NOTIZIARIO DELLAP. A. CROCE VERDE RECCO NUMERO DUE …

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RECCO 654 NOTIZIARIO DELLA P.A. CROCE VERDE RECCO NUMERO DUE ottobre 2004 NOTIZIARIO DELLA P.A. CROCE VERDE RECCO CONCLUSI I FESTEGGIAMENTI, PRONTI A PARTIRE ULTERIORI PROGETTI E INIZIATIVE La “Croce”, espressione e risorsa di Recco Nell’illustrazione di Roberto Ferreccio il “logo” del nuovo e importante progetto “Nova Milla” L’ autunno segna la ripresa delle attività dopo la pausa estiva con il ritorno alle consuete oc- cupazioni familiari e lavorative. La nostra P.A. non ha avuto so- spensioni di sorta ma ha continua- to ad erogare i servizi alle persone chiedendo ai propri militi disponi- bilità e sacrificio. Inoltre, verso la fine dell’estate, nei primi tre giorni di settembre, ab- biamo celebrato la ricorrenza dell’80° dalla fondazione. È stato un avvenimento molto im- portante! La collaborazione dei militi e di tante altre persone che si sono mo- bilitate con passione per aiutarci a predisporre l’avvenimento nonchè la successiva larga partecipazione della popolazione che con affetto e simpatia ha vissuto con noi le tre giornate, ha dato riscontro al vero spirito del sodalizio quale società aperta, fortemente permeata nel tessuto cittadino del quale è espressione e risorsa. È quindi con molto orgoglio e sod- disfazione che, anche a nome del Consiglio Direttivo, rivolgo un sen- tito ringraziamento a tutti. Ora, ritornati nella vita di tutti i giorni, stiamo operando per porta- re avanti le molteplici iniziative che abbiamo messo in cantiere e di cui, in estrema sintesi, faccio cenno. Completare la riorganizzazione in- terna per portarla al passo con le nuove regole fissate dalla legge, dai contratti e dai concetti di buona ge- stione. Proseguire l’attività formativa dei militi per migliorare la loro effi- cienza durante il soccorso. Collaborare con i tre ordini di scuo- le, Elementari, Medie e Liceo, per dare ai giovani informazioni sul no- stro Sodalizio e proporre loro aspetti di conoscenza e formativi non secondari nella crescita e nella vita delle persone. Attuare il progetto “Nova Milla”, di cui si parla in un articolo a parte, che è finalizzato ad aiutare quelle famiglie che hanno al proprio in- terno malati gravi. Proseguire nella redazione del no- tiziario della Croce Verde “RECCO 654”, che ha avuto grande succes- so ma che deve essere, per il 2005, rifinanziato e realizzato. Altre cose ancora sono allo studio per portare la conoscenza sulle modalità di soccorso a persone adulte anche in relazione alle loro necessità professionali. Come potete vedere, le strade che vorremmo percorrere sono tante, indubbiamente utili e importanti, ma altrettanto laboriose e impe- gnative. La Croce Verde è aperta a tutti. Il Presidente GIOVANNI RAINERO Da pagina 7 a pagina 13 il diario dei tre giorni di festa per l’80° anniversario

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RREECCCCOO 6 5 4NOTIZIARIO DELLA P.A. CROCE VERDE RECCO NUMERO DUE ottobre 2004NOTIZIARIO DELLA P.A. CROCE VERDE RECCO

CONCLUSI I FESTEGGIAMENTI, PRONTI A PARTIRE ULTERIORI PROGETTI E INIZIATIVE

La “Croce”, espressione e risorsa di Recco

Nell’illustrazione di Roberto Ferreccio il “logo” del nuovo e importante progetto “Nova Milla”

L’autunno segna la ripresa delleattività dopo la pausa estivacon il ritorno alle consuete oc-

cupazioni familiari e lavorative.La nostra P.A. non ha avuto so-spensioni di sorta ma ha continua-to ad erogare i servizi alle personechiedendo ai propri militi disponi-bilità e sacrificio.Inoltre, verso la fine dell’estate, neiprimi tre giorni di settembre, ab-biamo celebrato la ricorrenzadell’80° dalla fondazione.È stato un avvenimento molto im-portante!La collaborazione dei militi e ditante altre persone che si sono mo-bilitate con passione per aiutarci apredisporre l’avvenimento nonchèla successiva larga partecipazionedella popolazione che con affetto esimpatia ha vissuto con noi le tregiornate, ha dato riscontro al verospirito del sodalizio quale societàaperta, fortemente permeata neltessuto cittadino del quale èespressione e risorsa.È quindi con molto orgoglio e sod-disfazione che, anche a nome delConsiglio Direttivo, rivolgo un sen-tito ringraziamento a tutti.Ora, ritornati nella vita di tutti igiorni, stiamo operando per porta-re avanti le molteplici iniziative cheabbiamo messo in cantiere e di cui,in estrema sintesi, faccio cenno.Completare la riorganizzazione in-terna per portarla al passo con lenuove regole fissate dalla legge, daicontratti e dai concetti di buona ge-stione.Proseguire l’attività formativa deimiliti per migliorare la loro effi-cienza durante il soccorso.Collaborare con i tre ordini di scuo-le, Elementari, Medie e Liceo, perdare ai giovani informazioni sul no-stro Sodalizio e proporre loro

aspetti di conoscenza e formativinon secondari nella crescita e nellavita delle persone.Attuare il progetto “Nova Milla”, dicui si parla in un articolo a parte,che è finalizzato ad aiutare quellefamiglie che hanno al proprio in-terno malati gravi.Proseguire nella redazione del no-tiziario della Croce Verde “RECCO654”, che ha avuto grande succes-so ma che deve essere, per il 2005,rifinanziato e realizzato.

Altre cose ancora sono allo studioper portare la conoscenza sullemodalità di soccorso a personeadulte anche in relazione alle loronecessità professionali.Come potete vedere, le strade chevorremmo percorrere sono tante,indubbiamente utili e importanti,ma altrettanto laboriose e impe-gnative. La Croce Verde è aperta atutti.

Il PresidenteGIOVANNI RAINERO

Da pagina 7 a pagina 13 il diario dei tre giorni di festa per l’80° anniversario

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Ripercorrendo la storiaottuagenaria dellaCroce Verde, appare

evidente come non si siamai discostata dalla realtànella quale si trovavaadeguando così le sua at-tività alla realtà contin-gente.Anni addietro, ad esem-pio, erano mutate le esi-genze relative ai servizi daeffettuare, ne conseguìuna convenzione con laAls che non rappresenta-va soltanto servizi diversida effettuare e modalitàoperative diverse, ma so-prattutto l’inserimentonel tessuto portante del si-stema sanitario locale, cheoggi non può fare a menodella innumerevoli ed es-senziali attività svolte dal-la Croce Verde.L’assistenza sanitaria ogginon è più rivolta soltantoal trasporto (di malati,sangue, feriti, dializzatiecc.) ma deve tener contoanche di esigenze diversee di maggior impegno.Tra questi impegni nuovitrova spazio l’assistenzadomiciliare che si rivolge aquelle persone che, affetteda malattie gravi o gravis-sime o in fase terminale oche comunque abbiano bi-sogno di assistenza conti-nua, possono essere cura-te al proprio domicilio,quando le esigenze tera-peutiche lo consentano.Questo implica una seriedi problematiche difficilida affrontare per la fami-glia da sola poiché il siste-ma sanitario non può of-frire anche la parte assi-stenziale necessaria.In questo contesto si inse-risce il progetto “NovaMilla”, così chiamato per-ché riprende una iniziati-va precedentemente mes-sa in atto dalla Croce, econsiste nell’utilizzare

quattro persone facentiparte del cosiddetto servi-zio civile, grazie ad un fi-nanziamento ad hoc forni-to dal Ministero del Lavoroe delle Politiche Sociali,per offrire assistenza aimalati in fase terminale,ed alle loro famiglie, chepossono essere assistitinella loro abitazione.Per questo è stato bandito

un concorso col quale sa-ranno individuati i sogget-ti da formare, seguire e acui affidare questa impor-tante nuova attività.Le esigenze dell’assistenzadomiciliare sono davveromolteplici: è necessariotener presenti gli aspettisanitari strettamente inte-si, quali le modalità di as-sunzione della terapia, il

rapporto con infermieri emedici del SSN, controlla-re le condizioni di salutedel paziente (aggravamen-ti, piaghe da decubito,ecc.), aiutarlo durante lepiccole attività della vitaquotidiana (mangiare, pu-lizia personale), tener con-to dei presidi sanitari(pannoloni, materassi antidecubito, ecc), sollevare ifamiliari dall’impegno co-stante e continuativo neiriguardi del congiuntomalato.Essere presenti e svolgerequeste attività poi non hasolo una valenza assisten-ziale, ma ha anche un si-gnificato di tipo psicologi-co: non abbandonare lapersona che sta male, nonlasciare sola la famiglianel momento di grandedifficoltà e bisogno.L’impegno è notevole an-che perché rappresentauna novità nel panoramadelle attività svolte dallaCroce Verde. È necessarioformare gli operatori equanti volontariamentevorranno affiancarsi a lo-ro, seguirli nelle esperien-ze che quotidianamentefaranno, migliorare passodopo passo l’attività svolta.A ciò si aggiunga la neces-sità anch’essa nuova manon meno importante, diintegrarsi con le altre figu-re che operano nello stes-so ambito: operatori sani-tari, assistenti sociali, vo-lontari di altre associazio-ni. È dunque un momentoimportante di crescita per-sonale ed associativa poi-ché consente di calarsi an-cor di più nella realtà ter-ritoriale, confrontarsi conaltri che operano nellostesso ambito, ed attivarequell’integrazione tra ser-vizi sanitari e sociali chenon solo tutti auspicanoma che diventa una realtàormai imprescindibile perchiunque intenda proporsiper attività di volontariatosocio-assistenziale.

AUGUSTO MARCHESIMedico, équipe progetto“Nova Milla”

COL NUOVO IMPEGNO, INTEGRAZIONE TRA SERVIZI SANITARI E SERVIZI SOCIALI

“Nova Milla”:i volontari accanto

alle famiglie

Un servizio pronto a partireCOSA E’ > Il progetto “Nova Milla” nasce per volontà della CroceVerde di Recco che con esso intende venire in aiuto a famiglie alcui interno vi sono malati gravi. Il progetto “Nova Milla” è la riedi-zione di un precedente progetto “Milla”, il quale aveva preso il no-me da quello di una signora la cui famiglia, colpita dalla graveesperienza del lungo e pesante iter della malattia della congiun-ta, aveva suggerito alla Croce Verde l’attivazione di un servizio diaiuto alle famiglie attraverso i propri volontari.

COME SI PROPONE > Si propone come integrazione degli altriServizi compreso i Servizi Sociali del Comune di Recco; sensibiliz-zazione di giovani militi ai problemi del malato.

QUALI COSTI > Il servizio è gratuito perché, accettata la propostadella Croce Verde di Recco, il Ministero si è impegnato a finanzia-re per un anno il progetto con i fondi del Servizio Civile.

COME FUNZIONA > Quattro militi del Servizio Civile, apposita-mente assunti e retribuiti dalla Croce Verde, assistono i malatigravi e/o terminali nelle pratiche quotidiane, e prestano aiuto psi-cologico a loro e alla loro famiglia (sono escluse attività infermie-ristiche e sanitarie).

Per informazioni: segreteria Croce Verde, tel. 0185.721037.

GIORGIO SILVESTRI

I responsabili del progetto: da sinistra Mario Furioli, il dottor AugustoMarchesi e il coordinatore Giorgio Santinelli

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L’ospedale di Recco negli ultimiquattro anni ha subìto e bene-ficiato di lavori “diabolici” che

hanno creato grandissimi problemiai pazienti, agli operatori e alla cit-tadinanza. Nello stesso tempo perògli sviluppi, gli incrementi, i miglio-ramenti della produttività, il nume-ro di ricoveri nel tipo di patologietrattate, sono stati veramente im-portanti.A parlare della struttura e dei servi-zi dell’ospedale di Recco è il profes-sor Antonino Longo, primario del re-parto di chirurgia e direttore del di-partimento medico chirurgico e ri-abilitativo di tutto il levante, nel-l’ambito dell’Asl 3.«Il reparto di chirurgia ha 19 postiletto e si avvale, oltre a me, di settemedici, più uno specializzando; dal-l’inizio dell’anno sono stati aggre-gati anche due urologi, che proven-gono dal San Martino, con tre postiletto a disposizione, due mezze se-dute la settimana, il 20% del tempoin sala operatoria per interventi ditipo urologico oltrechè diagnostico.L’anno scorso la chirurgia ha com-piuto circa 900 interventi con960/970 ricoveri, ma importa rile-

vare la qualità delle prestazioni edella patologia trattata: non si cura-no soltanto ernie, varici, emorroidie appendici, ma anche malattiecomplesse, spesso con più difficoltàvista l’età media estremamenteavanzata in tutta la Liguria.»Mi sembrano pochi i posti letti adisposizione rispetto al numero didegenti e di patologie che trattate…«Nel dicembre del ’99 c’erano23/24 posti letto; adesso siamo sce-si a 19, ma con un aumento d’inter-venti. La nostra degenza media èinferiore a 8 giorni. Abbiamo incre-mentato la “day surgery” (attivitàchirurgica svolta con una degenzache termina il giorno stesso dell’in-tervento: si entra la mattina, si èoperati e la sera si va a casa). DallaRegione questo trattamento è equi-

parato alla “one day surgery”, cheprevede un unico pernottamento:siamo ricorsi a quest’iter per oltre il40% globale delle prestazioni: le va-rici, le ernie, gran parte delle emor-roidi, patologia mammaria e altrosono trattati in “day surgery”. Questo consente una riduzione deldisagio e dell’attesa nonché del ri-schio per il paziente di contrarre “in-fezioni nosocomiali” (infezioni urina-rie, broncopolmoniti, ecc.), difficilida trattare perché nate all’internodell’ospedale e quindi più resistentia gran parte degli antibiotici. Tutto ciò comporta un maggior la-voro organizzativo, ma garantisceun risparmio di costi sulle degenze:con un letto si riesce in sette giornia garantire trattamento a 5/6 per-sone.»Pertanto il numero dei posti lettonon incide sulla quantità e qualitàdei servizi che offrite.«Si pensi che il numero di interven-ti è addirittura aumentato: da 560si è passati ad oltre 900 l’anno scor-so. A questo si affianca un serviziod’endoscopia digestiva molto valido(circa 600 gastro e colonscopie l’an-no). Abbiamo aperto un ambulato-rio di senologia con la dottoressaGiovanna Buluggiu che ha matura-to un’ottima esperienza ventennaleall’ospedale di Savona. Seguiamo

DOPO I LAVORI, LE DIVISIONI DELL’OSPEDALE SONO PIÙ RAZIONALI ED EFFICIENTI

Chirurgia:una mediadi tre intervential giorno

FABIO ALABASTROVolontario soccorritore

Uno scorcio degli interni

L’esterno dell’ospedale L’esterno dell’ospedale

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un percorso analogo a quello del-l’Ist con l’agobiopsia, con la ricercadel linfonodo sentinella ma in tempimolto ristretti, anche grazie a dueaccessi alla Tac fissi la settimana: illunedì e il giovedì. Questo, purtrop-po, non accade nei grandi ospedali,come il San Martino, dove l’urgenzaaspetta 8/10 giorni. Da noi invece siverifica un aumento di ricoveri, diinterventi, di livello di prestazioni,di livello di patologia trattata.»Per quanto riguarda gli altri repartidell’ospedale?«Il reparto d’ortopedia del profes-sor Alberto Federici, per esempio,nel 2002 e nel 2003, è risultato es-sere, e lo dico con grande piacere eonore, la migliore ortopedia dellaLiguria, seconda solo all’unità spi-nale di Pietra Ligure dell’ospedaleSanta Corona, ma ben davanti alSan Martino, alla Clinica Universi-taria e a tutte le altre ortopedie del-la Liguria. Il professor Federici e lasua équipe fanno un numero strabi-liante di interventi protesici, d’arto-protesi, protesi di ginocchia, ecc. L’Asl 3 ha lasciato carta bianca al-l’ortopedia di Recco che, avendo ri-chieste in lista d’attesa che supera-no l’anno e mezzo, ha la possibilitàdi smaltire interventi anche moltocostosi (le protesi costano 7/8 milio-ni delle vecchie lire); invece moltialtri ospedali hanno dei limiti. L’Asl3 ha consentito di trattare quantipiù pazienti possibili nelle nostrestrutture, evitando la fuga di pa-zienti verso altre regioni. Direi cheRecco risponde alla grande!»E per quanto riguarda medicina?«Anche la divisione di medicina deldottor Gianmaria Zavarise sta fa-cendo un ottimo lavoro. Collabora

con l’Istituto di reumatolologia, ese-guendo a Recco lo screening per ladiagnosi di osteoporosi con la Mocad ultrasuoni, evitando così che lagente aspetti mesi. Ora tutti i mar-tedì mattina il professor Rovettacon la sua equipe viene qua a Rec-co a fare ambulatorio. Abbiamoinoltre stretti rapporti con la riabili-tazione dell’Ispri, a Nervi.»Le nuove sale operatorie hanno de-terminato un aumento della qualitàe del numero d’interventi? Quali so-no le aspettative?«Le aspettative sono assolutamenteverso un aumento della produttivi-tà: spazi più razionali, più idonei,più moderni, più efficienti con unadiminuzione degli sprechi e deitempi di attesa. Per fare un esem-pio, abbiamo una stanza, tra le duesale operatorie, di risveglio e pre-parazione per tre malati, cosa chenelle vecchie sale non c’era. Cosìadesso si può lavorare contempora-neamente su tre pazienti. In pro-gramma c’è la possibilità di poterutilizzare le sale operatorie per al-meno un paio di giorni la settimanaanche di pomeriggio, anche perchésono state fatte assunzioni di nuovopersonale infermieristico. Dovrebbearrivare un nuovo anestesista conun ulteriore abbattimento della li-sta d’attesa sia per ortopedia cheper chirurgia della mano o del pie-de, per esempio. Fino ad ora, però,gli interventi sono limitati fino alleore 14.»Più o meno, quanti interventi si ese-guono in media al giorno?«Dipende dal tipo d’intervento, mase dividiamo 900 interventi annualiper 300 giorni lavorativi, la media èdi 3 interventi al giorno.»

Il pronto soccorso, che è la primaparte dell’ospedale ad essere stataristrutturata, è migliorato rispetto aprima? «È un pronto soccorso che funziona.È stato rimodernato, ma i lavori nonsono ancora completati. È previstoun ampliamento con un altro vano.L’anno scorso l’attività del prontosoccorso ha registrato oltre 9000prestazioni, 9000 referti, 9000 per-sone; hanno avuto necessità di tra-sferimento in altro ospedale menodi 60 persone. L’enorme maggioran-za dei pazienti che necessitavano diun ricovero ospedaliero per motivimedici, traumatologici/ortopedici ochirurgici ha trovato assolutamentela sua risposta all’interno dell’ospe-dale. Sono stati trasferiti solo i gran-di infartuati, le gravi insufficienzecardiorespiratorie. Questo vuol direche è un pronto soccorso sul qualela popolazione fa affidamento, an-che se tenerlo aperto 24 ore su 24comporta un grandissimo sforzo.Saranno inseriti inoltre i medici del-l’emergenza formati per e dedicatial pronto soccorso con, alle spalle,due anni di corsi specifici di medici-na d’urgenza e rianimazione. Co-munque è già un bel biglietto da vi-sita un pronto soccorso che abbia ri-sposto 9000 volte in un anno in ma-niera almeno soddisfacente.»Si può ritenere quindi abbastanzasoddisfatto di quello che l’ospedaleoffre quotidianamente?«Sono assolutamente soddisfatto:l’ospedale, oggi, è una struttura ra-zionale, moderna, confortevole, pu-lita, efficiente, dove si garantisceuna sanità qualificata senza dovernecessariamente ricorrere ad altrinosocomi.»

«La migliore ortopediadella Liguria»

Le modernissime sale operatorie. C’è anche una stanza di risveglio e preparazione per tre malati, che devono acccedere o tornano dall’operazione

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Sabato 18 settembre, aseguito di un gravemalore, probabilmente

originato dalla puntura diun insetto, la CentraleOperativa 118 GenovaSoccorso ha allertato lanostra Pubblica Assisten-za per un soccorso in loca-lità Sodea, sulle alture diRecco. Contemporanea-mente, vista la natura im-pervia del posto, è statoattivato l’elicottero dei Vi-gili del Fuoco che si è su-bito alzato in volo con abordo medico, infermieree Saf (vigili del fuocoesperti nelle manovre dicorda).Un nostro equipaggio haraggiunto il malcapitato enon solo ha prestato i pri-mi soccorsi ma ha anchepredisposto l’area perl’arrivo dell’elicottero, ac-cendendo i fumogeni di se-gnalazione.Quando l’eliambulanza“Drago 54” è giunta sullaverticale del luogo indica-to, ha calato il personaledi bordo che, una volta aterra, ha provveduto allemanovre avanzate di sta-bilizzazione sanitaria. Mi-liti e vigili del fuoco hannopoi trasportato il ferito con

la barella fino ad un puntodove era possibile l’imbar-co sull’elicottero in com-pleta sicurezza.Da parte dell’equipaggiodell’eliambulanza sono

giunti i complimenti since-ri ai soccorritori della Cro-ce Verde, per la tempesti-vità del soccorso e la qua-lità professionale del ser-vizio prestato.

Il paziente, grazie all’eli-cottero, è stato ospedaliz-zato in pochi minuti pres-so l’Ospedale San Martinodi Genova.Ancora una volta, la si-nergia delle varie compo-nenti il sistema di soccor-so, sotto la guida dellaCentrale Operativa del118, ha realizzato un soc-corso di qualità, consen-tendo minimi tempi di in-tervento sul posto, alteprestazioni sanitarie e ab-battimento dei tempi diospedalizzazione. F.B.

Sopra, l’episodio visto dalla matita di Gallieno Ferri.A lato, i militi intervenuti: da sinistra Umberto Bruni,Maurizio Di Pietro, Antonio Storchi

LA NATURA IMPERVIA DEI LUOGHI HA RICHIESTO UN INTERVENTO COORDINATO

Un soccorsodi qualità e il pazienteè salvo

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alla Croce VerdeUn servizio “ ti costerà”

solo un’ora la settimana...Questo è il tempo occorrente

per accompagnare un tuo concittadino

a fare la dialisi.

un piccolo aiuto Dai anche tu

PER INFORMAZIONI: 0185.721037

Domenica 19 settem-bre intorno alle ore12, una mattinata in

casa con i miei figli cometante, fino a quando non èsuonato il telefono…«Pronto?» «Vieni subito,ha chiamato il 118, un co-dice giallo (in gergo signi-fica intervento mediamen-te grave a rischio): vicinoalla “ex bulloneria” c’èuna donna anziana a ter-ra, colta da malore, ma vi-gile e cosciente.»Questa è la fortuna/sfortu-na di abitare a trenta me-tri dalla sede della CroceVerde. Mi passa a prendere Anto-nio e via a sirene spiegate.Nel breve tragitto mi spie-ga i dettagli dai quali deci-do quale materiale pren-dere prima di scendere.Sul posto, troviamo il “ve-terano” milite della Croce,ed operatore del 118,Giorgio Picasso che, men-tre si recava al lavoro, ac-

GIULIO VALDENASSI Volontario soccorritore

LA GRANDE EMOZIONE NEL VEDERE LA SIGNORA SOCCORSA RIAPRIRE GLI OCCHI

Un massaggio, e la vita ritorna

cortosi della donna a ter-ra, si era fermato per pre-stare i primi soccorsi eaveva telefonato al 118che aveva disposto l’inviodell’ambulanza per il tra-sporto della paziente al-l’ospedale.Nel frattempo si era fer-mato anche un medico dipassaggio che andava adeffettuare una visita fisca-le nella zona.L’intervento sembrava do-ver andare tranquilla-mente, quando la signoraimprovvisamente perdecoscienza; la adagiamosulla barella, guardo ilmedico e Giorgio... non c’èpiù polso: è in arresto car-diaco!Mentre Antonio si reca al-la radio per informare il118 sulla nuova situazio-ne, un poco imbarazzatodalla presenza del dottoremi esce dalla bocca un fle-bile: «Io massaggerei….».Di risposta il medico dice«Va bene».Con movimenti veloci eprecisi, consegno il dispo-

sitivo di ventilazione pol-monare al medico, tagliola camicetta e il reggisenomentre Giorgio si mette inposizione per effettuare ilmassaggio cardiaco.Dopo alcuni massaggi eventilazioni, sentiamo lavoce del medico che esul-ta: “Rieccola”!La donna riapre gli occhi,

io le sono davanti, miguarda e dice “Giulio…”Sì, questa signora di Rec-co mi ha visto nascere,crescere... È indescrivibilequello che ho provato. An-che questa è una ragioneper la quale vale la penaessere in “Croce”. Grazie medico di passag-gio, grazie Giorgio.

I militi intervenuti: Giorgio Picasso, Antonio Storchi, Giulio Valdenassi

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Ottant’anni in perfetta forma

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(mio sodale nelle retroguardie), al-l’ultimo classificato, chiunque haottenuto il suo riconoscimento. In-somma, a ciascuno il suo premio:chi l’ambita coppa, chi una banda-na, chi delle calze a rete o dei sem-plici calzini. Oltre, naturalmente,alla scintillante medaglia comme-morativa. La soddisfazione, mancoa dirlo, è stata unanime.Per doveroso onor di cronaca, eccoqui pubblicati i nomi dei primi trearrivati per ogni categoria e le ditteche hanno offerto i premi finali.Maschi: 1) Luciano Giancardi; 2)Michele Muscino; 3) Michele Bruz-zone.Femmine: 1) Paola Esibiti; 2) SilviaConti; 3) Cinzia Donati.Under 15: 1) Andrea Trovò; 2) Da-niele Olcese; 3) Luca Vergani.Squadre: 1) Atletica Genoa; 2) Ma-ratoneti Genovesi; 3) Delta.Sponsors: Mavi Merceria; Bar delCorso; Erboristeria “Vivere Sani”;Broso TV; F.lli Maracci; Comitato deiQuartieri; Centro Bici Recco; Gelate-ria Cavassa.

«Un mercoledì da leoni!», avràpensato Luciano Giancardi, vincito-re della prima gara podistica “Die-go Senofonte”, tagliando il traguar-do dopo soli 27 minuti. Il coinvol-gente momento di sport, con i suoi 7chilometri snodatisi tra Recco, Me-gli, Polanesi, Mulinetti e nuovamen-te Recco, ha dato ufficialmente il viaai tre giorni di celebrazioni. Alla li-nea di partenza – erano le 19,30 –c’erano tutti ma proprio tutti: gio-vani, meno giovani, anziani, ragaz-zini, i soliti insospettabili maratone-ti e… il sottoscritto! Il quale, da parsuo, ha pensato bene di seguire davicino la marcia. Così da vicino che,al momento del suo arrivo, si è fi-nalmente potuto procedere allapremiazione…L’aspetto più rilevante, comunque,è stato un altro: lo straordinario cli-ma di goliardia che si è respirato.Vuoi per il contesto organizzativo,vuoi perché non si trattava dellaMaratona di Atene, tutti e cinquan-tacinque i partecipanti si sono datiil loro bel daffare per non sfigurare,senza al contempo eccedere in ridi-coli agonismi. E i risultati si sono visti, eccome!Dal signor Giancardi, al mio amicoFrancesco (nono), al signor Fausto

UN GIOVANE MILITE RACCONTA I TRE GIORNI DI FESTEGGIAMENTI DELLA “CROCE”

Ottant’anni in perfetta forma

Fresca di compleanno numero 80, lasempreverde Croce cittadina è ora ingrado di tirare le somme delle tre

esaltanti serate – 1, 2 e 3 settembre – chel’hanno vista degna festeggiata. Di più, laricorrenza è stata anche l’occasione perribadire il legame con Recco, i suoi citta-dini e le Pubbliche Assistenze consorelle.Il tutto ha perciò simbolicamente inizioda quella vetrina espositiva allestita alprincipio di Via Roma. E dove, attorniatadagli antichi vessilli, una mappa dellaRecco che fu tenta di localizzare le anti-che sedi della “Croce”. Si parte dal Clubdei Matti (1921/23) per giungere alla pri-ma sede di Via Olivari (1924), proprio difronte al mare, e a quella di Salita Priaro(1929). Sono luoghi che ai più giovani di-cono poco, ma che con l’ausilio delle fotoè possibile tentare di immaginare. Poi,l’accorpamento nella Croce Rossa (1932),preludio ai difficili momenti bellici, con ibombardamenti che cancellano Recco ela “Croce” stessa. Era il 1943: dieci annipiù tardi, la Croce Verde sarebbe risorta,dapprima in Via Assereto, poi nei fondidel Palazzo Comunale, infine nella odier-na sede di Via Milite Ignoto (1961). Mora-le della favola: gli uomini passano, i loroideali restano. E così la Croce Verde, ca-pace di approdare al suo ottavo decenniodi vita in perfetta forma.

Servizio a cura di GIORGIO SILVESTRI Volontario

Fotoservizio di MASSIMO ANDREANISocio

1° settembre: PODISMO, PALLANUOTO E RICORDI

Subito una corsa contro il tempo

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A poca distanza dal luogo della pre-miazione, frattanto, iniziava unmatch speciale. Degna cornice, lapiscina “Antonio Ferro” gremita dipubblico. L’atmosfera, quella not-turna ormai consona alle grandisfide sportive. Gli attori, gli ex cam-pioni della Pro Recco degli annid’oro, pallanuotisti che hanno fattosognare generazioni di sportivi a li-vello nazionale. Radunati per l’oc-casione dall’Eraldo nazionale (Piz-zo), i 27 scesi in acqua hanno pre-sto dimostrato di che pasta erano esono fatti. Lanci millimetrici, pallo-netti, controfughe ed una grintad’antan, tanto più encomiabile, es-sendosi trattato di un incontro deltutto benefico, a testimonianza delsaldo legame da sempre intercorsotra il nostro Settebello, Recco e lesue associazioni. Come, per l’ap-punto, la Croce Verde. Anche qui, il dovere di cronaca ob-

bliga a riferire di quattro tempi danove minuti ciascuno, al terminedei quali le calottine bianche (“Cai-man”) hanno prevalso per 7 reti a 5su quelle blu (“Sindacat”).E non vanno dimenticate le ragazzedella Pro Recco Sincro, che tra untempo e l’altro hanno dato provadelle loro abilità, premiate da unpubblico generoso di applausi. Sitratta, nell’ordine, di: Lombardo,Bonci; Bianconi; Ferreccio; Fossati;Musco; Reviglio; Tappino; Mantero.

Questo il tabellino della gara, conformazioni delle squadre, punteg-gio e relativi parziali.Caiman – Sindacat 7-5 (1-0; 4-1;1-2; 1-2).Caiman: Alberani, Revello, A. Ca-stagnola, Angelini, Peri, Baracchi-ni, Lagostena, Marchisio, Mara-schi, Roncan, Pizzo, Guidotti, Boz-zo, Tabacco; allenatore: Marsili.Sindacat: Trezza, Rossi, Tixi, Lavo-ratori, L. Castagnola, Bisio, Rago-sa, Massa, Galbusera, Bertazzoli,Pizzorno, Zecchin, Capurro; allena-tore: Barlocco.

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PORTE BLINDATE (esposizione interna)

Bagno di folla per i campionidella Pro Recco

Un momento dell’incontro di pallanuoto

La partenza dei 52 podisti davanti alla sede della Croce Verde Sulle gradinate della piscina la folla dei tempi d’oro del Settebello

Bravissime le atlete di nuoto sincronizzato

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GiacomottoPriarioa bordo vasca Degno spettatore del revival palla-nuotistico è stato, da bordovasca, ilsignor Priario, per tutti Giacomotto,classe 1913 ed ultimo testimone del-la Pro Recco che fu. Il novantaduen-ne Giacomotto, coetaneo della com-pagine stessa, ha infatti praticato lapallanuoto durante gli eroici decen-ni in cui ancora la “Pro” navigavanelle serie inferiori, volenterosa manon ancora pronta al grande salto. Erano gli anni «dei cugini Ugo eBertin Priano, racconta Giacomotto,quando i signori dei Bagni Enotriaorganizzavano le prime gare.» «Nel1930 – prosegue – vincemmo l’oro aLivorno: rappresentavamo la Pro-vincia di Genova, inquadrati negliAvanguardisti… non esisteva ancorala squadra cittadina!». Correva ildifficile Ventennio Fascista, già,quando Maioni, «che fu la stella trail ’37 ed il ’45, mi chiamò a giocarecon lui nella Libertas a Sestri Po-nente…».

E poi? Poi la guerra, i bombarda-menti su Recco, certo, ma anche lavoglia di riscatto, riprendendo l’atti-vità dei tempi che furono: «Eravamouna trentina ad organizzare concen-tramenti, in cui si vinceva – annotaGiacomotto sorridendo – la possibili-tà di organizzare quello successivo!». Altre epoche, è vero, ma i tempi sta-vano per cambiare: era il ’52, e Gia-comotto chiudeva quasi quaranten-ne con la pallanuoto giocata. Un an-no dopo, ironia della sorte, avrebbeiniziato a raccogliere da tifoso i suc-cessi sportivi sognati da atleta. Lacompagine recchelina, infatti, lasciòla serie cadetta nel 1953 per nonfarvi più ritorno. Giacomotto enume-ra l’elenco dei mostri sacri della wa-

terpolo cittadina: «Nel ’56 – prose-gue sicuro – esordirono Lavoratori(“Ciakko”), Pizzo, Lombardi (“Leon-cino”). Fu l’inizio dell’epopea di queisette ragazzini terribili…».I ricordi proseguono con la costru-zione della nuova piscina, che «sor-se dopo il primo successo, a Triestenel ’59; e per me – chiosa lui – deverestare qua dov’è».Giacomotto snocciola aneddoti apie’ sospinto: tutti lo salutano concalore e lui, visibilmente emoziona-to, mi presenta questi personaggi.Uno di loro è Guido Ottieri: «Bravonel calcio, lo convinsi a venire anuotare da noi…»; un altro è SandroGhibellini, «che cadde dalla moto enon potè giocare la finale di Coppadei Campioni del ’64».Intanto la partita volge però al ter-mine e c’è giusto il tempo per i con-venevoli di rito (“bella serata, oggi”)accompagnati da critiche ineffabili(“il Settebello che ho visto ad Atenemi è parso un po’ privo di spirito”).Poi, congedandosi, mi rivela il suosogno nel cassetto: «Vorrei tanto –mi confida – che la Pro Recco rag-giungesse la seconda stella tricolo-re, ma io non posso aspettare moltoa lungo…».

Panificatori in Recco

Gli speaker e l’arbitro a bordo vasca

Foto ricordo delle simpatiche ragazze del bar Infaticabili i volontari addetti a preparare la focaccia

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Luca e Carlochiudonola giornatasportivaA suggellare la serataverdecrociata, situati ametà strada tra il chioscodelle bibite e i tavoli dellostand gastronomico, sonostati Luca e Carlo, meglionoti come la “CoverBand”. Autentici Simon&Garfun-kel nostrani, hanno deli-ziato con le loro canzonil’orecchio e lo sguardo dichi addentava la focacciasfornata dalla “Croce” osemplicemente sedevasulle vicine panchine. L’u-no virtuoso della chitarra,l’altro dotato di bella vo-ce, hanno avuto l’onere el’onore di suonare fino amezzanotte inoltrata. I nostri show-men hannointerpretato a modo lorobrani che spaziavano dalbeat italiano degli anni’60 alla musica commer-ciale anglosassone degli’80, passando una versio-ne osè di “Trilli Trilli” in-scenata dal nostro PieroBadalini. Hanno conclusocon un classico, l’utopiadi John Lennon cantatanell’immortale “Imagi-ne”. A ravvivare l’esibi-zione, è stato l’allegro,febbrile baccanale cui imiliti di ogni età hannodato vita con le loro dan-ze scatenate.

Il secondo giorno di festeggiamenti è sta-to sì quello della grande Caccia al Teso-ro, ma non vanno dimenticate la mostrafotografica e l’esposizione di mezzi delsoccorso volontario d’una volta. Entram-be le iniziative hanno avuto luogo in pas-seggiata, nei pressi del Monumento aiCaduti del Mare. Dai nove pannelli componenti la mostradi foto, traspare una nitida idea di cosasia stata la “Croce” in questi 80 anni. Dauna parte il suo ruolo istituzionale: inau-gurazioni, premiazioni, anniversari,commemorazioni, tutte celebrate in pre-senza dei vertici della politica e dellaChiesa qui in loco. Dall’altra, il suo rilie-vo sociale: esercitazioni, quando nonsoccorsi veri e propri. Ma anche, è benericordarlo, attività sportive e ricreative,oltre all’immancabile Carnevale. Suggestivo è stato osservare attempatisignori aggirarsi tra le teche in compa-gnia delle consorti o della prole. Gli stes-si signori, con malcelata emozione, sfila-vano poi gli occhiali e si incurvavano ver-so le foto, con fare fintamente noncuran-te, prima di esclamare il fatidico: «Quel-

lo sono io!», e rimpiangersi lungocriniti esnelli come ai bei vecchi tempi. E poi, i fi-gli che ritrovano i loro genitori in poseinedite: a festeggiare un compleanno, asventolare il gonfalone verdecrociato,oppure a sorridere tra i sette che perl’occasione si erano dati al calcetto innotturna. Tutti esempi di come la “Cro-ce” sia un punto fermo nel continuo in-calzare delle generazioni. Per l’occasione, il tuffo pomeridiano nelpassato si è arricchito della presenza ditre lettighe risalenti al primo decenniodel secolo scorso. Commoventi nella lorosemplicità, sono valide testimoni dei tem-pi che furono. Le prime due, manuali, so-no arrivate dalla Croce Verde di Quinto eda quella di Santa Margherita. L’altra,trainata da cavalli, è giunta invece dallaCroce Bianca di Albenga, ovviamentesenza i cavalli. In bella mostra un quat-tro ruote grigio, anch’esso provenienteda Albenga. In uso dal lontano 1938, esi-biva fieramente nel retro una piccola let-tiga, una panca e persino un lavandino: èstata notevolmente ammirata dagli in-creduli passanti.

Luca, Carlo, Piero e l’affiatato coro si esibiscono in “Trilli Trilli” Una Fiat del 1938, uno dei mezzi più ammirati dal pubblico

A sinistra, una dimostrazione di pronto soccorso; assistono tra il pubblico il sindaco Buccilli, il vicepresidente Mammi, il presidente della Provincia Repetto, il presidente Rainero

2 settembre: CACCIA AL TESORO, FOTO E MEZZI DI SOCCORSO

La nostra storia attraverso le immagini

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L’appuntamento che ha mo-nopolizzato la serata, con lapremiazione finale tenutasialle 22 inoltrate, è stato quel-lo con la Caccia al Tesoro. Ag-girandomi tra i tavoli riserva-ti alla ristorazione ho incon-trato Andrea e Simone, i qua-li, coadiuvati dalla più esper-ta Alessandra, hanno compo-sto una delle nove coppie ingara sin dalle 11 della matti-na. Per saperne di più, ho ri-volto loro alcune domande.«È stata dura – mi spieganosubito i due – abbiamo guida-to da Recco fino a Lumarzo,Molassana, Albaro, Bogliasco,per poi tornare qui a Recco».Poi, fintamente indispettiti,proseguono: «In ogni Pubbli-ca Assistenza dovevamo riti-rare due buste. Nell’una c’e-rano 15 domande cui rispon-dere, nell’altra 10 oggetti daprocurarsi. Gli argomenti inquestione erano tra i più dis-parati: motori, sport, culturagenerale, radio e Tv, musica,soccorso». Mi mostrano i loropreziosi fogli: «Poi – aggiungeAndrea – alle 19 ci hannoconsegnato qui in passeggiatatre nuove buste. Due riguar-davano l’enigmistica, ma laterza ci obbligava ad iniziati-ve assurde: trovare un piz-zaiolo, ordinargli una piz-za…». Ridono, i due amici, edè Alessandra, sorella di Simo-ne, a spiegarmi che c’era per-sino un jolly, la mongolfiera,che «se ci atterravi in passeg-giata avevi già vinto!». Così

non è stato, purtroppo per lo-ro, che con il basso punteggioaccumulato hanno dovuto ri-nunciare ai tre premi in palio.Nell’ordine, una crociera, duecellulari e un buono acquistoper piante da 100 euro, offer-ti rispettivamente da “CostaCrociere”, Croce Verde diRecco e “Il Garden” di Pasto-relli di Bogliasco, vinti dallecoppie: Belli-Parisi, Campo-menosi-Ricci Fabrizio, Fa-vretto-Ricci Federico.Ma non se la prendono, anzi,tutti e tre scherzano divertitisul loro penultimo posto fina-le. Di più, si profondono inuna serie di aneddoti davverogustosi. Come la “cavallina”che hanno dovuto prendere aprestito dalla palestra delleScuole Medie, vero e propriopezzo pregiato della collezio-ne. Oppure, come ricorda Si-mone, alcune domande dav-vero ardue cui non hanno sa-puto rispondere. Un esempiosu tutti: chi è stato il massimovincitore di “Rischiatutto”?Davvero perfidi, questi orga-nizzatori. Per concludere, mentre ad-dentano famelici l’ultima fet-ta di pizza («In tutto il giornoabbiamo mangiato solo unapiadina!») e mi mostrano ilportachiavi distribuito adogni partecipante, c’è spazioper una speranza. Quale?«Sarebbe bello – dicono – chela Caccia al Tesoro si tenesseogni anno…». Gli organizza-tori sono avvertiti.

Giochi d’acqua,tante risate e premi per tuttiIl terzo pomeriggio di festeggiamenti si è aper-to con i giochi d’acqua ospitati nella piscina.Alle 17,30 in punto sono scese a bordovascaquattro squadre formate ciascuna da sei giova-ni che, pervasi da spirito olimpico, si sono sfi-dati tramite staffetta in una fitta serie di disci-pline. Tuffatisi in acqua, di volta in volta i vo-lonterosi staffettisti dovevano in primis centra-re un canestro con palloni da waterpolo, connon più di tre tiri consecutivi. Poi, infilatisi ibraccioli, dovevano raggiungere una piattafor-ma a centrovasca, salirvi e vestirsi di tutto pun-to da… militi! Gli impacciati concorrenti, appe-santiti dal fardello impregnato d’acqua, veniva-no poi obbligati ad uscire dalla vasca in prossi-mità del bordovasca opposto a quello di parten-za. In seguito, eseguite cinque flessioni, si rituf-favano in acqua raggiungendo con la tavoletta(!) la piattaforma medesima, per levarsi di dos-

Come riuscire a vestirsi in precario equilibrio sul materassino

Una lettiga della Croce di Quinto Tanta allegria in vasca tra i ragazzi che si sono cimentati nei giochi allestiti in piscina

Grande caccia al cimelioe favolosa crociera

3 settembre: RENDICONTO E AUSPICI

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Via Marinai d’Italia16036 RECCOTel. 0185.720658

so l’abito da milite.Infine,armati di tanta buona vo-lontà, ripercorrendo la va-sca nel senso opposto aquello iniziale, raggiunge-vano la posizione di par-tenza, dove un compagnodava loro il cambio. Soloquando anche il sesto edultimo componente di ognicompagine aveva adem-piuto alle proprie mansio-ni, l’intero team potevaaccedere alla fatidica piat-taforma e dichiarare con-clusa la propria gara.Per la cronaca, al terminedella singolare tenzone, ègiunto il saluto via elicot-tero da parte dei nostri Vi-gili del Fuoco, che hannocosì dato il via alla pre-miazione. L’ordine di arri-vo ha decretato vincitricela Croce Verde di Recco,davanti nell’ordine a: “Imà beccè”; Croce Verde diBogliasco; “Rainbow Six”.Tutte e quattro le squadresono comunque state aturno premiate da “Carto-leria Duemila”, “Bisso Ca-sa” e “Moto Recco”. Sim-patica, infine, l’assegna-zione delle onorificenze,che hanno da un lato resogloria a figure sportivetradizionali, quali il più at-letico, il più giovane, il piùanziano; dall’altro, hannosfidato le convenzioni ono-rando il più simpatico, il/lapiù carino/a, il più goliar-dico e, dopo attenta anali-si, il più pacioccone ed ilpiù dormiglione. Per concludere con il piùchiacchierone, ambito ri-conoscimento appannag-gio dell’esperto e loquacespeaker, Massimo Man-telli.

Le nozzecon la cittàL’ultima delle tre giornatedi festa è stata, per forza dicose, quella più “istituzio-nale”. Cadevano infatti gli80 anni esatti dal giorno incui fu fondata la CroceVerde e consuetudine vuo-le che la lieta ricorrenzavada celebrata in compa-gnia delle Pubbliche Assi-stenze consorelle. Non so-no mancati i sentiti ringra-ziamenti dei vertici politicie sanitari dell’area recche-se e ligure in generale.Di fronte ad una passeg-giata mare gremita di gen-te, Massimo “the voice”Mantelli, ancora lui, hadettato dall’apposito palcoi tempi dell’intera cerimo-nia di chiusura della festa.La quale ha visto premia-te, nell’ordine, le numero-se Pubbliche Assistenzepresenti, i militi verdecro-ciati ed un certo numero

visi in “verdi”, ”rossi” e”gialli” in base alla loro de-licatezza. E ancora, il do-vuto rendiconto: «Dispo-niamo al momento – hadetto – di 13 mezzi: setteambulanze da 300.000chilometri annui, un’auto-medica e cinque vetturesemplici». Ha parlato dei«10.000 euro donati dallaFondazione Carige nel2004», nonché della storiae dell’utilità dei Vab, i Vo-lontari Anti-incendio Bo-schivi. Infine, ha conclusocon i progetti per l’imme-diato avvenire: la sensibi-lizzazione al problema nel-le scuole recchesi, e l’ane-lito ad un connubio sem-pre più saldo con Recco, lesue tradizioni, i suoi sport.E con un sogno: «Che vi siaalmeno un socio sostenito-re in ciascuno dei circa4000 nuclei famigliari cit-tadini».Più tardi è stata la voltadei ringraziamenti del sin-daco di Recco GianlucaBuccilli, del dottor Edoar-

di cittadini particolarmen-te meritevoli. Degni dimenzione, inoltre, la bene-dizione della nuova au-toambulanza ed il salutoofferto dai 21 colpi di can-none sparati dai quartieri,preludio ai fuochi artificia-li conclusivi.Innanzitutto, però, il salutodelle autorità. Il primo aparlare pubblicamente èstato il nostro PresidenteGiovanni Rainero, che haribadito l’importanza dellaCroce Verde, del suo spiri-to e della reciproca colla-borazione in generale. Hasmontato annosi pregiudi-zi il Presidente, comequando ha ricordato che il70% dei servizi resi dalla“Croce” sono “bianchi”(trasporto di dializzati, dimedici, di materiale perospedale), tutte mansioniin cui “occorre essenzial-mente saper guidare”. Poi,ha precisato che solo il30% dei restanti impegniriguarda servizi di prontointervento, perlopiù suddi-

La vetrina presso la Banca Carige Don Revello benedice l’ambulanza, madrina “Chicca” Zanzi

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do Chiari, Direttore Sanita-rio dell’Ospedale Sant’An-tonio di Recco, del Presi-dente dell’Anpas ligure,dottor Dino Ardoino. Que-sti ha ringraziato la CroceVerde recchese e l’impor-tanza del suo oscuro lavo-ro, stigmatizzando al tem-po stesso la “contabilitàdel dolore”, cioè il soccor-so volontario affidato aiprivati: messaggio chiaro eforte, a sostegno del volon-tariato pubblico. Subito dopo, affiancato daChiara “Chicca” Zanzi, mi-litessa e madrina d’ecce-zione, Don Pasquale Re-vello ha così potuto bene-dire solennemente la nuo-va autoambulanza, intito-lata al compianto DiegoSenofonte: un gioiellino da52000 euro, ideale “per lestradine della vallata edell’entroterra”, chiosa ilsindaco. Da guidare, haammonito il parroco, «consolerzia e con prudenza».Al taglio del nastro, ap-plausi all’unisono, gridafestanti, soddisfazione feb-brile ma composta. Poi, le21 rituali salve di cannoneofferte dei quartieri citta-dini, augurio di buona sor-te alla vettura nuova dizecca.A seguire la premiazionedi quanti, nel corso delbiennio, si sono distintiper i loro meriti in ambitosociale. Si parte dalla doz-zina abbondante di Pub-bliche Assistenze conso-relle, come le Croci Rossedi Sori, Riva Trigoso, Riva-rolo, Chiavari, Cicagna, laBianca di Albenga, le Ver-di di Lumarzo, Chiavari,Né, Lavagna, Bogliasco,

Camogli, i Volontari delSoccorso di Sant’Anna,Ruta e Sestri Levante. Subito dopo, l’importantepremio “De Barbieri d’ar-gento”, intitolato alla me-moria del defunto fondato-re della Croce Verde diRecco, consistente in unamedaglia ed un’appositapergamena assegnate ognidue anni ad una figuraparticolarmente impegna-ta nel volontariato socialee segnalata dagli stessiconcittadini. Per quanto ri-guarda l’anno 2002, il pre-mio è andato alla scom-parsa Giacomina Schiap-pacasse ed è stato ritiratodalla sorella. Il premio peril 2003 se l’è invece aggiu-dicato Maddalena Viacava.In entrambi i casi, il rico-noscimento è stato conferi-to da Carla De Barbieri, ni-pote del defunto dottorGiuseppe.Medaglie d’oro e d’argen-to sono andate ai militidella Croce Verde in baseal numero ed al genere di

servizi che li hanno vistiimpegnati nel corso del-l’ultimo biennio. Distintivianaloghi, infine, hannodecorato il petto degli un-dici concittadini che han-no ormai superato letrenta donazioni di san-gue e dei numerosi giova-ni che hanno da poco in-trapreso questa nobileconsuetudine.A suggellare una seratamemorabile sono giunti,dulcis in fundo, i fuochi ar-tificiali che verso la mez-zanotte hanno tinto il cielodi tonalità policromatiche.Vuoi per un segno del de-stino (“Croce” è anagram-ma di “Recco”), vuoi per lospirito che la anima, l’ot-tuagenaria Croce cittadinaè convolata a nozze con lacittà proprio perché si èconfermata la stessa disempre. Serietà e goliar-dia, altruismo e generosi-tà, tradizione ed aperturaal nuovo: tutte queste ca-ratteristiche paiono convi-vere in lei nel modo più

solidale possibile. E questo diario, in fondo,altro compito non ha avu-to se non quello di consta-tare che il “Diligite alteru-trum”, “Amatevi e soccor-retevi a vicenda”, del dot-tor De Barbieri, è tuttora inauge.

Le autorità presenti sul palco al momento delle premiazioni La consegna del “De Barbieri d’argento”

E per finire gli immancabili fuochi

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CONSIGLIO DIRETTIVO

IN BREVE

MILITI

Vita in Croce Verde

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Commerciale

Abbiamo un interesse in comune:la buona gestione del tuo Condominio.

Il Consiglio Direttivo ha deli-berato l’assunzione, previoconcorso, di un nuovo impie-gato amministrativo in sosti-tuzione di Nicolò Fazio che èandato a lavorare in altra so-cietà. Un ringraziamento a Ni-colò per la qualificata colla-borazione data in questi annie un augurio di buon lavoroal nuovo assunto.

■ La Croce Verde ha dato as-sistenza, per due giorni, dalleore 9 alle 21, nella “Festa del-la Caccia e del Territorio” or-ganizzata dalla Società deiCacciatori a Testana. Nel ser-vizio si sono avvicendati i mi-liti: Ratti, Polimo, Bixio, Parisi,Trotta, Storchi, Alabastro, Caf-ferata, Zanzi.■ Durante le passate elezioniamministrative la Croce Ver-de si è resa disponibile perl’accompagnamento dellepersone anziane per l’eserci-zio del diritto di voto.■ Abbiamo dato assistenzacon una ambulanza per la fe-sta di Santa Margherita che siè tenuta a Testana di Avegno.■ Si è svolto quest’estate, congrande soddisfazione dei ge-nitori, il servizio di GuardiaMedica Pediatrica nei finesettimana estivi.■ Come ogni anno un nostroequipaggio con una ambu-lanza ha formato presidio du-rante la festa di San Rocco.

A metà settembre è statofesteggiato anche il com-pleanno del Direttore dei Ser-vizi Antonio Storchi, con tortaofferta da lui e brindisi offer-to dai militi. Anche quest’anno siamoriusciti ad organizzare la cenaper i militi che hanno presta-to servizio le sere del 7 e 8settembre. Tale servizio, a cuihanno partecipato anchemezzi e militi della Croce Ver-de di Lumarzo e dei Volonta-ri del Soccorso di Ruta, ha in-teressato per ambedue le se-re: cinque ambulanze eun’auto medica con un medi-co, due infermieri e una ven-tina di militi. Dopo le divise, sono indistribuzione in questi giornile scarpe da lavoro antinfor-tunistiche per tutti i militi soc-corritori. Complimenti a nostromilite Mario Brinzo che oltrea essere un bravo milite e unbravo cuoco, ha dimostratodi possedere una pregevolecapacità manuale nel com-porre gadget di vario tipo.

■ La Pro Loco del Comune diAvegno ha organizzato unacorsa podistica a staffetta perraggiungere l’omonimo Co-mune in Svizzera, distante300 chilometri, con il qualesono gemellati. Il Sindaco diAvegno ci ha chiesto assi-stenza per cui abbiamo mes-so a disposizione una ambu-lanza. Il nostro equipaggioera composto dal Vice Presi-dente Mammi, da Conca G. eDi Pietro M. appartenenti algruppo podistico della nostraCroce.■ Su richiesta della Pro ReccoPallanuoto, i nostri militi, conuna ambulanza, hanno datoassistenza per due giorni du-rante il torneo di Beach Wa-terpolo giocato in mare neltratto antistante la piscina co-munale.

Al papà di Federico, il si-gnor Luigi Brizio, è stata con-

ferita l’onorificenza di Cava-liere dell’Ordine “Al meritodella Repubblica Italiana“.Esprimiamo vive congratula-zioni. A fine agosto è stato fe-steggiato il ventiduesimocompleanno del milite – stu-dente universitario – MattiaBixio. È stata preparata unasucculenta cena a cura di al-cune militesse e la serata, cuihanno partecipato numerosimiliti, si è conclusa con un’ot-tima torta e allegri brindisi.

Alcuni lavori eseguiti da Mario Brinzo

Il folto gruppo di podisti pronto a partire per la staffetta

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A.A.A. CERCASI

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Notiziario dellaP.A. Croce Verde Recco

Via Milite Ignoto, 1716036 RECCO (GE)tel. 0185.721037

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Aut. Tribunale di Genovan.17 del 16.07.2004

Direttore editoriale:Giovanni Rainero

Direttore responsabile:Maria Iacovazzi

Hanno collaborato a questo numero:Fabio AlabastroFederico Brizio

Roberto FerreccioGallieno Ferri

Augusto MarchesiGiorgio Silvestri

Silvia TosiGiulio Valdenassi

Foto:Massimo Andreani

Archivio Croce VerdeArchivio Studio Helix

Grafica Studio Helix ReccoStampa Microart’s Recco

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di Mario Furioli

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La solidarietà è quel sentimento che uniscedue o più persone nei propositi, nelle idee,nelle responsabilità e nei sentimenti. Non èper niente qualcosa di astratto, io la vedonella persona dei militi della nostra CroceVerde. Provo per loro affetto e profondastima.Potrei raccontarvi quando sono intervenutiper salvare una persona a me molto cara,descrivere i loro movimenti eseguiti conconoscenza di qualcosa acquistata con lostudio e l’approfondimento.Non dimentico mai con quanto spirito di sac-rificio, tutti i giorni, sono presenti, riservati,non curiosi, pieni di tatto e delicatezza.Tutto questo per noi.Che il Signore li benedica, io li amo già.

N.G.

Fiocco rosa per il militeMassimo Ratto: è nata Aurora.Auguri alla piccola e allamamma Sonia. Come ormai da qualche

anno, i Volontari del Soccorsodi Sestri Levante hanno orga-nizzato un torneo di beachvolley nella loro stupendaspiaggia, cui hanno partecipa-

to diverse Pubbliche Assisten-ze. La nostra squadra eracomposta da Rosy Iaquinta,Valentina Fassone, MaurizioDi Pietro, Fabio Clary e An-drea Maraschi (nella foto i“nostri” in gara e sugli spalti).

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Il laboratorio della lanaSempre attive le nonne del Centro Anziani, che perfino in agosto non si sono ferma-te continuando a lavorare la lana. Con questo impegno sentito possono risponderealle numerose richieste di solidarietà che pervengono da molte Associazioni biso-gnose di aiuto. A fronte di segnalazioni precedenti c’è stato il lavoro assiduo di rea-lizzazione da parte del laboratorio della lana, concluso con un simpatico incontro conil Gruppo Ligure per l’Aiuto ai Lebbrosi (Aifo) per ritirare un carico di coperte confe-zionate dalle nonne del Laboratorio.Un ammirato ed affettuoso riconoscimento per il prezioso lavoro alla Responsabiledel laboratorio, Carmen Queirolo, che da anni organizza e porta avanti il Laboratorionell’ambito del Centro Anziani, rispondendo concretamente alle necessità di tanti no-stri fratelli bisognosi. ASSUNTA TUNDO Presidente Centro Anziani di Recco

Frizzante e allegra festa al Centro Anziani per il 96°compleanno della nostra assidua frequentatricePierina Rossi. Con simpatia, un milione di auguri...

AVO GOLFO PARADISO

Un graziedi cuore a duevolontarie

Carissima Emilia, ca-rissima Maria,rispondo alle Vostrelettere di dimissionidall’Avo Golfo Paradi-so di cui tutti noi cono-sciamo le motivazionie ne condividiamo ilpeso.Ci mancherete comevolontarie per la dis-ponibilità, la solerzia,la sensibilità, il tattocon i quali avete ope-rato, ma non comeamiche perché attra-verso l’associazionel’amicizia diventa na-turale e incancellabile.Non trovo parole piùefficaci delle Vostreper annunciare l’an-nuale corso di baseper aspiranti volontariche è in fase di orga-nizzazione e di cui sidarà più precisa co-municazione attraver-so questa pubblicazio-ne e le locandine che,numerose, verrannoaffisse.A nome di tutte le per-sone che avete aiutatoVi ringrazio.

MARIA GRAZIA

Appuntamenti• Dal 26 novembre al 5 dicembre Mostra di cera-mica di Gianni Casareto, lavori a Maglia dellenonne del Centro, casette per presepi presso laSala Consiliare del Comune di Recco.• Nella seconda metà di novembre Festa degli an-ziani (informazioni telefonando al Centro).• Il Centro è aperto tutti i giorni dal lunedì al ve-nerdì dalle 15 alle 18. Tel. 0185.722447.

Simonetta Buccilli (seconda da destra) del Gruppo Ligure dell’Aifo ritira le coperte chele nonne e alcune volontarie del Centro hanno provveduto a confezionare