Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

32
Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010 Le indagini sull’uso del tempo in Italia E-mail: [email protected]

description

Le indagini sull’uso del tempo in Italia. Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010. E-mail: [email protected]. Il tempo: un concetto polisemico. “A memoria di rosa, non si è mai visto morire un giardiniere” Bernard Le Bovier de Fontenelle (1657-1757). - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Page 1: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Dott.ssa Carolina Facioni

Corso di Statistica Sociale

8 aprile 2010

Le indagini sull’uso del tempo in Italia

E-mail: [email protected]

Page 2: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Il tempo: un concetto polisemico

“A memoria di rosa, non si è mai visto morire un giardiniere” Bernard Le Bovier de Fontenelle (1657-1757)

Il concetto di “tempo” è tutt’altro che assoluto!

Le metriche del tempo: dal tempo macrocosmico al tempo dell’elettrone, passando per il ritmo

circadiano...

... Cos’è la “freccia del tempo”? (vd. Prigogine e Stengers)

Page 3: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

I primi studi sull’uso del tempo: i T & M Studies

Fine del XIX secolo: T & M Studies (Studi di Tempo e Movimento)

Relativi esclusivamente ai tempi di lavoro

Operativizzazione e cronometrazione dei singoli gesti, dei micromovimenti che componevano un’azione

Il tempo non è quindi analizzato in quanto continuum, ma viene frazionato in microcomponenti

Lo scopo è l’ottimizzazione della produzione

Page 4: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

I bilanci del tempo: il tempo come capitale

Il tempo è analizzato nel continuum delle 24 ore

Si rivolge un particolare interesse all’uso del tempo libero

Si parla di “bilanci” del tempo in quanto quest’ultimo è analizzato nel suo essere “investito” (in attività)

alla stregua degli investimenti del reddito familiare

Tra i primi studi relativi a bilanci del tempo sono da ricordare quelli realizzati nell’ex URSS negli anni ’20 del secolo scorso: “Schede per

la registrazione del tempo” di A. Ivanov-Vremya è del 1923.

L’obiettivo è la pianificazione

Il primo studio è però statunitense (Bevans, 1913). Successive analisi negli anni ’30 negli USA ed in Europa

Importante legame tra studio dell’uso del tempo ed analisi della qualità della vita

Page 5: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

La ricerca storica: alcune pietre miliari del B.T.

G. E. Bevans, “How workingmen spend their spare time”, (1913)

S.G. Strumlin, “Ricerca sui lavoratori di Mosca”* (1924)

A.A. Kancheev-Nauchnyi, “Il B. T. degli studenti” (1926)

P.A. Sorokin, C. O. Berger, “Time budgets of human behaviour” (1939)

fondamentale:

A. Slazai et al., “The use of time. Daily activities of urban and suburban population in twelve countries” (1972)

*citata in Slazai, 1972

Page 6: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

La svolta metodologica del 1965-66

Su proposta di A. Slazai (Accademia delle Scienze ungherese)

Sotto l’egida dell’UNESCO

Progetto di Ricerca Comparativa Internazionale sui B.T.

Vengono analizzati i bilanci del tempo di 12 nazioni

non solo europee

Dati relativi agli adulti dai 18 ai 65 anni

Focus dell’indagine = l’effetto dell’industrializzazione

Questa indagine, per il suo carattere e novità, rappresenta un imprescindibile passo avanti per la ricerca sul tema

... Mancata partecipazione dell’Italia ...

Page 7: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

... E l’Italia? La “Sapienza” ed il suo ruolo centrale

1973: “L’impiego del tempo libero in una provincia economicamente sviluppata – Ricerche empiriche sul

tempo libero nella provincia di Varese”

L’Indagine viene svolta da Bruno Grazia-Resi, ordinario della Facoltà di Scienze Statistiche della “Sapienza” di Roma

Grazia-Resi prende spunto da due indagini sul tempo libero, patrocinate dalla S.I.A.E. e dirette da Raffaele D’Addario (preside

della facoltà di Scienze Politiche della “Sapienza”), svolte in Calabria nel 1958 e nel 1968

E’ però nell’indagine del 1973 che per la prima volta vengono utilizzati i budget temps in Italia

Page 8: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

La ricerca di Varese: aspetti metodologici (1)

Due diversi questionari, due diverse strategie di campionamento

Il campionamento è a due stadi (scelta del comune e scelta dei nominativi), che però si differenziano al secondo stadio

per la diversa natura dei questionari adottati

Per il questionario Q2, di tipo tradizionale e relativamente semplice, l’estrazione del rispondente avviene con

campione probabilistico

Per il questionario Q4, vale a dire il diario giornaliero (con informazioni aggiuntive), mai sperimentato in Italia, si

ricorre ad un campione per quote

Page 9: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Nel complesso, vengono coinvolti 47 comuni

Vengono compilati 2448 moduli Q2 e 498 moduli Q4

E’ previsto un elenco di nominativi sostitutivi (per il campione probabilistico) in caso di non reperimento o rifiuto

Il campione per quote è gestito dai rilevatori e giornalmente monitorato

Vengono intervistate persone di 14 anni e più

Data la sua complessità, il diario giornaliero (Q4) è compilato dai rispondenti per un solo giorno feriale ed un solo giorno festivo, con

riferimento al mese di maggio 1973

La ricerca di Varese: aspetti metodologici (2)

Page 10: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Il questionario Q2 indaga i tipi di passatempo nel tempo libero. Si articola anche su aspetti di tipo soggettivo, legati alle motivazioni della fruizione e della non fruizione di attività, nonché al grado di soddisfazione del tempo libero a disposizione. Presenti quesiti a risposta aperta

Il questionario Q4 è un diario che copre le 24h dalle 5 alle 5 del mattino dopo: gli intervalli sono di 10min. Le attività precodificate sono 43; sono inoltre previste 4 ipotesi di attività “altra” da specificare eventualmente

Problema: come stabilire quale sia l’attività principale?

La ricerca di Varese: aspetti metodologici (3)

Page 11: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Il “Progetto Torino” e “Il tempo della città” (1)

 

Il “Progetto Torino”, che, partito nel 1978, coinvolgeva altre città europee, aveva lo scopo di analizzare, attraverso sette indagini a carattere sociale, i problemi urbani

“Il tempo della città” è la prima indagine sui B.T. di taglio peculiarmente sociologico

Coordinata nel 1979 da M.C. Belloni (Università di Torino), è la quarta indagine del “Progetto Torino” ad essere pubblicata (nel 1984)

L’impianto d’indagine è complesso: la città viene ripartita sulla base dei suoi 23 quartieri, all’interno dei quali viene costituito un sub-campione rappresentativo

Periodo di riferimento: dal 21/03/79 al 24/04/79

Page 12: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Il “Progetto Torino” e “Il tempo della città” (2)

Unità di rilevazione è il cd. “nucleo domestico”: in pratica, è la famiglia di fatto!

Furono estratte 1596 famiglie, dalle quali vennero intervistate circa 4000 persone

Tutti i componenti, bambini compresi, compilavano il diario. Siamo di fronte al primo studio italiano che consideri il tempo dei bambini nella sua dimensione sociale

Page 13: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Il “Progetto Torino” e “Il tempo della città” (3)

Le schede venivano consegnate 24 ore prima e ritirate (ed eventualmente corrette col supporto dei rilevatori) il giorno

successivo: la rilevazione avveniva su tutti e sette giorni.

La rilevazione durò quattro settimane: quindi ogni subcampione del quartiere era diviso in quattro gruppi per sette giornate-tipo

L’unità elementare (soglia minima di sensibilità) del tempo d’azione è 5 minuti: la tecnica è quella dell’autoregistrazione da parte del

soggetto

Questo aspetto introduce un problema a tutt’oggi centrale: l’inevitabile complessità del lavoro di ricodifica delle attività così

come descritte

Page 14: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

1988-1989: prende avvio la prima indagine Istat sull’uso del tempo in Italia

Nel periodo da giugno 1988 a maggio 1989 l’Istat conduce la prima indagine sull’Uso del Tempo in Italia

L’indagine è inserita nel contesto del secondo e terzo ciclo dell’Indagine Multiscopo sulle Famiglie

Il campione, stratificato a due stadi (comuni e famiglie) è relativo a 38.110 persone di 3 anni e più

Unità di rilevazione: 13729 famiglie di fatto

Page 15: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

I dati anagrafici e strutturali dei componenti la famiglia di fatto venivano raccolti dal rilevatore, tramite tecnica PAPI, nel corso dell’intervista faccia a faccia relativa agli altri argomenti trattati nel secondo e terzo ciclo dell’Indagine Multiscopo

La parte strettamente pertinente l’uso del tempo era invece costituita dal diario giornaliero, compilato direttamente da ciascuno dei membri della famiglia, purché avesse almeno tre anni: chiaramente per i bambini valeva la compilazione da parte dei genitori

Ai dati di bambini e ragazzi fu dato particolare rilievo!

L’indagine 1988-1989: aspetti salienti (1)

Page 16: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’indagine 1988-1989: aspetti salienti (2)Le famiglie del campione furono divise in tre

gruppi distinti:

1. 13.358 persone descrissero un giorno lavorativo (di solito un mercoledì o un giovedì)

2. 12.498 persone descrissero le attività svolte in un sabato

3. 12.254 persone descrissero le attività svolte in una domenica

La diversa numerosità nasce dal fatto che non era ammessa sostituzione in caso di rifiuto

Page 17: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’indagine 1988-1989: aspetti salienti (3)

Agli intervistati veniva chiesto, di seguito:

1. di descrivere con parole proprie l’attività svolta

2. di segnare l’orario di inizio e di fine attività

3. di indicare il luogo di svolgimento dell’attività

4. di indicare quali persone fossero presenti

5. di indicare le eventuali attività contemporanee...

MINI ESERCITAZIONE!Proviamo ad individuare insieme gli snodi problematici di un diario così strutturato

Page 18: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’indagine 1988-1989: aspetti salienti (4)

Le attività così liberamente descritte venivano ricodificate a posteriori

A posteriori vengono identificate le 7 fasce orarie su cui impostare le analisi: 0-6, 6-9, 9-12, 12-15, 15-18, 18-21, 21-24.

Mini esercitazione: considerazioni su questi due aspetti !

Tre categorie di base (più una):• cure personali (mangiare, dormire, curare l’igiene, etc.)• attività produttive (istruzione, lavoro retribuito e non)• partecipazione sociale e tempo libero• spostamenti

Page 19: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’indagine 1988-1989: alcuni risultati

... E IL TEMPO LIBERO?... E IL TEMPO LIBERO?

le donnedonne ne hanno 4,84,8 ore

In media:

gli uominiuomini ne hanno 66 ore

A 25-44 anni:

le donnedonne ne hanno 3,83,8 ore gli uominiuomini ne hanno 5,15,1 ore

Per le attività di cura personale, uomini e donne non hanno “tempi diversi”: 11,7 ore in un giorno medio settimanale per entrambi

Le cose cambiano sostanzialmente per le attività produttive: le donne lavorano 7,6 ore, gli uomini 6,3. Uno scarto che aumenta con l’aumentare della fascia d’età...

Page 20: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

La riflessione negli anni ‘90L’esperienza dell’indagine del 1988-89 evidenzia l’importanza ed il peso, anche politico, dei risultati

Negli anni ’90 cresce l’interesse per questo tipo di studi: del ’95 è l’”Indagine Time Budget” svolta per conto della RAI con tecnica CATI (4.339 individui) sull’esposizione ai mass media

Il crescente interesse nei confronti delle statistiche sull’uso del tempo rende sempre più necessaria l’armonizzazione dei metodi a livello europeo, ai fini di una corretta equiparazione dei dati, pur nello sforzo di mantenere le specificità dei contesti nazionali

In tal senso va letta la proposta del SPC (Statistical Programme Commettee) nel 1994: realizzare in ambito europeo varie indagini pilota, pensate in quest’ottica di comparabilità

Di qui l’Indagine pilota effettuata in Italia nel giugno-settembre 1996: su specifiche dell’Harmonized European Time Use Studies, vengono rilevati i dati di un campione di 196 famiglie, per un totale di 645 individui di 3 anni e più

Page 21: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

La svolta metodologica dell’indagine del 2002-2003

La nuova indagine è armonizzata a livello europeo!

Rilevazione continua: dall’aprile 2002 a fine marzo 2003 Campione teorico di 26.214 famiglie (55.773 gli individui intervistati)

nell’arco dei 12 mesi

1 diario per le attività quotidiane (persone di 3 anni e più), 1 diario per le attività settimanali (persone di 15 anni e più) 1 questionario individuale (per tutti)

I diari sono compilati nei giorni feriali e nel week-end L’intervallo di compilazione è pari a 10 minuti E’ necessario un complesso monitoraggio per la qualità dei dati Si richiedono molte competenze per il trattamento dei dati dei diari Si investe moltissimo sulla formazione E’ possibile fare analisi sulla famiglia e sui singoli, analisi delle attività

principali e contemporanee

Page 22: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’indagine del 2002-2003: la messa a punto degli obiettivi

• descrivere l’organizzazione dei tempi di vita della popolazione, il peso che ha ciascuna dimensione del tempo sul complesso della vita quotidiana nei differenti target

• studiare i tempi sociali delle diverse generazioni, dei generi, dei diversi strati sociali

• analizzare il legame tra trasformazioni socio-economiche e trasformazioni dei ritmi sociali

• Analizzare il rapporto tra mondo del lavoro e tempi di cura della famiglia, tempi di studio e lavoro, tempi di svago e socializzazione e i loro cambiamenti

L’Indagine vuol essere un efficace strumento per:

Page 23: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

Uno strumento per la formulazione di politiche su: Conciliazione lavoro-famiglia Divisione dei ruoli/differenze di genere Bisogni di particolari segmenti della popolazione Trasporti, servizi Nuove forme di lavoro

Uno strumento fondamentale per la stima di fenomeni “sommersi”: Valore delle attività produttive familiari per la costruzione di un conto satellite Tempi e utilizzo degli spazi fisici e sociali “Colonizzazione” dei tempi di vita familiare da parte del lavoro Risorse, vincoli e strategie della vita quotidiana Un’indagine preziosa che si integra con cultura, salute, famiglia, lavoro, perché

arricchisce l’informazione sul piano della quantificazione dei tempi

L’indagine del 2002-2003: il rapporto con le policies

Page 24: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’uso del tempo 2002-2003: particolarità dell’indagine

Si svolge per tutto l’arco dei 12 mesi

Coinvolge un minor numero di comuni: circa 500, di solito sono più o meno 800

Per questo, il numero di famiglie intervistate per comune è più alto (minimo 36 invece che 24, eccetto i comuni fino a 2000 abitanti).

Le strategie di codifica delle attività sono completamente differenti rispetto all’edizione precedente

Page 25: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’uso del tempo 2002-2003: metodologie d’indagine

Ad ogni famiglia viene assegnato casualmente il giorno da descrivere sul diario giornaliero

Si sono considerati 356 giorni, eliminando 9 festività infrasettimanali

Per cause particolari il giorno assegnato può essere spostato (max 5 settimane d’estate, 3 settimane per il resto dell’anno) ma non può essere cambiato il giorno della settimana!

In tal modo per ognuno dei 356 giorni considerati ci sono circa 70 famiglie interessate

Page 26: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’uso del tempo 2002-2003: i questionari utilizzati

Interviste svolte con tecnica PAPI (questionario individuale e familiare) ed autocompilazione (diario giornaliero e settimanale)

Il questionario individuale è fortemente centrato sugli aspetti legati al rapporto tra situazioni di vita lavorativa e vita familiare, ma anche formazione, limitazioni dell’autonomia personale, mobilità sociale

Il questionario familiare tratta l’abitazione, le condizioni di vita, l’utilizzo di servizi privati, il possesso di beni, la situazione economica

Page 27: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’uso del tempo 2002-2003: il diario giornaliero

Il diario giornaliero riguarda le attività svolte nel corso della giornata, le eventuali attività secondarie svolte contemporaneamente, il luogo dello svolgimento o la modalità dello spostamento, con chi si svolgono le attività

Si rivolge a tutti i componenti di 3 anni e più

La scansione temporale minima è di 10 minuti: se fossero 5 minuti verrebbero considerate anche attività del tipo “chiudo la finestra” (non interessanti per una analisi!), mentre si sottostimano le attività di breve durata (in quanto vengono aggregate ad altre) adottando un intervallo di 15 minuti

Il diario inizia alle 4 del mattino e termina alle 4 del giorno dopo: questo perché si è appurato che molte attività che iniziano prima di tale ora sono un proseguimento di quelle iniziate il giorno precedente

Oltre il diario vero e proprio, ci sono altre sezioni, in particolare una dedicata a bambini e giovanissimi (dai 6 ai 14 anni)

Page 28: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’uso del tempo 2002-2003: il diario settimanale

Il diario settimanale si riferisce alla settimana che inizia con il giorno descritto nel diario giornaliero

Si rivolge a tutti i componenti di 15 anni e più

Per ogni giorno vengono segnate le ore di lavoro retribuito, con approssimazione al quarto d’ora

Si chiede inoltre se la settimana era considerata normale o particolare: nel secondo caso, l’intervistato spiega il perché

... Permette di rilevare eventuali situazioni di lavoro sommerso!

Page 29: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’uso del tempo 2002-2003: i pregi...

La ricchezza informativa dell’Indagine la rende preziosa non solo in quanto strumento per il decisore politico, per gli stakeholders, ma per chiunque voglia avere un polso fedele dei cambiamenti in atto nel sociale

Si può senz’altro affermare che l’Indagine sull’Uso del Tempo in Italia sia, anche considerando le indagini europee, quella che meglio di altre ha creato, nell’impostare sia il diario giornaliero che quello settimanale, uno strumento estremamente flessibile, in grado di superare le difficoltà che avevano caratterizzato le indagini precedenti

Le peculiarità che la caratterizzano rispetto ad altre del Sistema di Indagini Multiscopo non sono tali da inficiare la confrontabilità con esse: semmai, rappresentano un ulteriore pregio per la ricchezza informativa del Sistema

Page 30: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’uso del tempo 2002-2003: gli aspetti problematici

E’ innegabile la mole di difficoltà tecniche che caratterizzano un’Indagine di questo tipo, non solo per quanto riguarda le procedure di correzione (deterministica e non) dei dati, stante la necessità di armonizzare i diari tra loro, ma già a partire dalle caratteristiche dei dati da registrare!

La codifica dei dati è stata a suo tempo affidata alla medesima ditta che si occupava del data-entry: l’attenzione alla formazione è stata, se possibile, ancor più centrale, data l’altissima possibilità di introdurre errori sistematici in una fase così delicata

Degli oltre 132 milioni di caratteri alfanumerici digitati, la maggior parte riguardava le informazioni contenute nei diari

La scelta, difficile e costosa, di non limitare la registrazione ai codici ha reso tale Indagine, in effetti, unica nel panorama internazionale, per la rilevanza dell’archivio informatico costituito

Page 31: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’indagine del 2002-2003: un dato sul tempo in ottica di genere

Il tempo dedicato al lavoro (retribuito e non) è in Italia più alto rispetto a molti Paesi europei: 7h26’, circa un’ora più della Germania (6h16’) e del Regno Unito (6h48’).

C’è poi un forte sbilanciamento sul lavoro familiare (74% del lavoro totale).

In Italia il ruolo dell’uomo breadwinner è ancora enfatizzato!

Lavoro retribuito

Lavoro familiare

Tempo libero

Donne 4h37’ 3h53’ 4h05’

Uomini 4h26’ 1h35’ 5h05’

... Tuttavia, questo è un dato complessivo: i tempi dei giovani uomini e donne sono molto più simili rispetto al passato!

Page 32: Dott.ssa Carolina Facioni Corso di Statistica Sociale 8 aprile 2010

L’Indagine sull’uso del tempo 2008-2009 Il periodo di riferimento dell’ultima edizione dell’Indagine è 1

febbraio 2008- 30 gennaio 2009

I dati, attualmente in fase di elaborazione, saranno pubblicati l’anno prossimo

Il campione è analogo a quello dell’edizione 2002-2003

Un’importante innovazione è tuttavia l’introduzione di un passo di codifica automatico dei dati, prima del secondo step di codifica assistita

In tal modo, si conferma la vocazione del Sistema di Indagini Multiscopo ad essere una sorta di laboratorio permanente, pur nella continuità dell’informazione