Ecco la meglio gioventù d’Italia · insomma, quel «senso di comunità prezio-so per il Paese»...

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6 Venerdì 23 Febbraio 2018 PRIMO PIANO L’ESEMPIO DEI RAGAZZI I premiati Ecco la meglio gioventù d’Italia I 29 Alfieri della Repubblica scelti dal presidente Mattarella Maturi (e non ancora 18enni) Dal sisma al volontariato, tanti i settori d’impegno ALESSIA GUERRIERI ROMA ono piccoli, ma solo anagraficamen- te. Perché con la loro vita e i loro atti straordinari hanno dato un esempio di grandezza per tutti. Sono giovanissimi – nati fra il 1999 e il 2007 – e sono impegnati nel contrastare il degrado urbano, nel pro- muovere la conoscenza del territorio e la sua tutela, nell’impegno in opere di volon- tariato. Ma ci sono anche alcuni che hanno compiuto azioni coraggiose, salvando vite umane negli incendi o durante i disastri na- turali. Sono i ventinove nuovi Alfieri della Repubblica, i modelli positivi che il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha voluto ri- conoscere con un’onorificenza che sarà consegnata direttamente dal presidente, al Quirinale, il prossimo 12 marzo. Insieme a tre iniziative comunitarie giovanili che te- stimoniano l’importanza della cooperazio- ne per poter raggiungere l’eccellenza. Seguendo di poche settimane i riconosci- menti all’impegno sociale e civile a trenta cittadini che si sono particolarmente di- stinti nel compimento del loro lavoro, Mat- tarella ha proseguito nell’intento di pre- miare l’impegno di tutti coloro che sono e- S mersi nel campo della partecipazione, nel promuovere il bene comune, nella solida- rietà e nel volontariato. Nello sviluppare, insomma, quel «senso di comunità prezio- so per il Paese» che il presidente della Re- pubblica aveva sottolineato con forza il 6 febbraio, proprio consegnando i riconosci- menti agli "eroi civili". Ma stavolta è il te- ma dell’ambiente in senso più ampio a le- gare i ventinove esempi di cittadinanza at- tiva; un gesto che testimonia come Matta- rella abbia voluto valorizzare la passione e la visione di futuro che le giovani genera- zioni hanno dimostrato di avere, tutelando il territorio in cui vivono. Il più piccolo, Francesco, ha appena undi- a storia di Ciro Marmolo l’ha conosciuta tutt’Italia, perché è subito diventato per giornali e tv «l’eroe di Casa- micciola»: stava infatti giocando col fratellino Mattias, 8 anni, nel- la sua stanzetta in una palazzina sull’isola di Ischia quando (era il 21 agosto 2017) il terremoto ha buttato giù tutto. D’istinto ha preso il fratello e l’ha spinto sot- to il letto: lì sono rimasti 16 ore, durante le quali lui undicenne ha incoraggiato il più piccolo e ha fatto rumore con la voce e con un manico di scopa per guidare tra le macerie i soccorritori. Che alla fine li hanno salvati. Non sono dunque rimasti sol- tanto nelle pagine polverose del libro Cuore i piccoli eroi che – a dispetto della loro età – dimo- strano un coraggio da leoni e sal- vano addirittura vite umane. È capitato ad esempio a Valerio Ca- toia, diciassettenne down di La- tina, che nel luglio scorso non ha esitato a gettarsi in mare sul lito- rale di Sabaudia per salvare una bambina di 10 anni che stava per annegare; beh, lui è un campio- ne paralimpico di nuoto, certo: ma ci vuole fegato ugualmente... Lo stesso dimostrato contro il fuoco da Abel Martin Bettucchi, diciottenne genovese volontario di Legambiente: mentre parteci- pava a un cam- po a Gallipoli, in Puglia, è inter- venuto da solo per spegnere l’incendio che stava devastan- do un bosco, ma nel contempo si è preoccupato anche di mette- re in sicurezza una casa dove si trovava una fa- miglia in pericolo. Rischiava di trasformarsi in tra- gedia anche la vacanza di Arian- na Macchi, 13 anni, che una se- ra di luglio era in barca a vela in- sieme al papà e ai fratelli Loren- zo (14) e Leonardo (11); ma al lar- go della Liguria l’11 metri co- mincia a imbarcare acqua e, mentre i maschi cercano di te- nerlo a galla, la giovanissima mi- lanese si mette alla radio e riesce a guidare la Guardia costiera nei soccorsi fornendo la posizione precisa e continuamente aggior- nata: «Peccato per i compiti delle vacanze, sono finiti in mare», ha com- mentato poi. Particolare dav- vero la forza d’a- nimo di Aurora Sirigu, 16 anni, di orgini sarde ma residente a Casaletto Lodigiano. C’è un com- pagno di classe sul tetto di un ca- pannone, forse vuole fare una bravata o forse vuole uccidersi; nessuno comunque riesce a far- lo scendere. Allora sale lei là so- pra e – per convincere il coetaneo a desistere – non trova di meglio che raccontargli la sua difficile storia: come per dimostrargli che farcela è possibile, anche per lui. E ci riesce. L’ultimo esempio è di una stra- niera, Nazifa Noor Ahmad. È ar- rivata in Italia da Herat, in Af- ghanistan, nel 2008 al seguito del nostro contingente militare; al- lora aveva 7 anni e una grave for- ma di linfoma di Hodgkin. All’o- spedale di Bologna la curano per 19 mesi con chemio e radiotera- pia, Nazifa sopporta tutto con il sorriso e guarisce. Tornerà poi in Romagna per studiare, con otti- mo profitto e perfetta padro- nanza della lingua: tanto che i suoi racconti ottengono dei pre- mi. Oggi è diventata cittadina o- noraria di Bagnacavallo, dove a- bita, fa la volontaria della Croce Rossa e ha funzione di interpre- te in alcuni centri di accoglienza per i migranti. Come per resti- tuire il bene ricevuto. © RIPRODUZIONE RISERVATA L ci anni e una passione smisurata per gli uc- celli. Un tema a cui ha dedicato anche la sua prima pubblicazione scientifica. La più grande, Emanuela, nemmeno la maggiore età, ma certo la maturità giusta per com- battere quotidianamente bullismo e discri- minazione attraverso la forza dei suoi vi- deo. A sfogliare la lista di questi baby italiani modello – molti con la passione del green – si nota che non è solo il corag- gio individuale che il presidente Mat- tarella ha scelto di riconoscere. È l’es- sere comunità, nel proprio piccolo, per riuscire a fare grandi cose che il capo dello Stato ha voluto far emerge- re in un momento storico in cui, in- vece, sembra far più notizia la vio- lenza. Come la squadra ambien- talista creata dai nove studenti del liceo Leonardo da Vinci di Terracina che, durante il per- corso di alternan- za scuola-lavoro, si sono impegnati nella difesa del vi- cino Parco della Rimembranza, aiutando nell’ago- sto scorso il Wwf nella difesa dagli incendi dell’area naturale. È ancor più stupefacen- te l’impresa collettiva – tra le tre premiate con una targa al Quirinale – in cui tre gio- vanissimi di Gallipoli (Lecce) hanno ideato un rivestimento commestibile a base di ba- va di lumaca che consente di migliorare la sicurezza e la durata degli alimenti. Talenti e inclinazioni che nei ragazzi sono emersi sin dai banchi di scuola; quella scuola che il presidente della Repubblica ha voluto incontrare personalmente ieri al Colle. Studenti di otto istituti seconda- ri d’Italia che hanno chiesto a Mattarella quale sia il ruolo dell’istruzione per supe- rare le disparità sociali. «La scuola è l’ele- mento più dirompente contro l’ingiusti- zia sociale e l’immobilità», la risposta del capo dello Stato, un luogo che «sappia e- sprimere i talenti di ciascuno e non li di- scrimini; una scuola in cui vi sia collabo- razione tra tutti». Perché solo insieme, a- dulti e ragazzi – è il seguito del suo ragio- namento – si può «tirar fuori da ciascuno quello che ha da esprimere». Come han- no fatto i ventinove nuovi Alfieri della Re- pubblica italiana. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’omaggio Il Quirinale conferma la grande attenzione nei confronti della società civile, con una serie di riconoscimenti per tanti piccoli eroi del quotidiano, protagonisti di gesti che hanno cambiato la vita delle persone e delle comunità Da Ciro, che a Ischia ha messo in salvo il fratellino, a Nazifa, giovane afghana oggi cittadina onoraria Difesa del territorio GIOVANNI ATZENI, Sassari, 17 anni Animatore del «Plant for the Planet»; dall’età di 11 anni ha piantato da solo oltre 400 alberi. ALESSIO BURINI, Castelfidardo (An), 13 anni È mini-presidente della Federparchi I- talia e del Parco del Conero. LEONARDO FILIACI, Bibbona (Li), 17 anni Impegnato nella difesa del lupo, insie- me a un gruppo interclasse ha fonda- to «Il branco del Cattaneo» per azioni antibracconaggio. MELISSA MARITANO, Torino, 17 anni Ha promosso la conoscenza dei rischi derivanti da calamità e disastri natura- li, riuscendo a raggiungere con una campagna di prevenzione centinaia di cittadini. FRANCESCO BARBERINI, Acquapendente (Vt), 10 anni Nonostante la giovanissima età è già un valente ornitologo, ha realizzato video, tenuto conferenze e curato un libro scientifico sui volatili. STEFANO MARTINANGELI, Cerveteri (Roma), 14 anni Molto attivo come volontario nell’area protetta del monumento naturale Pa- lude di Torre Flavia. Fa la guida per i vi- sitatori e le sue collezioni naturalistiche sono entrate nel locale Museo della Na- tura. MARTINA ZANATO, Padova, 17 anni Volontaria sociale e culturale, accoglie e accompagna i visitatori in musei e luoghi d’arte della sua città. ELEONORA CAVAGNA, Camandona (Bi), 15 anni Con i compagni di classe ha mobilita- to giovani per riqualificare l’isola di Bu- delli ed evitare che fosse ceduta a pri- vati. La sua campagna di micro-finan- ziamento ha raggiunto notevoli risul- tati. SIMONE BORSETTI, Ferrara, 17 anni Grazie a un monitoraggio su indici am- bientali e un sondaggio tra i cittadini, ha formulato proposte che sono state accolte nel Piano urbano per la mobi- lità sostenibile della sua città. SIMONE BAGLIVO, Roma, 17 anni Come più giovane socio di Retake Ro- ma è impegnato nel contrasto del de- grado urbano e nella diffusione della partecipazione civica, anche grazie ai social network. Ha promosso il format Retake Scuole. ABEL MARTIN BETTUCCHI, Genova, 18 anni È intervenuto autonomamente duran- te un vasto incendio sviluppatosi pres- so l’ospedale di Gallipoli, soccorrendo una famiglia e bloccando le fiamme. MATTIA FALESSI, Roma, 13 anni In un video sul web ha raccontato le bellezze di Lauco, borgo natio dei non- ni paterni sui monti della Carnia, e ha aperto un canale youtube dedicato al trisavolo. CHIARA VALLATI, Roma, 13 anni Giovane custode del Campo dei Mira- coli, struttura eco-sostenibile e luogo d’incontro del quartiere Corviale. Con- duce trasmissioni nell’emittente "Ra- dioimpegno". Targhe LICEO LEONARDO, Terracina (Lt) Un gruppo di 9 studenti è impegnato nella difesa del Parco della Rimem- branza in un’area che rappresenta la prima acropoli della città. GABRIELE MARIELLO, ROBERTO LEONE, ALESSANDRO BRUNO, Gallipoli (Le) Hanno realizzato un rivestimento com- mestibile a base di bava di chiocciola, aloe ed essenze naturali per evitare lo sviluppo di batteri in frutta e verdura. Il loro progetto «A passo... di lumaca!» è stato premiato con medaglia d’oro al- la Genius Olympiad 2017 negli Usa. LA CLASSE DI IULIA, scuola dell’infanzia «Fuganti», Tonadico (Tn) Bambini, insegnanti e personale han- no imparato la lingua dei segni come «seconda lingua» per comunicare con una compagna sorda. Un momento dell’incontro svoltosi ieri al Quirinale tra Sergio Mattarella e una delegazione di studenti «Episodi incivili, inammissibili». Sergio Mattarella ha definito così le aggressioni subite dai docenti all’interno delle scuole, da parte di alunni e genitori. Il capo dello Stato, rispondendo alle domande di un gruppo di studenti ricevuti al Quirinale, ha detto che «quando i genitori si permettono un atteggiamento di contrapposizione alla scuola vanno anche contro l’interesse dei propri figli, perché sono la collaborazione, il dialogo, lo scambio di opinioni tra famiglia e scuola che consentono a ciascun ragazzo e ragazza di esprimersi con pienezza». I fatti di cronaca degli ultimi giorni hanno confermato che le aggressioni e il clima di intimidazione non sono finiti. In provincia di Piacenza un’insegnante di 65 anni è finita al pronto soccorso dopo i colpi al braccio ricevuti da un ragazzino. I sindacati sono tornati a sollecitare interventi, anche perché solo nella provincia emiliana si sarebbero verificati casi analoghi. IL CAPO DELLO STATO Le aggressioni ai docenti? «Sono inammissibili»

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6 Venerdì23 Febbraio 2018P R I M O P I A N O L’ESEMPIO

DEI RAGAZZI

I premiati

Ecco la meglio gioventù d’ItaliaI 29 Alfieri della Repubblica scelti dal presidente Mattarella

Maturi (e non ancora 18enni)Dal sisma al volontariato, tanti i settori d’impegno

ALESSIA GUERRIERIROMA

ono piccoli, ma solo anagraficamen-te. Perché con la loro vita e i loro attistraordinari hanno dato un esempio

di grandezza per tutti. Sono giovanissimi –nati fra il 1999 e il 2007 – e sono impegnatinel contrastare il degrado urbano, nel pro-muovere la conoscenza del territorio e lasua tutela, nell’impegno in opere di volon-tariato. Ma ci sono anche alcuni che hannocompiuto azioni coraggiose, salvando viteumane negli incendi o durante i disastri na-turali. Sono i ventinove nuovi Alfieri dellaRepubblica, i modelli positivi che il capodello Stato, Sergio Mattarella, ha voluto ri-conoscere con un’onorificenza che saràconsegnata direttamente dal presidente, alQuirinale, il prossimo 12 marzo. Insieme atre iniziative comunitarie giovanili che te-stimoniano l’importanza della cooperazio-ne per poter raggiungere l’eccellenza.Seguendo di poche settimane i riconosci-menti all’impegno sociale e civile a trentacittadini che si sono particolarmente di-stinti nel compimento del loro lavoro, Mat-tarella ha proseguito nell’intento di pre-miare l’impegno di tutti coloro che sono e-

Smersi nel campo della partecipazione, nelpromuovere il bene comune, nella solida-rietà e nel volontariato. Nello sviluppare,insomma, quel «senso di comunità prezio-so per il Paese» che il presidente della Re-pubblica aveva sottolineato con forza il 6febbraio, proprio consegnando i riconosci-menti agli "eroi civili". Ma stavolta è il te-

ma dell’ambiente in senso più ampio a le-gare i ventinove esempi di cittadinanza at-tiva; un gesto che testimonia come Matta-rella abbia voluto valorizzare la passione ela visione di futuro che le giovani genera-zioni hanno dimostrato di avere, tutelandoil territorio in cui vivono.Il più piccolo, Francesco, ha appena undi-

a storia di Ciro Marmolol’ha conosciuta tutt’Italia,perché è subito diventato

per giornali e tv «l’eroe di Casa-micciola»: stava infatti giocandocol fratellino Mattias, 8 anni, nel-la sua stanzetta in una palazzinasull’isola di Ischia quando (era il21 agosto 2017) il terremoto habuttato giù tutto. D’istinto hapreso il fratello e l’ha spinto sot-to il letto: lì sono rimasti 16 ore,durante le quali lui undicenne haincoraggiato il più piccolo e hafatto rumore con la voce e conun manico di scopa per guidaretra le macerie i soccorritori. Chealla fine li hanno salvati.Non sono dunque rimasti sol-tanto nelle pagine polverose dellibro Cuore i piccoli eroi che – adispetto della loro età – dimo-strano un coraggio da leoni e sal-vano addirittura vite umane. Ècapitato ad esempio a Valerio Ca-toia, diciassettenne down di La-tina, che nel luglio scorso non haesitato a gettarsi in mare sul lito-

rale di Sabaudia per salvare unabambina di 10 anni che stava perannegare; beh, lui è un campio-ne paralimpico di nuoto, certo:ma ci vuole fegato ugualmente...Lo stesso dimostrato contro ilfuoco da Abel Martin Bettucchi,diciottenne genovese volontariodi Legambiente: mentre parteci-pava a un cam-po a Gallipoli, inPuglia, è inter-venuto da soloper spegnerel’incendio chestava devastan-do un bosco, manel contempo siè preoccupatoanche di mette-re in sicurezzauna casa dove si trovava una fa-miglia in pericolo.Rischiava di trasformarsi in tra-gedia anche la vacanza di Arian-na Macchi, 13 anni, che una se-ra di luglio era in barca a vela in-sieme al papà e ai fratelli Loren-

zo (14) e Leonardo (11); ma al lar-go della Liguria l’11 metri co-mincia a imbarcare acqua e,mentre i maschi cercano di te-nerlo a galla, la giovanissima mi-lanese si mette alla radio e riescea guidare la Guardia costiera neisoccorsi fornendo la posizioneprecisa e continuamente aggior-

nata: «Peccatoper i compitidelle vacanze,sono finiti inmare», ha com-mentato poi.Particolare dav-vero la forza d’a-nimo di AuroraSirigu, 16 anni,di orgini sardema residente a

Casaletto Lodigiano. C’è un com-pagno di classe sul tetto di un ca-pannone, forse vuole fare unabravata o forse vuole uccidersi;nessuno comunque riesce a far-lo scendere. Allora sale lei là so-pra e – per convincere il coetaneo

a desistere – non trova di meglioche raccontargli la sua difficilestoria: come per dimostrargli chefarcela è possibile, anche per lui.E ci riesce.L’ultimo esempio è di una stra-niera, Nazifa Noor Ahmad. È ar-rivata in Italia da Herat, in Af-ghanistan, nel 2008 al seguito delnostro contingente militare; al-lora aveva 7 anni e una grave for-ma di linfoma di Hodgkin. All’o-spedale di Bologna la curano per19 mesi con chemio e radiotera-pia, Nazifa sopporta tutto con ilsorriso e guarisce. Tornerà poi inRomagna per studiare, con otti-mo profitto e perfetta padro-nanza della lingua: tanto che isuoi racconti ottengono dei pre-mi. Oggi è diventata cittadina o-noraria di Bagnacavallo, dove a-bita, fa la volontaria della CroceRossa e ha funzione di interpre-te in alcuni centri di accoglienzaper i migranti. Come per resti-tuire il bene ricevuto.

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ci anni e una passione smisurata per gli uc-celli. Un tema a cui ha dedicato anche lasua prima pubblicazione scientifica. La piùgrande, Emanuela, nemmeno la maggioreetà, ma certo la maturità giusta per com-battere quotidianamente bullismo e discri-minazione attraverso la forza dei suoi vi-deo. A sfogliare la lista di questi baby italiani

modello – molticon la passione delgreen – si nota chenon è solo il corag-gio individuale cheil presidente Mat-tarella ha scelto diriconoscere. È l’es-sere comunità, nelproprio piccolo,per riuscire a faregrandi cose che ilcapo dello Stato havoluto far emerge-re in un momentostorico in cui, in-vece, sembra farpiù notizia la vio-lenza. Come lasquadra ambien-talista creata dainove studenti delliceo Leonardo daVinci di Terracinache, durante il per-corso di alternan-za scuola-lavoro, sisono impegnatinella difesa del vi-cino Parco dellaRimembranza,aiutando nell’ago-

sto scorso il Wwf nella difesa dagli incendidell’area naturale. È ancor più stupefacen-te l’impresa collettiva – tra le tre premiatecon una targa al Quirinale – in cui tre gio-vanissimi di Gallipoli (Lecce) hanno ideatoun rivestimento commestibile a base di ba-va di lumaca che consente di migliorare lasicurezza e la durata degli alimenti.Talenti e inclinazioni che nei ragazzi sonoemersi sin dai banchi di scuola; quellascuola che il presidente della Repubblicaha voluto incontrare personalmente ierial Colle. Studenti di otto istituti seconda-ri d’Italia che hanno chiesto a Mattarellaquale sia il ruolo dell’istruzione per supe-rare le disparità sociali. «La scuola è l’ele-mento più dirompente contro l’ingiusti-zia sociale e l’immobilità», la risposta delcapo dello Stato, un luogo che «sappia e-sprimere i talenti di ciascuno e non li di-scrimini; una scuola in cui vi sia collabo-razione tra tutti». Perché solo insieme, a-dulti e ragazzi – è il seguito del suo ragio-namento – si può «tirar fuori da ciascunoquello che ha da esprimere». Come han-no fatto i ventinove nuovi Alfieri della Re-pubblica italiana.

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L’omaggioIl Quirinaleconferma lagrande attenzionenei confrontidella società civile,con una seriedi riconoscimentiper tantipiccoli eroidel quotidiano,protagonistidi gesti che hannocambiato la vitadelle personee delle comunità

Da Ciro, che a Ischiaha messo in salvo

il fratellino, a Nazifa,giovane afghana oggi

cittadina onoraria

Difesa del territorioGIOVANNI ATZENI, Sassari, 17 anniAnimatore del «Plant for the Planet»;dall’età di 11 anni ha piantato da solooltre 400 alberi.

ALESSIO BURINI,Castelfidardo (An), 13 anniÈ mini-presidente della Federparchi I-talia e del Parco del Conero.

LEONARDO FILIACI,Bibbona (Li), 17 anniImpegnato nella difesa del lupo, insie-me a un gruppo interclasse ha fonda-to «Il branco del Cattaneo» per azioniantibracconaggio.

MELISSA MARITANO, Torino, 17 anniHa promosso la conoscenza dei rischiderivanti da calamità e disastri natura-li, riuscendo a raggiungere con unacampagna di prevenzione centinaia dicittadini.

FRANCESCO BARBERINI,Acquapendente (Vt), 10 anniNonostante la giovanissima età è già unvalente ornitologo, ha realizzato video,tenuto conferenze e curato un libroscientifico sui volatili.

STEFANO MARTINANGELI,Cerveteri (Roma), 14 anniMolto attivo come volontario nell’areaprotetta del monumento naturale Pa-lude di Torre Flavia. Fa la guida per i vi-sitatori e le sue collezioni naturalistichesono entrate nel locale Museo della Na-tura.

MARTINA ZANATO, Padova, 17 anniVolontaria sociale e culturale, accogliee accompagna i visitatori in musei eluoghi d’arte della sua città.

ELEONORA CAVAGNA,Camandona (Bi), 15 anniCon i compagni di classe ha mobilita-to giovani per riqualificare l’isola di Bu-delli ed evitare che fosse ceduta a pri-vati. La sua campagna di micro-finan-ziamento ha raggiunto notevoli risul-tati.

SIMONE BORSETTI, Ferrara, 17 anniGrazie a un monitoraggio su indici am-bientali e un sondaggio tra i cittadini,ha formulato proposte che sono stateaccolte nel Piano urbano per la mobi-lità sostenibile della sua città.

SIMONE BAGLIVO, Roma, 17 anniCome più giovane socio di Retake Ro-ma è impegnato nel contrasto del de-grado urbano e nella diffusione dellapartecipazione civica, anche grazie aisocial network. Ha promosso il formatRetake Scuole.

ABEL MARTIN BETTUCCHI,Genova, 18 anniÈ intervenuto autonomamente duran-te un vasto incendio sviluppatosi pres-so l’ospedale di Gallipoli, soccorrendouna famiglia e bloccando le fiamme.

MATTIA FALESSI, Roma, 13 anniIn un video sul web ha raccontato lebellezze di Lauco, borgo natio dei non-ni paterni sui monti della Carnia, e haaperto un canale youtube dedicato altrisavolo.

CHIARA VALLATI, Roma, 13 anniGiovane custode del Campo dei Mira-coli, struttura eco-sostenibile e luogod’incontro del quartiere Corviale. Con-duce trasmissioni nell’emittente "Ra-dioimpegno".

TargheLICEO LEONARDO, Terracina (Lt)Un gruppo di 9 studenti è impegnatonella difesa del Parco della Rimem-branza in un’area che rappresenta laprima acropoli della città.

GABRIELE MARIELLO, ROBERTOLEONE, ALESSANDRO BRUNO,Gallipoli (Le)Hanno realizzato un rivestimento com-mestibile a base di bava di chiocciola,aloe ed essenze naturali per evitare losviluppo di batteri in frutta e verdura. Illoro progetto «A passo... di lumaca!» èstato premiato con medaglia d’oro al-la Genius Olympiad 2017 negli Usa.

LA CLASSE DI IULIA, scuoladell’infanzia «Fuganti», Tonadico (Tn)Bambini, insegnanti e personale han-no imparato la lingua dei segni come«seconda lingua» per comunicare conuna compagna sorda.

Un momentodell’incontro svoltosi

ieri al Quirinaletra Sergio Mattarella

e una delegazionedi studenti

«Episodi incivili, inammissibili».Sergio Mattarella ha definito cosìle aggressioni subite dai docentiall’interno delle scuole, da parte dialunni e genitori. Il capo delloStato, rispondendo alle domandedi un gruppo di studenti ricevuti alQuirinale, ha detto che «quando igenitori si permettono unatteggiamento di contrapposizionealla scuola vanno anche control’interesse dei propri figli, perchésono la collaborazione, il dialogo,lo scambio di opinioni tra famiglia

e scuola che consentono aciascun ragazzo e ragazza diesprimersi con pienezza». I fatti dicronaca degli ultimi giorni hannoconfermato che le aggressioni e ilclima di intimidazione non sonofiniti. In provincia di Piacenzaun’insegnante di 65 anni è finita alpronto soccorso dopo i colpi albraccio ricevuti da un ragazzino. Isindacati sono tornati a sollecitareinterventi, anche perché solo nellaprovincia emiliana si sarebberoverificati casi analoghi.

IL CAPO DELLO STATO

Le aggressioni ai docenti? «Sono inammissibili»

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Tutto l’asilo parla coi segni. Per Iulia

Chiara, alla radio nelle notti di Corviale

ulia è arrivata alla scuola d’infan-zia di Tonadico, nel Comune tren-tino di Primiero San Martino di Ca-

strozza, a settembre 2015. Bellissima,intelligente e sorda. Per chiunque sa-rebbe stato un problema da risolvere,probabilmente con un insegnante disostegno e un percorso “dedicati”. Einvece alla scuola «Fuganti» di Tona-dico – che ha ricevuto uno dei tre pre-mi “collettivi” decisi dal Quirinale – Iu-lia da subito è stata un dono del cielo.Un’occasione.Daniela Dalcastagné, la coordinatrice,d’accordo con la famiglia ha deciso dimettersi in contatto con l’Ente nazio-nale sordi: obiettivo, imparare – tutti,nessuno escluso – a parlare con Iulia.Attraverso la lingua dei segni, ovvia-mente. Così grandi e piccoli si sonomessi a studiare. «Per i bambini è sta-ta un’esperienza straordinaria, e an-che per noi – spiega Daniela –. Abbia-mo tutti imparato, prima ancora che isegni, che nella diversità si può cre-scere e arricchirsi». Alla fine persino ilvocabolario della Lis ne è uscito rivo-

luzionato: «Ci siamo accorti che per ibambini era più facile, invece che se-gnare le lettere che componevano illoro nome una dietro l’altra, come si fadi solito, riferirsi a una caratteristicache li contraddistingueva». E così, perIulia, i piccoli si sono ribattezzati: «Chicol segno della moto che tanto ama,chi con quello della sua frangetta. Iu-lia si “chiama” col mignolo, perché ilmignolo è la “I” con cui comincia il suonome». Anche i grandi si sono dati se-gni-nomi, per presentarsi alla piccola.Di più: nelle altre 6 scuole del com-prensorio, da cui l’anno prossimo u-sciranno i compagni che Iulia avrà al-le elementari, i bambini hanno decisodi darsi già da quest’anno segni-nomi.

E di farli sapere a Iulia, così che possaconoscere in anticipo chi incontreràl’anno prossimo.Il ruolo della famiglia di Iulia è statodecisivo per il progetto di inclusioneche, dopo l’asilo, ha finito col coinvol-gere tutto il paese: mamma e papàhanno incontrato le altre famiglie, han-no anche coinvolto un asilo di Roma –Iulia trascorre alcune settimane del-l’anno nella Capitale –, per i cui bam-bini è stata organizzata una trasferta diuna settimana a Tonadico, ospiti in-sieme alle loro famiglie dell’hotel diproprietà della famiglia di Iulia: «Que-st’anno toccherà a noi spostarci a Ro-ma, per una settimana». L’inclusioneè contagiosa. Daniela e il suo gruppodi lavoro hanno messo per iscritto le li-nee educative del progetto, spiegatocome hanno ripensato gli spazi e lemetodologie di lavoro per coinvolge-re Iulia ogni giorno nelle attività dell’a-silo, descritto nei particolari difficoltàe risultati. Per chi vorrà seguire i loropassi. (V. Dal.)

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I

VIVIANA DALOISO

un punto invisibilesulla cartina del Friu-li, Lauco. Il campani-

le che sembra dipinto, lemontagne imponenti sullosfondo e trecento abitantiappena. Tra loro – guai a di-menticarlo – c’è Mattia Fa-lessi, 13 anni. Lui a Laucoviene in vacanza tre voltel’anno, a dirla tutta, perchévive a Roma. Ma lassù, dovepapà Andrea ha ereditato lavecchia casa di famiglia, so-no nati i suoi trisavoli, han-no vissuto i suoi bisnonni,sono tornati a sistemarsi do-po odissee e migrazioni isuoi nonni. E il passato, per

Mattia, conta piùdi tutto: va custo-dito.La passione diquesto bambino– oggi Alfiere del-la Repubblica –comincia col ta-blet di suo padre econ gli scarponi.Mattia, di Lauco,ama soprattuttola natura, i pae-saggi contamina-ti, il profilo dei bo-schi e delle stradi-ne che si perdononel tramonto.«Tutti devono ve-derla, questa bel-lezza» ripete alpapà e un giorno

comincia a riprenderla, a fa-re dei video. «Un giorno ab-biamo scoperto che avevaimparato a usare un pro-gramma semplicissimo ingrado di montarli, di far scor-rere sulle immagini delle fra-si» racconta Andrea. Imma-ginarsi il suo stupore quan-do qualche mese dopo arri-va una telefonata da un gior-nale locale della Carnia:«Buongiorno, possiamo par-lare con Marcellino Gressa-ni? I suoi video di Lauco suYoutube sono ormai famo-sissimi». Peccato che Mar-cellino Gressani di Andrea siail trisnonno, morto un seco-lo fa: «Ho chiamato Mattia,gli ho chiesto spiegazioni.Abbiamo scoperto che ave-va deciso di metterli su In-ternet, quei video di Lauco,col nicknamedel trisnonno».Come arrabbiarsi? Mattia,d’altronde, ha una missioneassoluta, che lo impegnagiorno e notte: far vedere almondo che Lauco è una me-raviglia, che va visitata. E far

vedere a chi ci abita che Lau-co non può, non deve esse-re abbandonata. La passio-ne, a 13 anni, può diventarecultura. Mattia ha cercato ivecchi libri, ha raccolto le fo-to dagli anziani del paese, haimparato da solo a parlare illadino (la lingua dell’encla-ve carnica), ha studiato le ca-ratteristiche geologiche e lespecie del territorio. Tuttoentra nei suoi video, che so-no diventati degli strumen-ti eccezionali di promozio-ne turistica per la zona. «D’e-state passa le giornate insie-me all’ex sindaco di Lauco,che abita vicino a noi – rac-conta papà Andrea –. È unsignore di 75 anni che cono-sce tutto del paese e da cui sifa raccontare le storie delpassato. Spesso dibattono,anche di politica, dell’auto-nomia delle vallate, del pro-blema dello spopolamento».Un giorno Mattia ha chiestoa suo padre di presentargliquello nuovo, di sindaco:«Quando si sono incontratigli ha detto di preparare levaligie, perché il prossimosindaco di Lauco sarà lui». Ilsogno più grande, abitare leproprie radici. Mattia lo col-tiva anche quando torna aRoma, a settembre. La sera fasedere i suoi due fratelli – 25anni Federico, 10 Noemi – atavola e attacca con le do-mande del “Quiz alla lauca-na”: «Noi lo chiamiamo co-sì. Le domande sono diffici-lissime – spiega papà Andrea–: a che altitudine si trovaLauco? Quanti abitanti ave-va nel 1970? Mattia dispen-sa premi eccezionali o casti-ghi». Questo di premio – latelefonata arrivata dal Qui-rinale all’improvviso – è de-dicato a sua nonna Luisa.Che vive a Roma e, comeMattia, ha il cuore lontanis-simo lassù.

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È

è un campo di cal-cio speciale ai piedidel Serpentone del

Corviale, la lunga fila di pa-lazzi simbolo del degrado nel-la periferia ovest di Roma. Lochiamano “campo dei mira-coli”, è nato nel 2014 grazie al-l’iniziativa di un gruppo di re-sidenti coraggiosi e stanchi,d’esser rassegnati.Hanno pensato al calcio, persalvare i loro ragazzi, e al “cal-cio sociale”: uno sport ormaidiffuso in molte parti delmondo che alle regole tradi-zionali del pallone affiancaquelle dello stare bene insie-me, senza interessi economi-ci spietati o eccessivi indivi-dualismi. Tra loro, i fondato-ri del “campo dei miracoli”,

Massimo Vallati: una vita de-dicata a questo progetto e lafamiglia trasferita in piantastabile a vivere nel centro po-lifunzionale sorto accanto alrettangolone verde, «perchéin questo progetto ci ho cre-duto dall’inizio». E c’era pro-prio la sua famiglia, in casa, lanotte di novembre del 2015 incui la criminalità decise di darfuoco al campo. Un gesto perdire «vinciamo noi qui», chescosse la piccola Chiara: «Miafiglia allora aveva 10 anni. Ri-cordo che dalla finestra miguardava correre, e chiamareaiuto, e piangere. Credo chesia stato quel momento acambiarla profondamente».Chiara gioca a calcio e ama ilsuo quartiere, dove è arrivata

quando era già grandicella.Lo ama tanto che quando apapà Massimo e agli altri ge-nitori la polizia dice che do-po l’incendio è pericoloso,continuare, che bisogna met-tere delle guardie di notte apresidiare il campo, lei si fa a-vanti: «Papà ci pensiamonoi». I giovani, i bambini,contro i cattivi. «È nata cosìRadioimpegno, la radio delCorviale – spiega ancora papàMassimo – al posto di un’ar-ma, per difendere il nostrocampo, noi abbiamo la vocedei nostri ragazzi, che sonodiventati dei custodi». Chiarae gli altri si dividono i turni ainizio settimana: la radio (chepuò essere seguita in strea-ming online e anche in Fm, a

Roma e dintorni, alla fre-quenza 97,7) inizia a tra-smettere a mezzanotte e fini-sce alle 8 di mattina. «Parlanodi tutto i nostri figli: di sport,delle notizie del giorno, dimusica». Chiara ama soprat-tutto quella: racconta di Fe-dez, J-Ax, del mondo del rape anche dei diritti delle pic-cole donne come lei, a cuivorrebbe dare voce anchequando diventerà grande.Intanto il “campo dei miraco-li” continua a fare bene: con lepartite di calcio (qui si giocadai 2 ai 90 anni), con gli in-contri e i dibattiti, con le atti-vità culturali e sociali orga-nizzate negli spazi attigui.

Viviana Daloiso© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Chiara Vallati sul suo “campo dei miracoli”

A sinistra:la classedi Iulia,in Trentino.A destra:Mattia,13 anni, sottoil cartellostradale delpaese dei suoi nonnipaterni

7Venerdì23 Febbraio 2018 P R I M O P I A N O

L’ESEMPIODEI RAGAZZI

I premiatiAtti di coraggioVALERIO CATOIAPriverno (Lt), 17 anniAtleta paralimpico, non ha esitato a gettarsiin mare per salvare una bambina di 10 anni.

ARIANNA MACCHIMilano, 13 anniInsieme ai fratelli Lorenzo e Leonardo ha con-dotto la sua famiglia in salvo, dopo un nau-fragio in barca a vela, guidando la Guardia Co-stiera nei soccorsi.

CIRO MARMOLOIschia (Na), 11 anniBloccato per ore sotto le macerie del terre-moto di Casamicciola insieme al fratello di 7anni, ha guidato i soccorritori e incoraggiatoil fratellino.

FEDERICA LECCASan Gavino Monreale (Vs), 18 anniHa mostrato un’incredibile capacità di rea-zione in una situazione drammatica, aiutandoanche la sorella in difficoltà.

AURORA SIRIGUCasaletto Lodigiano (Lo), 16 anniÈ salita sul tetto di un magazzino per convin-cere un compagno di classe a non compieregesti estremi; il racconto della sua difficilissi-ma infanzia le ha permesso di entrare in em-patia con il ragazzo infondendogli speranza.

Partecipazione e solidarietàWILLIAM TURCINOVICIsernia, 18 anniHa realizzato un sito web nel quale raccogliele segnalazioni degli studenti e offre alle isti-tuzioni un quadro delle criticità degli istitutidella Regione.

LORENZO RIPANIAscoli Piceno, 16 anniVittima del sisma del 24 agosto 2016, ha con-tribuito ad approntare nelle prime ore dopo ilterremoto un centro di accoglienza.

GIACOMO LOVATOMaccarese (Roma), 16 anniHa organizzato una raccolta di fondi, una fe-sta e uno spettacolo per ricomprare attrez-zature didattiche rubate nella sua scuola.

EMANUELA ARMARoma, 18 anniHa realizzato video di qualità e di grande im-patto su temi rilevanti come il bullismo e la di-scriminazione. Ha vinto un premio al Festivalinternazionale del cinema sordo.

SARA ANNA BOCCUNITaranto, 13 anniSi è distinta per forza d’animo nell’affrontarecondizioni di disagio e grande generosità nel-l’aiuto ai suoi compagni.

DALILA REINATorino, 12 anniAll’istituto Cottolengo è considerata esempiodi solidarietà e responsabilità. Per la sua de-dizione i compagni di classe la definiscono«stella cometa».

MARGHERITA BORSOI,Sernaglia della Battaglia (Tv), 11 anniÈ stata la prima atleta con disabilità a parte-cipare al campionato internazionale ditaekwondo, dove ha conseguito ottimi risul-tati.

MIRIAM GIORGISan Luca (Rc), 16 anniA 15 anni ha pubblicato il suo primo romanzofantasy e ne ha già scritto un altro, per il qua-le è in cerca di un editore.

VolontariatoSOFIA PIOLAValgrana (Cn), 16 anniMolto impegnata nel volontariato a favore dipersone anziane, che accompagna al merca-to, aiuta al momento dei pasti, assiste nella ca-sa di riposo.

NAZIFA NOOR AHMADBagnacavallo (Ra), 16 anniGiunta in Italia dall’Afghanistan e affetta damalattia molto grave, è diventata volontariadella Croce Rossa e svolge il ruolo di inter-prete nei Centri di accoglienza per i migranti.

JHON LUKE PARADEROMilano, 18 anniDopo aver frequentato per anni "Portofran-co" (centro milanese di aiuto allo studio pergiovani delle scuole superiori) ha deciso di im-pegnarsi nella medesima struttura come vo-lontario per chi ha problemi in matematica.

Una periferia tenta di rialzarsi,i criminali incendiano il campo da

calcio. E una bimba si oppone

A Tonadico, vicino a Trento,lo sforzo di grandi e picciniper trasformare la sordità

in una ricchezza

A tredici anniha creato un canaleYoutube per farconoscere (evisitare) al mondoil paese dei suoinonni, Lauco,sperduto fra lemontagne del Friuli

Le storie

I video di Mattia,che lotta controlo spopolamento

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