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ECCORECCO MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX PIAZZALE EUROPA 30 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO 29 DICEMBRE 2011 DISTRIBUZIONE GRATUITA 5000 COPIE IN QUESTO NUMERO 4La politica non è una cosa brutta di Caterina Peragallo 4‘Risseu, tappeti di ciotoli di Rosa Cappato 4I Liguri: gente di mare? di Decio Lucano 4La mia viola e le mie emozioni di Loredana Ferraris 4Piazzale Olimpia o ultima Thule? di Bruno Sacella 4Ecco il ponte ‘di San Nicola’ FOTO ALESSANDRO TIRO VIA FIUME 9 - RECCO (CAPOLINEA BUS) TEL E FAX 0185.730052 PASSA A TIM RADDOPPI LE RICARICHE PER 2 ANNI

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ECCORECCOMENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISODIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX PIAZZALE EUROPA 30 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO

29DICEMBRE2011DISTRIBUZIONE GRATUITA

5000 COPIE

IN QUESTO NUMERO 4La politica non è una cosa brutta

di Caterina Peragallo4‘Risseu, tappeti di ciotoli

di Rosa Cappato4I Liguri: gente di mare?

di Decio Lucano 4La mia viola e le mie emozioni

di Loredana Ferraris4Piazzale Olimpia o ultima Thule?

di Bruno Sacella4Ecco il ponte ‘di San Nicola’

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VIA FIUME 9 - RECCO (CAPOLINEA BUS)TEL E FAX 0185.730052

PASSA A TIM RADDOPPI

LE RICARICHE PER 2 ANNI

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2 DICEMBRE 2011 NUMERO 29 ECCORECCO

memoria

ANNALISA REVELLO8Giovedì 10 novembre siè celebrato il 93° anniversario del 4 no-vembre 1918. La cerimonia era stata spo-stata a causa dell’alluvione del venerdì pre-cedente ed è coincisa con il 68° anniversa-rio del 10 novembre 1943, giorno in cui ri-cordiama il primo tragico bombardamentosubito dalla città.

In questa giornata è stato anche scoper-to, all’interno del Parco delle Rimembran-ze, un monumento realizzato dal fabbro delComune, Giovanni Antonelli, utilizzando iframmenti dei due ordigni bellici fatti bril-lare qualche mese fa.

Nello stesso giorno è stata inaugurataanche una delle due bacheche, contenentiframmenti delle bombe stesse, posta nel-l’atrio del municipio; l’altra è stata scoper-ta nella giornata di domenica 13 novembre,al santuario della Madonna del Suffragio.«Un appuntamento – spiega Nanni Capur-ro, consigliere con delega ai cimiteri – perricordare e non dimenticare la Grazia che èstata concessa alla nostra Città e ai suoi cit-tadini per ben due volte».

Queste due bacheche sono state realiz-zate anche grazie al prezioso lavoro di Ro-berto Ageno e Stefano Quarantelli, tecnicidel Comune. «Le mensole – continua Ca-purro – sono realizzate utilizzando il legno

del cedro del Libano seccato del Parco del-le Rimembranze, inoltre sono stati utilizza-ti mattoni originali dell’epoca». Preziosoanche il contributo di Carlo Asplanato eFrancesco Bisso, due cittadini, che hannodonato alcuni frammenti di ordigni trovati econservati dalle loro famiglie.

MEMENTO DEI VENTISETTE BOMBARDAMENTI SUBITI DALLA CITTÀ NELL’ULTIMA GUERRA

Un monumento e due bacheche a ricordo della tragedia

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P. VAL

ENTE

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P. VAL

ENTE

Il sindaco, Dario Capurro, e il sindaco dei ragazzi, DavideLombardo Manerba, inaugurano la bacheca nell’atrio delmunicipio (sopra, con il consigliere Nanni Capurro) e ilmonumento nel Parco della Rimembranza (a destra).Sotto, Roberto Ageno e Stefano Quarantelli accanto a unadelle due bacheche da loro realizzate.

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ECCORECCO NUMERO 29 DICEMBRE 2011 3

orizzonti

L’associazione culturale “Le arcate” ed “EccoRecco” organizzano la

CENA DI NATALE giovedì 22 alle 20.00 presso il Ristorante “Vitturin”

via dei Giustiniani 48, Recco. Agli amici dell’associazione e della rivista saranno serviti:

L’autentica focaccia col formaggio di ReccoFarfalle alla Portofino (pesto e pomodoro)

Seppie in umido alla genovesePanettone con crema chantilly

CaffèPrezzo per persona incluse bevande € 30,00

La serata sarà allietata dalla musica di Stefano Massone. Prenotazionientro martedì 20 telefonando ai numeri 0185.723961 o 0185.720225.

giovedì 22

Riportiamo con piacere l’intervento cheCristina Peragallo, assessore alla Pubbli-ca Istruzione, ha voluto indirizzare loscorso 19 novembre agli studenti dellescuole elementari e medie, in occasionedell’insediamento del Consiglio Comu-nale dei ragazzi.

CATERINA PERAGALLO8Cari ragazzi, oggi sia-mo qui per festeggiare un giorno bellissi-mo, uno di quei giorni indimenticabili cheogni tanto, nel corso della vostra vita, vitorneranno alla mente e vi faranno sentirefelici. Sì, felici, perché entrando a far partedel Consiglio Comunale dei Ragazzi avetedato una svolta fondamentale alla vostraesistenza entrando a viva forza nella vitadella vostra Recco, ma non tanto per farpiacere a voi stessi, non tanto per il vostrodivertimento, ma perché avete oggi decisodi assumervi un impegno, perché avete de-ciso di cambiare qualcosa, perché avete de-ciso di partecipare in prima persona alla vi-ta della vostra città, perché avete deciso difare politica.

Aristotele, un grande filosofo greco ditanto tempo fa, usò per primo questo ter-mine, politica. “Fare politica” significava,per lui, amministrare la città per il bene ditutti.

Nel tempo pare che qualcosa non abbiafunzionato, perché tra molti, oggi, si è dif-fusa l’idea che occuparsi di politica sia unacosa brutta, per taluni quasi poco onesta eche chi si occupa di politica lo faccia soloper perseguire i propri fini personali, peravere successo. Ma amministrare la propriacittà, il proprio Paese per il bene di tuttinon è e non dev’essere una cosa brutta,non è e non dev’essere disonesta. Pensarequesto, ragazzi, vi porterebbe inevitabil-mente ad alimentare la cultura dell’estra-neità, a far prevalere lo scetticismo sullasperanza, l’immobilismo sulla partecipa-zione.

Partecipazione! Solo partecipando allavita del proprio Paese si diventa cittadini esolo scendendo tra la gente, guardandolanegli occhi, ascoltandone i bisogni, le sof-ferenze, le critiche, le necessità con umiltà,con pazienza e con amore si può diventarebuoni amministratori, buoni politici. Senon si è in grado, allora è meglio occupar-si d’altro.

Si possono scegliere strade diverse perraggiungere un obiettivo. Ci sono scorcia-

solo su ciò che ti interessa o che ti convie-ne, ma alla fine, che persona saresti? Checittadino saresti?

La strada che voi percorrerete, ne sonosicura, sarà la più difficile, vi porterà a fa-ticare di più. Incontrerete di certo difficol-tà, persone che non la pensano come voi,abituate ad agire in modo diverso e che,magari, vi faranno soffrire, vi prenderannoin giro perché vi mostrerete diversi, o an-che, perché no, vi faranno versare qualchelacrima… ve lo posso assicurare. Ma sa-ranno proprio quei momenti che vi aiute-ranno ad andare avanti, a ritrovare la forzae l’energia per cambiare, l’entusiasmo difare, a mettervi in testa, cocciutamente, dimodificare il modo di fare politica e di es-sere un politico nuovo. Non abbiate paura,perché tutto può essere cambiato, se lo sivuole.

Vi siano d’esempio i ragazzi di Genovache, sfidando la fatica e rinunciando a par-te dei loro divertimenti e del loro tempo li-bero, con la pala in mano sono scesi nelfango per aiutare chi aveva bisogno, per ri-dare speranza a chi l’aveva perduta.

Siate leali, siate fiduciosi, siate sorri-denti, siate buoni e siate buoni ascoltatori,siate esempio di correttezza e di giustizia.Abbiate speranza, entusiasmo, voglia dicambiare e la vostra vita diventerà sicura-mente la più piena, bella e felice che voi ab-biate mai potuto immaginare.

Grazie, ragazzi!

«Ragazzi, la politicaNON È una cosa brutta»

toie, strade a curva, strade facili e larghe dasembrare autostrade, poi, però, ci sono an-che i sentieri di montagna, quelli ches’inerpicano sulle vette e che ti pare im-possibile vederne la fine. Sono quelle, ra-gazzi, che dovete seguire, quelle che allafine vi faranno vedere tutta la strada per-corsa e vi faranno sentire felici di avercelafatta. Lo stesso vale per chi sceglie di farepolitica. Non è un percorso facile. Oh sì,puoi trovare scorciatoie, puoi concentrarti

Si chiama Davide Lombardo Manerba ilnuovo sindaco dei ragazzi di Recco. Elet-to lo scorso 19 novembre dai 15 colleghiche compongono il baby Consiglio co-munale, ha ricevuto le consegne (e lasciarpa tricolore) dal collega uscente Lo-renzo Bozzo.

NOMINATO IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DEI GIOVANI CITTADINI

FOTO

P. VAL

ENTE

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4 DICEMBRE 2011 NUMERO 29 ECCORECCO

tradizioni

ROSA CAPPATO8I mosaici chiamati rissêusono una tradizione ligure antica, un’artepovera la cui ricchezza risiede nell’abilitàdell’uomo. Ne parla a “EccoRecco”un’esperto che se ne occupa da quindicianni, l’architetto Guido Risicato, docentenella campagna d’infor-mazione della Provincia.Una passione nata all’uni-versità con la conoscenzadel maestro Armando Por-ta, maggior esperto delsettore, con cui ha iniziatouna collaborazione di varianni.

«Abbiamo realizzatodiversi restauri in tutta laLiguria. – spiega – Averconosciuto il maestro Porta è stata una for-tuna in quanto la sua grandissima capacitànel trattare i materiali lapidei e la voglia dimostrare i suoi segreti a chi dimostravauna passione autentica, mi hanno consen-tito di apprendere una tecnica esecutivanon facile diffusa in tutta la Liguria. L’in-teresse personale col tempo è divenutaquasi una specializzazione».

Realizzare sagrati con ciottoli, rissoli ingenovese, da cui rissêu, risale al XVI seco-

UNA TECNICA DI REALIZZAZIONE DEI SELCIATI CHE RISALE AL XVI SECOLO

‘Risseu’, tappeti di ciottoli

lo. I manufatti si differenziano per i mate-riali, la tecnica è intatta nel tempo. I sel-ciati sono costituiti dall’accostamento diciottoli, modellati dal mare e dai fiumi, po-sati su un sottofondo di sabbia e ghiaia. Imateriali ‘poveri’ usati sono ciottoli piccolie medio-piccoli. La loro ricchezza è l’abili-tà di selezionarli e posarli in mosaici ela-borati. I colori naturali corrispondono allapietra: nero, bianco, giallo, rosso scuro,grigio chiaro e scuro, verde. I loro simbolisono cristiani, pagani, stemmi araldici,scritte, l’anno di posa.

La tecnica, affinata nel tempo, è tra-mandata a voce dal maestro al suo appren-dista, una cultura che va purtroppo per-dendosi. Il rissêu si realizza scegliendo iciottoli sul greto dei fiumi o sulle spiagge,si preparano sottofondo e fondo, si ripro-duce il disegno in superficie, si posano iciottoli e si termina con battitura e bagna-tura dell’acciottolato. La posa inizia dalcontorno, poi si decora e si passa ai campimonocromatici. Questa fase rende unico ilrissêu ed è legata alla maestria dell’esecu-tore.

«L’esperto – spiega Risicato – sa sceglie-re ‘la pietra giusta per il posto giusto’. Perun mosaico complesso posa un paio di me-tri quadrati al giorno».

Quando una porzione inizia a ‘sgranare’del tappeto di ciottoli, per restaurarlo sono

Fasi della finitura a ‘risseu’ del sagrato del santuario di N.S. del Suffragio nel 2004. Nel riquadro, l’architetto Guido Risicato.

vietati ciottoli industriali e cemento per ilfondo. La Provincia, nel 2000, grazie aGualtiero Schiaffino, allora assessore ai Be-ni Culturali, e la facoltà di Architettura cen-sirono nel Levante 64 sagrati in ciottoli epromossero una campagna per divulgarnel’importanza e tutelare questo patrimonio.

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ECCORECCO NUMERO 29 DICEMBRE 2011 5

DECIO LUCANO8«La paura principale dell’uomo – scriveva Vittorio G.Rossi – è la paura della fame; e noi liguri abbiamo avuto migliaiad’anni di quella grande paura; non avevamo il grano per fare il pane,perché non avevamo la buona terra per fare il grano; e le pietresaranno belle da guardare; ma non si mangiano».

Lo scrittore di Santa Margherita che ha raccontato come nessunaltro il mare, gli uomini di mare, le navi, i pescatori ricordava che ilèudi, le piccole ma capaci imbarcazioni liguri, che portavano sab-bia, uva, vino s’identificavano nella identità marinara della Liguriaed erano il mezzo più efficaceper l’economia dei paesi riviera-schi.

Sugli arenili nascevano attra-verso le mani di abili maestrid’ascia galee, pinchi, cocche;questa era la Liguria già deiprimi secoli del secondo millen-nio e le vie del mare allora comeoggi erano percorse da valentimarinai e armate da astuti arma-tori.

In quei tempi, si legge neitesti storici, andar per maresignificava profitto e con questoobiettivo gli uomini rischiavanoabbordaggi pirateschi e la lorovita. Ci sono testimonianze divere vocazioni per il mare, gio-vani testardi che frequentavanoi marinai e s’imbarcavano damozzi, diventavano capitani epoi qualcuno anche armatore.

Anche nell’antichità la Ligu-ria cercava il “terzo valico”.Erano i sentieri dell’Appenninoattraverso i quali i liguri traspor-tavano sui muli e sui carri moltiprodotti della terra, come l’olio ealtre merci che scaricavano dallenavi. Questi sentieri sono le viedel sale e delle acciughe chesboccavano nella pianura Pada-na.

Una regione, come ricordavaRossi, di uomini legati alla terra,dediti per necessità a trovarerisorse sul mare, ma che è uni-versalmente conosciuta per il governo della Repubblica Marinara diGenova, dove menti di alto intuito commerciale inventarono le ban-che e le assicurazioni marittime

Nell’Ottocento, Camogli e le città della riviera di ponente (cometutti i paesi della costa) svilupperanno una fiorente marineria, conuomini e bastimenti che solcavano e commerciavano nei mari ditutto il mondo, e sono rimasti nella storia. Marinai e armatori insie-me ma, nel rapporto numerico con la popolazione, quanto si puòdire che abbiano indirizzato i giovani verso le attività marittime?

definizioni

L’unità d’Italia si sveglia con tanti porti, sbocchi di una penisoladedita all’agricoltura e con un’infinità di cantieri navali, che aveva-no costruito centomila bastimenti a vela. Tante erano queste unitànel 1860, quando le flotte delle grandi potenze marittime eranocostituite per oltre la metà di navi a vapore. Come mai ancora oggibiasimiamo che manca una coscienza marinara in Italia?

Il periodo florido della marina mercantile del XX secolo ebbe altie bassi come accade frequentemente nel mondo economico. Laforza lavoro marittimo ligure era consistente, pur non raggiungendo

le cifre di alcuni centri del meri-dione, Torre del Greco per esem-pio. Con l’apertura dal diplomanautico alle facoltà universitariesi registra una flessione dei navi-ganti: solo il 15% dei diplomatinautici conseguivano la patentedi capitano, stima che si puòritenere valida ancor oggi. Unapercentuale modesta perché lavita di bordo impone una sceltadifficile fatta di sacrifici.

Un capitano mi disse ungiorno: «Vedi tutte quelle ville aridosso della collina del paese?Sono state fatte dai comandantispeculando sulla panatica degliequipaggi».

Affermazione tranciante chefa strame della retorica “andraiper mare vedrai il mondo” e chedimostra come la vocazione eracondizionata dai guadagni abordo decisamente superioririspetto agli impieghi di terra.

Forse in certi periodi l’unicomodo per mantenere una fami-glia e farsi una casa. Anche se imarittimi, a Genova in particola-re, non godevano di grande con-siderazione. Le famiglie dellaborghesia genovese non aveva-no mai visto di buon occhio imatrimoni delle loro figliolettecon i marittimi, anche se eranoufficiali.

Nella mia esperienza di inse-gnante all’Istituto Nautico, ho

constatato che, tranne qualche “figlio d’arte”, i ragazzi approdava-no al Nautico dopo le scuole medie senza avere alcuna cognizionedi navi, di marinai, di porti. Un mondo equòreo spalancato davantialla città sconosciuto alla gente.

Solo due anni fa la Provincia di Genova ha istituito il GenoaPortCenter, con lo scopo di avvicinare e portare i ragazzi di qualsiasiscuola a conoscere le professioni del mare e le attività dei trafficimarittimi. Altre iniziative in altre città sono in corso, segno che ailiguri manca una cultura marinara.

RIFLESSIONI DI UN “ADDETTO AI LAVORI”

Gente di mare o gente di terra ‘prestata’ al mare?

I LIGURI

L’“Amerigo Vespucci”, nave scuola dell’Accademia Navale e simbolo della nostra marineria.

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6 DICEMBRE 2011 NUMERO 29 ECCORECCO

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urbanistica

[ER]8Pubblichiamo per gentile concessionedell’assessorato ai Lavori Pubblici del Co-mune le immagini del progetto del nuovoponte su Biagio Assereto. «Il ponte – spiegal’assessore Carlo Gandolfo – sarà più altodell’attuale per consentire l’accessibilità alcantiere per i lavori del depuratore, in se-guito il passaggio dei mezzi di servizio uti-li all’attività del depuratore stesso, infinel’accessibilità alla passeggiata Punta San-t'Anna da parte dei mezzi di soccorso, che

oggi devono fermarsi prima del ponte edaccedere pedonalmente».Il ponte attuale fu presuntivamente ini-

ziato nel 1915, dopo il crollo del ponte pree-sistente dovuto all’alluvione di quell’anno,e concluso nel 1916. Progettista della nuovastruttura è lo Studio Canepa Associati diGenova. Queste le caratteristiche tecniche:larghezza complessiva 12 mt. circa (duecorsie da 3,50 mt. + marciapiedi laterali);lunghezza complessiva 34 mt. circa; strut-

tura portante dell'impalcato in acciaio tipoCorten (alta resistenza alla corrosione edelevate caratteristiche meccaniche); rin-ghiera con corrimano in tubolare metallicoe cavi di acciaio inox, illuminata con led co-lorati (oltre all’illuminazione stradale a glo-bi su pali del tipo già diffuso in città). I tem-pi di realizzazione saranno noti dopo l’asse-gnazione dell'appalto. I lavori saranno arti-colati in maniera da evitare intoppi nei pe-riodi di interesse turistico e commerciale.

come e,

come sara,

Ecco il nuovo ponte “di San Nicola”

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ECCORECCO NUMERO 29 DICEMBRE 2011 7

Luciano Pavarotti, Padre Giovanni Pao-lo II, Pippo Baudo, sono alcuni dei per-sonaggi che l’artista Loredana Ferraris,recchese, diplomata in viola e docente,ha conosciuto nel corso della sua carrie-ra. Ecco nelle sue parole la vita sui pal-coscenici d’Europa e di Sanremo.

LOREDANA FERRARIS8Ho par-tecipato al 57°, 58°, 60° e61° Festival di Sanremo nel2007, 2008, 2010, 2011: èsempre un piacere, un’espe-rienza che non voglio inter-rompere. Si ha modo di co-noscere le grandi star dellamusica e del cinema durantele prove, in sala trucco, die-tro la quinte. Con PippoBaudo è stata un’esperienzaarmoniosa, insieme alM°Pippo Caruso, del qualeho apprezzato lo stile e lanobiltà d’animo. Con Anto-nella Clerici c’è stata un’otti-ma intesa; è una vera pro-fessionista, spontanea, sim-patica.

Durante la pause mi so-no trovata con alcuni can-tanti, magari con la strategia di una sigaret-ta insieme, per uno scambio di opinioni, fo-to, autografi. Altri bei momenti con il Prin-cipe Filiberto e Riccardo Cocciante, MarcoMengonio. La “Squadra” di Gianni Moran-di è stata indimenticabile. Morandi era aRoma fin dal primo giorno di prove, ha vo-luto conoscerci tutti personalmente.

Altri incontri molto coinvolgenti sonostati con il Professore Roberto Vecchioni,Modà, La Crus, Anna Oxa, Roberto Amadè.Le canzoni sono di alto livello artistico per

musica

Ghislieri”, nella categoria migliori diploma-ti, con la Borsa di studio “Associazione Em-ma Maria Ferrari” nel 1991. Ho collaboratocon numerose orchestre lirico-sinfonichefra cui: RAI-Teatro Regio di Torino, TeatroCarlo Felice di Genova, Fondazione Pome-riggi Musicali di Milano, Fondazione diSanremo, Orchestra G. Verdi di Milano, Ca-merata Ducale di Vercelli, Orchestra Classi-ca di Alessandria.

Nell’ambito delle Stagioni Sinfonicheho avuto l’onore di lavorare e conosceregrandi artisti; fra i ricordi più emozionanti:i concerti con il M° Riccardo Muti con leSinfonie n.3 e n.5 di L.V. Beethoven e laSinfonia n.5 di Sostakovic, le mie preferite.Col suo carisma, l’espressione, i dettaglitecnici cercavo di catturare l’interpretazio-ne e tutto mi sembrava un sogno finalmen-te realizzato. Il grande Pavarotti era sempresorridente, affabile, complimentoso.

E poi quale commozione il 15 maggio2004… suonare davanti al Santo Padre co-me prima viola nella ricorrenza del suocompleanno in mondovisione. Studiai amemoria la partitura dell’Alleluia per guar-darlo in volto, non dimenticherò mai quelmomento così intenso.

LA MUSICISTA RECCHESE RACCONTA LE ESPERIENZE CON I GRANDI DELLO SPETTACOLO

“La mia viola e le mie emozioni”

testi e arrangiamenti. Ammiro il M°Massi-mo Morini per il suo talento e la sua ironiae ricordo Jennifer Lopez così grintosa: hoassistito alle sue prove direttamente dalmio leggio, come per Robbie Williams deiTake That.

Vivo entrambi i generi musicali, classi-co e leggero. Un modo permettermi in gioco, studiare,approfondire. La musica èun linguaggio universale.La classica sfiora le zonepiù segrete dell’animo, tra-scina nella riflessione. Ilpop dà vivacità e il contattodiretto con il pubblico. Ne-gli anni ho capito che leemozioni personali delleprime esperienze al Conser-vatorio nell’esecuzione diun brano sono fondamenta-li, ma la prerogativa dell’ar-tista è far sì che gli altri pos-sano fruire della bellezzadell’opera d’arte. Lo scam-bio e la condivisione con ilpubblico mi accompagna intutte le mie performance.

Nel 1994 ho partecipatoalla tournée “Oggetti Smarriti” con EnricoRuggeri, come violista del suo Quartetto,nei più bei teatri d’Italia; si viaggiava mol-to e in ottima compagnia. Ogni serata eraun successo e alla fine del concerto il pub-blico chiedeva l’autografo pure a me. Conla Band si cenava dopo mezzanotte e poi indiscoteca, mi sono divertita.

Ho conseguito il Diploma di Viola alConservatorio “A. Vivaldi” di Alessandriacon il massimo dei voti. La prima gratifica-zione è stata la medaglia d’oro “Premio

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8 DICEMBRE 2011 NUMERO 29 ECCORECCO

� Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica� Fax e fotocopie � Divulgazione di materiale informativo� Vendita biglietti urbani AMT Genova� Vendita abbonamenti e biglietti APT� Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km)� Vendita biglietti “Autostradale” linea Sestri Levante, Milano � Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari� Vendita tessere autostradali Viacard� Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova� Vendita biglietti principali concerti� Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno � Sportello Touring Club Italiano� TNT PointI N

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Dal 15 dicembre al 15 gennaio, presso la Libreria Capurro in Passo Assereto 5, vendita promozionale di alcuni libri fuori catalogo della Casaeditrice “Le Mani” di Recco, con sconto del 50% sul prezzo di copertina.In questa pagina una rassegna dei primi sei volumi.

Fiorenzo Toso, Corsica. Città, borghi e fortezze sulle rotte dei Genovesi. La storia, le parole, leimmagini. Fotografie di Antonio Torchia. pp. pp. 256, cartonato, f.to 24,5x29. La Corsica deve una partedella sua fisionomia ambientale e culturale alla stretta rete di relazioni intrattenute per circa un millen-nio con Genova: un apporto legato alle vicende di una dominazione mal tollerata, ma anche a un dialogofatto di emigrazioni e di immigrazioni, di interessi comuni, di rapporti ispirati a un reciproco rispetto.

Fiorenzo Toso, Isole Tabarchine. Gente, vicende e luoghi di un'avventura genovese nel Medi-terraneo. Fotografie di Antonio Torchia. pp. 256, cartonato, f.to 24,5x29. Un itinerario attraverso alcunidei luoghi più affascinanti del Mediterraneo occidentale, alla scoperta della vicenda originale e irripetibiledei coloni genovesi che per alcuni secoli, a partire dal Cinquecento, fondarono fortezze e città, pescaronoil corallo, commerciarono, lottarono con popoli ostili,conservando intatta fino ad oggi la propria lingua.

Paolo Giardelli, Si comincia da una figlia. Mettere e venire al mondo nella tradizione locale. pp.338, cartonato, f.to 21,5x24,5. Le dure condizioni di vita nella montagna ligure protrattesi fino alle sogliedel boom economico. Le vicende del parto e la solidarietà femminile; i tabù, le credenze e i rituali asso-ciati alla nascita e al puerperio; le preferenze sul sesso del nascituro e il rifiuto della maternità; l’emargi-nazione delle ragazze madri e dei figli illegittimi.

Fiorenzo Toso, L'isola di Chio. e l'eredità genovese nel Levante. Presenza linguistica e cultu-rale. Fotografie di Antonio Torchia. pp. 256, cartonato, f.to 24,5x29. I Genovesi edificarono castelli e città,introdussero pratiche agricole e commerciali contribuendo allo sviluppo delle culture che ancora oggi ca-ratterizzano il Mediterraneo orientale. Chio, la perla dell’impero coloniale ligure nell’Egeo, ha conservatopiù di ogni altra zona l’impronta genovese; un’eredità in gran parte leggibile a distanza di 500 anni.

Andrea Parodi, Liguria a zig-zag. Dalle passeggiate all'alpinismo. Con la collaborazione di Gianni Pa-stine. Edizioni EmmeE. pp. 204, cartonato, f.to 21,5x30,5. La Liguria dei sentieri, dei torrenti e delle rocce,dei colori dell'autunno nei boschi dell'Appennino e degli alberi in crostati di neve e di ghiaccio sulle cre-ste spazzate dal vento. Vengono proposte passeggiate ed escursioni sugli innumerevoli sentieri, itineraripiù avventurosi, facili arrampicate, gite con gli sci in ambienti quanto meno inconsueti.

Fiorenzo Toso, Xeneizes. La presenza linguistica ligure in America meridionale. pp. 256, carto-nato, f.to 24,5x29. Verso il 1850 alla Boca del Riachuelo esisteva già una comunità di 2.000 Liguri; a Bue-nos Aires si pubblicarono per decenni giornali in genovese; le “Lettras del tango” abbondano di parolecome “bacán”, “acamalar” e “belinún”. Nel libro si trova la storia dell'apporto linguistico ligure nel pano-rama idiomatico latinoamericano, percorrendo la vicenda dei Genovesi in Argentina, Uruguay, Cile e Perù.

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ECCORECCO NUMERO 29 DICEMBRE 2011 9

lamentele

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

BRUNO SACELLA8Guardando lo stato di abbandono in cui versa ilquartiere che si affaccia su piazzale Olimpia mi è venuta sponta-nea una domanda: non sarà che l’Amministrazione comunale con-sidera questo quartiere alla stregua di un’ultima Thule, ossia unalanda deserta, una terra di fuoco e di ghiaccio, da dimenticare vo-lentieri, così come ci viene originariamente descritta, al di là deimiti successivi, dall’esploratore greco Pitea?

Ma lasciamo parlare i fatti:otto anni fa ci fu la famigeratadecisione di usare un terreno co-munale adiacente ai palazzoni diPiazzale Olimpia, come sversato-io della “rumenta” di Recco.

Reazione violenta da partedegli abitanti! Dopo molti incon-tri tumultuosi si arrivò ad unapacifica passeggiata, con il sac-chetto della spazzatura vuoto inmano, sino al Municipio, cammi-nando correttamente sul marcia-piede, con fermata al semafororosso di Via Pisa.

“Corteo non autorizzato”,tuonò l’Amministrazione, contanto di denuncia di tre poveri cittadini, presi a caso (tre stimatiprofessionisti di specchiata onestà e rettitudine).

Poi la tessitura di una tela di Penelope che più si tesseva e piùdiventava corta, portò gli abitanti di Piazzale Olimpia e l’Ammini-strazione (sarebbe meglio dire il sindaco Gian Luca Buccilli) aduna pace armata.

Lo sversatoio sì, ma con tante garanzie! E bisogna dire che tut-te le promesse furono mantenute. Una bella recinzione con una fit-tissima siepe di piante, orari stabiliti, sosta limitata ad un unico au-tomezzo, abbattimento dei cattivi odori con lo spruzzo ad inter-mittenza di una sostanza odorosa non inquinante.

La cosa non fu comunque indolore; alcuni degli abitanti degliappartamenti che affacciano sullo sversatoio, vendettero casa e sitrasferirono altrove.

Poi, con il cambio dell’impresa di nettezza urbana, le cosecambiarono rapidamente. I mezzi in sosta diurna e notturna di-vennero innumerevoli, ben al di fuori del limite stabilito; di recen-

te, esternamente al recinto incriminato, è stato posto anche unbrutto container di 40 piedi per la raccolta dei rifiuti ingombranti.

Ma ormai noi siamo vecchi e stanchi di combattere; i giovani,se hanno fortuna, vanno ad abitare a Megli o in Carbonara, se no,con i tempi che corrono, anche l’appartamento presso lo sversato-io è meglio di niente.

Tre anni fa, dodici magnifici pioppi che delimitavano il campoda rugby e creavano un certo di-stacco tra i palazzi con il raccor-do autostradale e anche un po’ diprivacy, furono abbattuti percreare un bel campo di erba sin-tetica. Probabilmente le foglie ca-duche dei pioppi avrebbero resonecessaria una più frequentespazzatura dell’erba sintetica. Ilcampo è bello, funziona bene, gliorari sono rispettati, è frequenta-to da tanti ragazzi del compren-sorio, e questa è una cosa buona;non è vero che fanno rumore,fanno allegria!

L’Amministrazione comunaleha però dimenticato che, nei pae-

si civili, quando si abbatte un albero se ne mettono a dimora due.Anche allora proteste, comitati, riunioni diurne e notturne, so-

pralluoghi. In quell’occasione ci era anche stato assicurato l’inte-ressamento dell’Amministrazione comunale presso la Società Au-tostrade, per la piantumazione di una cinquantina di piante di ole-andro, atte a creare una barriera antirumore e un po’ di privacy,lungo il raccordo autostradale. Ma sino ad oggi non è stato pianta-to neppure uno stelo!

E per finire. Nei giorni scorsi, affacciandomi al balcone ,mi so-no accorto che il nuovo grattacielo che sorge in centro, ci ha pri-vati anche della “vista mare”. Qui l’Amministrazione comunalenon c’entra, è vero, però tanti, tanti anni fa, quando assunsi il pri-mo comando (allora ero molto giovane), il mio armatore, un vec-chio camoglino di antica tradizione, per farmi coraggio mi disse ingenovese: «Ricordati che se il cuoco brucia lo stufatino, la colpa èsempre del Comandante!». Un insegnamento che non ho mai di-menticato.

Piazzale Olimpiao ultima Thule?

SULL’AREA UTILIZZATA DAL SERVIZIO

DI NETTEZZA URBANA

L’area adiacente a Piazzale Olimpia utilizzata dalla ditta IdealService.

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10 DICEMBRE 2011 NUMERO 29 ECCORECCO

miscellanea

[ER]8La sala consiliare del Comune ha ospitato lo scorso 11 novembre un incontropubblico dal titolo “La Dottrina sociale della Chiesa; fonte di princìpi e valori che sor-reggono una società degna dell’uomo”. Dopo il saluto di Valentina Grazioli, assesso-re alla Cultura, sono interventi Pier Luigi Vinai, presidente dell’associazione “IterAgentes” (soggetto organizzatore dell’incontro) e vicepresidente della FondazioneCarige, quindi don Stefano Olivastri, sacerdote, preside dell’Istituto Superiore diScienze Religiose.

Sono state ricordate le parole di Giovanni Paolo II pronunciate nella “Christifide-les Laici” del 1989: “La promozione della dignità di ogni persona è il compito es-senziale, anzi, in un certo senso il compito centrale e unificante del servizio che laChiesa ed in essa i fedeli laici sono chiamati a rendere alla famiglia degli uomini”.

«Una indicazione – ha sottolineato don Olivastri – che deve spingere i fedeli al-l’agire in politica, come espressione qualificata ed esigente dell’impegno cristiano alservizio degli altri».

«Il riferimento inequivocabile a cui i cristiani laici devono ispirare il loro impegnopolitico – ha continuato il sacerdote – non può esser altro che l’insegnamento dellaDottrina Sociale della Chiesa».

Dalle sue parole emerge che il cristiano deve porre in primo luogo «il persegui-mento del bene comune in uno spirito di servizio; lo sviluppo della giustizia conun’attenzione particolare verso le situazioni di povertà e sofferenza; il principio disussidiarietà; il rispetto dell’autonomia delle istituzioni secolari; la promozione deldialogo e della pace sull’orizzonte della solidarietà».

Gian Luca Buccilli, membro dell’associazione “Iter Agentes”, ha sottolineato co-me «promuovere e difendere le verità riguardanti la vita sociale, la libertà, la giusti-zia e più in generale i diritti non negoziabili della persona, non significa adagiarsi suuna forma di sterile confessionalismo», ma va visto come «l’espressione con la qua-le i fedeli laici offrono il loro coerente apporto per un ordinamento più giusto e mag-giormente rispettoso della dignità di ogni individuo».

Tra gli interventi provenuti dal folto pubblico, la necessità da parte del cristianodi «avere coraggio delle proprie azioni» e «l’importanza di conoscere la Dottrina So-ciale della Chiesa, soprattutto nel rapporto con il mondo laico». Questultima consi-derazione deriva dalla consapevolezza che, premessa la distinzione tra sfera politicae sfera religiosa, è tuttavia da escludere la prospettiva di una laicità intesa come au-tonoma dalla legge morale.

A CURA DELL’ASSOCIAZIONE “ITER AGENTES”

Dottrina della Chiesaseguitissima conferenza

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Cari signori,vorrei integrare quanto riportato a pag.11 (“Babbo Natale vorremmo un’altale-na”) del numero di novembre di “Ecco-Recco”.

Una volta la coppia di altalene in cor-rispondenza della veranda di “U Merel-lin” (riportata nella foto a corredo) eradedicata ai più piccoli, era cioè di quelparticolare tipo che permetteva ai piùpiccoli di sedere in sicurezza. Natural-mente queste altalene necessitano di uncerto tipo di attenzione e manutenzio-ne, in mancanza delle quali, quindi,prima ne è sparita una e poi l’altra èstata sostituita da una per bambini piùgrandi. Mi recai quindi, vari mesi addie-tro, assieme al mio nipote più piccolo,presso il magazzino/laboratorio delComune in via Milano e chiesi quandoavrebbero reinstallato le altalene per ipiù piccoli: mi risposero che il Comunenon aveva i soldi!

Faccio una proposta. Ogni estate mireco in vacanza a Pontedilegno, doveho potuto apprezzare l'ampia disponi-bilità di giochi per i bambini (incluse lealtalene in questione). Allora, in virtùdell’antico gemellaggio, perché nonchiediamo al Comune di Pontedilegnose, invece dell’albero di Natale, odoltre ad esso, non ci portano 2 (due)altalene?

Cordialmente PIERO NEUHOLD

ALTALENECHE VANNOALTALENE CHE VENGONO

Sabato 24 dicembre • Ore 18.00 S.Messa. • S.Messa solenne di mezzanotte; prima della S.Messa, canti natalizi dei bambini, al terminescambio degli auguri con brindisi nel saloneparrocchiale

Domenica 25 - S. Natale• S.Messe ore 11.00 e 18.00(Non viene celebrata la S. Messa delle ore 8.00)

Lunedì 26 - Sacra Famiglia • S.Messe ore 8.00, 11.00 e 18.00Sabato 31 - Ultimo giorno dell’anno solare• Ore 17.30 Preghiera di ringraziamento• Ore 18.00 S.Messa

• Ore 22.30 Preghiera di ringraziamento eS.Messa; aI termine brinderemo insieme all’anno nuovo.

Domenica 1° gennaio - Maria SS.Madre di Dio• S. Messe ore 11.00 e 18.00(non viene celebrata la S.Messa delle ore 8)

• Ore 17.30 Invocazione allo Spirito Santo per il nuovo anno e rinnovo delle promesse battesimali.

Venerdì 6 gennaio - Solennità dell’Epifania • S.Messe ore 8.00, 11.00 e 18.00Sabato 7 gennaio • Ore 21.00 Concerto dell’Epifania eseguito dal Coro “Voltri Musica”

Parrocchia S. Rocco in Recco

nei locali della chiesa è sempre visitabile la mostra di oltre 2.000 presepi da tutto il mondo della collezione di don antonio.

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ECCORECCO NUMERO 29 DICEMBRE 2011 11

miscellanea

LA CROCE VERDE ALLA CINQUE TERRELa terribile alluvione che il 25 ottobre ha devastato Val di Vara, Bru-gnato, Lunigiana e Cinque Terre ha mietuto vittime ed ha stravolto lavita ed il paesaggio di molte località. Tra i tanti volontari che hannooperato a Monterosso e Vernazza c'erano anche i militi della CroceVerde di Recco.Grazie al coordinamento di Anpas e 118, trentatre operatori profes-sionalmente qualificati si sono alternati su turni di 12 ore con due am-bulanze, per offrire un servizio di assistenza ai residenti e a quantierano impegnati nel portare aiuto alle persone alluvionate.È stata garantita la gestione dell'emergenza sanitaria in collaborazio-ne con la protezione civile che ha la supervisione delle missioni neimomenti di calamità naturali.Dall’alluvione ad Alessandria nel 1994 al terremoto in Abruzzo nel2009, la Croce Verde di Recco ha sempre dato il suo contributo in ter-mini di uomini e mezzi in favore delle popolazioni colpite.Nonostante il numero di militi impegnati in trasferta, le attività pro-grammate e le emergenze del nostro territorio sono state svolte sen-za incidere sul livello della consueta operatività.

ANCHE I CACCIATORI HANNO UN CUORELo scorso 19 giugno si è tenuto presso il campo addestramento la“Rascee”, nel comune di Né, il 12° Trofeo Biennale “Mario & GiorgioBadaracco”, manifestazione cinofila tipo S.Uberto organizzata dallasezione comunale Fidc di Testana di Avegno con la collaborazione difamiliari e amici. Il tutto si è svolto nei migliori dei modi seguendo ilregolamento FIDC nazionale, grazie anche all’operato dei giudici,Sandro Vescina e Gianni Lizzi, con un plauso particolare al giovaneDavide De Marchi, collaboratore instancabile. Si è provveduto all’as-segnazione del trofeo alla cacciatrice Clara Martorel di Alessandria(nella foto). L’incasso della manifestazione è stato di 600 euro, cifrainteramente devoluta alla Croce Verde Recco. Perché… anche i cac-ciatori hanno un cuore! FRANCO CANEVELLO

CABONA, UN TITOLO NAZIONALE Il recchese Roberto Cabona si è classificato al 1° posto nella fi-nale del trentesimo campionato italiano “Trofeo Diana”(catego-ria Continentali Esteri), coadiuvato dal suo cane Epagneul Bre-ton “Hero”. La manifestazione si è svolta l’8 e 9 ottobre nella te-nuta faunistica venatoria “Valle di Fiordimonte”, una località aquota 1400 metri in provincia di Macerata e ha visto la parteci-pazione di 125 concorrenti da quindici regioni italiane. Cabonaha vinto anche i premi 1° di batteria e 1° connubio cane-caccia-tore. ANNALISA REVELLO

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12 DICEMBRE 2011 NUMERO 29 ECCORECCO

il filo

A Recco un istituto documentalesull’Arte Ligure

DIRETTO DALLO STORICO DELL’ARTE FRANCO DIOLI

8Nasce a Recco IDAL, Istituto per la Documentazione dell’Ar-te Ligure, diretto dalla storico dell’arte e saggista Franco Dioli, trai più importanti specialisti della pittura ligure. IDAL collabora conl’Archivio Liguria. Pittori tra ’800 e ’900 e il Comitato esperti pit-tori liguri tra Ottocento e Novecento. Nel nuovo studio di Via Ca-vour 11 di Recco, in un ambiente confortevole e nella massima ri-servatezza, si possono chiedere informazioni su oggetti di anti-quariato, prevalentemente dipinti di tutte le epoche. Per i primi in-contri IDAL fornirà gratuitamente la consulenza, solo in seguito, incaso di richieste di certificazioni di autenticità, archiviazioni, con-sulenze per la vendita verrà concordato un compenso per il servi-zio professionale svolto. IDAL si occupa anche di inventari di col-lezioni d’arte e arredi; stime per divisioni ereditarie; assistenza perla vendita; ricerca dell'autore e indicazione del valore di mercato;perizie di opere d’arte con supporto fotografico; perizie filatelichee numismatiche; assistenze bibliografiche per tesi d’arte in colla-borazione con CatalogArt. L’archiviazione dell’opera permette incaso di furto di bloccare tempestivamente la commercializzazionedel dipinto tamite i Carabinieri della Tutela Patrimonio Culturale ela tracciabilità dell’opera in occasione di mostre o pubblicazioni.L’Istituto inaugura la sua attività il 10 dicembre e sarà operativodal 1° gennaio. Info 0185.723016 e 335.5418560.

“Le arcate” festeggiano con Ferrii primi 50 anni di Zagor

LA MOSTRA DEDICATA AL DISEGNATORE RECCHESE

8I cinquant'anni di Zagor saranno festeggiati a Recco con unamostra dal 17 al 26 nel Centro Polivalente “Franco Lavoratori”,dedicata a Gallieno Ferri (che proprio a Recco abita da una vita) eal suo personaggio. L'iniziativa è dell’associazione culturale “Learcate”. Alla presentazione di sabato 17 parteciperanno GallienoFerri e lo sceneggiatore Moreno Burattini; verrà anche ricordata lafigura di Sergio Bonelli, creatore letterario di Zagor e suo editore,recentemente scomparso. Zagor compie cinquant’anni ed è il casodi dire che non li dimostra. Non soltanto perché lui, Patrick Wil-ding (questo il vero nome del personaggio), come quasi tutti glieroi dei fumetti, non invecchia ed è sempre agile e prestante comeai tempi della prima avventura: c’è di più. Lo Spirito con la Scurenon è un “reduce” dal passato glorioso ma dal presente stentato.Al contrario, la serie continua regolarmente a inanellare nuovi epi-sodi con un riscontro di pubblico tuttora invidiabile, non solo inItalia ma anche in vari paesi del mondo. Zagor arriva all’invidiabi-le traguardo in forma smagliante soprattutto perché è alto il gradodi soddisfazione dei lettori, che affollano gli incontri con gli auto-ri, animano dei forum su Internet, hanno dato vita alla Zagor TV.E lo stesso entusiasmo noi autori lo riscontriamo anche all’estero.Che si vada in Turchia, in Serbia, in Croazia o in Brasile, ci sonosempre “abitanti di Darkwood”, gli zagoriani di tutto il mondo,pronti a far festa con noi. Nel corso del 2011, il cinquantesimo com-pleanno dello Spirito con la Scure è stato festeggiato in decine dipiazze diverse, davanti a migliaia di persone. I festeggiamenti sonostati però, a un certo punto e improvvisamente, smorzati il 26 set-tembre dall’improvvisa scomparsa di Sergio Bonelli. M.B.

Giuseppe Bozzoraccontato ‘con il sole nel cuore’

RITA BOZZO RACCONTA I SUOI SETTE ANNI COL PITTORE

8“Un atto di amore di Rita, che gli fu co-stantemente vicina nell’ultima parte della suaesistenza, verso Giuseppe Bozzo, innamoratodella vita, della pittura, della nostra Recco edella sua cultura cittadina”; le parole dellaprefazione di Sandro Pellegrini sintetizzanol’essenza del libro, scritto con parole sempliciche provengono dal profondo del cuore. E iltitolo non fa che anticipare le sensazioni chesi provano leggendo queste pagine cariche ap-punto di ammirazione, amore e profondo ri-spetto. Rita Bozzo ha affrontato la sua primaesperienza di scrittrice allo scopo di raccogliere fondi per realizza-re un vecchio sogno di Giuseppe Bozzo: un mosaico che rappre-senti Nicoloso da Recco, da costruire nella piazza a lui titolata.

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ECCORECCO NUMERO 29 DICEMBRE 2011 13

agenda

FATTI NOTIZIE&ANAGRAFE nDall’Anagrafe del Comune ecco i dati relativi al mo-vimento demografico di novembre. Nati 3 maschi e 2 femmine; de-ceduti 6 maschi e 3 femmine; iscritti 11 maschi e 8 femmine, can-cellati 15 maschi e 13 femmine. Pertanto la popolazione di Reccorisulta, al 30 novembre, di 10.187 residenti.

CENSIMENTO n Fino al 31 dicembre l’ufficiocomunale di censimento, situato accantoall’ufficio anagrafe del comune, è a disposi-zione della cittadinanza per fornire chiari-menti ed assistenza alla compilazione dei questionari e ritirare iquestionari già compilati. L’ufficio osserva il seguente orario: dalunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.00; mercoledì e venerdì dalle15.00 alle 17.30.

ZSL: NUOVO BOLLINO PER L’AUTO n Entro il 31 dicembre i residentidovranno dotarsi della nuova vetrofania per l’auto che indica lascadenza. Il comando della Polizia Municipale di Recco ha predi-sposto un modulo per il rinnovo. Gli orari per la presentazione del-la richiesta sono dal lunedì al venerdì 9.00-12.00 e 15.30-17.30; sa-bato, domenica e festivi 9.00-12.00. Il veicolo deve essere intesta-to a persona residente a Recco. Per chiarimenti: tel. 0185.7291283.

MOSTRA BISSO n Fino al 15 gennaio si può visitare presso il Salo-ne dell’Arte di via XX Settembre (ingresso libero) l’esposizione diquadri di Piero Bisso. Recchese, classe 1942, Bisso lavora nei suoistudi di Recco e Uscio, localitàche rappresentano per l’artistal’ideale connubio tra la costa e ilsuo immediato entroterra. Dal-l’infanzia trascorsa a Pieve Ligu-re è nato il suo amore per il ma-re del Golfo Paradiso: splendidenei suoi quadri le trasparenze elo spumeggiare dell’acqua.

PRO RECCO RUGBYn Il Club Italia Amatori Rugby ha consegnatoalla società recchese, nella persona del presidente Stefano Di Li-berto, il premio di “società dell’anno”, in virtù del lavoro svolto edei meriti acquisiti dalla Pro Recco Rugby negli ultimi anni.

SULLA VIA DEI TUBI n Il LabTer del Parco di Portofino organizzaper sabato 10 un’escursione sull’antico tracciato dell’acquedottocamogliese sul Monte di Portofino, altamente spettacolare e sug-gestivo tra tunnel, scalette e passaggi a strapiombo, richiede unabuona forma fisica. Un’occasione per ripercorrere l’antico traccia-to dell’acquedotto costruito a fine 1800). Appuntamento alle 9.00davanti alla chiesa di San Rocco di Camogli. Info allo 010.2345636.

PELLEGRINAGGIO A LOURDES n La Parrocchia di San Rocco orga-nizza un pellegrinaggio a Lourdes dal 9 al 12 febbraio. Quota dipartecipazione 420 euro. Viaggio in pullman, sistemazione in ca-mere doppie, trattamento di pensione completa. Prenotazioni en-tro il 31 dicembre con acconto di 150 euro, saldo entro il 30 gena-io. Programma e ulteriori informazioni: 0185.723418.

DOVE TROVARE “ECCORECCO” PanificioPallavicino a San Rocco, Farmacia Berni in piaz-zale Europa, Edicola Eta Beta in via Roma, Car-toleria Capurro in piazza Gastaldi, Centro TIM invia Fiume, Panificio Moltedo in via XX Settembre,Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolitod’Aste, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in piazzaNicoloso, Libreria Capurro in passo Assereto, MySpace in lungomare Bettolo, Cartoleria Capurroin piazza San Giovanni Bono, Parrucchiera Piras inValleverde, Alimentari Capurro a Mulinetti.ARRETRATI Possono essere richiesti gratuitamente alla LibreriaCapurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione. INTERNET Su www.eccorecco.info tutti i numeri pubblicati sipossono sfogliare (anche su iPad) o scaricare in PDF.

Ecco la nuova pretura v Il consiglio comunale (14 favorevoli e 3 aste-nuti) approva la costruzione dell’edificio che ospiterà la nuova pre-tura, chiamata a far fronte alle esigenze di tutto il comprensorio. Ilprogetto porta la firma dell’architetto Nestore Oneto; la spesa di qua-si 2 miliardi di lire sarà a carico del Ministero di Grazia e Giustizia.Chiude il Trieste vMaria Giberti, titolare dell’albergo di via Cavour,rimasta vedova, getta la spugna dopo ventiquattro anni di attività.Rumenta, nuovo automezzo v Il Comune acquista un nuovo camioncon 130 quintali di portata: sarà così possibile trasferire la spazzaturaa Scarpino in un unico viaggio. Intanto prende in affitto a 250milalire mensili l’area ex Enel per parcheggiarvi i mezzi.Si insedia don Pier Carlo Casassa vAccompaganto da una foltadelegazione di fedeli di Ceranesi, il nuovo parroco prende posses-so della chiesa dei Santi Giovanni Bono e Giovanni Battista.A Recco la selezione dello Zecchino d’Oro v L’Istituto Suore Mae-stre Pie e la discoteca La Mecca ospitano due audizioni per la se-lezione regionale in vista dell’edizione 1982.Vigili, solo se alti v Il consiglio comunale approva il regolamentosecondo il quale i vigili urbani dovranno essere alti almeno 1,75 me-tri gli uomini e 1,68 le donne e avere 10/10 di vista.Cimitero ampliato v Il Comune prevede la realizzazione di 300 nuo-vi loculi nel cimitero centrale, che potranno soddisfare le richiestedei prossimi tre anni.Santa Barbara nel depuratore v La ricorrenza della patrona dei mi-natori si festeggia con una solenne cerimonia nel tunnel, in co-struzione, che dovrà ospitare il depuratore.Pazienti senza letti v Esposto al pretore: mentre si rifiutano i ri-coveri, le stanze della nuova ala dell’ospedale sono ancora chiuse.

30 ANNI FA: DICEMBRE 1981

L’edificio della pretura, all’epoca discusso per la tipologia architettonica.

MUZIA CERCASI nMuzia, una me-ticcia di quasi 14 anni con tatuaggioGE O 1590, si è persa a Capenardodi Davagna (Genova). È stata avvi-stata nel Fullo l’ultima volta dopoMolassana. Non è più giovane edha una piccola cistina nera sopra latesta, lato sinistro. Se qualcuno lavedesse, è pregato di contattare Ro-berta al n. 349. 1918970, oppure lamamma al numero 349.5134097.

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14 DICEMBRE 2011 NUMERO 29 ECCORECCO

agenda

passeggiate

A CURA DI PATRIZIA BALLETTO

VERZEMMAmeta: la collina di Verzemma | tempo: circa 2h soste escluse| difficoltà: allenamento alla salita | occorrente: scarpe comode e i-pod | percorso totale: 7 km

Questa nuova passeggiata si aggancia all’itinerario perCorticella di EccoRecco n° 27 e permette di salire sino allalocalità di Verzemma, attraverso le tipiche crouse e la stra-da carrabile.Arrivati in via Ponti Romani, appena la strada si restringe,si prende la pedonale salita Inopeo, una scaletta a sinistrache incrocia la carrabile un paio di volte e sale più o menodolce sino a portarci “col naso” sullo svincolo autostradale!A questo punto si cammina per circa 150 m proprio sovra-stando il raccordo, per poi riprendere la scala con circa uncentinaio di alzate alquanto irte… Si incrocia nuovamentel’asfalto e si riprende il ciottolato; siamo nel cuore dellacampagna verzemmina, tra ulivi, limoni, canne, palme, fi-chi. Purtroppo il rumore delle auto è una costante di questopercorso, perciò si consiglia un sottofondo musicale, maga-ri un po’ di rock per salire e musica classica per scendere.Così con un po’ di fatica si raggiunge la cima. Per tornare avalle si consiglia il nastro d’asfalto perché più panoramico;infatti quando siamo sul crinale, dal pennone che in occa-sione dell’8 settembre mostra la bandiera di Verzemma, asinistra abbiamo Avegno con le nuove costruzioni, davantiRecco con le colline di Liceto e di Bastia mentre a destra ilversante di Collodari e ovviamente il mare sullo sfondo…Una cartolina che ci mostra cinque dei sette mitici quartie-ri di Recco. Vista la stagione invernale, dobbiamo scegliere una gior-nata serena e le ore più calde del primo pomeriggio per po-ter assaporare la passeggiata.Percorriamo tutta via Verzemma e via Ponte di Legno finoad incrociare via dell’Alloro e proseguire sino a trovarci difronte alla chiesa di S. Rocco. Nelle foto, due ampie vedute da Verzemma. Sopra, la valle del Recco; sotto, una vista del sole che va calando da Carbonara fino a Punta Chiappa.

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ECCORECCO NUMERO 29 DICEMBRE 2011 15

Tempo di Natale • Tempo di Nata-le, tempo di regali da fare… Nientedi meglio che fare una visita in far-macia per trovare, accanto ai tradi-zionali prodotti per la cura e l’igienedella persona, idee per un regalo uti-le e gradito. Oltre alla tradizionale

scelta delle linee cosmetiche più af-fermate con le ultime novità, lineeuomo che propongono ottimi tratta-menti per le giornaliere esigenze dirasatura e cura della pelle, si posso-no trovare strumenti diagnostici peruso domestico come misuratori dipressione e glicemia, nuovissimi di-spositivi per una igiene dentale com-pleta, elettromedicali per terapie ae-rosol. Il tutto accompagnato dal con-siglio di persone esperte e con la pos-sibilità di usufruire di prezzi van-taggiosi.

SALUTE BENESSERE�CASE DI PORTOFINO Fotografie di Adriano Bacchella, testidi Sisi Copercini Cazzaniga (in italiano e inglese). Il sapienteocchio di un fotografo e la penna curiosa di una giornalistaappassionata sono entrati in oltre una ventina di case di unodei luoghi più internazionali ed esclusivi del mondo. Un libroricco, affascinante, in cui la natura e i panorami straordinarisono parti integranti delle case stesse, che si fondono e si

compenetrano nell’ambiente, riprendendo negli arredi e nei decori i colori del mare,degli alberi e dei fiori che le circondano. Adarte editrice, 144 pp, 65,00 €

�LA MENSA DEI LIGURI STORIA DI UNA CUCINA DIVERSA Paolo Linguaalle prese con il costume gastronomico della Liguria, ancor oggiuna realtà non omogenea. Nel capoluogo, senza retroterra agri-colo, la cucina è stata costruita grazie al porto-emporio e al giocodello scambio. Nelle aree di Ponente è stata influenzata dalla pre-senza dei prodotti agricoli e, nei limiti, della pesca. Nel Levante siè sempre mossa sul filo dei rapporti costa-entroterra. Il lavoropunta proprio sulla difficile sintesi tra aree diverse e caparbiamenteautonome anche a tavola. De Ferrari editore, 296 pp, 18,00 €

�LE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO E L’ASSOCIAZIONISMO SO-LIDARISTICO IN LIGURIA Il volume curato da Giovanni B. Varnierraccoglie diversi saggi su queste realtà, che costituiscono untessuto sociale e un patrimonio ricchissimo nella nostra re-gione. Emerge l’opera fondamentale delle culture diverse delcattolicesimo e del socialismo in relazione alla ‘questione so-ciale’, opera sulla quale si fondano in buona parte le radicidella nostra comunità. De Ferrari editore, 160 pp, 18,00 €

�WAVE WATCHING LO SPETTACOLO DELLE MAREGGIATE IN LIGURIAUno spettacolare viaggio che sottoli-

nea come la Liguria sia adatta alla contemplazione delle ma-reggiate grazie a litorali pittoreschi e accessibili, a coste lacui esposizione e ripidità esalta il moto ondoso, Di grande im-patto le onde fotografate mentre flagellano il Golfo Paradiso.Le foto sono di Stefano Gallino, Alessandro Benedetti, LucaOnorato. Hoepli Editore, 224 pp, 39,00 €

�UN ANNO SULL’ALTA VIA LE IMMAGINI DI SEI FOTOGRAFI LUNGO L'ALTA VIA DEI MONTI LIGURIGli autori del libro – Paolo Bolla, Roberto Malacrida, Gianni Carrara, Alessandro

Fronza, Guido Paliaga (che ne è anche curatore) e RenatoCottalasso – profondi conoscitori ed esperti di questo ter-ritorio, hanno deciso di percorrere e descrivere l’Alta Via,curando ciascuno un tratto del percorso secondo la propriainterpretazione personale. Luoghi dove è ancora possibileritrovare un frammento di quella ‘naturalità’ le cui radicisono sepolte tra le pieghe del nostro quotidiano. Il Piviereeditore, 182 pp, 35,00 €

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