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Mercoledì delle ceneri (con liturgia eucaristica) G. In questa celebrazione si benedicono e si impongono le ceneri, ricavate dai rami di ulivo, benedetti nella domenica delle Palme dell’anno scorso. Il segno delle ceneri ci ricorda la debolezza e la fragilità della vita umana e diventa segno esteriore di chi vuole percorrere un cammino di pentimento. Vogliamo vivere questo momento con verità davanti a Dio, per iniziare assieme il cammino della Quaresima che ci condurrà alla Santa Pasqua. Canto d’inizio APRI LE TUE BRACCIA Hai cercato la libertà lontano, hai trovato la noia e le catene, hai vagato senza via, solo con la tua fame. Apri le tue braccia, corri incontro al Padre, oggi la sua casa sarà in festa per te. (2v) Se vorrai spezzare le catene, troverai la strada dell'amore, la tua gioia canterai: questa è la libertà. Rit. (si omette l’atto penitenziale, perchè è sostituito dal rito di imposizione delle ceneri) COLLETTA Sac. O Dio, nostro Padre, concedi, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore. LITURGIA DELLA PAROLA Dal libro del profeta Gioèle (Gl 2,12-18) Così dice il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, 1

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Mercoledì delle ceneri (con liturgia eucaristica)

G. In questa celebrazione si benedicono e si impongono le ceneri, ricavate dai rami di ulivo, benedetti nella domenica delle Palme dell’anno scorso. Il segno delle ceneri ci ricorda la debolezza e la fragilità della vita umana e diventa segno esteriore di chi vuole percorrere un cammino di pentimento. Vogliamo vivere questo momento con verità davanti a Dio, per iniziare assieme il cammino della Quaresima che ci condurrà alla Santa Pasqua.

Canto d’inizioAPRI LE TUE BRACCIA

Hai cercato la libertà lontano,hai trovato la noia e le catene, hai vagato senza via, solo con la tua fame.

Apri le tue braccia, corri incontro al Padre,oggi la sua casa sarà in festa per te. (2v)

Se vorrai spezzare le catene, troverai la strada dell'amore, la tua gioia canterai: questa è la libertà. Rit.

(si omette l’atto penitenziale, perchè è sostituito dal rito di imposizione delle ceneri)

COLLETTASac. O Dio, nostro Padre, concedi, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore. 

LITURGIA DELLA PAROLA

Dal libro del profeta Gioèle (Gl 2,12-18)Così dice il Signore:«Ritornate a me con tutto il cuore,con digiuni, con pianti e lamenti.Laceratevi il cuore e non le vesti,ritornate al Signore, vostro Dio,perché egli è misericordioso e pietoso,lento all’ira, di grande amore,pronto a ravvedersi riguardo al male».Chi sa che non cambi e si ravvedae lasci dietro a sé una benedizione?Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.Suonate il corno in Sion,proclamate un solenne digiuno,convocate una riunione sacra.Radunate il popolo,

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indite un’assemblea solenne,chiamate i vecchi,riunite i fanciulli, i bambini lattanti;esca lo sposo dalla sua camerae la sposa dal suo talamo.Tra il vestibolo e l’altare pianganoi sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:«Perdona, Signore, al tuo popoloe non esporre la tua eredità al ludibrioe alla derisione delle genti».Perché si dovrebbe dire fra i popoli:«Dov’è il loro Dio?».Il Signore si mostra geloso per la sua terrae si muove a compassione del suo popolo. Parola di Dio.

Salmo Responsoriale (Salmo 50)Rit. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

oppure (ritornello cantato cfr. GMG 2016)

Beato è il cuore, che perdona, misericordia riceverà da Dio in cielo. Beato è il cuore, che perdona, misericordia riceverà da Dio in cielo.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;nella tua grande misericordiacancella la mia iniquità.Lavami tutto dalla mia colpa,dal mio peccato rendimi puro. Rit.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,il mio peccato mi sta sempre dinanzi.Contro di te, contro te solo ho peccato,quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. Rit.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,rinnova in me uno spirito saldo.Non scacciarmi dalla tua presenzae non privarmi del tuo santo spirito. Rit.

Rendimi la gioia della tua salvezza,sostienimi con uno spirito generoso.Signore, apri le mie labbrae la mia bocca proclami la tua lode. Rit.

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Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2 Cor 5,20-6,2)Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso». Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO(Gen Verde)

Lode a te o Cristo re di eterna gloria (2v)(Letto) Oggi non indurite il vostro cuore ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te…

Dal vangelo secondo Matteo (Mt 6,1-6.16-18)In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».  Parola del Signore.

OMELIA(cfr. papa Francesco, mercoledì delle ceneri 10 febbraio 2016)

La Parola di Dio, all’inizio del cammino quaresimale, rivolge alla Chiesa e a ciascuno di noi due inviti.Il primo è quello di san Paolo: «Lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20). Non è semplicemente un buon consiglio paterno e nemmeno soltanto un suggerimento; è una vera e propria supplica a nome di Cristo: «Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (ibid.). Perché un appello così solenne e accorato? Perché Cristo sa quanto siamo fragili e peccatori, conosce la debolezza del nostro cuore; lo vede ferito dal male che abbiamo commesso e subìto; sa quanto bisogno abbiamo di perdono, sa che ci occorre sentirci amati per compiere il bene. Da soli non siamo in grado: per questo l’Apostolo non ci dice di fare qualcosa, ma di lasciarci riconciliare da Dio, di permettergli di perdonarci, con fiducia, perché «Dio è più grande del nostro cuore» (1Gv 3,20). Egli vince il peccato e ci rialza dalle miserie, se gliele affidiamo. Sta a noi riconoscerci bisognosi di misericordia: è il primo passo del cammino cristiano; si tratta di entrare attraverso la porta aperta che è Cristo, dove ci aspetta Lui stesso, il Salvatore, e ci offre una vita nuova e gioiosa.

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Ci possono essere alcuni ostacoli, che chiudono le porte del cuore. C’è la tentazione di blindare le porte, ossia di convivere col proprio peccato, minimizzandolo, giustificandosi sempre, pensando di non essere peggiori degli altri; così, però, si chiudono le serrature dell’anima e si rimane chiusi dentro, prigionieri del male. Un altro ostacolo è la vergogna ad aprire la porta segreta del cuore. La vergogna, in realtà, è un buon sintomo, perché indica che vogliamo staccarci dal male; tuttavia non deve mai trasformarsi in timore o paura. E c’è una terza insidia, quella di allontanarci dalla porta: succede quando ci rintaniamo nelle nostre miserie, quando rimuginiamo continuamente, collegando fra loro le cose negative, fino a inabissarci nelle cantine più buie dell’anima. Allora diventiamo persino familiari della tristezza che non vogliamo, ci scoraggiamo e siamo più deboli di fronte alle tentazioni. Questo avviene perché rimaniamo soli con noi stessi, chiudendoci e fuggendo dalla luce; mentre soltanto la grazia del Signore ci libera. Lasciamoci allora riconciliare, ascoltiamo Gesù che dice a chi è stanco e oppresso «venite a me» (Mt 11,28). Non rimanere in sé stessi, ma andare da Lui! Lì ci sono ristoro e pace.C’è un secondo invito di Dio, che dice, per mezzo del profeta Gioele: «Ritornate a me con tutto il cuore» (2,12). Se bisogna ritornare è perché ci siamo allontanati. È il mistero del peccato: ci siamo allontanati da Dio, dagli altri, da noi stessi. Non è difficile rendersene conto: tutti vediamo come facciamo fatica ad avere veramente fiducia in Dio, ad affidarci a Lui come Padre, senza paura; come è arduo amare gli altri, anziché pensare male di loro; come ci costa fare il nostro vero bene, mentre siamo attirati e sedotti da tante realtà materiali, che svaniscono e alla fine ci lasciano poveri. Accanto a questa storia di peccato, Gesù ha inaugurato una storia di salvezza. Il Vangelo che apre la Quaresima ci invita a esserne protagonisti, abbracciando tre rimedi, tre medicine che guariscono dal peccato (cfr Mt 6,1-6.16-18).In primo luogo la preghiera, espressione di apertura e di fiducia nel Signore: è l’incontro personale con Lui, che accorcia le distanze create dal peccato. Pregare significa dire: “non sono autosufficiente, ho bisogno di Te, Tu sei la mia vita e la mia salvezza”. In secondo luogo la carità, per superare l’estraneità nei confronti degli altri. L’amore vero, infatti, non è un atto esteriore, non è dare qualcosa in modo paternalistico per acquietarsi la coscienza, ma accettare chi ha bisogno del nostro tempo, della nostra amicizia, del nostro aiuto. È vivere il servizio, vincendo la tentazione di soddisfarci. In terzo luogo il digiuno, la penitenza, per liberarci dalle dipendenze nei confronti di quello che passa e allenarci a essere più sensibili e misericordiosi. È un invito alla semplicità e alla condivisione: togliere qualcosa dalla nostra tavola e dai nostri beni per ritrovare il bene vero della libertà.«Ritornate a me – dice il Signore – ritornate con tutto il cuore»: non solo con qualche atto esterno, ma dal profondo di noi stessi. Infatti Gesù ci chiama a vivere la preghiera, la carità e la penitenza con coerenza e autenticità, vincendo l’ipocrisia. La Quaresima sia un tempo di benefica “potatura” della falsità, della mondanità, dell’indifferenza: per non pensare che tutto va bene se io sto bene; per capire che quello che conta non è l’approvazione, la ricerca del successo o del consenso, ma la pulizia del cuore e della vita; per ritrovare identità cristiana, cioè l’amore che serve, non l’egoismo che si serve. Mettiamoci in cammino insieme, come Chiesa, ricevendo le Ceneri – anche noi diventeremo cenere – e tenendo fisso lo sguardo sul Crocifisso. Egli, amandoci, ci invita a lasciarci riconciliare con Dio e a ritornare a Lui, per ritrovare noi stessi. 

BENEDIZIONE E IMPOSIZIONE DELLE CENERI 

(Terminata l'omelia, il sacerdote benedice le ceneri)

Sac. Raccogliamoci, cari ragazzi, in semplice e umile preghiera, davanti a Dio nostro Padre, perché faccia scendere su di noi la sua benedizione e accolga l'atto penitenziale che stiamo per compiere. 

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(Tutti si raccolgono, per alcuni istanti, in preghiera silenziosa; e il sacerdote prosegue:)

O Dio, che hai pietà di chi si pente e doni la tua pace a chi si converte, accogli con paterna bontà la preghiera del tuo popolo e benedici + questi tuoi figli, che riceveranno l'austero simbolo delle ceneri, perché, attraverso l'itinerario spirituale della Quaresima, giungano completamente rinnovati a celebrare la Pasqua del tuo Figlio, il Cristo nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.  

T. Amen.

(Il Sacerdote asperge con l’acqua benedetta le ceneri)

(I ragazzi, processionalmente, si presentano al celebrante, il quale impone a ciascuno le ceneri, dicendo:)

Convertitevi, e credete al Vangelo.

(si esegue un canto oppure un sottofondo musicale)

UN CUORE NUOVO (Buttazzo)Ti darò un cuore nuovo popolo mio. Il mio spirito effonderò in te. Toglierò da te, il cuore di pietra. Un cuore di carne ti darò, popolo mio.

Da tutte le nazioni vi radunerò, vi mostrerò la strada della vita. E vivrà chi la seguirà. Rit.

Vi aspergerò con acqua, e puri vi farò. Dagli idoli sarete liberati. Questa è la mia libertà. Rit.

Mio popolo sarete, le genti lo vedranno. Abiterete dentro la mia casa. E vedrete il mio volto. Rit.

oppure: lettura di un salmo (due solisti intervallati) e tutti rispondono ogni due strofe con un ritornello cantato (vedi quello proposto oppure anche “Beato il cuore”).

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Salmo 118Beato l'uomo di integra condotta,che cammina nella legge del Signore.Beato chi è fedele ai suoi insegnamentie lo cerca con tutto il cuore.Non commette ingiustizie,cammina per le sue vie.Tu hai dato i tuoi precettiperché siano osservati fedelmente.

Siano diritte le mie vie,nel custodire i tuoi decreti.Allora non dovrò arrossirese avrò obbedito ai tuoi comandi.Ti loderò con cuore sinceroquando avrò appreso le tue giuste sentenze.Voglio osservare i tuoi decreti:non abbandonarmi mai.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via?Custodendo le tue parole.Con tutto il cuore ti cerco:non farmi deviare dai tuoi precetti.Conservo nel cuore le tue paroleper non offenderti con il peccato.Benedetto sei tu, Signore;mostrami il tuo volere.

Con le mie labbra ho enumeratotutti i giudizi della tua bocca.Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioiapiù che in ogni altro bene.Voglio meditare i tuoi comandamenti,considerare le tue vie.Nella tua volontà è la mia gioia;mai dimenticherò la tua parola.

Sii buono con il tuo servo e avrò vita,custodirò la tua parola.Aprimi gli occhi perché io veda

le meraviglie della tua legge.Io sono straniero sulla terra,non nascondermi i tuoi comandi.Io mi consumo nel desideriodei tuoi precetti in ogni tempo.

Tu minacci gli orgogliosi;maledetto chi devìa dai tuoi decreti.Allontana da me vergogna e disprezzo,perché ho osservato le tue leggi.Siedono i potenti, mi calunniano,ma il tuo servo medita i tuoi decreti.Anche i tuoi ordini sono la mia gioia,miei consiglieri i tuoi precetti.

Io sono prostrato nella polvere;dammi vita secondo la tua parola.Ti ho manifestato le mie vie e mi hai risposto;insegnami i tuoi voleri.Fammi conoscere la via dei tuoi precettie mediterò i tuoi prodigi.Io piango nella tristezza;sollevami secondo la tua promessa.

Tieni lontana da me la via della menzogna,fammi dono della tua legge.Ho scelto la via della giustizia,mi sono proposto i tuoi giudizi.Ho aderito ai tuoi insegnamenti, Signore,che io non resti confuso.Corro per la via dei tuoi comandamenti,perché hai dilatato il mio cuore.

(Terminata l’imposizione delle ceneri, il sacerdote si lava le mani)

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PREGHIERA UNIVERSALESac. Rivolgiamo la nostra comune preghiera a Dio, Padre buono e misericordioso. Ripetiamo insieme ogni due intenzioni: donaci Signore un cuore nuovo.

Ti preghiamo per la Chiesa e il papa. Ti preghiamo per tutti coloro che soffrono e vivono nella guerra.

Ti preghiamo per i nostri genitori e per quelle famiglie che hanno sperimentato la divisione.Ti preghiamo per i nostri insegnanti ed educatori.

Ti preghiamo per gli immigrati e gli emarginati dalla società.Ti preghiamo per tutti noi: rendi il nostro cuore più sensibile e attento alle persone che accanto a noi hanno più bisogno.

(non si dice il Credo)

LITURGIA EUCARISTICA

Sulle OfferteAccogli, Signore, questo sacrificio, col quale iniziamo solennemente la Quaresima, e fa' che mediante le opere di carità e penitenza vinciamo i nostri vizi e liberi dal peccato possiamo celebrare la Pasqua del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.  Prefazio di Quaresima IV (I frutti del digiuno)

E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. 

Con il digiuno quaresimaletu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito,infondi la forza e doni il premio,per Cristo nostro Signore.

Per questo mistero si allietano gli angelie per l'eternità adorano la gloria del tuo volto.Al loro canto concedi, o Signore,che si uniscano le nostre voci nell'inno di lode:

Santo, Santo, Santo il Signore ....  

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Canto di comunioneE SONO SOLO UN UOMO

Io lo so, Signore, che vengo da lontano,prima del pensiero e poi nella tua mano,io mi rendo conto che tu sei la mia vitae non mi sembra vero di pregarti così.

"Padre d'ogni uomo" e non ti ho visto mai,"Spirito di vita" e nacqui da una donna,"Figlio mio fratello" e sono solo un uomo,eppure io capisco che tu sei verità.

E imparerò a guardare tutto il mondocon gli occhi trasparenti di un bambino,e insegnerò a chiamarti "Padre nostro"ad ogni figlio che diventa uomo. (2 volte)

Io lo so, Signore, che tu mi sei vicino,luce alla mia mente, guida al mio cammino,mano che sorregge, sguardo che perdona,e non mi sembra vero che tu esista così.

Dove nasce amore Tu sei la sorgente,dove c'è una croce Tu sei la speranza,dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna:e so che posso sempre contare su di Te!

E accoglierò la vita come un dono,e avrò il coraggio di morire anch'io,e incontro a te verrò col mio fratelloche non si sente amato da nessuno. (2 volte)

Dopo la ComunioneQuesto sacramento che abbiamo ricevuto, o Padre, ci sostenga nel cammino quaresimale, santifichi il nostro digiuno e lo renda efficace per la guarigione del nostro spirito. Per Cristo nostro Signore.

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