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Terzo Millennio – periodico on line per l’organizzazione dei moderati

ANNO XVII n.17 – Domenica 1 maggio 2011

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Il tuo indirizzo e-mail è stato rilevato da elenchi di pubblico dominio, da siti internet o da e-mail ricevute. In ottemperanza della Legge 675 del 31/12/96 così come modificata dal decreto legislativo 196 del 30/06/2003, per la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali, in ogni momento è possibile modificare o cancellare i dati, rispondendo CANCELLAMI all'indirizzo: [email protected] ricordando di usare lo stesso nome e la stessa e-mail, da cui risulta di aver ricevuto le nostre informazioni e non riceverai più alcun messaggio. Grazie della collaborazione. Se invece vuoi continuare a ricevere la nostra newsletter, ma hai cambiato indirizzo, puoi comunicarcelo e noi aggiorneremo la nostra mailing list. Puoi, inoltre, comunicarci e-mail di persone interessate a ricevere “Terzo Millennio News – on line”.

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Presentato il libro di Licio Di Biase. Eccezionale serata culturale.

"Oh che bel sito..."

“Oh che bel sito per una città commerciale! Buttiamo giù queste mura e costruiamo un porto su questo fiume e Pescara in men di un secolo sarà la più grande città degli Abruzzi”: questa frase, pronunciata da Vittorio Emanuele II nell’ottobre del 1860 dal Bastione S. Cristoforo dell’antica fortezza in occasione di una sua sosta a Pescara, è passata alla storia. Non soltanto per una visita che, al tempo, non era certo usuale, quanto per essersi rivelata profetica. Infatti Pescara non ha mancato di corrispondere a questo vaticinio divenendo, nel breve volgere di meno di un secolo, la più grande città d’Abruzzo con una specifica vocazione commerciale. Su questo avvenimento e le sue implicazioni, il Presidente del Consiglio Comunale di Pescara, lo storico e saggista Licio Di Biase ha pubblicato un nuovo libro dal titolo, appunto, "Oh che bel sito…Verso Teano - Quando Vittorio Emanuele II sostò a Castellamare e a Pescara", Edizioni Tracce. L'opera ha un pregio del tutto particolare perché si presta mirabilmente a diventare una sceneggiatura teatrale. In questo senso, il lettore si appassionerà alla "trama" conoscendo fatti e personaggi direttamente dalla voce dei protagonisti. E non si tratta di una storia qualunque, ma della grande storia della creazione dell'Unità d’Italia. Vittorio Emanuele II, nel suo viaggio verso sud per incontrare Garibaldi a Teano, non mancò di fermarsi nei luoghi più rappresentativi del lungo processo di liberazione dei territori soggetti per secoli alla dittatura borbonica. In questa ottica, la Piazzaforte di Pescara aveva rappresentato, infatti, uno dei baluardi più difficili da espugnare per chi avesse voluto espandere il proprio dominio in Abruzzo. “Haec est Civita Aterni porta Aprutii et sera regni”: questo è, ancora adesso, il motto che campeggia sullo stemma di Pescara, a testimonianza non solo delle radici antiche nella romana Aternum, diventata in epoca medievale Piscaria e, poi, Pescara, ma anche del ruolo avuto dalla fortezza e dalla città nel tormentato periodo prerisorgimentale. Il libro è stato presentato venerdì 29 aprile presso la Sala Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo, gremita di un folto e attento pubblico, con la partecipazione dell’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Pescara Isabella Del Trecco che ha portato i saluti del Sindaco Luigi Albore Mascia, fuori sede per impegni istituzionali, del Presidente delle Edizioni Tracce Nicoletta Di Gregorio e del Consigliere d’Amministrazione RAI Rodolfo De Laurentiis. È intervenuto, con espressioni di stima, il Presidente del Vittoriale e consulente immagine della città di Pescara Giordano Bruno Guerri. Ha coordinato l’evento il giornalista del quotidiano “Il Centro” Marco Camplone e alcuni brani particolarmente significativi tratti dal libro sono stati letti suggestivamente dagli attori Rossella Micolitti e Milo Vallone. Auguri vivissimi, quindi, al Presidente Licio Di Biase, con il rinnovato apprezzamento per l’impegno nella conservazione e diffusione della plurisecolare “grande storia” di cui è intrisa la città di Pescara nella sua quotidianità. Daniela Quieti

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Speciale “Unità d’Italia”

Estratto dal n. 18 della rivista “C come magazine”

“Oh che bel sito per una città commerciale! Buttiamo giù queste mura e costruiamo un porto su questo fiume e Pescara in men di un secolo sarà la più

grande città degli Abruzzi”

(Frase pronunciata da Vittorio Emanuele II, il 17 ottobre 1860 dal Bastione S. Cristoforo, chiamato anche Bandiera e, in taluni periodi, del Telegrafo

e riportata da Gennaro Osimano, Sindaco di Pescara, nella delibera del Consiglio Comunale di Pescara del 12 dicembre 1869)

(Rinvenuta da Licio Di Biase nel novembre del 2010 nell’Archivio di Stato di Pescara)

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Pescara 26 Aprile 2011

PESCARA,VIABILITA':SETTE NUOVE ROTONDE LUNGO LE STRADE CITTADINE PESCARA(Pe) - Entro l'estate, al massimo all'inizio dell'autunno, verranno realizzate sette nuove rotatorie in città, in diverse strade sparse su tutto il territorio di Pescara. Lo ha fatto sapere l'assessore e vicesindaco Fiorilli, annunciando il progetto approvato dalla giunta comunale, inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Le rotatorie puntano ad aumentare la sicurezza e la fluidità del traffico in alcuni punti particolarmente delicati. Le rotatorie verranno realizzate fra via Di Sotto e via Colli Innamorati, fra via Muzii e via R.Margherita, fra via Monte Faito e via Monte Pagano, fra via Croce e via Mazzarino fra via Marconi e via T. Da Celano, fra via Rio Sparto e Strada Comunale Piana e fra Strada Vecchia della Madonna e via Monte di Campli.

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Politica

A cura di Giampiero Di Biase

“Quando le cose mirabili sono portate alla loro ultima perfezione, cessano d’essere meravigliose”

(Eugenio Montale)

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UDC NEWS sabato 30 aprile 2011 Libia: Casini, in Parlamento faremo prevalere interesse Italia Prima di beghe politiche ci sono italiani e nostri militari L'Udc voterà, nel dibattito parlamentare sulla Libia, guidato dagli interessi nazionali. Lo ha detto il leader centrista Pier Ferdinando Casini, ai microfoni di Sky Tg24: "Noi - ha affermato - in Parlamento faremo prevalere l'interesse dell'Italia, perché prima delle nostre beghe politiche, prima della campagna elettorale, c'è l'Italia, gli italiani e i nostri militari". sabato 30 aprile 2011 Libia: Cesa, partita mozioni chiusa con posti governo per Lega "La partita delle mozioni di mercoledì è già terminata e solo certi sprovveduti dell'opposizione vagheggiano epiloghi diversi. La Lega ha ottenuto qualche sottosegretario in più nel prossimo rimpasto e i sacri principi evocati in queste ore si sono già dileguati. Uno spettacolo indecente del quale e' difficile stabilire chi tra Bossi e Berlusconi sia il maggior responsabile. Di certo, e' l'ennesimo colpo alla credibilità di questo governo e purtroppo del nostro Paese". Così il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. sabato 30 aprile 2011 Libia: Ronconi, non ci sarà crisi governo ne' 'pareggio' voto sarà solo antipasto della fine del governo 'Sulla Libia non ci sarà alcuna crisi di governo ma neppure un 'pareggio' tra PdL e Lega'. Lo dice Maurizio Ronconi, dell'Udc, sottolineando che 'e' evidente che vincerà la linea che confermerà l'intervento della Nato e la risoluzione dell'ONU; la Lega farà per il momento buon viso, ma dopo le amministrative staccherà definitivamente la spina'. 'Il voto della prossima settimana - conclude l'esponente centrista - sarà solo l'antipasto della crisi di governo'. venerdì 29 aprile 2011 Wojtyila:Casini, visita Parlamento atto d'amore per Italia 'La sua visita in Parlamento e quella sua invocazione finale 'Dio benedica l'Italia' e' stato un grande atto d'amore verso l'Italia e tutti gli italiani': così Pier Ferdinando Casini ha ricordato Papa Wojtyla, in una intervista al Tg1. Il leader dell'Udc ha sottolineato 'il richiamo ripetuto all'identità cristiana dell'Europa da difendere sempre, soprattutto in una epoca in cui dobbiamo predisporci all'accoglienza della diversità: dobbiamo ricordaci sempre chi siamo e da dove veniamo. La nostra radice cristiana - ha concluso Casini - e' un minimo comune denominatore per credenti e non'. venerdì 29 aprile 2011 Libia: Cesa, Lega abbaia ma torna sempre a cuccia 'La Lega abbaia, si agita, ma poi torna sempre a cuccia...'. Cosi il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa al Tg1 commenta la posizione del Carroccio sulla missione in Libia. 'L'unica cosa positiva - ha aggiunto Cesa - e' che sull'intervento non ci saranno divisioni, che sarebbero state davvero gravissime per l'Italia'.

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venerdì 29 aprile 2011 Lavoro: Galletti, stupisce indifferenza governo 'A stupirci non e' tanto il dato, pur allarmante, del lieve aumento della disoccupazione giovanile, ma l'indifferenza del governo', dichiara il vice presidente dei deputati Udc, Gian Luca Galletti. 'L'esecutivo - spiega Galletti in una nota - continua a far finta di non vedere che la crescita reale del nostro paese, attestandosi attorno all'uno per cento del Pil, e' del tutto insufficiente e che la pressione fiscale per famiglie e imprese continua a salire, altro che scendere. Altro che 'ripresa moderata': finché non si attueranno risorse serie, poche ma subito, l'Italia - conclude l'esponente dell'Udc - continuerà a vivere nel mondo dei sogni salvo poi scontrarsi con la dura realtà dei fatti'. venerdì 29 aprile 2011 1 Maggio: Pezzotta, negozi aperti? Possibili deroghe ma mai rottamare festivita' 'Primo maggio con i negozi aperti? Mi rendo conto che ci sono momenti particolari nei quali si possono trovare delle deroghe. Ma devono valere per casi particolari. Vale, per esempio, quest'anno per Roma dove si concentra una massa così grande di persone che forse può essere utile tenere una certa flessibilità. Ma deve essere concordata con il sindacato, con il comune. Non puo' essere imposta. Non capisco perché la si voglia fare a Milano o a Firenze. A meno che il sindaco di Firenze non voglia un'altra volta rottamare. Ma rottamare il 1 maggio non serve'. Lo dice Savino Pezzotta, ex leader della Cisl e deputato Udc, a 'Una domanda a...', sul sito Ign/Adnkronos, a proposito delle polemiche sui negozi aperti nel giorno della Festa del lavoro. 'Sul 1 maggio -prosegue- per prima cosa bisogna stabilire dei principi perché se non abbiamo chiari i principi di fondo, tutto può essere cambiato e stravolto: la Repubblica italiana ha tre festività civili, il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno. Non ne ha centomila. E' sbagliato far diventare una festività civile un fatto meramente economico. Una comunità, una Repubblica, un popolo devono avere dei momenti celebrativi. Allora, il 1 maggio deve essere salvaguardato proprio come festività civile, oltre che giorno del lavoro. E' una festività civile di una Repubblica che, guarda caso e per fortuna, e' ancora fondata sul lavoro'. venerdì 29 aprile 2011 Libia: Ronconi, Berlusconi-Lega? L'Italia di Pulcinella "La Lega, sulla Libia, chiederà a Berlusconi la 'prova d'amore' che le sarà concessa senza alcun indugio. Questo salverà il governo, ma Berlusconi continuerà a fare il fedifrago con Sarkozy perché gli accordi internazionali non si possono disdire. Sarà una soluzione 'all'italiana' che farà assomigliare ancora di più l'Italia a quella di Pulcinella". Lo dice Maurizio Ronconi, dell'Udc. giovedì 28 aprile 2011 Libia: Casini, Lega fa campagna elettorale, governo nel caos Doveroso Parlamento prenda posizione 'E' doveroso che ci si assuma la responsabilità in sede parlamentare' e 'ci auguriamo che si realizzi una unità e che rientrino certe prese di posizione inconsulte'. Così il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini spiega la scelta del Terzo Polo di presentare una mozione sull'intervento militare in Libia, sottolineando che 'c'è un interesse nazionale che viene prima delle beghe politiche e delle campagne elettorali che Bossi vuole fare sostenendo quelle tesi'. Il governo 'è in stato confusionale, in stallo totale - aggiunge il leader dell'Udc - e sta umiliando il Paese, che ormai e' privo di credibilità internazionale'.

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giovedì 28 aprile 2011 Immigrazione: Casini, premier dirà che giudici Ue comunisti? Da governo provvedimenti demagogici e sempre smentiti 'Aspettiamo solo che Berlusconi ci venga a dire che i giudici europei sono comunisti'. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, usa questa battuta per commentare le decisioni della Corte Europea che, dice ancora, ha bocciato la norma sul reato di clandestinità 'come noi avevamo detto'. 'Questo governo fa provvedimenti demagogici che puntualmente vengono smentiti' afferma Casini secondo il quale 'cosi' non si può andare avanti'. Per Casini, inoltre, la maggioranza 'non trova altro modo di giustificare i pasticci che fa se non individuando nemici nel Terzo Polo'. giovedì 28 aprile 2011 Immigrazione: De Poli, umiliante gol Ue a governo 'La Corte di Giustizia dell' Unione Europea ha bocciato la norma italiana che prevede il reato di clandestinità. Immediate le reazioni del mondo politico, tra cui il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, che dice che così viene cancellato il concetto di confine e viene meno una norma essenziale che permetteva di distinguere tra profugo e clandestino. Leggo un tempismo sospetto in questa sentenza'. Questo è il commento di Antonio De Poli, portavoce nazionale dell'Udc e segretario regionale in Veneto. 'La sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea è un'umiliazione per il governo Berlusconi e per la Lega. Questa legge - dice - è una pagina vergognosa per l' Italia perché introduce il carcere per gli immigrati irregolari e ciò è in aperto contrasto con quanto previsto dalle direttive dell'Unione Europea. Per noi dell' Udc, che abbiamo votato contro questa norma vergognosa, la sentenza è una notizia positiva che accogliamo con soddisfazione: il governo di Berlusconi e la Lega subiscono una gravissima sconfitta in campo europeo. E a segnare il gol, stavolta, non sono le opposizioni, ma la Corte di Giustizia dell'Unione europea. Al governatore Zaia, invece, - prosegue il segretario regionale Udc in Veneto - diciamo che sarebbe ora che la Lega cominci a rispettare le istituzioni dell'Unione europea. Si rispetti la sentenza della Corte'. 'La Lega - prosegue l'Udc veneta- continua a remare contro gli interessi dell'Italia. Sulla distinzione tra profughi e clandestini, d'altronde, Zaia ha costruito un'operazione mediatica, il suo 'teorema' per rassicurare i cittadini veneti sull'ondata di migranti provenienti dal Nord Africa. E' facile capire perché adesso si trovi in difficoltà: invece di gestire l'emergenza profughi con soluzioni pratiche ed efficaci, il presidente Zaia ha passato tutto il tempo a dire: 'Si' ai profughi, no ai clandestini'. Solo parole e pochi fatti. Il Veneto - conclude De Poli - rimane impreparato ad affrontare un'ondata di migranti, questa e' la verità'.

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Piazza Italia

A cura di Alessio Di Bono

Accadimenti del Comune e della Provincia di Pescara

“Tratta bene la Terra: non ci è stata data dai nostri padri, ci è stata prestata dai nostri figli”.

(Antico detto dei Masai, Kenya).

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Costume

Ciascuno di noi o è un ozioso o spera di esserlo

(S. Johnson)

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ABRUZZO

ONLUS

Anche a Pescara nascono ...scorie.

Infiocchettato il centro per ricordare l'anniversario di Chernobyl

All’indomani del 25esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl, Pescara si sveglia tempestata di fiocchetti verdi. Con un blitz notturno di Legambiente, ai lampioni di corso Umberto e piazza Salotto sono apparse tante coccarde verdi con la scritta “Qui è nata una scoria”, a ricordare simbolicamente le scorie nucleari che dall’incidente di quel 26 aprile 1986 non hanno mai lasciato la Bielorussia, l’Ucraina e la Russia.

«Un incidente che avrà ripercussioni ancora per molti anni – spiega Antonio Sangiuliano, della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo – Basti pensare che il 20% del territorio agricolo e il 23% delle foreste della Bielorussia sono ancora contaminati dalla radioattività, entrata nella catena alimentare».

«Abbiamo il dovere di difendere il nostro Paese da scelte scellerate ad alto tasso di rischio, ed evitare che tragedie di questa portata abbiano un’altra possibilità – conclude il presidente Angelo Di Matteo – Quello che sta accadendo a Fukushima giunge a ricordarcelo nuovamente. Votare sì al referendum del 12 e del 13 giugno è un impegno civile a cui non possiamo sottrarci, per fermare il nucleare e per assicurare all’Italia un futuro più pulito, sostenibile, all’insegna delle risorse energetiche rinnovabili e del rispetto dell’ambiente». [email protected] Legambiente Abruzzo ONLUS Via del Santuario, 160 65125 PESCARA tel/fax 085/4152645 e.mail: [email protected]

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ABRUZZO ONLUS

Silvi, Legambiente chiede un piano antenne e accertamenti urgenti

La nuova antenna potrebbe mettere in pericolo la vita di un ragazzo disabile

Il circolo territoriale di Legambiente Terre del Cerrano si è fatto portavoce delle richieste e delle preoccupazioni della famiglia del ragazzo disabile dii Silvi, che in questi giorni è sotto i riflettori della stampa locale per la possibile incompatibilità dei campi elettromagnetici prodotti dal ripetitore al bivio per Atri, con il corretto funzionamento della sua apparecchiatura elettromedicale. Ha pertanto richiesto alla Asl e all'Arta di Teramo di intervenire con estrema urgenza, al fine di ottenere la temporanea sospensione di tutte le attività attualmente in corso per l’attivazione dell’impianto ripetitore, in attesa di stabilire in modo certo - e prima dell’attivazione dell’impianto – la suddetta incompatibilità. «Legambiente è fermamente convinta che solo attraverso un piano antenne si potrà evitare il proliferare incontrollato delle antenne, regolando la loro localizzazione e permettendo così anche l’eventuale delocalizzazione di antenne già presenti – precisa Michele Cassone, della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo e presidente del Circolo Terre del Cerrano - L’ordinanza annunciata dal Sindaco non sospende le emissioni dell’antenna come promesso, ma dispone solo che per 30 giorni il funzionamento dell’antenna sia al minimo della potenza». Legambiente Terre del Cerrano ha chiesto al sindaco di Silvi Gaetano Vallescura di convocare un’assemblea pubblica per sabato, al fine di spiegare meglio la specifica situazione che tanto preoccupa la cittadinanza e la famiglia del giovane disabile. Si è in attesa di sapere dal Comune se ci sono altre richieste di attivazione e soprattutto di formalizzare con i cittadini di Silvi, con i loro comitati e con Legambiente, l’impegno di adottare in tempi certi e brevi un piano antenne, elaborato e condiviso, che tuteli la salute della popolazione e il paesaggio. Un piano che preveda un costate monitoraggio dei valori di campo di tutte le antenne presenti a Silvi e la pubblicità dei dati rilevati; un piano che preveda la possibilità di delocalizzare eventuali antenne già presenti e ricadenti all’interno di aree ritenute non idonee dal piano stesso.

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Cultura

«Ci sono molti modi per arrivare, il migliore è non partire»

“Ennio Flaiano”

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"L'ARTE NEL PARCO"

Prosegue a Pescara la mostra pittorica "Alimentiamo ogni forma d'arte e cultura" organizzata dall'Associazione Culturale "Il Parco".

Collettive e personali di numerosi artisti, insieme per dare voce all'arte e alla pittura.

Nuovo appuntamento culturale presso le strutture interne dei Gesuiti di Pescara, con la mostra pittorica intitolata " Alimentiamo ogni forma di Arte e Cultura", organizzata dall'Associazione culturale "Il Parco". L'esposizione, ad ingresso interamente gratuito, presenterà al pubblico le opere di numerosi artisti locali, insieme per dare voce con le loro forme d'arte al mondo della pittura. Per un numero di settimane tali da poter ospitare i tanti artisti che lo desiderano, fino ad arrivare nel pieno della stagione estiva (per poter fare da supporto, con le loro opere, alle iniziative estive che si svolgeranno nel parco dei Gesuiti), dal venerdì alla domenica, sarà possibile ammirare le opere pittoriche dei numerosi artisti, ospitate nella cornice dei locali attigui la Parrocchia dei Gesuiti, in via del Santuario 160 a Pescara. Il vernissage della mostra, lo scorso venerdì 16 aprile, con la personale del Maestro Giancarlo Pagnini. Straordinarie opere d'arte, rappresentanti (in concomitanza con la settimana della Santa Pasqua), le stazioni della Via Crucis. Numerosi dipinti, frutto della grande sensibilità umana e dell'immaginazione e immedesimazione artistica del maestro Giancarlo Pagnini. "Un'occasione unica - ha tenuto a sottolineare il presidente dell'Associazione culturale il Parco Roberto Falone - quella di avere a disposizione uno spazio gratuito in cui poter esporre le proprie creazioni, soprattutto in una città come Pescara, dove l'arte e la cultura necessitano da sempre di spazi espositivi e di maggiore attenzione. A questo proposito - prosegue - un ringraziamento particolare vorrei rivolgerlo al Parroco della parrocchia dei Gesuiti, Padre Pino Piva, che ci ha gentilmente concesso l'uso di questi locali". La mostra sarà visitabile nei giorni di venerdì, sabato e domenica (qualora gli espositori lo desiderassero sarà possibile avere esposte le proprie opere anche l'intera settimana), dalle ore 9.00 alle ore 12,30 e dalle ore 20.00 alle ore 22.30. Tutti i visitatori che interverranno, avranno la possibilità di incontrare e conoscere più da vicino gli autori delle opere in mostra, approcciando così in prima persona con il mondo dell'arte e della pittura. La mostra, si inserisce nell'ambito di un più ampio cartellone di appuntamenti che faranno da preludio alle manifestazioni estive organizzate dall'Associazione Culturale il Parco, anche quest'anno numerose. Si inizia dal mese di giugno, con Simpaticamente Cantando 5 giunto alla sua quinta edizione: una simpatica gara canora, fra amministratori locali provinciali e regionali, il cui unico scopo è quello di fare beneficenza. A seguire, un momento culturale a cura di Licio Di Biase, poi la rassegna del teatro dialettale, concerti Jazz di livello internazionale, serate di musica classica, spettacoli di ogni genere e numerose altre serate, appuntamenti, legati da un unico comune denominatore: quello della beneficenza! Associazione Culturale "Il Parco" Roberto Falone 339/7170797 end_of_the_skype_highlighting e-mail [email protected]

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Ite, Missa Est

di Zenone Benedetto

La Compagnia Teatrale I GUARDIANI DELL’OCA, in coproduzione con il TSA (Teatro Stabile d’Abruzzo), il FLORIAN Teatro Stabile d’Innovazione ed in collaborazione con il Ministero della Cultura e dello spettacolo, l’ATAM Associazione Teatrale Abruzzese Molisana, la Regione Abruzzo, L'Assessorato alla cultura della Provincia di Chieti, i comuni di Caramanico, Serramonacesca, Chieti, Ortona

presentano il dramma liturgico medievale sulla passione di Cristo

Ite, Missa Est di Zenone Benedetto

Canti gregoriani, musiche storiche di origine popolare, attori e monaci cantori concorreranno alla narrazione di una storia senza tempo, da sempre capace di suscitare attenzione, rispetto e profonda partecipazione emotiva. Tra fioche luci di candele votive e l’intenso profumo degli incensi rituali, la figura onnipresente del Cristo morente sulla croce dominerà l’intero spazio scenico, ricordando a tutti, con il suo sacrificio, la via capace di appagare il nostro desiderio innato di trascendenza. Questa Sacra rappresentazione sulla Passione di Cristo è stata già stata rappresentata nella primavera 2010 , nei Comuni di Siena, di Assisi, di Casalmaggiore (Cr) e nella Basilica Romanica di Collemaggio de L'Aquila. L'allestimento di quest’anno si arricchisce della presenza della bravissima attrice VANESSA GRAVINA, nel ruolo di Maria.

Prossima rappresentazione:

Domenica 8 maggio ore 21,00 Cattedrale di San Giustino Chieti.

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Presentano

Ite, missa est Ineluttabilità di un sacrificio?

DRAMMA LITURGICO MEDIEVALE SULLA PASSIONE DI CRISTO

Consulenza teologica Monsignor Giuseppe Molinari Arcivescovo Metropolita de L'Aquila

Note di regia Nell’intraprendere questo cammino drammaturgico e liturgico, la mia attenzione si è concentrata sugli elementi simbolici e sugli accadimenti fondamentali che hanno da sempre contraddistinto la storia della passione di Gesù. Il viaggio che propongo evidenzierà l’importanza della ritualità e quindi della liturgia, come momento fondante ed identificativo di una collettività profondamente legata ai valori della cristianità. Al rito, momento decisivo nell’esercizio della memoria collettiva, si affiancherà un linguaggio e ad una pratica teatrale tipicamente medievale. La scelta di questo specifico periodo storico, è dovuta alla grande tensione mistica, emotiva ed esistenziale che il medioevo da sempre evoca ed interpreta. Il punto di vista semantico del dramma è quello di una comunità monastica che nel riproporre ciclicamente il mistero della passione e della resurrezione cerca nel suo esercizio la forza per una catarsi rigenerante. Ogni interprete, nel narrare una storia profondamente conosciuta, porta con sè certezze e dubbi sull’ineluttabilità del sacrificio, nel rispetto delle sacre scritture, nel rispetto della volontà divina. Questo contrasto continuo tra esercizio della volontà e la mortificazione della stessa, caratterizzerà ogni azione scenica e spingerà ogni personaggio ed interprete verso la ricerca continua del senso ultimo del proprio divenire. In questa condizione di assoluta insicurezza esistenziale, l’intera comunità ritrova se stessa nella ripetizione dei gesti, delle parole e delle azioni legate alla storia di Cristo. Il rito diviene àncora di salvezza, momento alto di testimonianza e condivisione, strumento capace di rinnovare il patto della conoscenza tra le generazioni, e per questo, proposta attiva e non più racconto stanco perché capace, nella rassicurante consuetudine, di stimolare ed alimentare la coscienza “del buon cristiano”. In questo quadro complessivo risulta evidente che la drammaticità degli avvenimenti potrebbe apparire attenuata poiché la tensione emotiva non è più rivolta al dolore della passione, ma al suo atto conclusivo e cioè alla resurrezione del Cristo che è rinata speranza della salvezza. Canti gregoriani e musiche medievali di origine popolare faranno da cornice ad un linguaggio teatrale essenziale, graffiante, pieno di forza comunicativa, capace, mi auguro, di far provare qualche nuova suggestione, sensazione, emozione in chi ascolterà ancora una volta questa storia senza tempo, la storia del figlio prediletto di una umanità che da sempre cerca la strada della trascendenza.

Zenone Benedetto

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Sinossi Negli splendidi scenari delle abbazie romaniche italiane verrà allestito un dramma liturgico medievale sulla passione di Cristo. Canti gregoriani, musiche storiche di origine popolare, attori e monaci cantori concorreranno alla narrazione di una storia senza tempo, da sempre capace di suscitare attenzione, rispetto e profonda partecipazione emotiva. Una comunità monastica di uomini e donne ripercorrerà, tra liturgia e teatralità, i momenti fondamentali che hanno portato alla morte ed alla resurrezione di Cristo. Il testo, interamente rielaborato, tiene conto del dettato imprescindibile che ci viene delle Sacre Scritture (Nuovo e Vecchio Testamento) e partendo da esse, cerca di indagare le inquietudini, le angosce, le speranze e persino gli auspici di tutti coloro che concorrono all’ineluttabile trascorrere del tempo narrativo. Tra fioche luci di candele votive e l’intenso profumo degli incensi rituali, la figura onnipresente del Cristo morente sulla croce dominerà l’intero spazio scenico, ricordando a tutti, con il suo sacrificio, la via capace di appagare il nostro desiderio innato di trascendenza.

PERSONAGGI ED INTERPRETI: Monaco officiante – Tiziano Feola

Pietro – Giacomo Vallozza Caifa - Sebastiano Nardone

Maddalena – Giulia Basel Pilato – Fabrizio Paluzzi

Nicodemo – Tommaso Di Giorgio Zera – Tommaso Bernabeo Giuda – Massimo Paolucci

Veronica – Eliana De Marinis

Con VANESSA GRAVINA nel ruolo di MARIA

Musico - Marco Giacintucci Voce solista - Monja Marrone

Danzatrici - Carolina Ciampoli - Laura Del Ciotto Costumi

Morena Di Giuseppe Musiche

Marco Giacintucci Corale Schola Cantorum Accademia diretta da

Gabriele De Guglielmo

Direttore di Produzione Massimo Vellaccio

Drammaturgia e Regia Zenone Benedetto

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Espace Promozione Culturale presenta

PRIMOTEMPO / PRINTEMPS 2011

d’arte e spettacolo e nuovi linguaggi anno dodicesimo

in collaborazione con il Florian Teatro Stabile d’Innovazione

tutti gli appuntamenti sono alle ore 21 al Florian Espace

Torna PRIMOTEMPO/PRINTEMPS-d’arte e spettacolo e nuovi linguaggi, la rassegna di primavera curata dall’ESPACE Promozione culturale in collaborazione con il Florian Teatro Stabile d’Innovazione che si svolgerà tra la fine di aprile e la fine di maggio con quattro appuntamenti tutti al Florian Espace con inizio alle ore 21.

La rassegna propone quattro lavori molto diversi l’uno dall’altro, dal teatro di ricerca nella forma di monologo, al teatro politico e sociale, non senza qualche elemento di leggerezza e di

poesia, fino alla performance e alla live art, sempre con un occhio rivolto ai giovani artisti abruzzesi e l’altro a ciò che si produce di originale fuori regione. I tre spettacoli teatrali sono tre novità assolute che debuttano proprio a PrimoTempo mentre la performance di Kyrahm e Julius

Kaiser presenta per la prima volta le due artiste internazionali nella nostra regione. L’ingresso agli spettacoli è di 10 euro per l’intero, 8 euro per il ridotto, e 5 euro per il ridotto speciale (attori, artisti di teatro, allievi delle scuole di recitazione e della Cattedra di Storia del Teatro dell’Università D’Annunzio). La performance del 28 maggio, dedicata esclusivamene ad un pubblico adulto, è ad ingresso gratuito su prenotazione per soci Espace (tessera associative euro 3).

Si parte il 29 e il 30 aprile con POPOLO BUE ovvero l’arte di raggirare il popolo con le parole della Compagnia delle Rose, liberamente ispirato a “La fattoria degli animali” di George Orwell; testo di Francesco Pompilio, Angelo Libri, Flaminia Chizzolla; con Franceso Pompilio, musiche Filippo Savino; regia di Angelo Libri. Il lavoro viene presentato in anteprima con il sostegno del Florian TSI.

Questa “favola per adulti” dal ritmo avvincente e a tratti poetico, è una metafora, attualissima, del potere di manipolazione dei mezzi di informazione di massa e della cosiddetta

“comunicazione”, in contrasto con l’ingenuità, e spesso l’ignoranza, che rende il popolo incapace di comprendere e quindi di reagire ai soprusi che il Potere (non importa di quale colore

o schieramento) mette in atto in forme sottili e, a prima vista, innocue. Si prosegue il 6 e il 7 maggio con NELLA POLVERE di Teatri OFFesi, un collettivo di

ricerca teatrale che da anni sviluppa temi sociali e civili; in scena Lorenzo Marvelli e Ida D’Andrea; video di Renato Barattucci; testo e regia di Teatri OFFesi.

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Un'azienda in crisi è prossima alla chiusura. Il titolare consegna la lettera di licenziamento ad un dipendente che decide di resistere in ogni modo. In un'escalation tragica e comica i due intraprendono una strada che li danneggerà entrambi ed irrimediabilmente. I protagonisti, in un continuo salto tra identità diverse, luoghi diversi, tempi diversi, provano a disegnare un percorso comune votato alla speranza ed al superamento dell'esistente. "Nella polvere" prova a discutere in maniera diversa intorno al concetto di classe al tempo della cosiddetta new economy. Terzo appuntamento per il 21 e 22 maggio con una nuova produzione di Arterie CIRT / Florian TSI in collaborazione con Le Funambole, MARIA MADDALENA o DELLA SALVEZZA, un monolgo per attrice tratto e ispirato al racconto omonimo contenuto nella raccolta “Fuochi” di Marguerite Yourcenar. Protagonista Monica Ciarcelluti nei panni della Maddalena, per la regia di Riccardo Palmieri; scenografia di Saverio Todaro. Maria Maddalena confessa, denuncia, proclama, sentenzia attraverso un’emorragica narrazione la sua ascesi verso la salvezza, la sua salvezza dalla ‘felicità’. “State attenti a desiderare, perché potreste ottenere ciò che desiderate” (O. Wilde). Nel desiderio risiede l’estrema libertà, la salvezza dal vedere esauditi i propri ideali, i propri sogni più alti. La vitalità della ricerca si oppone all’immobilità dell’appagamento bulimico e compulsivo tipico della nostra epoca. Il non-appagamento del desiderio rende Maddalena incinta di vita. Maria Maddalena desidera e nel suo desiderare si libera dalla riuscita di una vita perfetta. Il suo non poter saziare questa fame febbrile di vita e di amore la salva, nell’accezione più elevata della parola. Ultimo appuntamento, dedicato ad un pubblico adulto, domenica 28 maggio con una performance elegante ed estrema, tutto ciò che avviene è reale: non c’è interpretazione delle artiste Kyrahm e Julius Kaiser, HUMAN INSTALLATIONS (Chrysalis; Gender Obsolescence; Il gioielliere). Questo lavoro è la tappa pescarese di CORPO- Festival di Arti Performative, rassegna di video-performance di artisti storici e giovani autori della Body Art, degli Happening e dell’Azionismo curata da Ivan D’Alberto e Sibilla Panerai. L’opera proposta, che unisce la body art ai concetti filosofici della teoria queer di Judith Butler, affronta in modo coinvolgente lo stereotipo della distinzione tra i sessi, presentandone una visione di grande impatto emotivo. Presentata in numerosi festival in Italia e all’estero, questa Istallazione Umana è stata selezionata tra le trenta migliori performance Gender Exploration al mondo IDKE FESTIVAL (Columbus, USA 2008).

Ufficio Stampa FLORIAN Teatro Stabile d’Innovazione

Livia Tammaro 3387733854 [email protected]

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Un libro è per sempre!

“La situazione politica in Italia è grave, ma non è seria”.

(Ennio Flaiano)

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LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PESCARA E

L’ASSOCIAZIONE ”CITTA’ UMANA” NELL’AMBITO DELLE CELEBRAZIONI DEL 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA,

ORGANIZZANO IL CONVEGNO :

‘’Tre abruzzesi, due guerre, un’ Italia. I fratelli Mancini, in rare pagine della resistenza militare a ridosso

dell’8 settembre 1943.’’

20 MAGGIO 2011 ORE 18,00

COMUNE DI PESCARA SALA CONSILIARE

INTRODUZIONE

Licio Di Biase, Presidente del Consiglio Comunale di Pescara;

CONTRIBUTI

‘’Figure e lasciti ideali dei fratelli Mancini’’ Ugo Crescenzi, Presidente Emerito della prima Giunta Regionale d’Abruzzo;

“I genitori, gli zii, visti come giovani del ‘43”

Francesco Mancini, autore del volume ‘’GIA’ VINTI NEL CUORE- Un carteggio familiare 1936-1944’’ (Solfanelli Editore).

LECTIO MAGISTRALIS

‘’LE VICENDE DEI FRATELLI MANCINI NEL QUADRO DELLA CRISI POLITICA E MILITARE DEL 1943’’.

Professoressa ELENA AGA ROSSI- Ordinaria di storia contemporanea all’Università de L’Aquila; docente alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.

Il Presidente del Consiglio Comunale Ass.ne “Città Umana” Licio DI BIASE

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Luigi, Antonio e Giovanni-Armando Mancini, vanno sotto le armi negli anni ’40, con idee diverse sul conflitto e sul regime. L’8 settembre 1943, lontani migliaia di chilometri, però fanno la stessa scelta, partecipando alla resistenza militare contro i tedeschi. Luigi a Bari, Antonio in Corsica, Giovanni Armando a Kos-Egeo. Il carteggio di famiglia, consente di ricostruire quasi giorno per giorno le motivazioni con cui Armando va verso la guerra, ed anche quelle di Antonio e gli stati d’animo con cui lui, sopravvissuto alla stragi tedesche, torna. Vicende storiche e sofferenze interiori si intrecciano, sullo sfondo dei momenti più drammatici della vita nazionale, di cui i fratelli furono testimoni e protagonisti. Una selezione è riportata nel volume ’’GIA’ VINTI NEL CUORE- Un carteggio familiare 1936-1944 “ Solfanelli Editore. La rievocazione, dopo un breve inquadramento delle loro figure, nel pubblico e nel privato, vedrà il punto centrale nella ‘’lectio magistralis’’ della Professoressa Elena Aga Rossi, studiosa di prestigio e livello internazionali, cui si devono le ricerche fondamentali sul periodo bellico e sull’Armistizio, tra cui si ricordano “’L’inganno reciproco” Ed. Min. Beni Culturali 1993; “Una Nazione allo sbando” Il Mulino 2002; e di cui è in corso di stampa “I militari italiani nel Balcani- 1940-1945” Il Mulino 2011- scritto con M.T Giusti.

*** I fratelli Mancini di origini rurali, autodidatti, nascono paesani, sudditi, e diventano con fatica cittadini, italiani. Un percorso, un passaggio verso la democrazia, per loro, segnato da una profonda ispirazione cattolica ed, al tempo stesso, da un alto e vissuto sentimento patriottico ed unitario. ‘’’Le vicende di una famiglia e di uomini della terra d’Abruzzo, nella loro chiara filigrana, ci permettono di scorgere, comprendere meglio e amare di più – perché la percepiamo reale e precisa, proprio nei dettagli unici e irreplicabili della vita di ogni persona – quella che è stata la storia dell’intero Paese durante gli anni finali del fascismo.. Loro affrontando il disastro della guerra ‘’…nell’ordinarietà della loro vita, trovarono le ragioni e i valori per fronteggiare efficacemente e positivamente – anche quando, per gli occhi umani, si andava incontro a una sconfitta assai probabile o addirittura certa – gli eventi straordinari del loro tempo”. «Testimoni di speranza» potremmo propriamente definirli’’ (Dalla Prefazione del Prof. Lorenzo ORNAGHI, Magnifico Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, al volume ‘’GIA’ VINTI NEL CUORE” ) NOTA BIOGRAFICA ‘’Luigi Mancini, 1913-2001, Antonio Mancini, 1915-1982, Giovanni Armando Mancini, 1919-1943, nascono a Serramonacesca, allora appartenente alla Provincia di Chieti, da famiglia diretto coltivatrice, colpita dalla crisi agraria degli anni 20-30. Al lavoro infantile dei campi, aggiungono vari mestieri, e possono così frequentare solo saltuariamente nel capoluogo teatino le scuole inferiori. E perciò completamente autodidatti, sempre lavorando, proseguono poi negli studi fino a conseguire il diploma e la laurea. Luigi Mancini, entra giovanissimo nel ministero della Pubblica Istruzione. Dopo aver prestato servizio tra l’Abruzzo e Roma, nel ‘40 è volontario come ufficiale di fanteria nei Balcani. Rientrato da Coo nel luglio 1943, partecipa alla guerra di Liberazione a seguito dell’VIII Armata. Conseguita la laurea, svolge apprezzata attività di pedagogista, sulla scia delle alte tradizioni abruzzesi nel campo delle scienze dell’educazione, e percorre nella scuola tutta la sua carriera, fino al grado di Ispettore Generale. Già nel ’44 è esponente di spicco della Democrazia Cristiana, e poi più volte consigliere comunale e provinciale. E’ eletto al primo Consiglio Regionale. Dotato di cultura e competenze assai vaste, si distingue come Assessore, in quella prima Giunta Regionale d’Abruzzo che seppe fronteggiare la difficilissima fase di costituzione, per una anticipatrice visione d’integrazione dei sistemi di trasporto e delle infrastrutture, nel quadro d’una lungimirante impostazione della vocazione adriatica delle Regione. Antonio Mancini, dopo avere fatto il sarto, l’operaio, il muratore, entra giovanissimo nell’Amministrazione locale. E poi in quella dello Stato, risultando al concorso, primo assoluto su 5000 concorrenti. Negli anni ’30 lavora a Bari, a Roma e a Pescara. Dal 1941 al ’43 presta servizio come ufficiale nella Scuola d’Artiglieria di Pesaro.

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Promosso in anticipo per merito, chiede nell’estate ’43 l’assegnazione in zona operazioni, in Corsica. Dopo l’Armistizio dell’8 settembre, combatte contro la 90° Divisione Panzegrenadiere delle SS, avendo la responsabilità dell’Ufficio Operazioni del 553° Raggr. Art., in uno dei rari, e più estesi scontri campali, in cui unità italiane sconfiggono i tedeschi. Partecipa anche in Patria alla Liberazione, e di nuovo a domanda, è sul fronte di Argenta nell’aprile del 1945. Rientrato a fine ’45 nella Amministrazione Civile, come v.Commissario di Pubblica Sicurezza, ritorna poi all’Amministrazione di provenienza, dove raggiunge, ancor giovane, i gradi più alti, fino a quello di Direttore Generale. Aderisce alla Democrazia Cristiana a Forlì nel 1945. Già nel ’46 è ai vertici della vita politico-amministrativa della ragione, come Segretario Provinciale della D.C. di Pescara. Impegno che proseguirà con crescenti responsabilità negli anni della ricostruzione. Nella seconda metà degli anni ’40 –inizio anni ’50, ricopre importanti cariche elettive, ed in organi amministrativi e giurisdizionali .Già in quegli anni assume posizioni di rilievo nazionale, come componente del CdA della Rai, del Comitato per il Mezzogiorno. E’ poi Sindaco di Pescara dal 1956 al 1962, e parlamentare abruzzese dal 1963 al 1976. Per quanto riguarda l’operato nella nostra Regione, a lui si deve in primo luogo la promozione di scelte lungimiranti e decisive, che si uniscono a non comuni capacità realizzative, rilevate in sede storica.

A cominciare all’impulso allo sviluppo del capoluogo adriatico. Sindaco di Pescara degli anni ’50, è interprete dello spirito della “città miracolo del dopoguerra...la prima città americana d’Italia” (Piovene). Delle sue Amministrazioni resta un ‘’bilancio di innegabile imponenza’’(Colapietra). Antonio Mancini è uomo della ricostruzione, perché viene dalla guerra. E Pescara nel 1960- ancora segnata dalle profonde distruzioni belliche- è nei primi anni ’60 in testa in Italia per crescita demografica ed edilizia. E di Pescara vuol fare il centro propulsore dello sviluppo regionale. Parlamentare abruzzese dal 1963, ha un ruolo decisivo nel superamento delle arretratezze e dei campanilismi, concludendo, insieme ad altri illuminati esponenti della vita pubblica di allora, storici accordi tra le province e le città abruzzesi. Passa così all’ attuazione del sistema metropolitano Chieti-Pescara, basato sulle collaborazioni, sulle sinergie, evitando gli sprechi e le inefficienze di doppioni campanilistici, sull’ incontro tra il dinamismo pescarese e le tradizioni politico amministrative teatine.. Scelta che ha portato a poli di eccellenza nella sanità, nella cultura, e in molti altri settori. E su scala più ampia, si fa promotore di azioni decisive per l’Abruzzo, in tutti i settori: l’industrializzazione, la legislazione speciale sul Mezzogiorno, gli interventi straordinari nelle infrastrutture, i grandi programmi nazionali nel campo autostradale e ferroviario. Disegna una grande Città Regione. Mette in cantiere azioni che con il suo essenziale contributo, nel tornante degli anni 50 e 60, formando l’armatura –nelle gigantesche trasformazioni di quegli anni- di un centro propulsore dell’intero sviluppo economico-sociale dell’Abruzzo, determinando le condizioni per il superamento delle storiche arretratezze, che fanno dell’Abruzzo la prima Regione che esce dal sottosviluppo meridionale. Una particolare attenzione ebbe, in questo, verso l’istruzione e la cultura- che si era tanto duramente conquistata. A lui si deve, infatti, e va sottolineato, la fondazione di un grande Ateneo abruzzese, che vide protagoniste le Province di Teramo, Chieti e Pescara, ma anche la cooperazione di tutta la comunità regionale. Un risultato di coesione difficile, e difficilmente raggiunto in seguito. Un’opera tenace di superamento di divisioni, campanilismi. Di sintesi tra esigenze di sviluppo, di modernizzazione, e salvaguardia della nostra terra, dei suoi valori tradizionali religiosi ed umani. Nella sua una intensa attività politico-parlamentare, si segnalano prestigiosi incarichi di livello nazionale. Come componente della Commissione Trasporti, ispira, anche con le proprie competenze tecniche, il Programma Autostradale del 1965; negli anni ’70 è Presidente della Commissione Bicamerale Camera-Senato per la Riforma dell’Amministrazione Statale. Notevole anche l’attività internazionale, quale componente della Commissione Europea di Difesa. Antonio Mancini, è stato autorevolmente collocato affianco personalità della caratura di G.La Pira, tra i più significativi esempi- a livello nazionale- del cattolicesimo impegnato in politica, nel territorio, degli anni della ricostruzione. Giovanni Armando Mancini, mostra sin dall’infanzia eccezionali doti di studio. Apprezzato dai principali intellettuali del tempo che ebbe come professori: da Paratore, a Spirito, all’antifascista De Ruggiero, si laurea in magistero a venti anni. Nel 1941 è vincitore dei Littoriali dell’Italia Centrale per la Politica Educativa. Dopo aver insegnato a Roma ed a Pescara, è volontario nei battaglioni universitari del GUF. Ancora volontario nel 1942 nei Balcani come sottotenente della Divisione Regina, dopo l’8 settembre a Kos (Coo) nell’Egeo è al comando della 51° Compagnia mortai da ’81 di Linopoti, che resiste lungamente all’attacco tedesco, fino al completo esaurimento delle munizioni. Catturato, viene barbaramente trucidato, seguendo la sorte di altri 103 ufficiali della guarnigione che si erano rifiutati di passare con i nazisti. Il suo corpo non è stato mai trovato’’ Le loro formazioni e vicende per certi versi poco comuni, per altri emblematiche della presenza cattolica nel processo unitario, testimoniano quindi un alto impegno ideale, civile e patriottico.

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La S.V. è invitata alla presentazione del libro

TUTTA COLPA DEL GRANDUCA COSIMO III

Roberta Di Iorio

Presentano Andrea Cati

(Poeta e Critico letterario)

Ubaldo Giacomucci (Poeta e Critico letterario)

Coordinerà Nicoletta Di Gregorio

(Presidente Edizioni Tracce)

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Sabato 7 Maggio 2011 ore 18.00 – Sala “Figlia di Iorio” –

Provincia di Pescara – Piazza Italia - Pescara

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Martedì 3 maggio 2011, ore 18

Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi

In collaborazione con la Città di Roseto degli Abruzzi

La Casa Editrice Ricerche&Redazioni di Damiani&Marramà presenta il Volume

LA MEMORIA DEL PAESAGGIO a cura di Gianpiero Castellucci

Intervengono:

Luigi PONZIANI Direttore Biblioteca provinciale "M. Delfico" di Teramo

Luciano ARTESE Storico

Marcello SGATTONI Storico

Sarà presente il Curatore

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IL LIBRO

Il libro curato da Gianpiero Castellucci è frutto di una serie di studi e ricerche originali sul paesaggio abruzzese che l'Archeoclub di Teramo ha organizzato in tempi recenti. [...] Un territorio caratterizzato

visibilmente da una morfologia disuguale che dalle alte e aspre dolòmie del Gran Sasso e dalle arenarie dei Monti della Laga declina fino alle colline preappenniniche e al mare Adriatico [...] Capire il paesaggio,

definirne le metafore, chiarire il rapporto fra ciò che vedono i nostri occhi e quello che legge la nostra mente, è stato l'oggetto di ricerche di studiosi di molte e diverse discipline che non hanno ancora trovato una

convergenza significativa sull'argomento. Tuttavia, con la Convenzione europea del paesaggio (Firenze, 2000), è stata elaborata una sintesi molto efficace sull'idea di paesaggio, interpretato come insieme di luoghi della

memoria qualificati eticamente, esteticamente, ecologicamente e simbolicamente. Il paesaggio, dunque, come espressione del patrimonio culturale e naturale delle comunità locali e nazionali, fondamento della loro identità

e diversità.

Hanno dato il loro contributo Luciano Artese, Luisa Bonesio, Gianpiero Caastellucci, Fausto Eugeni, Antonio Paolucci, Luigi Ponziani e Marcello Sgattoni.

LA SCHEDA - ARCHEOCLUB D'ITALIA TERAMO - LA MEMORIA NEL PAESAGGIO Atti del convegno sul paesaggio delle valli del Tordino e del Vezzola (Teramo 2009)

a cura di Gianpiero Castellucci, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011. - 208 pagine - ISBN 978-88-88925-41-7 Prezzo: € 20.00

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UDC News a cura dell’Ufficio Stampa UDC

www.udc-italia.it

26/04/2011 - Libia: Pezzotta, non condivido decisione governo

(ANSA) - ROMA, 26 APR - 'Non condivido la decisione del Governo di accentuare l'intervento militare in Libia e di dare vita alla flessibilita' operativa dei velivoli italiani. Da tempo abbiamo imparato [...]

26/04/2011 - Libia: Cesa, da governo bugie e irresponsabilita'

(AGI) - Roma, 26 apr - "Prendiamo atto che il presidente Berlusconi anche questa volta ha detto una bugia agli italiani: aveva detto che i nostri aerei non avrebbero sparato e invece, come era ovvio, [...]

26/04/2011 - Crisi: Galletti, emendamento discriminazioni licenziati

(ANSA) - BOLOGNA, 26 APR - Un emendamento alla legge di stabilita' per rimuovere la discriminazione fra i lavoratori che vengono licenziati dalle imprese, rispetto a quelli licenziati da studi professionali, [...]

26/04/2011 - Libia: Carra, governi di destra d'accordo sulle bombe

(ANSA) - ROMA, 26 APR - 'Il grande risultato dei colloqui italo-francesi e' un colpo allo spazio di Schengen e il via ai bombardamenti in Libia. I governi di destra divisi sulla 'roba' trovano sempre [...]

26/04/2011 - Parmalat: Cesa, chiacchiere governo, sara' francese

(ANSA) - ANCONA, 26 APR - 'Come al solito, grandi chiacchiere da parte del Governo, e il risultato e' che Parmalat sara' francese'. Lo ha detto parlando con i giornalisti il segretario nazionale dell'Udc [...]

26/04/2011 - Di Carlo: Gigli, perdita dolorosa

(9Colonne) Roma, 26 apr - "Ai familiari di Mario Di Carlo esprimo tutto il mio cordoglio e il mio sincero dolore per la scomparsa di un amico e di un collega. È una perdita dolorosa per i suoi [...]

26/04/2011 - Di Carlo: Carducci, cordoglio e vicinanza

(9Colonne) Roma, 26 apr - "La notizia della prematura scomparsa del consigliere regionale Mario Di Carlo rattrista profondamente tutti noi. In questi momenti di dolore il gruppo regionale dell'Udc [...]

26/04/2011 - Di Carlo: Carlino, ho sempre apprezzato sua serieta'

(9Colonne) Roma 26 apr - "Esprimo la mia partecipazione e il mio dolore per la scomparsa del collega e amico Mario Di Carlo. Ho sempre apprezzato la sua serietà e la sua competenza, qualità [...]

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26/04/2011 - Udc: Cesa, modello Marche Pd-Udc anche altrove? Perche' no?

(ANSA) - ANCONA, 26 APR - 'Io penso che a livello locale le categorie centro, sinistra, destra, non esistono. Esistono persone e programmi'. Lo ha detto il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa - [...]

26/04/2011 - Libia: Cesa, come al solito arriviamo in ritardo

(ANSA) - ANCONA, 26 APR - 'Come al solito arriviamo in ritardo. Arriviamo in ritardo sulla politica estera, e la decisione assunta dal nostro governo di partecipare alla missione in Libia, cosi' come ci [...]

26/04/2011 - LIbia: Udc, Bossi smentisca Calderoli su no missione

Roma, 26 apr. (TMNews) - Sulla missione in Libia "Bossi smentisca le dichiarazioni di Calderoli contrarie all`intervento dell`Italia perché sono in gioco la credibilità internazionale [...]

26/04/2011 - BCE: Casini, grati a Draghi, onora l'Italia

(ANSA) - ROMA, 26 APR - 'Bisogna essere grati a Mario Draghi perche' gia' il fatto che abbia il favore dei pronostici per la presidenza della Bce e' un successo per l'Italia'. Lo ha detto il leader Udc, [...]

26/04/2011 - Pd: Casini, grande alleanza e' favore a Berlusconi

(ANSA) - ROMA, 26 APR - 'Bersani non ce l'ha con me, abbiamo ottimi rapporti ma oggi la proposta di una grande alleanza e' un gigantesco favore a Berlusconi'. Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, ospite [...]

26/04/2011 - Nucleare: Casini, Berlusconi istituzionalizza la bugia

Roma, 26 apr. (TMNews) - Secondo il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, con la sua ammissione di oggi sul nucleare, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi "istituzionalizza la bugia". [...]

26/04/2011 - Comuni, Milano: Casini, d'accordo con Bocchino,decideremo il 15

(ANSA) - ROMA, 26 APR - 'Bocchino dice quello che penso io: ora lavoriamo per arrivare al ballottaggio e poi il 15 sera valuteremo le subordinate'. Cosi' il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, non [...]

26/04/2011 - Italia-Francia: Casini, con Sarkozy abbiamo perso 4 a 1

Roma, 26 apr. (TMNews) - Secondo il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, nel bilaterale di oggi con la Francia e Sarkozy "l'Italia ha perso 4 a 1: abbiamo perso sulla Libia, sul nucleare, sull'operazione [...]

26/04/2011 - Libia: Casini, voto non cambia, con Lega fanno solo ammuina

(ANSA) - ROMA, 26 APR - 'Se ci sara' un voto in parlamento lo affronteremo ma non cambia nulla. Se qualcuno pensa che l'ammuina tra Berlusconi e Bossi porti a un cambiamento non ha capito lo stato della [...]

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Direttore responsabile: Andrea Giampietro Capo redattore: Alessandro Di Biase Redazione: Rita Pagliara, Giampiero Di Biase, Donato Antonicelli, Carla Scorcia, Alessandra Scorcia, Alessio Di Bono, Claudio Fasoli, Fabio Piovillico Terzo Millennio News–on line Edizione scep services sas – via di sotto, 41 – 65100 – Pescara – Tel./ fax 085411658 Registrato presso il Tribunale di Pescara n.1/93 del 6 febbraio 1993 Iscrizione registro nazionale della stampa n. 4220 del 14 maggio 1993