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Donare il sangue è una scelta che contribuisce a migliorare la salute di tutti: di chi dona e di chi riceve Associazione Leccese Donatori Volontari Sangue NOTIZIARIO MENSILE - ANNO 7 N. 05 MAG. 2019 iamo abituati a considerare la donazione del sangue come un gesto altruistico e di civiltà che rende possibili interventi chirurgici e permette di salvare vite umane. In realtà, però, non dobbiamo trascurare l’importanza del nostro atto d’amore anche in ter- mini di tutela della nostra salute. Sono, infatti, diversi e molteplici i benefici della donazione di sangue per il donatore, il quale, in pri- mis, tiene sotto controllo la propria salute. Ed invero, il donatore viene puntualmente sottopo- sto ad una serie di esami periodici che diventano un momento di prevenzione gratuita. Senza contare che, dopo aver donato il sangue, il corpo lavora per reintegrare la perdita stimolando la produzione di nuove cellule ematiche in modo da favorire la rige- nerazione del sangue. Una cosa che non tutti sanno, poi, è che la donazio- ne di sangue riduce il rischio di sviluppare il diabe- te di tipo 2. I depositi di ferro sono accusati, infatti, di influenzare negativamente l’azione dell’insulina e si associano ad un peggior controllo metabolico del diabete di tipo 2. La donazione di sangue effettuata pe- riodicamente è l’unico metodo innocuo per espel- lere gli accumuli di ferro dall’organismo, con conseguente riduzione della resistenza all’insulina e miglioramento della funzione vascola- re. Fuor di dubbio è, infine, il grande benessere psicologico che proviamo dopo ogni nostra dona- zione. Compiere un gesto di solidarietà aumenta la consi- derazione di se stessi e, pertanto, il donatore è sti- molato a mantenere un corretto stile di vita. Insomma, questo gesto d’amore lo si fa per la salute degli altri, ma ormai non ci sono dubbi: i benefici valgono anche per quella propria. Donare il sangue è una scelta che contribuisce a migliorare la salute di tutti: di chi dona e di chi riceve. Ricordiamocelo sempre.

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Donare il sangue è una scelta che contribuisce a migliorare la salute di tutti: di chi dona e di chi riceve

Assoc iaz ione Leccese Donator i Volontar i Sangue NOTIZIARIO MENSILE - ANNO 7 N. 05 M AG. 2019

iamo abituati a considerare la donazione

del sangue come un gesto altruistico e di

civiltà che rende possibili interventi chirurgici e

permette di salvare vite umane.

In realtà, però, non dobbiamo trascurare

l’importanza del nostro atto d’amore anche in ter-

mini di tutela della nostra salute.

Sono, infatti, diversi e molteplici i benefici della

donazione di sangue per il donatore, il quale, in pri-

mis, tiene sotto controllo la propria salute.

Ed invero, il donatore viene puntualmente sottopo-

sto ad una serie di esami periodici che diventano un

momento di prevenzione gratuita. Senza contare

che, dopo aver donato il sangue, il corpo lavora per

reintegrare la perdita stimolando la produzione di

nuove cellule ematiche in modo da favorire la rige-

nerazione del sangue.

Una cosa che non tutti sanno, poi, è che la donazio-

ne di sangue riduce il rischio di sviluppare il diabe-

te di tipo 2. I depositi di ferro sono accusati, infatti,

di influenzare negativamente l’azione dell’insulina

e si associano ad un peggior controllo metabolico

del diabete di tipo 2.

La donazione di

sangue effettuata pe-

riodicamente è l’unico

metodo innocuo per espel-

lere gli accumuli di ferro

dall’organismo, con conseguente

riduzione della resistenza all’insulina

e miglioramento della funzione vascola-

re.

Fuor di dubbio è, infine, il grande benessere

psicologico che proviamo dopo ogni nostra dona-

zione.

Compiere un gesto di solidarietà aumenta la consi-

derazione di se stessi e, pertanto, il donatore è sti-

molato a mantenere un corretto stile di vita.

Insomma, questo gesto d’amore lo si fa per la salute

degli altri, ma ormai non ci sono dubbi: i benefici

valgono anche per quella propria. Donare il sangue

è una scelta che contribuisce a migliorare la salute

di tutti: di chi dona e di chi riceve.

Ricordiamocelo sempre.

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

UNA BELLISSIMA ESPERIENZA MAI VISSUTA PRIMA

Fidas Leccese 

28 Aprile u.s. a conclusione dei lavori del

58° Congresso Nazionale della Fidas, si è

svolta la 38° Giornata Nazionale del Donatore. Cir-

ca 6000 donatori provenienti da tutta Italia hanno

sfilato tra le strade di Matera

per testimoniare l'importanza

delle donazioni, e diffondere

la cultura del Dono.

La Fidas Leccese ha contri-

buito a questa giornata con la

presenza di circa 350 donatori

in rappresentanza delle 28

sezioni che la compongono.

Da tre anni mi viene dato

l'onore e l'onere di organizza-

re per conto di Fidas Leccese

tale evento, in qualità di Segretario Organizzativo.

Sono state 3 esperienze completamente diverse e

intense, ma quest’ultima è stata più significativa e

con un sapore diverso sia per la presenza di tanti

donatori ma soprattutto per la testimonianza e il

colore che abbiamo portato all'interno della sfilata.

Vedere la gente in attesa dell’arrivo del nostro

grande gruppo colorato di rosso, pieno di allegria,

slogan e trombette, tanto da sentirne la presenza da

Valter Giorgino

lontano per il grande frastuono che la nostra presen-

za apportava alla sfilata, è stata un’intensa emozio-

ne. Un fiume di persone, unite dalla voglia di aiuta-

re il prossimo, “eravamo la presenza degli assenti

bisognosi”, il rumore di quel silenzio assordante

che solo un donatore riconosce, la voce di chi soffre

senza farlo pesare.

Festosamente, abbiamo sottolineato che non vi è

cultura senza solidarietà e dono.

Per questa bellissima esperienza, sento di dover rin-

graziare il presidente della Fidas

Leccese, il Consiglio Direttivo

Provinciale e tutti coloro che mi

hanno dato fiducia e supporto du-

rante il mio mandato e nell'orga-

nizzazione di questa manifestazio-

ne.

Con gioia mi sento di augurarvi

ed augurarmi "Alla prossima" e

Ad Majora Semper!

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

IL MIO PRIMO CONGRESSO NAZIONALE FIDAS

TAVIANO 

ei giorni 26/27/28 aprile scorso ho avuto il

piacere e l’onore di poter prendere parte

come congressista e delegata di Fidas Leccese al

Congresso e Giornata nazionale del Donatore svol-

tosi a Matera.

Le emozioni e i bei momenti sono stati tanti, come

anche i punti toccati in assemblea.

Sono stati esaminati i dati dell’ultimo triennio dei

donatori e delle donazioni, vedendo con estremo

piacere un incremento nelle regioni del Sud, nono-

stante i vari problemi con i centri trasfusionali. Pro-

blemi che, ho appreso , riguardano anche il Nord ,

infatti vari presidenti hanno lamentato la carenza

di personale nelle varie strutture ospedaliere. Molti

medici assunti infatti, provengono dall’estero, in

quanto in Italia non ci sono medici disponibili.

Questo, purtroppo, perché al giorno d’oggi non c’è

ancora una specializzazione per medico trasfusioni-

sta e molto spesso si deve supplire a personale me-

dico con specializzazione da internista o ematolo-

go.

Di grande interesse è stato trattare il tema della Ri-

forma del Terzo settore, Si sono discussi i vari bi-

lanci e presentato il prossimo Congresso Nazionale

che si terrà ad Aosta.

L’altro lato bello del Congresso è stato quello uma-

no, lo stare insieme, le relazioni interpersonali che

si creano ed intensificano, scambio di idee, opinio-

ni, punti di vista e suggerimenti, tutto questo con

l’obiettivo ultimo di intensificare la propaganda

della donazione di sangue, che poi è quella che ac-

comuna tutti noi.

Da consigliera di Fidas Taviano e da consigliera di

Fidas Leccese, da donna, da donatrice mi sento ar-

ricchita e fortunata per aver partecipato a questa

esperienza.

Mi porto dentro tutto il calore che abbiamo tra-

smesso al corteo di domenica 28 per le strade della

bellissima Matera, mi porto dentro le emozioni che

ho provato stando in assemblea, con l’auspicio di

poter fare sempre e anche meglio, per tutti i donato-

ri, non dimenticando mai la nostra missione e il no-

stro obiettivo… donare e far donare sangue, un ge-

sto che può salvare e valere una vita, perché chi

dona sangue, dona vita!

Ricordiamoci sempre..mettiamo in circolo il nostro

amore, mettiamo in circolo la nostra energia!

Alessandra Parlati Consigliera

Fidas Taviano e Consigliera Fidas Leccese

La delegazione Fidas Leccese al completo: Mimina Sergi, Emanuele Gatto, Antonio Mariano, Alessandra Parlati, Massimo Cantoro

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

“CHI ME LO HA FATTO FARE”

NOHA 

uello di quest’anno, è un avvenimento im-

portante, si svolge nella capitale europea

della cultura: Matera, che per l’occasione

diventa anche “capitale del dono del sangue”.

E’ anche il 58esimo congresso nazionale della Federa-

zione italiana associazioni donatori di sangue (Fidas), e

si celebrano i 60 anni dalla sua nascita avvenuta a Tori-

no. Quindi, per noi, parteciparvi è un vero onore.

Sono centinaia gli stendardi e striscioni che sfilano nelle

vie della città.

Dalla periferia, il lunghissimo corteo composto dalle

numerose delegazioni pervenute da tutta l’Italia, si porta

verso il centro passando sotto lo sguardo attento e inte-

ressato di tante persone. Ad attenderci sul maestoso pal-

co preparato per l’occasione, in piazza Vittorio Veneto,

sono le più importanti cariche istituzionali civili e reli-

giose insieme al Presidente nazionale della Fidas.

E’ mezzogiorno inoltrato e la sfilata delle numerose fe-

derate Fidas pervenute, si conclude all'ingresso in piazza

Vittorio Veneto con le ultime due federate in coda: la

Leccese e la Sicilia, in un tripudio di colori in cui preva-

le il rosso dei nostri cappelli cosiddetti a paglietta e con

il “garrito” delle trombette in dotazione ad ognuno dei

volontari, anch'esse rosse. L'idea delle pagliette e delle

trombette, è veramente lodevole. Le prime sono state

molto invidiate e richieste come oggetto souvenir dalle

tante persone incontrate, le seconde invece si sono rive-

late portatrici di un messaggio di simpatia e fragorosa

allegria. Quindi terminata la sfilata, mentre sul palco si

susseguivano gli interventi, una frase di un relatore rie-

cheggiava con determinazione ripetuta: “chi me lo ha

fatto fare”. Apparentemente un banale modo di dire,

che ricade sovente nel quotidiano di quasi tutti quando

le cose non vanno nel verso giusto, ma in questo caso

non si può soprassedere sul significato che assume nella

circostanza e quindi diventa quasi necessario darsi delle

risposte. Chi me lo ha fatto fare?

di Marcello D’Acquarica Segretario Fidas Noha

Le ore passano e la stanchezza si fa sentire, ma anche le

risposte si fanno sentire. Sono tante le risposte che si

fanno sentire dalle numerose manifestazioni di entusia-

smo dei bambini affacciati ai balconi delle abitazioni;

dal cielo azzurro disegnato dai voli pindarici delle ron-

dini; dalle migliaia di volti sorridenti che esprimono

pace; un bisogno oggi più che mai necessario questo

della pace; dalle immagini di una Matera protagonista

di arte e storia; ma soprattutto, la risposta che prevale su

tutte e diventa a sua volta un leitmotiv come lo stesso

”chi me lo ha fatto fare” ed è altrettanto preponderan-

te; “abbiamo dato speranza e vita a tanti ammalati

che avevano bisogno di sangue”.

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

“OPEN THE FUTURE DONATING LIFE”

RUFFANO 

atera capitale europea della cultura e capita-

le dei donatori di sangue. Così è stata nomi-

nata la città che ha ospitato il 58° Congresso

Nazionale Fidas e la 38^ Giornata Nazionale del Dona-

tore nei giorni 26-27-28 aprile 2019 al quale ho avuto

l’onore di partecipare in qualità di delegato della Fidas

Leccese.

Il Congresso, iniziato venerdì 26, ha aperto i lavori as-

sembleari con il progetto “A scuola di dono” al quale

anche i nostri ragazzi hanno partecipato con entusiasmo

ed ottimi risultati. Sono stati premiati i vincitori i cui

progetti verranno utilizzati per la propaganda a livello

nazionale.

Questo progetto è stato illuminante nel far capire quanto

le giovani generazioni siano portate al dono se spronate

sin dalla tenera età ed è su di loro che bisogna dedicarsi

affinché un domani diventino donatori di vita.

Successivamente si è proseguito con l’analisi dei dati

delle donazioni effettuate nell’anno 2018 a livello nazio-

nale evidenziando un incremento nelle zone del Sud Ita-

lia, un risultato che sarà uno sprono per il lavoro delle

nostre associazioni nell’anno attuale.

Nella seconda giornata del sabato 27 abbiamo prosegui-

to con l’approvazione dei bilanci: Consuntivo 2018 e

Preventivo 2019, e con l’aggiornamento sulle novità

della riforma del Terzo Settore.

Nella Giornata del Donatore di domenica 28, migliaia di

donatori delle federate Fidas si sono riuniti in un corteo

sfilando per le vie Principali di Matera. In questa giorna-

ta si è sentito tutto l’entusiasmo e la fratellanza che esse-

re donatori di sangue porta. Tutti insieme a festeggiare,

chi più rumorosamente di altri, l’unione e l’obiettivo

comune.

In questo percorso ho conosciuto persone provenienti da

ogni regione con cui ci siamo raccontati a livello perso-

nale ed associativo. Abbiamo condiviso idee e progetti

con lo scopo comune di diffondere la cultura del dono.

Ci sono stati momenti di divertimento e di riflessione:

questi giorni da congressista mi hanno lasciato sicura-

mente un grande bagaglio di emozioni e conoscenze.

Riflettendo sulla scelta di Matera, certamente non è stato

un caso: lo slogan della città che ci ha ospitato in questi

giorni è “Open the future” e la partecipazione a questi

eventi mi ha fatto capire quanto noi donatori e associati

Fidas siamo aperti al futuro, perché con il nostro gesto e

lavoro quotidiano regaliamo una speranza e un po’ di

vita a coloro che ne hanno bisogno. Questo slogan l’ho

fatto nostro trasformandolo in “Open the future dona-

ting life”

Massimo Cantoro

Massimo Cantoro Consigliere Fidas Ruffano e Fidas Leccese

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

A Matera in pullman per la Giornata Nazionale del Donatore

GALLIPOLI 

stata un 'esperienza nuova e positiva quella fatta dai donatori di FIDAS Gallipoli dome-nica 28 aprile saliti in pullman per sfilare insie-me ad altre magliaia di donatori giunti da tutta

Italia a Matera . I donatori gallipolini che vi hanno partecipato ancora continuano a scrivermi messaggi di ringraziamento per le emozioni vissute in quella giornata, condivisione ed emozioni mai provate prima per la stessa causa - il dono del sangue. Il C. D. ha lavorato per due mesi per organizzare al meglio il breve soggiorno a Matera, con telefonate, messaggi e contatti di persona, siamo riusciti a riempire un pullman per condividere l'entusiasmo, la gioia, la partecipazione di tanti donatori riuniti da un unico sco-po. Eravamo una cinquantina tra donatori e accompagnatori e la nostra sezione contribuiva, insieme alle altre della Fidas Leccese, a formare un gruppo di circa 350 donato-ri che si distingueva per le “pagliette” (cappelli tipo pa-nama), gli occhiali da sole, gli zainetti a spalla e le trom-bette tipo vuvuzela, tutto di colore rigorosamente rosso. Il nostro kit era talmente tanto bello che abbiamo dovuto lottare strenuamente contro le incessanti richieste di scambio provenienti dai donatori delle altre parti d’Italia. È stato faticoso alzarsi presto e partire per arrivare a Matera alle 8:00, ma ritrovarsi insieme a tutti gli altri donatori FIDAS, ha fatto passare subito la stanchezza.

I donatori gallipolini sono tornati carichi di entusiasmo,

tanto che sarebbero pronti a ripetere subito questa fanta-

stica esperienza.

Bello anche il momento conviviale a fine sfilata e dopo

la Santa Messa celebrata dal Vescovo di Matera, quando

il gruppo gallipolino si è ritrovato a pranzare in uno dei

ristoranti del posto, scambiandosi subito impressioni ed

emozioni.

Dopo il pranzo il gruppo ha visitato la città con la guida

messa a disposizione dalla FIDAS leccese scoprendo

una Matera dolce, sensibile, piena di storia e cultura.

Il Viaggio di ritorno è stato un batti e ribatti di commen-

ti, battute e scambi di foto nel gruppo whatsapp.

Ridendo e scherzando, in tarda serata il pullman ha rag-

giunto la nostra Gallipoli, facendoci riprendere la nostra

vita quotidiana, ma lasciando in ognuno di noi il ricordo

di un bellissimo momento di festa vissuto con i donatori

FIDAS di tutta Italia.

di Maddalena Bembi qui nella foto in primo piano durante il viaggio nel pullman con Marcello Pedaci Vicepresidente Marcello Pedaci

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La vita è un DONO……DONA la vita… Perché aspettare l’ESTATE

COLLEMETO 

ercoledì 1° Maggio 2019 a Collemeto, fraz. Di

Galatina LE, si è tenuta la consueta manifesta-

zione “Collemeto in Bici” con partenza alle

9:45 da P.zza Italia, organizzata per il 6° anno consecutivo

dalla FIDAS sez. di Collemeto.

Noi dirigenti che organizziamo questa manifestazione nata

con l’intento di lanciare il messaggio ogni anno sempre più

inderogabile dell’atto della donazione del sangue, quest’anno

abbiamo voluto usare un linguaggio comunicativo diverso da

quello canonico, esprimendo e concentrando il concetto che

CHI DONA SANGUE DONA VITA in un momento di

flash mob, che ha coinvolto ragazzi e ragazze di ogni età da-

vanti ad un pubblico trasversale, formato a larghissima per-

centuale di ragazzi, centrando in questo modo l’obiettivo di

raggiungere sempre più giovani ad ascoltare e sentir parlare di

Donazione.

Questa nostra piccola comunità costituita da 2000 anime cir-

ca, da sempre periferia della più famosa ed elegante città di

Galatina, fino ad oggi ha saputo compiere il suo miracolo; con

229 donatori attivi negli ultimi anni siamo riusciti a raccoglie-

re circa 300 sacche di sangue l’anno, facendo accadere un

piccolo miracolo e dimostrando che le periferie non sono solo

ricettacolo di disagi e indigenza, ma possono essere la prova

provata che lo spirito di servizio verso il prossimo può essere

messo in atto anche e solo con un piccolo gesto che vale una

vita: donare il sangue.

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

Il Comune di Galatina rappresentato delle nostre amiche e

assessore Cristina Dettù e Loredana Tundo da sempre vicine

alla nostra associazione, da quando vestono questo pubblico

incarico con la loro costante presenza testimoniano che solo

mettendo in pratica il concetto di collaborazione fra istituzio-

ni e associazioni si possono realizzare gli obiettivi prefissati.

La manifestazione è proseguita come da programma per

l’intera giornata con il transito dei partecipanti per alcune vie

del paese, che dopo un percorso di circa una decina di km

sono convogliati tutti in un luogo privato all’aria aperta sfi-

dando la pioggia e l’inclemenza delle condizioni atmosferi-

che per trascorrere una giornata di convivialità e di associa-

zionismo, rendendo tangibile il piacere e la voglia di stare

insieme sotto il colore della bandiera FIDAS.

Carlo Perrone Presidente Fidas Collemeto

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TORNEO DI TENNIS PER RICORDARE LA DONAZIONE DEL SANGUE

TAVIANO 

un accorato invito a partecipare quello della Sezione Gianfranco Fe-derico Taviano, al primo torneo di

Tennis “Fast4” che si terrà da venerdì 14 a domenica 16 giugno p.v. presso il “Tennis Club Eracle” di Racale (terra battuta). La formula Fast4 ha l’obiettivo di rendere le partite più brevi e di limitare i tempi morti dei match al fine ultimo di incentivare la par-tecipazione al gioco a tutti i livelli di abilità. Inoltre, il torneo è indirizzato ad entrambi i sessi in modo da non fare alcuna discrimina-zione, come da buone consuetudini FIDAS ed è riservato a tutti i donatori di sangue, At-tivi, Onorari e Sostenitori.

I partecipanti, durante i match, indosseran-no una maglietta rossa griffata FIDAS e fornita dalla stessa Fidas. A conclusione del torneo, Saranno premiati, oltre ai primi tre classificati, il donatore più giovane e quello più anziano. Da come si evince, il torneo non è profes-sionistico, ma semplicemente l’ennesima occasione per dire che la Fidas c’è, un’ oc-casione di svago, di sensibilizzazione al do-no e di crescita sociale. << Ci auguriamo di avere oltre all’adesione di tanti soci - di-cono gli organizzatori - anche quella delle consorelle Fidas con alcuni propri soci >> Infine gli organizzatori hanno pensato an-che ad un momento conviviale a conclusio-ne della manifestazione, previsto dopo la premiazione dei vincitori. Si può trovare il regolamento del gioco su: https://tennis.it/4-regole-e-il-tennis-diventa-fast/

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Mancanza di ferro: cosa succede al tuo corpo. La gravissima patologia che si rischia  

SPAZIO SALUTE 

cadono i capelli, vi si sfaldano le un-ghie, dormite male e agitati, vi ven-gono le afte in bocca e vi sentite stan-

chi o affaticati nel salire sei gradini? Controlla-te il livello del ferro nel vostro sangue, perché potreste soffrire di anemia sideropenica, dovuta alla carenza di questo prezio-so ed indispensa-bile minerale. Il ferro, infatti, è un elemento fondamentale per l' organismo, essendo un co-stituente essen-ziale di molecole quali l' emo-globina, contenuta nei globuli rossi, la mioglo-bina, contenuta nei muscoli, e i citocromi, pre-senti soprattutto nelle cellule epatiche, e quando il suo livello nel sangue comincia a scendere insorgono sintomi che è bene conoscere e non sottovalutare. Nella maggior parte dei casi l' anemia da caren-za di ferro si instaura in maniera molto lenta, ad esempio a causa di uno stillicidio ematico, ov-vero di una piccola perdita quotidiana di san-gue dal tubo digerente, per aumentato fabbiso-gno (gravidanza) o alterato assorbimento nel tubo digerente, oppure, più frequentemente, da scarso introito alimentare, dovuto a diete drasti-che, e anche i sintomi possono essere inizial-mente lievi. Ma quando il deficit persiste essi si intensificano, manifestando astenia e debolez-za, pallore e irritabilità, mancanza di respiro e affaticamento sotto sforzo, accresciuta sensibi-lità al freddo, mal di testa e insonnia, perdita di capelli e unghie fragili, accelerazione del battito cardiaco o formicolio notturno alle gambe. Ol-tre ai sintomi classici descritti, la carenza di fer-ro può dare disturbi del comportamento, come la ridotta concentrazione nell' adulto o lo scarso rendi-mento scolastico nel bambino, fino ai casi più evidenti di pervertimenti dell' appetito, co-me il picacismo, un fenomeno noto che si mani-festa sovente in gravidanza, e che viene fatto oggetto di popolari delle cosiddette “voglie”,

che altro non sono che un sintomo di anemia sideropenica. Questo accade perché quando l' organismo non ha più livelli di ferro sufficienti a produrre la quantità necessaria di emoglobina, tutti i tessuti e gli organi, incluso il cervello, soffrono il ridotto trasporto di ossigeno attra-verso i capillari, ed ognuno di loro produce sin-tomi di allarme specifici, spesso ignorati o sot-tovalutati. Sebbene basti un semplice esame del sangue per individuare questa patologia, l' ane-mia sideropenica sovente non viene indagata, e altrettanto spesso sono gli stessi medici a sotto-valutare i livelli ematici del ferro, nonostante la sua carenza rappresenti la causa più comune di anemia nei bambini, nelle adolescenti e nelle donne in età riproduttiva, oltre ad essere l' alte-razione nutritiva più diffusa al mondo. Alimentazione corretta - I fattori che determi-nano la carenza marziale, dovuta a una dieta ridotta, a un' eccessiva perdita o a un mancato assorbimento, dovrebbero infatti essere imme-diatamente corretti per non incorrere nelle asso-ciate multifattoriali determinate da tale deficit. La perdita cronica di sangue è una delle cause più importanti di anemia, e tali perdite possono verificarsi nelle donne in età fertile (flusso me-struale e gravidanza), ma anche negli anziani e nelle donne in postmenopausa, dovute alle e-morroidi, alle gastriti ed ernie iatali, ai diverti-coli o alle patologie infiammatorie dello stoma-co e del colon, alle patologie parassitarie, oltre all' abuso di alcol o di farmaci antinfiammatori come l' aspirina.

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Chi segue una dieta strettamente vegetariana, anche se frutta e verdura contengono percentuali discrete di ferro, ignora che in questi alimenti si trovano anche i nitrati, fosfati e fibre che tendo-no a chelare (legare) il ferro e a ridurne l'assor-bimento, a differenza dei prodotti animali, carne compresa, nei quali i due terzi del ferro non so-no in forma inorganica, ma sono legati all' eme, un precursore dell'emoglobina, e quindi pronta-mente assorbibili. Alla base dell'anemia può sussistere anche una carenza di acido folico, imputabile a inadeguata assunzione di cibi freschi, a cotture lunghe dei vegetali o a malassorbimento intestinale, e sic-come la folina è parte integrante nella produzio-ne di emoglobina, in sua carenza anche i globuli rossi esistenti hanno vita breve.

Anemici nel mondo - Per sfruttare al meglio il ferro contenuto negli alimenti e favorire il suo massimo assorbimento intestinale, gli esperti raccomandano di assumerlo in uno stesso pasto associato alla Vitamina C presente nelle verdure e negli agrumi, alla Vitamina A, presente nel fegato bovino, nella frutta e verdura, alla cistei-na, contenuta nella carne e nel pesce, che è in grado di far assorbire tre volte di più il ferro e-me presente nei vegetali.

È quindi importante pranzare almeno due volte a settimana con un secondo piatto animale e un contorno vegetale, perché anche il midollo osse-o, quando riceve quantità minori di ferro rispet-to al normale, tende a produrre meno globuli rossi, e smette di rinnovarli quando la sintesi dell' emoglobina diventa deficitaria, quando cio-è scende sotto i 10 grammi/dl, favorendo la comparsa dell' anemia con tutte le sue manife-stazioni cliniche. Per la diagnosi basta richiede-re con le analisi del sangue anche la sideremia, ovvero il dosaggio del ferro, della ferritina e dell'emocromo, e in caso di deficit marcato è necessario iniziare la terapia con sali di ferro, cioè con solfato ferroso, glucomato di ferro o pirofosfato ferroso, preparati somministrabili per bocca dotati di una buona tollerabilità e di

assorbimento imme-diato garantito.

Il numero degli ane-mici nel mondo è sa-lito a 700 milioni, e in oltre la metà dei casi l'anemia è dovu-ta a deficit nutrizio-nali, ma quella da ca-renza di ferro rappre-senta la più comune alterazione alimenta-re, talmente diffusa da destare allarme per l' aumentata ri-chiesta di trattamenti farmacologici di que-sta patologia e delle

sue complicanze. E pensare che per evitare di avere globuli rossi piccoli, fragili e pallidi, che muoiono in due settimane e che lasciano l'orga-nismo a corto di ossigeno, basterebbe un'ali-mentazione corretta, ricca di ferro, di Vitamina B12 o di acido folico.

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

Il trapianto di cordone ombelicale per ringiovanire le cellule del sangue  

SPAZIO SALUTE 

no studio GITMO (Gruppo Italiano Trapianto Midollo Osseo), coordinato da Corrado Ta-rella, Direttore della Divisione di Ematologia

dell’Istituto Europeo di Oncologia e Professore all’ Uni-versità degli Studi di Milano, rivela che il trapianto di midollo con cellule di cordone ombelicale fa ringio-vanire le cellule del sangue.

La ricerca, appena pubblicata sulla rivista Biology of Blood and Marrow Transplantation, riguarda in parti-colare i telomeri, strutture del DNA che hanno il compi-to di proteggere i nostri cromosomi, e quindi il nostro DNA, dai danni esterni e dal deterioramento. La lun-ghezza del telomero indica proprio il grado di giovinez-za delle nostre cellule. I risultati evidenziano che chi riceve un trapianto da cordone ombelicale presenta telomeri delle cellule del sangue più lunghi rispetto ai coetanei sani. Inoltre, è emerso che il telomero si con-serva più a lungo, dopo trapianto, nelle donne.

“Abbiamo pensato – spiega Tarella – che il trapianto di midollo con cellule di cordone ombelicale poteva offrire un’opportunità unica per studiare che cosa determina lo “stato di salute” dei telomeri (e dunque la giovinezza cellulare), perché le cellule di cordone sono estrema-mente giovani, con telomeri molto lunghi e mai esposti ai danni ambientali. Sappiamo che durante la vita adulta la perdita fisiologica dell’attività della telomerasi, l’enzima che ripara e restaura i telomeri, contribuisce al progressivo accorciamento dei telomeri. Sappiamo an-che che molti fattori, ai quali siamo quotidianamente esposti, concorrono a questo accorciamento e che i ma-schi hanno telomeri più corti delle donne, fenomeno che va di pari passo con la ridotta aspettativa di vita degli uomini rispetto alle donne. Tuttavia conosciamo ancora ben poco dei meccanismi molecolari che regolano la conservazione dei telomeri e più in generale il processo di invecchiamento. Abbiamo così cercato di studiare le dinamiche nelle cellule ematiche periferiche di 36 pa-zienti con età media di 42 anni, che avevano ricevuto un trapianto di midollo con cellule molto giovani, quelle di cordone ombelicale. Anche a distanza di alcuni anni, abbiamo trovato telomeri significativamente più lunghi nei soggetti trapiantati, rispetto ai soggetti sani della stessa età. In qualche modo, si è riusciti a ringiovanire, con l’artificio del trapianto, le cellule che popolano il nostro sangue e che penetrano anche nei tessuti.”

“Abbiamo inoltre osservato – continua Enrico Derenzi-ni, prima firma del lavoro e collaboratore del Prof. Ta-rella allo IEO – che dopo il trapianto di cordone da do-natore maschio, nelle donne i telomeri si mantengono più a lungo, verosimilmente per l'attività degli estrogeni, che possono agire sulla telomerasi. Abbiamo approfon-dito questo aspetto con analisi in vitro che hanno rivela-to che questo enzima regolatore dei telomeri viene atti-vato quando le cellule, soprattutto quelle maschili, ven-gono esposte all’estradiolo, un ormone estrogeno pro-dotto dalle ovaie. I risultati suggeriscono quindi che gli ormoni femminili e l’organismo femminile potrebbero essere importanti fattori che influiscono sul manteni-mento dei telomeri. Abbiamo quindi individuato un soli-do presupposto per studiare approcci basati sugli ormoni per contrastare l’erosione dei telomeri e di conseguenza le malattie collegate all’invecchiamento. “

“La lunghezza dei telomeri è in correlazione con la du-rata della vita – conclude Tarella – per questo il telome-ro è da anni studiato come un marcatore di malattie della terza età, inclusi il cancro, l’ aterosclerosi, il diabete. L’idea di studiare un trattamento ormonale per protegge-re i telomeri è del tutto innovativa e pensiamo che que-sto studio possa aprire nuove vie di ricerca in questa direzione. In ogni caso il lavoro in pubblicazione testi-monia l’importanza delle collaborazioni e questa con-dotta tra i gruppi italiani del GITMO è un’ulteriore di-mostrazione.”

SALUTE DOMANI

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FIDAS LECCESE DOMENICA 12 MAGGIO ‐ CONSIGLIO DIRETTIVO PROVINCIALE 

ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

FIDAS TAVIANO 14‐15‐16 GIUGNO ‐ 1° TORNEO TENNIS ‐ FIDAS FAST4 

FIDAS PRESICCE 26 MAGGIO ‐ A SPASSO CON FIDAS PRESICCE  VISITA GUIDATA A OSTUNI E CISTERNINO  

FIDAS CORSANO 16 GIUGNO ‐ GITA SOCIALE: CASTELLO ARAGONESE DI TARANTO  E CENTRO STORICO DI MARTINA FRANCA 

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NEL MESE DI GIUGNO SI DONA A NEL MESE DI MAGGIO SI DONA A 

DOMENICA 05  

COPERTINO ‐ GALATONE ‐ RUFFANO ‐ TAVIANO ‐ TUGLIE   

DOMENICA 12  

GALLIPOLI ‐ MESAGNE ‐ RACALE ‐ SPECCHIA    

DOMENICA 19  

ACQUARICA ‐ MELISSANO ‐ NARDO’ ‐ NOHA ‐ PORTO CESAREO ‐ SANNICOLA ‐ PRESICCE   

DOMENICA 26    

GALATONE ‐ TAVIANO ‐ UGENTO  

 

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Sez. di SPECCHIA  73040 Via Pietro Micca, 1 Presidente ‐  Pizza Vincenzo   

Sez. di GAGLIANO DEL CAPO  73034 Via F.lli Ciardo (ex asilo) Presidente ‐  Sergi Mimina  

Sez. di TUGLIE  73058 Via Quarto  Presidente ‐  Giorgino Valter  

Sez. di BARBARANO 73040 Via A. La Marmora, 12 Presidente - Sergi Agostino Roberto

Sez. di COPERTINO  73050 Via Margherita di Savoia, 50 Presidente ‐  Calasso Salvatore 

Sez. di ACQUARICA DEL CAPO  73040 Via Roma, 42  Presidente ‐  Calò Paolo  

Sez. di COLLEMETO  73013 G. Gentile, 16 Presidente ‐  Perrone Carlo  

Sez. di GALATONE  73044 Via Paraporti, 18/20 Presidente ‐  Gatto Italo  

Sez. di NARDO’  73048 Via Napoli, 41/A Presidente ‐  De Razza Gregorio S.  

Sez. di PORTO CESAREO  73010 Via Don Cosimo Mele  Presidente ‐  Arnesano Cosimo D. 

Sez. di RUFFANO  73049 Via Garibaldi, 1 Presidente ‐  Morello Luciano  

Sez. di STERNATIA  73010 Via Brigita Ancora Presidente ‐  Villani Davide 

Sez. di ALEZIO  73011 Via Municipio  Presidente ‐  De Santis Anna 

Sez. di COLLEPASSO  73040 Via Cesare Battisti, 16 Presidente ‐  Mastria Giorgio 

Sez. di GALLIPOLI 73014 Via Galatone Ang. Via Nardò  Presidente ‐  Bembi Maddalena 

Sez. di MESAGNE (BR) 72023 Via Santa Rosa, 2 Presidente ‐  Mitrugno Giuseppe 

Sez. di PRESICCE  73054 Via Cattaneo, 48 Presidente ‐ Negro Valiani Gianvito 

Sez. di SALVE  73050 Via Persico, 14  Presidente ‐  Perrone Fabiola  

Sez. di TAVIANO  73057 Via Superga, 26/28 Presidente ‐  D’Amilo Giuseppe 

Sez. di ALLISTE  73040 Via Marangi, 9  Presidente ‐  Cazzato Giorgio 

Sez. di CORSANO   73033 Via Sant’Antonio, 20 Presidente ‐  Mauro Biagio 

Sez. di SANNICOLA  73017  Piazza della Repubblica , 35 Presidente ‐  Pintus Pietro Paolo 

Sez. di TRICASE  73039 Via Giosuè Carducci  Presidente ‐  Chiuri Luigi 

ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

 

FIDAS LECCESE  Associazione Leccese  Donatori Volontari Sangue Via Paraporti n. 18/20 73044 Galatone (LE)  Tel. Fax 0833 862500 www.fidasleccese.it [email protected]  

Presidente Gatto Emanuele  

Vice Presidenti  Mariano Antonio  (Vicario) Giorgino Valter  

Segretario Organizzativo D’Ambrosio Marcello  

Tesoriere Chiriacò Pantaleo  

Segretaria  Prete Roberta  

Consiglieri Aresta Demetrio Bembi Maddalena Cantoro Massimo De Lazzaro Mirella De Lorenzo Claudio Fdereico  Dario Licchetta Stefano Miglietta Fernando Parlati Alessandra Perrone Carlo Piscopiello Lucilla Scupola Franco Sergi Mimina  

Collegio Revisori dei Conti Pagliara Luigi Corina Chiara Vaglio Sebastiano  

Collegio dei Probiviri Marra Vincenzo Corchia Lorenzo Filoni Luigi  

Sez. di LECCE ‐ Polizia Penitenziaria 73100 Casa Circondariale di Lecce Presidente ‐  Miglietta Fernando 

Sez. di MELISSANO  73040 Via Leonardo da Vinci  Presidente ‐  Piscopiello Lucilla 

Sez. di NOHA  73013 Via Calvario, 15 Presidente ‐  Mariano Antonio  

Sez. di RACALE  73055 Via Vespucci, 3 Presidente ‐  Santantonio Salvatore 

 Sez. di UGENTO  73059 Via Cosenza, 10  Presidente ‐  Antonazzo Enrico 

Associazione    Leccese  Donatori  Volontari Sangue   

Via Paraporti, 18/20  73044 Galatone (LE)  [email protected]   

Responsabile di Redazione Antonio Mariano   Tel. 3356278338