E cielo e terra si mostrò qual era:

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G. Pascoli Il lampo E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d'un tratto;

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E cielo e terra si mostrò qual era: la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d’un tratto; come un occhio, che, largo, esterrefatto, s’aprì si chiuse, nella notte nera. - PowerPoint PPT Presentation

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E cielo e terra si mostrò qual era:la terra ansante, livida, in sussulto;il cielo ingombro, tragico, disfatto:bianca bianca nel tacito tumultouna casa apparì sparì d’un tratto;come un occhio, che, largo, esterrefatto,s’aprì si chiuse, nella notte nera.

E cielo e terra si mostrò qual era:la terra ansante, livida, in sussulto;il cielo ingombro, tragico, disfatto:bianca bianca nel tacito tumultouna casa apparì sparì d’un tratto;come un occhio, che, largo, esterrefatto,s’aprì si chiuse, nella notte nera.

G. PascoliIl lampo

E cielo e terra si mostrò qual era:

la terra ansante, livida, in sussulto; il cielo ingombro, tragico, disfatto: bianca bianca nel tacito tumulto

una casa apparì sparì d'un tratto; come un occhio, che,largo,esterrefatto, s'aprì si chiuse, nella notte nera.

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E cielo e terra si mostrò qual era:la terra ansante, livida, in sussulto;il cielo ingombro, tragico, disfatto:bianca bianca nel tacito tumultouna casa apparì sparì d’un tratto;come un occhio, che, largo, esterrefatto,s’aprì si chiuse, nella notte nera.

E cielo e terra si mostrò qual era:la terra ansante, livida, in sussulto;il cielo ingombro, tragico, disfatto:bianca bianca nel tacito tumultouna casa apparì sparì d’un tratto;come un occhio, che, largo, esterrefatto,s’aprì si chiuse, nella notte nera.

E cielo e terra si mostrò qual era: Evidenza inquietante della natura, che svela le connotazioni simboliche simmetriche di cielo e terra

( oscurità, turbamento )

la terra ansante, livida, in sussulto; La terra, con gli uomini dal respiro affannoso, opaca, oscura, tumultuante, agitata dal fragore dei tuoni lontani,

oscuramente turbata …..

il cielo ingombro, tragico, disfatto: Nuvole, tempesta, scomposizione delle linee, mancanza di limpidezza, senso apocalittico di un evento

discriminante e rivelatore

bianca bianca nel tacito tumulto   Nel silenzio angoscioso ( lampo che prelude al tuono ) luce intensa, accecante quasi, capace di isolare, di fissare

lo sguardo …….

una casa apparì sparì d'un tratto; improvvisa rivelazione, istantanea reimmersione nel buio della notte. E’ la stessa dinamica del ricordo censurato ( un po’ come in Montale Cigola la carrucola nel pozzo )

come un occhio, che, largo, esterrefatto, Simbolismo epifanico. La casa è luce (occhio) che vede, è memoria illuminante. E insieme spazio della casa-nido, evocato ampiamente, profondamente ( largo ) ma nello

stesso tempo angosciosamente ( esterrefatto )

s'aprì si chiuse, nella notte nera. Il ricordo si richiude in uno spazio buio, forse definitivo, che si riapre solo grazie a momenti epifanici, resi possibili

dal sentire del fanciullino.