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COMUNE DI BRESCIA DUP DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014/2018 emendato

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  • COMUNE DI BRESCIA

    DUP

    DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

    2014/2018 emendato

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  • DUP - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014/2018 allegato al bilancio sperimentale di previsione 2014/2016

    INDICE

    GUIDA ALLA LETTURA pag. 5

    1. SEZIONE STRATEGICA (SeS)

    1.1 Quadro delle condizioni esterne pag. 9 1.1.1 Lo scenario economico internazionale, italiano e regionale e la

    programmazione regionale pag. 11

    1.1.2 La popolazione pag. 14 1.1.3 Condizioni e prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente pag. 21 1.2 Quadro delle condizioni interne dell’Ente pag. 27 1.2.1 Evoluzione della situazione finanziaria ed economico-patrimoniale

    dell’entepag. 29

    1.2.2 Analisi degli impegni già assunti e investimenti in corso di realizzazione

    pag. 41

    1.2.3 Le risorse umane disponibili pag. 75 1.2.4 Organizzazione e modalità di gestione dei servizi pag. 83 1.2.5 Situazione economica e finanziaria degli organismi partecipati pag. 85

    1.3 Indirizzi e obiettivi strategici pag. 131 1.3.1 Indirizzi in materia di risorse e impieghi pag. 133 1.3.2 Obiettivi strategici per missione Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione pag. 135 Missione 02 - Giustizia pag. 155 Missione 03 - Ordine pubblico e sicurezza pag. 159 Missione 04 - Istruzione e diritto allo studio pag. 165 Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività

    culturali pag. 169

    Missione 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero pag. 173 Missione 07 - Turismo pag. 177 Missione 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa pag. 181 Missione 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e

    dell’ambiente pag. 187

    Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità pag. 193 Missione 11 - Soccorso civile pag. 199 Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia pag. 203 Missione 14 - Sviluppo economico e competitività pag. 215 1.4 Strumenti di rendicontazione dei risultati pag. 219

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  • 2. SEZIONE OPERATIVA (SeO)

    2.1 Parte prima pag. 225 2.1.1 Descrizione dei programmi e obiettivi operativi Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione pag. 227 Missione 02 - Giustizia pag. 287 Missione 03 - Ordine pubblico e sicurezza pag. 291 Missione 04 - Istruzione e diritto allo studio pag. 307 Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività

    culturali pag. 321

    Missione 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero pag. 331 Missione 07 - Turismo pag. 341 Missione 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa pag. 347 Missione 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e

    dell’ambiente pag. 369

    Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità pag. 385 Missione 11 - Soccorso civile pag. 399 Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia pag. 403 Missione 14 - Sviluppo economico e competitività pag. 427 2.1.2 Indirizzi agli organismi partecipati pag. 437 2.1.3 Valutazione dei mezzi finanziari e delle fonti di finanziamento pag. 440 2.1.4 Fabbisogno di risorse finanziarie ed evoluzione degli stanziamenti di

    spesapag. 459

    2.1.5 Gli investimenti previsti per il triennio 2014/2016 pag. 469 2.1.6 Gli equilibri di bilancio pag. 526 2.1.7 Il patto di stabilità per il triennio 2014/2016 pag. 529 2.2 Parte seconda pag. 531 2.2.1 Programmazione del fabbisogno di personale per il triennio

    2014/2016pag. 533

    2.2.2 Programma triennale delle opere pubbliche 2014/2016 ed elenco annuale ed elenco annuale 2014

    pag. 539

    2.2.3 Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari pag. 586

    APPENDICE

    � Dati analitici di cassa dell’ultimo consuntivo deliberato dal Consiglio comunale per l’anno 2012 ai fini del consolidamento dei conti pubblici (art. 170, comma 8, D. Lgs. 267/2000)

    pag. 593

    � Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio pag. 599

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  • GUIDA ALLA LETTURA

    Nel mese di settembre 2013 è stato pubblicato il principio applicato della programmazione, che disciplina processi, strumenti e contenuti della programmazione degli Enti sperimentatori della normativa concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, introdotta dall’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”.

    Per quanto riguarda, in particolare, gli strumenti della programmazione, la Relazione previsionale e programmatica prevista dall’art. 170 del TUEL (Testo unico degli Enti locali) è sostituita, quale allegato al bilancio di previsione, dal DUP – Documento unico di programmazione, .

    Il DUP è articolato in due sezioni: la sezione strategica (SeS) e la sezione operativa (SeO).

    La sezione strategica (SeS)

    La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato approvate con deliberazione del Consiglio comunale 6/9/2013 n. 110/89516 P.G., con un orizzonte temporale pari al mandato amministrativo (2013/2018). Individua gli indirizzi strategici dell’Ente, ossia le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione, da realizzare nel corso del mandato amministrativo, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, nonché con le linee di indirizzo della programmazione regionale, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica. Tra i contenuti della sezione, si sottolineano in particolare i seguenti ambiti: � analisi delle condizioni esterne: considera il contesto economico internazionale e nazionale, gli

    indirizzi contenuti nei documenti di programmazione comunitari, nazionali e regionali, nonché le condizioni e prospettive socio-economiche del territorio dell’Ente;

    � analisi delle condizioni interne: evoluzione della situazione finanziaria ed economico-patrimoniale dell’ente, analisi degli impegni già assunti e investimenti in corso di realizzazione, quadro delle risorse umane disponibili, organizzazione e modalità di gestione dei servizi, situazione economica e finanziaria degli organismi partecipati.

    Nel primo anno del mandato amministrativo, il 2014, sono definiti gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato, per ogni missione di bilancio: � Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione � Missione 02 Giustizia � Missione 03 Ordine pubblico e sicurezza � Missione 04 Istruzione e diritto allo studio � Missione 05 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali � Missione 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero � Missione 07 Turismo � Missione 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa � Missione 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente � Missione 10 Trasporti e diritto alla mobilità � Missione 11 Soccorso civile

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  • � Missione 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia � Missione 14 Sviluppo economico e competitività

    Infine, nella SeS sono indicati gli strumenti attraverso i quali l'Ente intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica e trasparente, per informare i cittadini del livello di realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate aree di responsabilità politica o amministrativa.

    La sezione operativa (SeO) La SeO contiene la programmazione operativa dell’ente con un orizzonte temporale corrispondente al bilancio di previsione (triennio 2014/2016) ed è strutturata in due parti.

    � Parte 1: sono illustrati, per ogni singola missione e coerentemente agli indirizzi strategici contenuti nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nel triennio 2014/2016, sia con riferimento all’Ente che al gruppo amministrazione pubblica. Si ricorda che i programmi non possono essere liberamente scelti dall’Ente, bensì devono corrispondere all’elencazione tassativa contenuta nello schema di bilancio di previsione sperimentale; Per ogni programma sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere nel corso del triennio 2014/2016, che discendono dagli obiettivi strategici indicati nella precedente SeS. Gli ulteriori contenuti minimali della SeO possono essere riassunti nei punti seguenti: � indirizzi agli organismi partecipati; � valutazione dei mezzi finanziari e delle fonti di finanziamento, in cui sono indicate anche le

    politiche tributarie e tariffarie, nonchè gli indirizzi in materia di ricorso all’indebitamento; � fabbisogno di risorse finanziarie ed evoluzione degli stanziamenti di spesa per programma; � gli investimenti previsti per il triennio 2014/2016; � gli equilibri di bilancio; � il patto di stabilità per il triennio.

    � Parte 2: contiene la programmazione in materia di personale, lavori pubblici e patrimonio. In questa parte sono collocati: � la programmazione del fabbisogno di personale al fine di soddisfare le esigenze di

    funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e i vincoli di finanza pubblica;

    � il programma triennale delle opere pubbliche 2014/2016 e l’elenco annuale 2014; � il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.

    In Appendice sono riportati la tabella dei dati analitici di cassa dell’ultimo consuntivo deliberato dal Consiglio comunale per l’anno 2012 ai fini del consolidamento dei conti pubblici (art. 170, comma 8, TUEL) e il piano degli indicatori.

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  • DUP DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014/2018

    SEZIONE STRATEGICA (SeS)

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  • DUPDOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014/2018

    SEZIONE STRATEGICA (SeS)

    1.1 QUADRO DELLE CONDIZIONI ESTERNE

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  • 1. 1 QUADRO DELLE CONDIZIONI ESTERNE

    1.1.1 LO SCENARIO ECONOMICO INTERNAZIONALE, ITALIANO E REGIONALE E LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE

    Tra gli elementi citati dal principio applicato della programmazione a supporto dell’analisi delle contesto in cui si colloca la pianificazione comunale, sono citate le condizioni esterne. Si ritiene pertanto opportuno tracciare, seppur sinteticamente, lo scenario economico internazione, italiano e regionale, nonché riportare le linee principali di pianificazione regionale per il prossimo triennio. Regione Lombardia ha tracciato gli indirizzi della pianificazione triennale 2014/2016 attraverso la deliberazione di Giunta X/868 del 31/10/2013 “Proposta di progetto di legge bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente”, nell’ambito della quale viene anche analizzato lo scenario economico internazionale e italiano. Nel prosieguo del paragrafo sono ripresi alcuni stralci di tale documento.

    Quanto agli indirizzi nazionali, alla data di approvazione dello schema di bilancio comunale da parte della Giunta (17 dicembre 2013), la legge di stabilità non è ancora stata approvata e significative modifiche sono state annunciate rispetto ai contenuti del disegno di legge. Dopo l’approvazione della manovra sarà pertanto necessario modificare gli stanziamenti dello schema di bilancio non compatibili con le scelte che saranno assunte a livello nazionale.

    Lo scenario economico internazionale e italiano1

    Lo scenario macroeconomico internazionale mostra nel 2013 una ripresa graduale e differenziata tra le aree geografiche, frenata dalle difficoltà delle economie emergenti. In particolare, la crescita è proseguita nel secondo e terzo trimestre del 2013 nei “paesi avanzati” (Stati Uniti, Regno Unito, Giappone), mostrando invece un indebolimento per Cina e India. Le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso dagli organismi internazionali, anche se negli ultimi mesi sembra essersi arrestato il rallentamento dell’economia cinese. Nell’area Euro, il prodotto è tornato a crescere nel secondo trimestre di quest’anno (+0,3% rispetto al trimestre precedente), dopo sei cali consecutivi. Gli indicatori congiunturali più recenti prefigurano una prosecuzione della ripresa, a ritmi moderati, nell’ultima parte del 2013. Permangono, tuttavia, una debole domanda interna e una elevata disoccupazione, a cui si aggiungono i timori di una minore domanda proveniente dai paesi emergenti. Per quanto riguarda l’economia italiana, la fase recessiva ha raggiunto la sua maggiore intensità a fine 2012; in seguito si è verificata una graduale riduzione del ritmo di caduta del Prodotto Interno Lordo (PIL). Nel secondo trimestre del 2013 il PIL è infatti diminuito dello 0,3% rispetto al periodo precedente, un calo decisamente più contenuto rispetto ai due trimestri precedenti (-0,6 nel primo trimestre 2013 e -0,9 nel quarto trimestre 2012). Dall’inizio dell’estate in Italia sono emersi segnali di stabilizzazione, anche se la congiuntura rimane debole nel confronto con il resto dell’area dell’euro e l’evoluzione nei prossimi mesi rimane incerta.

    1Bollettino Economico n. 74, ottobre 2013 – Banca d’Italia, Nota di aggiornamento del DEF 2013, settembre 2013 –Ministero dell’Economia e delle Finanze

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  • Le più recenti valutazioni degli imprenditori indicano un’attenuazione del pessimismo circa l’evoluzione del quadro economico generale. Il miglioramento della fase ciclica riflette la ripresa delle esportazioni, cui si associano segnali più favorevoli per l’attività di investimento. La spesa delle famiglie è ancora frenata dalla debolezza del reddito disponibile e dalle difficili condizioni del mercato del lavoro. La nota di aggiornamento del DEF (Documento di economia e finanza) stima una crescita del PIL nel 2014 pari all’1% ed una crescita su livelli superiori a partire dal 2015.

    EVOLUZIONE DEL PIL (var.% su valori concatenati 2000)

    ANNI REGIONI

    2011 2012 2013 2014 2015Lombardia 0,6 -2,1 -1,5 1,2 1,7Piemonte 0,8 -2,2 -2,0 0,7 1,2 Veneto 1,5 -1,8 -1,9 0,7 1,3 Liguria 0,6 -2,1 -1,5 1,2 1,7 Emilia Romagna 0,4 -2,0 -1,7 0,8 1,4 Toscana 1,0 -2,4 -1,8 0,9 1,5 Lazio 0,4 -2,3 -1,6 0,9 1,4 Campania -0,2 -2,5 -1,9 0,4 1,0 Puglia 1,6 -2,4 -1,6 0,9 1,4 Sicilia 0,7 -2,3 -1,7 0,7 1,3 Italia 0,4 -2,4 -1,7 1,0 1,7 Fonte: dati Prometeia (Regioni) e MEF (Italia)

    Anche Prometeia2 conferma un peggioramento dello scenario economico delle Regioni italiane nel 2013, prevedendo dal 2014 una ripresa delle attività. In particolare, per quanto riguarda la Lombardia, Prometeia prevede, per il 2013, il proseguimento della caduta del PIL, seguita da un avvio di ripresa nel 2014, che si consolida nel 2015. La domanda interna lombarda mantiene anche per il 2013 un profilo negativo per effetto della caduta di tutte le componenti: consumi delle famiglie, spesa della Amministrazioni Pubbliche e investimenti fissi lordi. Nel 2014 la debolezza della ripresa deriva in larga misura dalla stagnazione della domanda interna, che solo nel 2014 torna a crescere a tassi superiori all’1%. Le esportazioni rimangono l’unica componente della domanda a presentare una dinamica positiva per tutto il periodo analizzato. Il tasso di disoccupazione continua comunque a crescere, raggiungendo l’8,1% nel 2014, per poi presentare un lieve declino nel 2015 (7,8%).

    La manovra regionale La manovra di bilancio per il triennio 2014/2016 continua, per le motivazioni espresse in precedenza, a collocarsi in un periodo politico e congiunturale molto complesso, che risente ancora pesantemente della crisi economica nazionale esplosa nel 2008 e degli interventi posti in atto dal Governo nazionale per il mantenimento degli obiettivi di finanza pubblica previsti a livello europeo. In un contesto caratterizzato dalla necessità di contenimento delle spese, anche al fine contribuire al mantenimento degli obiettivi di finanza pubblica previsti a livello, le previsioni di bilancio sono state formulate secondo i seguenti criteri:

    2 Gli scenari per l'economia della Lombardia - 30 luglio 2013, Prometeia

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  • - finanziamento delle spese obbligatorie e contestuale revisione circa l’obbligatorietà di alcune tipologie di spesa allo scopo di liberare risorse per le politiche;

    - coerenza con i principi dell’armonizzazione, in particolare per quanto riguarda la scadenza dell’obbligazione (stanziate le sole spese impegnabili e pagabili nell’esercizio di riferimento);

    - pieno utilizzo delle risorse comunitarie, volte a valorizzare la creazione di sinergie finanziarie; - previsioni di spesa finanziate con risorse autonome in linea con il Patto di Stabilità; - ulteriore riduzione della spesa di funzionamento rispetto all’esercizio precedente (- 7%), in linea

    con il trend degli anni passati. Per quanto riguarda le entrate, è assicurato il mantenimento della politica fiscale esistente e delle agevolazioni introdotte dall’anno di imposta 2008, in un’ottica di sostegno al consumo e, quindi, alla domanda interna volta a rinforzare lo sviluppo economico. La manovra di bilancio conferma inoltre l’azzeramento dell’addizionale sul metano, la diminuzione dell’Irap, attraverso l’azzeramento del gettito relativo alle start up innovative e l'esenzione della tassa auto per chi sostituirà veicoli Euro3 Diesel, in attuazione del Programma di Governo. Quanto agli investimenti autorizzati dalla manovra finanziaria 2014/2016, Regione Lombardia, pur avendo capacità finanziaria di sostenere nuovo debito, ha azzerato gli investimenti sull'esercizio 2016 al fine di rispettare il vincolo del pareggio del bilancio, imposto dal 2016 dal nuovo art. 81 della Costituzione, da cui discende il divieto di indebitamento. Sono stati quindi assicurati gli investimenti finanziati da risorse proprie e da risparmio pubblico. Tuttavia, in un’ottica di piena applicazione del principio di sussidiarietà verticale, Regione Lombardia intende programmare nuovi investimenti in una logica di coordinamento con gli Enti Locali del territorio, declinando così la pianificazione del ricorso al mercato a livello complessivo regionale, e non riferito al singolo Ente. Anche gli Enti dipendenti concorrono alla riduzione della spesa, attuando in particolare un contenimento degli oneri finanziari del 20%, in applicazione dell’art. 9 del DL 95/2012 e dell’art. 21 della legge regionale n.3/2013.

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  • 1.1.2 LA POPOLAZIONE

    Nel quadro che segue sono riportati alcuni dati di sintesi sulla consistenza e sulle variazioni registrate dalla popolazione residente nel Comune di Brescia.

    Popolazione legale al censimento 2011 189.902Popolazione residente al 31/12/2012 188.520di cui: maschi 88.121

    femmine 100.399Nuclei familiari 92.910 Comunità/convivenze 106 Fonte: mod. Istat D.7.B

    Popolazione all’1/1/2012 189.085 Nati nell’anno 1.662Deceduti nell’anno 2.165

    Saldo naturale -503 Iscritti in anagrafe 6.929Cancellati nell’anno 6.991

    Saldo migratorio -62 Popolazione al 31/12/2012 188.520 Fonte: mod. Istat D.7.B

    In età prescolare (0/6 anni) 12.604In età scuola obbligo (7/14 anni) 13.990In forza lavoro 1a occupazione (15/29 anni) 28.351In età adulta (30/64 anni) 95.183In età senile (65 anni e oltre) 47.324Fonte: archivio popolazione residente

    Tasso di natalità ultimo quinquennio: ANNO TASSO2008 9,832009 9,252010 9,29

    (rapporto, moltiplicato x 1.000, tra nascite e popolazione media annua) Fonte: mod. Istat P.2

    2011 9,262012 8,80

    Tasso di mortalità ultimo quinquennio: ANNO TASSO

    2008 9,982009 10,062010 10,07

    (rapporto, moltiplicato x 1.000, tra morti e popolazione media annua) Fonte: mod. Istat P.2

    2011 10,162012 11,47

    NotaLe elaborazioni sono state effettuate dall’ufficio di diffusione dell’informazione statistica su dati dell'anagrafe della popolazione residente registrati su supporto magnetico e su dati provenienti dai modelli ISTAT D.7.B e P.2.I dati elaborati sull’archivio informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente possono differire da quelli pubblicati dall'Istituto centrale di Statistica, in quanto fanno riferimento a tempi e modalità di calcolo diversi. I dati ISTAT sono calcolati secondo il metodo della "contabilità demografica" o bilancio demografico che, assumendo come ammontare iniziale quello della popolazione residente alla data del censimento del 2011 (189.902), calcola lo stesso ammontare al 31 dicembre di ogni anno, come risultante della somma degli iscritti (nati e immigrati) e della differenza delle cancellazioni (morti e emigrati), registrate nel corso dell'anno o del periodo considerato. I dati elaborati sull’archivio informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente producono un ammontare della popolazione, che è il semplice conteggio della popolazione residente al 31 dicembre 2012, comprendendo le cancellazioni e le iscrizioni registrate entro il 15 marzo 2013, sempre riguardanti il periodo 1/1 – 31/12/2012. In questo modo si possono tener conto anche delle variazioni, in più e in meno, dovute ai ritardi di trascrizione degli atti, cosa che non avviene nel caso del bilancio demografico.

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  • La struttura per età In tabella 1 si riportano alcuni indicatori demografici che illustrano la struttura per età della popolazione residente. In particolare, si evidenzia che al 31/12/2012 il 13,5%. della popolazione residente era costituito da persone con età inferiore ai 15 anni e il 24% da ultra sessanta cinquenni. L’indice di vecchiaia totale per il 2012 è pari a 177,9. (cioè 177,9 anziani ogni 100 giovani di età tra 0 e 14 anni), mentre l’indice di dipendenza strutturale è 59,8.

    TAB. 1 - INDICATORI DEMOGRAFICI DELLA POPOLAZIONE COMUNE DI BRESCIA, ANNI 2008– 2012 INDICATORI DI STRUTTURA 2008 2009 2010 2011 2012

    % popolazione sotto i 15 anni 13,2 13,3 13,4 13,5 13,5 % popolazione 15-64 anni 63,4 63,2 63,2 62,8 62,6 % popolazione uguale o sopra i 65 anni 23,4 23,6 23,4 23,7 24,0 Età media femmine 46,8 46,9 46,8 46,8 47,0 Età media maschi 42,1 42,2 42,2 42,3 42,5 Età media totale 44,6 44,7 44,7 44,7 44,9 Indice di vecchiaia femmine 224,0 224,2 219,7 219,1 222,2 Indice di vecchiaia maschi 133,3 133,9 131,7 132,8 136,0 Indice di vecchiaia totale 177,4 177,8 174,4 174,8 177,9 Indice di dipendenza strutturale 57,72 58,33 58,18 59,1 59,8 Indice di dipendenza strutturale anziani 36,91 37,33 36,98 37,59 38,3

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su file informatizzato dell’archivio della popolazione residente. Note: Indice di vecchiaia: rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione 0-14 anni, moltiplicato per 100 Indice di dipendenza strutturale: rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100 Indice di dipendenza strutturale degli anziani: rapporto tra la popolazione in età di 65 anni e più e la popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100

    Dall’analisi dei grafici e delle tabelle presentati di seguito si evidenzia il costante invecchiamento della popolazione residente: la percentuale di ultrasettantacinquenni sulla popolazione residente aumenta infatti dal 10,5% del 2004 al 12,3% del 2012.

    TAB. 2 - ETÀ MEDIA, INDICE DI VECCHIAIA, % ANZIANI SOPRA I 75 ANNI NEL COMUNE DI BRESCIA DAL 2003 AL 2012

    ANNI ETA’ MEDIA ANZIANI DAI 75 ANNI IN POI IN % SULLA POPOLAZIONE

    INDICE DIVECCHIAIA

    2004 43,9 10,5 172,0 2005 44,1 10,8 174,4 2006 44,4 11,2 176,4 2007 45,0 11,5 178,6 2008 44,6 11,6 177,4 2009 44,7 11,8 177,8 2010 44,7 11,9 174,4 2011 44,7 12,0 174,8 2012 44,9 12,3 177,9

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su file informatizzato dell’archivio della popolazione residente

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  • INDICE DI VECCHIAIA DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI BRESCIA DAL 2004 AL 2012

    150,0155,0160,0165,0170,0175,0180,0185,0190,0195,0200,0

    2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

    �Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su file

    informatizzato dell’archivio della popolazione residente

    POPOLAZIONE SOTTO I 65 ANNI E DA 65 ANNI IN POI RESIDENTE NEL COMUNE DI BRESCIA DAL 2004 AL 2012

    0

    20.000

    40.000

    60.000

    80.000

    100.000

    120.000

    140.000

    160.000

    180.000

    200.000

    2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

    Popolazione sotto i 65 anni

    Anziani da 65 anni in poi

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su file informatizzato dell’ archivio della popolazione residente

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  • POPOLAZIONE DA 65 ANNI IN POI RESIDENTE NEL COMUNE DI BRESCIA DAL 2004 AL 2012:PERCENTUALE RISPETTO ALLA POPOLAZIONE TOTALE

    02468

    1012141618202224262830

    2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

    (val

    ori i

    n pe

    rcen

    tuale

    )

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su dati di fonte anagrafica

    TAB. 3 – ANZIANI DAI 75 ANNI RESIDENTI NEL COMUNE DI BRESCIA AL 31/12/2012 PER GENERE E CLASSI DI ETÀ

    CLASSI DI ETÀ FEMMINE % DI RIGA

    MASCHI % DI RIGA

    TOTALE

    75-79 anni 5598 59,5 3814 40,5 941280-84 anni 4894 65,0 2641 35,0 753585-89 anni 3411 71,2 1380 28,8 479190-94 anni 1460 75,4 477 24,6 193795-99 anni 422 88,1 57 11,9 479100 e più 57 87,7 8 12,3 65TOTALE 15842 65,4 8377 34,6 24219

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su file informatizzato dell’archivio della popolazione residente

    I cittadini stranieri Per quanto riguarda la presenza di cittadini stranieri residenti, questi ultimi al 31/12/2012 rappresentano il 18,9% della popolazione totale, dato in notevole aumento rispetto al 5,8% del 1999. In valore assoluto, il numero degli stranieri residenti ha raggiunto 37.478. unità al 31/12/2012. L’aumento della percentuale di stranieri sulla popolazione totale è dovuto, in parte, all’aumento del numero degli stranieri in valori assoluti e, in parte alla diminuzione della popolazione italiana (-1.029) pari a -0,6%. L’incremento del numero di cittadini stranieri in valore assoluto è stato pari a 390 unità nel 2012.

    17

  • RAPPORTO % TRA POPOLAZIONE STRANIERA E POPOLAZIONE TOTALE RESIDENTE NEL COMUNE DI BRESCIA DAL 2004 AL 2012

    18,918,717,8

    16,515,614,3

    13,212,512,0

    02468

    101214161820

    2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012���

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su file informatizzato dell’archivio della popolazione residente

    La distribuzione per genere tra la popolazione italiana e la popolazione straniera evidenzia che la maggioranza della popolazione italiana è rappresentata da femmine (il 53,3%, mentre tra gli stranieri la percentuale risulta essere uguale pari al 50% nel 2012). La struttura per età mette in evidenza un ulteriore aspetto di diversità: tra gli stranieri ci sono più giovani, più adulti e meno anziani degli italiani. La popolazione straniera di età inferiore ai 15 anni rappresenta il 22,1% del totale (a fronte dell’11,4% di quella italiana), quella tra i 15 e i 64 anni rappresenta il 76,4% del totale (a fronte del 59,3% di quella italiana) e quella dai 65 anni in poi rappresenta l’1,5% del totale (a fronte del 29,2% di quella italiana). L’indice di vecchiaia per gli stranieri è del 6,7 e per gli italiani è di quasi 255,4: ciò vuol dire che ogni 100 giovani stranieri di età compresa tra 0 e 14 anni, ci sono più di 6 persone dai 65 anni in su, mentre ogni 100 giovani italiani della stessa età, ci sono quasi 255 anziani italiani. L’età media della popolazione straniera è di circa 30 anni, mentre quella della popolazione italiana è di circa 48 anni: 18 anni circa di differenza.

    TAB. 4 - POPOLAZIONE TOTALE, STRANIERA E ITALIANA DAL 2004 AL 2012 DISTINTA PER GENEREPOPOLAZIONE STRANIERA POPOLAZIONE ITALIANA POPOLAZIONE TOTALE

    ANNOFEMMINE MASCHI TOTALE FEMMINE MASCHI TOTALE FEMMINE MASCHI TOTALE

    2004 10.392 12.667 23.059 92.157 80.338 172.495 102.549 93.005 195.554 2005 11.096 13.239 24.335 90.608 79.154 169.762 101.704 92.393 194.097 2006 11.837 13.629 25.466 89.294 78.010 167.304 101.131 91.639 192.770 2007 12.955 14.523 27.478 88.266 76.987 165.253 101.221 91.510 192.731 2008 14.573 15.721 30.294 87.764 76.406 164.170 102.337 92.127 194.464 2009 15.685 16.535 32.220 87.035 75.838 162.873 102.720 92.373 195.0932010 17.559 17.636 35.195 86.348 75.509 161.857 103.907 93.145 197.0522011 18.665 18.423 37.088 85.829 75.174 161.003 104.494 93.597 198.0912012 18.941 18.537 37.478 85.264 74.710 159.974 104.205 93.247 197.452

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su file informatizzato dell’archivio della popolazione residente

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  • TAB. 5 - POPOLAZIONE TOTALE, STRANIERA E ITALIANA DAL 2004 AL 2012: VALORI % SULLA POPOLAZIONE TOTALE

    % STRANIERI SU POPOLAZIONE TOTALE

    % ITALIANI SU POPOLAZIONE TOTALE

    % POPOLAZIONE TOTALEANNO

    FEMM. MASCHI TOTALE FEMM. MASCHI TOTALE FEMM. MASCHI TOTALE2004 5,3 6,5 11,8 47,1 41,1 88,2 52,4 47,6 100,0 2005 5,7 6,8 12,5 46,7 40,8 87,5 52,4 47,6 100,0 2006 6,1 7,1 13,2 46,3 40,5 86,8 52,4 47,6 100,0 2007 6,7 7,5 14,3 45,8 40,0 85,8 52,5 47,5 100,0 2008 7,5 8,1 15,6 45,1 39,3 84,4 52,6 47,4 100,0 2009 8,0 8,5 16,5 44,6 38,9 83,5 52,7 47,3 100,0 2010 8,9 8,9 17,8 43,8 38,3 82,1 52,7 47,3 100,0 2011 9,4 9,3 18,7 43,3 37,9 81,3 52,8 47,2 100,0 2012 9,6 9,4 19,0 43,2 37,8 81,0 52,8 47,2 100,0

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica del Comune di Brescia su file informatizzato dell’archivio della popolazione residente

    Le famiglie Le famiglie italiane residenti nel Comune di Brescia al 31/12/2012 sono 76.080. (pari all’81,5% del totale), quelle straniere sono 15.371 (corrispondenti al 16,4%) mentre quelle miste, composte cioè da italiani e stranieri, sono 1.890 (pari all’2,02%). Il confronto tra le famiglie italiane, straniere e miste evidenzia una diversa distribuzione percentuale delle tipologie familiari. Per le famiglie italiane al primo posto si trova “femmina sola” (25%,7), al secondo “coppia con figli” (21,5%), al terzo “coppia sola” (18,5%) ed al quarto “maschio solo” (16,8%). La tipologia familiare prevalente tra gli stranieri è “maschio solo” (26%) seguita da “femmina sola” (25,3%), da “altra tipologia” (23,6%), e da “coppia con figli” (16,7%). La tipologia familiare prevalente tra le famiglie miste è invece “altra tipologia” (50,4%), seguita da “coppia con figli” (29,7%), da “coppia sola” (10,8%) e da “madre con figli (8,6%).

    TAB. 6 – POPOLAZIONE RESIDENTE IN TOTALE, IN CONVIVENZA E IN FAMIGLIA, NUMERO DELLE FAMIGLIE RESIDENTI NEL COMUNE DI BRESCIA DAL 2006 AL 2012 E NUMERO MEDIO DEI COMPONENTI

    DESCRIZIONE 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Totale popolazione residente 192.770 192.731 194.464 195.093 197.052 198.091 197.452

    Popolazione residente in convivenza 2.066 2.051 2.022 2.038 2.008 2.046 1.954

    Popolazione residente in famiglia 190.704 190.680 192.442 193.055 195.044 196.045 195.498

    Numero delle famiglie 90.078 90.630 91.644 92.179 92.928 93.504 93.341 Numero medio di componenti 2,12 2,11 2,10 2,09 2,10 2,10 2,09

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica su file informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente Nota: il numero medio di componenti per famiglia si ottiene dividendo la popolazione residente in famiglia (data dalla popolazione residente in totale meno la popolazione residente in convivenza) per il numero delle famiglie residenti

    TAB. 7 – FAMIGLIE IN TOTALE RESIDENTI A BRESCIA AL 31/12/2012 PER NUMERO DI COMPONENTIE TIPOLOGIA FAMILIARE

    N. COMPO-NENTI

    FEMMINA SOLA

    MASCHIO SOLO

    COPPIA SOLA

    COPPIA CON

    FIGLI

    MADRE CON

    FIGLI

    PADRE CON

    FIGLIALTRO TOTALE % DI

    COLONNA

    1 23.445 16.821 40.266 43,1 2 14.637 5.462 1.007 3.448 24.554 26,3 3 9.411 1.819 332 2.705 14.267 15,3

    19

  • N. COMPO-NENTI

    FEMMINA SOLA

    MASCHIO SOLO

    COPPIA SOLA

    COPPIA CON

    FIGLI

    MADRE CON

    FIGLI

    PADRE CON

    FIGLIALTRO TOTALE % DI

    COLONNA

    4 7.723 294 57 1.936 10.010 10,7 5 1.807 46 3 1.074 2.930 3,1

    6 e più 547 6 3 758 1.314 1,4TOTALE 23.445 16.821 14.637 19.488 7.627 1.402 9.921 93.341 100,0% di riga 25,1 18,0 15,7 20,9 8,2 1,5 10,6 100,0

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica su file informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente

    TAB. 8 – FAMIGLIE RESIDENTI NEL COMUNE DI BRESCIA AL 31/12/2012 PER NUMERO DI FIGLI PRESENTI IN FAMIGLIA

    COPPIE CON FIGLI ALTRE CON FIGLI TOTALE FAMIGLIE CON FIGLINUMERO DEI

    FIGLIN. % N. % N. %

    1 9.411 50,2 9.329 49,8 18.740 56,52 7.724 69,0 3.475 31,0 11.199 33,83 e più 2.353 73,4 854 26,6 3.207 9,7TOTALE 19.488 58,8 13.658 41,2 33.146 100

    Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica su file informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente

    TAB. 9 – % FIGLI SU POPOLAZIONE TOTALE PER FASCE DI ETÀ AL 31/12/2012

    FIGLI POPOLAZIONE TOTALEFASCE DI ETÀ

    % FIGLI SUPOPOLAZIONE

    TOTALE N. VALORI % N. VALORI % Minorenni 90,9 29.022 56,1 31.920 16,2 18-24 anni 77,5 10.107 19,5 13.034 6,6 25-29 anni 41,6 4.156 8,0 9.991 5,1 30-34 anni 19,6 2.255 4,4 11.497 5,8 35-39 anni 12,3 1.737 3,4 14.072 7,1 Dai 40 in poi 3,8 4.432 8,6 116938 59,2 Totale 26,2 51.709 100,0 197.452 100,0Fonte: elaborazioni a cura dell’ufficio di diffusione dell’informazione statistica su file informatizzato dell’anagrafe della popolazione residente Nota: con il termine “figli” vengono indicate le persone che nell’archivio informatizzato della popolazione residente hanno tale rapporto di parentela con l’intestatario della scheda di famiglia

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  • 1.1.3 CONDIZIONI E PROSPETTIVE SOCIO-ECONOMICHE DEL TERRITORIO DELL’ENTE

    Al fine di illustrare condizioni e prospettive socio-economiche del territorio bresciano, si ritiene particolarmente significativo riportare alcuni dati e informazioni tratti dal “Rapporto UrBes: il benessere equo sostenibile nelle città”. Il Rapporto nasce all’interno del progetto Urbes, progetto promosso da Istat e Cnel, finalizzato a creare una rete delle città metropolitane per sperimentare la misurazione e il confronto di indicatori di benessere urbano equo e sostenibile.Il progetto, avviato nel 2012, prende le mosse dalla natura multidimensionale del benessere, che richiede il coinvolgimento degli attori sociali ed economici e della comunità scientifica nella scelta delle dimensioni del benessere e delle correlate misure. La legittimazione del sistema degli indicatori, attraverso il processo di coinvolgimento degli attori sociali, costituisce un elemento essenziale per l’identificazione di possibili priorità per l’azione politica. Questo approccio si basa sulla considerazione che la misurazione del benessere di una società ha due componenti: la prima, prettamente politica, riguarda i contenuti del concetto di benessere; la seconda, di carattere tecnico–statistico, concerne la misura dei concetti ritenuti rilevanti. L’idea di fondo del progetto è che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianza e sostenibilità. Il rapporto BES è organizzato in 12 domini, per complessivi 129 indicatori: • Salute • Istruzione e formazione • Lavoro e conciliazione dei tempi di vita • Benessere economico • Relazioni sociali • Politica e istituzioni • Sicurezza • Benessere soggettivo • Paesaggio e patrimonio culturale • Ambiente • Ricerca e innovazione • Qualità dei servizi Anche il Comune di Brescia, attraverso il settore Statistica, audit, programmazione e controllo di gestine, partecipa dal 2012 al progetto per la valutazione del benessere a livello locale: il progetto prevede una sorta di articolazione territoriale del BES con la raccolta e pubblicazione di indicatori del benessere equo e sostenibile a livello urbano, Urban BES o UrBes. All’interno del primo rapporto, pubblicato a giugno 2013, le città coinvolte, tra cui anche Brescia, hanno fornito una rappresentazione multidimensionale dello stato di benessere della propria realtà locale e delle linee di evoluzione che si sono manifestate dal 2004 al 2012, integrando gli indicatori forniti da ISTAT con alcuni indicatori calcolati in sede locale e ritenuti rappresentativi di specificità della realtà bresciana. Nel prosieguo del paragrafo sono sintetizzati alcuni dati pubblicati nel Rapporto nella sezione dedicata alla nostra città. Per maggiori dettagli è possibile consultare il rapporto sul sito dell’ISTAT (www.istat.it/it/archivio) o sul sito istituzionale del Comune di Brescia, nella sezione Servizi al cittadino > Conoscere il tuo Comune > Indagini statistiche > Progetto Urbes.

    Istruzione e formazione L’entrata nel sistema dell’istruzione già nei primissimi anni di vita si considera abbia effetti positivi per la riuscita scolastica futura, anche per il minor rischio di abbandono e di esclusione sociale.

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  • Il Comune di Brescia ha tassi di partecipazione alla scuola dell’infanzia che dal 95,7% nel 2008 calano all’88,4% del 2012, presumibilmente anche in relazione all’intensificarsi della crisi economica sulle famiglie. Il sistema dell’istruzione svolge un ruolo importante, vista la rilevante presenza a Brescia di famiglie straniere. I bambini stranieri frequentanti le scuole di infanzia del Comune di Brescia erano il 25,5% nel 2012. La componente straniera costituisce una quota rilevante anche nel sistema della scuola primaria e secondaria: basti ricordare che, secondo i dati dell’Ufficio Scolastico Regionale, nell’anno scolastico 2010/2011 in provincia di Brescia gli studenti delle superiori con cittadinanza straniera erano l’8,5%. La presenza di una consistente componente straniera nel sistema scolastico (in prevalenza giovani nati a Brescia e che hanno seguito un iter formativo completo nel sistema scolastico), non sembra aver influito sulle competenze scolastiche degli studenti. I livelli di competenza alfabetica e numerica degli studenti (secondo il Servizio Nazionale Valutazione INVALSI) misurati nell’anno scolastico 2011/2012 registrano valori per il Comune di Brescia superiori alla media nazionale. L’indicatore di competenza numerica relativo al comune capoluogo era di 214,0, in linea con quello provinciale e regionale, ma ben superiore alla media nazionale (200,0). Sensibile la differenza di genere con un indice di 223,9 per i maschi e 206,3 per le femmine in città. L’indicatore delle competenze alfabetiche risulta nel comune capoluogo pari a 209,4, superiore rispetto alla provincia (206,7) e al dato nazionale (200,0), ma inferiore rispetto al dato regionale (214,4). In questo caso esiste un vantaggio di genere a favore delle femmine a livello provinciale, ma non nel capoluogo, dove la differenza, a favore dei maschi, è molto ridotta (210,7 per i maschi, 209,8 per le femmine).

    190

    195

    200

    205

    210

    215

    Comune Provincia Regione Italia

    livello di competenzaalfabeticalivello di competenza numerica

    Fonte dati: Servizio Nazionale Valutazione Invalsi

    Politica e istituzioni La partecipazione al voto è elemento utile per valutare la fiducia dei cittadini nella politica e nelle istituzioni. Fino agli anni Ottanta la partecipazione elettorale a Brescia era costantemente superiore al 90%, con l’astensionismo relegato a fenomeno fisiologico. Nel trentennio successivo Brescia, al pari del resto d’Italia, registra una progressiva e significativa riduzione della partecipazione che raggiunge i livelli minimi nelle tornate elettorali recenti. Nelle elezioni europee del 2009 la partecipazione nel comune di Brescia scende al 72,3% (a livello provinciale la partecipazione è pari al 78,8%, mentre a livello regionale è 73,3%). Quanto alle differenze di genere, la minore partecipazione al voto da parte dell’elettorato femminile è legata all’effetto combinato della elevata presenza di donne anziane e del profilo per età dei tassi di partecipazione che diminuiscono fortemente alle età più elevate

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  • La partecipazione al voto è più alta quando le elezioni sono per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica, per il Sindaco e il Consiglio Comunale, mentre cala, a livello minimo, con le elezioni regionali ed europee. Nel Comune di Brescia la differenza tra l’astensionismo alle elezioni regionali 2010 e alle elezioni della Camera 2013 raggiunge i 13 punti percentuali. L’astensionismo analizzato per genere indica una percentuale più elevata per le donne rispetto agli uomini: ponendo l’attenzione alle elezioni avvenute nel 2013, si tratta del 19,5% (non votanti donne su elettrici) contro il 16,4% (non votanti uomini su elettori) per l’elezione della Camera dei Deputati. La componente femminile tra i non votanti si assesta intorno al 60%. La minore partecipazione femminile non dipende da un minore interesse delle donne rispetto alla politica, ma dalla diversa composizione per età del corpo elettorale: l’età media delle elettrici è di 56,4 anni contro i 52,2 anni degli elettori. Dalle indagini campionarie locali sull’astensionismo risulta, infatti, che il profilo della partecipazione femminile per età è del tutto simile a quello dei maschi, con livelli alti per le giovanissime, calo per le generazioni successive, a cui segue una crescita regolare fino ai 55 anni ed un rapido decremento successivo. Inoltre, la partecipazione delle femmine risulta superiore a quella dei maschi fino ai 45 anni di età, oltre i quali la situazione si inverte e la partecipazione femminile cala in modo più rapido rispetto a quella maschile, con differenze anche dell’ordine del 20% sulle età più avanzate. Bisogna anche considerare che nelle liste elettorali la percentuale di ultraottantenni donne è di quasi il 14% (in valori assoluti oltre 12000 unità) e la percentuale di ultraottantenni maschi è poco più del 7% (in valori assoluti circa 4600 persone) Un tema molto presente nel dibattito politico recente riguarda la composizione di genere negli organi istituzionali, ed in particolare in quelli esecutivi. A Brescia la presenza femminile in Consiglio Comunale, che era pari al 10% nel 2004, sale al 17,5% dal 2011. A livello provinciale la situazione è invertita: la presenza femminile in Consiglio provinciale scende dal 19,4% nel 2004 al 13,9% nel triennio 2010-2012. Migliore la situazione nei Consigli Comunali di tutta la provincia, in cui si registra una presenza costante di donne pari a circa il 20-22%. Se si prendono in considerazione gli organi esecutivi, la Giunta del capoluogo vede una presenza femminile che dal 20% nel 2004 scende al 10% nel 2005-2006 per salire al 18,2% negli anni successivi. Prendendo in considerazione tutte le Giunte dei Comuni della Provincia, dal 2004 al 2012 la presenza femminile si attesta tra il 18% e il 21%. Tra le figure apicali delle amministrazioni dei comuni bresciani, sindaco, vicesindaco e presidente del consiglio comunale, le donne Sindaco passano dal 12,6% del 2004 al 18,9% del 2012, le donne vicesindaco dal 17,4% del 2004 al 19,8 del 2012 . La Presidenza del Consiglio Comunale, presente solo in una dozzina di comuni della Provincia, è invece l’unica carica che si distingue per una più cospicua presenza femminile: dal 14,3% del 2004 al 27,3% del 2012 (con una punta massima del 36,4% nel 2011). L’età media dei consiglieri comunali di Brescia nel 2004 era di 46,2 anni, e sale a 48 anni nel 2008. Più rilevante il ricambio in Consiglio Provinciale dove alle elezioni del 2005 i Consiglieri eletti avevano una età media di 50,1 anni, mentre nella tornata elettorale del 2009 l’età media degli eletti scende a 47,8 anni. La situazione si inverte se si prendono in considerazione le Giunte: quella del Comune di Brescia, che nelle elezioni del 2004 aveva un’età media di 53,1 anni, con le elezioni del 2008 vede scendere l’età media a 42 anni. Invece la Giunta Provinciale, che nelle elezioni del 2005 aveva una età media di 46,1 anni, con la tornata elettorale del 2009 che vede salire l’età media a 49,9 anni.

    Paesaggio e patrimonio culturale La presenza di verde storico e parchi urbani di notevole interesse pubblico per il Comune di Brescia è pari a 3,3 m2 per 100 m2 di superficie del centro abitato (è escluso dal conteggio il Parco sovracomunale delle Colline Bresciane).

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  • Il dato segnala la scelta, nel corso dello sviluppo urbanistico della città, di conservare alcuni spazi di verde rilevanti nel centro storico (i giardini del Castello) e nei centri abitati storici periferici. Elevata l’attenzione per la qualità del patrimonio abitativo da parte delle famiglie, in larga parte proprietarie delle abitazioni in cui vivono (62,3% secondo il Censimento 2001), e delle istituzioni pubbliche proprietarie: al Censimento del 2001 risultava che il 95% dell’edificato anteriore al 1919 era in ottimo o buono stato di conservazione (il dato deriva dagli studi specialistici effettuati per la predisposizione del PRG). Rispetto a questo dato Brescia si colloca ai vertici nazionali.

    Ambiente Il tema ambientale è un elemento di criticità per le città italiane, in particolare per quelle che hanno visto nel tempo l’insediamento di una struttura industriale imponente e complessa, accompagnata dallo sviluppo di infrastrutture stradali, dall’impatto del riscaldamento privato (mitigato, nel caso di Brescia, dalla scelta di dotare la città di un sistema esteso di teleriscaldamento) e dall’aumento del traffico veicolare. Uno dei principali indicatori utilizzato per valutare la qualità ambientale di una città è dato dal superamento del valore limite giornaliero previsto per le PM10, oltre il quale sono previsti richiami e sanzioni da parte UE. Brescia, come molte città della pianura Padana, registra il costante superamento della soglia di legge: nel 2004 i giorni di superamento sono stati 77, mentre nel 2011 sono saliti a 113, con un picco massimo di 146 giorni nel 2006 e un calo significativo (fino a 89 giorni) nel periodo 2008-2010.I dati Aci (Autoritratto 2005-2011), che annualmente forniscono informazioni sulla numerosità e sulle caratteristiche del parco veicoli circolanti, mostrano nel Comune di Brescia un rapporto tra veicoli (autoveicoli, motoveicoli e mezzi pesanti) e popolazione che nel periodo 2005-2011 raggiunge il livello di 81,5 veicoli ogni 100 abitanti. Le autovetture sono, nello stesso periodo, più di 61 ogni 100 abitanti, con una flessione nel 2011 (62,8) che riporta i livelli a quelli del 2005-2006. Le autovetture di categoria maggiore o uguale a Euro4 passano da 6 ogni 100 abitanti del 2005 a quasi 34 ogni 100 abitanti del 2011. Se si considerano invece le autovetture Euro5 ed Euro6 (disponibili sul mercato solo dalla fine del 2008), passano da 1 ogni 100 abitanti del 2009 a 7,7 ogni 100 abitanti del 2011. La qualità del parco veicoli circolanti, migliorata in tutti gli ambiti territoriali dal 2005 al 2011, risulta inoltre superiore in città rispetto alla Provincia: le autovetture di categoria maggiore o uguale a Euro4 sono 33,9 ogni 100 abitanti in città, contro i 28,9 a livello provinciale e i 29,7 regionali, mentre quelle maggiori di Euro 5, nel 2011 sono il 7,7 ogni 100 abitanti in città, contro il 5,9 a livello provinciale e il 6,3 regionali e rappresentano il 12,3% delle autovetture circolanti in città, il 9,9 in provincia e il 10,6% in regione. La dotazione di verde pubblico è un indicatore diretto della qualità urbana sia perché al crescere della dotazione di verde cresce la qualità ambientale in sé, sia per la funzione svolta dalle piante nel migliorare la qualità dell’aria. La superficie di verde urbano per abitante raggiunge il ragguardevole livello di 136,9 m2 nel 2010, e non ha subito dal 2004 ad oggi particolari variazioni . La disponibilità di risorse idriche di qualità ha un impatto significativo sul benessere complessivo di una città. Brescia risulta avere una disponibilità ben superiore alla media regionale e provinciale, dato che dal 1999 al 2008 il volume pro capite giornaliero di acqua potabile erogata per abitante al giorno è passato da 365 litri a 354 litri. A livello provinciale i litri erogati erano 289 nel 2008, 314 a livello regionale e 253 a livello nazionale.

    Qualità dei servizi Il legame tra disponibilità di servizi e benessere dei cittadini si fonda su un approccio interpretativo in cui gli investimenti pubblici in servizi di qualità migliorano il tessuto sociale ed economico in cui vivono e operano famiglie e imprese.

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  • Di seguito si riportano alcuni dati di sintesi: � La quota di bambini che fruisce dei servizi per la prima infanzia è un indicatore utile per

    misurare l'attuazione delle politiche di conciliazione a supporto dell'occupazione femminile. La percentuale di bambini della fascia di età 0-2 anni che hanno usufruito dei servizi per l'infanzia nella provincia di Brescia raddoppia nel periodo dal 2004 al 2012, passando da 7,8% a 14,3%.

    � La percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata descrive la possibilità del cittadino di accedere al servizio, ma anche l'attivazione di una buona pratica da parte degli Enti gestori della raccolta dei rifiuti urbani. La raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel territorio del Comune di Brescia, che era attestata al 37,1% nel 2004 è cresciuta al 40,2% del 2010, mentre a livello provinciale dal 31,7% del 2004 si è arrivati al 42,7 del 2010. Il dato locale è sicuramente migliore di quello nazionale (35,3% nel 2010), ma molto inferiore al dato regionale che si attesta nel 2010 al 48,5%. Nel valutare la situazione di Brescia occorre considerare la presenza nel territorio comunale del più importante impianto di termovalorizzazione dei rifiuti della Lombardia, che per un funzionamento ottimale richiede un flusso costante di rifiuti di buon potere calorifico.

    � Il trasporto pubblico locale ha valore per il benessere dei cittadini sotto molteplici aspetti: una rete capillare ed efficiente riduce l’inquinamento atmosferico e il congestionamento delle città e contiene i costi ambientali, sociali ed economici degli spostamenti. L’indicatore utilizzato per misurare la qualità del trasporto pubblico locale è dato dalla estensione della rete, che risulta pari a 256,6 km nel 2010, con un aumento significativo rispetto ai 195,2 km del periodo 2004-2008. E’ importante segnalare l’entrata in esercizio della metropolitana leggera automatica il 2 marzo 2013. L’avvio del nuovo sistema di trasporto pubblico, oltre a migliorare il livello e qualità del servizio offerto, porterà alla revisione della rete del trasporto pubblico locale finalizzata alla ottimizzazione del servizio con integrazione con la metropolitana.

    0

    10

    20

    30

    40

    50

    Comune Provincia Regione Italia

    RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI: % SUL TOTALE RIFIUTI URBANI RACCOLTI - ANNO 2010

    Fonte dati:Istat, Elaborazione su dati Ispra

    25

  • Infine, a chiusura del presente paragrafo, si ritiene opportuno riportare alcuni dati relativi all’inflazione a Brescia. Il grafico e la tabella che seguono illustrano le variazioni percentuali degli indici dei prezzi al consumo dell’intera collettività nazionale (NIC).

    TASSO TENDENZIALE DI INFLAZIONE CON TABACCHI, INTERA COLLETTIVITÀ DI BRESCIADICEMBRE 1997–GIUNO 2013

    0,0

    0,5

    1,0

    1,5

    2,0

    2,5

    3,0

    3,5

    4,0

    d-03

    g-04

    d-04

    g-05

    d-05

    g-06

    d-06

    g-07

    d-07

    g-08

    d-08

    g-09

    d-09

    g-10

    d-10

    g-11

    d-11

    g-12

    d-12

    g-13

    Fonte dati: settore Statistica, audit, programmazione e controllo di gestione

    INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO PER L’INTERA COLLETTIVITÀ NAZIONALE – BRESCIA

    CAPITOLI DI SPESAVARIAZIONE

    GIUGNO 2013/GIUGNO 2012

    VARIAZIONE MEDIAULTIMI 12 MESI

    Prodotti alimentari, bevande analcoliche 3,4 3,3 Bevande alcooliche, tabacchi 1,4 3,7 Abbigliamento e calzature 0,7 1,1 Abitazione, acqua, energia, combustibili 0,8 3,7 Mobili, articoli e servizi per la casa 1,6 1,6 Servizi sanitari, spese per la salute 0,1 -0,4 Trasporti 1,9 4,0 Comunicazioni -4,6 -2,6 Ricreazione, spettacolo, cultura 0,3 0,5 Istruzione 5,3 4,6 Servizi ricettivi e ristorazione 0,5 2,3 Altri beni e servizi 1,5 1,7 INDICE GENERALE 1,3 2,2 INDICE GENERALE SENZA TABACCHI 1,3 2,2 Fonte dati: settore Statistica, audit, programmazione e controllo di gestione

    26

  • DUPDOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014/2018

    SEZIONE STRATEGICA (SeS)

    1.2 QUADRO DELLE CONDIZIONI INTERNE DELL’ENTE

    27

  • 28

  • 1.2.1 EVOLUZIONE DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA ED ECONOMICO-PATRIMONIALE DELL’ENTE

    Al fine di tratteggiare l’evoluzione della situazione finanziaria dell’Ente nel corso dell’ultimo quinquennio, nelle tabelle che seguono sono riportate le entrate e le spese contabilizzate nel periodo 2008/2012 (ultimo esercizi chiuso), in relazione alle fonti di entrata e ai principali aggregati di spesa (titoli).Per una corretta lettura dei dati, si ricorda che dal 1° gennaio 2012 il Comune di Brescia è parte degli enti sperimentatori della nuova disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, introdotta dall’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”. Tra le innovazioni più significative, rilevanti ai fini della comprensione dei dati esposti in questa parte, si rileva la costituzione e l’utilizzo del fondo pluriennale vincolato (d’ora in avanti FPV). Il FPV è un saldo finanziario, costituito da risorse già accertate in esercizi precedenti destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’Ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata.Il fondo garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello nel quale sono assunte e nasce dall’esigenza di applicare il nuovo principio di competenza finanziaria potenziato1,rendendo evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse. In parte corrente, la costituzione del FPV ha comportato l’applicazione di un disavanzo, per il solo esercizio 2012, interamente riassorbito dalle entrate correnti. Si precisa, infine, che la classificazione di bilancio/rendiconto esposta nelle pagine che seguono è riferita ai modelli previgenti la sperimentazione (schema ex DPR 194/1996), in quanto per gli anni antecedenti il 2012 la classificazione dei dati finanziari propria del bilancio/rendiconto sperimentale non è ovviamente disponibile.

    ENTRATE(IN EURO)

    RENDICONTO 2008

    RENDICONTO 2009

    RENDICONTO 2010

    RENDICONTO 2011

    RENDICONTO 2012

    UTILIZZO FPV DI CONTO CAPITALE

    - - - - 71.813.614,43

    AVANZO DI AMMINISTRAZIONE UTILIZZATO

    20.393.601,71 25.250.441,00 30.667.994,00 5.932.408,46 19.464.680,93

    ENTRATE CORRENTI(Titolo 1 - Tributarie, Titolo 2 - trasferimenti correnti, titolo 3 - extratributarie)

    249.699.197,80 266.050.642,40 265.083.399,68 262.502.512,93 291.941.489,29

    TITOLO 4 Entrate da alienazioni e trasferimenti di capitale

    53.081.251,65 145.385.335,79 72.394.661,27 110.902.220,59 49.799.797,66

    TITOLO 5 Entrate derivanti da accensioni di prestiti

    275.149,06 0 0 0 195.000,00

    TOTALE 303.055.599,22 411.435.978,19 337.478.060,95 373.404.733,98 433.214.582,31

    1 Il principio di competenza finanziaria potenziato dispone che le obbligazioni attive e passive giuridicamente

    perfezionate siano registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l’obbligazione sorge, ma con l’imputazione all’esercizio nel quale vengono a scadenza.

    29

  • SPESE (IN EURO)

    RENDICONTO 2008

    RENDICONTO 2009

    RENDICONTO 2010

    RENDICONTO 2011

    RENDICONTO 2012

    DISAVANZO DIPARTE CORRENTE DERIVANTE DALLA COSTITUZIONE DEL FPV DI PARTE CORRENTE

    - - - - 20.769.060,88

    TITOLO 1 Spese correnti impegnate

    213.403.729,44 218.140.200,14 246.021.933,50 249.958.473,98 244.297.015,60

    Spese correnti confluite nel FPV 3.774.503,05

    TITOLO 2 Spese in conto capitale impegnate

    83.132.862,13 194.174.730,35 105.538.303,35 79.922.792,87 90.617.072,66

    Spese in conto capitale confluite nel FPV

    56.037.622,34

    TITOLO 3 Rimborso di prestiti 1.845.169,71 1.724.009,96 1.659.184,51 5.875.735,69 7.780.290,30

    TOTALE 298.381.761,28 414.038.940,45 353.219.421,36 335.757.002,54 423.275.564,83

    SERVIZI C/TERZI

    (PARTITE DI GIRO)

    (IN EURO)

    RENDICONTO 2008

    RENDICONTO 2009

    RENDICONTO 2010

    RENDICONTO 2011

    RENDICONTO 2012

    TITOLO 6 Entrate da servizi per conto di terzi

    63.666.757,80 58.768.725,82 59.184.686,64 43.192.950,96 24.116.065,75

    TITOLO 4 Spese per servizi per conto di terzi

    63.666.757,80 58.768.725,82 59.184.686,64 43.192.950,96 24.116.065,75

    L’art. 162, comma 6, del TUEL impone che il totale delle entrate correnti (i primi 3 titoli delle entrate, ovvero: tributarie, da trasferimenti correnti ed entrate extratributarie) sia almeno sufficiente a garantire la copertura delle spese correnti (titolo 1) e delle spese di rimborso della quota capitale dei mutui e dei prestiti contratti dall’Ente. Tale equilibrio è definito “equilibrio di parte corrente”. All’equilibrio di parte corrente possono concorrere anche entrate diverse dalla entrate correnti (ossia entrate straordinarie) nei soli casi espressamente previsti da specifiche norme di legge (ad esempio, sino al 2014 una quota dei proventi dei permessi di costruire può essere destinata al finanziamento della spesa corrente, mentre fino al 2012 le plusvalenze da alienazioni di beni potevano essere utilizzate per il rimborso delle quote capitale di mutui e prestiti). L’eventuale saldo positivo di parte corrente è destinato al finanziamento delle spese di investimento.

    Per il 2012, in applicazione delle disposizioni in tema di sperimentazione dei nuovi sistemi e principi contabili già richiamate, nell’equilibrio di parte corrente è necessario considerare anche il disavanzo generato dalla costituzione del fondo pluriennale vincolato di parte corrente (FPV).

    30

  • VOCI RENDICONTO 2008 RENDICONTO

    2009 RENDICONTO

    2010 RENDICONTO

    2011 RENDICONTO

    2012 Totale titoli (I+II+III) delle entrate 249.699.197,80 266.050.642,40 265.083.399,68 262.502.512,93 291.941.489,29

    - Spese titolo I impegnate 213.403.729,44 218.140.200,14 246.021.933,50 249.958.473,98 244.297.015,60

    - Spese titolo I confluite nel FPV 3.774.503,05

    - Disavanzo di parte corrente generato dalla costituzione del FPV

    - - - - 20.769.060,88

    - Rimborso prestiti parte del titolo III 1.845.169,71 1.724.009,96 1.659.184,51 5.875.735,69 7.780.290,30

    Saldo di parte corrente al netto delle entrate straordinarie

    34.450.298,65 46.186.432,30 17.402.281,67 6.668.303,26 15.320.619,46

    Entrate straordinarie applicate a parte corrente

    0,00 0,00 0,00 5.557.978,00 5.481.861,25

    Saldo di parte corrente al lordo delle entrate straordinarie

    34.450.298,65 46.186.432,30 17.402.281,67 12.226.281,26 20.802.480,71

    Nella tabella che segue è riportato il saldo registrato nel quinquennio tra le entrate di conto capitale (titolo IV - principalmente costituito da alienazioni, trasferimenti di capitale pubblici e privati, permessi di costruire, titolo V – accensione di mutui e prestiti), l’eventuale applicazione dell’avanzo di amministrazione (ovvero del risultato di amministrazione derivante da esercizi precedenti), da un lato, e le spese per investimenti (titolo 2 della spesa), dall’altro. Anche in questo ambito, è necessario considerate, dal 2012, l’utilizzo del fondo pluriennale vincolato a finanziamento delle spese in conto capitale già finanziate negli esercizi 2011 e precedenti che, in applicazione del nuovo principio di competenza finanziaria potenziato, sono state reimpegnate sulla competenza 2012.

    VOCI RENDICONTO 2008 RENDICONTO

    2009 RENDICONTO

    2010 RENDICONTO

    2011 RENDICONTO

    2012

    Entrate titolo IV 53.081.251,65 145.385.335,79 72.394.661,27 110.902.220,59 49.799.797,66 Entrate titolo V 275.149,06 0,00 0,00 0,00 195.000,00 Totale titoli (IV+V) 53.356.400,71 145.385.335,79 72.394.661,27 110.902.220,59 49.994.797,66 - Entrate straordinarie applicate a parte corrente 0,00 0,00 0,00 5.557.978,00 5.481.861,25

    - Spese titolo II impegnate 83.132.862,13 194.174.730,35 105.538.303,35 79.922.792,87 90.617.072,66 - Spese titolo II confluite nel FPV - - - - 56.037.622,34

    Differenza di parte capitale

    - 29.776.461,42

    - 48.789.394,56

    - 33.143.642,08 25.421.449,72

    - 102.141.758,59

    Entrate correnti destinate ad investimenti 12.902.804,86 23.885.706,78 3.871.506,96 135.000,00 12.083.941,67

    Utilizzo avanzo di amministrazione per la spesa in conto capitale

    20.393.601,71 25.250.441,00 30.667.994,00 5.932.408,46 19.464.680,93

    Utilizzo FPV di conto capitale - - - - 71.813.614,43

    SALDO DI PARTE CAPITALE 3.519.945,15 346.753,22 1.395.858,88 31.488.858,18 1.220.478,44

    31

  • Al termine di ciascun esercizio, con l’approvazione del rendiconto, è quantificato, quale sintesi dell’intera gestione finanziaria dell’anno, il risultato contabile di amministrazione, definito “avanzo” se positivo. Tale risultato è calcolato quale differenza tra il fondo di cassa a fine anno, aumentato dei residui attivi (ossia delle entrate accertate ma non riscosse al 31 dicembre), da un lato, e i residui passivi (ossia le spese impegnate ma non pagate al 31 dicembre), dall’altro. Dal 2012, è necessario conteggiare nel calcolo dell’avanzo di amministrazione anche le spese confluite nel fondo pluriennale vincolato, corrispondenti alle spese finanziate nel 2012 ma esigibili negli anni successivi.

    VOCI 2008 2009 2010 2011 2012

    Fondo cassa al 31 dicembre 120.128.237,34 86.347.561,42 70.167.458,12 68.742.701,80 76.620.885,58

    Totale residui attivi finali 189.925.099,13 263.385.606,51 261.093.746,06 167.842.750,06 107.758.619,33

    Totale residui passivi finali 273.123.873,59 303.761.219,61 295.632.425,62 208.455.430,71 76.261.865,11

    Subtotale 36.929.462,88 45.971.948,32 35.628.778,56 28.130.021,15 108.117.639,80 - FPV - - - - - 59.812.125,39 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 36.929.462,88 45.971.948,32 35.628.778,56 28.130.021,15 48.305.514,41

    Quanto all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, l’art. 187 del TUEL elenca le possibili modalità di utilizzo dell’avanzo, elencate nella tabella seguente. Come evidenziato, il Comune di Brescia nel corso del mandato ha sempre destinato l’avanzo a spese di investimento, anche attraverso il reinvestimento delle quote accantonate per ammortamenti.

    UTILIZZO AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

    2008 2009 2010 2011 2012

    Spese di investimento 19.423.983,71 24.183.617,00 30.667.994,00 2.995.942,98 18.015.948,97 Reinvestimento quote accantonate per ammortamento 969.618,00 1.066.824,00 0,00 2.936.465,48 1.448.731,96

    Finanziamento debiti fuori bilancio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Salvaguardia equilibri di bilancio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese correnti non ripetitive 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Spese correnti in sede di assestamento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

    Estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE AVANZO APPLICATO 20.393.601,71 25.250.441,00 30.667.994,00 5.932.408,46 19.464.680,93

    Ulteriori elementi di valutazione delle risultanze contabili registrate possono essere ricavati dall’andamento dei residui, ovvero delle entrate accertate nell’anno ma non riscosse entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento e delle spese impegnate ma non pagate.

    Nelle tabelle che seguono è riportata la situazione dei residui attivi e passivi al 31/12/2012:

    32

  • RESIDUI ATTIVI

    ANNO 2012 INIZIALI RISCOSSI MINORI RIACCER-TATI

    DA RIPORTARE

    RESIDUI PROVENIENTI

    DALLA GESTIONE DI

    COMPETENZA

    TOTALE RESIDUI DI

    FINE GESTIONE

    Titolo 1 - Tributarie 26.584.890,40 24.673.647,85 0 26.584.890,40 1.911.242,55 17.161.703,90 19.072.946,45

    Titolo 2 - Contributi e trasferim.

    35.194.103,75 3.119.567,21 31.919.038,80 3.275.064,95 155.497,74 2.091.290,00 2.246.787,74

    Titolo 3 – Extratribut. 37.352.801,16 21.770.490,76 318.389,31 37.034.411,85 15.263.921,09 41.753.560,61 57.017.481,70

    Parziale titoli 1+2+3

    99.131.795,31 49.563.705,82 32.237.428,11 66.894.367,20 17.330.661,38 61.006.554,51 78.337.215,89

    Titolo 4 - In conto capitale

    62.948.951,51 31.498.997,63 7.722.056,18 55.226.895,33 23.727.897,70 1.266.945,90 24.994.843,60

    Titolo 5 - Accensione di prestiti

    1.799.643,19 767.998,57 0 1.799.643,19 1.031.644,62 195.000,00 1.226.644,62

    Titolo 6 - Servizi per conto di terzi

    3.962.360,05 2.851.153,92 1.015.917,00 2.946.443,05 95.289,13 3.104.626,09 3.199.915,22

    TOTALE TITOLI

    167.842.750,06 84.681.855,94 40.975.401,29 126.867.348,77 42.185.492,83 65.573.126,50 107.758.619,33

    RESIDUI ATTIVI

    ANNO 2012 INIZIALI RISCOSSI MINORI RIACCER-TATI

    DA RIPORTARE

    RESIDUI PROVENIENTI

    DALLA GESTIONE DI

    COMPETENZA

    TOTALE RESIDUI DI

    FINE GESTIONE

    Titolo 1 –Spese correnti

    63.211.015,34 47.962.131,85 12.899.096,66 50.311.918,68 2.349.786,83 56.424.905,50 58.774.692,33

    Titolo 2 –Spese in conto capitale

    133.343.675,28 26.042.565,97 106.419.774,20 26.923.901,08 881.335,11 8.366.002,80 9.247.337,91

    Titolo 3 –Spese per rimborso di prestiti

    0 0 0 0 0 140.681,10 140.681,10

    Titolo 4 – Spese per servizi per conto di terzi

    11.900.740,09 8.573.674,96 2.402.240,69 9.498.499,40 924.824,44 7.174.329,33 8.099.153,77

    TOTALE TITOLI

    208.455.430,71 82.578.372,78 121.721.111,55 86.734.319,16 4.155.946,38 72.105.918,73 76.261.865,11

    I residui al 31/12/2012 sono ulteriormente scomponibili in funzione dell’anzianità, ovvero dell’anno di provenienza:

    RESIDUI ATTIVI AL 31/12/2012

    2008 E PRECEDENTI 2009 2010 2011

    2012 COMPETENZA

    TITOLO 1 Entrate tributarie 347.179,56 1.070.103,82 79.938,41 414.020,76 17.161.703,90 TITOLO 2 Trasferimento da Stato, regioni ed altri enti pubblici - 600,00 35.647,00 119.250,74 2.091.290,00

    33

  • RESIDUI ATTIVI AL 31/12/2012

    2008 E PRECEDENTI 2009 2010 2011

    2012 COMPETENZA

    TITOLO 3 Entrate extratributarie

    2.943.999,79 2.015.657,66 1.540.256,65 8.764.006,99 41.753.560,61 TITOLO 4 Entrate da alienazioni e trasferimenti di capitale 5.672.986,78 17.459.561,50 132.980,90 462.368,52 1.266.945,90 TITOLO 5 Entrate derivanti da accensioni di prestiti 1.031.644,62 195.000,00 TITOLO 6 Entrate da servizi per conto di terzi 4.525,00 43.865,39 21.041,50 25.857,24 3.104.626,09

    TOTALE 10.000.335,75 20.589.788,37 1.809.864,46 9.785.504,25 65.573.126,50

    RESIDUI PASSIVI AL

    31/12/2012

    2008 E PRECEDENTI 2009 2010 2011

    2012 COMPETENZA

    TITOLO 1 Spese correnti 697.857,86 497.117,52 199.210,81 955.600,64 56.424.905,50

    TITOLO 2 Spese in Conto Capitale

    862.042,11 19.293,00 8.366.002,80

    TITOLO 3 Rimborso di prestiti 140.681,10

    TITOLO 4 Spese per servizi per conto terzi

    39.629,28 885.195,16 7.174.329,33

    TOTALE 1.559.899,97 497.117,52 238.840,09 1.860.088,80 72.105.918,73

    Ulteriori elementi di valutazione della situazione finanziaria dell’Ente emergono confrontando i dati finanziari del rendiconto 2012 (ultimo rendiconto approvato) con quelli del bilancio di previsione 2013 assestato al 17/12/2013.

    ENTRATE RENDICONTO 2012 PREVISIONI

    ASSESTATE 2013

    UTILIZZO FPV PER SPESE CORRENTI - 3.765.064,44

    UTILIZZO FPV DI CONTO CAPITALE 71.813.614,43 54.597.649,57

    AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 19.464.680,93 5.647.820,00

    TITOLO 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 116.763.390,75 177.973.573,00

    TITOLO 2 Trasferimenti correnti 56.072.494,15 37.130.266,00

    TITOLO 3 Entrate extratributarie 119.105.604,39 116.193.482,00

    SUBTOTALE ENTRATE CORRENTI 291.941.489,29 331.297.321,00

    34

  • ENTRATE RENDICONTO 2012 PREVISIONI

    ASSESTATE 2013

    TITOLO 4 Entrate da alienazioni e trasferimenti di capitale 17.670.818,87 13.597.952,80

    TITOLO 5 Entrate derivanti da riduzione di attività finanziarie 32.128.978,79 0,00-

    TITOLO 6 Entrate derivanti da accensioni di prestiti 195.000,00 0,00

    TOTALE ENTRATE 433.214.582,31 408.905.407,81

    SPESE RENDICONTO 2012 PREVISIONI

    ASSESTATE 2013

    DISAVANZO DI PARTE CORRENTE DERIVANTE DALLA COSTITUZIONE DEL FPVDI PARTE CORRENTE

    20.769.060,88 -

    TITOLO 1 Spese correnti, compreso FPV 248.071.518,65 304.014.587,44

    TITOLO 2 Spese in conto capitale, compreso FPV 99.672.678,00 70.792.607,37

    TITOLO 3 Spese per incremento attività finanziarie 46.982.017,00 28.023.300,00

    TITOLO 4 Rimborso di prestiti 7.780.290,30 6.075.313,00

    TOTALE 423.275.564,83 408.905.407,81

    SERVIZI C/TERZI E PARTITE DI GIRO RENDICONTO 2012 PREVISIONI

    ASSESTATE 2013

    TITOLO 9 - Entrate da servizi per conto di terzi e partite di giro 24.116.065,75 26.551.271,00

    TITOLO 7 - Spese per servizi per conto di terzi e partite di giro 24.116.065,75 26.551.271,00

    Nelle pagine che seguono sono riportati i prospetti riepilogativi degli equilibri di bilancio rilevati a rendiconto 2012 e previsti nel bilancio assestato 2013. In entrambi i casi, i prospetti evidenziano il rispetto degli equilibri.

    35

  • �COMPETENZA�

    A)�Fondo�pluriennale�vincolato�per�spese�correnti�(di�entrata) (+) ����������������������������������

    AA�)�Recupero�disavanzo�di�amministrazione�(*) (�) 20.769.060,88��������

    B)�Entrate�Titoli�1.00���2.00���3.00 (+) 291.941.489,29����������di�cui�per�estinzione�anticipata�di�prestiti 1.572.716,36���������

    C)�Entrate�Titolo�4.02.06���Contributi�agli�investimenti�direttamente�destinati�al�rimborso�dei�prestiti�da�amministrazioni�pubbliche (+) ���������������������������� �

    D)Spese�Titolo�1.00����Spese�correnti (�) 244.297.015,60������

    DD)��Fondo�pluriennale�vincolato�di�parte�corrente�(di�spesa) (�) 3.774.503,05����������

    E)�Spese�Titolo�2.04����Trasferimenti�in�conto�capitale (�) ����������������������������

    F)�Spese�Titolo�4.00����Quote�di�capitale�amm.to�dei�mutui�e�prestiti�obbligazionari (�) 7.780.290,30��������������di�cui�per�estinzione�anticipata�di�prestiti 1.756.926,94���������

    G)�Somma�finale�(G=A�AA+B+C�D�DD�E�F) 15.320.619,46��������

    H)�Utilizzo�avanzo�di�amministrazione�per�spese�correnti (+) ��������������������������������di�cui�per�estinzione�anticipata�di�prestiti ���������������������������

    I)�Entrate�di�parte�capitale�destinate�a�spese�correnti�in�base�a�specifiche�disposizioni�di�legge (+) 5.481.861,25��������������di�cui�per�estinzione�anticipata�di�prestiti 184.299,94�������������

    L)�Entrate�di�parte�corrente�destinate�a�spese�di�investimento�in�base�a�specifiche�disposizioni�di�legge (�) 12.083.941,67��������

    M)�Entrate�da�accensione�di�prestiti�destinate�a�estinzione�anticipata�dei�prestiti (+) ����������������������������

    EQUILIBRIO�DI�PARTE�CORRENTEO=G+H+I�L+M 8.718.539,04����������

    P)�Utilizzo�avanzo�di�amministrazione�per�spese�di�investimento (+) 19.464.680,93��������

    Q)�Fondo�pluriennale�vincolato�per�spese�in�conto�capitale�(di�entrata) (+) 71.813.614,43��������

    R)�Entrate�Titoli�4.00�5.00�6.00 (+) 49.994.797,66��������

    C)�Entrate�Titolo�4.02.06���Contributi�agli�investimenti�direttamente�destinati�al�rimborso�dei�prestiti�da�amministrazioni�pubbliche (�) ���������������������������� �

    I)�Entrate�di�parte�capitale�destinate�a�spese�correnti�in�base�a�specifiche�disposizioni�di�legge (�) 5.481.861,25����������

    S)�Entrate�Titolo�5.02�per�Riscossioni�di�crediti (�) 31.982.017,00��������

    T)�Entrate�Titolo�5.03�relative�a�Altre�entrate�per�riduzioni�di�attività�finanziaria (�) ����������������������������

    RENDICONTO�DI�GESTIONE���ESERCIZIO�2012�

    EQUILIBRIO�ECONOMICO�FINANZIARIO

    ALTRE�POSTE�DIFFERENZIALI,�PER�ECCEZIONI�PREVISTE�DA�NORME�DI�LEGGE,�CHE��HANNO�EFFETTO�SULL’EQUILIBRIO��EX�ARTICOLO�162,�COMMA�6,��DEL�TUEL

    EQUILIBRI�DI�BILANCIO

    36

  • �COMPETENZA�EQUILIBRIO�ECONOMICO�FINANZIARIO

    L)�Entrate�di�parte�corrente�destinate�a�spese�di�investimento�in�base�a�specifiche�disposizioni�di�legge (+) 12.083.941,67��������

    U)�Spese�Titolo�2.00���Spese�in�conto�capitale (�) 43.635.055,66��������

    UU)��Fondo�pluriennale�vincolato�in�c/capitale�(di�spesa) (�) 56.037.622,34��������

    V)�Spese�Titolo�3.00�per�Acquisizioni�di�attività�finanziarie (�) 15.000.000,00��������

    E)�Spese�Titolo�2.04����Trasferimenti�in�conto�capitale (+)

    EQUILIBRIO�DI�PARTE�CAPITALEZ�=�P+Q+R�C�I�S�T+L�U�UU�V+E 1.220.478,44����������

    S)�Entrate�Titolo�5.02�per�Riscossioni�di�crediti (+) 31.982.017,00��������

    T)�Entrate�Titolo�5.03�relative�a�Altre�entrate�per�riduzioni�di�attività�finanziaria (+) ����������������������������

    X)�Spese�Titolo�3.02�per�Concessioni�di�crediti (�) 31.982.017,00��������

    Y)�Spese�Titolo�3.03�per�Altre�spese�per�acquisizioni�di�attività�finanziarie (�) ����������������������������

    EQUILIBRIO�FINALEW�=�O+Z+S+T�X�Y 9.939.017,48����������

    (*)�Nella�voce�disavanzo�è�stato�indicato�il�disavanzo�di�parte�co�rrente�generato�dal�riaccertamento�straordinario�dei�residui�di�parte�corrente�ex�art.�14�DPCM�28/12/2011,�riferito�all'esercizio�2012�e�interamente�assorbito�nello�stesso�esercizio

    37

  • COMPETENZA

    Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 76.620.885,58

    A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (di entrata) (+) 3.765.064,44

    B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 331.297.321,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti -

    C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (+)

    D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 304.014.587,44

    E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-) -

    F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei mutui e prestiti obbligazionari (-)6.075.313,00

    di cui per estinzione anticipata di prestiti -

    G) Somma finale (G=A+B+C-D-E-F) 24.972.485,00

    H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+) - di cui per estinzione anticipata di prestiti -

    I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge (+) 3.200.000,00 di cui per estinzione anticipata di prestiti -

    L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge (-) 27.915.000,00

    M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (+) -

    EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTEO=G+H+I-L+M 257.485,00

    P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento (+) 5.647.820,00

    Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (di entrata) (+) 54.597.649,57

    R) Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00 (+) 13.597.952,80

    C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (-) -

    I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge (-) 3.200.000,00

    PREVISIONE ASSESTATE AL 17/12/2013

    EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO

    ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL’EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

    EQUILIBRI DI BILANCIO 2013

    38

  • S) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni di crediti (-) -

    T) Entrate Titolo 5.03 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (-) -

    L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge (+) 27.915.000,00

    U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 70.792.607,37

    V) Spese Titolo 3.00 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 28.023.300,00

    E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+) -

    EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALEZ = P+Q+R-C-I-S-T+L-U-V+E 257.485,00-

    S) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni di crediti (+) -

    T) Entrate Titolo 5.03 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (+) -

    X) Spese Titolo 3.02 per Concessioni di crediti (-) -

    Y) Spese Titolo 3.03 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie (-) -

    EQUILIBRIO FINALEW = O+Z+S+T-X-Y -

    39

  • Per quanto riguarda la situazione economico-patrimoniale, si riportano di seguito le risultanze dell’ultimo conto economico approvato (2012) e i valori patrimoniali al termine dell’ultimo esercizio chiuso (2012), contenuti nel conto del patrimonio:

    VOCI CONTO ECONOMICO (dati da certificato al conto consuntivo 2012) IMPORTO 2012

    A) Proventi della gestione 283.649.586,69B) Costi della gestione di cui: 253.751.244,27 Quote di ammortamento di esercizio 21.420.707,69C) Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate: 12.960.145,40 Utili 13.000.145,40 Interessi su capitale di dotazione 0,00 Trasferimenti ad aziende speciali e partecipate 40.000,00D.20) Proventi finanziari 893.066,06D.21) Oneri finanziari 9.081.468,33E) Proventi e oneri straordinari: Proventi 21.632.193,66 Insussistenze del passivo 15.301.337,35 Sopravvenienze attive 463.057,00 Plusvalenze patrimoniali 5.867.799,31 Oneri 48.697.883,17 Insussistenze dell’attivo 35.249.503,80 Minusvalenze patrimoniali 59.679,76 Accantonamento svalutazione crediti 0,00 Oneri straordinari 13.388.699,61RISULTATO ECONOMICO POSITIVO 7.604.396,04

    CONTO DEL PATRIMONIO AL 31/12/2012

    ATTIVO IMPORTO PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

    IMPORTO

    Immobilizzazioni immateriali 4.269.492,13 Patrimonio netto 1.441.294.779,13Immobilizzazioni materiali 755.169.128,36 Conferimenti 261.742.250,50Immobilizzazioni finanziarie 1.028.652.946,38 Debiti 271.303.605,05Rimanenze 0,00 Ratei e risconti passivi 0,00Crediti 108.913.135,56Attività finanziarie non immobilizzate

    4.425,73

    Disponibilità liquide 76.622.959,10Ratei e risconti attivi 708.547,42TOTALE 1.974.340.634,68 TOTALE 1.974.340.634,68

    40

  • 1.2.2 ANALISI DEGLI IMPEGNI GIÀ ASSUNTI E INVESTIMENTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE

    Il principio contabile applicato sulla programmazione richiede l’analisi degli impegni assunti nell’esercizio 2013 e precedenti sulla competenza degli esercizi 2014 e successivi. Tale disposizione si ricollega con l’art. 164, comma 3, del TUEL:

  • TITO

    LO

    MIS

    SIO

    NE

    PRO

    GR

    AM

    MA

    DESCRIZIONE PROGRAMMA

    MA

    CR

    OA

    GG

    R

    DESCRIZIONEMACROAGGREGATO IMPEGNI 2014 IMPEGNI 2015

    1 01 01 Organi istituzionali 01 Redditi da lavoro dipendente

    41.730,00 -

    1 01 01 Organi istituzionali 02 Imposte e tasse a carico dell'ente

    2.620,00 -

    1 01 01 Organi istituzionali 03 Acquisto di beni e servizi 396.450,67 - 1 01 01 Organi istituzionali 04 Trasferimenti correnti 1.100,00 - 1 01 02 Segreteria generale 02 Imposte e tasse a carico

    dell'ente 200,00 -

    1 01 02 Segreteria generale 03 Acquisto di beni e servizi 9.279,48 - 1 01 03 Gestione economica, finanziaria,

    programmazione e provveditorato01 Redditi da lavoro

    dipendente 1.250.000,00 625.000,00

    1 01 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

    02 Imposte e tasse a carico dell'ente

    400,00 -

    1 01 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

    03 Acquisto di beni e servizi 1.072.661,63 341.562,00

    1 01 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

    04 Trasferimenti correnti 25.000,00 25.000,00

    1 01 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

    09 Rimborsi e poste correttive delle entrate

    1.080.710,00 -

    1 01 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

    10 Altre spese correnti 995.134,70 798.970,00

    1 01 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

    02 Imposte e tasse a carico dell'ente

    500,00 -

    1 01 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

    03 Acquisto di beni e servizi 451.201,08 141.890,70

    1 01 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

    02 Imposte e tasse a carico dell'ente

    1.200,00 -

    1 01 05 Gestione dei beni demaniali e 03 Acquisto di beni e servizi 49.370,71 - 1 01 05 Gestione dei beni demaniali e 04 Trasferimenti correnti 50.000,00 50.000,00 1 01 06 Ufficio tecnico 01 Redditi da lavoro

    dipendente 115.590,00 -

    1 01 06 Ufficio tecnico 02 Imposte e tasse a carico dell'ente

    15.920,00 -

    1 01 06 Ufficio tecnico 03 Acquisto di beni e servizi 38.499,31 1.800,00 1 01 07 Elezioni e consultazioni popolari -

    Anagrafe e stato civile03 Acquisto di beni e servizi 90.612,27 5.294,80

    1 01 08 Statistica e sistemi informativi 03 Acquisto di beni e servizi 540.105,56 174.255,39 1 01 10 Risorse umane 01 Redditi da lavoro

    dipendente 165.726,00 -

    1 01 10 Risorse umane 02 Imposte e tasse a carico dell'ente

    9.650,00 -

    1 01 10 Risorse umane 03 Acquisto di beni e servizi 191.001,59 10.218,90

    TABELLA 1IMPEGNI DI PARTE CORRENTE ASSUNTI NEGLI ESERCIZI 2013 E PRECEDENTI

    42

  • TITO

    LO

    MIS

    SIO

    NE

    PRO

    GR

    AM

    MA

    DESCRIZIONE PROGRAMMA

    MA

    CR

    OA

    GG

    R

    DESCRIZIONEMACROAGGREGATO IMPEGNI 2014 IMPEGNI 2015

    1 01 11 Altri servizi generali 03 Acquisto di beni e servizi 381.484,82 165.423,66 1 01 11 Altri servizi generali 04 Trasferimenti correnti 691,70 - 1 01 11 Altri servizi generali 10 Altre spese correnti 242.524,58 - 1 02 01 Uffici giudiziari 03 Acquisto di beni e servizi 778.262,81 - 1 03 01 Polizia locale e amministrativa 01 Redditi da lavoro

    dipendente 139.180,00 -

    1 03 01 Polizia locale e amministrativa 02 Imposte e tasse a carico dell'ente

    10.550,00 -

    1 03 01 Polizia locale e amministrativa 03 Acquisto di beni e servizi 780.839,57 20.400,00 1 03 01 Polizia locale e amministrativa 10 Altre spese correnti 406,85 - 1 03 02 Sistema integrato di sicurezza

    urbana02 Imposte e tasse a carico

    dell'ente 700,00 -

    1 03 02 Sistema integrato di sicurezza 03 Acquisto di beni e servizi 315.072,16 56.140,00 1 03 02 Sistema integrato di sicurezza 04 Trasferimenti correnti 30.000,00 30.000,00 1 04 01 Istruzione prescolastica 01 Redditi da lavoro

    dipendente 364.988,00 -

    1 04 01 Istruzione prescolastica 02 Imposte e tasse a carico dell'ente

    49.804,00 -

    1 04 01 Istruzione prescolastica 03 Acquisto di beni e servizi 1.884.743,95 1.117.488,24 1 04 02 Altri ordini di istruzione 03 Acquisto