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E Lichtbericht 96 Pubblicato nel maggio del 2013 Leica alla photokina 2012 Cosa unisce il leggendario marchio delle macchine fotografiche Leica ed ERCO? Ad esempio il fascino per la luce, intesa come strumento per la fotografia o come quarta dimensione dell'architettura. L'at- tenzione senza compromessi per il design, la qualità e la precisione, «Made in Germany». La dedizione al progresso tecnologico, per Leica quello della fotografia digitale, per ERCO la rivoluzionaria illuminotec- nica dei LED. Su 5000m 2 di super- ficie la Leica Camera ha presentato i suoi prodotti e delle fotografie di livello mondiale, nella luce dei faretti Light Board per LED di ERCO.

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E Lichtbericht 96

Pubblicato nel maggio del 2013

Leica alla photokina 2012Cosa unisce il leggendario marchio delle macchine fotografiche Leica ed ERCO? Ad esempio il fascino per la luce, intesa come strumento per la fotografia o come quarta dimensione dell'architettura. L'at-tenzione senza compromessi per il design, la qualità e la precisione, «Made in Germany». La dedizione al progresso tecnologico, per Leica

quello della fotografia digitale, per ERCO la rivoluzionaria illuminotec-nica dei LED. Su 5000m2 di super-ficie la Leica Camera ha presentato i suoi prodotti e delle fotografie di livello mondiale, nella luce dei faretti Light Board per LED di ERCO.

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Il fascino della luce resta intatto anche nell’era digitale. A conferma di ciò presentiamo il nuovo Lichtbericht, pieno di progetti realizzati con i LED nei più diversi ambiti di applicazione: dalle abitazioni private ai municipi, dal commercio al dettaglio fino agli stand fieristici. Da ciò si può capire come i LED stiano acquisendo altre signi-ficative quote di mercato nella conquista del mondo dei progetti di illuminazione.

Un marchio che ha già realizzato da un paio di anni una svolta tecnologica dall’analogico al digitale è il produttore di macchine fotografi-che Leica. Con uno stand fieristico di gran clas - se ed un’esposizione fotografica di livello mon-diale, Leica si è presentata in grande stile alla fiera photokina 2012 di Colonia. La precisione dei sistemi ottici – un valore che Leica imper-sona oggi come in passato – costituisce anche per noi, fabbrica della luce, un elemento su cui focalizzar ci nell’era digitale. Questo elemento costituisce un punto di contatto interessante nella riuscita collaborazione tra ERCO e Leica.

Villa Linari, ad Amburgo, è un’architettura che punta a stimolare tutti i sensi. La luce ed il profumo costituiscono un unicum quasi simbio-tico. L’allestimento multisensoriale degli spazi è l’elemento fondamentale di un’esperienza spaziale olistica. Colori, forme, luce, tatto, mate-riali, rumori e profumi agiscono qui in una com-binazione perfetta. Il risultato è un’architettura sinestetica, che agisce in modo sottile anche sull’inconscio.

Un breve sguardo al processo produttivo dei nostri sistemi ottici di precisione viene offerto a pagina 14 di questo Lichtbericht. Vi mostriamo la nuova cellula di produzione automatizzata dei nostri sistemi ottici polimerici. Essa realizza l’intera catena di creazione del valore, con un processo continuo di iniezione dei sistemi ottici, con il loro prelievo, il taglio al laser ed un test optoelettronico.

Nel luogo dove nacque Gottlieb Daimler si trova il municipio di Schorndorf. La ristruttura-zione di questo tradizionale municipio, risalente all’anno 1730, si presenta oggi nel segno della modernità. Naturalmente anche questo proget-to è stato illuminato con la più moderna illumi-notecnica a LED. I costi energetici e di manuten-zione molto contenuti sono stati, assieme alla qualità della luce, un argomento decisivo per il consiglio comunale.

ERCO LichtberichtImpressumEditore: Tim H. MaackRedattore capo: Martin KrautterArt director: Christoph SteinkeDesign: Simone HeinzeStampa: Druckhaus Cramer GmbH & Co. KG, GrevenTraduzione: Lanzillotta Translations, Düsseldorf

1028783000© 2013 ERCO

Sfondo

Architettura sinesteticaDi Katja Neumann

La sollecitazione di tutti i cinque sensi umani consente una percezione a livel-lo emozionale che attualmente viene sfruttata principalmente nel settore del marketing. Ma anche l’architettura si apre sempre più all’impiego di mezzi mul-tisensoriali per creare esperienze ambien-tali olistiche, come dimostra l’esempio di «Villa Linari» ad Amburgo, dove archi-tettura, luce e profumo costituiscono un unicum quasi simbiotico.

Progetti

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Anche Stiefelkönig, il «re degli stivali» di Vienna, si presenta all’insegna dell’illuminazione dei LED. Com’è proprio per un negozio al dettaglio di grande qualità del settore delle calzature, la pre-sentazione delle merci è il tema fondamen tale – naturalmente assieme ai vantaggi energetici forniti da un impianto di illuminazione a LED.

High-tech per l’automazione industriale è invece il prodotto della Turck di Halver. L’high-tech si rispecchia anche nell’illuminazione del nuovo edificio amministrativo e produttivo. La nuova costruzione è stata quindi illuminata con l’efficiente luce dei LED messa in rete. L’im-pianto a LED con comando DALI provvede ad un comfort visivo efficiente in tutto l’edificio.

La competenza di ERCO nei sistemi ottici a LEDProdotti di precisione per la massima qualità della luce

Novità 2013Trion LED e Parscoop LED

ZoomL’illuminotecnica dei LED per i faretti proiettori con sagomatore Doppio zoomI faretti proiettori per LED nelle applicazioni

Introduzione

Articolo

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Sede centrale di Statoil, Stavanger

Municipio di Schorndorf

Negozio di calzature Stiefelkönig, Vienna

Stabilimento amministrativo e di produzione della Turck, Halver

La luce dei LED negli edifici scolasticiDue scuole in Norvegia

Museum der Arbeit, Amburgo

In questa edizione

Flash

Sprazzi di luce

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Stand fieristico Leicaphotokina 2012, ColoniaMacchine fotografiche Leica Camera, una leggenda più viva che mai: il pas-saggio all’era digitale è stato ben gesti-to, i suoi prodotti sono apprezzatissimi come oggetti professionali, come ogget-ti da collezione e per esprimere uno stile personale. La presentazione di questo marchio nella luce di ERCO era uno dei momenti clou della fiera mondiale della fotografia nello scorso settembre.

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32 Luci di chiusura

Indice In questa edizione

Luce & Tecnica

Tim Henrik Maack

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Flash

LondraIl prestigioso gruppo edilizio ed immobiliare Mace sa bene come deve essere un foyer di rappre-sentanza. Per l’area d’ingresso del suo nuovo quartier generale si sono quindi presi in considerazione solo i wallwasher ed i downlight Quintessence per LED.

Sede centrale Mace, 155 Moorgate, LondraArchitettura e progettazione illumino-tecnica:Mace Group, LondraFoto: Edgar Zippel, Berlinowww.macegroup.com

ParigiTest di funzionamento negli stu - di nuovi di zecca dell’emittente Radio France International – il settore estero della radio pubblica francese. L’anno scorso l’emitten - te si è trasferita in una nuova sede, sotto il tetto della «Audiovisuel extérieur de la France» a Issy-les-Moulineaux, alle porte di Parigi. Per i complessi compiti visivi dei tecnici del suono che operano ai mixer sono richiesti degli strumen - ti di illuminazione molto scherma-ti: i downlight Compact 100 per l’illuminazione di fondo ed i faretti Logotec LED per l’accentuazione degli elementi di comando.

Studio Radio France Inter national, ParigiArchitetto: Quentin et Rossi, Ivry-sur-SeineFoto: Dirk Vogel, Dortmundwww.rfi.fr

Os (Bergen)Dall’area esterna alla galleria d’ar-te, dal ristorante all’auditorium, i progettisti del centro culturale Oseana nella città norvegese di Os hanno scelto gli strumenti di illu-minazione di ERCO, principalmente nell’avanzata tecnologia LED.

Oseana Art & Culture Center, Os (Bergen)Architetto: Grieg Arkitekter, BergenProgettazione illuminotecnica: Multiconsult ASFoto: Thomas Mayer, Neusswww.oseana.no

MadridQuesto museo ospita dal 1932 il lascito del pittore spagnolo Joaquín Sorolla (1863-1923). Ora l’illumi-nazione delle esposizioni itineranti è stata rinnovata per passare ai faretti Logotec LED.

Museo Sorolla, MadridProgettazione illuminotecnica: Consuelo Luca de Tena (Direzione del museo)Foto: Nano Cañas, Barcellonahttp://museosorolla.mcu.es

AmburgoElegantemente sospesa nell’acqua, la femmina di tricheco Neseyka traccia dei cerchi nel suo nuovo territorio, il mar glaciale artificiale di Hagenbeck. La sua vasca è pro-fonda 7 metri e attraverso la fine-stra panoramica offre ai visitatori delle prospettive eccezionali. Que-sta esplorazione sotterranea funge anche da esposizione informativa, illuminata con i robusti ed efficienti proiettori Grasshopper per LED.

Mar glaciale artificiale, Zoo di Hagenbeck, AmburgoArchitetto: Geising & Böker GmbH, AmburgoFoto: Frieder Blickle, Amburgowww.hagenbeck-eismeer.de

UtrechtAl piano terra del grattacielo della Rabobank la Sander Architecten ha allestito una moderna area per la presentazione della sua collezione d’arte e per delle esposizioni tem-poranee, illuminate con i flessibili faretti Optec per LED montati su di una struttura costituita dai binari elettrificati Hi-trac sospesi al sof-fitto.

Rabo Art Zone Gallery, UtrechtArchitettura: Kraaijvanger, RotterdamInterni: Sander Architecten, AmsterdamFoto: Thomas Mayer, Neusswww.rabokunstcollectie.nl

LondraDal novembre del 2012 Londra si è arricchita di un nuovo monumen-to: con le donazioni della popola-zione il fondo di beneficienza della Royal Air Force ha eretto un memo-riale per i 55.573 soldati che han-no combattuto e perso la vita sui bombardieri della Royal Air Force nella seconda guerra mondiale. Il padiglione nel Green Park, vicino all’Hyde Park Corner, è stato rea-lizzato in stile neoclassicheggiante ed ospita un gruppo di 7 figure dei membri di un equipaggio. Attraver-so il soffitto aperto la luce diurna illumina le sculture, mentre di notte i proiettori Grasshopper per LED mettono in scena il monumento.

Bomber Command Memorial, LondraArchitetto: Liam O'Connor, LondraFoto: Edgar Zippel, Berlinohttp://rafbf.org/bombercommand

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Sprazzi di luce Highline Park, New YorkArchitetto: Diller Scofidio + Renfro, New York Progettazione illuminotecnica: L’Observatoire International Inc., Hervé Descottes, New York

Foto: Thomas Mayer, Neuss

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Uno dei grandi marchi tedeschi, famoso per la qualità e la precisione. Un profondo cambiamen-to della tecnologia della fotografia, da analo - gica a digitale, un’azienda che mantiene la rotta in tempi difficili. Prodotti sorprendentemente innovativi e da ultimo una presenza in fiera che batte un colpo per dimostrare competenza tecnologica ma anche culturale dell’azienda. Non deve meravigliare che ERCO sia orgogliosa di aver contribuito a questa storia affascinante e fonte grande di ispirazione. La fiera di setto-re photokina 2012 si è tenuta a Colonia nello scorso settembre. La Leica Camera ha occupato da sola l’intero padiglione 1: in una superficie di 5000m2 ha realizzato delle isole tematiche per le diverse linee di prodotto, di volta in volta contrassegnate con delle enormi lettere, ed un’offerta culturale con la «Galleria Leica». Così facendo si è inserita con fotografie di livello mondiale sulla scia che la fiera di Colonia aveva tracciato con la precedente esposizione «Visual Gallery». Montati a 8 metri di altezza lungo l’intera superficie espositiva, si hanno circa 800 faretti Light Board per LED di ERCO che, con la loro efficienza, precisione e qualità della luce, si pongono sullo stesso livello qualitativo di Leica e mettono in scena lo stand, teatro di un evento effervescente. Questa serie di faretti dal design caratteristico è sul mercato solo dall’ini-zio del 2012, quindi rappresenta il più avanzato stadio dell’illuminotecnica dei LED, ma già oggi viene utilizzato in una molteplicità di rinoma-te gallerie d’arte e musei in tutto il mondo. La caratteristica distintiva della tecnologia dei faretti per LED di ERCO è da un lato la flessibilità

Stand fieristico Leicaphotokina 2012, Colonia

Macchine fotografiche Leica Camera, una leggenda più viva che mai: il passaggio all’era digitale è stato ben gestito, i suoi prodotti sono apprezzatissimi come oggetti professionali, come oggetti da collezione e per esprimere uno stile personale. La pre-sentazione di questo marchio nella luce di ERCO era uno dei momenti clou della fiera mondiale della fotografia nello scorso set-tembre.

garantita dall’impiego delle lenti Spherolit come ottiche terziarie per determinare l’angolo di irradiazione: un concetto che presenta dei paral-leli con le potenti ottiche intercambiabili che hanno fatto del sistema M di Leica una leggenda. D’altro lato anche i coni di luce dei faretti Light Board si avvicinano molto più dei faretti conven-zionali allo strumento di illuminazione ideale: non presentano praticamente nessuna disper-sione luminosa, sono molto omogenei e il bordo del cono di luce è un po’ sfumato, ma ben defini-to. Con questa serie di strumenti, da narrow spot a wide flood ed oval flood, si possono illuminare con forti contrasti degli oggetti di dimensioni completamente diverse: dalle lettere alte diversi metri ai singoli prodotti in esposizione. Una serie di punti luminosi, creata dai faretti orientati verticalmente verso il basso sulla strada centrale che divide lo stand, fa saltare agli occhi la qualità della luce e conduce i visitatori alla galleria Leica, dove i faretti Light Board vengono utilizzati per adempiere alla loro competenza fondamentale, l’illuminazione delle gallerie, ma di questo parle-remo nelle prossime pagine. Gli 800 faretti Light Board attendono intanto dei nuovi compiti nella futura sede aziendale della Leica Camera AG, che a Wetzlar si avvia rapidamente a conclusione nel novembre del 2013.

Progettazione e realizzazione dello stand: IMA International GmbH, Aßlar; Team Fieristico di Leica Camera AG, SolmsCuratrici dell’esposizione: Karin Rehn-Kaufmann, Leica Galeria Salisburgo; Inas Fayed, Leica Fotografie International, AmburgoFoto: Dirk Vogel, Dortmund

www.leica-camera.com

Anche i giovani fotografi non possono sottrarsi al mito di Leica. Le sue qua - lità tattili ed ottiche fis-sano gli standard assoluti e la lista degli utenti pro-minenti è travolgente. L’illuminazione d’accento dei LED nell’area di pre-sentazione dei prodotti fornisce dei dettagli che valorizzano perfettamen-te le qualità delle super-

Le macchine fotografiche Leica entusiasmano i fotografi dal 1925, quan-do l’azienda ha dato il via ad una nuova era della fotografia con la produ-zione in serie della prima macchina fotografica di piccole dimensioni con pellicola da 35mm. Essa gode anche del massimo rispetto da parte degli asiatici, che oggi domi-nano i mercati globali.

Non è stato affatto facile, ma Leica ha superato con successo la rivoluzione tecnologica dell’era digi-tale. Il vantaggio della tecnologia digitale: le immagini possono essere subito valutate. La luce bianco calda dei faretti per LED soddisfa le ele-vate esigenze di qualità della resa cromatica.

Light BoardInnovativa tecnologia dei LED, precisione ottica e qualità del design: i faretti Light Board sono gli strumenti perfetti per soddisfare le esigenze di Leica di un’efficiente messa in scena con la luce nello spazio.

fici e dei pregiati materiali delle macchine fotografi-che e degli obbiettivi.

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Foto che hanno fatto la storia: la foto di Nick Út scattata nella guerra del Vietnam è diventata un’icona dei media. Risale al 1972 e mostra Kim Phúc, che allora aveva 9 anni, in fuga dal suo villaggio in seguito ad un attacco al napalm.

Nick ÚtNell’ambito del pro-gramma della photokina 2012 Leica ha conferito al fotografo vietnamita il Leica Hall of Fame Award, in particolare per le sue storiche immagini sulla guerra del Vietnam. Nick Út è nato nel 1951 e oggi lavora a Los Angeles; la

Spazio all’arte ed alla creatività tra megapixel e fattori di zoom: la galleria Leica ha ispirato tutti i visitatori della photokina che apprezzano più la fotografia in sé che la tecnologia applicata.

Galleria Leicaphotokina 2012, Colonia

Un elemento distintivo tra i produttori di mac-chine fotografiche: due terzi della superficie dello stand Leica non era occupata da prodotti ma dall’esposizione delle fotografie. Come ERCO, anche Leica sposta in tal modo l’atten-zione dallo strumento tecnico al risultato crea-tivo, nella fotografia come nell’illuminazione delle architetture. Nella luce di ERCO, Leica ha presentato tra gli altri la serie «Portraits of Power» di Platon, «Arab Spring» dei fotografi della Magnum Dominic Nahr, Thomas Dworzak e Moises Saman, delle istantanee del rinomato progetto «Facing Change Documenting Ame-rica» di Anthony Suau, l’esposizione «Personal Best for Leica» del fotografo della Magnum Elliott Erwitt e le immagini di fotografi di fama internazionale come Barbara Klemm, Steve McCurry, Araki, Rankin, Andreas Gursky o Hubertus von Hohenlohe.

sua prima macchina foto-grafica quando era un giovane fotografo di AP era una Leica M2.

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Vista, odorato, gusto, tatto, udito: l’uomo è un essere dotato di cinque sensi molto sviluppati e sensibili. Ma, dall’architettura al design e fino ai nuovi media, al centro dell’attenzione c’è soprattutto la vista. Oggi però, oltre agli esperti di marketing, anche gli architetti stanno scoprendo sempre di più quanto possa essere grande ed interessante questo mondo. In definitiva la percezione di un ambiente non si limita solo alla vista. Anche l’odorato, il tatto e l’udito influiscono in modo determinante sulle sensazioni date da un ambiente. Di fatto sono soprattutto i fattori invisibili che ci influenzano ad un livello inconscio ed emozionale, come ben sa Rainer Diersche. Il designer ed ingegnere gestionale ha fondato nel 2001 l’azienda «Linari», specializzata in pregiati ed esclusivi profumi per ambienti. Quando si trattò di realizzare la sua casa di Amburgo, Diersche aveva già delle idee concrete sia in merito all’architettura dell’edificio, sia per le solle-citazioni sensoriali negli ambienti interni, con la luce ed il profumo. «I profumi della mia azienda sono puri. Volevo che ciò si rispecchiasse anche nella casa», racconta il committente. «Quindi ho cercato un archi-tetto che possedesse il know-how tecnico neces sario ma sapesse anche apportare delle proprie idee.» Rainer Diersche ha trovato un simile architetto in Thomas Dibelius, titolare dello Studio Dibelius Architekten di Ambur-go. Questi ha concepito un edificio cubico a due piani, che sul lato della strada appare chiuso, ma sul retro, nella parte rivolta al

Architettura sinesteticaLa sollecitazione di tutti i cinque sen-si umani consente una percezione a livello emozionale che attualmente viene sfruttata principalmente nel settore del marketing. Ma anche l’architettura si apre sempre più all’impiego di mezzi multi-sensoriali per creare esperienze ambien-

giardino, si apre in grandi facciate in vetro. Gli interni sono mantenuti bianchi, il piano terra offre una grande superficie aperta, dove le diverse zone dell’abitazione si fon-dono senza discontinuità. «Formalmente abbiamo voluto ridurre le stanze al mini-mo», afferma Rainer Diersche. «Per me era importante che gli accessori e la luce fossero protagonisti.» Come strumenti per una luce variabile si sono utilizzati i downlight ed i wallwasher Quintessence varychrome di ERCO. Questi apparecchi per LED con sintesi cromatica RGBW offrono un ampio spettro di luce colorata, da quella molto satura alle tonalità pastello, ed una luce bianca con un’eccellente resa cromatica. In particolare, con l’illuminazione delle superfici verticali delle pareti i wallwasher fanno sembrare che gli ambienti aperti splendano di luce propria. Premendo un tasto il sistema di programma-zione luminosa basato sul protocollo DALI può azionare le scene luminose programma-te, ma consente anche di regolare manual-mente la luce a seconda delle necessità. «In ogni stanza si ha la possibilità di definire a piacere il colore della luce. Da un lato con l’interruttore della luce, ma dall’altro lato anche con lo Smartphone e la WLAN», spiega Diersche. Oltre all’illuminazione individua-lizzata, il committente ha fatto installare anche un impianto tramite il quale ciascuna stanza può essere profumata in modo diver-so. Ad esempio c’è un profumo natalizio o, per l’estate, dei profumi floreali e fruttati. «La percezione di un ambiente è enorme-

L’architetto amburghese Thomas Dibelius ha con­cepito per l’industriale Rainer Diersche e per la sua compagna un moder­no edificio cubico nella parte occidentale di Amburgo. «Villa Linari» si apre con ampie facciate

«Per me era importante che gli accessori e la luce fossero protagonisti», afferma il committente, Rainer Diersche. Gli inter­ni minimalisti vengono messi dinamicamente in scena con l’illuminazione dai colori variabili.

Al pian terreno di «Villa Linari» si ritrova una continuità di spazi che si compenetrano recipro­camente nello stile del classico moderno, con le diverse zone disposte attorno ad un ingresso a due piani situato sull’asse mediano dell’abitazione.

mente diversa a seconda del profumo», afferma Diersche. «Sulle sensazioni prodotte possono influire gli ingredienti più diversi. I profumi possono avere un effetto rilassante o anche stimolante. In sostanza si tratta di utilizzare un profumo che sia adatto ad un ambiente o alla sensazione che un ambiente infonde. Quanto sia importante il profumo lo si nota quando in una stanza domina un odore fastidioso.»

Effetti inconsciIl principio delle sollecitazioni multisenso-riali viene utilizzato ancora poco nel settore delle abitazioni private. Esempi di architet-ture sinestetiche si trovano soprattutto negli hotel, nei negozi o nelle installazioni tempo-ranee. Soprattutto nel settore del marketing si punta sempre più sugli elementi psicolo-gici e neurologici. Secondo tali approcci, nel suo processo d’acquisto il consumatore non deve essere influenzato solo dall’este-tica dell’ambiente, ma anche dalle atmo-sfere luminose, dai profumi e dalla musica. Utiliz zando procedure come ad esempio la risonanza magnetica, i neurologi hanno osservato cosa accade nel cervello umano nel momento della decisione d’acquisto. Il risultato è evidente: la decisione segue solo apparentemente dei criteri razionali, mentre l’impulso all’acquisto viene fatto scattare da emozioni ed umori. Infatti, mentre tutto ciò che percepiamo con i nostri occhi viene elaborato in un’area relativamente cosciente del cervello, l’odorato, il gusto ed anche la

percezione delle atmosfere luminose agisco-no su di un livello emozionale, generalmente inconscio. E così può accadere che passando davanti ad una panetteria si sia perfettamen-te coscienti del fatto che il profumo di pane è anche un trucco per invogliare all’acquisto, ma ciò nonostante si percepirà il profumo come piacevole e si proverà un certo appeti-to. Esso agisce quindi sia che lo si voglia, sia che non lo si voglia. Questo perché il naso lavora sempre, anche nel sonno esso invia continuamente delle informazioni sugli odo-ri a determinati centri del cervello, nei quali vengono elaborate le emozioni e gli umori.

Secondo il Prof. Hanns Hatt, «non si dovrebbe andare in giro per il mondo solo con gli occhi ben aperti, ma anche con il naso ben aperto». Il titolare della cattedra di Psicologia cellulare all’Università della Ruhr di Bochum è considerato uno dei maggiori esperti della ricerca sull’olfatto per le sue scoperte sui recettori olfattivi umani. «Rac-comando a tutti, quando entrano in una stanza, di non limitarsi a guardarsi attorno, ma anche di ‘annusare in giro’. Scopriranno un mondo completamente nuovo, che è invisibile ma che ci avvolge ed influenza.» Secondo l’opinione del Prof. Hatt, il fattore olfattivo è decisivo nel determianre la nostra percezione di un ambiente, in certi casi per-sino più della vista. Ad esempio si sa ormai per certo che i profumi sono strettamente correlati con i ricordi della nostra infanzia. La vaniglia o la lavanda possono far scattare dei sentimenti primordiali di intimità e di

confidenza, che vengono riconnessi alla situazione attuale e quindi con l’ambiente o con il prodotto che si ha di fronte. Il risul-tato è un’associazione emozionale positiva che nella gran parte dei casi è del tutto inconscia. Nonostante ciò l’utilizzo dei pro-fumi è una questione estremamente com-plessa. «È molto diffuso il concetto per cui più profumo c’è, meglio è», spiega il Prof. Hatt. «È vero invece il contrario: delle con-centrazioni eccessive fanno sì che il profumo punga gli occhi ed il naso». Anche la qualità dei profumi è decisiva: «Ci sono profumi costituiti quasi solo da diluenti economici, mescolati con un po’ di sostanze profumanti sintetiche. Oltre al nostro sistema olfattivo, queste irritano anche il nervo trigemino, che è anche protopatico e ricettore del dolore, il che può causare mal di testa e nausea.» Per ottenere un effetto positivo, consiglia lo scienziato, si devono impiegare soprattutto profumi di ottima qualità, composti solo da oli eterici e in bassa concentrazione, appena sopra la soglia di percezione.

Realizzazione di ambienti multisensoriali – una vera e propria arteNell’allestimento di un ambiente i mezzi mul-tisensoriali possono essere utilizzati ed armo-nizzati con cura per giungere ad un’architet-tura sinestetica, per generare un’esperienza di percezione dell’ambiente intensivamente consapevole che abbia come risultato una sensazione di benessere generale. Il termine «sinestesia» viene utilizzato in psicologia

per indicare un difetto della percezione, nel quale gli stimoli sensoriali vengono «erro-neamente» connessi tra loro. Viene generato ad esempio quando si ha la sensazione di poter sentire il sapore dei colori, o di vedere la musica o i profumi. Questa sensazione può essere provocata in determinate con-dizioni anche con un’intelligente combina-zione di mezzi multisensoriali, realizzando degli ambienti sinestetici: in questo caso otte nendo però delle esperienze sensoriali consapevoli. Naturalmente non tutti i sen-si vengono sollecitati nella stessa misura. Si possono avere diverse combinazioni ed intensità. Colore, forma, luce, tatto, mate-riale, rumori e profumi possono formare una combinazione ottimale. Si tratta quindi di una vera e propria arte, che purtroppo non sempre si riesce a padroneggiare. Ci sono infatti molti fattori che possono guastare questo gioco con i sensi. Ad esempio, ogni persona porta dentro di sé una propria individuale «storia olfattiva». Ci sono pro-

tali olistiche, come dimostra l’esempio di «Villa Linari» ad Amburgo, dove archi-tettura, luce e profumo costituiscono un unicum quasi simbiotico.

sul lato del giardino, sot­tolineando in tal modo un concetto di ambienti aperti e fusi uno nell’altro.

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Sull’autriceKatja Neumann è una giornalista free lance specializzata in design, in particolare nei temi della luce e dell’illuminazione. È cofondatrice del network internazionale di giornalisti specializzati «Designjourna­lists» ed ha vinto diversi premi per il design per la sua rivista on­line «Spoonfork», pub­blicata dal 2005 al 2012. Katja Neumann scrive come autrice e giornalista specializ­zata per diverse riviste cartacee ed on­line sui temi del design, dell’architettura, della luce e dell’illuminazione. Vive e lavora nella regione della Ruhr.

www.designjournalists.com

fumi che sono collegati con delle situazioni piacevoli, ma anche profumi che si presume essere buoni possono essere spiacevoli per determinate persone, a seconda di ciò che esse vi associano.

È anche controproducente il caso in cui si hanno dei contrasti tra due percezioni sen-soriali: se vediamo un pavimento in PVC sul quale è rappresentata una realistica imitazio-ne del rovere, il nostro nervo visivo trasmette l’informazione «pavimento in legno». Solo quando si calpesta il pavimento si sente la differenza: cede un po’, non si sente l’atteso suono dei passi sul legno, l’utente si sente inconsciamente «tradito». Ciò è confermato anche dalle ricerche dell’Istituto di ciber-netica biologica Max Planck di Tubinga: i ricercatori hanno scoperto che il cervello, basandosi sui diversi stimoli sensoriali, forma una cosiddetta «immagine sensoriale». Se questa però non è coerente tra i diversi sensi queste immagini «sbagliate» vengono esclu-se, ossia identificate come false. Si ha per così dire una decisione democratica dei sensi nella quale il nervo visivo viene spesso ridi-mensionato dagli altri sensi che agiscono in modo più inconscio.

Un’esperienza intensa non si scorda maiCosa significhino queste conoscenze per l’architettura lo si può appurare al meglio negli ambienti realizzati in via transitoria, come ad esempio negli stand fieristici, dove finora sono stati utilizzati più spesso i mezzi multisensoriali per l’allestimento

Il linguaggio formale dell’abitazione è chiaro e lineare, studiato fin nei dettagli, ed è suppor­tato dalla luce, dai pro­fumi e dagli arredamenti, che consentono una per­cezione olistica dell’am­biente.

Contrasto caldo­freddo: sinestesia tra illumina­zione, materiali e perce­zione della temperatura applicata all’area benes­sere. La sauna si eleva su diversi livelli sensoriali nonostante le pareti tra­sparenti della zona umida.

Un impianto di profu­mazione consente di assegnare ad ogni stanza un diverso profumo. In combinazione con la luce e l’architettura, si viene a creare una percezione multisensoriale degli ambienti.

Al piano superiore si tro­vano diverse camere da letto e studi. Nell’attico è situata la biblioteca, con delle ampie vetrate che si aprono sulla terrazza sul tetto.

L’ingegnere gestionale e designer Rainer Diersche ha fondato nel 2001 il marchio «Linari», produ­cendo pregiati ed esclusi ­ vi profumi per ambienti. «Villa Linari» simbolizza la filosofia e l’ambizione creativa dell’azienda: «I profumi della mia azien­da sono puri. Ciò si deve rispecchiare anche nella mia casa.»

degli ambienti. Un esempio di un concetto sinestetico ben riuscito è stato lo stand della divisione di architettura d’interni della FH Coburg nell’ambito della «Designale», alla fiera campionaria «Heim & Handwerk» di Monaco di Baviera: «Lichtwelten» (Mondi di Luce) conduceva i visitatori in zone di diver-so colore che potevano essere toccate, udite ed odorate al tempo stesso. Ad esempio la luce verde veniva combinata con un profumo di erba appena tosata. Un’altra esperienza multisensoriale è quella che hanno vissuto gli spettatori del pezzo teatrale «La società dei profumi» al «Casamax Theater» di Colonia: l’esecuzione del pezzo con i motivi di Patrick Süsskind da parte del complesso «teAtmo» è stata sottolineata da intensi giochi di luce e da dosaggi di profumo programmati ed attivati con precisione in sintonia con la rap presentazione. Durante una scena ambientata in una clinica, sullo sfondo di un profumo di fiori e frutta è stato ad esempio emanato il tipico odore di disinfettante, rafforzando così la percezione emotiva di quanto stava accadendo sul palcoscenico. La «regia olfat tiva» di entrambi i progetti è sta-ta opera dell’agenzia «Magicbox» di Neuss, che sviluppa concetti percettivi per il settore della comunicazione dal vivo. «Le persone reagiscono in modo molto più intenso negli ambienti allestiti con principi multisenso-riali», spiega Elke Kies, titolare dell’agenzia, basandosi sulla sua esperienza. «Sono mag-giori sia l’intensità dell’esperienza che la capacità di ricordare l’evento.»

Ciò che nel marketing, nell’arte e nelle archi tetture temporanee è ormai diffuso, fa len tamente capolino nel settore edilizio. L’approccio potrebbe essere quello di allon-tanarsi dal puro «vedere» per arrivare ad una percezione olistica di un ambiente. Infatti, anche se le impressioni sensoriali come il suono o l’olfatto non vengono sfruttate in modo mirato, esse sono comunque presenti. E vengono percepite. «Non ci sono ambien-ti senza odori, ogni stanza ha di per sé un odore», conferma il Prof. Hatt. «Provengono dai mobili, dalla moquette, soprattutto dal-le persone nell’ambiente e dai loro abiti.» Stando così le cose, nell’arredamento di un ambiente appare quindi appropriato focaliz-zarsi in modo consapevole non solo sui suoi aspetti visivi, ma contemplare anche gli ele-menti multisensoriali come i profumi, i suoni e la luce, per arrivare ad una percezione completa dell’ambiente. «Posso immaginare che presto avremo una maggiore simbiosi tra queste discipline», conclude Rainer Diersche. «Con la tecnologia dei LED si schiudono delle nuove opportunità nella creazione della luce e anche per la profumazione credo che stiamo attualmente assistendo ad una svolta. Credo che in futuro le due cose potranno essere coniugate per arrivare ad un’architet-tura sinestetica. Siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo dar tempo al tempo.»

Villa Linari, AmburgoArchitetto: Thomas Dibelius, Dibelius Architekten, AmburgoProgettazione illuminotecnica ed impianto elettrico: Manfred Necker, Ralph Kolbinger, Sineplan, AmburgoProgrammazione luminosa: Dirk Beyer, Ingenieurbüro Beyer, NeumünsterFoto: Frieder Blickle, Amburgo

www.linari.com

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ERCO Lichtbericht 96 1514 ERCO Lichtbericht 96

La competenza di ERCO nei sistemi ottici a LEDProdotti di precisione per la massima qualità della luce

Sono trasparenti come il cristallo, leggeri e non più grandi di una barretta di cioccolato, ma in essi si cela il segreto della eccezionale qualità della luce degli strumenti di illuminazione per LED di ERCO: sono i sistemi ottici per LED in polimeri ottici, prodotti nello stabilimento di Lüdenscheid. Sviluppo, costruzione, produzione degli utensili, produzione, montaggio: tutte le fasi di realizzazione si svolgono sotto un unico tetto. I percorsi brevi consentono di restare all’avanguardia tecnologica e qualitativa. Per poter gestire la crescente domanda di faretti per LED, ERCO ha ora messo in funzione una cella di produzione automatizzata nella quale un robot industriale si assume l’intera gestione dei componenti, dal prelievo dalla macchina per lo stampaggio ad iniezione al taglio al laser, fino al controllo elettronico ed alla consegna dei pezzi finiti su dei vassoi di trasporto: un affascinante balletto tecnologico.

Le ventose sul braccio del robot collocano delicata-mente i componenti ottici di precisione – in questo caso un collimatore tri-plice – in un telaio per il controllo optoelettronico.

Ogni 36 secondi il robot può prelevare un nuovo componente dallo stam-po ad iniezione in acciaio lucido, dopo che le due parti dello stampo sono state tenute assieme durante il processo di iniezione con una forza di 1100kN. Il pezzo è ancora costituito da due collimatori, collegati dal - la boccola di iniezione.

La bontà dei componenti ottici viene controllata pezzo per pezzo con pro-cedure optoelettroniche digitali: un processo automatizzato che espel - le senza pietà i pezzi difettosi ed eventualmen-te segnala all’operatore dell’impianto dei possibili errori di processo.

L’impostazione dei movi-menti del robot è un lavoro di precisione milli-metrica. L’operatore defi-nisce nel funzionamento manuale il punto finale del movimento e le distanze di sicurezza dalle altre parti della macchina, il percorso ottimale viene quindi calcolato dal comando del robot stesso.

Foto: Thomas Pflaum / AGON, Castrop-Rauxel

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Novità 2013Trion per LED

Novità 2013Parscoop per LED

Parscoop per LEDIl programma Parscoop è stato concepito per l’illuminazione diffusa delle architetture negli ambienti esterni, ma è adatto anche agli interni. Montati sulla parete, i washer Parscoop illumi-nano soffitti, tettoie o pavimenti. Con il montaggio sul soffitto o sul pavimento illuminano le pareti o le facciate. Sono nuove le versio-ni con la potente tecnologia LED: in due grandezze e due livelli di potenza e con le caratteristiche di distribuzione a fascio largo e con irradiazione in profondità.

LED

Washer per soffitto Trion per LEDIl design archetipico di Trion inte-gra in modo discreto nell’architet-tura gli apparecchi da parete per l’illuminazione del soffitto e si è per questo affermato in molte appli-cazioni. Le novità sono le versioni dotate della potente tecnologia dei LED: in due grandezze e livelli di flusso luminoso e con due carat-teristiche di distribuzione, a fascio largo o con irradiazione in profon-dità.

LED Washer per soffitto12W – 24W1080lm – 2400lmA fascio largo, irradiazione in profondità

Wallwasher/washer per soffitto24W – 48W2160lm – 4800lmA fascio largo, irradiazione in profondità

Orientamento della luce nei Trion per LEDL’illuminotecnica degli apparecchi da parete Trion per LED si contrad-distingue per l’efficienza e l’ottima omogeneità della distribuzione del-la luminosità. Ciò consente mag-giori distanze tra gli apparecchi e quindi dei progetti di illuminazione economici. Con le lenti Spherolit per un’irradiazione a fascio largo o in profondità, si dispone di una distribuzione dell’intensità lumi-nosa adatta per ogni compito di illuminazione. L’assenza di disper-sione luminosa, in particolare sulle superfici di montaggio, e l’ottimo antiabbagliamento per un alto comfort visivo sono due ulteriori proprietà degli apparecchi da pare - te Trion per LED. La versione vary-chrome RGBW amplia gli ambiti d’impiego di Trion alla messa in scena dei soffitti con la luce colo-rata o ad una pregiata illumina-zione con luce bianca di diverse temperature colore.

Schermo rego-labileCon lo schermo regolabile nelle ver - sioni per LED per luce bianco calda e bianca neutra si può regolare con precisione la pro-fondità del cono luminoso sull’asse principale per adeguarla all’ap-plicazione.

A fascio largoPer l’illuminazio-ne economica di corridoi e passag - gi è adatta la ver-sione dei washer per soffitto Trion per LED con distri-buzione a fascio largo.

Irradiazione in profonditàLe grandi superfici dei soffitti possono essere illuminate in modo efficace con le versioni con irradiazione in pro-fondità.

Varychrome RGBWPer consentire di regolare a piacere la temperatura colore della luce e di mettere in scena gli ambienti con dei colori saturi si dispone dei washer per soffitto Trion per LED anche con la tecnologia vary-chrome RGBW.

A fascio largoPer un’illumina-zione economica di soffitti e pareti è adatta la ver-sione del washer Parscoop per LED con irradiazione a fascio largo.

Irradiazione in profonditàLe grandi superfici delle pareti e dei soffitti possono essere illuminate efficacemente con la versione con irra-diazione in profon-dità. Un’inclinazio - ne di 20° offre una distribuzione della luminosità partico-larmente omogenea.

L’orientamento della luce negli apparecchi Parscoop per LEDL’illuminotecnica dei wallwaher/washer per soffitto Parscoop per LED si contraddistingue per l’effi-cienza e l’ottima omogeneità della distribuzione della luminosità. Ciò consente di mantenere maggiori distanze tra gli apparecchi realiz-zando dei progetti di illuminazione economici. Con le lenti Spherolit per l’irradiazione a fascio largo o in profondità si dispone della distri - buzione dell’intensità luminosa giusta per ogni compito di illumi-nazione. L’assenza di dispersioni luminose, in particolare sulle superfici di montaggio, un ottimo antiabbagliamento e quindi un alto comfort visivo sono alcune delle caratteristiche dei wallwasher/washer per soffitto Parscoop per LED.

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L’illuminotecnica dei LED per i faretti proiettori con sagomatoreI faretti proiettori a LED con sago­matore rientrano tra le innovazioni relativamente recenti dell’illumino­tecnica. Il motivo di ciò sta nell’alta complessità delle ottiche di pro­iezione in confronto a quelle dei faretti normali. Essi richiedono una sorgente di un’intensità luminosa sufficientemente forte ed un pun ­ to focale compatto. Ciò negli appa ­ recchi convenzionali come quelli per le lampade alogene a bassa ten ­ sione è realizzato dalla lampada. Per un effetto luminoso paragona­bile sono però ancora oggi neces­sari diversi chip dei LED collocati su di una piastra, che presentano ciascuno un proprio punto focale e devono essere raccolti in un unico fascio per poter proiettare un’immagine nitida. Negli appa­recchi ERCO ciò avviene mediante una lente di Fresnel, ossia una lete strutturata in segmenti disposti a gradini, che consente di ottenere una forma costruttiva compatta. Sul piano dell’immagine si trova un sagomatore, per regolare la gran­dezza e la forma del cono luminoso. Per la messa a fuoco per le diverse distanze di illuminazione si impiega infine una lente di proiezione che può essere traslata sull’anello sago­matore. Il sistema ottico con la lente di proiezione è caratterizzato dalle alte intensità luminose.

Come i loro simili per lampade alogene a bassa tensione, anche i faretti proiettori per LED sono dim­merabili, ma in confronto ad essi offrono una maggiore efficienza luminosa ed una durata molto maggiore – e quindi un’economi­cità di gestione superiore.

I faretti proiettori per LED nelle applicazioniI faretti proiettori per LED genera­no un cono luminoso dai contorni netti, regolabile nella forma e nella grandezza. Per questo essi sono particolarmente adatti a delle sce­nografie di luce ricche di contrasti, ad esempio nei musei, nei ristoran­ti o nelle abitazioni. Un impiego tipico è l’illuminazione dai contor ­ ni netti dei quadri, che con questo effetto sembrano brillare di luce propria. L’impostazione della pro­iezione è semplice: la traslazione della lente di proiezione sull’anello sagomatore regola la nitidezza del cono luminoso e mette a fuoco la proiezione in funzione delle diverse distanze di illuminazione. Il sago­matore regola la grandezza e la for­ma del contorno proiettato. Nella prassi conviene definire dapprima un cono di luce un po’ più piccolo del formato del quadro da illumi­nare, e quindi regolare la messa a fuoco per allargare il cono fino al bordo del quadro, in modo da non toccare con la luce la superficie dello sfondo.

Un grande vantaggio pratico dei faretti proiettori a LED è dato dal limitato sviluppo di calore dei raggi di luce: il sagomatore in policarbo­nato consente una comoda regola­zione della superficie di proiezione anche con l’apparecchio in funzio­ne – al contrario dei sagomatori in metallo delle lampade comuni, che si riscaldano velocemente. La messa in scena delle esposizioni, un ambito di applicazione fondamen­tale per i faretti proiettori, si giova della temperatura colore costante nella dimmerazione dei LED: con valori di dimmerazione contenuti non si ha uno spostamento verso tonalità più calde come succede per le lampade ad incandescenza, il colore della luce e la resa croma­tica rimangono uguali per tutte le opere esposte.

Thomas Schielke

Ottica del faretto proiettore a LEDIl sistema ottico del faret­to proiettore a LED si basa su di un collimatore (1) che con le sue lenti orienta parallelamente la luce dei chip dei LED. Per consentire la proiezione di una sagoma, la lente di Fresnel (2) raccoglie in un fascio unico i raggi luminosi dei diversi LED. La definizione della gran­

Faretto proiettore Optec con sagomatoreLa caratteristica saliente del design del faretto pro­iettore Optec con sago­matore è la separazione tra l’ottica di proiezione rotonda ed il corpo ret­tangolare con la compo­nentistica.

­­­ Andamento dei raggi nell’illuminazione

Andamento dei raggi nella proiezione

Faretto proiettore Pollux con sagomatoreIl formato compatto del faretto proiettore Pollux con sagomatore è per­fettamente adatto anche agli ambienti piccoli. La componentistica necessa­ria si trova nel transadap­ter montato sul binario elettrificato.

Zoom Doppio zoom

Definizione della superficie di proiezioneLa traslazione in avanti del sagoma­tore ingrandisce le superfici di pro­iezione. Le aberra­zioni prospettiche possono essere compensate con la rotazione.

Impostazione della nitidezzaLa nitidezza dei bordi del cono luminoso può esse­re regolata con la traslazione del por­talente.

dezza e della forma del cono di luce desiderato è realizzata da un sago­matore (3). Spostando la lente di proiezione (4) si può infine regolare la nitidezza della sagoma proiettata (5) in funzione della distanza di proie­zione.

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Questo è l’understatement che il resto del mondo trova così tipicamente scandinavo: un complesso di padiglioni amministrativi a tre-quattro piani in un’area organizzata come un campus, realizzato all’insegna della concre-tezza nella tradizione del classico moderno, non nuovo ma curato in maniera impeccabile – questa è la discrezione con cui si presenta la più grande azienda norvegese, il gruppo energetico Statoil, nella sua sede centrale a Stavanger. Dagli anni ’70 i ritrovamenti di petrolio nel Mare del Nord donano al paese un grande benessere ed il gruppo fondato nel 1972 funge da strumento centrale per l’estra-zione, la lavorazione e la commercializzazione di questi tesori marini. Oggi l’allora azienda pubblica è una società per azioni quotata in borsa nella quale lo Stato mantiene una mag-gioranza del 64%. La centrale amministrativa occupa circa 4.500 persone, mentre in totale circa 30.000 dipendenti lavorano in tutto il mondo per Statoil: sulle piattaforme norvegesi ma anche all’estero, dall’Algeria al Venezuela, nelle raffinerie e sulle pipeline, fino alle reti di distributori di carburante che la Statoil gestisce in Scandinavia e nei paesi del Baltico. Ma la consapevolezza che le fonti di petrolio e gas naturale che oggi ancora sgorgano dalla terra non sono infinite è giunta anche fino a Sta - vanger. Quindi è attivo anche il settore azienda-le «energie rinnovabili», che si occupa di eolico, diesel biologico e tecnologie dell’idrogeno.

Il complesso amministrativo, sviluppato dallo studio architettonico AROS AS Arkitekter di Sandnes negli anni ‘70 e poi ampliato negli

Sede centrale di Statoil, Stavanger

Le notti sono lunghe negli inverni del nord. Per questo un’illuminazione attraente ed efficiente degli ambienti esterni è ancora più importante: per l’orientamento, per la sensazione di sicurezza degli utenti e per l’imma-gine di un’azienda attiva sui mercati internazionali, come Statoil.

Beamer per LEDOrmai anche gli affermati proiettori Beamer sono disponibili con la tecno-logia delle lenti Spherolit per LED. Qui, nelle versio-ni con luce bianca calda dei moduli LED da 12W

e con il sistema ottico spot, mettono in scena la vegetazione del giar-dino del ristorante azien-dale di Statoil.

Midipoll per LEDGli apparecchi a colonna Midipoll per LED non illu - minano solo le superfici o i passaggi in modo effi-cace, ma si mettono in modo discreto sulla scena con la propria stessa luce, con una tensione nomi-nale di soli 8W.

Grasshopper per LEDCorpi compatti, un’am - pia scelta di caratteristi-che di distribuzione ed un’alta efficienza con la tecnologia delle lenti Spherolit: queste sono le caratteristiche salienti di Grasshopper. Da Statoil, nelle caratteristiche di distribuzione oval flood, servono ad illuminare la tettoia dell’ingresso principale.

Architettura: AROS AS Arkitekter, Sandnes (1977-79)Progettazione illuminotecnica: Statoil ASA, StavangerFoto: Thomas Mayer, Neuss

www.statoil.com

anni ‘80, ha come modelli le architetture dei campus di Mies van der Rohe per l’Illinois Institute of Technology di Chicago e gli edifici amministrativi di Egon Eiermann per la sede tedesca dell’IBM a Stoccarda. I padiglioni con gli uffici disposti su cinque ali formano diversi cortili interni che, nelle lunghe notti degli inver-ni del nord, devono essere illuminati vicino agli accessi e lungo i percorsi di collegamento. Un progressivo risanamento energetico delle pro-prie strutture è parte integrante della strategia di sostenibilità di Statoil e riguarda anche la riduzione del consumo energetico con un’illu-minazione differenziata negli ambienti esterni. Con gli strumenti di illuminazione per LED di ERCO si è riusciti a valorizzare la sede aziendale con un’attraente scenografia notturna ed allo stesso tempo a contribuire con l’alta efficienza dell’impianto energetico a centrare gli obbiettivi di risparmio energetico.

Questo gruppo energetico pubblico ha la sua sede letteralmente sui pozzi e commer-cializza la ricchezza petrolifera norvegese in tutto il mondo. Ma nella sede aziendale di Stavanger si utilizza l’energia in modo con-sapevole: il complesso strutturato come un campus è stato ora illuminato con i LED.

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«Qui è nato Gottlieb Daimler»: con questo onnipresente rimando al più celebre figlio di Schorndorf, questa cittadina nei pressi di Stoc­carda si colloca nella tradizione dei fabbricanti ed inventori svevi. Chi dalle idilliache costru­zioni a traliccio della piazza storica della città, la Marktplatz, accede al foyer del municipio appena ristrutturato, tocca con mano il colle­gamento tra la consapevolezza delle tradizioni e la modernità: con grande naturalezza le strut­ture in vetro della Sala nuziale e della grande Sala del Consiglio, sviluppate dall’Ippolito Fleitz Group di Stoccarda, si integrano nella costru ­ zione risalente al 1730 e soggetta a tutela dei beni culturali, offrendo nuovi scorci e prospet­tive e rispondendo con eleganza alle esigenze funzionali del XXI° secolo. Gli elementi estetici caratterizzanti la Sala del Consiglio sono la vela ondulata sul soffitto, che nella parte frontale della sala si congiunge alla parete a formare una superficie di proiezione, il tavolo dei consiglieri comunali, una superficie senza fughe a forma di U in Corian bianco, e le tende alte quanto le

pareti, che con le loro tonalità marroni con­tornano l’estetica più fredda dell’arredamen­to. L’illuminazione integrata nel soffitto è l’elemento fondamentale della progettazione illuminotecnica del Prof. Stefan Hofmann: montati nelle nicchie sul soffitto, i faretti da incasso Quintessence per LED – dotati a secon ­ da dell’altezza del locale di una caratteristica di distribuzione spot o narrow spot ed orientati con precisione – provvedono ad un’illumi­nazione omogenea dei piani di lavoro. Con i

Municipio di Schorndorf

La Sala nuziale, utilizza ­ ta anche come sala riu­nioni dal sindaco, vista dall’esterno: la tonalità e la resa cromatica dei LED bianco caldi degli apparecchi da incasso nel soffitto Quintessence hanno entusiasmato sia i progettisti che gli uten ­ ti dell’edificio.

Faretti direzionali Quintessence per LED Estetica digitale: gli architetti hanno dotato i pannelli acustici del con­trosoffitto di perforazioni puntiformi la cui disposi­zione viene ripresa nella collocazione dei punti luminosi dei sistemi ottici a LED di ERCO. Un riflet­tore Darklight garantisce il perfetto comfort visivo dei faretti direzionali

Architetto: Ippolito Fleitz Group, Stoccarda Progettazione illuminotecnica: Stefan Hofmann, Lichtwerke, ColoniaFoto: Dirk Vogel, Dortmund

www.schorndorf.de/de/RathausNel Lichtbericht 95 l’architetto ed il proget-tista illuminotecnico hanno raccontato la loro esperienza nell’utilizzo degli strumenti di illuminazione per LED in questo loro pro-getto. Ora la ristrutturazione è completata ed il risultato appare oltremodo convincente.

down light ed i wallwasher per LED, il sistema Quintessence offre gli strumenti adatti anche per le altre situazioni ambientali dell’edificio. I washer per soffitti Parscoop montati a scom­parsa provvedono ad un’illuminazione di fondo indiretta. L’aspetto dei costi, riferito all’intera vita dell’impianto di illuminazione, ha convinto anche il Consiglio Comunale della città anche se gli investimenti iniziali sono stati superiori a quelli necessari per un’illuminazione conven­zionale. La maggiore spesa iniziale sarà ammor­tizzata in pochi anni grazie ai minori costi per il consumo energetico e la manutenzione, men­tre l’edificio sarà un esempio di responsabilità ambientale e progresso tecnologico.

Quintessence. Il dettaglio d’incasso senza bordo contribuisce a dare alla sala un aspetto preciso e minimalista.

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Stiefelkönig, Vienna

Le pregiate scarpe dei grandi marchi, tra i quali Guess, Calvin Klein, Ken­nel & Schmenger, Joop! e Boss, splendono in una luce pregiata.

I faretti Light Board sono fissati su di uno speciale binario elettrificato con apertura laterale, in modo da poter essere utilizzati anche in presenza di sof­fitti bassi. La tecnologia senza dispersione lumi­nosa consente un’illumi­nazione non abbagliante anche con questi angoli estremamente ampi. Con la comune tecnologia dei riflettori questa applica­zione non sarebbe stata possibile.

Il profumo della pelle, la sensazione dell’alta qualità da toccare con mano, la realizzazione di scarpe da sogno – da quasi 100 anni l’azien ­ da austriaca Stiefelkönig (Re degli Stivali), che fa parte della Leder und Schuh AG, produce un’esclusiva moda calzaturiera. Il nuovo flag­ship store in Mariahilferstraße, in pieno centro nella metropoli viennese, raggiunge dei nuovi traguardi anche per un’azienda come questa. Su oltre 460 metri quadrati vengono offerte oltre 20.000 paia di scarpe, suddivise per tema in quattro aree: donna, uomo, bambino e life­style.

Le quattro aree sono costruite ed allestite con diverse caratteristiche ma ciò nonostante, mediante l’impiego di grandi lastre di vetro e di ampie prospettive visive, si crea una sorpren­dente unitarietà. I passaggi da un’area all’altra sono illuminati con una luce soffusa per dare lo spazio necessario alle attrazioni delle singole aree. I dettagli, come ad esempio l’angolo dove i bambini possono sedersi e giocare ascoltando con le cuffie appese al soffitto, vengono messi in risalto in modo suggestivo.

La più grande sfida dei progettisti illumino­tecnici della Vedder Lichtmanagement di Mona­co di Baviera era data dalle differenze di altezza dei soffitti. Alla fine, com’è noto, conta la luce sul prodotto e nell’ambiente, non importa se i soffitti sono alti 2 metri e mezzo o arrivano fino a 6 metri. Questo problema è stato risolto con i faretti Light Board che, grazie alla loro illumi­notecnica efficiente e senza dispersione lumi­nosa e alla flessibilità delle loro diverse classi di potenza, rappresentano una soluzione ideale per queste esigenze. Ad esempio si è utilizzata l’esclusiva tecnologia narrow spot di ERCO, con un angolo di irradiazione inferiore ai 10 gradi ed un’intensità luminosa particolarmente for­te sulle superfici obbiettivo, anche da grandi altezze.

La Stiefelkönig si presenta, con riferimento ai fratelli Grimm, al motto «Chi ha le più belle scarpe del reame? Stiefelkönig!» L’eccellente resa cromatica ottenuta con i faretti Light Board per LED bianco caldi supporta questa esigenza di qualità e unicità. I colori si alternano con le mode, ma anche le classiche tonalità marroni richiedono una luce brillante per apparire al cliente in una favolosa bellezza.

Jan Battenberg

Architetto: Mag. Hans Michael Heger, GrazProgettista illuminotecnico: Vedder Licht­management, Monaco di Baviera / MitterbergFoto: Gustavo Allidi Bernasconi, Vienna

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Cultura industriale espressa attraverso l’archi­tettura – una politica che nella classe media dell’ambiente economico della Westfalia meri­dionale si sta affermando sempre più spesso. Il nuovo complesso di edifici dell’impresa fami ­ liare dei Turck è l’ennesimo prestigioso progetto industriale nel portafoglio degli studi architet­tonici artec di Lüdenscheid. I suoi 13.000m2 di superficie utile comprendono i laboratori di ricerca e gli impianti di produzione, ma anche una grande aula multifunzionale da 700m2. Come produttore di alta tecnologia per l’auto­matizzazione industriale, il committente era quasi obbligato a ricorrere alla più moderna tecnologia per la gestione degli edifici. L’illumi­nazione a LED comandata con DALI provvede ad un comfort visivo efficiente nell’intero com­plesso e consente di realizzare degli effetti sce­nografici nell’ampia aula multifunzionale.

Stabilimento amministrativo e di produzione della Turck, Halver

Logotec LEDI versatili faretti e washer per LED assumono diversi compiti di illuminazione nel progetto della lighting designer Nicole Kober: dall’accentuazione con una caratteristica di distri­buzione a fascio stretto per i prodotti esposti nel foyer fino all’illumina­zione dei corridoi, con la caratteristica di distribu­zione oval flood.

Faretti da incasso Logotec LEDDotati della stessa illu­minotecnica dei faretti Logotec LED montati sui binari elettrificati, i faretti da incasso Logotec offrono una soluzione estetica alternativa per la luce d’accento orientata, integrandosi in modo discreto nell’architettura.

Kubus per LEDL’efficiente luce dei LED anche nella parte ester­na dell’edificio di nuova costruzione: la pergola in profilati d’acciaio crea una zona di transito tra l’aula multifunzionale e la terrazza illuminata con gli apparecchi Kubus.

AtriumGli uplight da incasso, dotati di lampade ad alogenuri metallici ad alta efficienza, vengono utilizzati nelle zone di traffico per l’illuminazio­ne generale indiretta.

Architetto: artec, LüdenscheidProgettazione illuminotecnica: LDE KOBER, DortmundFoto: Dirk Vogel, Dortmund

www.turck.comHigh-Tech per l’automazione industriale: con gli elementi costruttivi del gruppo Turck vengono realizzate le fabbriche del futuro. Il suo nuovo stabilimento va all’avanguardia mettendo in rete l’efficiente luce dei LED.

Apparecchi da incasso nel soffitto Quintessence per LEDIl foyer (a sinistra) e l’aula multifunzionale sono caratterizzati dall'illumi­nazione delle superfici verticali con i wallwasher, completata con i down­light ed i faretti direzio­nali che, ad esempio, met­tono in scena le scalinate sospese nello spazio.

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In Norvegia dopo 10 anni di scuole dell’obbligo gli studenti a partire dall’11° anno frequentano le scuole superiori, nelle quali possono frequen-tare delle materie preparatorie per gli studi universitari o delle materie professionali. Anche la cittadina di Haugesund dispone di una simile scuola, che richiama i giovani della regione tra i 15 ed i 18 anni. La storia della scuola risale a 100 anni fa e con il suo recente ampliamento offre spazio per 850 studenti. Agli studenti dei corsi professionali del settore edilizio la scuola ha offerto una speciale esperienza di apprendi-mento: a seconda delle materie studiate, cia - scuno ha contribuito dando una mano, pratica-mente ha aiutato a costruire la sua nuova scuola – rafforzando la sua motivazione e l’identifica-zione. I buoni progetti ed una dotazione di per-sonale preparato sono la base del successo della formazione, al quale però contribuisce anche la disponibilità di spazi funzionali con un’atmo-sfera piacevole.

La luce dei LED negli edifici scolastici:due scuole in Norvegia

Gli scolari dei corsi pro-fessionali delle scuole superiori di Haugesund possono essere orgo-gliosi: nella costruzione dell’ampliamento della loro scuola, ciascuno per la sua materia, hanno dato una bella mano ed hanno accumulato dell’esperienza nella prassi professionale.

I progettisti del locale stu-dio architettonico Opus hanno lavorato con forme chiare e con materiali semplici e veri. Anche in Norvegia per gli edifici pubblici la sostenibilità ha un’importanza fonda-mentale, quindi per l’illu-minazione si sono scelti i downlight Quintessence per LED, durevoli ed ener-

Skadberg Skole, StavangerArchitettura: Akripartner AS, StavangerFoto: Thomas Mayer, Neuss

http://skadberg.solaskolen.no

Le scuole secondarie di Haugaland, HaugesundArchitettura: Opus Arkitekter AS, HaugesundFoto: Thomas Mayer, Neuss

www.haugaland.vgs.no

Con i suoi 7 moduli a gradoni, il complesso di 12.000m2 della nuova scuola di Skadberg si estende su di un pendio con 21m di dislivello. Qui seguono le loro lezioni circa 450 scolari tra i 6 ed i 15 anni. Una grande sala centrale con le scale fa da atrio e da collegamento. Ma anche le ali con le classi sono funzionali ed allestite con cura. Si presta grande attenzione alla riduzione dei consumi energetici: con il riscaldamento a pavimento ed un eccellente isolamento l’edificio richiede una quantità di energia di molto infe-riore ai limiti prescritti in Norvegia per gli edifici pubblici. I corridoi si giovano dell’alta qualità della luce offerta dai downlight-wallwasher doppi Quintessence: dotati di LED ad alta effi-cienza nella tonalità bianco calda, con i loro riflettori Darklight ed il loro comfort visivo otti-male offrono delle luminanze piacevoli sia sul pavimento che sulle pareti.

geticamente efficienti, che contribuiscono a ren-dere attraenti le aule della scuola.

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Il museo nasce dall’iniziativa di un’associazio-ne fondata nel 1980 che nel 1982 ha rileva-to lo stabilimento di una ex fabbrica costruita nel 1871, la «New-York Hamburger Gummi-Waaren Compagnie» di Barmbek. Dopo 10 anni di utilizzo provvisorio, nel 1992 è iniziata la ristrutturazione e nel 1997 è stata inaugurata la prima esposizione permanente. Dal 2008 il museo è gestito dalla Stiftung Historische Museen Hamburg (Fondazione dei Musei Storici di Amburgo) e nell’aprile del 2012 la direttrice, la Prof. Dott.ssa Kirsten Baumann ha potuto presentare la rinnovata esposizione permanen-te «ABC der Arbeit. Vielfalt, Leben, Innovation» (ABC del lavoro. Varietà, vita, innovazione) al secondo piano dell’edificio principale. Su 400m2 vengono toccati i più diversi aspetti della sto-ria del lavoro ad Amburgo dall’inizio dell’indu-strializzazione, descritti attraverso i prodotti di lavorazione, gli indumenti, gli attrezzi, le mac-chine, i ricordi trasmessi oralmente o per iscrit-to e le fotografie: «La nostra esposizione è un contributo alla storia ed al percorso svolto dal lavoro nel XX° secolo. Ad esempio Amburgo è un punto di collegamento tra memorie persona-li e biografie professionali da un lato e innova-zioni rivoluzionarie dall’altro, aspetti di grande significato per lo sviluppo di Amburgo come città portuale ed industriale», spiega la direttrice Baumann.

L’esposizione si sviluppa in equilibrio tra le innovazioni tecniche ed i conflitti sociali e rispecchia in tal modo le logiche con cui il museo sceglie gli oggetti da collezionare, guardando alla banca dati dell’inventario. Non solo qui, ma anche in altri musei della Fondazione, come il Museo di Altona e il Museo di Amburgo, gli stru-menti di illuminazione per LED di ERCO metto-no efficacemente in scena gli oggetti esposti, offrendo una qualità della luce ed una flessibilità ottimali con le ottiche Spherolit intercambiabili ed allo stesso tempo minori costi di esercizio e di manutenzione ed alleviando così la situazione sempre problematica delle casse dell’Istituto: il progresso tecnico al servizio della cultura.

Museum der Arbeit, Amburgo

Light BoardQuesta famiglia di faretti per LED, presentata nel 2012, si è rapidamente affermata nel settore museale: essa offre una flessibilità estrema con le lenti Spherolit intercam-biabili che offrono diverse caratteristiche di irradia-

Il museo sfrutta diversi fattori per ridurre i costi d’esercizio dell’illumina-zione: molta luce diurna entra, seppur filtrata, dalle grandi finestre dello sto-rico edificio industriale, le superfici chiare assorbono poca luce e gli efficienti strumenti di illuminazione per LED mettono in scena l’esposizione.

Protezione antinfortuni-stica da toccare: la visita al museo coinvolge tutti i sensi. La luce brillante dei faretti per LED rende percepibili fin nei dettagli le superfici ed i materiali degli oggetti del mondo del lavoro in esposizione.

Design dell’esposizione: Sigi Colpe, AmburgoDirezione tecnica: Axel Becker, AmburgoFoto: Frieder Blickle, Amburgo

www.museum-der-arbeit.deIn una città portuale come Amburgo il lavo-ro è sempre stato affrontato di petto: qui si lavora sodo e si festeggia senza freni. Per questo Amburgo dedica al lavoro un suo museo. La nuova esposizione permanente brilla nella luce dei LED di ERCO.

zione, elevati pacchetti di lumen ed una buona resa cromatica, il tutto in corpi che sono stati concepiti per durare a lungo.

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Luci di chiusura

Seminario sui prodotti per i collaboratori ERCOPrima di presentare i nuovi prodotti di ERCO ai progettisti ed agli utenti della luce di tutto il mondo, essi devono essere approvati da un tar-get particolarmente critico: i consulenti della luce degli uffici e degli showroom di ERCO spar-si per il mondo, che poco prima della presenta-zione pubblica delle novità del nuovo anno si sono trovati nella sede centrale di Lüdenscheid ed hanno familiarizzato con i prodotti in alcuni corsi interni. Nei workshop dettagliati gli esperti provenienti dal mondo della prassi hanno valu-tato la gestibilità e le performance delle innova-zioni. Anche quest’anno in questo evento sono scoccate molte scintille e speriamo che i nostri consulenti della luce possano trasmettere con successo anche a voi il loro entusiasmo! Prende-te contatto con i vostri esperti regionali di ERCO, li trovate all’indirizzo: www.erco.com/contact

Foto: Johan Elm, Stoccolma

Fondazione Bauhaus, Dessau: Esposizione di Marcel Breuer, 31/05 – 31/10/2012I suoi rivoluzionari mobili in tubi di acciaio sono delle icone del design e ancora oggi costituisco-no l’essenza di una delle istituzioni più influen-ti ed innovative della storia dell’architettura: il Bauhaus. Marcel Breuer aveva solo 23 anni quando nel 1925 ha sviluppato uno stile ormai classico e copiato milioni di volte. Lo scorso anno il Vitra Design Museum di Weil am Rhein ha dedicato a Marcel Breuer una mostra itine-rante, il cui percorso ha toccato tra l’altro anche Dessau, nella culla del Bauhaus. Nel contesto del suo luogo di origine le idee di Breuer svilup-pano un’aura particolare, sottolineata dalla riu-scita presentazione e dall’illuminazione pulita e mirata realizzata con i faretti per LED di ERCO. Con le lenti Spherolit intercambiabili, impiegate per ottenere diverse caratteristiche di irradia-zione, i faretti Light Board soddisfano i requi-siti di flessibilità necessari per l’illuminazione dell’esposizione. Il design caratteristico e fun-zionale dei faretti costituisce un ponte tra la tradizione estetica del Bauhaus e la tecnologia futuristica della tecnologia LED del 21° secolo.

Foto: Rudi Meisel, Berlinowww.bauhaus-dessau.de

Esposizione, prodotti e tecnologie per i musei, Pechino, 28 - 30/10/2012Gli enti pubblici competenti per il patrimonio culturale si occupano tra l’altro della cura del panorama museale cinese: arte, cultura e tradi-zione vengono concepiti come elementi capaci di rafforzare l’identità; nella rapida moderniz-zazione dei musei esistenti e nella fondazione di nuovi musei vengono adottati degli standard di livello internazionale. È un buon momento per i produttori di tecnologia e di strumenti di qualità per i musei, che nello scorso ottobre si sono ritrovati a Pechino, ormai per la quinta vol-ta, in occasione di una fiera molto prometten-te. 59 musei cinesi, tra i quali 21 istituti statali di primaria importanza e 38 istituzioni soste-nute dall’industria o dai privati, si sono presen-tati al pubblico assieme a dei musei internazio-nali scelti ed a 132 aziende che offrivano tutta una serie di prodotti, dalle guide audio alle solu-zioni tecniche per le vetrine espositive. L’illu-minazione costituisce naturalmente un fattore chiave nella messa in scena delle esposizioni

Dal primo giorno in cui i nuovi prodotti sono disponibili, gli esperti della luce di ERCO vi possono consigliare in modo otti - male: ciò è possibile grazie ai dettagliati corsi tenu-tisi nella sede centrale di Lüdenscheid, dove le novità vengono testate e provate in condizioni realistiche.

I mobili in tubi di acciaio di Marcel Breuer: nuovi materiali e tecnologie hanno portato negli anni ’20 a sviluppare for-me completamente inno-vative. Allo stesso modo oggi i LED rivoluzionano l’illuminotecnica ed i suoi strumenti. Un esempio illuminante: i faretti Light Board di ERCO.

L’esposizione è stata orga-nizzata con il patrocinio dell’ente pubblico cinese per la tutela del patrimo-nio culturale SACH ed è stata promossa da altre associazioni ed enti muse-ali della Cina.

La caratteristica stele di ERCO è stata collocata al centro dello stand, e con le vivaci opere d’arte i visitatori hanno potuto convincersi della qualità della luce dei LED di ERCO per l’illuminazione dei quadri.

La tecnologia delle lenti Spherolit dei faretti e dei Washer per LED di ERCO rivoluziona l’illumina-zione dei musei: prima d’oggi un’illuminazione efficiente e di qualità non era mai stata così flessibile.

Un mercato dinamico: la Cina investe nella con - servazione e nella pre-sentazione dei suoi tesori artistici e persegue degli obbiettivi ambiziosi nella costituzione del suo pano-rama museale nazionale.

permanenti o temporanee – per questo lo stand di ERCO ha suscitato un grande interesse ed è stato inoltre premiato dagli organizzatori con il «Best Design Award».

Foto: Xu Bing, Pechinohttp://cme2012.chinamuseum.org.cn

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E ERCO GmbHPostfach 246058505 LüdenscheidGermanyTel.: +49 2351 551 0Fax: +49 2351 551 [email protected]

Villa Romersa, BolognaArchitetti: Project Industry, Nicola Ceciliot, Simone Baldan, Capriccio di Vigonza (Padova).Foto: Thomas Mayer, Neuss