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Onda d’Urto Periodico politico culturale di attualità, curato dagli studenti del Liceo Porporato di Pinerolo. Direttore responsabile Alessandro Albarello. 15 aprile 2016. Più uguali degli altri? Sonia Torpiglio 4BSU È un martedì mattina qualunque al Porporato, il 12 aprile per l’esattezza, quando all'improvviso vediamo varcare la soglia della nostra scuola dei signori in uniforme. Questi perquisiscono la scuola (tralasciando le aule) con i loro cani e successivamente, svolto il loro “dovere” pensano bene di L’Oasi climatica Campo Martin e la giornata di atletica Sofia Lerda 2ACL Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore. Indro Montanelli "Mischiate sono a quel cattivo coro delli angeli che non furon ribelli né fur fedeli a Dio, ma per sé foro". Terzo girone dell'Inferno. Dante sta descrivendo gli ignavi, coloro che in vita non sono stati in grado fare una pausa. Vengono allora accompagnati nel cortile della scuola dalla allegra compagnia dei dirigenti scolastici. Qui si fumano una sigaretta chiacchierando tranquillamente. Questa è un’ingiustizia! A questi signori, grazie alla loro divisa, non è stata fatta nessuna osservazione, e anche se questa fosse stata fatta è passata inosservata... e perché noi alunni dobbiamo osservare queste regole e pagare le sanzioni previste se ciò non viene fatto nemmeno dai tutori dell’ordine?! Le cose dovrebbero essere uguali per tutti indifferentemente dalla persona, dal ruolo, dalla gerarchia perché noi non siamo numeri, non siamo ruoli, non siamo oggetti né tanto meno alcuni possono dirsi migliori e quindi reclamare diritti che gli altri non hanno. Sì ognuno è unico e inimitabile ma siamo tutti uguali Ipse dixit Tutti gli uomini sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. George Orwell Come ogni anno, ad aprile si svolge la giornata dell'Atletica a cui ogni studente è tenuto a partecipare. Si rivela sempre essere una buona occasione per praticare sport e allo stesso tempo stare al sole e chiacchierare con i propri compagni al di fuori del solito ambiente scolastico: insomma, sembrerebbe davvero un'iniziativa interessante. Continua a pag. 3 Fumare in cortile è proibito per tutti, o solo per gli studenti? 17 aprile: tutti al mare! O è meglio occuparsi del referendum? di Francesca Beltramo 1ACL sotto l'aspetto giuridico, anche quando si parla di “educazione” e “rispetto”. La scuola, come la vita, dovrebbe insegnare dei valori, anzi mi correggo, la scuola a maggior ragione poiché ha il compito di educare moralmente e formare intellettualmente. Questi valori dovrebbe tramandarli, e come ogni altra istituzione dovrebbe avere il compito di far rispettare le leggi... ma come si fa quando coloro che hanno questo compito sono i primi a non dare il buon esempio ma piuttosto ad esentarsene? Parlare è un nostro diritto, così come lo è pensare. Non è bello categorizzare e farsi gioco delle altre persone soprattutto quando queste persone sono in una condizione di sudditanza e si trovano di fronte ad un abuso di potere rispetto al quale si è totalmente disarmati. di scegliere, di fare nè bene nè male. Sono passati settecento anni, la possiamo considerare ancora una colpa? Che male c'è in fin dei conti ad astenersi? Continua a pagina 4 1 1

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Page 1: 1 1 Onda d’Urto - liceoporporato.edu.it · Samoa (1928), Margaret Mead mostrò come l’adolescenza in una società semplice e omogenea fosse una fase della vita dell’individuo

Onda d’Urto Periodico politico culturale di attualità, curato dagli studenti del Liceo Porporato di Pinerolo.

Direttore responsabile Alessandro Albarello. 15 aprile 2016.

Più uguali

degli altri?

Sonia Torpiglio 4BSU

È un martedì mattina qualunque

al Porporato, il 12 aprile per

l’esattezza, quando all'improvviso

vediamo varcare la soglia della

nostra scuola dei signori in

uniforme. Questi perquisiscono la

scuola (tralasciando le aule) con i

loro cani e successivamente, svolto

il loro “dovere” pensano bene di

L’Oasi climatica Campo Martin e la giornata di atletica Sofia Lerda 2ACL

Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore.

Indro Montanelli

"Mischiate sono a quel cattivo

coro delli angeli che non furon

ribelli né fur fedeli a Dio, ma per

sé foro".

Terzo girone dell'Inferno. Dante

sta descrivendo gli ignavi, coloro

che in vita non sono stati in grado

fare una pausa. Vengono allora

accompagnati nel cortile della

scuola dalla allegra compagnia dei

dirigenti scolastici. Qui si fumano

una sigaretta chiacchierando

tranquillamente.

Questa è un’ingiustizia! A questi

signori, grazie alla loro divisa, non

è stata fatta nessuna osservazione,

e anche se questa fosse stata fatta è

passata inosservata... e perché noi

alunni dobbiamo osservare queste

regole e pagare le sanzioni previste

se ciò non viene fatto nemmeno

dai tutori dell’ordine?! Le cose

dovrebbero essere uguali per tutti

indifferentemente dalla persona,

dal ruolo, dalla gerarchia perché

noi non siamo numeri, non siamo

ruoli, non siamo oggetti né tanto

meno alcuni possono dirsi migliori

e quindi reclamare diritti che gli

altri non hanno. Sì ognuno è unico

e inimitabile ma siamo tutti uguali

Ipse dixit

Tutti gli uomini sono uguali,

ma alcuni sono

più uguali degli altri.

George Orwell

Come ogni anno, ad aprile si

svolge la giornata dell'Atletica a

cui ogni studente è tenuto a

partecipare. Si rivela sempre

essere una buona occasione per

praticare sport e allo stesso

tempo stare al sole e

chiacchierare con i propri

compagni al di fuori del solito

ambiente scolastico: insomma,

sembrerebbe davvero

un'iniziativa interessante.

Continua a pag. 3

Fumare in cortile è proibito per tutti, o solo per gli studenti?

17 aprile: tutti al mare!

O è meglio occuparsi

del referendum? di Francesca Beltramo 1ACL

sotto l'aspetto giuridico, anche

quando si parla di “educazione” e

“rispetto”.

La scuola, come la vita, dovrebbe

insegnare dei valori, anzi mi

correggo, la scuola a maggior

ragione poiché ha il compito di

educare moralmente e formare

intellettualmente. Questi valori

dovrebbe tramandarli, e come ogni

altra istituzione dovrebbe avere il

compito di far rispettare le leggi...

ma come si fa quando coloro che

hanno questo compito sono i primi

a non dare il buon esempio ma

piuttosto ad esentarsene?

Parlare è un nostro diritto, così

come lo è pensare. Non è bello

categorizzare e farsi gioco delle

altre persone soprattutto quando

queste persone sono in una

condizione di sudditanza e si

trovano di fronte ad un abuso di

potere rispetto al quale si è

totalmente disarmati.

di scegliere, di fare nè bene

nè male. Sono passati

settecento anni, la possiamo

considerare ancora una

colpa? Che male c'è in fin dei

conti ad astenersi? Continua a pagina 4

1 1

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Sarebbe così facile. Il fatto è

che alcune volte non si può

lasciar perdere. Alcune volte

bisogna fare delle scelte.

Scelte difficili ma necessarie,

perché questo è il nostro

paese e se vogliamo i diritti

dobbiamo essere capaci di

assumerci i doveri, altrimenti

possiamo anche smetterla di

farci chiamare "cittadini".

La sofferenza senza fine

degli H u t u

Tutti al mare Francesca Beltramo

Continua da pag. 1

Referendum del 17 aprile. Gli italiani sono chiamati alle

urne. Votare, non votare?

Scegliere, non scegliere? C'è

chi pensa che sia inutile, c'è

chi pensa di poter cambiare le

cose. Di fatto il Referendum

chiede agli Italiani se

vogliono abrogare la legge

che rende possibili le

trivellazioni in mare entro 12

miglia (20 km) dalla costa.

Può sembrare una questione

da poco, una scaramuccia

legata al numero delle miglia.

Eppure di mezzo c'è una delle

più dibattute e controverse

tematiche dell'oggi: Noi e

l'Ambiente.

L'Italia sopravvive grazie ai

combustibili fossili, che oltre ad inquinare ed a

provocare irreversibili

cambiamenti climatici, sono destinati ad estinguersi nel

giro di qualche decennio.

Nonostante ciò ne facciamo

un uso smodato e

sconsiderato, mettendo a

rischio la nostra salute e

quella del nostro pianeta. Il

Referendum sarebbe quindi

un'occasione per far sentire la

propria voce di cittadini e

spingere la politica energetica

italiana verso fonti di energia

rinnovabile. Ci sono però

delle serie implicazioni di

carattere economico e sociale.

Tutt'ora ci sono circa

settemila lavoratori impiegati

sulle piattaforme in questione,

i quali, se passasse il Si, rimarrebbero disoccupati. Le piattaforme entro le 12

miglia dovrebbero essere

perciò abbandonate, buttando

all'aria tutti gli investimenti

che ivi sono stati fatti. Inoltre

l'Italia dovrebbe pagare delle

salatissime penali alle aziende

proprietarie delle trivelle e

rischierebbe di risultare

inaffidabile dal punto di vista

del mercato internazionale.

Astenersi? Lasciar perdere?

Di Serena Salerno 4CES

Gli Hutu sono una delle etnie

che occupano la regione

situata tra il Burundi e il

Ruanda.

Dediti prevalentemente

all'agricoltura, erano giunti

dal Ciad e dall'Africa

australe; sono conosciuti

anche con il nome di

Wahutu; vivevano con i

Tutsi e condividevano le

stesse lingue, il kinyarwanda

e il kirundi, e la stessa

religione.

La differenza tra Tutsi e

Hutu era solo di clan o di

stato sociale, perché i Tutsi

solitamente erano più ricchi,

poiché, essendo allevatori e

pastori, possedevano il

bestiame e le terre per il

pascolo.

Quando la regione del

Ruanda-Burundi fu esplorata

e colonizzata dai tedeschi e

dai belgi, le cose

cambiarono.

Tedeschi e belgi si

appoggiarono all'etnia Tutsi,

unificando il paese e

instaurando un regime

monarchico di tipo feudale,

sottomettendo gli Hutu.

I Tutsi, vennero integrati

nell'amministrazione

coloniale, come uomini di

fiducia dei colonizzatori.

Gli Hutu vennero considerati

e descritti come rozzi e adatti

al lavoro dei campi.

La monarchia tutsi

sopravvisse fino alla fine

dell'era coloniale negli anni

1950 quando nel 1962 cadde

rapidamente e la regione fu

divisa tra Ruanda e

Burundi. Tuttavia, i Tutsi

rimasero dominanti nel

Burundi, mentre gli Hutu

ebbero il controllo del

Ruanda fino al 1994. Forti

tensioni etniche portarono

al genocidio ruandese, tra

le vittime del genocidio il

20% circa era di etnia

Hutu.

Serena Salerno 4CES

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O a s i c l i m a t i c a

M a r t i n

caso di sprecare una così

bella opportunità di passare

una giornata piacevole e un

po' diversa dal solito?

Sofia Lerda

Continua da pag. 1

Peccato che la variabile

climatica minacci ogni anno

la buona riuscita delle

attività, finendo a volte per

rovinarla completamente.

Questo è per l'appunto ciò

che è successo il 5 aprile, il

giorno stabilito per le

competizioni del triennio.

Nonostante le previsioni

atmosferiche dei giorni

precedenti non abbiano certo

incoraggiato le nostre

aspettative, i professori di

ginnastica hanno ritenuto

opportuno mantenere la data,

in quanto le prospettive per

la settimana successiva

sembravano addirittura

peggiori. Il risultato è stato

quello che tutti sappiamo:

molti studenti non si sono

neppure presentati; altri, una

volta sul posto, hanno deciso

di cambiare i propri progetti

per andare a rifugiarsi in

qualche bar; altri ancora sono

rimasti al Campo Martin per

sostenere i compagni che

3

hanno comunque affrontato i

1000 metri. Alla fine si la

situazione è stata risolta

spostando le gare all'interno

delle palestre durante l'orario

scolastico, ma era davvero il

Van Gogh Alive The Experience

Il 26 marzo è stata

inaugurata a Torino: Van

Gogh Alive, una mostra

multimediale in cui i

visitatori sono trasportati

non La mostra è visitabile

tutti i giorni dalle 10 alle

20, il sabato fino alle 22,

presso la Società

Promotrice Belle Arti.

Il mondo di Steve McCurry Steve McCurry è uno dei più

grandi fotografi

contemporanei; dal primo aprile 250

sue fotografie, tra cui alcune inedite,

sono esposte nella Citroniera delle

Scuderie Juvarriane, nella Reggia di

Venaria. Alcune foto hanno fatto il

giro del mondo e sono diventate dei

veri e propri simboli, come il Ritratto

di Sharbat Gula, la ragazza

fotografata nel campo profughi

pakistano di Peshawar.

Questa mostra è visitabile fino al

25 settembre, dal martedì al

venerdì dalle 9 alle 17, sabato,

domenica e festivi 9-18.30, chiusa

il lunedì.

SBATTI LA

MOSTRA

IN TERZA

PAGINA

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Popoli in via di estinzione

I Samoani Fa ‘avaei le Atua Samoa [Samoa è fondata su Dio]

Chiara Grosso 4 CES Le Samoa sono uno stato

insulare dell’Oceania,

composto da un gruppo di isole

dell’oceano Pacifico

meridionale. Con capitale

Apia, contano 214. 000 abitanti

circa..

I primi abitanti giunsero dal

Sud-est asiatico più di 2000

anni fa! I primi contatti con gli

europei si ebbero nel primo

Settecento.

Con lo scoppio della Prima

guerra mondiale, le Samoa

occidentali passarono alla

Nuova Zelanda, dalla quale si

dichiararono indipendenti nel

1962 (divenendo cosi il primo

stato insulare dell’oceano

Pacifico a raggiungere

l’indipendenza).

Agli inizi del Novecento, Erich

Scheurmann, un artista tedesco

fuggito nella Samoa per evitare

la guerra, conobbe Tuiavii di

Tiavea, un saggio capo

indigeno e pubblicò in Europa i

suoi discorsi su “Papalagi”,

l’inautentico e innaturale uomo

bianco, nella lingua samoana..

Tuiavii, venendo a contatto con

gli usi e costumi del papalagi,

tentò di mettere in guardia il

suo popolo dal fascino perverso

dell’Occidente;

“Il papalagi ha impoverito

Dio”

“Il Grande Spirito è più potente

delle macchine”

Tuiavii rimase sbigottito dalla

“grave malattia del pensare”.

Il cristianesimo risulta essere la

religione del 98% degli

abitanti.

Le Samoa presentano uno

squilibrio nel rapporto tra

popolazione femminile e

maschile, che va a favore di

quest’ultima componente.

L’87,5% degli abitanti è

alfabetizzato e le lingue più

parlate risultano essere il

samoano e l’inglese; diffuso

anche il tedesco.

La moneta nazionale è la Tala

(o dollaro delle Samoa).

La società samoana si basa su

un nucleo familiare allargato

detto “aiga”,dotato di un

capofamiglia detto “matai”; la

danza tradizionale è chiamata

“Samoan Siva”, e viene ballata

da giovinette con movimenti

aggraziati, mentre le mani si

muovono come per raccontare

una storia;agli uomini spettano

i movimenti più concitati.

La danza neutralizza la rigida

subordinazione cui sono tenuti

i giovani e i bambini,essa ha il

ruolo di “ridurre la soglia di

timidezza”,diventando il vero

strumento educativo samoano,

lo stimolo al perfezionamento

individuale, alla distinzione,al

superamento dell’inferiorità.

Nello studio Coming of Age in

Samoa (1928), Margaret Mead mostrò come

l’adolescenza in una società

semplice e omogenea fosse una

fase della vita dell’individuo

meno esposta a traumi di

quanto non lo fosse nella

società occidentale e americana

in particolare.

All’origine di questa differenza

c’erano la mancanza di spirito

concorrenza e produttività

inviati dalla cultura e la

sostanziale

monodimensionalità delle

scelte sociali di fronte al

giovane adolescente.

La crisi dell’adolescenza

non si riscontra presso i

giovani samoani: nessun

sentimento esasperato,

nessuna meta

irraggiungibile, la vita

samoana è senza molte

scelte “non esistono scelte

così disastrose quali quelle

che si ponevano dinanzi ai

giovani che sentivano che il

servizio di Dio richiedeva la

rinuncia definitiva del

mondo”- secondo la Mead è

“il senso del peccato e il

bisogno della scelta

l’annunciatore del

conflitto”.

4

fund of slang terms for money that

can help enliven both casual and

more serious content about currency

and finance.

Benjamins: a one-hundred-dollar

bill (in reference to the portrait of

Benjamin Franklin that distinguishes

it)

Cabbage: paper money (from its

color)

Dead presidents: paper money

(from the portraits of various former

US presidents that usually distinguish

bills of various denominations)

Quarter: twenty-five dollars (by

multiplication of the value of the

CHETTELODICOAFFARE?

DIZIONARIO POCO

RAGIONATO DEI GERGHI E

DEGLI SLANG

Troverete qui, in ogni

numero termini del gergo giovanile (a

firma di uno studente), una del gergo

giovanile di un po’ di tempo fa (a firma

di un insegnante) o slang internazionale

un po’ a caso. I find very little about money to be

interesting, other than counting my

own, but I’ve noted that there’s a rich

twenty-five-cent coin)

Wampum: money (from the

Native American term

wampumpeag, referring to

native currency)