOP
sm
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UPSE
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customer care = Business caresmartmarketing
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BranD aWareness
informazione
sm
art Business
lE INfORmazIONI TUTElaNOcONSUmaTORI E bRaND
Le normative nazionali e internazionali stan-
no contribuendo a portare trasparenza nella filiera produttiva e distributiva. Al primo posto c’è la salute dei consumato-ri: diventa fondamentale garantire l’accesso alle informazioni associate a ogni singolo prodotto commercializzato, con dati di det-taglio che vanno oltre le esigenze meramente logistiche (lotto, quantità, ...), includendo la data di raccolta o di fabbricazione, le moda-lità di lavorazione, la composizione esatta degli ingredienti con l’obbligo di riferimen-ti chiari ed espliciti rispetto alle calorie e all’utilizzo di possibili allergeni o, nel caso dell’abbigliamento o della cosmesi, l’utilizzo di componenti di provenienza animale. Un altro aspetto molto importante è la tu-tela del consumatore dalla contraffazio-ne. Attraverso l’uso di tecnologie di iden-tificazione più o meno sofisticate (codici mono e bidimensionali, tag RFID o NFC) i brand possono garantire o addirittura cer-
tificare il made in e, al contempo, protegger-si dal mercato nero e dal mercato grigio.
La distribuzione, per diversi motivi, è stato l’ultimo settore approdato all’informatizzazione. Questo gli ha permesso di evitare alcuni errori e di capi-
talizzare esperienze e investimenti, consentendole di scegliere soluzioni e infrastrutture più avanzate
e solide a livello gestionale e applicativo, inau-gurando nuovi approcci multicanali, multiservizio,
multilingua e multipagamento. L’e-commerce, infat-ti, da fattore antagonista si è scoperto un’ulteriore
opportunità di business, in affiancamento alle attività di vendita tradizionali. Non a caso, c’è chi parla di un futuro phygital (phisic + digital) della distribuzione di domani. In generale, la digitaliz-
zazione delle informazioni e dei servizi ha con-sentito di incrementare le attività di monitoraggio, supervisione e controllo, accelerando la movimen-tazione dei prodotti attraverso una tempestività di
servizio fondamentale per il time to market.Secondo i dati degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, il 98% dei top retailer ha almeno un’iniziativa digitale: il 65% è presente sia sull’online sia sul mobile e il 33% solo sull’online. I
retailer italiani sono concentrati maggiormente sulle innovazioni digitali nel back end, a fronte di ritorni
più certi riconducibili all’ottimizzazione dei processi. Il 50% dei top retailer italiani ha già avviato le im-plementazioni e il 20% ha intenzione di implemen-tarle nel corso del 2015 con l’obiettivo di ottimizza-re i processi di relazione con i fornitori, di gestione
del magazzino e di gestione dei punti vendita. L’eCommerce nel 2014 cresce del 30% rispetto al
2013, mentre il mobile Commerce ha registrato un incremento del 120%.
l’innovazione nellaDistriBuzione italiana
customer care = Business care
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PIù INfORmazIONE E INTEllIGENza NElla SUPPly chaIN:cOmE E PERché I PROcESSI DI vENDITa STaNNO cambIaNDONel processo di vendita l’integrazione della filiera per tutti gli operatori è diventata un aspetto strategico del business. La possibilità di tracciare e rintracciare i prodotti, gestendo un corredo informativo aggior-nato in tempo reale, aiuta a gestire la loro movimentazione garantendo la qualità del servizio a livello di back end e di front end. Sapere cosa è stato venduto e quando, incrociando i dati con le operazioni di inventario, aiuta ad offrire un servizio tempestivo che evita l’out of stock garantendo la massima soddisfazione del cliente che, arrivandosul punto vendita, trova sempre quello che sta cercando.
Le innovazioni digitali all’interno del punto vendita
puntano a mi-gliorare la customer
experience e rendere più efficienti ed efficaci le attività di pre-vendita, acquisto, pagamento e post-vendita, semplificando le fasi del processo di acquisto meno gradite (come ad esempio la fase di check-out e
pagamento). Tra le innovazioni che vanno per la maggiore ci sono i cartellini intelligenti, i varchi antitac-cheggio, i sensori di sorveglianza utilizzati anche per analizzare la pedonalità in negozio, digital signage a supporto di un visual content management evoluto, scaffali e tavoli interattivi, modalità multipagamento
e un’ingaggio del consumatore che parte da lontano, abbracciando i social media.
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L ’evoluzione multicanale del consumatore e la progressiva smartizzazione della di-
stribuzione, celebrano l’ingresso dei retailer nella Internet of Things. Aumentano le in-formazioni legate al prodotto, al marchio e ai servizi di pre e post vendita offerti dagli store, dalla ristorazione e dall’hospitality. Il valore di queste informazioni può essere materiale o immateriale ma è parte integrante del pro-cesso di acquisto e concorre a rendere più o meno gratificante la consumer experience. Servizi Wi-Fi, ERP di nuova generazione, CRM 3.0 e nuove analitiche di business atte a potenziare una BI sempre più predittiva aiu-tano a intercettare i clienti e a moltiplicare le occasioni di ingaggio. Per accontentare il con-sumatore, il commesso deve essere connesso per accedere a una serie di informazioni che non sono più implicite e destrutturate (e che vengono dalla sua esperienza) ma esplicite e strutturate (CRM, web binar, accesso ai siti online, ...). In un’ottica di knowledge manage-ment, le informazioni devono essere sempre a portata di mano del commesso:
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Secondo i dati degli Osservatori, nel corso del 2014 i retailer italiani hanno investito nell’instal-lazione di chioschi, totem o touch point in punto
vendita per permettere al consumatore di visualiz-zare il catalogo prodotti completo o avere infor-mazioni aggiuntive (il 36% del campione ha già
investito e il 34% ha intenzione di farlo nel 2015). II brand credono anche nel digital signage e nelle
vetrine interattive per ingaggiare il consumatore e attuare strategie di proximity marketing per sti-
molare l’interazione (il 25% li usa già e il 43% ha intenzione di farlo nel 2015). Cartellini interattivi e scaffalature intelligenti per offrire al consumatore
maggiori informazioni sul prodotto sono imple-mentate dal 17% del campione e di interesse per
il 28%). I sistemi di indoor positioning, pensati per guidare il cliente all’interno del negozio identifican-done costantemente posizione e percorso grazie a tecnologie GPS o a corto raggio legate all’uso delle tecnologie NFC e Blutetooth, sono ancora poco im-plementati in Italia (4% del campione), ma suscita-
no nei retailer (42%) un forte interesse. L’innovazio-ne coinvolge anche i sistemi di cassa: ad esempio
utilizzando i tablet come mobile POS: il 34% dei re-tailer italiani del campione ha già investito (mentre
il 36% si dichiara interessato). Il 50% dei retailer italiani del mondo alimentare del campione sono i
sistemi di self check-out, dell’e-couponing e della gestione delle loyalty. L’obiettivo è duplice: da un lato aumentare le occasioni di acquisto dei clienti (sia nuovi sia già fidelizzati) e dall’altro
spingere l’utilizzo delle carte fedeltà.
investimenti nel front enDa supporto Del Business
Il PRODOTTO è INfORmazIONE:Dal cOmmESSO ...al cONNESSO
QUANDO SERVONO
ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE
CON LA MASSIMA PRECISIONE
SUPERMERCATO
OUTLET
MEGASTORE
STORE
BAR
CONCEPT STORE
TEMPORARY STORE
IPERSTOREBOUTIQUE
RISTORANTEAGENZIA VIAGGI
SOFTWAREAS A SERVICE PLATFORM
AS A SERVICE
APP
VIRTUALIZZAZIONE
INFRASTRUCTUREAS A SERVICE
CLOUDDATA CENTERAS A SERVICE
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La convergenza della vita analogica e di quella digitale aumentano il livello di
informazioni legate al prodotto, al marchio e ai servizi di pre e post vendita offerti da-gli operatori del commercio. Per intercettare il consumatore e moltiplicare le occasioni di ingaggio, retention e fidelizzazione, infatti, lo smartphone è stato solo l’innesco di una nuova era: quella degli smart service. Ad aiu-tare lo sviluppo del business oggi esiste una nuova intelligenza connettiva che si declina attraverso piattaforme tecnologiche di nuova generazione che, sfruttando il cloud e la vir-
tualizzazione, garantiscono infrastrutture strategiche per la supply chain. Il plus è una fruzione As a service che consente di portare nella filiera distributiva un’innovazione on demand e pay per use, evitando onerosi in-vestimenti iniziali, la dispersione in attività di manutenzione e aggiornamento, con una sca-labilità a prova di qualsiasi tipo di business.
nell’era Degli smart servicesc’è una nuova intelligenza connettivache illumina la DistriBuzione
netW
orking
softWare
harDWare
SHOP
smartmanagement
smartpayment
smartcontrol
smartmarketing
GESTIONE DI PRODUZIONE, LOGISTICA, CONSEGNE, APPROVVIGIONAMENTI
GESTIONE PRODOTTI E INVENTARI, GESTIONE ACCESSI, GESTIONE CLIENTISORVEGLIANZA, SICUREZZA, ANTICONTRAFFAZIONE, ANTITACCHEGGIO
ERP, EDI, E-INVOICE, BI, CRM, CEM, MOBILE MANAGEMENT, BYOD MANAGEMENT
GESTIONE PAGAMENTI CASH, PAGAMENTI DIGITALI E PAGAMENTI ONLINECOUPONING, PROGRAMMI FEDELTÀ, SISTEMI SELF-CHECK
CRM, CEM, BUSINESS INTELLIGENCE, SOCIAL MEDIA MANAGEMENT,VISUAL MERCHANDISING, UP SELLING, CROSS SELLING, PROXIMITY MARKETING
smartinfotainment
LOYALTY MANAGEMENT, VISUAL CONTENT MANAGEMENT, PHYGITAL MANAGEMENTSMART OBECTS MANAGEMENT (tavoli, scaffali, teche, vetrine, manichini, specchi, camerini, carrelli...)
smart services in clo
uD
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ovazione on DemanD e pay per use
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smart services in clo
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ovazione on DemanD e pay per use
Cisco è leader mondiale nelle tecnologie che trasformano il modo con cui le persone si connettono, comunicano e collaborano, attraverso reti intelligenti e architetture che integrano prodotti, servizi e piattaforme software. L’azienda, fondata nel 1984, ha sede a San Josè – California ed impiega in tutto il mondo circa 75.000 dipendenti, con un fatturato di 47,1 miliardi di dollari e un portfolio clienti di oltre 70.000 aziende. L’azienda è leader nelle soluzioni di networ-king e nelle tecnologie più avanzate per la collaborazione (voce, dati, video, telepresenza) per la sicurezza, la mobilità, il data center e la virtualizzazione, application e storage networking. www.cisco.com
Var Group da oltre 40 anni è il partner per l’innovazione delle imprese. Grazie alla stretta collaborazione con i più importanti produttori mondiali di informatica e all’esperienza maturata con clienti di ogni settore, l’azienda sviluppa soluzioni e servizi IT che sostengono la competitività delle organizza-zioni nazionali e internazionali. Con un fatturato di 178 ML €, 700 dipendenti e 23 sedi è uno dei più importanti player del settore ICT, con un focus mirato alla soluzione di problematiche specifiche, con ritorni sicuri e in tempi brevi, e una visione globale che assicura una prospettiva di sviluppo graduale e in linea con i budget aziendali. www.vargroup.it
Dentro e fuori allo store si moltiplicano i punti di contatto che mettono in comunicazione i brand e consumatori. Per vendere di più e meglio, dunque, è necessario avere un sistema di rete che aiuti a tracciare e capire comporta-menti e picchi di traffico, attivando azioni strategiche di ingaggio e di supporto al management. Var Group e Cisco
hanno una soluzione chiavi in mano: si chiama Meraki ed è una piattaforma completa e totalmente in cloud che consente ai brand della distribuzione di gestire e risolvere ingaggio, profilazione e fidelizzazione attraverso
un’infrastruttura multicanale totalmente in cloud. Garantendo un’infrastruttura compatibile con qualsiasi tipologia di rete (WLAN, LAN, WAN), Meraki consente di gestire tutto il sistema di rete dello store: grazie a un unico cruscotto
centralizzato è possibile controllare e analizzare tutto ciò che succede, ma anche ciò che succederà, attraverso modelli previsionali evoluti. L’intelligenza del business attinge alla Business Intelligence ma anche a servizi più intelligenti che concorrono a un nuovo circolo virtuoso dell’informazione analogica e digitale. Per intercettare il
consumatore e moltiplicare le occasioni di ingaggio lo smartphone è stato solo l’innesco di una nuova era della distribuzione: quella degli smart service.
meraki retail:un’ecosistema multicanale per venDere Di più e meglio
sfruttanDo le opportunità Del clouD
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