E PENSARE CHE ERAVAMO COMUNISTI vuoi un panino? E questo cosa c'entra compagno ? Ah...

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1 E PENSARE CHE ERAVAMO COMUNISTI Scritto da Roberto D’Alessandro Tutti di diritti sono riservati. Agosto 2008

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E PENSARE CHE ERAVAMO COMUNISTI

Scritto da Roberto D’Alessandro

Tutti di diritti sono riservati. Agosto 2008

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Personaggi

Giulia (la madre) Rinaldo (il padre) Nilde (la figlia.) Enrico (il figlio)

Maria (la zia) Alì (Il cameriere)

All’aprirsi del sipario ci appare un ambiente bene arredato, molti quadri ai muri, tappeti a terra, bei mobili. Al centro c’è un tavolo

con cinque sedie, ai lati due poltrone, sulla destra vicino alla poltrona un tavolinetto con su una bella lampada ed un telefono.

Sul fondo un telefono su una mensola o mobile. Sul fondo degli archi danno su un corridoio.

due porte, una a destra e una a sinistra. L’azione è ai giorni nostri.

Primo quadro

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ALI’ Con fare circospetto entra in scena, ha in mano un diario, guarda se viene qualcuno poi lo apre e

comincia a leggere e a prendere appunti... La borghesia non può esistere senza rivoluzionare continuamente gli strumenti di produzione, i rapporti di produzione, dunque tutti i rapporti sociali. Il continuo rivoluzionamento della produzione, l’ininterrotto scuotimento di tutte le relazioni sociali, l’incertezza e il movimento eterni contraddistinguono l’epoca dei borghesi fra tutte le epoche precedenti. Il bisogno di uno smercio più esteso per i suoi prodotti sospinge la borghesia a percorrere tutto il globo terrestre. Dappertutto deve annidarsi, dappertutto deve costruire le sue basi, dappertutto deve creare relazioni. La società borghese che ha creato per incanto mezzi di produzione e di scambio così potenti, rassomiglia al mago che non riesce più a dominare le potenze degli inferi da lui evocate. Poi sentendo arrivare qualcuno chiude il diario ENRICO ….Va bene, 3.500 euro, ho capito…e che dobbiamo fare? Va bene. Quanti? 5.000? va bene….altri 1.500 euro? E quanto costa sta roba? ....si, Luigi lo so ma….ho detto di si, significa che lo voglio fare….si stasera vengo….no dopo me ne vado che ho promesso a Marina che la porto a mangiare fuori…è il suo compleanno…non lo so dove la porto….va bene, ci vediamo stasera. sta per riattaccare Cosa?....No a Mamma e Papà non gli ho ancora detto nulla…ma certo che di Marina lo sanno…e glielo dirò…presto…certo che lo devono sapere prima…va bene…a dopo ciao, ciao, ciao… ALI’ Ciao, ciao,ciao… ENRICO ma te ne voi anna? ALI’ Io lavora qua… ENRICO Ma che lavori, va, va… Alì esce. Enrico rifà un numero …Pronto, amore…si, devo passare dalla sezione e poi vengo a prenderti…vedrai che sorpresa…certo che ho già deciso dove portarti…va bene a dopo…. ALI’ Rientrando Tu vivi nel peccato, usa preservativi… ENRICO Ma fatti i fatti tuoi…scusa amore, ma abbiamo il cameriere magrebino che è completamente pazzo. A dopo…ciao. Riattacca ed entra Nilde

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NILDE Ciao fratellino ENRICO Ciao sorellina Nilde mostra un quadro ad Enrico

NILDE Ti piace? ENRICO Carino... NILDE Ammazza che entusiasmo!Voi giovani non la capite proprio l’arte!Allora che hai deciso di fare...ti candidi? ENRICO Scccc...Stanno già stampando i manifesti con la mia faccia. NILDE Allora ti eleggono di sicuro! ENRICO Ho una strizza! NILDE Di che? ENRICO Di come la prendono mamma e papà. NILDE La prenderanno bene vedrai!Con Marina come va? ENRICO Benissimo...Tu co...coso la? NILDE Con Nicola? Lascia stare... ENRICO Ma tu il voto me lo dai? NILDE Ma certo che te lo do. Con questi occhi mi sembri il gatto con gli stivali di Shrek ( con le mani sporche di colore lo spupazza poi guardandosi le mani Ammazza so tutte zozze di pittura!Vado a lavarmi le mani...

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esce ENRICO Che tocca fa per prendere un voto! Squilla il cellulare di Enrico Scusate...ma a chi scusate che sto da solo! Pronto…ancora tu? Pronto…va bene Luigi, ti ho detto di si, glielo dirò…scusa adesso ho da fare…si, ci vediamo dopo. GIULIA entra si ferma al centro porta . Occhiale scuro e sotto braccio i giornali del giorno dove spicca “Il

Manifesto”. ascolta l'ultima frase di Enrico, poi andando a posare la borsa sulla sedia vicino al

telefono... Sempre con sto telefonino attaccato alle orecchie ..diventerai sordo si gira lo vede blu! AH! blu sei già diventato! ...chi è che ti ha ridotto così, quella cretina di tua sorella, vieni qui dalla mamma che ti pulisco prende un fazzoletto umido dalla borsa e va verso di lui ..lo pulisce GIULIA molto amorosa Amore della mamma...quanto è bello questo bambino mi sembri il grande puffo poi di colpo inquisitoria Cos'è che devi dire? E a chi? ENRICO Ah, Ma' …ma di che t’impicci? Possibile che stai sempre a sentire quello che dico? GIULIA Reazione esagerata, nascondi qualcosa. Va a rimettere il fazzoletto sporco in borsa ENRICO E cosa dovrei nascondere ? GIULIA Ah, non lo so, ma qualcosa di sicuro. voltandosi colpita da un pensiero improvviso Non è che Marina è incinta? ENRICO Mamma!!! Si gira facendo gestacci di scongiuro GIULIA Può succedere . Non è che ci vuole il miracolo di Sant'Ambreus per quelle cose lì, in ogni caso non ci sarebbe niente di male, l’importante nella vita è sapersi assumersi le proprie responsabilità .come dice sempre quel nostro amico quello”alto” fa gesto tipo nano coi capelli disegnati in testa.....Silvio

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ENRICO Comunque no! Non è incinta. GIULIA si siede al tavolo e sfoglia i Giornali In ogni caso stai attento e usa il profilattico ENRICO Mamma!!! GIULIA Beh, come lo devo chiamare “cappuccetto Rosso ? ENRICO Va beh io vado.. GIULIA sempre leggendo giornali Dove vai? ENRICO Oggi è il compleanno di Marina. La porto a cena fuori. Anzi non è che conosci un posticino carino.. GIULIA Sì, portala a Ostia, da Peppino l’abbruzzese prepara dell’ottimo pesce e sono sicura che a Marina allusiva piace tanto il pesce!!! ENRICO Mamma la vuoi smettere? GIULIA E fammi scherzare su, mi sembra ieri che ti lavavo il culetto… ENRICO Si ma adesso ho 21 anni. GIULIA A volte sei così serio che mi sembra che ne hai 41. ENRICO Ammazza! Non so se mi devo sentire lusingato o offeso. GIULIA si alza e va da lui tutta scodinzolante Tu ti devi sentire felice, libero e bello. lo bacia sulle labbra ...gli pulisce il rossetto

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com'è fortunata Marina ...e tutte quelle che verranno dopo di lei, perchè non è che si ferma qui, questo è un trombeur de femmes. ENRICO Adesso vado, ciao. sta per uscire GIULIA Ah! Enrico, mi dimenticavo di dirti che sta per arrivare tua zia Maria dalla Calabria? ENRICO E quando arriva? GIULIA Molto presto. purtroppo ENRICO E come mai zia Maria viene a Roma? Analisi, concorsi, pellegrinaggi dal Papa… GIULIA Tuo padre mi ha detto di non dirlo... ENRICO ...Vabbè… GIULIA E’ in crisi col marito. ENRICO Va beh. Io stasera rientro tardi e domani mattina devo uscire per forza, ma a pranzo sarò a casa dovesse cascare il mondo, e chi sa perde zia Maria che arriva dalla Calabria? GIULIA si isiede a leggere mentre Enrico sta uscendo gli grida Acqua in bocca sulla crisi, è top-secret. La crisi, qua è tutto una crisi, ce mancava anche la crisi di mia cognata…che poi qualsiasi cosa corre da suo fratello come fosse l’acquasantiera, Squilla il telefono. Giulia grida: Telefono ! Telefoono ! TELEFONO

alla terza che nessuno risponde si alza lei e risponde “ PRONTO “, ma allontana la cornetta

perchè sente rumore e urla nella cornetta Piero, abbassa la musica, PIERO abbassa l' internazionale! ( stop) Piero ..No, non ho detto abbasso l'Internazionale ...tieni i volumi normali , mi farai diventare sorda ! Si, sono Giulia, certo che sono Giulia, hai chiamato a casa ...scusa , sono nervosa per via delle elezioni,…cosa? Cosa? Veltroni vuole correre da solo? E' un suicidio…Per loro ! .No, non per noi. No, noi di Rifondazione i nostri voti ce li ortiamo sempre a casa......sì, ci sarà una lieve flessione, ma non scenderemo sotto il 6 per cento…certo che glielo chiedo a Rinaldo, quando torna, Lui è del PD lo sa di sicuro, … certo che me lo dice, almeno su ste cose è sempre stato tanto sincero, non credo si sia incarognito di colpo... Cosa? vuoi un panino? E questo cosa c'entra compagno ? Ah col....prosciutto va bene?....va bene te lo porto...sì, ciao. Riattacca e dice “ questi stanno sempre a magnà” NILDE

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entrando con un altro quadro in mano Ciao ma’ GIULIA Ciao tesoro. Com’è andata oggi la giornata? NILDE E come vuoi che sia andata? Sempre la stessa. Tu? GIULIA ( cattivella guardando il quadro della figlia ) Meglio della tua ! NILDE – Mamma ! GIULIA – No, bello molto giapponese . La giornata è andata bene. Allo studio di architettura tutto a posto. Sono ste elezioni che si avvicinano che mi mettono ansia, non promettono nulla di buono, ma del resto ce la siamo cercata. ( si siede al tavolo ) NILDE Cercata…che ne potevate sapere che Mastella si dimetteva da ministro facendo cadere il governo perché gli hanno arrestato la moglie? ( si siede di fronte ) GIULIA L’errore ,core de mamma, è stato proprio quello i accettare di fare un governo con Mastella ministro della giustizia. NILDE Mamma. Non mi pare ci fossero molte altre alternative. GIULIA ( alzandosi da comizio ) La realtà è che dovevamo fare di tutto per evitare che Berlusconi ritornasse al governo ed ecco il risultato. Ma non è finita sai? Combatteremo, venderemo cara la pelle, faremo la guerra. NILDE Brava mamma combattente….e papà? GIULIA Con papà la guerra è persa. ( si risiede ) NILDE Non ne vuoi parlare?. GIULIA Ma, no, figurati. Cosa ti devo dire? Va e non va. Non lo so , sarà la crisi del 27 esimo anno.? NILDE - Passerà ! GIULIA – ….NILDE CARA, ma non lo so, gli anni che passano invece di unirci ci dividono. Eppure non dovrebbe essere così, no ? Più passano gli anni , più aumenta il vissuto, aumentano i ricordi, le cose fatte insieme, e allora perché non riusciamo più a stare bene insieme? Perché tra le

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mille cose positive che si potrebbero ricordare, andiamo sempre a mettere il dito su quelle negative? Perché continuiamo a fare sempre l’elenco della serva di tutti i suoi difetti? ...che ne ha tanti tuo papà di difetti... NILDE Siamo esseri umani, ci dobbiamo accettare con tutte le nostre debolezze. Però magari il dialogo potrebbe aiutare, non credi? GIULIA Il dialogo ! Ma io e tuo padre da quando ci conosciamo non facciamo che parlare, un continuo confronto dialettico: comunismo, socialismo, rivoluzione, riformismo, e lotta al capitale, e giustizia sociale e negli ultimi anni la falce si, la falce no, la stella si la stella no…abolire la proprietà privata! Ecco per esempio, su questo io e tuo padre quando ci siamo conosciuti eravamo perfettamente d’accordo. Sì, ma era il 77 !! Eravamo ancora iscritti nel glorioso partito comunista di Berlinguer .. Oggi, non siamo d’accordo neanche su quello. Certo io sono stata sempre più a sinsistra, di tuo padre, avevo sentito parlare Piperno e Tony Negri, lui si era fissato con Capanna...ma che te lo dico a fa ! ( va a sedersi poltroncina vicino al telefono ). NILDE Non dico di questo mamma, parlare di voi, delle vostre esigenze, dei vostri desideri… GIULIA Desiderio…Il primo impulso per cercare di capire... DESIDERIO che parola distante, pensando a tuo padre. E' che io tuo padre lo conosco troppo bene, lo conosco nelle pieghe della carne, ha perso ogni mistero....ha perso anche il punto vita !! e quando una persona diventa prevedibile non ti interessa più, GHE N'E' pu per nisun, cara la mia Nilde NILDE Ma dai, sono sicura che supererete presto questa crisi. GIULIA A proposito di crisi, domani arriva tua zia Maria dalla Calabria. NILDE Esagerata, non è mica una crisi. E che viene a fare? Analisi, concorsi, pellegrinaggi dal Papa… GIULIA ( prende dalla borsa FIORI DI BACH ) No, è in crisi con il marito. NILDE Poverina, mi dispiace. Mamma, cosa stai prendendo ? GIULIA FIORI DI BACH .. per l'ansia NILDE E quanto tempo si ferma? GIULIA

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Non lo so, non ce l’ha comunicato. Spero che non si fermi più di una settimana perchè io più di così non la reggo. NILDE Ma viene da sola? GIULIA Ci mancava solo che arrivava qua col marito, che poi in questo momento per come siamo io e Rinaldo, è come parlare di corda in casa dell’impiccato. NILDE Pensavo venisse con Giuseppe GIULIA No, il tuo cuginetto d'oro se ne sta in Calabia. Ma tu che fai stai a casa stasera? NILDE Si perché ho prestato la mia macchina a Nicola. GIULIA ( alzandosi ) A proposito sto Nicola che usa sempre le nostre macchine non sarà il caso che lo conosciamo? NILDE Non è detto che prima o poi non ve lo farò conoscere. GIULIA Voi li usate i preservativi si? NILDE Si mamma! li riempiamo d'acqua e ci facciamo i gavettoni...ma prenditi i fiori di bach . esce GIULIA Io con suo padre manco un gavettone ci farei ! Apre un giornale e commenta Guarda qua i cafoni, Brindano perché è caduto il governo… fammi prendere due fiori di bach che

vado in ansia ... …che gente in parlamento? Scommetto che lo spumante l’ha portato quel simpatico Previti… Squilla telefono....come prima “ telefono “ x 3 volte ( oba off “ rispondi tu che sto albagno )

Rispondendo al telefono con le gocce sotto la lingua Pronto? ...No, non sono la Filippina, Sono Giulia ! Maria, dimmi….No Rinaldo non è in casa....dimmi…..non so perchè non ti risponde al cellulare....dimmi....non so dov’è,....DIMMI ah va bene, arrivi prima....sì, va bene lo dico a Rinaldo?....ho detto lo dico a Rinaldo......così ti viene a prendere lui, alla stazione. cosa?cosa? Entra Nilde con un altro quadro e lo mostra alla madre che si gira da un’altra parte. Nilde esce. …dimmi....si, io sto bene, dimmi.....anche tu stai bene, mi fa piacere, dimmi…..come che ti dico? Io? Ma veramente hai chiamato tu, che mi dici tu?....Ah! ecco pronto…pronto…pronto… riattaccando è caduta la linea... Cominciamo bene con questa, io già la sopporto come il fumo negli occhi

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Chiamando Alì, Alì…Alì… Appare un ragazzo vestito in abiti da cameriere ALI’ Oba quando parla con qualcuno ha uno strano accento Comandi Signora GIULIA Alì quando ti chiamo devi APPARIRE subito, no che ti devo chiamare 70 volte ALI’ Io subito sono apparuto .( resta fermo sulla porta ) GIULIA Cosa fai lì, entra...ENTRA ! ALI’ Posso entrare? GIULIA Entra Alì cammina pianissimo ….si ferma al centro ALI’ Io entra ma calma però… GIULIA Sta arrivando la sorella di Rinaldo, la signora Maria, dalla CALABRIA ALI’ dice schifato Calabria? blaaa… GIULIA Quindi devi preparare la stanza degli ospiti. Spazzare, spolverare...Metti le lenzuola fresche ALI’ Si signora, le lenzuola prendo quelle buone per gli ospiti, signò GIULIA Quelle di lino ? ALI’ E chi è Lino ? GIULIA infastidita gli passa davanti, sbrigativa

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per la signora Maria bastano quelle di cotone ALI’ Si signora. Devo andare a prendere la spesa? GIULIA No, no, per carità, porta tutto la signora Maria dalla Calabria: dall’antipasto al dessert irridente con spiccato accento calabrese tutto piccante e arrabbiato come lei

Oba ride e ripete “ tutto piccante arrabbiato come lei “

GIULIA lo fulmina – Allora ! (in milanese ) Foeura ! Oba ripete camminando lentiss “ tutto piccante arrabbiato come lei “

gioco di sguardi fra loro

Oba esce. Giulia guardandolo mentre va via So’ lenti...daltronde in africa fa caldo ALI’ mettendo fuori la testa Signora tu jihiad GIULIA Foeura !....tutte a me mi devono capitare...elezioni anticipate e adesso pure la cognata dalla Calabria. No posso sopportare tutto adesso chiamo mia mamma e la faccio venire giù Compone un numero al telefono Mammina, amore ! No, niente, così , un po' di nostalgia di Milano, Roma è così provinciale, Milano è così astratta , surreale...dentro tutta quella nebbia ….non c'è più...non c'è più la nebbia no, veramente? è proprio vero che il vento gira.. Entra Nilede e mostra alla mamma un altro quadro. Giulia sbuffa “ Ma basta però “ no mamma non dicevo a te .. è che c’ho Picasso in casa.... sì, la Nilde, si ostina a voler dipingere, suo padre che la istiga, figurati ha uno stile che oscilla tra i giapponesi e i rumeni....niente, mamma, tutto a posto cosa deve succedere a parte il fatto che arriva la sorella di Rinaldo dalla Calabria,...si Maria , brava te la ricordi ? la chiattona.....sì, cucina bene, anch'io del resto eh...SCONGELO BENISSIMO. Tu quando vieni a trovarmi? No, non ci sono problemi nuovi, con Rinaldo è sempre la stessa minestra...cosa vuoi che ti dica, se non va non va, del resto lui non fa niente per cambiar la situazione... cosa ha un’altra.? Ma chi, Rinaldo ? Ma chi vuoi che se lo prenda quello lì Mamma, tu è tanto che non lo vedi, ultimamente gli è cresciuta una pancia che Giuliano Ferrara in confronto sembra Fassino. No, non ho nessuno neanch'io, ma se tra due persone le cose non vanno non è che per forza ci deve essere qualcun’altro di mezzo?....Si, lo so che di solito …. è così, la verità è che io e Rinaldo non ci amiamo più.....ma che vuol dire che io alla mia età penso ancora all’amore?...e a che cosa dovrei pensare? Alla foca monaca ? ....non farmi innervosire...sì li ho già presi i fiori di Bach, ma non fanno effetto subito come le canne...noooo, non ho ripreso a farmi le canne, lo sai che ho smesso nel 78, vabbeh, nell'87 mamma, lasciamo stare... vieni a Roma, o bisogno di te , fatti un biglietto ...va beh, te lo faccio io ..on-line, ciao ciao riattacca RINALDO

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Entrando Chi saluti? GIULIA Stavo al telefono con la mamma RINALDO canticchiando Ha chiamato la befana... GIULIA Fai poco lo spiritoso, vedremo chi riderà dopo le elezioni ! Comunque vuole venirci a trovare RINALDO Quando? GIULIA La prossima settimana RINALDO Ma lo sai che sta arrivando mia sorella ? GIULIA Ma sì, lo so, ma quanto pensa di fermarsi? RINALDO Non so, ma viene per un motivo preciso, lo sai, possibile che devi essere sempre così carogna con mia sorella? GIULIA Ma che dici? Mica ce l’ho con tua sorella, anzi Maria mi sta così simpatica (ipocrita) È che mamma mi ha chiesto di venire su, che potevo dirle? Non venire che c’è Maria? E poi magari la settimana prossima Maria sarà già andata via... RINALDO Tu non dirle niente, non dire a Maria che deve venire tua madre hai capito? GIULIA Io ma quando mai parlo sono una tomba. RINALDO Non è che l’hai detto a Nilde e ad Enrico? GIULIA Io sono una Tomba! RINALDO Si va beh! Io ti conosco a te... Alzando la voce non dire niente a Maria!

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GIULIA Non usare sto tono con me ! t’ho detto che sono una tomba. RINALDO – Sì, Nefertiti, la mummia di Nefertiti GIULIA A proposito come mai il tuo cellulare è morto ? RINALDO L’ho preso dal taschino, m’è scivolato e m’è caduto di mano, stavo sul marciappiedi, è rimbalzato, è rimbalzato, è rimbalzato ed è andato a finire in mezzo alla strada. Ci sono passate due macchinbe sopra, una ford e una fiesta. Ho pensato che non ti volebva sentire più e s’è suicidato. GIULIA Fai lo spiritoso. ( sta per andare poi si ricorda che deve chiedere a Rinaldo di Veltroni e allora si fa gattina ) Ah, Rinaldo.... RINALDO Sì, dimmi tutto amore. GIULIA Ti volevo chiedere una cosa…..è vero che Veltroni vuole correre da solo? RINALDO Dopo una lunga pausa Voci. GIULIA E tu ci credi a queste voci? RINALDO È possibile. GIULIA Ma è un suicidio. RINALDO Così la nazione è ingovernabile. GIULIA Perchè se governano Berlusconi, Bossi e Fini invece è governabile? RINALDO Se hanno una maggioranza consistente si. GIULIA Grazie dell’informazione. Dimme tu se poteva durare un governo insieme a questi qui del PD...ma va da via i cciapp ! Esce

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RINALDO con spiccato accento calabrese Evitiamo di usare questi idiomi incomprensibili in questa casa! GIULIA Ciapp da chiapas spagnolo Olé (esce ) RINALDO – Ma va la', padania imbriaga …. NILDE Con un altro quadro in mano, che poggiaa terra per abbracciare il padre Papà! RINALDO Amore di papà, sei a casa? La mamma non m’aveva detto nulla. NILDE Si stasera resto a casa. A che ora arriva zia Maria? Mi dispiace che con zio Cosimo sia in crisi! RINALDO Avevo detto a tua madre di non dirlo... NILDE Lo sai come è mamma... RINALDO e lo so, lo sai anche tu com’è no? NILDE E lo so...a proposito, come va con mamma? RINALDO Proprio non le va giù che sono passato nel PD. Dice che negli ultimi anni ho cambiato più partiti io che un calciatore squadre di calcio. NILDE In effetti non ha tutti i torti. Sei partito con Democrazia Proletaria, Mario Capanna a pa’, poi sei passato nel PCI, poi ancora ne LA COSA1, poi LA COSA2, poi PDS, poi DS e ora nel PD...insieme ai democristiani pa’! RINALDO Ebbe? So 30 anni che ci stiamo a lavorare a questo compromesso storico?!? Finalmente l’abbiamo fatto no? Certo che dopo tutti questi anni che preparavamo il matrimonio chi se lo immaginava di trovarsi all’altare con la Binetti? Devo ammettere che fa strano incontrare nel PD vecchi avversari democristiani, però devo dire che già allora io ero molto più d’accordo con loro che con alcuni estremisti del mio partito quindi…evoluzione normale...Certo con tua madre condividiamo ancora il grande ideale di una società giusta, equa solidale, libera....ecco io ultimamente anche liberale, come dire, visto che non riusciamo a vincerlo alleiamoci col nemico, mi pare una strategia corretta...la verità a papà è che avremmo dovuto dar retta a Turati ed evitare la scissione del 1921! NILDE La prendi da lontano papà!

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RINALDO Tutti i guai sono cominciati la. Ci siamo allontanati e non ci siamo più riavvicinati. Comunque un riavvicinamento io lo spero sempre…con tua madre…si va be è un momentaccio, ma in tutte le coppie si passano dei momentacci no? Senti devo andare a prendere zia Maria alla stazione se no se la carica qualche polacco... NILDE Se vuoi vengo con te. RINALDO Se ti fa piacere... NILDE Ah! Pa’ ti piace il mio ultimo quadro? RINALDO Lo osserva a lungo Bello...colori più decisi, tratti forti...brava, sei sempre più intensa, più profonda... NILDE Grazie pa’ se la pensassero tutti così, io sarei ricchissima! Invece io non riesco a vendere un quadro... RINALDO Non ti devi arrendere. Resistenza! NILDE E’ facile a dirsi. Tu che faresti al posto mio? RINALDO Vediamo un po’...intanto cercherei di piazzare i miei quadri nelle gallerie, gallerie, gallerie...no a casa...capisci a papà? Poi cercherei di farmi fare delle critiche dai critici, e così cercherei di crearmi un po’ di mercato... NILDE Ti pare facile, ma hai idea di quanto costano le gallerie ? I critici costano più delle gallerie, dove li piazzo sti quadri? RINALDO Supermercato? Tabaccai? Centri commerciali? NILDE E dai pa! RINALDO Ma ti posso dire una cosa bella di papà? Ma ne fai troppi di sti quadri...devi dipingere di meno, se no svaluti il prodotto...devi fare che so io un quadro ogni sei mesi...tu ne fai sei al giorno! NILDE

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Dai non scherzare papà! Sai che ti dico meglio nel comunismo, lì il mercato non c'era e gli artisti anche se poco venivano pagati RINALDO Se non li mandavano in siberia... Senti stiamo facendo tardi, a tua zia toccherà aspettarci…andiamo su. Escono ALI’ Entra circospetto, estrae da dentro i pantaloni il diario che gli abbiamo visto leggere prima lo

apre e legge e prende appunti La borghesia ha spogliato della loro aureola tutte le attività venerate e considerate con pio timore. Ha tramutato il medico, il giurista, il prete, il poeta, l’uomo di scienza, in salariati alle sue dipendenze. La borghesia ha strappato il commovente velo sentimentale al rapporto familiare e lo ha ricondotto a un puro rapporto di denaro…la famiglia è conveniente. Quando lo sfruttamento dell’operaio da parte del datore di lavoro è terminato in quanto gli viene pagato il salario, si gettano su di lui le altre parti della borghesia, il padrone di casa, o le banche con i mutui, il bottegaio etc. Sente arrivare qualcuno e nasconde il diario nei pantaloni GIULIA da fuori Alì,Alì! Entra lo vede ) Alì ! Quando ti chiamo tu devi rispondere Vai in cucina e prepara de i panini col prosciutto tagliato fino fino fino mi raccomando ? ALI’ Prosciutto? io non tocca prosciutto GIULIA Ma quello mi ha chiesto prosciutto ALI’ Io non tocca maiale, fai tu panino con prosciutto GIULIA vabbè, falli con la bresaola ALI’ Bresaola?....bresaola va bene, quanti panini signora? GIULIA Tre quattro, su, un po' di inziativa ALI’ Vabbè faccio io!gli porto anche una bottiglia di vino signora? GIULIA Ah! il vino si e il prosciutto no?

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ALI’ Io non tocca il vino, porta e basta GIULIA Alì non prendere iniziative, per piacere. ALI’ Come vuole signora...posso annà? GIULIA ( sottolineando il romanesco ) Posso andare ? ALI’ E va , va GIULIA Foeura guardandolo camminare lentamente

ENRICO

Entrando Ma che è scemo

GIULIA Sei ancora qua? Ma è successo qualcosa? ENRICO Non riuscivo a trovare le chiavi della macchina GIULIA Ma dove ce l’hai la testa? ENRICO E lo so io dove ce l’ho. Sta per uscire e ritorna indietro Mamma, ma se io dovessi fare qualcosa che ti dispiace... GIULIA Perchè cosa hai fatto? (agitata) ENRICO Non ho fatto niente, dico così se dovessi fare, è un'ipotesi... GIULIA – Ah, è un 'ipotesi ENRICO .tu mi vorresti sempre bene vero? GIULIA ( lo fa aspettare con aria seria )

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Dipende ! ENRICO Ma mamma.... GIULIA Ma Tu sei il mio bambino d'oro, cosa vuoi fare di male tu, con questo bel faccino pulito mi sembri Bambi, .. chi è che t'ha fatto sto suchiotto qui sul collo ….quella Marina è una vampira ! Enrico esce scappa. GIULIA Squilla il telefono di casa ...di nuovo chiama Telefono Alì, telefono… ALI’ da fuori scena Signora rispondi tu io faccio panini GIULIA poi senza neanche aspettare va a rispondere borbottando questa casa è un call center e io sono la precaria del call center ...Pronto .. di nuovo gag musica alt Piero...Piero abbassa il volume...ma Li mortacci tua , ho capito i cori della Giovanna Marini ma chi se ne frega .. poi pettegola Si , sì, allora , ho parlato con mio marito, e dice che... ha sentito delle voci...no che è pazzo, delle voci che confermano i nostri timori,.... che Topo Gigio vuole correre da solo....e certo che farà la fine della zoccola...come che fine? Morta asfissiata... si sente campanello della porta G. urla Campanello Alì vai ad aprire … questi so proprio pazzi, non si rendono conto: senza di noi non hanno nessuna speranza di vincere....Veltroni finirà per andare a Che Tempo Che Fa da Fazio per cercare di vendere i suoi libri . si sente campanello, urla Alì vai ad aprire ...di corsa ! ….sì i panini me li ricordo , col prosciutto, ho capito... ah, vuoi anche una bottiglia di vino ? Va bene te la porto ciao. MARIA Entrando Giulia! GIULIA Maria!...No, la borsa sul tavolo no ! MARIA Bella mia, fatti abbracciare, vieni qua...da quanto tempo, come ti trovo bene, che bel colore di capelli che tinta è? BEIGE GIULIA No,

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MARIA Bella! Poi casomai me la presti, e questo vestito. Bello!! L’ho visti uguale uguale all’Upim. Bello qua, avete rifatto tutto il salone vero? GIULIA No Maria, a parte i quadri tutto è rimasto identico da 25 anni MARIA Mi era sembrato cambiato. GIULIA Ma Rinaldo? MARIA E chi l’ha vito? Io non l’ho visto, tu l’hai visto? GIULIA E come sei arrivata? MARIA Col taxi! Trenta euri GIULIA Ma è venuto a prenderti Rinaldo alla stazione MARIA Io non l’ho visto ...ma tu ce l'hai detto che venivo prima GIULIA AH, Adesso lo chiamo...no, ce l’ha rotto. MARIA Rotto ? GIULIA Eh, non gli funziona più MARIA Da quanto tempo GIULIA Il cellulare !!! MARIA Si comincia a sentire un miagolio

SSSSt Lo senti? È un gatto che mi viene appresso dalla stazione, e non riesco a vederlo GIULIA Ma qui in casa non ci sono gatti MARIA Non è che è entrato quando sono entrata io?

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GIULIA Non credo …. ( tutte e due si mettono a cercare il gatto Misciu, misciu etc ) GIULIA chiamando Alì, Alì... ALI’ precisissimo Comandi signora GIULIA hai visto entrare un gatto insieme alla signora Maria? ALI’ Gatto? No signora, non ho visto nessun gatto MARIA Ne sei proprio sicuro? Si risente il miagolio ALI’ Qui niente gatto…che gatto MARIA Ma ne sei proprio sicuro?

Tutti e tre si mettono in ascolto ALI’ Signora il miagolio viene dalla sua borsa MARIA la mia borsa? ALI’ Arrabbiandosi e che è mia la borsa? MARIA un t’incazzà, che si m’incazzu io… Maria si avvicina alla borsa apre la cerniera

ALI’ Gridando AHHHHH Tutti e tre saltano dalla paura ci può essere una bomba

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MARIA E chi ce l’ha messa sta bomba qua dentro? quale bomba, al massimo c’è qualche soppesata… Maria apre la borsa con molta circospezione come se si aspettasse che ne esce un gatto, non

vedendo nessun gatto cerca nella borsa ed estrae un cellulare Ah! Mo ho capito, quello Giuseppe mio figlio, per farmi gli scherzi cambia sempre suoneria al cellulare e mo c’ha messo sto gatto... risponde Pronto...Rinaldo, sono Maria, sono a casa tua....e si, ho preso un taxi, trenta euri...si, avevo telefonato prima ho parlato con Giulia ce l’avevo detto, e forse s’è dimenticata di dirtelo, e va bene non fa niente, non l’ha fatto apposta....trenta euri...va bene, t’aspetto qua. ALI’ Posso andare signora? GIULIA Vai pure Alì. Senti Maria, ti ho preparato la stanza degli ospiti, c’è solo un piccolo problema, la settimana prossima viene giù mia madre da Milano, tu quanto tempo pensavi di fermarti? MARIA E non so, volevo fermarmi un paio di settimane GIULIA Mi dispiace ma. Purtroppo le ho già fatto il biglietto...on-line.. MARIA Addirittura !! Va bene, vorrà dire che la settimana prossima andrò da mia cugina a dormire e tutto il giorno resto qua ! GIULIA Va beh , io adesso devo scendere un attimo in sezione MARIA Vai pure, non ti preoccupare, io intanto sistemo la mia roba nella cameretta. Senti ho da mettere della roba in frigorifero posso? GIULIA Ma figurati. Ora ti chiamo Alì... appena pronuncia il nome egli arriva ! Sei già qui? ALI’ Appare prima che lo chiami Io vengo in un attimo GIULIA Hai preparato i panini? ALI’ Si signora.Bresaola tagliato fini fini fini...come hai detto tu signò!

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GIULIA Dammeli che li porto io giù in sezione, tu aiuta la signora Maria a sistemare le sue cose ah, prendimi anche una bottiglia di vino. ALI’ Bella idea signò GIULIA Vedi l’intuizione dei popoli primitivi ALI’ in milanese Posso andare? GIULIA Fora di ball ALI’ A te jihad sicuro Esce

GIULIA Questo lo sopporto perchè è un extracomunitario, e poi mi sono già fatta la mano con voi calabresi Esce MARIA – Cafona milanese ! Compone un numero al cellulare Assunta...si sono Maria...sono a Roma...Ascolta la moglie di mio fratello ha detto che la prossima settimana sale la madre dalla Puglia...mo se è verità vengo da te, se è bugia resto qua...a anche da te sale la suocera di tuo figlio...tutte mo devono venire a Roma...e va bene, non ti preoccupare, si, ci vediamo, ciao Assuntì, ciao Riattacca Bugfia pure questa, e pure ad Assuntina na simu jucata... Chiamando Giovane...giovane... Entra Oba Vidi ca dintri i borsi ce misu certi buttegli nun ni fa rumpi ca pu ti ni fazzu pruvà na pocu, è certu cirò ca fa risuscità i muarti…. ALI’ Per favore puoi parlare in stampatello? MARIA Senti come ti chiami? ALI’ Alì MARIA Alì con una l o due l?

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OBA Un MARIA Come Alì Babà ALI’ Alì senza babà MARIA Peccato, un bel babà me lo mangiassa. Da dove vieni? ALI’ Da Magreb MARIA ma che? ALI’ Magreb, Africa MARIA Bella l’Africa ALI’ Ci sei stata? MARIA No ALI’ Tu da dove vieni? MARIA Dalla Calabria ALI’ Bella la Calabria MARIA Ci sei stato? ALI’ Ci so sbarcato.. MARIA Io sono Maria, la sorella di Rinaldo. Sono di Cosenza come Rinaldo…faccio l’insegnate elementare... ho tre figli, Luciano il grande ha 23 anni, studia ingegneria all’università di Arcavacata

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ALI’ All’estero? MARIA Cosenza, è bravo, ha una media di tutti 28. poi c’è Giuseppe, il secondo….20 anni, si è diplomato e non ha voluto continuare gli studi, per fortuna grazie ad amici di amici gli abbiamo trovato un posto alla provincia…tu lo sai che cos’è la provincia? Assettati allà.. ALI’ Alì MARIA Ho capito Alì, assettati allà ALI’ Non posso, se no poi signora Giulia mi frusta... MARIA Ma ti frusto io se non ti siedi, assettati e futtatinni... Alì si siede ed infine Eleonora, 16 anni…bellissima…bravissima…è il mio capolavoro bella di mamma. Io la voglio mandare all’università fuori, che ne so a Roma, a Siena, a Milano, lontano dalla Calabria…Cosimo invece dice di no, la vorrebbe tenere a Cosenza, dice che è pericoloso per una ragazzina andare a vivere fuori da sola….Cosimo... OBA Cosimo? MARIA Cosimo te l’ho detto, è mio marito….stai attento se no ti boccio, una volta eravamo d’accordo su tutto, e su tutto quello su cui non eravamo d’accordo, un accordo lo trovavamo…una volta ci amavamo…ora…che vi devo dire? Il nostro rapporto è in crisi ed io non so neppure se lui lo sa che il nostro rapporto è in crisi perché non trovo il coraggio di parlarci…a lui basta che io cucino, gli lavo le mutande e i calzini e tutto va bene, dopo 25 anni di matrimonio pensi che non ci sia più bisogno di parlare e invece… hai capito Oba, ma che vuoi capire tu Oba...andiamo a mettere ‘a ‘nduja nel frigorifero altrimenti si guasta, tu lo sai cos’è la ‘nduja? ALI’ io non mangio carne di maiale MARIA la ìnduja di vitella non s’è mai vista Esccono Cambio luce per indicare un passaggio di tempo. RINALDO Oba, ascolta, vai al ferramenta, quella che sta qui sotto casa...devi prendere una siringa di silicone... guarda il labiale....una siringa di silicone per il lavandino...guarda il labiale che guardi...

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ALI’ Ma perchè devo guardare il labiale? Io ci sento... RINALDO Va be, allora che devi andare a prendere? ALI’ Mastice per topi RINALDO Ma chi te l’ha detto sto mastice per topi? M’hai sentito dire mastipe per topi? Ripeti insieme a me, si avvicina al viso di Oba Siringa di silicone per lavandino... ALI’ Prendo pure il dentifricio signò? RINALDO Senti fai poco lo spiritoso...riperi, siringa di silicone per il lavandi...quanto sei brutto, vai, va... ALI’ I soldi signò RINALDO E’ vero, Si fruga nelle tasche e trova un euro... ALI’ Mi offre il caffè signò? RINALDO Non c’ho soldi appresso adesso, anticipameli tu che poi te li do... ALI’ Ma io s’ho solo 10 euro RINALDO E ce la fai, anticipameli che poi te li do... ALI’ Ma questa non è crisi, qua stiamo proprio rovinati... esce RINALDO Vai e fai poco lo spiritoso, qua ci manca solo lo spirito tuo poi... Fa cucchiaio per sentire l’alito Effettivamente mi devo andare a lavare i denti...non vorrei fosse il fegato...vedrai che mi sono ammalato di stomaco... MARIA Entrando lo vede che parla da solo Rinà sei solo?

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RINALDO No... MARIA Parliamo un poco? RINALDO E parliamo...Allora quanto ti fermi questa volta? MARIA Fino alla settimana prossima, Giulia mi ha detto che deve venire la mamma... RINALDO Ah! T’ha detto...ma a me non davi nessun fastidio MARIA A te no...ma a qualcun’altro... RINALDO Dopo un lungo ed imbarazzato silenzio Allora dimmi, che sta succedendo con Cosimo? MARIA Come che sta succedendo, te l’ho accennato al telefono RINALDO Ma da quando è nata questa....come dire... crisi? MARIA Quasi un anno RINALDO Ma è successo qualcosa? Avete litigato, Cosimo t’ha fatto qualche torto? Ti ha trattata male? MARIA No, mi ha sempre trattata come una signora RINALDO Ma allora perdonami ma non capisco MARIA Neanche io capisco, però è quasi un anno che.... RINALDO Che.... MARIA Che non mi tocca RINALDO

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Giustamente... MARIA Come giustamente? RINALDO Cioè se ci si dovesse lasciare per questo, tre quarti dei matrimoni dovrebbero arrivare al divorzio...e poi magari è un problema passeggero MARIA Due anni me lo chiami passeggero? RINALDO Be effettivamente...ma ne avete parlato? MARIA Nz! A casa nostra non si parla di queste cose...ed io sospetto che come dice il mio amico Andrea “chi non mangia con i suoi o ha mangiato o mangia poi”...Per me la situazione si è fatta grave, forse non ci amiamo più...forse è meglio lasciarci... RINALDO Addirittura! Ma Cosimo secondo te di questa situazione, cosa ne pensa? MARIA E che ne so. Secondo me non pensa niente, chiru mangia, dorma e piritia... RINALDO Che brutto immagine che m’hai dato di cosimo... MARIA A me non me lo leva dalla testa nessuno che c’ha un’altra... RINALDO Va beh ammettiamo pure che abbia un’altra, Cosimo ha un’altra donna... MARIA E tu che ne sai? T’ha chiamato e t’ha detto qualcosa... RINALDO Ma no Marì, è un’ipotesi...supponiamo, è una cosa supposta... MARIA Secondo me questa è una supposta giusta...Cosimo c’ha un’altra RINALDO Ma anche se fosse tu ci tieni a lui? MARIA Non lo so... RINALDO

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Allora vedi che il problema non è lui, è della coppia...sai anch’io con Giulia, insomma stiamo un po’ in crisi... MARIA Da quanto tempo? RINALDO È una crisi che parte da lontano in realtà, dai primi anni novanta...dalla svolta della bolognina... MARIA E’ dalla svolta della bolognina che tu e Giulia non.... RINALDO Ma no, Maria, possibile che per te c’è solo quello? MARIA Ha la sua importanza... RINALDO Si, ha la sua importanza ma senza esagerare... MARIA E quindi, da quanto tempo che non... RINALDO Mo non è che ho contato proprio i giorni, mi pare...15 mesi e 20 giorni... MARIA Perciò sei ingrassato... RINALDO Io? E che devi dire tu? So sessant’anni? MARIA E non ha importanza! Hai un’altra...se no come fai? RINALDO Evitiamo di trascinare la discussione troppo in basso. La questione è questa: tu ami ancora Cosimo? MARIA Eh!! Ma io c’ho voglia di....voglia di...hai capito?! RINALDO C’è poco da capire, è facile... MARIA Ne ho parlato pure col parroco della mia parrocchia... RINALDO E che t’ha detto?

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MARIA Che la famiglia è sacra e non si tocca, che il matrimonio non si può mettere in discussione, che piuttosto si sacrificava lui e veniva a letto con me pur di non distruggere il mio matrimonio... RINALDO Ma Padre Umbriatico è vecchio? MARIA Eh! Ed è pure brutto, perciò ho declinato l’invito e poi è brutto, quant’è brutto.... RINALDO Si, me lo ricordo, tena u mussu scamacciatu cumu nu pechinesi...Comunque Maria, io capisco se non ce la fai più a vivere con Cosimo....chiedi il divorzio! MARIA Io sono credente, poi non mi darebbero più la comunione... RINALDO E nopn la prendi... MARIA Ma io sono credente... RINALDO Fai annullare il matrimonio dalla sacra ruota MARIA Si della fortuna...Non ci sono i presupposti e poi hai idea dei soldi che ti chiedono per annullare il matrimonio? RINALDO Maria allora non so proprio come aiutarti. MARIA Ma tu con Giulia che c’hai? RINALDO La nostra situazione è diversa perchè...io a Giulia la amo ancora...ma forse per amarsi bisogna essere in due e ultimamente lei... MARIA Ha un altro! RINALDO Ti proibisco di pensarlo MARIA Era una supposta RINALDO E a me questa supposta non mi piace, va bene?

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NILDE Entrando E’ permesso? RINALDO Vieni tesoro, entra pure...stavo chiacchierando con tua zia NILDE Se disturbo... MARIA Ma che disturbi...vieni a zia... NILDE Ho visto la roba che hai portato...un attentato al fegato! MARIA Però è tutta roba buona...basta non abusarne... NILDE Hai ragione zia, è tutta una questione di misura. Giuseppe come sta? MARIA Subito m’ha chiesto del suo cuginetto preferito. Sta bene, sarebbe voluto venire soprattutto per stare un po’ con te, ma per fortuna l’hanno assunto ed è dovuto rimanere a Cosenza. NILDE Meglio così, almeno lavora, co sti chiari di luna... MARIA E tu a zia che mi dici? Cosa fai? NILDE E che ti dico zia, io sto pensando di andarmene all’estero RINALDO Ma che dici? NILDE E si papà, è un pensiero che sto avendo da un po’ di tempo...che so io...in canada MARIA E che vai a fare? NILDE Io voglio dipingere, voglio esporre i miei quadri, vado a New York...li sono un po’ più seri che in Italia RINALDO

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Ma lasciala stare che scherza NILDE O me ne vado in una missione in Africa MARIA Lo sai che ti dico a zia? Che se ci vai vengo con te RINALDO Ti ci vedo a te in Congo sotto una tenda...( Ridono fra loro ) GIULIA Entrando vestita benissimo

Allora Oba, comincia ad apparecchiare ….tra un po’ ci mettiamo a tavola…(SIEDE) .Allora Maria che ci racconti? Come va con tuo marito? Ti separi, sì? MARIA Guardando subito Rinaldo Ti avevo chiesto di non parlarne con nessuno…

GIULIA

Ride Ma Scherzavo... RINALDO ti venisse una paralisi alla lingua NILDE Perché zia che è successo con zio Cosimo? Io giuro non sapevo niente... MARIA E che è successo? Scoppia a piangere ed esce Scusate… RINALDO Maria...Non perdi occasione per dimostrare quanto sei stronza GIULIA Evita questo linguaggio scurrile davanti a tua figlia RINALDO Tua figlia sa benissimo che sei una stronza GIULIA E sa anche chi sei tu NILDE Lo so chi siete…lo so benissimo. Io vado di la da zia Maria esce

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RINALDO Non capisco cosa t’ha fatto mia sorella! GIULIA Non capisco cosa t’ho fatto io RINALDO Ma che dici? Di cosa stiamo parlando? GIIULIA Del fatto che stai sempre lì, ci ci ci, con la mucca Carolina! RINALDO Tu non l’hai mai sopportata, e sai perché? Perché lei è genuina GIULIA Sì, sa di ricotta fresca. RINALDO Lei non è falsa come te… GIULIA (alterata ) Io sarei falsa? Allora te lo dico perché non l’ho mai sopportata, tua sorella RINALDO Sputalo sto rospo, avanti… GIULIA Perché era, è e sarà sempre una democristiana di merda! ALI’ Ha camiato signò? comincia ad apparecchiare la tavola con la roba portata da zia Maria dalla Calabria RINALDO Ma smettila di dire sciocchezze, intanto so di sicuro che non è democristiana perché quando mi candidavo giù in Calabria nelle liste del PCI m’ha sempre dato il voto …. GIULIA Sei sicuro che non ti ha mentito ? RINALDO Senti Giulia, non accetto provocazioni va bene? GIULIA E certo, loro non accettano provocazioni… RINALDO Ma loro chi? Di chi parli?

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GIULIA Di voi della neonata democrazia cristiana RINALDO Ancora? Il PD non è la democrazia cristiana, è un partito riformista di centrosinistra…. GIULIA E’ una pallida imitazione della democrazia cristiana RINALDO Noi siamo una forza riformista, non siamo democristiani… GIULIA Quelli che dicevano, non moriremo democristiani Eccoli là, .Democristiani… RINALDO Visto che me le tiri dalla bocca allora sai che penso? Che ci sono due tipi di persone che ancora pensano di avere la verita’ in tasca, gli stupidi e i comunisti! GIULIA eccolo il democristiano… RINALDO Lo vedi che sei proprio stupida…. GIULIA Democristiano RINALDO Stupida GIULIA Democristiano NILDE Entrando Ma la volete smettere? Possiamo cenare in santa pace? Possibile che ogni uno e due in questa casa si sente parlare di politica? Chiedo troppo se per stasera evitate di parlare dei vostri partiti del cavolo? Adesso vado di la a prendere zia Maria e la riporto di qua e per una sera facciamo finta di essere una famiglia normale e non di stare a matrix o a porta a porta, che sentirsi Mentana o Bruno Vespa è particolarmente disgustoso…va bene? Esce RINALDO Seguendola Vai bene Nilde…e non ti preoccupare a papà che non somigli per niente a Bruno Vespa... GIULIA Si, fai lo spiritoso...

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Nilde esce

Intanto Oba continua ad apparecchiare

RINALDO Comunque noi due dobbiamo parlare GIULIA Di cosa ? RINALDO Ma di noi , Della nostra situazione Fa per prenderle una mano e lei si scosta.

GIULIA Stai fermo

RINALDO

Chiamando Alì, Alì… ALI’ Comandi signò RINALDO Sei stato al ferramenta? ALI’ Ho preso mastipe per topi RINALDO Perché? Porta il vino va... ALI’ Tu peccato mortale, bevi sempre vino RINALDO Oh! ALI’ Per te dicevo, signò Ad enrico che sta entrando Marina, Marina…marina!!!! Esce ENRICO Secondo me questo ci piglià per il culo. ciao pa’ Lo bacia sulla guancia Ciao ma’ La bacia sulla guancia. ...le pietanze calabresi infine troneggiano sulla tavola, ‘nduja, soppersata, salsiccia, caciocavallo,

sardella...tutto rigorosamente piccante, ovviamente anche il vino è calabrese.

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Vedo che è già tutto pronto, guarda qua, io solo a guardà sta roba c’ho una crescita esponenziale delle transaminasi… MARIA Rientrando con Nilde si dispongono tutti seduti intorno alla tavola a mangiare Ma che dici, è tutta roba buona, ma vieni qua a Zia, fatti abbracciare, quanto sei fatto bello, ma da chi hai preso? GIULIA Dal papà non di certo RINALDO La mamma da giovane era una bella gnocca GIULIA Cafone RINALDO Come cafone, t’ho fatto un complimento GIULIA Ma perché secondo te mo’sono vecchia? NILDE Vecchia no ma petulante lo stai a diventà, GIULIA . Ha parlato Cimabue

NILDE - mostrando l’ennesimo quadro vi piace? GIULIA Uhhh, (schifata ) MARIA E cosa fai bello di zia? NILDE Che si vede ignorata Io vado a N.Y e non torno più ENRICO L’università MARIA E cosa studi? ENRICO Sempre legge

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ALI’ Portando il vino Ti vivi nel peccato RINALDO E tu sotto i ponti, perché io ti caccio Ali’ esce NILDE Com’è andata ieri sera la cena con Marina? ENRICO Bene. NILDE Alla fine dove l’hai portata? ENRICO Da peppino l’abbruzzese, si mangia bene e si paga… il giusto RINALDO E come l’hai trovato peppino l’abbruzzese? ENRICO Perché lo conosci? NILDE Buono sto caciocavallo! RINALDO E come no, c’ho portato un sacco di volte tua madre a mangiare da ragazza...perchè a tua madre piaceva tanto il pesca ...da ragazza ! GIULIA Aridanchete… ENRICO Ah! Adesso capisco. E brava mamma… Allora zia, che dicono i cuginetti in Calabria? E con zio Cosimo come va la crisi? Imbarazzo di tutti NILDE Allora vi piace il quadro? RINALDO Si, belli, interessanti...pieni di cromatismi! MARIA Assettati Sgarbi. Con zio Cosimo le cose non vanno bene, ci siamo presi una pausa di riflessione…

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GIULIA Ed è venuta a trascorrerla qui. ENRICO Capisco…scusa se… MARIA Non sei tu che ti devi scusare … RINALDO Hai capito Tombarola? MARIA Ma stasera evitiamo di parlare di problemi, era tanto tempo che non stavo con la famiglia di mio fratello….io e vostro padre da ragazzini eravamo inseparabili, ci chiamavano Bonny e Claid GIULIA Si Joghi e Mazza Bubu MARIA Si strozza e Rinaldo gli botte forte la schiena per farla deglutire Rinà, piano Rinà.. Poi beve un bicchiere di vino d’un fiato sempre a combinare qualcosa…ti ricordi Rinaldo? RINALDO E come no? MARIA Ti ricordi di quando siamo andati a comprare il pallore dal Maranise ENRICO E che è u maranisu? RINALDO Un grande centro commerciale a Cosenza MARIA Na putighella i giocattoli. Insomma comprammo sto pallone ed io allora lo presi in mano e lo cominciai a sbattere a terra e il bottegaio: “che fai? Il pallone non deve essere sbattuto a terra, se no si rompe”…a noi sembrava strano comunque, lo pagammo e tornammo a casa…a casa ci cominciammo a giocare e alla prima pallonata forte che gli ho dato…s’aprì in due… NILDE Ma perché zia pure tu giocavi a pallone? MARIA Giocavo? Chiedi a tuo padre… RINALDO

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Giocava? La chiamavamo Pelè… GIULIA Si, dell’Aspromonte… RINALDO Era bravissima, e correva come un furetto… GIULIA Poi ha avuto un tracollo: è diventata un tricheco… Maria si strozza e Rinaldo le batte forte le spalle per farla deglutire.

MARIA Rinà, piano...mi sta ammazzannu ni palati Poi beve d’un fiato un bicchiere di vino Ma vostro padre ve l’ha mai raccontato quando è voluto andare a prendere il gelato con cappello cappotto e tutuà? ENRICO No GIULIA Magari questa potresti farci la grazia di non raccontarla ? MARIA Era agosto. GIULIA Grazia non concessa . MARIA Era già grandicello e faceva un caldo allucinante, e lui cominciò a piangere davanti alla porta che voleva andare a comprare un gelato, però ci voleva andare con il cappotto il cappello e il tutuà! NILDE E che era sto tutuà? MARIA L’ombrello…e lo voleva aperto…allora dopo una mezz’ora che piangeva, la buon’anima di mamma lo prese lo picchiò e disse: “mo chiange cu dulure” NILDE - E che vuol dire ? RINALDO E adesso piangi con dolore GIULIA Il racconto è sottotitolato alla pagina 777 del televideo... MARIA

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poi lo prese gli mise il cappotto…abbottonato, gli mise il cappello, legato e con il pon-pon in testa, prese l’ombrello che lui volle aprire e così addobbato lo portò a comprare un gelato in piazza…te lo ricordi Rinà? RINALDO Come un sogno, ricordo che un amico di papà mi fermò e mi chiese: Ma dove vai addobbato così? Ed io tutto contento gli risposi, a comprare un gelato! GIULIA Già da allora tutte le rotelle non stavano al posto giusto RINALDO Poi per fortuna ho incontrato te e mi si sono scombinate completamente… GIULIA Poi hai incontrato me ed è stata la tua fortuna MARIA Enrì mangia la ‘nduja a zia NILDE Per stare insieme tanti anni vi sarete amati… MARIA Purtroppo il loro è stato un matrimonio d’amore… GIULIA Come purtroppo? MARIA Volevo dire per fortuna… GIULIA Ah ecco! RINALDO Ma poi scusate perché usiamo questi verbi al passato? Io e Giulia ancora oggi… GIULIA Stai fermo !. RINALDO No dicevo..io e Giulia niente... MARIA Tredici mesi e venti giorni...Enrico, parlami un po di te a zia… ENRICO E che ti devo dire, con questa ‘nduja ciò le labbra infuocate, RINALDO

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Oggi le labbra ENRICO Cioè? RINALDO La ‘nduja è come l’autostrada, si paga all’uscita... GIULIA Nobles oblis! MARIA Che ha detto? RINALDO I nobili nun piscianu. ENRICO Comunque vorrei parlare a tutti… GIULIA E che ci devi dire a mamma? Marina è incinta? ENRICO No, ma abbiamo rafforzato il nostro rapporto… RINALDO Vi volete sposare? ENRICO No pa’…. NILDE E allora? ENRICO Ecco….c’ho pensato davvero tanto, poi ho pensato alle cose che mi avete detto sempre, che bisogna partecipare alla vita politica e civile della nazione dove si vive, che solo così si è veramente liberi, che solo così la democrazia vive veramente…allora visto che me l’hanno chiesto ho pensato che era il momento di agire, insomma, vi volevo comunicare che ho dato la mia disponibilità come candidato alle prossime amministrative…. TUTTI Bravo Enrico... brindisi! RINALDO Evviva brindiamo al prossimo presidente del consiglio RINALDO A questo sicuramente lo caccio … scusa in quale circoscrizione del PD? Qui da noi non mi risulta, almeno non nel pd, capirai sono tutti cooptati…

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GIULIA Perché evidentemente non si è candidato nel pd… volevi farmi una sorpresa eh! Dicci quale sezione di rifondazione ti ha candidtato… ENRICO Veramente Ma’ non mi sono candidato in rifondazione… GIULIA Non mi dire che ti sei candidato col pd… ENRICO Nemmeno… GIULIA E allora? Con Di Pietro? ENRICO No, co Storace… MARIA Bravo a zia GIULIA Oddio! Co Storace, la destra, i fasci, Mussolini,Mi sento male… Sviene. Dopo alcuni attimi e la paura generale si riprende. Ditemi che ho fatto un brutto sogno, Enrico dimmi che mi hai fatto uno scherzo alla mamma ENRICO Mamma io….no, non t’ho fatto uno scherzo… GIULIA Ma ti rendi conto di quello che hai fatto ? tu sei mio figlio? Io sono una comunista, In famiglia siamo sempre stati tutti comunisti, lo eravamo da prima che esistesse il partito comunista e tu che fai? Ti vai a candidare con la Santanchè? Ma allora sei deficidente! ENRICO Sinceramente non capisco, dici sempre che bisogna rispettare le opinioni degli altri e le mie le trattate così? GIULIA Che è una opinione la tua? È una cazzata. Fa per dargli una sberla e poi si controlla. Va beh! Ricomponiamoci.Hai sbagliato, sei ragazzo è comprensibile, ma non facciamone un dramma. Va a prendere il telefono, si avvicina al figlio e porgendoglielo Chiama sti fascisti di merde e digli che non ti candidi più. ENRICO No mamma, non lo faccio

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GIULIA Urlando Tu lo fai subito!! RINALDO Giulia calmati… GIULIA io mi devo calmare? Ma di qualcosa a tuo figlio RINALDO E che gli devo dire? Ha sbagliato, ma anche no. Bisogna ragionare…cercare di capire… GIULIA Ma che vuoi capire, tu, democristiano… ENRICO Mamma… GIULIA TACI ! fascista…Io credo che tu o disdici immediatamente la tua candidatura con i fasci….o...non puoi restare più in questa casa. RINALDO Giulia ma che dici, non esagerare GIULIA Esagero? NILDE Ma mamma! GIULIA Qua non ci sono mamme MARIA Giulia… GIULIA Tu fatti li cazzi tuoi… Enrico hai capito? Chiama immediatamente i tuoi amici fasci e gli dici che non ti candidi più o esci immediatamente da questa casa… ENRICO Forse ha ragione, in questa casa non ci sono mamme e allora forse non c’è posto per un figlio… Fa per andare

RINALDO Aspetta Enrico…Giulia se se ne va lui….vado via anch’io…. GIULIA E che aspetti?

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Enrico esce RINALDO Ma vaffanculo tu e Fausto Bertinotti! Segue Enrico. Maria chiama il fratello e lo segue, Nilde va verso la madre ma vedendola

irremovibile esce dalla stanza.

ALI’ Entrando Sparecchio signò? Giulia fa cenno di si ed esce dalla stanza. Il sipario si chiude su Oba che sparecchia.

FINE PRIMO ATTO

SECONDO ATTO

All’Accendersi della luce in scena Oba con il suo diario

ALI’ Il capitale è un prodotto collettivo e può essere messo in moto solo mediante una attività di molti membri, anzi in ultima istanza solo mediante l’attività comune di tutti i membri della società. Dunque, il capitale non è una potenza personale; è una potenza sociale. Entra Nilde, e lo sorprende col diario in mano. Oba non ne sembra turbato, lo chiude. Tra i due

c’è un lungo sguardo. NILDE Oba, Oba...Che dici vado a lavorare nello studio di papà? Daltra parte mi sono laureata in economia e commercio...lo studio è pure ben avviato… eppure io non so, è da sempre che vivo un senso d’inadeguatezza alla società e alla mia famiglia…non fraintendermi, voglio bene a tutti, è vero che ho un debole per papà…infatti soffro molto per quello che è successo...Lo sai che secondo un mito greco una volta gli uomini erano uniti, una parte maschio e una parte femmina, con quattro mani e quattro braccia…due facce, quattro orecchie e così via tutto doppio. ALI’ Ammazza che brutti NILDE

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Ma erano troppo forti, così erano arroganti e tracotanti. Allora gli dei per indebolirli li divisero in due parti, e da quel momento ogni parte è in cerca della sua metà, per procreare, perché amore è desiderio d’immortalità…ma dobbiamo stare molto attenti, e non irritare gli dei, altrimenti….ci divideranno ancora in due parti…che ti sei spaventato? È solo una leggenda… GIULIA Entrando Tu lo sapevi! NILDE Cosa? GIULIA Lo sapevi, lo sapevi, non fare la gnorri. Lo sapevi che Enrico si è candidato nella lista con Storace… Scoppia a piangere NILDE A ma, non mi pare il caso di esagerare GIULIA esagero? Candidato nelle liste dei fascisti… NILDE Fascisti mi pare troppo GIULIA Perché non sono fascisti allora? NILDE Loro so fascisti come te sei Comunista GIULIA Perché vorresti mettere in dubbio che io sia comunisa? NILDE E chi lo mette in dubbio? Abbiamo pure la foto di Marx attaccata nel soggiorno, il busto di Lenin all’ingresso e a foto di Berlinguer sul comodino…più comunista de così. GIULIA Quelli sono grandi uomini che hanno contribuito a migliorare l’umanità. Comunque non c’entra nulla col fatto che Enrico abbia fatto questa azione così….così…. NILDE Fascista? GIULIA ( si siede e Scoppia a piangere NILDE

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A ma mica puoi fare così però GIULIA E cosa dovrei fare? NILDE Niente che voi fa. GIULIA Ma come niente, ma hai capito cosa ha fatto Enrico? NILDE Ho capito, e mo che dovemo fa? Pazienza, non mi pare così grave. Poi scusa a te che ti cambia? GIULIA Ma ch dici? Come che mi cambia? Io sono una comunista storica, mio zio è stato un deputato comunista, nella mia famiglia siamo tutti comunisti e lo eravamo e da prima che esistesse il partito comunista, i miei antenati hanno fatto la Rivoluzione Francese mo c’ho un fijo che se candida co Storace e te mi vieni a di’ a me che me cambia? ma la gente , la gente cosa può dire? Anvedi quelli erano comunisti mo c’hanno il figlio ner fascio? To dico io che me cambia, me cambia che lo gonfio de botte a sto fijio de na mignotta NILDE Ma a chi a Storace o a Enrico? GIULIA A tutti e due. NILDE Allora è solo per la gente GIULIA E ti pare poco? NILDE Sinceramente Mamma si, mi pare poco. Ma come non sei sempre stata tu a dirci che della gente ce ne dobbiamo fregare e se crediamo che una cosa sia giusta la dobbiamo fare anche contro tutti e tutto l’importante è seguire il proprio cuore? GIULIA Si ma a tutto c’è un limite. NILDE Scusa ma’ adesso però abbandona la presa di posizione e ragiona GIULIA Perché la mia è una presa di posizione? NILDE Perché che altro potrebbe essere? Sei pronta ad un confronto dialettico?

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GIULIA Ueh, ciccia…vabbè.confrontiamoci! ( si risiede a lato tavolo ) NILDE Qual è il pensiero fascista che potrebbe attuare e divergere così dall’operato di voi comunisti? Davvero pensi che rifanno la marcia su Roma? Dimmi davvero lo pensi? GIULIA No, questo non lo credo, anche perché se ce provano….je famo un bucio fa segno dell’indice e del pollice fra le due mani NILDE Cos’altro potrebbero fare di diverso da voi, di grave…manderebbero via i nomadi e li caccerebbero dai campi nomadi? GIULIA Per esempio… NILDE Ma non m’hai detto sempre che questi in questi campi nomadi non ci dovrebbero sta? Che gli andrebbe trovata una sistemazione, che se non abbiamo il modo di tenerli dignitosamente è meglio non tenerli? GIULIA Si però.. NILDE Però che, se li cacciano fanno bene, se non li mandano nei campi di concentramento GIULIA Con questi non si sa mai! NILDE A Ma! Peggio di come stanno non ce li faranno sta, ma almeno noi se li levamo di torno. Mamma, soltanto nell’ultimo mese m’hanno aperto la macchina tre vorte. Possono cambiare le leggi? GIULIA Certo le leggi possono cambiare, ma non devono toccare la costituzione NILDE Che può succedere di tanto grave da farci allarmare così tanto? GIULIA Attuerebbero una politica liberista NILDE Più di quella che stava a fa Bersani nell’ultimo governo così detto di centrosinistra? GIULIA Uno Bersani non è di rifondazione, due Berlusconi si fa le leggi ad personam

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NILDE Mentre voi le leggi a favore delle persone che v’interessavano non l’avete mai fatte, ma se la fiat s’è ingrassata con le leggi ad agnellum GIULIA Ma cos’è quest’astio nei confronti dei comunisti e del centrosinistra? NILDE Ma quale astio? Solo che non ce potete rompe così ogni volta che per colpa vostra perdete le elezioni. GIULIA Ma Berlusconi fa solo i suoi interessi, non gl’importa niente della gente NILDE Invece a voi…a ma’ ma la vogliamo smetterla di prenderci in giro? Ma secondo te i capoccia vostri non hanno da rendere conto a nessuno? Ma lo vuoi capire che oramai è una lotta di lobby? E sai perché? Perché tu puoi cucinare tutto quello che vuoi ma lo devi cucinare per forza dentro questo brodo, e sto brodo ha un sapore così forte che copre tutto il resto. E sai come si chiama sto brodo? Si chiama sistema, è il sistema capitalistico e consumistico che abbiamo accettato e nel quale viviamo che detta le regole, noi possiamo spostarle di poco di qua e di la, ma se al sistema gli serve il petrolio dell’iraq scoppia un a guerra e se lo vanno a prendere… GIULIA Noi comunisti non volevamo nessuna guerra NILDE E’ vero, le guerre non le volevate, però l’hanno fatte lo stesso e voi eravate costretti a protestare contro il governo di cui facevate parte, se non altro è singolare no? GIULIA Noi siamo dalla parte dei poveri NILDE A dirla tutta non dimentichiamo che è stato proprio Mussolini ad inventare lo stato sociale l’inps è una sua invenzione guardate come l’avete ridotta. GIULIA Ma che me sei diventata fascista pure te? NILDE Io non sono di nessun partito, tanto so tutti uguali. Io scendo a fa due passi esce GIULIA Seguendola esce dietro di lei non è vero che siamo tutti uguali…questa storia che siamo tutti uguali deve finire!!!

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ALI’ Leggendo sul diario e prendendo appunti L'indifferenza é il peso morto della storia. E' la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, é la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde Squilla il telefono e Oba risponde Pronto casa Giusti...buongiorno signor Rinaldo, no la signora non è in casa...la signora Maria credo sia in camera sua... Rinaldo entra mentre parla ancora al telefono portatile lo riattacca e continua a parlare RINALDO S’affaccia da dietro e parla al telefono. Rinaldo ha una maglietta con su scritto I Love 68.un

jeans e un golfino aperto davanti, è evidentemente trasandato. Va bene grazie aLì ALI’ Prego signore. Riattacca e girandosi sobbalza alla vista di Rinaldo Che paura...... RINALDO Finisciala di urlare...devi stare dal balcone a vedere quando rientra Giulia, non mi va che mi trovi qui...se la vedi arrivare me lo vieni subito a dire...vai... ALI’ Vado subito sul balcone signore Esce RINALDO guardando foto di Giulia canta Anima mia ENRICO Entrando

Pa, ma con chi stai a parlà? RINALDO Da quanto tempo stai qua ? ENRICO – da inizio concerto RINALDO con la mia giacca me sembri una cornacchia ENRICO E tu vestito così sembri un parcheggiatore abusivo. Lo sai che mi fa strano entrare in questa casa? RINALDO E non esagerare... ENRICO E chi esagera, quella mi ha cacciato di casa RINALDO

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Non parlare di tua madre così... ENRICO Ha detto che non ci sono mamme RINALDO Quando si è arrabbiati dicono tante cose, ma ti assicuro che per te se ne muore...non sai quanto ti ha voluto...in realtà è stata lei a volerti veramente....e sapeva già che eri maschio....la mia gestazione è cominciata da dopo... ENRICO Gestazione lunga RINALDO Veramente è durata poco, eri il bambino più bello del mondo... ENRICO E come mai ancora c’hai la pancia? RINALDO Bello ma stronzo, già da bambino eri stronzo... ENRICO Da qualcuno dovevo prendere...Io devo andare... RINALDO E mi lasci solo? ENRICO Mi ha chiamato Marina, è una cosa urgente, devo proprio andare... RINALDO E’ proprio vero che tira più un pelo.... ENRICO A pa’ RINALDO E vai, che ti devo dire? Se marina ti ha chiamato... ENRICO Levandosela Ti lascio la tua giacca e mi prendo un felpa mia Ciao pa’ ci vediamo in ufficio. Esce e sulla maglietta leggiamo I Love 69. MARIA Entrando Rinaldo sei solo?

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RINALDO No! MARIA Sei tornato a casa grazie a Dio... RINALDO No Maria, sono venuto a prendere un po di biancheria e qualcosa da mettere addosso per me e per Enrico... MARIA Ma dove siete andati a dormire? Come fate? RINALDO Siamo andati in ufficio, è molto grande e c’è un divano letto... MARIA E come mai stu divano letto? RINALDO Marì non è momento....non è la prima volta che ci dormo... MARIA E ci credo quindici mesi e venti giorni! RINALDO Ventidue giorni... MARIA Ha dittu donnu iannu che u figatu nun è carnu! A me quella femmina non mi è mai piaciuta. RINALDO Ha parlato l’almanacco del giorno dopo. Credo che la cosa sia molto reciproca. MARIA Ma io sono tua sorella RINALDO E lei è mia moglie, c’ho fatto due figli con questa donna, lei è per me quello che la buon’anima di mamma era per la buon’anima di papà... MARIA Questo no! RINALDO Come questo no? E’ mia moglie o no? O meglio lo era, adesso non so come andrà a finire... MARIA Una donna che caccia il marito di casa non lo merita quel marito!

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RINALDO Maria, ti prego di non giudicare, anche tu ti trovi in difficoltà, non biasimare perchè non sai quello che ti può succedere. U gabbu è arrietu a porta. MARIA Ma io a Cosimo non lo caccerei mai di casa RINALDO Lui a te si...magari, guarda che ti dico... MARIA Lo pensi veramente? RINALDO Ma no...non lo penso...cioè...che ne so? MARIA Comunque non mi chiama da quando sono partita... RINALDO Sta n’attimo tranquillo MARIA Tu dici? Si sente miagolare il suo cellulare

RINALDO Prima cerca il gatto, poi accorgendosi che proviene da Maria Te lo sei mangiato sto gatto? MARIA Prendendo il cellulare da una tasca E’ Cosimo risponde Pronto...ciao...sto parlando con mio fratello.......hai mangiato?......i ragazzi hanno mangiato?.....parlo così perchè sono stanca, sempre in giro per Roma, la sera vado alle feste, cinema, teatro: tutto quello che non faccio con te... poi non riesco a dormire bene la notte.......tu invece dormi bene?.......ah si?!.....capisco......a te nessuna circostanza t’ha mai fatto perdere ne sonno nè appetito.......Non lo so Cosimo.......sto riflettendo sulla nostra situazione.............certo che te lo faccio sapere, appena decido te lo faccio sapere.......non so quando torno, qui mio fratello ha bisogno di me.....va bene, ciao Cosimo...si....ciao. Riattacca Ti saluta Cosimo RINALDO Grazie, Maria guarda che se vuoi ritornare a Cosenza non devi preoccuparti di me..... MARIA Va verso il fratello e lo abbraccia e si mette a piangere

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Che vite disgraziate che abbiamo....due matrimoni finiti... Rinaldo fa gli scongiuri con gesti scaramantici e ste povere creature che faranno? RINALDO Su Maria, su...non fare così...dai....vedrai che le cose si aggiusteranno...e poi ste creature so tutte grandi, se la cavano benissimo da sole... Maria piange sempre più forte. Poi gridando E basta Marì, siediti qua, vuoi un bicchiere d’acqua? MARIA No RINALDO Mezzo litro di vino? MARIA No, grazie... ALI’ Signor Rinaldo sta ritornando la signorina Nilde RINALDO Grazie aLì, stai di guardia, dimmi se arriva Giulia. ALI’ Agli ordini signore Ritorna sul balcone MARIA Io ti devo confessare una cosa che non t’ho mai detto RINALDO Sei sicura che me la devi dire prorpio ora? MARIA Mi voglio alleggerire l’anima... RINALDO Addirittura l’anima, e sentiamo! MARIA Ti ricordi quando ti sei candidato in calabria come sindaco? RINALDO Certo che me lo ricordo non sono stato eletto per un voto MARIA Quel voto era il mio.... RINALDO

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Rinaldo la guarda lungamente in silenzio E perchè me lo hai detto proprio ora? MARIA Io sono sempre stata cattolica e credente, tu lo sai....io davo il voto mio alla Democrazia...e visto che ora tu sei del partito democratico forse mi puoi capire... RINALDO Ma il partito democratico non è la democrazia cristiana... MARIA Allora ho sbagliato tutto... RINALDO A nascere hai sbagliato Marì NILDE Entrando Papà RINALDO Nilde Si abbracciano Scusa Maria, ti posso chiedere una cortesia? Mi vai a preparare una valigia con della biancheria e qualche vestito? MARIA E come no, subito... Esce NILDE Ma perchè non mi rispondevi al telefono? RINALDO Perché pensavo che con te ci stava la mamma NILDE Pa’ smettila di fare il ragazzino e torna a casa RINALDO No Nilde, tua madre deve capire che non può comportarsi così…ho provato in tutti i modi di riavvicinarla, ma lei niente, vive le sue contraddizioni non vedendole neanche, almeno i borghesi negli anni settanta lo sapevano che erano, lei adesso non sa manco che cazzo è. Per non parlare del nostro privato, oramai non esiste più. Non si può condividere nulla con chi dice solo e sempre no… NILDE Ma tu sei d’accordo con Enrico che si è candidato co Storace? RINALDO D’accordo?! No! Ma anche sì! Cioè voglio dire: oltre ad amarlo io rispetto mio figlio, quindi ne vorrei comprendere i motivi, magari qualcosa centro anch’io, anche tua madre, magari anche tu…

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NILDE Ma perché è sempre così tutto difficile? Perché dobbiamo vivere con tutti questi dubbi, queste contraddizioni come se non sapessimo mai qual è la cosa giusta da fare? RINALDO Non lo so, un tempo sapevamo quello che volevamo fare, c’è stato un tempo in cui eravamo certi delle nostre azioni, dei nostri pensieri…oggi….mi sento come chi ha dovuto vendere parte della sua anima per continuare a vivere… NILDE Papà dimmi la verità, ma tu a mamma la ami ancora? RINALDO Te l’ho mai raccontato come l’ho conosciuta? Era un giorno di manifestazioni, il 15 aprile 1977, io giravo in centro a Roma…ero arrivato quell’anno all’università…non conoscevo bene la città…in una stradina in centro, l’ho vista seduta sul gradino di un negozio che aveva abbassata la saracinesca per paura degli scontri, lei stava con la gonna alzata per prendere il sole….mi sono avvicinato con una cartina topografica in mano e le ho chiesto: signorina, mi saprebbe indicare un’ufficio postale? Lei si alza, mi viene vicino, guarda la cartina, la gira, la rigira...non c’ha capito un cazzo poi mi guarda e mi fa “te compagno mi ”. È da quel giorno che m’accompagna… NILDE Ma allora papà devi riconquistarla, devi fare di tutto… RINALDO So di darti un grande dispiacere, ma credo che con tua madre siamo arrivati al capolinea… MARIA Affacciandosi Scusa Rinaldo, le mutande dove le tieni? RINALDO Un attimo che vengo io di là. Esce

NILDE Compone un numero Pronto Enrico? Ciao….senti io rispetto le tue decisioni o meglio non m’interessano, ma quello che hai fatto sta mettendo in serio rischio il rapporto tra mamma e papà……….come e tu che c’entri? Sei stato tu a mettere in piedi tutto sto casino……..ci puoi fare che rimedi, intanto cerca mamma e le chiedi scusa………lei dovrebbe chiedere scusa a te?.....lo sai che ti dico? Che sei un imbecille…..mi permetto e come….vedi di fare qualcosa………non so cosa, qualcosa…..ciao. Riattacca Guarda un po se per st’imbecille dobbiamo mettere a repentaglio la famiglia Esce ALI’ sempre sul terrazzo, io non voglio stare su balcone…che sono una pianta io?

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Entra come se dovesse riferire qualcosa, poi vede che non c’è nessuno e tira fuori il suo diario Proletari di tutto il mondo, unitevi. Il pci cambierà questa sporca società Rubare ai bottegai o all’impiegato, uccidere un compagno non è reato… Risponderemo al piombo col piombo. Ora e sempre resistenza. Pagherete caro, pagherete tutto Oggi bologna brucierà, brucierà, brucierà!!! Tutti abbiamo avuto la piena responsabilità, tutti facevamo parte di questo gigantesco servizio d’ordine, tutti abbiamo disfatto il pavimento per fare le pietre, tutti avevamo le bottiglie incendiarie, perché quella di oggi era una manifestazione violenta, che tutti la volevamo violenta perché era l’unico modo di rimanere vivi… Noi non volevamo la guerra, noi volevamo andare da un’altra parte…forse un po’ troppo in la Perdemmo, ma ci ha insegnato tutto. Le nostre idee non moriranno mai. Vede rientrare Nilde, sta piangendo. Lui le si avvicina e poi per consolarla la bacia. Lei non

oppone resistenza, e si capisce che i due hanno una relazione. Mentre i due si baciano entra Rinaldo, li vede e loro non se ne accorgono, poi fa un colpo di

tosse e i due si separano. Dopo una lunga pausa d’imbarazzo Nilde prova a dire qualcosa, Oba si

chiude nel silenzio…

RINALDO Non devi giustificarti Nilde, capisco…stai tranquilla…vado di la... D’improvviso entra Giulia guarda il marito il quale si rivolge verso Oba Dovevi sta sul terrazzo li mortacci tua MARIA Entrando in battuta e non vedendo Giulia Rinà dieci mutande bastano? Prima che arriva quella stronza di Giulia Poi accorgendosi che c’è Giulia Ciao Giulia…tu stai qua!?...Rinaldo mi ha chiesto di…. GIULIA Interrompendola Credo che sia arrivato il momento di lasciare questa casa… Nessuno si muove O ve ne andate voi, o ve ne andate voi ! NILDE Mamma ma se noi uscissimo e provate a parlare da soli tu e papà? GIULIA Non ho nessuna voglia di restare da sola con quest’individuo MARIA Io credo che Rinaldo deve rimanere in questa casa, in fondo l’ha pagata anche lui… GIULIA Senti tu, Calabria Saudita, prendi su le tue soppersate e ritornatene in Calabria… GIULIA Ma tornatene tu a milano…sta cafona…

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S’accapigliano RINALDO Basta…Maria stai zitta… Nilde, resta con tua madre e tu Oba…. Oddio mi sento male… Si preme una mano sul petto e a soggetto va a terra soccorso da tutti tranne da Giulia che guarda

esterrefatta. MARIA Rinaldo, Rinaldo...è morto! BUIO

Alì rientra , prende il tappeto che è sul tavolo a terra, toglie le scarpe, posa il libretto che gli da

fastidio vicino al telefono e comincia a pregare...in quel mentre entrano Enrico e GIULIA

si ferma sulla porta , guarda Alì, guarda Enrico

ALI’ mette il tappeto a posto, prende le scarpe Fora Esce

GIULIA Ma cos'è deficiente Giulia affranta si siede- entra anche Nilde , si siede

NILDE Allora mamma, cosa hai deciso ? GIULIA Cosa vuoi decidere in un momento come questo ENRICO Guarda che si vede che stai male, non fare finta di niente GIULIA a Enrico E tu cosa hai deciso ? ENRICO Intanto sono tornato a casa GIULIA E questa era la cosa più importante NILDE Come dice sempre papà la famiglia deve stare unita GIULIA Già il papà. Su questo siamo stati sempre d'accordo

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NILDE Ma non puoi trovare un rimedio ? GIULIA Un rimedio ! Non è mica un'influenza che si risolve così. alzandosi quando succedono cose così gravi ti cambia la vita bisogna cambiare tutto...sapete cosa vi dico ragazzi...domani vado a giocare a tennis esce NILDE A tennis, ma che è matta ? ENRICO Va beh, vado a prepararmi la borsa che stasera gioco a calcetto esce NILDE Ma come a calcetto, io non riesco neanche a dipingere un quadro esce dietro di lui BUIO..... poi luce

MARIA Al telefono Eleonora bella di mamma, secondo me è meglio Pisa, è una città più piccola, studi meglio, Roma è troppo grande, Siena? E anche Siena amdrebbe bene, e poi vediamo, si…no, non ci voglio parlare con tuo padre, t’ho detto di no, non me lo passare...no...Pronto Cosimo, e non lo so quando torno Cosimo, lo so che sono tre settimane che sono qui, ma dopo quello che è successo a Rinaldo…. …..no, ancora non ho deciso niente…..a scuola ho preso un mese di malattia….e te lo sto dicendo adesso…..io sto bene, grazie…..tu come stai? Non riesci a dormire? Hai perso pure tre chili?....Ah! mi ami? Ti dispiace? E tu pensi che dicendomi mi ami, che ti dispiace ritorna tutto a posto? no, non è così Cosimo, non è così....va bene, ti faccio sapere….ciao, ciao... Riattacca si asciuga gli occhi dalle lacrime Entrano Enrico e Giulia .. GIULIA Vede Maria Che piange, E questa piange, piange piange ..al telefono, al mio telefono !! MARIA Scusa te lo pago ( esce ) GIULIA (siede al tavolo con Enrico ) Senti, Amore di mamma, posso chiederti una cosa? ENRICO Dimmi

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GIULIA Visto tutto quello che è successo, non puoi telefonare a questi signori fascisti e dirgli che non ti candidi più ? ENRICO No, non posso e non voglio. GIULIA Ma perché? ENRICO E’ stato il padre di Marina a chiedermi di candidarmi con La Destra, lui è un amico personale della Santanchè. GIULIA ma almeno a lui gliel’ha data? ENRICO Mamma! GIULIA No, perché la Santanchè ha detto che lei a Berlusconi non gliel’ha voluta dare! ENRICO Il papà di Marina è uno degli avvocati più importanti di Roma. GIULIA Allora gliel’ha data di sicuro. Sai dove ho sbagliato a farti iscrivere a legge, quella è una facoltà di fascisti… ENRICO Ma la vuoi finire con questi termini? Ma dove li vedi sti fascisti? Io sono tuo figlio, non sono un fascista GIULIA Appunto e siccome sei mio figlio, dovresti essere un comunista, perchè io credo nell’uguaglianza sociale… ENRICO …..Anch’io…. GIULIA Io sono progresssista… ENRICO ….anch’io…. GIULIA ….Animalista…

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ENRICO …anch’io…. GIULIA ….Ambientalista…. ENRICO …anch’io…. GIULIA …ecologista… ENRICO …anch’io…. GIULIA ….europeista…. ENRICO …anch’io…. GIULIA ….Pacifista…. ENRICO …anch’io…. GIULIA ….Federalista…. ENRICO …anch’io… GIULIA …..antirazzista…. ENRICO …anch’io…. GIULIA ….Antifascista… ENRICO …anch’io…. GIULIA E po' so romanista ENRICO E io so laziale

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GIULIA Infatti a me sta cosa non m’ha mai convinto! Ma allora perché ti sei candidato con La destra? ENRICO Te l’ho detto, me l’ha chiesto il papà di Marina GIULIA Allora sei pirla ENRICO Secondo me non ho fatto niente di tanto grave mamma, in primo luogo perché tanto non mi eleggono GIULIA Allora sei pirla due volte ENRICO e poi perché la famiglia di Marina è una buona famiglia, non è colpa mia in fondo se ho sempre frequentato pariolini… GIULIA Oh, adesso non tirare fuori il solito luogo comune che perchè uno è di sinistra non può vivere ai Parioli in un Attico ? ENRICO E chi s'è mai lamentato GIULIA E allora perchè, visto che non ti sei mai interessato di politica, questa improvvisa fiamma, tricolore. ENRICO Te l'ho detto, per compiacere il papà di Marina e quindi Marina, lo sai che la amo, da quando la conosco è come se fossi rinato. Ti ripeto, non credo di aver fatto niente di male, io sono lo stesso di prima, vi voglio bene uguale, a te, a papà e a Nilde…ma Marina la amo, e… GIULIA ..e…? ENRICO ….e….è incinta…. GIULIA …ma io ho solo 49 anni…. ENRICO Mamma è incinta lei…. GIULIA Ma io a 49 anni divento nonna!!! ENRICO

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Scusa GIULIA Ma che scusa, amore di mamma vieni qua…. Lo abbraccia e lo bacia

Ah, ma allora non li usavate i cappuccetti rossi !! Adesso vi dovete sposare subito ENRICO Non so se lei si vuole sposare GIULIA come no, E’ incinta si sposa… ENRICO Mamma non cominciare….faremo come sarà meglio fare…. GIULIA Ma il bambino lo tenete si? ENRICO Certo, certo che lo teniamo…. GIULIA Vedi Enrico, io e tuo padre nel tempo ci siamo un po’ allontanati, ma su di una cosa non abbiamo mai avuto un solo istante di esitazione, sulla famiglia, su di voi….non so comprendere le ragioni del cuore, ma sono certa che il senso della mia vita sei tu, e adesso questo bimbo che sta per nascere . Se è maschio lo chiamiamo Fausto… ENRICO Mamma scordatelo… GIULIA magari a Marina piace…dici che le ricorda troppo Bertinotti ALI’ entrando sono arrivati Signò… MARIA entrando Giulia, Rinaldo…piano, entra, cammina piano piano…non t’affaticare…… RINALDO Maria per favore calmati… RINALDO Sedendosi C’è stato un momento in cui ho pensato che non sarei più tornato qua.

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GIULIA Ma no ENRICO Non ci pensare più papà... RINALDO Bello di papà...tutto a posto? ENRICO Si pa, tutto a posto.... GIULIA ( che muore dalla vogliadi dire le novità ) C’è solo una cosetta... ENRICO Mamma, forse è meglio non dirlo... GIULIA Ma non ti preoccupare, sono sicura che gli farà piacere... Rinaldo Che mi dovete dire? GIULIA Stiamo per diventare nonni Nilde si porta le mani alla faccia RINALDO Guardando Nilde Sei incinta ENRICO No, io pa RINALDO Sei incinto tu? Sono contento a papà, vieni qua, dammi un bacio... Maria si butta addosso ai due Aiuto, aiuto...e levati! M’hanno operato al cuore, m’hanno spaccato il torace, m’hanno messo tre bypass m’hanno ricucito, m’hanno attaccato le ossa col fil di ferro e tu ti butti addosso come un animale? MARIA Scusa, scusa. Auguri bello di zia, mo vi sposate si? ENRICO Vedremo... MARIA Come vedremo, con un figlio vi dovete sposare subito...

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GIULIA Vedi che pure zia Maria c’arriva... MARIA Comunque anch’io vi devo dire una cosa... GIULIA Sei incinta pure tu? MARIA Io a volte penso che tuo cervello è come quello di una gallina, picciriddu cumu na nucidda... RINALDO Maria... MARIA E Rinà, quannu ci vo ci vo...vi stavo dicendo che io me ne torno a Cosenza... SILENZIO DI TUTTI MARIA Non insistete a farmi rimanere ho le valigie pronte GIULIA Enrico accompagna la zia alla stazione ENRICO Si, basta che ci sbrighiamo che devo andare da Marina... NILDE Aspetta zia, ti volevo regalare un quadro... MARIA E come lo porto a zia...la prossima volta che vengo con la macchina me lo dai... NILDE Allora te lo spedisco MARIA Non ti permettere sai RINALDO Allora buon viaggio...salutami a Cosimo? MARIA Ecco Rinà, ti volevo dire che......avrei deciso....ho deciso....che lo lascio... RINALDO Ah! Ma sei sicura? MARIA

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Tu mi conosci, quando prendo una decisione è quella RINALDO Lo so, ti ‘mpunti cumu u ciucciu... ENRICO Non vorrei mettere fretta “aru ciucciu” ma devo andare MARIA Allora ciao Baci e abbracci, poi uscendo a Giulia di minaccia . T’aspetto in Calabria! NILDE Papà è il caso di dire quella cosa a mamma? RINALDO Quale cosa? NILDE Quella cosa mia e di... RINALDO Nilde non è necessario GIULIA Che cosa mi devi dire? NILDE Niente, io avrei deciso...ho deciso...che non posso più continuare così, e che....devo dare una svolta alla mia vita e quindi....vado a lavorare a studio da papà... RINALDO Dici davvero? NILDE Si pa’, tanto continuerò a dipingere, ma almeno faccio quello che mi piace, fregandomene del mercato. RINALDO Brava a papà. Adesso scusatemi ma sono un po’ stanco. mi vado a sdraiare sul letto Nilde lo aiuta Mi accompagni? GIULIA Magari vengo dopo Nilde la guarda male allora si alza e va. Esce ALI’ Entra e inizia a massaggiare le tempie di Nilde Ma secondo te tuo padre mi caccia?

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NILDE Se non ti ha cacciato fino a mo... Ma secondo te, tra noi una storia seria è possibile?

Oba allontana le mani

ALI’ Lo sai che sono italiano, ma sono nato in marocco! NILDE Vuoi dire che c’è troppa distanza tra di noi? ALI’ No...nonostante sia italiano, ho capito che l'uomo occidentale pensa di vedere tutto chiaro, cammina alla luce del sole o delle lampade alogene, è l'uomo delle certezze, dell'ottimismo della volontà, ha un’incrollabile sicurezza di sapere cos’è bene e cos’è male, di saper distinguere la realtà dal sogno. Invece per gli africani quasi tutta la realtà sta al di là del mistero, è per questo che la vita, è una ricerca, poco più di un timido brancolare quando il sole, ormai basso all'orizzonte, traccia ombre lunghissime anche per i semplici fili d'erba. Noi abbiamo la certezza che il visibile e l'invisibile interagiscano continuamente, per noi la conoscenza, risponde a questo continuo andare e venire tra una dimensione e l'altra, tra mistero ed evidenza, tra luce e ombra. NILDE Ma io ti ho chiesto solo se è possibile una storia tra di noi! ALI’ E famme finì! Nilde sorride C’è molta distanza culturale tra l’Africa e l’occidente, ce n’è tantissima per le persone, molto poca per le merci. Finchè il sistema capitalistico, ossia la borghesia troverà conveniente che masse enormi di persone si spostino da un continente ad un altro perché vengano sfruttate, questo avverrà e nessuno si curerà delle epopee umane, dei milioni di morti, del dolore, delle lacrime delle mamme…è già successo e continuerà a succedere finchè il sistema lo riterrà conveniente. Tuttavia io credo che l’Uomo proceda verso un futuro migliore e che il dovere di ognuno di noi sia quello di crescere individualmente per poter crescere come società e migliorare, in modo che domani sarà un po’ meglio di ieri…questo è il mio dovere…anche se sono costretto a lavorare come cameriere pur essendo laureato in Filosofia, anche perchè in Italia con una laurea in filosofia,che ce vuoi fa?!? Nilde si alza, prende Oba per mano e lo porta fuori ed escono

Entra Giulia e si va a sedere RINALDO Entrando Giulia… GIULIA Rinaldo, ti sei alzato… RINALDO Non riuscivo a riposare

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GIULIA Certo che abbiamo preso una bella mazzata RINALDO Beh...Tre baypass GIULIA Veramente parlavo di Enrico RINALDO Sempre premurosa...Enrico è un ragazzo, non bisogna fargliene una colpa GIULIA Forse sai che è? Non abbiamo saputo insegnargli da che parte stare RINALDO Forse sai che è? Che si decide da che parte stare quando si decide come vivere, non come pensare. GIULIA Trova il diario sul tavolo Guarda il mio diario, chi ce l’ha messo qua? Questo è il diario che avevo in mano il giorno che ci siamo conosciuti, lo portavo sempre con me… Sfogliandolo Mi scrivevo tutto, guarda mi ero copiata tutto il manifesto del partito comunista Legge “La società borghese che ha creato per incanto mezzi di produzione e di scambio così potenti, rassomiglia al mago che non riesce più a dominare le potenze degli inferi da lui evocate.” RINALDO e GIULIA modernissimo GIULIA Io cercavo una società giusta e ancora la voglio. Ma allora dove abbiamo sbagliato? RINALDO Che abbiamo sbagliato Giulia....abbiamo cercato di stare meglio GIULIA Ma noi oggi, stiamo meglio di come stavamo prima? RINALDO A beh! Il cambiamento è il senso della storia… GIULIA Alcune cose non dovrebbero cambiare mai…come l'amore, a volte mi sembra che tutta la nostra storia sia stato un sogno, un sogno da favola all’inizio, un bel sogno poi e piano piano è scivolato verso l’incubo… RINALDO abbiamo vissuto una storia così concreta, Giulia che intorno a noi è nata la vita.

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GIULIA Ah, sì, i figli quelli sì RINALDO Fammi leggere un po’ il diario... GIULIA Ma sei pazzo? Mai....ci sono scritte tutte le mie cose del 77 RINALDO Appunto, è caduto in prescrizione, come i reati di Andreotti. Allora dimmi cosa hai scritto il giorno che ci siamo conosciuti. GIULIA Cerca il giorno Venerdì 15 aprile 1977 Oggi ancora scontri. Questi sporchi borghesi la pagheranno cara. Ho conosciuto un compagno calabrese, tutto piccante e arrabbiato, cercava un ufficio postale, mi sono offerta di accompagnarlo e.....ci siamo persi. RINALDO Veramente m’hai fatto perdere tu GIULIA Le vengono le lacrime Scusa devo andare di la RINALDO Aspetta compagna…te compagni mi …. Avvicinandosi a Giulia Avanti popolo alla riscossa bandiera rossa, bandiera rossa, aventi popolo alla riscossa bandiera rossa trionferà….. Si baciano mentre in sottofondo parte la versione strumentale di bandiera rossa FINE