Dott. Francesco Paolo Brunese Pediatra di Famiglia

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• Le allergie possono svilupparsi a qualsiasi età, ma solitamente esordiscono nell’infanzia e durano per alcuni anni, spesso per tutta la vita

• Le allergie sono le patologie croniche più frequenti nei bambini e nei giovani

• I pazienti con una patologia allergica hanno un alto rischio di svilupparne altre

• Nei bambini molto spesso ad una malattia allergica ne segue un'altra (marcia allergica)

• Le allergie hanno andamento familiare, ma sempre più casi insorgono in soggetti senza una precedente storia familiare di allergia.

• Asma e rinite allergica molto frequentemente coesistono nella stessa persona

SESSIONE ATTIVA IN PNEUMO-ALLERGOLOGIA

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10% circa in quelli senza familiarità positiva per allergia 20-30% circa in quelli con familiarità positiva per allergia

Prevalenza malattie allergiche nei bambini:

SESSIONE ATTIVA IN PNEUMO-ALLERGOLOGIA

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Prevalenza malattie allergiche nei bambini:

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Costi malattie allergiche: ASMA

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SESSIONE ATTIVA IN PNEUMO-ALLERGOLOGIA

…Oggi si abusa di diagnosi di «allergia». Ne nasce spesso una confusione terminologica, concettuale e clinica che porta a smarrimenti diagnostici e alla richiesta di esami molto spesso costosi e soprattutto inutili…

A. Vierucci

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«Presunti» allergici

Da parte dei genitori

• Autopresunzione («Saperne più del medico» –

Alimenti sgraditi)

• Internet – Media – Riviste

• Metodologie diagnostiche non validate (Test di

Citotossicità – Vega Test – Test di Chinesiologia

applicata - Analisi del capello)

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«Presunti» allergici

Da parte del medico

• Anamnesi non adeguata

• Errata interpretazione dei sintomi

• Provvedimenti terapeutici «frettolosi» che conducono

ad una situazione dove diventa difficile tornare

indietro

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«Presunti» allergici

Circa 50% delle presunte allergie

non è vera allergia

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«Presunti» allergici

Da parte del medico

572 bambini inviati per sintomi suggestivi di allergia hanno effettuato un prick test 333 allergici (59.2%) 239 non allergici (41.8%) 5% aveva un la storia di un prick test positivo eseguito

in precedenza

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«Presunti» allergici

Frequenza dei sintomi

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Modalità di gestione delle patologie allergiche da parte dei pediatri del territorio della regione Lazio (2013)

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Modalià di gestione delle patologie allergiche da parte dei pediatri del territorio della regione Lazio

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Modalià di gestione delle patologie allergiche da parte dei pediatri del territorio della regione Lazio

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Prestazioni aggiuntive di self help diagnostico-terapeutico

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INDICAZIONI

SESSIONE ATTIVA IN PNEUMO-ALLERGOLOGIA

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INDICAZIONI

• Anamnesi • Esame clinico • Prick Test

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ALLERGOPATIE …….carattere di accessionalità delle manifestazioni cliniche….

Al momento dell’osservazione, l’obiettività clinica potrebbe essere del tutto negativa (utile ripetere osservazione in fase acuta)

La raccolta e l’interpretazione dei dati anamnestici costituiscono la premessa alla diagnosi di qualsiasi

forma morbosa

ANAMNESI

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Prevalenza malattie allergiche nei bambini:

Grabenhenrich et al. JACI 2014

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Prevalenza malattie allergiche nei bambini:

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ANAMNESI – Sintomi Respiratori Frequenza, gravità, durata, stagionalità dei sintomi Impatto sulla qualità della vita, sul rendimento lavorativo e

scolastico, sulle attività quotidiane e sul tempo libero Presenza di fattori scatenanti in ambiente domestico o lavorativo Accertarsi se viene seguita profilassi ambientale ed i suoi

eventuali effetti

Indagare sull’efficacia di trattamenti già effettuati

Caratteristiche delle riacutizzazioni

Concomitante presenza di altri sintomi (Tosse cronica,

Ipo/Anosmia, Respirazione orale notturna, Sonno disturbato,

Congiuntivite)

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ANAMNESI – Allergia alimentare

Età dell’epoca della reazione Tipo di alimento in causa e sua modalità di preparazione Tipo di sintomo presentato Tempo intercorrente tra l’esposizione e la manifestazione del

sintomo

Quantità di alimento che ha determinato reazione

Ripetizione della reazione con lo stesso alimento

Reazione da contatto con alimento

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Sintomatologia allergica nei bambini

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Sintomatologia allergica nei bambini: FOOD ALLERGY

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Sintomatologia allergica nei bambini: DERMATITE ATOPICA

Criteri Diagnostici AIEA

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Diagnosi

Sintomo

Il percorso diagnostico in allergologia

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Diagnosi

Sintomo

Il percorso diagnostico in allergologia

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Sintomatologia allergica nei bambini

SINTOMO

Suggestivo

Ricorrente

Persistente

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ESECUZIONE

SESSIONE ATTIVA IN PNEUMO-ALLERGOLOGIA

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PRICK TEST

• Elevata accuratezza

• Semplicità di esecuzione ed interpretazione

• Minima invasività

• Rischio quasi nullo di effetti collaterali

• Costi modesti

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PRICK TEST: Meccanismo Fisiopatologico

• Principio generale di verificare se sulla superficie

dei mastociti sono presenti IgE specifiche per

l’allergene in questione.

• Reazione reaginica o IgE mediata

• Allergene (penetrato attraverso la cute mediante la

lancetta) raggiunge il mastocita e si lega a 2 IgE

adiacenti (cross-linking), attiva la degranulazione

con liberazione dei mediatori (istamina e altri)

• Istamina induce vasodilatazione, aumento

permeabilità vasale, essudazione plasmatica e

formazione dell’eritema e del pomfo

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PRICK TEST: Età

• Possono essere eseguiti a qualsiasi età

(dal primo mese già reattività cutanea istamina)

• Al di sotto dei 3 aa:

Numero mastociti cute

Numero di recettori per le IgE

Rilascio di mediatori

Produzione di IgE da parte del Linfocita B

Reattività cutanea all’istamina

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PRICK TEST: Età

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PRICK TEST: Metodologia – Allergeni

• Allergeni : proteine o glicoproteine con peso molecolare 5-60 Kda

resistenti alle variazioni del PH, agli enzimi proteolitici e al calore

• Concentrazione allergeni variabile a seconda della ditta

• Possibile presenza di molecole allergeniche contaminanti

• Possibile non siano contenute tutte le molecole allergeniche proprie della

fonte

• Standardizzazione : Unità Biologica

• Quantità allergene che determina la formazione di un pomfo di un certo

diametro in un certa percentuale di soggetti sensibilizzati con medesimi

sintomi

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PRICK TEST: Metodologia – Allergeni

Alcuni di questi estratti possono essere prodotti sia come allergeni singoli che come miscele. La concentrazione degli estratti allergenici può essere espressa in: peso/volume (1 mg/ml; 5 mg/ml; 1%, 2%, 4%) Unità Istamino Equivalenti HEP: (10, 30, 100 HEP/mL) Unità Biologiche Diagnostiche DBU definite come 1/100 dell attività allergenica di un estratto che provoca mediamente un pomfo pari a quello ottenuto con Istamina 10 mg/ml: (100 DBU/mL)

L’attività biologica è correlata alla concentrazione degli estratti allergenici e viene espressa, a seconda degli allergeni, in: unità P/V (relazione PESO/VOLUME) - HEP (Histamine Equivalents Prick-test) oppure in Mcg/ml. Per alcuni estratti il contenuto di allergene maggioritario viene quantificato ed espresso in UM (Unità di Massa - mcg/ml).

Indice di Reattività - IR (100 IR = concentrazione che induce un pomfo di 38mm2

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PRICK TEST: Metodologia – Scelta Allergeni

ALIMENTI LATTE

UOVO

MERLUZZO

ARACHIDE (LEGUMINOSE)

GRANO

MELA - PESCA

MANZO – POLLO – NOCCIOLA -

GAMBERETTI

INALANTI DERMATOFAGOIDI (DP – DF)

ALTERNARIA – CLADOSPORIUM -

ASPERGILLUS

EPITELIO CANE - GATTO

GRAMINACEE

PARIETARIA

OLIVO

COMPOSITE (AMBROSIA –

ARTEMISIA)

CIPRESSO – PLATANO – BETULLA –

NOCCIOLO - ONTANTO

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PRICK TEST: Metodologia – Lancette

• Lancette per puntura epicutanea

• Preferibile usare lancetta sterile

monouso (punta di 1 mm tipo Morrow

Brown) effettuando una puntura

perpendicolare alla cute (quantità di

estratto che mediamente entra nella

cute è di 0.016 µ/l)

• Esistono lancette con punta più lunga

che necessitano di una puntura con

inclinazione di 45° rispetto alla cute

che va innalzata senza far fuoriuscire

sangue

• Multitest meno utilizzati in pediatria

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PRICK TEST: Metodologia – Esecuzione

• Superficie volare avambraccio (maggior numero di mastociti –

fino a 3cm dalla piega del gomito e 5cm dal polso)

• Pulizia cute (alcool per «sgrassare» cute)

• Allergeni a distanza di 3 cm in senso trasversale e longitudinale

(nel bambino non oltre i 10 per avambraccio)

• Lancetta punta 1mm 90° (1 per ogni Allergene)

• Lancetta punta più lunga (tipo pungidito) 45°

• Eseguire sempre controllo positivo (Istamina) e negativo

(Soluzione glicerosalina)

• Mettere segno per identificare allergene

• Asciugare dopo circa 1 minuto (tamponando e non strofinando)

• Leggere il risultato dopo 15-20 minuti

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PRICK TEST: Metodologia – Lettura Qualitativa

Risposta

Lettura

Esito

- Reazione uguale al controllo negativo Negativo

+ Reazione da meno di ½ fino a ¼ rispetto a quella indotta

dall’istamina cloridrato

Negativo

++ Reazione minore (fino a ½) rispetto a quella indotta

dall’istamina cloridrato

Positivo

+++ Reazione da meno del doppio fino a una uguale a quella indotta

dall’istamina cloridrato

Positivo

++++ Reazione doppia o superiore al doppio di quella indotta

dall’istamina cloridrato

Positivo

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PRICK TEST: Metodologia – Lettura Quantitativa

• POSITIVO diametro medio ≥ di 3 mm (Dmax + Dmin /2)

l’area del pomfo ≥ di 7 mm2

(non viene considerata la risposta all’istamina)

• SKIN INDEX rapporto tra il diametro medio del pomfo

indotto dall’allergene e quello dall’istamina

per non sottostimare una sensibilizzazione

specie nelle età più piccole

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3 cm

5 cm 3mm

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3 cm

5 cm

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3 cm

5 cm

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PRICK TEST: Metodologia – Farmaci da evitare

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PRICK TEST: Metodologia – Controindicazioni

• Iperreattività cutanea (dermografismo)

• Dermatite Atopica estesa

• Patologie cutanee estese anche non di natura allergica

• Orticaria acuta in atto

• Cute non sana nei distretti interessati (abrasioni – ustioni -

grattamento)

• Malattia allergica grave in fase acuta

• Valutazione attenta nei soggetti «psicolabili»

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PRICK TEST: Metodologia – Falsi Negativi

• Iporeattività cute Età - Farmaci

• Iporeattività cute dopo una reazione intensamente positiva (refrattarietà

24-48 ore)

• Presenza IgE specifiche per uno specifico allergene solo nell’organo

interessato (Mucosa nasale - congiuntivale)

• Estratti inattivi (conservazione non adeguata – scadenza)

• Tipo di lancetta non adeguata – Scarsa penetrazione cutanea

dell’allergene per pressione non adeguata

• Sede del test

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PRICK TEST: Metodologia – Falsi Positivi

• Iperreattività cute Orticaria in atto

• Estratti troppo concentrato (non standardizzato)

• Inquinamento estratto (scambio flaconcini – scambio contagocce)

• Utilizzare una lancetta per più test asciugando la punta (la lancetta deve

essere cambiata dopo ogni singolo test)

• Trasporto di una goccia di allergene da una zona all’altra durante il test o

durante l’asciugatura

• Eccessiva vicinanza tra le gocce (<2cm) (riflesso assonico determina

liberazione neuropeptidi che inducono reazione infiammatoria nella zona

circostante)

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PRICK TEST: Metodologia – Rischi

• Eventi avversi rarissimi

• Reazione locale ampia non rara / Reazione ritardata e prolungata più rara

• Reazioni segnalate 0.03-0.04%.

Maggioranza di reazioni non allergiche (Lipotimia – Malessere)

Reazioni allergiche lievi (Orticaria – Broncospasmo – Ipotensione)

• Nei bambini reazioni più frequenti con Prick by Prick e in presenza di dermatite

• Negli adulti reazioni più frequenti in asmatici con forte positività al prick test

• 1 caso fatale in un adulto asmatico sottoposto a 90 test contemporaneamente

• 6 casi fatali in bambini test cutanei intradermici

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PRICK TEST: Metodologia – Precauzioni

• Bambini < 6m se dermatite atopica diffusa

• Storia precedente di anafilassi con l’allergene da testare

• Asma bronchiale grave (non controllata)

• Sintomi allergici gravi in atto

• Prick by Prick (eventuale test senza puntura per 2-3 minuti)

• Test con lattice

• Test con estratti non standardizzati

• Effettuare l’esame sempre in ambiente ambulatoriale e in presenza di un medico

• Avere sempre a disposizioni farmaci e presidi per fronteggiare una reazione grave

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INTERPRETAZIONE

SESSIONE ATTIVA IN PNEUMO-ALLERGOLOGIA

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PRICK TEST: Interpretazione • SENSIBILITA’ VP/VP+ FN x 100

• SPECIFICITA’ VN/VN+ FP x 100

• SENSIBILITA’: tanto più alta quanto minore

è il numero dei falsi negativi

• SPECIFICITA’: tanto più alta quanto minore

è il numero dei falsi positivi

Valore Predittivo Negativo (VPN): probabilità che un test negativo correli con una

tolleranza

Valore Predittivo Positivo (VPP): probabilità che un test positivo correli con una

malattia

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PRICK TEST: Interpretazione

• Test positivo non significa sempre allergia

• I concetti di Atopia – Sensibilizzazione – Allergia non si

identificano (30-35% Atopici non presentano una malattia

allergica)

• Il numero degli allergeni positivi non indica il numero delle

allergie

• Un prick test positivo per un allergene non significa

necessariamente che il soggetto abbia dei sintomi scatenati da

quel determinato allergene

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PRICK TEST: Interpretazione

ALLERGIA

SENSIBILIZZAZIONE

ATOPIA

Presenza di manifestazioni cliniche correlate alle sensibilizzazioni

Produzione IgE specifiche verso specifici allergeni determinata da stimoli ambientali

Tendenza geneticamente determinata a produrre IgE verso antigeni ambientali

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PRICK TEST: Interpretazione

• SENSIBILITA’ verso Allergeni Alimentari 30 - 90%

• SPECIFICITA’ verso Allergeni Alimentari 20 - 60%

• SENSIBILITA’ verso Allergeni Inalatori 80 - 97%

• SPECIFICITA’ verso Allergeni Inalatori 70 - 95%

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PRICK TEST: Interpretazione

• VALORE PREDITTIVO POSITIVO (VPP) circa 50%

• VALORE PREDITTIVO NEGATIVO (VPN) 90-95%

The diagnosis of food allergy: a systematic review and meta-analysis Soares-Weiser et al. Allergy 2014

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PRICK TEST: Diametro Pomfo e Correlazione clinica (VPP)

ALIMENTO

DIAMETRO

POMFO

(> 2aa)

DIAMETRO

POMFO

(< 2aa)

LATTE 8 mm 6 mm

UOVO 7 mm 5 mm

ARACHIDE 8 mm 4 mm

INALANTE

DIAMETRO

POMFO

(> 2aa)

DP - DF 3 mm

GRAMINACEE

PARIETARIA

7 mm

OLIVO 6 mm

ALTERNARIA 8 mm

CANE

GATTO

10 mm

7 mm

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Prick by Prick

SESSIONE ATTIVA IN PNEUMO-ALLERGOLOGIA

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PRICK by PRICK: Metodologia – Esecuzione

• Possibile causa di FALSA NEGATIVITA’ del prick test è dovuta alla

perdita di frazioni antigeniche nel processo di allestimento degli

estratti industriali (particolare labilità di alcuni allergeni alimentari,

soprattutto vegetali)

• I cibi freschi, specie frutta e verdura, ma anche altri alimenti, mostrano

quindi spesso una potenza maggiore rispetto agli estratti commerciali

• Gli alimenti devono essere freschi e non congelati o in scatola per la

possibile perdita di alcune proprietà allergizzanti

• Il grado di maturazione di un alimento varia la sua allergenicità

alimento testato deve essere nelle condizioni in cui viene mangiato

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PRICK by PRICK: Metodologia – Esecuzione

• Se alimento solido pungere l’alimento fresco con una

lancetta e poi eseguire regolare pressione sulla cute

• Se alimento liquido applicare una goccia sulla cute e

immergere direttamente la lancetta.

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PRICK BY PRICK

VALORE PREDITTIVO POSITIVO (VPP)

The diagnosis of food allergy: a systematic review and meta-analysis Soares-Weiser et al. Allergy 2014

• Maggiori segnalazioni di reazioni sistemiche rispetto al

prick test con estratti allergenici

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PRICK TEST: Ripetizione

• 18-24 mesi

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PRICK TEST: Costi

• 10-20 Euro /Allergene

• 80 Centesimi / confezione 10 lancette

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Caffè?

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Dott. Francesco Paolo Brunese Pediatra di Famiglia

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OSSIMETRIA

• Esame che misura la saturazione dell’ossigeno del sangue senza

necessità del prelievo ematico

• Monitoraggio attendibile – continuo – non invasivo della funzione

respiratoria del paziente

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OSSIMETRIA:Saturimetro

• Ossigeno nel sangue è sostanzialmente presente legato all’emoglobina

(98%) e il restante 2% è disciolto nel plasma

• Emoglobina può essere legata all’ossigeno (Ossiemoglobina – HbO2)

oppure non legata (Emoglobina ridotta – HHb)

• La saturazione periferica di ossigeno (SpO2) esprime il rapporto tra

HbO2 e tutte le altre forme di Hb presenti nel sangue

• Indica la percentuale di molecole di emoglobina saturate dall’ossigeno

• Indicatore della pressione di ossigeno disciolto nel sangue ovvero di

quanto ossigeno è in grado di muoversi dallo spazio aereo dei polmoni

al sangue

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OSSIMETRIA:Saturimetro

• Illuminando un dito con un led, la sua luce lo attraversa e viene

attenuata dalle strutture attraversate

• Il saturimetro sfrutta la capacità di assorbimento della luce da parte

dell'emoglobina e la naturale pulsazione del flusso sanguigno nelle

arterie per misurare il livello di ossigeno nel corpo

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OSSIMETRIA:Saturimetro

• Un dispositivo chiamato sonda è dotato di una sorgente e

un rilevatore di luce e un microprocessore che confronta

e calcola le differenze tra un'emoglobina ricca di

ossigeno rispetto a una carente

• Su un lato della sonda è montata una sorgente luminosa

con due differenti tipi di luce: infrarossa e rossa

• Questi due fasci di luce vengono inviati attraverso i

tessuti del corpo verso il rilevatore di luce sull'altro lato

della sonda. L'emoglobina che è più satura di ossigeno

assorbe più luce infrarossa, mentre quella povera di

ossigeno assorbe più luce rossa

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OSSIMETRIA:Saturimetro

• Il microprocessore all’interno della

sonda calcola la differenza e converte

le informazioni in un valore digitale

• Le misurazioni di assorbimento della

luce relative vengono eseguite più

volte ogni secondo e vengono poi

elaborate per dare una nuova lettura

ogni secondo circa

• Al termine, viene mostrata la media

delle rilevazioni degli ultimi tre

secondi

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OSSIMETRIA:Saturimetro

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OSSIMETRIA:Saturimetro

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OSSIMETRIA:Saturimetro

EMOGLOBINA

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OSSIMETRIA:Saturimetro

Valori SpO2 in età pediatrica

SpO2 NORMALE 97-100 %

5° PC 95-96 %

LIEVE IPOSSIA 93-95 %

ALLARME < 92 %

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SpO2 PaO2

% mmHg

10 10.3

20 15.4

30 19.2

40 22.8

50 26.6

60 31.2

70 36.9

80 44.5

90 57.8

95 74.2

97.5 99.6

99.9 100

T = 37° pH = 7.40

OSSIMETRIA:Saturimetro

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OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

Page 77: Dott. Francesco Paolo Brunese Pediatra di Famiglia

OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

Page 78: Dott. Francesco Paolo Brunese Pediatra di Famiglia

OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

Page 79: Dott. Francesco Paolo Brunese Pediatra di Famiglia

OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

Page 80: Dott. Francesco Paolo Brunese Pediatra di Famiglia

OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

SpO2 FC

PI Nome e Range differenti

Maggiore Perfusione = segnale più

intenso

Variazioni (sede – individuali)

Nessuna correlazione con SpO2

e FC

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OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

Recentemente si sono

sviluppate nuove tecnologie

(SET - Signal Extraction

Technology) che attraverso

filtri adattivi hanno permesso di

analizzare il segnale

dividendolo nei suoi

componenti fondamentali ed

eliminando i cosiddetti «rumori

di fondo».

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OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

Page 83: Dott. Francesco Paolo Brunese Pediatra di Famiglia

OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

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OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

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OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

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OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

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OSSIMETRIA:Saturimetro – Aspetti tecnici

Fonti luminose esterne

• Disturbo di ricezione del segnale

• Coprire con un panno il saturimetro

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OSSIMETRIA:Saturimetro – Indicazioni

• Nel lattante possibili lievi

desaturazioni in corso di infezioni

virali delle alte vie con ostruzione

nasale

• Ripetere valutazione clinica e

saturazione dopo accurata igiene

delle fosse nasali

• La saturimetria aumenta la

sensibilità di diagnosi della

polmonite associata a esame

obiettivo, valutazione della tosse,

dispnea e frequenza respiratoria

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Prestazioni aggiuntive di self help diagnostico-terapeutico

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E' importante essere coscienti che nonostante

l'SpO2 sia precisa ed estremamente utile nell'uso

clinico è solo una parte della valutazione dello stato

del paziente e non deve essere mai usata come

unico mezzo per il monitoraggio dello stato di

ossigenazione e ventilazione del paziente con

difficoltà respiratoria

OSSIMETRIA:Saturimetro – Conclusioni

Pulse Oxymetry in Pediatric Practice Fouzas et al. Pediatrics 2011

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