E-book: Federico II e i segreti di Palermo. IV E Plesso Fava
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“Federico II e i segreti di Palermo”
Racconto liberamente ispirato al libro
della Prof.ssa Maria Antonietta Spadaro:
“Palermo, ogni favola è un gioco”
Pietro Vittorietti Edizioni
Indice
Il racconto…………………………………………………………….. Pag.03
Informazioni utili……………………………………………………..Pag.17
Poesia…………....……………………………………………………..Pag.17
Scheda descrittiva monumento……………………………………..Pag.18
Credits………………………………………………………………....Pag.19
Federico II e i segreti di Palermo 2
C’era una volta, nel lontano 1194 un bambino di nome Federico, figlio di
Enrico VI e Costanza d’Altavilla, che viveva nel palazzo reale di Palermo.
Federico II e i segreti di Palermo 3
All ‘ età di 3 anni rimase orfano di entrambi genitori trascorse la sua
infanzia giocando con “dignitari di corte”, anche se preferiva stare nei
vicoli del quartiere con i ragazzini della sua età.
Federico II e i segreti di Palermo 4
Un giorno, a soli 13 anni fu incoronato re di Sicilia e sposò il suo
grande amore Costanza D’Aragona, di dieci anni più grande di lui, che
divenne regina consorte del regno di Sicilia.
Federico II e i segreti di Palermo 5
Federico diventato ormai adulto, amava la vita, stare all’ aria aperta
e più di ogni altra cosa amava la caccia, cavalcare e catturare le prede
servendosi di falchi. Ebbe idee geniali…fece realizzare numerosi castelli,
fondò l’università a Napoli e anche la scuola poetica siciliana.
Federico II e i segreti di Palermo 6
Un giorno, mentre si aggirava tra le torri del castello, si accorse che
uno dei forzieri che conteneva importanti documenti, era spostato. Tra le
pareti vide una fessura dalla quale usciva un cerchio di metallo. Lo tirò
forte fino ad azionare un marchingegno che fece aprire una piccola porta
verso un passaggio segreto.
Federico II e i segreti di Palermo 7
Si sollevò subito un gran polverone e Federico capì che quel passaggio
misterioso forse era rimasto segreto per tanto tempo.ma il coraggioso e
intrepido Federico decise di avventurarsi con una torcia in quel luogo buio
e scuro.
Federico II e i segreti di Palermo 8
Mentre percorreva un lungo corridoio, sentì improvvisamente il
caratteristico rumore dell’acqua che scorre in un torrente…capì subito che
doveva essere il fiume Kemonia. Davanti una necropoli, un cimitero
sotterraneo abbandonato da secoli che conservava i resti di alcuni
sarcofagi e corredi funerari. Si convinse che i suoi antenati (avi) normanni,
lo avessero tenuto intenzionalmente segreto.
Federico II e i segreti di Palermo 9
Improvvisamente, dopo tante domande, desiderò di poter condividere
con la moglie Costanza e seguendo le impronte che i suoi calzari avevano
lasciato sul terreno, si diresse verso la stanza della moglie.
Federico II e i segreti di Palermo 10
Federico non le rivelò subito la scoperta, poiché volle farle una
sorpresa. Le disse soltanto che il mattino seguente l’avrebbe portata a fare
una passeggiata.
Federico II e i segreti di Palermo 11
Così un bel giorno prese per mano la moglie e arrivarono alla
necropoli sotterranea. Costanza rimase particolarmente stupita dalla
bellezza di un sarcofago che rappresentava una scena di caccia al
cinghiale.
Federico II e i segreti di Palermo 12
Furono recuperati anche alcuni splendidi sarcofagi, vasi e oggetti di
Costanza, che morì dopo pochi anni. Federico scelse per la sua sepoltura il
sarcofago del cinghiale che lei amava moltissimo.
Federico II e i segreti di Palermo 13
Federico cinse la testa di Costanza D’aragona con la splendida cuffia
corona, che ancora oggi si può ammirare fra i tesori della nostra bella
Cattedrale.
Federico II e i segreti di Palermo 14
Una storia avvincente per un protagonista sorprendente
Federico II era un bambino bello e snello
e non voleva stare nel suo gran castello. (Beatrice)
Spesso in città andava
e con i suoi amici giocava. (Chiara)
Un giorno la notizia del padre morto a Federico arrivò,
ma siccome molto piccolo,
in lui nessun sentimento provocò. (Silvia)
A tredici anni re lo fecero diventare
e lui pensò a molte cose da attuare. (Silvia)
Federico amava la caccia;
catturava le prede
e le metteva in bisaccia. (Silvia)
Aveva idee sempre intelligenti
e tutte le ritenevano sorprendenti. (Silvia)
Coniò l’Augustale
col suo profilo e l’aquila reale (Martina)
Poi ragazzo diventò
e l’università fondò (Martina)
La poesia tanto amò
che una scuola le dedicò (Beatrice)
Federico a 13 anni re diventò
e Costanza D’Aragona sposò.
I due si amarono
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e una vita felice sognarono (Chiara)
Nel palazzo trovò un segreto passaggio
e lo percorse con tanto coraggio. (Martina)
Federico un marchingegno trovò
e davanti a lui
una strada buia e stretta spuntò,
così si avviò e una necropoli trovò
e tutti i suoi reperti alla luce riportò.
Splendidi sarcofagi, vasi e oggetti scovò
e tutto ciò il suo grande tesoro diventò. (Silvia)
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Informazioni utili
Dove si trova
Chi contattare per visitarlo: La cattedrale di Palermo
Federico II e i segreti di Palermo 17
Scheda descrittiva della Cattedrale di Palermo
Denominazione: Cattedrale di Palermo
Tipologia: Cattedrale
Località: Palermo Corso Vittorio Emanuele
Epoca / Data di costruzione: IV sec. d. C primo impianto della Cattedrale; Moschea musulmana (831); Arabonormanna (1170)
Architetto: ignoto o si pensa che sia stato GualtieroOffamillo
Committente: Gualtiero Offamillo
Descrizione dell’edificio (ESTERNO):
La chiesa è di grandi proporzioni e si “apre” con una grande spazio esterno pavimentato su Corso Vittorio Emanuele (ex Cassaro), strada principale della Palermo antica. Vista nel suo insieme la Cattedrale sembra avere un aspetto più simile a quello di un castello fortificato, con torri e i merli come decorazione di chiusura della facciata. L’ingresso comunemente utilizzato per accedere all’interno si trova lateralmente ed è caratterizzato da un portico a tre arcate in stile goticocatalano. Su una delle colonne si può notare un’iscrizione araba mentre nell'arco centrale, più ampio e più elevato, vi è una ricca decorazione tortile (ovvero “attorcigliata”) che viene interpretata come «Albero della Vita» o «Albero della Conoscenza». Infine, all’esterno, sono bene visibile le absidi di gusto arabonormanno con decorazioni a tarsie.
Descrizione dell’edificio (INTERNO):
La chiesa a tre navate con il suo stile neoclassico appare in contrasto con l’esterno riccamente decorato. A sinistra dell’ingresso si trovano le tombe reali: il sarcofago in porfido rosso di Federico II e la tomba di Costanza d’Altavilla madre di Federico, invece lungo le pareti laterali quella di Costanza d’Aragona. Al lato dell’abside si trova la sacrestia nuova che conserva il bellissimo tesoro della Cattedrale con la famosissima tiara con gemme e perle di Costanza d’Altavilla. Infine dalla stessa, si accede alla cripta, costruita per volontà dell’imperatore Federico e contenente i sarcofaghi degli arcivescovi palermitani.
Interventi successivi (aggiunte, sostituzioni, restauri,…)
La Cattedrale di Palermo, con il passare delle dominazioni, è stata più volte oggetto di modifiche che ne hanno cambiato anche la destinazione come quella sostanziale da chiesa a moschea, per essere infine Cattedrale. Anche negli ultimi secoli ha subito numerosi restauri tra i quali si ricorda quello del 1781 a cura di Ferdinando Fuga che modifica totalmente l’interno nonché l’aspetto esterno con l’aggiunta della cupola.
Destinazione iniziale d’uso:
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Originariamente chiesa, in epoca araba divenne moschea
Attuale destinazione d’uso:
Dall’epoca normanna ad oggi è ritornata ad esser luogo di culto cristiano, oggi Cattedrale della città di Palermo
Avvenimenti e/o personaggi storici collegati
Federico II con i genitori (Enrico VI e Costanza d’Altavilla) e con la moglie Costanza d’Aragona sono sepolti in questo luogo, come anche numerosi arcivescovi palermitani.
Federico II e i segreti di Palermo 19
Direzione Didattica Monti Iblei
EBook realizzato dagli alunni della classe IV E del Plesso Fava
nell’ambito del Progetto “Leggere Palermo”.
a.s.2015 2016
Insegnanti
Roberta Bodanza Antonio Chinnici Federica Ruvituso Angelisa Pitrola
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