«Nidi, soldi prima ai friulani agli stranieri il 6 per cento»€¦ · Le domande di contributo...

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III www.gazzettino.it Martedì 24 Settembre 2019 LE REAZIONI UDINE «Nella lotta alla denatalità Fedriga ha semplicemente se- guito il centrosinistra, purtrop- po aggiungendoci la visione del- la Lega peggiore». Così il segreta- rio regionale del Pd Cristiano Shaurli commenta il bilancio tracciato ieri a Trieste dal gover- natore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e dall’as- sessore alla Famiglia Alessia Ro- solen in tema di abbattimento rette degli asili nido. «Avevamo già lanciato una misura attiva di sostegno alle famiglie con figli – prosegue il consigliere regiona- le dem - mettendo una posta di bilancio triennale che prevede- va circa 10 milioni di euro per il 2019 e 11 milioni e 500 mila euro sul 2020, e questo in aggiunta ai contributi per l’abbattimento delle rette degli asili nido, trova- ti a zero nel 2013, e altri contri- buti». Dunque prosegue: «Ora serviva un intervento più organi- co sui servizi alla famiglia, quel prendersi cura delle famiglie non solo con contributi che in Europa ha dato risultati positivi nella grande sfida demografica che riguarda tutti. Fedriga inve- ce ha aggiunto i benefici ai ceti abbienti che certo non vanno in sofferenza per un figlio e ha alza- to la bandiera della caccia allo straniero trasformatasi anche in quella all’italiano non residente da abbastanza tempo». Secondo Shaurli «aumentare le risorse per aiutare le famiglie è la no- stra politica, e su questa linea si muove anche il Governo nazio- nale, dopo il nulla di Salvini. Non siamo d’accordo a distribui- re risorse a prescindere dal biso- gno o solo perché Fedriga vuole fare propaganda». Secondo Chiara Da Giau (Pd): «I risultati erano scritti dall’origine: l’innal- zamento della soglia Isee porta automaticamente ad una platea maggiore di beneficiari, se le ri- sorse ci sono è il caso di pensare ad azioni più strutturali che ab- battano le liste d’attesa aumen- tando l’offerta di servizi». Ad in- tervenire è anche il consigliere regionale del Movimento 5 stel- le Mauro Capozzella: «I dati resi noti non possono che renderci contenti, a fronte anche della vo- lontà del Governo centrale di erogare il servizio nido gratuita- mente a tutti, politica che non solo andrebbe nella direzione di un reale aiuto sociale ma per- metterebbe alle donne di rien- trare nel mondo del lavoro, co- me nel resto d’Europa». «Dalle dichiarazioni del presidente Fe- driga, che prendiamo per buone visto che nessun dato ufficiale è stato fornito – aggiunge Capoz- zella - questo aumento esponen- ziale delle domande è stato de- terminato da un ampliamento della gratuità del servizio dal pri- mo al secondo figlio, allargando così la platea» ma «rimane il dubbio che, a fronte di un pro- blema ‘culle vuote’, un aumento di oltre il 41% delle domande si- gnifichi che ci sono meno bam- bini e che le famiglie di questa regione sono più in difficoltà». Dunque conclude: «Se questo è vero significa che bisogna fare di più: non a caso avevamo pro- posto, in sede di assestamento di bilancio, di allocare parte del te- soretto di 30 milioni proprio per l’abbattimento delle rette in mo- do da aumentare ulteriormente i possibili beneficiari». E.B. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO UDINE Il 94,5% dei contributi per l’abbattimento delle rette degli asili nido in Friuli Vene- zia Giulia danno risposta a fa- miglie composte da cittadini italiani. Ciò sarebbe dovuto al fatto che tra i requisiti, la Re- gione chiede che i genitori sia- no occupati oppure che la di- soccupazione sia registrata al centro per l’impiego e moltissi- me sarebbero le donne stranie- re che non lo fanno. Il dato è stato reso noto ieri a Trieste dal governatore della Regione Massimiliano Fedriga affiancato dall’assessore alla Famiglia Alessia Rosolen nell’ambito di una prima anali- si rispetto all’impatto della mi- sura messa in campo per l’an- no educativo 2019-2020. I NUMERI Le domande di contributo accolte dalla Regione sono au- mentate di 1.102 unità (+41,22%) rispetto al 2018 quan- do furono 2.673: su un totale di 3.775 sono 3.418 quelle che danno risposta a nuclei italia- ni. Nello specifico, le domande accolte a vantaggio di famiglie con un unico figlio sono 1.271 (di cui 1.201 italiane e solo 70 straniere), mentre 2.504 inte- ressano nuclei con più di un minore (di cui 2.217 italiani e 287 stranieri): se per le prime l’importo massimo erogabile ammonta a 240 euro mensili (con un Isee fino a 30mila eu- ro), le seconde potranno inve- ce beneficiare di un contributo fino a 600 euro mensili (con un Isee fino a 50mila euro). «I numeri testimoniano un intervento efficace – ha detto Fedriga - un segnale forte che testimonia da un lato la volon- tà dell’Amministrazione regio- nale di tutelare la famiglia, ri- conoscendone la funzione di propulsore sociale e rimarcan- do la sua centralità nel conte- sto politico ed economico, e dall’altro la decisione di com- misurare l’erogazione delle ri- sorse a quel principio indero- gabile di appartenenza alla co- munità che è elemento impre- scindibile di equità e giusti- zia». LE AZIONI Fedriga e Rosolen hanno ri- cordato l’implementazione pari a tre volte rispetto al pas- sato – delle misure sugli asili che valgono 22 milioni di euro a cui si aggiungono i 10,5 milio- ni per il bonus bebè ed ulteriori 3 milioni derivanti dal Fondo sociale europeo dedicati a nu- clei in particolari condizioni di svantaggio. «Alle famiglie con redditi en- tro i 20mila euro - ha sottoli- neato Rosolen - sono infatti de- stinati contributi specifici che, derogando al tetto dei cinque anni di residenza stabilito dall’Amministrazione regiona- le, consentono di garantire il supporto delle istituzioni a tut- te le famiglie in difficoltà, sen- za esclusioni pregiudiziali». A farle eco il governatore: «Diamo risposte a fronte del ca- lo demografico di questi anni, è cambiato il modello sociale perché oggi sono aumentati i nuclei famigliari composti so- lo da mamma e papà senza al- tri supporti» dunque «voglia- mo aiutarli a conciliare i tempi del lavoro e della famiglia». NUOVA LEGGE Fedriga e Rosolen hanno inoltre annunciato una nuova legge quadro sulla famiglia in tempi brevi al fine di disciplina- re tutte le agevolazioni e dare ruolo centrale alle associazioni e realtà che fanno formazione per i genitori. Inoltre si punta ad implementare i servizi di supporto a fronte dei posti limi- tati negli asili nido. «L’obiettivo – ha sottolinea- to Rosolen - è infatti quello di spostare la centralità dal reddi- to alla persona, ponendo al centro dei processi decisionali il bambino e le sue necessità». Anche il bonus bebè verrà mo- dificato entro fine anno per rendere omogeneo il contribu- to a tutte le famiglie. Elisabetta Batic © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Pd: nella lotta alla denatalità ha solo seguito il centrosinistra GIUNTA Rosolen e Fedriga Contributi per le rette SHAURLI: «MA HA AGGIUNTO LA VISIONE DELLA LEGA PEGGIORE» Il Friuli Venezia Giulia è una delle poche Regioni a sfiorare il 33% dei servizi per la prima infanzia come richiesto dall’Ue poiché a fronte di una popolazione di bambini nella fascia d’età 0-3 anni (sono 24.697), le 265 strutture regionali offrono una ricettività di 7.213 posti che sommati agli 817 delle sezioni primavera garantiscono una incidenza del 32,5%. Gli operatori sono 1.896 . I nidi sono 182 di cui 70 a gestione pubblica e 112 privati. Il Fvg si avvicina al tetto del 33 per cento Soglia Ue I GRILLINI: «I DATI CI FANNO CONTENTI A FRONTE DELLA VOLONTÀ DEL GOVERNO DI DARE IL SERVIZIO GRATIS» PRESENTAZIONE I dati sono stati rivelati ieri dall’assessore Alessia Rosolen e dal governatore Massimiliano Fedriga ` Il dato è stato reso noto dal governatore Fedriga con l’assessore Rosolen. «1.102 domande in più» Regione Primo Piano ` Questo sarebbe dovuto al fatto che fra i requisiti la Regione chiede che i genitori siano occupati IL PRESIDENTE: «I NUMERI TESTIMONIANO UN INTERVENTO EFFICACE UN SEGNALE FORTE» «Nidi, soldi prima ai friulani agli stranieri il 6 per cento» (C) Ced Digital e Servizi | ID: 01018188 | IP ADDRESS: 79.10.176.1 sfoglia.ilgazzettino.it c34b2955a560b79ee526260c7c354bab

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    www.gazzettino.itMartedì 24Settembre2019

    LE REAZIONI

    UDINE «Nella lotta alla denatalitàFedriga ha semplicemente se-guito il centrosinistra, purtrop-po aggiungendoci la visione del-la Lega peggiore». Così il segreta-rio regionale del Pd CristianoShaurli commenta il bilanciotracciato ieri a Trieste dal gover-natore del Friuli Venezia GiuliaMassimiliano Fedriga e dall’as-sessore alla Famiglia Alessia Ro-solen in tema di abbattimentorette degli asili nido. «Avevamogià lanciato unamisura attiva disostegno alle famiglie con figli –prosegue il consigliere regiona-le dem - mettendo una posta dibilancio triennale che prevede-va circa 10 milioni di euro per il2019 e 11 milioni e 500mila eurosul 2020, e questo in aggiunta aicontributi per l’abbattimento

    delle rette degli asili nido, trova-ti a zero nel 2013, e altri contri-buti». Dunque prosegue: «Oraserviva un intervento più organi-co sui servizi alla famiglia, quelprendersi cura delle famiglienon solo con contributi che inEuropa ha dato risultati positivinella grande sfida demograficache riguarda tutti. Fedriga inve-ce ha aggiunto i benefici ai cetiabbienti che certo non vanno insofferenza per un figlio e ha alza-to la bandiera della caccia allo

    straniero trasformatasi anche inquella all’italiano non residenteda abbastanza tempo». SecondoShaurli «aumentare le risorseper aiutare le famiglie è la no-stra politica, e su questa linea simuove anche il Governo nazio-nale, dopo il nulla di Salvini.Non siamo d’accordo a distribui-re risorse a prescindere dal biso-gno o solo perché Fedriga vuolefare propaganda». SecondoChiara Da Giau (Pd): «I risultatierano scritti dall’origine: l’innal-zamento della soglia Isee portaautomaticamente ad una plateamaggiore di beneficiari, se le ri-sorse ci sono è il caso di pensaread azioni più strutturali che ab-battano le liste d’attesa aumen-tando l’offerta di servizi». Ad in-tervenire è anche il consigliereregionale del Movimento 5 stel-le Mauro Capozzella: «I dati resinoti non possono che renderci

    contenti, a fronte anche della vo-lontà del Governo centrale dierogare il servizio nido gratuita-mente a tutti, politica che nonsolo andrebbe nella direzione diun reale aiuto sociale ma per-metterebbe alle donne di rien-trare nel mondo del lavoro, co-me nel resto d’Europa». «Dalledichiarazioni del presidente Fe-driga, che prendiamo per buonevisto che nessun dato ufficiale èstato fornito – aggiunge Capoz-zella - questo aumento esponen-ziale delle domande è stato de-terminato da un ampliamentodella gratuità del servizio dal pri-mo al secondo figlio, allargandocosì la platea» ma «rimane ildubbio che, a fronte di un pro-blema ‘culle vuote’, un aumentodi oltre il 41% delle domande si-gnifichi che ci sono meno bam-bini e che le famiglie di questaregione sono più in difficoltà».

    Dunque conclude: «Se questo èvero significa che bisogna faredi più: non a caso avevamo pro-posto, in sededi assestamentodibilancio, di allocare parte del te-soretto di 30milioni proprio perl’abbattimento delle rette inmo-do da aumentare ulteriormentei possibili beneficiari».

    E.B.

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    IL CASO

    UDINE Il 94,5% dei contributiper l’abbattimento delle rettedegli asili nido in Friuli Vene-zia Giulia danno risposta a fa-miglie composte da cittadiniitaliani. Ciò sarebbe dovuto alfatto che tra i requisiti, la Re-gione chiede che i genitori sia-no occupati oppure che la di-soccupazione sia registrata alcentro per l’impiego emoltissi-me sarebbero le donne stranie-re chenon lo fanno.

    Il dato è stato reso noto ieri aTrieste dal governatore dellaRegione Massimiliano Fedrigaaffiancato dall’assessore allaFamiglia Alessia Rosolennell’ambito di una prima anali-

    si rispetto all’impatto della mi-sura messa in campo per l’an-noeducativo 2019-2020.

    I NUMERILe domande di contributo

    accolte dalla Regione sono au-mentate di 1.102 unità(+41,22%) rispetto al 2018 quan-do furono 2.673: su un totale di3.775 sono 3.418 quelle chedanno risposta a nuclei italia-ni.Nello specifico, le domande

    accolte a vantaggio di famigliecon un unico figlio sono 1.271(di cui 1.201 italiane e solo 70straniere), mentre 2.504 inte-ressano nuclei con più di unminore (di cui 2.217 italiani e287 stranieri): se per le primel’importo massimo erogabileammonta a 240 euro mensili

    (con un Isee fino a 30mila eu-ro), le seconde potranno inve-ce beneficiare di un contributofinoa600euromensili (conunIsee finoa 50mila euro).«I numeri testimoniano un

    intervento efficace – ha dettoFedriga - un segnale forte chetestimonia da un lato la volon-tà dell’Amministrazione regio-nale di tutelare la famiglia, ri-conoscendone la funzione di

    propulsore sociale e rimarcan-do la sua centralità nel conte-sto politico ed economico, edall’altro la decisione di com-misurare l’erogazione delle ri-sorse a quel principio indero-gabile di appartenenza alla co-munità che è elemento impre-scindibile di equità e giusti-zia».

    LE AZIONIFedriga e Rosolen hanno ri-

    cordato l’implementazione –pari a tre volte rispetto al pas-sato – delle misure sugli asiliche valgono 22 milioni di euroa cui si aggiungono i 10,5milio-ni per il bonusbebè edulteriori3 milioni derivanti dal Fondosociale europeo dedicati a nu-clei in particolari condizioni disvantaggio.

    «Alle famiglie con redditi en-tro i 20mila euro - ha sottoli-neato Rosolen - sono infatti de-stinati contributi specifici che,derogando al tetto dei cinqueanni di residenza stabilitodall’Amministrazione regiona-le, consentono di garantire ilsupporto delle istituzioni a tut-te le famiglie in difficoltà, sen-za esclusionipregiudiziali».A farle eco il governatore:

    «Diamo risposte a fronte del ca-lodemograficodi questi anni, ècambiato il modello socialeperché oggi sono aumentati inuclei famigliari composti so-lo da mamma e papà senza al-tri supporti» dunque «voglia-mo aiutarli a conciliare i tempidel lavoro edella famiglia».

    NUOVA LEGGEFedriga e Rosolen hanno

    inoltre annunciato una nuovalegge quadro sulla famiglia intempi brevi al fine di disciplina-re tutte le agevolazioni e dareruolo centrale alle associazionie realtà che fanno formazioneper i genitori. Inoltre si puntaad implementare i servizi disupporto a fronte dei posti limi-tati negli asili nido.«L’obiettivo – ha sottolinea-

    to Rosolen - è infatti quello dispostare la centralità dal reddi-to alla persona, ponendo alcentro dei processi decisionaliil bambino e le sue necessità».Anche il bonus bebè verrà mo-dificato entro fine anno perrendere omogeneo il contribu-toa tutte le famiglie.

    ElisabettaBatic

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    Il Pd: nella lotta alla denatalitàha solo seguito il centrosinistra

    GIUNTA Rosolen e Fedriga

    Contributi per le rette

    SHAURLI:«MAHA AGGIUNTOLA VISIONEDELLA LEGAPEGGIORE»

    IlFriuliVeneziaGiulia èunadellepocheRegioniasfiorareil 33%dei serviziper laprimainfanziacomerichiestodall’Uepoichéa frontediunapopolazionedibambininellafasciad’età0-3anni (sono24.697), le 265struttureregionalioffronounaricettivitàdi7.213posti chesommatiagli 817delle sezioniprimaveragarantisconounaincidenzadel 32,5%.Glioperatori sono1.896 . Inidisono182di cui70agestionepubblicae 112privati.

    Il Fvg si avvicinaal tetto del 33 per cento

    Soglia Ue

    I GRILLINI: «I DATICI FANNO CONTENTIA FRONTEDELLA VOLONTÀDEL GOVERNO DI DAREIL SERVIZIO GRATIS»

    PRESENTAZIONE I dati sono stati rivelati ieri dall’assessore Alessia Rosolen e dal governatore Massimiliano Fedriga

    `Il dato è stato reso noto dal governatore Fedrigacon l’assessore Rosolen. «1.102 domande in più»

    Regione Primo Piano

    `Questo sarebbe dovuto al fatto che fra i requisitila Regione chiede che i genitori siano occupati

    IL PRESIDENTE:«I NUMERITESTIMONIANOUN INTERVENTOEFFICACEUN SEGNALE FORTE»

    «Nidi, soldi prima ai friulaniagli stranieri il 6 per cento»

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    IL CASO

    UDINE Èunamattanza.Una stragesilenziosa, che si consuma sustrade, dossi e svincoli autostra-dali. Salgono a sette (almeno) irarissimi esemplari di sciacallodorato travolti da auto e camionquest’anno in Fvg. Due nel girodegli ultimi tre giorni. Il 20 set-tembre scorso è stato investito eucciso lungo la A4, nei pressi diMonfalcone, Yama, l’animaleadulto che era stato catturato edotato di radiocollare geosatelli-taredai ricercatori dell’ateneodiUdine il 14 agosto scorso vicinoal lagodi Pietrarossa.Nella nottefra domenica 22 settembre e leprimissime ore di ieri, intorno amezzanotte e un quarto, èmortatravolta da un’auto nella zona in-dustrialedi SanMauro aPaviadiUdine una cucciolotta di pochimesi, che faceva parte di unbranco di almeno 8 animali atti-vi lungo il Torre. Era già mortoanche un suo fratellino. Sempreinvestito. Gli esperti parlano sen-za mezzi termini di «tragedia».Anche perché, dallo studio deimovimenti di Yama, un capo-branco, si aspettavano grandi ri-sultati su una specie rarissima,sempre sull’orlo dell’estinzione,di cui in Italia si contano «80-85esemplari» al massimo, circa«60–70» dei quali proprio nellanostra regione, come spiega lozoologo Luca Lapini del Museofriulanodi storia naturale.

    MONITORATOIl corpo senza vita di Yama è

    stato trovato da una ditta che sioccupa della rimozione di car-casse di animali lungo l’autostra-da, che «ha capito che non si trat-tava di un cane e ha informato ilcentro di recupero fauna». Era il

    primo esemplare catturato in na-tura in Italia (unaltro cucciolonedi Canis aureus, ribattezzato Al-berto, invece, era stato munitodel suo bravo radiocollare inve-ce dopo essere stato salvato in se-guito ad un altro investimentol’11 marzo scorso e poi liberatosul campo di Osoppo il 9 aprile)come aveva annunciato con sod-disfazione l’ateneo friulano adagosto scorso. L’operazione eraandata abuon finedopounannodi ricerche nell’ambito del pro-gramma di monitoraggio delprogetto Nat2Care, finanziatodall’Ue. «La sua cattura - ricordaLapini - era stata pazientementeorganizzata dal gruppo di lavorodell’Università di Udine coordi-nato da Stefano Filacorda, e resopossibile dall’attività di due gio-

    vani collaboratori dell’ateneo,Yannick Fanin eMarta Pieri. Perquesta ragione era stato battez-zato Yama, dalle iniziali dei loronomi. Un vero peccato sia perl’animale che i ragazzi avevanoimparato a conoscere sia per leconoscenzenel loro complesso».«Un peccato mortale - ripete -perché avrebbe fornito dati pre-ziosi di territorialità». Era consi-

    derato un capobranco, di ungruppo«di cinqueo sei animali».Secondo Lapini «il danno è enor-me, non soltanto per la perditadell’animale,ma anche per la co-munità scientifica tutta, che per-de la possibilità di avere dati sul-la territorialità del branco ripro-duttivo di Yama. Incollarare unsoggetto della coppia di genitoriè infatti l’unico modo per avereinformazioni serie sull’estensio-ne del territorio difeso da unbranco». Dallo studio di Yama,gli esperti si aspettavano di otte-nere informazioni preziose. «Imesi più interessanti sarebberostati quelli dell’autunno e dell’in-verno, quando il territoriodifesoda un branco si estende anche dicinque volte. Finora i cucciolierano ancora piccoli», spiega La-

    pini. Lo zoologo ricorda che Ya-ma non è il primo sciacallo conradiocollare del Nordest,ma “Al-berto” «è un cucciolone, investi-to da automobili l’11marzo, a cir-ca 11 mesi, e liberato con radio-collare sul Campo di Osoppo il 9aprile. Sia per la sua giovane età,sia perchénon sappiamoquantosia rimasto menomato dall’inci-dente, fornirà informazioni me-no importanti e piùdifficilmenteinterpretabili». Da qui il senso ditragedia e di impotenza. «Siamotutti molto dispiaciuti, visto chein Italia la specie ha numeri com-plessivi ancora di molto sotto ilcentinaio di esemplari, ed è dun-que ancora sul bordo dell’estin-zione».

    CamillaDeMori

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    `Lo zoologo: «Era un capobranco, siamo tutti affrantiÈ un danno enorme per gli studiosi e per l’ambiente»

    `Lo scorso agosto era stato il primo esemplare catturatoin natura in Italia dagli esperti dell’ateneo di Udine

    Crematorio, polemica sugli allegati arrivati all’ultimo

    COMMISSIONE

    UDINE Ventotto pagine di allegatiarrivate direttamente in com-missione: un “emendamento”consegnato ai consiglieri solo al-le 17.30 provocando la reazionedell’opposizione, che infatti haabbandonato l’aula senza vota-re. Ieri, all’ordine del giorno del-la commissione ambiente c’era ilcrematorio a Paderno, ma la di-

    scussione nel merito pratica-mente non c’è stata; il vicesinda-coLorisMichelini ha illustrato ilprogetto,ma quando ai commis-sari è arrivato il malloppo inte-grativo, è scoppiata la polemica:“Questa delibera ha un valore so-stanzioso – ha detto Federico Pi-rone (Innovare) -, e voi oggi veni-te a dirci che alcuni dei dati sonoincompleti”. A nulla sono valsele rassicurazioni dello stesso vi-cesindaco (“Non si tratta di varia-zioni nella sostanza,ma solo nel-la forma” ha detto) né degli uffi-ci, che hanno spiegato come lamancanza degli allegati fosse do-vuta ad un errore di trasmissio-ne del file e che le nuove tabelle

    non modifichino i numeri delprogetto. “Non lo trovo un com-portamento corretto – ha com-mentato Domenico Liano (M5S)-, vorrei maggior rispetto per iconsiglieri: io ho fatto accessoagli atti e studiato i documenti eora mi trovo 28 pagine mai vistee mi si chiede di votarli”. “Questiallegati non sono di poco conto –ha rincarato Pirone -: ci propone-te una versione integrata e cor-retta della reazione tecnico-eco-nomica, delle valutazioni econo-miche dellemodalità di realizza-zione e gestione. Questo è il cuo-re della delibera”. Dopo una pri-ma richiesta di sospendere la se-duta, accolta, alla ripresa dei la-

    vori l’opposizione ha chiesto ilrinvio, ma la proposta è statabocciata. Risultato: Pirone, Lia-no eLorenzoPatti (siamoUdine)hanno abbandonato l’aula; Gio-vanniMarsico (PrimaUdine) si èfermato quel tanto che è bastatoper criticare la scelta del sito delnuovo impianto: “Perché far gra-vare sul quartiere di Paderno an-che i servizi per i non residenti? Icittadini non saranno remissivinell’accettare questa soluzione”.Dal canto suo,Michelini ha riba-dito: “La scelta di Paderno è do-vuta al fatto che San Vito, essen-do cimitero monumentale, nonpermetteva questo intervento.Inoltre, a Paderno esiste già la sa-

    la del commiato che permetteràdi risparmiare 200mila euro: co-sì facendo, possiamo far applica-re lo sconto del 20%, invece chedel 10%, per i residenti. Inoltre, ilnuovo tempio crematorio saràall’avanguardia, con emissioniprossime allo zero”. Il nuovo im-pianto sarà realizzato in projectfinancing: tramite gara, verrà in-dividuato un privato che lo rea-lizzerà (investimento previsto di3,1milioni di euro) e lo gestiràper 30 anni, pagando al Comuneun canone concessorio di 85 eu-roa cremazione (valore soggettoa rialzo ingara).

    AlessiaPilotto

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    L’ALTRO CASO

    PAVIA DI UDINE «La mattanzacontinua», dice lo zoologo. Po-co dopo lamezzanotte di dome-nica una cucciolotta di sciacal-lo dorato è stata falciata da unveicolo nei pressi della zona in-dustriale di SanMauro di Paviadi Udine. La notizia è arrivatasubito dopo la scoperta dell’in-vestimento e della morte di Ya-ma, un altro Canis aureus (vedialtro articolo). «L’avevo sentitaululare ad agosto scorso duran-te una verifica bioacustica, incui avevo rilevato che il suobrancodanoi scopertonel 2018- raccontaLucaLapini, zoologodelmuseo friulano di Storia na-turalediUdine - quest’annoeracostituito da almeno 8 animali:i genitori, almeno tre o quattro

    cuccioli e delle sorelle che accu-discono i fratelli minori. Un al-tro esemplare del suo gruppoera stato investito e ucciso aPradamano l’anno scorso». Ilbranco di questa cucciolottamorta è attivo lungo il Torre,un corso d’acqua attorno alquale si concentrano almenotre gruppi di sciacalli: due inprovincia di Udine (quello diPavia più un altro a Savorgna-no del Torre) e uno a cavallocon la provincia di Gorizia aRo-mans, alla confluenza fra il Tor-re e lo Judrio. Nella nostra pro-vincia, poi, bazzica un altrobranco “storico” fra Preone eEsemon. Con questa cucciolot-ta salgono a sette gli sciacalli in-vestiti quest’anno. «Un altro ca-so era stato segnalato in provin-cia di Trieste, ma quando leguardie forestali sono andate a

    recuperare il corpo non c’erapiù». «Gli investimenti stradalisi confermano la principalecausa di mortalità della specienel nostro Paese. Peccato dav-vero», nota Lapini. L’ultimo in-vestimento sicuro (di un altro,pur segnalato, in provincia diTrieste, nonc’è certezza perchénon è stata trovata la carcassa)in regione era avvenuto a mag-gio: un giovane maschio - forseun esemplare della cucciolatadiPavia diUdinedi aprile 2018 -

    è stato investito e ucciso sulponte sul Torre, fra Pradama-no e Buttrio. I mesi precedentic’era statouncaso almese: il 23febbraio un animale ucciso lun-go l’autostrada a Gemona, l’11marzo a 400 metri dal casellodi Gemona-Osoppo era rima-sto ferito “Alberto”, poi radio-collarato e liberato, il 21 marzovicino ad Aurisina un altroesemplare era stato travolto eucciso, mentre ad aprile eramorta una cucciolotta sullabretella autostradale fra Cane-va e Fratta. Nel 2018 gli inciden-ti erano stati più frequenti aimargini del Carso goriziano,sloveno e triestino,mentre que-st’anno si sono concentrati frale province di Udine e Pordeno-ne.

    Cdm

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    Ucciso lo sciacallo con il radiocollare

    La catturaAdagostoerastato il primoesemplaredi sciacallodoratocatturato innaturaeradiocollarato.Erastatomunitodi collareprimadi luiancheuncucciolo investito.

    CAMPOSANTO A Paderno

    `La minoranzaha deciso di lasciarel’aula per protesta

    ANCHE “ALBERTO”È MONITORATO«MA È UN CUCCIOLONEANCHE LUI VITTIMADI UN INCIDENTELIBERATO AD APRILE»

    È IL SETTIMOCASOSICUROANCHEUN FRATELLINOERA MORTOCOSÌ

    Una cucciola travolta a Pavia: «Una tragedia»

    Friuli

    SPECIE RARISSIMA Gli sciacalli dorati sono molto rari, considerati sempre sull’orlo dell’estinzione. La maggior parte vive nella nostra regione

    La storia

    La libertàYamaerastatorimesso inlibertànel territoriodellariservanaturaledei laghidiDoberdòePietrarossanell’ambitodelprogrammaNat2Care.

    I figliUnodei cucciolidiYamaripresidairicercatori.Questoesemplareeraconsideratouncapobranco:daqui l’interessedegli studiosiper ilmonitoraggioavviato.

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    www.gazzettino.itMartedì 24Settembre2019

    LA CAMPAGNA

    UDINE (A.L.) Dipende da noi» omeglio, in marilenghe, «al di-pent di nô». È il motto individua-to dall’Arlef, l’Agenzia regionaleper la lingua e cultura friulana,per smuovere tutti i friulanofoni,e inparticolare i giovani, e a farsiparte attiva nel sostenere la lin-gua friulana attraverso un suouso consapevole e quotidiana. Apresentare la campagna di co-municazione che coprirà, dal 30settembre e per un mese e mez-zo, tv, radio, stampa cartacea,web e social network, è stato ieria Udine l’assessore regionalecompetente, Giampaolo Rober-ti, insieme al presidente e al di-rettore dell’Agenzia, rispettiva-mente Eros Cisilino eWilliamCi-silino. Il motto scelto compariràanche sugli autobus urbani edextra urbani di Udine e provin-cia, su poster nelle stazioni ferro-viarie di Udine, Gorizia e Porde-nonee e sarà presente anche inalcuni centri commerciali. «Èuna campagna ideata e costruitain modo efficace», ha considera-to l’assessore Roberti, perché «laRegione può ideare e finanziarele promozioni più efficacima, al-la fine, tutto si risolve in quelmotto che trovo una delle piùcentrate iniziative tra le tanteche, da inizio legislatura, abbia-mopresentato conArlef: è la sen-sibilità del cittadino nell’utilizza-re la lingua a fare la differenza ea tenerla viva invece che chiusain un cassetto, mera materia distudio». Roberti ha anche an-

    nunciato che è quasi pronta labozza del disegno di legge sullelingue minoritarie in cui «verràfatto un aggiustamento, più chealtro tecnico, ma dove potrannoessere allocate risorse per la Con-ferenza regionale della linguafriulana». Ogni giorno «sceglia-mo le parole che esprimono lenostre emozioni, descrivono ciòche facciamo, raccontano comesiamo. Ogni giorno scegliamo lalingua che parla di noi – ha sotto-lineato il presidente dell’Agen-zia Eros Cisilino -. L’uso del friu-lano è una scelta. Parlarlo nellepiù diverse situazioni quotidia-ne, decidere di insegnarlo ai pro-pri figli fin dalla più tenera età edargli l’opportunità di studiarloa scuola, rende ognuno di noiprotagonista nel far vivere la lin-gua» Il direttore dell’Arlef Wil-liam Cisilino ha evidenziato che«il friulano è una lingua viva maè importante, come lo è per tuttele lingue, che si rinnovi edevolvaogni giorno. Il claim “Dipendedanoi” vuole sottolineare appuntoche siamo tutti noi protagonistinel far vivere la lingua e nel pre-servare un patrimonio culturalemillenario».

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    TRIBUNALE

    UDINE Un anno e quattro mesi direclusione per detenzione, inconcorso con un altro giovanestraniero, di circa 8 grammi dieroina. È la nuova condannapronunciata ieri dal gup del tri-bunale di Udine Mariarosa Per-sico nei confronti di Jamil Shali-wal, l’afghano di 25 anni il cuinome era già emerso alla ribaltadelle cronache come il presunto“pusher” che avrebbe ceduto ladose letale di eroina gialla cheprovocò la morte della studen-tessa friulana 16ennedeceduta acausa di un’overdose in un ba-gno della stazione ferroviaria diUdine il pomeriggio del 3 otto-bre 2018. Condannato perquell’episodio a 6 anni e 6 mesidi reclusione con sentenza nondefinitiva, pronunciata in primogrado l’11 luglio scorso, Shaliwalè tornato ieri sul banco degli im-putati per un’altra vicenda didroga. Il 3 dicembre 2018, pro-prio una quindicina di giorni pri-ma che nei suoi confronti scat-tasse l’esecuzione di un’ordinan-za di custodia cautelare per lamorte della sedicenne, la Polizialo aveva arrestato insieme a unaltro richiedente asilo, il 27ennepakistanoNasir Ullah, per deten-zione di circa 8 grammi di eroi-na. Gli agenti della Polfer aveva-no notato i due scambiarsi unpacchetto sul convoglio di untreno proveniente da Mestre. Ilpacchetto era passato di manoda Shaliwal a Ullah all’altezza diCodroipo. Gli agenti li avevanotenuti d’occhio così, quando idue erano scesi separatamentedal treno in stazione a Udine, laPolizia li aveva subito fermati. Aquel punto, il 27enne aveva cer-cato, invano, di liberarsi del pac-chetto con lo stupefacente. Scar-

    cerati dopo la convalida con lamisura del divieto di dimora aUdine, i due stranieri erano fini-ti iscritti nel registro degli inda-gati dellaProcuraper l’ipotesi direato di detenzione di sostanzestupefacenti. Ipotesi per cui en-trambi sono stati giudicati ieri altermine del processo in abbre-viato: condizionato alla presen-tazione di un documento delSert quello scelto da Shaliwal di-feso dall’avvocato Giovanni DeNardo per sostenere la detenzio-ne per uso personale, secco quel-lo chiesto dall’avvocato Annale-daGalluzzoperUllah.

    PROCESSOIn aula il pmAndrea Gondolo

    ha chiesto la condanna di en-trambi, a 2 anni di reclusioneper il primo, a 1 anno e 6 mesiper il secondo. I due legali han-no tenuto invece una linea difen-siva comune e chiesto per en-trambi l’assoluzione perché ilfatto non costituisce reato, argo-mentando la detenzione per usopersonale e lo scarso quantitati-vo di principio attivo contenutonello stupefacente. L’avvocatoGalluzzo ha rimarcato anche co-me il proprio cliente fosse incen-surato e non risulti implicato inaltre vicende di droga. All’esitoil gupMariarosa Persico ha con-dannato entrambi a 1 anno e 4mesi di reclusione. Entrambe ledifese già preannunciano appel-lo. La difesa di Shaliwal attendeanche di impugnare la condan-nadi primogradopronunciata aluglio dal Tribunale di Udine incomposizione collegiale per ilcaso della morte della giovanestudentessa friulana. Lemotiva-zioni della sentenza non sonoancora state depositate. Shali-wal è attualmente detenuto perquella vicenda in custodia caute-larenel penitenziario diRovigo.

    ElenaViotto

    IL MOTTO SCELTOCOMPARIRÀANCHENELLE STAZIONIE IN ALCUNICENTRI COMMERCIALI

    Su bus e corriere lo sloganper tenere vivo il friulano

    Friuli

    Droga, condannato giovane profugo`Ieri il 25enne ha preso un anno e 4 mesi in abbreviatoper detenzione in concorso di 8 grammi di eroina

    `Il ragazzo era già finito sul banco degli imputati in tribunaleper la cessione della dose che uccise la sedicenne in stazione

    TRIBUNALE Ieri è stato discusso un altro episodio che riguardava il giovane afghano

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  • VI

    www.gazzettino.itMartedì 24Settembre2019

    `Il delegato Marangon: manteniamo i simbolima facciamoli funzionare in modo moderno

    `Presentata una ricerca pilota che ha coinvoltoduemila cittadini di tutte le regioni italiane

    AMBIENTE

    UDINE Non c’è casa di montagnao trattoria tipica in cui d’inver-no non si senta scoppiettare lalegna che brucia in uno spolerto nel fogolâr, non un semplicemezzo di riscaldamento mauna tradizione friulana. Unatradizione che, come tante, de-ve sapersi adeguare ai tempi cecorrono, alla modernità. In po-che parole, come dice France-scoMarangon, delegato del ret-tore per la sostenibilità, “il fogo-lâr è un simbolo: manteniamo-lo, ma facciamolo funzionarein maniera moderna. Rendia-molo sostenibile”. Da qui pren-de il titolo il convegno organiz-zato ieri dal Dipartimento diScienze economiche e statisti-che dell’università per fare ilpunto sul riscaldamento dome-stico a biomasse legnose nelloscenario nazionale e regionale.I lavori, aperti con la relazionedi Marino Berton, direttoredell’Associazione Italiana Ener-gie Agroforestali, hanno vistoalternarsi le relazioni diMatteoMazzolini, direttore dell’Agen-zia per l’Energia del Fvg e diFulvio Stel di Arpa Fvg. A segui-re, la presentazione in antepri-ma dei risultati di un’indaginenazionale che ha coinvolto 2mila persone di tutte le regioniitaliane.

    LA RICERCA“L’indagine – spiega Maran-

    gon – è una delle prime che, nelnostro Paese, cercano di esplo-

    rare la situazione attualenell’uso di legna per il riscalda-mento domestico. Pesa moltola tradizione, anche in FriuliVenezia Giulia, ma la mancan-za di un adeguato ammoderna-mento degli impianti usati dal-le famiglie può determinare, co-merilevatoanchedall’Arpa, unimpatto significativo sulla qua-lità dell’aria che respiriamo”.In regione, infatti, oltre il 25%della popolazione utilizza que-sto tipo di riscaldamento, cre-dendolo anche amico dell’am-biente e per certi versi lo è, macon qualche accorgimento. Lefonti come il legno, infatti, sonorinnovabili e possono rigene-rarsi, ma l’attenzione postasull’ambiente negli ultimi annifa emergere che, “soprattuttonel nostro territorio – affermaMarangon – questo tipo di im-pianti, se privi di accorgimentotecnologici, possono emetterein atmosfera le polveri sottili”.E oggi tutti conoscono il proble-

    ma degli sforamenti dellePm10, quando i sindaci emetto-no ordinanze per bloccare iltraffico e invitano i cittadini acontenere l’utilizzo del riscal-damento, anche a biomasse.“Oggi la biomassa legnosa, anti-ca fonte dalla caverna preistori-ca, è la principale rinnovabilein Italia e in Europa. Le piùmo-derne tecnologie di combustio-ne – sottolinea Daniele Berton,direttore di Aiel - consentonooggi di raggiungere livelli di ef-ficienza anche superioridell’85%, con una riduzione del-lePmdaoltre 500milligrammialmetro cuboperuncaminettoa fiamma aperta e fino a menodi 10 milligrammi al metro cu-bo nelle più moderne stufe apellet. E si tratta di apparecchidomestici che si possono accen-dere con lo smartphone da re-moto, impostando temperatu-ra e orariodi accensione, anchea centinaia di chilometri di di-stanza: niente a che vedere con

    il vecchio “spolert” friulano.Ma, come dimostra anche la ri-cerca dell’università di Udine,la gentenon lo sa”.

    APPELLONon si butti alle ortiche la

    tradizione, semplicemente la simodernizzi. E anche inquesto ifriulani sembrano essere atten-ti, come emerge dall’indagine,tanto che il 37% degli intervista-ti ammette di rivolgersi a tecni-ci o installatori che conoscerecome far funzionare bene unimpianto rispettando l’ambien-te.Da qui anche un appello agli

    amministratori per approfondi-re quest’indagine su scala tuttaregionale – dato che l’ateneocollabora con la Regione per lestrategie di sviluppo sostenibi-le - inmodo da creare sia consa-pevolezza nei cittadini, sia lacosiddetta economia circolare.

    LisaZancaner

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    AGRICOLTURA

    UDINE L’Europa premia il Friu-li Venezia Giulia, conferman-do il bonus comunitario chevalequasi 7,5milioni di euro.Il Programma di sviluppo

    rurale (Psr) 2014-20 del FriuliVenezia Giulia ha raggiuntotutti i target intermedi diavanzamento fisico e finanzia-rio stabiliti dalla Ue. Vista larelazione annuale presentatail 27 giugno scorso dagli ufficiregionali, dunque, la Commis-sione europea ha confermatol’assegnazione della riserva fi-nanziaria di efficacia previstasull’attuazione del Psr, pari acirca 7,5 milioni di euro diquota comunitaria, che corri-

    sponde a un volume di spesapubblica di oltre 17,5 milionidi euro. “La decisione dellaCommissione europea - hacommentato l’assessore Fvgalle Risorse agroalimentari eForestali, Stefano Zannier -rappresenta un importante ri-conoscimento della validità edell’incisività delle politiche afavoredelle aziendeagricole edelmondo rurale che laRegio-ne ha sviluppato attraverso ilPsr. Inoltre - ha sottolineato -è la conferma del buon lavorosvolto dall’Amministrazionee dagli altri soggetti coinvolti.Altre regioni non hanno rag-giunto tutti i target - ha con-cluso l’assessore Zannier - e sitroveranno costrette a nego-ziare con la Ue la rimodulazio-

    ne dei propri piani finanzia-ri”. Nel dettaglio, il piano disviluppo rurale della nostraregione ha conseguito i targetintermedi per le seguenti prio-rità stabilite dalla Ue: poten-ziare la redditività delle azien-de agricole e la competitivitàdell’agricoltura in tutte le sueforme e promuovere tecnolo-gie innovative per le aziende

    agricole e la gestione sosteni-bile delle foreste (P2); pro-muovere l’organizzazione del-la filiera agroalimentare, com-prese la trasformazione e lacommercializzazione dei pro-dotti agricoli, il benessere de-gli animali e la gestione dei ri-schi nel settore agricolo (P3);preservare, ripristinare e valo-rizzare gli ecosistemi connes-si all’agricoltura e alla silvicol-tura (P4); incentivare l’uso ef-ficiente delle risorse e il pas-saggio a un’economia a basseemissioni di carbonio e resi-liente al clima nel settoreagroalimentare e forestale(P5); promuovere l’inclusionesociale, la riduzione delle po-vertà e lo sviluppo economiconelle zone rurali (P6).«

    ASSESSORE Il titolare della delega regionale all’Agricoltura StefnoZannier

    «IL MANCATOAMMODERNAMENTODELLE STUFEPUÒ DETERMINAREUN IMPATTO SULL’ARIA»

    IerigiornatadedicataallapropostadiBilancioconsolidatodellaRegioneperil 2018, esaminataper lepartidi competenzada II, IV,VeVICommissionedelConsiglioregionale. Il documentocontabilepresentatodallaGiuntae illustratodall’assessoreregionaleBarbaraZilli, contempla idatifinanziaridelle realtàpartecipate. IllustrazioneedesamedelBilancioconsolidatosarannoal centrodei lavoridella ICommissioneconsiliareintegratadaipresidentidellealtreCommissioniedelComitatoper la legislazione, ilcontrolloe lavalutazione, chesi riuniràoggi.

    In commissioneil bilancio consolidato

    Regione

    IL PROGRAMMADI SVILUPPO RURALEHA RAGGIUNTOTUTTI GLI OBIETTIVIINTERMEDIFISSATI

    Regione

    NELLA SELVA L’immagine di una boscaglia in una foto di repertorio

    L’Ue premia il Fvg, confermato il bonus da 7,5 milioni

    L’appello: il fogolar e lo spolertora devono diventare sostenibili

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  • VII

    www.gazzettino.itMartedì 24Settembre2019

    IN VISITA Federica Seganti (Friulia) e il presidente Massimiliano Fedriga accolti dall’amministratore delegato Disma Giovanni Mazzola

    Locanda Margherita compie 50 anni

    CIMOLAIS

    Allora si chiamava LocandaMargherita, nel cuore della Val-cellina, a Cimolais. Una struttu-ra turistica inaugurata il 2 ago-sto 1969, in una valle fra le piùselvagge delle Dolomiti Friula-ne, collegata alla pianuradaunaviabilità, all’epoca, alquanto pre-caria, visto che la galleria che haspalancato le porte al grande tu-

    rismo è stata realizzata solo neiprimi anni Novanta. Oggi è unluogo di riferimento non soloper escursionisti e appassionatidimontagna,ma anche per i nu-merosi ospiti stranieri affascina-ti dal luogo, affacciato sull’AltaValcellina, e dalle vette che fan-no parte del Parco delle Dolomi-ti friulane, ora patrimonio Une-sco. Un’avventura cominciatadall’intuizionediRenatoProtti edalla moglie Margherita (da quiil nome), che hanno lasciato ineredità la gestione dell’albergo edel ristorante ai figli Maurizio eFranc, oassieme allemogli Anto-nia e Renata, che quest’anno fe-steggiano i 50anni di attività.Un

    evento celebrato già nel corsodell’estate quando la strutturaaccoglie comitive di turisti e tan-ti emigranti di rientro, che tor-nano al paese per assaporarequell’autenticità di un tempo dicui tanto hanno nostalgia. Unastruttura tutta a conduzione fa-miliare e con professionalità dialto livello che, in questi dieci lu-stri, ha richiamato in valle an-che i vip, che hanno sostato frale mura del Margherita per de-gustare vere e propri capisaldidella cucina tradizionale, comela pasta e fagioli, la gramignacon salsiccia, il filetto con lospeck, oltre ai rinomati vini friu-lani. «Prodotti della tradizione,

    fatti in casa, che confezioniamoe portiamo in tavola guardandoal territorio», spiega MaurizioProtti. «La nostra è stata unagrande esperienza che ha tocca-to, sopra ogni cosa, le storie dimontagna raccontate con pas-sione da tante persone nellestanze dell’albergo, oltre allaprofessionalità di una gestionefamiliare da sempre apprezzatadalla clientela». I 10 lustri saran-no ricordati, a fine ottobre, du-rante la cerimonia di consegna(a Pordenone, palazzo Mantica)dei premi Maestri del commer-ciodiAscomConfcommercio.

    L.P.© riproduzione riservata

    SPILIMBERGO

    Ierimattina è stato inaugura-to l’anno formativo 2019/2020della ScuolaMosaicisti del Friu-li, alla presenza degli ammini-stratori comunali e regionali.Ai due corsi che iniziano que-st’anno il percorso formativotriennale, si aggiungono i corsidel secondo e del terzo anno,per un totale complessivo di cir-ca 80 allievi. La scuola confer-ma anche quest’anno la sua vo-cazione internazionale. I nuoviallievi, infatti, oltre che dal Friu-li e da diverse province italiane,provengono da Svizzera, Fran-cia, Polonia, Russia, Lituania,Georgia,ma anche da Cina e Co-rea del Sud, da India e Pakistan,due stati, questi ultimi, finoramai rappresentati nella scuola.I corsi del primoanno, oltre chedalla multiculturalità, sono ca-ratterizzati anche dalla paritàdi genere, visto il numero quasipari di maschi e femmine. Tuttigli iscritti, inoltre, hanno conse-guito il diploma superiore, ne-cessario visto che la ScuolaMo-

    saicisti è di fatto una realtà di al-ta formazione e a numero chiu-so, ehannoun’età compresa frai 18 e i 40 anni. Per l’anno forma-tivo 19/20 è stata data la possibi-lità di iscriversi anche a chi ab-bia superato i trent’anni, per of-frire un’ulteriore possibilità diqualificazione o ri-qualificazio-ne professionale. Alla giornatainaugurale seguirà l’avvio im-mediato delle lezioni, con unprogramma che, a differenza dialtre realtà, è già definitivo. Gliallievi saranno impegnati in 38

    ore settimanali di lezioni, dal lu-nedì al venerdì, sia teoriche chelaboratoriali. Quest’anno poitutti gli allievi saranno coinvol-ti in unwork in progress: la rea-lizzazione, sotto gli occhi curio-si e attenti di passanti e visitato-ri, della pavimentazione ester-na della palazzina adibita a Gal-leria espositiva. Un mosaico, asuperficie continua che si pre-annuncia tra i più estesi e im-portanti lavori a cielo aperto.

    L.P.© riproduzione riservata

    `Collocate nella borsa Aim azioni per 4,5 milioni di euroFriulia aumenta il capitale. Nuovi investimenti nei laboratori

    `L’azienda di Vivaro ha ricevuto la visita del presidentedella Regione Fedriga e della presidente di Friulia Seganti

    Pedinatae molestataAltri due mesial suo ex

    VIVARO

    «“Friulchem è il simbolo diuna vocazione del Friuli Vene-zia Giulia verso i segmenti in-dustriali che si specializzanosu attività ad altissimo contenu-to di innovazione e ricerca.Questa è la nostra più grandericchezza: imprese proiettateal futuro che trovano nella Re-gione gli strumenti per sostene-re i propri progetti più ambizio-si e dalle quali un territoriotrae, a sua volta, beneficio occu-pazionale e stabilità economi-ca grazie a imprenditori cheoperano sempre sul frontedell’avanguardia scientifica».Lo ha affermato ieri il governa-tore del Friuli Venezia Giulia,Massimiliano Fedriga che - in-siemealla presidentedi Friulia,Federica Seganti, e al sindacoMauro Candido - ha visitato glistabilimenti di Friulchem.L’azienda di Vivaro è una pmiinnovativa che opera nel setto-re dell’healthcare ed è specializ-zata nella trasformazione diprincipi attivi per farmaci eprodotti a usoveterinario, oltreche nello sviluppo di farmacigenerici per l’uomo.

    LA QUOTAZIONEL’azienda del Pordenonese,

    che conta 33 dipendenti, haconcluso a luglio il percorso diquotazione all’Aim Italia, mer-cato borsistico di riferimentoper le aziende con un alto po-tenziale di crescita, con il collo-camento di azioni per un con-trovalore totaledi 4,5milioni dieuro, che andranno a finanzia-re la crescita dell’azienda. Friu-lia ha supportato questa fase disviluppo, sottoscrivendo un au-mento di capitale di 1,9 milionidi euro, risorse che hanno con-sentito a Friulchemdi investirenella ricerca di nuovi prodotti.La finanziaria regionale avevagià sostenuto l’azienda in pas-sato, grazie a due diversi inter-venti, nel 1999 e nel 2009.L’azienda, guidata dal presiden-te Alessandro Mazzola edall’amministratore delegatoDisma Giovanni Mazzola, van-ta uno dei laboratori di ricercapiù all’avanguardia della regio-ne.

    RICERCA AVANZATALa ricerca e lo sviluppo sono,

    infatti, le leve chiave per la cre-scita delle imprese nel settoredell’healthcare e il laboratoriodi Vivaro, composto da un’uni-tà chimica e un’unitàmicrobio-logica per il controllo sulle ma-terie prime e sui prodotti finali,è stato premiato come uno deipiù qualificati del territorio, di-ventando un punto di riferi-mento anche per molte altreaziende che ne richiedono i ser-vizi. Nel 2018 Friulchemha rea-lizzato ricavi per 16 milioni dieuro, dei quali il 74% nel setto-re veterinario, con idue ramidiattività farmaceutica e feed(mangimi) e il restante (26%circa) con la divisione specializ-zata in medicinali generici, co-smoceutici e integratori ali-mentari per l’uomo. Il nuovopiano industriale prevede unafase di espansione con investi-menti in macchinari per 2 mi-lioni di euro e in ricerca e svi-luppo per 800 mila euro. Saràavviata la produzione di unanuova gamma di mangimi prcani e gatti. Da alcuni annil’azienda opera con il porto diTrieste per le spedizioni deiprodotti.

    LorenzoPadovan

    © riproduzione riservata

    `L’albergo-ristoranteè ora gestito dai figlidei fondatori storici

    IL NUOVO PIANOINDUSTRIALE PREVEDEL’ACQUISTO DI NUOVIMACCHINARI (2 MILIONI)800 MILA EURO SARANNOPER RICERCA&SVIULUPPO

    L’UOMOERA GIÀ STATOCONDANNATOPER STALKINGDOPO LA ROTTURANON LE DAVA TREGUA

    Maniaghese Spilimbergo

    Scuola mosaicisti, allievi subito al lavoroDecoreranno l’esterno dell’ala espositiva

    Friulchem cresce con la quotazione

    SPILIMBERGO

    Il questore lo aveva ammoni-to nel giugno del 2011, ma lui traluglio 2012 e giugno 2013 ha con-tinuato a molestare l’ex compa-gna.Telefonate continue, anchesul lavoro, pedinamenti e appo-stamenti all’esterno dell’abita-zione della vittima. Vanni D’An-drea, 56 anni, di Spilimbergo, ie-ri era chiamato a difendersidall’accusa di stalking davantial giudice Iuri De Biasi. L’avvo-cato Luca Donadon ha ottenutoun patteggiamento in continua-zione con una precedente con-dannata a 1 anno e 4 mesi (giàscontata). Ieri si è aggiunta unapena di due mesi. L’uomo eragià stato processato per le perse-cuzioni all’ex compagna avve-nute tra il 2011 e il 2012, quandole tagliò anche un tubo dell’im-pianto frenante dell’auto cheera stata posteggiata davanti aun locale pubblico di Spilimber-go. Lavita della vittimaera statastravolta, non aveva più alcunalibertà dimovimento, D’Andreala teneva costantemente sottocontrollo. La loro relazione eradurata due anni e mezzo, dalgennaio 2009al giugno2011, poila donna scelse di interrompereil rapporto. Una rottura che l’uo-mo non aveva accettato. Avevacominciato a molestare la don-na e a pedinarla, causandole an-sia e paura per la sua incolumi-tà. Si era tutelata rivolgendosialle forze dell’ordine, ma nono-stante l’intervento della Questu-ra, l’uomononha smesso di per-seguitarla. Era già stato condan-nato nel 2013. Ma dopo la primadenuncia, la vittima era stata co-stretta nuovamente a tutelarsipresentando una seconda de-nuncia. Si tratta di fatti che fan-noparte di un’unica tormentatavicenda, da qui il riconoscimen-to della continuazione e l’au-mento della pena applicato ieridal giudice.

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  • VIII

    www.gazzettino.itMartedì 24Settembre2019

    ZOPPOLA

    Festa grande per l’associa-zione Il Tiglio di Orcenico Su-periore, che nel fine settima-na ha festeggiato assieme aivolontari e alla comunità i 30anni di vita. Ospiti il sindacoFrancesca Papais, gli assesso-ri Loris Mariutti e Paolo Pi-ghin. Per la Pro loco Il Tiglio,associazionenataper operadiun gruppo di paesani interes-sati allo sviluppo e alla valoriz-zazionedel paese, favorendo eincrementando le attività cul-turali, sociali e ricreative, pre-stando opera di volontariatospontaneo e gratuito, è statal’occasione per tracciare un bi-lancio delle varie iniziativepromosse, a partire dalla Sa-gra dei gamberi, ma non solo.Il Tiglio ha preso vita ufficial-mente nel 1989 e da 30 anni siimpegna a promuovere diver-si progetti solidali, come adesempio la raccolte di tappi diplastica e di sughero il cui ri-cavato va poi alla Via di Nata-le: negli anni sono stati raccol-ti 10 quintali di tappi di sughe-ro, mentre quelli di plasticanell’ultima decade sono stati180 quintali. Il sodalizio colla-bora a livello locale anche conla Caritas. Appuntamenti fissisono la Festa del pensionato,il Natale e l’Epifania. Per quan-to riguarda l’aspetto stretta-mente paesano e gastronomi-co, l’associazione organizza laSagra dei gamberi, naturaleprosieguo di una tradizionalefesta nata circa 50 anni fa. «Igiovani - ha spiegato durantel’evento del fine settimana ilpresidente del Tiglio, GiorgioMilani - sono quelli che mag-giormente si lasciano traspor-tare dall’animo della festa e

    non possiamo dimenticaretutti coloro che ogni anno la-vorano in questa sagra congrande entusiasmo. La mani-festazione attira in paese mi-gliaia di persone e sono oltreun centinaio di volontari coin-volti nella gestione di questafesta proveniente anche daipaesi limitrofi». Il ricavato vie-ne in parte utilizzato per l’am-pliamento e il rinnovo delle at-trezzature per la sagra, e inparte per promuovere e orga-nizzare iniziative a favore del-la comunità locale. Infatti, ilTiglio ha avuto, fin dall’inizio,un occhio di riguardo nel mi-glioramento delle bellezze delpaese rinnovando alcune ope-re: la Ciasa del Muni, unastruttura donata all’associa-zione dalla famiglia FabbroGiuseppe, e due capitelli; gran-de attenzione e cura ancheper tutti fiori, le piante e il ver-de che abbelliscono la piazza.«Quest’anno, in collaborazio-ne con l’amministrazione co-munale, è stata ristrutturatala pista polifunzionale - ha ag-giunto il presidente Milani -,costruito il palco e creatoun’area con giochi perché an-che i ragazzi e i bambini pos-sano ritrovarsi e trascorrerealcuni momenti delle lorogiornate nel proprio paese.Tutte queste attività sono ilprodotto tangibile di un’asso-ciazione che nel corso di que-sti 30 anni ha avuto la fortunadi veder crescere costante-mente il numero di soci, colla-boratori e simpatizzanti».

    E.M.

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    VALVASONE ARZENE

    «Dal 10 giugno ci sono statidiversi incontri per definire lemodalità, anche in termini eco-nomici, di recesso del Comunedi ValvasoneArzene dall’Uti Ta-gliamento, ma finora non si ègiunti ad un accordo definitivo,poiché come amministrazionecomunale siamopreoccupati divederci riconoscere ciò che con-sideriamo frutto di legittimeaspettative». Lo afferma il sin-

    daco Markus Maurmair che fail punto sull’iter di uscitadall’Uti Tagliamento, il cui pri-mo passo ufficiale risale al con-siglio comunale del 10 giugno,con l’approvazione del primoatto per il recesso approvatodalla stessamaggioranza. Dalladecisione sono però trascorsimesi e in questi giorni il consi-gliere Maurizio Cherubin (For-za Valvasone Arzene), che inaula ha votato con la maggio-ranza, ha manifestato preoccu-pazione perché «non si sono

    più visti progressi verso l’uscitadall’Uti. Ritengo che sia neces-sario farlo in fretta, prima possi-bile, in modo da avere la possi-bilità di poter avere l’accesso inmodo autonomo ad eventualicontributi regionali». Rivolgen-dosi al sindaco ha quindi chie-sto «di accelerare questo pro-cesso che porterebbe ad ottene-re un notevole vantaggio econo-mico per il Comune». Il vero no-do sono i fondi, e il sindacoMar-kusMaurmair lo sa bene, consi-derati gli sforzi che sta portan-

    do avanti in queste settimane:«Tra quello che vogliamo che cisia riconosciuto ci sono adesempio le risorse destinate dal-la Regione all’Uti Tagliamentoper quanto riguarda interventisul potenziamento delle infra-strutture sulla sicurezza per iltriennio 2019-2021, per un tota-le di 400mila euro: riteniamoche debbano riguardare ancheValvasone Arzene». Comunquel’evoluzione della trattativa pa-re essere giunta a buon punto.«Dovremmo essere in dirittura

    d’arrivo: mancano però ancoradei passaggi fondamentali co-me l’approvazione definitivadell’accordo di recesso da partedell’assemblea dei sindaci e lasuccessiva ratifica da parte delconsiglio comunale di Valvaso-ne Arzene e la conseguente sot-toscrizione dell’accordo di re-cesso da parte mia e del presi-dente dell’Uti». Ma c’è una sca-denzaabreve e il tempostringe:tutto ciò infatti deve accadereentro il 30 settembre affinchéValvasone Arzene possa pre-

    sentare, ai sensi della normati-va in materia, la lista delle pro-prie opere per il percorso di fi-nanziamento concertato con laRegione per il prossimo trien-nio. Tra le priorità c’è la messain sicurezza del percorso casascuola che riguarderà viaMaia-roff, viaMagnolie e viaDonPao-lo Fabris e il completamento diun’opera ferma da tanti anni: ilsecondo spogliatoio nel camposportivo “Castellan”.

    E.M.

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    SAN VITO

    In ospedale sta per partire ilprogetto pilota “Bro”, ossia lagestione da parte dell’ostetricadella gravidanza a basso ri-schio. Il punto nascita del presi-dio sanvitese fa da apripista inFriuli Venezia Giulia. Intantosulle voci di chiusura, i primaridei reparti di Ostetrica-Gineco-logia e Pediatria gettano acquasul fuoco e rassicurano: «Stia-mo lavorando normalmente eserenamenteapieno ritmo».

    PREOCCUPAZIONEDopo il “mistero” dellabozza

    che riguardava la riforma dellasanità regionale dove sarebbestatapaventata l’ipotesi - finorasmentita da tutti, anche dal vi-cepresidente regionale Riccar-do Riccardi - di un piano di ri-duzione dei punti nascita in re-gione tra cui quello di San Vito,gli effetti psicologici si fannosentire. Forti come uno schiaf-fo.Al terzopianodell’ospedale,dove lavorano medici e perso-nale sanitario altamente quali-ficato, si sta affacciando la pre-occupazione della gente e qual-che futura mamma è arrivata atelefonare in ospedale per sape-re se il punto nascita di San Vi-to è ancora aperto o è già chiu-

    so. Per spazzare via ogni dub-bio, i vertici del punto nascitasanvitese, ovvero la primariadiOstetricia-GinecologiaRobertaPinzano e l’omologo di Pedia-tria, Franco Colonna, hanno de-ciso di intervenire e dare una ri-sposta chiara: «L’ipotesi chiu-sura? Non la riteniamo una no-tizia reale. Lo dicono i fatti: laRegione ha investito tanto suquesto ospedale, circa 20milio-ni di euro, anche per il puntonascita. Parlando dei dati diSan Vito, nel 2018 i nati sonostati 759, i soccorsi pediatrici3.600, circa 6mila i bambini vi-sitati e sono state erogate com-plessivamente circa 10 milaprestazioni». Il tasso di attra-zione dal Veneto è del 30 percento. Quali le previsioni? Se-guendo il trend generale nazio-nale e regionale, si ipotizzaunadecrescita e pertantoper il 2019a San Vito, le nascite dovrebbe-ro attestarsi attorno a 700. Que-sto dato è influenzato dalmino-re numero di stranieri, che subase regionale “pesano” per il40 per cento. A incidere sulleprevisioni anche il tasso di “fu-ga” verso l’ospedale di Latisa-na. Il punto nascita di San Vitosi conferma comunque ai verti-ci della sanità regionale. «Stia-mo lavorando molto bene con

    il territorio e nei prossimi mesisi darà seguito, su spinta mini-steriale - spiega la dottoressaRoberta Pinzano - al progetto“Bro”, cioè alla gestione da par-te dell’ostetrica della gravidan-zaabasso rischio ostetrico».

    I DETTAGLIL’ostetrica valuterà il benes-

    sere e la salute della donna edel bambino in ambito fisiolo-gico, conminor ricorso allame-dicalizzazione, focalizzandosiprimariamente sulla relazionecon la donna e la sua famiglia,arrivando ad aiutare la neomamma a far nascere il figlio.Un progetto sperimentale av-viato a San Vito che nel 2007,primo in Italia, conquistò il ri-conoscimento Unicef di “Ospe-dale amico dei bambini”. Sulfronte del personale, l’Aas5 stacoprendo il turnover con l’arri-vo in queste settimanedi nuovo

    personale inOstetricia- Gineco-logia e altro a inizio 2020. Di-scorso analogo per Pediatria. Ilprimario Franco Colonna sotto-linea altri aspetti che indicanocome «il punto nascita di SanVito èbuono, sicuro e attrattivoe gode di buona salute. Lavoria-mo in un sistema armonico -sottolinea Colonna - non soloall’interno dei nostri repartima anche con l’ospedale di Por-denone. Inoltre Ostetrica-Gine-cologia e Pediatria attraggonoutenti dal Veneto». Colonna ri-tiene l’ipotesi di una riaperturadi un punto nascita a Spilim-bergo inverosimile: «Sarebbe-ro necessari troppi milioni,mentre qui è stato da poco rin-novato tutto». Per non parlaredell’ipotesi di mantenere inprovincia i due punti nascita diPordenone (ospedale pubblicodi e quello privato del SanGior-gio): «Non conosco realtà nelTriveneto dove coesistono, a di-stanza di un chilometro, duepunti nascita». I primari Pinza-no e Colonna rassicurano quin-di che «all’ospedale di San Vitostiamo lavorando come sem-pre e non abbiamo nessuna in-tenzione di smettere di farequello che sappiamo fare alme-glio: prenderci cura dei vostripiccoli».

    EmanueleMinca

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    Punto-nascite, rischio psicosi«C’è chi crede che sia chiuso»

    `Il sodalizio contribuisce

    al restauro di luoghialtrimenti abbandonati

    `Dall’ospedale un’altra rassicurazione«I reparti funzionano e restano aperti»

    STA PER PARTIREIL PROGETTO “BRO”PER GESTIRELE GRAVIDANZEA BASSORISCHIO

    QUEST’ANNOIL GRUPPOHA RISTRUTTURATOLA PISTAPOLIFUNZIONALEDI ORCENICO SUPERIORE

    Il Tiglio fa 30 anniNon solo la sagrama opere per tutti

    L’ASSOCIAZIONE La Pro loco “Il Tiglio” ha sede a OrcenicoSuperiore e nel fine settimana ha festeggiato 30 anni

    Maumair: «Prima di uscire dall’Uti vogliamo i soldi»

    SanVito Zoppola Valvasone Arzene

    L’OSPEDALE La facciata dell’ospedale di San Vito al Tagliamento, che ospita anche il tanto discusso punto-nascite

    `I primari di Ostetricia e Pediatria lancianol’allarme: «Le voci infondate creano panico»