ECCOCI 1-2011

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Magazine del progetto “H-Anto a Te” della Cooperativa Sociale Bambù, San Sebastiano Al Vesuvio (Na) e li chiamano Disabili. .. Sicuri che è tutto qui? UFFICIO DI PIANO DISTRETTO SOCIALE N 17 W W W . B A M B U O N LU S . I T Gianluca Attanasio Vita di un Campione Paralimpico Il sociale sul nostro territorio intervista ad A.Paladino - Ambito 17 Anno. 0 N. 0 | (OMAGGIO)

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La rivista della cooperativa Bambù Onlus

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Magazine del progetto “H-Anto a Te” della Cooperativa Sociale Bambù, San Sebastiano Al Vesuvio (Na)

e li chiamano

Disabili...Sicuri che è tutto qui?

UFFICIO DI PIANO DISTRETTO SOCIALE N 17

w w w . b a m b u o n l u s . i t

Gianluca AttanasioVita di un Campione Paralimpico

Il sociale sul nostro territoriointervista ad A.Paladino - Ambito 17

Anno. 0 N. 0 | (OMAGGIO)

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in collaborazione con:E LI CHIAMANO DISABILISPECIALE FESTEmusicasport

dal mondoCURIOSITA’ sussurri dEll’anima

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L’Editorialedi Luigi Esposito

E’ una rivista gratuita la cui redazione è com-posta dai ragazzi diversamente abili di un progetto socio-educativo che mira al loro

inserimento nel mondo del Lavoro.

ogni giorno gratis notizie, consigli e articoli sulla psiche umana: la risorsa italiana di psicologia che parla chiaro alle persone.

www.psicozoo.it

Amici ben ritrovati! Dunque eccoci oramai giunti al periodo delle festività natalizie preludio dell’approssimarsi dell’anno nuovo. La nostra rivista è solita in questo numero mettere qualche energia in più, forse perché redatta da persone disabili! Mi chiederete perché do questa spiegazione. Vi rispondo: vedrete, leggendola, che queste mie parole non sono dettate né da auto-discriminazione né, meno che mai,da esaltazione delle persone cosiddette diversamente abili. Troverete infatti in più punti della rivista testimonianza diretta, vorrei quasi dire a viva voce, di questo sentimento particolare che scalda

l’anima di questi ultimi durante le feste di natale regalandogli una vera e propria marcia in più : il sentimento della partecipazione!Qui non si sta dicendo che per il resto dell’anno da parte del mondo dei normo-dotati non ci sia solidarietà e vicinanza, tutt’altro! L’aiuto fisico e anche “morale” della società civile per fortuna non manca. Fermo restando che non siamo in Germania, noi italiani non possiamo lamentarci, soprattutto se il pensiero corre veloce ai paesi meno all’avanguardia su questo piano o arretrati economicamente. Ma nel periodo cosiddetto “natalizio” c’è un surplus vitale che attraversa il

cuore della persona disabile e lo rende Super! A causa di quella bella atmosfera di serenità libera da pesantezza che avverte cristallina, è veramente equivalente e appieno nella normalità cui anela troppo spesso solo reconditamente. Può ricambiare alla pari l’affetto che sente ricevere quasi sempre con un senso di colpa strisciante perché non si crede all’altezza di restituire. Egli ora invece sente finalmente piena quella partecipazione di cui si parlava sopra: anche lui adesso può donare qualcosa!

Buona lettura a tutti…

SOMMARIO

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Via M.Callas 191, Ponticelli (NA) - Tel.0817749067

081.192.409.41081.612.53.60

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Per chi legge potrebbe essere solo una rivista, ma per noi che ci crediamo e la portiamo avanti, è molto di più. E’ uno spazio in cui ci sperimentiamo e ci con-frontiamo con le nostre capacità e i nostri limiti ed è una voce che vorremmo dare al nostro territorio, atti-vando un dibattito culturale guidato dal mondo della disabilità come protagonista.

di Luigi Esposito

Attraverso la testimo-nianza delle persone direttamente interessate, ma sarebbe meglio dire pienamente coinvolte fisicamente ed emoti-vamente, ci facciamo raccontare ciò che si realizza nella redazione

di "Eccoci".

All’interno di questo centro un gruppo di ragazzi diversamente abili realizza una rivista che si occupa un po’ di tutto, ma naturalmente con un occhio di riguardo alle problematiche che incontrano. Sentite però con quanto entusiasmo ci confida qualcuno di loro :Egidio arrivato leggermente dopo gli altri ci racconta di aver trovato il modo di essere impegnato abbandonando finalmente un po’ la televisione e quindi quella sensazione di passività che ci avvolge in questi casi. Pio, sopraggiunto ancora dopo, non esita e candidamente mette in campo una grossa

parola: amore! Lui si sente davvero molto amato a stare in gruppo! È spontaneo al massimo grado e bisogna credergli. È sempre presente, una vera risorsa per questa rivista! E Rita non è da meno, anche lei sempre puntuale aspira ad avere un ruolo ancora più importante e…lo merita! Iperattiva, si occupa delle rubriche di musica e poesia e molto altro già adesso, figuriamoci!

Anche chi scrive sta facendo questa bellissima esperienza da ormai tre anni. Veterano della prima ora, assicura che, pur non essendo venuto per imparare sul piano della

scrittura, ha avuto modo di ricevere tanto sul piano umano e dei rapporti di amicizia. Queste relazioni interpersonali ti danno molto, soprattutto sotto questi ultimi aspetti.

Se però dovessimo sintetizzare tutto in una parola che diventa quindi il denominatore comune delle esperienze di questi giovani useremmo quella di Giorgio Gaber in una sua celebre e stupenda canzone: partecipazione!

DI Cosa significa per i ragazzi diversamente

abili realizzare un progetto comune

L’ESPERIENZA

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Amici, siamo al cospetto della Coordinatrice dell’ Ufficio di Piano di zona sociale del distretto Napoli 17 dei territori Portici,S. Giorgio a Cremano,S. Sebastiano al Vesuvio: la Dottoressa Anna Palladino.

Allora Dottoressa, leggo che il primo compito del suo Ufficio di compe-tenza è stato quello di analizzare il territorio per individuare i sogget-ti che hanno diritto alle variegate forme di assistenza che questo ente dovrà fornire. Che tipo di situazione ha trovato? E’ stato difficile perché è un divenire conti-nuo. I tre territori hanno situazioni diverse. Portici ha una densità di anziani non auto-sufficienti molto elevata. Di fronte a questa necessità le risposte non sono adeguate. Non si riesce a programmare a causa delle difficoltà di comunicazione con le diverse realtà degli altri comuni.

Di quali aree si occuperà maggior-mente il piano di zona 2010 ?

In generale si è dato grosso rilievo alle fami-glie, non a livello economico ma creando reti di sostegno forti, interventi sulle domi-ciliari integrate ed il tutoraggio per i minori.

È previsto l’aiuto della famiglia per coadiuvare il lavoro degli operatori e con quali modalità?

Pensiamo di creare una rete integrata con parrocchie e volontariato.Su quali tasti si pensa di premere

maggiormente per stimolare i sog-getti a collaborare attivamente al progetto che intende aiutarli?

Sul territorio si stanno strutturando realtà di volontariato C.S.V.(centro di servizio per il volontariato) per motivare ed indirizzare le persone verso queste nobili azioni sociali.

Che cosa si intende nel Piano di zona per “integrazione di un utente nella società”?

La parola integrazione è troppo inflazionata. Si deve dare dignità alle persone perché ognuno ha una propria individualità e un proprio sé da dover esprimere: l’obiettivo è quello di dare la possibilità alle persone di poterlo esprimere fino in fondo.

Questo eventuale avvenuto recu-pero della Persona alla società sarà propedeutico per una successiva canalizzazione della medesima verso il lavoro?

Dovrebbe essere propedeutico! Il pro-blema del lavoro è una questione su cui noi possiamo incidere pochissimo. Grazie all’esternalizzazione dei servizi sociali molte persone hanno trovato lavoro. Grazie a lei, Dottoressa.

IL SOCIALE SUL NOSTRO TERRITORIOIntervista alla Dott.ssa Anna Palladino.

di Luigi Esposito

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E LI CHIAMANO DISABILI: SICURI CHE E’ TUTTO QUI?IL SOCIALE

SUL NOSTRO TERRITORIO

Le persone diversamente abili, quando devono andare a fare un viaggio o un’uscita, che sia nella propria regione o in qualunque altro luogo, devono confrontarsi con una serie di difficoltà. Innanzitutto, ogni ragazzo ad una certa età desidera fare delle esperienze da solo con i propri amici, mentre una persona con disabilità è costretto a viag-giare con la propria famiglia o al massimo con la scuola. Anche in quest’ultimo caso però, secondo la disabilità, non è sempre facile andare d’accordo con i coetanei, che possono non essere preparati alle difficoltà di un disabile. Se anche due o più ragazzi con disabilità meno grave volessero organizzarsi per fare delle piccole esperienze insieme, dovrebbero confron-tarsi con una serie di problemi rispetto all’organizzazione e al trasporto. Ad esempio, per una persona non vedente bisogna

mettere in contro le strade fatiscenti e non asfaltate, la presenza di buche, la man-canza di semafori acustici per l’attraversamento pedonale e la guida spericolata di molte persone. Per non parlare della mancanza di attrezzature nelle piscine, sui lidi balneari, nei ristoranti, negli hotel e nelle strutture turistiche in generale! Ancora maggiori forse sono le difficoltà per chi ha una disabilità di tipo motorio: è ne-cessario prevedere in anticipo i mezzi per raggiungere il luogo e gli eventuali ostacoli che si possono incontrare lungo il percorso. Tra questi le auto che occupano gli scivoli per disabili sono un serio proble-ma, causato dalla mancanza di consapevolezza delle perso-ne di quale danno può fare un’auto parcheggiata male o sul marciapiede. Ancora più complicato è avvalersi di mezzi pubblici, attrezzati per il trasporto dei disabili solo

sulla carta. Spesso la carenza di mezzi adeguati diventa un ostacolo insormontabile! Negli ultimi anni la Regione ha allestito un ottimo servizio con comodissimi bus attrezzati anche per le persone in car-rozzina, donandoci così grossa libertà di movimento almeno nei giorni feriali.Spesso purtroppo voci di corridoio ne annunciano l’imminente soppressione o privatizzazione. L’auspicio è che ora, questo sacrosanto diritto conquistato faticosa-mente non ci venga sottratto di nuovo!

DISABILITA’ E MOVIMENTOdi Maria BrainiAlessandro FuscoEgidio Rivoli

PER QUALCUNO DIVERTIRSI E’ UN LAVORO COMPLICATO

E' proprio vero che il lavoro sociale funziona molto meglio se fatto in rete. La nostra rivista, con i volontari del Mandorlo colla-bora con il progetta "Una Comunità Diversa", finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato di Napoli. E' grazie a questa collaborazione che possiamo continuare a dare voce a noi ragazzi

diversamente abili e alla popolazione tutta, a partire dalle nostre famiglie e dai nostri volontari più vicini, per rag-giungere gli amministratori dei servizi pubblici e tutte le persone del nostre territorio che desiderano esprimere bisogni e punti di vista. Un sentito grazie da tutti noi.

CSV NAPOLI:UNA COLLABORAZIONE PIENA DI RISORSE

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di Luigi Esposito

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E LI CHIAMANO DISABILI: SICURI CHE E’ TUTTO QUI?

DISABILITA’ E SOCIALIZZAZIONE di Alessandro Fusco

LIMITI E RISORSE DI UN MONDO COMPLESSO.La disabilità spesso crea grossi limiti alla socializzazione. L’in-contro e lo stare insieme alle altre persone può a volte essere ridotto al massimo a quattro o cinque volte nella nostra vita, a meno che non si frequentino centri e associazioni, o che si programmi l’incontro all’interno delle proprie case.Io stesso pur avendo una disabilità lieve rispetto ad

alcuni miei amici, non riesco a frequentarli liberamente perché hanno sempre bisogno della presenza dei genitori o di un operatore. I nostri amici possono abitare in luoghi anche molto distanti da noi e raggiungerli molte volte ci crea difficoltà, sia per gli ostacoli che ci sono in strada come le buche o i marciapiedi molto alti per i non vedenti o

per i ragazzi in carrozzina che hanno limitazioni nel frequen-tare determinati luoghi come discoteche, pub e parchi diver-timenti anche perché hanno sempre bisogno di essere aiutati e accompagnati.

DISABILITA’ E AMORE di Fabio Lentini

UN GRANDE SENTIMENTO, TANTE DIFFICOLTA’L’amore per le persone disabili è complicato. Anche il rapporto tra due persone disabili può avere delle difficoltà.Nella società di oggi il rapporto tra disabile e normodotato è difficile perché molte persone non sanno che cos’è la disabi-lità e prendendo in giro chi ha una disabilità, ferendolo.Spesso il pensiero personale non coincide con quello della

società perché la società guar-da solo i limiti e non va oltre, discriminando le capacità della persona con disabilità.Nel caso del disabile esiste un’ altra aggravante: le fasi che caratterizzano la vita delle persone disabili non coincido-no con quelle che non hanno queste problematiche.Spero che le persone in futuro cambino idea, rispettando di

più gli altri.Io credo che le persone disabili possano crearsi una famiglia. Il mio pensiero su questo argo-mento è positivo perché spero di potermi fidanzare, sposarmi ed avere una famiglia.

DISABILITA’ E FALSI INVALIDI di Luigi Esposito

UN DANNO ALL’INTERA COMUNITA’La truffa che i falsi invalidi commettono ai danni della co-munità, a mio avviso, è molto più grave di altri tipi di reato!Il perché è presto detto: essa, oltre ad andare ad incidere negativamente sulle casse dello Stato, sottraendo risorse che potrebbero essere impiegate per altri scopi, colpisce violen-temente la sensibilità e il mora-le dei disabili veri. E vi assicuro, è davvero fastidioso!Questi ultimi infatti sono di già

angosciati dal senso crudele di sentirsi un peso per la società pur riscuotendo un assegno veramente irrisorio, poi devono essere anche offesi da questi comportamenti condannabili!Per noi del Sud, inoltre, ci sono voluti dei decenni per difender-ci dalla accusa strisciante che in fondo questa era solo un’altra delle piaghe che affliggono sol-tanto il meridione! La Lombar-dia, ad esempio, che dovrebbe essere simbolo del grado civile

superiore del Nord, ha notoria-mente una densità di disabili falsi più alta di tutte le altre Regioni italiane! È un record che le lasciamo volentieri senza invidiarlo. Questo qua sì!

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di Alessandro Fusco

Il Rapporto tra Operatori e Utenti dei Servizi Sociali:

solo un legame lavorativo, o qualcosa di più?

A CONFRONTO

Cosa significa per te disabilità? Il concetto di disabilità è strettamente legato alla qualità di vita della persona: più la perso-na con disabilità è inserita in un contesto con una rete sociale e familiare forte tanto meno la condizione di difficoltà sarà limitante.

Come mai hai scelto questo lavoro? Ho scelto questo lavoro perchè credo nell’im-portanza dell’aiuto alla persona e nelle poten-zialità di crescita che le persone in difficoltà possono realizzare se messe in condizioni di farlo.

Quali soddisfazioni ti da questo lavoro? Vedere i ragazzi che seguiamo felici quando svolgono le attività al centro e quando si rag-giungono anche piccoli obiettivi.

Nel tuo lavoro ci sono momenti di sconforto? A volte, soprattutto quando dobbiamo misurar-ci con il senso d’impotenza e di frustrazione ri-spetto ai problemi che non possiamo risolvere.

Qual è l’importanza del tuo lavoro nella società ? Un sostegno alle persone per migliorare le loro condizioni di vita e renderle parte attiva della comunità.

Riesci sempre a dare il massimo nel tuo lavoro?Ci provo, anche se come tutte le persone ho i miei momenti di difficoltà.

Cosa significa per te disabilità?Avere dei limiti, ma anche saper trasmet-tere agli altri delle emozioni che chi non vive la nostra condizione non sempre può comprendere.

Qual è l’importanza del operatore per te?Un aiuto a maturare e un punto di riferi-mento. Grazie ad alcune figure della mia vita ho imparato molto e continuo ad imparare.

Che rapporto hai con gli operatori?Un rapporto di fratellanza. Spesso hanno creduto in me quando neanche io pensa-vo di potercela fare.

Ti lasci guidare dai consigli degli operatori?Sì volentieri, so che il loro consiglio è disinteressato.

Secondo te quali sono le qualità di un buon operatore? Essere sempre dolci, gentili e sensibili.

Hai mai avuto difficoltà con gli operatori?Si, difficoltà nel comunicare. A volte fa-cevo fatica a fidarmi e a esprimere il mio disagio, poi con il tempo ho imparato ad affidarmi di più.

dott.ssa Nancy Iengo

di Rita Balzano

Operatrice ed Educatrice

Antonio MontoneRagazzo Ipovedente

di Fabio Lentini

di Luigi Esposito

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NATALE AI TEMPI DELLA CRISIdi Fabio Lentini e Rita Balzano

Natale è stressante perché... si devono fare molti regali e si spen-dono molti soldi tutti in una volta.

Natale è stressante perché...visto che non si lavora si sta tutti a casa e possono scop-piare delle liti familiari.

Natale è stressante perché...

per strada e nei centri com-merciali c’è troppa gente e diventa difficile muoversi sia a piedi che in automobile.Natale è stressante perché...a volte non si sa che regali fare e spesso si regalano cose inutili.Alla fine delle feste di Natale si ritorna più stressati di prima.

di Egidio Rivoli

In un momento di crisi come quello attuale, anche le occa-sioni di festa richiedono una certa parsimonia.Si è portati, o forse costretti a risparmiare sulla spesa, sul cibo e sui regali natalizi.La crisi si nota anche sotto l' aspetto psicologico e morale, ad esempio, negli anni prece-denti si iniziava a pensare al Natale, al veglione di Capo-danno e altro già a Novembre,

mentre attualmente si nota che ci fanno meno gola gli addobbi e gli acquisti, se non pochi giorni prima delle feste!Come fare per risparmiare? Confrontando i prezzi dei vari negozi, ovviamente, dando un'occhiata al prezzo e alla qualità e facendo compere utili e non giusto per farle. E' sempre utile fare una lista dei regali per evitare inutili acquisti e ricordarsi a chi farli

veramente.Si tratta di un nuovo modo di comportarsi e non è facile!Le abitudini sono gli atteggia-menti più duri da sop-primere nell'essere umano, ma bisogna crederci...

Le vacanze natalizie sono piacevoli, ma portano anche quei chili di troppo difficili da smaltire. Ecco alcuni consigli per recuperare in fretta la forma perduta.Il primo rimedio ai chili in più è sicuramente l'attività fisica, che può consistere anche in una passeggiata al giorno a passo svelto di quaranta minuti, in alternativa un'ora di palestra tre volte a settimana o una bella nuotata.

Se proprio non vi piace il movimento, ricordate di integrare nella vostra dieta molta frutta e verdu-ra, bere almeno due litri di acqua al giorno, ridurre al mini-mo il consumo di zuccheri, non mettervi a letto subito dopo mangiato (è necessario aspetta-re almeno un'ora per coricarsi). Il buon senso ci ricorderà inol-tre, di evitare i pasti fuori orario,

soprattutto nel pomeriggio.

di Maria Braini

FESTE NATALIZIE

FESTE, UNO STRESS...

..TORNATE IN FORMA COSI’

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Il mondo di Patty è una telenovela argentina, trasmessa in Italia su Disney Channel. Della serie sono state realizzate 2 stagioni.

La serie narra le vicende di Patty, una ragazza di 13 anni che si reca con la madre Carmen a Buenos Aries per ricevere i risultati di un’analisi perchè soffre di un problema ai reni. Mentre è in ospedale il suo cagnolino Mati scap-pa e viene quasi investito da Leandro, padre segreto di Patty. La cura richiede più tem-po del dovuto e Leandro ospita Patty e la madre a casa sua e questo preoc-cupa Bianca che lo sta per sposare.

Patty nel frattempo si iscrive alla scuola della madre di Leandro. Nonostante il grande suc-cesso, il mondo di Patty, ha avuto molte critiche, sia dai genitori che dagli insegnanti delle scuole sudamericane, dovute alla presenza di un gruppo di ragazze che curano molto il loro aspetto, le Divine, sempre in conflitto con le Popolari, ragazze brave ma bruttine, capitanate da Patty. Oltre ad esse-re molto superficiali, le Divine sono portatrici di bullismo che attuano nei confronti di Patty. La preoccupazione nei con-fronti della nota serie tv è che le bambine tendano ad imitare il comporta-mento ed il linguaggio delle Divine, promotrici di snobbismo nei confronti delle Popolari. Dopo le numerose cri-tiche, il mondo di Patty, ha cambiato trama nella seconda serie lasciando perdere lo scontro tra Divine e Popolari.

La musica ha antiche origini. La parola musica deriva dalla parola greca moysa, “musa”.

L’idea occidentale di musica è quindi generalmente col-legata alle muse, ispiratrici delle arti. In questo senso allude ad ogni scienza ed arte che risvegli l’ idea di cosa perfetta e gradevole. Il problema della determina-zione dell’epoca che ha visto nascere la musica è ovviamen-te connesso con la definizione di musica che si sceglie di adottare. Alcune testimonian-ze possono essere dedotte da numerosi ritrovamenti in osso e in pietra interpretati come strumenti musicali. Tali sono ad esempio, gli zufoli magda-leniani di Roc de Mercamps, o i litofoni neolitici scoperti nelle vicinanze di Dalat (Vietnam). Una passione dell’uomo vec-chia quanto il mondo!

Dopo le numerose critiche, il mondo di patty ha cambiato trama

IL MONDO DI PATTY

MUSICAdi Rachele Tucci LE ORIGINI

DELLAMUSICA

di Rita Balzano

..TORNATE IN FORMA COSI’

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Oggi vi presentiamo un amico speciale, Gianlu-ca Attanasio, campione paralimpico, che ha fatto del nuoto la sua vittoria personale sulle difficoltà che la disabili-tà comporta.

1- Cosa fai nella vita? Nella vita ho la fortuna di avere un lavoro soddisfacen-te, quindi un’integrazione piena e completa sotto tutti gli aspetti.

2 - Come hai iniziato la tua carriera sportiva e da quanto tempo?La mia carriera sportiva è ini-ziata da quando ho iniziato a camminare, ho fatto tanti sport, ma il nuoto mi ha aiu-tato ad affrontare al meglio la mia malattia

3 - Che cosa rappresenta il nuoto per te?Per me il Nuoto ha molteplici aspetti, rappresenta la libertà, ma, la cosa più importante è

che la mia è una sfida senza fine, contro la mia malat-tia ossea, contro l’età che avanza, ed è anche una sfida culturale: molti credono che lo sport per Disabili, oggi chiamato Paralimpico se svolto a determinati livelli, sia qualcosa per trascorrere del tempo. Molti ignorano che dietro ad una preparazione atletica di livello internazio-nale ci sono dei professioni-sti di massimo livello.

4 - Hai vinto dei premi nel-la tua carriera sportiva?Certo che ho vinto premi, se per questi intendi targhe, di quelle ne ho un bel po’ a casa, dai riconoscimenti per il mio impegno sporti-vo a quello sociale. Se poi per premi intendiamo Titoli Sportivi.. diciamo che ho un curriculum di tutto rispetto: 2 Titoli Italiani Assoluti nel 2008 nei 50 e 100 Free Style, e un Record Italiano sempre nei 400 Stile in Vasca Corta, sempre nel 2008 la convo-cazione in Nazionale nel

Trofeo Mondiale dei Sette Colli di Roma, nel 2009 un Bronzo nei 400 Free Style, nel 2010 arriva il terzo Titolo Italiano Assoluto questa volta nei 400 Free Style e in Giugno 2010 grandissimo ri-sultato all’Idroscalo di Milano nel Circuito del Fondo con il Raggiungimento dei Tempi per l’Accesso ai Mondiali di Olanda nella 5km.

5 - Come si svolge la tua vita quotidiana con la disabilità?La mia vita quotidiana si svolge come un qualsiasi cittadino, che ha il cervello che gli funziona, scherzi a parte, trascorro tantissime ore ad allenarmi con altri atleti della Nazionale Ita-liana di Nuoto Paralimpico, come Imma Cerasuolo Oro Olimpico di Atene e Finalista a Bejiin 2008 oggi in dolce attesa, Emanuela Romano pluri Finalista Mondiale e Emanuele Veneruso Doppio Argento ai Mondiali Giovanili di Brnò 2010. Immancabile a Bordo Vasca il Commissa-rio Tecnico della Nazionale Italiana di Nuoto Paralimpico Prof. V. Allocco e Umberto Vela fedele collaboratore del Prof.Allocco.

6 - Sappiamo che stai con-ducendo tante battaglie per i diritti dei disabili. Quali sono quelle a cui stai lavorando attualmen-te?Sto lavorando su una serie di Progetti importanti, come la mia instancabile azione tesa a sensibilizzare la classe politica nazionale, io, sempre accompagnato da Imma Cerasuolo, incontriamo i massimi esponenti politici

SPORT

GIANLUCA ATTANASIO:CAMPIONE IN VASCA E NELLA VITA!

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del Paese, per portare un messaggio serio e concreto, proposte le-gislative che possono cambiare in meglio la vita delle perso-ne che vivono una malattia. Negli ultimi tempi sono artefice di un azione nazionale senza precedenti: contrastare la scan-dalosa sentenza della Cassazione di Paler-mo che in modo del tutto sommario ha stabilito che i Disabili muniti di Contrasse-gno e con problemi motori devono paga-re la sosta sulle strisce blu, aprendo una serie di problemi seri in molti Comuni Italiani. Anche se questa Sen-tenza non fa Legge, molti Comuni, che non sono più in grado di contrastare l’uti-lizzo improprio dei Contrassegni H anche falsi, sta togliendo il diritto alla sosta ai veri disabili rendendogli la vita impossibile, una questione complessa alla quale io e Imma abbiamo chiesto al Governo e Opposizio-ne di porre rimedio.. ma ad oggi nè il Presidente Napolitano nè il Governo ha fatto nulla per chiudere la partita. Voglio ricor-dare che in nessun Paese Civile i Disabili Pagano la sosta, que-sto e’ scandaloso.

7 - Che consiglio daresti alle persone diversamente abili per andare avanti nella vita?Il mio Consiglio che darei agli amici che vivono una malattia è di non subire la vita ma di viverla a pieno,

l’impegno deve essere una costante che ci accompagna per tutta la vita, per chi riesce, consiglio di fare sport, questo aiuta ad inte-grarsi e a migliorare le proprie capacità psi-cofisiche. Questo è un dato scientifico, ma il mio consiglio è anche quello di crescere interiormente e intel-lettivamente, impe-gnandosi negli studi e nella cultura, unico e solo passaporto per la vita. Attraverso la conoscenza, l’infor-mazione, lo studio, si possono raggiungere traguardi inaspettati, si può avere successo e aiutare anche colo-ro che se la passano un po’ peggio, con la cultura si è padroni delle proprie idee e si è parte attiva di uno Stato Moderno ed ef-ficiente. Io sono uno di quelli che non ama l’assistenzialismo, pensare di essere parcheggiato con 700 euro al mese tra Pensione e Accompa-gnamento è una cosa che non fa per me... Quindi chiedo a tutti voi di darsi una mossa e iniziare a vivere, mai abbattersi, la vita è bellissima e va vissuta in tutti i suoi aspetti, anche solo scrivendo poesie o dicendo la propria su un social forum, dimostriamo con i fatti che Diver-samente Abile non vuol dire emarginato, o meno intelligente.

Non subite la vita, ma vivetela appieno.

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MUSICAdi Rita BalzanoLuigi Esposito

Mi piace molto la canzone di Renato Zero “Nei giardini che nessuno sa”.Veramente notevole è il modo in cui parla di noi disabili e come individua le nostre difficoltà affettive quotidiane!È bello sentire viva l’attenzio-ne del mondo dei cosiddetti normodotati, il momento impagabile di un sorriso, di una mano allungata, è un conforto che esula dall’aiuto esclusivamente fisico e riesce a darti se possibile anche di più!

Le cure mediche possono far star meglio con la salute ma per il morale l’unica vera medicina sono le attenzioni e la solidarietà degli altri, quello che il magnifico Renato Zero definisce “un fiore la dome-nica!”.In particolare questo verso della canzone (che invitiamo caldamente ad ascoltare) è sublime: “Sorreggili,aiutali,ti prego non lasciarli cadere. Esili, fragili, non negargli un po’ del tuo amore”.

NEI GIARDINICHE NESSUNO SA

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Napoli è conosciuta nel modo per tanti moti-vi: i paesaggi, il mare, il golfo, i monumenti storici, il cibo eccellen-te, il clima e tanto altro ancora.

Tra le bellezze di Napoli, la canzone napoletana è una delle attrattive più conosciu-

te ed amate nel mondo. Lo dimostra il fatto che a Tokyo è nato un museo della canzone napoletana, prima ancora che in Italia. Anche in America fanno festival di canzoni napoletane di grande successo.

Dal periodo Romano antico in poi attraverso il medio-

evo e oltre, le musiche si arricchiscono e si definisce sempre più la melodia na-poletana che racconta la vita della gente di Napoli. Molto tradizionale è anche il lancio di nuove canzoni durante la festa di Piedigrotta il 7

DAL MONDOdi Jessica Carbone

UNA TRADIZIONE LOCALE, UN SUCCESSO INTERNAZIONALENAPOLI NEL MONDO

di Alessandro Fusco

TRADIZIONI, FOLKLORE E SAGREMOLISELa regione Molise è ricca di feste religiose, soprattutto quelle dei Santi Patroni. Quando ci sono le sagre, i molisani hanno un gran da fare a preparare tavoli, sedie, addobbi, luci, ecc. Queste sagre vengono or-ganizzate nei mesi estivi. Tra i giorni religiosi il più importante è il Venerdì santo sia a Campobasso che ad Isernia. Di sagre principali in Molise cono-sciamo la sagra dei Misteri di Campobasso, la regata di San Basso a Termoli e poi grandi feste come la processione di San Nicardo a Venafro con l'Inno di Ma-meli, la festa della Madon-na di Loreto a Capracotta, poi c'è una festa ogni tre anni a Jelsi chiamata la fe-sta del grano, in onore del Santo patrono di Sant'Anna.

Esiste pure la festa di Santa Cristina a Sepino e infine tre Carresi: San Pedro di Larino, di Portocannone e di San Martino in Pensilis.Per quanto riguarda il folk-lore, il Molise è tradizionale per le zampogne soprattut-to in un paese in provincia di Isernia chiamato Scapoli, dove a luglio si organizza il Festival della Zampogna famoso in tutta Italia con più di mille turisti. C'è poi anche un festival molto divertente che è l'Eddie Long Jazz Festival vicino ad un castello imponente a Monteroduni, il Pigna-telli. Il Molise offre anche altre piccole feste come a Miranda che si svolge la tartufata, poi la festa dell' uva a Riccia e infine gl' cierv' a Rocchetta al Volturno.

Con i miei amici della cooperativa Bambù, siamo stati a Pompei per una passeggiata negli scavi. Finalmente abbiamo potuto usufruire del percorso istituito quest’anno per le persone con disabilità motoria, ma anche per le famiglie con bambini piccoli, dal nome: “Friendly Pompei”. E’ stato bello pas-seggiare in modo così con-fortevole tra le case antiche di Pompei e mi ha fatto piacere vedere gli amici in carrozzina, che in passato non avevano nessuna possibilità di visitare gli scavi, godersi finalmen-te lo spettacolo. Per la gioia anche io ho dato una mano a spingere le carrozzine, tra cui quella del nostro direttore che ci ha fatto da guida e ci ha spiegato il valore degli scavi. Credo che questo percorso sia proprio un’ottima inizia-tiva, perché un luogo come Pompei, dove un tempo i nobili venivano a villeggiare, oggi sia finalmente accessibile

a tutti!

FRIENDLYPOMPEIdi Pio Lallo

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settembre nella piazza da-vanti alla chiesa.

In questo periodo nascono le case musicali che pubbli-cano le canzoni dei nuovi autori e le persone le com-prano e si pagano anche i diritti d’autore quando si suonano. Le canzoni si portavano all’ estero quan-do le persone emigravano e si sentivano nei teatri, nei festival e per strada .

Il pianino era un organo in-ventato nel 1700 da Giovanni Barbieri che veniva trainato su un carretto a cavallo e suonava le canzoni più popolari ; il pianino e’ stato sostituito dalla radio nel

dopo guerra . Nell’ottocento nasce la sciantosa, che era la versione napoletana della chanteuse francese che cantava in lo-cali che si chiamavano cafè chantan. A Napoli nel circo del varietà, che si trovava nella sede del Mattino, ha cantato la prima sciantosa nel 1883 e nel 1890 nasce la mossa . poi nacquero le macchiette che erano canzoni parlate e cantate che descrivevano un personaggio comune a Napoli . Il nome di Napoli viene portato nel modo con la canzone napoletana , da cantanti lirici nei teatri all’estero con le migrazioni , ma poi in seguito anche

con la radio e poi film e commedie in tv. Nel 1901 naque la prima casa discografica che pro-duceva dischi napoletani . Alle olimpiadi del 1948 O’ sole mio e’stato suona-to come inno nazionale italiano . La canzone napoletana non ha età e continua a piacere a qualsiasi età in tutte le sue varie forme ed e’ sempre bella da ascoltare .Le canzoni napoletane sono state interpretate da tanti cantanti come Caruso , Pavarotti, Merola , Nino D’angelo, Gigi D’alessio , Sal da Vinci, Gloriana, e tanti altri perche’ raccontano la vita delle persone di Napoli.

di Jessica Carbone

CURIOSITA’di Egidio Rivoli

IL PRIMATO DEL FORNO DI PERCY SPENCERMICROONDE RECORDNel 1894 nacque negli Stati Uniti, Percy Spencer un bravissimo inventore che conseguì molti brevetti. Come mole scoperte, anche il forno a microonde nacque per caso. Un giorno del 1946, al nostro inventore capitò un cioccolatino e lo ripose in tasca. Quel giorno, facendo un esperimento vicino ad un magnete notò che il ciocco-latino si era fuso all’istante. Spencer ripetette l’esperi-mento, cosi capì di aver fatto

un’ importante scoperta. Ma ora, tornando al presen-te, parliamo di cos’è per noi oggi il forno a microonde.Il suo sistema innovativo di cottura permette una grande efficienza e spesso funziona meglio di un forno tradizio-nale, tanto che è arrivato a sostituirlo. Permette infatti di riscaldare parecchie cose utili, che in forno richiedono tempo, come il tè, la pizza, eccetera . Il forno a microon-de è diventato uno stru-

mento importante e riscalda anche le pietanze in meno tempo, infatti è utile anche per chi lavora o chi non sa cucinare. Inoltre, occupa poco spazio, oggi ce ne sono alcuni davvero piccolissimi.Tutto da promuovere insom-ma, questo piccolo aggeggio di uso ormai quotidiano, soprattutto per la nostra epoca in cui si ha poco tempo perfino per mangiare!

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Ancora abbiamo perso questo tramonto.Nessuno stasera ci vide con le mani unitementre il vento azzurro cadeva sopra il mondo. Ho visto dalla mia fine-stra la festa del ponente sui monti lontani. A volte, come una moneta si in-cendiava un pezzo di sole tra le mani. Io ti ricorda-vo con l’anima stretta da quella tristezza che tu mi

conosci.Allora dove eri ?Tra quali genti?Che parole dicendo?Perchè mi arriva tutto l’amore d’un colpoquando mi sento triste e ti sento così lontana? Cadde il libro che sempre si prende nel tramontoe come un cane ferito ai miei piedi rotolò la mia cappa.Sempre, sempre ti allon-

tani nelle seradove corre il tramonto cancellando statue.

Leidi Rita Balzano Lei che ti sveglia, lei che ti da forza e ti incoraggia,

lei che da piccolo ti canta la ninna nanna, quando poi metti le ali per poter volarelei ti chiede: “sicura di volerlo fare?”

LA POESIA RACCONTATA:

Ancora abbiamo perso questo tramonto

(P.Neruda)

Per questo numero ab-biamo scelto una poesia che rispecchia il mondo e la vita di oggi. La nostra società da più impor-tanza alle cose pratiche, materiali. L’amore, quello con la A maiuscola si sta perdendo nella fretta della quotidianità. Tocca a noi ritrovarlo.

SUSSURRI DELL’ANIMA

Sorelladi Rita Balzano

Tu che sei sempre pronta ad aiutare gli altri dando tutta te stessa senza chiederti se gli altri se lo farebbero per te, riuscirai mai un giorno a fare qualcosa per te stessa?A volte dici di essere stanca,ma poi riesci sempre a trovare la forza per andare

avanti, vorrei dirti tante cose, che ti ammiro per la forza d’animo che hai,ma forse è usare tante parole.Ti dico solo grazie e per farlo uso queste misere parole trasfomandole in poesia.

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Chalet Belvedere Piazza Belvedere, 5Circolo DidatticoVia degli AstronautiMr. Cucito Via Fratelli Rosselli, 8ComuneP.zza R. Capasso, 1Ottica Ranieri Via Roma, 9Pasticceria Angela Via Plinio 13C.Estetico Area 53 Via Luigi Palmieri 63Show Room Blu RO.MA. Via A. Volta 13Enoteca Simeoli P.zza E. Fermi, 17 Gran Caffè Sterminator Vesevo Piazza Belvedere, 7

Stranissimo Via Maria Callas 191

Ospedale Apicella Via Massa, 1C.Estetico Siddharta Via Garibaldi, 209

Snack Bar LabriolaPiazza Vittorio Emanuele, 28EdicolaVia San MartinoD’Angelo Orlando TabaccheriaVia San Martino 17Dr. Gaetano Migliaccio - AngiologoPiazza Botteghelle, 4Mobili Chic ZinnoCorso Umberto I, 3Colibrì AbbigliamentoCorso Umberto I, 35Caffè del PresidenteVia Alcide De Gasperi, 49/51 Comune - Uff. Servizi SocialiVia Lanzara 1Comune Piazza Municipio 1ASL NA3 Sud Distretto 54 Via Marconi, 1 , 29/31De Vivo Giovanni Abbigliamento Via Roma

Comune - Uff.Servizi SocialiVia Moretti 10ComuneVia Campitelli,10 CTS ViaggiC.so Umberto I, 15

Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù Via Diaz 132ASL NA1 Sud Distretto 34 Via Libertà 42Ambulatorio Veterinario Croce AzzurraVia Libertà II traversa a destra, 9/13Libreria NutrimentiVia Diaz 71

Ailama Via Nuova Caravita 63Bar RomanoVia Nuova Caravita 99Piaggio CenterVia Nuova Caravita 90Castello S. Caterina Via Santa Caterina 12Cartoleria Lapis Via Meuricoffe, 9Pastificio LeonessaVia Don Minzoni 231Associazione Sportiva DansembleVia Don Minzoni 112Centro Sportivo IGEAVia EuropaIl tempo per l’AnimaVia Madonna delle Grazie 17

CI TROVI QUI: ECCO L’ELENCO DI ENTI ED ESERCIZI DOVE TROVERAI IL TUO NUMERO DI ECCOCI!

San Sebastiano al Vesuvio

Ponticelli

Pollena Trocchia

Cercola

Portici

San Giorgio a Cremano

Magazine del progetto ‘H-Anto a te’ della Coop.Sociale Bambù di S.Sebastiano al Vesuvio (NA)

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“Eccoci!” è realizzato con:

REFERENTE EDITORIALE E PUBBLICITA’: Coop.Sociale Bambù Onlus - Presidente: Giovanpaolo Gaudino Sede: Viale del Progresso, 80040 S.Sebastiano al Vesuvio (Na) Mail: [email protected]

Coordinatrice del progetto: Annunziata IengoConsulenza giornalistica:Valerio Di SalleResponsabile di redazione: Lucia ImperatoreCaporedattore:Luigi EspositoVicecaporedattore:Giorgio CasoResponsabili Sponsors:

Renata Gomez De Ayala, Teresa Iorio, Lucia Imperatore, Annunziata Iengo, Sara Cocozza,Ilaria CuturiRedazione Braini Maria , Jessica Carbone; Fabio Lentini. Rita Balzano, Pio Lallo, Egidio RivoliOperatori: Marianna Formisano, Marianna Rea, Eddy Cirella, Giuseppina NiglioGraficagianlucariccio.it

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